Adottare un’alimentazione salutare non significa solo scegliere cibi sani nelle giuste quantità, ma anche imparare a combinarli correttamente. Una buona associazione degli alimenti consente infatti di ottimizzare l’assorbimento dei nutrienti e favorire il benessere generale.
Abbinare gli ingredienti in modo consapevole è utile non solo per trarne il massimo beneficio nutrizionale, ma anche per migliorare la digeribilità dei pasti.
Tra le combinazioni più efficaci troviamo quella tra legumi e cereali. Questi alimenti si completano a vicenda, poiché ciascuno è carente di alcuni aminoacidi essenziali che invece l’altro possiede, fornendo così proteine di elevato valore biologico. Non a caso, fanno parte di molte tradizioni culinarie antiche: rappresentano infatti un’alternativa economica e sostenibile alla carne, contribuendo alla tutela delle risorse naturali.
Un altro abbinamento strategico riguarda la vitamina C e il ferro, un minerale fondamentale per l’organismo. Oltre alla carne rossa, il ferro è presente anche in alimenti vegetali come legumi, rucola o timo secco, ma in una forma meno facilmente assorbibile. Per migliorarne l’assimilazione, è utile consumare nello stesso pasto una fonte di vitamina C, come pomodori o peperoni crudi, oppure del succo di limone o di arancia.
Al contrario, è bene evitare di accompagnare pasti ricchi di ferro con bevande contenenti tannini, come tè nero, caffè o vino rosso. Queste sostanze ostacolano l’assorbimento del minerale, motivo per cui chi ha un fabbisogno elevato di ferro dovrebbe consumare tali bevande lontano dai pasti.
Anche il calcio può essere influenzato da alcune abitudini alimentari. Un’eccessiva assunzione di proteine animali, fosforo, sodio, caffeina o di ossalati (come quelli presenti negli spinaci) può comprometterne l’assorbimento. È quindi importante moderare il consumo di carni, bibite contenenti acido fosforico, alimenti troppo salati e caffè, soprattutto nelle donne in menopausa, il cui fabbisogno di calcio aumenta.
Infine, l’aggiunta di olio extravergine di oliva ai piatti non serve solo a migliorarne il gusto. I grassi che contiene sono fondamentali per favorire l’assorbimento di vitamine liposolubili come la vitamina A e di carotenoidi — tra cui il licopene — presenti in ortaggi come carote, pomodori e peperoni rossi.
In conclusione, saper combinare correttamente gli alimenti è un aspetto fondamentale di un’alimentazione equilibrata e consapevole. Non si tratta solo di scegliere cibi salutari, ma anche di valorizzarne il potenziale nutrizionale attraverso abbinamenti intelligenti. Piccoli accorgimenti, come unire legumi e cereali, accompagnare fonti vegetali di ferro con vitamina C o aggiungere un filo d’olio extravergine a verdure ricche di carotenoidi, possono fare una grande differenza per la nostra salute. Educarsi a queste buone pratiche alimentari significa prendersi cura del proprio benessere quotidiano in modo semplice, efficace e sostenibile.
“Un sogno che, speriamo, diventi realtà. Godere nuovamente, dopo tantissimi anni, dell'area del Capannone Nervi. Un'area ripensata in chiave moderna e funzionale a beneficio dell'intera città. Siamo felici di comunicare che l'Amministrazione comunale, in collaborazione con l'Università politecnica delle Marche, e grazie al prezioso contributo interno dell'architetto Paciarotti e dell'ingegner Cittadini, ha elaborato un piano di riqualificazione urbana dell'area del Nervi.Tale progetto consentirà di partecipare al bando del Consiglio dei Ministri di prossima scadenza che erogherà contributi finalizzato allo scopo. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto da UNIVPM e orgogliosi per tutto quanto potrà scaturire da questa collaborazione. Ma ciò che anima e albeggia nel profondo dei nostri cuori è la speranza, mista a fiducia, di poter ottenere almeno parte dei fondi necessari per realizzare quello che per noi e per tutta la cittadinanza è un sogno. Riqualificare e godere di un'area che storicamente ha sempre fatto parte del nostro territorio nonostante sia inutilizzata e dismessa da troppo tempo”.
Con queste parole il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, condivide soddisfazione ed entusiasmo per il nuovo piano che, si spera, diventi finalmente un traguardo. Porre la parola fine all'annosa questione dell'area del Capannone Nervi. Con la delibera n. 79 del 4 aprile 2025, il Comune di Porto Recanati ha approvato la partecipazione al Bando Pubblico per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (in attuazione della L. 178/2020).
Il piano è il risultato di una convenzione a carattere tecnico scientifico, stipulata dall’Ente con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura (DICEA) dell’Università Politecnica delle Marche. Il Responsabile Scientifico per conto del DICEA è il Prof. Ing. Fabrizio Gara, coadiuvato dai professori Sandro Carbonari, Sara Corvaro e Paolo Bonvini referenti rispettivamente per gli ambiti Strutturale, Idraulico e Architettonico. Ulteriori collaboratori sono: gli Ing. Anna Brunetti, Erica Magagnini e Vanni Nicoletti per l’ambito Strutturale; il professor Carlo Lorenzoni e l’Ingegner Francesco Marini per l’ambito Idraulico. La consulenza consiste nella formulazione di una possibile soluzione, un concept design, per la riabilitazione strutturale, la protezione costiera e la rigenerazione architettonica dell’area dello stabile Nervi.
Il progetto è finalizzato alla partecipazione al Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri e potrà essere la base di indirizzo per una successiva progettazione specifica e dettagliata negli ambiti Strutturale, Idraulico e Architettonico. Nel dettaglio, in ambito Strutturale, viene eseguita una verifica di massima dello stabile nelle condizioni attuali, dei dettagli costruttivi e delle caratteristiche dei materiali in opera. Viene poi ipotizzato un intervento di adeguamento sismico, accompagnato da una stima indicativa dei costi e delle tempistiche necessari per l’esecuzione dello stesso. In ambito Idraulico, viene generato un intervento di protezione dall’erosione costiera per l’area ex-Montedison recuperando quanto già progettato tempo fa dal professor Mancinelli.
Per quanto riguarda l’Architettonico oltre al restauro del paraboloide, viene inserita una struttura ombreggiante che, ripetendo il tema delle arcate strutturali, creerà una metaforica nuova "porta d'ingresso" alla città per chi viene da nord. La riqualificazione delle aree esterne e la rigenerazione dell'area dunale completerà il quadro trasformando un'area degradata in una zona ad alto valore ambientale. L’intento di questa Amministrazione è quello di recuperare il Capannone Nervi in quanto preziosa testimonianza di architettura industriale dei grandi spazi, rara sia nel patrimonio edilizio della Regione Marche che in quello archeologico industriale nazionale.
