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Vertice in Alaska. Putin esce vincitore: UE e Kiev con le ossa rotte

Vertice in Alaska. Putin esce vincitore: UE e Kiev con le ossa rotte

Nulla di fatto in relazione al vertice dell'Alaska tra Putin, presidente russo, e Trump, presidente della civiltà del dollaro. Non si è trovato l'accordo su Kiev, come d’altro canto sembrava plausibile dovesse accadere fin da subito. Trump ha comunque assicurato che ci sono stati "grandi progressi", e ha altresì dichiarato che sentirà Zelensky (dichiarazione, quest'ultima, che suona inavvertitamente comica, dato che il guitto di Kiev è stato tenuto ai margini delle trattative). Putin non ha perso occasione per rivolgersi criticamente all'Europa, esortandola a non ostacolare la pace, come evidentemente dal suo punto di vista sta facendo nella misura in cui continua a supportare le irragionevoli ragioni del guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky. A ogni modo, il vertice in Alaska con Putin e Trump rivela alcune cose interessanti: 1) che questa, fin dall'inizio, era la guerra tra USA e Russia; 2) che l'Ucraina ha già perso la guerra e dovrà subire le decisioni altrui; 3) che la Russia, come prevedibile, non è stata sconfitta e ora può dettare le condizioni; 4) che gli USA hanno finalmente capito di non poter sconfiggere la Russia e di dover scendere a compromessi; 5) che Trump, meno ottuso di Biden, prova a uscirne dignitosamente dialogando con Putin. Insomma, tutta un'altra storia rispetto a quella che da anni ci raccontano gli autoproclamati professionisti dell'informazione politicamente e geopoliticamente corretta. Il guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, è con le spalle al muro. Escluso dal vertice in Alaska, egli è il grande sconfitto della guerra in Ucraina; guerra che egli ha propiziato in ogni modo e che si ostina a voler far continuare. Tant'è che adesso rifiuta di incontrarsi con Putin e si avventura a sostenere scioccamente che il solo modo per fermare la Russia è la forza. Come più volte abbiamo ricordato, il guitto di Kiev - adesso col cerino in mano - appare del tutto simile ai burattini di mangiafuoco nel capolavoro di Collodi "Pinocchio": una volta che essi non servano più per gli spettacoli del famelico burattinaio, vengono gettati alle fiamme. La vera domanda da porre così suona: perché l'attore Nato, sapendo perfettamente che la guerra è persa, si ostina a fare di tutto acciocché essa continui? La risposta è piuttosto semplice: il guitto vuole procrastinare il più possibile il momento del redde rationem, dacché sa benissimo che allora dovrà rendere conto delle proprie malefatte; e sa bene anche che i soggetti come lui molto spesso non fanno una fine particolarmente soave, perché il popolo non li perdona per i loro guai. Il guitto di Kiev, con buona pace della narrazione propagandistica occidentale, non si è battuto per la sovranità dell'Ucraina e per l'interesse del suo popolo: ha sacrificato entrambi sull'altare dell'imperialismo dell'Occidente, anzi dell'uccidente. Il popolo ucraino lo sa bene e non è certo disposto ad accettare in silenzio. Ecco perché il guitto teme decisamente più la fine della guerra che non la sua continuazione.

24/08/2025 10:30
Quando il corpo parla e si trasforma nel manifesto di un dolore silenzioso: cibo, emozioni e bisogno d’amore negli adolescenti

Quando il corpo parla e si trasforma nel manifesto di un dolore silenzioso: cibo, emozioni e bisogno d’amore negli adolescenti

