Le Amministrazioni Comunali di Treia, di Macerata e di San Severino Marche, con il prezioso contributo dell'ASDCarlo Didimi, hanno lavorato intensamente dal 2018 ad oggi nel progetto che ha viste impegnate alcune classi dell'indirizzo Turismo dell'IIS Ricci di Macerata. Si è trattato di un lungo e significativo percorso di ricerca e valorizzazione delle tradizioni locali. La formulazione di un'offerta turistica innovativa e sostenibile per far conoscere, anche all'estero, le virtù e le bellezze dello straordinario territorio in cui viviamo.
Tre delegazioni di scuole straniere provenienti da Cangas del Narcea (Spagna), Orneta (Polonia) e Ugale (Lettonia) si erano riunite nel 2019 nell’Istituto maceratese: ragazzi di diverse nazionalità hanno avuto la possibilità di scoprire la cultura e la natura marchiagiana.
Assoluti protagonisti i dirigenti dell’ASD Carlo Didimi di Treia, l’associazione che dal 2014 gestisce il gioco in arena; sono intervenuti al “Ricci” per spiegare le regole del gioco di leopardiana memoria e consentire agli ospiti stranieri di assistere a una partita giocata con la divisa da gioco. Un ringraziamento particolare al Presidente dell’asd Didimi Marco Sparapani, alla responsabile comunicazione Tamara Ricci, ai giocatori Camilla Fogante, Aurora Pasqualini, Barbara Passeri, Leonardo Medei e Leonardo Piermattei che si sono prestati a far conoscere il gioco del bracciale.
Un ringraziamento anche alla Pro Loco di Treia per la proficua collaborazione offerta per la visita ai musei e luoghi di interesse della Città di Treia da parte dell’Amministrazione Comunale di Treia.
Il momento conclusivo martedì mattina con la call finale in cui la Dirigente Scolastica dell’IIS Matteo Ricci di Macerata ha ringraziato tutti gli attori coinvolti in questo bellissimo progetto reso realizzabile attraverso la grande sinergia e un grande lavoro di squadra.
A distanza di quasi due mesi dal successo di pubblico e di critica della XXXII edizione di Musicultura allo Sferisterio di Macerata, domani 24 agosto RAI 2 ha programmato la replica dello speciale dedicato alle serate finali del festival, andato in onda sempre su RAI 2 il 6 luglio scorso.
Condotto dalla brillante coppia Veronica Maya ed Enrico Ruggeri, il programma di RAI 2 a partire dalle ore 23.10 proporrà le esibizioni live di Subsonica, Ermal Meta, La Rappresentante di Lista, Ron, Michele D’Andrea, Irene Grandi e quelle dei quattro vincitori protagonisti della finalissima del concorso: Caravaggio (Latina) con Le cose che abbiamo amato davvero, Lorenzo Lepore (Roma) con Futuro, Mille (Velletri, RM) con La radio, e i The Jab (Ivrea, TO) vincitori assoluti del Festival con la canzone Giovani favolosi, ai quali sono andati i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
Tra le varie esibizioni in programma sarà possibile rivedere anche l’inedito duetto di Enrico Ruggeri con Irene Grandi di Alexanderplatz e la spettacolare esibizione dei Subsonica in Up Patriots to Arms, omaggi all’amato cantautore Franco Battiato, già membro della giuria di Musicultura, scomparso nel maggio scorso.
“La scelta di Rai 2 di proporre, a distanza di poco più di un mese dalla prima messa in onda, una replica di Musicultura 2021 ci lusinga, specie perché riteniamo che il programma abbia buoni fondamentali, sia in termini di vitalità dei colori artistico spettacolari, sia in termini produttivi. – Ha affermato il direttore artistico Ezio Nannipieri- Senza considerare l’importanza promozionale di poter mostrare e rimostrare in ambito nazionale la peculiarità di un progetto e di un’iniziativa fortemente targati Marche.”
La replica dello speciale di Musicultura su RAI 2 in questo periodo estivo rappresenta in effetti un ulteriore grande “spot” per la promozione delle Marche, che si aggiunge alla messa in onda del programma su Rai 2 del 6 luglio scorso e al traino mediatico che il festival ha svolto con successo a partire dal mese di febbraio 2021, con le audizioni live al Lauro Rossi di Macerata. Dieci giorni consecutivi di musica live, trasmessi in diretta su èTv Marche, su altri canali televisivi extraregionali e, in streaming, sulla pagina Facebook, di Musicultura e di testate giornalistiche come il Messaggero.it e su quelle di altri mass media specializzati nella musica, con oltre mezzo milione di visualizzazioni complessive.
Ad aprile, dal Teatro Persiani di Recanati, Rai Radio 1 ha trasmesso in diretta il concerto dei finalisti del concorso, diffuso anche in video streaming con gli altri media partner,
Infine a giugno, con il ritorno del pubblico in presenza, migliaia di spettatori hanno partecipato a Macerata sia alla settimana della Controra, che ha registrato sempre il tutto esaurito nel centro storico cittadino, sia alle due intense serate finali di spettacolo allo Sferisterio, seguite con grande interesse da tutti i mass media nazionali.
Spettacoli live, dirette streaming e radiofoniche di Rai Radio1, servizi e speciali dedicati su Tg1, Tg2, Tg3, Rai news 24 RaiTgr, Tgcom24, Gr1, Gr2, Gr3, e centinaia di articoli realizzati dalle principali testate giornalistiche che hanno seguito il Festival, il tutto condito dai numerosi contenuti web e social, sono il mix trasversale di comunicazione che Musicultura anche in quest’anno segnato dalle problematiche della pandemia è riuscita con successo a mettere in campo.
