Dal segretario del Pd di CIngoli, Raffaele Consalvi, riceviamo e pubblichiamo.
Il nostro sindaco prendendo spunto dalla disgrazia di Genova ritorna a parlare del ponte di Castreccioni e con enfasi ci dice che lui non si è girato dall’altra parte è intervenuto, ma è stato lasciato solo.
Questo tipo d’intervento, in un momento come questo di grande commozione, sull’opinione pubblica fa un certo effetto, in particolar modo per chi non conosce le carte e i documenti. Pertanto l’intervento del sindaco si presta ad alcune precisazioni senza nessuna polemica, ma per amore della verità.
A Cingoli né tra le forze politiche né tantomeno in Consiglio Comunale qualcuno si è espresso in modo contrario per l’intervento sul ponte: se alcuni problemi si sono presentati nella frazione di Moscosi essi erano comprensibili e da mettere in conto, da parte degli abitanti preoccupati per il danno economico, dovuto alla chiusura della strada.
Si sottolinea che fin dalla sua elezione di essersi rivolto da più parti senza ricevere risposte. Risposte che potevano essere date fin da subito dai suoi amici di governo in quanto in quel periodo oltre ad essere sindaco era anche senatore di maggioranza del governo Berlusconi.
Non è assolutamente vero che sia stato il primo a sollevare il problema per intervenire sul ponte. Già nel 2006 l’Assemblea dell’ATO Centro Marche di Macerata con delibera n.10 del 24/11 deliberava di riconoscere al Comune di Cingoli un congruo finanziamento di quasi 500 mila euro per ogni anno per la manutenzione ordinaria e straordinaria della zona lago comprese strade e ponti fino al 2024 . Non a caso fino ad ora il Comune di Cingoli ha ricevuto oltre 5 milioni di euro. Perché questi lavori non sono stati eseguiti se già dal 6 settembre 2006 il Comune prevedeva di investire 7 milioni di euro sui ponti a fronte di questo contributo?
Nel frattempo con il terremoto del 2016 si riusciva a dimostrare l’aggravamento del ponte e da lì tramite la Regione Marche ottenere il finanziamento da ANAS ente delegato dai governi Renzi-Gentiloni di finanziare interventi sulle strade all’interno del cratere sismico .
Oggi che il ponte è stato ripristinato e ne siamo tutti felici, però il Sindaco ci risparmi il “ siamo stati lasciati soli “ in quanto quel ponte doveva essere ripristinato e messo in sicurezza ben prima del terremoto del 2016.
''Come si sia arrivati a spendere 100 mila euro di soldi dei contribuenti marchigiani per una postazione di 40 metri quadri al meeting di Rimini. Federcontribuenti pretende spiegazioni''. Così in una nota Maria Teresa Nori, segretario regionale di Federcontribuenti Marche dopo quanto denunciato da Sinistra Italiana per bocca dell' on. Fratoianni che ha chiesto l'intervento del ministro per l'Istruzione attaccando l'assessore Loretta Bravi.
''A noi interessa marginalmente se l'operazione va nella direzione dell' alternanza scuola-lavoro, oltretutto con gli studenti che faranno volontariato totalmente gratuito - continua Maria Teresa Nori - a noi interessa come si siano investiti 100mila euro del Fondo Sociale Europeo (soldi nostri che l'Europa ci gira) per una postazione di pochi giorni e che questi soldi potevano essere spesi per gli studenti delle zone del terremoto che tutti i giorni da settembre dovranno stare ore sui pullman per raggiungere gli istituti superiori per dei servizi navetta. Non ci fermeremo - conclude Nori - andremo fino in fondo''.
Prima il Molise, oggi l'Umbria. Ancora scosse di terremoto ben distinte anche nel Maceratese. Giovedì 16 a Montecifone, in provincia di Campobasso, la magnitudo ha raggiunto 5.2 (leggi qui). Oggi l'epicentro è stato individuato a Costacciaro sull'Appennino umbro-marchigiano, con una magnitudo di 3.4.
