L’Italia è un paese di giocatori. I giochi di carte sono molto presenti sulla nostra penisola e a conferma di ciò, abbiamo una vasta gamma di tipi di carte differenti: sono oltre 15, quasi uno per ogni regione, più altri che sono invece ormai in disuso, come quelle nuoresi o baresi. Riscopriamo alcuni giochi della tradizione marchigiana.
Bestia a cinque carte e petrangola La bestia a cinque carte è un gioco molto diffuso nelle Marche, si tratta di una variante della briscola, anche se inizialmente somigliava molto di più al tressette. Si gioca a quattro o cinque persone con un mazzo di 40 carte. Se così possiamo dire, il montepremi somiglia molto a un jackpot progressivo, come molti dei giochi che si possono trovare a questo link: https://casino.betfair.it/ poiché a ogni turno, in mancanza di un vincitore, si effettua una nuova puntata e così via.
Un altro gioco molto caratteristico della regione Marche è petrangola. In tal caso, a differenza della bestia a cinque carte, il gioco si effettua con tanti giocatori e con l’utilizzo di uno o più mazzi di carte piacentine. Lo scopo della petrangola è quello di ottenere il punteggio più alto: la partita si conclude con una sfida fra gli ultimi due giocatori rimasti. Si possono utilizzare le fiche che indicano sia la quota del singolo giocatore, sia la sua “vita”, in tutto se ne hanno tre a disposizione. La petrangola per definizione è la combinazione di tre carte uguali o una scala di carte dello stesso seme, in alternativa si può vincere comunque facendo il punteggio più alto possibile con tre carte dello stesso seme. Per approfondimenti sulle regole del gioco, questo articolo è molto dettagliato: http://giochi-di-carte.lotoflaughs.com/.
Trucco, cispa e sette e mezzo Il gioco del trucco è un gioco argentino, ma alcune fonti dicono che siano stati addirittura gli arabi ad inventarlo e poi, successivamente, fu esportato in Argentina da migranti liguri. Il gioco, che somiglia molto a un poker Texas Hold’em, ha avuto larga diffusione soprattutto nella zona costiera delle Marche: Recanati, Fermo, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio.
L’abilità dei giocatori consta soprattutto nell’arte del bluff, si gioca in coppia e con un mazzo di 40 carte e la sfida può essere composta da due, tre o quattro coppie. Al sette e mezzo invece non servono presentazioni, è uno dei giochi di Natale fra i più diffusi in tutta la penisola, ma in particolare nelle Marche. Chi di noi non ha mai “sballato”, facendo un punteggio più alto di sette e mezzo, lasciando la vittoria al banco? Ultimo dei giochi molto presenti su territorio marchigiano è la cispa. Il nome deriva dalle iniziali della carta cinque di spade, da cui nasce appunto cispa: tale carta è fondamentale poiché è la carta dal valore più alto all’interno del gioco. Si gioca con un mazzo di carte spagnole e i concorrenti possono variare da due a sei singoli, oppure in quattro con due coppie.
Si parte con cinque carte a testa e lo scopo ultimo del gioco è quello di raggiungere quanto prima il punteggio di 35, come spiegato bene in questa guida al gioco della cispa qui: http://www.regoledelgioco.com/.
Il gioco accompagna l’uomo da sempre e da sempre le Marche hanno una relazione molto stretta con i giochi di carte, soprattutto nelle zone costiere, dove le influenze di altre culture erano molto più forti.
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