Il nuovo plesso della scuola primaria intitolato a Marco Ferracuti, già consigliere comunale e vice presidente del consiglio comunale di Matelica, scomparso a seguito di un malore fatale lo scorso 5 dicembre, a soli 50 anni. A proporlo è una mozione del gruppo consiliare "Per Matelica", nel richiedere alla Prefettura di Macerata la deroga rispetto ai dieci anni previsti dal decesso di una persona per procedere all'intitolazione di un bene pubblico in suo nome. Un modo per celebrarne la memoria.
Ferracuti era stato presidente e fondatore del Co.Ge., membro del Comitato di Quartiere del Centro Storico, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Enrico Mattei e Consigliere del Consiglio di Istituto, appena eletto: "Si era distinto per il suo impegno nel seguire il progetto di ricostruzione della Scuola Primaria ed era riuscito ad ottenere un primo disegno su cui basare i lavori per la Scuola dell'Infanzia - sottolineano i rappresentanti della lista "Per Matelica" nella mozione -, lavorando a stretto contatto con insegnanti e genitori per ottenere la migliore soluzione per la scuola ed i suoi servizi".
Svezia chiama Italia. O forse sarebbe meglio dire The Nordinis chiamano Marche. E’ questo il segno di riconoscimento per lo chef svedese Peter Nordin e sua moglie Carina, da cinque anni proprietari di uno splendido casale sulle colline fermane.A Stoccolma hanno lavorato per 30 anni e sono stati proprietari di 14 ristoranti, alcuni dei quali stellati Michelin. Poi, dopo tanti viaggi, il desiderio di cambiare e scegliere una vita più tranquilla: “E’ per questo che abbiamo scelto le Marche. Qui la gente è fortunata e spesso non se ne rende conto”.
E quindi basta con la frenesia della capitale svedese. Lì Chef Nordin era un personaggio pubblico e con sua moglie Carina, anche lei chef in ambito dolciario, partecipavano spesso a programmi televisivi: tra questi, l’equivalente italiano di Master Chef.
“Dopo averla girata dal 1986 ad oggi, aver prodotto i nostri vini e il nostro olio in Toscana, posso dire che in Italia abbiamo ritrovato il piacere di assaporare profumi e sapori”, racconta lo chef davanti a una tazza di caffè accompagnata da un butterkaka preparato da Carina.D’estate The Nordinis gestiscono questo casale come holiday house, in inverno ne approfittano per viaggiare: “Abbiamo scritto anche delle guide culinarie sui migliori posti della zona. Quello che cerchiamo di fare adesso è di far assaporare la cucina tipica marchigiana rivisitandola con tecniche francesi e svedesi”.E questa è la storia dei The Nordinis:
Si sono abbassate per l'ultima volta le serrande della sede di Intesa San Paolo, a Villa Potenza. La chiusura della storica filiale, ex Cassa di Risparmio, presente da oltre 40 anni nella frazione di Macerata, è stata formalizzata nella giornata di oggi. In fretta e furia sono state smontate le insegne ed è stato disattivato lo sportello ATM.
Una scelta voluta dai vertici dell'istituto piemontese nell'ottica di un potenziamento del rapporto digitale con i clienti, oltre che in virtù di una politica di ottimizzazione dei costi. A farne le spese, a partire da ottobre, sono state anche altre filiali della provincia di Macerata, tra le quali spiccano quella di Pollenza (leggi qui) e quella di Tolentino (leggi qui).
Oltre la metà dei vecchi clienti dello sportello bancario ha già scelto di spostare i propri conti nell'altra filiale presente nella frazione di Villa Potenza - l'unica rimasta - quella del Banco di Desio. Una decisione presa in particolar modo dagli anziani, impossibilitati a spostarsi nella filiale Intesa San Paolo di Corso Cavour, a Macerata, dove saranno trasferiti in maniera automatica tutti gli altri conti correnti.
Il presidente Antonio Pettinari - recependo l'ultimo DPCM firmato ad ottobre dal presidente del Consiglio Mario Draghi - ha disposto la trasformazione del contratto da tempo determinato ad indeterminato per 15 dipendenti della Provincia di Macerata che erano stati assunti, come previsto dalla legge, nell’Ente, per occuparsi della ricostruzione nelle zone colpite dal sisma.
In base al requisito base per la stabilizzazione - cioè possedere alla data del 31 dicembre 2021 un’attività lavorativa legata alla ricostruzione post sisma di almeno 3 anni, anche non continuativi, svolti presso la Provincia o in un altro Ente locale delle zone del cratere - risultano essere ad oggi 22 le figure assunte a tempo determinato nella Provincia di Macerata,15 delle quali appunto hanno soddisfatto tale requisito per poter accedere al contratto a tempo indeterminato.
«È una giornata molto importante - ha dichiarato Pettinari - perché offrire in questo momento storico e a ben quindici famiglie un contratto a tempo indeterminato garantito dalla stabilità della Pubblica Amministrazione, è un grande risultato. Superiamo il precariato e valorizziamo quanto hanno realizzato e stanno realizzando per il nostro territorio. Un giusto riconoscimento per il lavoro svolto con i tanti progetti redatti che ci permettono di utilizzare le numerose risorse messe a disposizione per le strade, le scuole e gli altri edifici pubblici provinciali danneggiati dal sisma, e un incentivo per andare avanti in questo modo. Per loro, il contratto a tempo indeterminato partirà dal 30 dicembre prossimo. Ci auguriamo che le stesse opportunità siamo riservate in futuro anche per gli altri precari».