La scossa, anche in questo caso, è stata ben distinta dalla popolazione. Non si registrano comunque danni o problematiche particolari.
Il territorio marchignano continua ad essere promosso grazie all’azienda di trasporto Contram Spa. È stata ora la volta del Comune di Fiastra e del suo lago, protagonisti delle grafiche del pullman che ha affrontato il suggestivo tour che ha toccato le più belle località turistiche delle Alpi. Dal passo del tonale ad Aprica, al ghiacciaio di Morteratsch a 2300 metri di altezza e la meravigliosa Saint Moritz.
Il tour è stato studiato e ideato, grazie alla collaborazione tecnica della storica agenzia viaggi settempedana “Palanca viaggi” di Paola Palanca. "Un ringraziamento particolare da parte di tutto il gruppo - commentano dall'azienda - all’esperto e disponibile driver Contram, Luigi pascucci".
Dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Romina Pergolesi, riceviamo e pubblichiamo.
Oggi, giornata di lutto nazionale per la tragedia di Genova, siamo tutti chiamati a rispettare il dolore dei familiari delle vittime.
La rabbia ed il rancore non riporteranno in vita quelle persone, ma è naturale, come italiana e come portavoce dei cittadini nelle istituzioni, provare una profonda indignazione per una tragedia che si sarebbe potuta evitare.
Ora spetta alla giustizia individuare e punire i responsabili del crollo del ponte Morandi.
Da domani, tutti insieme, dobbiamo iniziare a "rimettere in piedi" questo nostro Paese.
Non abbiamo bisogno di grandi opere, ma di manutenzioni ordinarie e straordinarie, quelle che non portano voti ma donano benessere e serenità ai cittadini.
Ci sono diverse situazioni nelle Marche da monitorare, a partire da alcuni ponti che necessitano di importanti lavori di consolidamento.
Da jesina penso immediatamente a ponte San Carlo, come fatto giustamente rilevare nella sua nota odierna dal MoVimento Cinque Stelle Jesi e dalla portavoce in consiglio comunale, Claudia Lancioni.
A tale proposito, presenterò un'istanza in Regione affinché venga predisposto un bando straordinario, con relativi fondi, per la riqualificazione delle infrastrutture più a rischio nelle cinque province.
A Genova non vi è stata alcuna fatalità, così come non è stata colpa del destino sull'A14, o sulla Milano-Lecco, tanto per ricordare analoghi casi recenti.
È il momento di ricostruire il futuro dell'Italia, ripartendo proprio dallo spirito, dal senso di comunità e dalla forza di quanti, nelle tragedie, continuano a scavare senza sosta fra le macerie..
Ecco il Ludovan, un camper attrezzato ad hoc per far divertire i bambini che vivono nelle zone terremotate del Centro Italia (e anche per rallegrare gli adulti che li accompagnano), specie in questo periodo in cui le scuole sono chiuse e i piccoli si ritrovano spesso a trascorrere ore lunghe e vuote nelle loro giornate.
Un progetto che rientra perfettamente nello spirito che anima il progetto Sisma di Emergency: sostenere le persone che si trovano in luoghi difficili e in cui relazioni e quotidianità sono state stravolte dal terremoto.
"Siamo partiti a luglio da Tolentino e faremo tappa in diverse località della zona fino a settembre, grazie all’insostituibile contributo dei volontari dei nostri gruppi territoriali e delle tante associazioni e persone che collaborano con noi" spiega l'associazione.
"Siamo stracontenti di questo progetto: i bambini sono interessati, felici, soddisfatti e quando la giornata finisce hanno voglia di incontrarci di nuovo! A noi rimane la gratitudine delle mamme e i sorrisi dei bambini e delle bambine, che fanno scivolare via tutta la stanchezza della sera e ci infondono nuova energia per le giornate a venire".
