Percorrendo la strada provinciale 61, tra colline avvolte nella nebbia e foglie bagnate sull'asfalto che con il loro scrosciare disturbano la quiete del silenzio, c'è una casa blu puffo che si erge in lontananza. Quella è la nostra destinazione. Ci troviamo a Mogliano, comune di poco più di 4000 mila anime della provincia maceratese, divenuto punto di riferimento mondiale per l'eccellenza Made in Italy. Qui vive e lavora la famiglia Nardi, conosciuta in tutto il mondo per la lavorazione artigianale dei vimini. Entriamo nella loro bottega. Ci accolgono i Nardi Senior, i figli Dino e Tonino a sua volta accompagnato dalla moglie Morena e dalla giovane figlia. Con loro, tra un cesto di vimini e una borsa, quattro cani, un gatto, un pappagallo e un canarino a rasserenare l'atmosfera e rendere meno pesanti le ore trascorse ad intrecciare capi che rappresenteranno la base per oggettistica e pelletteria delle più conosciute case di moda del mondo.
"Tutto è partito nel 1987 quando mio fratello Dino ha deciso di avviare questa attività - racconta Tonino -, ma le cose non sono sempre andate bene: ci sono stati tanti momenti nei quali il lavoro ha scarseggiato e si è pensato di poter abbandonare questa professione che era stagionale e non equamente retribuita. Da 7 anni a questa parte, ancora non ci rendiamo conto neppure noi del come sia accaduto, tutto è cambiato all'improvviso".
I prodotti grezzi realizzati dalla famiglia Nardi hanno attirato l'attenzione delle Maison di moda più importanti al mondo: "Sono venuti a trovarci qui nella nostra bottega stilisti importanti sui quali preferiamo mantenere il massimo riserbo, non credevamo quasi ai nostri occhi quando li abbiamo visti entrare nella bottega. Quando abbiamo ricevuto le loro chiamate per prendere un appuntamento abbiamo pensato a degli scherzi telefonici. Invece oggi le borse che produciamo in provincia di Macerata vengono vendute a Parigi e New York".E' stata la mamma di Dino e Tonino ad insegnare ai figli l'arte dell'intreccio dei vimini, una tradizione del Made in Italy andata quasi dimenticata. Gli sguardi fieri della bottega a conduzione familiare profumano di storia e di vita vissuta. Gli animali sornioni cercano affetto e attenzioni, ma qui il tempo è poco e i clienti sono tanti e particolarmente esigenti. Si lavora nel mood della catena di montaggio: Dino e Tonino preparano la base, la mamma dà una mano con la sua esperienza, la figlia di Tonino rifinisce il prodotto sotto lo sguardo vigile del papà e la signora Morena si occupa del controllo qualità.
"Le nostre borse vengono vendute nel mondo anche più di 4000 euro a pezzo. Ma noi ci occupiamo solo di una parte della lavorazione, quella principale, il passaggio successivo avviene però all'interno delle case di moda. Siamo davvero fieri, da maceratesi, di poter essere così tanto riconosciuti e apprezzati per un lavoro che oggi, attraverso apposite scuole, cerchiamo di tramandare ai più giovani per far sì che l'arte e la tradizione non vengano mai abbandonate".
Questa è la storia di una famiglia che è riuscita a tramandare l'arte dell'intreccio nel mondo:
Sabato 20 novembre ricorre come di consueto la Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e per l'occasione l'Amministrazione del Comune di Macerata ha deciso di illuminare la suggestiva struttura dello Sferisterio di blu, per rinnovare ancora una volta il proprio impegno sviluppato nel corso del tempo rispetto a un tema così sensibile e di interesse collettivo.
«Si tratta di una data simbolica - ha dischiarato il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro - che come amministratori ci stimola a un lavoro costante per garantire diritti e opportunità per le generazioni più giovani. I bambini e gli adolescenti rappresentano il nostro futuro e dobbiamo salvaguardarli e proteggerli, garantendo un corretto sviluppo e dando loro la possibilità di realizzarsi pienamente in una società sempre più complessa.»
La Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza viene celebrata ogni anno il 20 novembre per ricordare la Dichiarazione dei diritti del fanciullo approvata nel 1959 durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il 20 novembre del 1989, inoltre, le Nazioni Unite, adottarono la Convenzione sui diritti dell’infanzia che venne poi ratificata in Italia con la Legge 27 maggio 1991, n.176.
È stata approvata dalla Giunta Comunale la delibera relativa al pagamento del canone forfettario in merito ai locali comunali occupati dalle associazioni cittadine, che sarà attivato ufficialmente il 1° gennaio 2022. Nello specifico, è previsto un versamento di 300 euro annui per i locali fino a 30 metri quadri, di 500 euro l’anno per i locali dai 31 al 60 metri quadri, di 650 euro all’anno per i locali da 61 metri quadri in poi. I 300 euro annui saranno applicabili anche ai magazzini o locali utilizzati esclusivamente come depositi di materiale senza che si svolga alcuna attività associativa, mentre il canone sarà di 200 euro annui per le associazioni con utenze autonome. Nel caso di condivisione dei locali da parte di più associazioni l’importo andrà suddiviso tra queste con un minimo di 200 euro ciascuno, mentre in caso di presenza nel locale di un’attività di somministrazione alimenti e bevande sarà obbligatorio separare le utenze e non potrà essere applicato il canone omnicomprensivo.
