Missione compiuta. Ma che fatica per la Halley Matelica nel secondo turno del Play-In Gold. I biancorossi piegano alla distanza una coriacea Amatori Pescara dopo una partita condotta dall’inizio alla fine dai padroni di casa (privi dell’acciaccato Zanzottera), ma gli abruzzesi hanno il merito di non mollare mai la presa fino ai minuti finali, quando con le uscite per infortunio di Romondia e Di Donato è di fatto finita l’energia nel serbatoio.
Parte fortissimo la Halley, sulle ali dei suoi due lunghi: con Dieng a crivellare dall’arco e Morgillo a finalizzare da sotto i biancorossi ci mettono poco a scavare il solco (23-9 al 7’ sigillato dal canestro di Arnaldo). La Vigor brilla in attacco, ma ha qualche giro a vuoto in difesa e così la Amatori non molla la presa, pur scivolando anche a -15 (34-19 al 13’ firmato dalla tripla di Panzini). Quando l’attacco si inceppa però per la Halley arrivano i dolori: si accende Romondia e Pescara in un amen ricuce lo strappo con un break di 0-14. Una tripla di Panzini dà una boccata di ossigeno ai biancorossi, ma gli abruzzesi mettono anche il naso avanti (37-38 con tripla di Allier) prima di essere ricacciati indietro da un 8-0 sull’asse Riccio-Mentonelli (45-38 all’imbocco dell’ultimo minuto del primo tempo). Solo un’amnesia difensiva sull’ultima rimessa, che concede il tiro dall’arco aperto ad Allier, zavorra il nuovo tentativo di fuga vigorino (45-41 all’intervallo lungo).
Il canovaccio non cambia nella ripresa, con la Vigor a provare più volte l’allungo e la Amatori a rispondere colpo su colpo. I biancorossi salgono di nuovo a +14 (70-56 al 28’ firmato Panzini), ma sale in cattedra Allier e Pescara ricuce ancora lo strappo. Dopo tre quarti brillanti, negli ultimi 10’ le due squadre sbagliano di tutto, gli ospiti provano l’ultimo colpo d’ala tornando a -4 (76-72 a 3’ dalla fine col canestro da sotto di Cocco), ma una tripla di Morgillo prima e i liberi di Dieng poi scacciano i fantasmi.
La Halley mantiene quindi il ritmo delle prime della classe, consolidando il suo secondo posto in coabitazione con la Italservice Pesaro a -2 dalla capolista Carver Roma: e i capitolini domenica saliranno a Castelraimondo per una partita che sa già di snodo chiave in ottica playoff.
Così coach Trullo a fine partita: «Pescara ci ha dimostrato oggi quanto quest’anno il Play-In Gold sia duro, con squadre attrezzate e complete in ogni ruolo. Peraltro abbiamo avuto stravolgere un po’ le rotazioni vista l’assenza di Zanzottera e qualche problema di falli, ad un certo punto ho dovuto pure schierare Dieng da 3. Non è stato facile ma su 40 minuti siamo stati avanti per 39 minuti e 56 secondi, per cui credo la vittoria sia meritata.
Potevamo fare qualcosa di meglio nel secondo quarto e quindi magari chiuderla prima e con qualche tranquillità in più nel finale, ma sono contento perché l’importante era vincere. Nel quarto periodo abbiamo segnato solo 10 punti e questo è figlio della fatica che abbiamo accumulato. Abbiamo tirato tanto da 3 ma siamo arrivati alla fine un po’ sulle gambe, anche Eliantonio ha avuto un piccolo problema per cui abbiamo ruotato sostanzialmente in 7. Ora sotto con la Carver, una squadra che ha dimostrato il suo valore giocandosela alla pari con Recanati e battendo bene Ozzano: sarà una grande partita, difficile ma che cercheremo di vincere per agganciare il primo posto, con la speranza di poter recuperare Zanzottera».
HALLEY MATELICA-AMATORI PESCARA 81-72
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli, Panzini 12, Pali ne, Mentonelli 3, Dieng 23, Morgillo 16, Zanzottera ne, Riccio 16, Gaeta ne, Musci 2, Eliantonio 3. All.: Trullo.
PESCARA: Romondia 12, Cortese 8, Cocco 6, Morigi, Barbieri 5, Allier 17, Di Donato 5, Di Giovanni ne, Rajola ne, Giacomi 8, Dervishi, Buscaroli 11. All.: Gabriele.
ARBITRI: Boudrika, Sperandini.
PARZIALI: 25-17, 20-24, 26-21, 10-10.
Vittoria della Gruppo Sferc Consoli Brescia sulla Banca Macerata Fisiomed nella decima giornata di ritorno della Serie A2 Credem Banca giocata al Centro San Filippo nell’inedito orario delle 17:30. Ci poteva stare certamente, ma non così. Sconfitta amara per i biancoverdi che escono dal campo consci di tutte le occasioni non concretizzate soprattutto nel secondo set.
Il terzo set dominato non basta, i padroni di casa chiudono 3-1. La differenza non è tanto nei numeri, ma nel cinismo: Brescia, da grande squadra, ringrazia e si prende i tre punti. Macerata si "lecca le ferite" in una partita in cui fa meglio a muro e in ricezione, ma non basta: la situazione di classifica è ora molto meno tranquilla di quella inizio partita. Mvp lo schiacciatore tucano Cavuto, 20 punti per lui.
LE FORMAZIONI - Al Centro Sportivo San Filippo, i padroni di casa di Brescia - ancora privi del bomber cubano Bisset Astengo –-si affidano a Tiberti opposto a Tondo, Cominetti-Cavuto è la talentuosa coppia degli schiacciatori, Cargioli-Erati sono i centrali, Hoffer il libero.
La Banca Macerata Fisiomed risponde con il 6+1 canonico: Marsili-Klapwijk è la diagonale principale, Ottaviani e Valchinov sono gli schiacciatori, Fall-Berger al centro, Gabbanelli libero.
