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Montecosaro, ulivi e otto sfere luminose: nuovo allestimento per la rotatoria lungo la provinciale

Montecosaro, ulivi e otto sfere luminose: nuovo allestimento per la rotatoria lungo la provinciale

La Provincia di Macerata ha concesso la manutenzione, la gestione e l'arredo dell'aiuola centrale che si trova all'interno della rotatoria posta lungo la strada provinciale 78 bis "Montecosaro – Montegranaro" e del vicino spartitraffico triangolare, alla Marco Massetti srl. L'azienda ha realizzato un progetto di valorizzazione che ha previsto la piantumazione di alcuni ulivi e l'installazione di otto sfere luminose che andranno ad armonizzarsi con l'ambiente circostante. "La Provincia aveva pubblicato un avviso per concedere a soggetti pubblici e/o privati, la valorizzazione, manutenzione e l’arredo dell’area verde all’interno della rotatoria - spiega il vicepresidente Luca Buldorini -. Un connubio pubblico-privato che permetterà all'ente, i cui bilanci sono sottoposti a continui tagli dopo la riforma del 2016, di risparmiare le spese di manutenzione della rotatoria e di avere sempre un verde curato. Siamo molto contenti del progetto presentato dalla Marco Massetti che, oltre ad essere molto bello, è anche innovativo". A presentare il progetto sono stati questa mattina Daniela Censi, direttore commerciale della Marco Massetti, l’avvocato Gianluigi Bianchini e lo stilista Marco Massetti. Presente anche l’ingegner Matteo Giaccaglia, dirigente dell'ufficio viabilità della Provincia, che ha seguito l'iter degli interventi.  "La rotatoria ha un diametro di 25 metri e, dopo aver diserbato e fresato, si è provveduto all’inserimento di ghiaia rosa e sassolini color antracite per creare dei contorni armonici - hanno spiegato i responsabili dell’azienda -. La rotatoria presenta tre ulivi secolari di dimensioni importanti, simbolo di bellezza e unicità, contornati da sfere concentriche che, nell’immaginario hanno molti significati, dalla sfericità del mondo che ci rende internazionali, all’intersezione tra i vari cerchi simbolo di interconnessione delle nostre peculiarità territoriali, quali: passione, artigianalità e innovazione. All'interno della rotatoria sono state posizionate anche tre insegne luminose della nostra azienda, oltre al logo della Provincia". "Questo di Montecosaro è un primo progetto, un format che speriamo possa diventare di riferimento anche per altre aziende del territorio che vorranno prendersi cura della rotatorie all’interno dei loro paesi - ha concluso Buldorini -. Una sorta di 'vetrina diffusa' attraverso cui le aziende potranno raccontare la loro storia e la loro professionalità".  

21/03/2024 14:20
Civitanova, Voucher Family: erogati 190mila euro per 325 famiglie

Civitanova, Voucher Family: erogati 190mila euro per 325 famiglie

Sono 325 le famiglie con più di due figli che hanno ricevuto i voucher family da parte dell'Ufficio Servizi sociali del comune di Civitanova nell’ambito del progetto "Città con l’infanzia". In tutto sono stati consegnati 749 buoni, del valore di circa 255 euro l'uno, per un totale di 190.732,00 euro. Serviranno per acquistare, a seconda delle esigenze di ogni famiglia, beni di prima necessità come, ad esempio, prodotti alimentari e farmaci, materiale scolastico, prodotti per l'igiene della casa e della persona.  "I voucher family - fa sapere l’assessore ai servizi sociali Barbara Capponi - nascono nel 2018 dall'idea dell'assessorato al welfare di sostenere le molte famiglie mai prese in carico dai servizi che, pur avendo sempre provveduto autonomamente ai propri bisogni, trovano sollievo reale alle varie necessità con questa iniziativa specifica. In questi anni abbiamo ridistribuito alla cittadinanza quasi 800 mila euro solo con questa iniziativa, e abbiamo avuto grande riscontro positivo da parte dei beneficiari, avvicinandoli anche ad un Welfare che vuole prevenire le criticità e non solo risolvere le emergenze. Ringrazio gli uffici, sempre operativi e pronti ad ogni chiarimento, che consentono di svolgere sinergicamente un lavoro di ricaduta concreta sulle persone". I voucher, già accreditati sulla tessera sanitaria dei beneficiari ed annunciati tramite messaggio sul cellulare, potranno essere utilizzati nei supermercati “Sì con te” (nei Comuni di Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Potenza Picena), nei supermercati Conad di via Zavatti, via Vasco De Gama, via Giuseppe Saragat, via San Costantino; al Coal Market (via Giosuè Carducci), Coop market (via Ungaretti), al Tigre Supermercato (viale Vittorio Emanuele e via Marche), in tutte le farmacie comunali, nelle farmacie Angelini (piazza XX Settembre) e Alighieri (via Dante Alighieri), al Lidl Italia (via Silvio Pellico) e alla Parafarmacia interna al Conad (via San Costantino).  