La rigenerazione complessiva dell’edificio e dell’area attigua darà nuova vita all’intero spazio in quanto sarà una struttura unica nel suo genere sulla costa Adriatica, fruibile a tutti, residenti e turisti.Quella superficie offrirà molteplici servizi alcuni permanenti, altri temporanei e stagionali.L'organizzazione di tali servizi seguirà quattro ambiti omogenei, complementari e fortemente interconnessi tra loro, che potrebbero essere realizzati in fasi temporalmente autonome e tendenzialmente indipendenti.
In definitiva, una volta realizzati i lavori, la rigenerazione dell'area del Capannone e dell'area Nervi contribuirà a disegnare organicamente il nuovo inizio territoriale a nord dell’abitato di Porto Recanati.
È il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ad aver consegnato, per conto del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, gli attestati di riconoscimento ai volontari della Protezione Civile del comune che si sono distinti per l’impegno profuso nelle occasioni d’emergenza.
“È fondamentale per ogni comunità poter contare sul supporto concreto e fattivo di persone che mettono a disposizione il proprio tempo e la propria disponibilità in occasione di situazioni di difficoltà o per la gestione di eventi di particolare rilievo” ha sottolineato Gentilucci.
“Noi sappiamo che possiamo contare sul prezioso aiuto di queste persone, come accaduto in passato, durante l’esperienza del sisma. Abbiamo avuto modo di sperimentare l’impegno e la determinazione degli uomini e delle donne della Protezione Civile, a livello locale, regionale e nazionale, trovandoli sempre in prima fila nel fronteggiare l’emergenza. Pertanto, a loro va il plauso di tutta la cittadinanza di Pieve Torina e il meritato riconoscimento che la Regione ha voluto assegnargli per le loro azioni. Sono orgoglioso, in qualità di sindaco e, dunque, di autorità comunale di Protezione Civile, di poter rappresentare questo gruppo”.
Da lunedì 7 aprile, e fino all’8 maggio, sarà possibile presentare la domanda per poter usufruire dei contributi economici destinati alle famiglie per la fruizione di servizi extrascolastici e per il sostegno di spese essenziali.
Sono previsti due interventi. Quello destinato al sostegno per la fruizione di servizi extrascolastici prevede quale importo massimo del contributo, 300 euro (erogabile un solo contributo per famiglia - fino a concorrenza della spesa sostenuta).
Il secondo intervento è invece a favore delle famiglie con 3 o più figli (di cui almeno uno minore) e, anche in questo caso, l’importo massimo sarà di 300 euro (fino a concorrenza della spesa sostenuta). In entrambi i casi le spese debbono essere state sostenute da gennaio a maggio 2025.
"Un atto per sostenere le famiglie del nostro comune, specialmente in un periodo in cui le difficoltà economiche possono influire sulla qualità della vita – afferma la vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. I contributi potranno essere utilizzati per coprire le spese relative a attività extrascolastiche ma è stato previsto anche un aiuto per le spese essenziali, come ad esempio corsi di musica, teatro, di lingue straniere, lezioni private e per poter usufruire di una baby sitter affinché ogni famiglia possa gestire al meglio i costi quotidiani legati alla crescita e all’istruzione dei propri bambini".
"Questo programma non solo mira a garantire servizi educativi di qualità, ma anche a migliorare la quotidianità delle nostre famiglie, a promuovere il loro benessere e l'inclusione sociale - aggiunge D'Alessandro -. Infatti, ad esempio, dove attualmente la questione dell'equilibrio tra lavoro e vita privata è diventata sempre più centrale, soprattutto per le donne che lavorano e, al contempo, si dedicano alla gestione della famiglia, questo sostegno può favorire questo equilibrio, consentendo loro di affrontare con maggiore serenità le sfide quotidiane".
I requisiti per presentare le domande sono essere residenti nel comune di Macerata, in possesso della cittadinanza italiana, comunitaria ovvero di un regolare titolo di soggiorno, avere un reddito ISEE anno 2025 o ISEE corrente non superiore a 30.000,00 euro, avere figli fiscalmente a carico di età non superiore a 24 anni. Per il secondo intervento “Aiuti di natura economica per sostenere nuclei familiari con 3 o più figli (di cui almeno uno minore)” possono fare richiesta le famiglie che hanno 3 o più figli (di cui almeno uno minore) all’interno del proprio nucleo familiare fiscalmente a carico di età non superiore a 24 anni.
La domanda va presentata esclusivamente in via telematica, con l’utilizzo dello Spid personale o della Carta d’identità elettronica – Cie, accedendo al servizio online tramite il link seguente: clicca qui
Stamattina, presso la sala consiliare del comune di Camerino, sono state illustrate in conferenza stampa le novità che interesseranno gli orari del servizio di raccolta "Porta a Porta" in città. Erano presenti il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il presidente del Cosmari Srl Paolo Gattafoni, l’assessore all'ambiente del comune di Camerino Erika Cervelli, il direttore generale del Cosmari Srl Brigitte Pellei, la componente del Consiglio di amministrazione del Cosmari Carla Gentili e il capoarea Paolo Domizi.
In pratica a partire dal prossimo 5 maggio cambia, nel centro urbano, l'orario di conferimento dei sacchetti del "Porta a Porta" che dovranno essere esposti la sera antecedente il giorno di raccolta e non più la mattina. Infatti, gli utenti dovranno mettere fuori della porta della propria abitazione il sacchetto giallo (RSU – rifiuti indifferenziati) il sacchetto blu (Multimateriale - plastica, alluminio e barattolame metallico) e il sacchetto di carta (carta, cartone e cartoni per bevande), dalle ore 21:00 alle ore 24:00.
Orario inizio raccolta: ore 3:00. Questi i consueti giorni di raccolta per tipologia dei rifiuti: lunedì - rsu (giallo), martedì – carta e cartone, mercoledì - multimateriale (blu), venerdì - rsu (giallo), sabato - multimateriale (blu). Come è facilmente intuibile, ai fini della raccolta nei giorni stabiliti, il conferimento da parte dell'utente deve avvenire la sera antecedente il giorno fissato per la raccolta. Ad esempio: Rsu (giallo) conferimento domenica e giovedi 21.00 - 24.00; Multimateriale (blu) conferimento martedì e venerdì 21.00 - 24.00; Carta conferimento lunedì 21.00 - 24.00.
Restano invariati i servizi di raccolta nelle frazioni e nelle zone rurali. L’orario di conferimento da parte degli utenti è dalle ore 7.00 alle ore 8.30 con conseguente raccolta diurna. Anche nelle aree universitarie e all’ospedale rimane la raccolta diurna (utenze servite con cassonetti dedicati). Per quanto riguarda la raccolta di prossimità con il contenitore stradale per il vetro e l'organico e laddove presenti per la raccolta di pannolini e pannoloni, "olivia" per gli oli vegetali esausti, contenitori per gli indumenti usati, resta il conferimento libero. Raccolta invariata.
