Revocata l’ordinanza d’inagibilità di tre edifici: tornano nuovamente abitabili una palazzina in via Aristide Conti, un edificio in località Sfercia e uno in via Farnese. Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia ha firmato nei giorni scorsi le prime revoche delle ordinanze con le quali era stato vietato l’utilizzo delle abitazioni consentendo così a diverse famiglie di tornare ad abitare nelle proprie case, dopo il sisma del 2016 che le aveva costrette ad allontanarsi.
Sempre sul fronte dei lavori relativi al post sisma sono state completate nuove messe in sicurezza in zona rossa a Camerino. Si tratta degli edifici di via Bongiovanni che sarà, dunque, riaperta (fino alla Caserma dei Carabinieri), modificando e riducendo la zona rossa.
A questi, che sono gli ultimi lavori definiti in ordine di tempo, si aggiunge l’inizio dei lavori di messa in sicurezza su altre tre palazzine in via Lili per le quali sono stati appaltati i lavori a una ditta aquilana per un importo di 125mila euro con un ribasso del 25 per cento: “Il desiderio e la volontà sono quelli di procedere e andare spediti in questo percorso, naturalmente sempre nel rispetto di tutte le azioni” ha detto il sindaco Sandro Sborgia.
A causa dell’intensa pioggia di lunedì mattina, l’ITAS “Matteo Ricci” ha riportato dei danni dovuti a infiltrazioni di acqua piovana dal tetto che ha interessato soprattutto la zona dell’auditorium, sia sul controsoffitto che sulle pareti rivestite di cartongesso. Questa mattina il Presidente della Provincia Antonio Pettinari ha effettuato il sopralluogo, accompagnato dall’ingegnere Luca Fraticelli, è ha incontrato anche la dirigente scolastica Rita Emiliozzi.
L’Amministrazione provinciale è intervenuta in tempo reale per risolvere il problema e già sono in corso i lavori di sistemazione, stimati in 50mila euro, con l’obiettivo di ripristinare tutto entro l’inizio dell’anno scolastico. Questo dell’ITAS si tratta di un danno notevole, per fortuna accaduto in un periodo in cui non ci sono gli studenti e quindi non si reca disturbo alle lezioni.
Nel corso dell’estate, invece, sono stati effettuati e terminati i lavori che hanno interessato la palestra esterna dell’IIS “Bramante” di Macerata, che si trova a pochi metri dall’ITAS e che anche questo istituto utilizza in forma prevalente. L’intervento di manutenzione straordinaria è stato di 35mila euro, ha riguardato principalmente gli spogliatoi e i bagni: riparazioni dovuti a danni che si sono verificati durante l’utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico.
“È necessario richiamare il rispetto e l’attenzione per un uso corretto delle struttura - ha dichiarato Pettinari - . Come Amministrazione provinciale intendiamo ancora concedere le palestre per le attività extra scolastiche e per le associazioni sportive, ma con l’impegno dei fruitori a utilizzarle nel migliore dei modi, al fine di evitare il ripetersi di tali situazioni”.
La forte pioggia di due giorni fa, infine, ha provocato dei danni alla caserma dei Carabinieri di Macerata, in centro storico, anch’essa di proprietà della Provincia. In questo caso si sono riscontrati fenomeni di allagamento nel piano del Comando provinciale. Anche su questo edificio sono previsti immediati interventi per ridurre il rischio del ripetersi del fenomeno, in attesa di un lavoro più radicale e consistente sullo stabile.
" Poste Italiane opera legittimamente sul mercato delle notificazioni a mezzo posta degli atti giudiziari e delle multe stradali in quanto, in qualità di fornitore del servizio universale, possiede tutti i requisiti in grado di soddisfare le necessarie esigenze di ordine pubblico e sicurezza" . A comunicarlo è la stessa azienda in una nota.
Poste Italiane precisa, con fermezza, che" non c’è stato alcun aumento delle tariffe per i servizi di notificazione a mezzo posta.
In relazione alla segnalazione dell’Antitrust sul processo di liberalizzazione dei servizi di notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e di violazioni del codice della strada, Poste Italiane sottolinea che è concessionaria per legge del Servizio Postale Universale - nel cui alveo ricade a tutti gli effetti la notifica a mezzo posta degli atti giudiziari - e che, fino all’approvazione della “legge annuale sulla concorrenza”, i servizi oggetto della segnalazione erano "riservati", ovvero garantiti esclusivamente da Poste Italiane (a differenza di quelli “non riservati", forniti anche dagli oltre 3000 operatori postali alternativi)".
" Con l’abrogazione della riserva a favore di Poste, le notificazioni possono essere fornite anche da altri operatori, ma restano senza dubbio alcuno nell’ambito del Servizio Universale e dunque Poste Italiane è titolata e obbligata a proseguire l’attività senza necessità di conseguire una licenza “speciale”, necessaria invece per i nuovi operatori alternativi. D’altro canto, una diversa interpretazione delle norme porterebbe alla paradossale conclusione, che Poste, titolare degli obblighi del Servizio Universale, avrebbe dovuto sospendere l’attività di notifica nelle more della definizione del quadro regolamentare di riferimento, generando innegabili quanto gravi ripercussioni sul funzionamento del sistema giudiziario italiano".