21/03/2024 11:00
L’eleganza dei pavimenti a Bologna: cosa c’è da sapere

L’eleganza dei pavimenti a Bologna: cosa c’è da sapere

Bologna è un luogo che incanta non solo per i suoi monumenti e le sue tradizioni, ma anche per l'attenzione al dettaglio che si rispecchia nei suoi interni. Tra le vaste scelte per l'arredamento e la decorazione delle case, i pavimenti giocano un ruolo importante. In particolare, i parquet si distinguono per la loro bellezza senza tempo e la loro capacità di trasformare gli spazi. In questo articolo, esploreremo il mondo affascinante dei pavimenti a Bologna, concentrandoci soprattutto sui lussuosi parquet che adornano le residenze di questa città storica. Quando si parla di parquet Bologna, ci si riferisce non solo a un elemento di arredo, ma a un'icona di eleganza e raffinatezza che caratterizza le dimore bolognesi. Storia e tradizione dei pavimenti in legno La tradizione dei pavimenti in legno a Bologna affonda le sue radici nella storia antica della città, risalendo a tantissimi anni fà, in cui il legno rappresentava un materiale prezioso e tale importanza. Sin dai tempi dei romani, il legno è stato utilizzato per pavimentare le dimore nobili e le residenze più prestigiose, testimoniando la sua durabilità e bellezza senza tempo. Nel corso dei secoli, questa tradizione si è evoluta, passando attraverso varie epoche storiche e stili architettonici, ma mantenendo sempre intatta la sua aura di eleganza e raffinatezza. Oggi, i pavimenti in legno continuano a essere una scelta ambita per coloro che desiderano donare calore e carattere ai loro interni a Bologna, rispecchiando così la continuità di una tradizione millenaria che si adatta perfettamente alla modernità senza perdere il suo fascino intramontabile. La bellezza dei pavimenti in legno si sposa armoniosamente con l'atmosfera storica e culturale di Bologna, trasformando gli spazi abitativi in autentici rifugi di eleganza e comfort. La rinascita dei parquet a Bologna Negli ultimi anni, i parquet hanno vissuto una vera e propria rinascita nel design d'interni.. Questi pavimenti in legno Bologna, caratterizzati dalla disposizione artistica di listelli di legno, sono diventati il simbolo dell'eleganza senza tempo e della raffinatezza. A Bologna, la ricerca di materiali di alta qualità e di soluzioni estetiche uniche ha portato a una crescente domanda di parquet, che si adattano perfettamente all'atmosfera sofisticata della città. La crescente popolarità dei pavimenti in legno è testimone di una tendenza che riflette l'amore della città per lo stile classico e raffinato, mentre abbraccia contemporaneamente l'innovazione e la creatività nel design d'interni. Le tendenze attuali: l’ Innovazione di oggi Oltre ai classici parquet, a Bologna si possono trovare anche soluzioni innovative e versatili per pavimentare gli interni. I pavimenti in legno laminato o in vinile, ad esempio, offrono un'alternativa più economica e resistente, senza compromettere lo stile e l'eleganza. Queste opzioni sono particolarmente apprezzate per la loro capacità di imitare fedelmente l'aspetto del legno naturale, permettendo così di creare ambienti accoglienti e affascinanti a un costo accessibile. L'ampia varietà di colori, finiture e pattern disponibili rende i pavimenti in laminato o vinile una scelta ideale per chi desidera personalizzare e aggiornare il proprio spazio abitativo senza dover investire una fortuna. Inoltre, la resistenza all'umidità e ai graffi di questi materiali li rende adatti a qualsiasi ambiente domestico, inclusi bagni, cucine e zone ad alto traffico. Grazie alla loro facilità di installazione e manutenzione, i pavimenti in legno laminato o vinile sono diventati una scelta popolare tra i residenti di Bologna che cercano soluzioni pratiche e durevoli per i loro pavimenti. Dal parquet al vinile: le migliori opzioni I pavimenti rappresentano un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, storia e modernità. Sia che si tratti di eleganti parquet che evocano il fascino dei tempi passati, sia di soluzioni moderne e pratiche come i pavimenti in vinile, l'importante è che ogni scelta rispecchi il gusto personale e l'atmosfera desiderata. In una città come Bologna, dove l'arte e lo stile si fondono armoniosamente, i pavimenti diventano un elemento fondamentale per creare ambienti unici e indimenticabili. La scelta del pavimento giusto può trasformare completamente un ambiente, contribuendo a definirne lo stile e l'atmosfera. La vasta gamma di opzioni disponibili consente di soddisfare ogni esigenza e preferenza, dal classico al moderno, dal rustico all'avanguardia. I pavimenti in legno, ad esempio, aggiungono calore e carattere agli spazi, mentre i pavimenti in vinile offrono resistenza e praticità. Indipendentemente dallo stile scelto, è importante che il pavimento si integri armoniosamente con il resto dell'arredamento e che soddisfi le esigenze funzionali della casa. In questo modo, i pavimenti diventano non solo una base solida su cui camminare, ma anche un elemento di design che contribuisce a rendere unico e accogliente ogni ambiente.    

21/03/2024 10:40
Macerata, i disegni degli alunni al questore Silipo: "Possiamo visitare la Questura?"

Macerata, i disegni degli alunni al questore Silipo: "Possiamo visitare la Questura?"

Il 9 febbraio scorso, in occasione dell’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, già questore di Fiume, morto nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau, presso i giardini pubblici di Villa Potenza intitolati al predetto funzionario, alla presenza di autorità locali e del vescovo di Macerata, si è tenuto un momento di preghiera al quale hanno partecipato anche gli alunni di due classi, una 2° ed una 3°, della scuola primaria "Anna Frank" della frazione di Villa Potenza con le rispettive insegnanti.  Nella circostanza gli alunni, che hanno seguito in modo molto interessato i vari momenti della commemorazione, sono stati invitati a produrre dei disegni rappresentativi della giornata, elaborati che alcuni giorni fa sono stati recapitati dalle insegnanti al questore Luigi Silipo insieme ad una simpatica lettera con la quale gli alunni hanno chiesto al questore di poter "essere ricevuti per visitare la Questura", appuntamento che naturalmente verrà fissato nei prossimi giorni.     

20/03/2024 16:28
Civitanova, in partenza le delegazioni del Comune e Avis ad Esine per la "Domenica delle Palme"

Civitanova, in partenza le delegazioni del Comune e Avis ad Esine per la "Domenica delle Palme"

Sabato 23 marzo, in occasione della domenica delle Palme, il sindaco Fabrizio Ciarapica farà visita alla comunità di Esine, per il rinnovo del gemellaggio siglato nel 1989. Ad accompagnarlo, ci saranno il vicesindaco Claudio Morresi, l’assessore Barbara Capponi e le consigliere comunali Campetelli e Fontana, e una rappresentanza dell’Avis presieduta da Chiara Cesaretti. L’Avis è infatti gemellata con l’omologa associazione lombarda.  Come tradizione, gli amministratori porteranno in dono i ramoscelli d’ulivo, simbolo delle festività pasquali, per ricambiare il dono dell’abete, addobbato l'8 dicembre in piazza XX Settembre per le festività natalizie.  "Come ogni anno, la comunità di Esine ci ha rinnovato l'invito per la Domenica delle Palme - ha detto il sindaco Ciarapica - e Civitanova non farà mancare la sua presenza e vicinanza, soprattutto in un momento storico come questo in cui urge più che mai rinsaldare i valori dell'amicizia, della solidarietà e della pace. Rinnovare il gemellaggio con Esine vuol significare tutto questo". Ad Esine sono previsti diversi momenti di accoglienza, che culmineranno domenica 24 marzo con la santa messa e la benedizione delle palme nella chiesa di Santa Maria, alla presenza della banda dell'Avis locale.    

