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Civitanova, parte la seconda fase del Piano potature: interventi in sei quartieri

Civitanova, parte la seconda fase del Piano potature: interventi in sei quartieri

Prosegue il Piano comunale di potature e manutenzione del verde pubblico a Civitanova. Nei prossimi giorni prenderanno il via una nuova serie di nuovi interventi nelle principali aree verdi e lungo diverse vie cittadine, finalizzati alla messa in sicurezza del patrimonio arboreo urbano, nel pieno rispetto della salvaguardia ambientale e della sicurezza pubblica. Il progetto, dal valore complessivo di 160 mila euro, interesserà i quartieri di San Marone, San Gabriele, Risorgimento, Santa Maria Apparente, Centro e Civitanova Alta. In particolare, le squadre incaricate opereranno nelle vie limitrofe all’area ex Cecchetti, come via Carducci, via San Luigi Versiglia e via Santa Rita, oltre che in via Saragat e presso la scuola dell’infanzia Bartolini-Collodi. I lavori proseguiranno nell’area verde di via Fontanella e in via D’Annunzio, per poi concentrarsi nel quartiere di Santa Maria Apparente, dove sono previste operazioni nelle aree verdi di via Maroncelli, via Lotto, via Cimabue e presso la scuola di via Vecelio. Infine, gli interventi interesseranno Civitanova Alta, in particolare viale della Rimembranza e della Repubblica, via del Pincio e l’area della scuola Morvillo. "Con questo nuovo intervento – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica  – proseguiamo nel piano di manutenzione e tutela del verde pubblico che abbiamo avviato per garantire la sicurezza dei cittadini e la salute del nostro patrimonio arboreo".  Il primo step del Piano, iniziato a febbraio e ultimato a ridosso dell’estate, ha riguardato la scuola Anita Garibaldi, Viale Vittorio Veneto, Viale Matteotti, Piazza XX Settembre, Lido Cluana, via Verga, via Giovanni XXIII, Viale Villa Eugenia, l'area verde di via Buonarroti e la zona scolastica di via De Pinedo.

30/10/2025 11:10
Bracciali religiosi: simboli di fede e accessori senza tempo

Bracciali religiosi: simboli di fede e accessori senza tempo

Nel corso dei secoli, gli oggetti religiosi hanno accompagnato la vita dei credenti come segni visibili di fede, strumenti di preghiera e simboli di protezione. Tra questi, i bracciali religiosi occupano un posto speciale perché uniscono alla dimensione spirituale anche un valore estetico e personale. Indossati al polso, questi accessori non sono solo espressioni di devozione, ma diventano parte dello stile quotidiano, capaci di trasmettere identità e appartenenza. Il significato dei bracciali religiosi Il bracciale è da sempre un simbolo carico di significati. Nell’antichità veniva utilizzato come amuleto di protezione o come segno di status sociale. Con la diffusione del cristianesimo, ha assunto un valore diverso: diventare un segno di fede, capace di accompagnare il credente nella vita di tutti i giorni. I bracciali religiosi sono spesso legati alla dimensione della preghiera. Ne è un esempio il bracciale-decina del rosario, che permette di recitare facilmente le Ave Maria in qualsiasi momento della giornata. Oltre alla funzione pratica, questi oggetti sono anche un costante richiamo spirituale: il semplice gesto di indossarli diventa un atto di fede e di memoria della propria relazione con Dio. Non mancano poi i bracciali che raffigurano simboli specifici, come la croce, la medaglia di San Benedetto o immagini mariane. Ogni segno porta con sé una tradizione e una protezione particolare, che rende l’accessorio ancora più significativo per chi lo porta. Materiali e modelli più diffusi Uno degli aspetti che rendono i bracciali religiosi così apprezzati è la grande varietà di materiali e stili disponibili. Ogni modello, infatti, ha una propria identità che lo rende adatto a contesti diversi e a persone di ogni età. - Bracciali in legno: sobri ed essenziali, richiamano la spiritualità francescana e la semplicità evangelica. Sono spesso realizzati a mano e apprezzati per la loro naturalezza. - Bracciali in metallo: in acciaio o altre leghe, sono resistenti e moderni. Possono essere arricchiti da incisioni, croci o medaglie sacre. - Bracciali in pietre dure: eleganti e raffinati, uniscono la bellezza naturale delle pietre al valore simbolico dei ciondoli religiosi. - Bracciali in argento e oro: più preziosi, sono spesso scelti come regali per sacramenti o ricorrenze importanti. Rappresentano un segno di fede che diventa anche un gioiello da custodire nel tempo. I bracciali-decina del rosario meritano una menzione a parte: composti da dieci grani e da una piccola croce, sono pensati per accompagnare la recita del rosario anche fuori casa. Un accessorio che fonde spiritualità e praticità, molto diffuso sia tra i giovani che tra gli adulti. La varietà di modelli disponibili oggi permette a chiunque di trovare il bracciale adatto al proprio stile: discreto e minimalista, oppure elaborato e ricco di dettagli. In ogni caso, resta centrale il valore religioso che caratterizza questi accessori. Bracciali religiosi come dono significativo I bracciali religiosi non sono soltanto oggetti da indossare, ma spesso vengono scelti come doni carichi di significato. Regalare un bracciale di questo tipo equivale a trasmettere un messaggio di affetto, protezione e fede. Sono particolarmente apprezzati in occasione dei sacramenti: - Battesimo: un piccolo bracciale, magari in argento, può diventare un ricordo prezioso della prima tappa della vita cristiana. - Prima Comunione e Cresima: regali simbolici che accompagnano i ragazzi nella crescita della fede. - Anniversari o ricorrenze speciali: un bracciale religioso può essere donato come segno di sostegno spirituale in momenti importanti della vita. La scelta di un bracciale come regalo si distingue per la sua capacità di unire estetica e spiritualità. Non è un semplice accessorio, ma un segno che accompagna la persona nel cammino quotidiano, ricordandole costantemente il valore della fede. Dove trovare bracciali religiosi adatti a ogni occasione Il mondo degli accessori religiosi è oggi molto variegato e accessibile. Chi desidera acquistare un bracciale religioso può rivolgersi a botteghe artigianali, gioiellerie oppure cercare online, dove è possibile trovare collezioni ampie e diversificate. Le proposte comprendono modelli pensati per uomini, donne e bambini, con stili che vanno dal più tradizionale al più moderno. Questa varietà permette di individuare il bracciale giusto per ogni occasione, sia che si cerchi un gioiello da regalare, sia che si desideri un accessorio da indossare quotidianamente come segno di fede. Una vasta selezione di bracciali religiosi in diversi materiali e stili è disponibile online, con modelli adatti a ogni occasione.

