Attualità

Toto-Quirinale, ecco chi voterebbero i politici marchigiani come prossimo Presidente della Repubblica

Toto-Quirinale, ecco chi voterebbero i politici marchigiani come prossimo Presidente della Repubblica

Con la convocazione dei grandi elettori per lunedì 24 gennaio da parte del presidente della Camera, Roberto Fico, inizierà ufficialmente la procedura per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Molti sono i nomi che si sono fatti nel corso degli ultimi mesi su chi sarà il successore di Sergio Mattarella: nella Regione Marche, in particolare, i vari politici hanno manifestato seri dubbi in proposito, invitando, allo stesso tempo, le parti ad un confronto sul tema saggio, ponderato e volto a preservare gli equilibri del territorio. Nel domandare ai diretti interessati "chi voterebbe come prossimo Presidente della Repubblica?" non sono mancate comunque le sorprese. «Sarebbe ora di eleggere un presidente donna - ha dichiarato, ad esempio, l'assessore Angelo Sciapichetti (Pd) - e secondo me chi metterebbe d'accordo sia destra che sinistra è la ministra della giustizia Marta Maria Carla Cartabia, secondo me molto preparata». Di tutt'altro parere è parso, invece, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica (FI): «Sarei banale se proponessi Silvio Berlusconi, che è il capo del mio partito. Mi ha fatto piacere comunque vedere che il suo è uno dei nomi più gettonati, perché costituisce in qualche modo una forma di riscatto per una figura politica importante come lui. In generale, però è difficile fare previsioni: il Parlamento dovrà lavorare bene». «Di base non ne faccio un principio assoluto del fatto che il prossimo Capo dello Stato debba essere uomo o donna - ha commentato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei (Lista Civica) - e credo sia troppo presto ancora per avere un'idea chiara. Ma se dovessi scegliere fra i nomi finora discussi, preferirei che rimanesse Sergio Mattarella, perché abbiamo bisogno di una figura equilibrata come è stato lui soprattutto in questi ultimi anni così difficili». A fare da contraltare ai pareri più schietti sono stati quelli meno avventati, per esempio, dei deputati Tullio Patassini (Lega), Alessia Morani (Pd) ed Mirella Emiliozzi (M5s). «È una domanda importante - ha affermato Patassini - ci vuole una figura politica condivisa e concordata con il centrodestra. Oggi abbiamo l'occasione di scegliere un rappresentante dei cittadini italiani che prescinda una volta tanto dai vari partiti, il nome è solo una questione successiva». «Evito di rispondere, vista la delicatezza del tema - dichiara Morani - ma finora la mia idea non rientra in quella dei nomi più gettonati. Per il resto, auspico ad una figura come quella dell'uscente Mattarella, che secondo me ha svolto un lavoro straordinario». «Penso sia l'elezione più importante degli ultimi 80 anni - ha commentato Emiliozzi - e nonostante la mia idea personale, ci stiamo ancora confrontando con i colleghi del movimento. In un momento come questo, abbiamo bisogno di una guida forte che preservi il tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Il compito che siamo chiamati a svolgere è serio e deve prescindere dalle bandiere, perché la situazione è straordinaria, anomala». A chiudere l'elenco delle dichiarazioni non poteva mancare il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli (Lega), che si è voluto concedere per l'occasione una battuta: «Vista la situazione attuale, penso che mi potrei candidare anche io come prossimo Presidente della Repubblica».

08/01/2022 10:00
Macerata, vaccino obbligatorio per gli over 50: le reazioni dei cittadini. "Misure sbagliate, ma necessarie" (VIDEO)

Macerata, vaccino obbligatorio per gli over 50: le reazioni dei cittadini. "Misure sbagliate, ma necessarie" (VIDEO)

Sono passate appena 48 ore dall'entrata in vigore del nuovo decreto legge varato dal Governo il 5 gennaio 2022, e le reazioni non sono tardate a manifestarsi anche nelle Marche, rispetto all'obbligo vaccinale previsto per tutte le persone che abbiano compiuto 50 anni. Se da una parte il popolo dei social si è scatenato con i commenti più disparati - fra chi condanna l'operato delle istituzioni e chi le appoggia - è per le strade di Macerata che i cittadini hanno scelto di confrontarsi con noi di Picchio News per esprimere le proprie opinioni riguardo le nuove misure anti-Covid. Tra le varie testimonianze raccolte, la tendenza generale sembra essere quella di accoglienza, sebbene dettata in buona parte dall'esasperazione sia rispetto allo stato d'emergenza prolungato fino al 31 marzo 2022, sia in virtù della pandemia stessa che comunque ha registrato durante il periodo delle feste natalizi nuovi record di contagi.  «È giusto che tutti facciano il vaccino perché altrimenti non ne usciamo più. Siamo stanchi» - dichiara una delle cittadine intercettata in Corso Cairoli. Non sono mancate, naturalmente, le opinioni contrarie all'ultimo decreto, definito un'ulteriore "forzatura". «Io ho più di 50 anni e sono vaccinato - ha commentato un altro cittadino all'interno del centro storico - ma penso che non sia giusto imporre certe cose. Siamo nelle mani di chi ci governa, speriamo bene» Di seguito il servizio:

07/01/2022 16:24
Recanati, cibi natalizi non utilizzati: al via una colletta alimentare contro lo spreco

Recanati, cibi natalizi non utilizzati: al via una colletta alimentare contro lo spreco