19/03/2024 11:00
Donati due pc ai ragazzi delle comunità "Il Girasole": la solidarietà degli ingegneri della Provincia di Macerata e Lan System

Donati due pc ai ragazzi delle comunità "Il Girasole": la solidarietà degli ingegneri della Provincia di Macerata e Lan System

Sabato 16 marzo l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Macerata, in collaborazione con Marco Fedeli, dell’azienda Lan System di Macerata, hanno donato due personal computer all’Associazione Piombini Sensini Ets. L’iniziativa è nata dalla generosità di un professionista rimasto anonimo, che ha deciso di devolvere il suo compenso, per un'attività di formazione prestata per conto dell’Ordine, ad una realtà locale del terzo settore. L’Ordine degli ingegneri ha apprezzato la proposta, partecipando con un ulteriore contributo ed individuando l’azienda Lan System come fornitrice dei prodotti ad un prezzo particolarmente vantaggioso, grazie alla generosità del titolare Marco Fedeli. I computer saranno utilizzati dai bambini, dalle bambine e dagli adolescenti accolti nelle Comunità "Il Girasole" dell'Associazione per studiare, navigare nella rete e giocare, migliorando le proprie conoscenze e competenze informatiche utili nella vita di tutti giorni. Questa piccola esperienza tra istituzione, azienda e privato sociale, dimostra come attraverso la sinergia di diverse realtà è possibile contribuire in modo significativo nella costruzione della comunità educante; ciò rappresenta anche un importante sostegno a chi, come l'Associazione Piombini Sensini della presidente Francalancia, si dedica da tempo all’accoglienza ed alla protezione di tanti minorenni in difficoltà.

19/03/2024 09:20
"Donare il sangue è donare la vita", premiati i disegni: ecco i nomi dei 7 alunni vincitori

"Donare il sangue è donare la vita", premiati i disegni: ecco i nomi dei 7 alunni vincitori

La cerimonia di premiazione del 16° concorso di disegno “Donare il sangue è donare la vita”, indetto come ogni anno dall’Avis Comunale di Macerata, è stata festa nella festa. Davanti alla vice presidente avisina Elisabetta Marcolini, oltre 200 i presenti a riempire l’Auditorium dell’Istituto Istruzione Superiore “Matteo Ricci”, in maggioranza bambini e bambine visto che il concorso è rivolto ai piccoli delle classi quinte elementari delle scuole del capoluogo. Grazie anche al sostegno di Banca Macerata, rappresentata dalla direttrice della filiale cittadina Cecilia Raccichini, l’associazione ha premiato i disegni più belli, più originali e quelli che hanno avuto lo slogan più efficace nel veicolare l'importanza della donazione del sangue. Un totale di 7 riconoscimenti tra quasi 200 elaborati che erano giunti in segreteria ed erano stati precedentemente esaminati dalla commissione tecnica.  Il primo premio è andato a Virginia Mengascini, ottima l’esecuzione del disegno dell’alunna della scuola “Pertini” di Piediripa. Al secondo posto un’altra bimba, Francesca Maria Cesaretti della “Pace”.  Sul gradino più basso del podio un ex aequo, Angelo Bacaloni della “F.lli Cervi” ed Elia Ciriaco della “Anna Frank”. Come sempre un premio a parte l’ha avuto l’opera con lo slogan più efficace a livello comunicativo, la più brava è stata Michela Del Gobbo della “F.lli Cervi”.  Non poteva mancare un attestato all’originalità, il disegno più creativo è stato votato quello di Matilde Amici del Convitto. Infine a proposito di voti, Nour Salhi della “Salvo D’Acquisto” è il baby pittore che ha ottenuto più like, più mi piace, sulla pagina Facebook dell’Avis Comunale Macerata.  Dall’inizio di questa edizione del concorso sono stati coinvolti gli insegnanti Angela Giglia, Catia Meschini, Giusy Filolungo, Domitilla Gattari, Roberta Leonori, Paola Seri, Laura Orsolini, Francesca Faraoni, Caterina Lipari, Elisabetta Fraticelli, Alessandra Temperini.  La commissione tecnica era composta dal presidente dell’Avis Comunale di Macerata Gaetano Ripani, la vice presidente Elisabetta Marcolini, il responsabile del concorso Franco Lorenzetti, Irene Croceri per Banca Macerata e ne hanno fatto parte figure del mondo dell’arte, della scuola e della sanità come Pierfrancesco Gentilucci, Pina Fiori, Cristiana Ricciotti, Stefano Calisti e sua figlia Veronica.

18/03/2024 19:10
Matelica non dimentica i suoi ragazzi caduti nel 1944 e nel 1946: doppia cerimonia

Matelica non dimentica i suoi ragazzi caduti nel 1944 e nel 1946: doppia cerimonia

Domenica 17 marzo la città di Matelica ha reso omaggio ad alcuni dei suoi caduti per mano nazifascista e per via dei residui bellici post guerra. Due cerimonie sentite e partecipate si sono tenute nella zona di Terra di Mondo e Casafascola per ricordare quattro ragazzi uccisi dall’orrore della barbarie nazifascista e degli strascichi della seconda guerra mondiale. Era il 17 marzo 1944 a Casafoscola quando nelle case contadine attorno alla villa dei conti Cerbelli si trovavano tre partigiani: Liziero Rastelli detto “Bombolo”, fornaio, che aveva fondato il gruppo partigiano “Eremita” sulle pendici del monte Gemmo, malato di broncopolmonite, si era ritirato lì in convalescenza; Terenzio Terenzi, matelicese di 27 anni; Wassili Niestarol, 22 anni, di Mosca, i quali stavano con lui per proteggerlo. Arrivò un camion di tedeschi (di stanza a Camerino) e di fascisti (con loro probabilmente “lu castrinu”, castratore di maiali, matelicese, nota spia). Bombolo scappò a fatica in una direzione e si nascose, salvandosi; gli altri due nella direzione opposta spararono per attirare l’attenzione su di sé. Finite le munizioni, Wassili Niestarol fu ucciso sul posto a colpi di baionetta. Terenzio Terenzi, ferito, fu caricato sul camion per essere portato al comando tedesco a Camerino, ma lungo il percorso fu sgozzato (da un fascista di Castelraimondo), il corpo fu sadicamente oltraggiato e poi abbandonato in località Carbone, poco prima di Canepina, all’incirca all’altezza del distributore di benzina. La casa del colono Leoni fu distrutta con la dinamite e il fienile incendiato. Nel 1948 il conte Cerbelli fece collocare una lapide a ricordo di Wassili Niestarol sul luogo dove era stato ucciso. Il corpo di Terenzio Terenzi, recuperato e portato al cimitero di Camerino, fu poi traslato il 1° novembre 1944 al cimitero di Matelica. Due anni fa, per un desiderio del nipote, che porta lo stesso nome Terenzio Terenzi, è stata collocata una lapide a suo ricordo accanto a quella del partigiano russo, nel luogo dove entrambi avevano combattuto e sacrificato la vita. Ma la guerra non uccise solo durante il periodo del conflitto. Nella primavera del 1946 i due ragazzi Ilio Cicculesse e Cesare Mosciatti pascolavano le pecore nella zona di Terra di Mondo. La guerra era passata lì due anni prima e nessuno ci pensava più. Trovarono un bossolo di un mortaio neozelandese inesploso. Ci giocarono, ignari di cosa fosse e quanto fosse pericoloso. Quello esplose dilaniandoli; si ritrovarono solo pochi resti dei corpi. La notizia è riemersa solo da pochi anni, grazie alla passione di Gervasio Micucci, che, essendo di Terricoli, l’ha sentita raccontare. Alle due cerimonie, che si sono tenute nelle zone dove sono installate le lapidi, ha partecipato anche l’amministrazione comunale di Matelica rappresentata dal vicesindaco Denis Cingolani, dall’assessore Graziano Falzetti e dal consigliere Sauro Falzetti. Con loro anche la baby sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Maria Fabrianesi. Entrambi i sindaci hanno deposto dei fiori sulle lapidi e hanno ringraziato l’Anpi e l’Anmig per l’organizzazione dei due momenti di ricordo. "È fondamentale ricordare le figure di questi ragazzi che hanno dato la loro vita per motivi diversi, ma sempre per colpa dell’orrore della guerra - ha detto Cingolani - le loro storie meritano di essere raccontate come monito per il futuro, soprattutto ai ragazzi delle nuove generazioni che dovranno poi a loro volta tramandarle ai loro figli per far sì che non vadano perdute. Ringraziamo l’Anpi, l’Anmig, il consiglio comunale dei ragazzi e la Protezione Civile per aver organizzato questa giornata di ricordo".  

