“La Notte dei Desideri” edizione 2018 ha animato la piazza nella serata dello scorso 5 luglio e ha coinvolto numerosi bambini e genitori.
L’iniziativa, proposta dall’Ufficio del Turista e in primis da Palmiro Antonini, ha un fascino particolare e rievoca una specie di rito atavico, qual è quello di affidare con fiducia al cielo speranze e desideri.
I bambini scrivono i propri desideri su foglietti di carta legati poi a dei palloncini. Gli adulti, e non solo genitori, con divertita ma apparente noncuranza imitano i piccoli e, anche loro, scrivono i loro bigliettini. Quale sarà il contenuto? Top secret, ma ognuno ha diritto di esprimere sogni e desideri per poi affidarli al cielo.
Chiede che il Governo mantenga "le promesse fatte equiparando le retribuzioni e le pensioni dei vigili del fuoco agli altri Corpi dello Stato". Una sollecitazione che il Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, rivolge alla politica, e in particolare ai rappresentanti locali, all'indomani dell'impegnativo e rischioso intervento alla Orim di Piediripa.
"Nonostante, l’incendio sia divampato in maniera enorme nel giro di pochi minuti, il tempestivo intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco di tutto il territorio ha permesso che il rogo fosse domato nel giro di poche ore - spiega il segretario provinciale Michele Cicarilli- Come al solito, e come è giusto che sia: Tutti fuori e i VVF dentro. Sembra una fase fatta ma nei momenti di grande calamità agli incendi e in tutte le situazioni dove il pericolo e il rischio si fanno presenti, mentre tutta la gente scappa per salvarsi o rimane molto distante solo a guardare, i Vigili del Fuoco sono chiamati a mettere in gioco la propria vita per riportare alla normalità tutte quelle criticità che hanno modificato il quieto vivere dei cittadini.Con tempismo, coraggio e alta professionalità i Vigili del Fuoco della Provincia di Macerata ieri hanno dato il loro ennesimo contributo placando il rogo che si era sviluppato presso la ditta Orim.I video e le foto che hanno descritto quei momenti sono pubblici e ognuno si sarà reso conto di quanto importante sia stato l’intervento dei Vigili del Fuoco. Non va dimenticato però - sottolinea il segretario provinciale - che dentro quei camion rossi che arrivano a sirene spiegate e dentro quelle divise nere a righe gialle fluorescenti, dentro quei caschi neri, rossi, argento, che coprono il volto, ci sono cuori che battono e battono forte e velocemente, ci sono Uomini con molta adrenalina nel sangue che nonostante il timore, e nonostante la propria umanità si mettono a servizio di tutta la popolazione. Ci sono Uomini che hanno lasciato a casa le loro sicurezze, i loro affetti, mogli, figli e ogni volta che si trovano davanti un simile scenario non possono garantire a se stessi e alle loro famiglie che riusciranno a tornare a casa. Nascosti nelle divise ci sono Uomini che diversamente da quelli che lavorano dietro una scrivania, corrono un rischio e una precarietà enormi.
Uomini che quando tornano a casa si trovano ad affrontare le problematiche economiche e sociali per cercare di mantenere le proprie famiglie, uomini dello Stato, bravi, forti, essenziali, preparatissimi, professionisti, etc etc.. ai quali però non viene nemmeno riconosciuto il giusto compenso economico, Uomini ai quali ogni mese viene negata una giusta e corretta equiparazione, almeno agli altri corpi dello stato e lasciati con stipendi mediamente più bassi di 300/600 euro mensili. I VVF rischiano meno degli altri uomini dello stato? Perché allora non equipararne almeno gli istituti contributivi e retributivi?"E per assurdo proprio mentre ieri a Macerata i vigili del fuoco si sono trovati ad affrontare l’ennesimo incendio, nei palazzi romani, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto correttivo, predisposto dal precedente Governo, sul riordino delle carriere dei Vigili del Fuoco derivante dalla legge Madia, contestato fortemente dal Conapo, "in quanto non prevede delle modifiche adatte a valorizzare a dovere il personale operativo, soprattutto proprio in virtù del rischio che ricopre ogni giorno, come dimostrato nell’incendio di ieri, allontanandoci ancora una volta dal poter aspirare ad una equiparazione retributiva e pensionistica con gli altri corpi dello stato, o almeno con la Polizia di Stato la quale fa capo allo stesso ministero degli interni".
Il Conapo, "pur rendendosi conto che il nuovo Governo si trova per le mani un decreto predisposto dal precedente, ha ribadito con forza la necessità dell’apertura di un dialogo tra sindacati e governo dove si possano mettere in luce le vere necessità del personale operativo e possano trovarsi le giuste misure correttive da fare".
