L'Atac Civitanova S.p.A., in qualità di gestore del Servizio Idrico Integrato del Comune di Civitanova Marche, comunica che dalle ore 8:00 di domani, mercoledì 8 gennaio 2025, e per una durata complessiva stimata di circa 180 giorni, inizieranno i lavori per la sostituzione della rete di distribuzione idrica in via del Casone, per i quali si renderà necessaria la regolamentazione temporanea della circolazione stradale e l’occupazione di suolo pubblico e loro pertinenze determinate da lavori sulla sede stradale.
Scattano dunque le seguenti limitazioni: occupazione semicarreggiata nord di via del Casone con regolamentazione della viabilità a senso unico alternato, regolamentato da postazioni semaforiche mobili, per tratti di lunghezza complessiva massima di 150 metri (30 mt prima e dopo l’area occupata dal cantiere) e costituzione di divieto di sosta e fermata per il tratto interessato dai lavori.
Nello specifico si procederà in cinque stralci:
TRATTO 01-05: occupazione semicarreggiata nord: la regolamentazione della viabilità sarà a senso unico alternato, regolamentato da postazioni semaforiche mobili, per tratti di lunghezza complessiva massima di mt. 150 (30 mt prima e dopo l’area occupata dal cantiere)
INCROCIO 01: chiusura temporanea via Sacconi per il tempo strettamente necessario al ricollegamento, circa 3 gg.
INCROCIO 02: chiusura temporanea via Marchetti per il tempo strettamente necessario al ricollegamento, circa 5 gg.
INCROCIO 03: chiusura temporanea via Cialdini per il tempo strettamente necessario al ricollegamento, circa 7 gg.
INCROCIO 04: chiusura temporanea via Bixio per il tempo strettamente necessario al ricollegamento, circa 7 gg.
INCROCIO 05: chiusura temporanea via F.lli Bandiera per il tempo strettamente necessario al ricollegamento, circa 10 gg.
Occupazione per i lavori della semicarreggiata nord del tratto interessato dai lavori. Divieto di sosta e di fermata su tutto il tratto interessato dai lavori. Le date indicate sono soggette a possibili variazioni in corso d’opera, i lavori inizieranno dal tratto 01-02.
Per garantire l’accesso all’area di deposito individuata, sarà necessario demolire un muretto dell’altezza di circa 30 centimetri e lunghezza di circa 5 metri, al fine di consentire l’accesso in sicurezza all’area di deposito e la custodia dei mezzi.
L’amministrazione di Atac Civitanova spa, in una nota, "si scusa in anticipo per il disagio alla viabilità causato dagli indispensabili lavori di rinnovamento dei servizi tecnologici a servizio della città, e coglie l’occasione per ringraziare i residenti e le attività per la comprensione e la collaborazione".
Quando si parla di sci in Europa, le località italiane sono sempre in cima alle preferenze di sciatori e appassionati di sport invernali. Con piste ben curate, panorami mozzafiato e un’ospitalità unica, le nostre montagne offrono un’esperienza indimenticabile. Ma quali sono i segreti che rendono le località sciistiche italiane così apprezzate, tanto da essere considerate tra le migliori del continente? Ecco una guida che vi condurrà tra i motivi del loro straordinario successo.
Piste per tutti i gusti: varietà e qualità
Uno dei motivi principali per cui le località sciistiche italiane sono così amate è la grande varietà di piste. Dalle discese tecniche per esperti ai percorsi più facili per principianti e famiglie, le montagne italiane offrono soluzioni per tutti i livelli. Località come Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio e Livigno sono celebri per la qualità delle loro piste, curate quotidianamente per garantire una sciata sicura e piacevole.
Un altro punto di forza è l’attenzione alle infrastrutture. Impianti moderni e veloci, dotati di riscaldamento e copertura, assicurano un comfort impareggiabile. Anche i servizi a valle, come noleggi di attrezzature, scuole di sci e aree relax, contribuiscono a rendere l’esperienza piacevole per ogni sciatore. Questo approccio completo e organizzato è uno dei motivi per cui le nostre località sono considerate tra le migliori d’Europa.
Non bisogna dimenticare il grande lavoro che viene fatto per garantire la sicurezza delle piste. Gli operatori, infatti, si assicurano che ogni percorso sia privo di rischi e ben segnalato, rendendo le località italiane ideali anche per i meno esperti o per le famiglie con bambini.
Paesaggi mozzafiato e ospitalità unica
Le località sciistiche italiane non sono solo un paradiso per gli amanti dello sport, ma offrono anche panorami naturali spettacolari. Le Dolomiti, patrimonio UNESCO, regalano viste indimenticabili che aggiungono un valore unico alla vacanza in montagna. Sciatori e visitatori possono godere di paesaggi che uniscono neve, cieli limpidi e suggestivi borghi di montagna.
A fare la differenza è anche l’ospitalità italiana, riconosciuta in tutto il mondo. Rifugi accoglienti dove gustare piatti tipici, hotel curati nei dettagli e un’accoglienza calorosa rendono le località italiane un’esperienza speciale. È proprio questa combinazione tra sport e tradizione che attira ogni anno migliaia di turisti, sia italiani che stranieri.
Molte località sciistiche italiane organizzano anche eventi esclusivi durante la stagione invernale, come mercatini di Natale, festival della neve e competizioni sportive internazionali. Questi eventi non solo arricchiscono l’offerta turistica, ma creano anche un’atmosfera magica che rende ogni soggiorno indimenticabile.
I migliori comprensori sciistici per gli appassionati
Tra i motivi del successo delle località sciistiche italiane c’è anche l’organizzazione di comprensori all’avanguardia. La Vialattea, il sito per chi ama la montagna e gli sport invernali, è un esempio perfetto di eccellenza. Con oltre 400 km di piste che collegano diverse località, tra cui Sestriere e Sauze d’Oulx, questo comprensorio offre un’esperienza completa per gli appassionati di sci.
Ciò che rende la Vialattea e altri migliori comprensori sciistici così apprezzati è la possibilità di combinare discese emozionanti con una vasta gamma di attività complementari. Dalle ciaspolate alle escursioni guidate, dalle lezioni di sci personalizzate alle aree dedicate allo snowboard, c’è sempre qualcosa per tutti. Inoltre, la presenza di ristoranti gourmet e spa di lusso permette di concludere la giornata sulla neve con momenti di relax e benessere.
I comprensori italiani si distinguono anche per l’attenzione verso le famiglie, con programmi dedicati ai bambini e strutture pensate per i più piccoli, come parchi giochi sulla neve e baby club. Questo rende l’Italia una meta ideale non solo per gli sportivi, ma anche per chi cerca una vacanza invernale all’insegna della condivisione e del divertimento.
Perché scegliere l’Italia per la tua vacanza invernale?
Le località sciistiche italiane continuano a primeggiare grazie a una combinazione vincente di piste eccellenti, paesaggi unici e ospitalità calorosa. Che siate esperti sciatori in cerca di emozioni o famiglie che desiderano trascorrere una vacanza all’insegna del relax, l’Italia offre tutto ciò che si può desiderare. Non resta che indossare gli sci e vivere un’esperienza indimenticabile tra le montagne più belle d’Europa!
In un mondo globalizzato, saper costruire valide relazioni di cooperazione internazionale è una risorsa per tutte le persone, ma anche, soprattutto, per i giovani.