Esistono molti modi per interagire con il mondo, uno di questi è il cibo. Ciò che mangiamo e come lo mangiamo può riflettere la nostra maniera di relazionarci con gli altri.  Nei giovani il cibo può trasformarsi in uno strumento silenzioso ma potente per comunicarci che qualcosa nelle relazioni, soprattutto con la famiglia, non sta funzionando. Il controllo sul cibo e quindi sul proprio corpo è lo strumento attraverso cui esprimere un dolore profondo. Quando questo accade, i genitori vengono travolti da uno stato di ansia e di frustrazione che, se non gestite, vanno ad alimentare sempre più la distanza. In tale situazione i genitori hanno il compito di comprendere cosa sia successo all’interno delle dinamiche familiari che possano aver interrotto il dialogo ed incrinato la relazione. Le ossa che sporgono troppo dalla pelle, rappresentano una richiesta d’aiuto disperato. I figli parlano attraverso il loro corpo quando le parole non trovano spazio o ascolto. Quel corpo che dovrebbe essere simbolo di libertà, vitalità  e  bellezza si trasforma nel manifesto di un dolore silenzioso. Una sofferenza che si custodisce con determinazione, perché finché resta lì, impressa nella carne, riesce ad avere voce, una voce che esprime parole non dette e che ti pone al centro dell’attenzione. In tal modo il sintomo di questa disfunzione nutre più di ogni cibo: alimenta il bisogno di essere visti, accolti e compresi. Nelle ragazze, soprattutto in una cultura che da sempre pone il corpo femminile al centro dei riflettori, la fisicità diventa un vero teatro di conflitto. Il corpo si trasforma in un mezzo di comunicazione e, talvolta, di rappresaglia nei confronti dell’altro. L’anoressia può diventare un tentativo di riscatto: se sto male, esisto, se sto bene rischio di sparire. In questa caduta silenziosa e a volte invisibile si nasconde il bisogno di affermare la propria esistenza. Così la sofferenza diventa lo strumento per ottenere uno sguardo, una risposta, una conferma. Il malessere è il grido di dolore che implora amore e la guarigione comincia quando ci si permette di chiedere affetto senza dover soffrire, quando si scopre che si può essere degni di attenzione e di cura anche nel benessere e che il diritto di esistere non è legato al dolore, ma semplicemente all’essere autentici e vulnerabili. L’anoressia femminile, in particolare nell’adolescenza, può rappresentare un primo tentativo di riscatto, un gesto estremo, che nella sua drammaticità, può diventare il preludio ad un'emancipazione, ad una nuova relazione tra corpo ed identità. Questa fragilità può essere una grande occasione di crescita, una parte da accogliere ed ascoltare per aprire ad una nuova consapevolezza di sé. Come genitori, è fondamentale essere disposti a riconoscere le nostre stesse fragilità per entrare in connessione con i nostri figli, per ascoltarli con coraggio ed umiltà. Ciò che i ragazzi chiedono non è una soluzione immediata, desiderano piuttosto presenza, di essere lì con loro a contenere e reggere quel dolore, a supportarli con amore e forza anche quando sembrano volerci allontanare, ricordandoci con il loro corpo il nostro fallimento. La grande scommessa è stare accanto per comprendere e cogliere quel dolore.  Stare dentro, senza fare. Il rapporto non si misura solo nella quantità di amore o di benessere che offriamo, ma anche nella profondità della connessione con la loro testa ed il loro cuore. È, inoltre, urgente liberare i giovani dalla trappola della performance. Corrono il rischio di restare schiacciati da un’idea di sé che si costruisce solo sul fare, mentre manca lo spazio per ascoltarli nella loro essenza, per guidarli a coltivare desideri ed emozioni. La società insegna molto a conoscere e poco ad essere. I ragazzi hanno infinite informazioni ma non sanno come organizzarle, perché manca loro un orientamento interiore che li conduca verso i loro desideri. È qui che nasce la dissociazione tra ciò che sanno e ciò che non sanno desiderare, tra conoscenza ed identità. Per aiutare i nostri figli, dobbiamo imparare ad ascoltarli anche quando tacciono. Dobbiamo aiutarli a sentire che possono esistere anche senza soffrire e che meritano di essere amati anche nella gioia. Ma in primo luogo dobbiamo essere noi disposti a guardarci dentro, ad accettare e a condividere le nostre fragilità per cambiare insieme.  

24/08/2025 09:50
Facebook: è legale pubblicare foto altrui senza consenso? La guida dell'avvocato Pantana

Facebook: è legale pubblicare foto altrui senza consenso? La guida dell'avvocato Pantana

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riferita all’utilizzo dei social network e nello specifico la pubblicazione di foto nel proprio profilo Facebook. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Corridonia che chiede: "È legittimo pubblicare foto altrui sul proprio profilo Facebook senza il consenso dell’interessato?". Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una pratica ormai quotidianamente utilizzata dai fruitori del social, le cui modalità non sempre risultano del tutto legittime. A tal proposito deve affermarsi in linea generale che la pubblicazione di una fotografia ritraente una persona umana è subordinata al consenso, esplicito o implicito, della persona ritratta. Tale condizione è prevista sia dalle disposizioni normative a tutela del diritto all’immagine (art. 10 c.c. e art. 96 L. n. 633/1941) sia da quelle a tutela del diritto alla riservatezza (art. 6 Regolamento UE 2016/679), poiché l’altrui pubblicazione di una propria immagine fotografica costituisce in ogni caso una forma di trattamento di un dato personale. Difatti, l’art. 96 L. n. 633/1941 esplicitamente vieta l’esposizione di un ritratto senza il consenso della persona ritratta; così come l’art. 6 del Regolamento UE dispone la liceità del trattamento solo se l’interessato ha espresso il proprio consenso; ed infine l’art. 10 c.c. stabilisce che, “Qualora l’immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia stata esposta o pubblicata fuori dei casi in cui l’esposizione o la pubblicazione è dalla legge consentita, ovvero con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l’autorità giudiziaria, su richiesta dell’interessato, può disporre che cessi l’abuso, salvo il risarcimento dei danni”. Per tali ragioni, in risposta alla nostra lettrice, è corretto affermare che: "La pubblicazione di una foto ritraente una persona è subordinata al consenso, esplicito o implicito, della persona ritratta. Questo sia per la tutela del diritto all’immagine, sia per la tutela del diritto alla riservatezza, visto che la pubblicazione di una foto altrui costituisce una forma di trattamento di un dato personale. Il trasgressore, pertanto, dovrà immediatamente rimuovere le fotografie illegittime dal proprio profilo Facebook, oltreché risarcire la persona ritratta" (Tribunale di Bari, sez. I Civile, ordinanza depositata il 6 novembre 2019). Rimango in attesa, come sempre, delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

24/08/2025 09:30
Ristorante Tre Stelle, un secolo di sapori a Castelraimondo: "Piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna"

Ristorante Tre Stelle, un secolo di sapori a Castelraimondo: "Piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna"

