Attualità

Meteo impazzito: caldo africano fino a sabato e poi lo schiaffo nordico

Meteo impazzito: caldo africano fino a sabato e poi lo schiaffo nordico

Continua l'altalena meteo sull'Italia, con un continuo sali e scendi delle temperature, che dopo il calo dovuto ai temporali di venerdì scorso, si sono riportate prima su valori estivi e nei prossimi giorni saliranno ulteriormente con l'estendersi fino alle nostre latitudini dell'anticiclone africano. "Quella appena iniziata - riporta il sito ilmeteo.it - sarà una settimana piena zeppa di sorprese e il prossimo weekend, il secondo del mese di Luglio, non mancherà anch'esso di stupire, partendo alla grande, ma implodendo nel giro di poche ore, tanto da veder crollare per l'ennesima volta l'illusione di essere finalmente catapultati nella vera estate". Come riportato dai principali siti meteo, nella giornata di sabato 14, saremo raggiunti da imponenti masse d'aria calda provenienti dall'entroterra sahariano e la colonnina di mercurio subirà un brusco aumento, con alcune città che toccheranno anche i 40 gradi, conditi, come se non bastasse, anche da un'afa opprimente. Uno scenario, quello previsto, che non deve comunque farci allarmare (o forse si), perché sembra che già nella giornata di domenica 15, la situazione potrebbe subito implodere, in maniera così repentina, che in sole 24 ore potremmo essere di fronte ad un nuovo ribaltone del tempo per via dell'ingresso dalle porte della Bora, di una perturbazione che "infliggerà un sonoro schiaffo all'alta pressione, con rovesci e temporali diffusi, localmente anche forti, con grandinate e possibile trombe d'aria", come riporta il sopra citato ilmeteo.it. Previsione questa, mitigata invece dal più morigerato e istituzionale sito del centro Epson Meteo che condivide comunque l'ipotesi di un calo delle temperature domenicale, dopo la bolla africana di sabato ma data la distanza comunque temporale, è bene seguire l'evolversi degli eventi nei prossimi giorni, quando le previsioni saranno via via più precise e dettagliate.

10/07/2018 23:08
Arriva l'ok dalla Regione Marche alla pdl per la vendita di prodotti alla spina

Arriva l'ok dalla Regione Marche alla pdl per la vendita di prodotti alla spina

Via libera all'unanimità da parte del Consiglio regionale delle Marche alla proposta di legge trasversale "Promozione di negozi di prodotti sfusi alla spina" a iniziativa di consiglieri di maggioranza e opposizione. Il provvedimento prevede la concessione di contributi regionali - un totale di 105mila euro nel triennio 2018-2020 -per l'apertura di nuovi esercizi commerciali destinati alla vendita o, nei negozi già esistenti, per la diffusione di prodotti sfusi e alla spina. Gli esercizi garantiranno un'adeguata informazione su origine e specificità dei prodotti venduti, soprattutto per le produzioni di qualità e biologiche, naturali e di filiera corta. Sarà adottato dalla Giunta regionale un programma annuale con tipologia di investimenti, modalità attuative, risorse disponibili, iniziative di educazione e formazione. Tra gli strumenti previsti, l'istituzione di un registro dei negozi di prodotti sfusi e alla spina delle Marche, suddiviso per provincia e città. (Fonte Ansa)

10/07/2018 18:33
San Ginesio: istituito in comune l'Ufficio Europa

San Ginesio: istituito in comune l'Ufficio Europa

Da domani il Comune di San Ginesio intraprende una strada verso nuove opportunità di crescita e si prepara a rispondere alle sfide della contemporaneità con la creazione dell’Ufficio Europa, uno spazio di progettazione attraverso cui il paese potrà accedere ad una rete virtuosa di organizzazioni affini al mondo dei fondi europei (diretti ma anche indiretti come Fesr, Fse, Psr). "Era uno dei punti di forza  del mio programma elettorale - ha dichiarato il sindaco Giuliano Ciabocco - e a un mese dal mio insediamento sono  pronto a confermare la costituzione di questo Ufficio, che si avvarrà del supporto di professionisti interni ed esterni, e che rappresenta il nostro sguardo rivolto alla ricostruzione e a tutte le opportunità che, parallelamente, si potranno sviluppare". Il modello di successo a cui il neosindaco di San Ginesio guarda da sempre è quello di Gradara, Comune a cui Ciabocco è particolarmente  legato grazie al mondo delle Bandiere Arancioni, di cui è vicepresidente nazionale, e alla forte amicizia con il sindaco Filippo Gasperi, che per la stessa associazione è referente di territorio (insieme a Luca Bernardini, vicesindaco di Mercatello sul Metauro, Moris Mansanta, vicesindaco di Ostia, Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso, eBarbara Riga, assessore di Acquaviva Picena). "Per Gradara è un’ottima occasione per lavorare con un Comune importante come San Ginesio al quale ci lega non solo un rapporto di amicizia col sindaco ma anche il particolare valore turistico e culturale - ha sottolineato Gasperi, che nella giornata ginesina era accompagnato dal suo segretario, Simone Montanari, dal consigliere comunale Federico Mammarella, e dal consulente per la progettazione europea Massimiliano Gatto - Oltre a unire le forze per apportare finanziamenti ai nostri territori ci faremo promotori di una politica di sviluppo condivisa". "Il 23 luglio, nella CCIA di Macerata verranno presentati tre bandi POR-FESR indirizzati a sviluppo e riqualificazione delle aree del cratere sismico - ha spiegato Gatto - Potrebbe essere il primo tavolo di lavoro su cui la squadra che stiamo costruendo potrà sperimentare la collaborazione".  