17/03/2024 16:40
La strada verso la felicità? Arriva dall’America e si chiama Counseling

La strada verso la felicità? Arriva dall’America e si chiama Counseling

La Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America già nel 1776 sosteneva che "tutti gli uomini sono stati creati uguali, dotati di diritti inalienabili tra cui la Vita, la Libertà ed il perseguimento della Felicità". Inspirandosi a tali principi, successivamente si svilupperà una corrente di pensiero umanistico esistenziale che aprirà la strada al Counseling.  In una visione positiva dell’essere umano, si diffonde una concezione di salute intesa come stato di benessere dell'individuo nella sua totalità sia fisico che mentale; si comincia, quindi ,a comprendere come sia importante prevenire non solo la salute fisica ma anche quella mentale. Così in America, negli anni ‘50, Carl R. Rogers, psicologo e filosofo statunitense, padre della psicoterapia centrata sulla persona, dà vita al Counseling. Tale attività si esprime in una relazione d'aiuto tra un Counselor ed un cliente, il quale non presenta una patologia psicologica, ma ha bisogno di essere guidato da un professionista in un momento di difficoltà della sua vita, come una separazione, problemi nella coppia o nel lavoro, elaborazione di un lutto, dinamiche familiari disfunzionali, carriera scolastica, orientamento professionale e scolastico, malattia, ansia, stress, pensieri invasivi, consapevolezza e gestione delle emozioni, difficoltà nella comunicazione con gli altri, generatrice di conflitti. Il Counselor accoglie e accompagna con ascolto empatico e fiducia il proprio cliente in un viaggio meraviglioso e affascinante alla scoperta di sé stesso, delle proprie fragilità e dei propri punti di forza, aprendo così la strada ad una nuova consapevolezza, che gli permetterà di vivere, con energia, una vita più vera. In questo modo impariamo ad amarci, a lasciare andare vecchi schemi di comportamento che ci tengono legati ad emozioni di rabbia, paura, sensi di colpa e scopriamo cosa significa essere gli unici responsabili della nostra vita, con l’enorme potere di essere registi e non più passivi attori di un copione scritto da altri. Usciamo, così, da ogni forma di vittimismo che blocca la nostra evoluzione. Apprendiamo la leggerezza del Perdono, perché nel Per-Dono ci rendiamo liberi, facendo un dono a noi stessi; scopriamo la magia della gratitudine che ci restituisce la serenità e nel contempo una nuova forza. Con il Counseling comprendiamo, inoltre, come la nostra "Mente spesso mente", con pensieri tossici ed invasivi che in realtà non ci appartengono ma che sono solo il frutto di condizionamenti esterni accumulati negli anni ed impariamo a trasformarli in pensieri costruttivi. La felicità non arriva dall’esterno, è una condizione interna; è la realizzazione della propria essenza, della propria natura e vocazione. Quando riusciamo, poi, a condividere i frutti del nostro essere con il mondo circostante proviamo un senso di pace e di realizzazione. È felice colui che sa ascoltare sé stesso e la propria natura in profondità, è felice colui che ha il coraggio di attraversare il proprio dolore e di trasformarlo in insegnamento.  Il Counseling contribuisce a diffondere questo tipo di intelligenza esistenziale, in grado di donarci un'integrità profonda, che dà senso alla nostra vita e che ci fa sentire al posto giusto nel momento giusto.  

17/03/2024 11:20
"Anziano intesta l'abitazione alla badante avvenente": cos'è il vitalizio assistenziale e quando è valido

"Anziano intesta l'abitazione alla badante avvenente": cos'è il vitalizio assistenziale e quando è valido

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa agli anziani ed alla loro cura. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Un anziano assistito da un’avvenente badante può intestare alla stessa la propria abitazione?" IL CASO - Spesso gli anziani sono curati dalle badanti, anche per lungo tempo, cosicchè si instaura un rapporto di fiducia ed affetto per cui il soggetto assistito desidera intestare alla badante, in segno di riconoscenza, la propria abitazione. Passando all'esame del caso di specie, è accaduto in una recente vicenda giudiziaria che gli eredi di un'anziana donna, hanno impugnato il contratto stipulato dalla cara estinta con la badante e con il quale, conservando l'usufrutto dell'immobile di proprietà, ha ceduto la nuda proprietà alla persona che si occupava della sua cura, con l'obbligo da parte di quest'ultima di continuare ad assisterla fino alla morte. Contratto che il Tribunale ha definito "atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento vitalizio oneroso", stipulato dall'anziana donna bisognosa di cure, nel totale disinteresse dei parenti che hanno agito in giudizio, al fine di cristallizzare un rapporto che andava avanti da tempo e che si caratterizzava "da una parte il suo bisogno di cura della persona e di ogni altra esigenza quotidiana di vita materiale e anche di natura morale, dall'altra la disponibilità della badante a prendersi cura di ogni bisogno della anziana signora, dedizione di durata già quindicennale e promessa anche per il futuro fino a vita natural durante, ivi compresa quella di farle personalmente compagnia".  Difatti, la normativa vigente prevede il contratto di vitalizio assistenziale, detto anche rendita vitalizia, per il quale è possibile cedere la nuda proprietà dell'immobile ad un estraneo, con riserva del diritto di usufrutto per il proprietario, in cambio di assistenza morale e materiale sino alla morte.  In sostanza, a fronte della cessione della nuda proprietà si ha la controprestazione di assistenza materiale e morale. Affinchè tale tipologia contrattuale sia valida devono, però, ricorrere due condizioni: che l'anziano sia capace di intendere e di volere al momento del rogito, e che l'anziano non si trovi in condizioni di salute troppo precarie o, addirittura, in fase terminale. Dal punto di vista pratico per effetto del contratto di vitalizio, in pratica la badante si obbliga a fornire prestazioni di assistenza morale e materiale all'anziano, vita natural durante, in cambio del trasferimento dell'immobile al momento della morte; qualora la badante risulti inadempiente rispetto alle esigenze di salute dell'anziano non prestando assistenza, perderà la nuda proprietà e sarà chiamata, eventualmente, al risarcimento del danno. Cosicché i parenti dell'anziano possono senza dubbio impugnare il contratto di vitalizio, ma solo a certe condizioni, ossia se gli stessi sono in grado di dimostrare: che l'anziano, al momento della stipula del contratto era incapace di intendere e di volere, non è indispensabile essere stati dichiarati interdetti o inabilitati, e che al momento della stipula del contratto, l'anziano risultava gravemente malato e quasi prossimo al decesso. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice ed in linea con la più autorevole giurisprudenza, si può affermare che "il contratto di vitalizio si caratterizza per essere atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento, pienamente legittimo se risponde ad interessi meritevoli di tutela. Esso si caratterizza per l'alea rappresentata dalla durata della vita del vitaliziato e dalla conseguente non prevedibilità delle obbligazioni assunte dall'obbligato alla cura” (Tribunale di Benevento, sentenza del 02.02.2022).  Ciò tenuto conto che "il contratto vitalizio assistenziale è nullo per mancanza di alea ove, al momento della sua conclusione, il beneficiario sia affetto da malattia che, per natura e gravità, renda estremamente probabile un esito letale e ne provochi la morte dopo breve tempo o abbia un'età talmente avanzata da non poter certamente sopravvivere oltre un arco di tempo determinabile" (Cass. Civ., sentenza n. 25624 del 2017). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

