Le Poste Italiane si sono trasformate negli ultimi anni da ente pubblico a società privata, passando da amministrazione statale deputata a garantire un servizio universale, a società per azioni orientata principalmente al profitto, dove gli interessi degli azionisti prevalgono sistematicamente su quelli dei cittadini lavoratori.
Attualmente le quote sono principalmente detenute dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, dalla Cassa Depositi e Prestiti per circa il 64%, tale caratteristica la obbliga ad essere controllata dallo Stato, ma come in molte altre strutture pubbliche tale controllo viene spesso omesso anche per non allarmare i dipendenti che percepiscono annualmente oltre 26.000 € (oltre il 6% superiore alla media nazionale) - i direttori di filiale con circa 40.000 € e i responsabili di area o del dipartimento preposto circa 60.000 €.
Nonostante tali privilegi, troppo spesso si verificano situazioni incresciose come sta accadendo da mesi presso l'Ufficio postale Macerata Centro, dove un correntista del luogo per prelevare la pensione regolarmente accreditata i primi di ogni mese, deve attendere 5/6 giorni (a che titolo?).
Da troppo tempo si sta cercando una spiegazione su tale illegittimo ed illegale comportamento ricevendo come riscontro dal direttore della filiale che non può parlare telefonicamente con il responsabile superiore preposto per tale incombenza, nè può rilasciare alcun recapito.... neanche pec dello stesso.
Lo stesso direttore può dialogare con tale organo superiore solo per email, che nel 90% dei casi vengono disattese dal responsabile stesso. Ciò sta comportando enormi danni e difficoltà al correntista.
La parte interessata, insieme all'Associazione Tutela Impresa, con sede anche a Civitanova Marche e rappresentata da Giuseppe Tosoni, delegata alla difesa di tali ingiustizie, sta valutando le azioni legali più appropriate per trovare una soluzione.
Dal canto suo Poste Italiane precisa che "il personale dell’ufficio postale di Macerata Centro ha operato regolarmente con il cliente nel rispetto della procedura interna". "Il direttore della sede stamattina ha contattato telefonicamente il lettore per i necessari chiarimenti e resta a sua disposizione per ulteriori precisazioni".
Viviamo in un’epoca in cui prima di acquistare un prodotto, prenotare un ristorante o scaricare un’app, molti utenti consultano almeno una recensione online. Le valutazioni espresse da altri consumatori sono diventate una bussola per orientarsi in una realtà sempre più affollata di opzioni. Le recensioni digitali promettono trasparenza e aiutano a prendere decisioni informate, ma la loro affidabilità è spesso oggetto di dibattito. Le piattaforme che le ospitano, dal piccolo e-commerce fino ai giganti globali, beneficiano enormemente della fiducia che gli utenti ripongono in questi contenuti generati dal pubblico. Tuttavia, è legittimo chiedersi se queste recensioni siano davvero uno strumento utile o se, in alcuni casi, rappresentino piuttosto una distorsione della realtà.
La nascita del fenomeno delle recensioni online
Le recensioni online si sono sviluppate in parallelo alla diffusione dell’e-commerce. Quando Amazon introdusse per la prima volta la possibilità di recensire i prodotti acquistati, l’idea era quella di costruire un ambiente partecipativo in cui i consumatori potessero aiutarsi reciprocamente. Con il tempo, questo meccanismo si è esteso a moltissimi settori: hotel, ristoranti, app, medici, servizi finanziari, prodotti cosmetici, università. L’opinione degli utenti è diventata un dato prezioso, al punto che le aziende monitorano costantemente le valutazioni ricevute, consapevoli del loro impatto sulle vendite e sulla reputazione.
In effetti, una recensione positiva può convincere un potenziale cliente a procedere con l’acquisto, mentre una negativa può dissuaderlo definitivamente. Questo ha reso le recensioni non solo uno strumento di orientamento per il pubblico, ma anche un vero e proprio asset strategico per le imprese. Ma proprio perché le recensioni sono diventate così influenti, si sono anche moltiplicati i tentativi di manipolarle.
L’affidabilità delle recensioni: un equilibrio delicato
Uno dei problemi più rilevanti nel mondo delle recensioni online è la loro autenticità. Esistono casi documentati di recensioni false, scritte da utenti che non hanno mai acquistato o utilizzato un determinato prodotto. Alcune aziende pagano servizi esterni per ottenere commenti positivi, nella speranza di migliorare il proprio punteggio medio e attrarre nuovi clienti. In altri casi, le recensioni negative vengono utilizzate come arma di concorrenza sleale per danneggiare un brand rivale.
La difficoltà principale per chi legge una recensione è distinguere ciò che è autentico da ciò che è costruito ad arte. Le piattaforme cercano di contrastare questi fenomeni con algoritmi di rilevamento e moderazione manuale, ma il sistema non è infallibile. Alcuni portali richiedono la verifica dell’acquisto prima di permettere la pubblicazione di una recensione, ma anche questo accorgimento non basta a eliminare del tutto i contenuti artefatti.
Esiste anche il problema della soggettività: una recensione negativa può derivare da un’esperienza anomala, da aspettative non realistiche o da un utilizzo scorretto del prodotto. Al contrario, recensioni entusiastiche possono essere scritte sotto l’effetto di una prima impressione favorevole, senza un reale approfondimento sull’efficacia del bene o servizio nel tempo.
L’effetto delle recensioni sul comportamento dei consumatori
Diversi studi hanno analizzato l’impatto delle recensioni sul comportamento di acquisto. Le persone tendono a fidarsi di ciò che leggono online, soprattutto quando trovano più recensioni coerenti fra loro. Un prodotto con centinaia di valutazioni positive viene spesso percepito come più affidabile di uno con poche recensioni, anche se queste ultime sono ugualmente favorevoli. Il numero e la distribuzione delle valutazioni influenzano la percezione del rischio associato a una scelta.
Questo effetto si osserva anche nei servizi: nella scelta di un hotel, ad esempio, molti utenti preferiscono prenotare presso una struttura che presenta valutazioni recenti e dettagliate, rispetto a una con punteggio più alto ma recensioni più datate o generiche. Non si tratta solo di cercare conferme, ma di affidarsi a una narrazione che appaia credibile e utile.
Il linguaggio utilizzato nelle recensioni ha un peso rilevante. Termini concreti, descrizioni accurate e riferimenti specifici aumentano la fiducia del lettore. Le recensioni che sembrano “vere” sono quelle che contengono emozioni misurate, elementi contrastanti e qualche dettaglio personale, tutti segnali che indicano autenticità.