"Auspichiamo dunque - conclude - che tutti gli attuali politici, anche locali, dopo quanto accaduto ieri presso la ditta Orim, si possano far carico di richiamare i loro premier di Governo sulla fondamentale importanza e necessità di non affrettarsi a chiudere il decreto ma di effettuare modifiche correttive importanti per quegli stessi uomini che ieri hanno rischiato la loro vita per salvaguardare la sicurezza del popolo italiano".
Nei giorni scorsi, nella sede provvisoria del municipio, il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha celebrato il rito del matrimonio tra due cittadini, Renzo Reversi e Pina Giovannini. La coppia, entrambi i Pieve Torina e residenti in una soluzione abitativa di emergenza, ha scelto di consolidare la loro unione e ai neosposi sono andati i migliori auguri del primo cittadino, di tutta l'amministrazione comunale e dell'intera comunità.
Franca Caprodossi, artigiana-artista conosciutissima, se ne è andata. La piange la comunità di Pievebovigliana che la ricorda per le sue doti non solo creative, ma anche umane: "E' stata l’erede della tradizione tessitoria di un tempo e con grande amore, dedizione e spirito di sacrificio ha proseguito il lavoro di alto artigianato creato e sviluppato per decenni da Maria Ciccotti".
"Pievebovigliana perde uno dei suoi più alti e significativi esponenti di una tradizione di artigianato che ora non resta altro che ammirare nelle sale del museo di Pievebovigliana. Tante sono le case che ancora nelle Marche, ed in molte altre località d’Italia, fanno sfoggio dei tessuti e dei tappeti di Maria Ciccotti che nelle piccola frazione di Campi lavorò e diffuse la nobile arte delle tessitura. Non possiamo qui non ricordare quando Maria Ciccotti con la sua amica del cuore Clara Bonelli dettero vita alla scuola di tessitura e proprio in quella bella esperienza Franca Caprodossi emerse in tutta la sua bravura e collaborazione insostituibile. Purtroppo sono poche le persone che hanno saltuariamente seguito Franca in questa bellissima arte e purtroppo sempre con poca costanza.
Ora che Franca ci guarda dall’alto non resta che il rimpianto di questa nobile figura di artigiana e dei suoi bellissimi lavori oggi divenuti una rarità. In questo frangente post sisma dove tutto sembra perdersi e dove le più belle figure che hanno rappresentato qualcosa di vero e autentico artigianato sono scomparse non possiamo che sperare nei pochi ancora validi artigiani che nonostante l’oblio che ci provoca l’effimero consumistico modernismo ancora resistono e producono.
Addio cara Franca, ci hai fatto tanto sperare un tempo che tutto potesse continuare, purtroppo restiamo sempre più soli ed orfani di saperi.
Un caro sentito abbraccio al desolato compagno di una vita, l’amato Renzo e ai figli Alessandro ed Andrea".
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci.
Leggere il comunicato stampa del Presidente del Parco Nazionale del Monti Sibillini Olivieri, mi vede costretto, per correttezza di informazione, a fornire delle precisazioni.
Premesso che il sottoscritto non ha mai detto che il Parco prende decisioni per “dispetto” e mai fatte dichiarazioni volte a “screditare” l’Ente, forse la perdita di credito si fa quando l’informazione si mistifica e non è rispondente e rispettosa degli eventi come quelli relativi all’installazione del cantiere per il lavori sulla SP136.
La nuova area dove posizionare i container è stata proposta dal sottoscritto e si trova dalla parte opposta a quella oggetto della richiesta, ad appena 6 metri di distanza (dall’altra parte della strada), ed essendo in zona 2, accolta dal Parco. Allora nasce una domanda: perché rispondere con un diniego categorico!
In proposito il Parco ha risposto: “… tale area risulta di rilevante valore paesaggistico e ambientale (zona 1 del DM 03/02/1990 area interna in cui è prevalente l’interesse di protezione ambientale e zona “B” di riserva generale orientata” del Piano del Parco)” e termina: “… che le aree di cantiere e eventuale campo base debbano necessariamente essere individuate lungo il tratto di stradale senza occupazione di nuove aree, così come approvato nella progettazione a suo tempo esaminata, tenendo conto del rilevante valore ambientale e paesaggistico dell’area individuata”.
Tale suggerimento, libera l’area di rilevante valore paesaggistico e ambientale ma invade la strada provinciale che, secondo il Codice della Strada, la rende impercorribile.
Se il Parco, che afferma “Siamo abituati a studiare le carte e a cercare soluzioni”, avesse approfondito il problema e avesse proposto quello che il sottoscritto ha indicato, anziché dare soluzioni impraticabili, si sarebbe risparmiato tempo prezioso e soprattutto risorse.