Il ristorante Tre Stelle di Castelraimondo, situato nel centro pulsante della città dell’entroterra marchigiano, profuma di una storia lunga quasi cento anni. Nel 1927 quando nacque come osteria, venne aperta dai fratelli Gaoni (tre sorelle ed un fratello), queste tre ragazze che lavoravano nell’attività, erano così belle da essere chiamate le “Tre Stelle”, proprio da qui dunque proviene il nome dato. Nel 1979 poi il ristorante Tre Stelle è stato preso dall’attuale gestione, ovvero la famiglia Antonini, che se ne occupa ormai da due generazioni. Un locale che incentra i suoi piatti sulle specialità culinarie locali, rivisitate però in chiave innovativa. Qual è la vostra offerta per il cliente? “Il ristorante Tre Stelle oltre proporre un menù popolare con piatti della tradizione e sue rivisitazioni, offre piatti semplici ma con prodotti di alta qualità scelti accuratamente, poiché mira ad avere materie prime che provengono da zone limitrofe”. Progetti in cantiere? “Sin da sempre cerchiamo di adattarci il più possibile alle esigenze dei tempi e dei costumi, sempre con un occhio rivolto alla tradizione ed alla genuinità dei prodotti”.

23/08/2025 10:28
Allerta meteo per temporali nelle Marche: previsti rovesci intensi e grandinate locali

Allerta meteo per temporali nelle Marche: previsti rovesci intensi e grandinate locali

È stata diramata sulle Marche un'allerta meteo gialla, valida dalla mezzanotte di giovedì 21 agosto alla mezzanotte di venerdì 22 agosto, che riguarda l’intero territorio regionale. A comunicarlo è il Centro Funzionale della Protezione Civile delle Marche, in vista del transito di un fronte freddo proveniente da nord, che interesserà in particolare la giornata di giovedì. Il peggioramento delle condizioni meteo sarà legato al passaggio di un sistema temporalesco che, partendo dalle zone interne, si sposterà progressivamente verso la costa e da nord a sud della regione. I fenomeni potranno risultare intensi, con possibili rovesci violenti, grandinate locali e raffiche di vento. Si raccomanda massima prudenza negli spostamenti e nelle attività all’aperto, soprattutto nelle ore centrali e pomeridiane della giornata. Possibili disagi alla viabilità e rischio di allagamenti localizzati nelle aree più esposte.

20/08/2025 16:50
Ricaricare l'auto in casa: è possibile?

Ricaricare l'auto in casa: è possibile?

Una delle domande più comuni per chi si avvicina al mondo della mobilità elettrica riguarda la gestione della ricarica: è davvero possibile fare il pieno di energia alla propria auto direttamente a casa? La risposta è sì, anzi, la ricarica domestica non solo è possibile, ma rappresenta la soluzione più comoda, economica e diffusa per la maggior parte degli automobilisti. Avere un punto di ricarica privato trasforma l'utilizzo del veicolo, rendendolo simile a quello di uno smartphone: si usa durante il giorno e si mette in carica la notte, per trovarlo pronto all'uso la mattina. A tal proposito, per capire come implementare questa comoda abitudine, scopri le soluzioni a2a per ricaricare la tua auto e valuta le opzioni più adatte alle tue esigenze. I requisiti fondamentali per la ricarica domestica Il primo e unico requisito indispensabile per poter ricaricare l'auto a casa è avere un posto auto privato, come un garage, un box o un cortile, dove il veicolo può sostare per diverse ore e avere accesso all’impianto elettrico; questa condizione è essenziale per poter collegare l'auto alla rete in totale sicurezza e autonomia. Non sono necessarie autorizzazioni speciali se il punto di ricarica è collegato al contatore della propria abitazione. Anche chi vive in un condominio può installare un punto di ricarica nel proprio box privato, ma deve comunicarlo all'amministratore. Presa domestica o wallbox? Ogni auto elettrica viene fornita con un cavo che permette di ricaricarla da una comune presa di corrente domestica, tipo Schuko. Questa modalità, pur essendo tecnicamente possibile, è da considerarsi una soluzione di riserva o per le emergenze; la potenza erogata da una presa standard è infatti molto bassa, circa 2,3 kW, il che si traduce in tempi di ricarica estremamente lunghi, anche superiori alle 24 ore per una batteria di medie dimensioni. Inoltre, un utilizzo prolungato a questa potenza può mettere sotto stress un impianto elettrico non recente o non adeguatamente dimensionato, comportando dei rischi per la sicurezza. La soluzione consigliata per la ricarica domestica è l'installazione di una wallbox: si tratta di una stazione di ricarica a parete, progettata specificamente per questo scopo, che garantisce un'operazione molto più veloce e sicura. Una wallbox opera a una potenza superiore, tipicamente da 3,7 kW fino a 7,4 kW per i comuni impianti monofase, dimezzando o riducendo ulteriormente i tempi di ricarica rispetto a una presa normale. Oltre alla velocità, offre un livello di sicurezza imparagonabile, poiché dialoga con il veicolo e gestisce il flusso di corrente in modo intelligente. I modelli più avanzati permettono anche di programmare la ricarica nelle fasce orarie più convenienti e di monitorare i consumi tramite app. L'installazione e le verifiche necessarie L'installazione di una wallbox deve essere eseguita da un elettricista qualificato. Il tecnico effettuerà una verifica preliminare dell'impianto elettrico di casa per assicurarsi che sia idoneo e, se necessario, potrà consigliare un aumento della potenza del contatore. Passare da 3 kW a 4,5 kW o 6 kW è spesso una scelta utile per poter gestire la ricarica auto elettriche contemporaneamente all'uso dei normali elettrodomestici, senza il rischio di far scattare il contatore. È importante sapere che l'acquisto e l'installazione di questi dispositivi sono supportati da incentivi statali, come il "Bonus Wallbox", che rende l'investimento iniziale molto più accessibile e vantaggioso per il consumatore finale.