L'appuntamento da non perdere è ora per domani martedì 24 agosto su RAI 2 alle ore 23.10, con due ore di grande musica live dallo Sferisterio di Macerata, con il meglio di Musicultura 2021.
Pizzata di fine agosto per gli ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche.
Un momento di festa per nonnini e nonnine ospiti della struttura ma anche una bella occasione per stare un po’ insieme, all’aria aperta, dopo mesi e mesi di chiusure imposte dall’emergenza sanitaria causata da Covid-19.
Al pomeriggio, allietato da buona musica, hanno preso parte la presidente dell’Azienda servizi alla persona, Teresa Traversa, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, la presidente della Pro Loco, Paola Miliani.
Moto club Franco Uncini e AIDO Recanati ancora insieme per promuovere la cultura della solidarietà. Sabato 21 e domenica 22 agosto al XXXVII raduno Nazionale Città di Recanati anche quest’anno era presente AIDO Recanati con il classico banchetto informativo per sensibilizzare e coinvolgere più persone possibili sulla donazione e trapianto di organi.
Con la frase “Quelli che…mettono in moto la Vita” la presidente Piera Marconi ha ricordato come riscoprire il valore del dono anche con la profonda leggerezza d’animo e gioia di vivere.
La moto è una passione che unisce molte persone e l’associazione AIDO Recanati è attiva e continuerà nel suo impegno finalizzato ad ottenere il consenso alla donazione e a sensibilizzare tutti i cittadini sull’importanza d’una scelta consapevole attraverso diverse possibilità che consentono al cittadino di esprimere il proprio Sì nella dichiarazione presso gli Uffici Anagrafe del Comune al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità.
“Siamo orgogliosi dell’associazione AIDO che a Recanati sta lavorando molto bene e la collaborazione con il Moto club che rende ancora la cosa più importante - ha detto Il sindaco Antonio Bravi - Ci auguriamo di avere sempre maggiori adesioni perché sappiamo quanto è importante donare.” Il sindaco ha poi lodato il lavoro del Moto Club Franco Uncini e al suo presidente Daniele Cesca: “Sono entusiasta dell’evento che è riuscito benissimo e complimenti al Moto club che organizza sempre al meglio la manifestazione per promuovere il turismo motociclistico mantenendo fede alle caratteristiche di promozione culturale del territorio; l’augurio è che i partecipanti tornino di nuovo nella nostra bella città.”
Alle 11:45 i potenti rombi hanno invaso la piazza alla partenza del giro turistico nei luoghi più cari al Poeta per ammirare e visitare le bellezze offerte dal territorio recanatese. Va ricordato che all’atto dell’iscrizione al motoraduno sono stati consegnati buoni omaggio per visitare Casa Leopardi, Museo B. Gigli, Museo Villa Colloredo Mels, e Museo Franco Uncini.
A vivacizzare la mattinata ci hanno pensato gli attori della Compagnia Teatro Instabile vestiti nei panni della famiglia Leopardi, accompagnati da gentili donzellette.
In occasione della 27a edizione del Festival Internazionale del Folklore di Macerata si sono riuniti nella sala del Consiglio provinciale i quattro gruppi folkloristici che oggi, venerdì 20 agosto dalle ore 21, si esibiranno allo Sferisterio.
I gruppi provenienti da Slovenia, Romania, Macerata e Benevento sono stati accolti dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e dal presidente della Provincia Antonio Pettinari.
Il presidente Pettinari ha aperto l'incontro dicendo di essere entusiasta dell'organizzazione del festival malgrado il periodo difficile, augurandosi che nei prossimi anni possano partecipare i gruppi che quest'anno a causa pandemia non sono potuti essere presenti.
Il presidente ha continuato sottolineando l'importanza del Festival nella promozione delle tradizioni che altrimenti si perderebbero nel tempo.
Pettinari, dopo aver ringraziato l'associazione culturale "Li Pistacoppi" per aver aiutato la Provincia negli anni, ha lanciato un messaggio di speranza e positività per il futuro.
E' intervenuto poi il sindaco Parcaroli che ha posto particolare attenzione sull'importanza dell'evento nella promozione ed unione delle culture che formano l'Europa: "Valorizzando le proprie radici si scommette sul proprio futuro" ha dichiarato il primo cittadino.
I gruppi folkloristici hanno poi ballato e suonato a turno di fronte al sindaco e al presidente, dando sfoggio delle loro culture di appartenenza.
Dopo aver assistito alle varie danze tradizionali il sindaco Sandro Parcaroli ha dichiarato: "Da quello che ho potuto vedere ora, non esiste un'Europa divisa in diverse Nazioni, ma siamo tutti un grande Paese".
Per lo spettacolo del 20 agosto all’Arena Sferisterio l’ingresso è con Green pass e biglietto (5 euro con diritto di assegnazione del posto) da prenotare e ritirare alla Biglietteria dei Teatri in piazza Mazzini, aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 17.30 alle 19.30 (tel. 0733 230735). Per informazioni gli interessati possono telefonare ai numeri 0733.34800 o 380.3228171.
L’Unione Montana Potenza Esino Musone ha portato a termine l’installazione di colonnine di ricarica per mezzi elettrici, pubblici e privati, alimentati anche da fonti alternative in alcune realtà del territorio.
Ad essere interessati dall’intervento i Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Matelica, San Severino Marche e Treia. I lavori, realizzati dalla ditta Logiss srl, sono stato cofinanziati grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nel quadro del Por Fesr 2014/2020 Asse 4.