I funzionari, fra ingegneri, amministrativi, architetti e un geologi, hanno incontrato personalmente il presidente Pettinari che li ha ringraziati per il lavoro fin qui svolto, stimolandoli a un’azione ancora più incisiva, favorita oggi da questa certezza lavorativa.
“L’amministrazione comunale dica chiaramente che non è interessata progetto Eurobuilding”. Si sono riuniti oggi, presso i locali del Club Vela, i rappresentanti delle associazioni che avevano promosso la raccolta di firme contro il mega progetto per il porto. All’ordine del giorno, l’esame della situazione alla luce delle notizie riguardanti l’imminente risposta dell’Amministrazione Comunale all’istanza presentata dall’industriale Umberto Antonelli. Presenti all’incontro Gianni Santori, Cristiana Mazzaferro e Paolo Piantoni per il “Madiere”, Giuseppe Micucci per la “Casa del pescatore”, Marino Bigoni per la “Piccola pesca”, Andrea Cittadini, Gianfilippo Bianchi e Wilma Mazzante, per il “Comitato Operatori Portuali”.
Al centro della discussione, la necessità urgente che la risposta in preparazione da parte del Comune di Civitanova metta “effettivamente” la parola fine al tentativo da parte del privato di aggiudicarsi tutte le concessioni dell’area portuale per i prossimi 99 anni. Il timore espresso da tutti gli intervenuti è che una risposta che si limiti all’aspetto tecnico della questione (allo stato la più probabile), quale certamente sarà il parere dell’avvocato incaricato dal Comune, possa aprire la strada a ricorsi legali da parte della Eurobilding dall’esito del tutto incerto.
“In effetti, da un’attenta valutazione dei documenti fatta nel corso della riunione, una chiara 'manifestazione di non interesse' riguardo al progetto presentato dell’industriale Antonelli non risulta da alcun atto ufficiale fino ad ora emanato dal Comune (delibera di giunta e successiva delibera del Consiglio Comunale del 28/7/2021), si legge in una nota delle associazioni.
Fino ad oggi che il progetto Eurobilding sia stato accantonato risulta solo da prese di posizione giornalistiche di diversi esponenti politici, che tuttavia da sole non possono bastare ad un giudice che dovesse essere chiamato a giudicare il contenzioso".
Dai portuali viene una forte richiesta di chiarezza doverosa non solo nei confronti di chi vive e lavora nel porto ma soprattutto verso gli oltre 5000 firmatari della petizione popolare svoltasi nel luglio scorso; "la richiesta che sarà formalizzata al sindaco Ciarapica nelle prossime ore - aggiungono - è l’approvazione di un atto formale di Giunta o di Consiglio con il quale si chiarisca che, oltre ai rilievi tecnici che impediscono la pubblicazione della domanda presentata da Eurobilding, vi è una chiara volontà politica di “non interesse” al progetto; solo in questo modo si renderanno effettive le dichiarazioni di volontà espresse sui giornali”.
“Naturalmente gli intervenuti all’incontro si rendono immediatamente disponibili ad un confronto con i responsabili del Comune per evitare che le inevitabili polemiche politiche, inopportune e ad essi del tutto estranee, possano avvelenare un dibattito che ha solo bisogno di chiarezza e partecipazione da parte della città”, concludono.
Si passa dai 409 esuberi ipotizzati all’inizio a nessun licenziamento, sebbene siano stati comunque individuati 150 esuberi da gestire in questa fase delicata ma solo con il criterio della volontarietà all’uscita. E’ questo l’esito favorevole, salutato con soddisfazione dall’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, della vertenza Elica, emerso ieri al Tavolo delle trattative al Mise a Roma.
L'assessore Stefano Aguzzi, esprimendo la sua soddisfazione per l'accordo raggiunto tra le parti sindacali e la proprietà del gruppo Elica, ha ricordato che “la Regione Marche, con il mio assessorato, ha seguito fin dall'inizio e non ha mai smesso di tenere alta l'attenzione sulla vertenza Elica, una delle più importanti che si siano delineate nel panorama regionale negli ultimi tempi".
"Abbiamo organizzato tavoli e incontri con i sindacati e con l'azienda per poter favorire un accordo che scongiurasse il licenziamento di centinaia di dipendenti - spiega -. Abbiamo sempre seguito le trattative che si sono svolte presso il Ministero dello Sviluppo Economico e mi sento di ringraziare tutte le parti coinvolte che non si sono mai risparmiate in un lavoro di mediazione incessante. Di fronte al risultato raggiunto oggi, esprimo la mia soddisfazione e ribadisco che la Regione sarà sempre disponibile a proseguire la collaborazione con le parti per favorire lo sviluppo e la garanzia del lavoro”.
Ecco i principali punti dell’accordo che prevede innanzitutto l’attivazione del contratto di solidarietà con mantenimento di tutti i lavoratori. Dal marzo 2022 l’avvio della cassa integrazione a rotazione fino ad un massimo di 36 mesi e incentivi all’esodo volontario. E’ stato stabilito anche un supporto alla ricollocazione dei lavoratori presso i fornitori e l’attivazione di servizi di outplacement, cioè una consulenza specializzata per ricollocare in una nuova attività il personale in esubero di un'azienda.