30/10/2025 10:10
Camerino, nuovo semaforo a Morro: "Più sicurezza e traffico regolato lungo la Provinciale 17"

Camerino, nuovo semaforo a Morro: "Più sicurezza e traffico regolato lungo la Provinciale 17"

Da lunedì 3 novembre sarà pienamente operativo il nuovo impianto semaforico in località Morro, lungo la Strada provinciale 17, un intervento atteso da tempo dai residenti e ora realtà grazie all’impegno della'mministrazione comunale di Camerino. Il semaforo, posizionato nel cuore del centro abitato, ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale e di regolare il traffico veicolare, creando di fatto una sorta di isola pedonale che consentirà un transito a velocità ridotta e più sicura all’interno della frazione. L’impianto gestirà inoltre il senso unico alternato, impedendo la circolazione contemporanea di veicoli in direzioni opposte. Una scelta che permetterà di migliorare l’accesso e l’uscita dalle intersezioni e dai passi carrabili, riducendo i rischi per automobilisti e pedoni senza la necessità di installare ulteriori semafori. Il Comune raccomanda comunque "massima prudenza a chi si immette sulla Provinciale dai vari accessi laterali". "Con l’attivazione dell’impianto semaforico a Morro centriamo un obiettivo importante legato alla sicurezza della frazione – spiega il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli –. Ci scusiamo per le lungaggini nell’entrata in funzione, dovute a questioni burocratiche che hanno richiesto più tempo del previsto. La raccomandazione, soprattutto nei primi giorni, è quella di prestare attenzione alla nuova gestione della viabilità". Il primo cittadino ha inoltre ringraziato la polizia locale di Camerino, che sarà presente sul posto per vigilare sulla fase iniziale del funzionamento, e l’ufficio tecnico comunale per il lavoro svolto. "I cittadini della frazione di Morro chiedevano questo intervento da molti anni – aggiunge Lucarelli – soprattutto per la presenza di mezzi pesanti che transitano frequentemente sulla provinciale. Con questo passo, offriamo finalmente maggiore sicurezza alla viabilità e a chi vive o attraversa quotidianamente la località". Con l’attivazione del semaforo, Camerino compie un ulteriore passo avanti sul fronte della sicurezza stradale nelle aree periferiche, rispondendo in modo concreto alle esigenze del territorio.

29/10/2025 18:40
Pieve Torina, completato il primo lotto al cimitero: si torna a celebrare la messa

Pieve Torina, completato il primo lotto al cimitero: si torna a celebrare la messa

Si è concluso il primo dei quattro lotti che riguardano la ricostruzione del complesso cimiteriale di Pieve Torina.  "Parliamo di un intervento articolato, dove si sono succeduti tecnici e imprese non sempre all’altezza", sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. "La nostra prima preoccupazione è stata quella di trasferire le bare dei nostri cari in appositi moduli prefabbricati perché non rimanessero esposte alle intemperie e agli agenti atmosferici, per il senso di rispetto e dignità che si deve ai defunti - prosegue il primo cittadino -. Contestualmente sono stati avviati il secondo e terzo lotto che sostanziano la prosecuzione di un’opera pubblica cui siamo tutti profondamente legati". "Sento il dovere di ringraziare il presidente della regione, Francesco Acquaroli, e il commissario per il sisma, Guido Castelli, per aver garantito quelle economie indispensabili per portare avanti il recupero di un luogo che custodisce la memoria di tutti noi pievetorinesi - puntualizza Gentilucci -. Riusciamo a concretizzare un intervento che ha sì un valore affettivo ma, soprattutto, testimonia, ancora una volta, il faro di Pieve Torina nella ricostruzione".  "Tutto questo è stato possibile grazie anche all’impegno dei dipendenti Usr e comunali che si sono prodigati per coniugare il rispetto della sicurezza nel cantiere con l’esigenza di fruizione del cimitero, avendo fatto la scelta di non chiuderlo al pubblico dopo il sisma. Un impegno quotidiano, costante, portato avanti con la premura e la sensibilità di chi non si ricorda dei morti solo per un giorno o poco più all’anno. Un ringraziamento particolare va al vivaio Pelatelli per aver messo a disposizione le piante che abbelliscono l’ingresso del cimitero. Mi preme sottolineare infine - conclude Gentilucci - che la rituale messa dedicata ai defunti potrà tornare a essere officiata all’interno del cimitero. E questo è un ulteriore segnale di sensibilità e concretezza".

29/10/2025 18:20
Recanati, weekend del 2 novembre: al cimitero una "micro-car" gratuita a disposizione degli utenti

Recanati, weekend del 2 novembre: al cimitero una "micro-car" gratuita a disposizione degli utenti

In occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti, è operativo a favore dei visitatori del cimitero principale il servizio di trasporto gratuito con autista tramite una "micro car" ecologica ed a basso impatto acustico. Il servizio è rivolto principalmente ad utenti con difficoltà di deambulazione, tenuto altresì conto dell'estensione dell'area cimiteriale e della conformazione morfologica dei luoghi. Il servizio è operativo fino a domenica 2 novembre, con orario dalle ore 08:30 alle ore 12:00 e dalle ore 14:00 alle ore 16:30.

29/10/2025 17:40
Macerata, nuovo ponte di Piediripa: iniziato l'assemblamento delle travi

Macerata, nuovo ponte di Piediripa: iniziato l'assemblamento delle travi

Terminata la costruzione dei piloni è iniziato in questi giorni l'assemblamento dei conci in acciaio delle travi principali che costituiranno il nuovo ponte sul Chienti a Piediripa. Ieri mattina il sopralluogo del presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, del vicepresidente Luca Buldorini e del dirigente del settore viabilità, Matteo Giaccaglia, per verificare come sta procedendo l’opera, iniziata il 30 gennaio scorso.  “Voglio ringraziare la ditta Cagnini Costruzioni perché sta rispettando i tempi previsti per la realizzazione di un’opera viaria molto importante per il territorio provinciale e che si inserisce in uno sviluppo complessivo più ampio, penso ad esempio alla Mattei – Pieve, con il nuovo svincolo di Campogiano, al nuovo sottopasso di via Roma, senza dimenticare però lo sviluppo anche della vallata del Potenza, a cui la Provincia sta lavorando da mesi", ha commentato Parcaroli.  Il ponte, per una lunghezza complessiva di 180,45 metri, sarà realizzato in acciaio e calcestruzzo e permetterà di passare dall’attuale viabilità a due corsie alle future quattro corsie (due per ogni senso di marcia). Prevista anche la realizzazione di una pista ciclopedonale sul lato destro del ponte (direzione Corridonia-Macerata), a due corsie, larga 2,50 metri che permetterà anche la discesa verso le sponde del fiume Chienti, sia dal lato Corridonia che dal lato Macerata. Il progetto prevede anche l’allargamento della strada esistente, verso nord, fino alla rotatoria di intersezione tra la Provinciale 34, la strada 485 e la Provinciale 63 nel comune di Macerata e, verso sud, fino alla rotatoria in prossimità del centro commerciale "CorridoMnia". L’importo complessivo dei lavori ammonta a 9.782.983,82 euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Una volta terminato l’assemblamento dei conci, si procederà con il sollevamento delle travi e il posizionamento sui piloni, mentre le saldature avverranno in quota - ha aggiunto Buldorini -. Siamo molto soddisfatti di come stanno procedendo i lavori e, una volta terminata l’opera, ci permetterà di andare a sistemare anche il vecchio ponte per  il quale è già previsto uno specifico finanziamento. Come amministrazione abbiamo investito e continueremo a farlo fino all’ultimo giorno del nostro mandato sulla sicurezza stradale".                                                                                                                                                                    

28/10/2025 13:10
Macerata, commemorazione dei defunti: cambia la circolazione nella zona del cimitero

Macerata, commemorazione dei defunti: cambia la circolazione nella zona del cimitero