L’uso delle recensioni nei settori più sensibili
In alcuni ambiti, il ruolo delle recensioni è particolarmente delicato. Pensiamo ad esempio alla sanità: la valutazione di un medico o di una struttura ospedaliera può influenzare profondamente la scelta di chi è alla ricerca di cure, ma una recensione negativa potrebbe derivare più dalla percezione soggettiva che da una reale mancanza di professionalità. In questo contesto, il rischio è che l’emotività del paziente prevalga sull’oggettività.
Un discorso simile si può fare per i servizi finanziari o per i giochi online. In questi ambiti, le recensioni diventano uno strumento per orientare il consumatore ma anche un mezzo per veicolare aspettative a volte poco realistiche. Per i casinò è possibile scoprire tutti i dettagli dei bonus su Casinos.com, nota piattaforma di recensioni, che raccoglie e confronta informazioni sulle offerte promozionali, cercando di fornire un quadro chiaro delle condizioni di utilizzo. Anche in questo caso, però, è importante ricordare che ogni utente vive un’esperienza diversa, e che le recensioni vanno lette con spirito critico.
Le piattaforme di recensioni: opportunità o rischio?
Le piattaforme che raccolgono recensioni giocano un ruolo centrale nell’ecosistema digitale. Esse forniscono uno spazio di espressione per i consumatori e, al tempo stesso, offrono visibilità alle imprese. Tuttavia, non tutte le piattaforme si comportano allo stesso modo. Alcune adottano politiche rigorose per garantire l’autenticità dei contenuti, mentre altre risultano più permissive. La trasparenza delle regole editoriali è un elemento fondamentale per valutare l’affidabilità del sito.
Esistono inoltre piattaforme specializzate, come quelle dedicate al confronto tra software, ai corsi online o al mondo dei viaggi. In questi casi, la presenza di recensioni dettagliate può aiutare l’utente a orientarsi meglio, a patto che le valutazioni siano aggiornate e ben contestualizzate. Quando manca il contesto, infatti, anche una recensione autentica può risultare fuorviante.
Il rapporto tra piattaforme e aziende recensite è un altro punto critico. Alcuni siti offrono pacchetti a pagamento per migliorare la visibilità delle recensioni positive o per gestire le risposte ai commenti. Questo può generare un conflitto di interessi che mina la fiducia del pubblico.
Eccellenza, storia e memoria si incontrano in un luogo che da quasi un secolo addolcisce le estati civitanovesi e accompagna i ricordi di intere generazioni. È la Gelateria Gigi, riconosciuta ufficialmente dalla Regione Marche come “Locale Storico”, a cui anche il Sindaco Fabrizio Ciarapica ha voluto rendere omaggio consegnando ai titolari un attestato di riconoscenza che racconta, con parole semplici e sincere, il valore di un’eredità familiare e di un’attività capace di resistere al tempo.
"Celebrare la Gelateria Gigi significa celebrare la storia di Civitanova Marche - ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica -. Dietro ogni gelato c’è il lavoro, la passione e la gentile resistenza di una famiglia che ha saputo mantenere viva un’eccellenza, trasformandola in un punto di riferimento per tanti civitanovesi e non solo. Con questo attestato, le rendiamo omaggio con gratitudine e affetto per essere parte viva della nostra storia e uno dei sorrisi più belli della nostra città”.
A ritirare l’attestato uno dei due titolari, Massimo Piampiani, fratello di Claudio: “Ringrazio il sindaco per questo attestato – ha detto – e per aver voluto riconoscere una storia fatta di sacrifici e di amore per il nostro mestiere”. La gelateria fondata nel 1930 da Gaetano Piampiani, era una piccola struttura in legno in piazza XX Settembre. Solo due anni dopo, nel 1932, il locale prese il nome ufficiale di Gelateria Gigi, diventando ben presto un punto di ritrovo. Nel dopoguerra fu il figlio Gigi Piampiani a raccogliere il testimone, trasferendo la gelateria in muratura accanto ai giardini pubblici e ampliando l’offerta con caffè, liquori e bibite, senza mai tradire la passione per il gelato artigianale. Dal 1985, la tradizione è stata portata avanti dai fratelli Claudio e Massimo Piampiani.
"Una storia - come recita l’attestato - custodita con orgoglio e sacrificio, passata di padre in figlio come un prezioso dono, dove ancora oggi si sente l’impegno autentico e la passione di chi, con mani esperte e cuore generoso, ha costruito un angolo di felicità per intere generazioni".
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Nel cuore della splendida piazza di Treia, tra le mura storiche e l’atmosfera senza tempo del borgo, ha appena aperto le sue porte “Il Grottino”, un nuovo bar destinato a diventare il fulcro della socialità e del divertimento estivo.
Frutto della passione e dell’investimento di un gruppo di giovani intraprendenti, Il Grottino è molto più di un semplice bar: è uno spazio polifunzionale pensato per accogliere ogni tipo di clientela, in ogni momento della giornata.
Dalla colazione al dopocena, il locale offre una gelateria artigianale, una birreria con una selezione di etichette locali e internazionali, una sala giochi per grandi e piccoli, e una zona all’aperto con tavoli nella suggestiva cornice della piazza.
La qualità dell’organizzazione e l’identità del locale portano la firma di Roberto Berdini, noto consulente nel mondo del food & beverage, celebre per la sua professionalità ed esperienza nel settore. La sua direzione artistica e logistica ha garantito uno standard elevato, curando ogni dettaglio dell’apertura e della programmazione eventi.
Proprio per l’estate 2025, Il Grottino lancia un ricco calendario di eventi musicali dal vivo, con concerti, DJ set e serate a tema che animeranno la piazza e renderanno ogni visita un’esperienza indimenticabile. Un palinsesto pensato per coinvolgere ogni fascia d’età e gusti musicali, e per far riscoprire Treia anche come meta serale di riferimento.
"Fa bene o fa male? Come faccio a capire se un cibo è sano? Come realizzo prodotti da forno naturali a casa?" . Queste sono solo alcune delle domande a cui troverai risposta durante la Settimana del buono, organizzata dalla Forneria Marchigiana dal 9 al 14 giugno a Morrovalle.
Verranno presentati i nuovi prodotti dolci e salati naturali realizzati con ingredienti marchigiani e biologici e ci saranno giochi formativi a premi, incontri con i produttori e 3 eventi con i professionisti del cibo e della nutrizione.
La Forneria Marchigiana è un panificio vecchio stile, che produce e vende pane e dolci naturali con ingredienti marchigiani, senza preparati industriali né additivi, come fatti in casa una volta.
