Vista la manifestazione denominata “Lunaria”, che avrà luogo in centro storico ed in particolare in piazza Leopardi nei giorni 5 - 12 - 19 - 23 luglio 2018, si è ritenuto opportuno, per consentire il regolare svolgimento della stessa, nonché per ragioni di sicurezza, regolamentare la circolazione in alcuni dei luoghi direttamente interessati disponendovi il divieto di sosta e la temporanea sospensione della circolazione.
La normale ZTL da via Calcagni e da c.so Persiani verrà anticipata alle ore 17. In quest’ultima sarà attivato il divieto di transito nonché di sosta dalle ore 18. Divieto di sosta anche in via Cavour dalle ore 18.00 e divieto di transito da via Calcagni dalle ore 19. Dalle ore 20 alle ore 01.00 è previsto il senso unico di marcia, in viale Monte Conero (con direzione rotatoria Crocefisso/via Battisti) per consentire la sosta sul lato esterno della carreggiata. Oltre alle normali discipline di viabilità saranno garantiti presidi fissi di chiusura con ostacoli mobili e/o pilot, a tutela della cittadinanza in centro storico, nel rispetto delle normative impartite dal Ministero dell’Interno in relazione alla safety.
Le stesse saranno tutte presidiate e per eventuali richieste si potrà fare riferimento alla Polizia Locale o al personale dislocato lungo le varie vie del centro. Si comunica inoltre che per esigenze di servizio, lo sportello della Polizia Locale, nelle date della manifestazione resterà chiuso. Vi saranno aperture straordinarie nelle date del 6 – 13 – 24 luglio con orario dalle ore 17.30 alle ore 19.30.
Classifica Censis: l’Università di Macerata entra nella top ten dei diciotto medi atenei statali, collocandosi in ottava posizione e confrontandosi con atenei altrettanto prestigiosi come Trento, Trieste, Ferrara e Ca’ Foscari.
Per l’Ateneo è giù un risultato essere collocati fra gli atenei medi, perché questo attesta anche l’aumento degli studenti iscritti. Per quanto riguarda la didattica con otto corsi di laurea triennale su undici e sette corsi di laurea magistrale su quindici risultano tra i migliori in Italia.
L’Università di Macerata è, infatti, terza per le lauree triennali in scienze dell’educazione e della formazione, quinta per il gruppo letterario-umanistico, che comprende le lauree triennali in beni culturali, lettere e filosofia a pari merito con Padova, decima per il gruppo socio politico con i corsi in scienze del turismo, scienze dell’amministrazione, scienze della comunicazione, scienze politiche e delle relazioni internazionali, servizio sociale e di nuovo quinta per le lauree biennali magistrali del gruppo socio-politico e ottava per quello letterario-umanistico.Il rettore Francesco Adornato “L’esordio tra i medi atenei è molto positivo e ci incoraggia a fare meglio. Intendiamo alzare l’asticella della performance preparando l’ingresso nei ranking internazionali, che lo renderanno reputato anche a livello più ampio”.Un ennesimo riconoscimento nazionale per l’Ateneo che - insieme alla Politecnica delle Marche – ha superato la selezione del Ministero dell’Università per i 180 Dipartimenti di eccellenza finanziati con risorse extra con il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo e il Dipartimento di Giurisprudenza. Qualità della didattica e della ricerca erano state confermate anche dalle “pagelle” dell’Agenzia nazionale di valutazione dell'università e ricerca - che ha collocato Macerata al secondo posto su quattordici Atenei valutati, dopo il politecnico di Torino – e che influiscono anche sulla spendibilità delle lauree nel mercato del lavoro: il tasso di occupazione dei laureati magistrali è, infatti, pari all’84,2% con quote superiori rispetto alla media nazionale per i principali gruppi disciplinari dell’Ateneo. Efficienza e qualità sono promossi anche dagli studenti. Secondo la recente indagine di AlmaLaurea: 90 laureati su 100 sono complessivamente soddisfatti del proprio percorso di studi e del rapporto con i docenti e ritengono adeguato il carico didattico.Adornato esprime la propria soddisfazione anche come coordinatore della conferenze dei rettori marchigiani. “Tutti e quattro gli atenei hanno ottenuto ottime valutazioni – sottolinea –. In una logica di sistema, siamo in grado di esprimere formazione e ricerca di altissimo livello, con ricadute positive per tutta la Regione”.