In vista dell'aumento dell'affluenza di cittadini nella zona del cimitero comunale durante le festività di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, il comune di Macerata ha adottato una nuova ordinanza della polizia locale che sarà in vigore da mercoledì 29 ottobre fino a lunedì 4 novembre. Il provvedimento prevede una serie di misure temporanee per regolare la circolazione e garantire la sicurezza nell'area di contrada Vallebona, interessata come ogni anno da un notevole incremento del traffico. In base alle necessità, il personale della polizia locale potrà disporre il divieto di transito lungo la contrada, consentendolo soltanto ai residenti e ai veicoli a servizio di persone invalide. Limitazioni sono previste anche per l’area antistante l’ingresso del cimitero, dove potranno accedere esclusivamente i mezzi a servizio di persone diversamente abili e quelli di pubblica utilità. L’ordinanza stabilisce inoltre il divieto di sosta con rimozione forzata nei tratti adiacenti al civico cimitero e lungo la strada che conduce all'area di parcheggio e all'elisuperficie, sul lato destro in uscita e nei punti regolarmente segnalati. Analogo divieto sarà in vigore, durante gli orari di apertura del cimitero, anche negli stalli a ridosso del muro di contenimento di via Pancalducci, fatta eccezione per i veicoli a servizio di persone con disabilità o delle forze di polizia. Per sabato 2 novembre, in occasione della commemorazione dei defunti, è inoltre previsto il divieto di sosta con rimozione forzata in via Pancalducci, dalle ore 8 alle 11, nel tratto antistante il Santuario di Santa Maria delle Vergini, dove potrà essere celebrata la messa in caso di maltempo. Nella stessa giornata, dalle 8 alle 12, sarà in vigore anche il divieto di transito nell'area di accesso al cimitero, con deroga solo per i mezzi delle persone diversamente abili, dei servizi di pubblica utilità e delle forze di polizia. L'amministrazione comunale di Macerata invita i cittadini a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a collaborare con il personale in servizio, al fine di agevolare lo svolgimento ordinato e sicuro delle celebrazioni legate alle festività di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti.

28/10/2025 11:10
Macerata, il segretario Francesco Massi va in pensione: "Mi mancherete tantissimo"

Macerata, il segretario Francesco Massi va in pensione: "Mi mancherete tantissimo"

Va in pensione il segretario generale del Comune di Macerata, Francesco Massi Gentiloni Silveri. Il segretario Massi, che sarà ufficialmente in pensione a partire dal 1° novembre 2025, è stato a servizio del Comune di Macerata per circa 5 anni. Laureato in Giurisprudenza, la sua carriera nella pubblica amministrazione è iniziata nel 1983 come vice segretario del comune di San Ginesio. Ha poi ricoperto il ruolo di segretario comunale a Ortezzano, Monte Rinaldo, Petriolo, Monte San Giusto, Porto San Giorgio e Caldarola. Nell’arco dei suoi oltre 40 anni di servizio, ha svolto il ruolo di segretario generale nei comuni di Porto Recanati (dal 2015), di Recanati (dal 2018) di Montefano (dal 2019) e, infine, Macerata (dall’ottobre 2022 è anche segretario in convenzione con il comune di Corridonia). Massi Gentiloni Silveri, dal 1990 al 1993 è stato sindaco di Tolentino, dal 2000 al 2015 è stato consigliere regionale dell'Assemblea Legislativa della Regione Marche e nel 2005 è stato candidato alla Presidenza della Regione Marche. Oggi, durante il suo ultimo Consiglio comunale, ha ricevuto dal sindaco Sandro Parcaroli, dal presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, dalla Giunta e dall’assise cittadina una pergamena di ringraziamento "come segno di profonda gratitudine della Città di Macerata per aver prestato la sua opera con dedizione e a servizio dell’intera comunità. Un riconoscimento doveroso per aver guidato con competenza e abnegazione il Comune, per l’impeccabile opera prestata in questi anni a servizio dell'amministrazione comunale. La costanza dell'impegno profuso, la dedizione al lavoro, il senso di responsabilità e le doti umane, resteranno un brillante esempio di professionalità nella storia dei collaboratori del comune di Macerata". "Esprimo la mia gratitudine innanzitutto al sindaco Sandro Parcaroli per avermi chiamato a questo ruolo e per la fiducia che mi ha sempre manifestato in questi anni – ha detto il segretario Massi -. Concludere la carriera da segretario generale di Macerata era un sogno che coltivavo fin da quanto ho iniziato a lavorare nei Comuni più piccoli e questo sogno si è realizzato. Sono stato al servizio di tanti sindaci e amministrazioni di diversi colori politici e di questo sono particolarmente contento. Agli assessori, ai consiglieri, ai dirigenti e ai dipendenti rivolgo un saluto commosso e il ringraziamento per il rispetto, la stima, l’incoraggiamento, la collaborazione e lealtà che mi hanno sempre riservato. A tutti loro auguro di proseguire con successo nella 'missione' strategica e irrinunciabile per il ruolo di Macerata capoluogo della nostra splendida comunità. Abbraccio tutti con profonda gratitudine, mi mancherete tantissimo".  

27/10/2025 18:30
Rafforzare le difese immunitarie nel cambio di stagione: tutti i rimedi