La solidarietà va oltre il periodo delle festività natalizie e si allea all’impegno contro lo spreco alimentare. L’Amministrazione comunale chiama a raccolta la comunità recanatese, notoriamente in prima linea  su questi importanti temi, con una colletta di generi alimentari non utilizzati. “Solidarietà e sostenibilità ancora insieme per la migliore qualità di vita della nostra comunità   - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -  dopo  l'albero di Natale inclusivo realizzato   con bottiglie di plastica blu per la sensibilizzazione sull’autismo che abbiamo voluto appendere proprio alle porte della parte centrale del nostro paese, oggi promuoviamo  un gesto concreto di solidarietà verso le persone in difficoltà e un contributo nella lotta allo spreco alimentare. Elementi fondamentali  alla base dell'azione politica della nostra Amministrazione.”  Durante il periodo natalizio i pranzi e le cene si moltiplicano, momenti di condivisione in famiglia e tra amici che  al contempo  rappresentano anche una possibilità di notevoli sprechi alimentari. Nelle nostre case ci sono ancora numerosi generi alimentari che non sono stati utilizzati  tra cui panettoni, torroni, dolci di vario tipo,  lenticchie e altri legumi, zamponi, formaggi e frutta secca, cibi  che non sono stati consumati, pertanto  il Comune, in collaborazione con le principali associazioni di volontariato e grazie al loro impegno, promuove una campagna di raccolta di  alimenti  a favore di famiglie in difficoltà. “Abbiamo voluto anche quest'anno avviare la colletta alimentare. - ha affermato l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini - Accanto al contrasto allo spreco, ci sembra un modo di riequilibrare alcune differenze e di rendere partecipe tutta la comunità di concrete azioni di solidarietà sociale.”Il contrasto allo spreco, grazie al recupero e alla ridistribuzione,  accresce sentimenti di  solidarietà e condivisione, sostenendo unità e solidarietà nella comunità, accanto alla consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale. “Sprecare il cibo non solo è un'offesa nei confronti di chi ha difficoltà a reperire il sostentamento alimentare, ma è anche un grave danno all'ambiente. – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente  Michele Moretti - Il cibo che deperisce, perché non utilizzato, oltre al suo stesso valore disperde inutilmente anche le risorse usate per la produzione dell'alimento stesso, come ad esempio l’acqua e il lavoro umano". I generi alimentari  potranno essere conferiti dai cittadini in confezioni intatte tra il 10 e il 20 gennaio presso le sedi delle numerose associazioni di volontariato che hanno aderito all’iniziativa: Croce Gialla tutti i giorni dalle ore 8 alle 20 tranne i festivi; Circolo Acli Addolorata la domenica dalle ore 11.15 alle ore 12.45; Bottega del Commercio equo in Corso Persiani tutti i giorni tranne domenica e lunedì mattina in orario 9,30 12.30  e 17.30 -20; AltraEco il giovedì a “Ti porto l’orto” con orario dalle ore 16.30 alle 19.30; Protezione Civile il mercoledì e il giovedì dalle ore 18.30 -20 e il  sabato dalle ore 15 alle 18 presso la propria sede.  

07/01/2022 14:48
Potenza Picena, consegnato attestato di merito al comandante Del Moro

Potenza Picena, consegnato attestato di merito al comandante Del Moro

Aveva appena 23 anni Massimiliano Del Moro, quando per la prima volta è arrivato a Potenza Picena con la sua divisa da carabiniere. È stato giovane brigadiere e poi, nel 2004, dopo 11 anni di servizio, è diventato comandante della stazione del capoluogo. “Una vera istituzione per il nostro territorio, a cui tutta la comunità potentina rivolge un sentito ringraziamento” così il Sindaco, Noemi Tartabini, ha introdotto la consegna, svoltasi questa mattina presso la Sala Giunta del Palazzo Comunale, dell’attestato di merito civico, conferito dall’amministrazione all’ormai ex comandante Del Moro che, in seguito alla promozione a Sottotenente è stato trasferito al comando provinciale di Fermo. “Non potevamo non pensare ad un riconoscimento dopo 28 anni di servizio sul nostro territorio. Anni intensi caratterizzati da grande collaborazione: l’oggi Sottotenente Del Moro, è stato un vero punto di riferimento per cittadini e istituzioni, grazie alla dedizione, allo spirito di sacrificio e alla massima professionalità con cui ha svolto il suo lavoro”. Grande la commozione da parte di Del Moro che ha raccontato così i suoi anni di servizio a Potenza Picena: “In questa città mi sono arricchito di grandi valori professionali e umani. Qui sono diventato uomo, marito e padre. Grazie a tutti i cittadini potentini che mi hanno accolto con affetto e rispettato con sincerità sin dal mio arrivo. Il ricordo di questa comunità resterà sempre vivo nel mio cuore. Grazie a tutti i colleghi e al comando di Porto Potenza Picena, con cui si è instaurata una collaborazione fattiva e costruttiva. Grazie alla persona del Sindaco per la disponibilità e l’affetto dimostrato nei confronti dell’Arma. E grazie a tutti i sindaci che si sono succeduti in questi 28 anni. Grazie a quanti mi sono stati vicini, dandomi quotidiani segni di amicizia, lealtà ed onestà. Grazie a tutti i collaboratori e complimenti a loro per la professionalità e la pazienza con cui mi hanno affiancato. Non dico addio alla comunità potentina, ma solo arrivederci, con la volontà di continuare a coltivare tutti gli ottimi rapporti instaurati”. Presenti alla cerimonia, insieme al sindaco e ai familiari del Sottotenente, anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Isidori, l’assessore al Bilancio, Marco Mazzoni, il Capitano della compagnia dei carabinieri di Civitanova Marche, Massimo Amicucci, il Comandante della stazione di Porto Potenza Picena, Alessio Alberigo e il Vice Comandante della stazione di Potenza Picena, Inerio Sopranzi.