17/03/2024 10:15
Mutui, è allarme per le famiglie italiane: "Il 40% ha difficoltà a pagare le rate, + 119% per il tasso variabile"

Mutui, è allarme per le famiglie italiane: "Il 40% ha difficoltà a pagare le rate, + 119% per il tasso variabile"

I dati presentati sabato a Roma dall'Osservatorio SalvaLaTuaCasa di Save Your Home sono allarmanti: il 40% delle famiglie italiane ha difficoltà a pagare le rate del mutuo, con un aumento del 119% per i mutui a tasso variabile. "È una situazione drammatica che rischia di sfociare in un'emergenza sociale" afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici (Centro per i diritti del cittadino, ndr). "Serve un intervento urgente del Governo e degli istituti di credito per trovare soluzioni concrete a sostegno delle famiglie in difficoltà." Le famiglie in bilico e quelle insolventi, che rappresentano il 16% del totale, sono le più colpite. Tra queste, il 46% ha un prestito finalizzato all'acquisto di un bene o servizio, il 30% un prestito senza uno scopo predeterminato e il 25% una rateizzazione tramite carta revolving. L'aumento dei tassi di interesse ha avuto un impatto devastante sulle famiglie con mutui a tasso variabile. La rata mensile è aumentata fino al 119% per questa fascia di popolazione, con una contrazione del reddito netto residuo disponibile fino al 51%. "Le aste immobiliari non sono la soluzione" sottolinea Massimo Guido Conte, segretario di Codici Ancona. "Le famiglie che perdono la casa all'asta non solo si ritrovano senza un tetto sulla testa, ma rimangono anche con un debito da pagare."

17/03/2024 09:50
Civitanova, rotatoria Costamartina: c'è la consegna dei lavori, opera da quasi un milione di euro

Civitanova, rotatoria Costamartina: c'è la consegna dei lavori, opera da quasi un milione di euro

Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e il vicepresidente Luca Buldorini hanno partecipato questa mattina alla consegna dei lavori di realizzazione della nuova rotatoria Costamartina alla Pipponzi srl di Civitanova Marche. "Dopo anni di attesa, dato che un primo progetto preliminare venne abbozzato nel 2008, ora l'amministrazione provinciale, con il sostegno della Regione Marche, è riuscita a portare a casa un importante risultato che da oggi comincia a concretizzarsi con la consegna del cantiere - commenta il presidente Parcaroli -. C’è chi parlava di un sogno irrealizzabile, invece, questa è la dimostrazione che la nostra amministrazione fin dal primo momento in cui si è insediata ha lavorato per portare a termine un obiettivo importante per agevolare la viabilità a Civitanova. Ringrazio la Regione Marche per il contributo di 400mila euro che ci ha permesso di completare il finanziamento necessario a realizzare l’opera, il cui costo è cresciuto negli anni per il rincaro delle materie prime, e l’ufficio Viabilità della Provincia che si è occupata della progettazione".  Il progetto, per un importo complessivo 950mila euro (di cui 550mila finanziati dalla Provincia e 400mila dalla Regione) prevede l'adeguamento dell’intersezione a raso esistente tra la strada provinciale 10 "Bivio delle Vergini - Civitanova", la strada comunale "Costamartina" e contrada San Domenico (l'unica strada d'accesso alla piscina comunale di Civitanova) con la realizzazione di una rotatoria dal diametro esterno di 38 metri. Il progetto è stato realizzato dall’ingegner Matteo Giaccaglia, dirigente dell’ufficio Viabilità della Provincia. Il responsabile unico del procedimento, invece, è l'ingegnere Piero Casucci, mentre i lavori saranno diretti dal geometra Maria Beatrice Amici Abbati, entrambi dell’ufficio Viabilità della Provincia. La durata dei lavori è di circa 120 giorni. "La realizzazione della rotatoria garantirà importanti miglioramenti di efficienza, per quanto riguarda la sicurezza della circolazione stradale, rispetto all’intersezione a raso attualmente esistente - aggiunge il vicepresidente Buldorini -. Siamo orgogliosi di dare il via a quest’opera tanto attesa dalla comunità di Civitanova e non solo. L'amministrazione Parcaroli sta lavorando e continuerà a farlo fino all'ultimo giorno per garantire la sicurezza dei cittadini e per intercettare sempre nuovi finanziamenti che possano permetterci di intervenire in diverse zone del territorio".   