Questi sono i fatti! Chiunque passerà per Spina di Gualdo potrà constatare il cantiere e i luoghi oggetto del contenzioso e trarne una valutazione!
Chiederò un incontro al Ministro dell’Ambiente per informarlo della difficilissima situazione e invitarlo a venire a visitare questo martoriato territorio e fargli constatare le difficoltà che le Amministrazioni comunali e le Comunità vivono.
Visto che è stato richiamato il Piano del Parco nel predetto parere, occorre, anche in questo caso fornire delle esatte informazioni.
Il Consiglio Direttivo del parco, con Delibera n.59 del 18/11/2002, ha solo adottato il predetto strumento e le molteplici osservazioni che all’epoca pervennero non risulta che siano state né accolte, né respinte, e l’Ente opera da ben 16 anni con un Regolamento provvisorio.
Si prende altresì atto che il Ministero dell’Ambiente, inspiegabilmente, ad oggi non ha esercitato il potere sostitutivo previsto all’art. 12 (Piano del Parco), commi 3 e 5 delle Legge 6 dicembre 1991, n. 394 e aggiornata con la Legge 9 dicembre 1998, n. 426 e ss.mm.ii.. (Legge quadro sulle aree protette) per il quale la predetta norma assegnava perentoriamente 18 mesi dalla costituzione degli Organi di un Ente Parco.
A tal proposito si sottolinea che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è stato istituito con D.P.R. 06/08/1993, quindi da quasi 25 anni l’Ente è senza alcun documento oggettivo di pianificazione e senza un Piano Pluriennale Economico e Sociale per la promozione delle attività compatibili (Art. 12, Legge 394/91 - modificato dall'art. 2, comma 31, della legge 9 dicembre 1998, n. 426) – l’approvazione risale al 26/04/2001 con la delibera n.21 del Consiglio Direttivo.
Ad oggi non è stata effettuata, come detto, nessuna revisione violando, anche in questa circostanza, la Legge 394/91 e ss.mm.ii., e la Comunità si trova con un elaborato di programmazione vecchio di 17 anni! Dal 2001 ad oggi, il predetto documento, avrebbe dovuto avere almeno quattro aggiornamenti, essendo obbligatori ogni quattro anni, con possibilità di revisioni anche annuali, invece ad oggi nessun adeguamento! Questa è la situazione desumibile anche dal sito http://www.sibillini.net/attivita/index.php Cfr. Documenti.
Quindi, il Parco opera con un Regolamento provvisorio, senza uno strumento di pianificazione oggettivo e con un PPES, essenziale per la pianificazione economica e sociale, non aggiornato.
Il Prof. Olivieri, che guida l’Ente dal 14/02/2013 come Commissario straordinario e dall’11/07/2013 come Presidente, si è più volte impegnato all’approvazione del Piano del Parco tanto da assicurare che il limite temporale massimo era maggio 2016. Si pensava, visto che dopo gli eventi sismici dell’ottobre 2016 gli uffici sono stati trasferiti a Tolentino e Foligno e rientrati a Visso gli scorsi mesi, che questo tempo fosse stato utilizzato per la valutazione delle numerose osservazioni presentate all’epoca dell’adozione e, conseguentemente, approvato. Invece, ad oggi ancora nulla!
L’assessore al bilancio del comune di Camerino, Roberto Mancinelli, insieme alla responsabile dello staff del sindaco, Antonella Gamberoni, e all’avvocato Alberto Boccacci, ha partecipato quest’oggi, a Roma, alla riunione di un costituendo comitato per la giustizia di prossimità. All’incontro, oltre ai rappresentanti dei fori e delle amministrazioni dei comuni che, a seguito della riforma del 2013, hanno visto soppressi i loro tribunali, hanno preso parte anche alcuni parlamentari dei partiti di Governo.
“C’è la concreta volontà – ha affermato l’assessore Mancinelli – di rivedere alcune delle scelte che hanno fatto seguito alla riforma della giustizia del 2013, anche da un punto di vista della geografia giudiziaria. Ho preso parte a questo incontro, non mi vergogno di dirlo, con scarsissima fiducia e convinto che sarebbe stata un’altra di quelle riunioni utili solo a fissare la data della riunione successiva. Invece ho dovuto ricredermi e ho potuto constatare come ci si sia effettivamente resi conto che quella riforma non ha portato ad una adeguata risposta di giustizia sui territori e che, quindi, c’è una reale volontà di rivedere alcune scelte e porre rimedio alle tante problematiche che sono emerse in questi cinque anni. Per noi, lo ricordiamo, quella riforma significò la chiusura del nostro presidio di giustizia e di quel tribunale che, seppur piccolo, svolgeva un importante compito in provincia. Sono consapevole che tra i propositi e i fatti c’è di mezzo tanta strada, ma torno da Roma con grandi speranze e un rinnovato senso di fiducia”.