Per illustrare e informare la cittadinanza l’Amministrazione comunale di Camerino e il Cosmari, hanno promosso tre incontri pubblici con la popolazione che si terranno: martedì 8 aprile, alle ore 21.00 al centro Ada in zona Vallicelle; mercoledì 9 aprile, alle ore 21.00 al Centro Sociale di Montagnano; giovedì 10 aprile, alle ore 21.00 al Quartiere delle associazioni “Io non Crollo” Zona San Paolo.
Nel corso delle riunioni si parlerà delle modifiche degli orari di raccolta sul territorio camerte e verrà fatto un focus sull’andamento della raccolta differenziata e delle sinergie da applicare per il miglioramento dei progetti della città per favorire un avvicinamento alla Tarip.
"Dal 5 maggio parte questo nuovo sistema di raccolta notturna che corrisponde ad un conferimento serale da parte degli utenti - illustra il direttore del Cosmari, Brigitte Pellei -. Dalle ore 21 alle 24 potranno conferire in base ai giorni già stabiliti utilizzando il sacchetto corretto, senza associare altri sacchetti. Il Cosmari si occuperà poi della raccolta e entro la mattina il territorio sarà senza materiale a terra. Nelle zone rurali il conferimento e la raccolta non cambiano perché sono presenti ceste o cassonetti, e la raccolta continuerà ad essere diurna. Sono sempre aperti i Centri di Raccolta comunali, di località Scalette e Sfercia, e si ricorda l'utilizzo del Centro del Riuso di Castelraimondo. Si invitano i cittadini a partecipare agli incontri pubblici che potranno dare informazioni più tecniche ma anche più precise".
"Camerino riprende un percorso che aveva già intrapreso con ottimi risultati – rimarca il presidente del Cosmari, Paolo Gattafoni – con la raccolta notturna andiamo a ristabilire un ordine e quindi una condizione già praticata, che aveva dato i suoi frutti. C'è flessibilità, perché oltre alla raccolta notturna viene praticata la raccolta giornaliera per quanto riguarda le frazioni e Camerino è un territorio abbastanza esteso da questo punto di vista. Ovviamente viene chiesto ai cittadini solamente di anticipare il deposito del sacchetto al di fuori dell'abitazione e possibilmente sulla cancellata".
Un legame profondo, fatto di storia, affetto e radici condivise, unisce da 35 anni Civitanova Marche e General San Martín, in Argentina. Per celebrare questo importante anniversario, il Comune di Civitanova Marche, con il patrocinio istituzionale, promuove un’iniziativa culturale dal forte valore simbolico e formativo: un ciclo di conferenze e laboratori dal titolo “Lingua e cultura come promozione internazionale del territorio”, curato dalla prof.ssa Corinne Michetti, insegnante madrelingua e rappresentante del Comitato socio-culturale Italo-Argentino di Civitanova.
Il primo incontro è in programma per lunedì 7 aprile alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale “Silvio Zavatti”. Gli appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, proseguiranno ogni lunedì e mercoledì, sempre alle ore 18, fino al 21 maggio. Le attività si svolgeranno sotto forma di laboratori interattivi e tavoli tematici, interamente condotti dalla prof.ssa Michetti con l’obiettivo di offrire un’esperienza coinvolgente, accessibile a tutti, in cui la lingua e la cultura diventano strumenti attivi di scambio, dialogo e crescita reciproca.
“Il gemellaggio tra Civitanova e General San Martín – ricorda il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica – è stato siglato il 19 maggio 1990 dai sindaci Ivo Costamagna e Carlos Ramon Brown e rappresenta una pagina importante della nostra storia. Con questo ciclo di incontri vogliamo rinnovare quel ponte affettivo e culturale che, nonostante la distanza geografica, continua a unire le nostre due comunità. Allo stesso tempo, è un gesto di vicinanza e accoglienza verso la comunità argentina che oggi vive a Civitanova: persone che hanno scelto di far parte della nostra città e che portano con sé un prezioso bagaglio di cultura, lingua e tradizioni. Questo progetto è anche per loro, per sentirsi sempre più parte di una storia comune”.
Il progetto "Creare Valore", ideato dall’associazione ViviAmo Civitanova, prende vita dopo mesi di incontri, discussioni e un'intensa collaborazione tra le varie realtà del territorio. Un'iniziativa nata dal desiderio di contribuire allo sviluppo del turismo locale, che si è concretizzata grazie al lavoro di squadra e all’impegno del direttivo di ViviAmo Civitanova aps.
Manola Gironacci, presidente dell’associazione, ha sottolineato l’importanza della dedizione e della comunicazione efficace che ha caratterizzato il progetto, costruito passo dopo passo. "Un vero lavoro di squadra che ha visto protagonista il direttivo di ViviAmo Civitanova aps: un team affiatato, capace di valorizzare le competenze individuali per generare risultati collettivi", ha affermato.
L'obiettivo centrale del progetto è stato quello di creare ricchezza sul territorio attraverso un'accoglienza di qualità, frutto di una rete di collaborazione tra le regioni Marche e Umbria. Un modello virtuoso che ha permesso di connettere domanda e offerta in modo semplice e spontaneo, senza alcun costo per le attività coinvolte.
Il progetto ha valorizzato concetti fondamentali come la comunicazione, la collaborazione e il compromesso, promuovendo obiettivi condivisi grazie al sostegno delle numerose associazioni e dei loro volontari. Quasi tutte le realtà associative delle Marche e dell’Umbria sono state coinvolte, rispondendo con entusiasmo all'iniziativa. "Negozi, parrucchieri, B&B, stabilimenti balneari e tante altre attività locali hanno offerto scontistiche dedicate agli associati, sottoscrivendo convenzioni nate dall’entusiasmo di chi ama e vive il territorio", ha spiegato Gironacci.
Il progetto ha avuto un impatto significativo anche dal punto di vista pratico. È stato una proposta a costo zero per chi ha partecipato, con un’organizzazione impeccabile per connettere domanda e offerta senza intermediazioni e senza spese pubblicitarie. Questa modalità ha reso possibile la promozione del territorio in maniera efficace, senza costi aggiuntivi per le attività coinvolte.
“Abbiamo scelto di non rimanere fermi. In un momento storico di incertezza per il turismo e di mancanza di progettualità da parte di chi avrebbe risorse e strumenti, abbiamo risposto con ciò che di più prezioso possediamo: l’associazionismo volontario come forza viva di promozione sociale”, ha concluso la presidente Gironacci.
Il progetto "Creare Valore" si propone come un esempio di come l’impegno delle associazioni, il lavoro di squadra e la collaborazione tra realtà diverse possano generare risultati concreti e positivi per lo sviluppo del turismo locale, contribuendo alla crescita e alla valorizzazione del territorio.