"Negli ultimi decenni l’industria si è infiltrata anche tra gli artigiani, con ingredienti di scarsa qualità nutrizionale, materie prime in polvere e sostanze chimiche. Contemporaneamente, le malattie legate alla cattiva alimentazione sono aumentate a dismisura, mentre diminuiva la superficie dei terreni coltivati e chiudevano numerose aziende agricole", racconta Marco Salvucci, co-fondatore e responsabile tecnico della Forneria Marchigiana.
"Per questi motivi, mangiare buono, genuino e locale è diventato sempre più difficile ma anche più importante - aggiunge Salvucci -. Ecco perché abbiamo scelto di realizzare prodotti da forno nelle cui etichette non troverete mai ingredienti in polvere, industriali o dall’estero, né aromi o sigle strane, ma solo materie prime naturali e marchigiane".
Negli ultimi mesi, l’impegno della Forneria Marchigiana per la tutela della salute delle persone e per il sostegno all’economia locale si è rafforzato e unito a quello per la salvaguardia dell’ambiente: "Durante la Settimana del buono presenteremo dolci e salati naturali con ingredienti marchigiani e biologici, cioè da materie prime ottenute senza fertilizzanti e pesticidi di sintesi che possono essere dannosi per l’uomo e la terra".
"E visto che sempre più clienti entrano in negozio con dubbi, paure e perplessità, abbiamo deciso di organizzare una serie di eventi su cibo e alimentazione con esperti del settore, in collaborazione con Slow Food Civitanova Marche e con il patrocinio gratuito del Comune di Morrovalle", spiega Salvucci.
Lunedì, martedì e mercoledì ci saranno nei punti vendita giochi a premi, che metteranno alla prova la curiosità delle persone su cibo, salute e sostenibilità… oltre che la loro fortuna! Ogni giorno, inoltre, si potrà incontrare uno dei produttori marchigiani della Forneria Marchigiana, per conoscere la loro storia e i loro prodotti.
Giovedì 12 ore 21 primo grande appuntamento con una lezione di panificazione nel laboratorio di Morrovalle per scoprire i segreti per realizzare dolci e salati naturali e marchigiani, con degustazione finale
Venerdì 13 alle ore 18:30 incontro con l’agronomo e divulgatore social Daniele Paci, che fornirà preziosi consigli su come fare spesa per scegliere i prodotti più genuini presentando il suo libro La spesa felice e guidando degli assaggi finali.
Sabato 14, infine, alle ore 9 dialogo con la nutrizionista Maria Grazia Lanzilao che sarà a disposizione per rispondere alle domande su alimentazione e salute e terrà un’incontro alle ore 11 sui falsi miti del mondo del cibo e le regole per mangiare bene.
"Tutti gli eventi sono gratuiti ma i posti sono limitati e abbiamo scelto di dare la precedenza ai nostri clienti con tessera o app Forneria Marchigiana: un ulteriore vantaggio che si aggiunge alla box degustazione in regalo con il primo acquisto e alle possibilità di ricevere promo esclusive, di ordinare i prodotti e di accedere alla carta vantaggi con cui si vincono premi e ottengono sconti permanenti sullo scontrino, dal 3 al 15%!", puntualizza Salvucci.
Per partecipare a tutti gli eventi, dunque, basta scaricare l’app gratuita Forneria Marchigiana cliccando qui: bit.ly/appforneriamarchigiana e per la lezione di panificazione è necessario prenotarsi nella sezione News e Promo dell’app.
"Siamo certi che ci sarà grande partecipazione perché sarà un'occasione utile a tutti coloro che vogliono capire come mangiare bene e chiare i dubbi che hanno a su cibo e salute con professionisti del settore", conclude Salvucci.
La Forneria Marchigiana si trova a Trodica in Via Pertini, 9 (nuova piazza) e Borgo Pintura di Morrovalle, in Via Toscana, 7 (vicino il distributore di benzina Galtor) ed è aperta dal lunedì al sabato, dalle 7:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 20.
Una mattinata all’insegna della passione per la cinofilia quella andata in scena oggi nella zona addestramento cani di Morro di Camerino, dove si è svolta una prova amatoriale su starne per cani da ferma, organizzata dalla Federazione Italiana della Caccia - sezione di Camerino, in collaborazione con il Gruppo Cinofilo Camerte.
L’appuntamento, molto partecipato, ha visto in campo numerosi conduttori accompagnati da pregiati esemplari di razza inglese, in particolare setter e pointer, impegnati in una giornata di sport, passione e rispetto per la tradizione venatoria.
A giudicare le performance dei binomi in gara è stato il giudice Simone Scarpecci, che ha stilato la classifica finale premiando i cani migliori per attitudine, stile e obbedienza.
A conquistare il primo posto è stato Eto, condotto da Bedetta Florindo, giudicato "eccellente". Secondo gradino del podio per Dester di Moretti Daniele, mentre il terzo posto è andato ad Asy di Zamparini Lorenzo. A seguire: Angy (Moretti Daniele) al quarto posto, Apple (Mosciatti Carlo) al quinto, e Alaska (Dommini Alessandro) in sesta posizione.
Queste prove, conosciute anche come PAV – Prove Amatoriali di Avvicinamento alla Cinofilia, hanno come obiettivo principale quello di promuovere la cultura cinofila, incentivare l'addestramento etico e responsabile e tutelare il patrimonio genetico delle razze da ferma.
Soddisfatti gli organizzatori. I presidenti Gianfranco Broglia e Renzo Panniccia hanno voluto ringraziare tutti i partecipanti e i collaboratori, in particolare Nutrix Più e Monti Azzurri Tipicità, per il prezioso supporto fornito all’iniziativa.
Penna San Giovanni guarda al futuro e lo fa attraverso l’accoglienza. In una giornata di grande partecipazione, il borgo marchigiano ha celebrato l’inaugurazione di una nuova area camper e la ristrutturazione dello storico ex albergo delle saline, oggi destinato agli affitti brevi. Due interventi distinti ma accomunati da una visione chiara: valorizzare il territorio e renderlo sempre più aperto al turismo sostenibile, lento, autentico.
L’area camper, realizzata con 12 piazzole di sosta da 5x8 metri, è stata pensata per offrire comfort e funzionalità ai visitatori. Dotata di colonnine per la ricarica elettrica e di un sistema per il carico e lo scarico delle acque reflue, è accessibile gratuitamente per i primi sei ingressi. L’accesso è automatico, e presto sarà attivata un’app per la gestione digitale della struttura.