Colonnine per auto e scooter elettrici, e annessi punti di ricarica per biciclette elettriche a pedalata assistita, sono state realizzate in prossimità di nodi di interscambio con l’esistente rete del trasporto pubblico locale.
“Con questo genere di interventi - sottolinea Matteo Cicconi, presidente dell’ente comunitario - si vuole incentivare la popolazione locale ad una progressiva diminuzione del numero di veicoli motorizzati in circolazione e organizzare un sistema di Trasporto Pubblico locale basato su soluzioni di mobilità flessibile, incoraggiando la pratica generalizzata della sharing mobility, nell’ottica di ottenere la diminuzione di emissione di carbonio attraverso il potenziamento delle infrastrutture necessarie all’utilizzo dei mezzi a basso impatto ambientale, con particolare riferimento alla mobilità elettrici, diminuendo l’uso del mezzo privato a favore della mobilità sostenibile”.
Domenica 15 agosto al Caffè Galleria di Civitanova Marche si è tenuta l'estrazione della lotteria "Ferragosto Solidale" promossa dall'associazione G.A.I.A. Onlus.
La lotteria è stata un successo e sono stati venduti tutti i 15.999 biglietti stampati per l'occasione. Tra i premi erano presenti un Bimby TM6, un iPad 10.2" e una Xbox.
L'associazione G.A.I.A. Onlus è formata da genitori di bambini affetti da leucemia dopo l'incontro avvenuto nel 2018 all'Ospedale Pediatrico Salesi di Ancona e si occupa di sostenere la ricerca sulle malattie oncologiche.
Il denaro ricavato dalla lotteria verrà distribuito alla Fondazione Città della Speranza di Padova e all'Università di Bari in favore della ricerca scientifica sulla malattia.
"La rappresentazione più tipica del consumo di suolo - si legge nel Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” presentato nelle scorse settimane dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNP)A, è data dal crescente insieme di aree coperte da edifici, fabbricati, capannoni, strade asfaltate o sterrate, cantieri, cortili, piazzali e altre coperture permanenti derivanti dalle attività esercitate dall’uomo non soltanto nelle aree urbane, ma anche in ambiti rurali e naturali".
Conoscere il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo permette quindi di valutare l’impatto del suo consumo sul paesaggio e sui servizi ecosistemici, laddove la perdita di una risorsa fondamentale, qual è appunto il suolo, incide pesantemente sulle funzioni naturali del pianeta, che vengono man mano perdute o minacciate.
La situazione nelle Marche
I dati appena pubblicati dall’ARPAM alla pagina “Indicatori Ambientali – Consumo di suolo” del proprio sito, rilasciati in formato aperto e liberamente accessibili, forniscono un quadro leggermente migliore rispetto al dato nazionale, dal quale si discostano con continuità nel corso di tutto l’ultimo quinquennio di circa 0,2 punti percentuali.
Al 31 dicembre del 2020 sono, nell’intero territorio marchigiano, poco più di 64.887 gli ettari di suolo sottratti all’ambiente (circa 649 km2) per consumo, crescita urbana e trasformazioni del paesaggio, corrispondenti al 6,9% della superficie complessiva della regione, con un aumento rispetto all’anno precedente di 145,29 ettari. Un dato, quest’ultimo, che si rivela il più positivo dell’ultimo triennio, segnando una inversione di tendenza rispetto a quanto accaduto nel 2018 e 2019, e assestandosi su valori molto vicini al minimo segnato nel 2017.
Tra le province è Ancona a presentare la percentuale più alta rispetto all’estensione complessiva (9,01%), seguita da Fermo (7,80%), Pesaro Urbino (6,67%) e Ascoli Piceno (6,37%), mentre è Macerata la più virtuosa con il 5,63% di superficie di suolo consumato, pur registrando nell’ultimo anno il maggior incremento nella regione (54 ha).
Tra i comuni, i cui dati sono riportati in dettaglio sulla pagina del nuovo indicatore, con possibilità di ordinamento e ricerca per singolo territorio, sono tutti in provincia di Macerata quelli che occupano le posizioni più virtuose, dove primeggia Castelsantangelo sul Nera con un rapporto tra superficie complessiva e superficie sottratta al paesaggio pari al solo 0,96%, seguito a pochissima distanza da Monte Cavallo (1,11%), Bolognola (1,22%) e Sefro (1,31%).
Distribuiti, invece, in tutte le cinque province, con prevalenza nelle aree costiere, i 26 comuni per i quali la percentuale va da circa il doppio (15%) fino a oltre il quadruplo della media regionale, con il massimo del 37% di suolo consumato nei comuni di Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto.
“Questi dati, assieme a tutti quelli che ARPA Marche ci fornisce puntualmente – ha commentato l’Assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi – hanno per noi una valenza ormai riconosciuta come base conoscitiva a supporto delle diverse politiche e attività sul territorio. La Regione, che già è dotata di strumenti legislativi sulla qualità e riduzione del consumo di suolo, ne segue con attenzione l’andamento ai fini del loro possibile sviluppo e della miglior valutazione delle trasformazioni del territorio e dell’ambiente in atto”.