10/07/2018 17:25
Incendio alla Orim, associazione Città in Comune: "Lavoro e salute al primo posto"

Incendio alla Orim, associazione Città in Comune: "Lavoro e salute al primo posto"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma dell'Associazione Città in comune. "I vigili del fuoco, in un comunicato, chiedono con preoccupazione alle autorità competenti che siano fatti i dovuti rilievi per sapere cosa hanno respirato e con quali sostanze sono venuti a contatto nello spegnimento dell’incendio, avendo verificato direttamente l'effetto che i liquami e i materiali interessati dal rogo hanno avuto sui loro dispositivi di protezione individuale, ossia su divise e scarponi. Oltre ai Vigili del fuoco tutti noi vorremmo sapere che cosa è andato in fumo e che cosa hanno respirato gli abitanti delle zone colpite dalla nube nera.  Tutti dovremmo essere preoccupati e chiedere che le analisi siano fatte al più presto, perché ne va della salute di migliaia di persone che hanno subito la nube nera e non solo, ma anche i campi coltivati, gli ortaggi e le colture agricole delle zone colpite. Dovremmo essere tutti preoccupati e vicini ai lavoratori della Orim, i primi che pagheranno le conseguenze di eventuali responsabilità nella gestione dei rifiuti tossici. Lavoro e salute sono i temi principali che andrebbero garantiti e difesi in ogni settore. Occorre poi sapere che il riciclaggio dei rifiuti è un settore che particolarmente interessa le mafie. Negli ultimi tre anni ci sono stati 260 incendi, 90 all’anno, in impianti di stoccaggio dei rifiuti, di cui la maggior parte di origine dolosa. Ma non c’è solo la malavita, in molti casi gli incendi sono divampati poco prima delle ispezioni dell’Arpa o per nascondere la presenza di rifiuti non ammessi. Qualunque sia la causa dell’incendio alla Orim, saranno i tecnici e la magistratura a valutare la situazione".  

10/07/2018 15:54
Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena: sottoscritto il presidio di salvamento acquatico per la stagione estiva 2018

Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena: sottoscritto il presidio di salvamento acquatico per la stagione estiva 2018

E’ stato siglato stamane, un protocollo di collaborazione tra l’Amministrazione dell’Interno ed i Comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena, finalizzato all’istituzione, ad opera del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di un “presidio di salvamento acquatico” ubicato sull’arenile ricadente nel territorio del Comune di Potenza Picena. La finalità di tale strumento è quella di assicurare un più elevato livello di sicurezza a beneficio di tutti i cittadini che, nel corso di questa stagione estiva, affolleranno il litorale della provincia. Inoltre, l’accordo rappresenta un’importante espressione delle possibili efficaci sinergie tra le Amministrazioni dello Stato, gli Enti Locali e le istituzioni private. L’intesa prevede in particolare che il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, con proprio personale abilitato al salvamento acquatico e con propri mezzi ed attrezzature, predisponga un servizio atto a garantire un più elevato livello di sicurezza nella balneazione sui litorali non assentiti in concessione dei comuni di Potenza Picena, Civitanova Marche e Porto Recanati. Il servizio, che durerà fino al 19 agosto p.v., è stato reso possibile anche grazie al contributo finanziario dei Comuni interessati nonché alla collaborazione dell’Associazione Barracuda concessionaria del tratto di arenile sul quale verrà ubicato il presidio acquatico.     

10/07/2018 15:17
Anas: al via i lavori di risanamento del piano viabile sulla SS76 “Della Val D’esino”

Anas: al via i lavori di risanamento del piano viabile sulla SS76 “Della Val D’esino”

Proseguono gli interventi di Anas per il risanamento del piano viabile sulla rete stradale in gestione nelle Marche. Da oggi, martedì 10 luglio, sarà interessato un tratto della strada statale 76 “della Val d’Esino” di circa 5,4 km (dal km 59,300 al km 64,700) in corrispondenza dello svincolo di Iesi Est. Per consentire i lavori il transito sarà regolato a doppio senso di marcia su un’unica carreggiata, mentre lo svincolo di Iesi Est sarà temporaneamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Fabriano/Perugia. Il completamento è previsto entro sabato 28 luglio.

10/07/2018 11:49
Lavori in Superstrada, la rabbia dell'imprenditore Teloni: "Pessimo biglietto da visita"

Lavori in Superstrada, la rabbia dell'imprenditore Teloni: "Pessimo biglietto da visita"