07/01/2022 14:26
Regione, arrivano i contributi a sostegno delle attività colpite dal Covid-19. Ecco chi potrà usufruirne

Regione, arrivano i contributi a sostegno delle attività colpite dal Covid-19. Ecco chi potrà usufruirne

In data odierna, è stata ufficializzata da parte del CNA Macerata la data di apertura del bando che metterà a disposizione 2,9 milioni di euro per le imprese esercenti attività nel campo dell'intrattenimento e delle cerimonie, nella Regione Marche. Dal 17 gennaio e fino all'11 febbraio sarà possibile presentare la domanda di aiuto per le seguenti categorie professionali: gestori di discoteche, sale da ballo e simili, bowling; organizzatori di convegni, fiere, feste e cerimonie, compresi chi noleggiano strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli; imprese di catering per eventi, banqueting; chi opera nel commercio al dettaglio di bomboniere e confetti; chi organizza spettacoli pirotecnici ed i produttori di eventi dal vivo; sartorie, chi realizza esclusivamente abiti da sposa e costumi da teatro; attività di riprese fotografiche esclusivamente connesse alle cerimonie; chi noleggia biancheria da tavola, letto, bagno e articoli di vestiario.  Secondo le DGR n.1571 e n.1681 del 2021, sono previsti contributi a fondo perduto una tantum da 3.000 a 20.000 euro in base al tipo di attività svolta. Per gli imprenditori interessati delle aree d'intrattenimento e divertimento, nonché delle cerimonie, sarà possibile inoltre rivolgersi direttamente agli esperti di CNA Macerata e del confidi regionale Uni.Co. - di cui è responsabile dei crediti speciali Paola Fava - per avere maggiori delucidazioni sui criteri di pèresentazione della domanda.        

07/01/2022 13:06
Covid Marche, 1033 nuovi casi nelle ultime 24 ore: positivo quasi un tampone su quattro

Covid Marche, 1033 nuovi casi nelle ultime 24 ore: positivo quasi un tampone su quattro

In un giorno sono 1.033 i nuovi casi positivi nelle Marche, con una significativa impennata della percentuale di positività. È infatti risultato infetto il 22,9% dei 4.517 tamponi testati nella giornata dell’Epifania, quasi uno su quattro. Frena leggermente l'incidenza che si attesta a 715,19 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Questo quanto  emerge dai dati diffusi dall’osservatorio epidemiologico regionale che rileva, inoltre, come le Marche siano comunque diciassettesime nella classifica dell'incidenza di regioni e province autonome. Il negativo primato spetta alla provincia autonoma di Trento con il dato eclatante di 9.516,51, quasi un abitante su 10. È ancora la provincia di Ancona quella più contagiati, oltre la metà del totale (555), seguita da Pesaro Urbino (251), Macerata (79), Ascoli Piceno (72) e Fermo (29); sono 47 i contagi provenienti da fuori regione. Per quanto riguarda le classi di età restano più colpite quelle con la più alta percentuale di no vax: 296 casi tra 25 e 44 anni e 220 per i 45-59enni, ma sono alti anche i numeri di bambini 6-13 anni (109) e adolescenti 14-18 anni (83). È in aumento di due unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 295 pazienti, 52 dei quali in Terapia Intensiva (+2 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche sette decessi correlati al Covid: un 86enne di Treia, un 94enne e un 85enne di Senigallia, un 75enne di Urbino (senza patologie pregresse), una 96enne di Porto Sant'Elpidio, una 87enne di Tavullia e un 89enne di Monte San Vito. 

07/01/2022 11:08
Lotteria Italia 2022, cinque biglietti vincenti nelle Marche: uno a Porto Recanati

Lotteria Italia 2022, cinque biglietti vincenti nelle Marche: uno a Porto Recanati

Marche 'sfiorate' dalla fortuna per la Lotteria Italia: sono cinque i biglietti venduti nella regione che hanno vinto altrettanti premi fra i 150 di terza categoria, da 20mila euro l'uno. I tagliandi sono stati venduti a Porto Recanati , Campofilone, Ancona, Ascoli Piceno e Fermo. Lo scorso anno la regione si era aggiudicata il primo premio da 5 milioni di euro, venduto in provincia di Pesaro Urbino. Nelle Marche quest'anno sono stati venduti 155.600 biglietti della Lotteria Italia, il 36,5% in più sulla precedente edizione. Secondo agipronews va alla provincia di Ancona il primato di tagliandi staccati, con 55.060 (+36,6%), segue Pesaro Urbino con 36.320 biglietti (+53%), dove lo scorso anno fu vinto il primo premio da 5 milioni, poi con 25.200 biglietti c'è Macerata (+23,3%), mentre a Fermo sono stati venduti 21.400 tagliandi (+48%) e Ascoli Piceno si piazza a quota 17.620. Quest’anno il primo premio da 5 milioni è stato vinto a Roma, mentre il secondo posto milionario, venduto a Formigine in provincia di Modena, si aggiudica 2,5 milioni di euro  

07/01/2022 09:20
Provincia, tamponi gratuiti agli studenti. 43 i casi positivi e lezione in dad

Provincia, tamponi gratuiti agli studenti. 43 i casi positivi e lezione in dad

Nella giornata odierna si è svolto lo screening grautito per gli studenti in tutta la Regione Marche, utile a garantire il rientro nelle scuole in sicurezza. Solo nella provincia di Macerata si sono svolti in totale circa 423 tamponi, che hanno segnalato 43 casi positivi di Covid-19, di cui 14 a Civitanova Marche (su 185 tamponi) e 7 a Matelica (su 67). Domani sarà previsto per molti comuni il rientro nelle classi - fatta eccezione di quelli i cui sindaci hanno deciso di posticiparne la riapertura per la prossima settimana - ma nel Maceratese i centri di Tolentino, Petriolo e Mogliano saranno soggetti alla lezione in dad, come disposto dall'Ufficio scolastico regionale.  Nel resto della regione - secondo i dati finora riportati - i risultati dei tamponi sono stati 27 positivi per Ancona (su 365 test effettuati), 11 per Fabriano (su 149), 26 per Jesi (su 215), 27 per Senigallia (su 255), 21 per Osimo (su 245), 48 per Pesaro (su 512), 12 per Urbino (su 297), 39 per Fano (su 589, registrando il numero più alto di tamponi processati), 22 per Fermo (su 353, escluso Amandola) e 9 per Ascoli Piceno (su 108, escluso San Benedetto).  

