Con più di 1600 nuovi casi – di cui oltre 180 solo nella provincia di Macerata – la Regione Marche si prepara a fare il suo ingresso nella temuta zona arancione. Prosegue nel frattempo, la corsa ai tamponi e ai vaccini, con l’aumento progressivo anche delle segnalazioni legate ai vari astensionisti e i furbetti del green pass. Sono i reparti della sanità pubblica e privata a finire nuovamente sotto inchiesta, con la presenza sempre più costante dei cosiddetti “infermieri no vax” (o comunque non in regola) e la complicata gestione del caos tamponi degli ultimi giorni. A fare chiarezza sulla situazione è stato il presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, Sandro Di Tuccio, per noi ai microfoni di Picchio News.
Che cosa è cambiato nelle ultime settimane per voi del settore infermieristico? Con il decreto legge del 26 novembre scorso è cambiata la normativa: l’accertamento di chi è in regola o no con le vaccinazioni è passato direttamente dall’Ufficio di Igiene ai vari Ordini Professionali. Noi dobbiamo quindi andare a contattare circa 300 persone e verificare la loro situazione. Chi sarà sprovvisto di certificazione verrà sospeso sino al 15 giugno 2022. Per ora sono 33 quelli già intercettati e bloccati.
Come mai questo passaggio di responsabilità? A livello nazionale gestire la situazione era diventato difficile. L’intento non è quello di iniziare una specie di caccia alle streghe, ma semplicemente di applicare la norma.
Lei si è confrontato con questi colleghi non vaccinati? Certo, poi ognuno è libero di scegliere. Molti però hanno paura: non si fidano, altri non ci credono per motivi personali, o aspettano altre tipologie di vaccino.
Perché queste persone, con il ruolo che svolgono all’interno della comunità, sono arrivate ad avere paura? Non c’è stata un’informazione corretta, secondo me: le notizie sono state pilotate anche da persone che avevano titolo e autorevolezza. Così è stato piantato il seme della paura. Deontologicamente poi noi dovremmo sempre credere alla scienza e rispettare i nostri personali canali d’informazione. Purtroppo spesso il vissuto del singolo individuo, con le varie problematiche personali, fa la differenza.
Sono previste delle iniziative a riguardo? Stiamo provando ad organizzare corsi formativi per sciogliere i dubbi, ma c’è da dire che al momento la percentuale di non vaccinati è minima: parliamo de 2-3% dei nostri iscritti. Il problema più grande è dover sospendere altri infermieri, col rischio di sovraccaricare di lavoro quelli che già presenti sul territorio, che sono comunque pochi rispetto alle necessità.
Un altro rischio potrebbe essere quello di influenzare le scelte dei vari utenti? Su queste situazioni sta al datore di lavoro intervenire, magari allontanando il professionista a contatto con i pazienti e dandogli altre mansioni. È a discrezione della struttura di appartenenza. Laddove un infermiere facesse proselitismo, dando informazioni distorte anche sui social, sarebbe un fatto grave perché c’è la violazione del codice deontologico.
Quali sono i vostri punti di forza per gestire questa situazione? Abbiamo fatto tesoro degli ultimi due anni di pandemia: sappiamo come muoverci nel miglior modo possibile.
Per quello che riguarda invece il caos tamponi, che idea vi siete fatti? Ci sono tantissimi casi sintomatici da monitorare: la richiesta supera l’offerta e non riusciamo a rispondere ai bisogni tutti. L’unica nota buona è che molti hanno sintomi lievi grazie al vaccino.
E sul costo eccessivo dei tamponi? Lì è il mercato a decidere. Fare un molecolare richiede costi perché ci sono di mezzo attrezzature, biologi, tecnici. Non è un esame banale, richiede competenza, e il costo è giustificato dal lavoro svolto. Il tampone rapido è più semplice ma ha dei limiti, quindi costi minori.
Ha senso mantenere sul mercato l’opzione del tampone “fai da te” acquistabile nei supermercati? Se esiste vuol dire che c’è richiesta. Permette un maggiore monitoraggio, sebbene poco attendibile: servono sintomi importanti della malattia. Del resto, i prodotti di qualità costano, è legge del mercato. Ma non entro nel merito.
Il cittadino così, però, rischia nel più dei casi di spendere denaro sia per il “fai da te”, sia per un tampone più attendibile. Si tratta di una libera scelta: se uno vuole spendere per un prodotto di basso livello, può farlo con tutte le conseguenze del caso.
