Il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni, presidente dell'Associazione Tutela Impresa, interviene con un articolo a sua firma per commentare le misure economiche previste dal governo Conte per sostenere le imprese nella difficile situazione conseguente l'emergenza sanitaria del Covid-19.
Di seguito il contenuto integrale dell'articolo:
"Nella conferenza stampa del 26 aprile scorso il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, ancora una volta ha messo in atto un gioco illusionista. Con il suo ormai famoso bazooka di bei paroloni politici, cerca di incantare gli italiani scioccati, mostrandosi ancora una volta come il salvatore indiscusso ed indiscutibile della Patria.
Ma scendendo da questo mondo teorico a quello pratico, si manifestano in maniera evidente le seguenti "anomale parvenze".
Pur affermando che le pratiche pervenute all'Inps per la richiesta dei sussidi sono 11.000 (leggasi, invece di 11.000.000), recita il nostro ben amato Presidente, è proprio il caso di dirlo, "abbiamo gia' liquidato quasi 3.5 milioni di bonus da 600 euro...ed alcuni (!!) attendono ancora".
All'apparenza sembrerebbe gia' riscossa dai richiedenti questa somma, ma all'atto pratico significa invece che verrà pagata - con molta probabilità - ma non si sa quando.
Ma i restanti 7.5 milioni di richiedenti? Definiti assurdamente "alcuni ", che fine dovranno fare? Se ben ricordo, queste somme sarebbero dovute pervenire ai destinatari entro 48 ore dalla richiesta.
E ancora, ha tuonato il Presidente Conte nel suo discorso: "L'Inps in un mese ha trattato una mole di lavoro (ricezione 11.000.000 richieste), corrispondente a quella trattata in cinque anni". Questa sì che è una situazione senza precedenti, che ci indica il modo in cui la pubblica amministrazione è abituata a lavorare. Se il lavoro di questo mese solitamente viene portato a termine in ben cinque anni, siamo messi proprio bene.
Ma lo sforzo straordinario del Governo non si ferma qui, anzi ancora più evidente si rileva sui 450 miliardi di liquidità, destinati gia' da tempo all'immediato salvataggio delle attività titolari di partite iva. Infatti, è stato assicurato dalla medesima fonte, in data antecedente l'emanazione del D.L. n.23 dell' 08.04.2020, che in 24 ore le banche erano chiamate ad erogare.
Altra storica farsa politica che ad oggi si contrappone al reale stato dei fatti, cioe' che soltanto circa 5.000 domande sono state presentate per i "facili " affidamenti fino a 25.000 euro. Considerando che le piccole imprese in Italia sono 4.3 milioni, si deduce che appena lo 0,06% sia stato in grado di adempiere alle miriadi di richieste di documenti, fatte dalle banche a tal riguardo.
Ma queste fortunate aziende richiedenti penso non si siano neanche accorte, o hanno dovuto accettare in maniera estorsiva, il famoso punto 9) del modulo per la richiesta di garanzia, che recita testualmente: "ai sensi degli artt 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 il sottoscritto, consapevole delle responsabilita' anche penali dichiara di essere a conoscenza e di accettare che, nei casi di revoca totale o parziale dell'agevolazione sarà tenuto al versamento al Fondo di un importo pari all'aiuto ottenuto (vale a dire il 100%) e delle ulteriori sanzioni".
Cio' significa che una revoca parziale, magari di soli 100 euro, per aver nel frattempo corrisposto 24.900 euro, obbliga la ditta finanziata al versamento totale di 25.000 euro. A questo punto ci dobbiamo domandare, ma "questo sforzo fin qui straordinario" non era meglio fosse rappresentato con una "normale e tranquilla" operazione , magari condotta da piu concreti politici, con interessamento diretto delle aziende?
Una doverosa censura merita, infine, lo schiaffo dato dal nostro Presidente - nell'ultima conferenza stampa - alle volenterose imprese italiane che, magari riconvertendo la propria attività nella produzione di mascherine, si sono viste applicare il tetto massimo di vendita a 50 centesimi a pezzo, prezzo peraltro non concordato con alcuna associazione di categoria.
Molte aziende si sono rimboccate le maniche e con ammirevole coraggio, anziche' chiudere le pregresse attività, hanno deciso di affrontare l'insuperabile burocrazia con importanti investimenti, senza licenziare alcuna mano d'opera, vedendosi ora premiati con un'ennesima batosta tra capo e collo.
Credo a questo punto che sia indispensabile un rinnovamento del mondo politico, che lasci ampio spazio decisionale a persone meno ambiziose, meno vanitose, magari senza alcun titolo di studio, ma con esperienze dirette nei vari ambiti, sopratutto maturate all'interno di aziende. Sicuramente potranno molto più concretamente sostenere i vari comparti produttivi senza "sforzi straordinari" o "bazooka di sorta".
Sono 60 mila in totale le mascherine consegnate, sino a questo momento, nel comune di Macerata. Negli ultimi due giorni, grazie al servizio svolto dal Cb Club Maceratese, dalla Protezione Civile e dalle Pro Loco, ne sono state consegnate circa 26 mila agli over 65 e a particolari categorie a rischio individuate dal comune.
Nelle prossime tornate si procederà alla consegna agli under 14.
Tutte le tornate di consegna e tutte le mascherine sono state messe a disposizione gratuitamente dall'amministrazione comunale ai residenti nel Comune di Macerata.