Rafforzare le difese immunitarie nel cambio di stagione: tutti i rimedi

L’autunno è una stagione pazzerella, con bruschi cambi di temperature. Oggi però il freddo è ufficialmente arrivato e noi dobbiamo fare del nostro meglio per proteggerci e tutelare il resto della nostra famiglia. Il pericolo numero uno? I malanni dovuti ai ritmi diversi. Il numero di raffreddori aumenta velocemente e allo stesso tempo influenza, stanchezza e malanni colpiscono sempre più persone. Se vogliamo difenderci dai diversi ceppi, i virus e il raffreddore dobbiamo prenderci cura di noi. E per farlo dobbiamo agire sotto più punti di vista. Devi sapere però che ci sono ottime soluzioni e rimedi per provare a rafforzare le difese immunitarie e quindi difenderci al meglio. Vediamo insieme quali. Sostegno extra: quando ricorrere agli integratori Quando ci troviamo ad affrontare periodi particolarmente stressanti o difficili il nostro corpo mostra segni di cedimento e la salute ne risente. Per fortuna abbiamo degli alleati naturali come la gamma di integratori alimentari che ci aiuta a supervisionare cosa accade, rafforzando dall’interno con un complesso multivitaminico mirato. Vitamina C, D, zinco, echinacea e propoli sono i nostri best friends durante questi mesi. Ognuno ha la sua azione ma insieme lavorano nel rafforzare il sistema immunitario, contrastando lo stress ossidativo e prevenendo i malanni di stagione. Durante l’autunno, oltre a rinforzare il sistema immunitario, gli integratori ci aiutano nella transizione: ad esempio rafforzando unghie e capelli che spesso tendono a indebolirsi o cadere. Esistono in formato pastiglia o capsula, solubili o in boccettine da bere concentrate o diluire in acqua: si può scegliere l’opzione più indicata andando incontro ai propri gusti. Ascolta il tuo corpo Spesso ci si accorge troppo tardi di essere “fuori fase”. Ti capita mai di svegliarti stanco anche dopo otto ore di sonno? O di avere quel fastidioso senso di spossatezza che non sai spiegarti? Ecco, sono segnali chiari: il tuo corpo ti sta dicendo che ha bisogno di attenzioni. Concediti pause, rispetta i tuoi ritmi, cerca di dormire bene. Un sonno di qualità è come un balsamo per il sistema immunitario: durante la notte il corpo si rigenera, produce anticorpi e prepara le difese per il giorno successivo. Inizia la giornata con una buona colazione, evita eccessi di zuccheri e concediti ogni tanto un respiro profondo: lo stress, si sa, è uno dei principali nemici delle difese immunitarie. La cura parte dalla tavola Quando le temperature scendono, la cucina diventa un alleato potentissimo. Il segreto? Scegli ingredienti di stagione ricchi di vitamine e antiossidanti. Frutta e verdura colorata e di stagione dà un twist al nostro corpo: un vero e proprio booster naturale ricco di vitamina C. Le zuppe e le vellutate calde non solo coccolano, ma idratano e apportano minerali preziosi. Non dimenticare lo zenzero e la curcuma: due spezie d’oro per le difese. Ti basta aggiungerle a un tè caldo o a una tisana per un effetto tonificante e antibatterico. Limitare cibi grassi, fumo, alcol e preferire un’alimentazione bilanciata è importantissimo: sembra proprio sia questo il primo step per poter raggiungere il benessere. E come accennato, se tutto ciò non bastasse, si può dare un twist con l’aiuto di integratori. Il potere delle buone abitudini La nostra quotidianità può fare la differenza, le più piccole buone abitudini ci aiutano a tenerci lontani da microbi e batteri. Una routine importantissima è lavarsi frequentemente e con cura le mani, arieggiare a sufficienza le stanze e provare ad evitare sbalzi di temperatura. La routine equilibrata è altrettanto importante: fare sempre colazione, provare ad avere orari regolari e concedersi del relax, tutte fasi importantissime della nostra giornata. L’importanza di sport e movimento L’attività fisica è un potente “attivatore” del sistema immunitario. Non serve correre una maratona: bastano 30 minuti al giorno di camminata veloce, yoga o stretching per migliorare la circolazione e ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. La buona notizia? Non servono ore di palestra o imprese esageratamente intense, possono bastare 30 minuti al giorno praticando camminate veloci, yoga o una bella pedalata in bici che fa bene a corpo o mente. E il freddo? Alcuni studi hanno rivelato che non sono le basse temperature a farci ammalare, basta quindi utilizzare abbigliamento tecnico, farsi una doccia calda subito dopo e asciugarsi con cura i capelli. Il ruolo del sonno Dormire bene non può essere visto come un lusso, è infatti un bisogno fisiologico importantissimo che ci aiuta a tenerci in forze e a combattere al meglio ogni giorno. Ecco perché chi ha una scarsa qualità del riposo o riduce le ore notturne a causa di una routine non regolare tende ad ammalarsi con più frequenza. Focus su bambini, anziani e soggetti fragili Nella nostra vita dobbiamo essere consapevoli di non essere sempre al top; situazioni di stress o difficoltà ci espongono a contagi più facilmente ma sono soprattutto le fasce più esposte di bambini e anziani a dover avere un occhio di riguardo verso il proprio sistema immunitario. I bimbi, che spesso non mangiano a sufficienza frutta e verdura, dovrebbero integrare e migliorare l’igiene delle mani. Lo stesso per gli anziani che rischiano anche di ridurre idratazione e attività. Il diretto risultato è una carenza di vitamine quali la D e la B12. Ecco perché, oltre a una buona integrazione, viene consigliato a queste fasce d’età di riguardarsi con vaccinazioni stagionali. La tutela della vaccinazione stagionale Tra le strategie più efficaci per proteggere il sistema immunitario durante i cambi di stagione c’è quella di vaccinarsi. Come spiegano i medici in modo semplice, il vaccino si allea con le difese immunitarie così da insegnare al corpo a riconoscere e combattere virus e batteri evitando il rischio di infezione. Chi è fragile di salute, soffre di patologie o in famiglia ha persone con difficoltà dovrebbe valutare di sottoporsi ai vaccini influenzali, così da provare a schermarsi ulteriormente. C’è chi lo definisce un senso di responsabilità, perché oltre a schermare se’ stessi contribuisce a creare una barriera di comunità, riducendo la circolazione del virus. Se metterai in atto tutti questi rimedi riuscirai a rafforzare le difese immunitarie e probabilmente riuscirai a schivare la classica influenza stagionale.

27/10/2025 14:40
Sant'Angelo in Pontano, alla scoperta delle Fontanelle di San Nicola: dalle sorgenti miracolose al 'Sasso Massaccio' (FOTO)

Sant'Angelo in Pontano, alla scoperta delle Fontanelle di San Nicola: dalle sorgenti miracolose al 'Sasso Massaccio' (FOTO)

Un sentiero scosceso, una grotta scavata nell’arenaria e una sorgente che ancora scorre: sono le Fontanelle di San Nicola, uno dei luoghi identitari del borgo che diede i natali, nel 1245, al santo agostiniano. Qui si incontrano devozione popolare e micro-paesaggio: un piccolo sito votivo, legato alla tradizione del Sasso Massaccio, oggi raggiunto da un percorso sistemato e frequentato da fedeli e camminatori. Punto di partenza ideale per raccontare un luogo in cui memoria religiosa e territorio continuano a intrecciarsi e dialogare. Le Fontanelle sono legate a un episodio leggendario: San Nicola avrebbe fatto sgorgare l’acqua nel punto in cui posò il capo, durante una sosta di penitenza. Il masso su cui amava sedere, nel vicino fosso, è ricordato come “Sasso Massaccio”. È un racconto trasmesso di generazione in generazione e ripreso nella divulgazione locale, che colloca qui uno dei luoghi più intimi della devozione nicolaiana. La memoria popolare incontra anche le carte. Secondo la rete turistica della Marca Maceratese, una prima edicola devozionale in muratura fu edificata nel 1701, dopo aver scavato la piccola cavità nell’arenaria. Un documento notarile del 1724, citato dagli studiosi locali, registra inoltre episodi “straordinari” legati alla fonte e il nome del devoto Stefano Montanaro, che costruì un riparo per proteggere il luogo. Oggi, nella grotta è stata ricavata una cappellina. Per arrivarci, si parte dalla Rocca di San Filippo, poco fuori dall’abitato: un camminamento attrezzato scende ripido tra gradoni di terra e legno, attraversa con un ponticello il torrente Salino e risale per pochi metri fino al piazzaletto davanti alla grotta. Il tratto è breve (circa quindici minuti la discesa), ma richiede passo sicuro e terreno asciutto; negli ultimi anni il percorso è stato sistemato grazie a interventi dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il richiamo delle Fontanelle è nella loro sobrietà: niente monumenti, solo una sorgente che parla con la roccia e le foglie. È un manifesto naturale del “turismo lento” dell’entroterra maceratese: passi corti, storie secolari, e il rientro a casa con uno sguardo nuovo sul borgo—e su sé stessi. Il sentiero, segnato dalla Rocca di San Filippo, rientra negli itinerari che guidano alla scoperta dei “paesaggi d’acqua”, una rete di oltre 50 km tra natura, storia e architettura che unisce i comuni di Sant’Angelo in Pontano, Penna San Giovanni, e Gualdo.