" Si aggiunge che, indipendentemente dagli obblighi di formazione - proseguono dall'azienda", indicati nella delibera AGCom per i nuovi operatori alternativi, titolari di licenza “speciale”, Poste Italiane eroga ogni anno oltre 4 milioni di ore di formazione per tutti i dipendenti con corsi specifici per ciascuna attività per assicurare efficienza verso i cittadini e rispetto dei parametri della qualità del servizio, che sono andati, nell’ultimo anno, per le notifiche, ben oltre gli obiettivi di qualità fissati dal regolatore".
"L’azienda ribadisce che non è vi è stato alcun aumento delle tariffe dei servizi di notificazioni a mezzo posta, circostanza confermata dalla Delibera AGCom 307/19/CONS di luglio 2019.
In dettaglio, da giugno scorso sono intervenute variazioni esclusivamente per le modalità di addebito delle cosiddette “comunicazioni connesse” (CAN e CAD) che riguardano solo i grandi clienti che hanno con Poste specifici contratti di fornitura e non per i cittadini, né per coloro che effettuano notifiche attraverso gli sportelli degli Uffici Postali.
La nuova modalità di pagamento passa da tariffe, come detto per le sole comunicazioni connesse, di 5,40 euro e di 6,50 euro, ad un unico importo minore e forfettario, di 2,70 euro.
Questa variazione al ribasso, condivisa con l’AGCom, si è resa necessaria per far fronte alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 che, trasformando lo svolgimento dell’attività di notifica da fisico a digitale, impongono di conseguenza processi e tariffe differenti" - concludono - .
Continuano fino all’inizio della scuola le attività per i minorenni del terremoto realizzate dal progetto Resiliamoci. Durante l’estate le associazioni Anima Giovani asd, Glatad, Cooss Marche e Opera hanno dato vita a una serie di campi estivi nel cratere sismico del maceratese: laboratori, gite e incontri con gli anziani. Per creare senso di resilienza.
Giochi, laboratori, momenti di spensieratezza, incontri fra bambini e anziani per ricostruire il senso di comunità. Sono queste le attività che hanno dato forma ai campi estivi organizzati nell’ambito del progetto Resiliamoci lungo l’estate del 2019, a servizio dei minorenni del cratere sismico. Iniziative per bambini e ragazzini si sono tenute in quattro località, a Pioraco, Treia, Tolentino e Macerata, con lo scopo di dare linfa alle comunità che vivono da tre anni la dimensione del dopo terremoto.
Ancora in questi giorni, mentre il suono della prima campanella si avvicina, proprio a Macerata si sta tenendo il campo estivo Verde estate, nella struttura di Villa Cozza. Qui fra le varie attività i bambini ne stanno portando avanti una speciale, gli incontri bisettimanali con gli anziani del centro diurno “La Sorgente” dell’Ircr di Macerata. I laboratori organizzati dagli educatori sono occasione di scambio intergenerazionale fra i bimbi e i nonni, verso il rafforzamento della dimensione comunitaria. A organizzare il campo è l’Associazione Anima Giovani asd, una delle quaranta realtà del Terzo settore che si sono mobilitate.
Il progetto Resiliamoci, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, iniziativa Aree terremotate, ha fatto dei campi estivi uno strumento per il contrasto alla povertà educativa che rischia di radicarsi nei territori spopolati dal sisma. Aperti a tutti in forma gratuita, vi hanno partecipato anche minori rimasti senza casa dopo la scossa del 2016 e che da allora hanno conosciuto la vita da sfollati, il soggiorno nei container e nelle Sae, l’attesa infinita della ricostruzione.
Per i bambini e le famiglie di Tolentino, San Ginesio e altri centri dell’Ambito territoriale XVI, l’associazione Glatad, partner di progetto, ha organizzato sette appuntamenti bisettimanali col suo centro doposcuola e aggregativo Giolab on the Road, nella Fattoria didattica delle Meraviglie fra Pollenza e Tolentino. Non solo, campi estivi realizzati dalla Cooss Marche si sono tenuti a Pioraco e hanno coinvolto le famiglie dell’Ambito Territoriale XIX con sport, gite, compiti, tante attività manuali coi giovanissimi che si sono incontrati al Centro estivo Giramonti. Intanto nella zona di Treia, teatro, arte, sport, natura, inglese hanno caratterizzato gli appuntamenti della cooperativa sociale Opera, messi in moto col Centro estivo in campagna.