(In foto, di spalle, Alessandro Gabrielli del Cb Club e Giuliano Tognetti della Sezione Ari Macerata)
Tradizionalmente, il rimedio per le sopracciglia sottili o radi è stato quello di fare affidamento sui prodotti di make up per "riempire" i peli tra le sopracciglia. Tuttavia, c'è un crescente interesse per una soluzione più permanente: il trapianto di sopracciglia.Un trapianto di sopracciglia viene eseguito da un chirurgo estetico o plastico con il trasferimento dei capelli dal cuoio capelluto alla faccia. Sebbene la procedura sembri semplice, ci sono molti aspetti da considerare, dai costi ai rischi e agli effetti collaterali. Continua a leggere per sapere cosa aspettarti da un trapianto di sopracciglia e come determinare se questo intervento è giusto per te.Un trapianto di sopracciglia è una procedura cosmetica in cui innesti di capelli vengono trasferiti nell'area della fronte. Questo obiettivo è che nuovi peli crescano da questi innesti, producendo un aspetto più pieno.L'attuale procedura è simile a un trapianto di capelli tradizionale. Gli innesti di peli del sopracciglio vengono prelevati dai peli sopra le orecchie. Un chirurgo trasferisce non solo i singoli capelli, ma anche i follicoli piliferi. Questo aiuta a garantire che i nuovi peli possano crescere nelle sopracciglia una volta che quelli iniziali trasferiti cadranno. Dopo che ti sarà stato somministrato un anestetico generale, un chirurgo eseguirà piccole incisioni nei siti del cuoio capelluto donatori di follicoli e nei siti di trapianto delle sopracciglia. L'intero processo dura circa due o tre ore.I fautori dei trapianti di peli nelle sopracciglia osservano che la nuova peluria sembra naturale perché sono i tuoi. La procedura può anche limitare la necessità di trucco per sopracciglia. Tuttavia, ci sono anche svantaggi di questa procedura. Per prima cosa, infatti, è costoso. Possono anche essere necessari diversi mesi prima che i nuovi follicoli “attecchiscano” in modo da vedere i risultati completi. Infine, c'è la possibilità che questi nuovi follicoli non producano nuovi peli.Ovviamente per tutte le cose esistono dei pro e dei contro, motivo per il quale non bisogna mai arrendersi alle prime difficoltà, ma se ci sono delle necessità bisogna lottare prima di vedere dei risultati concreti. Non possiamo comunque fingere che i contro siano meno importanti dei pro, quando si tratta di scegliere se subire o no un trapianto di sopracciglia. C’è una cosa da tenere bene a mente: un intervento non è mai una passeggiata.Se tutto va bene, allora il paziente avrà le sue sopracciglia nuove di zecca, con un aspetto del tutto diverso rispetto a prima e sicuramente migliore. Se le cose non vanno proprio bene, le conseguenze possono rivelarsi abbastanza gravi, poiché l’operazione coinvolge una zona importante e molto delicata del viso, giusto a due centimetri dagli occhi.Non vogliamo buttarti giù, anzi: sono davvero molto esigue le possibilità che qualcosa vada storto, ma bisogna essere pronti a tutto e, dunque, prendere in considerazione che, forse, il gioco non vale affatto la candela. Questa soluzione è l’ideale per tutte quelle persone che, ad esempio, hanno bisogno della chirurgia estetica per risolvere gli effetti di un brutto incidente o di una malattia, ossia tutte quelle cose che hanno alterato nel tempo il volto di una persona. Per essere certi che si sta facendo la cosa giusta e che non si avranno problemi dopo il trapianto alle sopracciglia sarà importante scegliere il professionista che abbia le giuste competenze, certificazioni ed esperienze. Uno dei più accreditati è sicuramente Il dott. Emrah Cinik, specialista in trapianto di capelli e anche in sopracciglia.
Trapianto alle sopracciglia: la tecnica di utilizzo
Abbiamo già accennato prima alla tecnica utilizzata per il trapianto di sopracciglia:approfondiamola! Questa tecnica viene utilizzata nella sua clinica in Turchia dal dott. Emrah Cinik,per fare un esempio, già da tanto tempo,e con grandi risultati.
Questo accreditato specialista usa questa tecnica efficace anche per i capelli in quanto i risultati statisticamente sono molto positivi. Però dobbiamo considerare che, rispetto ad altri trapianti di peli, è abbastanza complessa e richiede grande preparazione e cura. Infatti il risultato finale dovrà essere perfetto e dovrà dare la percezione,a chi lo guarda, un effetto naturale e reale e quindi non può essere eseguito da un inesperto, che magari propone sconti, ma non ha la giusta preparazione.
Per poter considerare l’operazione di trapianto riuscita e per avere risultati che saranno soddisfacenti per il cliente, lo specialista dovrà essere abile a disegnare in maniera impeccabile la forma delle sopracciglia e soprattutto in modo molto accorto e prudente. Molto importante sarà anche che la curvatura e l angolazione degli innesti che vengono trapiantati al paziente siano naturali.
La tecnica Fue da quindi buoni risultati che saranno costanti e molto visibili nel corso degli mesi: la crescita delle sopracciglia avverrà in maniera naturale. Il grande beneficio per un paziente che si reca a farsi il trapianto delle sopracciglia in Turchia dal dottor Emrah Cinik è che pagherà un prezzo onesto e conveniente e l’intervento sarà abbastanza rapido e indolore e soprattutto sicuro e senza nessuna controindicazione di rilievo!
Lo specialista turco si impegnerà a fare una visita accurata pre operazione per cercare di analizzare la situazione e le esigenze del paziente che sono sempre diverse e soggettive.
In quale caso serve il trapianto di sopracciglia?
Le situazioni contingenti per le quali un paziente, uomo o donna che sia, richiede questa operazione e vuole farsi il trapianto sono tante e diverse tra di loro. Per esempio può succedere che una persona abbia avuto la perdita delle sopracciglia a seguito di una grave ustione e incidente.
Oppure può capitare nel momento in cui il paziente non è soddisfatto e si è pentito di aver fatto un tatuaggio estetico e vuole coprirlo. Altro motivo abbastanza rilevante è quando una persona, a seguito di una grave malattia o di alopecia, ha perso completamente le sopracciglia e quindi, per recuperare l’autostima, decide di fare questo importante e risolutivo passo!
(Foto di StockSnap da Pixabay)
La mattina del 1° Maggio prossimo, alle ore 12:00, la Polizia di Stato e le altre Forze dell'Ordine unitamente alla Polizia Municipale, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, si recheranno ancora una volta presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove si schiereranno all'esterno delle strutture sanitarie per rendere onore ai medici e al personale sanitario che stanno lottando da settimane contro il Covid-19 salvando molte vite umane.
L'iniziativa della Questura di Macerata denominata simbolicamente "Forza e Coraggio", il 1° Maggio sarà dedicata ai 151 medici e ai 50 infermieri e operatori sanitari che si sono immolati fino all’estremo sacrificio per curare i malati. Una dedica speciale sarà anche quella rivolta all’Agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella, della Questura di Napoli, che due giorni fa è stato ucciso per catturare due rapinatori. Un giovane uomo che ha sacrificato la propria vita per adempiere fino in fondo al proprio dovere, lasciando i suoi affetti piu’ cari, la giovane moglie e due bambini, uno di 6 anni e l’altra di pochi mesi.
Come consueto, negli ospedali risuoneranno le note de "Il Silenzio".
Presso l’Ospedale di Macerata saranno presenti il Vescovo S.E. Nazzareno Marconi, il direttore dell’ASUR Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, la Polizia Municipale, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio e il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre ad altre Autorità civili e militari.