A tavola nel segno della solidarietà per sostenere le scuole terremotate. L’iniziativa, promossa dagli Ambiti Territoriali di Caccia di San Severino Marche e di Piediripa, è stata ospitata nei giorni scorsi nel suggestivo chiostro del complesso monumentale di San Domenico e ha riscosso un grandissimo successo. Quasi trecento i cacciatori che hanno cenato mettendo insieme la ragguardevole cifra di circa 4mila euro, cifra che sarà ora totalmente devoluta a sostegno della giusta causa.
Ospite d’eccezione l’assessore regionale alla Caccia e al Turismo, Moreno Pieroni, che è stato molto applaudito nel corso della serata alla quale hanno preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, i presidenti dei due Atc, Franco Lardelli e Pio Chiaramoni, oltre al presidente provinciale di Federcaccia, Nazzareno Galassi, il responsabile dell’Osservatorio faunistico regionale, Daniele Sparvoli. Presenti, inoltre, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, e l’assessore comunale al Bilancio, Tarcisio Antognozzi.
“Con questa bella manifestazione promossa congiuntamente dai due Ambiti Territoriali di Caccia maceratesi - ha sottolineato l’assessore regionale Pieroni - il mondo venatorio, ancora una volta, ha dimostrato di essere realmente vicino a chi si trova in difficoltà a causa del terremoto e, soprattutto, ai territori. Sono orgoglioso di essere qui insieme alle squadre degli appassionati di caccia che con la loro attività svolgono un’importante azione a tutela dell’ambiente ma anche fiero di essere marchigiano perché i marchigiani nel momento del bisogno ci sono sempre veramente”.
Uno speciale ringraziamento è poi giunto dal sindaco, Rosa Piermattei, sia per l’organizzazione dell’iniziativa che per il messaggio trasmesso con la stessa e per la solidarietà dimostrata nei confronti anche delle scuole della città.
Il 3 luglio 2018 è stata firmata, presso la Sede della Fondazione Giustiniani Bandini in Addabia di Fiastra - Tolentino, la convenzione tra la stessa Fondazione ed il Comando Vigili del Fuoco di Macerata per la redazione/aggiornamento del piano antincendio boschivo della Riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra.
L’obiettivo della convenzione è quello di contribuire al miglioramento del contrasto del rischio incendi boschivi attraverso la pianificazione, la progettazione e la valutazione del piano antincendio boschivo della Riserva naturale e attraverso l’organizzazione di attività formative/informative riguardanti l’AIB nonché l’organizzazione di esercitazioni da effettuarsi soprattutto nel periodo estivo mediante l’utilizzo di personale specializzato VV.F. del Comando di Macerata, in grado di dare una profonda ed efficace risposta alle molteplici esigenze legate alla prevenzione degli incendi boschivi. L’attività della convenzione terminerà il prossimo 31 ottobre.
"Leggiamo con forte preoccupazione il diniego del Parco dei Sibillini al cantiere temporaneo per le ditte che hanno in appalto i lavori di ripristino della Sp 136. Consapevoli dell'enorme valore ambientale del luogo, siamo altresì convinti della necessità di ripristinare la viabilità, affinché si possa tornare a una normalità che purtroppo manca dal 24 agosto 2016". Così in una nota la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori delle Marche.
"Chiediamo al Parco una soluzione ragionevole e celere - prosegue la nota - affinché non si creino ulteriori ritardi e difficoltà per le aziende agricole e pastorali, già duramente colpite dalle avversità. Ripristinare la Sp 136 significa anche agevolare il turismo, attività fondamentale per l'area, per questi motivi auspichiamo una soluzione anche alternativa ma immediata".
La Croce Rosse Italiana Marche torna anche quest'anno con il "cuore al centro". Dopo il successo della prima edizione del 2017, l'associazione partecipa nuovamente a RisorgiMarche 2018. Questa volta l'associazione sarà l'unico gruppo di assistenza sanitaria presente all'evento, di supporto al 118. In ogni appuntamento (14 in tutto) i volontari impegnati saranno 30, sostenuti da 10 mezzi.
Ma non solo forze sul campo. Dal primo fino all'ultimo concerto sarà aperta la Sala operativa regionale (Sor), un centro di coordinamento che racchiuderà tutte le aree di intervento Cri, dal gruppo "Salute" fino a quello per la gestione delle Emergenze, passando per il gruppo Comunicazione. Una task force necessaria per garantire efficienza e prontezza in ogni data di RisorgiMarche 2018.
Per il pubblico saranno inoltre attivati 2 pulmini disabili, così da permettere a tutti, superando le barriere naturali, di raggiungere i luoghi dei concerti e di cantare insieme agli artisti scelti quest'anno dal direttore artiastico dell’evento Neri Marcoré.