PRIMO SET - Macerata parte attenta, ma i primi punti sono di marca Cavuto: è lo schiacciatore che mette a terra tre palloni consecutivi e propizia al servizio il primo vantaggio dei suoi (4-3). Set che prosegue in equilibrio con il cambio-palla che è l’arma determinante per non perdere terreno: Ottaviani lo sa e non sbaglia dal 2 (9-8). Blackout in campo biancoverde, la murata su Berger obbliga Castellano al primo time-out del match sul 12-8 casalingo.
Le difese e i contrattacchi di Brescia sono efficaci, la Banca Macerata Fisiomed trova il primo muro del match solo sul 14-10. Il parziale scivola via con gli ospiti non precisi in ricezione: si attinge alla panchina con Ferri e Pozzebon, in campo sul 19-11. Ruggiti di Ottaviani e di Berger che sono di buon auspicio per il prosieguo di set e partita (16-21); chiude Tondo (25-17).
SECONDO SET - Klapwijk parte al meglio: sono i suoi due dei tre punti che spingono i suoi a combattere (3-3). Poco dopo arriva il primo vantaggio di giornata grazie al mani-out di Ottaviani, Brescia rientra ma è la battuta l’arma di cui Macerata necessita più che mai (9-9). Due ingenuità di Valchinov non permettono di allungare ai biancoverdi che costruiscono comunque una buona trama di gioco: si arriva al 12-14 dopo una splendida parallela di Klapwijk (53% in attacco). 13-17 con Ottaviani e time-out dei tucani che affrontano il primo momento di difficoltà del match: l’effetto è più che mai immediato, si torna a lottare poco dopo sul 18 pari.
Parziale che si deciderà sui dettagli: il neoentrato Raffaelli sfrutta un’incomprensione a muro maceratese per un +2 che non ci voleva. È proprio questo distacco che i biancoverdi non riescono a recuperare: qualche disattenzione di troppo viene condannata da Cominetti, 25-23.
TERZO SET - Amaro in bocca per un parziale che poteva prendere altre vie, ma bisogna necessariamente reagire. Azione fortunosa di Macerata che permette il +2 in avvio (2-4). Macerata fa e disfa, il muro di Berger vale il 3-7 per un set che deve essere messo 'in banca'. Brescia non è precisa come al solito, il gioco si ferma sul 5-10 dopo un errore in lungolinea casalingo.
Andamento a elastico per meriti e demeriti delle squadre in campo: i tucani si allontanano ma poi rientrano sempre indomiti, anche per deficit biancoverdi. Berger e Ottaviani provano a invertire il trend aprendo una voragine fra le due squadre: 9-16 dopo due aces strepitosi dello schiacciatore laziale. Valchinov di intelligenza per il 12-20 che indirizza il parziale. Chiude sempre lui con una diagonale micidiale (16-25).
QUARTO SET - Indecisione arbitrale - pesante, ma che fa parte del gioco - in avvio, subito vantaggio di +2 per i padroni di casa. Macerata gioca, ma Brescia tocca a muro qualche attacco e ricostruisce bene. L’urlo di Ottaviani è di quelli che servono, la pipe di Valchinov in contrattacco, però, non permette ancora la parità; arriva sull’ace di Berger (9-9). Sprazzi di grande livello, l’attacco di Cavuto è da grande giocatore e costringe Castellano a fermare il gioco sulla parità a quota 11.
Il set scorre sul filo sottilissimo dell’equilibrio, serve una zampata biancoverde. Ci prova Cominetti dai nove metri a romperlo con un +3 (18-15) che deve essere prontamente recuperato. Klapwijk sbaglia una battuta importante, Cavuto fa invece ace subito dopo, serve un miracolo sul 23-19. Chiude poco dopo Cargioli, 25-21.
Gruppo Consoli Sferc Brescia – Banca Macerata Fisiomed 3-1 (25-17, 25-23, 16-25, 25-21 )
Gruppo Consoli Sferc Brescia: Erati 7, Cavuto 20, Tiberti, Tondo 18, Cominetti 10, Cargioli 15, Raffaelli 3, Manessi, Hoffer (L1). NE: Bonomi, Bettinzoli, Bisset Astengo, Franzoni (L2). All. Zambonardi Roberto, Ass. Iervolino Paolo
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 3, Ichino 1, Ferri 2, Valchinov 12, Ottaviani 11, Fall 9, Dimitrov 1, Klapwijk 15, Berger 11, Gabbanelli (L1). NE: Sanfilippo, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Arbitri: Sergio Jacobacci e Giorgia Spinnicchia
MVP: Cavuto
Note: Durata set: 24’, 30’, 27’, 29’ per un’ora e 50 minuti.
Battute punto Macerata 4 con 11 errori, Brescia 7 con 18 errori. Muri punto Macerata 9, Brescia 7. Attacco punto Macerata 46%, Brescia 50%. Ricezione positiva Macerata 51% (33% perfetta), Brescia 42% (26%).
Photo Credits: Valeria Lippera
Continua la marcia vincente della CBF Balducci HR Macerata che sale sull’ottovolante, superando al Fontescodella anche la Nuvolì Altafratte Padova con un netto 3-0 nella terza giornata di andata di Pool Promozione della Serie A2 Tigotà.
Ottava vittoria di fila, salutata da un bellissimo pubblico nel palas maceratese, che permette alle arancionere di conquistare il secondo posto in classifica: superata anche Messina (sconfitta in casa al tie break da Busto Arsizio), ora le ragazze di coach Lionetti sono a +1 sulle siciliane e sempre a -5 dalla capolista San Giovanni in Marignano.
MVP l’opposta Clara Decortes, proprio come mercoledì scorso, autrice di ben 22 punti in 3 set con il 58%, in doppia cifra anche Bulaich con 13 centri.
Primo set a due fasi: parte meglio Padova (2 ace e 3 muri) che arriva fino al 10-14, poi sale in cattedra Clara Decortes con 10 punti e il 91% in attacco, maxi parziale di 15-6 delle arancionere che volano fino al 25-20 finale. Anche il secondo set si tinge di arancionero, grazie a 4 muri vincenti, ad un attacco al 41% (6 punti per Bulaich e Decortes) contro il 30% di Padova, le venete ricevono meglio ma non basta per evitare il 25-20 conclusivo.