“Il peggior biglietto da visita di questa estate 2018? I lavori lungo la superstrada 77 Val di Chienti. Per colpa di quella che si può definire sicuramente una scelta scellerata, tutti gli sforzi degli operatori turistici e di chi quotidianamente si occupa di incoming rischiano, infatti, di essere vanificati. I cantieri dovevano essere rimandati a settembre, la bocciatura è piena per chi ha deciso di aprirli ora. E come se non bastasse sembra che non si possa far nulla perché uomini e mezzi operino di notte. Né sembra si possa far nulla per la sospensione durante i fine settimana”. L’imprenditore settempedano Sandro Teloni, titolare del relais La Villa a Cesolo di San Severino Marche e ideatore del progetto “Homelike Villas” che ha messo insieme in rete da questa stagione una settantina di ville e dimore storiche tra Marche, Umbria e Toscana, non ci sta. “I nostri ospiti, così come tantissimi altri turisti e vacanzieri, si lamentano con noi perché sono costretti, soprattutto nel week end, a crogiolarsi al sole per raggiungere la costa tra code, rallentamenti, incidenti e tamponamenti lungo la superstrada 77 Val di Chienti nel tratto dove è stato aperto un cantiere per il rifacimento dell’asfalto. Pochi chilometri dove però si concentrano code anche di due ore in questo periodo. L’ho sperimentato personalmente più volte, ne sono testimonianza decine e decine di automobilisti costretti adesso a percorre una sola corsia, realmente molto pericolosa, a seguito della chiusura totale di una doppia carreggiata, quella in direzione monti - mare. Un’assurdità quella di scegliere di effettuare quest’operazione in questo periodo. La Val di Chienti, infatti, con l’apertura del nuovo tratto scoppia perché utilizzata come collegamento veloce verso il mare anche dai cugini umbri e dal turismo che si sposta da una regione all’altra ma soprattutto dall’Umbria, appunto, alle Marche. Vorrei che tutte le associazioni di categoria, le amministrazioni locali, chiunque abbia a cuore le nostre zone faccia sentire la propria voce. Questa doveva essere la stagione del riscatto, dopo le difficoltà vissute lo scorso anno a causa del sisma. In tutte le fiere, in tutti i convegni, in tutti gli incontri ci sentiamo dire che il turismo è il volano della nostra economica nazionale poi, però, alla prova dei fatti, quando dalla teoria si passa alla pratica, questi sono gli schiaffi che prendiamo. Tutti ci siamo impegnati, e abbiamo scommesso anche di tasca nostra, guardando con fiducia avanti e ora, per colpa d’altri, dobbiamo fare i conti con queste situazioni che sono veramente insostenibili. Proseguire con i cantieri per altre settimane porterà a disdette e ripensamenti. Ho letto di ristoratori che si sono visti cancellare i tavoli da chi rimasto imbottigliato in superstrada, ho assistito a telefonate disperate da parte di chi doveva arrivare presso le nostre strutture a un’ora e invece ci è arrivato due ore dopo. Non è questo il modo migliore per accogliere la gente. Né dalle nostre parti, né altrove”.

10/07/2018 10:14
Recanati, modifiche alla viabilità il 13 e il 14 luglio per Art Festival

Recanati, modifiche alla viabilità il 13 e il 14 luglio per Art Festival

Modifiche alla viabilità in occasione della manifestazione Art Festival in programma a Recanati venerdì 13 e sabato 14 luglio nel centro storico. Lo prevede una ordinanza della Polizia Locale per il buon svolgersi dell'evento e a tutela della pubblica incolumità. Nello specifico il provvedimento prevede che dalle ore 16.00 di Giovedì 12 Luglio 2018, alle ore 01.00 di Domenica 15 Luglio 2018, in P.le San Vito (antistante la Chiesa) sarà sospesa la circolazione e vietata la sosta per tutti i veicoli, con possibilità di ingresso/uscita a V.lo San Vito, negli orari non interessati dalla manifestazione per il montaggio di un tendone. Nei giorni 13 e 14 Luglio 2018, dalle ore 16:00 alle ore 01.00 del giorno successivo,verrà sospesa la circolazione e la sosta nelle vie Falleroni, Via I° Luglio, C.so Persiani, P.za Leopardi, via Cavour, Cortile Palazzo Venieri, via Calcagni, via Roma, via Antici e via XX Settembre e nei P.li Mazzagalli-Morotti, P.le Gioberti, P.le San Carlo, P.le Fedeli, P.le Giordani, P.le Gigli, P.le Patrizi e P.le Duomo. Sarà vietata la sosta per tutti i veicoli in via I° Luglio e via Castelfidardo (tratto compreso tra v.le Battisti e via Giuoco del Pallone) e riservati i parcheggi per gli artisti partecipanti alla manifestazione. Nei giorni sopraindicati, dalle ore 16.00 alle ore 19.00 sarà autorizzata la circolazione dei soli residenti e autorizzati in L.go Garibaldi e via Falleroni, tratto compreso tra L.go Garibaldi e P.le Duomo. Nel restante orario di sospensione della circolazione, via Mazzini e via Matteotti potranno essere transitate in entrambi i sensi, solo dai residenti e/o autorizzati. Per info e chiarimenti è possibile contattare il Comando della Polizia Locale al numero di telefono 071 75 87 243.

10/07/2018 10:02
Incendio nell’azienda ORIM di Macerata, Maccioni: "azioni a tutela della sicurezza dei consumatori"

Incendio nell’azienda ORIM di Macerata, Maccioni: "azioni a tutela della sicurezza dei consumatori"

Dal dott. Alessandro Maccioni, direttore Area Vasta 3, riceviamo Il violento incendio scoppiato nel pomeriggio del 6 luglio scorso nell'azienda ORIM di Macerata, specializzata nella lavorazione di rifiuti speciali e materiali ferrosi, ha provocato l’innalzamento di una nube di fumo che ha coinvolto la zona di Piediripa e si è dispersa lungo la Valle del Chienti per diverse ore. L’incendio è stato spento in poche ore senza che siano stati rilevati danni a persone. Sono stati effettuati numerosi campionamenti di ortaggi, frutta e foraggi che hanno impegnato il personale del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 di Macerata che si è immediatamente attivato con azioni preventive di controllo sulle filiere alimentari. Si è in attesa dell’esito degli esami di laboratorio che riguardano gli alimenti (ortaggi e frutta), foraggi, acqua, aria, suolo che l’ARPAM e l’Istituto Zooprofilattico hanno avviato sin dai primi momenti dell’incendio. Sulla base dei risultati dei primi monitoraggi effettuati verrà valutata la necessità di intraprendere ulteriori accertamenti e le conseguenti azioni a tutela della salute pubblica. I risultati delle analisi saranno resi noti non appena disponibili e seguiranno ulteriori comunicati di aggiornamento. La Direzione dell’Area Vasta 3 di Macerata non intende sottovalutare la gravità dell’evento ponendo particolare attenzione alle ricadute sulla salute pubblica.  

