Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’utilizzo in condominio delle aree comuni. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: "E’ legittima la sosta di motocicli e biciclette negli androni del condominio?"
Il caso di specie è stato recentemente affrontato in un giudizio di merito nel quale una condomina conveniva davanti al Tribunale il condominio (e alcuni condòmini) chiedendo l'accertamento della illegittimità della sosta di motocicli e biciclette nell'androne, area comune destinata esclusivamente al transito pedonale.
Si doleva del fatto che l'area in questione veniva sistematicamente utilizzata da alcuni condòmini per parcheggiarvi motocicli e biciclette con conseguente ostruzione dell'accesso agli alloggi e deterioramento della pavimentazione inidonea a sostenere carichi simili. Il nocciolo della decisione verte sull'esame del contenuto e i limiti dell’art. 1102 c.c. in relazione alla destinazione delle parti comuni, segnatamente all'uso degli androni, porticati e vialetti come area di parcheggio per motocicli e biciclette.
Il Tribunale fa proprio il tradizionale principio per il quale l'uso del bene comune non deve alterare la destinazione né impedire il pari uso. Il regolamento di condominio vieta attraverso previsioni tassative la sosta in dette aree, ammettendo in via eccezionale soltanto quella temporanea per le operazioni di carico e scarico. Determinante è stato l'accertamento del giudicante circa la natura comune degli spazi in contestazione, riconducibili all'intero plesso supercondominiale, in quanto esplicitamente indicati nel regolamento contrattuale come beni comuni indivisibili (androne, porticato e vialetti).
Il Tribunale ha escluso la possibilità di una modifica tacita della destinazione d'uso per facta concludentia. Al riguardo, ha richiamato la giurisprudenza che considera vincolante la volontà dei condòmini contenuta nei regolamenti contrattuali, perlomeno sino a quando non verranno espressamente modificati nei modi previsti dalla legge. La prassi diffusa e tollerata del parcheggio è stata considerata irrilevante ai fini della liceità della condotta, confermativa di un comportamento contra legem in difetto di approvazione assembleare.
Il Tribunale ha anche respinto la tesi della presunta «non lesività» della condotta, in base al fatto che resta libero uno spazio di passaggio: la violazione dell'art. 1102 c.c. si realizza ogniqualvolta viene meno la compatibilità tra l'uso individuale e collettivo, anche senza occupazione totale del bene.
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che: "È illegittima ai sensi dell’art. 1102 c.c. e del regolamento condominiale la sosta di ciclomotori e bici nell’androne e vialetti di accesso destinati al solo transito pedonale – costituenti beni comuni del supercondominio – qualora tale utilizzo alteri la destinazione d’uso ed impedisca il pari godimento da parte degli altri condomini" (Tribunale di Torre Annunziata, sentenza del 03.09.2025, n. 1970).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Oggi la città di Civitanova Marche si è fermata a ricordare la Strage di Nassiriya e tutti i caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Nella piazza cittadina dedicata alle vittime di quel vile attentato del 2003 in Iraq, il Comune di Civitanova e l'Associazione nazionale Carabinieri hanno rinnovato la vicinanza delle istituzioni alle famiglie spezzate dal dolore e espresso orgoglio e gratitudine per chi, ieri come oggi, rischia la vita per la pace. Presenti per l'amministrazione comunale il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vicesindaco Claudio Morresi, gli assessori Ermanno Carassai, Giuseppe Cognigni e Barbara Capponi, i consiglieri comunali Paola Campitelli, Piero Gismondi e Francesco Micucci. Presente anche il presidente della fondazione Carima Francesco Sabatucci.
Come tradizione la cerimonia si è aperta con l'ingresso nella piazza della signora Giovanna Paolone Piermanni, accompagnata dall'ispettore regionale Anc Tito Baldi Honorati, portatrice della medaglia d'oro al valor militare alla memoria del compianto maresciallo capo Sergio Piermanni. A seguire, Roberto Ciccola rivolgendosi ai presenti ha detto: "Un saluto al Sindaco e a tutte le autorità civili e militari, all'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia municipale, Vigili del Fuoco, Protezione civile, mondo del volontariato e colleghi Anc dei paesi vicini e soprattutto alla rappresentanza delle classi 3 A e 3 B dell'istituto via Ugo Bassi della scuola secondaria di I grado Annibal Caro e ai docenti che li accompagnano. Questa piazza, cari ragazzi, fu inaugurata il 21 maggio 2005 alla presenza della signora Anna Maria Zollo, poliziotta e consorte del maresciallo Alfonso Trincone, una delle 19 vittime. Cari ragazzi mi auguro che queste occasioni vi aiutino a comprendere al meglio il significato del valore della memoria e del sacrificio della propria vita a difesa della pace".
Nel suo intervento, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricordato i 19 italiani che persero la vita nel compimento del proprio dovere mentre servivano lo Stato in terra straniera: "Ricordiamo con dolore e riconoscenza uomini e donne che hanno creduto in un ideale e nella scelta di servire il proprio Paese in un contesto di guerra e instabilità. La pace si costruisce con impegno, dialogo e cooperazione, il nostro impegno come comunità è quello di non dimenticare. Ricordare i caduti di Nassiriya significa riaffermare valore della pace, della solidarietà, della giustizia e dell'umanità. Il loro sacrificio resta vivo nel nostro cuore. A Nassiriya, l'Italia ha perso donne e uomini che hanno compiuto fino in fondo il loro dovere, dando la vita per la nostra sicurezza e per i valori che ci uniscono. A loro, e alle loro famiglie, va il mio pensiero più commosso e grato. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato".
Il sindaco ha poi annunciato la volontà di dar seguito al progetto Anc per la sistemazione della piazza per dare maggior significato e valore a questo spazio, ringraziando il presidente della Fondazione Carima per il sostegno offerto alla riqualificazione del monumento come opera da visitare come un memoriale. La parola poi è passata al Capitano Angelo Chiantese, che ha portato i saluti del Comandante della Legione Carabinieri Marche, Generale di Brigata Nicola Conforti e del comandante provinciale col. Raffaele Ruocco impossibilitati a partecipare per impegni istituzionali pregressi. Dopo aver salutato e ringraziato gli organizzatori e tutti i presenti, il capitano si è rivolto ai ragazzi con queste parole: "E' molto importante essere qui oggi tutti insieme a ricordare quei tragici fatti, per essere vicini alle famiglie che non devono rimanere sole con il loro dolore. Sono ormai 22 anni, nessuno di voi era nato, questa vicenda è per voi lontana ma vi riguarda. Quei ragazzi che erano lì, non erano lì per portare la guerra, ma la pace e per aiutare la popolazione irachena dopo una guerra devastante. I Carabinieri istituirono due basi all'interno della città di Nassiriya e questa vicinanza non fu vista bene dall'intera popolazione; fu così che avvenne l'attentato. L'esplosione ha ucciso 28 persone. Ho sempre pensato che chi siamo veramente viene fuori nei momenti difficili e di crisi, e che quando siamo messi alla prova riusciamo a capire chi siamo davvero. Così è stato per l'appuntato Andrea Filippa, che ha provato a fermare il camion con l'esplosivo invece che mettersi a riparo. Lui ha perso la vita e il suo gesto eroico ha salvato migliaia di vite. Per questo è importante essere qui, per fare in modo che quel sacrificio e l'eroismo di quei ragazzi non sia dimenticato. Onorare la memoria è importante, perché ciò che si dimentica si ripete".
Il Gen. Tito Baldi Honorati ha sottolineato l'importanza dei riconoscimenti ufficiali per chi dopo quel 12 novembre non fece più ritorno in Patria: "Erano ragazzi, giovani, con l'orgoglio di rappresentare l'Italia, la volontà di essere portatori di un impegno per la pace, solidarietà e umanità. Il vero eroismo è stato nella scelta di lasciare le famiglie, gli affetti e gli interessi per andare in una zona dove era alto il rischio di perdere la vita. L'eroismo è servire con impegno e solidarietà le persone che in quel momento avevano il bisogno primario di ricostruire la propria esistenza".