Resiliamoci – RESILIenzA Mobilitazione e Opportunità per Crescere Insieme supporta i nuclei familiari di 67 fra gli 87 comuni colpiti, con particolare riferimento alle province di Macerata, Fermo e Ancona. Fino al 2020 ha elaborato una capillare rete di attività grazie alla mobilitazione di quaranta partner, con capofila la cooperativa Opera. Le occasioni di educazione si rivolgono direttamente a mille e cinquecento ragazzi e alle loro famiglie, i campi estivi sono una delle manifestazioni per rompere l’isolamento che si è creato attorno a chi vive nelle aree terremotate.
ESG89 Group ha voluto verificare con dovizia di dati lo scandire dei governi dal dopoguerra ad oggi. E come risulta plasticamente l’Italia, proprio per la sua struttura istituzionale, ha dimostrato tutta la sua fragilità di governo. Fragilità di governo che fa il paio, però, con fragilità di visione del Paese.
"Oggi, inoltre, viviamo un momento dove la velocità dei cambiamenti e la volatilità dell’elettorato determinano alternanze di governi molto differenti tra loro per valori e programmi - commenta Giovanni Giorgetti Ceo di ESG89 Group - generando instabilità e cambiamenti repentini tutt’altro che duraturi. Si assiste a provvedimenti di un governo completamente smantellati da quello successivo. Questo stato di cose in apparenza rende vivace la dimensione politica, in realtà produce finte riforme di corto respiro, più attente ai consensi elettorali immediati che alle concrete esigenze del Paese. Uno scenario così instabile – prosegue Giorgetti - ostacola gli investimenti degli operatori economici, che per definizione hanno bisogno di un orizzonte di medio lungo periodo".
Dello stesso tono il commento che abbiamo chiesto ad Antonio Baldaccini (Ad UmbraGroup). "Nel mondo della pizza c’è sempre un grande rimpasto. Il nostro modello politico è culturalmente metabolizzato e accettato tra gli italiani, che sono poco curiosi a sperimentare nuovi modelli politici e sociali necessari per determinare nuovi assetti comportamentali in un mondo sempre più globale. C’è bisogno di innovazione e tecnologia a supporto di chi governa. Ma i problemi di uno stato non si risolvono urlando nelle piazze o scrivendo nei blogs, né tanto meno facendo tweet o postando su Facebook. Ogni giorno ai nostri politici è richiesto di agire con competenza, passione e determinazione al fine generare valore e lavorare per il bene comune di tutti gli italiani".
"Riduciamo i tempi della legislatura a tre anni come possibile rimedio alla costante instabilità - il commento di Giuseppe Rivetti, Professore di Diritto Tributario all'Università di Macerata -. L’articolato studio, infatti, dimostra la strutturale incapacità degli esecutivi di rimanere in carica per tutta la durata della legislatura (cinque anni). Salvo rare eccezioni, nessun governo è riuscito a restare in carica per un periodo superiore ai tre anni (la media si attesta attorno a un anno e due mesi). Ciò suggerisce una riflessione sui tempi della legislatura, poiché le evidenze rischiano di rendere privo di effettività l’art. 60, primo comma, della Costituzione: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni. Del resto, un Parlamento che continui ad essere slegato dalle sorti degli esecutivi, come attualmente configurato dalla nostra Costituzione, può determinare un allontanamento sempre crescente degli elettori – non a caso l’astensionismo in alcune zone del Paese supera il 50% – . Peraltro, appare opportuno evidenziare come l’obiettivo della nostra Costituzione sia quello di creare un rapporto reale con il territorio. Risulta, quindi, coerente sotto un profilo politico, l’esistenza di un legame temporale tra gli eletti e gli elettori che valorizzi in modo esclusivo la durata di quel rapporto primario (e non sopravviva alla volontà espressa con il voto)."
"In ogni caso, l’instabilità dei Governi rappresenta una costante della nostra storia parlamentare - conclude il professor Rivetti -. Durante la prima Repubblica – dal 1945 al 1994 – i governi venivano eletti per poi cadere con una frequenza di poco superiore all’anno. Nel tempo delle post-ideologie e della progressiva scomparsa dei partiti, la situazione, se possibile, peggiora. Scompaiono punti di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità che snatura le identità personali e collettive, con inevitabili incidenze negative sulle vicende politiche di cui sono parte. In tale contesto la riduzione temporale della legislatura a tre anni, accompagnato da una revisione del sistema bicamerale e riduzione del numero dei parlamentari, potrebbe rendere l’azione degli esecutivi più funzionale e scoraggiare la ricerca di ‘soluzioni altre’."
Lunedì 16 settembre suonerà la campanella per tutti gli studenti della provincia maceratese e in molti si sono già preparati a sedersi sui banchi provvedendo all’acquisto dei nuovi libri di testo e in tantissimi preferiscono ancora procacciarsi i manuali con il mercato del libro usato.
“Ormai sono dieci anni che abbiamo dato il via a questo progetto e nel tempo l’attività, a dispetto di ciò che si può pensare, è incrementata notevolmente” – ci racconta Annalisa Del Monte, dell’omonima libreria in via XXIV Maggio, uno dei pochi (se non l’unico) luogo in cui è ancora possibile vendere e comprare i libri di testo scolastici usati in Provincia.