09/07/2018 18:32
A Tolentino gli "Universitari Costruttori" per la casa famiglia "Giada"

A Tolentino gli "Universitari Costruttori" per la casa famiglia "Giada"

A Tolentino dal 29 luglio al 19 agosto presso la casa famiglia "Giada" (Comunità Papa Giovanni XXIII), che ospita giovani e adulti affetti da gravi problematiche, gli "Universitari Costruttori", organizzano un campo di lavoro di una settimana ciascuna per un rifacimento della pavimentazione esterna in preformati. La volontaria Valeria Picchio spiega le finalità dell’associazione: “Siamo gli Universitari Costruttori e costruiamo davvero, mattone su mattone, per dare una mano a quanti hanno bisogno di solidarietà, ma anche di case. Era il 1966 quando un gruppo di studenti dell’Università di Padova decise di costruire una casa per due famiglie in difficoltà. Volevano, ispirandosi a principi cristiani di solidarietà, fare qualcosa di concreto per gli altri. Da allora abbiamo organizzato decine di cantieri edili in tutta Italia, per la costruzione o la ristrutturazione di edifici a favore di associazioni, comunità e cooperative impegnate nel sociale, che richiedano aiuto per opere di tipo edilizio, non avendo mezzi economici sufficienti per garantirsi la manodopera. Siamo un gruppo di volontari eterogeneo per età, professione e provenienza geografica, animato dalle motivazioni ideali e religiose più diverse, ma accomunato dalla buona volontà”. Dalla finalità alla pratica il passo è breve: “Lavoriamo otto ore al giorno, ci svegliamo presto e facciamo vita comunitaria dalla prima colazione alla ‘buona notte’. Siamo aiutati da volontari che garantiscono il buon andamento dei campi e dei lavori. Non richiediamo ai partecipanti (in 50 anni oltre 15.000!) alcuna competenza nel lavoro edilizio, poiché in cantiere sono sempre presenti muratori esperti che ci guidano nei lavori; inoltre lo sforzo fisico richiesto è commisurato alle possibilità di ciascuno. Non si chiede ai partecipanti alcuna competenza nel lavoro edilizio, poiché in cantiere sono sempre presenti muratori esperti che guidano nei lavori; inoltre lo sforzo fisico richiesto è commisurato alle possibilità di ciascuno. Per rendere il nostro intervento completamente gratuito ci paghiamo vitto, alloggio e assicurazione, versando 100€ a persona. Possono partecipare ai campi persone dai 16 ai 75 anni; per i minorenni è  necessaria l’autorizzazione scritta dei genitori. Per motivi di sicurezza, legati alle normative vigenti, sono richiesti guanti da lavoro e scarpe antinfortunistiche". Per informazioni e iscrizioni: segreteria@universitaricostruttori.it  o tel. 3200538507. Il sito è www.universitaricostruttori.it      

09/07/2018 15:45
Italia Nostra: "Incendio Orim sia occasione di riflessione per la Regione Marche"

Italia Nostra: "Incendio Orim sia occasione di riflessione per la Regione Marche"

Dalla sezione di Macerata di Italia Nostra riceviamo e pubblichiamo: Coinvolti i territori di quattro comuni. Evacuati un centro commerciale e uffici del circondario. Vietato il consumo di prodotti agricoli raccolti in zona in attesa dei risultati delle analisi dell’ARPAM. Queste, in brevissimo, le conseguenze dell’incendio che qualche giorno fa ha bruciato parte della ORIM, industria che opera nello smaltimento dei rifiuti industriali, a Piediripa di Macerata. La ferita è ancora freschissima ed intensa è la preoccupazione per le conseguenze di quanto è successo ma, anche in tale situazione, vorremmo provare a evitare facili polemiche nel tentativo di analizzare le informazioni che abbiamo a disposizione (praticamente quelle delle prime righe) e di gettare le basi per una reazione all’emergenza che sia opportuna e lungimirante. Innanzitutto, cosa è successo? Non è stato un evento naturale, un terremoto o un qualcosa di imprevedibile. L’incendio della ORIM è una conseguenza dell’attività umana, una attività che, seppur svolta, nella migliore delle ipotesi, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e con tutte le attenzioni possibili, ha determinato un qualcosa che ha spinto quattro sindaci a ordinare ai propri concittadini di rimanere a casa con le finestre chiuse. Il tutto era ampliamente prevedibile e, se fosse stata fatta su quella zona una pianificazione degna, non ci troveremmo nelle condizioni di oggi, in cui possiamo solo sperare in conseguenze che non siano troppo gravi. Seconda questione che riteniamo rilevante. Dal sito internet della ORIM leggiamo che l’azienda ha una storia più che trentennale, svoltasi per lo più nello stabilimento di Piediripa, zona che nelle ultime vicende urbanistiche maceratesi ha visto la previsione e la realizzazione di nuove volumetrie, residenziali, commerciali e produttive, sia nel comune di Macerata che nell’adiacente comune di Corridonia. Il tutto autorizzato, realizzato e utilizzato come se quello stabilimento pericoloso non esistesse. Terzo aspetto, che poi, di fatto, contiene tutti i precedenti: il territorio è una risorsa finita, non riproducibile e tutti gli abusi che su di esso vengono di continuo perpetrati si riverberano direttamente, come in questo caso, sulla salute dei cittadini che lo abitano. Tutti ne siamo proprietari, tutti ne siamo responsabili e tutti dobbiamo goderne allo stesso modo: perché questo accada, c’è bisogno che il territorio sia governato sulla base di una serie di norme eque, chiare e trasparenti, valide per tutti. Queste norme esistono, ma la loro applicazione è quantomeno ondivaga. La regione, con la provincia svuotata di competenze e risorse, appare il primo ente da chiamare in causa per la gestione delle tematiche prima evocate, nel tentativo di dare una qualsiasi risposta alla domanda che ci si poneva nel titolo.  Detto questo, non possiamo però non osservare la sua sostanziale assenza: la politica ambientale della nostra regione appare del tutto vuota, mancante del minimo obiettivo definito e dichiarato, sempre in balia dell’emergenza di turno. Osserviamo con rammarico una regione il cui consiglio approva all’unanimità una legge avanzata dall’opposizione sul divieto di bruciare rifiuti in impianti regionali ma che si trincera dietro ad un parere tecnico negativo per negare il rinnovo di un’autorizzazione ambientale per il proseguo dell’attività del cementificio di Castelraimondo, il potenziale nuovo inceneritore sulla testa dei cittadini marchigiani. Basterà che l’azienda risponda alle prescrizioni mosse dagli uffici regionali per far ripartire tutta la procedura. Osserviamo con preoccupazione una regione che non riesce a bloccare gli iter autorizzativi per l’apertura di nuove cave nei territori dei comuni di Treia e Cingoli, nonostante i vari assessori interessati si siano dichiarati contrari e nonostante, soprattutto, le nuove autorizzazioni per le nuove cave siano state richieste sulla base di un nuovo piano redatto dalla provincia ma su cui la regione non ha ancora espresso un parere ed in palese contrasto con le previsioni regionali. Osserviamo con dolore una regione che saluta con entusiasmo il rilancio della cava della Gola della Rossa, nel pesarese, con tanto di visita di presidente e assessore alle attività produttive, per degli interventi che la proprietà era stata condannata a realizzare dal 2009, con milioni di euro di multe ancora pendenti sulla proprietà rilasciate dalla polizia municipale di Serra San Quirico, sul cui territorio insiste la cava, per aver oltrepassato i limiti imposti dalle concessioni. Tornando alla domanda iniziale, possiamo quindi affermare che la risposta è nelle mani della regione e della sua amministrazione e che, se si continua sulla strada sinora battuta, con le tematiche ambientali sempre subordinate ad altre istanze, quella risposta non potrà che essere negativa. Definizione delle priorità. Pianificazione delle modalità per raggiungerle. Attuazione delle modalità pianificate nella gestione del territorio. Come si vede non stiamo proponendo soluzioni più o meno definite ma la definizione di un metodo, ad oggi completamente assente, per la costruzione di quelle soluzioni, un metodo all’interno del quale tutti possono dare un proprio contributo, in cui tutti possono partecipare, con trasparenza e condivisione, portando avanti gli interessi che legittimamente partecipano alla vita democratica della nostra comunità. La domanda che ci si poneva nel titolo è a suo modo banale per la sua risposta apparentemente scontata. Noi non ci aspettiamo un sì o un no, bensì l’adozione, da parte della politica regionale, di quel percorso che stiamo proponendo: solo quando il territorio sarà considerato come quel bene comune da tutelare e governare nell’interesse di tutti i suoi abitanti potremo finalmente osservare delle risposte reali a quella domanda.