06/01/2022 20:37
Covid Marche, nuovo record di contagi: sono 3120 oggi. Quattro i decessi

Covid Marche, nuovo record di contagi: sono 3120 oggi. Quattro i decessi

Il Covid avanza e registra un nuovo record di contagi. I nuovi positivi nelle Marche oggi sono 3.120 (ieri erano 2.147).  I tamponi processati nel percorso diagnostico-screening sono 14.837 (ieri erano 12.432) con la percentuale di positività che si attesta al 21% (dal 17,3% di ieri), il tasso di incidenza cumulativa balza a 784,86 (il precedente era di 697,87). Questo quanto emerge dal quadro rilasciato dall’osservatorio epidemiologico regionale. La provincia di Ancona traina i nuovi positivi al Covid nelle ultime 24 ore con 1.277 casi, seguita nell'ordine da quelle di Macerata con 541 casi, Fermo con 482, Ascoli Piceno con 412 e Pesaro Urbino con 251. Aumentano anche i casi registrati nelle Marche di persone di altre regioni che oggi sono 157. La maggior parte dei nuovi positivi si riscontrano nella fascia di età 25 a 59 anni sono 1.806 i nuovi infettati, oltre la metà del totale (1.102 nella fascia 25-44 anni e 704 in quella 45-59). Avanza il Covid tra i giovani, siamo a 466 nuovi contagi da 0 a 18 anni. Balzo in avanti tra i piccoli tra 0 e 2 anni che sono 28, tra 6 e 10 anni il numero maggiore con 125 casi. È in diminuzione di tre unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 293 pazienti, 50 dei quali in Terapia Intensiva (-2 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche quattro decessi correlati al Covid: un 86enne e un 90enne di Civitanova Marche, un 73enne di Fano e una 51enne di Roccafluvione

06/01/2022 13:15
Montecassiano, rifiuti pericolosi all'ex fornace Smorlesi: "Non sono ancora stati smaltiti"

Montecassiano, rifiuti pericolosi all'ex fornace Smorlesi: "Non sono ancora stati smaltiti"

“Con un'ordinanza comunale scaduta il 30 novembre del 2021, l' Arpam obbligava  l’amministrazione montecassianese ha farsi carico di selezionare e smaltire i molteplici rifiuti presenti all'interno dell'opificio Smorlesi. Sempre alla fine del mese di novembre 2021 è scaduta anche l' A.I.A. ovvero autorizzazione integrata ambientale. Ad oggi molto poco o nulla è stato rispettato da tutti gli organi competenti e amministrativi ovvero comune e regione”. Così il comitato Voce Libera Montecassiano, che chiede una soluzione definitiva riguardo all’ex fornace Smorlesi “Il 26 di novembre scorso, siamo stati ricevuti dall'assessore Stefano Aguzzi a palazzo Leopardi in regione, per esporre insieme ad altre associazioni la problematica amianto presente nel nostro territorio, prosegue in una nota il Comitato. Nel parlare abbiamo sottolineato la nostra situazione relativa al problema eternit oltremodo complicata anche da una sorte di discarica all'interno della vasta area dove sono locati i stabili della Fornace.  Terminando il colloquio con l'assessore avevamo inoltre fatto notare che il finanziamento di circa 200 mila euro messo a disposizione dalla precedente amministrazione regionale, doveva essere rifinanziato e rimodulato in modo tale da incentivare la manutenzione, la rimozione e lo smaltimento di piccoli quantitativi di materiali o rifiuti di amianto dagli edifici privati. Nella legge di bilancio regionale di fine anno tutto ciò è venuto meno. Ci è stato detto da più parti che la precedente norma era poco chiara e che quindi deve essere rimodulata in modo tale che gli importi che verranno stanziati in futuro devono essere più fruibili per tutti. Speriamo che dalle chiacchiere si passi ai fatti quando prima”, sottolineano. “Ci sono stati dei progressi poiché, con il nostro costante impegno è stata annunciata all' assemblea del Senato della Repubblica, nella seduta numero 385 del 2 dicembre dell'anno 2021, la trasformazione di una  petizione complessa esposta da tutte noi associazioni e comitati rivolta ad una soluzione tempestiva e programmata del problema amianto che affligge l' intero territorio nazionale. Presentata nei giorni precedenti è stata assegnata alla 13esima commissione permanente beni ambientali, la cui presidentessa è la senatrice Vilma Moronese già incontrata a Roma”. “Tutto questo grazie al costante interessamento dalla rete di associazioni, associazioni come O.N.A Pesaro, A.L.A. Senigallia, Appignano Senza Amianto e il comitato Voce libera Montecassiano che sin da subito si è reso disponibile e collaborativo. Un ringraziamento speciale va alla presidentessa della O.N.A. di Pesaro, la signora Elisabetta Sacchi, che con la sua persistente tenacia ha portato a conoscenza tutte le problematiche attinenti e consequenziali all'amianto rafforzando il concetto e portando ad esempio la drammatica situazione in cui versa l'ormai arcinota fornace Smorlesi”. “Munita di un nostro video illustrativo che ben rappresenta l'enorme superficie ammalorata di eternit sopra il tetto dell'opificio. Per parlare di cifre, circa 20000mq di materiale pericoloso e dannoso per l'intera collettività di tutto l'abitato di Montecassiano.  Aspettiamo da qui a breve – conclude il comitato -  l'evolversi del iter burocratico. Non finiremo mai di ripetere che non molleremo mai perché abbiamo l'obbligo morale di tutelare le generazioni future”.