Come si riversa tutto questo sul vostro lavoro nelle strutture sanitarie? Nonostante la scelta di partenza di un tampone più economico, il cittadino alla fine si rivolge comunque al sistema sanitario - pubblico o privato che sia - per avere maggiori controlli e sentirsi più tranquillo. Di base, a noi cambia poco a livello lavorativo.
L'amministrazione comunale di Caldarola, per consentire a tutti i giovani della città il ritorno a scuola in piena sicurezza sin dal 7 gennaio, ha organizzato per la mattina del 6 gennaio, l'effettuazione di test antigenici rapidi di verifica del COVID-19, per tutti i bambini ed alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo “Simone de Magistris” di Caldarola.
I tamponi, acquistati dal Comune presso una struttura esterna al territorio, verranno effettuati a titolo completamente gratuito, presso la Sala A. Tonelli di Caldarola, grazie alla disponibilità del sindaco nonchè farmacista Luca Maria Giuseppetti, che provvederà personalmente alla loro effettuazione, secondo il seguente orario: dalle 08.30 alle 10.30 i bambini della scuola primaria, dalle 10.30 alle 12.00 ragazzi della scuola secondaria e dalle 12.00 alle 13.30 bambini della scuola dell'infanzia.
L'afflusso ed il deflusso alla sala Tonelli saranno regolati dal personale volontario della locale Protezione Civile. "Si raccomanda caldamente la partecipazione di tutti i ragazzi, per non perdere la possibilità di assicurare un rientro alle attività didattiche in piena sicurezza" ha sottolineato il sindaco Giuseppetti.
Sedici micro e piccole imprese assegnatarie di un contributo a fondo perduto a seguito di un bando emanato dal Comune a sostegno delle attività artigianali e commerciali locali. Il Comune di Ripe San Ginesio ha emanato, nel corso della stagione estiva 2020, un avviso pubblico volto alla concessione di un contributo a fondo perduto a sostegno di attività commerciali e artigianali con sede operativa sita nel territorio.
Le imprese finanziate sono state sedici. Ciascuna attività, tra quelle che nell’anno 2020 hanno avuto una riduzione del volume di affari rispetto all’anno precedente per almeno il 30% o che hanno investito in beni strumentali nel periodo dal 1 gennaio al 30 settembre 2020, ha beneficiato di un contributo massimo da bando di Euro 3.000,00. In realtà, essendo state presentate domande superiori alla disponibilità delle risorse finanziarie assegnate, corrispondenti a Euro 30.000,00, il contributo è stato ridotto all’89,22, cioè ad un importo massimo per beneficiario di 2.676,58 Euro.
"L’iniziativa ha voluto essere un segnale importante di vicinanza dell’Amministrazione al tessuto produttivo e commerciale del nostro territorio, nel corso di una lunga situazione di emergenza sanitaria che ha indubbiamente creato molti problemi economici alle imprese, costrette a chiusura obbligatoria per lunghi periodi e a perdita di opportunità lavorative", spiega il sindaco Paolo Teodori.
“Le attività commerciali ed artigianali, le micro imprese, sono il tessuto vivo del nostro territorio e svolgono spesso la fondamentale funzione di offrire servizi alla comunità. Si tratta spesso di piccolissime realtà, frequentemente a conduzione familiare, che si dedicano al proprio lavoro con abnegazione e passione, messe a dura prova dalle emergenze vissute ripetutamente, partendo dal sisma 2016 fino alla crisi originata dalla pandemia ancora in corso".
“Non chiamatelo focolaio, non è un centro di irradiazione della patologia Covid, si tratta di una situazione sotto controllo con bassissimi rischi per i degenti della casa di riposo”. Così il sindaco di Penna San Giovanni, Stefano Burocchi, in relazione ai casi Covid registrati nella casa di riposo comunale (leggi qui).
"I 29 anziani residenti presso la struttura di Penna San Giovanni sono sottoposti ogni 15 giorni a tampone molecolare, una volta a settimana al rapido , chiarisce il primo cittadino. Il giorno di Natale erano tutti negativi, il 27 dicembre ci sono stati i primi casi e in breve sono risultati positivi 24. Solo due sono stati ricoverati per difficoltà respiratorie, ma non in gravi condizioni, uno di questi, una donna, aveva rifiutato la somministrazione del vaccino. Si è verificato un decesso, la signora deceduta aveva gravi patologie cardiache e respiratorie pregresse e la sua morte non è direttamente collegabile al Covid".