Giancarlo Marchetti, Direttore Generale dell’ARPAM, ha infine ricordato che “l’Europa e le stesse Nazioni Unite ci richiamano alla tutela del suolo e del paesaggio, che non a caso costituiscono precise voci in seno agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Come scriveva il drammaturgo inglese John Priestley,– ha continuato Marchetti - la terra è più nobile del mondo che le abbiamo costruito sopra, e il nostro impegno, in questo senso, è certamente rivolto a supportare le decisioni a livello locale cui gli amministratori dovranno necessariamente giungere per mitigare o compensare l'impermeabilizzazione del suolo e per una pianificazione urbanistica e territoriale che aspiri ad un impatto sull’ambiente sempre più limitato”.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che esistono due tipi di rum. Si tratta del rum agricolo e di quello industriale. Ma che differenza c’è fra l’una e l’altra tipologia? La differenza principale consiste nel metodo di produzione. Infatti il rum industriale si ottiene dalla distillazione della melassa. Il rum agricolo, invece, si ottiene dal succo della canna da zucchero. È molto importante conoscere la differenza fra questi due tipi di bevande alcoliche, perché così si può apprezzare ancora di più il loro gusto. Per chi si intende poco di liquori, abbiamo deciso di specificarne delle informazioni in più.
La storia del rum agricolo
I rum agricoli, la cui produzione risale agli inizi del XX secolo, corrispondono a dei liquori molto pregiati e di grande gusto. Si iniziò a mettere a punto questi prodotti direttamente dal succo puro della canna da zucchero, in un periodo molto particolare, quando si attraversò un momento di crollo del prezzo dello zucchero, che diede un certo spazio allo sviluppo dello zucchero di barbabietola.
Il rum agricolo, a differenza di quello industriale, è possibile ottenerlo soltanto nel periodo della raccolta della canna da zucchero. Quindi si ha a disposizione soltanto nei mesi che vanno da gennaio a luglio.
Una delle differenze principali rispetto a quello di carattere industriale consiste nel fatto che è un prodotto più ricco dal punto di vista aromatico e della quantità di zuccheri, quindi possiamo dire che il suo gusto in definitiva è piuttosto fruttato, con essenze profumate.
Tra l’altro, se si fa invecchiare particolarmente a lungo, può diventare ancora più forte, quindi è da abbinare sicuramente ai piatti che non lasciano indifferenti dal punto di vista del gusto.
Qualche informazione in più sul rum industriale
I rum industriali corrispondono ad una produzione il cui inizio si fa risalire alla fine dell’Ottocento. Possono essere definiti come dei succhi a lunga conservazione, infatti la loro produzione è costante nel tempo, perché non è necessario interrompere la distillazione in certi periodi nel corso dell’anno.
Per capirne di più sulle origini di questo rum industriale ricavato dalla melassa, bisogna risalire al periodo di Cristoforo Colombo, quando, in seguito alla scoperta dell’America, la canna da zucchero ebbe la possibilità di arrivare in Europa.
Il luogo ideale per la produzione di questo prodotto sicuramente fu ritrovato in altri luoghi dell’America, come i Caraibi e il Brasile. Soltanto nella metà del Seicento le potenze europee si impegnarono attivamente perché questo prodotto non fosse raffinato soltanto nelle colonie. Infatti si è proceduto all’introduzione di un nuovo procedimento che permetteva di ricavare un sottoprodotto della raffinazione dello zucchero, che consiste proprio nella melassa.
Il rum industriale si ottiene dai fusti della canna da zucchero, che danno origine ad un succo molto denso, fortemente ricco di zuccheri. Poi questo succo viene lasciato riposare in modo che arrivi a cristallizzarsi. Nella produzione dei rum industriali non si fa altro che aggiungere acqua e lieviti e lasciar fermentare ancora di più la melassa, per un periodo che va dalle 24 ore ai 15 giorni. Si ottiene così un liquore molto delicato dalla gradazione leggera.
È molto interessante conoscere le differenze tra rum agricolo e rum industriale, anche perché chi se ne intende in maniera specifica sa bene che quello agricolo è sicuramente più forte, mentre quello industriale si propone come un liquore più delicato.
È da specificare però che, poiché si basa su una purezza del processo di produzione, il rum agricolo è l’unico prodotto a cui è possibile attribuire la denominazione di origine controllata. In ogni caso quello industriale mantiene delle proprietà che certo non possono essere sottovalutate anche per l’abbinamento a piatti specifici.
Dopo tre anni di servizio a Macerata, il Tenente Antonio Cardone lascia la sede del Comando Provinciale per essere stato assegnato, quale Ufficiale addetto, al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Chieti.
Durante questo periodo, in cui ha comandato la Sezione Tutela Finanza Pubblica, articolazione interna del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria prioritariamente deputata al contrasto delle frodi in danno dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali, ha conseguito brillanti risultati di servizio.
Tra questi, si citano l’Operazione “Ghost Tax” in materia di falsi crediti I.V.A., diverse attività in materia di contrasto all’evasione fiscale, anche di carattere internazionale, alla sottrazione delle accise dovute sulle bevande alcoliche, all’illegalità nella Pubblica Amministrazione, con particolare riguardo agli appalti pubblici, nonché all’indebita percezione del reddito di cittadinanza, e altri ancora.
L’Ufficiale, inoltre, ha preso parte all’esecuzione degli accertamenti patrimoniali delegati dalla Procura di Macerata sull’”omicidio di Montecassiano”, nonché fatto parte di numerosi tavoli tecnici e di lavoro (tra cui: il Gruppo Provinciale Interforze per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa; il Nucleo di Accertamento e Controllo sui Centri Accoglienza Straordinaria (CAS) e il Gruppo “Ma.Cr.O.” (Mappe della Criminalità Organizzata).
Gli subentra il Sottotenente Gianni Ottaviani, vincitore del concorso straordinario, per titoli ed esami, per sottotenenti del ruolo normale – comparto speciale, riservato ai luogotenenti del Corpo della Guardia di Finanza. Sposato, con due figlie, è laureato in Giurisprudenza. In precedenza ha ricoperto diversi e prestigiosi incarichi, tra cui quello di Comandante della Brigata delle Isole Tremiti e di Comandante della Squadra Operativa Volante e Servizi P.G. della Tenenza di Camerino (ultimo incarico).