A seguito dell'incendio che si è verificato oggi alla Orim di Piediripa che tuttora sta tenendo impegnati i Vigili del Fuoco con diversi uomini e autopompe, i sindaci dei territori interessati hanno diramato un appelloa tutela dei cittadini.
Sul sito del Comune di Macerata, sui vari social e anche attraverso l'alert telefonico, già utilizzato in occasione del raid di Traini lo scorso 3 febbraio, il sindaco Romano Carancini ha fatto un appello alla popolazione:
"In via precauzionale restate in casa e chiudete le finestre. Limitate gli spostamenti. Non raccogliete materiale rinvenuto a terra di alcun genere. Vi terrò informati attraverso i canali di comunicazione".
Stesso allarme è giunto anche dai sindaci di Corridonia, Petriolo e Morrovalle. In allerta anche il Comune di Tolentino con gli uffici pronti ad attivarsi per informare e aiutare i cittadini.
Già da domani e così per tutti i fine settimana dei mesi di luglio, agosto e settembre verrà riaperta la strada provinciale Pian Perduto che collega Castelsantangelo sul Nera al Monte Prata e Castelluccio; si tratta della riapertura, anche se solo per due giorni alla settimana, di una tra le arterie più danneggiate dal terremoto dell'ottobre del 2016 rimasta chiusa al traffico fino ad oggi.
Gli amanti della montagna potranno tornare a godere della bellezza di quelle zone grazie al “progetto zero” redatto dall'Anas che riguarda la messa in sicurezza di quattro tratti stradali regolati da impianti semaforici dove il transito sarà possibile solo a senso unico alternato.
“Un passo importante – spiega il presidente della Provincia, Antonio Pettinari - per quell'area montana anche se la strada sarà percorribile solo nei giorni di sabato e di domenica dalle 8.00 alle 21.00 con chiusura assoluta nelle ore notturne e negli altri giorni della settimana.
Nell'incontro svoltosi qualche giorno fa in Provincia – aggiunge il presidente - con i diversi Enti interessati all'area dove insiste la Pian Perduto, si è deciso di riaprire la strada nei momenti in cui i cantieri sono fermi per il riposo settimanale e di tenerla chiusa quando questi sono operativi a pieno regime per garantire la massima sicurezza degli operai che vi lavorano”.
I progetti di ripristino e sistemazione della strada come pure le procedure di appalto sono stati tutti realizzati dall'Anas quale soggetto attuatore della Protezione Civile.
Tre dei quattro appalti sono stati già consegnati alle imprese aggiudicatarie che hanno già iniziato i lavori.
Come già detto, d'intesa con l'Anas ed il Comune di Castelsantangelo è stata verificata la possibilità di effettuare i lavori nei quattro cantieri presenti lungo la Pian Perduto e al tempo stesso di riaprire la strada al traffico nei weekend.
L'Anas si è vista d'accordo e nel giro di poco tempo ha realizzato il progetto zero che ha così consentito la possibilità di riaprire la strada con un'ordinanza della Provincia che consente il transito nelle ore diurne di sabato e domenica.
"Siamo contenti di aver reso nuovamente percorribile la Pian Perduto - precisa Pettinari - ma va evidenziato il fatto che quattro impianti semaforici che regolano il senso unico alternato per tratti considerevolmente lunghi non renderanno il transito molto agevole".
Fino al 26 agosto, alle 8.30, da piazza XX Settembre, a Civitanova, partirà una nuova navetta che percorrerà tutto il lungomare sud fino al parcheggio di Cristo Re.Questo è il percorso di andata: Piazza XX Settembre - Vialetto Sud- Viale Matteotti- Lungomare Piermanni- Via Montenero (Stadio)-Lungomare Piermanni - Viale Matteotti - parcheggio Cristo Re.Ritorno: Parcheggio Cristo Re - Via Lauro Rossi - Corso Umberto I-Piazza XX Settembre.
Incontro tra l'amministrazione di Macerata e commercianti oggi pomeriggio a Palazzo Conventati sulla questione del centro commerciale nella lottizzazione Simonetti di Piediripa.
Una delegazione di esercenti è stata ricevuta dal sindaco Romano Carancini che sabato aveva dato disponibilità a un incontro per chiarire tutti gli aspetti relativi all’eventuale realizzazione della nuova area.
"È stato un confronto civile – ha spiegato il sindaco Carancini al termine dell’incontro – durante il quale ho ascoltato le istanze formulate dai commercianti. A loro ho fatto presente la complessità di un iter amministrativo che coinvolge anche altri soggetti istituzionali come il Consiglio comunale, la Provincia e la Conferenza dei servizi della Regione".