"Anche i dipendenti della Cooperativa che si occupa del benessere dei degenti garantisce la piena operatività, infatti dei 16 lavoratori solo 3 sono positivi ma con sintomi lievi o nulli. È una situazione assolutamente sotto controllo – ribadisce Burocchi - grazie all’impagabile impegno e dedizione degli infermieri, coordinati da Moira Zampetti, e della Direttrice dottoressa Silvia Impagnatiello. In questo momento – conclude il sindaco - fare allarmismo non produce nessun beneficio”.
La pillola anti covid è arrivata nelle Marche. Sono state consegnate oggi, infatti, alle 12, alla SOD Farmacia degli Ospedali Riuniti di Ancona le prime 600 confezioni di Molnupiravir, le capsule anti-covid della Merck per la cura domiciliare della malattia. Di queste, 70 confezioni rimarranno all’Ospedale di Torrette e 70 saranno destinate a Marche Nord, 20 all’Inrca di Ancona e il resto verranno consegnate all’Asur Marche.
Saranno prescritte prevalentemente dalle Usca e dai Medici di Medicina Generale o dai medici che abbiano l’opportunità di entrare in contatto con il paziente entro i primi 5 giorni dalla comparsa dei sintomi nella malattia lieve o moderata.
“Si tratta di un valido aiuto per la cura domiciliare – ha detto l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – che ci consentirà di ridurre le ospedalizzazioni. Ricordiamo infatti che l’Aifa ha autorizzato anche il Remdesivir che può essere somministrato per via endovenosa sia in ambiente domestico che in ambito ambulatoriale. Ogni confezione contiene 40 capsule da 200 milligrammi che costituiscono una cura completa: il farmaco va assunto due volte al giorno nella quantità di 4 capsule per 5 giorni e si conserva a temperatura ambiente".
Anche chi è vaccinato potrà ricevere il trattamento, ma esistono criteri di selezione. L’uso è suggerito per i soggetti ad alto rischio. Sono, invece, esclusi per il momento gli under 18 e le donne in gravidanza o in allattamento. La determinazione Aifa relativa alle modalità di utilizzo è stata pubblicata il 29 dicembre 2021 sulla Gazzetta Ufficiale ed è efficace dal 30 dicembre.
Il molnupiravir è stato distribuito dalla Struttura Commissariale alle Regioni dal 4 gennaio e per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che è accessibile online sul sito dell’Agenzia.
In un giorno sono 1.601 i nuovi casi di coronavirus nelle Marche e l'incidenza sale ancora, a 668,57 (ieri 635,07). Molto alto il numero di tamponi/test eseguiti (oltre 23.600) con una percentuale di positivi tra gli 11.286 tamponi del percorso diagnostico di screening del 14,2%. È quanto emerge dai dati diffusi dall'Osservatorio epidemiologico regionale che dà conto di 661 casi registrati in provincia Ancona;, seguita da quella di Ascoli Piceno (351), Fermo (249), Macerata (181), Pesaro Urbino (84); 75 casi da fuori regione.
Le persone con sintomi sono 334; ci sono poi 381 contatti stretti di positivi, 449 contatti domestici, 8 in setting lavorativo, 13 in ambiente di vita/socialità, 1 in setting assistenziale e 1 in setting sanitario. Il maggior numero assoluto di contagi nella fascia 25-44 anni (493); per numero di casi seguono le fasce d'età 45-59 anni (369) e 19-24 anni (210) e 60-69 anni (141). In un giorno sono 287 i contagiati tra giovani di età compresa tra zero e 18 anni. Nel dettaglio il totale di tamponi è 15.346 (11.286 nel percorso diagnostico e 4.060 nel percorso guariti) a cui si sommano 8.272 test antigenici (3.188 positivi).
Sono in aumento di due unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 288 pazienti, 53 dei quali in Terapia Intensiva (-1 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche cinque decessi correlati al Covid: un 85enne di Civitanova Marche ha perso la vita all'ospedale cittadino, una 72enne di San Benedetto del Tronto è spirata al Torrette, una 89enne e una 70enne di Montefano si sono spente al "Murri" di Fermo, mentre una 86enne di Trecastelli è morta alla Residenza Valdaso.