Proprio il Questore Pignataro ribadisce ancora una volta l'importanza dell'iniziativa: "Come Forze dell'Ordine abbiamo il dovere di dare solidarietà, sostegno e vicinanza ai medici e al personale sanitario che in questo momento delicatissimo per il nostro Paese, stanno mettendo seriamente in pericolo la propria vita per salvare quella degli altri. La lotta al Covid-19 e la lotta alla criminalità, due battaglie condotte da medici, infermieri, operatori sanitari e forze dell’ordine, spesso nella consapevolezza di mettere a rischio la propria vita. 151 medici e 50 infermieri deceduti e due giorni fa la morte dell’agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella. Tutti hanno sacrificato la propria vita per assicurare alla comunità legalità, giustizia e libertà".
"Artista raffinato, geniale e dignitoso, apprezzato e stimato fuori e dentro la sua bella famiglia". Così il maestro Carlo Iacomucci ricorda il pittore Ugo Caggiano, scomparso nella mattinata di ieri all'età di 80 anni dopo una lunga malattia.
Iacomucci definisce Caggiano "un amico e un collega", sottolineando come la sua scomparsa lascia un grande vuoto in tutti quelli che lo conoscevano e lo frequentavano come artista. "Ora che sei in questo spazio immenso di luce sono certo che con il tuo animo buono ci guarderai e che manderai segnali di speranza".
L'artista, originario di Urbisaglia e tra i più rappresentativi del Maceratese, è stata ricordato anche dall'amministrazione comunale urbisalviense: "Non possiamo che ricordarlo tramite le sue magnifiche opere, iconiche e colorate di memoria. Il Sindaco e tutta l'amministrazione comunale si stringono intorno alla famiglia in questo momento di dolore. Ciao Ugo e grazie di tutto".
Ha attraccato questa mattina al porto di Ancona la nave Costa Magica, con a bordo il solo equipaggio, composto da 617 membri, che senza entrare in città né avere alcun contatto con le persone presenti a vario titolo all’interno dello scalo dorico, saranno fatte sbarcare con le condizioni e i percorsi di massima sicurezza sanitaria, per raggiungere le proprie destinazioni di residenza.
Salirà a bordo il responsabile del Gores, Mario Caroli, insieme con un medico Usmaf per l’assessment, cioè per la valutazione dello scenario all’interno della nave, quindi per cercare di capire qual è la reale situazione sanitaria, per identificare il primo target di popolazione a cui eseguire il tampone e per verificare la migliore soluzione logistica per l’effettuazione dei tamponi.
Nel corso di questo sopralluogo sarà programmata l’attività dei tamponi, che avrà inizio da mercoledì mattina in base alle priorità evidenziate dopo l’assessment. Occorreranno 12-24 ore al massimo per processare i tamponi effettuati nel corso di ogni giornata.
In banchina sono state posizionate tre strutture-container: ambulatorio medico per la vestizione pulita, un modulo bagni e docce, un modulo polifunzionale. Tutta l’area è delimitata da transenne vincolate. Sono già attivi un sistema di videosorveglianza con 4 telecamere, tutte operative, e servizio di guardiania dedicati sottobordo.
Si ricorda che nessuno scenderà dalla nave e potrà muoversi in città. I rientri avverranno in una seconda fase, in base agli stretti protocolli in atto, dopo il nulla osta delle autorità sanitarie, usando mezzi dedicati, messi a disposizione da Costa crociere, che partiranno direttamente sotto bordo sino alla destinazione finale e quindi non ci sarà nessuna possibilità di contatto con la città.
La sanificazione degli ambienti e delle superfici che ci circondano ogni giorno, è essenziale per contrastare efficacemente gli agenti patogeni, innalzare in modo significativo il livello di igiene e ridurre, di conseguenza, i rischi di contagio e contaminazione del Covid-19.
Eliminare gli agenti patogeni dagli ambienti è un’operazione essenziale. Con gli specialisti Global Service, l’intervento di sanificazione è semplice, professionale, efficace.
DOVE INTERVIENE GLOBAL SERVICE
La Global Service effettua i suoi interventi di sanificazione ambientale e delle superfici in qualunque tipo di edificio civile e industriale: uffici, luoghi di rappresentanza, abitazioni, residenze, istituti scolastici, hotel e strutture ricettive, mense, ristoranti, case di riposo, condomini ecc.
COS'È LA SANIFICAZIONE E COME FUNZIONA
Il processo comprende la riduzione al minimo della carica offensiva dei microorganismi, compresi quelli potenzialmente patogeni, ma anche tutte le azioni necessarie a rendere uno spazio salubre per le persone.
A seconda degli ambienti da sanificare, Global Service opera utilizzando i più evoluti prodotti con presidio medico chirurgico e le attrezzature più performanti, in modalità e quantità tali da non nuocere in alcun modo alla salute di chi soggiornerà negli spazi. Procederemo alla sanificazione degli ambienti tramite applicazione di prodotti battericidi, virucidi e germicidi formulati per ridurre la carica batterica a livello di superfici e oggetti, seguendo le procedure indicate nel decreto ministeriale per la gestione dell’emergenza coronavirus.
Dotati di tutti i dispositivi di protezione necessari a svolgere l’intervento in sicurezza procediamo alla sanificazione ambientale secondo le modalità più adeguate.
COME VIENE EFFETTUATA LA SANIFICAZIONE DA GLOBAL SERVICE
La sanificazione può avvenire tramite generatore di OZONO o tramite trattamento diretto delle superfici. L’OZONO si rivela efficiente, in particolar modo in ambienti in cui il rischio di sviluppare patologie è molto alto.
L’alto potere sanificante del trattamento all’OZONO si rivela indicato anche per mezzi di trasporto in genere. La Global Service è specializzata nella sanificazione degli am- bienti attraverso l’impiego delle tecniche più evolute e queste vengono scelte in fun- zione dell’ambiente da trattare. Tutte le misure di prevenzione operate dal nostro team tecnico abbattono il rischio di moltiplicazione degli agenti patogeni e garantiscono ambienti a massima salubrità.
Speciale attrezzatura denominata ATOMIZZATORE - L’ATOMIZZATORE KSANEX è un apparecchio destinato alla nebulizzazione in ambienti chiusi di prodotti sanificanti. L’erogazione dei prodotti garantisce una permanenza prolungata e diffusa degli stessi nell’aria in modo tale da raggiungere e sanificare tutte le superfici presenti. Con KSANEX si può eseguire anche la sanifica- zione senza danneggiare di impianti di condizionamento ed autoveicoli.