Nel terzo set la CBF Balducci HR scappa via nella fase centrale del parziale e tiene a distanza Padova, che si aggrappa ai colpi di Bovo (60%) ed Erika Esposito (50%), con la solita Decortes autrice di altri 8 centri.
LA PARTITA - Coach Lionetti scende in campo con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Sinibaldi schiera Stocco-Grosse Scharmann, Fanelli-Bovo, Erika Esposito-Fiorio, Maggipinto libero.
Il primo break è sul muro di Bulaich (4-2), Fiorio sbaglia (5-2) ma l’ace di Fanelli riporta sotto le venete (6-5), seguito di muri di Erika Esposito (6-6) e di Stocco (6-7). Erika Esposito allunga in pallonetto (6-8) e con l’ace dell’8-11, Decortes va a segno (9-11), Battista pure (10-11) ma arriva il muro di Fanelli, 10-13. Fiorio contrattacca (10-14), Caruso va in fast (11-14), Battista da posto quattro (12-14) e Decortes firma il 13-14, Bulaich aggancia, 14-14. Decortes mette il 15-15 e il 17-17, Battista contrattacca (18-17) e c’è l’errore di Erika Esposito (19-17), ancora Decortes firma il 20-17. L’attacco Padova non trova il campo (21-17), Decortes mette il 22-18 e il 24-19 e anche il 25-20.
Padova prova a reagire nel secondo set con il contrattacco di Grosse Scharmann (3-5), Decortes va a segno (5-6) e Caruso mura il 6-6, Battista firma il 7-7 e anche l’8-7 in pipe. Erika Esposito a filo rete mette giù il 9-10 e poi il 9-11, Mazzon va in primo tempo (10-11) e Bulaich contrattacca (11-11) poi mura il 12-12.
Sul 13-13 entra Busolini per Mazzon, Battista va a segno (14-13) ma Fiorio risponde (14-15), sul 16-16 c’è Fiesoli per Battista. Decortes firma il 17-16, Grosse Scharmann sbaglia (18-16), Fiorio pure (19-16) e ancora Decortes inchioda a terra il 20-16. Fanelli trova l’ace (20-18), Bulaich mette il diagonale del 21-18 e il lungolinea del 22-18, poi mura il 23-18. Decortes contrattacca (24-18), Stocco firma l’ace (24-20) poi sbaglia il servizio, 25-20.
Nel terzo set tornano in campo Battista e Mazzon, si parte in equilibrio (4-4), Decortes contrattacca (5-4), Mazzon trova l’ace del 7-5, Grosse Scharmann sbaglia (8-5), così come Lisa Esposito (che si alterna nel cambio Under con Erika Esposito), 9-5. Sinibaldi cambia la diagonale inserendo Ghibaudo e Pridatko, Battista va a segno (10-6), rientra la diagonale titolare nella Nuvolì, Bovo aggancia a filo rete (10-8), Decortes firma il mani out dell'11-8.
C’è il consueto giro in seconda linea di Morandini al servizio (12-9), Decortes mura (13-9), Bulaich non trova il campo (13-11), Mazzon mette giù il 14-11. Fiorio contrattacca (14-13), Mazzon va ancora (15-13) e Battista mette il 16-13. Sul 17-14 c’è Busolini per Mazzon, Decortes va a segno (18-15) e c’è l’ace di Bonelli (19-15) e il fallo di formazione Padova vale il 20-15. Erika Esposito contrattacca (20-17), Decortes mette giù il 21-17, c’è Fiesoli per Battista, la CBF Balducci HR tiene il +4 (22-18). Bulaich firma il mani out (23-19) e anche Decortes (24-19), c’è l’esordio della giovanissima arancionera Valeria Mercante in Serie A al servizio (24-19), la sua battuta propizia il colpo di Bulaich per 25-19.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - NUVOLI' ALTAFRATTE PADOVA 3-0 (25-20 25-20 25-19)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli 2, Battista 8, Caruso 4, Decortes 22, Bulaich Simian 13, Mazzon 4, Bresciani (L), Morandini, Fiesoli, Busolini, Allaoui, Mercante. Non entrate: Orlandi (L), Sanguigni. All. Lionetti.
NUVOLI' ALTAFRATTE PADOVA: Bovo 7, Grosse Scharmann 7, Fiorio 7, Fanelli 9, Stocco 4, Esposito 9, Maggipinto (L), Esposito 3, Ghibaudo 1, Pridatko 1, Occhinegro (L). Non entrate: Talerico, Hart. All. Sinibaldi.
ARBITRI: Guarneri, Adamo.
NOTE - Spettatori: 610, Durata set: 26', 26', 26'; Tot: 78'. MVP: Decortes.
(Credit foto: Roberto Bartomeoli)
Superando per 5 a 2 l’H.C. Roma, l’Amsicora Cagliari ha vinto le finali di hockey indoor del campionato italiano di Serie B maschile, svoltesi questo fine settimana a Potenza Picena, conquistando il passaggio in Serie A2.
Il PalaPrincipi di viale Piemonte è stato il palcoscenico del play-off nazionale, dove le squadre vincitrici dei rispettivi gironi si sono giocate la possibilità di staccare due biglietti per l’accesso alla serie superiore.
Organizzata dall’Hockey Potentia su delega diretta della Federhockey e con il patrocinio di Regione Marche e comune di Potenza Picena, nei due giorni di fase finale oltre ottanta giocatori di sei squadre provenienti da tutta la penisola si sono dati battaglia per la promozione in Serie A2 ottenuta dall’Amsicora Cagliari e dall’H.C. Roma, seguite nella classifica del torneo da Valverde Catania, Tevere – Eur Roma, H.C. Genova e Cus Cube Brescia.
Nei premi individuali Giame Carta, dell’Amsicora Cagliari, ha avuto il riconoscimento sia come miglior giocatore sia quello di miglior realizzatore mentre Alessandro Gavazzi del Cus Brescia è stato premiato come miglior portiere.