Amazon aprirà un nuovo centro logistica nelle Marche. E’ questa la notizia che emerge in seguito all’accettazione all’unanimità da parte dell’Ente Interporto di Jesi della manifestazione di interesse non vincolante estesa dalla Dorica Trasporti e Amatori e da Scannell (general contractor di Amazon). Le conferme filtrano direttamente dalla sede della Regione, dove sarà posta la firma sul contratto entro il mese di gennaio.Il mega centro di distribuzione logistica di Amazon si estenderà su 66mila metri quadrati e sorgerà in un’area di Jesi Est. Circa 1000 le assunzioni previste per un importo investito dal colosso statunitense per la concessione dell’area di una cifra compresa – ma non ancora confermata - tra i 4 e i 5 milioni di Euro. Prossimi step quelli burocratici, con il completamento della valutazione di impatto ambientale da parte del ministero e il parere favorevole da parte del consiglio comunale di Jesi per l’approvazione della variante urbanistica necessaria alla realizzazione dell’infrastruttura.Le parti in causa adesso dovranno concentrarsi sulla stesura contrattuale che dovrebbe richiedere circa tre settimane di lavoro da parte dei diretti interessati ma che sembra non mostrare nubi all’orizzonte. Un accordo storico sul quale sta per essere scritta la parola fine dopo 18 mesi di tira e molla. Un passaggio fondamentale per la valorizzazione economica del territorio che consentirà nei prossimi anni un vero e proprio boom infrastrutturale ed economico nel territorio marchigiano.
Una persona fissa all’entrata del locale per controllare il green pass dei vari clienti. Si tratta dell’iniziativa messa in moto dal titolare del Caffè X Caso di Villa Potenza, Simone Ortolani, all’indomani dell’ultimo decreto legge emanato dal Governo il 24 dicembre scorso. Un vero e proprio servizio “fai da te”, realizzato in collaborazione con l’organizzazione no profit CB Tigrotto, già presente sul territorio maceratese con i propri volontari attraverso attività di supporto alla collettività.
«Avevamo bisogno di semplificare il nostro lavoro – ha spiegato Ortolani – ma assicurando comunque la totale sicurezza per i nostri clienti. Non potevamo servire caffè e contemporaneamente controllare i green pass di tutti. Per questo ci siamo rivolti al presidente dell’associazione Riccardo Biagiola, che ringrazio molto, che ci ha messo a disposizione questa persona responsabile unicamente di verificare il possesso dei certificati da parte della nostra clientela. Si tratta di un’iniziativa spontanea e che, a quanto pare, sta riscuotendo anche un certo successo nella nostra comunità».
Molti sono i ristoratori che, dopo le ultime restrizioni, si sono trovati nuovamente in difficoltà all'interno della provincia di Macerata (e non solo), spingendo a trovare soluzioni personali volte a garantire non solo la continuità del proprio lavoro ma anche al sicurezza di tutti i cittadini, alla luce soprattutto della crescente ondata di contagi da Covid-19.
Focolaio alla casa di riposo “Paolo Burocchi” di Penna San Giovanni, positivi quasi tutti gli ospiti e qualche dipendente. Purtroppo si è registrato anche un decesso, è quello di una donna di 84 anni, risultata positiva ma con una situazione di salute piuttosto compromessa. Per quanto riguarda gli ospiti, sono risultati positivi 24 pazienti sui 29 ospitati, prima della morte (quindi ora sono 23 su 28). Tra il personale sono positivi 3 dipendenti sui 16. Parliamo in questo caso di persone vaccinate e con booster, dunque tre dosi.
Per quanto concerne gli anziani ospiti due sono stati ricoverati all’ospedale di Macerata di cui uno non vaccinato (per espressa dichiarazione scritta). In questo momento all’interno della struttura c’è solo una situazione di febbre leggera. Come da protocollo, gli anziani positivi sono stati isolati dai negativi, e sono assistiti dai membri Oss e Osa. In aiuto del personale – come riferito dal Comune – sono giunte le Usca.
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(Foto di repertorio)
Sono due gli apparecchi di ultima generazione acquistati dal Comune di Recanati e posizionati lungo la strada statale 571 denominata Regina. Gli autovelox entreranno in servizio nei prossimi giorni e consentiranno al Comune di far cassa grazie agli automobilisti indisciplinati che transiteranno in zona superando i limiti di velocità.
Una cifra superiore ai 40 mila Euro quella stanziata dall’amministrazione locale per rinnovare i precedenti apparecchi, risalenti al 2010. La particolarità della strumentazione di ultima generazione appartenente alla Servicenet21 di Roma risiede nell’infallibilità di rilevamento delle targhe. Saranno dunque ridotte al minimo le casistiche di illeggibilità generate in passato da avverse condizioni meteo.
