Riceviamo e pubblichiamo una nota del consorzio Arcale relativa alla risoluzione del problema verificatosi nei pozzetti degrassatori delle aree Sae del comune di Pieve Torina.
"Se qualcuno nutriva ancora dei dubbi sulla sensibilità sociale o sullo spirito collaborativo del consorzio Arcale, farà bene a ricredersi alla luce della soluzione data al problema davvero sgradevole delle esalazioni maleodoranti provenienti dai pozzetti degrassatori. Il problema, circoscritto nelle due aree La Serra e La Piane nel Comune di Pieve Torina, è stato risolto dai nostri tecnici dopo aver messo a fuoco le cause: l’assenza di un sifone all’interno del pozzetto, ragione per cui le acque grigie confluivano con quelle nere favorendone il ristagno all’interno del pozzetto.
Si è trattato di una svista, non vogliamo pensare a una inadempienza, in sede di realizzazione delle opere di urbanizzazione. Interventi come questo realizzato da Arcale all’interno di alcune unità della SAE sono la dimostrazione della cura e della diligenza con cui sappiamo farci carico dei problemi, anche quando non scaturiscono da una specifica responsabilità del consorzio. Il problema del pozzetto degrassatore è stato quindi felicemente risolto, con soddisfazione dei residenti, come gli stessi hanno voluto testimoniare in presenza dei nostri tecnici e dei tecnici comunali".
Una classe dell’I.I.S. “Leonardo Da Vinci” di Civitanova Marche lo scorso anno scolastico è stata selezionata tra oltre 100 che hanno partecipato al concorso nazionale “Urban Nature”, arrivando tra le finaliste con un progetto premiato dal WWF Italia. L’idea era quella di realizzare un parco naturalistico-scientifico dedicato a Leonardo Da Vinci nella superficie attualmente incolta di via Nelson Mandela, di fronte al liceo e alla scuola media “Annibal Caro”, mettendo a dimora siepi ed alberi autoctoni, realizzando uno stagno didattico e un percorso pedonale con postazioni ludico-scientifiche (meridiane solari, sfera armillare, postazione di Talete, ecc.). Un parco per tutti, in una zona che già ospita alcune specie animali di interesse naturalistico (ardeidi e motacillidi in primis), e che ben si presta per fare passeggiate lontano dallo smog.Abbiamo purtroppo appreso che proprio in quell’area l’Amministrazione comunale di Civitanova Marche realizzerà un parcheggio e una nuova palazzina per ospitare l’Università di Macerata. A questo progetto si aggiungerà una nuova strada, un centinaio di metri più a sud, che collegherà la SS. 77 alla zona stadio e che apporterà un peggioramento della qualità dell’aria dell’intero quartiere. Ciò premesso, i liceali del “Leonardo Da Vinci”, i docenti, il personale scolastico e tutti i cittadini che hanno a cuore l’ambiente di Civitanova Marche desiderano chiedere al Sindaco Ciarapica, all’Assessoreall’Ambiente Cognigni, al Dirigente comunale dr. Strappato, al Rettore di Unimc prof. Adornato e al pro-rettore prof. Claudio Ortenzi:- In prima istanza, di valutare opzioni alternative alla cementificazione dell’area di via Nelson Mandela, così da favorire la realizzazione del Parco naturalistico-scientifico “L. Da Vinci”;- In seconda istanza, qualora si prosegua con la nuova edificazione, di far partecipare anche un gruppo di alunni e docenti alla co-progettazione dell’edificio e del parcheggio;- di mantenere comunque un “corridoio verde” tra via Nelson Mandela e il parco di via Martiri delle Foibe, evitando di impermeabilizzare tutta l’area attualmente incolta.
Alcuni cittadini hanno segnalato una "stranezza", se così vogliamo chiamarla, in un'arteria maceratese. La via in questione è via Ugo Foscolo, a senso unico, che si trova nelle vicinanze dell'INPS, dunque molto trafficata e frequentata durante la giornata.
Come è possibile notare dalle foto inviate alla nostra redazione, sono stati disegnati a terra dei parcheggi blu, dunque a pagamento, in via Ugo Foscolo. Il costo all'ora della sosta è di 70 centesimi.