Alla premiazione erano presenti, oltre al presidente dell’Hockey Potentia Rossano Ruffini e al vice Massimo Romoli, il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini insieme agli assessori Giuseppe Castagna (sport) e Michele Galluzzo (turismo), il ùconsigliere regionale Pierpaolo Borroni in rappresentanza dell’Assemblea Legislativa delle Marche e il presidente della municipalizzata Azienda Servizi Potenza Picena Mario Properzi.
Esito a sorpresa nella quarta edizione dell'Ultra del Conero, che a Porto Recanati ha messo di fronte il meglio dell’ultramaratona italiana e non solo. Sui 100 Km del percorso lungo a spuntarla è stato il siciliano Dario Pietro Ferrante, 25enne di Pantelleria, un’età molto giovane la sua per questo tipo di competizioni.
Il corridore dell’Universitas Palermo è stato l’unico a scendere sotto le 7 ore, chiudendo la sua fatica in 6h41’44” con un vantaggio enorme su tutti gli altri contendenti. Seconda piazza per Lorenzo Lotti (Berunners) che aggiunge un secondo posto nella 100 Km alle vittorie degli scorsi anni su 30 e 50 km. 7h06’12” il suo tempo finale, terzo Pierpaolo Pio Bovenzi (Pol.Bellonta) in 7h34’38”.
A precedere quest’ultimo è stata però anche la prima donna, la ceca Petra Pastorova che continua a raccogliere successi nelle gare nostrane. Prima all’ultima 24 Ore di Torino, la Pastorova, una delle più grandi specialiste mondiali fra 100 Km e 24 Ore, ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 7h15’01”, alle sue spalle podio anche per Serena Natolini (Esercito 4° Regg.Alpini), vincitrice nel 2023, staccata di 16’09” e per la campionessa italiana Federica Moroni (Atl.Rimini Nord) a 23’56”.
Primo posto per Gianluca Proietto (Trail Running Torino) nella 50 km, con il tempo di 3h00’02” e un finale al cardiopalma per contenere Alessio Milani (Fincantieri Atl.Monfalcone) staccato di soli 27”. Terza piazza per Cristian Ghiglietti (Pol.Sandadele) a 18’36”. Alla croata Maja Urban (Ak Maksimir) la prova femminile in 3h49’01” davanti a Elisa Tosi a 8’49” e a Elisa Cesetti (Porto San Giorgio Runners) a 10’45”.
La 30 km ha premiato Enrico Bartolotti (Liferunner) che in 1h43’31” ha avuto ragione di Giorgio Lampa (Space Running) a 33” e di Luca Antonelli (Cus Camerino) a 1’12”. Denise Tappatà (Sef Stamura) ha colto la sua terza vittoria nella prova, in 2h07’10” precedendo di 3’52” Francesca De Sanctis (Alteratl.Locorotondo) e di 5’47” Michela Barberini (Atl.Winner Foligno).
Prevista anche la 10 km, ossia un unico giro del circuito di gara, con successo per Giacomo Forconi (Space Running) che in 32’14” ha prevalso per 40” su Marco Ercoli (Atl.Avis Castel S.Pietro) e per 56” su Giovanni Cacciamani (Atl.Cingoli). In campo femminile prima Francesca Calvauna (Atl.Gran Sasso Teramo) in 35’33”, alle sue spalle Linda Giorgi (Atl.Avis Perugia) a 2’29” e Francesca Bravi (Grottini Team) a 3’32”.
Considerando tutte le distanze sono stati oltre 800 gli arrivati al traguardo, un risultato davvero clamoroso per la competizione marchigiana che ha avuto il pieno appoggio dell’amministrazione locale. Tantissimi i volontari messi in movimento dal Grottini Team, che ancora una volta ha regalato alla città un grandissimo evento.
Presenti alle premiazioni i sindaci di Porto Recanati e Recanati Michelini e Pepa, la senatrice Leonardi, il presidente regionale Fidal Romagnoli, i consiglieri federali Fidal Rocchetti e Redolfi e i vertici del main sponsor Amazing Thailand. Appuntamento al prossimo anno per una manifestazione ormai pietra miliare nel mondo dell’ultramaratona.
La Civitanovese torna a vincere ed espugna il difficile campo del Castelfidardo. Tre punti pesanti in ottica salvezza visto che nei bassifondi della classifica la situazione è sempre più dinamica, con un Notaresco in grande rimonta. Per i rossoblù a decidere è la rete di Diop, arrivata al primo vero affondo del match. Padroni di casa che si leccano le ferite e recriminano per le tante occasioni buttate alle ortiche.
LA CRONACA - Il match si sblocca al 13’ del primo tempo grazie a un colpo di testa preciso di Diop, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Capece, anticipa tutti e insacca in rete. Il Castelfidardo tenta di reagire, ma Bevilacqua al 20’ spreca una ghiotta occasione in contropiede, calciando debolmente verso la porta.
Poco dopo, al 25’, Braconi sfiora il pareggio con un colpo di testa che sfila di poco a lato. I padroni di casa provano a rendersi pericolosi e al 37’ colpiscono una traversa, facendo tremare i rossoblù. Prima dell’intervallo, Diop si conferma decisivo anche in fase difensiva, liberando l’area al 42’ su un’insidiosa azione avversaria.
La ripresa si apre con il Castelfidardo che spinge alla ricerca del pareggio. Al 46' Petrucci compie una gran parata su un colpo di testa ravvicinato, mantenendo invariato il punteggio. Poco dopo, al 50', Nanapere supera Diop e chiama ancora Petrucci all’intervento a terra.
La difesa ospite resiste con ordine e al 53' Diop si conferma insuperabile con un grande anticipo di testa che manda il pallone in angolo. Il Castelfidardo insiste e al 63' Franco salva sulla linea un gol praticamente fatto. La tensione cresce e all'87' arriva una clamorosa occasione per Braconi, che da posizione favorevole calcia alto un rigore in movimento.
Nel recupero, al 92', Nanapere trova il gol del possibile pareggio, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Una partita vibrante, decisa da episodi chiave e da un Diop sugli scudi, capace di risultare decisivo sia in attacco che in difesa. Il risultato finale premia la solidità difensiva e la concretezza sotto porta della Civitanovese, lasciando al Castelfidardo il rammarico per le occasioni sprecate.