Per quanto riguarda la componente “motori” di Castelfidardo che ha segnato in questi anni buoni risultati, in futuro potrebbe anche riassorbire una parte del personale in eccedenza dagli altri stabilimenti (in particolare Mergo e Cerreto). E’ stata anche ipotizzata la possibilità che qualche lavorazione (di gamma più alta) possa tornare in Italia dalla Polonia con un processo inverso rispetto alla paventata delocalizzazione. Ora per l’operatività dell’accordo non manca che il vaglio del referendum dei lavoratori Elica per la ratifica ufficiale.
Un'edizione unica e destinata a rimanere nella memoria collettiva. "La Giornata delle Marche" quest'anno ha portato con sé tutto il significato della rinascita e della resilienza che sta caratterizzando la regione e i suoi abitanti, dall'anno zero segnato dal sisma 2016 fino ad arrivare alla corrente emergenza sanitaria. Una manifestazione - tenutasi per l'occasione al Lanciano Forum di Castelraimondo - resa ulteriormente esclusiva dalla concomitanza della festa della Madonna di Loreto e della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, oltre che dalle assegnazioni del "Picchio d'Oro" al ct della nazionale Roberto Mancini (leggi qui), del premio dedicato al campione olimpico Gianmarco Tamberi e di quello speciale alla carriera per Valentino Rossi.
Ad arricchire la cornice del Lanciano Forum anche gli interventi del Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dell'ex schermitrice ora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Valentina Vezzali, del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, del sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli e del Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini.«La marchigianità rappresenta un simbolo di successo ed eccellenza in Italia e nel Mondo - ha dichiarato Casellati - e attraverso i valori dello sport, della cultura, del pluralismo e dell'accoglienza questa regione continua a dare a tutti un grande esempio di dignità e operosità. Nel piano di ricostruzione le istituzioni debbono lavorare insieme, con strategie efficaci e rispettando le scadenze».La terra, la sua storia, le sue tradizioni, i suoi valori. Sono questi i temi più importanti affrontati nella "Giornata delle Marche 2021", rispetto ai quali anche il sindaco Leonelli, il presidente Dino Latini e la campionessa Valentina Vezzali hanno manifestato la propria sensibilità, richiamando l'attenzione di tutti in particolare sulla necessità di azioni di inclusione e formazione nei confronti delle generazioni future. Necessità evidenziata anche dalle varie associazioni che da New York a Montréal, da Rosario in Argentina a Bruxelles hanno partecipato con un collegamento a distanza, confermando il loro impegno nell'esportare la "marchigianità" a livello internazionale.Il "face to face" giornalistico fra Lisa Marzoli (Rai) e il Presidente Acquaroli ha voluto celebrare gli obiettivi centrati nel primo anno dalla giunta regionale e, soprattutto, ratificare la promessa di conseguire quelli futuri, fatti di riqualificazione del territorio, contrasto allo spopolamento dei borghi situati nell'entroterra, sostegno economico ai giovani nella realizzazione dei loro sogni, ricostruzione post sisma, potenziamento delle infrastrutture, prosecuzione di una campagna vaccinale efficace.«Dobbiamo restituire centralità alle Marche - ha dichiarato Acquaroli - un po' per nostro campanilismo e un po' per la crisi innescata dal sisma del 2016. I marchigiani hanno voglia di tornare a credere nella forza e bellezza della loro terra. Noi dell'amministrazione abbiamo ancora molti progetti da attuare, per sostenere famiglie, imprese e future generazioni. L'obbiettivo principale è trovare un attrattore comune per il rilancio della regione, dando vita insieme ai vari sindaci e rappresentanti ad un circuito che unisca tra di loro tutte le eccellenze sparse per il territorio».Un messaggio forte e chiaro, testimoniato anche dal video promozionale realizzato e trasmesso in anteprima dalla Regione Marche, e reso unico da un testimonial d'eccezione: il ct della Nazionale di Calcio, Roberto Mancini. E proprio il mister jesino è salito poi sul palco della manifestazione per ritirare personalmente il prestigioso "Picchio d'oro", regalando a tutti i partecipanti presenti e in diretta streaming parole di coraggio, sacrificio e passione: valori che in qualità di "marchigiano vincente" gli hanno permesso di raggiungere quest'anno i vertici d'Europa nell'ultimo Campionato.
Un orgoglio tutto nostrano - oltre che di livello nazionale - che nei minuti successivi è stato sancito dal premio assegnato al Campione Olimpionico di Atletica Leggera, Gianmarco Tamberi, e da quello alla carriera a Valentino Rossi, che ha potuto solamente ringraziare con un video pre-registrato per l'onorificenza, ritirata in rappresentanza dalla mamma Stefania Palma.Ad accogliere il pubblico del Lanciano Forum sono stati Elisa di Francisca e Andrea Carloni, che nel finale hanno salutato il Presidente del CONI Marche Fabio Luna e gli atleti olimpionici e paralimpici che hanno preso alle Olimpiadi di Tokyo 2020."Marche. L'emozione continua."Di seguito il servizio completo:
Precipitazioni nevose diffuse e persistenti fino a quota 700 metri, intensi venti nord-orientali e mare agitato: scatta l'allerta arancione per maltempo sulle Marche, valida sino alla mezzanotte di sabato 11 dicembre. Ad emetterla è stata la Protezione Civile a seguito del deciso ingresso nel bacino del Mediterraneo di una massa d'aria proveniente dal Nord Atlantico, che si scontrerà con la preesistente massa d'aria più mite ed umida.