Ampliare gli orizzonti culturali e magari apprendere una nuova lingua, può aiutare se stessi, per esempio in ottica di una carriera futura, ma anche gli altri, poiché lo scambio è sempre una risorsa.
Inoltre, il confronto con altre culture, favorisce il pensiero critico, facendo crescere e contribuendo a formare opinioni in merito le questioni globali.
Vediamo quali sono le modalità di creazione di networking per gli adolescenti, più adatte e quali le esperienze più significative che si possono fare oggi.
I viaggi studio all’estero: un’opportunità di esperienza sul campo
I viaggi studio all’estero non sono certo una novità e sono sicuramente il mezzo più apprezzato dai giovani, per fare un’esperienza culturale e magari apprendere una nuova lingua.
I viaggi studio possono essere organizzati tramite diversi istituti, sia pubblici che privati e spesso vi è la possibilità di accedere ad agevolazioni statali, come il concorso inpsieme 2025.
Questo è un bando, indirizzato ai figli dei dipendenti di Pubblica Amministrazione che possiedono i requisiti necessari e che può favorire un’esperienza di studio estera completa, presso campus certificati, per l’apprendimento di una nuova lingua, ma non solo.
In alcuni casi poi, sono proprio le scuole superiori ad organizzare scambi culturali all’estero per i propri studenti più talentuosi.
Vi sono differenti programmi esistenti, alcuni dei quali prevedono vitto e alloggio compreso, presso famiglie straniere e frequentazione delle scuole locali convenzionate, per seguire lo stesso programma iniziato in Italia ed ottenere quindi, il conseguimento della maturità.
Questi percorsi possono essere svolti sia in Europa che all’estero.
Ancora, partecipare a programmi come quelli di Erasmus+o simili, che offrono opportunità di viaggio e studio all’estero, sono ottimi metodi per incoraggiare lo scambio culturale e rafforzare il senso di appartenenza a una comunità mondiale.
Il viaggio studio quindi, possiamo dire essere il metodo principale per rafforzare i legami e creare cooperazione fra studenti.
Gli eventi internazionali per giovani studenti
Per chi non ama viaggiare e preferisce uno scambio meno totalizzante di quello che può implicare un’esperienza di vita all’estero, gli eventi internazionali sono sempre un’ottimo modo per acquisire competenze.
Seminari, Workshop gratuiti, si tengono oggi in tutto il mondo negli ambiti più svariati: dallo sport, all’arte, per passare dalle scienze.
Eventi come le Olimpiadi della matematica, che vede coinvolti i migliori studenti da tutto il mondo, o i programmi promossi dall’ ESA (European Space Agency) nell’ambito della fisica e dell’astronomia, sono occasioni molto ambite per gli appassionati, che possono favorire lo scambio e la cooperazione. Inoltre, si rivelano ottime occasioni per far pratica con una lingua straniera.
Le piattaforme digitali per imparare a comunicare efficacemente
Esistono molte app e siti web, progettati per connettere studenti di tutto il mondo, come eTwinning o Global Penfriends. Queste piattaforme nascono con l’intento di mettere in condizioni di comunicare studenti da tutto il mondo.
Migliorare le proprie competenze linguistiche, tramite l’interazione con coetanei di altri Paesi, rappresenta un modo efficace e naturale per migliorare la fluidità linguistica. Inoltre, l'apprendimento di una lingua in un contesto reale, può rendere lo studio più coinvolgente e motivante, rispetto allo stare in aula.
È importante però sempre verificare le chat, per non trovarsi in situazioni spiacevoli. Oggi esistono molti programmi di questo tipo che creano ambienti di interazione sicuri, proprio per evitare spiacevoli inconvenienti.
Tramite la connessione e la conversazione quotidiana, è possibile anche creare legami significativi che possono favorire esperienze di viaggio future. Si tratta quindi di un buon inizio per far pratica con la lingua, anche in vista di un viaggio studio.
Un tiepido pomeriggio d’estate in un giardino vicino al mare, la casa dei nonni, una bambina cammina curiosa accanto ad un’aiuola che costeggia il sentiero di sassolini che collega il cancello alla porta dell’ingresso. Ogni fiore celebra un colore e racconta storie di sogni che suo nonno ha seminato con mani pazienti.
Lei avanza attratta dal profumo che l’avvolge, sente nell’aria un anelito di spensieratezza e di promesse. Sta per abbracciare i suoi nonni e varcherà la soglia della casa che per lei è un tempio sacro di ricordi e segreti, dove ogni stanza, seppur familiare, nasconde il fascino di ciò che resta da scoprire.
Arriva alla grande cucina, il cuore pulsante dell’abitazione. Il luogo di emozioni espresse e taciute, di pensieri condivisi, di dolori, delusioni, aspettative tradite e gioie. Tutto intorno ad un tavolo, testimone silente di storie vissute.
Nel passato che si intreccia al presente lei si muove con naturalezza, sente di far parte di questo mondo. C’è un richiamo antico che la spinge a salire i due scalini che separano il quotidiano dalla sala dei pranzi delle feste. In mezzo una scala, che come per magia la guida verso l’alto, al piano di sopra, dove l’attende la sua stanza preferita.
La porta è semi aperta, le persiane socchiuse, nella penombra si intravede il pulviscolo che prende forma dalla luce dei pallidi raggi di un tramonto estivo.
Nell’aria l’odore inconfondibile di carta ingiallita, rilegata in vecchi libri disposti ordinati uno dietro l’altro, pronti a raccontare storie di amori, di avventure e di misteri.
Quelle mura l’attraggono e come in un incantesimo la guidano nel regno della fantasia dove illimitati mondi si dischiudono ed insieme a loro la possibilità di vivere infinite vite.
La bambina trova qui la sua quiete, circondata dai libri, in ognuno una promessa di emozioni, sogni e progetti. Un rifugio di parole ed immaginazione in cui poter volare con cuore leggero e curioso.
Tornare indietro con la memoria alla stanza dei sogni della nostra infanzia, ci permette di riavvicinarci al luogo dell’anima del nostro bambino interiore.
Qui possiamo ricontattare le nostre passioni più vere e comprendere gli interessi che ci appartengono nel profondo, che rappresentano la nostra essenza più autentica.
Da bambini siamo stati magici, perchè connessi con la nostra parte più integra e non ancora contaminata dal mondo esterno. Allora, avevamo la purezza originaria dell’anima, l’unica in grado di svelarci le nostre attitudini e talenti.
Provare a ricordare il modo in cui giocavamo da bambini ci potrebbe aiutare a comprendere molto di noi e dei nostri desideri, a volte, ancora inespressi.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al risarcimento danni derivanti dallo smarrimento del proprio bagaglio in occasione della partenza per le vacanze natalizie.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: "Si può chiedere il risarcimento danni alla compagnia aerea per il furto di oggetti contenuti nel proprio bagaglio depositato in stiva durante il viaggio?"
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi il Giudice di Pace di Pistoia, il quale ha approfondito e disciplinato in modo del tutto innovativo, una nuova fattispecie in materia di tutela del passeggero e di danno da vacanza, stabilendo testualmente quanto segue: "Nei casi di smarrimento di bagagli, è da ritenersi pacifico che il danno e la relativa responsabilità siano da attribuire esclusivamente al vettore ai sensi della Convezione di Montreal, del codice del consumatore e dell’art. 1681 c.c., non potendo essere invocata una colpa in capo alla impresa di handling gerente il traffico di bagagli presso lo scalo aeroportuale, in virtù del contratto sottoscritto col cliente" (Giudice di Pace di Pistoia, Sent. n. 902/2013).