"Un’area molto semplice – ha spiegato l’ingegner Fabio Organtini, responsabile del progetto – che permette l’entrata automatica dei camper. Per ora l’ingresso è libero: basta avvicinarsi e si apre. C’è anche un’area dedicata allo scarico delle acque reflue, tutto perfettamente funzionante".
Grande emozione anche per la rinascita dell’ex albergo delle saline, struttura risalente a inizio Novecento e attiva fino agli anni ’50, quando accoglieva i villeggianti che arrivavano a Penna per le cure termali. Oggi, grazie a un intervento di recupero finanziato dall’Ufficio Ricostruzione, l’edificio è pronto a tornare protagonista, questa volta come struttura per soggiorni brevi.
"Questo edificio, che noi chiamiamo ancora ex albergo, ha funzionato fino al 1950 – ha ricordato il sindaco Stefano Burocchi – e ospitava le persone che venivano alle saline per una settimana di cura con le nostre famose acque termali. Ora vogliamo riaprirlo al mercato turistico, offrendo un’esperienza che unisce natura, tranquillità, percorsi nel verde, un campetto, piscina e angoli suggestivi. Pensiamo sia un’offerta davvero appetibile".
Il sindaco ha voluto sottolineare il significato più profondo dell’iniziativa: "È un momento importante, che conferma il nostro progetto di costruire strutture per l’accoglienza. Bisogna aprirsi, accogliere, condividere. Anche l’area camper ha la sua importanza, per chi vuole fermarsi due, tre o quattro giorni e scoprire le bellezze panoramiche, il verde, la nostra gastronomia e molto altro".
Presenti all’evento anche rappresentanti regionali e territoriali che hanno lodato l’impegno dell’amministrazione comunale. Il consigliere regionale Simone Livi ha parlato di "una giornata speciale per Penna San Giovanni e per tutta la regione. Occasioni come questa sono fondamentali per incentivare il turismo in queste terre. Ringrazio l’amministrazione e l’Ufficio Ricostruzione per aver creduto in questo progetto".
Parole di apprezzamento anche da parte di Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri: "È bello vedere i nostri borghi tornare a vivere. Il turismo oggi cerca casali, tranquillità, le aree interne. Questa inaugurazione è la conferma di questa tendenza. Abbiamo costruito i recipienti, ora serve il motore: la comunicazione, la rigenerazione sociale, la serenità di chi ci abita. Ma siamo sulla buona strada".
Dopo aver tentato un vero e proprio attentato terroristico contro l'elicottero su cui viaggiava Putin, l'Ucraina del guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, nei giorni scorsi ha fatto il colpo grosso: ha colpito con un vile gesto terroristico quaranta aerei russi, di fatto producendo quella che da più parti è stata definita una nuova Pearl Harbor.
La Russia ha subito risposto, facendo sapere senza perifrasi che adesso ogni risposta russa sarà possibile, non esclusa quella nucleare. La tensione tra Russia e Ucraina non è mai stata così forte in precedenza. Per parte sua, la Nato sta spostando armi e truppe, quasi come se ormai il conflitto mondiale fosse prossimo.
Il fabula docet è chiarissimo: l'Ucraina non vuole in alcun modo la pace, desiderando invece che il conflitto proceda e anzi diventi sempre più intenso e più radicale. D'altro canto, come sappiamo, l'Ucraina non agisce in proprio, svolgendo invece la parte di semplice testa d'ariete per l'interesse imperialistico dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista: quell'uccidente che ha finora utilizzato l'Ucraina come semplice instrumentum belli in vista del proprio desiderio imperialistico orientato a produrre il crollo della Russia e la sua normalizzazione in senso liberal-atlantista.
Ciò accade peraltro dopo pochi giorni che Putin aveva fatto sapere che la pace era possibile, a patto che l'occidente si impegnasse per iscritto a non espandersi mai più verso Oriente negli spazi un tempo appartenenti all'Unione Sovietica. Tra i commenti più demenziali dell'accaduto, merita di essere ricordato almeno quello di Carlo Calenda, esponente del partito unico del capitale in Italia: a suo giudizio, i vili attentati ucraini denotano "coraggio e astuzia": un coraggio e una astuzia che potrebbero presto portare il mondo intero in un conflitto potenzialmente distruttivo e senza ritorno.
Tutto come da copione, dunque, secondo il ben noto modo di dire. Leggiamo oltretutto che adesso Starmer, primo ministro britannico, lancia in pompa magna i preparativi per la guerra contro la Russia di Putin. La Gran Bretagna, dunque, si accinge a entrare in guerra contro la Russia di Putin? E su quali basi, domandiamo sommessamente?
Nei giorni scorsi, come anche abbiamo ricordato, la Russia ha subito un vile attentato terroristico da parte di Kiev, un attentato terroristico che ha colpito ben 40 aerei russi, di fatto ponendo in essere le condizioni per una possibile rappresaglia di Putin. Insomma soffiano impetuosi i venti della guerra, propiziata in ogni modo dall'Europa e da quell'Ucraina che continua a svolgere il mero ruolo di avamposto imperialistico dell'Occidente a stelle e strisce.
Lo andiamo ripetendo ormai da mesi con costanza: l'Unione Europea sta facendo di tutto per produrre il casus belli con la Russia. Ha lanciato il demenziale programma di riarmo e sta operando in ogni maniera per provocare la Russia e portarla al conflitto. L'ultima mossa del premier britannico segnala una volta di più come l'occidente sia la vera causa del conflitto; conflitto che è stato gradualmente preparato fin dagli anni novanta, mediante l'osceno accerchiamento graduale della Russia in vista della sua normalizzazione in senso liberal-atlantista.
È un momento essenziale di questa quarta guerra mondiale, che, successiva alla terza cioè alla guerra fredda, è la guerra che la civiltà occidentale americano-centrica ha dichiarato a tutto il mondo che non si pieghi docilmente al suo dominio. Gran Bretagna e Unione Europea si stanno rivelando nella loro reale essenza. Il vero nemico dell'occidente è l'occidente stesso.
La vita ci chiede di essere performanti e brillanti, mai far trapelare le proprie emozioni. Sei "cool" quando ostenti sicurezza e padronanza. In questa visione non c’è posto per la gentilezza che viene spesso erroneamente interpretata come debolezza.
Per cui, se agisci con rispetto verso gli altri, anche se non lo meritano, sei un "sottone", se comunichi in modo non aggressivo in contesti di disaccordo "sei fragile", se sei disponibile a collaborare senza un tornaconto immediato "sei uno che si fa sfruttare", se promuovi amore e armonia tra le persone sei "uno che vive tra le nuvole".
