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"2016-2019, Tre anni dopo". Belforte, Vita: "Tutti insieme dobbiamo fare la voce grossa sulla ricostruzione" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Belforte, Vita: "Tutti insieme dobbiamo fare la voce grossa sulla ricostruzione" (FOTO E VIDEO)

Circa un mese fa, si è discussa durante il Consiglio Comunale di Belforte del Chienti la proposta arrivata dall’Anci “in cui chiederemo delle leggi ad hoc per la ricostruzione e per fare un quadro generale sulla situazione post sisma delle zone terremotate. Un’opera di sensibilizzazione delle istituzioni per l’adozione di provvedimenti atti a semplificare e snellire il processo della ricostruzione”. A parlarne è Alessio Vita, sindaco di Belforte del Chienti, eletto lo scorso maggio, che ha vissuto solo in questi ultimi mesi la difficile questione legata alla ricostruzione.

“Attualmente, a Belforte, non ci sono Sae e nemmeno zone rosse - spiega Vita -. Sono 115 le persone assistite dal contributo di autonoma sistemazione e che non possono ancora rientrare nelle loro abitazioni, quattro le persone assistite presso altre strutture, sei le persone che hanno spostato la loro residenza dal 2016, due gli edifici pubblici danneggiati, non ci sono invece né scuole, né strade, né attività commerciali inagibili. 295 sono le pratiche attese per la ricostruzione privata mentre 55 quelle presentate.” Sono questi i dati dei lunghi tre anni che anche il comune di Belforte del Chienti ha dovuto vivere negli intricati schemi della burocrazia.

 “L’asilo nido e le scuole materna, elementare e media sono tutte agibili e non hanno riportato danni con il terremoto sebbene stiamo comunque portando avanti un lavoro di adeguamento sismico per la scuola media dato che è una struttura molto vecchia e abbiamo bisogno di finanziamenti per ammodernarla e renderla più sicura sismicamente” ha spiegato Vita.

“Sicuramente Belforte del Chienti può ritenersi “fortunato” rispetto a molti altri comuni del maceratese in merito ai danni causati dalle scosse di tre anni fa: inoltre i nostri tecnici hanno sempre lavorato bene e stanno continuando a farlo – osserva il primo cittadino -. Risultano attualmente ancora inagibili, sempre sul fronte delle strutture pubbliche, un’ala del comune (che subito dopo il 30 ottobre era stato spostato nella sede della Pro Loco e della Protezione Civile) e l’ex oratorio che si trova in piazza anche se sono già partiti i decreti e stiamo aspettando i finanziamenti. La Chiesa di Sant'Eustachio è stata subito riaperta dopo la messa in sicurezza della volta mentre la Chiesa di Borgo Sana Maria rimane ancora chiusa.”

"Il nostro impegno è quello di cercare di far tornare a casa il prima possibile le 115 persone che sono ancora fuori - ha concluso Vita -. La cosa importante è non mollare perché ci sono ancora molte pratiche da portare avanti: è dovere delle istituzioni sensibilizzare il governo centrale e riuscire, tutti insieme, a fare la voce grossa in questa situazione."

 

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