Un impegno lungo un mese che la Croce Rossa Italiana - Marche affronterà per essere ancora una volta, come sempre durante questi due anni, vicina alla popolazione colpita dal terremoto del 2016.
Celebrate a Pieve Torina le Prime Comunioni dopo il terremoto del 2016. È stato un momento di forte senso di comunità, di festa e di unione quello vissuto dai cittadini la passata domenica 24 giugno. Si sono tornate infatti a celebrare, dopo due anni, le Prime Comunioni per i bambini che hanno frequentato il catechismo. Tanto infatti è quasi trascorso dal terremoto che da ottobre 2016 ha completamente stravolto il territorio montano e con esso anche Pieve Torina, distrutta per oltre il 93%.
Gli evidenti disagi avevano fatto sì che lo scorso anno non si fossero potute celebrare le Comunioni, facendo saltare un momento di forte valore per la comunità. Quest'anno però, 12 bambini hanno finalmente ricevuto il Sacramento, accompagnati dalle famiglie e dai propri cari, durante la celebrazione della Santa Messa presenziata dal parroco, don Nello Tranzocchi, nella tensostruttura messa a disposizione dall'amministrazione comunale. Una struttura provvisoria, che dà ancora la misura del dramma vissuto dalla cittadina, ma addobbata a festa proprio dai genitori che hanno voluto rendere speciale questo momento per i propri figli e per l'intera comunità. Una grande gioia, quella condivisa la scorsa domenica dalla cittadinanza di Pieve Torina, che ha riacquistato un momento di tradizione e di forte significato.
Durante i festeggiamenti per i Santi Patroni Pietro e Paolo l’Associazione Avis di Corridonia, presieduta da Giovanni Fortuna, ha commemorato, con il Patrocinio del Comune di Corridonia, il 50esimo anniversario di fondazione che quest’anno ha visto un ricco calendario di iniziative.Giovedì 28, in collaborazione con la società sportiva Sacen, si è svolta la passeggiata per le vie del centro storico, guidata da Giorgio Quintili, con degustazione di prodotti tipici offerti dai negozi di alimentari del Centro .
Sabato 30, in piazza F.Corridoni, si è svolto il divertentissimo spettacolo “Riso fa buon Sangue” tour 2018 organizzato dall’Associazione AVIS in collaborazione con l’Associazione Pro Loco di Corridonia. Domenica si è svolta la commemorazione ufficiale per i 50 anni. I donatori locali e i rappresentanti delle associazioni Avis dei comuni della Provincia di Macerata e non solo, con i loro gonfaloni, hanno sfilato in corteo per le vie cittadine accompagnati dalle note della “Banda Musicale G.B. Velluti”, rendendo omaggio al monumento di F.Corridoni ed al monumento del Donatore, dove in occasione dell’anniversario è stata inaugurata una nuova targa: “A ringraziamento dei fondatori e donatori che con altruismo e generosità hanno dato vita alla vita”.
Sempre in mattinata, dopo la S. Messa nella Chiesa di SS Pietro Paolo e Donato celebrata dal Parroco Don Fabio Moretti, si è svolta una cerimonia al Teatro L.Lanzi con premiazione ufficiale per i donatori benemeriti alla presenza del Presidente Regionale AVIS Massimo Lauri e del Presidente Provinciale Silvano Gironacci. Il Sindaco Paolo Cartechini, dopo aver dato il benvenuto a tutti gli intervenuti, ha evidenziato i tre aspetti che contraddistinguono il volontariato AVIS: Generosità, umiltà e anonimato.
Poi, rivolgendosi ai donatori, con sentimenti di apprezzamento e gratitudine, ha rivolto loro un vivo ringraziamento sottolineando che la loro attività di volontariato è motivo di grande orgoglio per la Città di Corridonia e deve essere di incoraggiamento per chi è intenzionato ad iniziare a donare il sangue e vorrebbe entrare a far parte dell’Associazione AVIS. In occasione del 50esimo dell’Avis l’artista Leonardo Serafini ha donato all’Associazione una sua opera realizzata a tema.Al termine della cerimonia i donatori Avis ed i loro ospiti si sono ritrovati nel tradizionale pranzo sociale.
Bambini e ragazzi sono invitati a giocare e divertirsi “In Piazza con gli Scout” nelle serate di giovedì 5, venerdì 13, giovedì 19 e giovedì 26 luglio, sempre dalle 21.
L’iniziativa, che si affianca a numerosi altri eventi estivi, è finalizzata ad uno spazio dedicato ai giovanissimi nel cuore del centro storico di Montelupone.