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Il marciapiede viene definito dal Codice della Strada "come una parte della strada esterna alla carreggiata. Esso è di norma rialzato rispetto alla carreggiata stessa, ma può essere delimitato o protetto anche in altro modo. Lo stesso Codice specifica che il marciapiede è riservato ai pedoni. [...] Di solito il marciapiede è alcuni centimetri più alto rispetto alla strada, allo scopo di impedire in modo più efficace l’invasione da parte dei veicoli. [...] Su di esso non possono circolare veicoli, nemmeno biciclette. Allo stesso modo, è vietato usare sul marciapiede tavole, pattini o altri acceleratori di andatura, che possono costituire un pericolo per i pedoni. [...] Non è consentito lasciare il proprio veicolo, nemmeno parzialmente, parcheggiato sul marciapiede e allontanarsi. Allo stesso modo, non è possibile fermare il veicolo per breve tempo, ad esempio per fare salire o scendere un passeggero, posizionandosi sul marciapiede in tutto o in parte. C’è però un’eccezione: il parcheggio è possibile in presenza di appositi segnali che lo consentono. Ciò, di norma, avviene quando il marciapiede è molto ampio, e la sosta dei veicoli non intralcia il transito e la sicurezza dei pedoni. In tal caso, oltre alla segnaletica verticale, che potrà anche indicare a quale tipologia di veicoli è limitato il parcheggio, sarà presente anche la segnaletica orizzontale, consistente in strisce che delimitano l’area nella quale è possibile posizionare gli stessi."
Deve esserci sul marciapiede uno spazio adeguato che permette comunque il camminamento dei pedoni. Certo è che, nel caso in cui un pedone venisse urtato da un veicolo che sta effettuando le manovre di parcheggio sopra al marciapiede, potrebbe certamente farsi valere in una successiva sede.
A ciò si aggiunge anche ciò che recita l'articolo 7, comma VIII, del Codice della Strada: alle aree di parcheggio a pagamento, delimitato dalle cosiddette "strisce blu", devono essere alternate o immediatamente vicine ad altrettante adeguate aree destinate a parcheggio "senza custodia o senza dispositivi di controllo della durata della sosta". Ciò significa che gli enti locali devono adempiere a garantire una distrubuzione "equa" dei parcheggi gratis e di quelli a pagamento (fatta eccezione per le aree pedonali, le zone a traffico limitato o dichiarate, con apposita delibera, di particolare rilevanza urbanistica). Se così non dovesse essere, qualsiasi contravvenzione elevata per il mancato pagamento, e la relativa esposizione, del ticket attestante il versamento delle somme dovute alla sosta, è illegittima. Una situazione, quest'ultima, molto frequente nella città capoluogo dove, in moltissimi casi, non si rileva un'equa distribuzione tra i parcheggi bianchi e blu: basti pensare a Corso Cairoli, Via Dante e, molto probabilmente Via Ugo Foscolo e la limitrofa via Alfieri.
Sull'argomento, sono intervenute infatti le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 116/2007. Tale sentenza confrma la nullità del "verbale di accertamento e contestazione per sosta vietata in un'area di parcheggio a pagamento, se nella zona non è presente anche un'area di parcheggio libera", in violazione dell'art. 7, comma 8, C.d.s.
Spesso capita che il cittadino, vista l'eccessiva onerosità dei costi cui andrebbe incontro, propende per il male minore e decide di pagare la sanzione senza impugnare il verbale della contravvenzione davanti al Giudice di Pace o al Prefetto.
L'ultimo rapporto semestrale (gennaio/giugno 2018, ndr) pubblicato dall'Attività Investigativa Antimafia (DIA, ndr) cita la città di Macerata nella sezione dedicata alla mafia nigeriana. Nel documento inviato dal ministero dell'Interno al parlamento, il capoluogo viene nominato "a titolo esemplificativo".
In particolare si fa riferimento alla terribile vicenda di Pamela Mastropietro: "Di rilievo la sistematica attività di spaccio di eroina e marijuana effettuata, nella provincia di Macerata, da 3 nigeriani, ritenuti anche esecutori materiali dell’efferato delitto di una diciottenne romana, il cui cadavere fu ritrovato, dissezionato, in due valigie abbandonate".
Il riferimento esplicito è a Innocent Oseghale, Desmond Lucky e Lucky Awelima.
LA MAFIA NIGERIANA - Nel costruire il ritratto criminale della mafia nigeriana, la DIA traccia le due macroaree della loro attività illecita: "La criminalità nigeriana, al pari di quella albanese, si conferma fra le più attive nel traffico di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento della prostituzione, reato che spesso vede alla sua base delitti altrettanto gravi come il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la tratta di esseri umani e la riduzione in schiavitù".
LE CELLULE PRINCIPALI - "Nel nostro Paese emergono, per il numero dei componenti, le cellule italiane delle strutture nigeriane denominate The Black Axe Confraternity e The Supreme Eiye Confraternity (SEC), ramificate a livello internazionale e caratterizzate da una forte componente esoterica. Vengono, infatti, utilizzati riti di iniziazione chiamati ju-ju, molto simili al voodoo e alla macumba, propri della cultura yoruba, immancabilmente presenti in Nigeria, nella fase del reclutamento delle vittime.
IL RUOLO DELLE DONNE - "È evidente come la tratta degli esseri umani finalizzata alla prostituzione costituisca un’importante fonte di guadagno e di finanziamento per la criminalità nigeriana. In tale contesto, è oramai da anni assodato anche il ruolo rivestito, nell’ambito delle organizzazioni criminali, dalle donne nigeriane, le cosiddette maman, spesso al vertice dei sodalizi".