14/03/2024 16:00
Civitanova, "Ricordando Puccini": Andrea Petrozzi parlerà di Tosca

Civitanova, "Ricordando Puccini": Andrea Petrozzi parlerà di Tosca

Proseguono gli appuntamenti culturali organizzati dall'Unitre Civitanova, presso la sala conferenze del Banco Marchigiano Credito Cooperativo di viale Matteotti, nell’ambito della rassegna "I Venerdì con..." patrocinata dal comune di Civitanova Marche e dai Licei Da Vinci. Domani, 15 marzo, alle ore 15:45, in occasione dei cento anni dalla morte del compositore Giacomo Puccini, Andrea Petrozzi, cultore e appassionato di opera lirica e melodramma, illustrerà la Tosca soffermandosi sui luoghi reali di Roma. Ingresso libero con possibilità di crediti formativi  

14/03/2024 07:00
Matelica, la strada provinciale 14 "Braccano" riapre dopo la chiusura 'per neve': "Decisione giusta"

Matelica, la strada provinciale 14 "Braccano" riapre dopo la chiusura 'per neve': "Decisione giusta"

Strade provinciali chiuse per neve, revocata l'ordinanza. Con decorrenza dal 16 marzo viene, infatti, revocata l'ordinanza 256 del 28 novembre 2023, stabilendo la riapertura al transito in entrambi i sensi di marcia per tutti i veicoli lungo i tratti della rete stradale provinciale che erano stati interdetti al traffico per neve e ghiaccio su decisione della Provincia. Tra i vari tratti interessati (una decina in tutto l’entroterra) c'era anche quello della strada provinciale 14 "Braccano" che era stato chiuso dal km 5+000 al km 14+371. Dal 16 marzo si potrà quindi tornare a circolare liberamente. Questo anche grazie all’interessamento da parte del vicesindaco Denis Cingolani che in questo ultimo periodo aveva segnalato la vicenda e chiesto delucidazioni e provvedimenti in merito. "Questa ordinanza aveva creato giustamente molto scalpore e fin da subito ci siamo mossi con la Provincia per fare in modo che venisse revocata - spiega Cingolani -. Alla fine l’ente ha deciso di riaprire al traffico le strade. Si tratta di una decisione giusta che permette il ritorno alla normalità per questi territori e per i loro abitanti, ma anche per tutti quei visitatori che vorranno venire a visitare le nostre splendide montagne".

13/03/2024 19:10
Sisma, 3,6 milioni per la conservazione dei beni culturali: quattro gli interventi nel Maceratese

Sisma, 3,6 milioni per la conservazione dei beni culturali: quattro gli interventi nel Maceratese

"Ancora una volta il Parlamento e la maggioranza hanno dato dimostrazione di attenzione e concreto impegno nei confronti dei territori del sisma 2016. Ringrazio i colleghi della Commissione Bilancio del Senato, e in particolare il senatore Guido Liris, che hanno espresso parere positivo al finanziamento ai 12 interventi, per un valore di 3 milioni e 621 mila euro, facenti parte della categoria 'Conservazione dei beni culturali' correlati agli eventi sismici del 24 agosto 2016". Lo afferma il senatore Guido Castelli, commissario straordinario alla riparazione e alla ricostruzione sisma 2016 commentando l'esame, e il parere espresso, sull'atto del Governo relativo allo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'Irpef, devoluta alla diretta gestione statale per l'anno 2022 concernente gli interventi relativi alla categoria "Conservazione dei beni culturali".  "Grazie a queste risorse - aggiunge il commissario Castelli - potranno essere realizzati interventi di recupero, restauro e valorizzazione di palazzi storici, archivi e biblioteche. Si tratta di un patrimonio di grande valore, perché esprime la cultura e la memoria storica dei borghi dell’Appennino centrale. Mentre è in corso l'opera di ricostruzione, alla quale abbiamo impresso un cambio di passo, è fondamentale che vengano contestualmente preservati e tramandati quegli elementi che rappresentano, o custodiscono, l’identità stessa di territori e comunità". Tra gli interventi finanziati c'è la ricognizione delle biblioteche pubbliche presenti nei comuni della regione Marche colpiti dal sisma del 2016, ai fini della rilevazione e quantificazione del patrimonio librario antico (edizioni ante 1831) da catalogare per la fruizione online. Il valore complessivo del contributo da erogare è di 85mila euro. Prevista anche la depolveratura e catalogazione del fondo antico della biblioteca "Scipione Gentili" del comune di San Ginesio, nonché il restauro e la digitalizzazione di parte del materiale bibliografico antico. Il valore complessivo del contributo da erogare è di 87mila euro. Altra azione prevista in provincia è quella del recupero, riordinamento e inventariazione dell’Archivio Comunale di Monte Cavallo. Il valore complessivo del contributo da erogare è di 37mila euro. Tra gli interventi in programma anche la riparazione, il restauro e l’allestimento museale di Palazzo Cento, ex Damiani, a Pollenza. Il valore complessivo del contributo da erogare è di 2 milioni e 215mila euro. Infine, è incluso nel finanziamento anche il restauro pittorico degli apparati decorativi del secondo piano, degli infissi del piano nobile e del pavimento della Sala dell'Eneide di Palazzo Buonaccorsi, a Macerata. Il valore complessivo del contributo da erogare è di 312mila euro.

13/03/2024 17:40
"Avete accompagnato me e mia madre nell'ultima parte del nostro percorso di vita. Vi stringiamo forte"

"Avete accompagnato me e mia madre nell'ultima parte del nostro percorso di vita. Vi stringiamo forte"