«Lo sforzo che il Comune profonde a favore delle associazioni maceratesi - ha dichiarato l’assessore con delega alle associazioni Marco Caldarelli - è conseguenza della valorizzazione dell’attività delle stesse, imprescindibile e fondamentale esercizio di libertà e sussidiarietà per tutta la città e riconoscimento del valore sociale di questi indispensabili corpi intermedi, in una Macerata che si può vantare di avere una vita associativa ricchissima di attività e di realtà in costante crescita, tra le prime in Italia.»
L'accordo raggiunto dopo numerosi incontri fra le associazioni e l'Amministrazione Comunale risolve di fatto una annosa questione. Molti edifici pubblici infatti, non destinati ad attività istituzionale, sono da tempo assegnati, anche in condivisione, alle associazioni cittadine iscritte nell’apposito Albo comunale per lo svolgimento delle attività sociali, e per tali spazi la Giunta ha ritenuto oppurtuno richiedere di una cifra che non risulta comparabile con i canoni di mercato e che, nella maggior parte dei casi, comprende anche icosti per le forniture di luce, acqua e riscaldamento.
«L’Amministrazione Parcaroli è molto soddisfatta di aver instaurato una relazione proficua, leale e trasparente con le associazioni, condividendo con le stesse il percorso di relazione – ha aggiunto l’assessore al Patrimonio Andrea Marchiori -. Prima di affrontare le tematiche abbiamo ascoltato le esigenze e raccolto i suggerimenti, con Alfa abbiamo concordato il documento, oggi approvato, che pone fine a un annoso contenzioso ereditato dalla precedente Amministrazione e che rappresenta la base di partenza per un rinnovato impegno congiunto. Con queste premesse il patrimonio comunale diventa davvero patrimonio dei cittadini».
Tasso d'incidenza e ricoveri in crescita
Questo quanto emerge dal report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanità delle Marche. Nel corso delle ultime 24 ore, sono stati testati 4724 tamponi: 2442 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1086 nello screening con percorso antigenico, con 97 positivi rilevati) per un rapporto positivi/testati del 16%. Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 124,50 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 112,50).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 390, di cui 52 nella provincia di Macerata, 83 nella provincia di Ancona, 128 nella provincia di Pesaro-Urbino, 38 in provincia di Fermo, 72 in provincia di Ascoli Piceno e 17 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (76 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (91 casi rilevati), contatti in ambito domestico (124 casi rilevati), contatti extra regione (3), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (61), contatto in ambiente lavorativo (7), positivi in ambito scolastico/formativo (18), contatti in ambito assistenziale (2), contatti in ambienti di vita/socialità (6) e contatti in ambito sanitario (2).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto a ieri: incidenza al 16% oggi, rispetto al 12,% di ieri. Nelle ultime 24 ore è aumentato numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 88 (+2 rispetto a ieri), tra i quali 22 in Terapia intensiva (-1 rispetto alle ultime 24 ore), 42 in reparti non intensivi e 25 pazienti nel reparto di Semi Intensiva.
Oggi, purtroppo, si registrano anche tre decessi correlati al Covid: si tratta di un 76enne di Fermo che ha perso la vita all'ospedale cittadino, un 89enne di Serra dè Conti che è morto al Torrette di Ancona e una 85enne di Senigallia spirata al nosocomio Principe di Piemonte.
Vi sono, infine, 86 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone e alla Rsa di Galantara) e 5 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 1 a Pesaro, 1 a Civitanova Marche, 2 a Macerata e 1 ad Ascoli Piceno.
“Dobbiamo registrare, ancora una volta, continui abbandoni a livello stradale di sacchetti e rifiuti in generale, lasciati di fianco delle postazioni dei contenitori per umido, vetro e pannolini e pannoloni, come ad esempio in via Flaminia. Sempre più cittadini lasciano a terra o direttamente dentro i cassonetti i sacchetti con i rifiuti indifferenziati”. È quanto denuncia l’assessore alla sicurezza del Comune di Tolentino Giovanni Gabrielli.
“Bisogna pertanto ricordare – aggiunge - che i cassonetti marroni sono solo ed esclusivamente per il conferimento dei rifiuti organici (scarti di cibo) utilizzando sacchetti biodegradabili e compostabili, i cassonetti verdi per il vetro (bottiglie e barattoli senza coperchi e tappi) e i cassonetti gialli per pannolini”. "Allora ci chiediamo perché dentro vengono buttati sacchetti blu con il multimateriale o peggio ancora sacchetti gialli con l’indifferenziato? Crediamo che tutti debbano fare un ulteriore sforzo e rispettare le regole della raccolta differenziata dei rifiuti, porta a porta, evitando dannosi quanto inopportuni abbandoni che oltre a costituire possibili situazioni di inquinamento deturpano il paesaggio urbano ed agricolo della nostra città . Attenzione è importante rispettare gli orari, i giorni e la tipologia di rifiuti da conferire".
