Solo il 56,9% dei giovani professionisti che completano il ciclo di studi nelle Marche riesce ad accedere al mondo del lavoro. È questo uno dei principali dati evidenziati dalla ricerca di Eurostat sulle prospettive lavorative dei marchigiani in età compresa tra i 20 e i 34 anni.
La ricerca prende in considerazione la capacità di ogni giovane di ricercare e trovare lavoro in un periodo compreso tra 1 e 3 anni dal termine di un corso professionale o dal conseguimento di un diploma tecnico professionale (ITIS, IPSIA e corsi post diploma o professionalizzanti).
Un dato che evidenzia le difficoltà dei più giovani nel riuscire ad immettersi nel tessuto lavorativo e che porta le Marche a piazzarsi all'undicesimo posto sulle ventuno regioni italiane: ultima la Sicilia (24,8%), prima la provincia autonoma di Bolzano (88,4%), isola felice per distacco rispetto agli standard di tutta la penisola.
Sono 22,1 i punti percentuali che separano la regione dalla media europea, uno standard che in Italia è quasi raggiunto dal Veneto (78%) e ampiamente colmato, come detto, dalla provincia autonoma di Bolzano. Una Europa a due velocità con le eccellenze di alcune aree dei Paesi Scandinavi, dei Paesi Bassi e della Germania. Male invece tutte le regioni del sud del Mediterraneo.
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