"Mia madre era diventata una figlia per me, i ruoli alla fine si sono invertiti e si sa che l'attenzione per una figlia, per la propria amata figlia non è mai abbastanza e che il vuoto lasciato non può essere colmato da niente e da nessuno. Si va avanti, nient'altro".  La dottoressa Paola Massaccesi, medico all'ospedale civile di Civitanova Marche, ha affidato ad una lettera aperta inviata alla nostra redazione la sua gratitudine per Monica Pennesi, direttrice della Residenza Anni Azzurri Santa Maria in Chienti di Montecosaro, e per tutto il personale della struttura per la cura e la dedizione con cui hanno assistito la cara madre Chiara Simonetti negli ultimi anni della sua vita.  Di seguito il testo integrale: "Avrei molte cose da dire ad ognuno di voi, davvero molte, forse troppe. Io e mia madre abbiamo trascorso nella vostra struttura quasi tre anni della nostra vita con momenti più o meno difficili, ma grazie all'aiuto ed all'impegno di ognuno di Voi siamo sempre riuscite a superarli. Talvolta riconosco, e chiedo scusa per questo, di essere stata scortese nei Vostri confronti, di averVi assillato con le mie innumerevoli telefonate a tutte le ore, con le mie continue richieste di aiuto, che il più delle volte Vi saranno sembrate, e sicuramente lo sono state, esagerate, ma Vi posso assicurare che il tutto è stato dettato solamente dall'immenso amore che mi ha sempre legata a mia madre e alla volontà di fare qualcosa di più, di darLe sempre il meglio per cercare di lenire le Sue sofferenze.  Talvolta il cuscino mi sembrava troppo alto, altre volte troppo basso, a volte era poco girata sul fianco, altre volte lo era troppo e così via. Le piaghe, la febbre, il catetere, il sondino, ma ripeto tutto questo altro non era che l'espressione dell'amore e dell'immenso dolore di una figlia per la propria Madre in difficoltà, per la propria Mamma che a poco a poco, giorno dopo giorno, se ne stava andando. Soltanto questo e non certamente una critica alle Vostre persone e alla Vostra professionalità.  Venire in Struttura ogni volta era per me una sofferenza e una gioia allo stesso tempo. Una sofferenza perché La vedevo peggiorare sempre di più, non riusciva più a parlare, a muoversi, a mangiare; una gioia perché anche un minimo accenno di sorriso da parte Sua, quando per pochi attimi mi abbassavo la mascherina per farmi riconoscere, o almeno così speravo, suscitava in me una tale felicità come se mi avesse fatto chissà quale discorso, come se mi avesse abbracciata forte forte come faceva un tempo. Tanto tempo fa.   Il vuoto che si viene a creare non può essere colmato da nessuna parola, da nessun gesto, da nessun tentativo di consolazione, da niente, non si può descrivere. Solo vivendolo ci si può rendere conto di quello che cerco di comunicarVi con queste mie parole. Alcuni di Voi sanno quello di cui sto parlando, altri per fortuna, ancora no. "Mia Madre era diventata una figlia per me, i ruoli alla fine si sono invertiti e si sa che l'attenzione per una figlia, per la propria amata figlia non è mai abbastanza e che il vuoto lasciato non può essere colmato da niente e da nessuno. Si va avanti, nient'altro".  Grazie di nuovo a tutti Voi per averci accompagnato in una parte del nostro percorso di vita, nell'ultimo percorso di vita di mia mamma Chiara. lo e mia madre vi abbracciamo tutti, uno ad uno, Vi stringiamo forte. lo qui con Voi in presenza, Lei, sicuramente, da lassù, anche". 

13/03/2024 16:40
Macerata, alberghi a disposizione delle donne vittime di violenza: siglato il protocollo d'intesa

Macerata, alberghi a disposizione delle donne vittime di violenza: siglato il protocollo d'intesa

È stato firmato questa mattina, presso la Prefettura di Macerata, il protocollo d’intesa "La stanza sospesa" che promuove azioni condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere. Tra i firmatari del protocollo, la Prefettura di Macerata, l’Ambito Territoriale Sociale 15, il comune di Macerata, Soroptimist Club Macerata, Federalberghi Macerata Confcommercio, la Croce Rossa di Macerata e la Croce Verde di Macerata. Il protocollo si applica a tutto il territorio di competenza dell’Ats 15. Presenti, per la firma del protocollo, il prefetto Isabella Fusiello, il sindaco e presidente dell'Ats 15 Sandro Parcaroli, il vice sindaco e assessore alle Pari Opportunità Francesca D’Alessandro, la presidente del Soroptimist Giuliana Medei, il presidente di Federalberghi Luca Giustozzi, la presidente della Croce Rossa Rosaria Del Balzo Ruiti e il vice presidente della Croce Verde Aldo Tiburzi. L'intesa nasce dalla volontà di Soroptimist Club Macerata di mettere a disposizione risorse economiche per il progetto "La stanza sospesa": nello specifico, si tratta di provvedere al pagamento del corrispettivo per consentire la tempestiva e temporanea permanenza delle vittime di violenza, inclusi eventuali figli/e, presso strutture alberghiere che si trovano nel territorio provinciale. Questo vale nel caso in cui non sia immediatamente disponibile l’accoglienza presso la Casa di Emergenza che si trova in provincia di Pesaro. Grazie alla partecipazione di Federalberghi, sono 14 le strutture alberghiere che si sono messe a disposizione consentendo la copertura dell’intero territorio di riferimento. Il coinvolgimento di Croce Rossa - Comitato di Macerata e Croce Verde Macerata Odv garantisce la possibilità di poter provvedere allo spostamento della donna e di eventuali minori in tutta sicurezza e con reperibilità 24 ore su 24 e omologando la tariffa giornaliera anche in caso di servizio notturno. L'azione, visto il convinto coinvolgimento della Prefettura che ha istituito il tavolo di coordinamento, si pone all'interno di una serie di procedure specifiche che vedono la presenza delle forze dell'ordine e, dunque, un ulteriore strumento a servizio delle donne vittime di violenza di genere. L’interesse e l’intenzione dei soggetti firmatari è promuovere, sviluppare, implementare e sostenere la creazione di una rete sul territorio provinciale in grado di affrontare, pur nella specificità delle rispettive funzioni, i fenomeni dello stalking, della violenza e del maltrattamento, sostenendo la donna. Il protocollo ha, inoltre, l’obiettivo di supportare le vittime di violenza di genere per consentire una presa in carico della donna efficace ed efficiente e fornire, dove necessario, consulenza legale, sostegno psicologico e strumenti adeguati al periodo di maggiore rischio durante il quale la vittima è più esposta a pericolo di violenza. Le risorse messe a disposizione dal Soroptimist Club Macerata, che saranno integrabili, copriranno anche i costi del servizio di trasporto e accompagnamento della donna vittima di violenza. Le strutture alberghiere che si sono rese disponibili tramite Federalberghi hanno proposto condizioni economiche agevolate sia per la permanenza che per i pasti giornalieri.  

12/03/2024 14:50
Civitanova, il "Premio Arti&Mestieri" va a tre donne: ecco le vincitrici

Civitanova, il "Premio Arti&Mestieri" va a tre donne: ecco le vincitrici

L’8 marzo il Rotary Club Civitanova ha voluto celebrare la donna anche in occasione del suo ormai tradizionale Premio Arti&Mestieri, conferendo il riconoscimento a tre donne speciali della città: sono l’artista Anna Donati e le titolari della boutique "Il Galeone" Orietta Antinori e Serenella Macellari.  Il premio, arrivato alla sua 28esima edizione, è dedicato al territorio e alle eccellenze nei più svariati campi, e a chi con le proprie maestrie lo ha valorizzato e ha fatto grande la sua storia. "E quale occasione migliore se non dedicarlo a tre donne stupende?", ha detto il presidente del Club Pio Amabili, introducendo la cerimonia di consegna che si è tenuta venerdì 8 marzo al ristorante i "Due Cigni" di Montecosaro.  Amabili ha poi spiegato le motivazioni dei premi, conferito ad Anna Donati per “celebrare la sua straordinaria carriera”, con la Donati che “ha arricchito il mondo dell'arte con il suo talento eclettico, trasmettendo emozioni e idee e contribuendo ad elevare il panorama culturale cittadino con eventi di alto profilo, come la rassegna dei Martedì dell’Arte”.  Quindi ad Orietta Antinori e Serenella Macellari, per la “determinazione e la passione dimostrate nel mantenere viva e prospera l'attività commerciale del 'Il Galeone' nata nel 1980: il loro coraggio e dedizione sono un esempio di resilienza e successo duraturo”.  Proprio Antinori e Macellari hanno rimarcato quanto la passione per il proprio lavoro sia ancora la scintilla capace di fare la differenza, ricordando anche la loro amicizia, che da compagnia di scuola si è trasformata in una solida unione professionale. Anna Donati ha infine riflettuto  circa l’importanza della divulgazione nel suo senso più ampio, visto come capacità di condividere con gli altri la voglia di conoscere e approfondire i linguaggi contemporanei. Il Premio "Arti&Mestieri" è intitolato alla memoria di Wanda Pasquali.