Anche l'assessore all'Istruzione Barbara Capponi ha portato i suoi saluti, prima di lasciare la parola agli alunni che hanno letto le proprie riflessioni: "Mi rivolgo a voi studenti, l'episodio è lontano, ma le azioni di pace di quei ragazzi si ripercuotono nel vostro presente: c'è una circolarità in quello che facciamo anche se non sempre è possibile vederla. Avete sentito che siamo qui per tributare onore ai caduti, siete già grandi, avrete la responsabilità di usare pensieri e parole di responsabilità. Oggi non possiamo intervenire sul passato, ma potrete intervenire sul futuro con una cultura diversa che distingue quello che vale la pena di fare per essere onorati, onorabili o semplicemente conosciuti. Questo il mio augurio che spero porterete con voi da qui, alla fine di questa cerimonia, grazie a tutti".
Al termine della cerimonia, ai ragazzi sono state donate delle litografie a ricordo della Giornata delle celebrazioni per l'anniversario della strage di Nassiriya.
Un’importante e coinvolgente lezione di igiene dentale ha interessato, l’altra mattina, gli alunni delle classi quinte A e B del plesso “Arcobaleno” dell’Istituto comprensivo “Paladini” di Treia con dirigente Silvia Mascia Paolo, grazie all’iniziativa promossa dal Rotary Club Tolentino. Il progetto educativo, “Denti sani”, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare i bambini sull’importanza della cura della bocca e della prevenzione delle patologie dentali, rendendo l’apprendimento un’esperienza divertente e partecipata.
A introdurre l’incontro è stata Iole Rosini, presidente del Rotary Tolentino, che ha illustrato le finalità dell’iniziativa. La lezione è poi entrata nel vivo grazie al dottor Leonardo Compagnucci, dentista e socio del Rotary, affiancato dal figlio Giorgio Compagnucci, anch’egli dentista. Con un approccio interattivo e dinamico, i due professionisti hanno spiegato ai ragazzi i principi fondamentali della salute dentale, utilizzando anche video animati per rendere i concetti più accessibili e coinvolgenti. Si è parlato dell’anatomia del dente, delle cause principali delle carie e delle corrette abitudini di igiene orale, dall’uso dello spazzolino, tradizionale ed elettrico, fino al corretto impiego del filo interdentale e alla scelta di un dentifricio adeguato per la protezione dello smalto e la prevenzione dei disturbi gengivali.
Gli alunni hanno partecipato con entusiasmo, ponendo numerose domande e prendendo appunti con curiosità e attenzione. Al termine della lezione, ogni bambino ha ricevuto il “Certificato del supereroe dei denti”, insieme a un kit per l’igiene orale contenente spazzolino, dentifricio e collutorio, per incoraggiare buone abitudini anche a casa. A completare l’esperienza, i ragazzi hanno ricevuto un cruciverba a tema dentale, ideato per mettere alla prova le conoscenze apprese in modo giocoso, e una pubblicazione illustrata con consigli pratici su come mantenere i denti sani, compresa l’importanza di una corretta alimentazione per prevenire carie e problemi gengivali. L’iniziativa ha riscosso grande successo, trasformando la lezione di igiene dentale in un momento educativo, stimolante e divertente.
Un ringraziamento speciale va alle insegnanti Chiara Bonifazi, Giorgia Pioli, Sara Gattari e Martina Mazzi (classe quinta B) e Angela Maurelli, Giovanna Fioretti e Marta Cipolletti (classe quinta A), per la preziosa collaborazione. Ancora una volta, il Rotary Club Tolentino ha dimostrato il proprio impegno nel promuovere la prevenzione e il benessere fin dalla giovane età, contribuendo alla formazione di cittadini più consapevoli e attenti alla propria salute.
Con l’arrivo dei mesi più freddi, spesso beviamo meno. È un comportamento naturale: il calo della sudorazione e la minore percezione della sete fanno pensare che il nostro organismo non necessiti di tanti liquidi. In realtà, anche in inverno l’idratazione rimane fondamentale: il corpo continua a perdere acqua attraverso respirazione, urina e traspirazione minima, e reintegrare liquidi è essenziale non solo per mantenere la temperatura corporea, ma anche per supportare le funzioni metaboliche, la digestione, la salute della pelle e la concentrazione.
Non esiste un’unica quantità di acqua “giusta” per tutti: il fabbisogno idrico varia in base all’età, al sesso, allo stato fisiologico e all’attività fisica. Bambini e adolescenti, adulti, donne in gravidanza o in allattamento e anziani hanno esigenze diverse. Anche persone che praticano sport o svolgono attività fisica intensa devono aumentare l’apporto di liquidi, così come chi vive in ambienti riscaldati o con clima secco. Per avere un riferimento pratico, gli esperti suggeriscono un consumo medio di circa 35 ml di acqua per chilogrammo di peso corporeo al giorno, da integrare anche con tisane, brodi e alimenti ricchi di acqua come frutta e verdura.
Non solo acqua quindi: tisane, infusi e acque aromatizzate contribuiscono a soddisfare il fabbisogno quotidiano. Bevande calde come camomilla o tè alle erbe possono essere particolarmente piacevoli in inverno e aiutano anche a creare momenti di pausa e benessere. È importante però distribuire l’assunzione di liquidi nell’arco della giornata, evitando di concentrare tutto il consumo poco prima di coricarsi, per prevenire risvegli notturni.
Anche la qualità dell’acqua può fare la differenza: acque con diversi residui minerali possono essere più indicate in alcune situazioni. Ad esempio, acque ricche di calcio e magnesio sostengono ossa e funzione muscolare, mentre acque più leggere possono essere preferibili per chi deve limitare l’apporto di sodio.
Piccoli gesti quotidiani aiutano a migliorare l’idratazione in modo semplice e naturale: tenere sempre a portata una bottiglia, associare un bicchiere d’acqua a ogni pasto o spuntino, o scegliere bevande calde senza zuccheri aggiunti. L’idratazione non è solo una questione di quantità, ma di costanza e consapevolezza: un corpo ben idratato affronta meglio il freddo, mantiene la concentrazione, supporta digestione e metabolismo e sostiene la pelle e le mucose, spesso più secche nei mesi invernali.
Bere, quindi, è un gesto semplice ma potente, che non va trascurato neanche quando la sete sembra meno evidente. Idratare il corpo con regolarità significa prendersi cura di sé in modo concreto e quotidiano, trasformando anche un piccolo bicchiere d’acqua in un vero alleato per salute, benessere e vitalità durante tutto l’anno.
Istituzioni, imprenditori e professionisti, insieme per crescere. Questo il contenuto dell'iniziativa promossa dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Macerata e Camerino "La Legge di Bilancio 2026, agevolazioni per le imprese, ZES Marche e Umbria" che si è svolta il 15 novembre al Teatro Don Bosco di Macerata.
Dopo l'introduzione ai lavori del presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira, sono intervenuti per i saluti istituzionali Francesca D'Alessandro, vicesindaco di Macerata, Antonella Borzacchiello, viceprefetto di Macerata, Daniele Gibellieri, presidente dell'Unione regionale dottori commercialisti e esperti contabili Marche ed Eliana Quintili, consigliera nazionale del Consiglio nazionale dottori commercialisti e esperti contabili.
I temi della giornata, “La Legge di bilancio 2026 e le agevolazioni per le imprese e Zes Marche e Umbria”. Nella prima tavola rotonda sono intervenuti il viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo, che ha illustrato misure e novità della Finanziaria, il docente Sna, coordinatore Commissioni Irpef e Ires del Comitato tecnico del Mef per l'attuazione della riforma tributaria, Gianfranco Ferranti e, in videocollegamento, il direttore dell'Agenzia delle entrate Vincenzo Carbone.
Nella seconda parte della mattinata, invece, l'approfondimento è stato relativo alla Zona economica speciale, il cui disegno di legge per Marche e Umbria è stato approvato in settimana dalla Commissione Bilancio della Camera. Tra gli intervenuti, Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione Zes, Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 e Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche. Presente anche l'assessore regionale alla Zes, Giacomo Bugaro.