Il Comandante Provinciale ha espresso, anche a nome dei colleghi e collaboratori, il vivo ringraziamento al Tenente Antonio Cardone, per l’alto impegno profuso e quanto di positivo fatto alla sede di Macerata, e augurato al Sottotenente Gianni Ottaviani di proseguire il suo lavoro con lo stesso entusiasmo e abnegazione che lo hanno sempre contraddistinto.
La fontana comunale in località Villanova di San Severino Marche, adiacente alla strada comunale Anello di Pitino, sarà alimentata da acqua potabile e diventerà un punto di ristoro e sosta per i pellegrini che si troveranno a percorrere il cammino dell’antica via Romano - Lauretana.
La Giunta comunale settempedana ha infatti dato incarico alla municipalizzata Assem Spa di dotare il sito del nuovo servizio a beneficio dei viandanti. Fino ad ora dalla fontana pubblica sgorgava acqua destinata ad altri usi.
Per il nuovo allaccio è stata prevista una spesa di circa 800 euro.
Sconti, che passione! L’arrivo dei saldi è sempre un evento eclatante. Siamo sempre felici ed eccitati all’idea di poter comprare tutto ciò che vogliamo, all’idea di poter rinnovare il nostro guardaroba o la nostra casa a poco prezzo che ormai aspettiamo l’arrivo dei saldi un po’ come aspettavamo Babbo Natale quando eravamo bambini. Finalmente possiamo concederci dei piccoli regalini per noi stessi e fare qualche piccolo cadeau ai nostri cari. Quando arrivano non stiamo più nella pelle: andiamo al centro commerciale, visitiamo tutti i nostri negozi preferiti e passiamo intere ore a scrollare le pagine online dei siti e-commerce che più adoriamo.
Sconti, coupons, codici promozionali, buoni acquisto sono ormai diventate le nostre parole più care, quelle che più vogliamo leggere o sentirci dire. Soprattutto se sono accostate ai nomi dei più grandi brand o negozi e siti e-commerce come Amazon, Zalando, Shein, Ali-Express o simili. Che bello poter leggere “offerte Black Friday”, “saldi Shein” o “codice sconto farmando”! Ma vi siete mai chiesti il motivo per cui amiamo così tanto gli sconti? Vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro di questi? La risposta è in questo articolo.
Coupon e codice promozionale: il jolly da usare in cassa
Sei in un negozio e hai un coupon valido per quel punto vendita. Sei eccitato. Subito inizi a girare per il negozio in cerca degli articoli più belli e utili alle tue esigenze che vorresti comprare. Li hai trovati e soddisfatto ti dirigi alla cassa. La cassiera ti dice il totale, il prezzo pieno della tua spesa. È una cifra un po’ altina ma tu sei tranquillo perché hai la tua carta vincente: il tuo coupon. E allora, porgi il tuo coupon alla cassiera e di colpo il prezzo cala. Paghi, ti fai imbustare la tua merce ed esci euforico dal negozio. Non sei nella pelle di andare a casa per poter utilizzare i tuoi articoli appena acquistati. Ora, la stessa cosa funziona online, per i siti e-commerce. Hai il tuo coupon o codice promozionale, scegli la tua merce, la inserisci nel carrello e al momento del pagamento, il sito ti mostra il totale della tua spesa. Tu inserisci il coupon o il tuo codice promozionale e di colpo il prezzo cala. Sei felice e l’unica cosa che pensi è: “lo prendo subito!”. Ma che cosa è accaduto veramente? Credi che sia una pura normalità ma in realtà non è così. Ecco cosa dicono gli psicologi.
Saldi e sconti: altruismo o marketing? La risposta degli psicologi
Guardando le ricerche effettuate su Google per termini quali “codice promozionale” o “codici promozionali”, in Italia arriviamo fino a 700 mila ricerche mensili. Allo stesso modo, guardando quelle effettuate negli stati Uniti sempre mensilmente, arriviamo fino a un circa di 2,5 milioni – un buon risultato se consideriamo il fatto che gli Stati Uniti sono la terza nazione più grande presente sulla Terra. Ma come è mai possibile tutto ciò? Ecco cosa hanno scoperto degli psicologi.
A seguito di una ricerca, un team di psicologi ha rivelato che la gente preferisce un prodotto scontato a uno a prezzo pieno solamente al momento immediato dell’acquisto, a dimostrarlo è stato un succo d’arancia. Infatti, è stato proposto alla gente di acquistare un succo d’arancia scontato e di assaggiarlo subito dopo, mettendolo a paragone con lo stesso succo pagato però a prezzo pieno. è successo che la gente ha provato un gusto differente dello stesso succo solamente nei primi 15 minuti dall’acquisto. Sembrava, infatti, come se in questo primo quarto d’ora il succo d’arancia scontato fosse più buono dello stesso succo d’arancia pagato però a prezzo pieno. dopodiché passati questi 15 minuti, la percezione del gusto sia del primo che del secondo succo diventava uguale. Ecco che cosa è successo.
Questa ricerca ha dimostrato che gli sconti, i coupons e i codici promozionali funzionano solo se si ha modo di godere della merce acquistata nel momento immediato dell’acquisto. Sembrerà improbabile ma in realtà ciò che ci rende felici ed eccitati è proprio il fatto di avere lo sconto e non gli articoli che noi acquistiamo. Passati quei 15 minuti infatti ci dimentichiamo di aver comprato quel determinato articolo in saldo, per cui iniziamo a sottovalutarlo. Ecco perché, più di altruismo, si tratta di una vera e propria strategia di marketing che viene adottata soprattutto online proprio per invogliare e incentivare la gente ad effettuare acquisti. Per cui il consiglio prima di comprare anche in saldo è chiedersi: “quell’articolo mi serve veramente o mi piace solo?” Se la risposta coincide con la prima opzione allora avrai davvero fatto del bene al tuo portafoglio.