La bassa pressione dell’erogazione evita il rischio di danneggiamenti meccanici che potrebbero insorgere con l’immissione di getti violenti di aria compressa. KSANEX è in grado di produrre particelle di dimensioni molto piccole, circa 8 micron di diametro (contro i 3 micron delle particelle del fumo di sigaretta).
(Articolo publi-redazionale)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante la regolamentazione della comunicazione in tale periodo di Coronavirus, e, soprattutto, quelle tramite l’utilizzo delle chat di gruppo. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di San Severino Marche che chiede: “A quali responsabilità va incontro chi offende uno dei partecipanti alla chat di gruppo?”.
Tale circostanza ci offre la possibilità di far chiarezza riguardo ad una fattispecie molto dibattuta all’interno delle aule dei Tribunali, a maggior ragione oggi, causa il COVID-19, dove i rapporti interpersonali sono “forzatamente” intrattenuti tramite l’utilizzo dei social tra i quali anche le chat di gruppo, le cui modalità non sempre avvengono nel reciproco rispetto dei partecipanti.
A tal proposito, è bene ricordare che l’art. 594 c.p. che puniva l’ingiuria è stato abrogato dal decreto legislativo n. 7 del 15 gennaio 2016, comportando così la sua depenalizzazione, tanto da far divenire l’ingiuria stessa un “illecito civile” a cui corrisponde oltre che alle restituzioni ed al risarcimento del danno anche il pagamento di una sanzione pecuniaria di competenza del giudice civile e non più penale.
Infatti, l’art. 4 del decreto legislativo n. 7/2016 dispone, tra le altre cose, che: “Soggiace alla sanzione pecuniaria civile da euro cento a euro ottomila […] chi offende l’onore o il decoro di una persona presente, ovvero mediante comunicazione telegrafica, telefonica, informatica o telematica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa”.
Il significato dell’illecito rimane sostanzialmente lo stesso: l’offesa all’onore e al decoro di una persona presente; quando viene commessa in modo non verbale o con mezzi di comunicazione a distanza (anche informatici o telematici), essa deve consistere in una comunicazione diretta alla persona offesa, altrimenti, potremmo essere di fronte ad un fatto di diffamazione, il cui contravventore andrebbe incontro ad una responsabilità penale ai sensi dell’art. 595 c.p. .
Ritornando ora al nostro caso, e precisamente all’offesa pronunciata all’interno di una chat di gruppo ad una partecipante, le espressioni offensive in questo caso sarebbero pronunciate mediante comunicazione telematica diretta alla persona offesa, ed alla presenza, altresì, di altre persone ‘invitate’ nella chat; al riguardo va ricordato che l’elemento distintivo tra ingiuria e diffamazione è costituito dal fatto che nell’ingiuria la comunicazione, con qualsiasi mezzo realizzata, è diretta all’offeso, mentre nella diffamazione l’offeso resta estraneo alla comunicazione offensiva intercorsa con più persone e non è posto in condizione di interloquire con l’offensore.
Logico, quindi, qualificare l’episodio in discussione come ingiuria aggravata dalla presenza di più persone, reato quindi ormai depenalizzato, punibile in questo caso oltre che con le restituzioni ed il risarcimento del danno anche con la relativa sanzione pecuniaria civile aggravata che va da euro duecento ad euro dodicimila.
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: “Non è punibile penalmente l’offesa rivolta ad una persona all’interno di una chat di gruppo. Impossibile parlare di diffamazione, più logico parlare, invece, di ingiuria aggravata dalla presenza di più persone, reato che è stato ormai depenalizzato e punito, pertanto con una sanzione pecuniaria civile. (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 10905/20, depositata il 31 marzo).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il Corpo bandistico settempedano “Francesco Adriani” Città di San Severino Marche anche quest’anno è tornato ad accompagnare, come ogni anno e nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto, le celebrazioni istituzionali del 25 Aprile. I componenti la banda cittadina lo hanno fatto in maniera virtuale con l’esecuzione dell’Inno di Mameli e di altri brani in una diretta Facebook.
“Anche in questa difficile situazione di isolamento sociale – dice il presidente, Alessandra Aronne – abbiamo sentito il dovere di essere comunque presenti con la nostra musica, nel ricordo dei Caduti per la nostra libertà”.
L’esecuzione, in prima assoluta, alle ore 10 di questa mattina. Il video è però visibile sulla stessa pagina Facebook della Banda San Severino Marche.
In questo periodo di norme limitative per i rapporti sociali, l’associazione Corpo Filarmonico “Francesco Adriani” Città di San Severino Marche in realtà non si è mai fermata. Le attività della scuola di musica sono proseguite con video lezioni a distanza e anche il gruppo corale ha continuato a riunirsi settimanalmente in videochiamata per migliorare la tecnica vocale, provare nuovi repertori e studiare alcune nozioni di storia della musica.
Un lavoro di squadra che sta dando i suoi frutti, come dimostra anche la pubblicazione, nel giorno di Pasqua, di un video augurale del coro “Tourdion Ensemble” riunitosi anch’esso virtualmente.
“L’isolamento forzato al quale siamo stati chiamati nei 40 giorni di lockdown per l’emergenza Coronavirus, ci ha imposto uno sforzo al di sopra delle nostre capacità e ci ha portato alla perdita delle nostre abitudini e dei riferimenti. Questo ha inevitabilmente determinato un carico psicologico molto ampio, che potrebbe presentare il conto in termini di salute mentale nelle prossime settimane”.
A dirlo è la presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, Katia Marilungo, che mette in guardia sui rischi psicologici che potrebbe portare con sé la cosiddetta Fase 2. Siamo dunque pronti a ripartire? Siamo già riusciti ad elaborare la condizione che ci ha costretti in casa fino ad oggi? “Come per tutti gli stress e traumi – spiega Marilungo - la sintomatologia si presenta a distanza di tempo e può presentarsi anche dopo sei mesi o un anno. Inoltre sappiamo già che la situazione in cui tutti stiamo vivendo ora non si concluderà nella fase 2 e quindi, al momento, non possiamo prevedere come si potrà reagire a livello psicologico. Sicuramente – aggiunge - chiedere aiuto preventivamente sarà un fattore prognostico positivo per evitare il sorgere di sintomi più importanti. Ricordiamo infatti che per chiunque ne sentisse la necessità in questo momento difficile, è possibile rivolgersi al numero verde attivato dalla Protezione Civile della Regione Marche (800 93 66 77) per richiedere un colloquio gratuito di sostegno psicologico. In più, ricordiamo che molti psicologi della nostra regione si sono messi in rete in questi mesi per poter offrire privatamente sostegno psicologico a tutta la cittadinanza”.
La presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche si sofferma poi su quanto potrà accadere nelle prossime settimane: “Come già sottolineato – dice - i processi di elaborazione di ciò che ci sta accadendo non sono immediati, hanno bisogno di tempo, mentre noi siamo ancora troppo immersi in questa condizione per poter pensare di avere avviato un qualche processo elaborativo. Tutto è accaduto in modo repentino ma è già tempo di cominciare a prepararsi alla nuova fase e ad una cauta ripresa di contatto con le dimensioni sociali. Questo significa che dovremo fare i conti con una molteplicità di emozioni contrastanti: da una parte l’ansia e la preoccupazione, dall’altra però anche sollievo e conforto. L’isolamento potrebbe aver certo portato delle conseguenze psicologiche negative – conclude - come insonnia, disturbi depressivi o ansiosi, indebolimento del nostro sistema immunitario, ma dall’altra parte può aver portato anche ad aspetti più positivi, come il pensare di più a sé stessi e alla propria famiglia, alla riorganizzazione delle nostre abitudini e del nostro modo di comunicare. Di tutto questo dovremo farne tesoro e trarne insegnamento anche nei prossimi mesi”.
In questa fase di emergenza sanitaria causata dal Coronavirus-Covid 19, anche il mondo del motorismo storico è particolarmente attivo nella solidarietà, grazie all’iniziativa promossa da ASI Solidale che vuol stimolare i Club ad operare sui loro territori di competenza.
Il club CAEM/Lodovico Scarfiotti si è attivato contribuendo a favore dell’Associazione Volontari del Soccorso e Pubblica Assistenza di San Ginesio. L’organizzazione ha potuto dotarsi di due apparecchiature multiparametriche per monitorare i valori vitali dei pazienti trasportati in ambulanza, con la capacità di rilevare uno dei principali sintomi di positività, oltre a ricevere materiale di consumo e per la sanificazione dei mezzi sanitari.
L’operazione, varata dal Consiglio Direttivo del club CAEM/LodovicoScarfiotti guidato da Roberto Carlorosi è stata accordata con il presidente dell’Associazione ONLUS Francesco Paletti, nel ringraziare sentitamente quanto donato dal club ha sottolineato che le apparecchiature sono particolarmente utili anche per la futura assistenza.
Lo stato di emergenza in cui ci troviamo ha rivelato drammaticamente quanto bisogno ci sia di soluzioni innovative per garantire la continuità didattica e la formazione continua anche quando non è possibile organizzare delle aule tradizionali. Lo sapevamo da tempo, in realtà, ma solo l’attuale situazione sembra aver convinto anche i più restii all’uso delle tecnologie di rete come ambienti di apprendimento sincrono e di comunicazione istantanea.
Indipendentemente dall’emergenza, Smart Skills Center srl, ente di formazione accreditato con sedi in Marche, Umbria, Toscana e Lombardia, aveva già progettato e attivato in via sperimentale, circa due anni fa, un servizio di eTutoring-on-demand che a sua volta si ispirava a progetti come eTutorcommunity e a modelli anglosassoni, in particolare canadesi, concepiti come ambienti in cui chiunque abbia bisogno di un supporto esperto o di formazione vera e propria su un qualsiasi argomento può scegliere un eTutor e prenotare una o più ore di video collegamento in rete, in pratica uno spazio per agevolare l’incontro tra la domanda di formazione e l’offerta formativa.
Ora, per rispondere alla crescente necessità di questo tipo di strumenti, Smart Skills Center ha messo a punto un nuovo servizio on-line che permette di svolgere lezioni, ripetizioni, ma anche riunioni, consulenze, seminari e corsi di aggiornamento restando a casa, con tutti i vantaggi che questo implica e che prescindono, come dimostra l’ampia letteratura sull’argomento, dalla situazione contingente. La piattaforma si chiama SMART TUTORING e mette a disposizione di professionisti, docenti, studenti e di chiunque abbia voglia di potenziare le proprie competenze e abilità personali, delle aule virtuali integrate con funzionalità audio/video, chat, condivisione dello schermo, lavagna digitale interattiva e archivi di materiali didattici, che consentono una piena interazione tra i partecipanti e un’assoluta flessibilità oraria nella fruizione.
SMART TUTORING è prima di tutto una comunità virtuale per entrare in contatto con esperti e formatori di ogni settore e scoprire e sperimentare nuove opportunità formative per sé stessi o per il proprio team di lavoro. Il cuore del sistema è costituito dalla Live Class. Le Live Class sono sessioni di interazione sincrona online, ovvero videoconferenze uno-a-uno o uno-a-molti configurabili e programmabili sul sistema.
La Smart Skills Center è da sempre al fianco di professionisti, scuole ed imprese con l’obiettivo di valorizzare e potenziare le risorse umane ed offrire occasioni di crescita atte ad accrescere la competitività aziendale. Offre inoltre ai suoi clienti un’ampia gamma di servizi che vanno dalla formazione obbligatoria dei lavoratori, alla consulenza in materia di sicurezza sul lavoro, passando per i corsi di aggiornamento per insegnanti e professionisti nonché alla produzione di corsi in modalità e-learning.
Per saperne di più sul servizio Smart Tutoring: https://www.smartskillscenter.com/smart-tutoring/
Oppure contattare direttamente l’ente all’indirizzo email info@smartskillscenter.com o al numero 0733/1898081
"Avremmo voluto ritrovarci a comunicarvi altro, ma il Disegno di Dio per zio Don Peppe è stato differente da ciò che tutti auspicavamo". La famiglia di Don Giuseppe Branchesi ha inviato alla nostra redazione una commovente lettera per ricordarne la memoria, scritta a mente fredda ma con ancora il dolore nel cuore, dopo la scomparsa avvenuta la scorsa domenica 19 aprile a causa del coronavirus.
Grazie da parte nostra e da parte di zio Don Giuseppe.
Ecco la lettera integrale inviataci dalla famiglia di Don Giuseppe Branchesi:
"AGLI AMICI DI OGNI DOVE CARISSIMO/A,
così si aprivano le tue lettere con cui eri solito accompagnarci in occasione delle festività religiose o, più semplicemente, negli innumerevoli momenti conviviali nei quali la tua presenza non è mai mancata.