Tabellino Castelfidardo-Civitanovese 0-1
CASTELFIDARDO (4-3-1-2): Munari; Morganti (16’ st Costanzi), Imbriola, Vecchio, Fossi (42’ st Garbattini); Miotto, Gambini, Baldini (30’ st Ausili); Caprari (23’ st Carano); Braconi, Nanapere. A disposizione: Elezaj, Madonna, Marzuolo, Dovhanjk, Prebibaj. All. Marco Giuliodori.
CIVITANOVESE (4-4-2): Petrucci; Franco, Passalacqua, Diop, Rossetti (30’ st Cosignani); Macarof (23’ st Milani), Capece, Domizi (34’ st D’Innocenzo), Buonavoglia, Padovani (30’ st Vila), Bevilacqua (30’ st Rasic). A disposizione: Raccichini, Mancini, Brunet, Aprea. All. Stefano Senigagliesi.
Arbitro: Gabriele Zangara della sezione di Catanzaro
Assistenti: Domenico Damato della sezione di Milano e Abibakr Darwish della sezione di Milano. NOTE: corner 8-1; ammoniti Petrucci, Imbriola, Fossi, Passalacqua e Vecchio. Recupero: 2’ pt, 7’ st RETE: 13’ pt Diop
L'attesa sfida tra Montefano e Chiesanuova termina in pareggio, uno 0-0 che non pregiudica il campionato di entrambe le squadre. Per i viola si tratta del secondo pari consecutivo, ma la zona playout resta a distanza di quattro punti. Per gli ospiti, invece, dopo la vittoria convincente di Urbino un nuovo stop che porta ancor più vicino in classifica il Tolentino, ora dietro una sola lunghezza.
LA CRONACA - Avvio di partita piuttosto bloccato. Per trovare qualcosa da annotare al tabellino bisogna arrivare al 30', quando Mongiello prova la conclusione dalla distanza, la palla se ne va sul fondo lontana dal palo. Cinque minuti più tardi Palmucci serve Ferretti che, però, calcia alto al volo. Al 40' tiro da lontano di Pasqui che finisce sul fondo alla destra di David. È l'ultima emozione del primo tempo.
Nella ripresa, al 53', un tiro-cross di Nardacchione diventa insidioso, ma è bravo Fatone a bloccare. Al 56' tiro da fuori di Russo, David lo fa suo. La parte centrale del secondo tempo è avara di emozioni.
Per ritrovare occasioni da rete bisogna arrivare a 5 minuti dal termine, con la conclusione di potenza di Ferretti che termina sopra la traversa dopo che il fantasista aveva raccolto una palla in area. Ultima chance, al 90', per il Montefano: sugli sviluppi di un calcio di punizione svetta Rombini, ma Fatone e il palo gli dicono di no.
Il Tolentino si dimostra più forte delle assenze e degli infortuni. I cremisi si impongono per 2-0 contro il Monturano Campiglione, nella sfida interna valevole come ventitreesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. A segno Tizi ed Andrei Salvucci. Tre punti che consolidano la posizione in chiave playoff e riducono la distanza dal terzo posto del Chiesanuova, che ora può vantare soltanto un punto in più.
LA CRONACA - Passarini è costretto a rinunciare nuovamente a Badiali e Moscati dal primo minuto. Entrambi partono dalla panchina, mentre in avanti va registrata anche l'assenza dell'infortunato Peluso. Al loro posto spazio a Conti e a Cicconetti. Il Monturano non rinuncia alla pericolosità di Palestini e Altobello.
Lovotti sul pronti-via tenta subito il numero da cineteca, ma la sua rovesciata termina di poco alta sopra la traversa. Al quarto d'ora in casa cremisi arriva la doccia fredda dell'infortunio di Conti, che si fa male nel contrastare Palestini, lanciato in contropiede. Al suo posto Passarini inserisce Andrei Salvucci, ridisegnando tatticamente i suoi con l'avanzata di Stricker sulla linea di centrocampo.
Al 23' arriva il vantaggio del Tolentino. Una gran stilettata dal limite dell'area di rigore di Tizi fulmina Monti insaccandosi all'angolino basso e legittimando il predominio territoriale dei cremisi. Sulla fascia destra i padroni di casa procurano più di un pericolo al Monturano grazie alla verve del neo entrato Salvucci.
Gli ospiti, subita la rete, divengono più propositivi creando qualche grattacapo alla difesa cremisi, sebbene non riescano a creare limpide occasioni. Si va al riposo con l'1-0 a favore dei padroni di casa.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti si presentano con due volti nuovi: Cheddira e Santarelli per Altobello ed Ercoli. Ma è ancora il Tolentino a farsi pericoloso. Al 53' Capezzani pesca con un gran pallone filtrante Lovotti che, a tu per tu, con Monti si fa ribattere la conclusione dal portiere del Monturano.
Con il passare dei minuti i biancazzurri alzano i giri del motore ed i cremisi sono costretti a una partita di contenimento. A sfiorare il gol, però, sono sempre i cremisi. Lovotti si invola verso la porta avventandosi su un lungo lancio proveniente dalle retrovie e di volée tenta di sorprendere Monti. Soltanto il palo gli dice di no. Un minuto più tardi Cicconetti calcia clamorosamente sul petto di un avversario vanificando una grande manovra dei suoi.
Nei dieci minuti finali si rivede in campo anche Moscati. All'88' il Tolentino trova il raddoppio. Salvucci sgasa in maniera impressionante in contropiede mangiandosi il campo per poi battere Monti con una bella staffilata. Nel finale null'altro di significativo accade. I cremisi si confermano in un gran momento e sono l'unica squadra, tra le prime quattro in classifica, a vincere in questa giornata. Il terzo posto, ormai, dista un solo punto.
(Credit foto: Us Tolentino 1919)
La Maceratese cade sul campo dell'Urbino e incassa la prima sconfitta esterna stagionale in campionato. A decidere la sfida, allo stadio Montefeltro, un gol di Morelli arrivato nel corso del secondo tempo.