“Altro comportamento deprecabile – dichiara Gabrielli nella nota - è quello che vede il conferimento dei sacchetti in mater-bi non chiusi nei cassonetti marroni dell’organico con la conseguente fuoriuscita di rifiuti che creano cattivo odore, attirano piccoli insetti e sporcano l’interno dei cassonetti stessi, rendendo inutili le operazioni di lavaggio e sanificazioni degli stessi contenitori stradali. Non meno gravi gli abbandoni dei rifiuti e dei sacchetti nelle postazioni di campagna dove troppo spesso vengono lasciati rifiuti di tutti i tipi”.
“Si ricorda che è importante rispettare il calendario gli orari e la tipologia dei rifiuti da conferire. In particolare chiamo la collaborazione per il corretto uso della cesta di contrada San Giuseppe dove troppo spesso troviamo ammucchiati rifiuti di tutti i generi. Lasciare, ad esempio, nella cesta o a fianco dei cassonetti stradali il sacchetto giallo con l’indifferenziato significa che lo stesso rimane in quella postazione fino al lunedì successivo con tutte le problematiche che ne conseguono”.
“Serve solo buon senso, un po' di educazione civica e tanto rispetto per gli altri e per l’ambiente in primis. Ricordiamo che abbiamo sempre a disposizione il centro di raccolta (isola ecologica) di contrada Rotondo, aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle ore 19. Inoltre è attivo il servizio di ritiro a domicilio degli ingombranti e delle potature e sfalci. Informiamo anche che a breve verranno intensificati i controlli per evitare che nelle vicinanze di edifici interessati da lavori di ristrutturazioni o comunque da lavori edili, le imprese evitino di scaricare materiale di risulta con cementi nelle caditoie delle nostre strade. Infatti ultimamente ci vengono segnalate sempre più fognature “cementificate” che in caso di pioggia potrebbero creare situazioni problematiche e allagamenti”
"Cercheremo di monitorare questi abbandoni – precisa ancora l’assessore - con le telecamere già istallate, oltre a quelle dedicate al controllo del conferimento dei rifiuti e insieme e grazie ai Comitati di quartiere e di Contrada stiamo cercando di monitorare i comportamenti sbagliati dei cittadini, come in questo ultimo caso di via Flaminia. Certi comportamenti sembrano proprio fatti per dispetto e comunque ricordo che sono a disposizione per ogni segnalazione e per risolvere altre situazioni di abbandono dei rifiuti. Dobbiamo recuperare senso civico e rispetto delle regole per non vanificare il lavoro di chi rispetta il regolamento e degli operatori del Cosmari, oltre che del Consigliere dimissionario Antonio Trombetta”.
Addio a nonna Peppina, simbolo dei terremotati marchigiani.
Giuseppa Fattori viveva a San Martino di Fiastra e avrebbe compiuto 99 anni tra una settimana. Era diventata il simbolo, suo malgrado, dei terremotati dopo essere stata sfrattata dalla sua casetta provvisoria in legno, dichiarata abusiva, prima che venisse approvato il così detto decreto “Salva Peppina”. Si è spenta questa stamattina, proprio nella struttura abitativa che non aveva più lasciato da mesi.
Nonna Peppina era stata anche nominata Commendatore della Repubblica dal presidente Mattarella. "Non so se me lo merito – disse in quella occasione –, ma sono tanto contenta. Non mi aspettavo niente e la vita mi ha dato veramente tanto. Sono grata. Dedico questo riconoscimento a mio marito Gaspare, detto Rino, che non c’è più da tredici anni". "Era molto fragile Peppina". ha raccontato all'Ansa il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, ricordando che "ormai era un simbolo per tutti".
Giuseppa Fattori lascia le figlie Agata e Gabriella. I funerali avranno luogo domani alle 15 a Fiastra, presso il santuario Beato Ugolino di Fiegni.
Verso la conclusione l'iter burocratico per la conclusione dell'opera. È stato depositato il progetto preliminare per la realizzazione della nuova rotonda che sorgerà all’incrocio tra la provinciale Bivio Vergini e via Costamartina. Lo hanno comunicato quest’oggi, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della provincia Antonio Pettinari e il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, unitamente al progettista Matteo Giaccaglia . Si tratta di un iter necessario, che condurrà verso l’approvazione della variante al Prg che consentirà la realizzazione dell’opera, la quale già aveva avuto il suo primo via libera in consiglio comunale.
Ora ci saranno 60 giorni di tempo (quindi fino al 4 gennaio) per presentare osservazioni sui criteri e le linee guida del piano, che la Provincia aveva approntato già un anno fa rimodulandone uno realizzato negli anni passati. È proprio la Provincia, infatti, a portare avanti il progetto, utilizzando parte delle risorse derivanti dalla vendita dell’ex liceo scientifico. Il costo è di 550 mila euro.
La rotatoria di Costamartina adeguerà l’intersezione esistente tra la strada provinciale 10 Bivio delle Vergini – Civitanova Marche, la strada comunale Costamartina e contrada San Domenico. Si tratta di una porzione di strada particolarmente critica, resa ancora più pericolosa dall'elevata velocità con cui i veicoli affrontano l’incrocio. Per cui la realizzazione di tale rotatoria comporterà importanti miglioramenti di efficienza rispetto all'intersezione o preesistente, sia per quanto riguarda la fluidità del traffico, sia per la sicurezza della circolazione.