09/07/2018 10:58
Vigili del Fuoco: richiesto l'intervento del Capo del corpo a seguito dell'incendio Orim

Vigili del Fuoco: richiesto l'intervento del Capo del corpo a seguito dell'incendio Orim

"Chiedo l'intervento urgente del capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Gioacchino Giomi, affinché verifichi cosa è successo e attivi gli uffici sanitari del dipartimento centrale per disporre i dovuti urgenti controlli a tutela della salute dei vigili del fuoco coinvolti nelle operazioni di spegnimento dell'incendio alla Orim di Macerata". Così Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato autonomo Conapo, interviene in merito alla vicenda dei potenziali rischi per la salute dei pompieri intervenuti alla Orim che "si sono visti ritirare le uniformi e i dispositivi di protezione coinvolti nell'incendio". "Questi rischi – spiega il sindacalista nazionale - sono purtroppo all'ordine del giorno per noi vigili del fuoco. E' imperativo cercare quanto più possibile di prevenirli e, qualora non possibile, di limitarne le conseguenze dal punto di vista sanitario". "Ma mi sia anche consentito dire che noi vigili del fuoco siamo stanchi del trattamento che lo Stato ci riserva: con un rischio pari o superiore a quelli che corrono gli altri corpi dello Stato veniamo remunerati con 300 euro di meno al mese, è semplicemente vergognoso e calpesta la nostra dignità", aggiunge.

09/07/2018 09:27
Chat e sms al volante: i nuovi accertamenti della Polizia sui sinistri stradali causati da distrazioni tecnologiche

Chat e sms al volante: i nuovi accertamenti della Polizia sui sinistri stradali causati da distrazioni tecnologiche

