Pesaro, genitori no vax e no mask ritirano i figli da scuola: 33 alunni restano a casa
Dovrebbero frequentare la scuola dell’obbligo ma per i genitori no mask e no vax non è necessario. Sono 33 in totale gli alunni ad essere rimasti a casa negli ultimi mesi in provincia di Pesaro per volere delle famiglie in aperto contrasto con le restrizioni in materia di contenimento del Covid.
Sull’esempio di quanto raccontato in un reportage sulla scolarizzazione fai da te - o istruzione parentale - avviata in Trentino Alto Adige e mostrato lo scorso novembre nel programma di La7 "Piazza Pulita", anche nella provincia pesarese si è ricorsi a metodi di scolarizzazione ancestrale.
Una mamma, una zia o un gruppo di amiche si ritrovano e intrattengono in una improvvisata didattica a distanza o direttamente dal salotto di casa bambini e ragazzi. In 17 provengono dalla scuola elementare, 14 dalla scuola media e 2 sono i ragazzi ritirati dalle superiori. Tutti a fine anno dovranno sostenere un esame presentandosi da esterni, nelle proprie scuole o in strutture paritarie, nelle quali è possibile accedere pagando, dimostrando di aver appreso il programma di studi vigente nei rispettivi corsi.
Per accedere a questa forma di istruzione parentale i genitori avrebbero dovuto presentare agli istituti la documentazione necessaria attestante la possibilità di provvedere in forma privata all’istruzione di grandi e piccini. Non è ancora chiaro se da parte delle strutture preposte stiano però avvenendo i controlli su questa forma di protesta da parte dei no vax che rischia di segnare in modo irreparabile il percorso di formazione di bambini e adolescenti.
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