Le serate saranno condotte e animate dal Gruppo Scout dei Salesiani di Macerata, che vanta in materia una consolidata esperienza. Organizzeranno, nella piazza di Montelupone, giochi e balli che fanno parte del vasto e collaudato repertorio scoutistico impiegato per intrattenere bambini e ragazzi in modo sano, partecipe e sempre divertente.
Il Gruppo Agesci di Macerata sarà presente, per la prima serata, con una decina di componenti, guidati da Elisa e Riccardo
Il primo appuntamento di “In Piazza con gli Scout”, quello di giovedì 5 luglio, segnerà anche l’esordio del rinomato 24° Festival della Pizza, il che favorirà anche la presenza di bambini provenienti dal territorio circostante.
Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi insieme al priore della Comunità Agostiniana, padre Giustino Casciano, hanno annunciato la conclusione dell’iter che porterà nei prossimi mesi alla riapertura della navata principale e della Cappella delle Sante Braccia della Basilica di San Nicola.Il complesso monumentale di San Nicola è stato fortemente danneggiato, sia negli ambienti sacri, che in quelli conventuali e museali dal sisma del 2016, tanto che sono necessari lavori per circa 8 milioni di euro. Di questi già 3 milioni e 800 mila euro sono stati finanziati.L’impegno dell’amministrazione comunale, della Comunità Agostiniana e del sindaco Pezzanesi in particolare, anche grazie alla sensibilità e alla collaborazione del commissario straordinario De Micheli, ha portato all’avvio delle procedure per la messa in sicurezza della navata centrale e della Cappella delle Sante Braccia dove verrà sistemata l’urna con il corpo di San Nicola.L’iter ora viene rallentato dal fatto che non è stata riconosciuta la procedura d’urgenza tanto che con il procedimento ordinario la riapertura della Basilica slitterebbe di qualche mese mentre con quello d’urgenza si potrebbe rientrare in chiesa già il prossimo settembre. Questo primo intervento di messa in sicurezza, va precisato, nasce da una ipotesi progettuale che vuole approfondire la situazione in cui versa l’antico quanto prezioso soffitto a cassettoni e dare nuova fruibilità alla Cappella delle Sante Braccia dove troverà degna sistemazione il corpo di San Nicola. Tra l’altro i lavori di messa in sicurezza andranno a realizzare opere funzionali al progetto generale con una spesa di 300 mila euro (a cui vanno aggiunti gli oneri) che di fatto anticipano l’intervento globale che interesserà tutto il complesso monumentale.Come detto, questa scelta progettuale consente di visitare una piccola parte della Basilica in tutta sicurezza, permettendo la piena ripresa di tutte le attività religiose da parte dei Frati Agostiniani. "Abbiamo fatto di tutto – ha detto il sindaco Pezzanesi – per poter avere la riapertura della Basilica per le prossime feste dedicate al Santo. Purtroppo malgrado la piena collaborazione del commissario straordinario che ringraziamo, non ci è stato riconosciuto l’iter d’urgenza. La procedura ordinaria allungherà inesorabilmente i tempi. Lavoreremo affinché nelle prossime ore venga riconosciuto l'iter richiesto da noi. Purtroppo lavoriamo per avviare i cantieri ma la burocrazia ci blocca. Abbiamo gli Uffici in difficoltà per l’enorme carico di lavoro. Vorremmo essere rapidi ed efficienti ma veniamo bloccati da lungaggini normative e burocratiche spesso avvilenti e massacranti.Stiamo vivendo un periodo di emergenza e quindi vorremmo dare risposte certe ai cittadini, cosa che non possiamo fare perché abbiamo procedure sempre più gravose in confronto a quelle ordinarie e questo ci sembra illogico e soprattutto non rispondente alle nostre esigenze di avviare quanto prima la ricostruzione delle nostre Città e dei nostri territori.Ci troviamo anche di fronte alle difficoltà della Stazione Unica Appaltante (CUC) che ovviamente è oberata di richieste di avvio di appalti e quindi ci siamo attivati per aprire, per quanto concerne questo fondamentale iter amministrativo, nuove collaborazioni con altri CUC, così da attivarci in maniera autonoma.
Tutti hanno a cuore le zone del sisma e pensano ai terremotati ma la situazione attuale non ce lo dimostra – ha concluso Pezzanesi – Adesso contano solo i fatti. Chiacchiere e promesse ci hanno stancato. Già dalle prossime ore contatterò il Commissario e cercherò di ottenere le autorizzazioni per la procedura di urgenza.