NEVICATE IN ARRIVO - Nell'entroterra maceratese si formeranno accumuli di neve moderati, e localmente anche elevati, al di sopra dei 700 metri. Accumuli deboli, invece, nella fascia tra 500 e 700 metri. Lungo la costa e sul crinale appenninico previste, invece, raffiche di vento teso, fino a burrasca forte: situazione che potrebbe dar luogo a mareggiate. Temperature minime in lieve aumento, massime in diminuzione. L'allerta arancione riguarda anche il rischio valanghe sul versante est dei Monti Sibilinni e sul versante marchigiano dei Monti della Laga.
LA SITUAZIONE IN TEMPO REALE: DISAGI IN TUTTE LE MARCHE
Dovrebbero frequentare la scuola dell’obbligo ma per i genitori no mask e no vax non è necessario. Sono 33 in totale gli alunni ad essere rimasti a casa negli ultimi mesi in provincia di Pesaro per volere delle famiglie in aperto contrasto con le restrizioni in materia di contenimento del Covid.
Sull’esempio di quanto raccontato in un reportage sulla scolarizzazione fai da te - o istruzione parentale - avviata in Trentino Alto Adige e mostrato lo scorso novembre nel programma di La7 "Piazza Pulita", anche nella provincia pesarese si è ricorsi a metodi di scolarizzazione ancestrale.
Una mamma, una zia o un gruppo di amiche si ritrovano e intrattengono in una improvvisata didattica a distanza o direttamente dal salotto di casa bambini e ragazzi. In 17 provengono dalla scuola elementare, 14 dalla scuola media e 2 sono i ragazzi ritirati dalle superiori. Tutti a fine anno dovranno sostenere un esame presentandosi da esterni, nelle proprie scuole o in strutture paritarie, nelle quali è possibile accedere pagando, dimostrando di aver appreso il programma di studi vigente nei rispettivi corsi. Per accedere a questa forma di istruzione parentale i genitori avrebbero dovuto presentare agli istituti la documentazione necessaria attestante la possibilità di provvedere in forma privata all’istruzione di grandi e piccini. Non è ancora chiaro se da parte delle strutture preposte stiano però avvenendo i controlli su questa forma di protesta da parte dei no vax che rischia di segnare in modo irreparabile il percorso di formazione di bambini e adolescenti.
Lutto nel mondo dell’imprenditoria, è morto la scorsa notte Giampolo Giampaoli, patron dell’omonima industria dolciaria di Ancona. Giampaoli aveva 80 anni ed era malato da tempo.
La sua azienda è famosa per panettoni, torroni e colombe pasquali, molti i prodotti dietetici, anche senza glutine, senza lattosio o senza zuccheri aggiunti. Era molto noto in città anche per il suo passato calcistico nelle file dell'Anconitana. Aveva svolto ruoli di rilevo nel mondo economico: era stato presidente di Confindustria Ancona e della Camera di Commercio, consigliere di amministrazione della Fondazione Cariverona. Lascia la moglie Teresa e il figlio Gabriele.
“Ci addolora molto la scomparsa di Giampaolo Giampaoli, imprenditore di rango e stimato”, lo ricorda il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini. Giampaoli è stato presidente della Camera di Commercio di Ancona, dal 2003 al 2008, e di Unioncamere Marche, nel biennio 2002/2004. “Negli anni del suo mandato nell'allora Camera del capoluogo – continua Sabatini - ha saputo imprimere a un ente in trasformazione la sua energia e capacità comunicativa; ricordiamo l'impegno sulla partita delle infrastrutture e in ogni sfida che riguardasse il territorio e il ruolo delle Marche come baricentro nazionale e adriatico, e che abbracciava sempre con empatia e volontà di mettersi in gioco e aprire i propri orizzonti”.
Nuova impennata di positivi con conseguente aumento del tasso d’incidenza del virus. È quanto emerge dai dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche che segnalano 631 nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore, vale a dire il 16,5% dei 3.825 tamponi nuove diagnosi analizzati. Torna a salire l'incidenza settimanale, che arriva a 184,36 casi ogni 100mila abitanti. A trainare i casi è ancora la provincia di Ancona (233), seguita da Ascoli Piceno (138); Pesaro Urbino (93), Fermo (87) e Macerata (68); 12 i restanti sono i casi provenienti da fuori regione.
Contagi a tre cifre per le fasce d'età più colpite, sempre le stesse, dalla quarta ondata della pandemia Covid. Sono quelle tra 45 e 59 anni (174) e quella tra 25 e 44 (159) quelle con più positivi, ma continua a preoccupare anche il diffondersi del virus tra i bambini da 6 a 10 anni (68). Dei 631 positivi di oggi, 151 erano sintomatici, 218 dovuti a contatti domestici, 140 a contatti diretti con un positivo, 16 in ambito scolastico, 3 in ambito lavorativo, 7 in ambito di vita/socialità, uno ciascuno negli ambiti assistenziale e sanitario; per 89 casi sono in corso gli approfondimenti epidemiologici.