Il presidente dell'Odcec di Macerata e Camerino Luca Mira “ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di un evento straordinario, realizzato in collaborazione con Confindustria Macerata”.
Rinascita attraverso lo sport e la rigenerazione urbana a Monte Cavallo, piccolo comune maceratese del post sisma 2016 dove è stato inaugurato un nuovo campo da padel, realizzato nell’area degli impianti sportivi grazie ai fondi Pnc, nella misura che riguarda la rigenerazione urbana, gestiti dalla Struttura Commissariale Sisma 2016 guidata dal commissario Guido Castelli. L'opera rientra nel Programma Unitario di Rigenerazione Urbana da 730 mila euro, che interessa il capoluogo e le frazioni di Pian della Noce, Collattoni e Selvapiana Cascine.
Il nuovo campo da padel, sport di derivazione tennistica che si gioca all'interno di un campo chiuso da quattro pareti, dinamico e accessibile a tutte le età, sostituisce il precedente campetto polivalente. È realizzato con un importo di poco più di 60 mila euro, ha dimensioni 20x10 metri con pavimentazione in erba sintetica, pareti di fondo alte 4 metri e laterali alte 3 metri, struttura in acciaio verniciato e vetri temperati per garantire il corretto rimbalzo e una buona visibilità dall'esterno. La struttura restituisce alla comunità uno spazio moderno e di qualità, pensato come punto di incontro per giovani, famiglie e associazioni.
L’intervento, il primo nell’Alto Maceratese, intercetta un fenomeno sportivo globale in piena espansione: secondo il Playtomic Global Padel Report 2025, i campi nel mondo hanno superato quota 50mila e diventeranno oltre 81mila entro il 2027. Il padel è ormai praticato in più di 90 Paesi ed è entrato stabilmente nella quotidianità sportiva di milioni di persone.
«La realizzazione di un campo da padel è un’ottima intuizione: significa offrire nuove opportunità sportive e sociali, seguendo la contemporaneità e un fenomeno in forte crescita a livello mondiale. Lo sport è un potente antidoto contro la solitudine e le devianze giovanili: crea comunità, offre alternative sane e costruisce legami. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia: migliorare la qualità della vita, rendere i borghi attrattivi e rafforzare le occasioni di incontro e coesione. Le risorse del PNC stanno consentendo ai territori più fragili dell’Appennino di tornare a investire sul futuro. Ringrazio l’amministrazione comunale, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e tutti i tecnici coinvolti», dichiara il commissario straordinario Guido Castelli.
Soddisfatto il sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli: «Grazie al finanziamento del PNC siamo riusciti a realizzare il nuovo campo da padel, ampliando l’offerta sportiva e turistica per i giovani del paese e dei comuni limitrofi. Si tratta di uno sport in continua espansione e noi stiamo facendo tutto il possibile per restare al passo, seguendo le novità e portando opportunità concrete sul territorio. Quest’opera è stata possibile grazie al lavoro della Struttura Commissariale guidata dal Commissario Guido Castelli, che segue in prima persona ogni intervento per migliorare la fruibilità e la qualità dei territori del cratere con passione e dedizione. Da parte nostra va un sincero ringraziamento».
Presenti diversi sindaci dell’entroterra maceratese e il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Gianluca Pasqui: «Quella di oggi è una giornata importante, una giornata di festa ma anche di riflessione. Questo intervento simboleggia bene ciò che significa ricostruzione: non solo il recupero delle mura e delle case, ma anche il rilancio sociale, economico e sportivo delle nostre comunità. Questi territori non si sono mai fermati e hanno bisogno di certezze che arrivano anche da momenti come questo. Il mio grazie va al Commissario Castelli, sempre attento alle esigenze dell’Appennino, e al presidente della Regione Acquaroli, che non ha mai fatto mancare il suo contributo alla vita amministrativa di queste aree».
Il presidente del Coni Marche Fabio Luna ha fatto sentire la sua vicinanza anche donando la bandiera del Comitato Olimpico regionale Marche: «Ringrazio il Comune di Monte Cavallo e la Struttura Commissariale diretta da Guido Castelli per aver creduto ancora una volta nella ricostruzione attraverso lo sport e, quindi, negli impianti sportivi. Ogni volta che un intervento come questo viene realizzato in queste zone è un momento commovente, perché significa dare valore allo sport e, di conseguenza, alle comunità. Guido Castelli sta portando avanti un lavoro eccezionale da questo punto di vista».
Il piano di rigenerazione urbana di Monte Cavallo. Il campo da padel è parte di un pacchetto coordinato di interventi volto a migliorare servizi, spazi pubblici, attrattività turistica e sicurezza. Nel capoluogo, oltre alla nuova struttura sportiva, è stato realizzato un parcheggio da 6 posti auto a servizio degli impianti sportivi e avviata la riqualificazione di via Umberto I con pavimentazione in porfido, in continuità con il centro storico.
A Pian della Noce è stata allestita un’area fitness con 7 macchine su pavimentazione antitrauma e avviato il ripristino dei muri in pietra. A Collattoni è stata realizzata un’area camper attrezzata con colonnine elettriche, camper service, illuminazione, segnaletica e un’area fitness con 3 macchine; realizzati due campi polivalenti – un campo da calcetto e un’area giochi per bambini – con spogliatoi e servizi igienici.
A Selvapiana Cascine completata un’area camper da 2 stalli con attacchi elettrici, illuminazione e area fitness con 7 macchine, oltre al ripristino del muro di contenimento vicino alla chiesa di San Cristoforo. Il programma comprende anche un nuovo sistema comunale di videosorveglianza per un presidio di sicurezza con telecamere OCR già installate e centrale operativa presso il Municipio.
Confindustria Macerata ricerca per azienda specializzata nella fornitura di materiale elettrico e termoidraulico un/a IMPIEGATO/A DISEGNATORE TECNICO (Codice annuncio Conf 514) da inserire presso la sede di Ancona. La risorsa selezionata entrerà a far parte dell’Ufficio Tecnico, riportando direttamente al Responsabile territoriale di settore. Si occuperà della progettazione e realizzazione di schemi elettrici di potenza e comando per quadri elettrici di distribuzione in bassa tensione, destinati ad impianti civili, industriali e del terziario.
Mansioni e responsabilità: Progettazione e sviluppo di schemi elettrici in Cad elettrico; elaborazione di distinte base, layout quadri e documentazione tecnica; collaborazione con i reparti di produzione e collaudo per l’assemblaggio dei quadri elettrici; Interfaccia tecnica con l’ufficio commerciale per l’analisi dei requisiti di commessa; adeguamento dei progetti secondo le normative tecniche Cei/Iec.
Requisiti richiesti: diploma di scuola secondaria di secondo grado, preferibilmente indirizzo elettrico o elettrotecnico; capacità di lettura e interpretazione di schemi unifilari e specifiche tecniche; attitudine al lavoro in team e al rispetto delle scadenze; precisione e attenzione al dettaglio; buone doti comunicative e spirito di collaborazione interfunzionale. Si valutano anche profili junior, motivati ad intraprendere un percorso di crescita professionale all’interno dell’azienda, da inserire con contratto di apprendistato. Sede di lavoro: provincia di Ancona.
Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
Secondo annuncio - Confindustria Macerata ricerca per azienda specializzata nella fornitura di materiale elettrico e termoidraulico un/a IMPIEGATO/A UFFICIO TECNICO (Codice annuncio Conf 515) da inserire presso la sede di Ancona. Mansioni e responsabilità: consulenza tecnica pre e post vendita (B2B) per gli impianti elettrici (quadri BT, impianti fotovoltaici, civili ed industriali, impianti speciali); sviluppo di elaborati grafici (schemi elettrici, disegni, ecc.); sviluppo di preventivi e supporto alla forza vendita; consulenza e supporto al cliente anche attraverso sopralluoghi in cantiere.
Requisiti richiesti: diploma di istruzione secondaria in ambito elettrico/elettronico o laurea in ambito elettrotecnico/elettronico; padronanza dell’utilizzo del pacchetto Office, in particolare di Excel; Conoscenza del software AS400; Capacità di analisi e problem-solving. Sede di lavoro: Provincia di Ancona.
Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
I presenti annunci sono rivolti a entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Prosegue il restyling del cimitero comunale di Morrovalle, dove è stato da poco completato il quarto e ultimo blocco dell'ampliamento, un intervento che consente di aumentare la capacità della struttura e migliorare la fruibilità complessiva dell’area.
Il nuovo blocco, realizzato nella zona a valle del complesso, ospiterà circa 100 nuovi loculi e si inserisce nel più ampio piano di ampliamento e riqualificazione del cimitero. La struttura è stata costruita sopra ai blocchi 1, 2 e 3, già ultimati e funzionali, e consente di estendere lo spazio cimiteriale senza interferire con eventuali opere future, completando così il terzo stralcio dell’intervento.
Il progetto ha avuto un valore complessivo di 280 mila euro, finanziamento che ha permesso di concludere un’opera attesa e necessaria per rispondere alle esigenze della comunità.
Accanto ai nuovi colombari, sono in corso lavori di manutenzione straordinaria per la sistemazione delle pavimentazioni dei camminamenti interni e il ripristino delle parti in cemento armato deteriorate nel tempo. Per queste opere il Comune ha stanziato 20 mila euro, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la sicurezza e il decoro dell’intera area cimiteriale.
Nell’epoca dell’Industria 4.0, anche se si parla già di modello 5.0, l’automazione industriale è molto più di una semplice frontiera, rivelandosi una vera e propria rivoluzione tecnologica. Alla base c’è la capacità di elaborare dati in tempo reale, con dispositivi programmabili, flessibili e adattabili.
È in questo contesto che si inserisce la programmazione per FPGA (Field Programmable Gate Array), che dà luogo a componenti elettroniche – circuiti integrati per la precisione – che permettono di configurare e riconfigurare le funzioni logiche dei dispositivi hardware persino dopo la produzione. Il risultato sono sistemi personalizzati e aggiornabili nel tempo.
Si tratta di tecnologie che stanno trasformando il modo di progettare e gestire le macchine industriali, complice la rapidità di elaborazione e la possibilità di eseguire più processi in parallelo. Oltre che nel mondo della produzione industriale in senso stretto, si trovano al centro di ambiti come quello energetico, medicale e nell’automotive. Possiamo dunque affermare che gli apparecchi FPGA rappresentano una soluzione di riferimento per chi punta a coniugare efficienza, sicurezza e controllo intelligente dei processi.
Programmazione per FPGA: cos’è e come funziona
L’Italia è uno dei Paesi più all’avanguardia, su scala internazionale, in un settore con un tasso ingegneristico elevato quale l’elettronica. Non stupisce, non fino in fondo almeno, che esistano alcune realtà d’eccellenza specializzate proprio nella progettazione FPGA.
Tra queste, VT100 (sito VT100. srl) si distingue per la capacità di integrare la logica programmabile all’interno di un processo completo che unisce sviluppo hardware, firmware embedded e test funzionali, offrendo soluzioni su misura per i settori più avanzati dell’automazione. Parliamo del resto di un’azienda che vanta una solida esperienza e specializzazione alle spalle, i cui servizi sono altamente certificati con i migliori standard internazionali, a cominciare da quelli ISO.
Ma cosa sono esattamente i dispositivi con circuiti integrati FPGA? E in cosa consiste questo tipo così innovativo di programmazione?
Gli apparecchi FPGA possono essere descritti come dei sistemi hardware che non risultano statici: una volta configurati possono essere riconfigurati nuovamente. Ciò è dovuto a una matrice interna impostata secondo celle logiche programmabili, interconnesse tra loro, che consentono di implementare circuiti digitali personalizzati.
I chip FPGA si distinguono dai microprocessori standard, che eseguono istruzioni in modo sequenziale. La programmazione FPGA è infatti progettata per lavorare su più livelli paralleli: ogni blocco logico può operare indipendentemente, eseguendo più funzioni simultaneamente. Il risultato sono applicazioni con parametri superiori in termini di velocità, precisione e riduzione della latenza, adottate all’interno dei più innovativi sistemi di automazione e di controllo industriale.
Caratteristiche e funzionamento delle soluzioni FPGA
La peculiarità principale delle soluzioni FPGA risiede nella possibilità di essere riconfigurate sul campo (per questo si chiamano field programmable). Tale caratteristica dà modo di adattare la logica operativa anche dopo la produzione, seguendo l’evoluzione del progetto e aggiornando le funzionalità. È questa flessibilità che consente di ridurre i costi nel lungo periodo e di prolungare la vita utile dei dispositivi, integrando funzionalità avanzate e di natura tailor made.
La programmazione FPGA si basa sull’adozione di linguaggi specifici, come VHDL o Verilog, che descrivono il comportamento logico del circuito. Questi linguaggi, interpretati da software sofisticati, traducono il codice in configurazioni fisiche pronte per essere caricate sul dispositivo. Tutto questo a fronte di un processo che unisce competenze elettroniche e informatiche di alto livello.
I dispositivi di matrice FPGA sono tra i più all’avanguardia in assoluto: risultano flessibili, scalabili e capaci di rispondere alle esigenze di personalizzazione e aggiornamento continuo tipiche della produzione moderna.
FPGA vs ASIC: similitudini e differenze
Introduciamo ora un nuovo concetto, raffrontando FPGA e ASIC (Application-Specific Integrated Circuit): queste soluzioni non vanno confuse, anche perché rappresentano due modalità diverse di intendere la progettazione elettronica.
Se la programmazione per FPGA è orientata alla flessibilità e alla sperimentazione, le soluzioni ASIC assicurano la massima efficienza e stabilità operativa. Capire come si differenziano aiuta a comprendere perché le FPGA stanno assumendo un ruolo centrale nell’automazione industriale contemporanea.
Cominciamo da un recap dei tratti salienti dei dispositivi FPGA (Field Programmable Gate Array):
- sono circuiti integrati programmabili sul campo, riconfigurabili dopo la produzione;
- consentono di adattare la logica interna a nuove esigenze o aggiornamenti software;
- risultano ideali per prototipi, produzioni di nicchia o sistemi in evoluzione, come automazione e IoT.
Ecco invece le caratteristiche maggiormente degne di nota degli apparecchi ASIC (Application-Specific Integrated Circuit):
- sono chip progettati per una funzione specifica e non modificabile;
- garantiscono una buona velocità e consumi ottimali, ma necessitano di costi iniziali elevati;
- sono più adatti a produzioni di massa e standardizzabili, nonché a funzioni stabili nel tempo, meno a soluzioni personalizzate.
Se i circuiti integrati FPGA incarnano dunque la flessibilità, gli ASIC rappresentano l’essenza della performance assoluta. Parliamo perciò di due facce complementari dell’elettronica moderna, che di per sé non si escludono a vicenda: possono convivere all’interno della medesima filiera e persino nello stesso prodotto.
FPGA e automazione industriale: alcuni esempi concreti
Nel contesto dell’automazione industriale, i circuiti FPGA stanno assumendo un ruolo decisivo grazie alla loro capacità di gestire enormi quantità di dati in tempo reale e di adattarsi a diverse configurazioni operative.
I dispositivi dotati di questi circuiti integrati vengono impiegati in molteplici compiti e processi: per ottimizzare il controllo delle macchine, coordinare robot industriali, monitorare sensori distribuiti lungo la linea di produzione. Come è facile intuire, vengono ottimizzati grazie ai moderni sistemi di intelligenza artificiale.
In virtù dell’architettura riconfigurabile, questi dispositivi sono in grado di integrare logiche di machine learning direttamente a bordo macchina, riducendo la “dipendenza” dai server centrali e garantendo tempi di risposta immediati.
Il risultato è un’automazione più intelligente, autonoma e sostenibile: una strada che verrà certamente implementata nell’immediato futuro.
Per poter trasportare merci bisogna rispondere agli obblighi di legge creando i documenti necessari. Le spedizioni devono essere accompagnate da alcuni file che attestano l’origine, la destinazione, il contenuto e le responsabilità. Accanto agli obblighi burocratici, l’obiettivo è quello di garantire trasparenza, tracciabilità e conformità.