Ferragosto di festa per i proprietari di una palazzina di via Monte San Vicino danneggiata dalle scosse di terremoto del 2016.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato il provvedimento di revoca dell’Ordinanza con la quale, nel dicembre di due anni fa, l’immobile che conta quattro abitazioni con relative pertinenze era stato dichiarato parzialmente inagibile. Gli interventi di riparazione dei danni hanno permesso il definitivo ritorno alla normalità.
"Le fontanelle hanno sempre rappresentato un punto d’incontro e di ristoro per gli anziani, per gli adulti, per i bambini, per chi resta in città nei periodi caldi, per i turisti in visita e che decidono di avventurarsi in passeggiate a piedi lungo i viali o le piazze del centro, alla scoperta di angoli nascosti, insomma un rinfrescante punto riferimento per le assolate giornate da trascorrere in centro o nella città. Oggi, purtroppo dobbiamo rilevare come in alcuni casi troviamo fontanelle dismesse e in balia al degrado e abbandono, mentre un tempo davano un servizio importante soprattutto con il caldo estivo". Lo sottolinea il consiglio di quartiere Centro Storico di Tolentino che prosegue: "Non è, infatti, possibile fare affidamento sulla presenza di fontanelle per dissetarsi lungo viale Cesare Battisti, infatti sono inattive ormai da tempo, se si fa eccezione per le fontanelle nell’area antistante alla Concattedrale di San Catervo e nel parco John Lennon"."Noi sosteniamo che le fontanelle, oltre ad essere parte dell’arredo urbano, dovrebbero fornire un servizio ai cittadini... se sono chiuse vengono meno alla loro funzione. Non ha senso possedere delle strutture e sprecarle non utilizzandole - proseguono ancora i rappresentanti del consiglio di quartiere in un appello rivolto all'amministrazione comunale - Le fontanelle cui facciamo riferimento, sono opere realizzate dallo scultore Nino Patrizi, in marmo e bronzo, rappresentavano, la lumaca, la rana e la tartaruga e considerate anche piccoli capolavori, a testimonianza delle eccellenze artistiche del territorio.
Le sculture, furono commissionate dell’Amministratori degli anni 50, per un progetto ad ampio respiro di arredo urbano.Infatti, furono collocate in tre aree del centro storico e i siti erano ben curati e ben tenuti e questi piccoli monumenti richiamavano l’attenzione dei cittadini e dei turisti".Si poteva ammirare la fontanella della lumaca nell’area dei giardini pubblici, la fontana della Rana, presso il piazzale antistante alla Basilica di San Catervo, mentre passeggiando in via Roma ci s’imbatteva nella fontanella della tartaruga."Poi nel corso degli anni, mentre alcune fontanelle, del centro storico, soprattutto quelle in ghisa, per questioni di manutenzione, sono scomparse e mai sostituite, diversa sorte, per le tre fontanelle dello scultore Nino Patrizi.All’inizio degli anni 2000 (Del. Giunta Municipale n. 60 del 20.02.2002 deliberazione della Giunta Municipale n. 376 del 20.09.2002 approvazione atto d’indirizzo e successive), nell’ambito della progettazione concernente la sistemazione di viale Cesare Battisti, uno dei viali più attraversati per la sua posizione strategica, diede incarico di redigere un progetto con lo scopo di valorizzare e migliorare la funzione del percorso storico che collega via della Pace a corso Garibaldi.
La sistemazione del viale, è stata realizzata con un progetto funzionale, arrivando a integrare tre ambiti ben distinti: isole verdi, percorsi pedonali e sede stradale.La sistemazione fù arricchita poi con la posizione delle tre fontanelle artistiche, di cui abbiamo parlato, lungo l’asse del percorso pedonale.Grazie alla realizzazione del progetto fù valorizzata e restituita alla città e ai cittadini una vecchia consuetudine, che si era persa, per lo stato di degrado raggiunto prima dell’intervento, di fatto il viale riorganizzato e arredato è diventato il viale della passeggiata.Passeggiata arricchita quindi, dalla possibilità di poter usufruire dell’acqua fresca delle tre fontanelle".