“Fratelli”, questa non è una parola con cui dare inizio ad una formula talvolta riecheggiante in maniera vuota e lontana. Oggi più che mai, in questo silenzio eloquente ed assordante, irrompi nello smarrimento e nella fragilità esistenziale delle nostre vite, mai come ora tanto evidente, continuando a testimoniare con la tua ineguagliabile originalità e profonda bontà di cuore che l’esser fratelli non è altro che la nostra condizione di Figli di un unico Dio che è Padre.
Non avremmo mai voluto trovarci nella condizione di scrivere questa lettera, ma ci hai sorpresi con un altro dei tuoi “scherzi a prete”. Questa volta ti sei superato. Ed eccoci qua a tentare di formulare alcune frasi di senso compiuto, non con la tua stessa penna, artistica e sapiente, ma supportati da un cuore tanto addolorato quanto grato per i prodigi della tua presenza.
Quattro anni fa la nostra famiglia si è ritrovata orfana di un padre del quale tu ammiravi l’operare ispirato e silenzioso. Ora è un’intera comunità ad essere orfana di un padre, ma anche sacerdote, fratello, amico e… Ciascuno di noi si ritrova solo, disorientato, privato della granitica certezza che tu saresti stato “per sempre”. Tentiamo ardentemente di trovare nella nostra logica un pretesto razionale che sazi la nostra necessità di dare un senso a tutto questo e dia pace ai nostri cuori, ma è cosa vana.
Ed ecco, allora, che oltre la voracità della mente riusciamo a percepire quella fastidiosa sensazione di pace e di serenità di cui vorremmo tanto negarne la presenza in questo momento, ma che è così delicata, così dolce, così amorevole da aprirci le porte della Gratitudine, della Misericordia e del Perdono. Lì c’è Dio.
Non sarebbe bastato uno stadio intero per accogliere la moltitudine di “fratellini” e “sorelline” che avrebbero voluto esserti vicino per un ultimo saluto, un CIAO, a presto. E invece anche questa volta ci hai spiazzato, sei stato ancora una volta un passo avanti a tutti, ci hai preceduto. Te ne sei andato in punta di piedi, non nel clamore dell’evento che sarebbe stato ricordato nei libri di storia come “Il funerale alla Woodstock”. Straordinariamente costretti nelle nostre case, ci hai donato un’occasione unica di esserti accanto in una dimensione più profonda ed intima.
In fondo sei anche riuscito a raggiungere la tua “immortalità terrena”, nessuno di noi ha potuto piangere il tuo corpo esanime. Viene da pensare che, con la complicità del buon Dio, ancora una volta sei stato capace di rinnovare in maniera del tutto originale, come tuo solito, il tuo esser portatore dell’annuncio pasquale: “Cristo è Risorto, Alleluja”. Ci hai lasciati in sospeso… ed ora? Ora è il tempo di accogliere questo dolore, di condividerlo con chi ci è accanto, di continuare con la certezza di non esser soli.
Il sentimento è comune: sono tanti i tuoi fratelli che in questi giorni stanno scrivendo di te, rimettendo insieme tante piccole pagine della tua storia. Non basterebbe davvero una biblioteca intera per raccontare la tua indomita volontà di esser fratello del Mondo.
Forse, anche questa volta, è nelle piccole cose che si ritrova l’essenza di tutto: in un semplice, fermo, fraterno GRAZIE.
Grazie a te caro Fratello per esserti lasciato guidare dalla Luce di Verità, per esserti fatto strumento di Bene, per aver compiuto meraviglie.
Grazie (a denti stretti) a questo virus che ci sta dando l’opportunità di riscoprire il senso profondo della Vita.
Grazie a tutti i tuoi fratellini sparsi nel Mondo che ti vogliono bene e ti hanno accompagnato nel compimento della tua Missione e Vocazione. Grazie a chi in quest’ultimo periodo di prova ha pregato, sperato e affidato la tua guarigione. Siamo certi che le nostre preghiere non sono state vane.
Grazie a te Claudio, altre parole non servono.
Grazie anche a chi in questi anni non ha compreso il tuo essere fuori dagli schemi e talvolta ha osteggiato questa tua unicità. Non è mai troppo tardi per perdonare ed esser perdonati.
Grazie a tutto il personale sanitario che si è preso cura di te. Eccellenti professionisti ed ancor più uomini e fratelli dal grande cuore. Grazie per esser entrati a far parte della nostra grande famiglia. Che il vostro servizio sia sempre sorretto e guidato dall’Alto.
Grazie a Dio per averci donato un Fratello così prezioso.
La promessa con cui ci congediamo, per il momento, è che ripartiremo anzi continueremo, consapevoli, oggi più che mai, di essere tutti Fratelli del Mondo. La tua presenza saprà farsi sentire sempre, ovunque e comunque. Salutaci babbo Giovanni e tutti gli altri fratelli che ti hanno preceduto in Cielo, vegliate su di noi".
“IN MISSIONE NEL MONDO CON DON PEPPE” – campagna crowdfunding
Facendo nostra la volontà del Fratellino Don Peppe di essere Fratello del Mondo, parte della Chiesa in uscita verso gli ultimi e i più piccoli che sempre si rivelano essere i grandi della storia, abbiamo pensato di continuare il suo progetto di vicinanza al mondo missionario a cui sempre ha riservato la sua energia.
Non essendo possibile ritrovarsi, abbiamo pensato a questo canale che va oltre gli strumenti ordinari a cui siamo abituati in queste occasioni. D'altronde tutto ciò che è legato a lui non può che essere originale. Anche questi strumenti moderni di socialità possono essere un mezzo di Amore e di Bene.
Pertanto, è nostra intenzione continuare a sostenere le realtà missionarie a lui vicine utilizzando questa raccolta fondi “IN MISSIONE NEL MONDO CON DON PEPPE” appositamente creata dalla sua famiglia per questa occasione. Chiunque voglia sostenere questa iniziativa può dare un proprio contributo accedendo al link https://www.gofundme.com/f/in-missione-nel-mondo-con-don-peppe .