Difatti l’articolo 1681 del codice civile citato nella menzionata sentenza, prevedendo testualmente al comma 1° quanto segue: "Salva la responsabilità per il ritardo e per l'inadempimento nell'esecuzione del trasporto, il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e della perdita o dell'avaria delle cose che il viaggiatore porta con sé, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno”, stabilisce, pertanto, una presunzione di colpevolezza a carico del vettore per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio.
Circostanza questa che opera sul presupposto che sussista un nesso di causalità tra l’evento dannoso occorso al viaggiatore e l’esecuzione del trasporto. A tal proposito, occorre rilevare che al fine di ampliare la tutela del consumatore/viaggiatore, il legislatore ha previsto un onere probatorio aggravato in capo al vettore, e dunque, alla compagnia aerea, alla quale sia mosso un addebito circa la propria responsabilità.
Difatti la stessa dovrà dimostrare di aver adottato tutte le opportune precauzioni e di aver posto in essere l’esatto adempimento della propria prestazione, oltre alla sopravvenienza per caso fortuito o forza maggiore, di un evento imprevedibile ed improvviso, dal quale sia derivato il fatto lesivo ai danni del viaggiatore, il quale al contrario, dovrà semplicemente dimostrare la sussistenza di un contratto di trasporto col vettore, nonché l’evidente nesso causale col furto subito.
In aggiunta, è opportuno osservare come la sentenza citata, abbia apportato un contributo innovativo a tale disciplina, estendendo la responsabilità del vettore, non solo allo smarrimento dell’intero bagaglio, ma anche al furto degli oggetti in esso contenuti, escludendo tassativamente ogni responsabilità in capo alla ditta di smistamento dei bagagli selezionata dalla stessa compagnia aerea, la quale, in virtù della relazione contrattuale sussistente con lo sfortunato turista e perfezionato al momento dell’acquisto del biglietto, resterà in ogni caso, l’unica obbligata a provvedere al trasporto, alla custodia e a tutte le attività funzionali.
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice e in linea con la più autorevole giurisprudenza di merito e di legittimità in tema di risarcimento danni da furto di bagaglio, si può affermare che: "Con l’acquisto del biglietto aereo, il viaggiatore acquirente conclude un contratto che vincola la compagnia aerea all’esatto adempimento della propria prestazione, la quale comprende il trasporto e la custodia dei bagagli, con presunzione di colpa in capo a quest’ultima, per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio, operando sul presupposto di un nesso di causalità tra l’evento e l’esecuzione del trasporto, nonché legittimando le pretese risarcitorie per i danni patrimoniali e non patrimoniali da quest’ultimo sofferti" (Cass. Civ. sez. III, Sent. n. 12143/2016).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il Comune di Civitanova Marche organizzerà la terza edizione del Premio Ambasciatore della transizione ecologica, un percorso di formazione e sperimentazione sullo sviluppo sostenibile rivolto a studenti, professionisti e imprese per stimolare la presentazione di progetti sui temi della transizione ecologica che contribuiscono in misura considerevole a promuovere lo sviluppo sostenibile della Città di Civitanova.
“Facendo tesoro delle esperienze fatte”, ha ricordato Roberta Belletti, Assessore alla transizione ecologica, “quest’anno intendiamo migliorare il livello di approfondimento e specializzazione delle attività da svolgere per concorrere all’assegnazione del Premio”.
Per essere ammissibili, le iniziative devono coprire diversi ambiti di intervento: Transizione attraverso la creatività (progetti culturali e creativi in grado di costituire opportunità per lo sviluppo nel territorio, con funzioni anche sociali, economiche e ambientali legate alla promozione di competenze e alla realizzazione di prodotti in contesti innovativi e culturali); Mobilità sostenibile (progetti sulla riorganizzazione dello spazio stradale e del territorio, miglioramento del trasporto pubblico e della mobilità condivisa, mobilità attiva, riorganizzazione logistica urbana, ecc.; Cambiamenti climatici (progetti innovativi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, conservazione degli ecosistemi, riforestazione urbana, riduzione della deforestazione e del degrado, azioni volte a riciclare di più, promuovere prodotti biologici); Transizione verso l’economia circolare (progetti che facciano riferimento a prodotti appositamente progettati per essere facilmente riciclabili, tecniche, realizzazione prodotti con materiali provenienti dal riciclo, utilizzo condiviso di beni o servizi; Transizione dell’acqua, si rivolge a progetti, attività o servizi innovativi per il risparmio idrico in ambito urbano, industriale, agricolo ecc.).
I progetti selezionati saranno accompagnati da professionisti esperti nelle successive fasi di sviluppo e valorizzati attraverso iniziative mirate, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di adottare buone pratiche locali.
“Questo percorso rappresenta un’opportunità unica per mettere in rete competenze, esperienze e creatività, contribuendo concretamente alla crescita sostenibile della città di Civitanova Marche,” ha aggiunto l’Assessore Belletti.
Ultimo giorno con i mercatini di Natale a Civitanova Marche. Domenica 5 gennaio, dalle ore 8:00 alle 20:00, in piazza XX Settembre e vialetti si svolgeranno i mercatini realizzati nell’ambito del cartellone degli appuntamenti natalizi “Un universo di eventi” dall'amministrazione comunale, con il patrocinio dell’Assessorato al Commercio. Per l’occasione, saranno allestite le bancarelle a cura della “Moroncini Maria Dolores” e della “My Love eventi”. Sempre domenica, si potranno acquistare anche i prodotti alimentari della Coldiretti.
Scattano dunque divieti di sosta e transito sulla piazza e vialetto sud. Domenica 5 gennaio, inoltre, sarà anche l’ultimo giorno di sospensione per il periodo natalizio della zona a traffico limitato in centro.
Sempre domenica 5 gennaio, il Centro per la Famiglia promosso dall’Assessorato alla Famiglia della Città di Civitanova Marche e gestito dall'Asp Paolo Ricci all’interno del Progetto Civitanova Città con l’Infanzia propone dalle ore 16,00 alle 19,00, Aspettando la Befana, alla palazzina sud del Lido Cluana nello spazio della Casa di Babbo Natale.
Altri due appuntamenti sempre alla Casa dio Babbo Natale del Lido, venerdì 3 gennaio con il progetto Orchestra parallela de "Il Palco laboratorio musicale" e il 4 gennaio con "Gustosissimo: favole, ricette, laboratorio di cucina" con Claudia Brattini, Carolina D’Angelo e Le Tate senior. Ingresso libero e gratuito.
In occasione del "Capodanno in Piazza", organizzato dal comune di San Severino Marche in collaborazione con la Pro Loco, è stata emessa un'ordinanza sindacale volta a garantire la sicurezza e il decoro urbano durante i festeggiamenti previsti per la notte tra il 31 dicembre 2024 e il 1 gennaio 2025.
La misura è stata adottata per prevenire situazioni di pericolo legate all’affluenza prevista in piazza del Popolo e nelle aree limitrofe, in conformità al piano di sicurezza.
Le principali disposizioni dell'ordinanza prevedono il divieto di vendita per asporto e somministrazione in vetro e lattine. Viene vietata la somministrazione di bevande in bicchieri di vetro e la vendita per asporto in contenitori di vetro o alluminio dalle ore 21:00 del 31 dicembre 2024 alle ore 6:00 del 1° gennaio 2025, eccetto il servizio al tavolo.
