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Omicidio di Pamela, al via il processo a Oseghale. La mamma: "Voglio il massimo della pena"

Omicidio di Pamela, al via il processo a Oseghale. La mamma: "Voglio il massimo della pena"

"Ci aspettiamo la condanna più alta possibile". Così la mamma di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, ha commentato all'ingresso del Tribunale di Macerata prima di trovarsi faccia a faccia per la prima volta con Innocent Oseghale, l'uomo accusato di aver barbaramente ucciso suo figlia e averla poi fatta a pezzi lanciandone i resti in una scarpata tra Pollenza e Casette Verdini. 

Oggi si tiene in Corte d'assise la prima udienza del processo allo spacciatore nigeriano, al momento a porte aperte. La zona antistante il Palazzo di giustizia è blindata.  Il questore Antonio Pignataro ha disposto il divieto di qualsivoglia sit-in davanti al tribunale per ragioni di pubblica sicurezza. 

In aula sono presenti i genitori di Pamela Mastropietro, la nonna e lo zio, Marco Valerio Verni, loro rappresentante legale in quanto avvocato di professione. La mamma di Pamela, Alessandra Verni ha fissato più volte Innocent Oseghale, il quale ha costante evitato il suo sguardo volgendolo in basso

In tribunale è arrivato anche il sindaco di Macerata Romano Carancini, scortato da una volante della Polizia Locale. Il Comune di Macerata, infatti, è costituito parte civile al processo. 

Dalle prime ore del mattino si sono ritrovati davanti al tribunale alcuni amici di Pamela, provenienti da Roma, che hanno esposto striscioni e palloncini tricolore all'arrivo della famiglia Mastropietro: al momento stanno tutti assistendo al processo all'interno dell'aula. La situazione all'esterno del tribunale appare tranquilla. 

LA DIFESA DI OSEGHALE - Oseghale, da parte sua, continua a professare la propria innocenza: "Non sono stato io. Non l'ho violentata, non l'ho uccisa. Voglio pagare solo per quello che ho fatto, non per  ciò che non ho commesso". Secondo la linea difensiva impostata dall'avvocato Simone Matraxia, lo spacciatore nigeriano ha ammesso infatti di essersi disfatto del corpo di Pamela ma non di averla uccisa.

Per Oseghale, la sua morte sarebbe stata dovuta a un'overdose da eroina. Respinte anche le accuse di violenza sessuale, come invece indicano i risultati dell'autopsia compiuti sui poveri resti di Pamela. 

 

 

 

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