“Il libro di testo elettronico o i tablet infatti hanno un uso che è ancora molto limitato; ciò che magari può disincentivare il fenomeno del mercato del libro usato è invece il cambio completo dei manuali negli elenchi dei vari istituti che escono a metà giugno. È proprio in questo periodo dell’anno che inizia la raccolta e abbiamo moltissima richiesta non solo da tutta la provincia di Macerata ma anche da quelle di Ancona e Fermo” – spiega la titolare della libreria nata del 1972 nel cuore di Macerata.
Esattamente come funziona il mercato del libro usato? “Chi vende guadagna il 25% del prezzo del manuale mentre chi acquista lo fa a metà prezzo – spiega la Del Monte -. Il tutto parte con un servizio di prenotazione e, mano a mano che i libri usati vengono portati in libreria, sono poi consegnati agli utenti seguendo questo ordine. Siamo noi a fare la selezione: la prerogativa principale è che il libro non sia segnato con la penna mentre matita ed evidenziatore sono accettati. Poi valutiamo ovviamente se sono completi di tutti gli allegati come ad esempio cd o altro.”
“È difficile parlare di una media precisa di libri venduti perché dipende dalla conformazione della scuola ma sicuramente la richiesta è tanta e, negli anni, è incrementata di molto perché le famiglie si rendono conto che c’è una buonissima possibilità di risparmio in modo semplice, comodo e sereno” spiega la titolare.
“Infine, quando termina la campagna vendita, facciamo il resoconto del venduto anche se prima di quel momento parte il servizio libero e quindi, da una certa data in poi, chiunque può acquistare un determinato libro. C’è anche chi va alla ricerca esclusiva dell’usato e se un libro non ha questa caratteristica non lo acquista” ha concluso la Del Monte.
Lei è Samara Morgan, personaggio immaginario femminile che compare nel film horror statunitense The Ring del 2002 e fino a poco tempo fa era una perfetta sconosciuta ai più ma di recente è balzata agli onori della cronaca italiana (e da qualche giorno anche cittadina) grazie a degli scherzi messi in atto da qualche burlone.
A dire il vero, il cosiddetto "The Ring Prank" gira nella rete da diversi anni, opera di tre giovani australiani, Max, Rebeen e Arman Jalal, tre fratelli che sono diventati il tormento della città di Melbourne, in Australia, e hanno sollevato un polverone mediatico per il modo in cui si divertono a prendere in giro (e filmare) la gente. Oltre alla bambina di The Ring, infatti, i Jalals usano fare scherzi vestiti da arabi, lanciando zaini nei posti più disparati, come fast food, auto ferme al semaforo o vicino a persone prese a caso, scatenando delle fughe forsennate da quello che tutti credono essere una bomba.
Come dicevamo, lo scherzo che ha per soggetto la bambina di The Ring, approdato in Italia da qualche tempo con il nome "Samara Challenge", negli ultimi giorni è sbarcato anche a Civitanova e sono diverse le segnalazioni in rete della sua presenza in città con commenti che hanno poco di scherzoso. Monti infatti sono realmente preoccupati nel caso lo scherzo venga messo in atto a persone deboli di cuore che potrebbero avere gravi conseguenze. "Dite quello che volete - scrive qualcuno nel gruppo social cittadino - , se quando porto fuori il cane dovessi imbattermi in una figura simile non è che gli vado incontro a dargli una pacca sulla spalla, soprappensiero mi spaventerei e non poco. E se succede a qualche persona debole di cuore?"
Sembra che del caso si stiano interessando anche le forze dell'ordine.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un immobile sito in località Parolito, al civico numero 69.
Per effetto della nuova disposizione, a seguito dei lavori di recupero e miglioramento sismico che hanno comportato una spesa di oltre 120 mila euro, lo stabile che è composto da due abitazioni e un deposito, è quindi tornato di nuovo agibile e a disposizione dei proprietari che, a tre anni dal sisma, potranno tornare ad abitarlo e utilizzarlo.
E rientrerà a casa dopo le scosse, e i successivi lavori di recupero, anche una famiglia residente in un villino sito di via Tronto, nella zona Scaloni. In questo caso le opere di riparamento del danno hanno comportato una spesa di poco superiore ai 90 mila euro.
Occhiali scuri. Tanti. Marco Sciarabba era un ragazzo solare, buono e sempre pronto ad aiutare gli altri. Basta guardare i volti e gli occhi di chi, quegli occhiali scuri, ha deciso di non indossarli oggi pomeriggio, nel giorno del suo funerale, nella Chiesa di San Vincenzo Maria Strambi a Piediripa. "Dai raga, venite dentro, come se dovessimo entrare allo stadio". Qualcuno ha invitato i tanti che erano nel piazzale a entrare in chiesa.
"Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male". Questa la frase scritta sulle magliette dei tanti parenti, amici e conoscenti che oggi hanno dato l'ultimo saluto a Marco, in una chiesa gremita. Palloncini bianchi e rossi, i colori che il tifoso della Maceratese ha tanto amato, sono stati fatti volare in cielo all'uscita del feretro, abbracciati da un caloroso e lungo applauso.
I tantissimi tifosi della Maceratese presenti hanno deciso di salutarlo con tutti gli onori che si devono a un grande amante della sua squadra del cuore: cori, striscioni, sciarpe alzate e fumogeni per l'ultimo addio a Marco, una volta che il feretro, con sopra le maglie della Maceratese, è uscito dalla Chiesa, accompagnato da "Io vagabondo" e "Ti lascio una parola" dei Nomadi.
"Marco ci ha donato un momento per riflettere e per guardare dentro noi stessi - sono state le parole di Don Franco nell'omelia -. Nella vita, a tutti noi, è capitato più volte di sentirci giù di corda e pensare 'quale è il mio scopo?'. Tutti abbiamo dato una risposta diversa a questa domanda ed è questa la cosa bella: siamo tutti diversi e Marco, oggi, ci ha insegnato qualcosa di grande.
Gli amici di Marco, nel giorno del suo funerale, lo hanno omaggiato anche con striscioni per le vie della Città: uno in via Mattei e un altro all'inizio di Corso Cairoli. "Orgoglio, appartenenza, identità. Ciao Scià".
Per l’esecuzione di un intervento di riparazione dell’acquedotto Collattoni, che alimenta la città di Camerino, da eseguirsi nei pressi dell’area SAE del Comune di Pieve Torina, avverrà l’interruzione dell’erogazione diretta del servizio di distribuzione acqua potabile a partire dalle ore 08.30 di domani, 04/09/2019, prevedibilmente fino alle ore 20.00 e, comunque, fino alla fine dei lavori.
In caso di condizioni meteo avverse, l’intervento sarà posticipato alla giornata successiva o, comunque, appena ripristinate le minime condizioni per effettuare le lavorazioni in sicurezza.
Essendo l’acquedotto di Collattoni la principale adduttrice dell’acqua potabile di Camerino, fatte salve le capacità di accumulo dei serbatoi, sia pubblici che degli impianti privati, l’interruzione del servizio interesserà la zona del centro urbano e, indirettamente, le frazioni che si trovano tra la vallata del fiume Chienti e il centro storico (S. Marcello, Sentino, Servola, Baregnano, Varano, S. Luca, S. Gregorio, Pozzuolo, Teggiole, Statte).
Non sono previste interruzioni o disservizi per le frazioni tra il centro storico e il versante montano (Morro, Calcina, S. Ersamo, Sellano, Selvazzano, Valle S. Martino, Perito, Costa S. Severo).
L’ASSM Spa, gestore del SII, al fine di limitare i disagi, chiede agli Utenti di ridurre, per quanto possibile, il consumo di acqua potabile negli orari indicati e di utilizzare i serbatoi di accumulo di cui gli impianti di utenza devono essere dotati.
L’ASSM Spa, infine, si scusa con l’utenza per il disservizio e ringrazia anticipatamente per la collaborazione.
"Noi col cuore grosso al tempo stesso sicuri e fragili. Ciao Scià". Porta la firma della Curva Just e quindi dei tifosi della Maceratese lo striscione comparso oggi sul ponte di via Enrico Mattei che omaggia Marco Sciarabba, il 31enne scomparso sabato scorso.
Oggi, alle ore 16:00, presso la Chiesa di San Vincenzo Maria Strambi a Piediripa l'ultimo saluto a Marco.
209 pratiche private presentate su 1200 circa totali. 177 sono state verificate dal comune e rimandare all’Usr che ha rimandato indietro 122 pratiche con istruttoria completa. Su queste 122 sono stati emessi decreti di concessione di contributo per 68 pratiche per un totale di otto milioni e 206mila euro. 54 pratiche sono attualmente in istruttoria presso l’Usr e ci sono lavori reali per 43 di queste. 25 sono le opere concluse e quindi c’è chi ha potuto fare ritorno a casa. Sono ancora 600 gli sfollati. 21 Sae installate tra la zona Morelli (9) e la zona di San Cassiano (12) oltre a 21 appartamenti Erap che sono già stati assegnati.
Sono alcuni dei dati che racchiudono i tre anni del sisma nel territorio di Sarnano. “Posso dire che ora la ricostruzione sta veramente iniziando – le parole del sindaco Luca Piergentili -. I nostri uffici stanno attualmente lavorando su otto pratiche e 32 sono in attesa di verifica. Non c’è quindi un blocco negli uffici comunali. Non posso dire lo stesso per la fase dei finanziamenti, di cui noi non siamo a conoscenza. Certamente, da quanto ci riferiscono i cittadini, le procedure di liquidazione sono molto lunghe.