IL TRAFFICO DI STUPEFACENTI - "Con riferimento al traffico di stupefacenti diverse attività investigative hanno, nel tempo, dimostrato la capacità operativa conseguita da gruppi criminali nigeriani nella gestione del trasferimento di droga dai Paesi di produzione, o di transito, verso l’Europa. Un flusso realizzato secondo direttrici consolidate, che percorrono la via marittima, terrestre o aerea. In quest’ultimo caso, viene adottato il collaudato metodo dei corrieri “ovulatori”, anche di altre nazionalità, diversificando di volta in volta le rotte di ingresso. All’arrivo della droga si registrano, poi, sinergie con altri gruppi etnici, per lo sviluppo delle ulteriori fasi del traffico".
Nella sezione specifica del rapporto relativa alla regione Marche, si cita anche l'Hotel House: "L’area costiera continua ad essere interessata dal commercio di prodotti contraffatti, specie il vecchio complesso residenziale di Porto Recanati (MC), conosciuto come Hotel House".
Viabilità in via Urbino, novità in arrivo. Nel fine settimana, tempo permettendo da sabato 16 febbraio, il Comune di Macerata ripristinerà infatti il doppio senso di circolazione nella zona interessata.La decisione arriva al termine di un percorso di ascolto dell’Amministrazione comunale nei confronti dei residenti della zona che si prefiggeva di bilanciare le diverse esigenze di mobilità, sicurezza stradale e anche di sostenibilità ambientale. La soluzione progettuale proposta dall’Amministrazione e condivisa in una assemblea pubblica permetterà ora che è stata realizzata di migliorare la sicurezza dei pedoni e dei veicoli che percorrono via Urbino in prossimità del sottopasso ferroviario. I lavori eseguiti sono consistiti principalmente nell’ampliamento del raggio della carreggiata stradale in un tratto della via, in una diversa collocazione della fermata dell’autobus e nella realizzazione di un nuovo marciapiede, opere che assicurano anche un miglioramento urbanistico della zona.
Per il ripristino del doppio senso di circolazione in via Urbino il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che dispone:
In via Urbino: il ripristino del doppio senso di circolazione nel tratto compreso tra l’intersezione con via Marche (in prossimità del civico n. 26) ed il civico n. 45, con istituzione del divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata in entrambi i sensi di marcia; il senso unico alternato a vista, all’altezza del restringimento determinato dalla colonna d’accesso al civico n. 45, con obbligo di dare precedenza per i veicoli diretti verso via Cincinelli; l'istituzione di una fermata del TPL sul tratto antistante il civico n. 9 (dall’attraversamento pedonale all’intersezione con la prima omonima traversa) e contestuale soppressione delle vicine fermate esistenti sulla stessa via (altezza opposto sottopasso ferroviario) ed in via marche, tra l’accesso alla piazzetta destinata a parcheggio e l’intersezione con via Urbino (quest’ultima istituita con ord. N. 227/18); l'“attraversamento pedonale” in corrispondenza dello scivolo sul marciapiede, realizzato in prossimità del civico 43/b.
In via Marche, sul tratto terminale della via, lato destro secondo il senso di marcia, compreso tra l’accesso alla piazzetta destinata a parcheggio e l’intersezione con via Urbino: la conferma del divieto di sosta con rimozione valido nei giorni feriali dalle ore 7,00 alle 21,00 sul primo tratto dopo l’uscita dal parcheggio e il “parcheggio riservato ad autovetture” sull’area precedentemente destinata alla fermata bus, sugli stalli delimitati.
In via Cincinelli la revoca della direzione obbligatoria a destra all’intersezione con via Urbino (verso il tratto di quest’ultima comprendente i civici n.ri dal 55 al 63 – “palazzaccio”), eccetto accesso alle aree private dei civ.ci n.ri 45 e 47.
Mille euro, tramite i Servizi sociali, per l’acquisto di buoni pasto dei bambini nelle scuole da destinare alle famiglie ingenti e comunque per sostenere particolari situazioni di disagio. La donazione della somma di denaro è stata fatta dalle associazioni di volontariato che, unite all’insegna della solidarietà, hanno organizzato la cena “San Martino delle associazioni” al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti.La consegna dell'assegno è avvenuta all'Ufficio Servizi sociali, in piazza Martiri di Montalto, all'Assessore Francesco Pio Colosi e alla responsabile del settore Maria Pia Branchesi. Erano presenti i diversi presidenti delle associazioni di volontariato. Gli Uffici comunali stanno già provvedendo ad assegnare i buoni pasto per i bambini di cinque famiglie, per una valore di 200 euro assegnato a ogni nucleo.