“E’ un giorno importante – esordisce Pettinari – non solo perchè riesco a mantenere anche questa promessa, ma soprattutto perché diamo una risposta importante in termini di sicurezza stradale ai cittadini. E per noi questo aspetto viene prima di tutto. La realizzazione del progetto rende me e l’amministrazione comunale di Civitanova molto felici”.
“È un’opera che la città aspettava da tempo – gli fa eco il sindaco Ciarapica – . La zona in questione è molto trafficata e in più costituisce un punto di accesso obbligato per accedere all’ospedale cittadino, oltre che alla città Alta, per questo un’infrastruttura del genere era fondamentale”. “Dopo i vari passaggi burocratici contiamo nel giro di qualche mese di arrivare all’approvazione del progetto esecutivo. Fondamentale ancora una volta – sottolinea il primo cittadino di Civitanova – la sinergia tra le due amministrazioni, come già accaduto riguardo la riqualificazione dell’area dell’ex liceo Scientifico di Fontespina (dove presto sorgerà un supermercato).
Per quanto concerne i tempi di realizzazione, si pensa di avere l’opera conclusa a stretto giro. “Se entro febbraio - spiega ancora Pettinari - verrà approvato il progetto, contiamo di terminarla prima della prossima estate” . La rotatoria avrà 40 metri di diametro, e sarà dimensionata per sostenere anche una eventuale crescita del traffico in questa zona; inoltre saranno realizzati un collegamento pedonale tra la piscina e la pista ciclabile e un nuovo attraversamento pedonale dotato di semaforo.
La classifica di presenze turistiche 2021 stilata dalla Regione Marche incorona Cingoli tra i luoghi più gettonati della stagione turistica 2021. Il comune risulta al 7° posto della classifica provinciale maceratese alle spalle di Porto Recanati, Civitanova, Macerata e Recanati. Ma è risultato al 1° posto tra i borghi più visitati dell’entroterra.
Ben 36.203 le presenze rilevate per il 2021 (31.029 del 2018 e i 34.500 del 2019 per citare gli ultimi anni) che confermano un ormai decennale trend crescente in termini di presenze turistiche in città e nel territorio. Il turismo sul Balcone delle Marche nel 2021 ha continuato a salire annullando di fatto i riflessi negativi della pandemia (per il 2020, nonostante il lock-down, la città aveva comunque fatto registrare il risultato di 31.485 presenze).
«Cingoli – ha dichiarato il Sindaco Michele Vittori - continua ad essere, confermando una lunga tradizione, una meta da raggiungere, da visitare e da godere!». Aggiunge inoltre «grazie all’essenziale lavoro di squadra dell’Amministrazione Comunale, associazioni ed attività ricettive del territorio sono stati organizzati pregevoli eventi che hanno saputo richiamare ed incuriosire turisti da tutta la penisola. I servizi offerti sono notevolmente migliorati».
Stretta sull’abbandono indiscriminato di rifiuti a Potenza Picena: Il Comune installa delle fototrappole
Giulio Casciotti , vicesindaco e assessore all'Ambiente, e Massimo Caprani Consigliere con delega alla Polizia Locale, comunicano che il 15 novembre l'Amministrazione comunale ha votato un atto di indirizzo rivolto agli uffici competenti per acquisto e installazione di telecamere mobili avente come finalità il controllo delle aree in cui vengono abbandonati in modo scorretto i rifiuti. L’abbandono scorretto dei vari materiali di scarto avviene, sia nelle zone periferiche che centrali della città, soprattutto nelle ore notturne, dal momento che la Polizia Locale non espleta il proprio servizio.
In risposta all'articolo del giorno 16 novembre 2021 - "Ex ParkSì da horror, prosegue lo scaricabarile tra APM e il Comune fra i disagi dei dipendenti" - riceviamo e pubblichiamo:
"La Faisa-Cisal consapevole dei disagi descritti da alcuni colleghi resta, comunque, in attesa dell’incontro con amministrazione comunale di Macerata e azienda previsto il giorno 24 novembre, dove l’ordine del giorno tratterà di questo argomento. Auspicavamo, comunque, un articolo unitario di risposta come RSU, dato che l’argomento dalla nostra parte sindacale è molto sensibile".
Contribuire alla crescita economica e sociale del territorio nel rispetto dei valori ambientali e paesaggistici e in un’ottica di un modello di creazione di valore condiviso. È uno dei principi cardine della strategia di business del Gruppo Enel che trova piena applicazione nei protocolli firmati rispettivamente con il comune di Caldarola e con il comune di Serrapetrona per la valorizzazione naturalistica, turistica e paesaggistica dei due comuni marchigiani che circondano il lago di Caccamo .
Grazie agli accordi tra Enel, gestore dell’invaso di Borgiano che alimenta l’impianto idroelettrico Belforte I, i comuni di Caldarola e di Serrapetrona potranno utilizzare le aree che circondano il lago per la promozione turistica e sociale e la valorizzazione del territorio, realizzando percorsi naturalisti e appositi sentieri alla scoperta delle bellezze del luogo. Entrambi gli accordi integrano quello già vigente con l’Unione Montana dei Monti Azzurri, in virtù del quale è possibile praticare, sul medesimo invaso, sport acquatici quali canoa, kayak e cablewakeboarding. La fruizione delle sponde da parte del pubblico avverrà secondo le misure di sicurezza nell’ambito della gestione della diga e dei regolamenti previsti dalla Regione Marche.