Viene inoltre vietato l’utilizzo di bottiglie e contenitori in vetro. È vietata l’introduzione e l’uso di tali materiali in piazza del Popolo durante gli stessi orari. Inoltre viene vietato l’uso di dispositivi che producano scintille in piazza del Popolo e il divieto di fuochi d’artificio e materiali pirotecnici.
Non è consentita l’accensione di fuochi d’artificio, petardi, razzi, fumogeni e altri dispositivi pirotecnici di categoria F1, F2 e F3. Gli esercizi commerciali dovranno esporre in modo visibile al pubblico copia dell’Ordinanza. Le violazioni alla stessa saranno sanzionate con multe amministrative da 25 a 500 euro e, nei casi più gravi, con denunce all'autorità giudiziaria.
Emesse anche due ordinanze che disciplinano viabilità, sosta e limiti acustici per garantire sicurezza, ordine pubblico e il regolare svolgimento della manifestazione.
Sono stati introdotti i seguenti divieti: divieto di transito e sosta in piazza del Popolo (dal civico 19 al civico 45) e divieto di sosta in via Ercole Rosa (fino all’intersezione con viale Bigioli). Dalle ore 17 divieto di transito e sosta in tutta piazza del Popolo e in via Ercole Rosa, esteso anche a via Garibaldi (eccetto residenti).
Per mercoledì 1 gennaio 2025 i divieti di transito e sosta resteranno in vigore fino alle ore 08, al termine delle operazioni di pulizia e sgombero. Altra ordinanza stabilisce una deroga temporanea ai limiti delle emissioni sonore per l’evento "Capodanno in Piazza 2024": le emissioni sonore saranno consentite dalle ore 22:30 del 31 dicembre 2024 fino alle ore 02:59 del 1 gennaio 2025.
A partire dalle ore 02:00, il volume dovrà essere gradualmente ridotto per tutelare la quiete pubblica. Dopo le 02:59, tutti gli impianti sonori dovranno essere spenti, sia all’interno che all’esterno dei locali.
L’inosservanza delle disposizioni comporterà sanzioni pecuniarie fino a 500 euro. Inoltre, resteranno valide le prescrizioni di legge per la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico.
La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di gennaio 2025. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI GENNAIO 2025
1 gennaio: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti h. 08.00/14.00
2 gennaio: Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare h. 08.00/14.00
3 gennaio: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti h. 08.00/14.00
4 gennaio: Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare h. 08.00/14.00
5 gennaio: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti h. 08.00/14.00
6 gennaio: Polizia Locale Corridonia Km 85+00 mare-monti h 08:00/13:00
7 gennaio: Polizia Locale Montecosaro Km. 102-400 mare-monti h.08.00/13.00
8 gennaio: Polstrada Macerata Km 79-070 mare-monti h. 08.00/14.00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare h. 08.00/14.00
9 gennaio: Polstrada Macerata Km 79-070 mare-monti h. 08.00/14.00; Polstrada Macerata Km 104-200 monti-mare h. 08.00/14.00
10 gennaio: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti h. 08.00/14.00
11 gennaio: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti h. 08.00/14.00
12 gennaio: Polstrada Macerata Km 79+070 mare-monti h. 08.00-14.00
13 gennaio: Polizia Locale Corridonia Km 85+00 mare-monti h 13:00/19:00
14 gennaio: Polizia Locale Montecosaro Km. 102-400 mare-monti h. 13.00/18.00
15 gennaio: Polstrada Macerata Km 79-070 mare-monti h. 08.00/14.00; Polstrada Macerata Km 104-200 monti-mare h. 08.00-14.00
16 gennaio: Polizia Locale Camerino Km 39-590 monti-mare h. 13:00/19:00
17 gennaio: Polstrada Macerata Km 79-070 mare-monti h. 08.00-14.00; Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare h. 08.00/1-4.00
18 gennaio: Polizia Locale Tolentino Km 77+270 monti-mare h. 08:00/13:00
19 gennaio: Polstrada Macerata Km 104+200 monti-mare h. 08.00-14.00
20 gennaio: Polizia Locale Montecosaro Km. 102-400 mare-monti h. 08.00/13.00
21 gennaio: Polizia Locale Camerino Km 39-590 monti-mare h. 08:00/13:00; Polizia Locale Tolentino Km 69-200 mare-monti h. 13:00/19:00
22 gennaio: Polstrada Macerata Km 79-070 mare-monti h. 08.00-14.00; Polstrada Macerata Km 104-200 monti-mare h. 08.00/14.00
23 gennaio: Polizia Locale Tolentino Km 69-200 mare-monti h. 13:00/19:00
24 gennaio: Polstrada Macerata Km 79-070 mare-monti h. 08.00 14.00
25 gennaio: Polizia Locale Tolentino Km 77-270 monti-mare h. 08:00/13:00; Polizia Locale Camerino Km 39-590 monti-mare h. 13:00/19:00
26 gennaio: Polstrada Macerata Km 104-200 monti-mare h. 08.00 14.00
27 gennaio: Polizia Locale Tolentino Km 77-270 monti-mare h. 08:00/13:00
28 gennaio: Polizia Locale Montecosare Km. 102-400 mare-monti h. 08.00-13.00
29 gennaio: Polstrada Macerata Km 79-070 mare-monti h. 08.00 14.00
30 gennaio: Polizia Locale Camerino Km 19-590 monti-mare h. 08:00/13:00
31 gennaio: Polizia Locale Camerino Km 39-590 monti-mare h. 08:00-13:00
Si è svolto con grande successo nella suggestiva cornice di Villa Anitori, a Loro Piceno, il tradizionale evento per lo scambio degli auguri natalizi, organizzato dal Rotary Club Tolentino. L’iniziativa, improntata all’amicizia e alla solidarietà, ha visto la partecipazione di numerosi soci e ospiti, uniti dallo spirito di condivisione che caratterizza le festività natalizie.
Durante la serata, il presidente del Rotary Tolentino, Giuseppe Bocci, ha sottolineato l’importanza del legame che unisce i membri del club, ribadendo il valore delle iniziative di solidarietà promosse durante l’anno. È stata un’occasione per riflettere sui progetti futuri e celebrare i risultati raggiunti, con un particolare pensiero rivolto alle persone in difficoltà e ai temi della comunità locale e internazionale.
Un momento centrale della serata è stata la raccolta fondi destinata a sostenere alcuni importanti service del club. I partecipanti hanno dimostrato grande generosità, contribuendo con entusiasmo a progetti che si propongono di migliorare la qualità della vita nella comunità locale e internazionale.
La location di Villa Anitori ha contribuito a rendere l’atmosfera ancora più magica, accogliendo i partecipanti con un’elegante mise en place e un menù raffinato, capace di soddisfare i palati più esigenti. La serata è stata arricchita da momenti di intrattenimento con le esibizioni di due ragazze del’Interact Tolentino, Brèda Margaret Taylor – Herbert e Rebecca Maria di Pietro, che hanno cantato diversi brani.
Nel corso dell’evento sono stati distribuiti doni ai bambini figli dei soci del club e c’è stata la cerimonia dell’entrata di un nuovo socio, Roberto Cesari di Macerata. Il Rotary Club Tolentino conferma il suo impegno a essere un punto di riferimento per la comunità, promuovendo valori di amicizia, servizio e solidarietà.