Il confronto ha toccato anche altri temi: "Abbiamo ribadito la nostra volontà a una collaborazione fattiva con i commercianti - ha proseguito il sindaco - e abbiamo colto la loro volontà di essere maggiormente coinvolti nella definizione del palinsesto degli eventi che interessano la città che non potrà fare a meno del loro contributo. Da parte nostra resta ferma la volontà di continuare ad investire sul centro. Amministrazione e commercianti devono trovare una sinergia propositiva che proietti all’esterno l’identità vera di uno spazio come il centro storico bellissimo da vivere, attrattivo dal punto di vista commerciale e facile da raggiungere da ogni versante grazie ai circa 800 posti auto disponibili".
Mantenimento di risorse economiche e umane e perfezionamento del quadro delle regole sono temi strategici per la ricostruzione post sisma. A sottolinearlo durante l'audizione in Commissione Ambiente della Camera, è stato il presidente della Regione Luca Ceriscioli. "Per la ricostruzione pubblica - ha spiegato - la grande difficoltà sta nel portare avanti la realizzazione, a causa di un quadro di regole che non facilitano il percorso. Se si riuscisse ad applicare regole straordinarie a un contesto straordinario come questo, come ad esempio quelle che l'Anas usa per i cantieri, si velocizzerebbero in modo sostanziale le procedure. Di fatto - ha proseguito - basterebbe mutuare le regole utilizzate per le strade Anas o per opere di urbanizzazione Sae. Con le opere previste nell'emergenza, Anas ha realizzato circa il 50% dei lavori, cioè 250 su 600". Sulla conferma del personale, Ceriscioli ha ribadito la necessità di aumentare gli attuali livelli e di garantire che non vengano perse conoscenze e competenze".
(Fonte Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del gruppo Uniti per Porto Recanati sull'avvio della Zona a Traffico Limitato.
"È partita la ZTL regolata dai varchi elettronici e, visto che stiamo parlando di una scelta del 2014 "partorita" quando UPP era in Amministrazione, la cosa non può che aggradarci. Siamo lieti anche del fatto che il Sindaco abbia definito l'introduzione dei varchi «[…] una innovazione rivoluzionaria nella gestione della viabilità».
È evidente, e anche su questo concordiamo col primo cittadino, che sia necessario un periodo di rodaggio al fine di valutare tutte le possibili implicazioni della nuova scelta, una delle poche a non essere stata rinnegata e affossata solo perché pensata da "altri" (come ad esempio il Piano delle Antenne telefoniche). È altrettanto evidente che, se ci si avvia ad una scelta di pedonalizzazione e decongestionamento dal traffico delle aree urbane, occorre avere un progetto ben preciso in testa.
Non è un caso che l'introduzione della ZTL, nel progetto di UPP e di Noi per Porto Recanati, era abbinata alla redazione del nuovo Piano del traffico e del nuovo P.U.P. (Piano Urbano dei Parcheggi), già appaltati alla Sintagma di Perugia. Purtroppo la Giunta Mozzicafreddo ha abortito entrambi i progetti e ha preso atto solo adesso che servono nuovi parcheggi scambiatori e diversi sistemi di mobilità urbana per portare in centro turisti e residenti.
Al loro posto sono restati pressappochismo e improvvisazione, con tanto di garanzie di deroghe "amichevoli ed ammiccanti" al Codice della Strada. Per cui, mentre la Polizia Municipale ci comunica le condotte contravvenzionabili, il Sindaco ci fa l'occhietto e ci rassicura sul fatto che da noi le leggi non valgono se lui non vuole.
Insomma, benvenuti nella città dove la discrezionalità sconfina nell'arbitrio e dove C.d.S. non sta per Codice della Strada ma per Così dice il Sindaco".
“La sicurezza è di tutti ed ognuno ha avuto il suo fondamentale e insostituibile ruolo nel produrre risultati concreti”. Con queste parole il questore di Macerata Antonio Pignataro ha aperto l'incontro che si è svolto questa mattina presso la Caserma dei Carabinieri di via Carnia, presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, il comandante provinciale carabinieri ten col. Michele Roberti, il colonnello Amedeo Gravina, comandante provinciale Guardia di Finanza, il dirigente Commissariato Civitanova Lorenzo Sabatucci, il maggiore Enzo Marinelli comandante Compagnia Carabinieri Civitanova, il capitano Raffaele Del Vecchio comandante compagnia Guardia di Finanza di Civitanova e il tenente di vascello Patrizio Piacentini comandante dell'Ufficio circondariale marittimo.