Rimane invariato, rispetto a ieri, Il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 143),così come quello dei pazienti in Terapia Intensiva (32). Purtroppo, si segnalano anche due decessi correlati al Covid nelle ultime 24 ore. Le vittime sono un 87enne di Vallefoglia spirato all'ospedale di Pesaro e un 91enne di Osimo che si è spento all'Inrca di Ancona.
Il 67,0% degli italiani ha difficoltà a pensare di poter tornare alla vita precedente, fino ad arrivare all’82,7% fra giovani. Ad evidenziarlo è il 55° Rapporto sulla situazione sociale del nostro Paese redatto dal Censis. Le indagini condotte hanno come epicentro il cambiamento – innescato dal Covid-19 - del rapporto fra le nostre vite e il tema della salute. Basti pensare alla gestione in autonomia dei piccoli disturbi, come mal di schiena, mal di testa, mal di stomaco, ecc.: il 65,4% (il 77,8% tra i giovani, il 72,8% tra i laureati) ha fatto ricorso almeno una volta a farmaci senza obbligo di ricetta, basandosi nella maggioranza dei casi su esperienze analoghe in cui erano ricorsi al supporto di un medico o di un farmacista.
Il 77,0% degli italiani – riconoscendo l’eccezionale sforzo compiuto - valuta oggi adeguato l’operato del Servizio sanitario da quando è iniziata l’emergenza sanitaria. Il 94,0% ritiene indispensabile avere sul territorio strutture sanitarie di prossimità, con medici di medicina generale, specialisti e infermieri cui potersi rivolgere sempre. Il 93,2% chiede persino un incremento stabile dei finanziamenti pubblici, mentre per il 70,3% è prioritario un più ampio ricorso al digitale e alla telemedicina per effettuare controlli, diagnosi e cure a distanza.
La corrente pandemia, inoltre, ha accentuato in generale il senso di vulnerabilità. Il 40,3% degli italiani si sente insicuro pensando alla propria salute e alla futura necessità di dover ricorrere alle prestazioni sanitarie. Il 33,9% non si sente sicuro rispetto a un’eventuale condizione di non autosufficienza. Il 27,4% teme la disoccupazione e le relative difficoltà reddituali. Il 27,4% è preoccupato dal tenore di vita che potrà permettersi nella vecchiaia. In prospettiva, per la maggioranza degli italiani il senso di protezione e tranquillità future si legano inevitabilmente ad una pluralità di fonti di finanziamento e di soggetti cui rivolgersi: il 61,8% ritiene che lo Stato garantirà un pacchetto definito e ristretto di bisogni essenziali, e i di conseguenza molti cittadini dovranno pagarsi da soli le prestazioni in più che vorranno; il 30,7% sostiene invece che il welfare statale non coprirà l’essenziale, tanto che le persone dovranno pagarsi tutto da soli, inclusi i servizi a copertura dei bisogni essenziali. Solo per il 7,5% garantirà la copertura di tutti i bisogni, anche al di là di quelli essenziali.
Sono 21 i Comuni della provincia che hanno aderito ai patti per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione dei sistemi di videosorveglianza. Il prefetto Flavio Ferdani li ha sottoscritti digitalmente con i sindaci di Bolognola, Caldarola, Camerino, Castelsantangelo, Civitanova Marche, Fiastra, Montecassiano, Montefano, Monte San Martino, Montecosaro, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Pollenza, San Genesio, San Severino, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Visso, oltre al capoluogo Macerata (leggi qui per saperne di più).
La sottoscrizione degli accordi costituisce il primo passo per l’installazione di nuove telecamere con l’utilizzo di fondi statali. "Un risultato importante — ha affermato il prefetto Ferdani– in quanto grazie al finanziamento da parte del Ministero dell’interno i Comuni potranno procedere all’installazione dei sistemi di videosorveglianza che costituiscono un supporto importante all’attività delle forze di polizia determinano un rafforzamento delle forme di difesa passiva nonché un maggiore controllo dei fenomeni criminosi e vandalici favorendo un potenziamento della prevenzione e delle attività di indagine e di repressione dell’illegalità".
La riqualificazione dell’area ex Liceo scientifico di Civitanova è stata illustrata questa mattina dal sindaco Fabrizio Ciarapica e dallo stesso presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, che negli ultimi anni ha seguito tutto l’iter dell’alienazione del terreno di proprietà dell’Ente territoriale fino alla demolizione dell’edificio che ospitava la scuola che ha lasciato posto alla nuova destinazione commerciale e servizi. Il nuovo piano urbanistico risponde alla richiesta di nuovi servizi pubblici e servizi generali avanzata dalla popolazione residente, con soluzioni viarie di raccordo tra la viabilità interna di quartiere, viabilità provinciale e statale della ex SS 16.
Presenti all’incontro con i giornalisti anche Silvio Moroni e Enzo Santoni rappresentanti della Gross Invest, la società che ha acquistato l’area e che realizzerà il supermercato “Sì con Te” e le opere di urbanizzazione, i referenti dell’impresa Green house e l’ing. Corrado Perugini che si è occupato della progettazione per conto dello studio Achilli-Perugini. Invitato a Palazzo Sforza dal sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente Pettinari ha ripercorso la storia del progetto che ha attraversato due amministrazioni di diverso colore, ma che non ha cambiato volto: resta la destinazione commerciale ma con la riduzione delle previsioni di espansione delle aree edificabili per dare più servizi ai cittadini in termini di viabilità, parcheggi e verde pubblico.