Dopo il difficile periodo per le attività turistiche messe a dura prova dalle restrizioni della situazione pandemia, la ripartenza delle attività turistiche rappresenta un’importante occasione per il rilancio e lo sviluppo economico e sostenibile dell’entroterra marchigiano e dei due comuni della provincia di Macerata, già provati dal sisma del 2016.
"Nel periodo post sisma il paese di Caldarola, scrigno di monumenti storici ed opere artistiche di inimmaginabile valore, ha dovuto purtroppo affrontare la chiusura di numerose strutture, perché inagibili e non fruibili ai turisti - ha dichiarato il sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti -. In tale difficile contesto, valorizzare il territorio naturalistico e paesaggistico diventa un’opportunità ed una priorità assoluta. Il lago di Borgiano o di Pievefavera rappresenta la via principale per la valorizzazione di gran parte del nostro territorio, che attraverso la fruizione al pubblico dell’invaso secondo criteri ricettivi e sportivi può dare vita a strategie di sviluppo uniche nel settore. Enel si è dimostrata fin da subito particolarmente disponibile e sensibile alle necessità e alle esigenze di sviluppo del territorio".
“È stato fatto un importante lavoro di partecipazione con operatori turistici locali, con l’obiettivo di aumentare l’attrattività del territorio e sfruttarne le potenzialità - ha dichiarato il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi -. Questo è un territorio ricco di un notevole patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale ove l’immagine turistica dei Laghi, non solo quella di Borgiano ma anche di Fiastra e Polverina, e tutto il comprensorio limitrofo, andava colta per proiettare il territorio tutto verso una promozione turistica unitaria e più qualificante. Questo Protocollo di Intesa firmato con l’Enel, rappresenta un tassello fondamentale per l’attuazione del PIL, consentendo così l’opportunità di utilizzare delle specifiche aree adiacenti all’invaso per una fruizione turistica dedicata".
“Il lago di Caccamo rappresenta una importante risorsa del territorio - ha dichiarato Angelo Guastadisegni, responsabile idroelettrico Enel Green Power Area Centro Sud – non solo per la ricchezza dell’ambiente naturale e dell’attrattività turistico-sportiva, ma anche perché garantisce il funzionamento dell’impianto idroelettrico Belforte I che annualmente produce 22,3 GWh di energia, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di oltre 7000 famiglie. Con l’arricchimento delle attività previste dai protocolli, che allargano il ventaglio di possibilità di fruizione al pubblico - in sicurezza, in quanto inerenti solo aree che non possono essere raggiunte, nemmeno in condizioni di piena, dalle acque - dell’invaso, già rese possibili grazie all’accordo siglato nel 2018 con l’Unione Montana, vogliamo contribuire alla ripresa economica dei comuni marchigiani, valorizzando questi territori dal punto di vista ambientale, culturale, sportivo e turistico”.
L’indagine condotta da Il sole 24 ore rispetto all’Indice della Criminalità 2020-2021 consacra Macerata fra le città più sicure della Regione Marche. Secondo i dati emersi dall’ultimo report, che coinvolge le 106 maggiori province italiane, la classifica finale premia di fatto Pesaro e Ancona - che si posizionano rispettivamente al 96° e al 92° posto – seguite subito dopo dal Comune maceratese (se si esclude il distretto di Urbino, risultato non classificato), valutato secondo il numero effettivo di denunce raccolte nell’ultimo anno solare (circa 7.148).
Con un’analisi più approfondita, emerge il primato di tutta la Provincia per quel che riguarda il tasso di “Estorsioni” (con 25 denunce) e “Violenze Sessuali” (13 denunce) - a dispetto delle zone circoscritte agli altri Capoluoghi delle Marche – e conquistando un 3° posto relativo all’indice dei “Furti” effettivamente denunciati (2170). Dove Macerata segna purtroppo un risultato negativo, è nelle classifiche legate allo “Spaccio di Stupefacenti” e al “Riciclo e impiego di denaro” (chiudendo in 9^ posizione sulle prime 10 a livello nazionale).
Dal confronto effettuato rispetto anche all’ultimo BES 2020 stilato dall’Istat (“Benessere Equo e Sostenibile in Italia”), si consolida di fatto il trend positivo rispetto alla percezione di sicurezza da parte degli italiani, sia rispetto all’ultimo anno sia analizzando i dati di lungo periodo. Migliorano, infatti, tutti gli indicatori, tra cui quello circa la sensibilità al degrado dei cittadini – che include spaccio, prostituzione, vandalismo -, con un tasso del 7,3% (il più basso dal 2010) e quello rispetto alla quota di famiglie che affermano di vivere in zone a medio-alto rischio di criminalità, attestandosi al 22,6% (era il 25,6% nel 2019)*. Più in generale, seguendo la ripartizione geografica nazionale, la Regione Marche si posiziona rispetto alle altre in 8^ posizione, con una percezione del rischio di criminalità pari al 18,1%**.