Sono passati 10 anni dal quel venerdì pomeriggio che ha cambiato la vita di tutti noi che ti amavamo e avevamo infinita stima di te. Si perché era impossibile non amarti...la tua bontà e la tua serenità conquistavano il cuore di chiunque aveva la fortuna e l'onore di incontrarti nel cammino della propria vita. Niente sarà più come prima… ma mi sento privilegiato di averti avuto al mio fianco, di aver ricevuto i tuoi insegnamenti e il tuo esempio...ed oggi, giorno del decimo anniversario della tua scomparsa, condizionato da questa situazione surreale generata dal coronavirus, vogliamo ricordarti per la tua infinita serenità, per tua forza d'animo e per la tua determinazione. Dicevi sempre "fai per cento volte quello che io farei ,non fare mai ciò che io non farei". Ecco, sono sicuro che tu non saresti stato triste, ma avresti ancora di più amato la tua vita nel rispetto di chi non avrebbe avuto più la stessa possibilità. Ti ringrazio per essermi stato vicino e fatto diventare uomo, per avermi insegnato che "per divenire individui migliori e per ottenere il meglio dalla vita è necessario molto sacrificio ed impegno sincero"(cit. Gianmatteo Sileoni).
Nonostante le circostanze ci impediscano di commemorarti come avremmo voluto, sono sicuro che sarai in mezzo a noi e con il tuo amore infinito e il tuo affetto ci farai sentire tutti ancora più uniti.
Per chi volesse seguire la diretta della celebrazione in memoria di Giammatteo Sileoni, può farlo giovedì 23 aprile dalle 19:00 dal link della Parrocchia San Vincenzo Maria Strambi: https://m.youtube.com/channel/UCGlwO32lRpgUyjwUqP-US1Q
La messa in suo ricordo sará giovedì 23 aprile alle 19:00.
La comunità di Petriolo piange la scomparsa di Giandomenico Lisi, a 77 anni. Da tempo combatteva con una terribile malattia.
Lisi è stato autore di numerose commedie dialettali e vincitore di vari premi con la compagnia teatrale "G.Ginobili" di cui è stato presidente, anche fuori dalla regione Marche. Grazie al suo impegno nel panorama culturale cittadino, ha contribuito all'educazione teatrale di intere generazioni di giovani petriolesi e non, portando i suoi spettacoli in tutto il territorio nazionale.
Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale di Petriolo esprimono la propria vicinanza e le più sentite condoglianze ai familiari del caro Giandomenico Lisi per il grave lutto che li ha colpiti: "Un immenso grazie Giandomenico per tutto ciò che hai fatto per la nostra comunità. Il tuo esempio di generosità, onestà e passione rimarranno per sempre".
L'azienda Simonetti Petroli di Recanati donato duemila euro in buoni benzina da destinare alle famiglie del comune di Potenza Picena che ne hanno piu’ bisogno.
Si tratta di 65 voucher da 30 euro ed uno da 50 euro, da destinare ad altrettanti cittadini in difficoltà. I Servizi Sociali del Comune assegneranno e distribuiranno i buoni benzina, contattando direttamente gli aventi diritto
“Accompagnata dal Comandante della Polizia Locale, Anna Mercuri, stamattina ho ritirato il donativo presso la stazione di rifornimento IS di Porto Potenza Picena – ha riferito il Sindaco Noemi Tartabini – un gesto significativo da parte della famiglia Simonetti, a cui va il mio personale ringraziamento unitamente a quello dell’Amministrazione Comunale”.
Sul fronte dei buoni alimentari, sono state 235 le richieste risultate conformi ai criteri di assegnazione, per un importo complessivo di 62.400 euro.
In base alla disponibilità iniziale del Comune di Potenza Picena pari a 104 mila euro, resta a disposizione ancora un residuo di oltre 40 mila euro utile a riaprire i termini di assegnazione di ulteriori buoni alimentari.
Gli Uffici Comunali preposti, su input dell’Amministrazione, si sono attivati per ridefinire i criteri e riaprire alle domande in tempi brevissimi.
“E’ doveroso sottolineare il lavoro fatto dagli uffici comunali con grande senso del dovere – ha sottolineato il Sindaco Noemi Tartabini – questo ci ha permesso di gestire direttamente i buoni alimentari con i nostri Servizi Sociali, al contrario di altri Comuni che hanno preferito affidare il lavoro a ditte esterne. La nostra gestione senza intermediari ci ha, inoltre, permesso di ottenere uno sconto del 10% praticato dagli esercizi commerciali che si sono convenzionati con il Comune, a tutto beneficio della platea dei cittadini richiedenti. L’assenza di criteri univoci da parte di Enti superiori ha costretto i singoli Comuni ad un ulteriore delicato lavoro di selezione, con strettissimi tempi di manovra ed affrontando una situazione emergenziale mai capitata in passato.“
Durante la scorsa estate gli italiani si sono appassionati alle imprese delle ragazze della nazionale di calcio femminile di Milena Bertolini, splendide protagoniste ai Mondiali di Francia. Una rassegna iridata che ha dato una spinta formidabile all'intero movimento, facendo schizzare verso l'alto il numero di giovani iscritte alle scuole calcio. Ma nel nostro Paese c'era già una realtà all'avanguardia e capace di fornire ai team professionistici e alla stessa rappresentativa azzurra fior fior di atlete: le Marche. E oggi andremo a conoscere proprio alcune delle giocatrici più talentuose nate nella regione, le calciatrici già affermate e quelle con il futuro più luminoso davanti.
Impossibile non partire da Raffaella Manieri, la veterana del movimento. Classe 1986, nata a Pesaro, Manieri vanta una carriera di primissimo livello, trascorsa tra Senigallia, Torino, Verona e Torres, squadra con cui ha conquistato quattro Scudetti, quattro Supercoppe Italiane e altrettante coppe Nazionali. Ma non c'è solo Italia nel suo curriculum. Dal 2013 al 2016 la marchigiana ha militato nelle file del Bayern Monaco, squadra con cui ha vinto il titolo tedesco, prima di tornare in Serie A per vestire le maglie di Brescia e Ravenna. Oggi è una colonna della difesa del Milan allenato da Maurizio Ganz.
Arriva invece da Pedaso Milena Bellucci, classe 2001, uno dei migliori talenti formatisi nella Jesina calcio e tra le più grandi speranze per il futuro dell'Italia. Molto simile per ruolo e caratteristiche tecniche a Amandine Henry, tra le stelle degli ultimi Mondiali, Bellucci è un centrocampista dal buon fisico e dall'ottima tecnica che da il meglio di sé davanti alla difesa o alle spalle degli attaccanti. Caratteristiche che le sono valse la chiamata della Juventus Women, squadra di riferimento dell'intero calcio femminile nazionale e Campione d'Italia in carica. In bianconero Milena è partita dalla primavera, vincendo il Torneo di Viareggio 2018, al primo tentativo. Da lì non ha fatto altro che crescere, ha iniziato a collezionare le prime presenze tra le “grandi” e si è guadagnata il prolungamento del contratto fino al 2022. Per lei è scritto un futuro anche in Nazionale maggiore. Fin qui ha fatto benissimo con l'Under 19 ma il tempo è tutto dalla sua parte.