06/01/2022 11:23
Covid, esplode la Omicron ma i decessi non crescono: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, esplode la Omicron ma i decessi non crescono: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori, eccoci alla prima puntata di questo 2022 della mia rubrica nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Questa settimana è stato registrato un fortissimo aumento dei casi. Ogni record è stato battuto in Italia ed in molte altre nazioni. La variante Omicron è molto contagiosa e si è completamente perso il tracciamento. Pertanto, i contagi reali giornalieri potrebbero essere tranquillamente 3 o 4 volte maggiori rispetto a quelli certificati.  Nonostante l'impennata dei casi, per la prima volta da inizio novembre, i decessi non sono cresciuti e siamo ad una media di 140 vittime al giorno mentre nelle precedenti ondate il picco era di oltre mille. Inoltre, nelle Marche il rapporto sintomatici/casi si è molto abbassato. Le regioni si tingono per metà di giallo e, probabilmente, la prossima settimana la Liguria diventerà arancione. Guardando come di consueto alle altre nazioni, in Sud Africa i contagi continuano la discesa ed i decessi sembrano aver arrestato la salita. In pratica gli effetti sono stati simili a quelli di una fiammata influenzale. Nel Regno Unito i casi sfondano i 200 mila in un giorno ma i decessi rimangono in discesa così come restano stabili i ricoveri in terapia intensiva: vi è solo una crescita dei ricoveri ordinari. Specie se si è vaccinati la variante Omicron ha una probabilità bassa di avere conseguenze gravi. Nel Regno Unito la letalità ormai è scesa parecchio sotto lo 0.3%.     

06/01/2022 10:00
È UFFICIALE: scatta l'obbligo di vaccino per gli over 50

È UFFICIALE: scatta l'obbligo di vaccino per gli over 50

Il governo ha varato un nuovo decreto con misure per il contenimento della pandemia di Covid, che vede numeri di casi e di decessi in costante ascesa a causa dell'impatto della variante Omicron. Arriva l'obbligo di vaccinazione per gli over 50. Per i lavoratori, il sistema di controllo dell'obbligo vaccinale - hanno chiarito fonti di Palazzo Chigi — è il super green pass. La maggioranza si è divisa sull'introduzione dell'obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che, dopo aver minacciato l'astensione, ha dovuto incassare la 'linea' imposta del premier Mario Draghi sull'obbligo vaccinale, ma ha ottenuto la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Consiglio dei ministri: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base. LE MISURE Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. La bozza del decreto non prevede però sanzioni e dunque bisognerà capire come si farà ad imporre l'obbligo. Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.  "Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite", ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Cdm. "I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche".   "Le scelte che stiamo facendo è di restringere il più possibile l'area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza al termine del Cdm sottolineando che ad oggi "i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50%" dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati.    

05/01/2022 21:16
Civitanova, scogliere sul lungomare nord: interventi per 67 mila euro

Civitanova, scogliere sul lungomare nord: interventi per 67 mila euro

La Giunta Comunale, con apposita delibera, ha approvato il progetto esecutivo relativo al ricarico di materiale delle scogliere emerse esistenti “rifiorimento” del lungomare nord antistanti gli stabilimenti Federico e Galileo. Si è ritenuto opportuno intervenire visto che nello scorso inverno si sono registrati progressivi abbassamenti, rotolamenti e formazione di varchi di alcune porzioni delle scogliere in quella zona, con ripercussioni sulla loro capacità di resistere alle mareggiate. Sono stati pertanto ritenuti urgenti in quanto devono garantire la protezione alla linea di costa ed alle future opere pubbliche previste in quel tratto di arenile. L’importo complessivo dell’intervento è pari a  67.074,59  euro, finanziato interamente con fondi regionali inerenti la difesa della costa. “Si tratta di un intervento importante per la nostra città ed un impegno che abbiamo mantenuto – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – che si aggiunge a tutta una serie di lavori operati nel corso degli anni del mio mandato per interventi eseguiti sul rifiorimento, riallineamento e riqualificazione delle scogliere sul lungomare nord. Interventi completati  a giugno 2018 nella parte antistante gli stabilimenti “Attilio” e “G7”,  altri terminati ad aprile 2020 davanti agli stabilimenti “La Bussola” e “Caribean”, altri completati a maggio 2020 nella zona antistante “La Lampara”, altri terminati nell’aprile scorso presso la zona dello stabilimento “Santina”, a cui si aggiungono ulteriori lavori di rifiorimento scogliere e movimentazione spiaggia sempre riferiti all’area del lungomare nord completati tra giugno 2019 e maggio 2020. Per questi interventi, a cui si unisce il progetto recentemente approvato per la zona antistante gli stabilimenti “Federico” e “Galileo”, la spesa complessiva è stata di 1.122.770 euro di cui 647.770 euro sono stati finanziati dalla Regione Marche grazie alla partecipazione a bandi. Agli interventi sulle scogliere si aggiungono quelli eseguiti per i servizi di livellamento, sistemazione pulizia, raccolta rifiuti presso le spiagge libere per una spesa annuale di 127.720 euro l’anno a carico del Comune”.  

05/01/2022 18:55
Mogliano, via ai lavori per Santa Maria in piazza, Palazzo Forti e  nuova casa di riposo: "Segni di rinascita"

Mogliano, via ai lavori per Santa Maria in piazza, Palazzo Forti e nuova casa di riposo: "Segni di rinascita"

