Ogni giorno, in Italia, avvengono centinaia di sinistri stradali. La maggior parte non finisce sulle pagine dei giornali, ma produce comunque mesi di pratiche, telefonate con assicurazioni, discussioni sulle responsabilità, liquidazioni più basse del dovuto e, spesso, arrabbiature inutili. È sorprendente quanto tutto questo dipenda da poche decisioni prese nei primissimi minuti dopo l’incidente. Perché non basta “avere ragione”: bisogna saperla far valere.
Il punto è che nessuno ti prepara a questo. Quasi nessuno sa cosa dire, cosa NON dire, cosa raccogliere, chi chiamare. E purtroppo molti fanno l’errore peggiore: si fidano della buona fede del momento, pensando che “tanto si chiarisce tutto”. La realtà è un’altra: chi agisce bene nei primi 20–30 minuti, ha già impostato il 70% della tutela dei propri diritti. Per questo gli avvocati che si occupano di sinistri consiglierebbero di avere sempre una piccola check-list mentale da seguire. E sì, farsi supportare subito da uno studio legale per incidenti può evitare danni irreversibili.
Prima mossa: metti in sicurezza
Prima di tutto: fermati e respira un momento. Poi passa subito in modalità “sicurezza”.
- accendi le quattro frecce e metti il triangolo
- sposta le persone eventualmente coinvolte in un punto sicuro
La sicurezza è fondamentale anche per un altro motivo: se l’area dell’incidente non è un caos, sarà più facile fotografare ed avere scene pulite che non creano dubbi interpretativi. Se ci sono feriti che non possono muoversi, non spostarli, ma proteggili dal traffico.
Chiama i soccorsi anche se l’altro ti dice “non serve”
Molte persone, soprattutto quelle “di buon senso”, hanno il timore di chiamare le Forze dell’Ordine. Temono di fare “dramma” o di renderla una cosa più grande di quanto sia. In realtà chiamare Carabinieri, Polizia Stradale o Municipale non è “drammatizzare”: è tutelarsi. Il verbale è un documento ufficiale, con valore probatorio. E nei sinistri complessi (o quando ci sono feriti, anche lievi) è un’ancora preziosa. Se ci sono feriti chiama il 112. Se non sei sicuro… chiama comunque. È tuo diritto farlo.
Raccogli le prove (anche se pensi che sia tutto ovvio)
Quello che è “ovvio” sul momento, dopo 8 giorni non è più ovvio a nessuno. Fai foto senza timidezza: posizione dei veicoli, incrocio, segnaletica, eventuali frenate, semafori, meteo, visibilità in quella direzione, eventuali buchi nell’asfalto, lavori stradali. E poi fai un’altra cosa fondamentale: raccogli i contatti dei testimoni. Bastano nome, cognome, telefono. Non serve testimonianza scritta in quel momento. Solo contatto verificabile. Se hai subito lesioni anche apparentemente lievi, fatti vedere il prima possibile. Il referto medico è la radice tecnica di ogni richiesta risarcitoria. Senza un documento sanitario, anche una lesione vera, dopo, può diventare “contestabile” o “non dimostrata”.
Non ammettere colpa “di pancia”
La frase “scusi, è stata colpa mia” detta per impulso umanitario o per educazione può diventare un autogol gigantesco. Non è questione di “furbizia”, è questione di lucidità: in quel momento non hai ancora tutti gli elementi in mano per poter dire chi ha realmente causato cosa e in quale percentuale. E spesso, nei sinistri, le responsabilità sono in concorso.
Non devi accusare nessuno, ma non devi nemmeno autoaccusarti. Il tuo compito lì è solo documentare i fatti, raccogliere dati, foto, contatti. Le colpe si stabiliscono dopo la ricostruzione tecnica, quando vengono valutati i comportamenti di entrambe le parti, non sul marciapiede con l’adrenalina addosso e sotto pressione psicologica.
Compila il CID con lucidità
Il CID/CAI non è una “sentenza”, è un documento di constatazione. Serve a descrivere cosa è accaduto, non a decidere chi ha torto o ragione. Proprio per questo va letto con attenzione: ogni casella, crocetta, descrizione può orientare la ricostruzione futura della dinamica. Se non sei sicuro, non firmare su pressione dell’altro conducente e non lasciarti intimorire dal classico “dai, firmiamo e risolviamo”. Hai il diritto di prenderti tempo, di rileggere con calma, di non compilare parti che non ritieni chiare. Una firma affrettata può diventare un boomerang che poi è difficile smontare. Meglio chiedere una consulenza e compilare correttamente che firmare male. Una firma data “per chiudere in fretta” non è mai un buon affare.
I 20 minuti iniziali valgono più di tutto
Le prime due ore dopo un incidente sono il reale “tempo legale” del sinistro. È in quella finestra temporale che si raccolgono le informazioni più attendibili, i verbali più freschi, le testimonianze più neutre. Dopo, tutto si diluisce: i ricordi cambiano, la memoria seleziona, ognuno filtra ciò che ha visto. La dinamica non viene più ricostruita in base a ciò che “ci si ricorda”; viene ricostruita (e riconosciuta) in base a ciò che si documenta.
Per questo non serve diventare un esperto del Codice della Strada: servono poche cose essenziali, fatte bene, subito, senza farsi travolgere dalla fretta o dall’imbarazzo del momento. Se applichi queste 5 mosse nell’immediato, hai già messo la tua pratica nella metà delle persone che si tutelano davvero, quelle che non devono “giustificarsi” dopo, ma semplicemente mostrare ciò che hanno già documentato sul posto.
Nuova attività nel centro storico della Città di San Severino Marche con l'inaugurazione del negozio Febal Casa gestito dalla famiglia Marini, da sempre imprenditori del mobile. L'apertura del monomarca, situato in viale Indivini, consolida ulteriormente il ruolo della famiglia Marini come punto di riferimento nell'arredamento di qualità della regione.
Il taglio del nastro ha visto la partecipazione del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha voluto portare il saluto e l'augurio di buon lavoro dell'Amministrazione comunale. Ai festeggiamenti si è unito anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata.