Approfondiamo quali sono i documenti per il trasporto delle merci, come gestirli in modo corretto e perché la digitalizzazione sta facendo la differenza con i software per ddt.
I principali documenti per il trasporto delle merci
Le modalità di trasporto richiedono per legge l’utilizzo di documentazione specifica; alcuni sono assolutamente imprescindibili come il DDT, la lettera di vettura e certe volte le fatture.
Documento di trasporto (DDT)
Il documento di trasporto, abbreviato con l’acronimo DDT, è fondamentale in ogni spedizione. È stato introdotto per legge dal DPR 472/1996 e ha sostituito la vecchia bolla di accompagnamento. Il suo scopo è quello di giustificare il trasferimento da un soggetto all’altro. Accompagna la merce durante tutto il viaggio e deve essere conservato con cura; oggi molte aziende lo emettono in formato digitale.
Nel DDT devono essere riportati alcuni dati essenziali:
- Data di emissione e numero progressivo;
- Dati di mittente e destinatario;
- Descrizione dettagliata dei beni (quantità, tipo, peso);
- Causale del trasporto (vendita, conto visione, reso, lavorazione ecc.);
- Mezzo di trasporto e nominativo del vettore.
Fattura accompagnatoria
La fattura accompagnatoria è una sorta di documento ibrido che combina la fattura commerciale tradizionale e il DDT. È utile quando vendita e consegna coincidono nello stesso momento ma oggi il suo uso è diminuito, perché si utilizza la fatturazione elettronica dividendo i due file.
Lettera di vettura e CMR
La merce che si muove con trasporto stradale deve essere accompagnata da una lettera di vettura, sia su suolo nazionale che su territorio internazionale. All’interno del documento viene riportato il contratto tra mittente e vettore che certifica l’incarico di trasporto e la presa in carico della merce. Quando ci si muove fuori dell’Italia bisogna seguire la Convenzione CMR firmata a Ginevra nel 1956 e dovranno essere indicati:
- Dati di mittente, destinatario e vettore;
- Luogo di partenza e di destinazione;
- Natura, quantità e peso della merce;
- Istruzioni particolari per la consegna;
- Responsabilità e limiti di risarcimento.
Bolle doganali e documentazione internazionale
Quando si esporta o importa fuori dai confini dell’Unione Europea, la burocrazia si intensifica. In questo caso servono bolle doganali e una serie di documenti aggiuntivi. I principali sono:
- Documento di esportazione: certifica che le merci lasciano il territorio UE;
- Certificati di origine: attestano la provenienza del prodotto (richiesti da molti Paesi extra-UE);
- Documenti sanitari o fitosanitari, per prodotti alimentari o agricoli;
- Polizza di carico per il trasporto marittimo;
- Air Waybill per il trasporto aereo.
Come gestire correttamente i documenti di trasporto
Per gestire correttamente i documenti di trasporto bisognerebbe seguire queste buone pratiche:
- Centralizzare le informazioni. Con l’aiuto di un software gestionale si riescono ad avere tutti i documenti dati in un’unica piattaforma;
- Gestire la compilazione. Collegando ordini, anagrafiche clienti e documenti di trasporto, si riducono gli errori manuali e si velocizza l’emissione;
- Archiviare in sicurezza. Bisognerebbe conservare le copie digitali per almeno 10 anni per rispondere alle richieste della legge e facilitare le verifiche fiscali;
- Tracciare ogni spedizione. Si può fare collegando l’ordine ai tracking dei vettori così da monitorare lo stato della consegna.
Normativa di riferimento e obblighi legali
La documentazione di trasporto è regolata da un complesso quadro normativo che varia in base alla tipologia di merce e alla destinazione. In Italia, i principali riferimenti sono:
- DPR 472/1996, che disciplina il Documento di Trasporto;
- DPR 633/1972 (art. 21 e seguenti), relativo alla fatturazione;
- Codice Civile (artt. 1683–1696) per i contratti di trasporto;
- Convenzione CMR (1956) per il trasporto internazionale su strada;
- Regolamenti UE in materia di dogane e sicurezza delle merci.
I vantaggi della digitalizzazione nella gestione dei DDT
Negli ultimi anni la digitalizzazione ha fatto passi da gigante nel settore aziendale e anche in quello dei documenti di trasporto; il DDT viene spesso prodotto attraverso dei software specifici che offrono vantaggi quali l’efficienza, la tracciabilità, la sostenibilità e una migliore accessibilità.
Per gestire correttamente i documenti di trasporto dobbiamo assicurarci che ogni merce viaggi secondo le normative, con trasparenza e tracciabilità. È importante però comprendere come il futuro sia strettamente legato a soluzioni paperless e digitali.
Il grande attrattore turistico della regione Marche s'illumina di notte. È stato ultimato l'intervento per la realizzazione dell'impianto elettrico di illuminazione a led e alta efficienza energetica per un tratto del Sentiero delle Acque di Pieve Torina. "È un ulteriore passo avanti per la valorizzazione, anche notturna, dell'area del kneipp dopo l'apertura delle nuove vasche effettuata quest'estate" sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci.
"Efficientamento energetico, sicurezza dell’area e promozione turistica, evitando l’inquinamento luminoso, sono le priorità che abbiamo seguito in modo da poter rendere fruibile, anche dopo il tramonto, il percorso kneipp - aggiunge Gentilucci -. Questa innovazione non solo eleva la qualità dell'esperienza, ma si allinea perfettamente con le moderne esigenze di sostenibilità".
Anche quest’anno l’Università di Camerino aderisce alla World AMR Awareness Week (Waaw), la campagna mondiale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare sulla crescente minaccia dell’antimicrobico-resistenza (Amr) in programma dal 18 al 24 novembre.In occasione di questo importante appuntamento, l’Università di Camerino (Unicam) aprirà le iniziative dedicate alla WAAW con un convegno dal titolo “One Health, antimicrobico-resistenza e la risposta della ricerca in Unicam", in programma venerdì 14 novembre, a partire dalle ore 9:30 presso la Sala Conferenze "F.U.Rollo" del Polo di Bioscienze dell’Ateneo.
Dopo i saluti istituzionali, il convegno, coordinato dal prof. Luca Agostino Vitali della Scuola del Farmaco e dalla prof.ssa Dezemona Petrelli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, si aprirà con la relazione del prof. Giovanni Delogu, Presidente della Società Italiana di Microbiologia, che affronterà il tema della resistenza nel micobatterio tubercolare. Seguiranno gli interventi di docenti e ricercatori Unicam, che presenteranno le loro attività e i progetti di ricerca dedicati all’AMR in un’ottica One Health, evidenziando le collaborazioni attive sia all’interno dell’Ateneo sia a livello nazionale e internazionale. Sarà possibile seguire l’evento anche in modalità telematica.Su scala globale, l’antimicrobico-resistenza rappresenta già una delle principali cause di mortalità, con oltre 5 milioni di decessi ogni anno. Essa costituisce anche una grave minaccia per la sostenibilità economica mondiale, con un impatto stimato fino a 3,4 trilioni di dollari l’anno entro il 2030. Il fenomeno riguarda non solo la salute umana, ma anche quella animale e ambientale, rendendo indispensabile un approccio integrato e coordinato.
Gli sforzi di ricerca di Unicam si inseriscono pienamente nello spirito dello slogan scelto dall'Oms per la campagna 2025: “Agire subito per proteggere il nostro presente e garantire il nostro futuro”. Un impegno condiviso, che coinvolge tutti e tutte, e che passa attraverso un uso prudente e consapevole degli antibiotici, solo quando necessario; l’adozione di buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni (come igiene delle mani e vaccinazioni); attività di screening e isolamento dei casi di infezioni da batteri resistenti e, non da ultimo, la promozione della ricerca scientifica e dello sviluppo di nuovi antimicrobici. Con queste azioni, Unicam conferma il proprio ruolo attivo nella lotta globale all'antimicrobico-resistenza, a tutela della salute umana, animale e ambientale.