Una serata da ricordare, che ha saputo unire il calore umano con la voglia di costruire un futuro migliore, partendo proprio dalla forza delle relazioni e dalla volontà di fare del bene.
Un anno intenso quello che ci stiamo lasciando alle spalle. Il 2024 è stato un anno che abbiamo cercato di raccontare al meglio, tra i fatti di cronaca e i grandi eventi che hanno caratterizzato la provincia di Macerata e la Regione Marche. Articoli, foto, video: tutto ciò che potesse farvi sentire il più vicino possibile ai fatti narrati. Abbiamo raccolto le testimonianze dei protagonisti, le voci della gente, perché Picchio News è questo: il giornale tra la gente, per la gente.
Ci sono stati giorni bui, in cui abbiamo dovuto raccontare notizie tristi. Le alluvioni che hanno colpito la nostra provincia, i fatti di cronaca nera, eventi che ci hanno toccato profondamente. Ma ci sono stati anche giorni in cui abbiamo cercato di strapparvi un sorriso, con notizie di colore e racconti che celebravano la bellezza del nostro territorio.
Abbiamo dato spazio al mondo universitario, raccontando le vicende e gli eventi che hanno interessato gli atenei di Macerata e Camerino. Abbiamo seguito il meglio dello spettacolo, della cultura e dello sport, con un occhio sempre attento alle eccellenze locali e alle storie che meritavano di essere raccontate.
Ora non ci resta che conservare tutti questi momenti e guardare con speranza e fiducia al nuovo anno che ci aspetta. Con la promessa di continuare a raccontarvi tutto questo e molto di più. Grazie di cuore a tutti i nostri lettori, che ogni giorno ci scelgono e si rendono partecipi della nostra comunità online.
Auguri di un felice e sereno anno nuovo a tutti voi, con l’impegno di restare sempre al vostro fianco per informarvi al meglio.
«Il Padre si mette di nuovo lui per primo in cammino, si fa Pellegrino di Speranza andando incontro al fratello maggiore per sanare, con un dono d’amore nuovo e del tutto gratuito, le ultime conseguenze del peccato. Questo è il Giubileo». Con la parabola del Figlio prodigo citata nella sua omelia, il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, ha celebrato l’Eucaristia per l’apertura diocesana del Giubileo nella Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata.
Le celebrazioni del 29 dicembre sono dapprima iniziate alle 17 con il pellegrinaggio dalla Chiesa dell’Immacolata verso piazza Vittorio Veneto. In tantissimi provenienti dalla città e da tutte le unità pastorali, insieme alle Istituzioni del territorio, rappresentante dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dai parlamentari, dai sindaci e da tutte le autorità civili e militari intervenute, si sono riversati in processione lungo il centro storico per partecipare all’unica Santa Messa pomeridiana della domenica in tutta la Diocesi. Un gesto, anch’esso di comunione, per accogliere l’invito rinnovato da papa Francesco durante la Vigilia di Natale a riscoprire la gioia di essere “peregrinantes in spem”.
In Cattedrale, il Vescovo ha spiegato ai fedeli come l’Anno Santo si prima di tutto un’occasione da vivere come «un nuovo e inaspettato dono di Dio» attraverso il quale compiere, a nostra volta, opere di bene, «andare verso il fratello che abbiamo ferito col nostro male e cercare di riparare, imitando il Padre con una nuova offerta di amore, di servizio e di condivisione».
Mons. Marconi ha poi ricordato quali sono le opere di bene che i fedeli sono chiamati a compiere durante il Giubileo: «Atti di amore a Dio con la preghiera di lode – ha detto –, atti di amore ai fratelli con la preghiera di intercessione, atti di carità, atti di fede, atti di speranza, che cercano di ricucire quell’armonia della famiglia umana che i nostri peccati hanno lacerato». Tornando alla parabola, il Vescovo ha così sollecitato a riflettere quale sia nel testo la “Porta Santa”: «È la porta di casa, la casa della famiglia dei figli di Dio, ma prima di tutto la porta di casa di ogni famiglia – ha raccomandato –, stasera, varcando la porta di casa, riflettete che varcate una Porta Santa, dove portare, con l’aiuto della grazia del Giubileo, un nuovo perdono, un nuovo desiderio di bene, l’inizio di un nuovo Pellegrinaggio di Speranza da fare insieme». Con un desiderio da condividere: «Andare gli uni verso gli altri, invitandoci a vicenda ad una nuova festa del perdono e della famiglia ritrovata».
Tra gli avvisi rivolti ai presenti, raccolti anche in piazza e nel vicino auditorium della Biblioteca Mozzi-Borgetti, infine, sono state ricordate le Chiese decretate Giubilari per i pellegrinaggi da compiere in Diocesi di Macerata fino al 28 dicembre 2025, data di chiusura dell’Anno Santo: oltre alla Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, il Santuario - Basilica della Mater Misericordiae, sempre a Macerata; il Santuario - Basilica di San Nicola a Tolentino; la Chiesa di San Domenico a Recanati; il Santuario - Chiesa del Monastero di Santa Sperandia a Cingoli; il Santuario del Santissimo Crocifisso a Treia; e la Chiesa del Suffragio a Porto Recanati. Per i fedeli sarà possibile ricevere in tali luoghi sacri l’indulgenza giubilare seguendo le consuete indicazioni della Chiesa (confessione sacramentale individuale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025, come nelle indicazioni della Bolla papale “Spes non confundit”.
Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, passa alla minaccia diretta contro l'Europa: se non comprate più gas e più petrolio dall'America, arriveranno sempre più dazi. La notizia si trova su tutti i principali quotidiani nazionali.
Con buona pace dei tanti che si illudevano che con Trump le cose potessero cambiare radicalmente, tutto procede secondo la stessa traiettoria e secondo lo stesso copione: l'Europa, con Trump come con Biden, seguita a essere trattata da Washington come una colonia di second'ordine, da umiliare e da sfruttare senza limiti.
L'Europa è dovuta entrare in guerra al fianco dell'Ucraina perché così ha voluto Washington, che sta conducendo la sua guerra contro la Russia utilizzando l'Ucraina e l'Europa come instrumenta belli. Ha dovuto fare le sanzioni alla Russia, distruggendo la propria economia, perché così ha chiesto la monarchia del dollaro.
Non ha più potuto ricevere il gas dalla Russia, dovendosi rivolgere all'America per averlo pagandolo decisamente di più. E adesso, dulcis in fundo, le viene intimato di acquistare più gas e più petrolio, pena l'attivazione di misure repressive quali sono i dazi. Come non mi stanco di ripetere, la salvezza, se vogliamo scomodare una categoria teologica, non arriverà mai da Washington, con Trump o senza Trump. Potrà forse giungere dai Paesi disallineati che a Washington stanno resistendo con dignità.
Trump, comunque lo si voglia intendere, resta una anomalia interna al sistema neoliberale, del quale fa comunque parte, come ora emerge da queste vili minacce rivolte all'Europa. Gli europei dovrebbero smettere una volta per tutte di perseverare nella propria subalternità mentale rispetto a Washington e dovrebbero principiare a immaginare seriamente la propria indipendenza dal giogo americano.