Padre Giustino Casciano Priore della Comunità Agostiniana di San Nicola ha ribadito che insieme al sindaco si è cercato di fare il possibile per riaprire ai fedeli, quanto prima, la Basilica di San Nicola che è un punto di riferimento sia per la Città che per tantissimi fedeli di tutto il mondo. La mancanza completa di pellegrini e turisti crea problemi a tutto il contesto sociale e economico cittadino. Siamo pienamente concordi – ha detto Padre Giustino - con quanto il Sindaco cerca di fare per riaprire quanto prima la Basilica e siamo a disposizione per tentare ogni possibile soluzione. Oltre al sindaco Pezzanesi, alla conferenza stampa per la presentazione degli interventi erano presenti, il vicesindaco Luconi, gli assessori Colosi e Gabrielli e il consigliere Ceselli.
“Oggi ricordiamo, in questo luogo, l’eroico gesto di chi diede la propria vita per difendere i valori di libertà, democrazia, tolleranza e solidarietà; valori che dobbiamo impegnarci a condividere, rilanciare e rievocare. Come persone, come appartenenti ad una comunità, come cittadini di una nazione, dovremmo continuare ad interrogarci sul significato vero di queste parole”.
Così il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, nel discorso ufficiale pronunciato in occasione della cerimonia che ha ricordato gli eccidi di Chigiano e Valdiola e il 74esimo anniversario della Liberazione.
“Abbiamo bisogno di unità - ha poi detto il primo cittadino settempedano, citando De Gasperi - Abbiamo bisogno che tutte le questioni che ci dividono vengano per il momento messe da parte, perché l’unità necessaria non venga turbata”.
Era il 24 marzo del 1944 quando reparti del 1° Battaglione Mario, e ingenti forze italo-tedesche, si fronteggiarono nella storica battaglia di Valdiola, nel corso della quale persero la vita il capitano Salvatore Valerio e altri partigiani. Nello stesso giorno altri partigiani morirono nell’eccidio del Ponte di Chigiano. Poche settimane dopo, il 26 aprile, il Battaglione Mario fu di nuovo impegnato in uno scontro a fuoco con reparti italo-tedeschi che furono respinti con gravi perdite. Successivamente altre vittime caddero nell’eccidio di Valdiola.
Ogni anno nei pressi di quello che fu uno dei luoghi degli eccidi, la sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia “Cap. Salvatore Valerio” e il Comune di San Severino Marche si ritrovano, insieme ai rappresentanti di altri Comune e rappresentanti delle Anpi marchigiane, in una cerimonia che ha l’intento di aiutare a non dimenticare.
L’orazione ufficiale, dopo una santa messa e il saluto delle autorità, è stata affidata a Matteo Petracci, storico e scrittore, autore di alcune importanti pubblicazioni sulla Resistenza nel Maceratese, che ha pronunciato parole molto sentite nel suo intervento: “Io sono sicuro che tornerà l'estate, e saranno ancora una volta le donne e gli uomini di buona volontà a preparare il ritorno della bella stagione. Allora saremo chiamati a ricordarci di chi, durante l'inverno, ha sbarrato il proprio uscio, mettendo ancora una volta l'uomo contro l'uomo”.
Petracci da tempo è impegnato in una ricerca sui partigiani somali, eritrei ed etiopici che hanno combattuto con la Banda Mario nell'area del Monte San Vicino. A questa ricerca ha dedicato il suo intervento nel corso del quale, mostrando due foto e spiegandone il significato, ha anche ricordato come la Banda Mario fosse, in realtà, una banda multietnica dove si parlavano almeno otto lingue diverse e dove avevano trovato posto donne e uomini di tutti i paesi. “Il requisito era la buona volontà, non la nazionalità – ha sottolineato Petracci ricordando poi le cronache dei nostri giorni - Tutti scappavano dalle persecuzioni e dalla morte, e tutti avevano il Monte San Vicino come punto di riferimento. Tutti sapevano che qui avrebbero trovato tregua e ospitalità”.