L’evento nel corso del quale sono stati raccolti fondi è stato promosso dal coordinamento della rete di associazioni di Tolentino-Città per la Fraternità ed hanno partecipato: Associazione nazionale maestri cattolici, Auser, Sermit, Associazione nazionale Carabinieri in congedo, Agorà, Avis, Aido, Croce Rossa Italiana, Acli, Unitalsi, Avulss, Cisl, Progetti d'amore, Associazione “I Ponti del Diavolo”.
Nel corso della serata sono intervenuti anche gli amministratori comunali per vivere la fraternità tra associazioni di volontariato e la stessa amministrazione nella complessa fase della ricostruzionepost-sisma. Inoltre ogni associazione ha presentato le iniziative in corso per fare rete e sinergia, nei prossimi mesi, come terzo settore. Ospite d'onore è stato l'attore e regista Saverio Marconi che durante l'evento ha illustrato l'attività che sta portando avanti la Compagnia della Rancia.L’Assessore alle Politiche Sociali Francesco Pio Colosi ringrazia tutte le associazioni che dimostrano ogni giorno la propria mission assistenziale verso le fasce deboli della Comunità tolentinate. Oltre al loro prezioso lavoro testimoniano la loro vicinanza a chi si trova in difficoltà, facendo rete e unendosi per dar vita ad ulteriori iniziative comuni che, come in questo caso specifico consentono di aiutare i bambini di famiglie che si trovano in situazione di grave indigenza.
Regione Marche e Dipartimento nazionale della Protezione Civile stanno portando a termine alcuni lavori nel villaggio Sae “Campagnano” che ospita 103 famiglie rimaste senza un tetto a causa delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Le opere, sollecitate dal sindaco Rosa Piermattei, al fine anche di mettere in sicurezza,gli accessi a tutta l’area sia per gli automobilisti che per i pedoni, consistononell’installazione di corpi illuminanti lungo la strada provinciale, all’altezza di un’intersezione stradale realizzata insieme al villaggio “Campagnano” e nella pulizia del fosso che si ricongiunge al fiume Potenza.Il Comune di San Severino Marche ha richiesto un finanziamento anche per la realizzazione di due tratti di marciapiede all’interno della stessa area Sae. Il primo tratto va in direzione del centro cittadino mentre un secondo tratto va in direzione di Tolentino. Anche queste opere risultano necessarie per garantire la sicurezza di tutti i pedoni.
Un nuovo anno al fianco dei cittadini, impegnati ogni giorno a garantire la sicurezza, non solo sulle strade, ma anche nei pressi delle scuole, in occasione di manifestazioni,ed eventi pubblici, durante fiere e mercati.,Le attività degli agenti della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche sono sempre di più e sempre diverse. Nel 2018 sono stati effettuati 280 controlli nei confronti di chi percepisce il Cas, il Contributo autonoma sistemazione, a seguito del terremoto. Verifiche puntuali e precise messe in atto congiuntamente con altre forze di Polizia e con altri uffici comunali che hanno portato a indirizzare anche diverse informazioni di reato alla Procura della Repubblica. Altri controlli hanno riguardato gli assegnatari delle Sae, le strutture abitative in emergenza, al fine di accertare il giusto diritto all’assegnazione.“La presenza degli agenti sul territorio - spiega l’assessore comunale alla Sicurezza, Jacopo Orlandani - è costante anche se, come tutte le forze di polizia, anche i nostri vigili urbani sono sotto organico. L’impegno costante, tuttavia, ha sempre assicurato un buon servizio anche durante la prima fase dell’emergenza terremoto, quando il soccorso alla popolazione è stato per tutti la vera priorità. Ci stiamo sempre più migliorando per essere al passo con i tempi in particolare per garantire la sicurezza. Gran parte della città oggi è coperta dalla videosorveglianza, a breve partirà poi un servizio innovativo di controllo dei veicoli in transito che permetterà di capire se sulle nostre strade circolano mezzi assicurati e revisionati e, eventualmente, di fermarli e sanzionarli. Avere un territorio ben monitorato significa per tutti vivere meglio”.Oggi la Polizia Locale è impegnata non solo in servizi diurni ma anche in servizi serali e notturni che, nel corso del 2018, sono stati una sessantina. Negli ultimi dodici mesi sono raddoppiati i controlli dei veicoli: le verifiche sono passate da 102 nel 2017 a ben 205 nel 2018. Nell’ultimo anno sono state identificate anche 24 persone, inviate 41 informative alla Polizia giudiziaria e sono state elevate 7.359 sanzioni per violazioni delle norme al Codice della strada. Sono state effettuate anche verifiche sulle vetture che esibivano permessi per la sosta riservata agli invalidi, sui tagliandi assicurativi, sull’uso del cellulare alla guida, sull’uso delle cinture di sicurezza ma anche controlli sull’osservanza delle norme che riguardano lo smaltimento dei rifiuti e gli escrementi dei cani.Fra i compiti degli agenti della Polizia Locale, guidati dal comandante capitano Sinobaldo Capaldi, rientrano inoltre le verifiche del rispetto delle norme in materia di pubblici esercizi, edilizia, pubblicità e suolo pubblico ma anche interventi di educazione alla legalità in materia di circolazione stradale con lezioni promosse nelle scuole settempedane di ogni ordine e grado.