In realtà, in un mondo che premia l’individualismo e la competizione, il vero atto di coraggio è essere gentili. Ricordo con nostalgia un breve dialogo che ricorreva spesso tra me e mia madre.
Fin da piccolina ad ogni suo gesto di cura nei miei confronti, le rispondevo con un "grazie mamma", e lei: "Ma Paola, non c’è bisogno che mi ringrazi ogni volta!".
Per me, invece, era necessario, perché questa semplice parola di un'apparente cortesia, esprimeva la mia gratitudine per l’amore che mi stava donando con i suoi piccoli gesti quotidiani, e in fondo a lei questo riconoscimento scaldava la giornata.
Anche oggi non utilizzo mai il grazie superficialmente e quando lo pronuncio, osservo in chi lo riceve un sorriso, quasi meravigliato, in una realtà dominata dalla fretta, in cui tutto sembra dovuto.
La gentilezza non è una questione di buone maniere, ma una predisposizione dell’anima. Dietro ad un atto di cortesia, si cela, in realtà, una presenza e un'attenzione verso l’altro che in quel momento si sente visto nel suo valore.
Essere gentili presuppone empatia ed ascolto, fiducia nella vita e nell’essere umano, un entusiasmo per l’esistenza che trascende l’ego. La gentilezza nasce da una serenità dell'individuo, libero dal controllo.
È un sentimento che cresce dove non c’è tensione per il solo raggiungimento di un obiettivo, ma apprezzamento per la strada che si sta percorrendo.
È importante essere gentili anche con se stessi, nel non essere troppo esigenti, nel saper accettare i propri limiti e nel perdonarsi per gli errori commessi.
In una società competitiva l’uomo ha più che mai bisogno di umanità per uscire dalla solitudine e dalla chiusura spesso alimentata dai nuovi social.
Questi mezzi di comunicazione, che promuovono la perfezione, non stimolano una socializzazione sana in cui poter sperimentare la collaborazione e la forza di un sorriso di incoraggiamento.
La gentilezza è una forma di intelligenza emotiva che permette di ridurre i conflitti e costruire connessioni, è sintomo di una grande forza interiore e costituisce una qualità indispensabile per la realizzazione dei giovani che si stanno affacciando alla vita.
Un momento di dialogo, racconti e condivisione nel nome della fraternità. Si è svolto a Civitanova Marche l’incontro tra le delegazioni dei Comuni aderenti all’associazione Città per la Fraternità, un’occasione preziosa per rinsaldare i legami tra territori che, pur diversi, condividono un unico ideale: costruire comunità più solidali e coese.
Alla presenza del presidente nazionale dell’associazione Stefano Cardinali, ex sindaco di Montecosaro, che oggi conta circa 150 comuni italiani, l’incontro ha permesso di consegnare ufficialmente la targa e il diploma ai Comuni che, per motivi organizzativi, non avevano potuto partecipare alla cerimonia del Premio Chiara Lubich per la Fraternità, svoltasi lo scorso 5 aprile a Vedano Olona.
Hanno partecipato all’appuntamento i rappresentanti dei comuni di Tolentino, San Severino Marche, Montecosaro, Loreto, Civitanova del Sannio e Monteurano. Ciascuna delegazione ha presentato i progetti grazie ai quali ha ricevuto la menzione speciale, tutti rivolti alla persona, all’inclusione e alla partecipazione attiva.
“È un onore accogliere colleghi amministratori che condividono con noi il valore della fraternità come guida dell’azione pubblica - ha detto il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica - occasioni come questa, e il Premio Chiara Lubich per la Fraternità, sono un richiamo forte a lavorare ogni giorno per costruire ponti, favorire il confronto e il dialogo tra comunità e territori. Credo profondamente che sia dai piccoli gesti quotidiani, dalle attenzioni semplici e dalle scelte concrete che si costruisca, passo dopo passo, una società più giusta, inclusiva e solidale. Civitanova è orgogliosa di essere parte di questa rete di Comuni che sanno guardare al futuro con spirito di collaborazione e fraternità".
Presente anche la consigliera comunale Paola Campetelli: “È un piacere accogliervi oggi nella nostra Civitanova Marche, insieme al Sindaco. Dopo la splendida esperienza vissuta a Vedano Olona, è bello ritrovarci per condividere valori, dialogo e progetti. La menzione speciale ricevuta ci onora e ci sprona a continuare a costruire, passo dopo passo, una città sempre più inclusiva e attenta alle persone. Grazie a tutti voi e al presidente Stefano Cardinali per questa rete preziosa di amministrazioni unite dalla fraternità e dal bene comune.”
L’incontro si è concluso in un clima di amicizia e condivisione, con il presidente Stefano Cardinali che ha consegnato le targhe e ringraziato tutti i presenti, ribadendo il valore di una rete viva, capace di scambiarsi esperienze e buone pratiche, facendo della fraternità un impegno concreto e quotidiano.
Prosegue l’opera dell’Amministrazione comunale rivolta alla riqualificazione e manutenzione straordinaria della rete stradale del Comune di Camerino. Da lunedì 9 giugno prenderanno i lavori in via Madonna delle Carceri per il rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi e delle strutture fognarie. La data di avvio delle opere è stata posticipata per evitare disagi e problematiche con l’orario scolastico e coordinando questi lavori con i numerosi cantieri della ricostruzione.
Mentre da martedì 10 giugno la circolazione stradale subirà le seguenti variazioni:
In via Madonna delle Carceri si procederà ad istituire il senso unico di circolazione a salire.
In via Sant’Agostino si attuerà un’inversione del senso unico di circolazione a salire.
L’uscita dal Centro storico della Città sarà consentita solamente da viale Emilio Betti.
I lavori in via Madonna delle Carceri (200 mila euro il costo dell’intervento) segna un nuovo passo in avanti nella riqualificazione del nostro patrimonio, dopo la recente conclusione dell’intervento (da 160 mila euro) nel tratto di collegamento tra le frazioni di Arcofiato e Santa Lucia.
Un percorso artistico, un tributo alla natura e alle energie rinnovabili, un’opera corale di riqualificazione urbana che si snoda tra i comuni di Belforte del Chienti (3 cabine), Caldarola (2 cabine), Serrapetrona (1 cabina), Camporotondo (1 cabina) e Cessapalombo (2 cabine). Raccoglie molteplici significati in un unico omaggio alla bellezza, alla natura e al rispetto dell’ambiente, il progetto “Scatole di Luce”: riguarda le facciate di 9 cabine elettriche, dislocate nell’entroterra maceratese, che E-Distribuzione, società del Gruppo Enel, ha affidato all’estro artistico, alle doti tecniche e alla ricerca espressiva dei giovani studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata guidati dalla professora Teresa Marasca.