Per lungo tempo le tre fontanelle, sono state ben curate e mantenute, "ma negli ultimi anni due fontanelle su tre, hanno perso la loro funzione - prosegue ancora l'apello - Infatti, l’acqua non scorre più, nelle vasche di contenimento e troviamo solo sporcizia e foglie cadute dagli alberi e questo provoca oltre che degrado, anche problemi igienico-sanitari (cattivi odori, presenza d’insetti, ecc).Per questo chiediamo un piano di manutenzione e ripristino delle due fontanelle, e veder di nuovo scorrere l’acqua, come qualche tempo fa e “ far bere acqua fresca, raccolta dallo zampillo"."Di recente abbiano verificato del posizionamento di targhe riportanti informazioni sull’autore delle sculture, come da documentazione fotografica - prosegue l'organismo di cittadini - Un giusto riconoscimento per l’autore delle scultore, che tutti in città, o visitatori, considerano opere di grande valore nel loro genere, una scelta importante in onore allo scultore e questo aiuta i cittadini a ricordare, e ai turisti a conoscere la storia delle fontane.
Però dobbiamo fare un piccolo appunto, mettendo in discussione il materiale usato per le targhe segnaletiche e la loro collocazione.Il materiale utilizzato è traslucido e crea un effetto di contrasto durante le ore diurne, alla luce del sole si crea un fenomeno a riflesso, che, rende impossibile la lettura delle targhe, questo nelle due fontane dedicate alla tartaruga e alla rana.
Per quanto riguarda la fontanella rappresentate “la lumaca“ unica fontanella dove scorre e sgorga l'acqua….annotiamo la targa collocata nella parte anteriore e quindi difficilmente visibile alla lettura. Tre piccoli problemi estetici e non funzionali allo scopo, sicuramente di facile risoluzione.Per poi evitare l’utilizzo improprio e non rispettoso dell’habitat (esp.vaschette utilizzate per lavarsi i piedi), come avevamo già segnalato (prot. 20 ottobre 2016) chiediamo di realizzare un sistema di video controllo"."A distanza di quasi 2 anni, ancora oggi ci ritroviamo a parlare delle nostre fontanelle, e a chiedere al Sig. Sindaco e agli amministratori, di realizzare un piano-fontanelle per i cittadini, per il centro e la città intera - concludono - Chiediamo la realizzazione di un progetto per dotare il centro storico e le aree periferiche di punti-acqua, tenendo conto dei luoghi più frequentati e della vicinanza di scuole o spazi pubblici. E di ripristinare e riaccendere quelle fontanelle che sono presenti lungo viale Cesare Battisti e nei pressi di piazza Mazzini. Le fontanelle spente purtroppo fanno venir meno un servizio che, soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, è importante".
Il ferro dell'armatura si corrode anche se è coperto da cemento. Una corrosione lenta, meno visibile, ma intuibile da alcuni segnali ben chiari. "I segnali di pericolo possono essere costituiti da fenomeni non trascurabili di schiuma che fuoriescono dal calcestruzzo e dai disallineamenti geometrici" come nel caso del Ponte Morandi di Genova. Infatti "l'intradosso del ponte vicino al pilastro è già sporgente" come le immagini tristemente note lasciano intuire. Lo sostiene Angelo Teobaldelli, ingegnere aerospaziale tolentinate, esperto in corrosione dei materiale, che sulla pericolosità di ponti e cavalcavia in Italia, già in febbraio aveva lanciato un allarme, dovuto proprio al pericolo di questa corrosione "nascosta" e, forse sottovalutata. Già alcuni mesi fa sosteneva che "quando la manutenzione dei ponti è scarsa e/o quasi totalmente assente e il ferro all'interno del cemento armato si corrode, qualcuno non lo sa e pensa che sia sufficiente coprire con il cemento il ferro dell armatura per non farlo arrugginire, e crolla perché in questo caso manca la resistenza al taglio ed alla flessione del ponte".