Il 3 febbraio 2022 scadrà ufficialmente il mandato da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella e, per quanto in molti lo sperassero, non ci sarà un bis. Il politico, giurista e avvocato di origini siciliane, giunto alla soglia degli 81 anni, era stato categorico sin dal maggio scorso, prima che scattasse ad agosto il fatidico semestre bianco. Riportando alla memoria l’ex presidente Antonio Segni (1962 – 1964), dichiarò di fatto la propria indisponibilità a una rielezione con un discorso politico nel quale manifestò esplicitamente la propria adesione a quello che era già il pensiero di Segni: modificare la Costituzione iscrivendovi l’impossibilità del secondo mandato, e abolire contestualmente il semestre bianco.
Giorgio Napolitano, in questo senso, ha fatto storia: mai infatti, prima del 2013, un presidente era stato rieletto per un secondo mandato. Tensione che Umberto Ambrosoli (figlio dell’avvocato Giorgio, ucciso nel 1979 perché non remissivo a logiche di cointeressenza di mondi istituzionali, massonici e mafiosi) definì immotivata e utile solo a pilotare la rielezione dello stesso Napolitano per interessi interni alla politica – fra cui la cosiddetta “congiura del silenzio” rispetto al processo della trattativa Stato Mafia.
CORREVA L’ANNO 1981. In seguito all’assassinio per mano mafiosa del fratello Piersanti, Sergio Mattarella intensifica progressivamente il proprio impegno politico e fa il suo ingresso alla direzione della Dc. Nello stesso periodo, i magistrati che indagano sul rapimento del banchiere Michele Sindona ritrovano l’elenco di 962 affiliati alla P2: molti nomi sono di esponenti di alto livello della Dc. Mattarella diviene membro della commissione parlamentare d’inchiesta a fianco dell’ex partigiana cattolica Tina Anselmi, che porterà anche ad un rinnovamento interno al partito democristiano. Sono anche gli anni ’90 del “Mattarellum” e delle immense aspettative disattese, come testimoniato anche dalle successive leggi elettorali “Porcellum” e “Italicum”. Con il crollo della Prima Repubblica, lo stesso Mattarella transita al Partito Democratico prima di essere eletto giudice della Corte Costituzionale.
IL CAPO DELLO STATO. Nel 2015 viene eletto Presidente della Repubblica con un discorso d’insediamento su giovani, anziani, donne, ammalati e disabilità. Un impegno umanitario che viene subito confermato nel giugno dello stesso anno, in occasione dell’ingresso alla Tenuta di Castelporziano: «Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà. La nostra bella Italia se perdesse o se si attenuasse il senso di solidarietà, tradirebbe i suoi valori e la sua storia». Nel corso del suo mandato, Mattarella si confronta con un Paese profondamente segnato da crisi economica e dei valori, con effetti devastanti legati soprattutto al futuro dei più giovani e delle classi sociali più deboli.
LA PANDEMIA DA COVID-19. Un ultimo anno complicato quello di Sergio Mattarella nelle vesti di Capo dello Stato, fra la gestione del Governo Conte e quello più attuale di Mario Draghi. Con l’esplosione della pandemia da Covid-19 e il Paese che ha mostrato tutte le sue criticità e fragilità rimaste fino a quel momento nascoste o accantonate, facendo cadere gli italiani in uno status di totale incertezza e paura. L’abbraccio e la vicinanza alla passione degli italiani giunge anche in occasione dei risultati sportivi ottenuti agli Europei di calcio, ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo.
Non poteva che terminare con un pensiero a chi è stato profondamente segnato dalle calamità degli ultimi sette anni (fra alluvioni, terremoti, pandemia), a chi svolge ogni giorno il proprio lavoro in funzione della comunità tutta e ai più giovani il mandato di Sergio Mattarella, che di fatto consegna al suo successore un’Italia forte solo del proprio senso di appartenenza nei momenti più difficili, ma con addosso il segno delle profonde fratture sociali, delle difficoltà economiche e della politica ancora immatura.
Citando le parole del professor Pietro Carmina (morto nell’esplosione di Ravanusa l’11 dicembre scorso), si è voluto rivolgere così ai giovani nel suo discorso di fine anno 2021: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare”.
Un nuovo spazio per i nonni di Castelraimondo. Taglio del nastro in via Bottacchiari per il centro “Anziani in circolo”, luogo di aggregazione che sarà operativo tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 14 alle ore 18. L’inaugurazione è fissata per sabato (8 gennaio), alle ore 16, alla presenza dell’arcivescovo monsignor Francesco Massara, del sindaco Patrizio Leonelli, dell’assessore ai Servizi Sociali Ilenia Cittadini e del consigliere regionale Renzo Marinelli.