Un Consiglio Comunale infuocato quello di ieri a Ussita. Il primo cittadino Vincenzo Marini Marini, dopo l'ennesimo scontro con la minoranza, si è riunito insieme alla maggioranza e ha espresso la sua volontà di dimettersi.
"Più di una volta, e ieri lo ha ribadito, il sindaco Marini, anche pubblicamente, ha ammesso che a Ussita serve un sindaco che stia in Città tutti i giorni e che lui non può per ovvie ragioni. Olte alla distanza, dato che abita ad Ascoli, ha anche la sua attività professionale da seguire" questo quanto riferito dall'opposizione. Il tutto prontamente smentito dal primo cittadino: "Indubbiamente sono necessarie minori lacerazioni all'interno del Consiglio Comunale ma smentisco assolutamente il fatto che la mia vita personale o la mia attività professionale possano aver influito sulla mia decisione, poiché nulla è cambiato da quando ho deciso di candidarmi. Sì, protocollerò le mie dimissioni a breve" - conferma il primo cittadino.
Un mea culpa quello di Marini Marini. "È importante che a Ussita ci sia un sindaco che condivida la vita della comunità, soprattutto in un momento straordinario come quello del post-sisma. Il punto è che queste contrapposizioni sono frutto di una comunità lacerata, divisa e traumatizzata dal terremoto, una comunità che ha bisogno di una figura che rappresenti un simbolo. Io non mi sento utile in tal senso, non riesco a fare ciò che dorvei e c'entrano ben poco le lacerazioni in Consiglio Comunale. La colpa è mia. Gli ussitano hanno bisogno di un catalizzatore sociale e non sono io.
Due nuove date per gli incontri di presentazione sul territorio del Pil, il Progetto Integrato Locale, che vede coinvolti i Comuni di San Severino Marche, nel ruolo di ente capofila, e quelli di Castelraimondo, Gagliole, Pioraco, Sefro, Fiuminata ed Esanatoglia. Questa volta i tavoli tecnici saranno rivolti, in particolare, ai soggetti privati interessati che intendano presentare le domande di contributo a valere sulle sotto misure di finanziamento attivabili all’interno del Pil. Gli incontri di presentazione si terranno venerdì 15 febbraio, alle ore 18,30, nella sala della Protezione Civile (ex fonderia), in località Colle San Pietro a Fiuminata, e venerdì 22 febbraio, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune di Castelraimondo.In particolare saranno illustrate le sottomisure di finanziamento del Gal Sibilla:- 19.2.6.2 Aiuti all’investimento di attività imprenditoriali extra agricole nelle aree rurali- 19.2.6.4. Investimenti strutturali nelle Pmi per attività non agricole.Il facilitatore, architetto Cinzia Guarnieri, illustrerà più nel dettaglio le opportunità per il partenariato privato nei settori della ricettività, della cultura, della promozione, dei servizi al turismo, dell’informazione, dell’innovazione, delle arti e artigianato artistico e quanto specificato nei bandi.
A Matelica sono in fase di completamento gli interventi per la realizzazione di percorsi pedonali protetti tra via Tommaso de Luca e piazza Mattei. Il progetto approvato dall’Amministrazione comunale comprende lavori per una spesa complessiva di 50mila euro, eseguiti dalla ditta Ferretti Srl di Castelraimondo; un intervento che si inserisce nel quadro delle iniziative per il rilancio del centro storico fortemente colpito dal sisma e che punta a conciliare le esigenze di accessibilità di veicoli e pedoni.Il progetto riguarda il percorso lungo via de Luca, strada di accesso al centro storico in direzione sud, e lungo via Boldrini, che ne costituisce la naturale prosecuzione fino piazza Mattei. In via de Luca, dal Ponte degli Invalidi fino all’inizio di via Boldrini, verrà istituito il senso unico di marcia in direzione della piazza e realizzata una corsia pedonale a raso sul lato sinistro, larga 1,5 metri, delimitata da una colorazione speciale e da un cordolo a protezione. Il nuovo manto stradale è stato completato e a breve verrà realizzata la segnaletica.
Lavori in corso anche in via Boldrini, dove si stanno posizionando i paletti in acciaio lungo il lato sinistro, sempre in direzione piazza, in modo da creare un percorso pedonale protetto largo da 1,3 a 1,5 metri e contestualmente impedire la sosta dei veicoli in un’area con divieto. Questo intervento consentirà una netta separazione del flusso di traffico carrabile da quello pedonale, garantendo una maggiore protezione.Prevista la realizzazione di un percorso pedonale anche in via Filzi, dove si procederà al posizionamento dei paletti in acciaio una volta completato il progetto dedicato a via de Luca e via Boldrini.