Un risultato che, in ogni caso, non pregiudica la posizione in classifica dei biancorossi, con la vetta che resta distante due soli punti, visto il concomitante pareggio del K Sport Montecchio sul campo dell'Osimana. Per l'Urbino una vittoria di platino in ottica playoff.
LA CRONACA - Possanzini a sorpresa sceglie di inserire dal primo minuto Ribeiro come mediano, mentre in difesa ritorna titolare Lucero. Il tridente da cui non si prescinde è quello composto da Vrioni, Marras e Cognigni. Urbino senza Dalla Bona, ma con la coppia d'attacco Bardeggia-Santi.
Inizio di partita arrembante da parte della Maceratese, che mostra subito la voglia di aggredire l'area avversaria per dimenticare il pareggio nel derby contro il Tolentino che è costato la vetta della classifica. L'Urbino, invece, si affida alle ripartenze appoggiandosi sulla pericolosità di Bardeggia, bravo a svariare su tutto il fronte offensivo.
L'attaccante gialloblù è una vera e propria spina nel fianco della difesa ospite e ci prova per ben due volte prima della mezz'ora, senza però inquadrare la porta. La gara dopo gli alti ritmi iniziali, diviene tattica e avara di emozioni. Si arriva all'intervallo senza sussulti.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa, dopo ulteriori dieci minuti di noia, arriva la prima vera occasione da rete della partita. È il 57' quando l'Urbino conduce in maniera ottimale una transizione. con Bardeggia che apre per Cusimano: il diagonale del numero 7 gialloblù è troppo strozzata e si spegna a lato.
La Maceratese ribatte su calcio piazzato. Al 64' la punizione di Vanzan mette i brividi ad Alessandroni e viene deviata in angolo. Sugli sviluppi del corner nulla accade. Al 66' Cognigni alza bandiera bianca per un problema fisico e viene sostituito da Gomez. Al 69' Alessandroni si esalta nell'intervenire sul tiro a giro di Marras e sul ribaltamento di fronte arriva il vantaggio dell'Urbino.
Bardeggia sfugge nuovamente alla marcatura della difesa biancorossa ed è bravo ad aspettare il rimorchio di Morelli che, indisturbato, ha il tempo di mirare e piazzare il piattone che fa secco Gagliardini (70'). La reazione della Maceratese è assai flebile. Il colpo di testa di Vrioni non fa paura ad Alessandroni all'84'.
Un minuto più tardi Vanzan cade in area di rigore e l'arbitro sceglie di estrarre il giallo per simulazione nei confronti del terzino. Decisione contestata da tutta la panchina della 'Rata'. Finale concitato con cinque minuti di recupero concessi, ma niente di significativo accade nell'extratime. La Maceratese incappa nella seconda sconfitta stagionale, la prima in trasferta.
Dopo il ko di Sefro, il Serralta trova immediato riscatto sfruttando il fattore campo e una serata presso che perfetta sotto vari punti di vista superando l’ostica Lorese con un 3-1 finale che non lascia dubbi su di un successo ampiamente meritato.
Partita che si decide in pratica nel primo tempo chiuso dai gialloblù con tre reti di scarto; poi nella ripresa controllo e gestione del risultato mantenuto dall’ottima prova collettiva e da un grande Diego Lanari che sempre pronto ed attento tra i pali e bravo a tenere a freno una Lorese che ci ha provato, ma che ha trovato solo un gol, in pratica quello della bandiera.
Pronti via e il match si mette al meglio per il Serralta che la sblocca con bomber Vissani che sfrutta un lancio lungo e mette in porta scavalcando il portiere con un preciso pallonetto. Al 27’ il raddoppio è cosa fatta. Azione che si sviluppa da una rimessa laterale e viene poi rifinita da Buratti che trova il mancino vincente. Poco prima del riposo c’è modo per i locali di trovare il tris. Cross di Sparvoli con inserimento perfetto di Ceresani che di testa mette in porta. Nel primo tempo La Lorese è frastornata e il tecnico ospite opta per tre sostituzioni prima ancora dell’intervallo. Ripresa però diversa perchè gli ospiti partono con ben altro piglio e atteggiamento per cercare di raddrizzare una situazione che appare compromessa.
Prima mezz’ora senza acuti, poi al 29’ Storani accorcia le distanze con un bel sinistro in diagonale, poi lo stesso Storani si ripete dal limite trovando però uno strepitoso Lanari che gli dice di no. Intervento determinante per lo sviluppo del match dato che non consente agli ospiti di riaprire il confronto nel finale che non presenta altre emozioni e alla fine il Serralta mantiene un risultato molto importante e che porta tre punti utili per avvicinare la quota salvezza, ormai sempre più vicina.
SERRALTA-LORESE 3-1
RETI: 2’ Vissani, 27’ Buratti, 42’ Ceresani, 74’ Storani
SERRALTA: Lanari, Sparvoli, Rapaccioni, Lacchè, Botta, Crescenzi, Moretti, Buratti(74’ Cappellacci), Vissani(90’ Pelagalli), Ceresani(96’ Cruciani), Falconi. A disp. Baruni Qaim, Baruni Roland, Vissani Enrico, Magarelli, Elisei, Simonetti. All. Masciani
LORESE: Piermattei, Piccinini, Berrettoni(54’ Passarini), Ciamarra, Buccolini(43’ Doga), Forti(43’ Berozzi), Morganti, Carducci, Canesin(68’ Pierantoni), Storani, Ciurlanti(32’ Mazzuferi). A disp.Taborri, Acquaticci, Doga Alessio, Montaretti.
ARBITRO: Razgui di Macerata
La reazione del Serralta è arrivata e così dopo tre sconfitte consecutive i gialloblù tornano ad assaporare il successo imponendosi al Palas Ciarapica sul Castelfidardo. Non era un periodo semplice né una serata comoda per i settempedani che dovevano registrare assenze importanti(Suarez e Borioni squalificati) e l’assenza di mister Riccio sostituito in panchina dal vice Munafò, ma la squadra ha risposto al meglio giocando una partita di cuore e di voglia fino a conquistare l’obiettivo della vigilia.