La famiglia Marini è da tempo un pilastro del settore arredo essendo anche titolare del grandissimo showroom Marini Arredamenti a Taccoli, una struttura imponente di ben 2.600 metri quadrati situata lungo la Septempedana.
L’azienda, fondata nel lontano 1956, si distingue da oltre sessant'anni per la qualità, la cura e la completezza dell'offerta, proponendo soluzioni per tutti gli ambienti della casa: cucine su misura, camere, camerette, divani, bagni, pavimenti, infissi, illuminazione e reti da materassi.
Il sindaco Rosa Piermattei ha espresso grande soddisfazione per il nuovo investimento: “L'inaugurazione di questo showroom Febal Casa è un segnale forte e positivo per la nostra città. La famiglia Marini dimostra ancora una volta non solo la propria eccellenza imprenditoriale, ma anche un profondo radicamento e fiducia nel futuro di San Severino Marche. Auguriamo loro un successo duraturo in questa nuova avventura”.
A 21 anni dal loro diploma, gli ex studenti dell’ITIS E. Divini di San Severino si sono ritrovati per un pranzo speciale al Ristorante Da Lorè.
Tra ricordi, aneddoti e racconti della vita scolastica, l’incontro ha regalato a tutti i partecipanti un piacevole tuffo nel passato, riportando alla mente quei momenti indimenticabili vissuti tra i banchi di scuola.
Il clima conviviale e l’entusiasmo dei presenti hanno già portato a fissare un nuovo appuntamento per il 2026, così da non far passare troppo tempo prima di un nuovo incontro tra amici di lunga data.
La città di Montefano ha onorato in maniera sentita e partecipata la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, commemorando i valori storici del 4 Novembre. La cerimonia si è svolta nella mattinata di oggi, con la partecipazione di autorità, associazioni e cittadini.
Alle ore 10:00, il raduno in Piazza del Comune ha visto la presenza della Giunta Comunale guidata dal Sindaco Angela Barbieri, affiancata dal Vice Sindaco Mirco Monina e dall’Assessore Franca Tronto. Hanno partecipato i rappresentanti delle Forze dell’Ordine (Vigili Urbani e Carabinieri), accompagnati dalle note della Banda "Città di Montefano".
A rendere omaggio, erano presenti anche i membri delle associazioni locali, a testimonianza del forte legame comunitario con questi valori: la Protezione Civile, i Carabinieri in congedo, l’ANMIL, l’AVIS e l’AVULSS.
Il corteo si è poi diretto verso il Monumento ai Caduti per la Patria di Montefano. Qui, il Sindaco Angela Barbieri ha presieduto la fase centrale della commemorazione con la deposizione di una Corona di Alloro in memoria di coloro che sacrificarono la vita per la Nazione.
La cerimonia si è conclusa con un discorso solenne del Sindaco Barbieri, che ha sottolineato l'importanza della memoria storica e dei principi di pace e solidarietà.
Le parole del Sindaco Angela Barbieri: “Questo Monumento simboleggia un valore fondante per la nostra intera comunità. Come amministratori e cittadini, abbiamo il dovere di essere i custodi attivi di questa memoria storica e dei principi di pace e solidarietà che ci guidano. L'unità che celebriamo oggi deve illuminare le nostre azioni, ispirandoci a esercitare la nostra responsabilità a tutti i livelli. Grazie per la vostra partecipazione e viva l’Italia”.
L'affluenza ha confermato il profondo senso di riconoscenza e l'attaccamento ai valori di patria, unità e libertà da parte della comunità montefanese.
Iniziativa gradita ed interessante la manifestazione turistico culturale denominata “Castagnata per auto d’epoca” organizzata dal club AFAS di Foligno che è voluto arrivare nel maceratese unendosi ad alcuni equipaggi del CAEM/Lodovico Scarfiotti.
Sono stati una sessantina le vetture d’epoca che si sono riunite all’arrivo comune presso il Castello della Rancia, dopo le partenze rispettive avvenute a Colfiorito da parte umbra ed alla sede sociale del CAEM a Montecassiano. Peccato per il tempo grigio e qualche goccia di pioggia di breve durata, ma il piacere di incontrarsi e condividere le bellezze storiche senza far mancare l’immancabile scambio di opinioni da “appassionati di auto d’epoca” ha permesso di dimenticare tutto il resto.
Le visite guidate al Castello ed alla vicina Abbadia di Fiastra, due mete particolarmente ambite del turismo culturale maceratese, sono state molto apprezzate, centrando in pieno la filosofia dell’incontro e dello scambio sociale. Belle le auto presenti, principalmente degli anni sessanta-settanta, che hanno attirato come di consueto la curiosità degli spettatori occasionali e la giornata si è conclusa con il delizioso appuntamento a tavola al Ristorante “La Rosa” con la degustazione finale delle castagne.
Naturalmente non è mancato il rispettivo saluto dei due presidenti, Renzo Recchioni per il gruppo folignate e Mirko Recanatesi da parte del CAEM/Lodovico Scarfiotti.
L'evento SPRINTT FIPSAS tenutosi a Civitanova Marche l'8 e 9 novembre 2025 è stato un successo straordinario, segnando il culmine del progetto Sprintt FIPSAS. L'iniziativa, frutto della sinergia tra FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) e Komen Italia, ha unito sport, prevenzione e benessere.
La riuscita è stata garantita dalla preziosa collaborazione di una rete di associazioni locali (tra cui Come Ginestre ASD, Società operaia "G. Garibaldi", AVIS Civitanova Marche, Sentinelle del mattino, Iom AP), creando un modello virtuoso di solidarietà.
La Marina ASD di Civitanova ha offerto alle "donne in rosa" e ai rappresentanti delle associazioni momenti di gioia e spensieratezza con uscite in barca, attività di pesca e la prova del kayak a pedali. Pierpaolo Borroni, Consigliere Regionale alla commissione sanità della Regione Marche, ha sottolineato il valore istituzionale e l'impegno verso queste tematiche ed ha espresso l'intenzione di supportare e sposare la realizzazione di future iniziative.La consigliera comunale Paola Campetelli ha condiviso con delicatezza ,la sua toccante esperienza personale. Ci sono stati anche, apprezzati approfondimenti da parte di specialisti,tra i quali la psicologa Claudia Capucci e la nutrizionista Elisa Patti.