Doppia vetrina internazionale per il progetto di incoming e turismo esperienziale Homelike Villas lanciato, insieme al nuovo tour operator Villas in Italy, dall’imprenditore settempedano Sandro Teloni esattamente un anno e mezzo fa, in piena emergenza terremoto, per aiutare le regioni del centro Italia colpite dal sisma a ripartire. Ospite negli spazi allestiti dalla Regione Marche, all’interno dei padiglioni espositivi di Enit Italia, il progetto si è fatto conoscere e apprezzare sia al Salon des Vacances di Bruxelles che alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
Nella prima delle due occasioni di incontro con il grande pubblico, i consulenti viaggi e vacanze di Villas in Italy hanno avuto modo di presentare l’innovativa proposta anche all’Ambasciatrice d’Italia in Belgio, Elena Basile, che ha molto apprezzato un’offerta turistica diversa da quelle tradizioni e sicuramente capace di catturare l’attenzione di un mercato, come quello belga, che ha fatto registrare, solo lo scorso anno, ben 15.724 arrivi e 82.603 presenze in terra marchigiana. Collegato con tre voli settimanali, che da Falconara raggiungono lo scalo di Charleroi, il Belgio è raggiungibile in meno di due ore, infatti, dalla nostra regione.Successo per la proposta anche alla Bit di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo, che si è conclusa proprio in questi giorni. Anche qui i consulenti viaggi e vacanze, figure completamente nuove che il tour operator Villas in Italy può vantare all’interno della propria organizzazione e che si dedicano gratuitamente e completamente all’accoglienza dei turisti e all’organizzazione dei loro soggiorni, hanno incontrato buyers mondiali, istituzioni, agenzie e specialisti del settore con i quali hanno intrapreso importanti collaborazioni destinate a rilanciare la presenza straniera nelle tre regioni interessate dal progetto: Marche, Umbria e Toscana.“La nostra rete ha superato le cento strutture tra ville, casali e dimore storiche - spiega Sandro Teloni di Homelikevillas -. L’affitto settimanale è una forma di vacanza molto apprezzata all’estero. Noi forniamo servizi personalizzati e di altissimo livello ai nostri ospiti potendo contare su un’organizzazione ben presente sul territorio. Siamo unici in questo genere per il rapporto qualità prezzo delle strutture, perché la nostra offerta presenta strutture al mare ma anche sui monti o in collina, perché i nostri clienti possono servizi di un consulente viaggi e vacanze loro dedicato e perché nei nostri contratti non ci sono né penali né clausole vessatorie. Intanto siamo già pronti per la nuova stagione con prenotazioni da maggio a settembre. Sarà una stagione ricca di novità per tutti. Anche quest’anno puntiamo molto sul wedding che è una delle ragioni per cui tante persone, soprattutto stranieri ma non solo, scelgono noi e le nostre meravigliose location”.
Una nuova e bellissima giornata per gli appassionati di sci in Località Santa Maria Maddalena a Sarnano, presso La Baita La Capannina.
Gli impianti sciistici oggi saranno aperti con la Seggiovia S.M. Delle Nevi biposto, la Seggiovia Triposto Liseb e il Tapis Roulant Campo scuola Maddalena.
La neve non manca e le piste sono in perfetet condizioni per godere di sano e puro divertimento. Inoltre, in giornata, si svolgerà anahce uno stage di allenamento dello Sci Club White di Ascoli Piceno.
Sarà il cantante e autore teatrale Simone Cristicchi il protagonista del doppio appuntamento che il Consiglio regionale delle Marche dedicherà alle celebrazioni per il Giorno del Ricordo 2019. Lunedì 18 febbraio, alle ore 21, al Teatro La Fenice di Senigallia, andrà in scena “Esodo - Racconto per voce, parole e immagini sull’esodo istriano, fiumano e dalmata” lo spettacolo che Cristicchi ha ideato, insieme al giornalista e scrittore Jan Bernas, tratto dalla precedente rappresentazione teatrale “Magazzino n.18”. L’evento, promosso dal Consiglio regionale, è inserito, fuori abbonamento, nel cartellone teatrale della città di Senigallia, realizzato dal Comune con la Compagnia della Rancia, Amat e il sostegno di Mibac e Regione Marche.
Il giorno successivo, martedì 19 febbraio, lo stesso Cristicchi sarà presente alla seduta aperta che l’Assemblea legislativa delle Marche ha convocato, così come previsto dalla legge regionale del 2012, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. In Aula consiliare, Simone Cristicchi avrà occasione di rispondere ad alcune domande che gli verranno poste dal direttore dell’Amat, Gilberto Santini, in merito al suo percorso artistico e, in modo particolare, a quella parte della sua carriera dedicata alla riscoperta del dramma dell’esodo italiano dalle terre di confine.