Il vertice è stato utile per un confronto diretto tra i responsabili della sicurezza e per stilare un resoconto delle attività svolte negli ultimi mesi e la pianificazione delle attività future.
Il questore Pignataro ha espresso soddisfazione per la sincronia e l'osmosi che si sono create tra Forze dell'ordine e Polizia municipale, sottolineando l'appoggio straordinario del Sindaco e dell'Amministrazione tutta. “La sinergia tra i responsabili della sicurezza – ha detto Pignataro - non solo permette un maggior controllo della città e quindi una diminuzione dei reati, ma rafforza e rinsalda il rapporto tra cittadini e Forze dell'ordine”.
Di una Civitanova modello sicurezza hanno parlato tutte le autorità presenti. “Il modello di sicurezza integrata – ha detto Roberti - ha portato risultati e successo nel territorio e può essere applicato ad altre realtà. Avere come referenti amministratori attenti a questa tematica ci ha aiutato a concentrarci sulle problematiche più sentite da cittadini”.
L'arrivo dei ventisei carabinieri sulla fascia costiera, compresa Civitanova, è da considerarsi un rafforzamento straordinario, ottenuto grazie all'intervento del Ministero degli Interni.
Questi i dati forniti (paragone è tra il primo semestre del 2017 e il primo semestre 2018).
Nello specifico: furti passati da 882 a 530; rapine da 15 a 10; estorsioni da 4 a 0; danneggiamenti da 172 a 157. Nel primo semestre 2018, 30 arresti e 250 persone denunciate a piede libero.
Dati della Finanza: nel primo semestre 2018 sono stati effettuati 78 pattugliamenti di cui22 notturni, soprattutto casello, stazione, terminal bus; 32 servizi con unità cinofile, controllare 755 automezzi e 928 persone; più di 24 servizi per abusivismo hanno portato al sequestro di circa 141 mila prodotti di cui 3650 contraffatti e i restanti riconducibili ad attività di abusivismo commerciale; 23 i soggetti denunciati. Sul fronte dello spaccio di sostanze stupefacenti, 4 denunce e 10 segnalazioni alla Prefettura e 550 gr di sostanze varie sequestrate.
Durante il tavolo è emerso che bisognerà alzare il tiro e si inizierà a sanzionare chi compra merce contraffatta. La sanzione amministrativa per chi acquista sarà di 200 euro ma potrà arrivare a 7 mila euro in relazione all'illecito. Del Vecchio ha ribadito che il miglioramento delle criticità è assolutamente visibile, e che gli agenti seguiranno le azioni calendarizzate, che vanno al di là del fine settimana.
Per quanto concerne la sicurezza sulle spiagge, il neo comandante Piacentini ha assicurato continuità nel lavoro di supporto, sinergia, e un impegno speciale nei giorni degli arrivi e delle partenze del catamarano per la Croazia.
Il maggiore Marinelli ha riferito di risultati assolutamente visibili ottenuti grazie alla collaborazione fra tutte le Forze in campo, l'Amministrazione e la continuità. “Il rapporto che si è creato tra i colleghi di tutte le forze dell'ordine e l'Amministrazione – ha commentato con soddisfazione - ha sicuramente contribuito al successo delle operazioni. I protocolli Interforze sono stilati, soprattutto per i fine settimana, ma l'Arma si impegnerà a controllare tutti i giorni e nelle diverse fasce orarie il territorio”.
Il dirigente Sabatucci ha rimarcato l'importanza di un lavoro nato grazie agli input di tutti e all'armonia, all'intesa e al coordinamento di tutte le forze dell'ordine e grazie ad una Amministrazione dialogante e collaborante. “In poco tempo – ha dichiarato - siamo riusciti ad ottenere buoni risultati a garantire più sicurezza e sicuramente questa è la strada giusta e va intensificata”.
Infine il Sindaco Ciarapica, ringraziando le autorità presenti. “Mai mostrata tanta vicinanza alla nostra comunità e alle nostre problematiche – ha detto il primo cittadino. Una grande collaborazione che fa di Civitanova un modello di sicurezza di cui andiamo orgogliosi. L'Amministrazione non si è mai risparmiata e ha fatto la sua parte con le forze a disposizione, con la maggior presenza della Polizia municipale sul territorio, e l'intervento costante dei Servizi sociali. I numeri che ci sono stati forniti dimostrano che a Civitanova non è solo aumentata la sicurezza percepita, poiché i dati parlano chiaro, i reati sono diminuiti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Positivo l'incontro istituzionale svoltosi ieri a Castelsantangelo sul Nera nel corso del quale, grazie alla buona volontà ed allo spirito di collaborazione di tutte le istituzioni presenti, sono state risolte questioni organizzative dei cantieri con la tutela e il rispetto dell'ambiente.