20/08/2025 09:00
Tolentino, visite odontoiatriche gratuite in piazza: parte il progetto

Tolentino, visite odontoiatriche gratuite in piazza: parte il progetto

TOLENTINO - Sanità e prevenzione arrivano direttamente in piazza. Mercoledì 27 agosto, dalle 8:30 alle 12:30, in piazza della Libertà sarà presente un camper dell'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il controllo delle malattie della povertà (INMP) e della NIHMP di Macerata, nell'ambito della prima fase del progetto di odontoiatria sociale. Sul camper sarà disponibile un odontoiatra per effettuare prime visite di salute orale, affiancato da personale dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata incaricato di svolgere attività di orientamento e informazione sui servizi sanitari territoriali. L’iniziativa non si ferma alla sola prevenzione: durante la campagna saranno, infatti, individuati i pazienti che possiedono i requisiti per accedere gratuitamente a protesi odontoiatriche mobili, previste nella seconda fase del progetto. L'appuntamento è promosso dall'INMP e dall'Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà, in collaborazione con l'azienda sanitaria territoriale di Macerata, con l'obiettivo di garantire l’accesso alle cure odontoiatriche anche a chi vive in condizioni di maggiore fragilità sociale ed economica.

19/08/2025 16:20
I 5 errori più comuni che i principianti commettono nei casinò stranieri e come evitarli

I 5 errori più comuni che i principianti commettono nei casinò stranieri e come evitarli

Il mercato dei casinò online in Italia cresce velocemente, con un aumento previsto del 5,52% all’anno fino al 2029. Sempre più persone giocano con soldi veri, ma chi è alle prime armi spesso sbaglia, scegliendo siti non autorizzati o usando reti Wi-Fi non sicure, rischiando così di perdere denaro. Conoscere questi rischi e come evitarli è essenziale per giocare in sicurezza. Perché i principianti commettono errori nei casinò stranieri I principianti faticano perché si sentono sopraffatti. Dall’utilizzo stesso dei siti al fatto di rimanere entro i limiti dei Termini e Condizioni legati ai bonus. Tutto può essere difficile per chi è alle prime armi casino online stranieri. Qui sotto, gli esperti di casino stranieri affidabili spiegano i termini bonus e altri problemi che potresti incontrare, insieme ai modi per evitarli. Solo il 35% dei nuovi giocatori si prende il tempo di leggere attentamente le regole e i Termini e Condizioni prima di iniziare a giocare. Inoltre, circa il 20% dei principianti ignora le condizioni dei bonus, aumentando il rischio di perdere i vantaggi offerti. Queste cifre evidenziano l’importanza di una preparazione adeguata per evitare errori comuni. Errore 1: Scegliere un casinò senza verificare la licenza Un casinò online per operare legalmente in Italia deve ottenere una licenza valida rilasciata da un'autorità competente. I criteri fondamentali per ottenere l’autorizzazione sono: - Rispetto delle normative locali: l’autorità esamina requisiti legali, fiscali e tempi di gestione. - Nessun precedente penale: chi ha legami con attività illecite viene escluso automaticamente. - Stabilità finanziaria: servono fondi sufficienti per gestire in modo sostenibile la piattaforma. - Software a norma: il sistema di gioco deve essere trasparente, certificato e ben documentato, compreso l’uso di RNG verificati. Secondo la nostra esperienza diretta, le giurisdizioni con controlli più severi sono Malta, Regno Unito, Curaçao, Kahnawake, Gibilterra, Alderney, Isola di Man e Antigua. Errore 2: Ignorare i termini e le condizioni dei bonus I bonus di un casinò online possono davvero offrire vantaggi, ma dietro le promozioni più allettanti si nascondono condizioni che vanno capite bene. Basato sulla nostra esperienza, ecco gli aspetti principali che i principianti casinò online dovrebbero sempre verificare: - Deposito minimo – Ogni bonus ha una soglia