Prendono vita in questo modo “Scatole di Luce”, un piccolo e delizioso museo a cielo aperto, che i visitatori possono già ammirare a partire proprio dalla cabina elettrica in via E. Fernanducci situata nel comune di Belforte del Chienti realizzata dallo studente Goliardo Sterlacchini. Con il taglio del nastro davanti l’opera denominata “Vento di Speranza” è stato inaugurato oggi il progetto artistico frutto della collaborazione tra E-Distribuzione, l’Accademia delle Belle Arti di Macerata, l’Associazione “l’Occhio nascosto dei Sibillini” e dell’Appenino Foto Festival in corso da oggi al 13 luglio proprio nei comuni coinvolti nel progetto.
Presenti al taglio del nastro il sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita che ha espresso soddisfazione per il progetto, una rappresentanza degli altri comuni coinvolti, la professoressa Teresa Marasca insieme agli studenti dell’Accademia, il Presidente dell’Associazione “l’Occhio nascosto dei Sibillini” Giuseppe Del Balzo Ruiti, il Presidente dell’Appennino foto festival Marco Gratani e per E- Distribuzione, Valeria Amelii, responsabile Unità Ambiente Abruzzo Marche e Molise insieme ai colleghi dell’Unità territoriale di Macerata.
“L’elettricità che genera luce, scatole di cemento che sembrano custodirla, la luce dei colori dei Sibillini: un progetto di valorizzazione di manufatti, destinati alla distribuzione di energia elettrica, diventati nel tempo parte integrante del territorio – ha dichiarato la prof. Teresa Marasca -. Un’ approfondita analisi cromatica e ambientale, poi la fatica della pittura, l’impegno degli studenti, la vicinanza delle istituzioni locali e di E- Distribuzione. Quando tutto sembra andare male e l’umano ritirarsi, il colore sul cemento appare un dono improvviso”.
“Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto affidando le nostre cabine all’estro artistico dei giovani studenti dell’Accademia che hanno potuto realizzare le loro opere in un contesto di sicurezza e massima attenzione da parte della nostra azienda- ha dichiarato Valeria Amelii -. Attraverso la riqualificazione urbana delle nostre infrastrutture arricchiamo di bellezza il nostro Bel Paese, continuando a fornire un servizio primario, quale l’energia elettrica, nel segno della sostenibilità, dell’innovazione e della creatività”.
Le opere di street art ispirate ai temi della natura, della fauna e della flora, dell’energia rinnovabile e della luce sono state realizzate da Dora Cirioni, Linda Urriani, Sani Ajdini, Goliardo Sterlacchini, Alessandro Deda, Vincenzo Squadroni, Riccardo Lucarini, David Campana e dalla prof.ssa Teresa Marasca coordinati da Stefano Ciocchetti in rappresentanza delle associazioni coinvolte.
I Murales sono situati nei seguenti comuni:
Belforte del Chienti
“Vento di Speranza” – autore Goliardo Sterlacchini
“Gioco di Foglie e Farfalle” – autore Dora Cirioni
“Legature di Luce e Colori” – autore Sani Ajdini
Caldarola
“Wallscape” – autore Vincenzo Squadroni
“Dal Cuore dei Monti Sibillini” – autore Teresa Marasca
Cessapalombo
“Il Falco e il Palombo” – autore Riccardo Lucarini
“I Colori del Bosco” – autore Linda Urriani
Serrapetrona
“Lupi e Volpi Lunari” – autore Alessandro Deda
“Sibillini day ‘n night” – autore David Campana
Grande emozione e orgoglio hanno caratterizzato la mattinata del 5 giugno a Civitanova Alta in occasione dell'inaugurazione della targa in memoria del piccolo Pasquale Postacchini che trovò la morte all'età di 9 anni a causa dello scoppio di un ordigno bellico inesploso, nel verde attrezzato adiacente la sede della Società Operaia Garibaldi.
La cerimonia ha visto la partecipazione del sindaco Fabrizio Ciarapica, di autorità locali, di numerosi cittadini e della classe quinta dell'Istituto Comprensivo Sant’Agostino accompagnata dalla vicepreside Caterina Marziali, riuniti per celebrare un momento significativo per la comunità.
A margine dell'evento, il sindaco ha accettato con piacere l'invito da parte del presidente Emilio Bartolini a visitare la storica sede della Società Operaia di Civitanova Alta, fondata nel lontano 1867 e da sempre pilastro fondamentale nel tessuto sociale della città. Durante la visita, il presidente della Società ha riservato una sorprendente rivelazione al primo cittadino: una lettera autografa di Giuseppe Garibaldi, indirizzata proprio alla benemerita associazione civitanovese.
Il sindaco si è dichiarato visibilmente stupito e commosso di fronte a un tale cimelio storico. Questa lettera è la testimonianza tangibile del valore e dell'impegno che la Società Operaia ha profuso nel corso dei decenni, mantenendo vivo lo spirito di solidarietà e mutuo aiuto che la contraddistingue sin dalla sua fondazione. Un patrimonio di valori che dobbiamo continuare a custodire e valorizzare.
Il presidente della Società Operaia ha espresso la sua soddisfazione per l'interesse dimostrato dal sindaco. La giornata si è conclusa con un rinnovato spirito di collaborazione tra l'amministrazione comunale e la Società Operaia, entrambe impegnate a promuovere e valorizzare il ricco patrimonio storico e sociale di Civitanova Marche.
In occasione del suo pensionamento, il dottor Vincenzo Campogiani, medico da anni in servizio presso l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Macerata, ha scelto di rinunciare ai regali tradizionali. Al loro posto, ha proposto ai colleghi e agli amici di destinare eventuali donazioni a due realtà impegnate nel sociale e nella ricerca.
La proposta è stata accolta con favore e partecipazione da parte del personale medico, infermieristico e da molti amici, che hanno deciso di contribuire a una raccolta fondi poi devoluta in parte alla Fondazione AIRC, a sostegno della ricerca sul cancro, e in parte all’Associazione ANFFAS di Macerata, che opera in favore di persone con disabilità e delle loro famiglie.
Un gesto significativo che ha trasformato un momento personale in un’occasione concreta di solidarietà.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all’avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente richieste di chiarimenti riguardo i quesiti del referendum del 8-9 giugno 2025. Ecco di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana.