E mentre ciò accade, così ha pontificato Giorgia Meloni nei giorni scorsi: "La Russia rappresenta per noi una minaccia". Si tratta, a ben vedere, di una affermazione palesemente infondata e, di più, strutturalmente demenziale. Perché mai la Russia di Putin rappresenterebbe una minaccia per l'Europa, stante il fatto che l'Europa fino a tempi recenti ha avuto ottimi rapporti con la Russia? Su che basi Giorgia Meloni fa la sua grottesca affermazione? Lo pensa veramente o svolge ancora una volta la semplice parte di megafono della voce del padrone a stelle e strisce?
Anche un bambino di tre anni può consultare le mappe geografiche e scoprire che, dal 1989 ad oggi, la Russia non si è allargata verso l'Europa, ma al contrario si è "rimpicciolita". È stata la Nato, semmai, a espandersi a oriente, occupando gradualmente gli spazi dell'ex Unione Sovietica, accerchiando la Russia e portandola alla guerra di vampata nel 2022: guerra che coincide di fatto con il conflitto che la civiltà dell'hamburger ha fatto scaturire contro la Russia al fine di piegarla definitivamente.
Se solo Giorgia Meloni avesse studiato un po' di più e fosse meno viziata dall'ideologia imperialistica rispetto alla quale il suo giullaresco governo risulta del tutto subalterno, saprebbe bene che la vera minaccia per l'Italia e per l'Europa è rappresentata proprio da Washington: contrariamente a quel che dice la narrativa ufficiale, la civiltà del dollaro non è il nostro alleato, ma è il nostro padrone; un padrone che tratta l'Europa tutta come una colonia al proprio servizio, facilmente sacrificabile sull'altare del proprio interesse imperialistico e peraltro sempre minacciabile come nei giorni scorsi ha fatto volgarmente Trump.
Se Giorgia Meloni avesse studiato un po' di più, saprebbe che in Europa non esiste nemmeno una base militare russa o cinese, e invece ve ne sono centinaia di americane. Ancora, se Giorgia Meloni avesse studiato un po' di più, saprebbe che quelle basi non servono a proteggere l'Europa, come ripete vergognosamente l'ordine discorsivo padronale, ma servono a mantenere sotto scacco l'Europa, rendendola permanentemente subalterna a Washington.
È per via dell'imperialismo di Washington che l'Europa ha interrotto i suoi rapporti con la Russia e alla Russia ha fatto oscene sanzioni che danneggiano soprattutto l'Europa stessa, come sa bene la Germania nella condizione in cui versa. Non mi stanco di ribadire che Orwell era un dilettante rispetto alla realtà presente: il penoso discorso di Giorgia Meloni lo rivela una volta di più.
Il livello della propaganda ha raggiunto intensità mai sperimentata in precedenza, trovando ancora capita insanabilia disposti a prestare ascolto alle infinite menzogne che vengono quotidianamente diffuse dall’ordine discorsivo egemonico. L’ordine dominante produce l’intollerabile e, a un sol parto, soggetti disposti a tollerarlo, magari anche con ebete euforia.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente l’imminente festività del Capodanno, con l’ormai classica problematica dei botti legata all’incolumità delle persone e degli animali.
Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda di un lettore di Macerata: "A quali responsabilità può andare incontro il produttore di fuochi d’artificio e/o il consumatore, nel momento in cui una persona rimane ferita a seguito di un utilizzo inidoneo del prodotto pirico?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica molto importante e delicata, come quella relativa alla fabbricazione di prodotti pirici, considerato che in occasione dei festeggiamenti per l’ultimo dell’anno, vengono in risalto sempre più casi di persone che rimangono ferite, anche gravemente, a seguito dell’utilizzo non adeguato o ad un malfunzionamento dei cosiddetti "botti di Capodanno".
Innanzitutto, occorre precisare che sono state introdotte nel nostro Paese, anche sotto la spinta dell’ordinamento comunitario, rigorose regole che impongono requisiti generali di sicurezza per ogni prodotto che viene immesso sul mercato comunitario e destinato al consumo o che possa essere usato dai consumatori.
Quindi, sui fabbricanti di beni, e in particolare sui produttori di prodotti pirici, gravano dei precisi obblighi generali, tra i quali risaltano quelli di tipo informativo, e in particolare in ordine alla sicurezza, composizione e qualità dei prodotti; infatti, risulta opportuno citare l’art. 2 del D. lgs. n. 206/2005, meglio noto come Codice del Consumo, secondo cui ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i diritti relativi alla tutela della salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi, nonché ad una adeguata informazione e corretta pubblicità circa l’utilizzo degli stessi.
A tal proposito, la Corte di Cassazione, ha stabilito quanto segue: "I produttori di fuochi pirici sono titolari di una posizione di garanzia nei confronti degli acquirenti che, in quanto consumatori, vanno informati adeguatamente circa le modalità con cui il prodotto va utilizzato, i rischi derivabili da un uso inidoneo e i pericoli di malfunzionamento del prodotto; pertanto, rispondono delle omissioni qualora a queste sia connesso un evento lesivo in danno dei consumatori"(Corte di Cassazione, Sez. IV Penale, n. 3472/15; depositata il 26 gennaio 2015).
Oltretutto, è doveroso ricordare come tali botti di Capodanno, in alcuni casi, siano utilizzati anche in modo illegale, risultando così pericolosi per l’incolumità sia delle persone sia dei nostri amici a quattro zampe; in tali casi, è opportuno riportare una recente sentenza della Suprema Corte, che ha riconosciuto la responsabilità penale e relativi obblighi risarcitori nei confronti di ognuna delle persone sotto accusa che abbia concorso nella «causazione dell’incidente».
Così, nello specifico, viene evidenziato: "Le padrone di casa «hanno genericamente consentito l’ingresso nella loro abitazione dei fuochi d’artificio portati da alcuni ospiti senza controllarne la pericolosità», e colpevole è anche la persona che ha «commissionato imprudentemente l’acquisto di fuochi d’artificio, suggerendo di comprare giochi pirici per bambini, tra cui anche alcuni ‘tracchi’», e nessun dubbio è infine possibile sulla responsabilità della persona che ha materialmente effettuato l’acquisto ed il successivo loro utilizzo, consapevoli della loro pericolosità e del loro carattere di ‘botti’ proibiti»”(Cassazione, sentenza n. 25365/18, depositata il 12 ottobre 2018).
Nel consigliare, pertanto, un utilizzo consapevole, attento e legale dei prodotti pirotecnici, auguro a tutti voi lettori un buon 2025, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La redazione di Picchio News augura a tutti un Natale sereno e un felice anno nuovo. Grazie per averci seguito e supportato. Continuate a stare con noi anche nel 2025, per raccontare insieme le storie del nostro territorio.
Buone feste a tutti!
Con il Natale alle porte, per alcuni ex studenti di Cingoli il regalo è già arrivato nel corso dell’anno. Dopo oltre mezzo secolo senza rivedersi, il 2024 ha segnato l’inizio di una nuova complicità di classe. Ad aver riscoperto la bellezza di stare insieme sono i diplomati della IV Magistrale del 1972, dell’Istituto Magistrale di Cingoli. All’epoca si chiamava Istituto Magistrale “Dante Alighieri” che, con la Riforma Gentile del 1923, prevedeva il percorso di studi di durata quadriennale.