A causa di motivi di salute, Ornella Muti non potrà esibirsi nello spettacolo previsto per giovedì 3 aprile al Teatro Nicola Degli Angeli di Montelupone. Con grande rammarico, l'artista è stata costretta a rinviare l'evento.
Una nuova data per lo spettacolo verrà comunicata al pubblico non appena possibile. I biglietti già acquistati per l'evento rimarranno validi per la data riprogrammata. Per coloro che non potranno partecipare alla nuova data, sarà disponibile una procedura di rimborso. Per ulteriori dettagli o chiarimenti, gli interessati possono contattare il centralino comunale al numero 0733/224911.
Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto la visita del presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Pace Ompp, Carlos Peralta. L’incontro istituzionale con il primo cittadino settempedano si è svolto a Palazzo Comunale in un clima di grande cordialità e condivisione.
Carlos Peralta, che vanta origini settempedane attraverso la nonna materna Elisa Alessandra Marzioli, trasferitasi in Argentina nel 1906 e sposata con Pietro Fanucchi; mantiene profondi legami familiari con la città. Ad accompagnarlo il segretario della Organizzazione, Giampiero Lembo, e dal vicesegretario Ennio Saccamoneta, che ricopre anche il ruolo di direttore internazionale della Banca Mondiale dell'Alimentazione. All’incontro ha preso parte anche il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.
Nominato nel 2005 presidente dell’Ompp Peralta, in passato primo Ambasciatore itinerante per la missione di Pace palestino-israeliana e precursore del programma Caschi bianchi dell’Onu, oltre che presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Compensazione Umana, in tutti questi anni ha portato avanti con determinazione le iniziative dell’organizzazione in numerosi congressi e conferenze internazionali.
Durante l’incontro, il presidente Peralta ha ribadito i principi cardine dell’Ompp, organizzazione che in linea con gli intenti delle Nazioni Unite e con il supporto di 192 Paesi membri, lavora instancabilmente per favorire il dialogo e la coesistenza pacifica tra le Nazioni.
Il sindaco Rosa Piermattei ha espresso profonda gratitudine per la visita del Presidente peralta, riconoscendo il valore del suo operato e dell’impegno dell’Ompp sui temi della pace e della cooperazione internazionale.
“La presenza di Carlos Peralta nella nostra città – sottolinea il primo cittadino Rosa Piermattei – è motivo di orgoglio per la comunità settempedana. Le sue radici qui testimoniano il legame indissolubile tra San Severino Marche e i valori universali di pace e solidarietà che la sua organizzazione promuove nel mondo”.
Peralta ha ringraziato calorosamente per l’accoglienza ricevuta, confermando la sua vicinanza alla terra d’origine e il desiderio di rafforzare ulteriormente i rapporti tra l’Ompp e le realtà locali impegnate nella promozione della cultura della pace.
Dopo l’incontro istituzionale, la delegazione dell’Ompp che era stata ricevuta nella bellissima piazza Del Popolo, sempre accompagnata dal sindaco e dall’assessore Bianconi ha visitato la cappella di Palazzo Scina Gentili, sede del Marec, dove è custodito il capolavoro della Madonna della Pace del Pinturicchio. Successivamente, si è recata al santuario di San Pacifico, dove è stata ricevuta dal padre guardiano fra Luciano Genga.
L’incontro si è concluso con l’auspicio di future collaborazioni e con la volontà condivisa di diffondere un messaggio di speranza e cooperazione per il bene dell’umanità.
Un nuovo capitolo per Laura’s Hair, salone di bellezza di Laura Tombesi che si è trasferito in una nuova sede più ampia e accogliente in viale Bigioli, al civico numero 31. L'inaugurazione ufficiale si è svolta con una cerimonia speciale alla presenza del sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha preso parte alla festa per il taglio del nastro.
Dopo dieci anni di attività, la titolare ha deciso di regalarsi e regalare alle sue clienti uno spazio rinnovato, caratterizzato da ambienti moderni e confortevoli, pensati per offrire un’esperienza di benessere e bellezza ancora più esclusiva.
La nuova sede di Laura’s Hair conferma la qualità e la professionalità che hanno sempre contraddistinto il salone, offrendo servizi innovativi per la cura e lo styling dei capelli, grazie all’utilizzo di prodotti di alta gamma e alle tecniche più all’avanguardia del settore.
Il sindaco Piermattei si è complimentato per la nuova apertura e per la scommessa della titolare dell’attività che ha deciso di continuare a puntare sulla sua città per il rinnovo del proprio negozio.
Macerata si prepara ad accogliere la presentazione di "Libera. Storia di Anna", il libro di Alessandra Ziniti che racconta una vicenda di coraggio, resistenza e lotta per la libertà dal predominio ‘ndranghetista. L’evento si terrà venerdì 4 aprile alle ore 16 presso la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti – Sala Castiglioni (Piazza Vittorio Veneto, 2 – Macerata).
Alessandra Ziniti è inviata de la Repubblica. Ha iniziato la sua carriera in Sicilia seguendo per trent'anni prima le cronache di mafa, le stragi e i grandi processi, poi il tema dell'immigrazione. Adesso segue la cronaca nazionale e l'attività del ministero dell'Interno.
Anna è una donna in fuga, e il suo vero nome non lo sapremo mai. Da oltre un decennio lotta per sfuggire alla sua famiglia, ai vertici della ‘ndrangheta, che non le perdona la sua scelta di libertà. Dopo l’assassinio del marito, Anna è rimasta sola con le sue due fglie, decisa a proteggerle da un destino già scritto. Ma senza segreti da rivelare, lo Stato non può offrirle protezione: per lei, legalmente, il cambio di identità non è possibile e la sua libertà rimane appesa a un flo.
Questa è la storia straordinaria di una donna che ha rischiato tutto per conquistarsi un futuro diverso: per quattro volte l’hanno trovata, per quattro volte lei e le sue fglie hanno dovuto ricominciare da capo. Ogni giorno è una battaglia, ma in don Luigi Ciotti (Fondatore e co-presidente di Libera contro le mafe) e nella rete di "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", Anna ha trovato un’ancora di salvezza.
È stata proprio la volontà di sostenerla a ispirare il programma "Liberi di scegliere", che oggi offre sostegno a donne e minori in fuga dalle famiglie mafose. Grazie a questo supporto, la fglia maggiore di Anna studia per diventare giudice penale minorile e aiutare giovani con storie simili alla sua.