La riunione era stata convocata per individuare le aree dei cantieri necessarie per i lavori di ripristino e messa in sicurezza della Strada Provinciale n. 136 Pian Perduto.
All'incontro hanno partecipato il Sindaco Mauro Falcucci e il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il Soggetto Attuatore Ing. Fulvio Soccodato, il Direttore dei lavori ANAS Ing. Francesco Morbidoni , il Presidente del Parco Oliviero Olivieri, il Direttore del Parco Ing. Carlo Bifulco e l'Ing. Giovanni Rainoldi del Dipartimento di Protezione Civile e l'Ing. Roberto Virzì per l'impresa.
A conclusione della riunione si sono individuate con la condivisione di tutti i presenti le soluzioni necessarie con particolare riguardo alle aree in cui posizionare i dormitori, gli uffici i magazzini e lo stoccaggio dei materiali.
I lavori necessari per il ripristino della strada, divisi in 4 progetti e altrettanti appalti, sono già iniziati da diversi giorni per i primi due lotti, il 3°lotto, più consistente, è stato consegnato nelle settimane scorse, mentre nei prossimi giorni inizieranno anche i lavori dell'ultimo lotto dopo la necessaria verifica dei requisiti.
Infine l'ANAS , d'intesa con la Provincia ed il Comune di Castelsantangelo sul Nera sta ultimando i lavori del cosiddetto lotto zero per una parziale riapertura della strada nei fine settimana.
La Giunta comunale di Tolentino ha approvato con apposita delibera, il progetto esecutivo per l'intervento di "Riconversione di edificio esistente in alloggi Erp – sisma 2016 – C.da Rancia" elaborato dai progettisti dell'ERAP Marche Presidio di Ancona e il relativo quadro economico ammontante a complessivi € 6.000.000,00, comprensivi del costo di acquisizione dell'immobile pari a € 1.600.000,00.
L'intero onere economico dell'intervento, comprensivo dei costi da sostenere a titolo di rimborso per le attività dell'Erap, sarà finanziato con i fondi stanziati allo scopo dalla Ragione Marche nell'ambito della variazione al bilancio preventivo 2017 e triennale 2017/2019.
Quello approvato è un progetto di edilizia sostenibile e compatibile di alta qualità che consente di trasformare un manufatto destinato ad usi artigianali o/e industriali, in un moderno complesso abitativo, dal design accattivante ed estremamente moderno. Un’area complessiva di quasi 15 mila metri quadri su cui sorgeranno 46 appartamenti, aree comuni, parcheggi, zone verdi, un asilo nido e impianti sportivi. Un progetto che consentirà in una prima fase di ospitare le famiglie attualmente senza alloggio e terminata la fase emergenziale post sisma, di accogliere famiglie a basso reddito in case cosiddette “popolari”.
Su due piani saranno ricavati appartamenti di varie metrature: 8 bilocali da 42 metri quadri, 30 appartamenti con metrature comprese tra i 65 e 73 metri quadri e 8 appartamenti di 92 metri quadri con tre camere, doppi servizi, capaci di ospitare fino a sei persone.
Si accederà attraverso una corte interna, con due ascensori che consentono il completo abbattimento delle barriere architettoniche, su cui si affacciano, a piano terra, anche locali comuni destinati ad ospitare iniziative di aggregazione sociale. Molto curata l’illuminazione. In una struttura ovviamente antisismica, molta attenzione è stata dedicata alla scelta e all’impiego di materiali che consentono di avere una classe energetica A4 con una impiantistica innovativa.
Dopo la firma del Patto per la sicurezza urbana il Comune di San Severino Marche preannuncia nuovi investimenti e nuove azioni a tutela dei cittadini.
La Giunta settempedana, guidata dal sindaco Rosa Piermattei, negli ultimi mesi ha approntato ingenti risorse per l’ampliamento e il miglioramento della video sorveglianza e ha avviato l’installazione di nuove telecamere a copertura della zona industriale “Maestri del Lavoro”, in località Taccoli, dell’area del villaggio terremotati “Campagnano” ma anche degli ingressi agli asili nido “Gentili” e “Virgilio”.
Il progetto di controllo del territorio tramite la videosorveglianza ha consentito anche l’attivazione di sistemi di monitoraggio all’interno del giardino pubblico “Giuseppe Coletti”, frequentato da bambini nelle ore diurne ma anche da molti giovani. E’ stato attivato, inoltre, il sistema di controllo Ocr ai varchi d’ingresso e d’uscita dalla città che consente di rilevare automaticamente le targhe dei veicoli in transito.
Nel Patto per la sicurezza urbana è stata prevista la copertura di altre aree pubbliche: viale Varsavia, il quartiere Uvaiolo, viale Mazzini, via Massarelli, via Salimbeni, via San Paolo ma anche la frazione di Cesolo e altre zone.