di attivazione, spesso fissata a 10€. Leggere i termini bonus casinò evita brutte sorprese. - Contributo dei giochi – Non tutti i giochi aiutano allo stesso modo a raggiungere il rollover. Slot e keno contano al 100%, ma giochi da tavolo spesso solo per il 10%, rendendo il requisito molto più difficile da completare. - Limiti di tempo – I bonus scadono. Di solito c’è un tempo definito sia per usare il bonus che per soddisfare i requisiti di scommessa. Superata la scadenza, tutto viene azzerato. Errore 3: Non gestire correttamente il proprio budget di gioco Senza un piano di gestione del budget, anche piccole perdite possono rapidamente trasformarsi in problemi finanziari seri. Dopo averlo messo alla prova, abbiamo individuato le migliori strategie per gestire il budget in modo efficace: - Fissa un limite settimanale o mensile. Decidi in anticipo quanto puoi permetterti di perdere ogni settimana o mese, senza compromettere spese essenziali come affitto, cibo o bollette. - Suddividi il budget per sessione. Dividi l’importo totale destinato al gioco in piccole quote per singole sessioni. In questo modo eviti di esaurire tutto in una sola volta e puoi distribuire meglio il tempo e il denaro. - Usa strumenti per monitorare le spese. Puoi affidarti a fogli Excel, app di budgeting (come Goodbudget, Monarch o PocketGuard), oppure sfruttare le funzioni di limite offerte direttamente dai casinò per restare sempre sotto controllo. Errore 4: Giocare senza conoscere le regole dei giochi   Prima di iniziare a giocare, è importante dedicare del tempo a conoscere bene le regole giochi casinò. Capire come funziona ogni gioco ti aiuta a fare scelte più ragionate e a evitare errori evitabili. Ti serve anche per valutare le probabilità di vincita e i payout delle diverse puntate: sapere quali offrono il miglior equilibrio tra rischio e rendimento ti permette di adattare il gioco al tuo stile personale. Errore 5: Utilizzare connessioni non sicure o dispositivi non protetti Trovare una rete Wi-Fi aperta può sembrare comodo, soprattutto quando i dati mobili iniziano a scarseggiare. Il Zimperium Global Mobile Threat Report 2025, dall’inizio del 2025 ci sono oltre 5 milioni di reti Wi-Fi pubbliche non protette in circolazione, e circa il 33% degli utenti si connette a queste reti vulnerabili. Ma usare una connessione non protetta per giocare è un rischio concreto. Gli hacker possono intercettare il traffico tra il tuo dispositivo e il router, accedendo a tutto ciò che invii, anche se stai usando casinò stranieri sicuri. In alcuni casi, possono persino sfruttare queste reti per diffondere malware e compromettere il tuo dispositivo.   Consigli pratici per evitare questi errori Seguendo i consigli degli esperti in materia di sicurezza, puoi proteggerti da eventuali rischi e mettere in pratica la tua strategia baccarat in tutta tranquillità. Ecco cosa tenere d’occhio: - Controlla che il sito mostri una licenza casinò sicura nella parte bassa della homepage. - Verifica la presenza del lucchetto nella barra del browser: indica l’uso della crittografia SSL. - Se serve supporto, rivolgiti a servizi affidabili come GamCare, BeGambleAware, Gordon Moody o Gamstop.   Come iniziare a giocare in modo sicuro e consapevole Ecco alcune buone pratiche per aumentare la tua sicurezza quando giochi online: - Attenzione ai bonus. Anche se le promozioni possono sembrare vantaggiose, leggi sempre le condizioni con attenzione per capire eventuali requisiti di puntata o altre limitazioni. - Non condividere mai le credenziali di accesso. Mantieni riservati i tuoi dati di login e evita di accedere al tuo account da reti Wi-Fi pubbliche. - Fai pause e gioca in modo responsabile. Imposta dei limiti di tempo per le tue sessioni e prenditi delle pause regolari, così da evitare comportamenti compulsivi. Se senti di aver bisogno di supporto, rivolgiti ai centri di aiuto disponibili gratuitamente in Italia.