L'evento si è concluso con un forte senso di speranza e l'impegno a espandere ulteriormente questa iniziativa, confermandosi un modello di come sport e solidarietà possano efficacemente promuovere la salute e combattere le fragilità.
L'evento è considerato il preludio di una più ampia e duratura collaborazione tra le associazioni per la promozione di prevenzione, benessere e sport.
Ovunque siamo circondati dal colore. Lo viviamo spesso come una presenza scontata, senza renderci conto di quanto influenzi la nostraesperienza quotidiana. Ogni sfumatura possiede il potere di orientare emozioni, pensieri e comportamenti.
Già nel 1810, Goethe, nella sua opera “La teoria dei colori” parlava del valore emotivo delle tonalità e quando scriveva: “il colore è unatto della luce, un atto della vita” intendeva i colori come un fenomeno attivo, un atto, appunto, che si manifesta con il suo legame sia con la luce che con le nostre percezioni ed emozioni.
Il modo in cui interpretiamo i colori contribuisce a costruire la rappresentazione che diamo della realtà e di noi stessi. I colori comunicano il senso delle cose: rappresentano un ponte tra la realtà esterna e la nostra coscienza.
Anche la psicologia contemporanea ha offerto una spiegazione empirica a intuizioni che filosofi e artisti avevano già elaborato in passato, dimostrando come le tonalità possano influenzare l’essere umano.
Le diverse frequenze luminose, infatti, agiscono direttamente sull’organismo modulando la secrezione di ormoni come la melatonina e la serotonina. In questo modo, il colore può incidere sul ritmo circadiano, sull’energia vitale e persino sull’umore.
Quando scegliamo il colore di un abito o di una parete non è mai una scelta casuale: riflette chi siamo o, talvolta, chi desideriamo diventare. Il pittore Kandinskij affermava che “il colore è un mezzo per esercitare un’influenza diretta sull’anima“ e potremmo aggiungere che è anche un modo per darle voce, per renderla visibile.
Oggi gli schermi artificiali con cui interagiamo per molte ore al giorno tendono a disconnetterci da questa dimensione sensoriale e autentica del colore. Riscoprire la presenza della natura nell’azzurro del cielo o nelle sfumature della luce del giorno all’imbrunire, può aiutarci a ritrovare un contatto più intimo con noi stessi e con l’essenza vitale che spesso dimentichiamo di ascoltare.
Tenendo conto del contesto culturale e delle differenze individuali, possiamo riconoscere in ciascun colore un “codice emotivo“ che ha unsuo impatto sulla psiche e sull’esperienza umana. Il rosso rappresenta l’energia e passione, in Occidente è il simbolo della vita e dell’amore.
L’arancione è vivacità, entusiasmo ed armonia. Il verde è equilibrio, simbolo di speranza e crescita. Il giallo è ottimismo e affermazione della propria identità, simboleggia il sole e l’intelletto. Il blu è fiducia, calma e profondità. Il viola è creatività, raffinatezza, esprime spiritualità e regalità.
Il rosa è tenerezza, rappresenta femminilità e romanticismo. Il marrone è stabilità, è il colore della terra e del radicamento. Il grigio è equilibrio, sobrietà e distacco. Il bianco è purezza, chiarezza e simboleggia l’innocenza ed un nuovo inizio.
Il nero è autorità, eleganza e forza, riflette mistero e morte. I colori sono lo specchio della condizione umana: racchiudono vita emorte, amore, serenità ed equilibrio, fiducia e spiritualità, rinascita...
Quando impariamo a interpretarli e a integrarli consapevolmente nella nostra quotidianità, possono aiutarci a ritrovare equilibrio e ad esprimere ciò che le parole spesso non riescono a dire.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la controversa tematica relativa alla responsabilità delle compagnie assicurative in caso di sinistro stradale, e in alternativa, la possibilità di attivazione del Fondo di Garanzia vittime della strada.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Sarnano, che chiede: “In caso di sinistro stradale provocato da un veicolo sprovvisto di assicurazione o munito di tagliando assicurativo falso, è comunque responsabile la compagnia assicurativa del soggetto che ha provocato l’incidente, oppure si può essere indennizzati direttamente dal Fondo di Garanzia vittime della strada?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto dibattuta, relativa alla responsabilità colposa delle compagnie assicurative, nonché circa le condizioni e modalità di attivazione del c.d. Fondo di Garanzia, facendo particolare riferimento all’art. 283 C.d.A., che disciplina in modo chiaro le circostanze in cui il Fondo interviene ad indennizzare il soggetto danneggiato nella misura stabilita in sede di formulazione della relativa offerta, statuendo testualmente:
“Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, costituito presso la CONSAP, risarcisce i danni causati dalla circolazione dei veicoli e dei natanti, per i quali vi è l’obbligo di assicurazione, nei casi in cui: a) il sinistro sia cagionato da veicolo o natante non identificato; b) il veicolo o natante non risulti coperto da assicurazione; c) il veicolo o natante risulti assicurato presso una impresa in stato di liquidazione coatta o vi venga posta successivamente; d) il veicolo sia posto in circolazione contro la volontà del proprietario, dell’usufruttuario, dell’acquirente con patto di riservato dominio o del locatario in caso di locazione finanziaria.”
Inoltre, per il caso specifico di sinistro con veicolo provvisto di tagliando assicurativo falso e dunque privo di idonea copertura assicurativa, rientrante nella categoria di cui alla lett. b), è opportuno operare una precisazione, poiché in tal caso, infatti, così come stabilito dall’art. 127 C.d.A., la compagnia di assicurazione del soggetto danneggiante risulterebbe responsabile per il solo fatto del rilascio di contrassegno assicurativo, ed indipendentemente dall’inefficacia o dall’invalidità del rapporto di assicurazione, pure in ipotesi di contrassegno contraffatto o falsificato, salvo che l’assicurazione stessa dia prova dell’insussistenza di una propria condotta colposa, tale da ingenerare in capo al danneggiato l’incolpevole affidamento in merito alla sussistenza del rapporto assicurativo; in tale ultimo caso, dunque, ad operare sarà il Fondo di Garanzia.