Dopo due anni dall’inizio dei lavori, a metà mandato, arriva l’importante svolta per la ricostruzione pubblica e privata post-sisma. Il sindaco di Mogliano, Cecilia Cesetti ha commentato nella conferenza stampa di oggi l’ordinanza speciale firmata il 31 dicembre scorso dal commissario straordinario Giovanni Legnini. L’ordinanza, spiega la sindaca, consentirà la ricostruzione della Chiesa di Santa Maria in piazza, gli interventi di recupero del palazzo Forti, sede del municipio comunale, e la costruzione ex novo della casa di riposo.   La parola chiave emersa nella conferenza: "accelerare". Per ristabilire rapidamente la funzionalità dei servizi è stato agevolato il percorso burocratico attraverso importanti deroghe, come indicato dall’ordinanza speciale numero 30. L’obiettivo principale è la rivitalizzazione del centro storico dopo il sisma, il cuore pulsante di Mogliano. Integrare la casa di riposo nel tessuto cittadino è stato un primo focus fondamentale: la sede della casa di riposo Santa Colomba, attualmente fuori dal territorio comunale e manchevole delle caratteristiche necessarie per qualificarla come struttura sanitaria adeguata, verrà trasferita nell’area degli ex Sacramentini, immersa nel verde: “non si poteva scegliere una posizione migliore, a ridosso del centro storico, con un verde pubblico intorno attrezzato”. “Gli interventi alla chiesa e al palazzo Forti sono fondamentali segnali di rinascita”, ha aggiunto Cesetti: il ripristino della Chiesa restituirà ai fedeli della città il loro luogo di aggregazione, che tornerà anche ad ospitare le tele di Lorenzo Lotto, ora nel palazzo comunale. Il restauro del municipio anticiperà i lavori sulla scuola che in questo momento ospita gli uffici amministrativi, cercando di rispettare il serratissimo cronoprogramma che ci si è dati. “Il lavoro è stato svolto per intero dall’ingegner Loffredo. – precisa Giovanni Legnini, commissario speciale intervenuto da remoto nella conferenza – Le procedure semplificate derogatorie stanno funzionando. Stiamo registrando le aperture dei cantieri a distanza di 7/8 mesi. Conoscendo i tempi di ideazione e progettazione delle opere pubbliche, questo costituisce una riprova evidente dell’efficacia di questo strumento”. “L’obiettivo è la riattivazione del bel centro storico di Mogliano - aggiunge in conclusione il subcommissario Loffredo – territorio che appartiene all’importante cintura di comuni a metà strada fra il mare e le zone più interne. E poi la casa di riposo, per Mogliano fondamentale per il sostegno delle persone anziane” Intervenuto in video anche l’assessore regionale Guido Castelli: “Con quest’ordinanza abbiamo voluto velocizzare e migliorare la risposta pubblica al sisma – spiega – Abbiamo dato una spinta significativa alla ricostruzione privata, poi ci siamo concentrati sul grande tema della ricostruzione pubblica”. L’amministrazione comunale ha voluto concentrarsi, da un lato, sul problema dell’invecchiamento e del calo demografico che affligge tutto il Bel Paese attraverso la costruzione della casa di riposo; dall’altro la rivitalizzazione del centro storico e il ritorno alla condizione pre-sisma. "Senza fretta ma senza sosta, stiamo lavorando al meglio", conclude Castelli. Interviene in conclusione anche l’ex primo cittadino Flavio Zura, in carica al momento del terremoto: “La giornata di oggi per me è motivo di grande soddisfazione”. Un primo grande passo verso la fine di questo calvario. “Grazie al lavoro del commissario Legnini abbiamo subito un’accelerazione nei lavori privati, si cominciano a vedere i primi cantieri. Anzi, qualcuno è già terminato. Grazie a queste ordinanze speciali anche i lavori pubblici andranno più spediti. L’anno passato ho avuto problemi con il covid e sono ancora in convalescenza, però questa ordinanza speciale è un modo per rimettermi in gioco nella vita quotidiana, per aiutare anche come intermediario con l’ufficio tecnico. Mi auguro di non deludere la fiducia riposta in noi”.   

05/01/2022 17:10
Al via i Saldi 2022 nelle Marche, ma i consumatori sono sempre meno interessati a spendere (FOTO e VIDEO)

Al via i Saldi 2022 nelle Marche, ma i consumatori sono sempre meno interessati a spendere (FOTO e VIDEO)

È iniziato ufficialmente il 5 gennaio il periodo dei saldi invernali 2022 che durerà fino ai primi giorni di marzo. Come in molte altre regioni d’Italia, anche nelle Marche negozianti e consumatori si preparano a fare i conti con una situazione generale incerta, che dovrà tenere conto della pandemia ancora in corso e della conseguente crisi economica. Secondo le stime di Confcommercio Marche, la spesa pro capite prevista sarà di 120 Euro, per un giro d’affari complessivo di 180 milioni. Tra gli acquisti maggiormente desiderati si registrano maglieria, capispalla e scarpe per circa il 60%, camiceria 11%, intimo 16% e accessori vari 13%. Il dato negativo più importante si riferisce al calo d’interesse da parte dei consumatori nei confronti dei saldi, segnando un –12%. «I numeri sono lontani da quelli pre crisi – ha dichiarato il direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco – e oggi a pesare sono soprattutto la variante Omicron e la concorrenza derivante dalle promozioni pre natalizie, come il Black Friday di fine novembre, e quelle natalizie. Il consumatore medio sta vivendo un periodo di profonda incertezza rispetto alla convenienza di certi acquisti, al punto di non programmarli nemmeno più per tempo. Questo da un lato determina una maggiore fiducia rispetto ai negozi di prossimità, ma dall’altra rischia di penalizzare gli operatori commerciali più grandi che comunque devono assicurarsi la propria stabilità aziendale». All’interno della provincia di Macerata, la zona commerciale di Piediripa è sicuramente fra le più frequentate dalle famiglie per i propri acquisti, sebbene le impressioni generali sulle prospettive di spesa e guadagno non sembrino attualmente essere delle migliori. Di seguito, il servizio:

05/01/2022 16:30
Marche, freddo e maltempo per l'Epifania: limite della quota neve a 600 metri

Marche, freddo e maltempo per l'Epifania: limite della quota neve a 600 metri

Un’Epifania all’insegna di pioggia e neve nelle Marche. Questo quanto emerge dal bollettino meteo diramato dalla Protezione Civile regionale. L'ingresso di aria fredda di origine continentale darà luogo, nella giornata di giovedì, a precipitazioni maggiormente insistenti nel settore settentrionale della regione, nonché ad un sensibile calo termico. Nei giorni successivi assisteremo ad un miglioramento che sarà accompagnato da un'ulteriore diminuzione delle temperature in particolare nella giornata di sabato. Giovedì (6 gennaio) il cielo si presenterà. dunque, nuvoloso ad eccezione del settore collinare e costiero centro meridionale che, nella prima parte della giornata , vedrà alternanza di schiarite ad annuvolamenti locali. Le precipitazioni si presenteranno diffuse, a carattere di rovescio, nel settore settentrionale della regione, sparse nei restanti settori. Dal tardo pomeriggio i fenomeni tenderanno ad insistere anche sul settore meridionale. Il limite delle nevicate si attesterà attorno ai 600m-700m nel settore settentrionale, e attorno ai 900m-1000m in quello meridionale. Le temperature saranno in diminuzione in particolare nei valori massimi. Nelle zone interne venti di brezza tesa  inizialmente occidentali per divenire nord occidentali a fine mattinata. Lungo la costa, invece, saranno inizialmente occidentali o nord occidentali per divenire nord orientali dal tardo pomeriggio, con intensità di vento moderato e raffiche fino a vento fresco, vento forte lungo il litorale settentrionale.