Alla luce del disastro di Genova, sembra quasi un'analisi profetica: "E' successo di nuovo, ancora succederà specialmente in quei ponti senza protezione catodica contro la corrosione delle barre di rinforzo". Un fenomeno che nelle città vicino al mare, sottolinea l'ingegnere, è amplificato per l'azione corrosiva dei cloruri. I ferri corrosi, spiega, non sono in grado di offrire l'adeguata resistenza a taglio e flessione di un materiale, come il calcestruzzo, che ha un peso specifico di 2500 chili per metro cubo.
Il Comune di Civitanova Marche partecipa alla giornata di lutto nazionale del 18 agosto, proclamata per le vittime del crollo del ponte Morandi a Genova, domani saranno a mezz’asta le bandiere delle sedi istituzionali del Comune e verrà esposto il drappo nero. Durante la festa del Santo Patrono, prima del concerto di Dodi Battaglia e dei fuochi di artificio, si osserverà un minuto di silenzio per porgere un pensiero alle vittime di Genova e a Jimm Idalinya e come segno di vicinanza alle loro famiglie."La festa di San Marone resta una festa religiosa - sottolinea il Comne - e deve essere per tutti noi un importante momento di riflessione su quanto accaduto".
Un appello raccolto, la gratitudine di una mamma. Fabrizio Moro non ha deluso le aspettative e giovedì sera, nel corso del suo concerto all'Arena Sferisterio di Macerata, ha brindato a Pamela Mastropietro con un eloquente "Alla faccia de chi ce vò male".
Moro era il cantante adorato dalla diciottenne romana morta in maniera tragica lo scorso gennaio a Macerata. La mamma di Pamela, Alessandra Verni, aveva lanciato un appello a Fabrizio Moro affinchè dedicasse il concerto alla memoria della figlia. E non ha mancato di esprimere la sua profonda gratitudine al cantante romano: "Grazie, grazie, grazie! E' poco per descrivere la gratitudine che ho nei tuoi confronti Fabrizio Moro e per la tua fantastica band. Siete grandi! Grazie perchè sei umano. Grazie perchè con la tua musica ci fai ancora combattere e sperare. Grazie perchè come noi non vuoi e non puoi dimenticare. Grazie perchè da genitore e da essere umano hai capito. Grazie di esistere. Grazie da Pamela Mastropietro. Grazie da mamma!".
Alle parole di Alessandra Verni si aggiungono anche quelle dello zio di Pamela, Marco Valerio Verni: "Ringraziamo Fabrizio Moro per aver accolto l'appello di mamma Alessandra a dedicare il suo concerto di ieri, svolto a Macerata, a Pamela, che in quella città è stata barbaramente uccisa. Fabrizio era il suo cantante preferito: di lui Pamela aveva tutte le canzoni, e non perdeva un concerto.Iniziative così regalano un po' di calore e di speranza."Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione...Che la giustizia no, non è solo un'illusione.“ E noi combatteremo affinché essa,la giustizia,non lo sia davvero...una illusione.Grazie ancora, Fabrizio...."alla faccia de chi ce vo' male".
Ringraziamo anche l'associazione "L'Esistenza Ora" di Orietta Quarchioni, ed il Laboratorio "Una donna per la tutela dei diritti dei deboli" , di Maricetta Tirrito, che si sono fatti portavoce del suddetto appello, anche qui, purtroppo, nel totale silenzio delle istituzioni di Macerata.Ma questa è altra storia. O forse no".