Torna, puntuale, anche oggi la consueta rubrica "Chiedilo all'avvocato", curata dall'avvocato Oberdan Pantana. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema della sicurezza sulle strade e nello specifico il caso in cui l’automobilista sia distratto nella guida dall’uso vietato del telefonino o di altro strumento tecnologico, tanto da comportare un incidente mortale o delle lesioni gravissime. Di seguito le spiegazioni dell'avvocato Pantana. Innanzitutto, bisogna ricordare che il solo fatto di utilizzare apparecchi radiotelefonici durante la guida, comporta la violazione dell’art. 173, 2° comma, del Codice della Strada, secondo il quale: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all'articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani). Inoltre, il comma 3–bis del medesimo articolo, prevede quale sanzione amministrativa il pagamento di una somma da euro 161 a euro 647; infine, viene applicata anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio. Mentre, se da tale violazione al Codice della Strada, ne deriva un sinistro stradale dall’esito mortale, il responsabile sarà incolpato del reato di omicidio stradale, previsto e punito dall’art. 589 bis del codice penale, con la pena della reclusione da due a sette anni; infine, se dall’utilizzo di apparecchi radiotelefonici alla guida ne consegue, invece, un sinistro con lesioni gravi o gravissime, ai sensi dell’art. 590 bis del codice penale, il trasgressore andrà incontro al reato di lesioni stradali, punito con la pena della reclusione da tre mesi ad un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime.   Non sempre, però, risulta agevole poter provare tale tipologia di violazione pur in concomitanza di tali tragici eventi, in quanto l’istantaneità nell’utilizzo di tali strumenti tecnologici, pur fatale per la realizzazione di tali reati, a volte non consente alla Polizia Giudiziaria poter risalire alle effettive cause di tali delitti. Per tali ragioni, la Procura di Pordenone con la Procura Generale di Trieste, tramite la Direttiva n. 4414 del 26 giugno 2018 indirizzata agli operatori di Polizia Giudiziaria del Friuli Venezia Giulia, hanno posto in essere delle precise indicazioni, condivise sin da subito anche da altre Procure italiane, sul come porre in essere i dovuti accertamenti al fine di far emergere tali responsabilità. Le distrazioni tecnologiche più frequenti, specifica la direttiva, sono rappresentate dall'uso dei telefonini per chattare, inviare sms, utilizzare la rubrica telefonica, telefonare o riceverne, impostare il navigatore ecc. . In questi casi il conducente perde il controllo visivo del veicolo e può provocare incidenti anche molto gravi. Per questo motivo è estremamente importante che gli organi di vigilanza pongano la massima attenzione su questi dispositivi e su tutte le ulteriori dotazioni di bordo del veicolo come telecamere e scatole nere. In caso di sinistro mortale o con lesioni gravissime, andranno quindi attivati immediatamente accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone, specifica la direttiva, ai sensi dell'art. 354 del codice di procedura penale; in particolare la Polizia Giudiziaria dovrà verificare l'orario esatto dell'incidente ed elencare tutti i dispositivi elettronici presenti sul veicolo, il loro stato unitamente al recupero dei codici di sblocco. Il dispositivo in uso all'eventuale persona deceduta dovrà sempre essere sequestrato prestando attenzione a non spegnerlo; per le persone ferite andrà richiesto il consenso degli interessati mentre i dispositivi di bordo andranno sequestrati assieme al veicolo. Particolare attenzione andrà riposta, prosegue la direttiva, nel controllo dei dispositivi mobili in dotazione al conducente: se l'autista presterà il consenso l'apparato andrà consultato in loco con informazione sulla facoltà di fare presenziare un avvocato o persona di fiducia purché prontamente reperibile; nel verbale si darà atto di tutto quanto, ovvero se sono presenti messaggi o chat aperte e coincidenti con il momento del sinistro. Se dall'esame del dispositivo non emerge alcun elemento che sostenga l'utilizzo del supporto al momento del sinistro, l'apparecchio verrà consegnato al proprietario, diversamente si procederà al sequestro del cellulare per quanto di competenza. Inoltre, nell'ipotesi in cui l'autista non risulti collaborativo, la Polizia Giudiziaria potrà procedere alla perquisizione in flagranza con successivo sequestro del dispositivo per i successivi accertamenti tecnici di cui all’art. 360 del codice di procedura penale; se le condizioni lo suggeriscono la Polizia Giudiziaria potrà limitarsi a richiedere all'autista il numero dell'utenza per poi richiedere alla Procura l’acquisizione del tabulato telefonico. Infine, la direttiva specifica che, tutti i dispositivi che non possono essere esaminati immediatamente con il consenso dell'interessato, dovranno essere sequestrati ed esaminati successivamente con la complessa procedura prevista per gli accertamenti tecnici irripetibili. Pertanto, l’applicazione da parte della Polizia Giudiziaria di tale direttiva consentirà la migliore ricostruzione dei fatti al fine di far emergere le dovute responsabilità. Come sempre rimango in attesa delle vostre richieste via mail dandovi appuntamento alla prossima settimana. Avv. Oberdan Pantana  

08/07/2018 15:05
Per il New York Times "Macerata è la città simbolo dell'estrema destra"

Per il New York Times "Macerata è la città simbolo dell'estrema destra"

"Questa città italiana un tempo accoglieva i migranti. Ora, è un simbolo per la politica dell'ala destra". Titola così il "The New York Times" un articolo (qui) che ha come protagonista proprio Macerata e nel quale il giornalista Jason Horowitz traccia una disamina sugli ultimi mesi vissuti da questa città e dai suoi abitanti. E del circolo di odio e violenza che sembra non fermarsi. Ultimi mesi che, si legge, hanno di certo aiutato l'insediamenteo del nuovo governo italiano, quello che si regge su Matteo Salvini "Ora la forza più turbolenta e potente d'Italia. Più di tutti, ha capito e sfruttato la rabbia scatenata a Macerata". "Ora, mentre le democrazie liberali - si legge ancora sul prestigioso quotidiano americano - in tutta Europa sono sotto pressione, i nuovi fili del populismo stanno trasformando la politica italiana e velocemente. Il partito nazionalista di Salvini, la Lega, ha aumentato il suo sostegno a Macerata dallo 0,6% nel 2013 al 21% a marzo". Una situazione che si è acutizzata nel tempo perché "Macerata non è sempre stata così. Aveva una reputazione di tolleranza e, nel 2013, ha vinto il riconoscimento nazionale per i suoi sforzi di integrazione. Un tempo l'ex vescovo si vantava dello spirito accogliente codificato nel DNA della città". Una città di provincia dove si respirava un'atmosfera tranquilla che ha attratto turisti e studenti, che ha attratto anche Pamela, barbaramente uccisa dopo essersi trasferita in città. Una città di provincia che per molti migranti intervistati doveva rappresentare un nuovo inizio. "C'era l'idea che Macerata fosse una città accogliente", ha detto il signor Diallo, senegalese intervistato dal giornalista. "Ma alcune parti della popolazione non sono pronte."    