Tale questione è stata infatti affrontata dalla Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 6300/2019, la quale ha fatto luce su tale controversa fattispecie, pronunciandosi in merito ad una questione analoga e consolidando un prezioso principio di diritto. Difatti, nel caso di specie, sia il Giudice di Pace che il Tribunale adito in funzione di Giudice di Appello, avevano rimproverato al danneggiato che aveva subito dei danni a causa di un sinistro avuto proprio con un veicolo munito di un tagliando falso, di aver attivato direttamente il Fondo di Garanzia per le vittime della strada, anziché promuovere preventivamente una causa di risarcimento avverso la compagnia di assicurazione falsamente indicata nel tagliando, sulla base di un autonomo convincimento circa la palese falsità del contrassegno in oggetto.
Al contrario, la Suprema Corte adita, ha cassato tale pronuncia, stabilendo il principio di diritto secondo il quale: “Non sussiste per il danneggiato la necessità di citare autonomamente l’assicurazione apparentemente titolare del contrassegno assicurativo, allorchè la prova della falsità o comunque della non attribuibilità del tagliando assicurativo all’assicurazione citata emerga dagli atti del giudizio promosso nei confronti del Fondo Vittime della Strada, per essere stata dal danneggiato spontaneamente e preventivamente accertata, rendendo superflua l’instaurazione di un autonomo giudizio nei confronti dell’apparente compagnia, la quale si limiterebbe ad invocare il fatto notorio della falsità del contrassegno” (Corte di Cass.; Sez. III Civ.; Ord. n. 6300; dep. 05.03.2019).
Per tali motivi, in risposta alla domanda della nostra lettrice, in caso di sinistro con veicolo sprovvisto di idonea copertura assicurativa o munito di tagliando palesemente falso, il soggetto danneggiato potrà attivare direttamente la procedura di indennizzo nei confronti del Fondo di Garanzia, con le modalità previste dal Codice delle assicurazioni, il quale fornirà una copertura dei danni in base all’offerta di indennizzo di volta in volta formulata, senza dover preventivamente citare per il risarcimento dei danni la compagnia assicurativa falsamente indicata, dal momento che, dato l’immediato accertamento circa la palese falsità del contrassegno assicurativo, non appare in nessun caso ipotizzabile una responsabilità colposa in capo alla stessa. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L'Agenzia Regionale Sanitaria delle Marche (ARS) mette in guardia i cittadini contro una nuova truffa telefonica che sta circolando in questi giorni. Numerosi utenti hanno segnalato chiamate e messaggi sms provenienti da numeri che iniziano per 899, che si spacciano per il servizio Cup regionale.
Si tratta di una potenziale frode finalizzata ad addebitare costi sul traffico telefonico verso numerazioni a pagamento. L'Ars invita tutti i cittadini a non rispondere e a non richiamare tali numeri, ribadendo che il Centro Unico di Prenotazione (CUP) non utilizza mai questo tipo di canali.
Per contattare in modo sicuro il servizio, è necessario utilizzare solo i canali ufficiali. Il numero verde gratuito 800.098.798 è attivo da rete fissa, mentre da rete mobile si può chiamare lo 0721.1779301, con costi a carico dell’utente secondo le tariffe del proprio gestore. È inoltre disponibile il numero alternativo 071.9998010, oltre al sito web mycupmarche.it e all’app "SaluteMarche".
Il call center del CUP è operativo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00 e il sabato dalle 8:00 alle 13:00. I cittadini possono anche rivolgersi agli sportelli Cup presenti nelle strutture sanitarie della propria Ast.
L'Agenzia precisa che il Cup non invia sms e non chiede mai di richiamare numeri telefonici. Le notifiche relative a prenotazioni, spostamenti o cancellazioni vengono inviate esclusivamente tramite l'app Io, a tutti i cittadini che l'hanno correttamente installata e configurata sui propri dispositivi.
L'Ars invita quindi a prestare la massima attenzione e a segnalare eventuali episodi sospetti, ricordando che la sicurezza dei dati personali e la tutela degli utenti restano una priorità per il sistema sanitario regionale.
Il Comune di Tolentino amplia i propri strumenti di comunicazione e, dopo il sito istituzionale e la pagina Facebook ufficiale, attiva anche un canale WhatsApp per informare in modo più diretto e immediato i cittadini.
Il miglioramento della comunicazione con la cittadinanza è da tempo un obiettivo programmatico dell’amministrazione comunale, che punta a potenziare i canali già esistenti e a introdurne di nuovi per rendere più trasparente ed efficace l’azione amministrativa.
La diffusione delle app di messaggistica istantanea consente oggi anche alle Pubbliche Amministrazioni di raggiungere in tempo reale i cittadini, favorendo l’accesso ai servizi, la partecipazione informata e la promozione di eventi e iniziative locali.
Come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), l’utilizzo di tecnologie avanzate contribuisce a snellire le procedure e a rendere più trasparente l’attività dell’Ente. Il Comune di Tolentino ha quindi scelto di attivare nuovi canali digitali, senza abbandonare i mezzi istituzionali tradizionali, per garantire una comunicazione aperta, chiara e accessibile.
Dopo l’approvazione delle linee guida per l’utilizzo dei servizi di messaggistica istantanea da parte della Giunta comunale, è stata avviata la piattaforma WhatsApp ufficiale, la cui gestione è affidata all’Ufficio Stampa del Comune.
Il nuovo canale sarà operativo da lunedì 10 novembre 2025, al termine di una fase di sperimentazione. Tutti i cittadini potranno iscriversi inquadrando il QR code presente su manifesti e inserzioni oppure cliccando sul link ufficiale: https://whatsapp.com/channel/0029VbBIVklAO7RMkH9qwy3Z.
Dalla app WhatsApp, sarà sufficiente aprire la sezione "Aggiornamenti" per visualizzare e seguire il canale ufficiale del Comune di Tolentino. Gli iscritti riceveranno notifiche e aggiornamenti su eventi, emergenze, modifiche alla viabilità e altre notizie di pubblica utilità. Il servizio, completamente gratuito, non prevede l’invio di messaggi da parte degli utenti, ma solo la ricezione delle comunicazioni ufficiali del Comune.