05/01/2022 16:29
INTERVISTA - Saldi invernali 2022, Federconsumatori: “È il periodo più buio di sempre, nessuno compra più”

INTERVISTA - Saldi invernali 2022, Federconsumatori: “È il periodo più buio di sempre, nessuno compra più”

Non sono positive le aspettative sui saldi invernali partiti il 5 gennaio nella Regione Marche, e non solo per la pandemia ancora in corso che nel frattempo sta segnando nuovi record legati alla variante Omicron. L’idea di base è che a pesare in maniera decisiva negli ultimi vent’anni sia stata la crescente crisi del lavoro, che non solo ha aumentato il numero dei disoccupati ma anche quello dei piccoli consumatori in tutta Italia, oggi sempre più decisi a risparmiare piuttosto che a spendere. A confermare le deboli previsioni sui prossimi acquisti è stata la presidente regionale di Federconsumatori, Patrizia Massaccesi, che è intervenuta ai microfoni di Picchio News, chiarendo quella che è la situazione del settore in tutto il Paese. Che idea vi siete fatti rispetto a questi saldi di inizio anno? Saranno dei saldi poveri, visto il problema del lavoro che si sta espandendo sempre di più. La gente ha meno potere d’acquisto, anche per l’incremento delle bollette in questo periodo invernale. Le famiglie non riescono più a soddisfare i loro piaceri. Questa situazione esisteva già prima del Covid? È progressivamente peggiorata, al di là della pandemia. Una volta i saldi veri si facevano solo a inizio anno e al massimo a fine stagione estiva. Adesso ci si inventa tante altre formule per scontare la merce, quindi l’acquisto conveniente è disponibile un po’ tutto l’anno. Accade in tutta Italia. Paradossalmente, le file ci sono solo per i marchi più prestigiosi e costosi. Anche le formule come il “Black Friday” hanno sofferto nell’ultimo anno? I negozi fisici sicuramente, le piattaforme online no. La moda del “Black Friday”, è più simile a uno svuota magazzini di merce invenduta l’anno prima, e questo alimenta la diffidenza del consumatore rispetto alla merce e ai relativi prezzi. C’è un settore che soffre più di altri? Quello dell’abbigliamento soffre sempre più degli altri, soprattutto la fascia medio-bassa. Chi ha già poco preferisce fare  a meno di tutto, e i piccoli imprenditori e le famiglie ci rimettono, per paura del futuro: i risparmi degli italiani stanno aumentando, perché tutti si aspettano il peggio. Questo frena anche quel poco di economia, e le Marche stanno facendo molta fatica a riprendersi. Di chi è la responsabilità? Parliamo di una gestione complessiva del Paese che parte da 20 anni fa. In questo lasso di tempo abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, perché ci è stata data presuntuosamente l’idea di poter avere tutto spendendo poco per macchine, cellulari, televisori e altro. E cosi la gente si è indebitata. La responsabilità è anche di un Governo che ha avuto una visione dell’Italia troppo assistenzialista, invece di impegnarsi di più sul tema del lavoro. Questo vale indipendentemente dagli ultimi due anni di pandemia? La pandemia ha sicuramente inciso. Ma per esempio anche il discorso delle aziende che chiudono e delocalizzano avveniva già da tempo. Quale futuro prevede per i consumatori marchigiani? Non basta la buona volontà per far cambiare le cose, bisogna investire. Ora abbiamo una buona possibilità con i soldi del PNRR, ma vanno indirizzati in maniera saggia. Occorre investire nel lavoro, riqualificare il territorio, rilanciare del turismo, valorizzare la manifattura nostrana. Non bastano gli spot pubblicitari, bisogna andare fisicamente nei posti e sapere cosa agire. Senza lavoro non c’è potere d’acquisto, giusto? Ognuno di noi deve avere la possibilità di vivere bene e del proprio lavoro. Le Marche sono la regione più bella del mondo, ma non è accogliente. Vent’anni fa se se lasciavi un lavoro ne potevi trovare subito un altro. Oggi si finisce in mezzo alla strada.

05/01/2022 14:45
Covid, boom di contagi tra giovani e bambini: oggi 2147 casi

Covid, boom di contagi tra giovani e bambini: oggi 2147 casi

Nuovo picco di casi di coronavirus registrati nelle Marche in 24 ore: sono 2.147 e l'incidenza su 100mila abitanti si avvicina a 700 (697,87); record anche di tamponi/test (oltre 25mila). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico regionale. Ancora una volta il numero più alto di contagi è stato rilevato in provincia di Ancona (651), seguita da Fermo (469), Ascoli Piceno (356), Macerata (291), Pesaro Urbino (231); 149 i casi da fuori regione. Non cambia la 'graduatoria' di contagi tra le classi d'età guidata da 25-44 anni (746), 45-59 (482) e 19-24 anni (221); sono 352 i casi tra i più giovani (0-18 anni). Tra i nuovi positivi figurano addirittura 17 bambini tra 0 e 2 anni. Tra i contagiati 406 con sintomi, 618 contatti stretti di positivi e 563 contatti domestici, 24 in ambiente di vita/socialità, 11 in setting lavorativo, 2 sanitario, 1 assistenziale; per 509 casi in corso un approfondimento epidemiologico. Nel dettaglio sono stati eseguiti 16.856 tamponi (12.432 nel percorso diagnostico con il 17,3% di positivi; e 4.424 nel percorso guariti) a cui si aggiungono 8.361 test antigenici (3.444 positivi). Sono in aumento di otto unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 296 pazienti, 52 dei quali in Terapia Intensiva (-1 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche cinque decessi correlati al Covid: un 91enne di Civitanova, una 90enne di Corridonia, un 77enne di Jesi, un 77enne di Senigallia e una 93enne di Castelfidardo.   