08/07/2018 14:54
Epidemia di listeria da surgelati, 47 casi in Europa. Aumentano i prodotti ritirati dal mercato: diverse le marche coinvolte

Epidemia di listeria da surgelati, 47 casi in Europa. Aumentano i prodotti ritirati dal mercato: diverse le marche coinvolte

Il mais e probabilmente altri ortaggi e verdure surgelati prodotti in un'azienda in Ungheria sono la possibile fonte di un focolaio di Listeria che dal 2015 ha provocato 47 casi, tra cui 9 morti in 5 paesi europei, ovvero Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito. Ma, «nonostante il ritiro del prodotto ordinato dall'Ungheria, nuovi casi potrebbero ancora emergere». Infatti, diverse le marche coinvolte nell'operazione precauzionale che riguarda mais e verdure. In Austria, a finire nel mirino sono i prodotti di marchio Penny, venduti nell'omonima catena di supermercati, in particolare i mix di verdure messicane, fritte, borgognona e balcaniche. In Germania il mix di verdure Freshona Gemüsemix e il mais dolce da un chilo venduto dai supermercati Lidl. Nel Regno Unito, dove due persone lo scorso anno sono morte per listeriosi, 43 prodotti a base di mais dolce sono stati ritirati dal principale fornitore di supermercati Greenyard Frozen UK. Tra quelli colpiti, riporta la BBC online «i prodotti a marchio proprio di Tesco, Aldi e Sainsbury». A lanciare l’allerta alimentare, sono il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) con un comunicato apparso sul sito ufficiale di quest’ultimo ente. Il 29 giugno 2018, l'Ufficio ungherese per la sicurezza della catena alimentare ha vietato la commercializzazione di tutte le verdure surgelate prodotte dalla società tra agosto 2016 e giugno 2018 e ne ha ordinato il ritiro immediato. «Ma finché i prodotti contaminati sono ancora sul mercato e nei congelatori dei consumatori possono ancora emergere nuovi casi», si legge nella valutazione aggiornata del rischio, tanto più che il lungo periodo di incubazione della listeriosi è molto lungo (fino a 70 giorni). Per ridurre il rischio di infezione da Listeria monocytogenes, l'ECDC e l'EFSA raccomandano «ai consumatori di cucinare a fondo le verdure surgelate non pronte al consumo, anche se tali prodotti vengono normalmente consumati senza cottura (ad esempio in insalate e frullati). Ciò vale soprattutto per i consumatori a più alto rischio di contrarre la listeriosi come anziani, donne in gravidanza, neonati e adulti con basse difese immunitarie». Inizialmente si pensava che la fonte di cibo incriminato fosse limitata al mais congelato, ma il sequenziamento dell'intero genoma ha trovato ceppi del pericoloso batterio in altre verdure surgelate prodotte dall'azienda nel 2016, 2017 e 2018, persistiti nell'impianto di lavorazione nonostante le procedure di pulizia e disinfezione. Listeria è una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, Listeria monocytogenes, causa la listeriosi, una malattia che colpisce l'uomo e gli animali. Seppur rara, ricorda l'Efsa sul suo sito, la listeriosi è spesso grave, con elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. Nell'UE sono stati segnalati circa 1470 casi nell'uomo nel 2011, con un tasso di mortalità del 12,7%. La Listeria si ritrova nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio. Ovviamente la nostra associazione monitorerà gli aggiornamenti che dovessero arrivare dalle autorità sanitarie e che si occupano di sicurezza alimentare a livello europeo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per informare i consumatori italiani se eventuali partite degli stessi prodotti siano state commercializzate anche in Italia.

08/07/2018 14:00
Visso, riapre il Giardino della Sibilla

Visso, riapre il Giardino della Sibilla

È stato di nuovo reso disponibile ai residenti e ai visitatori di Visso, il 'Giardino della Sibilla', l'area verde adiacente alla sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, anch'essa interessata dal terremoto così come la struttura del vecchio convento francescano che ospitava il Parco fino all'ottobre del 2016. Dopo la riperimetrazione della zona rossa di Visso che ha consentito nuovamente l'accessibilità al giardino, il Parco, che ne è proprietario, ha proceduto alla manutenzione, anche straordinaria, permettendone la fruizione. Si tratta di uno spazio relax, dove si può godere della 'musica' creata dalla confluenza delle acque del Nera con quelle del torrente Ussita, e che ha sempre funzionato come luogo di aggregazione della popolazione giovanile del borgo montano. La riapertura del giardino coincide con il dopo-festival di RisorgiMarche che interesserà, il 9 luglio, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera dopo il concerto di Alex Britti. (Ansa)

08/07/2018 13:39
Magliette rosse, lo zio di Pamela: "Benpensanti intellettualoidi, vergognatevi!" - VIDEO

Magliette rosse, lo zio di Pamela: "Benpensanti intellettualoidi, vergognatevi!" - VIDEO

Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro, interviene sulla questione delle magliette rosse, iniziativa promossa da Libera e Gruppo Abele, Arci, Legambiente, Anpi e dal giornalista Francesco Viviano. In migliaia, infatti, tra associazioni, comitati, scuole, musicisti, giornalisti, scrittori, singoli cittadini hanno deciso di rispondere all’appello "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanità" indossandone una ieri, sabato 7 luglio. Valerio Verni ha risposto a questa iniziativa con un video nel quale si mostra con indosso una maglietta nera. "Il motivo non è solo che trovo questo colore molto bello ed elegante - dice l'avvocato nel video - ma anche che questo colore spesso viene associato a colori terrorizzanti proprio come terrorizzante è il presente che gli ultimi governi che si sono succeduti fino a pochi anni fa ci hanno lasciato in eredità". "Il vero motivo di questo messaggio però - spiega - è la risposta che io vorrei dare a qualche benpensante che in questi giorni ha indossato una maglietta rossa contro la presunta emorragia di umanità provocata dalla nuova politica italiana in tema di gestione dei flussi migratori. A queste persone vorrei rispondere che di rosso a me viene in mente solo il colore del sangue versato da una ragazzina di 18 anni uccisa e fatta a pezzi. Ecco, dietro a questo omicidio c'è in effetti una barbara politica migratoria che fino ad oggi è servita solo ad arricchire alcune persone ed alcune organizzazioni criminali. Dov'eravate quando Pamela è stata uccisa in quel modo? Perché non avete indossato anche in quella occcasione una maglietta rossa?" "Solo un senso di pudore e di rispetto per mia nipote" conclude Verni "mi impedisce di postare le foto (vere, non finte come amate fare qualche volta voi) del suo cadavere che, lo ricordo, è stato depezzato (ossia tagliato a pezzi), disarticolato (avete presente quando mangiate un pollo, cercando di disarticolarne le ossa?), scuoiato (gli hanno levato la pelle), lavato con la varechina, messo in due trolley e abbandonato sulla strada".

08/07/2018 13:35
Business del "caro estinto": accerchiata in ospedale da infermieri che consigliano imprese funebri

Business del "caro estinto": accerchiata in ospedale da infermieri che consigliano imprese funebri

La denuncia arriva da un operatore del settore civitanovese che sul proprio profilo social si sfoga contro il comportamento scandaloso di alcuni "infermieri senza scrupoli" che come degli avvoltoi, con il cadavere ancora caldo di una signora, hanno "accerchiato" la figlia per consigliarle un'impresa funebre. "Scusate lo sfogo - scrive il titolare dell'impresa nel suo post - ma mi sono rotto le scatole di veder piangere una cliente a cui le è appena morta la mamma, perché in ospedale è stata accerchiata da infermieri senza scrupoli che approfittando della sua vulnerabilità, la pressavano per aiutarla nella scelta dell'impresa funebre". La denuncia via social si conclude ricordando, se mai ce ne fosse il bisogno, che ognuno è libero di scegliere liberamente a chi affidarsi in questo momento di dolore e soprattutto che il comportamento di infermieri e dottori compiacenti, oltre ad essere deprecabile, è soprattutto illegale.

08/07/2018 12:40
Visso, mille persone a festeggiare il battesimo di Giulia Fattori

Visso, mille persone a festeggiare il battesimo di Giulia Fattori

Erano circa mille persone ieri sera sul prato antistante il Ristorante  del Pescatore presso localita' Molini a festeggiare il battesimo di Giulia Fattori, la piccola nata prematura nel settembre scorso all'ospedale di Macerata dopo una corsa in ambulanza dalla roulotte di Visso dove i genitori si erano  sistemati in attesa delle Sae.  ''E' stato un momento bellissimo - raccontano i genitori della piccola, Giulio e Romina - ci siamo ritrovati sommersi di sorrisi e simpatia in una festa che ha riunito tre-quattro paesi del circondario, e' come se Giulia, nata frettolosamente , fosse il segno di speranza per ricominciare ad essere comunita'''. Infatti non solo da Visso, presente naturalmente il sindaco sen. Giuliano Pazzaglini, ma anche da Castelsantangelo sul Nera, da Ussita, da Montecavallo, da Pieve Torina e addirittura dall' Umbria,  molti amici e conoscenti si son dati appuntamento iniziando cosi' una festa dalle 18 fino alla mezzanotte. La piccola Giulia, naturalmente dopo  aver preteso giustamente la sua pappa e' andata a riposare. Il sacro rito del battesimo si e' svolto nella piccola e suggestiva chiesetta di San Michele presso la frazione di Rasenna.

08/07/2018 11:15
San Ginesio, raccolta di firme per le scuole: "Rivogliamo quello che il terremoto ci ha tolto"

San Ginesio, raccolta di firme per le scuole: "Rivogliamo quello che il terremoto ci ha tolto"

“Vogliamo che ci sia restituito ciò che ci è stato tolto dal terremoto del 2016. Vogliamo che tutte le scuole di San Ginesio tornino ad essere edificate dove sorgevano, all’interno delle mura del paese”. Valeria Rossi, una dei portavoce del comitato per la salvaguardia del polo scolastico di San Ginesio, spiega i motivi che una settimana fa hanno condotto un gruppo di cittadini sanginesini a iniziare una raccolta firme che, ad oggi, conta oltre 300 adesioni. “Il terremoto ci ha insegnato che d’ora in avanti dobbiamo progettare il nostro presente in modo da garantirci un futuro sicuro, in una terra che sappiamo essere a rischio sismico – continua la Rossi – Aspettavamo con fiducia e speranza l’avvio dei lavori del nuovo polo scolastico, che pone tutti i diversi ordini scolastici, infanzia primaria Ipsia e Licei, in dialogo tra loro, ricercando anche l’armonia con la bellezza e la storicità del sito. San Ginesio è un museo a cielo aperto, e ha visto generazioni di studenti formarsi anche nutrendosi delle bellezze architettoniche e delle eredità culturali del borgo. Allo stesso tempo San Ginesio è un paese pronto alle sfide della contemporaneità e che vuole integrare sicurezza, innovazione e tradizione. Vogliamo che ci siano restituite le nostre scuole, tutte, nel minor tempo possibile, come ci era stato assicurato. Chiediamo alla nostra amministrazione comunale, e di riflesso all’Ufficio del Commissario straordinario per la ricostruzione, al Ministero e alle Soprintendenze di Roma e Ancona, la deroga al vincolo che oggi impedisce la realizzazione del polo scolastico. E’ l’unica soluzione che ci permetterà di avere le scuole presto e di iniziare così a sanare le numerose ferite già inferte dal terremoto”.  

07/07/2018 18:44
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.