"L’amministrazione comunale di Castelraimondo e la Caritas condividono l’importanza di garantire tempi e spazi di aggregazione spontanea per anziani autosufficienti, al fine di favorire socializzazione, partecipazione attiva e il mantenimento delle abilità. Il centro “Anziani in circolo” è pensato come luogo auto-organizzato e autogestito perlopiù dagli stessi partecipanti che assumono un ruolo attivo nel creare attività per occupare positivamente il tempo libero. Ringraziamo la Caritas Diocesana di Camerino e San Severino Marche per aver condiviso l’iniziativa e collaborato nell’avviare un luogo per anziani che permetta loro di stare insieme con stimoli ricreativi e culturali – spiega l’assessore Cittadini -. Inoltre grazie all’8xmille Chiesa Cattolica ed in particolare nell’ambito del progetto "Stare Insieme", verranno realizzati dei corsi di pittura, educazione alimentare, psicomotricità, informatica e laboratori di ceramica".
Dal primo gennaio 2022 il Comune di Macerata, tramite affidamento alla società cooperativa già presente, ha assunto la gestione diretta del Mercato Ortofrutticolo di Piediripa accelerando così il processo di liquidazione del precedente concessionario Centro Agroalimentare srl. Facendo seguito alla delibera del Consiglio comunale di settembre - approvata all’unanimità e relativa alla procedura di liquidazione della precedente società - e in seguito agli accordi presi con il gestore nei mesi scorsi, si è concretizzato il passaggio diretto della gestione del Comune a partire dal primo gennaio 2022.
«Abbiamo avviato il progetto di riqualificazione del Mercato Ortofrutticolo, una realtà unica per il centro Italia che rappresenta una importante opportunità di sviluppo del settore agroalimentare – ha detto l’assessore al Bilancio Oriana Piccioni -. L’affidamento della gestione diretta si allinea con le altre attività di sviluppo del territorio che stiamo portando avanti e che vengono supportate dai numerosi finanziamenti europei, statali e regionali che l’Amministrazione sta ricevendo. Il nuovo Mercato Ortofrutticolo di Piediripa, il cui progetto è stato redatto, sarà realizzato vicino a quello esistente nella porzione di terreno di proprietà del Comune; tutto ciò garantirà la continuità del servizio anche grazie all’affidamento diretto della gestione».
La gestione prevede l’apertura e la chiusura del mercato in tutti i giorni feriali secondo gli orari fissati dal Comune; il regolare afflusso degli operatori del mercato e il far rispettare agli utenti le direttive impartite dall’Ente comunale. La società, che vanta anni di esperienza nella gestione operativa del centro, si occuperà anche di vigilare sul corretto funzionamento del mercato, di registrare gli ingressi degli operatori e di provvedere a curare l’ordinaria attività amministrativa.
Sono state stanziate le risorse necessarie alla realizzazione del sottopasso di via Roma per l’eliminazione del passaggio a livello tramite l’inserimento del progetto, da parte della Regione Marche, nella misura destinata alla rifunzionalizzazione dei beni pubblici all’interno del Pnrr sisma complementare che vede il Commissario Sisma come soggetto attuatore con progettazione esterna.
Al Comune di Macerata andranno 7 milioni di euro per la riqualificazione dell’infrastruttura pubblica tramite lo sviluppo del sottopasso di via Roma. Per quanto riguarda l’iter di realizzazione dell’opera, al momento è stato redatto il progetto preliminare ed è stata approvata la variante urbanistica. Sono stati inoltre affidati gli incarichi per la progettazione esecutiva e ora il Comune avvierà i rapporti con Rete Ferroviaria Italiana. A seguire il Comune procederà con l’appalto integrato in accordo con la Regione Marche, RFI, Anas e Provincia di Macerata.
"Macerata e l’Amministrazione continuano a raccogliere risultati e successi importanti per la riqualificazione dell’intera città – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un ringraziamento alla Regione Marche e in particolare agli assessori Guido Castelli e Francesco Baldelli per aver inserito il progetto del sottopasso di via Roma nella sub-misura A2 del Piano Complementare Sisma. Un’opera che i maceratesi aspettano da anni e che andrà a migliorare la vivibilità e la viabilità del capoluogo".
"Con il finanziamento dedicato mettiamo il sigillo sull’opera infrastrutturale che la città attende da decenni – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Manteniamo l’impegno di programma sul quale i maceratesi ci hanno dato fiducia: questo è il modello Macerata. L’opera sarà realizzata senza interferenze con l’attuale viabilità, avrà altezze utili al transito di ogni mezzo e anche un passaggio ciclopedonale".