19/08/2025 16:10
Campione d’Italia: la rinascita del casinò tra lago e montagne

Campione d’Italia: la rinascita del casinò tra lago e montagne

Dalle luci sfavillanti di Las Vegas al fascino senza tempo di Monte Carlo, i casinò hanno da sempre attratto star, politici e vip. E anche l’Italia ha scritto capitoli indimenticabili nella storia del gioco d’azzardo, con luoghi iconici dove lusso, spettacolo e divertimento si incontrano: sale da gioco eleganti, spa esclusive, ristoranti gourmet e locali notturni. Tra tutti, Campione d’Italia è il nome che più ha segnato la memoria collettiva – un casinò leggendario che, dopo un lungo periodo di incertezze, è finalmente tornato a brillare. Dalle origini alla prima chiusura Fino al 1917, Campione era un tranquillo villaggio di pescatori incastonato tra le Alpi svizzere, oggi exclave italiana in Svizzera. Tra lago e montagna, la vita scorreva semplice. Ma la Prima Guerra Mondiale cambiò tutto: la vicinanza con Lugano e la posizione strategica trasformarono Campione in un punto perfetto per scambi riservati e operazioni di spionaggio. Così, su progetto dell’architetto Amerigo Marazzi e con le decorazioni di Girolamo Romeo, nacque il primo Casinò. Ma la sua funzione reale andava oltre il gioco: era un centro di intelligence travestito da luogo di svago. Terminata la guerra, il 19 luglio 1919, il casinò chiuse i battenti. Riaperture, ostacoli e la grande ascesa Il 2 marzo 1933, il casinò riaprì. Il governo fascista lo considerava ancora strategico: una fonte di valuta pregiata – come i franchi svizzeri – e un centro utile a raccogliere informazioni. Tuttavia, già nel 1935 fu chiuso di nuovo, per timore che i dissidenti lombardi lo usassero come via di fuga verso la Svizzera. La riapertura definitiva arrivò nel 1946. Ma questa volta furono gli svizzeri a opporsi, preoccupati da possibili fughe di capitali, al punto da bloccare l’accesso a Campione per ore al giorno. Solo dopo complesse trattative si raggiunse un accordo tra i due Stati. Da quel momento in poi, il casinò visse la sua epoca d’oro: negli anni ’50 e ’60 la Milano bene si spostava in massa per raggiungere i tavoli verdi. Celebrità, starlette, artisti internazionali e la borghesia lombarda affollavano le sale. Era la Belle Époque del lago. La crisi e il crollo Il sogno cominciò a sfaldarsi con la crisi economica del 2007: un declino lento, silenzioso, ma inesorabile. Il flusso dei visitatori diminuiva, gli incassi si assottigliavano, e il bilancio del casinò si faceva ogni mese più pesante. L’atmosfera elettrica che aveva reso Campione un luogo iconico cominciava a spegnersi, offuscata da una recessione globale che non faceva distinzioni. Nel luglio del 2018 arrivò il colpo di grazia: il Tribunale ne decretò la bancarotta e con essa la chiusura della struttura. Non fu soltanto una perdita economica, ma un trauma sociale. Il Casinò non era un semplice edificio, ma il motore vitale dell’intera comunità. Con la sua caduta, oltre 600 lavoratori persero il posto, e più di 2.000 persone – praticamente l’intera cittadinanza – si ritrovarono in bilico, tra incertezze e disillusione. Alberghi, ristoranti, negozi e servizi si trovarono improvvisamente privi di ossigeno. Tutto si arrestò. Eppure, mentre si chiudevano le porte della sala da gioco, si aprivano nuovi scenari digitali. È proprio in quegli anni che una nuova generazione di appassionati ha iniziato a esplorare l’universo del gioco online, attratta da piattaforme evolute, ambienti immersivi e proposte sempre più competitive. In particolare, l’interesse si è concentrato su offerte promozionali sempre più generose, come i migliori bonus senza deposito 2025, capaci di attrarre anche i giocatori più esigenti offrendo vantaggi immediati, senza impegni economici iniziali. Il passaggio dal reale al virtuale non è stato solo una transizione tecnologica, ma una vera e propria rivoluzione culturale. L’intrattenimento ha assunto nuove forme: più accessibile, più personalizzato, sempre connesso. Un’evoluzione che, nata dall’esigenza, ha finito per riscrivere le regole del gioco. Campione rinasce: una nuova era tra memoria e futuro Dopo quasi quattro anni di silenzio e incertezze, nel gennaio del 2022 il Casinò di Campione ha riaperto i battenti, restituendo luce e identità a un’intera comunità. Un evento che ha segnato molto più di una semplice ripartenza: è stato il ritorno di un simbolo, il risveglio di una storia interrotta troppo bruscamente. Grazie all’intervento decisivo del governo e al coraggio di nuovi investitori, la leggendaria sala da gioco ha ritrovato slancio e ambizione. Ma non si è trattato solo di riaprire le porte: il Casinò ha frantumato ogni record precedente, superando i 42 milioni di euro in incassi e confermando di essere ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile per l’intrattenimento di classe. Un segnale chiaro, potente. Non solo economico, ma culturale e identitario. Campione d’Italia, forte della sua tradizione e rinvigorita da questa rinascita, guarda al domani con spirito rinnovato. L’obiettivo non è semplicemente tornare ai fasti di un tempo, ma ridefinire un nuovo standard per il gioco elegante, consapevole e responsabile – non solo in Italia, ma in tutta Europa.  

19/08/2025 15:00
Dalla Toscana a Matelica: la storia di Serre Alte, rifugio di lusso nel cuore delle Marche

Dalla Toscana a Matelica: la storia di Serre Alte, rifugio di lusso nel cuore delle Marche