27/10/2025 13:46
Le lacrime, voce sacra dell’anima che si rivela: il pianto come soglia tra finito e infinito

Le lacrime, voce sacra dell’anima che si rivela: il pianto come soglia tra finito e infinito

Come la pioggia purifica la terra, così le lacrime purificano il nostro essere. Piangere è un atto di guarigione profondo e primordiale che ci riconnette a ciò che siamo: il momento in cui l’anima si esprime nella sua luce. Un insegnamento della tribù Lakota dei Nativi Americani recita: “Quando piangi, stai parlando con l’acqua. L’acqua dentro di te riconosce l’acqua fuori di te. È una conversazione con Madre Terra".  L’acqua, simbolo delle nostre emozioni più profonde, è il veicolo di connessione tra l’essere umano e la sua verità più intima e diventa nel contempo il ponte tra l’uomo ed il Cosmo: ogni nostra lacrima contiene fiumi, alberi ed antenati. Quando piangiamo, non siamo più separati dal mondo, avvertiamo la sensazione di appartenere a qualcosa di più grande, l’ego si indebolisce, l’anima sente se stessa e, nella sua vulnerabilità, finalmente si rivela. La maschera quotidiana si incrina e l’uomo smette di recitare il suo copione, costruito su abitudini e difese, per scoprire la propria verità. Le lacrime sono ponti verso il mistero della vita. Sono sacre, ci ricordano che siamo esseri sensibili connessi all’universo. Ogni lacrima che versiamo è un frammento di infinito che ci riporta nel flusso dell’esistenza. Lasciarle scorrere liberamente significa permettere alla vita di attraversarci. È un atto di resa, un allineamento con ciò che siamo: un rito che purifica, rivela e trasforma. Quando il pianto arriva senza un motivo apparente è espressione dell’anima che chiede di essere ascoltata: in quel momento l’inconscio dialoga con il conscio, portando alla luce ciò che è stato nascosto o rimosso. Le lacrime sono acqua informata, carica di significato e memoria. La loro composizione varia in base alle cause che le scatenano. Secondo la dacriologia, lo studio scientifico delle lacrime, ne esistono tre tipi principali: 1) Le basali – lubrificano l’occhio ogni giorno e rappresentano la cura invisibile della vita 2) Le riflesse – generate da stimoli fisici, come vento e polvere, ci difendono quando qualcosa ci irrita o ci ferisce 3) Le emotive – nascono da emozioni intense e sono le più rivelatrici, perché con esse l’anima dà voce alla tristezza, alla gioia, al dolore, alla rabbia, rompendo la barriera protettiva tra ciò che sentiamo e ciò che mostriamo. Una lacrima è composta da acqua e sale: due elementi simbolici che rappresentano la nostra doppia natura. L’acqua, con il suo fluire, è manifestazione catartica. Il sale è sostanza, la materia da cui proveniamo. Nel pianto, l’uomo incontra l’infinito, superando la sua natura finita e fragile: è qui che l’ego tace, la mente si placa e l’anima è libera di sentire. È l’istante della rivelazione, il mondo interiore si manifesta ed il dolore si trasforma in comprensione.

26/10/2025 11:00
Concessioni demaniali marittime: lo Stato diventa proprietario delle opere effettuate sugli stabilimenti?

Concessioni demaniali marittime: lo Stato diventa proprietario delle opere effettuate sugli stabilimenti?

Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alle concessioni demaniali e, nello specifico, alle opere effettuate sugli stabilimenti da parte dei titolari delle concessioni. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana a un titolare di Civitanova Marche che chiede: "Le opere che ho costruito sull’area demaniale data in concessione restano di mia proprietà?".  La questione delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative è particolarmente complessa a causa degli elevati interessi economici coinvolti. Nello specifico, la recente sentenza del Consiglio di Stato del 14 ottobre 2025 n. 8024 opera una lettura dell'art. 49 del Codice della Navigazione alla luce dei principi affermati dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea nella sentenza dell’11 luglio 2024, causa C-598/22, contribuendo così all’evoluzione della consolidata giurisprudenza amministrativa in materia. La pronuncia si inserisce in un orientamento che ha chiarito la compatibilità del meccanismo devolutivo previsto dalla normativa italiana con il diritto eurounitario, confermando il principio di inalienabilità del demanio pubblico e il carattere precario delle concessioni demaniali marittime. La sentenza rappresenta un contributo significativo alla definizione del quadro giuridico di riferimento per le future procedure di affidamento delle concessioni, fornendo criteri interpretativi chiari e consolidati per orientare sia l’azione amministrativa sia le scelte imprenditoriali del settore balneare. L’art. 49 del Codice della Navigazione stabilisce che “salvo che sia diversamente stabilito nell'atto di concessione, quando venga a cessare la concessione, le opere non amovibili, costruite sulla zona demaniale, restano acquisite allo Stato, senza alcun compenso o rimborso, salva la facoltà dell'autorità concedente di ordinarne la demolizione, con restituzione del bene demaniale al pristino stato.”Tale disposizione, che richiama l’istituto dell’accessione di cui all’art. 934 cod. civ., con deroga al principio dell’indennizzo previsto dall’art. 936 cod. civ., garantisce che il demanio marittimo rimanga patrimonio pubblico ed è espressione del principio della sua inalienabilità. La giurisprudenza amministrativa maggioritaria ha interpretato l’art. 49 nel senso che l’acquisto si verifica “ipso iure” al termine del periodo di concessione, applicandosi anche in caso di rinnovo della concessione. Come chiarito dalla Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 34250 del 24 dicembre 2024, “decorso il termine di durata iniziale della concessione demaniale marittima, si verifica ipso iure, ai sensi dell’art. 49 cod. nav., la devoluzione automatica a favore dello Stato delle opere non agevolmente rimuovibili realizzate dal concessionario, con effetto legale immediato.” La giurisprudenza ha inoltre distinto tra rinnovo e proroga della concessione demaniale. Come precisato dalla Corte d’Appello di Roma, Sez. I, civ., sentenza n. 4592 del 18 luglio 2025, “il rapporto concessorio cessa con il rinnovo, che integra una nuova concessione sostitutiva di quella precedente ormai scaduta, mentre non cessa con la proroga che ne determina il prolungamento della durata.” Secondo la Corte, solo nel caso di rinnovo automatico prima della scadenza naturale della concessione, il principio dell’accessione gratuita non troverebbe applicazione. Il Consiglio di Stato, con la sentenza in commento, ha confermato che “alla scadenza dell’originaria concessione l’effetto traslativo delle opere di difficile rimozione realizzate su aree demaniali si produce automaticamente, con la conseguenza che il passaggio di proprietà si determina al verificarsi degli eventi e l’atto di incameramento ha natura puramente ricognitiva.” Come precisato nella sentenza, “non era, dunque, necessario alcun provvedimento espresso e formale di incameramento delle opere, in quanto l’art. 49 non lo contempla tra gli elementi costitutivi della fattispecie acquisitiva ex lege.” Una volta verificatasi l’acquisizione delle opere al demanio statale, l’amministrazione può legittimamente applicare i criteri di determinazione del canone previsti dall’articolo 1, comma 251, della legge n. 296/2006, che prevedono l’utilizzo dei valori di mercato immobiliare pubblicati dall’Agenzia delle Entrate. Come chiarito dalla giurisprudenza di merito, “per la determinazione del canone demaniale ai sensi dell’articolo 1, comma 251, della Legge 296/2006, le pertinenze destinate ad attività commerciali devono essere inquadrate nella categoria commerciale e non terziaria quando dall’accertamento in loco risulti che i locali sono adibiti ad attività quali sala ristorante, bar, bazar e servizi accessori.” Pertanto, in risposta al nostro lettore, il Consiglio di Stato ha evidenziato che l’art. 49 del Codice della Navigazione disciplina il rapporto autoritativo tra il concessionario e l’amministrazione, stabilendo che, al termine della concessione, le opere realizzate sul demanio sono acquisite al patrimonio dello Stato senza indennizzo, salvo diverse pattuizioni tra le parti. Tuttavia, la sentenza precisa che “ciò non impedisce di valutare, nelle future gare per l’affidamento delle concessioni, la possibilità di riconoscere al concessionario uscente un’equa remunerazione degli investimenti effettuati per le opere installate sul demanio marittimo.” Tale valutazione, si legge nella sentenza, dovrà essere effettuata caso per caso, tenendo conto della natura delle opere, dell’equilibrio economico-finanziario della concessione e degli investimenti non ammortizzati. Rimango in attesa, come sempre, delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