*La percezione di sicurezza non è uniformemente distribuita nella popolazione, ma varia secondo il genere, l’età e il titolo di studio.
** si intende la percentuale di famiglie che dichiarano molto o abbastanza rischio di criminalità nella zona in cui vivono sul totale delle famiglie. Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana
Nuovo sovrintendente dello Sferisterio: si va verso un bando pubblico per cercare una figura di alto profilo. La decisione è stata assunta dal CdA dell'Associazione Arena Sferisterio riunitosi oggi in assemblea. Subito esclusa, dunque, l’ipotesi di procedere ad un rinnovo triennale, tramite affidamento diretto della carica a Luciano Messi, paventata in un primo momento dal sindaco Sandro Parcaroli.
In realtà il Consiglio di Amministrazione, composto tra gli altri dai rettori degli atenei della provincia Francesco Adornato e Claudio Pettinari oltreché da Giuseppe Rivetti e Carla Sagretti, ha congelato la decisione in attesa di un’ulteriore riunione in programma il prossimo giovedì 25 novembre.
La strada maestra, tuttavia, è stata tracciata: via alla creazione di un bando per cercare una figura che abbia tutti i requisiti tecnici richiesti (come già accaduto per la nomina del nuovo direttore artistico dell’Arena Sferisterio), o in alternativa una proroga tecnica giusto per il tempo della creazione dell’uscita dello stesso.
I quattro consorzi apistici delle Marche esprimono soddisfazione per il provvedimento adottato dalla giunta della Regione Marche al fine di sostenere gli apicoltori colpiti dalla crisi generata a seguito dell'emergenza sanitaria e dalle avverse condizioni climatiche. Sono stati stanziati, infatti, per il settore 540 mila euro.
“Siamo nuovamente grati alla Regione Marche, in particolare al vice Presidente e Assessore all'Agricoltura Mirco Carloni, ai componenti della II commissione e a tutti coloro che hanno collaborato attivamente per ottenere il risultato un ringraziamento speciale al consigliere regionale Anna Menghi che, sempre attenta ai problemi del nostro territorio ha seguito ed appoggiato l’iter del procedimento fin dall’inizio”. Così, in una nota, i presidenti dei Consorzi della provincia di Pesaro e Urbino, Frederic Oliva, della provincia di Ancona, Sergio Coccarini, della provincia di Macerata, Alvaro Caramanti, della provincia di Fermo-Ascoli, Giovanni Zucconi. “Il risultato ottenuto consiste in un sostegno economico pari a 540 mila euro ai nostri associati, penalizzati in modo importante dai cambiamenti climatici e dalle condizioni atmosferiche avverse che hanno colpito la nostra regione”, spiegano .
“Nello specifico ad aprile, con un freddo anomalo dovuto a neve e gelate con la conseguenza che la produzione di miele di acacia si è praticamente azzerata, e con la forte siccità estiva che ha compromesso la produzione del Millefiori estivo. Un provvedimento atteso che garantisce liquidità alle imprese, consentendo loro di sopravvivere e di ripartire. L'intervento, inoltre, porta di conseguenza dei benefici all'attività connessa all'apicoltura e al ruolo prezioso svolto dalle api nella tutela della biodiversità. Una disposizione simile era già stata adottata dalla Regione Marche nel 2019 attraverso un atto diretto di sostegno all'alimentazione di soccorso agli alveari in difficoltà”.
Nel 2021 gli apicoltori associati hanno subito una perdita pari al 70/80% della produzione totale di miele regionale (fonte: Osservatorio nazionale del Miele e Ismea). In totale, nella regione Marche, sono 2.230 soci di cui 580 nella provincia di Pesaro e Urbino, 380 in quella di Ancona, 750 a Macerata e 550 a Fermo – Ascoli. I consorzi apistici sono formati da coloro che possiedono alveari e propongono la diffusione, il miglioramento e l'incremento dell'apicoltura nel territorio. Scopi dei consorzi sono l'assistenza tecnica ai soci, la tenuta di corsi di formazione e di aggiornamento, il censimento del numero degli alveari, la distribuzione dei presidi sanitari, l'interazione e il coordinamento con le istituzioni e gli enti di ricerca (Regione Marche, Assam Marche, Istituto Zooprofilattico, Servizi veterinari).
A fronte di una diminuzione dei ricoveri, continua a crescere il tasso di incidenza del virus. Questo quanto emerge dal report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanità delle Marche. Nel corso delle ultime 24 ore, sono stati testati 4582 tamponi: 2425 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1149 nello screening con percorso antigenico, con 94 positivi rilevati) per un rapporto positivi/testati del 12%. Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 112,50 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 108,50).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 290, di cui 43 nella provincia di Macerata, 83 nella provincia di Ancona, 85 nella provincia di Pesaro-Urbino, 38 in provincia di Fermo, 29 in provincia di Ascoli Piceno e 12 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (65 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (66 casi rilevati), contatti in ambito domestico (81 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (53), contatto in ambiente lavorativo (6), positivi in ambito scolastico/formativo (11), contatti in ambito assistenziale (1), contatti in ambienti di vita/socialità (4) e contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto a ieri: incidenza al 12% oggi, rispetto all 12,4% di ieri. Nelle ultime 24 ore è sceso il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 86 (-5 rispetto a ieri, a fronte di 4 dimissioni), tra i quali 22 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto alle ultime 24 ore), 42 in reparti non intensivi e 22 pazienti nel reparto di Semi Intensiva.