Come annunciato mercoledì 29 ottobre alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione dei 50 anni del Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano Ets, tornano nella settimana dal 24 al 29 novembre le "Giornate Fai per le scuole", manifestazione interamente dedicata alle scuole che da quattordici anni la Fondazione organizza in tutta Italia su modello delle Giornate Fai di Primavera e d’Autunno. La manifestazione fa parte del programma nazionale "Fai per la Scuola", un piano ricco e articolato che ben esprime la vocazione del FAI all’educazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura del patrimonio culturale italiano, proprio a partire dalle giovani generazioni.
Per la realizzazione di questo programma, il Fai opera in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito in virtù di un protocollo d’intesa, che si fonda sui principi costituzionali incarnati dagli articoli 9 e 118, secondo i quali il singolo cittadino può e deve fare la sua parte anche nella tutela e nella cura dell’ambiente che ci circonda. Il Fai opera da cinquant’anni per costruire e diffondere questa cultura nella società civile e, in nome della sua missione educativa e dello spirito sussidiario che lo anima, con sempre maggiore impegno intende collaborare con il mondo della Scuola, offrendo i suoi luoghi, le sue conoscenze e la sua esperienza per integrare e arricchire l’offerta formativa secondo le direttive delle nuove linee guida ministeriali.
Protagonisti delle Giornate saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del Fai in collaborazione con i docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al Fai, vivendo un coinvolgimento diretto nella valorizzazione del proprio territorio come parte attiva della comunità, e assurgendo a esempio per molti giovani in uno scambio educativo tra pari.
Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno infatti oltre duecento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al Fai con la propria classe. Le classi “Amiche FAI” saranno accolte da migliaia di ragazzi e condotte alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, che ne racconteranno la storia, ne sveleranno i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza memorabile, che li motiverà a farsi cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia.
Anche quest’anno i beni aperti in tutta Italia sono di diverse tipologie e offrono ricchi spunti didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Rientrano nelle attività di scoperta del territorio e del patrimonio locale la visita al Castello di Arco (Tn), gioiello medievale che svelerà agli studenti ambienti solitamente chiusi, ai Sassi di Matera, dove gli studenti approfondiranno in un percorso tematico l’antica economia della cera, fino al quartiere Maria Ausiliatrice di Alcamo (Tp), protagonista di un progetto di rigenerazione urbana attraverso la street art.
Altri beni sono legati all’educazione civica e alla memoria, come il Museo Falcone-Borsellino di Palermo, il percorso nella Forlì colpita nel 1944, o il Palazzo Vivante di Trieste, testimone della storia asburgica e del primo dopoguerra. Alcuni luoghi offrono, poi, spunti di educazione ambientale e scientifica, come la scuola di Balmuccia, presidio contro lo spopolamento ed esempio di sostenibilità in alta Valsesia, l’Istituto Zooprofilattico di Portici, impegnato nella tutela ambientale e animale, e il Museo della Scuola di Bolzano, che racconta l’evoluzione dell’istruzione nelle diverse culture locali.
Le Giornate FAI per le scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma, ispira per il futuro, rende protagonisti e diffonde passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere il patrimonio di storia, arte e natura italiano per sempre e per tutti, come è descritto nella missione del Fai.
L’adesione al progetto “Apprendisti Ciceroni” e la partecipazione alle Giornate Fai per le scuole sono alcune delle opportunità legate all’Iscrizione Classe Amica Fai, che quest’anno si arricchisce anche di un contenuto in più: una speciale piattaforma e-learning con video esclusivi che approfondisce le professioni dei Beni Culturali, nell’ottica delle attività di orientamento in linea con le recenti indicazioni ministeriali.
"In tanti anni di esperienza sussidiaria a quella del mondo della scuola il Fai ha imparato che l’oggetto della sua missione non è affatto estraneo al mondo dei giovani e che, anzi!, se coinvolti con la chiave giusta essi si appassionano alla realtà della storia, dell’arte e del paesaggio storico e naturale con una facilità e un vigore sorprendenti, scoprendo quanto sia più gratificante ed emozionante l’esperienza concreta rispetto a quella virtuale", ha dichiarato Marco Magnifico (Presidente Fai).
La quattordicesima edizione delle Giornate FAI per le scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di Regione Marche, di tutte le Regioni e le Province autonome italiane. Si ringraziano, inoltre, Regione Campania, Provincia autonoma di Trento e Fondazione Carical per i contributi concessi. Rai è Main Media Partner dell’iniziativa.
Il progetto sarà sostenuto anche quest'anno da Agn Energia, da dieci edizioni sponsor principale dell’evento, sempre sensibile al rispetto per l'ambiente e alle iniziative che coinvolgono la scuola. Novità per l’anno scolastico 2025-26 è la creazione del percorso didattico 'I Detective dell'Energia', per approfondire in classe il tema del consumo e del risparmio energetico attraverso video e attività coinvolgenti differenziate per fasce d'età.
Al termine della formazione, sarà possibile partecipare alla nuova edizione del contest online "#LatuaIdeaGreen", che invita gli studenti a scegliere quale, tra tre opere di street art dedicate al tema e finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza, vorrebbero vedere realizzata in una città italiana. Agn Energia, inoltre, destinerà un contributo alla manutenzione annuale del Monastero di Torba, Bene FAI a pochi chilometri da Varese, un complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Questo sostegno sarà dedicato alla scuola del vincitore del contest.
Tra i beni aperti nelle Marche si segnalano numerosi luoghi di grande valore storico e artistico. A Pesaro, nel cuore del campus cittadino, l'Itet Bramante Genga ospita dal 2009 il Museo di Arte Grafica Massimo Dolcini, che conserva una ricca collezione di manifesti di pubblica utilità realizzati dal celebre grafico pesarese. A Jesi, il maestoso Palazzo dei Conti Ripanti, residenza nobiliare del Trecento ampliata nel Settecento, custodisce oggi la biblioteca del seminario ed è un esempio raffinato di architettura barocca con scalone monumentale e ricchi stucchi decorativi.
Ad Ascoli Piceno, nel quartiere di Borgo Solestà, la Chiesa di San Serafino da Montegranaro, affidata ai Frati Cappuccini sin dal 1569, è nota per le suggestive pitture di Fra Mussini, che uniscono realismo e intensa spiritualità. A Fabriano, la Farmacia Museo Mazzolini Giuseppucci racconta l’incontro tra scienza e arte attraverso il suo straordinario arredo neogotico, ideato a fine Ottocento dallo scultore Adolfo Ricci per celebrare le conquiste della scienza sperimentale.
A Senigallia, un itinerario dedicato ai luoghi della memoria invita a scoprire edicole sacre e croci devozionali, segni di una religiosità popolare che affonda le radici nella storia e nella tradizione rurale del territorio. A Treia, la splendida Villa La Quiete, conosciuta anche come Villa Spada, progettata da Giuseppe Valadier nel 1815, domina la vallata del Potenza con la sua eleganza neoclassica e il vasto parco secolare.
Infine, a San Severino Marche, il Teatro Feronia, capolavoro ottocentesco dell’architetto Ireneo Aleandri, inaugurato nel 1828 con opere di Rossini e riaperto nel 1985 dopo un accurato restauro, rappresenta uno dei più raffinati esempi di architettura teatrale marchigiana. Le visite in tutti i siti saranno curate dagli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti delle scuole del territorio che accompagneranno i visitatori in un viaggio tra arte, storia e cultura.
Buone notizie per la casa di riposo "Porcelli" di Tolentino: è stato completamente ripristinato il funzionamento dell'impianto di acqua calda sanitaria e tutti i servizi della struttura sono tornati pienamente operativi.
A seguito degli ultimi campionamenti ufficiali effettuati sulla rete idrica e trasmessi all'Isp dell'Ast, il servizio competente ha rilasciato il nulla osta alla riapertura dell'impianto, attestando la piena conformità dei parametri rilevati.
L'esito positivo delle verifiche consente di dichiarare concluse le attività straordinarie che nelle scorse settimane erano state avviate a titolo precauzionale. La struttura può così tornare alla totale normalità operativa, garantendo agli ospiti e al personale il regolare svolgimento di tutte le attività assistenziali.