26/10/2025 10:00
Gemellaggio tra il Premio San Marone e il Premio Giuseppe Moscati: Civitanova e Casanova di Carinola unite

Gemellaggio tra il Premio San Marone e il Premio Giuseppe Moscati: Civitanova e Casanova di Carinola unite

Nasce un’alleanza dal forte valore simbolico e culturale: il gemellaggio tra il Premio San Marone – Radici e Futuro e il Premio Prof. Giuseppe Moscati, due riconoscimenti diversi nelle origini ma uniti dalla stessa visione di solidarietà, umanità e impegno verso il bene comune. Il Premio San Marone, radicato nella comunità di Civitanova Marche, celebra coloro che con discrezione e generosità custodiscono la memoria collettiva e, allo stesso tempo, costruiscono il futuro attraverso gesti di cura, cultura e bellezza condivisa. Il Premio Moscati, istituito a Casanova di Carinola e ispirato alla figura di San Giuseppe Moscati – il “medico dei poveri” – ha assunto negli anni una dimensione nazionale, premiando operatori sanitari, associazioni e personalità che hanno messo la propria vita e la propria professione al servizio degli altri. «Questo gemellaggio – sottolineano i promotori, tra cui figura l'associazione Viviamo Civitanova Aps – rappresenta l’unione tra radici e universalità, tra identità locali e valori senza confini. È un patto che rafforza il messaggio che la cura dell’uomo e la solidarietà sono pilastri essenziali per la società di oggi e di domani». Con questo sodalizio, Civitanova Marche e Casanova di Carinola diventano luoghi simbolici di un’Italia che sa coniugare tradizione e innovazione, memoria e speranza, dando vita a un percorso comune che celebra la dignità e l’altruismo come beni universali.

26/10/2025 10:00
Oltre l’intestino: come le fibre sostengono la salute

Oltre l’intestino: come le fibre sostengono la salute

Quando pensiamo alle fibre, spesso le associamo semplicemente al buon funzionamento dell’intestino. In realtà, la scienza ci racconta una storia molto più ampia: le fibre alimentari sono veri e propri modulatori della salute generale, influenzando il microbiota, il sistema immunitario, il metabolismo e persino la regolazione del peso corporeo. La fibra, infatti, viene spesso classificata insieme ai carboidrati, ma a differenza degli zuccheri e degli amidi, non ha un ruolo energetico né strutturale, bensì funzionale: contribuisce al benessere dell’organismo attraverso meccanismi complessi e benefici. Le fibre si dividono in solubili e insolubili. Le prime, presenti in avena, legumi e frutta, formano gel nell’intestino che rallentano lo svuotamento gastrico, modulano l’assorbimento di zuccheri e grassi e nutrono i batteri benefici del microbiota. Le seconde, tipiche di cereali integrali e verdure, favoriscono la motilità intestinale e la regolarità. Insieme, queste due tipologie creano un ecosistema intestinale equilibrato, stimolando la produzione di acidi grassi a corta catena come il butirrato, il propionato e l’acetato, fondamentali per l’energia delle cellule intestinali, la modulazione dell’infiammazione sistemica e il supporto alla barriera intestinale. In particolare, il butirrato protegge le cellule epiteliali del colon, il propionato contribuisce alla regolazione del metabolismo lipidico e dell’appetito, mentre l’acetato è coinvolto in numerose funzioni metaboliche e nella comunicazione tra intestino e cervello. Numerosi studi mostrano come un microbiota ricco e diversificato, nutrito da fibre, favorisca una risposta immunitaria equilibrata e protegga l’organismo da infiammazioni croniche di basso grado, oggi riconosciute come fattore comune in malattie metaboliche, cardiovascolari e autoimmuni. Inoltre, le fibre influenzano la sazietà, regolano la glicemia e contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo LDL, rappresentando così uno strumento chiave nella prevenzione dell’obesità e del diabete di tipo 2. Le linee guida internazionali suggeriscono di consumare circa 35 grammi di fibre al giorno, un obiettivo raggiungibile distribuendo frutta, verdura, legumi, cereali integrali, semi e frutta secca lungo la giornata. Ad esempio, una colazione con avena e frutta, un pranzo con legumi e verdure, una merenda con frutta secca e una cena con cereali integrali e verdure può facilmente coprire il fabbisogno quotidiano, garantendo al contempo varietà, gusto e nutrienti essenziali. Il bello delle fibre è che il loro effetto si manifesta nel tempo: non servono integratori costosi, ma varietà nel piatto. Frutta, verdura, legumi, cereali integrali, semi e frutta secca offrono una combinazione di fibre solubili e insolubili che nutre il microbiota, regola la digestione e sostiene l’equilibrio metabolico.  In un’epoca in cui molti regimi alimentari si concentrano su ciò che bisogna togliere, le fibre ci ricordano l’importanza di aggiungere: più colori, più consistenze e più varietà. Sono un invito a nutrire il corpo in modo naturale, sostenendo l’intestino, il metabolismo e il benessere generale, e a ricordarci che ciò che mangiamo quotidianamente ha effetti concreti e duraturi sulla nostra salute.