Alla seduta consiliare, che verrà introdotta dal Presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, parteciperanno, inoltre, il Presidente del Comitato di Ancona dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Franco Rismondo, e gli studenti della scuola “A.Olivetti” dell’IIS Polo 3 di Fano, che si sono aggiudicati il secondo premio al concorso del MIUR dedicato al “10 febbraio”, Giorno del Ricordo. Conclusioni affidate al Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli.
Buone notizie per i correntisti BCC di Caldarola destabilizzati ma non scoraggiati dal raid malavitoso del 28 gennaio scorso, il secondo dopo il terremoto, alla sede provvisoria della Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini, filiale di Caldarola, ospitata in un container. I vertici dell’Istituto di Credito hanno dato rassicurazioni al Sindaco Luca Maria Giueppetti in merito a una imminente riapertura degli sportelli, questione di giorni stando alle dichiarazioni raccolte.A differenza del primo assalto al bancomat, in cui fu usato il gas, e quindi i danni furono devastanti, nell’ultimo colpo i ladri hanno utilizzato polvere da sparo, limitando la devastazione alla sola area dello sportello automatico. Il Presidente Stefano Tolomeo e il Direttore Generale della BCC Claudio Taddei, sollecitati dal Sindaco Giuseppetti, hanno fornito rassicurazioni in merito alla volontà di riaprire lasede provvisoria, seppur priva di Bancomat. Per venire incontro alle necessità dei correntisti saranno azzerate le commissioni di prelievo presso altri sportelli.Inoltre è stata affermata la volontà di accelerare le procedure di ristrutturazione della palazzina che prima del terremoto ospitava la sede caldarolese, di proprietà sempre dell’Istituto bancario, al fine non solo di riaprire la filiale ma soprattuto far rientare nelle loro case le tante famiglie che la occupavano. Dal canto suo, Giuseppetti, non solo si è attivato per conoscere le volontà dei vertici creditizi ma ha immediatamente sollecitato le Forze dell’Ordine locali e la Prefettura di Macerata ad aumentare il controllo del territorio e ad effettuare ronde notturne anche con l’ausilio dell’Esercito dislocato a Muccia e Camerino."La popolazione di Caldarola è già molto provata dagli effetti del terremoto, non merita di subire ulteriormente disagi legati ad atti criminali e vili che mettono ancora di più a rischio il già delicato equilibrio psicologico." L’Amministrazione Comunale sta mettendo in campo ogni azione possibile per garantire un veloce ritorno alla normalità come gli incontri che verranno fissati a breve tra l’Architetto Marinelli, i responsabili dell'Ufficio Tecnico di Caldarola e i progettisti incaricati dai proprietari delle case del centro storico per illustrare lo studio di perimetrazione, la cui conclusione è stabilita per sabato prossimo 16 febbraio.
Si è chiusa quest'oggi dopo cinque ore di discussione in aula la prima udienza del processo per l'omicidio di Pamela Matropietro, che ha Innocent Oseghale come unico imputato. Sono state respinte dai giudici della Corte d'assise le eccezioni presentate dalla difesa per l'inammisibilità di alcuni accertamenti effettuati al momento del ritrovamento e non più ripetibili. Rigettata anche la richiesta di non ammettere alcune parti civili: il Comune (rappresentato quest'oggi dal sindaco Carancini) e il proprietario dell'immobile abitato da Oseghale all'epoca dei fatti.
La prossima udienza si terrà mercoledì 6 marzo con l'ascolto del primo testimone, il collaboratore di giustizia che ha dichiarato di aver raccolto in carcere l'ammissione di colpa di Innocent Oseghale per l'omicidio di Pamela Mastropietro.
I legali dello spacciatore nigeriano hanno smentito tale ricostruzione. I giudici hanno inoltre ammesso al processo cinquanta testimoni.
Il video dell'uscita dal Tribunale di Macerata di Innocent Oseghale, condiviso su Facebook dall'inviato della trasmissione Quarto grado:
Sono partiti i lavori in zona Castelnuovo nell'ambito della programmazione Astea e Comune di Recanati per migliorare il sistema della depurazione. Gli interventi proseguono con l'obiettivo di avere un sistema di depurazione al cento per cento nella zona perimetrata come nucleo abitativo. Dopo le numerose opere degli ultimi anni, ora si procede con il collettamento a depurazione delle acque reflue nere nel versante nord dell'agglomerato urbano di Castelnuovo.
Al fine di collettare all’impianto di depurazione sito in Contrada Duomo le acque reflue domestiche e assimilabili provenienti dagli insediamenti situati sul versante NORD dell’agglomerato urbano di Castelnuovo, nel Piano d’Ambito dell’AATO3 è stato previsto uno specifico progetto finalizzato al risanamento ambientale della zona in cui attualmente conferiscono gli attuali scarichi non soggetti a trattamento depurativo.