10/03/2024 10:55
Installa sul cellulare della moglie un software per "spiare" le chiamate ma non lo usa: vale la condanna?

Installa sul cellulare della moglie un software per "spiare" le chiamate ma non lo usa: vale la condanna?

Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana "Chiedilo all'Avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa alla violazione della segretezza delle conversazioni telematiche altrui, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Tolentino che chiede: "E’ penalmente sanzionabile chi installa un programma informatico per intercettare le comunicazioni telefoniche di un altro soggetto, anche se poi non è stato utilizzato?". Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente attuale, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione con la sentenza n. 15071 del 2019, affermando la responsabilità penale di un marito, che aveva collegato il cellulare della moglie ad uno "Spy-Software" per monitorarle le chiamate, punendolo secondo l'ex art. 617-bis del codice penale. Articolo che stabilisce espressamente: "Chiunque, fuori dei casi consentiti dalla legge installa apparati, strumenti, parti di apparati o di strumenti al fine di intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche tra altre persone è punito con la reclusione da uno a quattro anni". Difatti, nel caso in esame, la Suprema Corte ha valutato la punibilità dell’uomo, sulla base di un’autorevole interpretazione del diritto vivente, fornita proprio dalle Sezioni Unite, con sentenza n.26889/2016, la quale ha permesso di includere i programmi informatici denominati "Spy-Software", nella categoria degli apparati indicati espressamente dalla norma del codice penale appena citata, chiarendo che "l’evoluzione tecnologica ha consentito di apportare strumenti informatici del tipo software, solitamente installati in modo occulto su un telefono cellulare, un tablet o un PC, che consentono di captare tutto il traffico dei dati in arrivo o in partenza dal dispositivo e, quindi, anche le conversazioni telefoniche" (Cass. Pen.; Sez. Un.; Sentenza n. 26889 del 28/04/2016).  È stata evidenziata a tal proposito, una categoria aperta e dinamica, suscettibile di essere implementata per effetto delle innovazioni tecnologiche che nel tempo, consentono di realizzare scopi vietati dalla legge.  Inoltre, secondo la ricostruzione operata dalla Corte di legittimità chiamata a pronunciarsi sull’obiezione sollevata dall’uomo, in relazione alla circostanza che la moglie fosse stata di fatto avvertita dal figlio, circa l’installazione di tale programma sul suo cellulare, senza però smettere mai di usarlo, si è rilevato che il riferimento alla norma penale di cui all’art. 617-bis c.p., ha lo scopo di anticipare la tutela alla riservatezza e libertà delle comunicazioni, attraverso la sanzione dei fatti prodromici all’effettiva lesione del bene, non essendo dunque necessaria alcuna condotta ulteriore. Pertanto, in adesione a tale autorevole orientamento della Suprema Corte e in risposta alla domanda della nostra lettrice, è da intendersi che: "Ai fini della configurabilità del reato in esame deve aversi riguardo alla sola attività di installazione e non a quella successiva dell'intercettazione o impedimento delle altrui comunicazioni, che rileva solo come fine della condotta, con la conseguenza che il reato si consuma anche se gli apparecchi installati non abbiano funzionato o non siano stati attivati" (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza del 05.04.2019, n. 1507). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.      

10/03/2024 10:00
A Pasqua si gioca a Burraco: scopriamo il gioco di carte

A Pasqua si gioca a Burraco: scopriamo il gioco di carte

Nella tradizione festiva italiana da sempre i giochi di carte hanno il potere di riunire la famiglia intorno a un tavolo rappresentando una pausa piacevole e divertente tra le attività, prevalentemente culinarie, delle giornate festive. Tra i giochi più amati, in occasioni come queste, il primo posto va senza dubbio alla tombola grazie alla sua semplicità e alla capacità di includere un po’ tutti i membri della famiglia o della compagnia di amici. Rispetto al Natale le festività pasquali contemplano anche l’opportunità di giocare anche all’aperto, soprattutto se le Pasqua viene celebrata a primavera inoltrata come spesso accade ed è proprio in un’occasione come questa, se non lo si conosce già, che si può prendere confidenza col Burraco. Tra i molti vantaggi che questo gioco presenta, rispetto ad altri giochi di carte, il Burraco è trasversale, nel senso che può essere giocato tra persone di differenti fasce d’età: dall’adolescenza fino alla terza età. Immaginando un classico pic-nic di Pasquetta con gli amici o con i familiari, tra le tante cose che si è soliti portarsi dietro, cibi, bevande, suppellettili, un mazzo di carte sarà il minore degli ingombri e potrà essere alloggiato tra una colomba pasquale e un uovo di cioccolato. Ma come funziona il Burraco? Per praticare questo gioco sono necessari 2 mazzi di carte francesi jolly inclusi per un totale di 108 carte. Preliminarmente andrà indicato un mazziere, il quale provvederà a mescolare le carte e suddividerne una parte in due gruppi da 11 carte ciascuno. I due mazzetti verranno temporaneamente accantonati mentre il resto delle carte andranno collocate, coperte, al centro dello spazio di gioco. Ogni giocatore, successivamente, riceverà 11 carte. Quando la prima carta del mazzo al centro del tavolo verrà scoperta il gioco è pronto per iniziare. I giocatori possono operare in diversi modi, pescando carte oppure scartandole. Possono anche attaccare carte in combinazioni già aperte. Le combinazioni sono gruppi di carte che condividono lo stesso valore: i 5 di fiori, quadri e picche, ad esempio. Vi sono anche le sequenze, quando le carte sono invece accomunate dal seme. I Jolly possono sostituire semi o numeri mancanti, la stessa funzione può essere espletata dalle carte che hanno valore due. Quando un giocatore rimane senza carte può attingere dalle carte coperte ancora disponibili sul tavolo. Il punteggio da totalizzare nel Burraco è il risultato di un accordo tra i partecipanti, solitamente 505, 1005 o 2005 punti. Vince che raggiunge per primo il punteggio stabilito. I punti vengono attribuiti quando si realizzano il maggior numero di combinazioni possibili, oppure alla chiusura della mano.

08/03/2024 15:40
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