L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dal Sindaco Mauro Sclavi, dall’Assessore Diego Aloisi e dal Consigliere Fabio Montemarani, che hanno sottolineato l’importanza di un rapporto sempre più diretto e immediato con la comunità locale. Con l’attivazione del canale WhatsApp, il Comune di Tolentino compie un ulteriore passo verso una Pubblica Amministrazione digitale, trasparente e vicina ai cittadini.
Sono stati ultimati i lavori di risistemazione dei bagni pubblici di via Roma, a Tolentino, situati subito dopo lo stabile che ospita l’Assm. L'intervento, curato dall'Ufficio Manutenzioni del Comune, ha permesso la riapertura di tre servizi per uomini e uno per donne, restituendo alla cittadinanza un punto di utilità importante nel cuore della città.
Contestualmente - fa sapere il Comune - sono in corso anche i lavori di sistemazione dei servizi igienici del Foro Boario, che saranno riaperti e nuovamente fruibili nei prossimi giorni. L'intervento rientra nel programma di manutenzioni ordinarie e di riqualificazione dei servizi pubblici, volto a migliorare il decoro urbano e a garantire maggiore comfort ai cittadini e ai visitatori.
Prosegue il piano degli interventi programmati in estate dall'amministrazione comunale di Civitanova Marche per la riqualificazione di altre tre strade del quartiere San Marone. Terminato il rifacimento del manto stradale di via Boiardo, si apre ora il cantiere per il completo rifacimento dell'asfalto nelle vie Ungaretti, Deledda e porzione di via Quasimodo, per un importo di 160 mila euro.
"Lunedì 10 novembre partiranno i lavori di rifacimento del manto stradale di via Ungaretti, Deledda e parte di via Quasimodo, nel tratto compreso tra via Deledda e via Verga - spiega l’assessore ai lavori pubblici, Ermanno Carassai -. Si tratta di strade strategiche che hanno necessità di essere sistemate per garantire maggiore sicurezza, in considerazione anche della presenza della scuola. Cercheremo di completare la bitumatura nel minor tempo possibile, per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. La durata dei lavori è di circa una settimana".
Durante l'intervento, il transito veicolare verrà sempre garantito su una sola corsia in tutte le strade interessate, ad eccezione di alcune brevi chiusure necessarie su via Dante Alighieri per il transito in ingresso. In ogni caso saranno disponibili percorsi alternativi per raggiungere le vie oggetto di asfaltatura.
Gli uffici comunali hanno provveduto nei giorni scorsi ad informare i referenti scolastici sulle tempistiche e modalità di intervento. I lavori verranno eseguiti dalla ditta Ferretti S.r.l di Castelraimondo, con l'ausilio della ditta subappaltatrice Edilasfalti & C S.r.l di Camerino. Direttore e responsabile dei lavori è il geometra Maurizio De Florio.
Stefano Tordini è il nuovo presidente regionale di Federconsumatori, l’associazione a tutela dei consumatori. La sua elezione è avvenuta all’unanimità nei giorni scorsi, nel corso dell’assemblea generale, e segna il passaggio di testimone con il precedente presidente Giancarlo Collina.
Nato a Colmurano nel 1963, Tordini vanta una lunga esperienza nel mondo sindacale. Entrato in Cgil nel 1991, ha assunto il suo primo incarico nel 1993 come responsabile del Crs, il centro servizi fiscali del sindacato.
Nel 1999 è stato poi eletto segretario provinciale dello Spi Cgil di Macerata, il sindacato dei pensionati. Dal 2022 fino a oggi ha ricoperto il ruolo di segretario provinciale della Slc Cgil di Macerata, la categoria che rappresenta i lavoratori della comunicazione, incarico dal quale approda ora alla guida regionale di Federconsumatori.
Oggi, 5 novembre, il socialista democratico Zoharan Mamdani ha vinto le elezioni per la carica di Sindaco di New York City. L'affluenza alle urne è stata la più alta degli ultimi decenni, superando i 2 milioni di votanti rispetto ai soli 1,2 milioni delle ultime elezioni nel 2021.
A soli 34 anni Mamdani è il primo sindaco musulmano, figlio di immigrati Ugandesi, il primo del sud est asiatico a New York. Il candidato democratico è stato dichiarato vincitore appena dopo la chiusura dei seggi. Il suo messaggio è stato quello di voler rendere la città di nuovo accessibile a chi la vive non solo a chi la possiede.
Un programma centrato su casa con affitti calmierati, trasporti gratuiti e costo della vita. Con il suo slogan virale ovunque, "New York is not for sale", ha riacceso l’interesse della sinistra americana e della stessa politica Europea, che sta osservando il fenomeno Mamdani per comprendere come sia riuscito a far rinascere entusiasmo e partecipazione in un’epoca segnata dall’apatia politica.
Sembra che Mamdani abbia puntato su una campagna costruita dal basso con migliaia di volontari porta a porta. Una comunicazione con video brevi e ironici in grado di parlare ai giovani e agli esclusi dalla politica tradizionale.
Un sindaco apertamente ostile a Donald Trump, che nelle ultime ore aveva minacciato di bloccare i fondi federali alla città, se avesse vinto Mamdani, definendolo sui social un comunista pericoloso. Dall’altro Mamdani, appena eletto sindaco di New York, nel suo discorso di vittoria ha subito rivolto un duro messaggio a Donald Trum: "Se c’è qualcuno che può mostrare a una nazione tradita da Donald Trump, come sconfiggerlo, è proprio la città che lo ha visto nascere…Quindi Donald Trump, dato che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume".
Parole forti che lasciano presagire un possibile confronto non semplice con il Presidente. Ed ora la domanda è, cosa farà Trump? Con l’era Mamdani inizia una nuova stagione di conflitto politico interno.
Giornata di celebrazioni e incontri per l'Arma dei carabinieri nelle Marche. Nella mattinata di lunedì 4 novembre, presso il Comando Legione carabinieri Marche di Ancona, si è tenuta la cerimonia di consegna delle Medaglie Mauriziane a 19 militari in servizio e in congedo, alla presenza del Generale di Corpo d'Armata Aldo Iacobelli, comandante interregionale dei carabinieri "Podgora" di Roma.