Per il 2025 c’è la promessa di non interrompere più i contatti, ritornati ad essere quasi quotidiani dalla scorsa primavera grazie ad una chat Whatsapp. La chat è stata creata con il primo obiettivo di una rimpatriata che è poi andata in scena prima dell’estate.
Come ai vecchi tempi, dopo 52 anni dal diploma, i compagni di classe si sono dati appuntamento a Cingoli, hanno noleggiato un pulmino e si sono diretti a Sulmona per una gita e per raggiungere i più lontani. Si sono così ritrovati nel luogo abbracciato dalla Majella, con l’opportunità di conoscere anche mariti e mogli: Lucia De Amicis con il marito Gino, Gilberto Marchegiani con la moglie Annarita, Carlo Rocchi con Mariella, Rita Gagliardini con Piero, Sandra Brunacci con Nazareno, Luciana Cesari con Giuseppe, Maria Ombrosi, Almerina Braconi, Romana Battaglia, Lidia Carletti e Giampaolo Massaccesi. Gabriella Zoccari, assente ma presente con il pensiero. Tra racconti del passato, risate a crepapelle e gli aggiornamenti sul presente, il ricordo è andato anche a chi non c’è più.
“Rivederci, brindare e ridere tutti insieme come ai vecchi tempi è una fantastica terapia di gruppo!”, è la frase che sintetizza il 2024 e che la classe del 1972 porterà nel 2025, con l’obiettivo di aumentare le giornate trascorse insieme.
Tra le opzioni più popolari e apprezzate dagli esperti di settore e dai consumatori, i materassi memory si distinguono per le loro caratteristiche innovative e i benefici per la salute. Ma come può il memory foam rivoluzionare la qualità del sonno e perché rappresenta una scelta ideale per il comfort notturno? Se stai cercando una soluzione che combini tecnologia e benessere, i materassi memory della Mondoflex offrono un'esperienza di riposo senza compromessi.
Che cos'è il memory foam e come funziona?
Il memory foam è un materiale tecnologico sviluppato originariamente dalla NASA per migliorare la sicurezza dei sedili aerospaziali. La sua caratteristica principale è la capacità di adattarsi alla forma del corpo, reagendo al calore e al peso. Questo comportamento permette al memory foam di offrire un supporto personalizzato, alleviando i punti di pressione e favorendo una posizione naturale durante il sonno. La struttura del memory foam è costituita da una schiuma viscoelastica capace di distribuire il peso corporeo in modo uniforme. Questa proprietà riduce le tensioni muscolari e migliora il comfort generale, contribuendo a un sonno profondo e rigenerante.
Riduzione della pressione e supporto ergonomico
Uno dei principali benefici dei materassi in memory foam è la loro capacità di distribuire il peso corporeo in modo uniforme, particolarmente utile per ridurre i punti di pressione su aree sensibili come spalle, fianchi e schiena. Grazie alla loro natura ergonomica, i materassi in memory foam favoriscono il rilassamento muscolare e possono aiutare a prevenire o alleviare dolori cronici causati da cattive posizioni durante il sonno. Il supporto personalizzato del memory foam si traduce in un allineamento ottimale della colonna vertebrale, importante per chi soffre di problemi di postura o disturbi come lombalgia e cervicalgia. La sensazione di essere avvolti e sostenuti da un materasso in memory foam contribuisce a un riposo davvero rigenerante.
Comfort notturno e regolazione della temperatura
Oltre al supporto ergonomico, i materassi memory sono progettati per offrire comfort. Il materiale si adatta al corpo creando una sensazione avvolgente che migliora la qualità del riposo. Questa capacità è particolarmente apprezzata da chi cerca un materasso capace di eliminare i fastidi legati a superfici troppo rigide o troppo morbide. Grazie alla tecnologia avanzata, molti materassi in memory foam sono dotati di strati con materiali termoregolatori, che mantengono un microclima ideale durante il sonno. Questa caratteristica aiuta a evitare l'accumulo di calore, un problema comune nei materassi tradizionali, garantendo un sonno fresco e confortevole.
Perché scegliere i materassi memory della Mondoflex
Optare per i materassi memory della Mondoflex significa beneficiare di tutte le potenzialità del memory foam unite alla qualità e all’esperienza di un marchio affidabile. I materassi proposti da Mondoflex offrono:
- supporto personalizzato, ogni materasso si adatta alle esigenze individuali, garantendo il massimo comfort;
- materiali di alta qualità, progettati per durare nel tempo senza perdere le loro proprietà;
- innovazioni tecnologiche, dalla regolazione della temperatura alla distribuzione del peso corporeo.
Scegliere un materasso Mondoflex significa fare un investimento sul proprio benessere, assicurandosi notti di riposo profondo e rigenerante.
Memory foam e durabilità nel tempo
Grazie alla struttura viscoelastica, il memory foam torna sempre alla sua forma originale, anche dopo anni di utilizzo. Questo significa che il materasso mantiene le sue prestazioni e il suo livello di comfort nel tempo, evitando l'usura prematura tipica di altri materiali. La resistenza del memory foam è particolarmente importante per chi desidera un prodotto che offra un eccellente rapporto qualità-prezzo. Investire in un materasso memory significa scegliere una soluzione a lungo termine per il proprio riposo.
Come scegliere il miglior materasso in memory foam
Per trovare il materasso in memory foam perfetto, è importante considerare alcuni fattori.
- Spessore e densità: un buon materasso in memory foam deve avere uno spessore adeguato per offrire supporto e comfort. La densità del materiale influisce sulla sua capacità di adattarsi al corpo.
- Esigenze individuali: chi soffre di dolori articolari o problemi posturali dovrebbe optare per modelli specifici con supporto aggiuntivo.
- Traspirabilità: scegliere un materasso con tecnologie di regolazione della temperatura è fondamentale per evitare la sensazione di calore eccessivo durante la notte.
I materassi memory rappresentano una soluzione ideale per chi desidera migliorare la qualità del proprio sonno. Grazie alla loro capacità di adattarsi al corpo, ridurre la pressione e mantenere una temperatura ideale, offrono un comfort unico e un supporto ergonomico senza pari. Inoltre, affidarsi a marchi di qualità come Mondoflex è una garanzia di sicurezza e affidabilità.
"Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". Così recita l’incipit del romanzo Anna Karenina di Lev Tolstoj. In poche parole la natura della felicità e dell’infelicità umana all’interno delle dinamiche familiari.
Una famiglia felice è un concetto universale, un’immagine armonica di relazioni che si esprimono in una danza silenziosa di equilibri nascosti, fonte di benessere per i suoi partecipanti.
Non vi è alcuna condizione sociale che possa compromettere tale energia. Si respira un clima di rispetto reciproco, di collaborazione e di sostegno emotivo, si esce dal giudizio, l’unica cosa che conta è il benessere comune dove nessuno vuole prevalere sull’altro.
Non c’è competizione, ma desiderio di condividere la vita, lasciando gli altri liberi di svilupparsi come individui autonomi, senza alcuna aspettativa. I membri si sentono parte di un tutto e non entità separate.
Una tale ritratto, dove i valori condivisi vengono supportati dalla fiducia, rappresenta una condizione facilmente riconoscibile, un’ideale di felicità che si esprime in modo simile nelle persone.
Diversa è invece l’infelicità familiare che ha la capacità di assumere mille volti, che rispecchiano il vissuto di ogni componente in relazione all’altro.