Resta comunque attivo il monitoraggio periodico previsto dal Piano di Autocontrollo per la Prevenzione del Rischio Legionellosi, al fine di mantenere alti standard di sicurezza, igiene e prevenzione. L’amministrazione comunale conferma l’impegno costante nel garantire un ambiente sicuro e controllato, in linea con le procedure già in essere.
Il Comune di Tolentino ha espresso un sentito ringraziamento agli utenti, ai familiari e a tutto il personale della Asp Civica Assistenza Tolentino, riconoscendo l’impegno e la professionalità dimostrati durante il periodo di limitazioni legate alla temporanea sospensione dell’impianto.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto agli operatori sanitari, al personale tecnico e ausiliario, alla direzione e a tutti coloro che, con spirito di servizio e senso di responsabilità, hanno garantito la continuità assistenziale e il benessere degli ospiti, affrontando con competenza e umanità le difficoltà operative.
"Il ripristino completo dell’impianto idrico - sottolinea l'amministrazione - rappresenta il risultato di un lavoro attento e condiviso, volto a tutelare la salute degli ospiti e a mantenere elevati livelli di qualità e sicurezza all’interno della struttura".
Importanti novità per il piazzale antistante la pasticceria Spreca a Trodica. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di modificare uno dei due accessi, quello dà su via Giovanni Pascoli: ora è infatti possibile utilizzare quel varco solo in entrata per coloro che arrivano dalla rotatoria o dalla superstrada, mentre per l’uscita si dovrà obbligatoriamente usare l’accesso che si affaccia su via Dante Alighieri (che invece resta a doppio senso). Provvisoriamente sono stati posizionati dei cartelli amovibili, ma presto sarà installata anche la segnaletica verticale fissa. Contestualmente, è stata rifatta l’asfaltatura su tutta l’area, compresa la segnaletica orizzontale che aiuta a così a chiarire la viabilità, e sulla vicina via Giuseppe Parini.
«L’ingresso a doppio senso sul lato di via Pascoli aveva creato diversi problemi e soprattutto è stato teatro di diversi incidenti – così il sindaco Andrea Staffolani spiegando la ratio dell’intervento – con questo intervento garantiamo una maggiore sicurezza ad automobilisti e pedoni in una delle zone più transitate della viabilità cittadina».
Tolentino punta con decisione verso la transizione energetica. La società Assm S.p.A. ha, infatti, completato la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 750 kWp presso il depuratore comunale in località Rotondo, un investimento strategico interamente promosso, finanziato e gestito dall'azienda pubblica.
Il progetto rientra in una più ampia strategia aziendale volta a migliorare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale, confermando l'impegno di Assm per la sostenibilità del territorio.
L'impianto, installato in un’area di proprietà Assm adiacente al depuratore di via Sacharov, rappresenta il principale polo di consumo energetico della società, con un assorbimento annuo superiore ai 1.000 MWh. La produzione stimata è di circa 1.300 MWh all'anno, di cui una parte destinata all'autoconsumo e la restante immessa nella rete elettrica.
Assm ha scelto la configurazione innovativa di Autoconsumo Individuale a Distanza (Aic), che permette di condividere virtualmente l’energia rinnovabile prodotta nei diversi siti di proprietà, utilizzando la rete di distribuzione gestita dalla stessa azienda. Questo modello consente di accedere agli incentivi sull'energia condivisa, aumentando così l'efficienza economica dell'intervento.
Il valore complessivo dell’opera è di circa 560.000 euro + Iva, con un contributo atteso di 200.000 euro nell’ambito del bando regionale "Energia e Imprese". L'impianto garantirà ad Assm un beneficio economico stimato in oltre 150.000 euro l'anno, tra risparmi in bolletta, incentivi e valore dell'energia venduta. Dal punto di vista ambientale, il risparmio annuo sarà pari a circa 650 tonnellate di CO₂, un contributo concreto agli obiettivi di sostenibilità della città.
Dal punto di vista tecnico, l’impianto conta 1.170 moduli Aiko Solar da 640 Wp ciascuno, per una potenza complessiva di 748,8 kWp, con cinque inverter Huawei da 150 kW e 24 tracker monoassiali che permettono di ottimizzare la produzione di energia in base all’inclinazione solare.
Per la realizzazione sono state coinvolte ditte e maestranze locali, in collaborazione con il personale tecnico di Assm, a conferma della volontà di valorizzare le competenze del territorio nel settore fotovoltaico.
L'intervento, inserito nel piano triennale degli investimenti 2024-2026, ha rispettato tutte le tappe del cronoprogramma: l’iniziativa è partita nell’ottobre 2024, l’iter autorizzativo si è concluso nel maggio 2025, la consegna dei lavori è avvenuta il 3 luglio 2025, la fine lavori il 1° ottobre e l’allaccio dell’impianto il 23 ottobre 2025.
Con questo nuovo impianto, Assm S.p.A. compie un ulteriore passo verso l’obiettivo di autonomia energetica e rafforza il proprio ruolo di motore di innovazione e sostenibilità per la comunità di Tolentino.
Con questo libello fuori formato e dalla veste grafica innovativa, intitolato Il diritto di odiare? Una piccola inchiesta, prende il via una inedita collaborazione: quella fra la casa editrice Liberilibri e l’intelligenza artificiale. Come sottolinea la nota dell’editore, «un piccolo ma urgente esperimento editoriale» perché l’IA, ormai, «non è una promessa lontana, ma una presenza concreta e operante» che non bisogna ignorare se si vuole tentare di comprenderla e governarla.
Pubblicare dei libri scritti con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, utilizzare con sapienza e cultura una nuova forma di possibilità creativa significa metterne alla prova le opportunità e conoscerne i limiti, significa interrogare, davanti al lettore, la soglia mai netta tra l’umano e il tecnico, tra l’originale e il derivato, scegliendo di stare dentro il tempo.
Il diritto di odiare? Una piccola inchiesta nasce da alcune semplici domande: oggi, nell’ipersensibile mondo occidentale, che cosa significa odiare? Perché l’odio è diventato il sentimento più sospetto, e la nostra società avverte una così forte necessità di difendersi da esso? Qui non si intende certo giustificare né tantomeno celebrare l’odio, ma ci si interroga sul ruolo che un’emozione tanto antica quanto controversa possa avere nella vita morale e politica.
In un Occidente che ha costruito un vero e proprio “culto” dei diritti svuotandoli del loro fondamento morale, può esistere anche un “diritto di odiare”? L’indagine attraversa la filosofia, la storia politica e la psicologia, mettendo bene in chiaro che esiste una netta distinzione tra ciò che si prova e ciò che si fa, tra sentimento e azione, tra parola e violenza. Ne emerge un invito a riflettere non sull’odio in sé, ma su ciò che la nostra difficoltà a tollerarlo rivela del tempo in cui viviamo: esplorando la libertà e i suoi limiti, affiora così l’equilibrio fragile tra la tutela della sensibilità personale – divenuta il nuovo principio morale – e l’esigenza del dissenso.
Con una buona connessione riusciamo a gestire le luci, i termostati, le videocamere, le TV e addirittura le serrature. Basta un tap sullo smartphone, anche quando siamo fuori casa, per controllare i dispositivi intelligenti. Internet oggi non viene più usato solo per giocare o fare delle partite ai casino online, ma anche per migliorare la vita di tutti i giorni e per automatizzare la casa.
Luci e prese intelligenti per una gestione smart
Partiamo dalle basi. Le luci smart si accendono, si spengono e si regolano a distanza, mentre le prese intelligenti permettono di dare o di togliere corrente ai piccoli elettrodomestici. Sono compatibili con le piattaforme più diffuse come Google Home e c'è un ampio catalogo di dispositivi tra cui scegliere. Per controllare gli accessori HomeKit mentre sei fuori casa, Apple richiede un home hub, per esempio Apple TV o HomePod, collegato al tuo account. Senza, i comandi funzionano solo in rete locale. Un'altra cosa a cui devi fare attenzione è lo stato di supporto dei dispositivi, Google ha annunciato la fine del supporto per i Nest Thermostat di prima e di seconda generazione dal 25 ottobre 2025. Se usi dei modelli datati, considera un'alternativa compatibile per mantenere il controllo da remoto.