L’incontro sarà aperto dal saluto dell’associazione Delia e vedrà l’autrice dialogare con Giulia Pranzetti e Mauro Mancini, co-referenti del Presidio di Macerata “Ciro Colonna” di Libera. Un appuntamento imperdibile per chi crede nella forza delle storie come strumento di cambiamento e per chi vuole conoscere più da vicino le strategie di contrasto attivo contro la criminalità organizzata. Ingresso libero fno a esaurimento posti.
Contram e il comune di Camerino annunciano l’attivazione di una nuova linea urbana diretta che collegherà il centro storico con i dipartimenti dell’Università di Camerino. Il servizio sarà operativo nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, a partire dal 24 marzo fino al 7 giugno.
Il sindaco Lucarelli ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: "Questa sperimentazione arriva dopo una serie di richieste che ci sono pervenute da chi oggi è tornato a risiedere in centro. Un grazie va al presidente di Contram Stefano Belardinelli. L'amministrazione comunale e Contram hanno lavorato insieme come sempre nell’interesse della cittadinanza per dare un servizio di mobilità più efficiente. Un buon processo di ricostruzione significa anche garantire continuità e accessibilità ai servizi. Potenziare il trasporto pubblico da e per il centro storico è essenziale per il futuro della nostra città".
Anche il presidente di Contram, Belardinelli, ha evidenziato il valore del progetto: "Avviamo in via sperimentale questo nuovo collegamento, che si aggiunge alle già esistenti linee urbane arancione e gialla, entrambe operative su Piazza Cavour. La vivibilità del centro storico, sia per i residenti che per i lavoratori, è una priorità su cui Contram e l’amministrazione comunale stanno cooperando con grande impegno."
Si sono concluse con grande partecipazione ed emozione le cerimonie per l'inaugurazione del nuovo Tabernacolo presso il Santuario Madonna di Guadalupe (Chiesa Santa Croce) di Corridonia, un evento che ha richiamato numerosi fedeli e personalità di spicco.
Il fine settimana appena trascorso è stato caratterizzato da momenti di profonda spiritualità e alta espressione artistica. Sabato sera, la Schola Cantorum "Sancta Caecilia" di Corridonia, diretta dal Maestro Alessandro Buffone, ha incantato il pubblico con la meditazione in musica "Ave verum Corpus", creando un'atmosfera di intensa emozione e riflessione.
Domenica, la Santa Messa presieduta da Mons. Giordano Trapasso ha rappresentato il culmine delle celebrazioni. La partecipazione di Sua Eccellenza Alberto Medardo Barranco Chavarria, Ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, ha conferito all'evento un significato ancora più profondo, sottolineando il legame speciale tra Corridonia e la devozione alla Madonna di Guadalupe.
Il Santuario Madonna di Guadalupe di Corridonia riveste un'importanza straordinaria, essendo il secondo in Italia e il terzo nel mondo per rilevanza. Presto, questo luogo sacro sarà ulteriormente valorizzato con l'inserimento nel cammino Guadalupe-Roma-Corridonia, un itinerario di fede e cultura che unirà tre importanti centri di devozione mariana.
L'Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Giuliana Giampaoli, esprime grande soddisfazione per la riuscita dell'evento e ringrazia la Confraternita Madonna di Guadalupe per l'impegno profuso nell'organizzazione.
"Sento di dover esprimere la massima gratitudine da parte di tutta la città alla Confraternita che ha organizzato la celebrazione di domenica con la dedizione, la passione e la puntualità che sempre riservano alle occasioni importanti", ha dichiarato il Sindaco Giuliana Giampaoli.
"Questa in particolare, che rende merito all'importanza del Santuario di Santa Croce, in Italia e nel mondo, per la sua ricca storia e per la sua grandissima rilevanza tra i luoghi di culto dedicati alla Madonna di Guadalupe - ha aggiunto Giampaoli -. Siamo stati onorati della visita di Sua Eccellenza Alberto Medardo Barranco Chavarria, ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, con il quale si è stabilito un legame profondo e di reciproca stima che, siamo certi, non potrà che consolidarsi, sulla strada dei cammini religiosi ma anche con una vicinanza e uno scambio culturale tra comunità così lontane e così vicine". Un ringraziamento speciale va anche a tutti coloro che hanno partecipato, contribuendo a rendere questa celebrazione un momento memorabile per la comunità.
Si terrà martedì 8 aprile, alle ore 17, presso la Sala Consiliare del comune di Civitanova Marche, un corso di formazione gratuito e riservato agli operatori balneari dei comuni di Ancona, Fano, Civitanova Marche, Potenza Picena, San Benedetto del Tronto e Senigallia, su come intercettare il crescente flusso di cicloturisti e valorizzare al meglio la propria offerta.
L’appuntamento rientra nel corso di formazione gratuito "Pedalare verso il futuro – Come migliorare l’accoglienza per i cicloturisti", promosso dal progetto NoiMarcheBikeLife, che da anni lavora per rendere le Marche un punto di riferimento per il turismo su due ruote.
"Siamo felici di ospitare a Civitanova questo momento di formazione dedicato a un settore strategico come il cicloturismo - dichiara il sindaco di Civitanova Marche -. Valorizzare la sinergia tra turismo balneare e mobilità sostenibile è una sfida che ci vede protagonisti, e occasioni come questa rappresentano un’opportunità concreta per gli operatori del territorio".
Dopo le tappe di Cingoli, Corridonia, Senigallia e San Benedetto del Tronto (2 aprile), l'incontro a Civitanova Marche sarà dedicato esclusivamente al turismo balneare, con focus specifici su servizi e attenzioni per i viaggiatori su due ruote, strategie e best practices per un’ospitalità bike-friendly, strumenti e prodotti forniti da NoiMarcheBikeLife, uso efficace dei social media per attrarre cicloturisti e come creare engagement e valorizzare il flusso di visitatori.
A condurre il corso saranno due esperti del settore: Mauro Fumagalli, esperto di cicloturismo e Marco Marsili, social media manager. "Questo corso – dicono gli organizzatori - rappresenta un’opportunità concreta per migliorare l’offerta turistica e ampliare le possibilità di crescita del settore ricettivo nell’ambito del cicloturismo, anche attraverso i social".
A causa del prolungamento della chiusura al traffico di via G. Murat, a Tolentino, necessario per consentire il completamento in sicurezza dei lavori di demolizione di un edificio, l'amministrazione comunale ha deciso di apportare modifiche alla viabilità per ridurre i disagi a residenti e commercianti del centro storico.
L’intervento si è reso necessario dopo che, in corso d'opera, sono emersi imprevisti di natura tecnico-amministrativa, che hanno causato ritardi nella riapertura della strada. La chiusura prolungata di via G. Murat ha creato difficoltà di accesso al centro storico per i veicoli provenienti da Viale B. Buozzi – Le Grazie, con conseguenti disagi per le attività commerciali della zona e un aumento del traffico lungo Via Flaminia.