Sul fronte scuole, spiega il primo cittadino, “la nostra necessità era di quattro istituti e ne abbiamo già conclusi tre: il primo quello donato dal Friuli Venezia Giulia, il secondo dalla Fondazione Andrea Bocelli e della Only The Brave Foundation di Renzo Rosso e il terzo l’asilo nido donato da una ditta privata che ha eseguito i lavori insieme alla Protezione Civile nazionale e alla Regione Marche. Ora stiamo lavorando sulla quarta e ultima scuola, donata dalla fondazione Ania: qui sono già state poste le fondamenta ed è stato eseguito l’impalcato del piano terra. Entro Natale dovrebbe essere finita e ci tengo a ringraziare la Provincia per averci concesso l’area.”
“Le chiese sono tutte di proprietà della Diocesi e anche qui si sta lavorando. La Chiesa di Santa Maria Centrale è stata messa in sicurezza ed è fruibile al culto; la chiesa di San Francesco è attualmente in uso ma sono necessari degli interventi; le Chiese di Sant’Agostino e San Rocco sono fruibili – ha spiegato il sindaco -. Nell’ultima ordinanza relativa ai luoghi religiosi sono state finanziate sei chiese tra cui quella del nostro territorio comunale più antica, l'Abbadia di Piobbico, che è gravemente lesionata e che verrà riparata.”
“Abbiamo ottenuto poi, e sta per partire, la gara per la parte dello stabile del comune lesionato (3 milioni di euro) – ha continuato il primo cittadino -. Un milione e 300mila euro sono invece i finanziamenti destinati al cimitero che, in parte, non è agibile. Come comune stiamo inoltre curando la ristrutturazione del cinema che diventerà un cineteatro dato che quello che attualmente si trova nella parte alta della città è gravemente lesionato; in questo modo le associazioni culturali potranno tornare a lavorare in un’area in grado di ospitare circa 150 persone.”
Sulla questione dei servizi sanitari, Piergentili spiega che sono stati ripristinati tutti da più di un anno. “L’Asur ha reso nuovamente fruibile l’ex ospedale, dove erano presenti degli ambulatori, e l’attività è tornata quella che c’era prima del terremoto. Stiamo ora valutando la possibilità di un maggiore utilizzo di una palazzina a due piani che potrebbe diventare una casa della salute.” Piergentili non ha potuto poi non affrontare uno degli argomenti di maggiore rilevanza del territorio di Sarnano, quello delle Terme di San Giacomo. “A oggi rimane una delle più grandi delocalizzazioni del terremoto sia come valore sia come qualità – spiega il sindaco -. È stata la prima opera pubblica alla quale è stata messa mano e ha rappresentato l’inizio della nostra rinascita. Anche in questo caso l’offerta è aumentata rispetto al periodo precedente al sisma e c’è una grande risposta da parte dei turisti.”
“Sulla Pinacoteca, uno dei luoghi più apprezzati dai turisti, abbiamo subito adoperato una messa in sicurezza propedeutica alla riapertura, mettendo in sicurezza le mura e garantendo l’esposizione delle opere – ha spiegato Piergentili -. Abbiamo quindi portato lì le opere di Santa Maria, che hanno una stanza a loro dedicata. Abbiamo poi riaperto la nostra "stravagante" collezione di martelli e in parte abbiamo riaperto le porte anche di quella delle armi, composta da 520 pezzi (ora solo 80 sono in esposizione). Sempre nello stesso stabile abbiamo riaperto il museo di arte sacra e per questa ultima struttura abbiamo ottenuto un finanziamento di 630mila euro, oltre a quello del sisma, concesso dalla Regione Marche. La volontà è quella di aumentare la nostra capacità espositiva.”
Il comune sta anche lavorando sul Decreto Sicurezza e il progetto che è stato finanziato è quasi pronto: 42 telecamere Ocr saranno disponibili sul territorio di Sarnano. Sono terminati anche i lavori di ristrutturazione del palasport e degli impianti comunali (con un finanziamento regionale di 300 mila euro). “Contiamo di aprire presto la struttura, che può contenere 2mila persone e, a breve, la stessa verrà intitolata al sindaco che in tre mesi l’ha costruita, Ermenegildo Piergentili – ha proseguito il primo cittadino, figlio del compianto ex sindaco -. La struttura è stata ammodernata con un piano in parquet e contiamo di poterla utilizzare per le date zero di band importanti del panorama musicale. Noi cerchiamo di proporci perché più rendiamo il nostro territorio appetibile sul fronte del turismo e maggiore è il riscontro diretto."
“Il tessuto commerciale sembra aver retto bene al sisma, anzi, vi dirò di più, qualche giorno fa una nuova attività ha aperto qui in centro storico – spiega Piergentili -. Ci sono state sì alcune delocalizzazioni ma sempre all’interno del paese. A breve inoltre si costituirà un’associazione di commercianti che sono sicuro supporterà l’Amministrazione con un confronto continuo. Sarnano non è un paese che si è abbattuto o che è morto con il terremoto e ruolo dell’Amministrazione è di sostenere il più possibile la comunità.”