L'onorificenza, conferita con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della Difesa, rappresenta un riconoscimento solenne per ufficiali e sottufficiali che hanno raggiunto cinquant’anni di servizio utile, lodevolmente prestato alle Forze Armate e al Paese.
Nel pomeriggio, il generale Iacobelli ha proseguito la sua visita istituzionale recandosi al Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, dove è stato accolto dal colonnello Raffaele Ruocco. All’incontro erano presenti una rappresentanza dei militari della provincia, i comandanti di stazione, i carabinieri forestali e i membri dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Nel corso della visita, l’alto ufficiale ha espresso parole di apprezzamento e gratitudine per l’impegno quotidiano dei carabinieri maceratesi, sottolineando la loro dedizione e professionalità nel contrastare ogni forma di criminalità e nel garantire sicurezza e legalità nei territori.
"Il cittadino crede nei carabinieri - ha dichiarato il generale Iacobelli - che rappresentano un patrimonio delle comunità e, talvolta, l'unico presidio sul territorio, un vero e proprio baluardo di legalità chiamato ad assicurare una convivenza pacifica, specie in un periodo come quello attuale, segnato da instabilità e incertezze".
Il Generale ha poi ricordato quanto sia importante mantenere umanità e competenza nel rapporto con i cittadini: "Le nostre caserme devono essere luoghi di ascolto e di accoglienza, capaci di esprimere vicinanza e conforto, soprattutto verso gli ultimi e i più bisognosi".
Nel suo intervento, Iacobelli ha richiamato i valori fondanti dell'Arma: l’efficienza operativa, la serenità dei reparti, il rispetto delle regole e la condivisione di un ideale superiore che guida ogni Carabiniere “a compiere azioni giuste”, animato da spirito di appartenenza e rettitudine morale.
Il Colonnello Ruocco, nel suo indirizzo di saluto, ha ringraziato il Comandante Interregionale per la costante azione di sostegno e indirizzo, sottolineando come la sua vicinanza rappresenti “un punto di riferimento essenziale per tutto il personale della provincia”.
La visita si è conclusa con la firma del memoriale del servizio presso l’ufficio del Comandante della Stazione e con una foto ricordo insieme ai Carabinieri presenti, a suggellare una giornata di riconoscimento, coesione e profondo senso di appartenenza all’Arma.
Confindustria Macerata ricerca per azienda operante nel settore tessile-abbigliamento un/a ADDETTO/A ALLE MACCHINE DA CUCIRE (Cod. Annuncio Conf 502_2) da inserire nel reparto confezionamento. La risorsa selezionata si occuperà della confezione di capi d’abbigliamento mediante cucitura a macchina e a mano, collaborando attivamente con il team produttivo. Mansioni e responsabilità: confezionamento di capi d’abbigliamento mediante macchine da cucire industriali; cucitura a mano e rifiniture di precisione; lettura e interpretazione di schede tecniche e modelli; controllo qualità visivo delle cuciture e dei capi finiti.
Requisiti richiesti: esperienza minima di 6 mesi in ruolo analogo; Conoscenza delle principali tecniche di cucito industriale; Ottima manualità, precisione e attenzione ai dettagli; Capacità di lavorare in autonomia e nel rispetto delle scadenze; Serietà, puntualità e affidabilità; Disponibilità al lavoro full-time; Buona conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta. Sede di lavoro: Provincia di Macerata.
Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Un viaggio nella storia dell'Arma dei carabinieri per celebrare il 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate. Il Comando provinciale Carabinieri di Macerata ha voluto rendere omaggio ai valori di servizio, dedizione e sacrificio che da oltre due secoli caratterizzano l'Arma, allestendo una mostra storica nel centro cittadino.
Per l'occasione, le vetrine di un negozio del centro storico, da tempo inutilizzate, sono state trasformate in un suggestivo spazio espositivo che racconta l'evoluzione delle uniformi dei carabinieri nel corso del Novecento. I visitatori possono ammirare le divise dei Reali Carabinieri del 1915, quelle degli anni '30 e '40, fino ad arrivare agli abiti operativi e cerimoniali attuali, compresa la Grande Uniforme Speciale indossata nelle occasioni solenni.
L'allestimento include anche la divisa operativa policroma, inserita nel contesto storico come simbolo di continuità tra passato e presente e a testimonianza del costante impegno delle forze armate italiane al servizio della comunità.
A contribuire all’iniziativa sono stati anche numerosi commercianti del centro, che hanno arricchito l’esposizione con ulteriori elementi di valore storico e simbolico: uniformi contemporanee, la feluca da ufficiale e i tradizionali fischietti di San Giuliano, modellati artigianalmente per rappresentare figure dell'Arma e altri segni della festività.
Attraverso questa mostra, il Comando Provinciale dei carabinieri di Macerata ha voluto offrire ai cittadini un momento di memoria e riflessione, rafforzando il legame tra popolazione e forze armate e riaffermando i valori di patriottismo, unità e servizio alla collettività che ispirano da sempre l’operato dei carabinieri.
Importante intervento di manutenzione per migliorare la sicurezza e la viabilità cittadina a Tolentino. L'amministrazione comunale ha approvato il progetto esecutivo per il rifacimento del manto stradale di via Achille Corona, nel tratto compreso tra il sottopasso della SS77 e la rotatoria di via Nenni, via Pertini, via Nazionale e via Corona.
Il fondo stradale del tratto interessato presenta ormai da tempo numerose disconnessioni e segni di usura, dovuti sia al crescente traffico veicolare sia alle avverse condizioni meteorologiche. L’intervento, del valore complessivo di 90.000 euro, è stato redatto dal geometra Silvia Ilari, istruttore del Settore Lavori Pubblici del Comune, con RUP l'ingegner Katiuscia Faraoni, responsabile del settore.
Il progetto prevede la fresatura e il livellamento del manto esistente, la stesura del nuovo conglomerato bituminoso e la realizzazione della segnaletica orizzontale, al fine di garantire maggiore sicurezza e comfort alla circolazione.