Dopo un’assemblea pubblica tra l'amministrazione comunale, il comandante della polizia locale e una rappresentanza dei commercianti del centro città, è stata accolta la proposta di invertire il senso unico di marcia in un tratto di Via delle Cartiere per facilitare l’accesso al centro.
A partire da domani, martedì 1° aprile 2025 e fino al 15 maggio 2025, salvo ulteriori proroghe legate alla riapertura di Via G. Murat, sarà in vigore un nuovo assetto viario. Il senso unico di circolazione sarà modificato nel tratto di Via delle Cartiere compreso tra l’intersezione con Via Germondani e Viale G. Benadduci, in direzione di quest’ultimo. Inoltre, sarà obbligatorio arrestarsi e dare la precedenza per i veicoli provenienti da Via delle Cartiere che si immettono in Via G. Benadduci.
Il settore Tecnico del Comune di Tolentino, attraverso il Servizio Manutenzioni e Segnaletica, sarà incaricato dell’installazione e successiva rimozione della segnaletica necessaria. Queste modifiche, salvo condizioni meteo avverse, entreranno in vigore a partire dal giorno dell’installazione della segnaletica stradale e avranno l’obiettivo di migliorare la viabilità cittadina durante il periodo di chiusura di Via G. Murat.
L'amministrazione comunale di Recanati ha indetto per il prossimo venerdì 4 aprile un’assemblea pubblica per illustrare alla cittadinanza il progetto di consolidamento e restauro conservativo delle Mura Sforzesche e del parco dei Torrioni. L’assemblea è convocata per le ore 21:15 nella Sala Conferenze dell’ITS Academy di via Offagna 3, presso il rione Mercato.
Saranno presenti il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Bartomeoli, e l’architetto Padovano a capo del progetto di restyling. L’assemblea sarà un momento di confronto tra l'amministrazione comunale e i cittadini, nell’ottica della massima trasparenza e del coinvolgimento della popolazione interessata.
C’è attesa fra la cittadinanza per l’avvio dei lavori su questa opera muraria del XV secolo costruita dagli Sforza, ai cui piedi sorgeva in passato il campo per il ‘gioco del pallone’ e che ora ospita un parco giochi. Durante l’assemblea saranno discussi i punti fondamentali del piano dei lavori, il cronoprogramma, l’area interessata dal cantiere e i costi dell’opera.
Le attività di restauro partiranno già nel mese di aprile e riguarderanno non solo i Torrioni sforzeschi, ma anche i camminamenti che si affacciano verso mare e l’area giochi sottostante. Il restyling è in gran parte finanziato con un bando regionale espressamente dedicato al recupero delle mura storiche dei comuni marchigiani, cui il comune di Recanati ha partecipato lo scorso anno.
Appuntamento, dunque, venerdì 4 aprile alle ore 21:15 per tutte le informazioni su un progetto che si propone di fornire un nuovo volto ad un vero e proprio monumento storico di Recanati.
Il gioco a distanza in Italia continua a mietere ottimi risultati. Secondo i dati riferiti a febbraio 2025, elabarati da Jamma, il volume complessivo delle giocate ha raggiunto 7,84 miliardi di euro. Analizzando la situazione più nel dettaglio la situazione, i giocatori hanno speso 6,21 miliardi di euro per slot, poker e casinò online e 1,63 miliardi per concorsi e scommesse. Ciò significa che le prime tre tipologie di giochi rappresentano l'80% del totale della raccolta.
Per quel che riguarda le vincite totali, queste sono state pari a 7,37 miliardi di euro, con un payout medio che supera il 94%. Nei segmenti slot, poker e casinò online sono stati restituiti 5,95 miliardi di euro, mentre nei concorsi e nelle scommesse l’ammontare delle vincite è stato di 1,42 miliardi di euro. Tali dati testimoniano come vi sia un elevato ritorno per i giocatori, nonostante la spesa elevata.
Tenendo presenti le cifre menzionate, si può affermare che la spesa effettiva dei giocatori è stato pari a 471,87 milioni di euro. Di questa somma, 261,46 milioni di euro provengono da slot, poker e casinò online, mentre 210,41 milioni di euro derivano dai concorsi e dalle scommesse. Il trend positivo del gioco online è confermato anche da un'altra voce, quella che riguarda i conti online.
La crescita dei conti online
Secondo i dati a disposizione, a gennaio 2025, i conti attivi sono stati pari a 4.003.279, con un incremento del 15,39% rispetto ai 3.469.189 registrati nello stesso mese dell’anno precedente. Anche a febbraio il trend positivo è stato confermato. Infatti, anche se i conti attivi sono scesi rispetto a gennaio con 3.865.790 attivi, il dato è comunque in aumento rispetto ai 3.429.262 del 2024, con un +12,72%.
Altro aspetto da sottolineare è la crescita dei nuovi conti. A gennaio 2025 sono stati aperti 569.522 nuovi conti, con una crescita del 4,32% rispetto ai 545.894 dell’anno precedente. A febbraio, il numero di nuovi conti aperti è stato pari a 494.007, in aumento del 3,19% rispetto ai 478.700 registrati nello stesso mese del 2024.
L’aumento sia dei conti giocanti che dei nuovi conti aperti conferma l'evoluizione del settore online. La crescita più marcata nel numero di conti attivi rispetto a quella dei nuovi conti sottolinea come vi sia una maggiore fidelizzazione risopetto al passato. Tale tendenza potrebbe essere influenzata da un’offerta sempre più ampia e dalle strategie messa in atto dai casinò online.
Prospettive future secondo gli esperti
Secondo gli esperti de ilVeroGladiatiore, “nei prossimi due anni vi sarà una crescita costante del gioco online. Tra i motivi di tale crescita vanno segnalati il nuovo quadro normativo che vedrà una probabile modifica del Decreto Dignità, dando la possibilità agli operatori di gioco di sfruttare al massimo la pubblicità e il marketing, in particolare durante le competizioni sportive più seguite come la Serie A e la Champions League”.
“Altro fattore di crescita è legato allo sviluppo tecnologico che permetterà di offrire esperienze sempre più innovative e personalizzate agli utenti. L'analisi comportamentale dei giocatori grazie allo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale e del machine learning, ha aumentato la possibilità di offrire prodotti personalizzati e innovativi, ma anche servizi clienti più avanzati, grazie all'utilizzo di chatbot. Ormai si va verso una crescita esponenziale di un settore che mira a rendere i giochi il più possibile realistici e aumentare l'engagement con il pubblico”, concludono da ilVeroGladiatore
L'immagine collaudata di Romano Prodi come uomo mite, mansueto e bonario non risponde del tutto al vero, soprattutto dopo l'ultimo episodio, che molto sta facendo discutere in questi giorni: al cospetto di una giornalista di Mediaset, che lo ha posto dinanzi a un estratto del Manifesto di Ventotene in cui si parla dell'abolizione della proprietà privata, l'euroinomane Prodi ha sbottato con veemenza.