25/10/2025 17:30
Pieve Torina: giovedì 30 ottobre la posa della prima pietra del nuovo comune

Pieve Torina: giovedì 30 ottobre la posa della prima pietra del nuovo comune

Giovedì 30 ottobre, alle ore 11, il sindaco Alessandro Gentilucci poserà la prima pietra del nuovo edificio destinato a ospitare il comune di Pieve Torina. “Un gesto semplice ma dal forte valore simbolico, perché rappresenta un segnale di concretezza nell’ottica di una ripartenza post sisma sempre più evidente e tangibile” sottolinea Gentilucci. “L’aria è cambiata, e la posa di questa prima pietra ne è ulteriore testimonianza, grazie soprattutto all’impegno del presidente della Regione Acquaroli e del Commissario Castelli che hanno saputo restituire fiducia alle aree interne e che per questo interverranno alla cerimonia. Entro la primavera del 2027 la struttura del nuovo comune sarà completata e, finalmente, potremo lasciare i container che ci ospitano ormai da troppi anni, con le difficoltà che tutto ciò ha comportato in termini di organizzazione e gestione degli uffici e del personale ma, soprattutto, per i cittadini”. Una sede municipale all’avanguardia, dotata di spazi funzionali alle esigenze degli uffici e della comunità, realizzata impiegando le più moderne tecnologie di costruzione antisismiche e sostenibili. «Questa scelta costruttiva di eccellenza» prosegue Gentilucci «non solo garantirà la massima sicurezza strutturale, ma permetterà anche un significativo abbattimento dei consumi e un notevole risparmio energetico a lungo termine, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica. La sua collocazione strategica sarà valorizzata da un rinnovato e più efficace assetto viario che favorirà l'accessibilità. Infine, l'edificio sarà armoniosamente inserito in un pregevole contesto naturalistico, grazie alla completa riqualificazione e sistemazione delle aree verdi limitrofe”. Finanziato con fondi sisma e contributi GSE (conto termico), l’intervento prevede un costo complessivo di 3 milioni e 400.000 euro.​​

25/10/2025 17:00
Macerata, nuovi spunti al gazebo del giovedì del'Anps

Macerata, nuovi spunti al gazebo del giovedì del'Anps

Tanti i contributi emersi giovedì 23 ottobre a Macerata in Piazza della Libertà al gazebod ell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. L’Assessore alla Sicurezza Paolo Renna ha tracciato la chiara validità del sistema di videosorveglianza attuato in città, con l’impiego di  strumentazioni all’avanguardia, che permettono di individuare tutte le auto segnalate per i più svariati motivi dalla ricerca per furto, alla mancanza di assicurazione o revisione o all’utilizzo di persone sospette, non solo. Più volte hanno consentito di assicurare alla giustizia autori di reati contro il patrimonio e in tanti casi di identificare l’autore di danneggaimenti a privati o a pubbliche strutture. Queste istallazioni ha proseguito l’assessore hanno contribuito a rendere Macerata tra le città più sicure d’Italia. Sul fronte droga Gianni Giuli, Direttore del Dipartimento delle Dipendenze, nel parlare dei rimedi all’assunzione degli stupefacenti ha sottolineato la necessità di agire in campi multidisciplinari, sì ai farmaci, ora ce ne sono alcuni di massima efficacia, ma con accanto le comunità terapeutiche, psicologi, psichiatri e altre figure che traccino il difficile percorso del recupero L’Avvocato Bommarito ha delineato i punti di alert utili per i genitori: Il rendimento scolastico; il cambiamento delle amicizie; le abitudine orarie; l’allontanamento dalle attività che lo appassionavano; la ricerca del danaro; l’irritabilità, l’iralità immotivata, la sonnolenza o al contrario l’insonnia, comunque disturbo del sonno. Ha condiviso queste linee Piero Paolini affidatario di ragazza tossicodipendente, che ha sottolineato la necessità dei genitori di essere vicini ai figli. Nel campo della prevenzione particolare interesse ha destato la testimonianza di Enrico Fastilocco, che nel parlare della recente convenzione di Fisiomed con la Macerata Scherma, ha sottolineato l’importanza dell’inclusione e di come lo sport debba costituire un baluardo contro le devianze, per cui specie per le classi più giovani gli allenatori non possono essere solo istruttori e preparatori ma anche educatori, che sappiano trasmettere i valori di correttezza e di onestà. Lo sport può e deve fare molto, ha detto Giorgio Iacobone presidente dell’Anps, pertanto imprenditori illuminati come Enrico Fastilocco rendono alla società un servizio di eccezionale valore e l’Associazione è orgogliosa di averlo tra i suoi soci. Interessante le testimonianze di Emanuela Fusari della Caritas e di Mustafà, che giunto in Italia da minore non accompagnato ha dato prova di grande spirito di impegno, studiando la mattina e lavorando il pomeriggio per inseguire il suo sogno di avere una vita stabile e svolgere l’attività che predilige: l’elettricista! Roberta Lamonaca per tanti anni all’ufficio immigrazione della Questura ha sottolineato come sia importante che gli stranieri siano in regola con il soggiorno in modo da non essere facile preda dei malviventi. Viva attenzione ha suscitato poi l’intervento della giornalista di cronache maceratesi Francesca Marsili circa il risalto di una notizia da lei pubblicata all’apparenza non importante: il pagamento da parte di due coniugi in fila alla cassa di un supermercato di un paio di pantofole ad un anziano che aveva desistito dall’acquisto nonostante la modica somma. Sono intervenuti anche il giornalista veterano Maurizio Verdenelli e Giuseppe Bommarito. Tutti hanno convenuto che al di là della bravura della giornalista si è affermata la volontà dei lettori di apprendere notizie positive.....un’inversione di rotta rispetto al mito delle bad news?.....chissà!!! L’incontro si è concluso con la consegna delle tessere dell’Associazione a due nuovi soci Gabriele Bartoli, l’iscritto più giovane, e il Vice Prefetto Cecilia Campolungo, cui ha partecipato anche il Generale dei Carabinieri Alessandro Gentili.

24/10/2025 12:00
"Come recuperare il proprio immobile": Tutela Impresa e SOS Casa Asta uniscono le forze per la tutela dei debitori

"Come recuperare il proprio immobile": Tutela Impresa e SOS Casa Asta uniscono le forze per la tutela dei debitori

In un momento storico in cui la crisi economica continua a mettere a dura prova famiglie e imprese, nasce una collaborazione strategica tra Tutela Impresa e SOS Casa  Asta Spa, due realtà che condividono l’obiettivo di offrire soluzioni concrete a chi si trova in situazioni di sovraindebitamento o rischio di perdita dei propri beni. Il presidente di SOS Casa, Nicola Compagnone, ha spiegato la filosofia alla base dell’accordo: “Abbiamo l'idea di unire i know-how e fare in modo che tutti gli associati o chi fa parte o gravita intorno all'ecosistema di Giuseppe abbiano la possibilità di usufruire anche di quello che sappiamo fare, del nostro know-how”. SOS Casa Asta Spa, nel corso degli anni, ha maturato una profonda esperienza nel creare le condizioni per permettere ai debitori di ricomprare il proprio immobile o di recuperare un bene perso, utilizzando strumenti innovativi e opportunità normative. "Tutte le imprese, chi si sovraindebita, persone fisiche o giuridiche che stanno rischiando di perdere un qualcosa - ha aggiunto Compagnone - il nostro lavoro consiste nel creare i presupposti per recuperare quella cosa, avere di nuovo l'opportunità di farlo fare". Il presidente ha sottolineato l’importanza delle nuove normative in materia di crisi d’impresa e dell’utilizzo di fondi di cartolarizzazione sociale o investitori privati etici, in grado di sostenere il debitore nel percorso di rientro. “Una volta che abbiamo gli strumenti per risparmiare su un debito, bisogna poi avere le somme a disposizione per pagare. Molte volte i debitori non ce l'hanno, e noi interveniamo proprio lì, trovando le risorse necessarie tramite fondi o investitori che permettono di rimanere nella propria casa e ripartire con dignità”. Un elemento distintivo dell’approccio di Sos Casa Asta Spa è la remunerazione a risultato ottenuto. Come precisa Compagnone: "Essendo una società di capitali dobbiamo essere pagati, ma veniamo pagati al momento in cui raggiungiamo un risultato, non per l’impegno. Fa una grande differenza perché già chi si trova in difficoltà economica non ha soldi, quindi chiedere compensi senza aver ottenuto un risultato non è nelle nostre politiche". Anche il presidente di Tutela Impresa, Giuseppe Tosoni, ha espresso entusiasmo per questa collaborazione: "Sono contentissimo di far parte di SOS Casa Asta Spa, perché tratta presupposti molto validi a favore degli indebitati. Sono reali, esistono e vengono messi in pratica da poche persone che sanno come farlo". Tosoni ha inoltre evidenziato il valore etico e pratico del modello adottato: "Il pagamento a risultato ottenuto è un’ottima cosa per gli indebitati. Spesso si trovano consulenti che chiedono soldi in anticipo e poi non raggiungono risultati. Qui, invece, si paga solo quando si ottiene davvero qualcosa". Grazie anche al legame tra Tutela Impresa e Casa Artigiani Nazionale, questa sinergia promette di ampliare il raggio d’azione del progetto, fornendo strumenti concreti a cittadini e imprese che vogliono affrontare il debito non con paura, ma con consapevolezza e possibilità reali di riscatto.