Lara Gaggini e suo marito Sébastien Pascolini sono i proprietari di Serre Alte Landscape Luxury Rooms, situato nel cuore dell’entroterra maceratese. Un’idea quella di realizzare un’attività ricettiva nata in Toscana e realizzata nelle Marche da Lara, toscana di origine, e da Sébastien, francese. Laura, puoi raccontarci com'è nata l’idea di Serre Alte Landscape Luxury Rooms? Qual è la sua storia? "Sono venuta qui a Matelica con i nostri figli, allora piccoli, a metà 2004, mio marito lavorava con il gruppo Indesit a Fabriano. Inizialmente abitavamo in centro a Matelica, dove avevamo preso una casa in affitto, poi pian piano è ripresa in noi questa idea di ristrutturare un vecchio casolare per farci un’attività ricettiva, idea che ci era nata appena sposati, quando abitavamo sopra Firenze, però lì i prezzi erano molto molto elevati e quindi abbiamo messo l’idea in un cassetto. Cassetto che è stato riaperto arrivando poi a Matelica nel 2004. Fino al 2009 cercavamo il luogo giusto, avevamo visto anche qualcosa verso Jesi, ma il colpo di fulmine c’è stato quando Maria Laura Coicchio ci ha presentato questo casolare da ristrutturare composto da: casa padronale e fienile, dove c’era la possibilità di fare l’attività che avevamo sempre immaginato, quindi una piccola struttura con poche camere. L’abbiamo acquistata ed iniziato la ristrutturazione in vari step, prima casa, poi dopo qualche anno anche il fienile. Nell’abitazione principale c’è una camera, nell’ex fienile invece ce ne sono tre. I lavori di ristrutturazione sono andati per le lunghe, sono stati terminati a fine luglio 2018, data in cui abbiamo aperto la nostra attività. Non abbiamo fatto molta pubblicità, infatti anche qui nei dintorni non tanti ci conoscono, ci siamo solo posizionati su Booking, che è comunque un trampolino di lancio molto importante per il turismo di una struttura ricettiva. Abbiamo così iniziato ad avere i primi turisti, il primo anno ci sono stati dei russi, dei polacchi, cosa che sarebbe stata impensabile senza l’utilizzo di questa piattaforma. Poi la Pandemia non ci ha sicuramente aiutati anche se devo dire sono stati anni in cui magari le persone ricercavano dei posti più tranquilli, quindi dal momento in cui è stato possibile riaprire abbiamo avuto delle estati molto intense".  Avete clienti provenienti anche dall’estero? Siete aperti in inverno?  "A parte gli anni del Covid, sì noi abbiamo principalmente turisti stranieri che provengono dai Paesi Bassi e dal Belgio soprattutto, ma anche qualche tedesco, francese, canadese e argentino, persone che hanno familiari qui a Matelica. In genere facendo un po’ un bilancio, abbiamo una metà di ospiti esteri e una metà di italiani. Tranne quest’anno che forse abbiamo avuto più clienti provenienti dall’estero che dall’Italia. Siamo aperti tutto l’anno, tranne qualche settimana in ottobre, in genere la seconda". Qual è l’offerta per i vostri clienti? Lo spazio outdoor è il vostro punto di forza? "Noi abbiamo quattro camere, per chi cerca relax, un luogo dove riposare corpo ed anima, è il posto giusto. Poi siamo in un luogo di Matelica con una visione del territorio circostante a 360 gradi, spazia da Collamato a Monte San Vicino, fino ai Sibillini, infatti questo dà proprio il nome alle nostre camere. Ogni stanza ha un esterno privato a disposizione, poi dei luoghi comuni ovvero lo spazio della piscina che è ad utilizzo esclusivo di chi soggiorna, questo per mantenere la tranquillità dei nostri ospiti e la vasca idromassaggio panoramica che regala attimi molto belli perché al tramonto fare un aperitivo lì è molto caratteristico. Credo che la posizione in cima alla collina sia proprio il nostro punto di forza, con questa piscina a sfioro che cattura lo sguardo".  Un sogno legato a Serre Alte Landscape ancora da avverare? "L’ultimo sogno da avverare direi la spa con vista, sfruttando la grande potenzialità del paesaggio. Abbiamo già depositato in comune la possibilità di ampliarci, di realizzare altre due suite e una zona spa con la particolarità di essere panoramica, poiché spesso negli alberghi essa è nel sottosuolo. Tutto questo è ancora in progetto perché l’investimento è naturalmente importante. Stiamo cercando dunque di capire se effettuare ciò ed eventualmente quando". 

18/08/2025 17:10
Li Matti de Montecò portano il saltarello in Vaticano: saranno ricevuti da Papa Leone XIV

Li Matti de Montecò portano il saltarello in Vaticano: saranno ricevuti da Papa Leone XIV

Habemus Li Matti de Montecò. Il mese di settembre si aprirà con un momento indimenticabile, l’esperienza più intensa e l’esibizione più emozionante in 18 anni di attività del gruppo folk di Montecosaro. Mercoledì 3 settembre infatti Li Matti de Montecò partiranno in pullman direzione Vaticano e in mattinata saranno ricevuti da Papa Leone XIV. L’associazione che tutela, promuove e diffonde le tradizioni popolari marchigiane, avrà il privilegio dell’udienza privata e i suoi membri potranno incontrare di persona il primo pontefice statunitense. Nell'occasione Li Matti de Montecò non andranno da soli, bensì ci saranno anche i vertici dell'amministrazione comunale di Montecosaro e il parroco don Gionni Parmigiani. Il gruppo si è esibito ovunque dalla fondazione avvenuta nel 2007, ad esempio è stato a Sanremo, più volte in Tv sulla Rai, ma stavolta l’appuntamento è gigante. E Li Matti de Montecò non perderanno l’occasione di cantare e danzare davanti al Papa. Suoneranno infatti brani della civiltà contadina maceratese e balleranno il saltarello. Inoltre, doneranno a Leone XIV prodotti realizzati in questi anni, come libri e dischi. Più una serie di documenti sulla città di Montecosaro.  

18/08/2025 16:50
Da Agello a Torino, ma con il cuore a San Severino: 100 candeline per Oliva Bonvecchi

Da Agello a Torino, ma con il cuore a San Severino: 100 candeline per Oliva Bonvecchi

Una vita ricca di affetti, lavoro e legami indissolubili con la sua terra d’origine: la signora Oliva Bonvecchi, originaria della frazione di Agello di San Severino Marche, ha spento cento candeline, celebrando questo importante traguardo circondata dall’amore dei suoi cari. Sposata con il compianto Natale Bianchi, Oliva ha vissuto per molti anni proprio ad Agello prima di trasferirsi, per motivi di lavoro, a Torino, dove risiede ancora oggi. Nonostante la distanza, il suo cuore è sempre rimasto legato a San Severino Marche: ogni anno, infatti, trascorre lunghi periodi estivi nella sua amata Agello, luogo a lei e alla sua famiglia particolarmente caro. Per celebrare il secolo di vita della signora Bonvecchi è stata organizzata una bella festa alla quale ha preso parte anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, insieme a diversi membri della Comunanza di Castel San Pietro. La presenza del primo cittadino e dei rappresentanti della comunità testimonia il forte legame che la signora Oliva ha saputo mantenere con il suo territorio, diventando un punto di riferimento e un simbolo di longevità e attaccamento alle proprie radici. Alla signora Oliva, i più sinceri auguri di buon compleanno da tutta la comunità settempedana.