Possono essere molteplici le cause che portano dolore in una famiglia: mancanza di un reale legame emotivo, diversità di ideali, vedute e progetti distanti, problemi economici, malattie, tradimenti, traumi irrisolti, dipendenze, ruoli invischiati, manipolazioni, lutti.
Ogni famiglia vive il proprio disagio con le sue sofferenze e traumi, frutto della molteplicità dell’esperienza umana. In questo contesto il Natale arriva impietoso per fare luce su ogni persona, illuminando le proprie dinamiche familiari, belle o meno belle che siano.
È il momento in cui è vietato essere infelici, così la sofferenza si scioglie per magia intorno allo stesso tavolo e di fronte ad un brindisi si assiste alle resa momentanea delle armi.
La famiglia rappresenta una grande avventura per ogni essere umano dove poter mettere in scena la propria unicità per farla coesistere ed interagire più o meno felicemente con altre unicità.
Una possibilità di crescita se vissuta consapevolmente, con rispetto ed amore, dove ogni dinamica richiede empatia ed intelligenza.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti interpersonali oltre all’istituto della donazione.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "In caso di una donazione immobiliare il donante può revocare la stessa per ingratitudine dell’ex convivente per la nuova relazione amorosa?"
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione la quale è stata chiamata a pronunciarsi sulla revoca della donazione di un immobile nel contesto di una vicenda dove nel corso di una lunga relazione sentimentale sfociata in un’altrettanto duratura convivenza di fatto, l'uomo donava alla donna un appartamento, da lui in precedenza acquistato e adibito a casa comune.
Pochi giorni prima della stipula della donazione, però, l'uomo scopriva che la donna da tempo intratteneva una relazione sentimentale con un altro, che peraltro era anche stato visto frequentare proprio la casa oggetto di donazione. Ancora, si veniva a sapere che qualche giorno prima dell'atto notarile, la donna aveva contattato proprio quel notaio da cui si era informato circa la possibilità di vendere a terzi il bene.
Ebbene, l'accertamento del rapporto di convivenza di fatto intervenuto tra le parti costituisce una valutazione operata dal giudice di merito con motivazione logica e coerente, e la stessa, sebbene non corredata dai doveri ed obblighi tipici del vincolo matrimoniale, pone in ogni caso degli obblighi morali e sociali, la cui violazione, ove intervenuta con modalità tali da ledere gravemente la dignità del compagno, ben può configurare l'ingiuria grave richiesta dall'art. 801 del codice civile.
I doveri di solidarietà reciproca che scaturiscono dalla convivenza di fatto, sebbene connotati da una non coercibilità e da una minore vincolatività, si impongono e soprattutto non escludono che la condotta del convivente possa risultare compromissoria della dignità morale del convivente.
L'ingiuria grave richiesta, ex art. 801 c.c., quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine si caratterizza per la manifestazione esteriorizzata, ossia resa palese ai terzi, mediante il comportamento del donatario, di un durevole sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della dignità del donante, contrastanti con il senso di riconoscenza che, secondo la coscienza comune, aperta ai mutamenti dei costumi sociali, dovrebbero invece improntarne l'atteggiamento: non è la relazione in sé trattenuta, ma il fatto che tale relazione veniva ostentata.
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore si può affermare che: "La donazione va incontro alla revocabilità in presenza di una ingiuria grave del donatario consistente non tanto nella nuova relazione in sé ma nelle modalità con le quali la stessa è stata resa palese, sebbene già intrapresa in epoca anteriore alla donazione, ma essendo stata poi esternata con modalità evidentemente irriguardose nei confronti dell'ex compagno" (Cass. Civ. Sez. II, Ordinanza del 16.12.2024, n. 32682).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il 19 dicembre all’Auditorium della Banca Macerata si svolto l’incontro con il Prefetto Isabella Fusiello organizzato dalla Sezione Anps di Macerata, con la partecipazione della giornalista Paola Pagnanelli.
Il Prefetto ha esaminato a 360 gradi la provincia di Macerata alla presenza delle autorità provinciali, di consiglieri regionali, Sindaci, Presidenti dalle Associazioni di categorie, rappresentanti delle componenti economiche e delle realtà del mondo sociale ed educativo.
Isabella Fusiello ha toccato tutte le problematiche che la cronaca quotidiana ci propone, ha rivelato le difficoltà che si incontrano nel mettere in campo le soluzioni di contrasto, precisando che ciò che accade non può essere ridotto solo a questioni di Polizia.
In particolare ha annunciato una stretta sugli orari di somministrazione di bevande alcoliche nei locali della movida, che specie ogni fine settimana genera turbative. Le recenti aggressioni al pronto soccorso ai danni di personale sanitario sono riconducibili a situazioni psichiatriche, che sfuggono all’azione preventiva della Polizia. Ha precisato la pressante attenzione che viene posta nei confronti delle ditte appaltatrici dei lavori di ricostruzione post terremoto, per il pericolo insito di infiltrazione della criminalità organizzata.
Molti gli interventi dei presenti. Il Sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, ha evidenziato come il problema dell’Hotel House si sia in parte attenuato, ma la movida e le attività di attrazione e turistiche generano indubbiamente situazioni da attenzionare. Si deve però considerare che Porto Recanati non ha attività industriali e la sua economia si basa essenzialmente proprio sul turismo. Il passaggio dai 12.000 residenti nei mesi invernali ai 74.000 abitanti nei mesi estivi determina un gravoso lavoro per far fronte alle esigenze da soddisfare. Anche con l’aumentato organico la Polizia Locale deve impegnarsi oltremodo per intervenire nelle più svariate situazioni.
A tal proposito è intervenuto Giampiero Feliciotti, Presidente del Consorzio Marche Polizia Locale e Servizi, che raggruppa 34 Comuni nelle province di Macerata, Ascoli e Fermo, per sostenere come l’alternativa di consorziare le polizia locali specie per i piccoli comuni sia l’unica soluzione possibile.
Il Consigliere Regionale Romano Carancini ha concordato sulla necessità di attuare misure di prevenzione per contrastare quella criminalità diffusa che porta allarme tra la popolazione e ha auspicato una cultura che non dia interpretazioni strumentali della politica sulla criminalità.
Gianni Menichelli, presidente della Confartigianato si è soffermato sulle associazioni sportive che trovano sempre maggiori difficoltà per adempiere ai tanti obblighi che le normative prevedono, con la conseguenza che il vero dilettantismo trova difficoltà a farsi strada.ù
Il Prof. Maurizio Cinelli ha auspicato un potenziamento delle moderne tecnologie.
Il Magistrato di Sorveglianza Filippo Scapellato ha evidenziato la necessità delle certezza della pena e ancor di più una velocizzazione dei processi, perchè non possono passare oltre 10 tra la commissione del reato e l’inizio di esecuzione della pena.
In fine l’avvocato Giuseppe Bommarito , presidente dell’Associzione Con Nicola oltre il deserto dell’indifferenza, ha posto l’accento sul reale pericolo di presenze di soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, specie nelle attività produttive e di ricostruzione, nonchè nell’usura, che strangola tante aziende artigianali, costrette poi a chiudere o a cedere la propria attività. Ha quindi auspicato un ricorso alle possibili misure interdittive, tese a contrastare gli insediamenti criminali.
Il prefetto ha risposto puntualmente alle domande e alle considerazioni poste alla sua attenzione, riscuotendo consensi e calorosi auguri per il prosieguo del suo impegnativo lavoro.