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Castelsantangelo, il sindaco Falcucci sul cantiere per la sp 136

Castelsantangelo, il sindaco Falcucci sul cantiere per la sp 136

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci.

Leggere il comunicato stampa del Presidente del Parco Nazionale del Monti Sibillini Olivieri, mi vede costretto, per correttezza di informazione, a fornire delle precisazioni. 

Premesso che il sottoscritto non ha mai detto che il Parco prende decisioni per “dispetto” e mai fatte dichiarazioni volte a “screditare” l’Ente, forse la perdita di credito si fa quando l’informazione si mistifica e non è rispondente e rispettosa degli eventi come quelli relativi all’installazione del cantiere per il lavori sulla SP136. 

La nuova area dove posizionare i container è stata proposta dal sottoscritto e si trova dalla parte opposta a quella oggetto della richiesta, ad appena 6 metri di distanza (dall’altra parte della strada), ed essendo in zona 2, accolta dal Parco. Allora nasce una domanda: perché rispondere con un diniego categorico! 

In proposito il Parco ha risposto: “… tale area risulta di rilevante valore paesaggistico e ambientale (zona 1 del DM 03/02/1990 area interna in cui è prevalente l’interesse di protezione ambientale e zona “B” di riserva generale orientata” del Piano del Parco)” e termina: “… che le aree di cantiere e eventuale campo base debbano necessariamente essere individuate lungo il tratto di stradale senza occupazione di nuove aree, così come approvato nella progettazione a suo tempo esaminata, tenendo conto del rilevante valore ambientale e paesaggistico dell’area individuata”. 

Tale suggerimento, libera l’area di rilevante valore paesaggistico e ambientale ma invade la strada provinciale che, secondo il Codice della Strada, la rende impercorribile. 

Se il Parco, che afferma “Siamo abituati a studiare le carte e a cercare soluzioni”, avesse approfondito il problema e avesse proposto quello che il sottoscritto ha indicato, anziché dare soluzioni impraticabili, si sarebbe risparmiato tempo prezioso e soprattutto risorse. 

Questi sono i fatti! Chiunque passerà per Spina di Gualdo potrà constatare il cantiere e i luoghi oggetto del contenzioso e trarne una valutazione! 

Chiederò un incontro al Ministro dell’Ambiente per informarlo della difficilissima situazione e invitarlo a venire a visitare questo martoriato territorio e fargli constatare le difficoltà che le Amministrazioni comunali e le Comunità vivono. 

Visto che è stato richiamato il Piano del Parco nel predetto parere, occorre, anche in questo caso fornire delle esatte informazioni. 

Il Consiglio Direttivo del parco, con Delibera n.59 del 18/11/2002, ha solo adottato il predetto strumento e le molteplici osservazioni che all’epoca pervennero non risulta che siano state né accolte, né respinte, e l’Ente opera da ben 16 anni con un Regolamento provvisorio. 

Si prende altresì atto che il Ministero dell’Ambiente, inspiegabilmente, ad oggi non ha esercitato il potere sostitutivo previsto all’art. 12 (Piano del Parco), commi 3 e 5 delle Legge 6 dicembre 1991, n. 394 e aggiornata con la Legge 9 dicembre 1998, n. 426 e ss.mm.ii.. (Legge quadro sulle aree protette) per il quale la predetta norma assegnava perentoriamente 18 mesi dalla costituzione degli Organi di un Ente Parco. 

A tal proposito si sottolinea che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è stato istituito con D.P.R. 06/08/1993, quindi da quasi 25 anni l’Ente è senza alcun documento oggettivo di pianificazione e senza un Piano Pluriennale Economico e Sociale per la promozione delle attività compatibili (Art. 12, Legge 394/91 - modificato dall'art. 2, comma 31, della legge 9 dicembre 1998, n. 426) – l’approvazione risale al 26/04/2001 con la delibera n.21 del Consiglio Direttivo. 

Ad oggi non è stata effettuata, come detto, nessuna revisione violando, anche in questa circostanza, la Legge 394/91 e ss.mm.ii., e la Comunità si trova con un elaborato di programmazione vecchio di 17 anni! Dal 2001 ad oggi, il predetto documento, avrebbe dovuto avere almeno quattro aggiornamenti, essendo obbligatori ogni quattro anni, con possibilità di revisioni anche annuali, invece ad oggi nessun adeguamento! Questa è la situazione desumibile anche dal sito http://www.sibillini.net/attivita/index.php Cfr. Documenti. 

Quindi, il Parco opera con un Regolamento provvisorio, senza uno strumento di pianificazione oggettivo e con un PPES, essenziale per la pianificazione economica e sociale, non aggiornato. 

Il Prof. Olivieri, che guida l’Ente dal 14/02/2013 come Commissario straordinario e dall’11/07/2013 come Presidente, si è più volte impegnato all’approvazione del Piano del Parco tanto da assicurare che il limite temporale massimo era maggio 2016. Si pensava, visto che dopo gli eventi sismici dell’ottobre 2016 gli uffici sono stati trasferiti a Tolentino e Foligno e rientrati a Visso gli scorsi mesi, che questo tempo fosse stato utilizzato per la valutazione delle numerose osservazioni presentate all’epoca dell’adozione e, conseguentemente, approvato. Invece, ad oggi ancora nulla! 

 

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