Per consentire l'esecuzione dei lavori, la viabilità subirà alcune modifiche temporanee. Dalle ore 8:30 di mercoledì 5 novembre e per tutta la giornata del 6 novembre (o comunque fino al termine dei lavori), il tratto di via Achille Corona compreso tra il sottopasso della SS77 e la rotatoria di via Nenni/via Pertini/via Nazionale/via Corona sarà interdetto al traffico veicolare e pedonale. Contestualmente sarà chiuso anche lo svincolo "Tolentino Est" della SS77, sia in entrata che in uscita.
Gli automobilisti in transito lungo la superstrada sono invitati a utilizzare l’uscita "Tolentino Zona Industriale" per chi viaggia in direzione mare-monti. Il Comune raccomanda inoltre di prestare attenzione alla segnaletica temporanea e di considerare possibili rallentamenti negli spostamenti da e per la zona scolastica.
Il Direttore di Sbircia la Notizia Magazine spiega come funziona il nuovo servizio gratuito di comunicati stampa, primo in Italia con garanzia di pubblicazione.
Una conversazione a viso aperto con il Direttore Responsabile di Sbircia la Notizia Magazine, Massimiliano Orestano Junior Cristarella, per capire logica, criteri e confini di un canale che vuole riportare metodo nelle relazioni fra uffici stampa e newsroom. Niente slogan: parliamo di responsabilità, trasparenza e impatto concreto - per chi invia, per chi pubblica e per chi legge. Un confronto sul “come” più che sul “quanto”, per distinguere prassi utili da abitudini poco chiare.
Direttore Junior Cristarella, benvenuto. Prima di entrare nel merito: perché ha deciso di aprire un canale dedicato ai comunicati stampa, con una promessa di pubblicazione entro 24 ore e senza costi per chi invia?
«Perché i comunicati esistono, sono una materia prima inevitabile dell’ecosistema informativo. Il punto è governarli: chi li riceve ha bisogno di standard, chi li manda ha bisogno di tempi certi. Noi abbiamo messo nero su bianco entrambi gli elementi: canale dedicato, filtri di accesso, revisione editoriale interna e una garanzia di pubblicazione entro un giorno quando il contenuto è idoneo e il mittente è qualificato. Non è un escamotage commerciale: è organizzazione del lavoro giornalistico.»
“Garanzia” è una parola che può suonare ambigua: come evitate la scivolata verso l’advertorial?
«Con tre paletti. Primo: possono usare il modulo solo soggetti autorizzati - agenzie riconosciute, uffici stampa accreditati, professionisti con mandato e, in alcuni casi, artisti o professionisti che comunicano solo la propria attività. Secondo: non accettiamo guest post, redazionali o contenuti promozionali diretti. Terzo: ogni testo passa dalla redazione e se necessario, viene riscritto per adeguarlo al nostro standard giornalistico. La garanzia non è “per tutti e comunque”: vale soltanto per i materiali conformi e non promozionali.»
Entriamo nel merito della procedura: che cosa chiede concretamente il modulo?
«Chiede i dati dell’agenzia o dell’ufficio stampa e del referente, un titolo entro 85 caratteri, il testo del comunicato fino a 10.000 caratteri e una sola immagine di copertina, in JPG, massimo 500 KB. Ricevuto l’invio, la redazione verifica, interviene con l’editing, pubblica - quando i requisiti sono rispettati - e invia una conferma via e‑mail. È un flusso pensato per essere rapido, ma anche tracciabile e coerente.»
“Riscrittura inclusa”: cosa significa nella pratica?
«Significa che il comunicato non è depositato com’è, ma subisce un passaggio redazionale. Eliminiamo refusi, togliamo toni promozionali, uniformiamo lo stile e se serve, riorganizziamo il testo per renderlo comprensibile e notiziabile. È un costo che ci assumiamo perché riteniamo che la qualità media dell’informazione passi anche da qui.»
Veniamo al tema più sensibile: trasparenza e indipendenza. Chi finanzia Sbircia la Notizia Magazine e chi la dirige?
«La testata non riceve finanziamenti pubblici. La proprietà è esclusiva e coincide con la mia persona; sono anche editore e direttore responsabile. Questa concentrazione ci obbliga a una doppia trasparenza: informare i lettori su chi siamo e tener separati in modo rigoroso i contenuti giornalistici da quelli pubblicitari. Le nostre pagine di servizio spiegano proprio questo assetto con cifre e titolazioni molto chiare.»
A proposito di separazione: come distinguete informazione e pubblicità?
«Quando pubblichiamo contenuti pubblicitari - penso agli articoli sponsorizzati - li etichettiamo in maniera esplicita, con indicazioni testuali e metadati che li separano dall’area editoriale. Non c’è ambiguità possibile: il lettore ha il diritto di riconoscere subito la natura commerciale di un contenuto. È la stessa logica che applichiamo nella gestione dei comunicati: corsia dedicata, sì; travestimenti, no.»
I comunicati, per definizione, nascono da una fonte interessata. Come li rendete compatibili con le vostre regole di fact‑checking?
«Non pubblichiamo automaticamente nulla. Ogni comunicato passa un controllo di coerenza e veridicità rispetto a fonti certificate. La nostra redazione adotta procedure di fact‑checking e invita i lettori a segnalarci criticità; fa parte del nostro modo di stare online: meglio un documento rigoroso in meno che una “velina” in più.»
E se un comunicato contiene un errore fattuale o se un soggetto chiede una rettifica?
«Abbiamo una procedura dedicata, con un sistema di richieste tracciato e tempi di risposta indicati. È un presidio di garanzia per tutti - per noi, per chi invia e per chi legge. Se l’errore è verificabile, interveniamo.»
Restiamo sul lato “diritti”. Nel modulo per i comunicati rimandate a una sezione specifica della Privacy Policy. Che cosa trattate e per quali fini?
«Trattiamo i dati del mittente (identità e contatti), il contenuto del comunicato, le eventuali immagini e i metadati tecnici. Le finalità sono quattro: valutare la notiziabilità, contattare l’autore per chiarimenti, pubblicare - integralmente o parzialmente - il testo e archiviare la notizia come fonte storica. La base giuridica è il consenso implicito dato dall’invio, insieme al nostro legittimo interesse a esercitare il diritto di cronaca.»