Oggi, purtroppo, si registrano anche due decessi: si tratta di una 88enne di Servigliano spirata presso la residenza Valdaso e di un 70enne di Ancona che ha perso la vita all'ospedale Torrette. Vi sono, infine, 84 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone e alla Rsa di Galantara) e 6 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 1 a Senigallia, 1 a Jesi, a 1 Civitanova Marche, 1 a Macerata e 2 ad Ascoli Piceno.
Saranno 14 i milioni di euro stanziati per interventi stradali dalla Provincia di Macerata nell'anno solare 2021. A specificare nel dettaglio la suddivisione delle somme il presidente della Provincia Pettinari intervenuto a margine della conferenza stampa. "Il finanziamento approvato a fine Ottobre di 615mila euro verrà stanziato per interventi puntiformi, - aggiunge il presidente - destinati quindi ai tratti di strada più ammalorati". Lavori più veloci e puntuali volti a migliorare le condizioni di più di dieci tratti di strade provinciali, che si sommano alle operazioni più radicali di restauro e riaprazione.
Sono 14.417.000 € i soldi destinati ai lavori stradali per la provincia di Macerata nell'ultimo anno, denaro che arriva, oltre che dai fondi per la ricostruzione dal sisma e dal ministero dei trasporti, dall'avanzo di amministrazione dello scorso anno: "dall'avanzo abbiamo destinato 3 milioni e 985 mila euro per interventi sulle strade e sulle scuole", sottolinea Pettinari.Il ringraziamento del presidente va infine alle istituzioni e alle amministrazioni che, con programmazione precisa e metodo solido, hanno saputo coordinarsi e lavorare sinergicamente.
Solo il 56,9% dei giovani professionisti che completano il ciclo di studi nelle Marche riesce ad accedere al mondo del lavoro. È questo uno dei principali dati evidenziati dalla ricerca di Eurostat sulle prospettive lavorative dei marchigiani in età compresa tra i 20 e i 34 anni.
La ricerca prende in considerazione la capacità di ogni giovane di ricercare e trovare lavoro in un periodo compreso tra 1 e 3 anni dal termine di un corso professionale o dal conseguimento di un diploma tecnico professionale (ITIS, IPSIA e corsi post diploma o professionalizzanti).
Un dato che evidenzia le difficoltà dei più giovani nel riuscire ad immettersi nel tessuto lavorativo e che porta le Marche a piazzarsi all'undicesimo posto sulle ventuno regioni italiane: ultima la Sicilia (24,8%), prima la provincia autonoma di Bolzano (88,4%), isola felice per distacco rispetto agli standard di tutta la penisola.
Sono 22,1 i punti percentuali che separano la regione dalla media europea, uno standard che in Italia è quasi raggiunto dal Veneto (78%) e ampiamente colmato, come detto, dalla provincia autonoma di Bolzano. Una Europa a due velocità con le eccellenze di alcune aree dei Paesi Scandinavi, dei Paesi Bassi e della Germania. Male invece tutte le regioni del sud del Mediterraneo.
Nuova impennata di contagi in un giorno, mentre continua a crescere il tasso di incidenza del virus. Questo quanto emerge dal report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanità delle Marche. Nel corso delle ultime 24 ore, sono stati testati 5262 tamponi: 2624 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1213 nello screening con percorso antigenico, con 80 positivi rilevati) per un rapporto positivi/testati del 12,4%. Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 108,50 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 106,83).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 326, di cui 62 nella provincia di Macerata, 96 nella provincia di Ancona, 27 nella provincia di Pesaro-Urbino, 70 in provincia di Fermo, 51 in provincia di Ascoli Piceno e 20 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (64 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (89 casi rilevati), contatti in ambito domestico (92 casi rilevati), contatti extra regione (3), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (52), contatto in ambiente lavorativo (7), positivi in ambito scolastico/formativo (13), contatti in ambito assistenziale (2), contatti in ambienti di vita/socialità (3) e contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un leggero decremento rispetto a ieri: incidenza al 12,4% oggi, rispetto all'8,5% di ieri. Nelle ultime 24 ore è rimasto stabile il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 91 (a fronte di 8 dimissioni), tra i quali 22 in Terapia intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore), 47 in reparti non intensivi e 22 pazienti nel reparto di Semi Intensiva.
Oggi, purtroppo, si registrano anche due decessi correlati al Covid-19: si tratta di un 72enne di San Benedetto del Tronto spirato all'ospedale cittadino e di una 89enne di Agugliano che ha perso la vita all'Inrca di Ancona. Vi sono, infine, 74 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone e alla Rsa di Galantara) e 6 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 2 a Senigallia, 1 a Pesaro, a 1 Civitanova Marche e 2 ad Ascoli Piceno.