Successo giunto in extremis proprio all’ultima azione. Oltre a tutto questo c’era un rivale forte, esperto e che lotta per i play off. L’avvio di gara sembra propendere dalla parte del Castelfidardo, ma a trovare la rete(7’) è invece il Serralta con l’acuto di Gustavo, vantaggio che dura però poco perché Flores impatta dopo soli due minuti. Ancora Gustavo riporta avanti i locali al 13’, ma gli ospiti confermano la loro forza giocando un primo tempo ottimo riuscendo a capovolgere la situazione con le reti di Gabella e Jaconeta.
All’intervallo il punteggio è 2-3. Anche la ripresa comincia in salita per il Serralta che vede il match mettersi non bene dopo il 2-4 di Gattafoni praticamente alla prima azione. Grazie alla replica immediata di Stacchiotti, i gialloblù ritornano sotto e si mantengono in corsa per mantenere viva la partita. Il 3-4 resta in piedi per un lungo periodo, anche se il Castelfidardo sfiora più volte l’allungo. Si giunge all’epilogo quando la gara cambia volto e si decide proprio nei secondi finali. Dopo un time out chiamato da mister Munafò, il gioco riprende con 2’ da disputare e subito Piccinini impatta sugli sviluppi di un angolo. 4-4 e sessanta secondi alla fine.
Castelfidardo in attacco, la difesa di casa recupera palla e il giovane Sbaraglia parte in velocità andando poi a trovare l’angolino basso con una precisa “puntata”. Gol del definitivo sorpasso(5-4) e vittoria del Serralta che torna a festeggiare il bottino pieno che vale tanto per la classifica e pone al sicuro la squadra settempedana rispetto alla zona play out, verdetto praticamente definitivo.
SERRALTA-CASTELFIDARDO 5-4
RETI: pt 7’ Gustavo, 9’ Flores, 13’ Gustavo, 23’ Gabella, 29’ Jaconeta; st 1’ Gattafoni, 32’ Stacchiotti, 32’ Piccinini, 33’ Sbaraglia
SERRALTA: Vignati, Gustavo, Dialuce, Paciaroni, Stacchiotti, Sbaraglia, Bonci, Nardi, Attili, Piccinini, Grillo, Principi. All. Munafò
CASTELFIDARDO: Monti, Morotti, Del Pozo, Flores, Matteucci, Massaccesi, Gabella, Jaconeta, Pantaleone, Gattafoni, Lanari, Dubbini. All. Tonelli
La Macagi Cingoli vince il derby contro il Camerano e dà un segnale alle pretendenti per la salvezza: lotterà fino all’ultimo per evitare i play-out. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno vinto 28-25 contro la squadra di Tedesco nella 18^ giornata di Serie A Gold di pallamano. Dopo un primo tempo tra luci ed ombre, nella ripresa i cingolani riescono a rimontare il parziale e ad andare in fuga, sfruttando il fisiologico calo fisico degli avversari.
Nella prima mezz’ora di gioco i padroni di casa sbagliano tanto e Camerano ne approfitta per controllare l’inerzia del match. L’inizio della Macagi è incoraggiante, visto il 2-0 firmato Naghavialhosseini e Ciattaglia. Dall’altra parte Laera, Cirilli e Vilarò ribaltano il parziale sul 2-3. Sul 3-4 Rossi sventa la conclusione di Strappini, mentre Albanesi è provvidenziale su Cirilli: Strappini ringrazia e pareggia sul 4-4.
Rossi continua a parare su Renaud-David e Ciattaglia, così l’ex Cirilli segna la rete del nuovo vantaggio ospite sul 4-5. Makhlouf e Naghavialhosseini colpiscono una traversa a testa, Renaud-David pareggia ma Belardinelli conferma il +1 dei gialloblù (5-6). Sul 7-7 la Macagi continua ad essere sfortunata, con il palo di D’Benedetto. Albanesi ci mette del suo per sventare i tentativi di Marinelli e Laera, tuttavia Ballerini conferma il vantaggio ospite sul 7-8 al 16’.
Qui Cingoli strappa un mini break di 3-0 con Makhlouf, Strappini e Ciattaglia e si porta sul +2 per la seconda volta della gara al 21’ (10-8). Camerano risponde con un contro 0-3 firmato Dello Vicario e doppio Ballerini e ristabilisce il +1 sul 10-11: Rossi aiuta i compagni sbarrando la strada a Mangoni e Makhlouf. Ciattaglia e Renaud-David riportano avanti la Macagi (12-11), Laera fa 12-12.
Nei secondi finali ci sono tanti errori: Rossi è reattivo su D’Benedetto, Coppola dice due volte no a Laera e Ballerini scaraventa fuori una ghiotta occasione. A fil di sirena, però, ci pensa Laera a chiudere il primo tempo sul 12-13 in favore degli ospiti.
Nella ripresa Cingoli si riorganizza e con il break nella parte centrale del parziale conquista i due punti. Dopo l’ennesima parata di Rossi su Makhlouf, Strappini pareggia, ma dall’altra parte Vilarò e Cirilli conquistano l’unico +2 ospite della partita sul 13-15 al 34’, con Rossi bravo a neutralizzare un 7 metri a Somma. La Macagi non ci sta e con un break di 4-0 firmato Mangoni, Strappini, Makhlouf e ancora Mangoni si porta sul 17-15.
Cirlli e Dello Vicario tengono Camerano sul -1, però i locali mettono a segno un altro 3-0 con i gol di Strappini, Makhlouf e D’Benedetto, portandosi sul 21-17 al 45’ nonostante il palo di Makhlouf a inizio serie, con Albanesi reattivo su Laera. Vilarò fa 21-18, ma ormai Cingoli è sul pezzo: la Macagi mette in fila un altro 4-0 con D’Benedetto, Mangoni, Ciattaglia e Naghavialhosseini, portandosi sul +7 al 52’ (25-18). In questo frangente Albanesi neutralizza i tentativi di Dello Vicario, Laera dai 7 metri e Cirilli.