05/01/2022 13:14
Civitanova, vaccinazioni senza prenotazione: a gennaio due domeniche di open day, ecco quali

Civitanova, vaccinazioni senza prenotazione: a gennaio due domeniche di open day, ecco quali

Sono state previste per domenica 9 e domenica 23 gennaio, dalle 8 alle 13, le giornate open day, in cui sarà possibile accedere direttamente, senza prenotazione, per la somministrazione della seconda e della terza dose di vaccino Sars-Cov2 presso il centro comunale per la profilassi anti-covid di via Gobetti, a Civitanova Marche. Si ricorda che potranno accedere al centro vaccini solo coloro che si sono prenotati (al numero verde 800.009.966), o chi deve effettuare la prima dose di vaccino a cui è sempre consentito l’accesso senza prenotazione, nei seguenti giorni e orari per il mese corrente: leggi qui. 

05/01/2022 11:25
INTERVISTA - Infermieri no vax e caos tamponi a Macerata. Di Tuccio: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”

INTERVISTA - Infermieri no vax e caos tamponi a Macerata. Di Tuccio: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”

Con più di 1600 nuovi casi – di cui oltre 180 solo nella provincia di Macerata – la Regione Marche si prepara a fare il suo ingresso nella temuta zona arancione. Prosegue nel frattempo, la corsa ai tamponi e ai vaccini, con l’aumento progressivo anche delle segnalazioni legate ai vari astensionisti e i furbetti del green pass. Sono i reparti della sanità pubblica e privata a finire nuovamente sotto inchiesta, con la presenza sempre più costante dei cosiddetti “infermieri no vax” (o comunque non in regola) e la complicata gestione del caos tamponi degli ultimi giorni. A fare chiarezza sulla situazione è stato il presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, Sandro Di Tuccio, per noi ai microfoni di Picchio News. Che cosa è cambiato nelle ultime settimane per voi del settore infermieristico? Con il decreto legge del 26 novembre scorso è cambiata la normativa: l’accertamento di chi è in regola o no con le vaccinazioni è passato direttamente dall’Ufficio di Igiene ai vari Ordini Professionali. Noi dobbiamo quindi andare a contattare circa 300 persone e verificare la loro situazione. Chi sarà sprovvisto di certificazione verrà sospeso sino al 15 giugno 2022. Per ora sono 33 quelli già intercettati e bloccati. Come mai questo passaggio di responsabilità? A livello nazionale gestire la situazione era diventato difficile. L’intento non è quello di iniziare una specie di caccia alle streghe, ma semplicemente di applicare la norma. Lei si è confrontato con questi colleghi non vaccinati? Certo, poi ognuno è libero di scegliere. Molti però hanno paura: non si fidano, altri non ci credono per motivi personali, o aspettano altre tipologie di vaccino. Perché queste persone, con il ruolo che svolgono all’interno della comunità, sono arrivate ad avere paura? Non c’è stata un’informazione corretta, secondo me: le notizie sono state pilotate anche da persone che avevano titolo e autorevolezza. Così è stato piantato il seme della paura. Deontologicamente poi noi dovremmo sempre credere alla scienza e rispettare i nostri personali canali d’informazione. Purtroppo spesso il vissuto del singolo individuo, con le varie problematiche personali, fa la differenza. Sono previste delle iniziative a riguardo? Stiamo provando ad organizzare corsi formativi per sciogliere i dubbi, ma c’è da dire che al momento la percentuale di non vaccinati è minima: parliamo de 2-3% dei nostri iscritti. Il problema più grande è dover sospendere altri infermieri, col rischio di sovraccaricare di lavoro quelli che già presenti sul territorio, che sono comunque pochi rispetto alle necessità. Un altro rischio potrebbe essere quello di influenzare le scelte dei vari utenti? Su queste situazioni sta al datore di lavoro intervenire, magari allontanando il professionista a contatto con  i pazienti e dandogli altre mansioni. È a discrezione della struttura di appartenenza. Laddove un infermiere facesse proselitismo, dando informazioni distorte anche sui social, sarebbe un fatto grave perché c’è la violazione del codice deontologico. Quali sono i vostri punti di forza per gestire questa situazione? Abbiamo fatto tesoro degli ultimi due anni di pandemia: sappiamo come muoverci nel miglior modo possibile. Per quello che riguarda invece il caos tamponi, che idea vi siete fatti? Ci sono tantissimi casi sintomatici da monitorare: la richiesta supera l’offerta e non riusciamo a rispondere ai bisogni tutti. L’unica nota buona è che molti hanno sintomi lievi grazie al vaccino. E sul costo eccessivo dei tamponi? Lì è il mercato a decidere. Fare un molecolare richiede costi perché ci sono di mezzo attrezzature, biologi, tecnici. Non è un esame banale, richiede competenza, e il costo è giustificato dal lavoro svolto. Il tampone rapido è più semplice ma ha dei limiti, quindi costi minori. Ha senso mantenere sul mercato l’opzione del tampone “fai da te” acquistabile nei supermercati? Se esiste vuol dire che c’è richiesta. Permette un maggiore monitoraggio, sebbene poco attendibile: servono sintomi importanti della malattia. Del resto, i prodotti di qualità costano, è legge del mercato. Ma non entro nel merito. Il cittadino così, però, rischia nel più dei casi di spendere denaro sia per il “fai da te”, sia per un tampone più attendibile. Si tratta di una libera scelta: se uno vuole spendere per un prodotto di basso livello, può farlo con tutte le conseguenze del caso. Come si riversa tutto questo sul vostro lavoro nelle strutture sanitarie? Nonostante la scelta di partenza di un tampone più economico, il cittadino alla fine si rivolge comunque al sistema sanitario - pubblico o privato che sia - per avere maggiori controlli e sentirsi più tranquillo. Di base, a noi cambia poco a livello lavorativo.  

05/01/2022 10:00
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