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Vittime di prepotenza: come affrontarla

Vittime di prepotenza: come affrontarla

Prepotenza, in vocabolario Treccani: “carattere, atteggiamento di chi è prepotente, di chi, in modo del tutto arbitrario, vuole imporre la sua volontà, anche ricorrendo a coercizioni e soprusi”. Chi di noi almeno una volta nella vita, non si è imbattuto in soggetti prepotenti? Tra i conoscenti, gli amici, i colleghi, in famiglia. La prepotenza, sinonimo di aggressività, arroganza, prevaricazione, sopraffazione, è il comportamento di quei soggetti che pretendono di avere sempre ragione, anche di fronte all’evidenza contraria, e utilizzano, sfruttano, strumentalizzano chiunque e qualsiasi situazione per ottenere il loro esclusivo interesse e tornaconto.

Questo atteggiamento viene utilizzato in ogni ambito ed è spesso erroneamente associato al concetto di forza. Gli esperti dicono al contrario  che, con prepotenza, agiscono soggetti profondamente insicuri, incapaci di autocritica e di relazioni sane. I prepotenti provano piacere solo nel tiranneggiare l’altro. La prevaricazione è per loro linfa vitale: scorrettezza, manipolazione, menzogne sono gli strumenti che utilizzano per raggiungere questo loro agognato risultato finale. 

Spesso si celano dietro parole di giustizia e si innalzano a “detentori di verità assolute” e, spesso, chi ha a che fare con loro, pur avendo un’onestà intellettuale sconosciuta a tali soggetti, si ritrova incapace di gestire emotivamente e lucidamente la “relazione patologica” che propongono tali  individui. Esiste un modo corretto per reagire ai prepotenti? Il primo, il più efficace è stare lontani il più possibile da questa categoria di persone.

Non sempre tuttavia ciò è possibile: il prepotente potrebbe essere un membro della famiglia, un collega di lavoro dal quale non è possibile allontanarsi. In questi casi imparare a reagire nel modo corretto è di vitale importanza per non farsi intossicare la vita. Gli esperti consigliano di rispondere alla prepotenza con:

- Una reazione calma e lucida: questi soggetti mirano a far perdere il controllo all’altro, per sentirsi legittimati a rispondere a tono. Non cadere nel loro gioco è il primo passo fondamentale. Mantenere la calma e non cedere alle provocazioni create ad hoc. Ciò non significa non reagire, sarebbe dannoso; ma farlo comunicando la propria posizione con assertività.

- Autostima: non dimenticare e non rinunciare mai ai propri diritti per paura di peggiorare la situazione. Il prepotente non cambierà mai atteggiamento se viene assecondato nelle sue illegittime pretese di potere,  anzi vedrà nel suo interlocutore uno zerbino da continuare a calpestare. 

- Ironia: usato in modo appropriato, l’umorismo trasmette sicurezza e padronanza della situazione e potrebbe contribuire a ripristinare l’equilibrio di ruoli tra le parti.

 

 

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