Iniziate le operazioni di trasloco della Biblioteca Valentiniana da parte dei volontari della Protezione Civile. Gli oltre 150mila volumi saranno spostati e una parte sarà disponibile nell’aula di San Sebastiano, in piazza dei Costanti a Camerino. Il lavoro è stato affidato alla Protezione civile regionale che ha predisposto una «task force» di circa 150 volontari, che hanno frequentato la settimana scora a Camerino anche un corso finalizzato, e che è composta da partecipanti provenienti da vari comuni della provincia di Macerata e non solo.
È stata anche istituita una Commissione apposita per il trasferimento di cui fanno parte sei componenti, interpellati e nominati per competenza e professionalità nel settore, che si occuperanno di questo enorme lavoro che riguarda anche una nuova archiviazione e catalogazione. Il tutto a titolo gratuito.
Si tratta di: Pier Luigi Falaschi, Sonia Cavirani, Giuseppe De Rosa, Francesca Ghergo, oltre al sindaco Sandro Sborgia, all’assessore Giovanna Sartori e al responsabile del settore Affari generali del Comune, Francesco Aquili.
La biblioteca Valentiniana, tra le più importanti per documentazione storica e tra le più longeve delle Marche, fu ospitata dal 1810 al 1997 dal palazzo Ducale. Venne, poi, spostata dopo il sisma del 1997 e dal 2000 si trovava nella sede temporanea del Rotary Palace, in via Madonna delle Carceri, donato al comune di Camerino dal locale Rotary club. Quest’ultimo sito non è più idoneo per ospitare i volumi della biblioteca Valentiniana e soprattutto per la conservazione del suo patrimonio librario e così è stato programmato e organizzato il trasloco.
Tutto, in attesa di riavvicinare la biblioteca nel centro storico come specificato nel Programma speciale di ricostruzione di Camerino.
“Abbiamo pensato che l'immobile ex Banca Marche recentemente acquisito in proprietà dall'Amministrazione comunale – spiega il sindaco Sandro Sborgia - potrebbe essere, per le sue caratteristiche architettoniche, il luogo ideale ove trasferire definitivamente il prezioso e importantissimo patrimonio librario. L'immobile, già destinatario di finanziamento per la ricostruzione e appositamente inserito nell’ambito dell'ordinanza straordinaria Camerino, sarà oggetto di studio finalizzato a valutare la possibilità di collocarvi la biblioteca oltre che farne luogo principalmente dedicato ad attività culturali”.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocati Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al risarcimento danni derivanti dallo smarrimento del proprio bagaglio in occasione della partenza per le vacanze estive. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Mogliano che chiede: “Si può chiedere il risarcimento danni alla compagnia aerea per il furto di oggetti contenuti nel proprio bagaglio depositato in stiva durante il viaggio?”
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi il Giudice di Pace di Pistoia, il quale ha approfondito e disciplinato in modo del tutto innovativo, una nuova fattispecie in materia di tutela del passeggero e di danno da vacanza, stabilendo testualmente quanto segue: “Nei casi di smarrimento di bagagli, è da ritenersi pacifico che il danno e la relativa responsabilità siano da attribuire esclusivamente al vettore ai sensi della Convezione di Montreal, del codice del consumatore e dell’art. 1681 c.c., non potendo essere invocata una colpa in capo alla impresa di handling gerente il traffico di bagagli presso lo scalo aeroportuale, in virtù del contratto sottoscritto col cliente” (Giudice di Pace di Pistoia, Sent. n. 902/2013).
Difatti l’art. 1681 c.c. citato nella menzionata sentenza, prevedendo testualmente al comma 1° che: “Salva la responsabilità per il ritardo e per l'inadempimento nell'esecuzione del trasporto, il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e della perdita o dell'avaria delle cose che il viaggiatore porta con sé, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno”, stabilisce, pertanto, una presunzione di colpevolezza a carico del vettore per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio, circostanza questa che opera sul presupposto che sussista un nesso di causalità tra l’evento dannoso occorso al viaggiatore e l’esecuzione del trasporto.
A tal proposito, occorre rilevare che al fine di ampliare la tutela del consumatore/viaggiatore, il legislatore ha previsto un onere probatorio aggravato in capo al vettore, e dunque, alla compagnia aerea, alla quale sia mosso un addebito circa la propria responsabilità; difatti la stessa dovrà dimostrare di aver adottato tutte le opportune precauzioni e di aver posto in essere l’esatto adempimento della propria prestazione, oltre alla sopravvenienza per caso fortuito o forza maggiore, di un evento imprevedibile e improvviso, dal quale sia derivato il fatto lesivo ai danni del viaggiatore, il quale al contrario, dovrà semplicemente dimostrare la sussistenza di un contratto di trasporto col vettore, nonché l’evidente nesso causale col furto subito.
In aggiunta, è opportuno osservare come la sentenza citata, abbia apportato un contributo innovativo a tale disciplina, estendendo la responsabilità del vettore, non solo allo smarrimento dell’intero bagaglio, ma anche al furto degli oggetti in esso contenuti, escludendo tassativamente ogni responsabilità in capo alla ditta di smistamento dei bagagli selezionata dalla stessa compagnia aerea, la quale, in virtù della relazione contrattuale sussistente con lo sfortunato turista e perfezionato al momento dell’acquisto del biglietto, resterà in ogni caso, l’unica obbligata a provvedere al trasporto, alla custodia e a tutte le attività funzionali.