Il Comune di Recanati ospiterà 4 operatori volontari, tra i 18 e i 28 anni, da impiegare presso la biblioteca e mediateca comunale con il progetto “I Comuni al centro del sapere”. Gli Operatori Volontari percepiranno un indennizzo di 439,50 euro al mese per un anno e per poter presentare la domanda è necessario munirsi dello SPID (identità digitale).
Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 14.00 del 26 gennaio 2022. Il Comune di Recanati è stato sostenuto in fase di progettazione da ARCI Jesi e al seguente link si possono trovare tutte le informazioni relative al progetto “I Comuni al centro del sapere” e a tutti gli altri progetti ai quali è possibile candidarsi: https://scn.arciserviziocivile.it/cercaprog.asp?idr=10
Nell'ultima giornata sono stati rilevati 519 casi di positività al coronavirus nelle Marche e l'incidenza su 100mila abitanti sale a 635,07 (ieri 699 contagi e incidenza a 621,08). Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale della Regione.
Il numero più alto di casi si conferma in provincia di Ancona (206); seguono le province di Pesaro Urbino (160), Macerata (115), Ascoli Piceno (11) Fermo, oltre a 22 persone da fuori regione. In tutto sono stati eseguiti 4.498 tamponi (3.443 nel percorso diagnostico di screening con il 15,1% di positivi a fronte del 33,4% di ieri; 1.055 nel percorso guariti) e 2.549 test antigenici (772 positivi).
È ancora la fascia d'età 25-44 anni quella più interessata da contagi (143 casi), seguita da 45-59 anni (117); 96 contagi tra giovani di età 0-18 anni, 48 nella fascia 19-24 anni, 45 tra i 60-69 anni, 33 casi tra persone di età compresa tra 70-79 anni, e 33 tra 80-89 anni.
Tra i nuovi contagiati 119 persone con sintomi; i casi comprendono 116 contatti stretti di positivi, 142 contatti domestici, 4 in ambiente di vita/socialità, 1 ciascuno in setting sanitario, assistenziale e lavorativo; su 127 casi è in corso un approfondimento epidemiologico.
Sono in aumento di nove unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 286 pazienti, 54 dei quali in Terapia Intensiva (+4 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche tre decessi correlati al Covid: un 75enne di San Costanzo che ha perso la vita all'ospedale di Pesaro, una 98enne di Fano e un 77enne di Pesaro che sono spirati alla Rsa Galantara.
“Un ragazzo solare e sempre sorridente”. Sono unanimi i ricordi condivisi via social su Jonathan Strappa, il 34enne originario di Porto Sant’Elpidio che ha perso la vita domenica pomeriggio in un incidente sui Monti Sibillini mentre era impegnato in una escursione.
Il giovane, recatosi sulle montagne innevate per fare una passeggiata con la fidanzata, si sarebbe avventurato tra il rifugio del Fargno e Pintura di Bolognola in dei sentieri interdetti al transito per l’elevato rischio di infortuni o eventi fatali.
Sono stati tanti nel corso delle ultime ore i moniti lanciati su Facebook da guide alpine o organizzatori di escursioni che hanno allertato i tanti avventori improvvisati nell'evitare di percorrere sentieri che possano essere stati interdetti al transito o che possano risultare pericolosi a causa delle avverse condizioni meteo.
Ma chi era Jonathan? Un ragazzo molto conosciuto e amato nella sua comunità, tanto da spingere anche il sindaco Franchellucci a scrivere un messaggio di cordoglio sui canali social del Comune di Porto Sant’Elpidio.
Jonathan si era occupato di assistenza ai clienti e lavorava come tecnico su diverse piattaforme digitali in ambienti industriali collegati col mondo della stampa, dove in passato si era distinto anche come tecnico per macchine da stampa e taglio digitale.Una tragedia, quella della sua morte, che ha colpito tutta Porto Sant’Elpidio, in queste ore ancora scossa dalla vicenda. Forse Jonathan ha sottovalutato il pericolo ed è per questo che è precipitato per circa 300 metri quando la neve sotto ai suoi piedi ha ceduto. La ragazza, invece, è riuscita ad aggrapparsi all’erba sottostante e frenare la sua corsa una ventina di metri più in giù dal luogo dell’incidente.E lì è stata recuperata dai Vigili del Fuoco e dal Soccorso Alpino per essere trasportata al pronto soccorso di Camerino. Per lei le ferite sono più quelle interiori, invisibili ad occhio nudo che un dolore del genere può causare. Ed è ancora forte lo stato di choc per l’incubo vissuto in quella che sarebbe dovuta essere una gita di piacere e si è trasformata in una domenica dell’orrore.Mentre Jonathan, proprio come il gabbiano di Richard Bach, adesso sarà libero di volare alla ricerca della sua avventura nei cieli delle Marche e tra i ricordi nei cuori di chi lo ha sempre amato.