“A nord di Civitanova è sotto gli occhi di tutti un esempio virtuoso di compartecipazione tra Provincia e Amministrazione comunale per il recupero dell’area urbana degradata – ha spiegato Pettinari fornendo anche le cifre delle risorse impiegate nei dettagli. I residenti ora possono affacciarsi dalle loro case e vedere il mare, al posto di un’area degradata che è stata oggetto di numerosi interventi volti al ripristino dell’Ordine pubblico. Dopo tre gare andate deserte e un edificio fatiscente al quale non si riusciva a dare un futuro, finalmente tra pochi mesi i cittadini avranno i servizi richiesti, senza perdere la destinazione socio-assistenziale. Dal 2014 abbiamo fatto squadra e un minor consumo del territorio si traduce in maggiori servizi per i cittadini e di questo c’è da essere orgogliosi”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Fabrizio Ciarapica, che ha manifestato il suo plauso al presidente uscente per aver mantenuto la parola e per l’attaccamento dimostrato a beneficio dell’intero territorio. “Grazie alla perfetta collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e la Provincia di Macerata - ha dichiarato il Primo cittadino – è stato risolto un problema che si trascinava dal 2007. Un’altra area della città viene riqualificata; eliminando di fatto sporcizia e degrado si va a rispondere alle esigenze dei cittadini che hanno richiesto interventi a più riprese. Questo è un progetto che riguarda non solo l’apertura di un supermercato di prossimità, ma anche una serie di interventi a livello urbanistico su due zone, come aree verdi, parcheggi pubblici, viabilità interna al quartiere e rotatoria sulla statale e nei pressi di Ospedale e piscina comunale”.
Con i proventi dell’alienazione la Provincia realizzerà una rotatoria per mettere in sicurezza l’incrocio tra la strada provinciale 10 Bivio Vergini–Civitanova e la comunale Costamartina, opere di manutenzione in due scuole di Civitanova e per una scuola di Recanati e un tratti stradali Gagliole-Matelica, mentre il 10% andrà per legge per l’estinzione di mutui pregressi.Gross Invest, gruppo che guida la catena Sì con te, arriva per la prima volta a Civitanova, dopo aver aperto 100 punti vendita tra Marche e Abruzzo. “In questa operazione vincono tutti, perché il quartiere sarà riqualificato e con servizi aggiuntivi – ha sottolineato Silvio Moroni. Si con te mancava a Civitanova e qui proseguiamo la nostra filosofia di recupero di zone dismesse per portare, oltre al punto vendita, una riqualificazione a 360°. Sì con Te nelle Marche è prima insegna a livello regionale, circa 2.300 impiegati e festeggeremo i nostri 50 anni nel migliore dei modi con questa apertura. Il punto avrà una forte caratterizzazione sui prodotti freschi e professionisti che supportano il cliente, si punta anche su prodotti preparati per sportivi, famiglie o anziani che vivono da soli.
L’ingegner Perugini ha illustrato attraverso le slide gli interventi tenici, soffermandosi sulla viabilità di raccordo e adeguamento del collegamento con la SS 16 al km. 339 di via Padre Matteo Ricci. Oltre ad una rotatoria e parcheggio pubblico, ci sarà un percorso ciclopedonale di collegamento con il litorale Nord.“L’area per la costruzione di una struttura a destinazione commerciale – ha spiegato Perugini - ha comportato il rifacimento dell’anello dell’acquedotto in collaborazione con Atac e una nuova cabina Enel per potenziare la linea di quartiere. Ci sarà un parcheggio pubblico da 1.850 metri quadrati, un giardino e una ciclabile che si allaccia con la statale, oltre a una rotatoria per incanalare il traffico senza ostruire il percorso verso Porto Potenza Picena.
Le opere pubbliche sono a carico del privato per 900 mila euro e sono vincolanti all’apertura del punto vendita. La società ha tenuto al recupero del materiale ricavato dall’ex Liceo: è stato rimosso quello non riciclabile e abbattuto il resto con una frantumazione in loco, in modo da poter riutilizzare in cantiere quanto recuperato. Questo ha fatto sì che si sia evitato di muovere ben 380 camion per portare via i rifiuti, con un vantaggio in termini di inquinamento. Si useranno isolanti particolari, pannelli fotovoltaici e domotica per un controllo da remoto”.
Sarà presentato all’interno delle risorse finanziarie previste per il 2021 (Decreto legge 113/2018 del Ministero dell’Interno) il nuovo progetto "Sicurezza dei luoghi e dei cittadini tramite la videosorveglianza”, approvato oggi dalla giunta del sindaco Sandro Parcaroli e dal Prefetto Flavio Ferdani. Nel dettaglio, saranno ben 43 le nuove telecamere che verranno installate all'interno del comune di Macerata - di cui 16 Ocr, 22 di contesto, due dash cam, due bodycam e un drone - in altrettante zone, fra cui lo Sferisterio, il Monumento alla Vittoria, Galleria Scipione e del Commercio, corso Cairoli e Cavour.