Sono a lavoro da stamattina al sottopasso Esso, “Crisa” e “Skan”, i due artisti sardi, rispettivamente Federico Carta e Emanuele Boi di Cagliari, scelti per comporre un tassello di creatività sarda a Civitanova, nell’ambito del progetto "Vedo a Colori-Museo d'Arte Urbana” ideato e curato dal civitanovese Giulio Vesprini ed inserito nel circuito internazionale "Continente Creativo" che coinvolge Civitanova Marche come terza città dopo Madrid e Amsterdam (https://www.continentecreativo.eu/).
A portare il saluto dell’Amministrazione comunale, era presente l’assessore Giuseppe Cognigni (Decoro urbano, Verde e Ambiente), che ha presentato agli ospiti la città e il programma dei lavori di riqualificazione pensati per un sottopasso strategico, che collega la periferia al litorale nord. “L’opera di abbellimento e ammodernamento della città pensata dalla Giunta comunale prosegue con successo e punta molto sulle giovani generazioni – ha dichiarato Cognigni. Sono felice di dare il benvenuto oggi ai due artisti sardi, che portano aventi il progetto di Arte Urbana di Vesprini, che personalmente ho condiviso con entusiasmo sin da subito e che estenderemo ad altri interventi già programmati. Questo è uno dei sottopassi più frequentati, con accesso al mare sia per residenti sia turisti e diventerà una bellissima cornice per la città. L’obiettivo è ridare luce e colore, sistemando il verde e rafforzando anche le misure di sicurezza. Intanto buon lavoro agli artisti, che ci lasceranno due grandi opere legate al mare e alla natura”.
Dopo la rampa pedonale del sottopasso "Esso" sulla SS16 il progetto toccherà il playground su pista per il pattinaggio nel quartiere Fontanelle” con altri autori. "Sono molto orgoglioso per il successo che Vedo a Colori sta riscuotendo in questi anni e per la mia Civitanova sempre più all'avanguardia nel circuito della Street Art – ha detto Giulio Vesprini. Non sono sorpreso, tutt’altro; essere parte di un progetto internazionale come Continente Creativo premia un lavoro serio e costante che va avanti da 11 anni, un land mark territoriale molto forte fatto di relazioni creative con la città che solo un vero Museo d'Arte Urbana può offrire. Ringrazio i nuovi artisti arrivati e tutta l'organizzazione di Urban Center per aver selezionato Civitanova Marche e Vedo a Colori come tappa itinerante dopo Madrid e Amsterdam. C'è ancora molto da fare, ma sono sicuro che continuando così il Museo crescerà tantissimo in altre zone oltre al suo cuore pulsante, il porto”.
Crisa proporrà un’opera che metterà in contrapposizione i toni del grigio ai toni accesi, un contrasto che rispecchia quanto stiamo vivendo: “Rappresenterò la convivenza non facile tra natura e società. Anche qui al sottopasso Esso la natura è circondata e cerca un suo spazio. Realizzerò degli strappi sul muro e all’interno di queste spaccature entrerà un mondo che ha a che fare col mare, con l’ambiente di Civitanova, le sue radici e la sua storia”. Skan si concentrerà invece sul legame tra ambiente civitanovese e ricordi personali legati al mare, con immagini figurative e memorie di luoghi di mare. “Ho in mente posti pochi conosciuti che ho nel cuore, e che trasporterò qui a Civitanova, creando una combinazione di ricordi unica ed originale”.
Per favorire la ripresa degli investimenti nelle aree colpite dagli eventi sismici che dal 2016 hanno flagellato la nostra provincia, a inizio 2017 è stata introdotta la possibilità che le imprese attive nei Comuni del Cratere potessero usufruire di un Credito d’imposta mirato a sostenere investimenti in macchinari, impianti e attrezzature, relativi alla creazione di un nuovo stabilimento o all’ampliamento di uno esistente.
Massimiliano Moriconi, Direttore CNA Macerata, ricorda come quello del Credito di imposta sia tra gli strumenti agevolativi più importanti: “Per sostenere efficacemente soggetti che, pur tra le numerose difficoltà che ancora insistono in queste aree, decidessero di investire, il Credito d’imposta mutuato dagli Investimenti per il Mezzogiorno risulta essere un aiuto particolarmente incisivo”.
La disciplina era stata inizialmente disposta sino al 31 dicembre 2020 ma con la legge di conversione del decreto “Sostegni bis”, pubblicata nel luglio scorso, ne è stata prevista la proroga al 31 dicembre 2021: “Ad oggi, però, la misura per l’area del sisma non è attiva. Il modello predisposto dall’Agenzia delle entrate, infatti, non consente l’inserimento delle richieste provenienti dal nostro territorio”.
Sembra che la Commissione europea ancora non abbia notificato la misura, da qui la richiesta dell’Associazione di categoria: “CNA vuole consentire alle imprese interessate di poter usufruire di questa importante agevolazione a supporto degli investimenti funzionali alla rigenerazione di capacità competitiva dei territori terremotati. La nostra Confederazione – conclude il Direttore - chiede che il credito d’imposta venga prorogato a tutto il 2022 e nel contempo che si sblocchi al più presto anche il freno generato dalla mancata autorizzazione europea, consentendo così alle imprese di possedere un quadro di riferimento chiaro e sufficientemente duraturo”.