Cinque milioni di euro in arrivo a Recanati per opere di rigenerazione urbana per il miglioramento del tessuto ambientale e sociale della città che coinvolgono i settori didattici, sportivi, culturali e di residenza pubblica. La città dell’infinito è risultata infatti tra i comuni beneficiari dei contributi da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana da parte del Ministero dell’Interno. L’ufficialità è arrivata nelle scorse ore con la firma del decreto.
“Non potevamo festeggiare il nuovo anno con una notizia migliore– ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – tutti i progetti presentati sono stati accolti e questo dimostra la grande capacità del lavoro di squadra fatto con la Giunta il Consiglio e la professionalità dei nostri uffici tecnici, capitanati dall’architetto Maurizio Paduano al quale va un ringraziamento particolare per aver centrato gli obiettivi strategici del bando. Sono interventi volti a migliorare la vita dei recanatesi in tutta la città, studiati con una particolare attenzione alla socialità e all’ambiente che faranno crescere la qualità del decoro urbano".
Finanziamenti importanti che prevedono l’arrivo di una serie di tranches fino al 2026 per i sette progetti che hanno partecipato al bando del Ministero per la rigenerazione urbana distribuiti in tutte le diverse aree della città. Finalmente Recanati si riapproprierà del Castello di Montefiore, è stato infatti finanziato il progetto di restauro e rifunzionalizzazione dell’ antico Castello da adibire a contenitore per la promozione delle attività culturali e sociali della città per un importo di 1.700.000 euro.
Tre i finanziamenti ottenuti per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale del Rione di Castelnuovo e riguardano in particolare: l’intervento sull’immobile “ex Asilo Carancini” da adibire a centro polivalente culturale sociale ed educativo a servizio del quartiere per un importo di 600.000 euro;
-l’intervento di riqualificazione del campetto di calcio e del parcheggio pertinenziale da adibire a impianto sportivo polivalente indoor a servizio del quartiere e del plesso scolastico adiacente per un importo di 600.000 euro; l’intervento di riqualificazione dell’ex cortile delle Clarisse da adibire a spazio pubblico polivalente con la creazione di un nuovo parcheggio per un importo di 400.000 euro.
Gli altri progetti finanziati riguardano: i lavori di ristrutturazione per il riuso del verde pubblico attrezzato e dei manufatti esistenti nell’area comunale di Via degli Alpini, ex Club Aquila, per la creazione di un luogo di aggregazione e socializzazione a servizio dei Quartieri Mercato - San Francesco per un importo di 400.000 euro.
Interventi di restauro e riqualificazione dell’edificio comunale “ex Filanda Mattutini” all’interno del centro città a ridosso dell’area Camper, da adibire a centro polivalente per attività sociali e ricreative per un importo di 500.000 euro; interventi di restauro e riqualificazione di alcuni locali comunali adiacenti al Museo cittadino Villa Colloredo Mels per l’implementazione dell’offerta museale culturale e turistica di Recanati, per un importo di 800.000 euro.
"A seguito della rilevazione di un caso di positività al Covid tra i dipendenti del Comune, tutti i colleghi che hanno avuto un possibile contatto verranno sottoposti ad un tampone rapido prima di entrare al lavoro nella giornata di lunedì 3 gennaio, questo a salvaguardia della propria e della altrui incolumità trattandosi il Comune di un luogo pubblico". A darne notizia è il sindaco di Pollenza Mauro Romoli, nel dare anche conto come - sempre lunedì 3 gennaio - gli uffici "apriranno più tardi rispetto al consueto orario".
Nuova ordinanza della Polizia locale che modifica temporaneamente la circolazione stradale nelle vie Berardi e Armaroli per consentire lo smontaggio di un ponteggio in via Berardi.
Il provvedimento, in vigore lunedì 3 gennaio, dalle 7 alle 18 prevede: via Armaroli, dall’intersezione con via Zara fino a vicolo Ferrari: divieto di transito, eccetto veicoli in emergenza o dei residenti, accesso ad aree private, carico e scarico merci o diretti al parcheggio Centro storico, senso unico alternato regolato da movieri; direzione obbligatoria a destra in via Zara, per i veicoli che escono in senso contrario da via Armaroli.
Via Berardi: ingresso dal lato via Lauri per i soli residenti o mezzi in emergenza e senso unico alternato con precedenza per i veicoli in uscita.