E si è infuriato oltre ogni misura: «Che cavolo mi chiede? Ma il senso della storia ce l'ha lei o no?». Il suo volto era livoroso, le sue parole palesemente stizzite e contrariate. La giornalista di Mediaset ha successivamente affermato quanto segue, secondo quel che viene ad esempio riportato da "Open": «Mi ha tirato i capelli, uno shock».
Insomma, Romano Prodi ha letteralmente perso la calma e si è infuriato. Anziché rispondere pacatamente alla domanda, ha rovesciato la scacchiera e ha sbottato contro la giornalista, addirittura - secondo quanto da lei dichiarato - tirandole i capelli. Per chi avesse scarsa memoria, ricordiamo che Romano Prodi fu Presidente del Consiglio nonché Presidente della Commissione europea, ma poi anche consulente in Goldman Sachs dal 1990 al 1993.
Una figura emblematica, dunque, della politica italiana ed europea e del sistema finanziario egemonico: come abbiamo estesamente mostrato nel nostro studio "Marx a Wall Street", esiste una sorta di porta girevole, in forza della quale i finanzieri diventano politici della Ue, e i politici della Ue diventano finanzieri (è il caso di Barroso, che, finito il suo mandato alla UE, è passato direttamente in Golman Sachs).
Con ciò è confermata la nostra tesi, secondo cui l'Unione Europea, lungi dall'essere il grande laboratorio democratico celebrato ideologicamente da Roberto Benigni (alla modica cifra di un milione di euro: tanto è costato il suo show ideologico), rappresenta il trionfo del capitale finanziario a nocumento dei popoli e dei lavoratori della vecchia Europa.
Tra l'altro, ancora nei giorni scorsi, Romano Prodi ha celebrato con enfasi il riarmo dell'Europa proposto dalla vestale del neoliberismo cosmopolita Ursula von der Leyen e si è anzi lamentato che si tratta di un piano "troppo prudente". Sarebbe d'uopo rammentare anche il fatto che Prodi, uno dei protagonisti dell'ingresso dell'Italia nell'euro, ebbe a dire a suo tempo che grazie all'euro avremmo lavorato un giorno in meno alla settimana guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più.
Si trattava, con tutte evidenza, di una tesi inconsistente, presto smentita dalle dure repliche della realtà. Come d'altro canto è stata smentita la tesi, infinite volte ripetuta, secondo cui l'Unione Europea ci proteggerebbe dalle guerre: abbiamo ora appreso dolorosamente che le propizia in ogni modo.
Adesso non ci stupiremmo davvero se Romano Prodi ci spiegasse che grazie all'euro e all'Unione Europea combatteremo un giorno in meno come se avessimo combattuto un giorno in più. Va sottolineato come gli euroinomani e gli austerici di Bruxelles si rivelino attualmente piuttosto tesi e pronti a sbottare contro chiunque osi mettere in discussione la loro narrazione intrinsecamente ideologica, che sempre più fa acqua da tutte le parti.
Sia quel che sia, si è molto discusso in questi giorni dell'intervista, particolarmente sgradevole, per i toni rigorosi e palesemente infastiditi di Romano Prodi. La giornalista aveva dichiarato che l'euroinomane di Bruxelles le aveva addirittura tirato i capelli: ma fino a quel momento, in assenza di prove, era la sua parola contro quella di Prodi.
Tant'è che molteplici araldi dell'ordine liberal-progressista e dell'armata Brancaleone della sinistrash che ha rinnegato Marx, Gramsci e le classi lavoratrici si erano apertamente schierati senza se e senza ma dalla parte di Prodi. Enrico Letta, ad esempio, aveva cinguettato su X spostando una sua foto accanto a Prodi e scrivendo icasticamente "io sto con Romano".
Più in là ancora si era spinto il giornalista Giannini, firma del rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico "La Repubblica": il quale aveva asserito che Romano Prodi aveva dato una bella lezione ai giornalisti sicari. La signora Serracchiani, in una sua epifania catodica, aveva detto che non si può pretendere da Prodi la pazienza di Giobbe.
Però adesso sono spuntate le prove, e segnatamente il video che mostra come effettivamente Romano Prodi abbia tirato i capelli alla giornalista di Mediaset: perfino "Il Corriere della sera" ha pubblicato il video, dedicandogli un articolo specifico. Insomma, Prodi non si è limitato a perdere verbalmente la pazienza, ma è passato alle azioni, più precisamente ad azioni francamente deplorevoli sotto ogni riguardo.
E ora femministe, me too e politici liberal-progressisti che diranno? Enrico Letta dirà ancora "Io sto con Romano"? E il giornalista Giannini dirà ancora che Prodi ha dato una bella lezione ai giornalisti? Vi sarà, come è auspicabile, una collettiva presa di posizione contro il contegno francamente criticabilissimo di Romano Prodi o, in maniera opposta, le sinistre liberal-progressiste, sempre in barricata a difesa dell'inclusività e delle donne, preferiranno alzare le spalle e voltare lo sguardo dall'altra parte?
Staremo a vedere, intanto registriamo con sgomento l'accaduto, una pagina davvero triste della recente storia italiana, essa stessa, in generale, particolarmente triste.
La fine di un amore rappresenta un momento della vita delicato, che porta con sé tanto dolore, ma anche una grande opportunità di crescita. Può capitare di avventurarsi quasi subito in una nuova relazione nella convinzione che questa possa colmare il vuoto e lenire la sofferenza del distacco.
In tal modo, però, rischiamo di non prenderci il tempo necessario di cui abbiamo bisogno per vivere la nostra sofferenza. Il tormento che portiamo dentro chiede di essere rispettato con il giusto tempo e con un’elaborazione emotiva profonda.
Dobbiamo dare un senso all’esperienza vissuta in coppia, sulla quale abbiamo investito le nostre energie, risorse e fragilità. La prima reazione alla fine di una relazione è il rifiuto, una sorta di negazione della realtà, per poi attraversare nell’ordine rabbia, tristezza e per ultimo accettazione.
Si tratta di una vera e propria elaborazione di un lutto, in cui siamo chiamati a processare non solo la perdita dell’altra persona ma anche della nostra identità come parte di una coppia. Stiamo uscendo dalla nostra comfort zone e ciò crea in noi una sensazione di confusione, associata a paura dell’ignoto e della solitudine.
I primi pensieri che compaiono sono il frutto di sensi di colpa, nel cercare di capire cosa di diverso si sarebbe potuto fare. Si crede di essere stati gli artefici di un fallimento, perché non si è riusciti a tenere insieme una famiglia, in particolar modo se si hanno dei figli.