La Regione Marche, in attuazione dell'articolo 20 della Legge Regionale n. 9/2006 e a seguito del protocollo d'intesa sottoscritto tra Regione Marche e la Camera di Commercio di Ancona in rappresentanza del sistema camerale regionale, ha pubblicato il Bando per il conferimento ad Alberghi, Residenze Turistico-Alberghiere, Attività Ricettive Rurali (Country House), Campeggi e Ristoranti del Marchio di Qualità "Ospitalità Italiana - Regione Marche", come elemento distintivo e selettivo di qualità dell’offerta dei servizi di ricettività. Bando Marchio di Qualità "Ospitalità Italiana - Regione Marche"Alberghi: Disciplinare - Scheda di AdesioneResidenze Turistico-Alberghiere (RTA): Disciplinare - Scheda di AdesioneAttività Ricettive Rurali (Country House): Disciplinare - Scheda di AdesioneCampeggi: Disciplinare - Scheda di AdesioneRistoranti: Disciplinare - Scheda di Adesione Le domande di ammissione alla selezione vanno redatte sui modelli allegati e sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto richiedente ai sensi dell'art. 38 del DPR 445/2000.Le domande vanno spedite entro il 20 luglio 2018 per raccomandata a.r. tramite gli uffici del servizio postale pubblico che assicurino la stampigliatura automatica del giorno e dell'orario di spedizione, a mano con apposizione del timbro di ricevuta e dell'orario della ricezione, o via PEC all'indirizzo cciaa.macerata@mc.legalmail.camcom.it, con l'indicazione nell'oggetto "Ospitalità Italiana".
Le domande vanno indirizzate a: Camera di Commercio di Macerata - Via Lauri, 7 - 62100 MacerataLa domanda di ammissione alla selezione deve essere compilata in ogni sua parte; non saranno prese in considerazione le domande che non contengano tutte le notizie richieste. Sono automaticamente ammesse le strutture già in possesso del Marchio "Ospitalità Italiana".
Contatti: Floriana Giulietti ( floriana.giulietti@mc.camcom.it )
Traffico temporaneamente bloccato su un tratto strada statale 77 “della val di Chienti", in direzione Serravalle di Chienti, a causa di un incidente avvenuto al km 96,000, nel comune di Corridonia, in provincia di Macerata.
Predisposta l’uscita obbligatoria a Montecosaro.
Sul posto sono intervenute le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione del traffico e per ripristinare la regolare circolazione in piena sicurezza.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l'evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.
Amore e basta. In 500 hanno partecipato al primo Love Pride organizzato ad Ancona da Love is Love, Arci Ancona, Centro sociale Asilo Politico e Libera Ancona. Un corteo di giovani color arcobaleno, accompagnato da diverse famiglie con bambini, e tanti genitori, qualcuno anche commosso. "Una Fontana d'amore" il titolo della manifestazione, che anticipa il Gay Pride, in arrivo nel 2019, con il chiaro richiamo al ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. Da piazza Cavour, il corteo si è snodato nel centro per raggiungere il Parco del Cardeto, fra note dei Queen e dei Ricchi e Poveri.
"Grazie - ha detto una delle organizzatrici - a tutti quelli che sono venuti da tutte le Marche. Vedervi qui ci riempie il cuore di gioia. Guardate chi è accanto a voi per quello che è, non un uomo o una donna, etero, omosessuale, bisex, bianco o nero, vegetariano o carnivoro, ma una persona, libera d'amare chi vuole". Al ministro Fontana, ha detto un altro ragazzo, "e all'odio, noi rispondiamo con l'amore".
(Fonte Ansa)
Lo scorso venerdì si è svolto a Macerata, presso la Sala Sinodale della Domus San Giuliano, l’evento dal titolo “Riaccendiamo Frontignano, dopo il sisma quale futuro?”, organizzato dall’Associazione Pro.Frontignano.
Il numero di partecipanti è andato oltre ogni più rosea aspettativa, ed è stata apprezzata da tutti l’occasione d’incontro per tante persone che si erano perse di vista a causa della disgregazione sociale causata dal sisma.
I diversi audiovisivi proiettati hanno offerto momenti d’intrattenimento alternati ad attimi di commozione, con riprese sempre focalizzate sulla maestosità e spettacolarità dell’ambiente montano dei Sibillini.
Un segnale molto importante è venuto dalla presenza dello staff della stazione sciistica di Frontignano quasi al completo, testimonianza del fatto che la la ripartenza è auspicata in primis da coloro che ci lavoravano.
Erano invitati e presenti tra il pubblico anche i rappresentanti delle altre stazioni sciistiche, in quanto il messaggio principale della serata era quello della necessità di far rete, per scongiurare la temutissima desertificazione delle zone appenniniche.
E’ intervenuto il Sindaco di Ussita che ha portato un messaggio di speranza e positività per il territorio colpito dal sisma, hanno poi dato il loro contributo i rappresentanti di alcuni enti ed associazioni sportive, anche loro invitati nell’auspicio della creazione di una rete allargata a tutti coloro che potrebbero contribuire alla vitalità delle montagne, CAI Macerata, FISI C.U.M., Collegio Nazionale Maestri di Sci, Frontignano Bike Park.