Altra millennials di bellissime speranze è Elisa Polli, attaccante classe 2000 nata a Sassoferrato e oggi nelle file del Tavagnacco. Anche Elisa si è formata nel vivaio della Jesina, squadra che l'ha fatta esordire in Serie A nella stagione 2016/2017 e le ha permesso di mettersi in luce nel massimo campionato. Polli è il classico bomber da area di rigore. Basti pensare che con la maglia delle marchigiane ha messo insieme la bellezza di 45 reti in 58 presenze, conquistando anche il titolo di capocannoniere della Serie B 2015/2016 chiuso con la promozione e con la bellezza di 23 marcature.
Meno gol ma più assist per Valeria Monterubbiano, seconda punta classe 1996 nata a Fermo e oggi in Serie A con la maglia del Sassuolo. Cresciuta anche lei nelle file della Jesina, si mette in luce nella stagione 2012/2013, chiusa con il bottino di 11 gol in 20 presenze. È solo l'inizio. Due anni dopo sarà lei la partner d'attacco del capocannoniere Polli e contribuirà alla promozione delle marchigiane con altre 13 reti. Numeri e doti tecniche importanti che convinceranno prima il Mozzanica, e poi il Sassuolo, a puntare su di lei e a metterla sotto contratto per le annate successive. Nel 2019/2020, complice anche il difficile recupero per un grave infortunio, una sola rete segnata in campionato con le neroverdi.
E se le quattro “moschettiere” rappresentano il top del calcio marchigiano, ci sono altre ragazze che si sono conquistate il proprio posto da titolare nei campionati maggiori. In rigoroso ordine alfabetico: Ilaria Alunno, nata a Porto San Giorgio e oggi al Verona, Michela Catena, nata a Osimo nel 1999 e centrocampista titolare della Fiorentina campione d'Italia nel 2017 e Emma Guidi, estremo difensore della Roma nata a Montemarciano nel 1996.
In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando a causa dell'emergenza Coronavirus, Recanati può contare su un altro Medico di Famiglia. Ieri, infatti, a Piazzale Europa 11, negli ex locali del supermercato dove a breve aprirà il nuovo Medi Center, ha preso servizio la dottoressa Ilaria Pavoni, vicepresidente AIDO di Recanati. Il suo ambulatorio fungerà inoltre da punto informativo per accedere a spiegazioni valide e precise sulla donazione degli organi, un tema etico, morale e scientifico molto sentito. Il Medico di Famiglia, è “il sanitario che gode del più alto indice di gradimento in Italia - si legge nel sito AIDO - e rappresenta uno dei riferimenti più autorevoli per la comunità, occupando così una posizione cruciale nel determinare gli orientamenti culturali generali della pubblica opinione. La nuova legge sui trapianti (n.91 del 1999), affida al Medico di Famiglia un ruolo di primaria importanza nella promozione della cultura della donazione.”
Presente all’apertura la presidente AIDO Recanati Piera Marconi la quale vorrebbe coinvolgere i medici di famiglia recanatesi. Ora che il primo punto è stato avviato la sua speranza è che altri medici seguano l’esempio della dott.ssa Pavoni.
Ilaria Pavoni è la sorella di Andrea, un ragazzo molto conosciuto in città, morto a causa di un incidente con la moto nel 2016. Insieme si erano iscritti all’AIDO e di conseguenza, alla morte di Andrea, sono stati donati cornee a due giovani ragazzi, e tessuti. La mamma Norma Stramucci, poetessa e scrittrice, in memoria di suo figlio ha scritto il libro Soli 3 + (quell’altro) che contiene testi in prosa dello stesso Andrea e dei suoi fratelli Ilaria e Paolo. La famiglia è anche organizzatrice dell’iniziativa a scopo benefico “Nel nome di Andrea”.
Come diventare donatore: L’espressione di volontà può essere manifestata iscrivendosi all’AIDO e, grazie al progetto “una scelta in Comune”, presso l’Ufficio Anagrafe, al momento di ottenere o rinnovare la carta d’identità.
Si è spento nella giornata di ieri all'età di 67 anni, dopo una breve malattia Ignazio Calcaterra.
Era il titolare di una farmacia in una frazione della provincia Bergamo dove viveva da diverso ma era molto conosciuto a Macerata dove è nato ed ha vissuto per piu' di trentanni. Tornava spesso nel suo paese d'origine a trovare la sorella Anna e tanti suoi amici che non l'hanno mai dimenticato ed era anche molto legato al paese di Montelupone dove con la famiglia ha passato tutte le estati dell'adolescenza.
Lascia la moglie Giovanna, la figlia Elisabetta , i nipoti Rachele e Umberto e l'altra sorella Francesca.
L'Associazione culturale Iustissima Civitas ha attivato nei giorni scorsi il crowdfunding per acquistare e donare al Punto di Primo Intervento dell'Ospedale "Santa Lucia" di Recanati una barella da trasporto modello P8000, necessaria per poter trasportare i pazienti nelle condizioni più critiche nella massima sicurezza.Non si tratta della prima iniziativa dell'Associazione: già nelle scorse settimane, infatti, aveva già donato 5 barelle dello stesso tipo al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata. "Tra gli scopi della nostra associazione c'è quello della cura del prossimo: mai come in questo momento c'è assoluto bisogno che chi ha qualcosa in più si prodighi in favore di chi ha qualcosa in meno" ha ricordato Simone Simonacci, Presidente onorario di Iustissima Civitas."La nostra attività è servita a mettere in rete il mondo civico e imprenditoriale, così da aiutare in questo momento di particolare emergenza le strutture sanitarie, fronte di battaglia di questa emergenza" sostiene il Presidente Emanuela Pergolesi. "Per questa donazione - afferma Michele Gianfelici, Vicepresidente dell'associazione - abbiamo già raccolto una parte importante della cifra necessaria. Serve ancora qualche contributo, ma siamo certi che i recanatesi dimostreranno ancora una volta il loro spirito di generosità, permettendoci di formalizzare l'acquisto della barella per il Punto di Primo Intervento dell'Ospedale di Recanati".