Due sono le zone rosse ancora esistenti nel comune montano. "Piobbico, che è costruita su una frana e conta molti danni gravi e sulla quale è previsto il monitoraggio, e la zona dell’abitato di San Cassiano, dove abbiamo fatto un gran numero di demolizioni - ha spiegato il sindaco -. Anche in quest’ultimo caso parliamo di ricostruzione pesante dove le case dovranno essere demolite e ricostruite da zero.”
“Forse andrò controcorrente rispetto al resto della popolazione e dei miei colleghi ma credo che la situazione, più andiamo avanti, e più peggiorerà perché nel momento in cui saranno presentate tantissime pratiche ci sarà il problema dell’intasamento – ha concluso il sindaco Piergentili -. Ci lamentiamo ora che non si riesce a concludere le pratiche quando sono davvero poche; se domani dovessero arrivare tutte insieme dell’Ufficio ricostruzione sarebbe ancora peggio perché si creerebbe un intasamento vero e proprio. Se il personale affidato ai comuni rimane sempre questo, saremmo sicuramente in difficoltà.”
L’orologio della Torre dei Tempi di piazza della Libertà a Macerata è fermo alle 17:30 a causa del violento temporale che ieri pomeriggio si è abbattuto sulla città. Salta quindi oggi il tradizionale appuntamento delle ore 12 con il carosello dei magi e dell’angelo che rendono onore alla Madonna seduta in trono con il Bambino in braccio. La ditta di manutenzione, subito allertata, in giornata provvederà alla riparazione cercando di poter rispettare l’uscita degli automi prevista per le 18.
"Il presidente Conte ci ha detto che se il governo va in porto ci sarà l'attenzione alle regioni del Centro Italia colpite dal terremoto e l'impegno alla ricostruzione materiale ed economica". Lo riferisce Roberto Micheli, del coordinamento Terremoto Centro Italia, al termine delle consultazioni con il premier. "Incontrandoci Conte fa onore a tutte quelle persone impegnate in questi tre anni per sostenere le popolazioni colpite", sottolinea.
"Speriamo in una continuità e oggi siamo soddisfatti - afferma Romolo Trenta, di Arquata del Tronto - Già quando lo abbiamo incontrato a Norcia, il premier aveva mostrato sensibilità. Usciamo da questo incontro con fiducia e speranza ma saremo sul campo, presenti e vigili".
Francesco Di Biagio, altro componente della delegazione, dice: "Conte ci ha rappresentato la sua insoddisfazione per lo stato dell'arte. Lo abbiamo apprezzato molto, anche se non dobbiamo fare processi ma guardare al futuro. Ci aspettiamo dal governo che verrà risposte in tempi brevissimi".
Fonte e credit foto: Ansa
AGGIORNAMENTO ORE 9:00 DEL 3 SETTEMBRE
"Dopo una giornata di incontri con una delegazione di Terremotati apprendo con profonda soddisfazione che il Premier in pectore Giuseppe Conte ha dichiarato che se il Governo va in porto, assicura l’impegno del nuovo esecutivo per la ricostruzione materiale ed economica delle zone colpite dal terremoto del centro Italia. Allora, mi chiedo: in questi 15 mesi dove stava ? E così mi viene in mente il grande Alberto Sordi ne 'Il Marchese del Grillo' che si alzava tardi e Ricciotto, il suo assistente, avvisava dal balcone della camera da letto chi lavorava sotto al cortile di riprendere l'attività l'urlo: "s'è svegliatooooo''. Così Sergio Pirozzi, postando un frammento del film di Monicelli, ironizza sulle dichiarazioni di Giuseppe Conte alla delegazione del comitato dei terremotati ricevuti ieri.
La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso, in data odierna, un'allerta meteo che entrerà in vigore dalle ore 00:00 del 3 settembre e sarà valida per tutta la giornata di domani, fino alle ore 24:00.
Da nord a sud della nostra Regione sarà in vigore l'allerta gialla per quanto riguarda la presenza di fenomeni temporalerschi che, nello specifico, per quanto riguarda la nostra Provincia, interesseranno tutte le aree, da quelle montane e interne fino alla costa.