Un’obiezione classica: l’“effetto imbuto”. Se la domanda esplode, rischiate di non stare dentro le 24 ore o di abbassare l’asticella.
«È una tensione reale, e la prendiamo sul serio. La risposta sta nel metodo: criteri di priorità, specializzazione dei desk e un impegno chiaro sui tempi. La garanzia resta, ma resta anche la selezione. Se un testo è promozionale o non rispetta i requisiti, non passa: non possiamo trasformarci in una bacheca. Il nostro obiettivo è regolare un flusso, non gonfiarlo.»
Un’altra perplessità: perché limitare l’immagine a un JPG da 500 KB?
«Per evitare file pesanti che rallentano l’editing e la messa online e per assicurare che la copertina sia subito pubblicabile senza interventi tecnici extra. Chi fa informazione digitale sa che i colli di bottiglia spesso sono banali: pesi, formati, titoli troppo lunghi. Noi li abbiamo eliminati a monte.»
Qual è l’impatto atteso per chi lavora nelle PR e per i lettori?
«Per gli uffici stampa: sapere che, se rispettano le regole, hanno tempi prevedibili e un editing professionale. Per i lettori: trovare comunicazioni istituzionali e di interesse pubblico ordinate, riconoscibili e scritte bene. È un equilibrio: abbiamo creato una corsia per la comunicazione ufficiale, ma la teniamo dentro una cornice giornalistica - regole deontologiche, fact‑checking, diritto di rettifica.»
Ultima domanda: dichiarate di essere la prima testata giornalistica in Italia a offrire un servizio “con garanzia” e senza costi. È una sfida alla concorrenza?
«È soprattutto un invito al settore a darsi regole chiare. Se altri vorranno imitare il modello, meglio per tutti: meno rumore, più trasparenza. Il giornalismo digitale non ha bisogno di nuove scorciatoie; ha bisogno di procedure pulite. Questo esperimento è la nostra risposta.»
Nel ringraziare Junior Cristarella per la disponibilità e la chiarezza, ricordiamo che Sbircia la Notizia Magazine ha messo online un modulo strutturato per l’invio dei comunicati stampa, accessibile solo a soggetti qualificati, con revisione interna e promessa di pubblicazione entro 24 ore quando le condizioni sono soddisfatte. La proprietà è dichiarata come indipendente, senza finanziamenti pubblici. L’architettura di trasparenza si completa con pagine dedicate a fact‑checking, normativa deontologica, gestione delle correzioni e una Privacy Policy che, al paragrafo 15, disciplina in modo esplicito i dati trattati nel flusso dei comunicati.
Possiamo, dunque, definirlo un tentativo di “normalizzare” ciò che spesso avviene in modo disordinato fra posta elettronica, allegati pesanti e testi promozionali mascherati. Riuscirà? Dipenderà dalla coerenza nell’applicazione dei filtri e dalla capacità di sostenere i volumi senza smarrire rigore. Ma il segnale - per la filiera delle PR come per i lettori - è chiaro.
Tre nuove ordinanze della Polizia locale sono state emesse per regolamentare la circolazione stradale in alcune vie della città interessate da lavori edili.
La prima riguarda via Resse, dove domani, martedì 4 novembre, dalle ore 7.30 alle ore 17.30, è prevista un’interruzione al civico 6, punto in cui la ditta che sta eseguendo i lavori effettuerà una colata di calcestruzzo. Il provvedimento prevede che in via Resse sia istituito il divieto di transito con sbarramento, eccetto per i residenti fino al civico 6, e che venga invertito il senso unico, con direzione di marcia dal lato via Mazenta verso lato via Rosati. È inoltre stabilita la direzione obbligatoria a sinistra verso via Rosati e il limite massimo di velocità fissato a 30 km/h. In via Mazenta, nel tratto compreso tra via Valadier e via Resse, è istituito il doppio senso di circolazione, con segnaletica di “dare precedenza” per i veicoli che si immettono da Mazenta a via Valadier, e divieto di sosta con rimozione coatta.
Lo stesso tipo di lavoro verrà effettuato giovedì 6 novembre in via Crescimbeni n. 20, dove, dalle 7 alle 18, sono previsti divieti e modifiche alla circolazione. In via Crescimbeni, nel tratto compreso tra piazza Vittorio e via XX Settembre, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione coatta nel tratto interessato dai lavori e il divieto di transito, eccetto per i veicoli autorizzati, con istituzione del senso unico alternato regolato da movieri a monte e a valle dell’area occupata. In via Domenico Ricci sarà obbligatoria la direzione a sinistra verso via Padre Matteo Ricci, per l’uscita dal centro storico, eccetto per i veicoli autorizzati. In piazza Vittorio Veneto sarà obbligatoria la direzione a sinistra, verso piaggia Biblioteca e via Padre Matteo Ricci, eccetto per i veicoli autorizzati, per tutti i mezzi provenienti da via Santa Maria della Porta e corso della Repubblica. I veicoli autorizzati sono quelli utilizzati dalla ditta che effettuerà i lavori, quelli dei residenti di via Crescimbeni nell’area di chiusura strada e tutti i veicoli in servizio di emergenza.
La terza ordinanza riguarda invece le vie Berardi e Armaroli, dove sono in corso lavori edili post sisma. Il provvedimento, in vigore lunedì 11 novembre, dalle ore 8 alle ore 17, stabilisce che in via Armaroli sia in vigore il divieto di transito per i veicoli con lunghezza superiore a 5 metri (con ingresso da via Zara), la direzione obbligatoria dritto all’intersezione con via Berardi, la sospensione della ZTL nel tratto compreso tra via Berardi e corso Matteotti e il divieto di sosta con rimozione coatta nello stesso tratto. In via Berardi è previsto il divieto di transito eccetto residenti e autorizzati, la chiusura della strada a 100 metri, l’istituzione del doppio senso di circolazione con senso unico alternato a vista e precedenza per i veicoli in uscita verso via Armaroli, lato Matteotti. In corso Matteotti è sospesa la ZTL per consentire l’uscita dei veicoli provenienti da via Armaroli.