Pertanto, in risposta al nostro lettore e in linea con la più autorevole giurisprudenza di merito e di legittimità in tema di risarcimento danni da furto di bagaglio, si può affermare che: “Con l’acquisto del biglietto aereo, il viaggiatore acquirente conclude un contratto che vincola la compagnia aerea all’esatto adempimento della propria prestazione, la quale comprende il trasporto e la custodia dei bagagli, con presunzione di colpa in capo a quest’ultima, per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio, operando sul presupposto di un nesso di causalità tra l’evento e l’esecuzione del trasporto, nonché legittimando le pretese risarcitorie per i danni patrimoniali e non patrimoniali da quest’ultimo sofferti” (Cass. Civ. sez. III, Sent. n. 12143/2016).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La Questura di Macerata ha disposto un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio per il prossimo week-end con il coinvolgimento dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle unità cinofile. L’obiettivo è quello di assicurare la tutela dei cittadini e delle migliaia di turisti presenti in provincia di Macerata, specie nelle località costiere.
Per l’intera settimana di Ferragosto, e per quella successiva, l'attenzione si concentrerà su Porto Recanati, Porto Potenza Picena e Civitanova Marche.
“Nei prossimi giorni, le forze dell’ordine saranno presenti anche in tutti quei luoghi destinati a ricevere un elevato numero di persone, al fine di prevenire qualunque atto di illegalità, specie nelle ore notturne quando - a seguito della presenza di moltissimi giovani nelle località balneari - potrebbero verificarsi episodi di violenza legati soprattutto all’abuso di alcool” sottolineano dalla Questura.
Lungo la costa sono in programma numerose iniziative: oltre ai dispositivi ordinari di Polizia dislocati sul territorio, è stato previsto un rafforzamento dei servizi che vedrà il coinvolgimento di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Verranno altresì impiegate unità cinofile antidroga e agenti delle Polizie Locali. Nella settimana che segue il Ferragosto, saranno impegnate anche pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine.
Anche la Capitaneria di Civitanova Marche concorrerà ai servizi attraverso l’effettuazione, con proprie motovedette, di servizi di vigilanza e di soccorso nel tratto di mare antistante le località balneari, al fine di evitare incidenti.
Nell’ambito dei servizi a mare, a ridosso del Ferragosto sarà presente anche un’unità navale della Guardia di Finanza.
La Polizia Stradale garantirà sui tratti autostradali e sulle strade provinciali a maggiore densità di traffico, la vigilanza.
Anas Spa, in qualità di soggetto attuatore per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici, così come previsto dall’Ordinanza del Capo della Protezione Civile 408/2016; ha terminato i lavori di recupero del dissesto stradale in via Padre Giuseppe Zampa, alla prima periferia della città.
Le opere, per un importo complessivo di circa 400mila euro, sono consistite nel consolidamento delle due scarpate del fosso dell’Intagliata tramite il posizionamento di alcuni grossi massi e il rifacimento degli argini. I lavori hanno permesso di realizzare, sulla scarpata destra, un rilevato di sostegno con la regimazione idraulica del tratto di fosso interessato dall’intervento.
L’area in questione già prima del terremoto di cinque anni fa presentava un leggero movimento franoso dovuto all’erosione spondale. A seguito delle scosse tale criticità si era aggravata notevolmente tanto da far registrare un cedimento su di un tratto di una trentina di metri che aveva interessato anche parte del marciapiede e un tratto della corsia di marcia, in questo caso per una cinquantina di metri, subito transennata.
Il dissesto del corpo stradale era stato subito segnalato dai tecnici del Comune di San Severino Marche all’Anas come criticità 3. L’ente nazionale delle strade ha inserito il finanziamento dell’opera del III stralcio.
Si tratta del primo progetto realizzato a San Severino Marche dalla società Anas Spa in qualità di soggetto attuatore per il ripristino della viabilità nei territori del sisma.
A partire dal giorno 18 agosto sarà possibile prenotare le sale prove musicali direttamente dal sito del Comune di Civitanova Marche, nella sezione “prenotazioni on line”, effettuando il relativo pagamento sempre on line dal sito del Comune. Per l’accesso e la permanenza nei locali realizzati dal Comune nel 2005 e nel 2007 e attualmente gestiti dalla cooperativa Millepiedi, è necessario essere in possesso del green pass.
Orari di apertura: dalle ore 16:00 alle 19:00 e dalle 21:00 alle 24:00 dal lunedì al venerdì.
Un miliardo e 780 milioni di euro per le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016/2017 nel Centro Italia, che - grazie al Fondo complementare al PNRR - si aggiungono alle risorse già stanziate per la ricostruzione delle case e delle opere pubbliche, ed agli altri investimenti previsti dal Recovery Plan.
Mentre vengono avviati i primi progetti italiani previsti dal Recovery Fund, e arrivano i primi 25 miliardi di euro dalla Commissione Ue, è pronto a partire anche il Pacchetto Sisma finanziato con il Fondo complementare al PNRR, con i fondi finalizzati alla ripresa e allo sviluppo economico dell’Appennino centrale che negli anni scorsi è stato stravolto dai terremoti.
A gestirlo sarà la Cabina di Coordinamento integrata, composta dalla cabina del sisma 2016 con i Presidenti delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) e i rappresentanti dei sindaci, delegati dalle ANCI regionali, integrata dal Capo Dipartimento Casa Italia, consigliere Elisa Grande, e dal Coordinatore della Struttura di missione per il sisma 2009, consigliere Carlo Presenti, dal Sindaco dell’Aquila e dal coordinatore dei Sindaci del cratere 2009, e presieduta dal Commissario Straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini, che si è insediata oggi.