Erano inoltre presenti in sala, oltre a tanti maestri di sci, soccorritori, albergatori e ristoratori, i portavoce di altre associazioni impegnate in attività sportive e ricreative, come escursionismo, trail running, mountain bike, etc.
È intervenuta anche la consigliera regionale di minoranza Elena Leonardi, che ha spiegato nei dettagli la sua iniziativa che era stata votata all’unanimità, con la quale si chiedeva di destinare dei fondi Europei già stanziati, provenienti da diversi capitoli, al rilancio delle attività turistico-ricettive ed infrastrutturali di tutti i centri sciistici dei Monti Sibillini (compresa la creazione di invasi artificiali multi-funzionali), auspicando una rapida partenza dei tavoli tecnici che consentirebbero di avviare le progettazioni, e quindi di passare dalle intenzioni ai fatti; in pratica, un ulteriore invito a tutti i gestori delle stazioni sciistiche dei Sibillini ad interfacciarsi e coordinarsi al fine di poter mettere a frutto questi ingenti finanziamenti potenzialmente già disponibili.
Stop all'installazione del cantiere e del campo base temporaneo per maestranze per i lavori di ripristino del corpo stradale della Sp 136 "Pian Perduto" tra Marche e Umbria, unico collegamento tra la provincia di Macerata e Castelluccio di Norcia (Perugia) nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Secondo il direttore dell'ente Parco, l'area scelta è di rilevante valore paesaggistico e ambientale in base al Piano del Parco e quindi le aree di cantiere ed eventuale campo base, che per altro sono temporanee, vanno individuate lungo il tratto stradale senza occupazione di nuove aree. Il diniego dell'ente fa andare su tutte le furie il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, che teme ulteriori ritardi o addirittura la paralisi nell'avvio dei lavori dell'Anas, che sta curando il ripristino della viabilità nelle zone terremotate. "Non è accettabile un comportamento del genere di fronte ad un dramma epocale come il terremoto". (Fonte Ansa)
Allarmismo sulle spiagge di Civitanova Marche a causa di cani di grossa taglia che scorazzano liberamente: varie le segnalazioni sui social da parte dei cittadini.
In particolare un utente questa mattina, nel lamentarsi della situazione, ha sottolineato su Facebook la difficoltà di mettersi in contatto con le forze dell'ordine: "Ho provato a chiamare sia il 112 che il 113 senza ricevere alcuna risposta. Al che ho chiamato i vigili urbani i quali mi hanno risposto che non possono fare niente. Speriamo almeno che nessuno si faccia male".
Dopo le polemiche della scorsa stagione si torna a parlare del nuovo sottopasso all'altezza della gelateria Cocoloco a Civitanova, a causa della denuncia via social di un cittadino.
"Si può sapere se è pedonale, ciclabile oppure un nuovo raccordo della quadrilatero?", scrive l'utente indignato sul gruppo cittadino, e continua raccontando di aver incontrato qualche sera fa, verso le 23, uno scooterista spericolato che provenendo dalla spiaggia, ha imboccato lo scivolo "a tutta velocità, senza guardare o fare un accenno di clacson".
Fortunatamente non era con il passeggino e la sua bambina, continua l'uomo, perché sarebbe potuto succedere l'irreparabile e se questo sottopasso è aperto a bici e scooter, come sembra, la richiesta è quella di mettere almeno uno specchio per rendersi conto dell'arrivo di qualcuno dietro l'angolo cieco.
Variazioni nella circolazione del traffico nella domenica odierna a Macerata.
Non sarà infatti possibile raggiungere la stazione ferroviaria passando per via San Giovanni Bosco che, da questa mattina è chiusa al traffico per l'inizio dei lavori alla piscina comunale.
La stazione sarà quindi raggiungibile o deviando per via Dante Alighieri oppure passando per la discesa di via Verdi.
Approfondire il significato del reddito di cittadinanza e delle politiche di reddito minimo e le loro conseguenze su economia, lavoro e mondo libero professionale, grazie ad alcuni dei massimi esperti in Italia di questi temi. Questo l'obiettivo del convegno, gratuito e aperto a tutti gli interessati, organizzato da Confprofessioni Marche, col patrocinio di Consiglio Regionale – Assemblea Legislativa delle Marche, domani, dalle 14:30, ad Ancona, presso la Sala Pagoda “Pino Ricci” Consiglio Regionale - Assemblea Legislativa delle Marche (Piazza Cavour 23).Alle 14:30, dopo l'apertura dei lavori affidata al presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli e al direttore di Confprofessioni Franco Valente, e ai saluti istituzionali del presidente del Consiglio Regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, il coordinatore dell'Assemblea dei presidenti di Confprofessioni Andrea Dilli guiderà gli interventi dei relatori.