Le temperature saranno in diminuzione, in particolare nei valori massimi. I venti saranno nord orientali di brezza tesa o di vento moderato nelle zone interne con raffiche fino a vento fresco; di vento moderato o di vento teso lungo la costa con raffiche fino a vento forte in particolare lungo la fascia costiera settentrionale
"Si vuole dare un segno di cambiamento? Bene, ma non e' certo ricevendo oggi una delegazione di associazioni dei terremotati, che poi non si sa chi sono, che il premier incaricato Giuseppe Conte può dare un segnale di vicinanza delle istituzioni. Perché dopo 14 mesi o non si fida di quello che hanno fatto sia Crimi che Farabollini o non c'e' comunicazione tra loro o, ancora più paradossale che disconosce il lavoro che hanno fatto finora il sottosegretario e il commissario straordinario. Insomma non vorrei che la toppa fosse peggio del buco perché le macerie ancora sommergono le tante belle parole fin qui dette''. Sergio Pirozzi, già sindaco di Amatrice e Presidente della Commissione Terremoto e grandi rischi della Regione Lazio non usa mezzi termini per commentare l'incontro di oggi a Palazzo Chigi con Giuseppe Conte. ''Non vorrei - chiosa Pirozzi - che tutto rientri in una operazione di propaganda già pianificata, considerato che, per la funesta ricorrenza, si e' tornati a parlare di terremoto in coincidenza con il risveglio del 'mostro' di questi giorni. Insomma - avverte Pirozzi - o questo governo che sta per nascere o il prossimo con le elezioni danno un segno vero di discontinuità, o faremo ricorso a tutti coloro che dal mondo della solidarietà ci hanno sostenuto per sostenerci ancora contro questa burocrazia e contro questo malcostume istituzionale. In queste terre - ricorda Sergio Pirozzi - finora abbiamo vissuto poca giustizia, il poco che e' stato ricostruito viene dalle donazioni generose degli italiani, poca dignità.
Serve una legislazione d'emergenza con un commissario per i comuni distrutti che abbia poteri speciali e possa agire in deroga contro una burocrazia che soffoca qualsiasi ipotesi di ricostruzione. Lo si e' fatto per Genova, lo si faccia anche per il centro Italia terremotato''.
La Croce Verde di Macerata per i festeggiamenti del Patrono S.Giuliano ha messo in campo le sue risorse per assicurare l’assistenza medico/sanitaria durante l’intera durata delle manifestazioni cittadine.
Un importante presidio al servizio dei tanti visitatori che nei giorni scorsi hanno affollato le vie della città per la fiera e per le iniziative che si sono svolte per festeggiare S.Giuliano.
La Croce Verde, mossa come sempre da un sano spirito di servizio, ringrazia tutti i volontari ed i militi che si sono prodigati per assicurare lo svolgimento del servizio e che hanno permesso di rinsaldare il legame storico che lega la vita di questa benemerita Associazione alla città di Macerata.
Un edificio di tre abitazioni sito all’incrocio tra via Monte Catria e via Monte Conero, nel quartiere Uvaiolo, è tornato di nuovo agibile dopo i lavori di recupero dei danni finanziati con un intervento di 100mila euro da parte dell’Ufficio speciale della Ricostruzione.
In queste ore il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato inutilizzabile la struttura che conta una decina di residenti.
È uscita oggi la classifica del Sole 24 ore, che si occupa dell’indice di sportività nelle province italiane, curato da PtsClas. La Provincia di Macerata è terza dietro a Trento, prima per la quinta volta su 13 edizioni dell’indagine, e Trieste vincitrice dello scorso anno.
Le altre province marchigiane sono al 27esimo posto con Fermo, al 28esimo con Ancona (che primeggia nello sport indoor), 32esimo con Ascoli e 40esimo con Pesaro e Urbino.
La parte bassa della classifica è occupata dal sud con la provincia di Enna che occupa l’ultimo posto.
Tra i 32 indicatori Macerata svetta negli sport di squadra: è prima nel volley (tornei nazionali e Internazionali), e prima in squadre e territorio.
Macerata è terza nelle società dilettanti (al primo posto c’è Fermo) e nel calcio dilettanti, quarta per numero di società nello sport paralimpico.
Come ogni anno l’indice di sportività verrà utilizzato nella Qualità della vita 2019, la classifica che storicamente viene pubblicata a fine anno e che misura i livelli di benessere del territorio. Fa parte della storica indagine condotta dal Sole 24 Ore, che quest’anno taglia il traguardo dei trent’anni dalla sua prima edizione.
Prosegue la battaglia legale legata ai negozi di cannabis light, fortemente portata avanti nella nostra provincia dal questore di Macerata Antonio Pignataro. Dopo la promessa della chiusura di tutti i punti vendita fatta dell'ex ministro degli Interni Matteo Salvini, i giudici dei tribunali di tutta Italia continuano però a dare ragione a produttori e commercianti che hanno subito la chiusura dei propri punti vendita. È successo a Caserta, Genova, Mantova, Padova e Perugia ed era successo circa un mese fa anche ad Ancona (leggi qui).
Il punto del contendere è la mancanza di una norma che stabilisca come si dimostri l'effetto drogante delle sostanze: l'unico riferimento resta la soglia dello 0,5% di Thc, come stabilito dall'attuale legge sulle droghe. Questo nonostante vi sia la sentenza della Cassazione dello scorso maggio che impone il divieto di vendita di prodotti dedicati ai derivati della cannabis (leggi qui).
Il copione resta lo stesso: la Polizia provvede al sequestro della merce e alla chiusura dei negozi, dopodiché i titolari ricorrono alla magistratura e - qualora si ravvisino limiti sotto lo 0,5% di Thc - i giudici provvedono alla loro riapertura.