Una volta superata la fase iniziale, si comincia a dare un senso e ad accettare la nuova realtà. Si comprende che ciò che noi credevamo fosse stato un fallimento, in realtà è stata un'esperienza preziosa di vita, un insegnamento che abbiamo ricevuto e che a nostra volta abbiamo donato all'altro.
Si inizia così a provare anche gratitudine per ciò che è stato, perdonando ogni incomprensione o dolore arrecato o ricevuto. In tal modo lasciamo andare ciò che non è più necessario per la nostra evoluzione. Rinasciamo sotto nuove vesti, riscoprendo passioni e desideri che avevamo messo a tacere.
Si può assaporare una sensazione di crescita ed evoluzione, una dimensione di appagamento e di pace che in una relazione conflittuale o fredda non avremmo mai potuto vivere.
La fine di un amore richiede un processo in cui le emozioni vanno ascoltate e gestite per condurci al nostro vero sé, l’unico in grado di guidarci sul giusto percorso della nostra anima in cammino.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'Avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica assai attuale relativa alle adozioni ed in particolare al diritto dei single di realizzarle.
Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Mogliano, che chiede: "È legittimo escludere i single dalle adozioni internazionali?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una tematica estremamente attuale, risolta recentemente proprio dalla Corte Costituzionale, riguardo le disposizioni censurate dal Tribunale per i minorenni di Firenze quali gli artt. 29-bis, comma 1, e 30, comma 1, della legge n. 184 del 1983, che disciplinano l'avvio della procedura di adozione internazionale.
L'art. 29-bis, comma 1, prevede che «le persone residenti in Italia, che si trovano nelle condizioni prescritte dall'articolo 6 e che intendono adottare un minore straniero residente all'estero, presentano dichiarazione di disponibilità al tribunale per i minorenni del distretto in cui hanno la residenza e chiedono che lo stesso dichiari la loro idoneità all'adozione».
In particolare, il citato art. 6 stabilisce, al comma 1, che «l'adozione è consentita a coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni. Tra i coniugi non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto».
I successivi commi dell'art. 6 procedono poi a specificare il presupposto concernente il rapporto stabile e a indicare ulteriori requisiti relativi, in particolare, all'età degli adottanti, nonché all'idoneità affettiva e alla capacità di educare, istruire e mantenere i minori. Sempre l'art. 6 consente, infine, agli adottanti di effettuare più adozioni, anche con atti successivi, e regola le misure che possono essere disposte a sostegno di chi adotti minori di età superiore a dodici anni o con handicap accertato ai sensi dell'art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).
Ebbene, le censure del rimettente hanno mirato a rimuovere l'esclusione della persona singola dall'accesso al giudizio di idoneità a adottare finalizzato a conseguire il relativo decreto di idoneità che dà impulso alla procedura di adozione internazionale, e, pertanto, avverso al solo art. 29-bis, comma 1, della legge n. 184 del 1983.
Evidenziato, dunque, come lo stesso legislatore, pur a fronte di una scelta di fondo che non include nel perimetro dei potenziali adottanti di minori le persone singole, abbia riconosciuto la loro idoneità ad assicurare un ambiente stabile e armonioso, si deve, a questo punto, verificare se la loro esclusione dall'accesso all'adozione internazionale vìoli il diritto al rispetto della vita privata, come previsto dall'art. 8 CEDU, in coordinamento con l'art. 2 Cost., anche in considerazione del principio di solidarietà ivi sancito.
La disciplina censurata si riverbera sul diritto alla vita privata, inteso come libertà di autodeterminazione, che si declina, nel contesto in esame, quale interesse a poter realizzare la propria aspirazione alla genitorialità, rendendosi disponibile all'adozione di un minore straniero. Questo specifico interesse si coniuga, dunque, anche con una finalità di solidarietà sociale, in quanto rivolge le aspirazioni alla genitorialità a bambini o a ragazzi che già esistono e necessitano di protezione.
Se scopo dell'adozione internazionale è quello di accogliere in Italia minori stranieri abbandonati, residenti all'estero, assicurando loro un ambiente stabile e armonioso, l'insuperabile divieto per le persone singole di accedere a tale adozione non risponde a una esigenza sociale pressante e configura – nell'attuale contesto giuridico-sociale – una interferenza non necessaria in una società democratica.
Se, dunque, deve ritenersi che la persona singola è idonea a garantire al minore un ambiente stabile e armonioso, d'altro canto, l'esigenza, sottesa alla scelta del legislatore, di assicurare all'adottato «la presenza, sotto il profilo affettivo ed educativo, di entrambe le figure dei genitori» (sentenza n. 198 del 1986) non viene perseguita con un mezzo idoneo e proporzionato.
Come si è già in passato rilevato (sentenza n. 183 del 1994), si tratta di una istanza che può giustificare «una indicazione di preferenza per l'adozione da parte di una coppia di coniugi», ma che non supporta la scelta di convertire tale modello di famiglia in una aprioristica esclusione delle persone singole dalla platea degli adottanti.
In particolare, nel caso dell'adozione internazionale, allo Stato di accoglienza spetta solo il compito di regolare l'idoneità o meno a adottare, dopodiché l'abbinamento con il minore di chi ha ottenuto il decreto di idoneità è di competenza dello Stato d'origine del minore stesso. Pertanto, là dove la disciplina censurata crea nei confronti delle persone singole una barriera all'accesso all'adozione internazionale, essa determina un sacrificio dell'autodeterminazione orientata alla genitorialità, che – specie nell'attuale contesto giuridico-sociale – rischia di riverberarsi negativamente sulla stessa effettività del diritto del minore a essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso.
Alla luce di tali considerazioni la Corte Costituzionale va a concludere che, la scelta operata dal legislatore con l'art. 29-bis, comma 1, della legge n. 184 del 1983 risulta non necessaria in una società democratica, in quanto non conforme al principio di proporzionalità, e determina la lesione della vita privata e dell'autodeterminazione orientata a una genitorialità ispirata al principio di solidarietà.
Pertanto, in risposta alla domanda posta dalla nostra lettrice, risulta corretto affermare che, "dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 29-bis, comma 1, della legge 4 maggio 1983, n. 184 (Diritto del minore ad una famiglia), nella parte in cui, facendo rinvio all'art. 6, non include le persone singole residenti in Italia fra coloro che possono presentare dichiarazione di disponibilità a adottare un minore straniero residente all'estero, rimane, dunque, ferma la sola applicabilità alla persona singola delle restanti previsioni di cui all'art. 6 della legge n. 184 del 1983. In particolare, l'adottante persona singola deve rispondere agli altri requisiti, non incompatibili con il suo stato libero, che attengono all'età e al suo 'essere affettivamente idoneo e capace di educare, istruire e mantenere i minori che intenda adottare'» (Corte Costituzionale sentenza 21.03.2025 n. 33).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.