Sulla base dello stato attuale degli scarichi fognari, considerando la morfologia del terreno e l’ubicazione degli stessi, si è reso necessario realizzare alcuni interventi a partire da una condotta fognaria in PVC lungo i terreni agricoli nel tratto del versante Ovest del quartiere Le Grazie, sotto al versante NORD parzialmente lungo via cosidetta “Cupetta” e la zona sottostante a Via Pintucci Cavalieri nel versante Est. Prevista anche la realizzazione degli scolmatori di piena in corrispondenza della confluenza tra le condotte fognarie esistenti miste proveniente da Via A. Giunta, Via Porta D’Osimo e Via Pintucci Cavalieri, con la nuova condotta fognaria. Il nuovo collettore “Castelnuovo NORD” (ex Collettore N-N) verrà realizzato in PVC e si estenderà per una lunghezza di circa 2,2 Km ed avrà funzionamento a gravità.
Poste Italiane anche quest’anno celebra l’amore con quattro cartoline filateliche dedicate, raccolte in un cofanetto personalizzato disponibile negli uffici postali di Macerata Centro, Civitanova Marche (via Duca degli Abruzzi), San Severino, Recanati e Tolentino.
Le speciali cartoline, colorate e animate, seguono lo stile di quelle del 2018, permettendo così ai tanti che le hanno acquistate di dare seguito alla collezione. Un'occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, desidera ricordare e festeggiare in modo originale la giornata di San Valentino.
"Ci aspettiamo la condanna più alta possibile". Così la mamma di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, ha commentato all'ingresso del Tribunale di Macerata prima di trovarsi faccia a faccia per la prima volta con Innocent Oseghale, l'uomo accusato di aver barbaramente ucciso suo figlia e averla poi fatta a pezzi lanciandone i resti in una scarpata tra Pollenza e Casette Verdini.
Oggi si tiene in Corte d'assise la prima udienza del processo allo spacciatore nigeriano, al momento a porte aperte. La zona antistante il Palazzo di giustizia è blindata. Il questore Antonio Pignataro ha disposto il divieto di qualsivoglia sit-in davanti al tribunale per ragioni di pubblica sicurezza.
In aula sono presenti i genitori di Pamela Mastropietro, la nonna e lo zio, Marco Valerio Verni, loro rappresentante legale in quanto avvocato di professione. La mamma di Pamela, Alessandra Verni ha fissato più volte Innocent Oseghale, il quale ha costante evitato il suo sguardo volgendolo in basso.
In tribunale è arrivato anche il sindaco di Macerata Romano Carancini, scortato da una volante della Polizia Locale. Il Comune di Macerata, infatti, è costituito parte civile al processo.
Dalle prime ore del mattino si sono ritrovati davanti al tribunale alcuni amici di Pamela, provenienti da Roma, che hanno esposto striscioni e palloncini tricolore all'arrivo della famiglia Mastropietro: al momento stanno tutti assistendo al processo all'interno dell'aula. La situazione all'esterno del tribunale appare tranquilla.
LA DIFESA DI OSEGHALE - Oseghale, da parte sua, continua a professare la propria innocenza: "Non sono stato io. Non l'ho violentata, non l'ho uccisa. Voglio pagare solo per quello che ho fatto, non per ciò che non ho commesso". Secondo la linea difensiva impostata dall'avvocato Simone Matraxia, lo spacciatore nigeriano ha ammesso infatti di essersi disfatto del corpo di Pamela ma non di averla uccisa.
Per Oseghale, la sua morte sarebbe stata dovuta a un'overdose da eroina. Respinte anche le accuse di violenza sessuale, come invece indicano i risultati dell'autopsia compiuti sui poveri resti di Pamela.
Le sentenze dei Giudici di Pace contro il comune di Porto Recanati hanno annullato 100 delle 29mila sanzioni che erano state elevate tra i mesi di luglio e agosto 2018 nel comune rivierasco (19.049 accessi irregolari registrati a luglio, 10.950 accessi irregolari registrati ad agosto). Un caso che era finito anche su “Mi manda RaiTre” lo scorso dicembre.
L’Amministrazione comunale, obbligata a pagare anche le spese legali, ha sanzionato 29mila automobilisti tra luglio e agosto, per essere entrati nella Zona a Traffico Limitato.
Dopo questa escalation di sanzioni, a Porto Recanati, si era costituito il Comitato Varchi, volto a contestare le sanzioni che, secondo molti cittadini e non, erano state elevate senza rispettare le norme. E il Giudice di Pace ha dato loro ragione nella maggior parte dei casi. Anche i cittadini che si sono rivolti alle Prefetture, senza seguire la via del ricorso ai legali, hanno visto annullate le loro sanzioni.
La contestazione delle sanzioni e il riconoscimento non a norma, è dovuto, principalmente, dal mancato pre esercizio, dalla segnaletica carente e dall’assenza di Vigili ai tre varchi.
Rimane ora da capire se il Comune, guidato dal primo cittadino Roberto Mozzicafreddo, ha intenzione di intraprendere altre azioni legali o “accettare” la decisione del Giudice di Pace.