L’8 e il 9 giugno 2025 si vota su quattro dei cinque quesiti referendari in materia di lavoro, che propongono modifiche sui licenziamenti, contratti a termine ed appalti, puntando a rafforzare le tutele per i lavoratori e ridefinire la disciplina nei rapporti di lavoro, ed infine il quinto in tema di dimezzamento del tempo della residenza legale per lo straniero maggiorenne extracomunitario al fine della richiesta della cittadinanza italiana.
Il primo quesito riguarda l’abrogazione o meno del d.l. 23/20215 in materia di regime sanzionatorio del licenziamento illegittimo, e, pertanto, la disciplina delle conseguenze giuridiche dei licenziamenti ritenuti illegittimi nelle aziende di dimensioni medio-grandi (qui la video spiegazione).
Attualmente, la legge Fornero prevede, per gli assunti dopo marzo 2015, in alcune ipotesi la reintegrazione del posto lavoro e in altre ipotesi una tutela di tipo indennitario, il licenziamento resta risolutivo ma ha come sanzione il pagamento di un'indennità, pari a 24 mesi di retribuzione. Oggi il sistema sanzionatorio è molto simile a quello dell'art 18 grazie anche all'intervento della Corte Cost., in sostanza anche il d.l. 23/2015 prevede la reintegrazione del lavoratore per insussistenza del fatto contestato e nel caso in cui l'infrazione viene punita dal codice disciplinare con una misura conservativa.
Qual è dunque la differenza? L'art. 18 prevede che il giudice possa fare un'indagine sul codice disciplinare e sul contratto collettivo che lo prevede per capire che cosa il contratto collettivo avrebbe previsto per quell'infrazione anche se non espressamente menzionata, spazio al giudice ampio per disporre la reintegrazione, mente nel d.l. 23, questo spazio è ridotto. Il punto più rilevante tra i due regimi sanzionatori è quello del licenziamento collettivo che nel dl 23 non prevede la reintegrazione, mentre nell'art. 18 prevede la reintegrazione per violazione dei criteri di scelta.
Il secondo quesito si riferisce al licenziamento illegittimo nelle piccole imprese. Nelle imprese che non raggiungono i requisiti dimensionali (fino a 15 dipendenti), oggi il licenziamento illegittimo è sanzionato con un indennizzo massimo di 6 mensilità (in alcuni casi fino a 13). Il referendum propone di eliminare questo tetto massimo, lasciando al giudice la piena libertà di decidere l'ammontare del risarcimento.
Il terzo quesito riguarda invece i contratti a termine (qui la video spiegazione). La disciplina attuale consente di stipulare contratti a termine senza causale per i primi 12 mesi; dopo tale periodo, sono richieste motivazioni specifiche e ci sono limiti numerici.
Il quesito referendario propone che i contratti a termine siano ammessi solo nei casi di sostituzione di lavoratori assenti o in altre ipotesi specificamente previste dai contratti collettivi. In assenza di queste condizioni, il contratto a termine non sarebbe più possibile.
Il quarto quesito inoltre tratta della responsabilità solidale negli appalti per infortuni sul lavoro. Il referendum intende abrogare l'eccezione prevista dalla normativa attuale sulla responsabilità solidale negli appalti. Oggi, se l'appalto riguarda attività con rischi specifici dell'appaltatore, l'impresa committente non è solidalmente responsabile per gli infortuni sul lavoro.
Con l'abrogazione di questa eccezione, la responsabilità solidale si estenderebbe anche a questi casi: la ditta appaltante sarebbe sempre responsabile, insieme all'appaltatore, per i danni derivanti da infortuni sul lavoro, anche quando questi riguardano rischi specifici dell'appaltatore.
Il quinto quesito infine riguarda la cittadinanza italiana per il maggiorenne extracomunitario straniero (qui la video spiegazione). Il referendum chiede di dimezzare da 10 a 5 anni il tempo di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta della concessione della cittadinanza italiana.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L'amministrazione comunale di Sarnano condanna fermamente l'ennesimo atto vandalico che ha colpito il territorio. Questa volta a farne le spese sono stati i campi da tennis comunali, recentemente oggetto di un importante intervento di riqualificazione.
«Nei giorni scorsi - tra venerdì e sabato - stavamo ultimando i lavori ai campi da tennis per restituire alla cittadinanza, entro pochi giorni, una struttura moderna e funzionale per la pratica del tennis anche in estate», ha spiegato il sindaco Fabio Fantegrossi.
«Purtroppo, nelle ultime ore abbiamo constatato che ignoti vandali hanno gravemente danneggiato il manto superficiale del campo, gettando laterizi e mattoni sul nuovo strato di resina appena applicato. Questo gesto ha provocato fori e danneggiamenti che renderanno necessario un intervento di ripristino e, conseguentemente, il rinvio della riapertura».
A causa di questi danni, l’inaugurazione del campo da tennis dovrà essere necessariamente posticipata di alcune settimane. «È un gesto vile - prosegue il sindaco - che colpisce non solo una struttura pubblica, ma l’intera comunità. Abbiamo sporto denuncia contro ignoti, e confidiamo che le indagini delle forze dell'ordine possano portare al più presto all’identificazione dei responsabili. È fondamentale porre fine a questa catena di atti vandalici che da mesi interessa diverse aree del nostro comune, dal Parco del Serafino ad altre zone centrali».
Sul posto sono presenti videocamere di sorveglianza: la polizia locale e i carabinieri stanno già visionando le immagini per risalire agli autori del danneggiamento. «Ci tengo a ringraziare i cittadini che ci stanno aiutando a monitorare il territorio - conclude Fantegrossi -. L’invito che rivolgo a tutti è quello di continuare a segnalare tempestivamente comportamenti sospetti. Solo insieme possiamo tutelare il nostro patrimonio pubblico».
Da lunedì 9 giugno al prossimo 11 luglio, i nuovi impianti sportivi a disposizione presso l’istituto IV Novembre ospiteranno un appuntamento che è tradizione per i piccoli del capoluogo.
Sarà infatti la 14° edizione. Il Camp tornerà dopo un anno di pausa complice il trasloco da via Valerio all’attuale sede ed in attesa del moderno e grande campus che sta sorgendo in viale Indipendenza.
Il Centro Estivo 2025 offrirà la possibilità di divertirsi con calcio a5, pallavolo, basket, atletica, judo e lotta. All’aperto per lo più, ma anche al chiuso in caso di maltempo. Una grande varietà di attività, sana e salutare, per tutti i gusti.
L’iniziativa come sempre è rivolta ai bambini dai 6 ai 14 anni di età e si svolgerà dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14.