Sulla vicenda relativa alla costruzione di un immobile in via Pozzo del Mercato l’Amministrazione comunale precisa quanto segue: "A seguito delle notizie apparse sulla stampa relativamente al permesso di costruire rilasciato al signor Flavio Corradini per un immobile situato in via Pozzo del Mercato, l’Amministrazione comunale, tramite l’assessore all’Urbanistica Paola Casoni, ha verificato la pratica edilizia e rende noto che si tratta di autorizzazione per ristrutturazione edilizia previa demolizione con ricostruzione e ampliamento, come consentito dalla Legge Regionale n. 22/2009, cosiddetta Piano Casa. In base a questa normativa, e fin dall’anno della sua promulgazione, simili permessi a costruire sono stati rilasciati a numerosi altri privati cittadini, in relazione a progetti in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Il “legislatore”, (l’onorevole Patassini da poco è tale), promulga norme generali e astratte che valgono per tutti i cittadini: la legge cosiddetta Piano Casa non può valere per tutti meno che per il signor Corradini perché questi è stato antagonista dell’onorevole Patassini alle scorse elezioni. Come in tutti i casi precedenti, il permesso a costruire in questione è stato rilasciato regolarmente nello scrupoloso rispetto della normativa vigente, a seguito dell’istruttoria eseguita dai tecnici dello Sportello Edilizia Privata del Comune di Macerata. L’intervento autorizzato coinvolge solo ed esclusivamente l’area di proprietà del privato, e non interesserà in alcun modo la fonte storica Pozzo del Mercato che non ne subirà alcuna conseguenza. Eventuali disagi creati dal cantiere lungo la strada di accesso, che serve sia la proprietà privata che la fonte pubblica, saranno sistemati dalla stessa proprietà entro il termine dei lavori, come previsto per gli altri cantieri presenti in città.
L’obiettivo, che l’Amministrazione si era impegnata a portare avanti nel 2015, di un progetto complessivo di recupero delle fonti storiche della città ha purtroppo subito ritardi, principalmente a causa del terremoto del 2016 che ha imposto altre priorità: prima fra tutte la ricostruzione degli immobili pubblici danneggiati, tra cui in particolare le scuole. Appena possibile, pertanto, si ripartirà con l’impegno sulle fonti storiche, tra cui sicuramente anche quella di Pozzo del Mercato".
La mamma di Pamela, Alessandra Verni, lancia il suo appello al cantautore Fabrizio Moro che questa sera, 16 agosto, si esibirà allo Sferisterio di Macerata. Una richiesta tenera, che fa quasi commuovere, da mamma di una ragazza poco più che adolescente che chiede all'idolo della figlia di dedicare le ore di spettacolo a chi non avrà più la possibilità di prender parte ad un concerto.
"Ciao Fabrizio non so se hai letto - scrive Alessandra Verni - con tutti gli impegni che hai quello che con il cuore di mamma ti ho scritto. Il 16 agosto farai un concerto a Macerata, ti chiedo di poterlo dedicare a Pamela Mastropietro, in quel posto come tu già sai mia figlia ha incontrato una morte orribile rd atroce. Ti prego aiutami a non far dimenticare. Nessuno e ripeto nessuno merita di morire così disumanamente. Se stai un po' seguendo saprai che molte persone influenti e non non le portano rispetto neanche dopo la sua morte, per fortuna ce ne sono molte di più che stanno combattendo con me e la mia famiglia affinché si scopri la verità e si dia una giustizia esemplare a questa cattiveria assassina: tu con le tue canzoni ci hai tirato su nei momenti brutti e ci hai fatto scatenare in quelli belli. Ti parlo da mamma non dimenticare. Sei genitore anche tu e dovresti capirmi di più".
Una richiesta della quale anche l'associazione Ora, che si occupa di violenza di genere e presieduta da Orietta Quarchioni, si è fatta portavoce rinnovando l'invito al cantante di dedicare il concerto di Macerata a Pamela che: "Amava le sue canzoni e le canticchiava tutti i giorni con la mamma".
A scrivere all'assessore Stefania Monteverde per il medesimo motivo è invece il Laboratorio "Una donna per la tutela dei diritti dei deboli" che si fa carico anch'esso dell'appello di mamma Verni. Una richiesta, come scrivono, che se presa in carico dall'artista "avrebbe per tutti noi sapore di solidale vicinanza"
In relazione al terremoto di magnitudo 4,6 che si è verificato lo scorso 14 agosto in Molise, con ipocentro a 20 km, in provincia di Campobasso si è espresso anche il geologo Emanuele Tondi.