Si tratta di una governance multilivello, che in virtù di una scelta molto innovativa del legislatore riunisce tutte le rappresentanze istituzionali dei due crateri, e che sarà chiamata a programmare l’utilizzo delle risorse e selezionare i progetti per il rilancio e lo sviluppo di tutte le aree del Centro Italia colpite dai sismi.
Entro il prossimo 30 settembre dovranno essere definiti i Programmi unitari di intervento per l’utilizzo dei fondi stanziati, pari ad un miliardo per quello relativo a “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi” e a 780 milioni di euro per gli interventi di “Rilancio economico e sociale”. La Cabina oggi stesso ha designato un gruppo di lavoro cui affidare la definizione del percorso per la predisposizione dei programmi unitari, che perseguono obiettivi di transizione energetica e sostenibilità ambientale, puntando sulla formazione del capitale umano e la valorizzazione delle risorse del territorio.
Gli interventi finanziati con il primo programma (1.080 milioni di euro) riguarderanno la progettazione urbana (illuminazione sostenibile, impianti per il recupero dell’acqua, strade ecocompatibili, sistemi verdi), l’efficienza energetica degli edifici pubblici ed in particolare delle scuole, piani integrati di mobilità e trasporto sostenibile, le “smart cities”, la telemedicina, la teleassistenza, il sostegno alla prevenzione dei rischi, la promozione delle infrastrutture digitali.
La seconda linea di interventi finanzia con 700 milioni di euro l’economia ed i settori produttivi locali, attraverso la valorizzazione delle vocazioni territoriali, delle risorse ambientali, del sistema agroalimentare, e il rafforzamento della formazione tecnica, il sostegno alle imprese culturali, turistiche e creative. E’ prevista anche la realizzazione di quattro centri di alta formazione universitaria, un centro per la formazione della pubblica amministrazione, lo sviluppo delle attività di volontariato, la creazione di nuove associazioni fondiarie per lo sviluppo della filiera del legno.
Si tratta di misure aggiuntive rispetto a quelle previste dal Piano di ripresa e resilienza da 191 miliardi di euro finanziato con il Recovery Fund europeo, che riguarda l’intero territorio nazionale, con gestione da parte dei Ministeri; al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni, si avvierà un coordinamento con i soggetti attuatori degli interventi previsti dal PNRR, per il migliore utilizzo delle risorse specifiche nelle aree dei due sismi.
Analogamente, la struttura del Commissario straordinario per il sisma 2016 curerà il coordinamento con il Ministero per la coesione territoriale, che ha attivato da poche settimane il Contratto Istituzionale di Sviluppo, con una dotazione di 160 milioni di euro finalizzata a finanziare progetti presentati dalle quattro Regioni, e che sono già in fase di selezione. Tra le altre misure a sostegno dell’economia, attualmente, ci sono le agevolazioni fiscali della Zona Franca Urbana ed il credito di imposta sugli investimenti in beni strumentali delle imprese entrambi prorogati a tutto il 2021.
Domani sera Pieve Torina ospiterà una doppia presentazione letteraria con due autrici esordienti, Rita Orazi e Maria Letizia Lemme. Due stili diversi ma accomunati dallo stesso obiettivo: raccontare il territorio marchigiano attraverso la sensibilità femminile.
Rita Orazi ha iniziato a riscrivere durante il lockdown ed è stata molto prolifica poiché ha pubblicato quattro romanzi brevi in un arco temporale di poco più di un anno e mezzo: “non sono una scrittrice, ma ho sentito il bisogno impellente di raccontare e raccontarmi, in qualche modo, di riflettere su quel che ci stava accadendo dando voce a personaggi che vivono situazioni quotidiane che possono diventare drammi o trasformarsi in gioie impreviste”.
Una delle storie, “Una scossa dritta al cuore”, è ambientata a Pieve Torina durante il terremoto, “un modo per dare voce al territorio – sottolinea Orazi - e narrarlo in un momento difficile com’è quello del post terremoto e del covid”.
L’altro libro, “Mia madre aveva gli occhi azzurro cielo”, racconta invece delle vicissitudini di Sara, una ragazza che si sente Cenerentola e che, come la protagonista della fiaba, riuscirà a trovare una forma di riscatto, sociale e sentimentale.
“Un personaggio semplice ma pieno di sorprese” commenta Maria Letizia Lemme, “che riesce a risalire la china di una vita anonima cui sembra inesorabilmente destinata”. L’incontro con le autrici, promosso dall’amministrazione comunale, si terrà alle 21.15 presso il Parco Rodari.
Si è conclusa l’asfaltatura, del valore di 185mila euro, della provinciale 79 “Montelago”. La Provincia di Macerata aveva appaltato il lavoro di risanamento del piano viario alla ditta Z New Progect srl di San Severino Marche che è intervenuta su circa 5 chilometri di questa strada che si estende per circa 16,5 chilometri, dal centro abitato di Sefro sale verso Serravalle di Chienti.
L’intervento è stato inserito nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 ed è stato finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.
“Siamo intervenuti prima con la fresatura all’interno dell’abitato di Sorti - dichiara il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - e quindi con l’asfaltatura su più tratti, fino all’incrocio con la provinciale 7/VII “Bivio Agolla/Montelago. Per questo intervento abbiamo autorizzato anche l’utilizzo delle economie derivanti dal ribasso d’asta che sono servite per asfaltare ulteriori tratti”.