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Mogliano, via ai lavori per Santa Maria in piazza, Palazzo Forti e nuova casa di riposo: "Segni di rinascita"

Mogliano, via ai lavori per Santa Maria in piazza, Palazzo Forti e  nuova casa di riposo: "Segni di rinascita"

Dopo due anni dall’inizio dei lavori, a metà mandato, arriva l’importante svolta per la ricostruzione pubblica e privata post-sisma. Il sindaco di Mogliano, Cecilia Cesetti ha commentato nella conferenza stampa di oggi l’ordinanza speciale firmata il 31 dicembre scorso dal commissario straordinario Giovanni Legnini.

L’ordinanza, spiega la sindaca, consentirà la ricostruzione della Chiesa di Santa Maria in piazza, gli interventi di recupero del palazzo Forti, sede del municipio comunale, e la costruzione ex novo della casa di riposo.

 

La parola chiave emersa nella conferenza: "accelerare". Per ristabilire rapidamente la funzionalità dei servizi è stato agevolato il percorso burocratico attraverso importanti deroghe, come indicato dall’ordinanza speciale numero 30.

L’obiettivo principale è la rivitalizzazione del centro storico dopo il sisma, il cuore pulsante di Mogliano. Integrare la casa di riposo nel tessuto cittadino è stato un primo focus fondamentale: la sede della casa di riposo Santa Colomba, attualmente fuori dal territorio comunale e manchevole delle caratteristiche necessarie per qualificarla come struttura sanitaria adeguata, verrà trasferita nell’area degli ex Sacramentini, immersa nel verde: “non si poteva scegliere una posizione migliore, a ridosso del centro storico, con un verde pubblico intorno attrezzato”.

“Gli interventi alla chiesa e al palazzo Forti sono fondamentali segnali di rinascita”, ha aggiunto Cesetti: il ripristino della Chiesa restituirà ai fedeli della città il loro luogo di aggregazione, che tornerà anche ad ospitare le tele di Lorenzo Lotto, ora nel palazzo comunale. Il restauro del municipio anticiperà i lavori sulla scuola che in questo momento ospita gli uffici amministrativi, cercando di rispettare il serratissimo cronoprogramma che ci si è dati.

“Il lavoro è stato svolto per intero dall’ingegner Loffredo. – precisa Giovanni Legnini, commissario speciale intervenuto da remoto nella conferenza – Le procedure semplificate derogatorie stanno funzionando. Stiamo registrando le aperture dei cantieri a distanza di 7/8 mesi. Conoscendo i tempi di ideazione e progettazione delle opere pubbliche, questo costituisce una riprova evidente dell’efficacia di questo strumento”. “L’obiettivo è la riattivazione del bel centro storico di Mogliano - aggiunge in conclusione il subcommissario Loffredo – territorio che appartiene all’importante cintura di comuni a metà strada fra il mare e le zone più interne. E poi la casa di riposo, per Mogliano fondamentale per il sostegno delle persone anziane”

Intervenuto in video anche l’assessore regionale Guido Castelli: “Con quest’ordinanza abbiamo voluto velocizzare e migliorare la risposta pubblica al sisma – spiega – Abbiamo dato una spinta significativa alla ricostruzione privata, poi ci siamo concentrati sul grande tema della ricostruzione pubblica”. L’amministrazione comunale ha voluto concentrarsi, da un lato, sul problema dell’invecchiamento e del calo demografico che affligge tutto il Bel Paese attraverso la costruzione della casa di riposo; dall’altro la rivitalizzazione del centro storico e il ritorno alla condizione pre-sisma. "Senza fretta ma senza sosta, stiamo lavorando al meglio", conclude Castelli.

Interviene in conclusione anche l’ex primo cittadino Flavio Zura, in carica al momento del terremoto: “La giornata di oggi per me è motivo di grande soddisfazione”. Un primo grande passo verso la fine di questo calvario. “Grazie al lavoro del commissario Legnini abbiamo subito un’accelerazione nei lavori privati, si cominciano a vedere i primi cantieri. Anzi, qualcuno è già terminato. Grazie a queste ordinanze speciali anche i lavori pubblici andranno più spediti. L’anno passato ho avuto problemi con il covid e sono ancora in convalescenza, però questa ordinanza speciale è un modo per rimettermi in gioco nella vita quotidiana, per aiutare anche come intermediario con l’ufficio tecnico. Mi auguro di non deludere la fiducia riposta in noi”.   

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