"La profondità ipocentrale è stata maggiore rispetto ai terremoti che generalmente si verificano in Appennino, determinando un’ampia zona di risentimento nonostante la modesta magnitudo. Anche se poco a nord, l’evento si colloca lungo la zona di deformazione crostale associato alla Faglia di Mattinata. Questa faglia è osservabile in superficie a sud del Gargano, da San Marco in Lamis, passando per San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e Mattinata. Poi continua verso est al di sotto del Mare Adriatico e verso ovest al di sotto dell’appennino molisano. Nel suo complesso la zona di faglia è chiamata “Linea sud-garganica” ed ha una lunghezza maggiore di 150 km. Differentemente dalle faglie "normali" appenniniche (come quella del Monte Vettore), dove un blocco di roccia si abbassa rispetto all’altro, la Faglia di Mattinata è una faglia lungo la quale i blocchi di roccia si muovono orizzontalmente l’uno rispetto all’altro ed è chiamata “faglia trascorrente” (come la Faglia di Sant’Andrea in California).Lungo questa importante zona di deformazione crostale si sono verificati numerosi terremoti in passato, come quello di San Severo del 1627, di magnitudo stimata 6,7, che causo la morte di migliaia di persone o, più recentemente, quello del 31 ottobre 2002 a San Giuliano di Puglia, di Ml=5,4, che causo il crollo di una scuola e la morte di 27 bambini e 1 maestra. La zona quindi è ad alta pericolosità sismica, anche in considerazione del fatto che sono circa 400 anni che non si verificano forti terremoti. In questa come in altre zone simili in Italia, andrebbe sviluppato un programma mirato di prevenzione e riduzione del rischio sismico".
Forze dell'ordine in guardia perché, stando ad alcune segnalazioni, la notte scorsa si sarebbe svolta una festa sui Prati di Monte Vermenone, tra Sefro e Fiuminata. Il fatto che ancora oggi ci siano ragazzi, circa un migliaio, accampati con le loro tende fa pensare al fatto che possa essere in programma qualche rave non autorizzato.
Le forze dell'ordine stanno pattugliando dalle prime ore dell'alba per assicurarsi che non si creino problemi di ordine pubblico.
(servizio in aggiornamento)
La frazione San Firmano di Montelupone, dove sorge la celebre e ultramillenaria Abazia, lo scorso giovedì 9 agosto ha accolto un blocco di oltre 300 giovani impegnati nel pellegrinaggio “Marche in cammino. Sulla strada verso Casa lungo la Via Lauretana”.
La località San Firmano, grazie all’amministrazione comunale e attraverso la Proloco, ha preparato il pranzo per tutti, ospitando per qualche ora questi ragazzi dai cui volti traspariva stanchezza, ma anche serenità e gioia.
Il maxi-gruppo dei trecento era stato preceduto da altri gruppi numericamente più contenuti – dai 30 ai 100 ragazzi – e tutti avevano come meta l’incontro con Papa Francesco nell’ambito del Sinodo dei giovani.
San Firmano, prossima a Loreto, ha iniziato quest’anno, dopo le precedenti ma occasionali esperienze, un’accoglienza strutturata dei pellegrini, grazie anche alla disponibilità del Comune che rende disponibile l’utilizzo di un ampio locale attiguo alla chiesa. E’ dunque prevedibile per i prossimi anni un incremento di pellegrini e il Comitato locale, in collaborazione con gli amministratori, ha l’obiettivo di incrementare i servizi per chi, scegliendo questi percorsi, avrà la possibilità di scoprire e vivere luoghi ricchi di fede, storia, arte, bellezza e tradizioni.
Il Comune di San Severino Marche ha affidato all’impresa Doma Srl di Sant’Antangelo in Vado gli interventi di riparazione dell’alloggio di Porta Romana, sito in via Salimbeni al civico numero 70, danneggiato dal terremoto del 2016.