18/08/2025 14:48
Macerata, il Comune cerca scrutatori per le elezioni regionali 2025: come fare domanda

Macerata, il Comune cerca scrutatori per le elezioni regionali 2025: come fare domanda

Il comune di Macerata informa che è possibile dare la propria disponibilità come scrutatore di seggio elettorale in vista delle elezioni regionali per l’elezione del presidente della Regione e il rinnovo del Consiglio regionale che si svolgeranno il 28 e 29 settembre 2025. Possono presentare domanda, entro il 1° settembre, tutte le persone maggiorenni iscritte nelle liste elettorali del Comune di Macerata, anche se non inserite nell'albo scrutatori. La domanda deve presentata compilando il modello disponibile nel sito del Comune: clicca qui. La domanda, firmata dall’interessato e accompagnata da fotocopia non autenticata di un documento di identità in corso di validità, potrà essere consegnata a mano all’ufficio URP-Protocollo del Comune di Macerata in viale Trieste 24 o tramite posta elettronica all’indirizzo comune.macerata.demografici@legalmail.it.

18/08/2025 11:50
Civitanova, Ferragosto fortunato: due giocate al '10eLotto' regalano 115mila euro

Civitanova, Ferragosto fortunato: due giocate al '10eLotto' regalano 115mila euro

La fortuna fa tappa nelle Marche, e in particolare a Civitanova, dove il 10eLotto ha premiato due giocatori in pochi giorni, regalando una doppietta da 115mila euro. Come riporta Agipronews, i colpi vincenti sono arrivati nei concorsi di giovedì 14 e sabato 16 agosto. Il premio più consistente, ben 100mila euro, è stato centrato con un “9 Doppio Oro” grazie a una giocata da soli 4 euro effettuata nella rivendita di vicolo Nettuno.  Ma la dea bendata non si è fermata lì: un’altra vincita da 15mila euro è stata registrata in viale Giacomo Matteotti, con un "7 Doppio Oro", sempre al 10eLotto.

18/08/2025 11:00
Inseguire o attrarre nelle relazioni: due stati dell'essere

Inseguire o attrarre nelle relazioni: due stati dell'essere

Nelle relazioni affettive esistono due dinamiche fondamentali: inseguire e attrarre. Non sono solo due comportamenti, ma veri stati interiori dell’essere. Chi insegue ha bisogno di colmare un vuoto alla ricerca di quelle conferme ed amore che non riesce a trovare dentro di sé. Chi attrae, invece, lo fa naturalmente perché ha una pienezza interiore che trova le sue radici in un percorso personale di consapevolezza ed accettazione. Una centratura che genera sicurezza e serenità nel rapporto con l’altro, basato sulla reciprocità e non sulla dipendenza. Una sorta di leggerezza che viene trasmessa da chi è appagato dalla propria vita e si sente completo in sé. Proprio tale completezza esercita un fascino silenzioso, capace di generare legami più autentici e duraturi. Dall’altra parte, il desiderio di approvazione e riconoscimento conduce ad una forma di schiavitù emotiva, che alimenta ansia e un persistente senso di non appartenenza. Inseguire qualcuno all’interno di una relazione, spesso nasconde dinamiche psicologiche profonde, legate ad insicurezze tipiche di uno stile di attaccamento ansioso. Chi presenta questo schema relazionale tende a cercare rassicurazioni nel tentativo di placare la paura del distacco o dell’abbandono. Colui che insegue, in realtà tende ad essere rivolto più all’esterno: cerca di soddisfare i bisogni dell’altro, nella speranza di essere visto, riconosciuto e ritenuto degno d’amore.  In questa dinamica  si perde progressivamente il contatto con l’identità più autentica. Quando non si ha una reale conoscenza dei propri desideri, si vive in una sorta di anestesia emotiva che offusca la capacità di riconoscere e ascoltare i bisogni. Si finisce per trascurare il benessere personale, convinti che si possa star bene solo in presenza dell’altra persona. Quest’idea portata all’estremo, può sfociare in una dipendenza affettiva. La persona perde vitalità e luce, dimenticando progressivamente quei valori e talenti che le rendono unica. Il cambiamento avviene quando si comprende che la propria esistenza non dipende da nessuno, se non da se stessi. In quel momento lo sguardo si sposta dall’esterno verso l’interno, si inizia a costruire uno spazio interiore  fatto di consapevolezza e rispetto per se stessi Impariamo a stabilire confini sacri e a riconoscere ciò che ci nutre e ciò che ci svuota, scopriamo così che si può stare bene anche nella solitudine. Questo passaggio implica un percorso che parte dall’accettazione delle proprie fragilità: si impara ad attraversarle e a trasformarle in forza. Tanto più l’essere umano si dedica alla crescita interiore, tanto più sviluppa un senso di completezza che diventa la forma più autentica di attrazione. L’armonia interiore richiama inevitabilmente ciò che le è affine e la connessione nasce da un equilibrio e non da una mancanza.

17/08/2025 11:10
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