Sicurezza e accessi: videocamere, campanelli e serrature
Le videocamere e i campanelli smart inviano le notifiche, le clip e le stream live sul telefono quando rilevano movimento o quando qualcuno suona. Le serrature intelligenti si aprono dall'app o con delle automazioni e puoi condividere le chiavi digitali con i familiari o con gli ospiti. Con Apple Home puoi condividere il controllo della casa e definire i permessi, sempre con accesso remoto tramite hub. Con Google Home e con Alexa puoi invitare altri utenti e gestire insieme i dispositivi e la routine. Il vantaggio è l'integrazione, una videocamera che rileva movimento può accendere automaticamente le luci esterne o avviare una registrazione.
Elettrodomestici e intrattenimento: dal forno alla TV
Molti grandi elettrodomestici si gestiscono da remoto. Puoi avviare o mettere in pausa una lavatrice, puoi controllare la temperatura del forno o pianificare una pulizia con il robot aspirapolvere. Sulle TV e sugli altoparlanti puoi comandare la riproduzione, cambiare ingresso o regolare il volume anche quando non sei in salotto. Poi, devi considerare che adesso c'è Matter, l'aggiornamento 1.4.2 che ha migliorato l'affidabilità, la sicurezza e la scalabilità del protocollo. In pratica significa pairing più prevedibile e comunicazioni più solide tra gli accessori di brand diversi. Facciamo un esempio pratico. Immagina di arrivare a casa la sera, il campanello rileva la tua presenza e la porta si sblocca da sola. Quando entri, si accendono le luci e il termostato si accende. Così sei già pronto per rilassarti sul divano e per concederti un partita al casino live su betfair, magari mentre il forno riscalda la cena. L'idea è proprio quella di semplificare la vita e rendere automatici tutti quei gesti che compiamo ogni giorno e che ci fanno perdere tempo. Con i dispositivi smart puoi goderti la casa e il relax senza troppe preoccupazioni.
Proseguono i laboratori creativi e i corsi promossi da "Trame di Borghi - Memorie in Movimento", progetto portato avanti dalla rete composta dall’Associazione Culturale N. Vaccaj – Istituto Musicale di Tolentino, capofila del progetto; dall’Associazione Distesi Film Project, dall'Associazione Culturale Ricreativa OZ e dall'Associazione APS LABS Laboratorio Sociale.
Grazie a un approccio integrato che unisce arte, musica, audiovisivo, gioco e coinvolgimento comunitario, il progetto ha l'obiettivo di rendere i giovani protagonisti attivi del processo creativo e della rigenerazione culturale.
Le attività promosse, tutte gratuite e rivolte ai giovani tra i 14 e i 35 anni, mirano anche a riscoprire e reinterpretare il patrimonio locale con nuovi linguaggi espressivi, per farlo vivere e dialogare con le nuove generazioni.
L'Istituto Musicale Nicola Vaccaj sta portando avanti diversi laboratori, come quello sulle Passeggiate Tematiche, con l'esplorazione di Borgo Osmani, un percorso tra memoria e territorio per scoprire e raccontare Tolentino. Gli incontri, condotti da Andrea Mosca, porteranno alla creazione di itinerari tematici, testi e registrazioni che diventeranno parte di un progetto collettivo.
Altro corso in partenza è quello dedicato al Podcast, un laboratorio di creazione e gestione narrativa sonora, percorso volto a realizzare podcast originali, come quello già avviato su YouTube, "Trame & Ordito".
In partenza anche il laboratorio di formazione e tutoraggio per tecnici del suono, un workshop di composizione e realizzazione musicale, fino ad arrivare al laboratorio di sonorizzazione dal vivo. Occasioni formative importanti, che possono rappresentare una fonte di ispirazione professionale per molti giovani.
L’Associazione Culturale Ricreativa OZ, tramite il laboratorio "Esplorando la memoria urbana" condotto da Tea Fonzi, si è concentrata sulla testimonianza di Villa Ficana a Macerata. Si tratta di un lavoro di ricerca collettiva per acquisire le tecniche utili a creare e organizzare passeggiate patrimoniali.
Nel laboratorio si stanno sviluppando temi e narrazioni che confluiranno nella passeggiata patrimoniale dedicata a raccontare la storia del borgo attraverso nuovi punti di vista e memorie condivise. È un dialogo intergenerazionale tra i ricordi degli abitanti storici e quelli dei nuovi residenti, unito a una ricerca svolta nella biblioteca dell'Ecomuseo e nella Biblioteca Statale di Macerata, che aiuta i partecipanti a comprendere l'importanza della conoscenza e dell’ascolto nella valorizzazione della memoria collettiva.
Domenica 7 dicembre la passeggiata patrimoniale organizzata nell’ambito del progetto coinciderà con la presentazione pubblica del lavoro realizzato nel laboratorio. Partito anche il laboratorio di giochi di ruolo coordinato da LABS, dedicato alla creazione di due avventure fantasy ambientate in luoghi reali: negli Orti Osmani di Tolentino e a Villa Ficana - Ecomuseo di Macerata.
L'obiettivo è valorizzare e far conoscere questi spazi attraverso la fantasia e la narrazione condivisa, trasformandoli in scenari ricchi di mistero, magia e leggende. Vi partecipano appassionati di giochi di ruolo, curiosi e neofiti, che scoprono nuovi modi di raccontare e giocare insieme, esplorando luoghi reali trasformati dall'immaginazione.
È inoltre partito il corso di filmmaking curato dall’Associazione Distesi Film Project, in cui i partecipanti, guidati da giovani formatori e tutor, apprendono tecniche di ripresa, montaggio e storytelling. I giovani diventano videomaker, storyteller e tecnici del suono, documentando le attività del progetto e creando nuovi contenuti culturali.
Il Laboratorio di audiovisivo e di narrazione multimediale culminerà con la realizzazione di un documentario basato sui luoghi e sull’attività di tutto il progetto, contribuendo alla costruzione di un archivio visivo della memoria locale.
"È molto interessante ciò che sta accadendo all’interno dei laboratori attivati dalle associazioni aderenti alla nostra rete. Molti giovani sono incuriositi dai diversi corsi proposti e si stanno mettendo in gioco per essere loro i protagonisti delle azioni formative che stiamo sviluppando", ha dichiarato Alessandra Prosdocimi, coordinatrice del progetto e presidente dell’Istituto Musicale Vaccaj.
"Sarà interessante anche vedere come le diverse realtà riusciranno a interagire, verso le fasi finali del progetto, per realizzare proiezioni con sonorizzazione dal vivo, mappe sonore e installazioni audio immersive. Tutto questo è utile per rinnovare il racconto del patrimonio locale, integrando nuovi linguaggi contemporanei", ha aggiunto.
Il progetto è inserito in "Quello che i giovani possono" – Bando di Accesso Linea 2, "TRAMA: l’arTe RAcconta le MArche", finanziato dalla Regione Marche – Politiche giovanili e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale con il FNPG 2023. Per chi fosse interessato a partecipare o iscriversi ai corsi, è possibile rivolgersi alle associazioni coinvolte nella rete.
Qualche sera fa, all’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, in contrada Abbadia di Fiastra, a Tolentino, si è tenuta la Commemorazione dei defunti. Come ogni anno la solenne ricorrenza è stata officiata da sua eccellenza mons.Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia.
All’evento hanno partecipato il Rotary Macerata, Macerata ‘’Matteo Ricci’’, Tolentino insieme ad altri club service del maceratese, Lions Macerata Sferisterio, Kiwanis Macerata, Inner Wheel Macerata, Soroptimist Macerata. E’ seguita la conviviale al ristorante “La Foresteria“ in contrada Abbadia di Fiastra di Tolentino. Al termine dell’evento sono stati raccolti fondi per la “Casa di Bethlem” di Macerata.