Dalle 15, Gianluca Busilacchi, professore del Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell'Università degli Studi di Macerata, autore di "Welfare e diritto al reddito - Le politiche di reddito minimo nell'Europa a 27", con la sua relazione su Reddito di cittadinanza o reddito minimo ? Le differenze concettuali. Sostenibilità e finanziamento delle politiche contro la povertà in Italia, effettuerà un confronto specifico tra le esperienze internazionali in materia:“Il mio intervento si concentrerà su tre aspetti- spiega Gianluca Busilacchi -. Innanzitutto, su un chiarimento di natura concettuale: che cosa è davvero il reddito di cittadinanza? quale la differenza con le politiche di reddito minimo garantito? Si ripercorreranno sinteticamente le principali proposte teoriche avanzate su questo tema, per poi concentrarsi sulla analisi delle concrete misure di reddito minimo presenti in Europa, cercando di comprendere come si sono evolute e come stanno funzionando. In conclusione, una disamina della situazione italiana, cercando di comprendere perché nel nostro paese le politiche di reddito minimo garantito hanno sempre trovato tanta difficoltà ad essere introdotte”.
Successivamente, interverrà Giuseppe Allegri, ricercatore, docente in Scienze Politiche, Sociali e Giuridiche dell'Università degli Studi della Tuscia e dell'Università “La Sapienza” di Roma, socio fondatore di Basic Income Network Italia e coautore di “Il Quinto Stato” e “La furia dei cervelli”. Il suo contributo, Reddito di base, tra autonomia e solidarietà. Per un nuovo welfare tra reti, città e UE, esaminerà più approfonditamente l'ambito europeo: “Nel contesto globale – sottolinea - è bene partire dalla consapevolezza che oltre un secolo dopo l'introduzione dell'assicurazione sociale obbligatoria prevista da Otto von Bismarck, settanta anni dopo il Rapporto di Sir William Beveridge e il suo Welfare universale di impronta anglosassone, si tratta di pensare e realizzare nel concreto un sistema di garanzie sociali all’altezza delle trasformazioni economiche e produttive che viviamo, in cui il percorso dal reddito minimo garantito al reddito di base può rappresentare l’opzione più adeguata e al contempo trasformativa della società e della mentalità delle persone, per tenere insieme libertà e solidarietà”.“Per l’arretrato contesto italiano – aggiunge Giuseppe Allegri –, ancora privo di protezioni sociali individuali e universalistiche, è probabilmente assai importante parlare dell'introduzione di un nuovo diritto sociale fondamentale (un vero e proprio Ius Existentiae) che parta dal reddito minimo garantito nel quadro di un Welfare universalistico, per contrastare l'impoverimento di una larga parte della società. Ma non si tratta solamente di una pur necessaria “lotta alla povertà”, quanto di un adeguamento agli standard degli altri Paesi d'Europa e poi di un vero e proprio investimento pubblico per valorizzare gli spazi di libertà della persona, permettere di rifiutare i ricatti e la dipendenza familiare, patriarcale, caritatevole, etc. e promuovere quindi una maggiore autodeterminazione delle proprie scelte di vita e lavoro, in un quadro di solidarietà sociale che restituisca fiducia al rapporto tra individuo, società ed istituzioni”. In conclusione, Ileana Piazzoni, concentrerà la propria analisi su Il reddito di inclusione (REI), che cos’è, come è stato costruito, lo stato dell’attuazione,il ruolo delle Regioni le prospettive future, il confronto con le altre proposte: “Il Reddito di Inclusione – osserva la relatrice di maggioranza del disegno di legge sul contrasto alla povertà nella XVII legislatura- è la prima misura nazionale di contrasto alla povertà, la prima misura di reddito minimo. La gradualità del suo finanziamento è stata dettata dalla necessità di accompagnarne l’estensione con il rafforzamento progressivo dei servizi territoriali, senza i quali è impossibile mettere in atto una vera strategia di inclusione sociale. Monitorare e valutare gli aspetti che stanno funzionando e quelli che stanno invece rivelando criticità, verificare le differenze di attuazione nelle varie regioni italiane, comparare i risultati con quelli degli altri paesi europei, sono azioni essenziali per poter intervenire al completamento e al miglioramento di una misura indispensabile e innovativa per il welfare italiano”.