È stato riconfermato infine, anche per quest’anno, il progetto dei turni serali della Polizia Locale sempre per monitorare il territorio.
"È stato aggiudicato oggi l'appalto per la realizzazione del nuovo centro commerciale di Camerino, la struttura che ospiterà tutte le attività che oggi si trovano al City Park e che prima del sisma del 2016 si trovavano nel centro storico. Ad aggiudicarsi il lotto 2 delle opere (quello che riguarda la realizzazione degli edifici) è stata l'Associazione Temporanea di Imprese costituita dalle ditte Crucianelli Restedile srl di Tolentino, Grime srl di Corridonia, Eredi Paci Gerardo di Corridonia e SCS di Petriolo. L 'Ati si è aggiudicata l'appalto con un ribasso del 5% circa (2.700.000 Euro circa la cifra finale) e con la massima offerta temporale di 70 giorni. L'Ufficio Tecnico del Comune di Camerino ultimerà in questi giorni le ultime procedure di legge e procederà in urgenza all'affidamento del cantiere".
Queste le parole del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui a commento della chiusura dell'appalto.
"Con l'inizio dei lavori - conclude il primo cittadino - quindi, si chiude un percorso difficile anche dal punto di vista della burocrazia. La ditta vincitrice potrà cominciare i lavori di realizzazione entro breve tempo e nel giro di qualche mese i nostri commercianti potranno riaprire le loro attività nella nuova struttura. Una struttura che nulla ha a che vedere con soluzioni di fortuna, che ospiterà circa 70 attività, e che rappresenterà, di fatto, anche un nuovo e significativo spazio di socializzazione per la nostra città, tristemente rimasta senza una piazza. Non a caso l'intero progetto era stato curato dall'Università di Camerino e ha tenuto conto non solo della necessità di restituire spazi commerciali, ma anche del ruolo strategico, dal punto di vista della comunità, che la nuova struttura dovrà recitare negli anni della ricostruzione".
Il cantiere e il campo base per il ripristino della strada Sp 136 'Pian Perduto' che collega Castelsantangelo sul Nera a Castelluccio di Norcia, verranno posizionati "in zona 2, un'area meno sensibile in cui è consentito allocare container per un periodo temporaneo" in modo da "rendere possibili i lavori".
Una soluzione, fa sapere Oliviero Olivieri, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, trovata "grazie alla intelligenza e alla buona volontà di tutti gli intervenuti". La decisione è arrivata in un riunione operativa svoltasi a Castelsantangelo che ha individuato "una soluzione condivisa tra Ente Parco, Anas, Protezione Civile, Provincia di Macerata e Comune di Castelsantangelo sul Nera per l'avvio delle opere". Qualche giorno fa il sindaco di Castelsantangelo aveva lamentato lo stop al cantiere: l'ente parco aveva rilevato che l'area scelta per allocare i container per il campo base, è rilevante per il valore paesaggistico e ambientale in base al Piano del Parco.
(Fonte Ansa)
Vista la manifestazione denominata “Lunaria”, che avrà luogo in centro storico ed in particolare in piazza Leopardi nei giorni 5 - 12 - 19 - 23 luglio 2018, si è ritenuto opportuno, per consentire il regolare svolgimento della stessa, nonché per ragioni di sicurezza, regolamentare la circolazione in alcuni dei luoghi direttamente interessati disponendovi il divieto di sosta e la temporanea sospensione della circolazione.
La normale ZTL da via Calcagni e da c.so Persiani verrà anticipata alle ore 17. In quest’ultima sarà attivato il divieto di transito nonché di sosta dalle ore 18. Divieto di sosta anche in via Cavour dalle ore 18.00 e divieto di transito da via Calcagni dalle ore 19. Dalle ore 20 alle ore 01.00 è previsto il senso unico di marcia, in viale Monte Conero (con direzione rotatoria Crocefisso/via Battisti) per consentire la sosta sul lato esterno della carreggiata. Oltre alle normali discipline di viabilità saranno garantiti presidi fissi di chiusura con ostacoli mobili e/o pilot, a tutela della cittadinanza in centro storico, nel rispetto delle normative impartite dal Ministero dell’Interno in relazione alla safety.
Le stesse saranno tutte presidiate e per eventuali richieste si potrà fare riferimento alla Polizia Locale o al personale dislocato lungo le varie vie del centro. Si comunica inoltre che per esigenze di servizio, lo sportello della Polizia Locale, nelle date della manifestazione resterà chiuso. Vi saranno aperture straordinarie nelle date del 6 – 13 – 24 luglio con orario dalle ore 17.30 alle ore 19.30.