«I punti strategici sono stati individuati - ha dichiarato l'assessore alla Sicurezza, Paolo Renna - in base alla conoscenza approfondita della città e all’esperienza della Polizia locale, coordinata dal comandante Danilo Doria, e in sinergia con le altre forze dell’ordine. Si tratta di telecamere all’avanguardia e innovative alcune delle quali permettono anche, attraverso uno specifico software, di rilevare in tempo reale non solo la quantità di traffico ma anche la qualità e dunque tutto ciò che concerne le polveri sottili e l’inquinamento. Il progetto, che rappresenta un tassello di un piano più ampio, è una risposta precisa e puntuale alle richieste dei cittadini per aumentare e migliorare la qualità della vita e la percezione della sicurezza in città».
Il progetto, inserito nel Patto della Sicurezza Urbana, prevede un valore di 200mila euro, cifra che ha portato il Comune a richiedere non solo il mutuo a copertura delle spese per 130mila euro, ma anche la quota di co-finanziamento tramite bando ministeriale per i restanti 70mila euro.
Sono 195 i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche, un numero basso rispetto ai giorni precedenti, ma legato all'effetto 'giorno festivo' con meno tamponi processati. Secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico Regionale, sono infatti 1.404 quelli analizzati nel percorso diagnostico screening (su 2.453 totali, più 775 test antigenici).
Il tasso di incidenza cumulativo 'crolla' a 174,03 (ieri era oltre 190). Sempre secondo l'Osservatorio Regionale, il 77% dei pazienti nelle terapie intensive non è vaccinato, il 23% lo è, mentre in area medica non è vaccinato il 59% dei degenti, ed è vaccinato il 41%. Sui casi positivi generali il 58% non è vaccinato, il 42% lo è. Sono 45 i casi nella fascia di età 25-44 anni, 44 in quella 45-59, 22 in quella 60-69, 18 in quella 6-10 anni.
Continua il trend che vede la provincia di Ancona con il maggior numero di casi, 90, seguita da Macerata con 69, Ascoli Piceno con 17, Pesaro Urbino con 15, Fermo con 1 e 3 fuori regione. I soggetti sintomatici sono 48, i contatti domestici sono 69, i contati stretti di caso positivo sono 44, i positivi in setting scolastico/formativo sono 4, per 22 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Il numero totale di ricoveri continua a crescere (143, +1 rispetto a ieri), così come aumenta di una unità quello dei pazienti in terapia intensiva (32). Purtroppo, si segnalano anche quattro decessi correlati al Covid nelle ultime 24 ore. Le vittime sono una 91enne di Macerata spirata alla Rsa di Galantara, un 65enne di Petritoli che ha perso la vita al "Murri" di Fermo, infine un 71enne di San Benedetto che si è spento all'ospedale Torrette di Ancona. Tra i decessi delle ultime 24 ore viene registrata anche la 14enne Martina spirata ieri al Salesi (Leggi qui).
Dopo gli interventi di riparazione del danno e miglioramento sismico, che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, sabato 11 dicembre il Commissario straordinario del Governo per la Ricostruzione Sisma, Giovanni Legnini riconsegnerà alla Città di San Severino Marche, alla presenza del sindaco, Rosa Piermattei, e degli amministratori locali, lo storico edificio di palazzo Governatori.
Eretto originariamente per ospitare le istituzioni giudiziarie cittadine, palazzo Governatori o del Podestà, risale al 1605. Al piano nobile sono stati recuperati gli ambienti voltati e la sala udienze dell’ex Giudice di Pace con il suo pregevole apparato ligneo d’arredo e l’elegante portale d’ingresso. La porzione posteriore del palazzo fino agli anni Ottanta del secolo scorso fu adibita a carcere. Dal 1968 palazzo Governatori ospita anche la biblioteca comunale “Francesco Antolisei” dove sono conservati più di 30mila volumi tra i quali spiccano moltissimi manoscritti, alcuni incunaboli e più di 1500 edizioni cinquecentesche.
Cari lettori, bentrovati alla mia consueta rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. I casi continuano a crescere a velocità costante, sebbene nella regione Marche si sia registrato un incremento meno marcato. Ma non illudiamoci. Il trend nazionale vede un rialzo del 30% settimanale che presto potrebbe ravvisarsi anche sulla crescita delle grandezze ospedaliere. Per vedere gli effetti dell'introduzione del super green pass saranno necessarie due settimane di attesa.
Numerose regioni si stanno avvicinando alla zona gialla. In questo senso vorrei sottolineare come, all'atto pratico, la maggiore differenza fra zona bianca e zona gialla sia l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto. Non prevedo, dunque, alcuna differenza tangibile nell'andamento dei contagi e, se si proseguirà nella direzione che già stiamo percorrendo, è probabile che scatti anche il passaggio in zona arancione. Ritengo che le mascherine all'aperto, salvo grandi assembramenti come manifestazioni o mercatini natalizi gremiti, non siano utili e, soprattutto, parliamo di un obbligo che difficilmente viene fatto rispettare.
Riguardo alla variante Omicron, di cui oggi si è riscontrato il primo caso nelle Marche (leggi qui), si sta dicendo tutto il contrario di tutto. Guardando ai dati del Sud Africa, paese dove Omicron si è diffusa per prima e dove è vaccinato un esiguo 26% della popolazione, è stato riscontrato un mostruoso +3000% di contagi giornalieri in due settimane, ma - per ora - il numero di decessi è stabile. La situazione è ancora in piena evoluzione, per questo continuerò ad esaminare e approfondire la situazione in Sud Africa anche nelle prossime puntate della rubrica.