Tutte le lezioni saranno tenute da istruttori federali e animatori qualificati, ogni giorno una disciplina sportiva verrà alternata da giochi educativi e non mancheranno ulteriori occasioni di svago grazie a momenti ludici, tornei di gruppo, cussiadi.
Presentato a Tolentino nella sede di Mastri Pellettieri il corso di Tecnico superiore per i processi di ricerca, sviluppo e produzione dei prodotti del sistema moda (Bags and Leather Fashion) di Its Smart Academy. Il corso del biennio 2025-2027 è completamente gratuito e prevede 1800 ore di cui 800 ore di tirocinio presso aziende del territorio e 1000 ore di attività didattiche e laboratoriali ed un esame di stato finale (prova scritta, pratica e orale) per conseguire il diploma. L’85% dei corsisti ITS Smart Academy sono assunti a pochi mesi dal diploma.
Hanno partecipato alla presentazione Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino, Giuliana Bernardoni, presidente del Consorzio Mastri Pellettieri di Tolentino, Andrea Santori, presidente della Fondazione Its Nuove Tecnologie per il Made in Italy, Gianluca Petroselli, coordinatore dei corsi moda di Its Smart Academy.
Le aule e i laboratori dove si tengono i corsi sono stati riqualificati con il concorso anche del Comune oltre 20 anni fa. Il corso nasce per formare professionisti altamente specializzati in grado di contribuire attivamente allo sviluppo e all’innovazione del settore moda, rispondendo in modo concreto alle esigenze delle aziende locali e regionali.
Possono iscriversi al corso, a seguito di selezione, i giovani e gli adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e coloro che, in possesso di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, abbiano frequentato un corso annuale Ifts. I corsi sono aperti anche a studenti laureati che vogliono perfezionare la propria preparazione.
Il diploma conseguito è il diploma statale di tecnico superiore per i processi di ricerca, sviluppo e produzione dei prodotti del sistema moda. Le competenze acquisite saranno riferibili al V livello del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF).
"Punti di forza dell'Its – afferma Andrea Santori, presidente della Fondazione ITS Nuove Tecnologie per il Made in Italy – sono la capacità di ascolto delle necessità delle aziende che, assieme ai docenti ITS, strutturano i contenuti dei corsi formativi. Inoltre, grazie alle 800 ore di tirocinio, le aziende possono conoscere a fondo gli studenti e offrire loro un percorso lavorativo".
I settori di impiego in azienda post corso sono: ricerca e sviluppo prodotto nel settore moda, selezione e gestione delle materie prime, traduzione dei concept stilistici in soluzioni tecniche e produttive, ottimizzazione dei processi produttivi attraverso tecnologie innovative, sostenibilità e riduzione degli sprechi nella produzione.
Elemento centrale di questa iniziativa è la collaborazione con il Consorzio Mastri Pellettieri di Tolentino. Il coinvolgimento diretto delle imprese garantisce una formazione aderente alla realtà produttiva, aumentando le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Grazie al supporto del Consorzio, gli allievi potranno confrontarsi con professionisti del settore e vivere esperienze formative concrete, arricchendo il proprio bagaglio tecnico e professionale.
Il Consorzio Mastri Pellettieri di Tolentino vanta oltre 15 anni di esperienza nell'organizzazione di corsi di specializzazione nel settore dell'Artigianato della pelle a Tolentino, culla delle tradizioni legate all'attività della concia e della lavorazione della pelle e del cuoio, offrendo l'opportunità di frequentare corsi di alta specializzazione nel settore dell'Artigianato della Pelle per apprendisti/artigiani del settore della moda e del tessile.
Il Consorzio dispone di un'aula informatizzata con Programmi di Cad, per lo svolgimento delle lezioni di disegno e progettazione, con annesso Plotter per la realizzazione del taglio dei modelli, con misure e descrizioni delle parti del prodotto e del materiale impiegato e di un’aula lavoro, attrezzata con macchina da taglio a controllo numerico, per l'insegnamento CAM e di altri macchinari come spaccapelle, scarnitrice, macchine da cucire, lissatrice e utensili da banco, per la realizzazione dei prodotti completi di pelletteria.
"Il Consorzio Mastri Pellettieri di Tolentino - ha detto Giuliana Bernardoni, dal 2009 Presidente del Consorzio accreditato dalla Regione Marche - è costituito da 9 aziende pellettiere e conta un fatturato annuo pari a 8 milioni di euro, grazie all'attività di 100 addetti che producono complessivamente un milione di pezzi annui tra borse, valigeria, agende e articoli di piccola pelletteria. In oltre 15 anni di attività abbiamo formato oltre 800 corsisti, più di 500 hanno avuto modo di essere inseriti nelle attività produttive. Ci dà sempre una grande soddisfazione vedere la meraviglia negli occhi dei partecipanti a fine corso che dicono: che meraviglia, abbiamo costruito un prodotto". Le preiscrizioni sono aperte: https://www.itssmart.it/iscrizioni/ ed il corso inizierà indicativamente nel mese di ottobre.
Durante la consueta pausa estiva del traffico ferroviario, a Macerata prende il via il secondo step dei lavori di ammodernamento e elettrificazione della linea ferroviaria. Un intervento strategico e atteso, destinato a concludere i cantieri già avviati lo scorso anno, che punta a trasformare radicalmente l’area della stazione e piazza XXV Aprile.
A comunicare l’avvio dei lavori è il Comune, che, in accordo con RFI (Rete Ferroviaria Italiana), ha autorizzato una deroga acustica per consentire dieci notti di attività rumorose tra le 22:00 e le 4:00 del mattino. L’eccezione riguarderà un periodo complessivo di 80 giorni, in corso fino al 31 agosto, e sarà limitata ai soli giorni strettamente necessari per alcune lavorazioni specifiche.
Le attività notturne, spiegano dal Comune, serviranno a realizzare micropali di fondazione, nuove pensiline e un marciapiede nell’ambito del più ampio piano di rinnovamento della stazione. Un progetto complessivo da 20 milioni di euro, finanziato con risorse del Piano nazionale complementare (PNC), che non si limita all’infrastruttura ferroviaria ma prevede anche il miglioramento sismico dell’edificio viaggiatori, il restyling architettonico della struttura, nuovi parcheggi, spazi verdi con nuove alberature, una pista ciclabile e un’area pedonale.
"Un intervento di grande valore - sottolinea l’amministrazione - che renderà la zona della stazione più moderna, accessibile e funzionale per cittadini, viaggiatori e studenti".