Si tratta di uno dei primi interventi all’interno del “cratere” finanziati con l’Ordinanza 27 del Commissario straordinario per la Ricostruzione delle zone del centro Italia colpite dal sisma e riguarda la riparazione del patrimonio edilizio pubblico suscettibile di destinazione abitativa.
Le opere, per un importo complessivo di 33.131,60 euro, consisteranno nella sarcitura delle lesioni, in alcuni cuci-scuci, in cuciture armate con barre inox, nella predisposizione di un sistema antiribaltamento sui tramezzi interni, nella revisione e nell’adeguamento degli impianti, nella riparazione della copertura, nel restauro degli infissi e nel rifacimento di un bagno a piano terra. L’impresa, rispondendo alla procedura negoziata del Comune, ha praticato un ribasso del 26,642%.
Due anni in prima linea sulle zone terremotate del centro Italia per la Fondazione Francesca Rava. Un impegno costante che ha portato alla realizzazione di sette scuole, di cui sei tra Norcia, Cascia ed Eggi di Spoleto, e una ad Arquata del Tronto.
"Presto consegneremo l'ottava a Pieve Torina, nel Maceratese", ricordano dalla Fondazione attraverso un comunicato evidenziando quanto fatto quando ormai mancano una manciata di giorni dall'anniversario del secondo anno dalla scossa del 24 agosto.
"Sono circa mille gli studenti che sono potuti ritornate sui banchi di scuola nel proprio paese grazie alle nostre strutture, realizzate con il sostegno di tanti amici che in queste circostanze sono sempre al nostro fianco", dicono ancora dalla Fondazione. Che oltre nella costruzione di scuole, si è impegnata anche in altri progetti sanitari ed educativi.
(Fonte Ansa)
È stato battezzato il "Ciclone di Ferragosto" e già da oggi porterà rovesci e temporali in quasi tutta Italia.
Per la giornata di oggi, martedì 14 agosto, il bollettino di criticità idraulica e geologica emesso dalla Protezione Civile parla di allerta di livello giallo per temporali che interesserà tutto il territorio regionale dalle 9 alle 24. Per la giornata di domani invece, quella di Ferragosto, sono previsti temporali e rovesci al mattino che potranno essere anche intensi.
I fenomeni saranno però in graduale esaurimento dalle ore centrali della giornata. Temperature in diminuzione.
Truffe online. Una miriade di falsi messaggi che c’invitano ad intervenire sui nostri conti online. Anche Intesa San Paolo nel mirino di hacker e truffatori. L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate né rispondete mai a questi messaggi. Contattate la vostra banca solo tramite il sito e l’area istituzionale dedicata
Tanti I pericoli che si nascondono dietro messaggini apparentemente innocui che c’invitano a modificare o aggiornare nostri personali o account. In realtà, "come più volte abbiamo denunciato - commentano dallo Sportello dei Diritti - , si tratta di tentativi di truffa cui ogni istante rischiamo di essere sottoposti attraverso i nostri dispositivi. In questa attività, tesa a prevenire le frodi online, neanche il periodo ferragostano ha fermato la Polizia Postale che tramite un post pubblicato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ha ricordato le regole fondamentali per non rimanere fregati e vedersi il conto corrente svuotato a seguito del click su uno dei tipici messaggini che arrivano sui nostri dispositivi: “Che sia la richiesta di un dato personale, una comunicazione di anomalia o altro non seguire mai i link proposti. Contatta il tuo Istituto attraverso l’area riservata dedicata ai clienti o il call center”.
Si tratta di semplici consigli, che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbero determinare un innalzamento della soglia della nostra attenzione. È sufficiente, quindi, non rispondere mai a questi messaggi e quindi non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste contenute.
"Il problema però è sempre lo stesso: molte imprese, professionisti e utenti continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette quando ci viene toccato il proprio conto corrente o carta di credito e si agisce d’istinto. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché le banche come Intesa San Paolo che risulta essere indicata nello screenshot postato dalla Polizia Postale, o gli altri istituti finanziari, non utilizzano mai questo tipo di procedura per segnalare richieste di questo tipo".