Medici esperti e anche un volto noto della tv, Massimiliano Ossini, saranno sui territori i testimonial della campagna "Parliamone Insieme", organizzata dalla Regione Marche in collaborazione con l’Asur, che punta a "chiarire ogni dubbio sulla vaccinazione anti-covid e sull’andamento della pandemia fornendo informazioni chiare e puntuali ai cittadini". A sottolinearlo è il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli.
I camper stazioneranno nelle piazze dei capoluoghi nel weekend: sabato 11 ad Ancona in Piazza Roma, a Macerata al Teatro Lauro Rossi, a Fermo in Piazza del Popolo, dalle 9 alle 13; domenica 12 sarà la volta di Ascoli in via D’Ancaria e Pesaro in Piazzale Collenuccio dalle 9 alle 13, nel pomeriggio dalle 15 alle 18 in Piazza della Repubblica ad Urbino.
“Abbiamo voluto fortemente avviare questa campagna informativa per i cittadini marchigiani – ha affermato il governatore –. La nostra convinzione è che su temi delicati e importanti come la vaccinazione e la pandemia si debba instaurare tra le istituzioni, la sanità e i cittadini un dialogo e un confronto più chiaro e trasparente possibile, creare un rapporto tra i cittadini e gli esperti in grado di dare risposte scientifiche basate sui dati, sulle evidenze finora in nostro possesso, dando sostegno a chi ha dubbi e perplessità non solo sulla vaccinazione ma in generale sull’andamento della pandemia".
"Iniziamo questo fine settimana con i capoluoghi di provincia e in base alla risposta che avremo da parte dei cittadini programmeremo le eventuali prossime tappe. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e hanno aderito a questa importante iniziativa nella quale crediamo molto. Invito tutti coloro che hanno dubbi, perplessità o incertezze a rivolgersi ai nostri esperti sia nei punti informativi nelle piazze che con le modalità telematiche”.
Saranno il dottor Gabriele Frausini, Direttore Dipartimento Medico di Marche Nord a Pesaro, Piero Benedetti che è stato Direttore della Medicina di Cagli a Urbino, Giorgio Scalise, ex Direttore della cattedra di Malattie Infettive all’Università Politecnica delle Marche insieme al dottor Floriano Bonifazi - già Direttore UOC Allergologia Ospedali Riuniti ad Ancona, Riccardo Centurioni - già Direttore UOC Medicina/Ematologia Ospedale Civitanova, Alessandro Chiodera – Direttore di Malattie Infettive Ospedale a Macerata e Massimo Catarini - già Direttore UOC Medicina Ospedale a Macerata, Paolo Padovani - già Direttore UOC Malattie Infettive a Fermo. Sorpresa ad Ascoli dove ad affiancare i medici sarà Il conduttore televisivo Massimiliano Ossini.
E’ stato creato anche un punto informativo sul sito istituzionale della Regione: digitando infatti www.regione.marche.it/parliamoneinsieme si potrà trovare risposta alle domande più frequenti e confrontarsi con medici ed esperti dell’Asur. L’Azienda sanitaria regionale già mette a disposizione molti strumenti di informazione e per la prenotazione del vaccino: il numero verde 800.936677, attivo ogni giorno dalle 8 alle 20, le pagine istituzionali sul sito della Regione che consentono di scaricare la modulistica vaccinale, riportano gli orari degli Hub e le tappe dei camper vaccinali, informazioni relative al Green Pass e le news di Area Vasta per eventuali comunicazioni specifiche o cambi orari. E’ stata inoltre attivata una mail dedicata parliamoneinsieme@sanita.marche.it a cui tutti i cittadini potranno indirizzare i loro quesiti e trovare prontamente risposta ai loro dubbi o i chiarimenti necessari.
Ottima risposta di Montelupone alla campagna vaccinale che ha portato il camper in paese. Sono, infatti, 160 le vaccinazioni effettuate in meno di 5 ore. “Ringrazio i ragazzi della Protezione civile e i nostri dipendenti comunali per il grande lavoro svolto – ha detto il sindaco Rolando Pecora - Grazie ai vaccini e alle altre misure di prevenzione, la nostra situazione è nettamente migliorata rispetto all'anno scorso, quando avevamo numeri drammaticamente superiori e c'erano stati anche decessi".
"Purtroppo i dati italiani e di altri Paesi europei non ci possono lasciare tranquilli. La stessa situazione delle Marche in qualche modo ci allarma: rischiamo la zona gialla e tutto quello che questa comporta sulle restrizioni collegate - aggiunge il primo cittadino -. Vogliamo veramente questo? Possiamo solo rimanere inerti di fronte all'ineluttabile che nessuno di noi vorrebbe? Ai miei cari concittadini rinnovo l’invito a non mollare, a mantenere alti la nostra attenzione e il nostro impegno". "È profondamente ingiusto che dopo che più dell'85% di noi ha fatto tutto il possibile per uscire fuori dall’emergenza sanitaria, l'irresponsabilità di pochi comprometta tutti i nostri sacrifici” conclude il primo cittadino.