23/10/2025 16:00
Macerata, lavori nell'area parcheggio di piazza Nazario Sauro: c'è la proroga

Macerata, lavori nell'area parcheggio di piazza Nazario Sauro: c'è la proroga

Proseguiranno ancora per alcuni giorni i lavori di riqualificazione dell'area parcheggio di piazza Nazario Sauro, a Macerata. La polizia locale ha, infatti, disposto la proroga dell'ordinanza che regola temporaneamente la circolazione stradale, con nuove disposizioni in vigore da oggi, giovedì 23 ottobre, fino a giovedì 31 ottobre, per consentire il completamento delle opere. Nel dettaglio, l'ordinanza prevede - con orario 0-24 - il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli e il divieto di sosta con rimozione coatta in piazza Nazario Sauro, nell'intera area parcheggio in prossimità del civico 10, interessata dal cantiere. Inoltre, nella giornata di mercoledì 29 ottobre, dalle ore 6:00 alle 15:00, saranno in vigore ulteriori restrizioni: in via Pannelli sarà istituito il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto per gli autocarri degli operatori commerciali; mentre in via Moie scatterà il divieto di transito, fatta eccezione per autocarri degli operatori commerciali, forze dell’ordine e residenti di via Moie, via Pannelli e via Della Nana. L'amministrazione comunale invita i cittadini "alla massima collaborazione e attenzione alla segnaletica temporanea, al fine di garantire il regolare svolgimento dei lavori e la sicurezza della circolazione".

23/10/2025 15:10
Tolentino, conclusi i lavori di manutenzione straordinaria al cimitero

Tolentino, conclusi i lavori di manutenzione straordinaria al cimitero

L'amministrazione comunale di Tolentino annuncia la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria presso il civico cimitero, interventi finalizzati alla riqualificazione e alla messa in sicurezza delle strutture. Tra le opere completate, il rifacimento della copertura del settore denominato "Campo Aggiunto di Sud Ovest": ora l'area è stata completamente ripristinata ed è accessibile ai visitatori. Sono stati portati a termine anche i lavori di tinteggiatura delle cappelline situate al piano terra dello stesso settore, mentre le operazioni di potatura dei cipressi hanno garantito sicurezza e decoro nell’area cimiteriale. I lavori proseguono inoltre con la sistemazione e il riordino del verde, insieme alla pulizia accurata delle aree calpestabili, delle corsie e degli spazi comuni. L'amministrazione invita tutti gli utenti a non lasciare piante, vasi o altri oggetti ingombranti lungo vialetti, corsie e spazi comuni, per consentire il regolare svolgimento dei lavori e garantire la fruibilità del cimitero. "Ringraziamo anticipatamente i cittadini per la consueta collaborazione", si legge nella nota del Comune, sottolineando l’importanza di mantenere decoro e sicurezza nelle strutture cimiteriali.

23/10/2025 15:00
"Mosca olearia e antracnosi, una tempesta perfetta per l’olivo": Gino Pasquali sull'annata nera dell'olio (VIDEO)

"Mosca olearia e antracnosi, una tempesta perfetta per l’olivo": Gino Pasquali sull'annata nera dell'olio (VIDEO)

È un anno nero per l’olivicoltura marchigiana, e in particolare per il Maceratese. A spiegarne le motivazioni è Gino Pasquali, agronomo esperto del territorio, che abbiamo intervistato sul campo per comprendere le cause della drastica riduzione del raccolto di olive e, di conseguenza, della produzione di olio. “Quest’anno è andata molto male,” spiega Pasquali “perché i parassiti dell’olivo si sono "messi d’accordo" per fare il massimo dei danni”. Il riferimento è in particolare alla mosca olearia e alla lebbra dell’olivo, o antracnosi: due minacce che, unite alle condizioni climatiche avverse, hanno devastato la produzione. Pasquali mostra i segni visibili del disastro: olive cadute prematuramente a terra, altre ancora sulla pianta ma già mummificate, piene di spore fungine. “Le trupe (olive) malate non sono più utilizzabili per fare l’olio. Se anche si tenta, l’olio ottenuto diventa rosso e puzza: è completamente compromesso”. L’antracnosi ha colpito duramente: si manifesta con macchie necrotiche sulla drupa e porta rapidamente alla sua caduta o mummificazione. Un terreno pieno di frutti infetti diventa un focolaio per le stagioni successive, se non vengono raccolti o interrati. A peggiorare il quadro, la mosca olearia, che deposita le sue uova anche sulle olive già infette, amplificando il danno. Secondo i dati previsionali per la campagna olearia 2025/2026, il calo stimato della produzione si aggira intorno al 50%, con zone in cui la raccolta è stata addirittura annullata. Alle problematiche fitosanitarie si somma anche il classico anno di “scarica”, tipico dell’olivo, che alterna naturalmente annate più produttive ad altre meno generose. Tuttavia, sottolineano gli esperti, ciò che ha reso il 2025 particolarmente difficile è stata la combinazione di fattori climatici e fitopatologici: alte temperature, poche piogge e un’allegagione difficile hanno impedito una corretta fruttificazione". Pasquali non nasconde la preoccupazione anche per il prossimo anno: “Dove sono cadute migliaia di trupe malate, il rischio è che la malattia si ripresenti se non si interviene in modo adeguato. Servono trattamenti tempestivi a partire dal risveglio vegetativo, come la poltiglia bordolese o l’uso di sistemi biologici”. Nel frattempo, la scarsità di olive ha costretto molti frantoi a rimanere chiusi o a lavorare solo per pochi giorni, con una disponibilità di olio ridotta al minimo. Questo comporterà inevitabilmente un aumento del prezzo dell’olio extravergine, in un mercato già sotto pressione, dove l’Italia si trova a competere con paesi che non seguono gli stessi standard qualitativi né le stesse restrizioni normative. “Chi ha raccolto prestissimo o ha seguito tecniche agronomiche rigorose si è salvato” aggiunge Pasquali, “ma per la maggior parte dei piccoli produttori, questa è stata una stagione da dimenticare”.  Un invito quindi ad investire in prevenzione e monitoraggio fitosanitario, per non lasciare il settore olivicolo – fondamentale per l’economia agricola locale – in balìa degli eventi.

23/10/2025 09:30
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