Camerano, però, non molla e risponde con un 1-4 messo a segno da Cirilli (2), Ballerini e Belardinelli, riportandosi a -4 sul 26-22 a 5 minuti dalla fine, con Naghavialhosseini a colpire una traversa sul +6. I locali restano concentrati e ristabiliscono il +5 prima con Renaud-David, poi con Makhluf sul 28-23 al 58’, con Ciattaglia a colpire l’ennesima traversa del match. I gialloblù, in superiorità numerica, recuperano altri due gol con Boschetto e Cirilli, con in mezzo la traversa di Makhlouf (ottavo legno del match per i locali), fissando il definitivo 28-25.
La Macagi Cingoli si aggiudica così il derby contro Camerano in una bella e rumorosa cornice di pubblico, riuscendo anche a portarsi in vantaggio negli scontri diretti, vista la sconfitta di una rete nel match di andata. Questo vuol dire che, in caso di arrivo a pari punti tra queste due squadre, i cingolani finirebbero davanti in classifica e giocherebbero eventuale gara 2 dei play-out tra le mura amiche. Strappini e compagni, comunque, riaprono la lotta salvezza, con il 12° posto a 8 punti, portandosi a -3 dal Pressano in 11^ posizione e attualmente salvo senza spareggio.
La squadra di Palazzi, dopo un primo tempo altalenante, nella ripresa ha sfruttato il calo fisico degli avversari giocando la sua pallamano veloce che le ha permesso di andare in fuga. Agli ospiti di Tedesco va il merito di averci creduto dal primo all’ultimo minuto con una formazione ricca di giovani: basti pensare che in campo, in una fase del match, giocavano contemporaneamente un classe 2007, un 2008 e un 2009.
Il miglior marcatore della partita è l’ex Davide Cirilli con 7 gol, seguito a 5 da Laera, Ciattaglia, Mangoni e Strappini e a 4 da Makhlouf e Ballerini. Da segnalare anche le ottime prestazioni di Albanesi nella ripresa e Rossi nel primo tempo tra i pali.
Ora la Serie A Gold va in pausa per la Coppa Italia che si disputerà a Rimini nel prossimo fine settimana, alla quale non parteciperanno né cingolani né cameranesi. La Macagi Cingoli tornerà in campo l’8 marzo alle 15.30 sul campo della Raimond Sassari terza in classifica, mentre Camerano sfiderà in casa Bolzano alle 18.00 in quella stessa data.
Tabellino
Macagi Cingoli 28-25 Camerano (12-13)
MACAGI CINGOLI – Albanesi, Coppola, Jaziri, D’Agostino, D’Benedetto 2, Ciattaglia 5, Naghavialhosseini 3, Mangoni 5, Somma 1, Bordoni, Latini, Strappini 5, Renaud-David 3, Compagnucci, Gigli, Makhlouf 4. All. Palazzi
CAMERANO – Rossi, Anzaldo, Carloni A., Laera 5, Ballerini 4, Dello Vicario 2, Marinelli, Gambini, Antonelli, Jdidi, Coppari, Boschetto 2, Cirilli 7, Vilarò 3, Carloni N., Belardinelli 2. All. Tedesco
ARBITRI – Dionisi-Maccarone
Foto di Doriano Picirchiani
Giacomo Grasselli – ufficio stampa Polisportiva Cingoli
E’ Dario Pietro Ferrante, 25 anni, di Pantelleria il trionfatore della 4° edizione dell’Ultra del Conero che ha tagliato il traguardo dei 100km in 6 ore 24 minuti e 44 secondi.
“Sono felicissimo perché era la mia prima ultramaratona, si è corso davvero bene. Sono rimasto impressionato dall’organizzazione che ha rasentato la perfezione. Il clima che si respira è davvero unico, musica dappertutto. Ringrazio la Grottini team e la città di Porto Recanati”. Sono le sue parole al traguardo dove ad aspettarlo era già pronto un parterre d’eccezione per le premiazioni. I sindaci Michelini e Pepa, la senatrice Leonardi, il presidente regionale Fidal Romagnoli, i consigliere federali Fidal Rocchetti e Redolfi e i vertici del main sponsor Amazing Thailand.
Al secondo posto Lorenzo Lotti dell’Asd Berunners, terzo Pierpaolo Pio Bovenzi dell’Asd Asi dei piazzamenti di prestigio valevoli, lo ricordiamo, per il campionato italiano assoluto. Per quanto concerne le donne, la regina della manifestazione è la Ceka Petra Pastorova, seconda Serena Natolini che ha gareggiato per l’esercito italiano, al terzo posto Federica Moroni dell’Atletica Rimini Nord. Un autentico successo, dunque, di pubblico e di sport. In memoria di Mimmo Strazzullo che, dall’alto, avrà sorriso come era consueto fare.
L’Us Volley ‘79 cede al Collemarino. In una semifinale di Coppa Marche tirata e combattuta, durata quasi due ore, le rossoblu tengono testa alla prima della classe della serie C, venendo sconfitte con onore. Una prova maiuscola per le ragazze di coach Alessandro Faini che hanno dato tutto al cospetto comunque di una squadra quadrata e organizzata.
L’Us Volley ’79 parte subito forte, mettendo in difficoltà le doriche, che però hanno una gran reazione impattando sul 10-10 per poi allungare sul 10-15. Le rossoblu hanno una reazione d’orgoglio e tengono Collemarino, 15-21, poi però le ospiti alzano la qualità degli attacchi chiudendo sul 16-25. Secondo set che segue la falsariga del primo, con le rossoblu che partono bene, 6-3, e riescono ad incrementare il margine sul 9-5, sfruttando anche qualche errore delle doriche. Le ragazze di coach Faini tengono il punto, 14-10, ma qualche sbavatura in ricezione riporta sotto Collemarino, 15-14. Le ragazze di coach Cremascoli attuano il controsorpasso, 15-16, ed allungano sul 15-19 con le rossoblu che vanno in difficoltà. L’Us Volley ’79 tiene botta sul 19-19, poi però cede per 19-25. Terzo set equilibrato, poi Collemarino tenta l’allungo, 4-7. Le ragazze di coach Faini con un paio di attacchi ben assestati da Crescini rimangono in scia impattando sul 10-10. Si viaggia sui binari dell’equilibrio con le civitanovesi che tornano avanti, 17-13. Prontera e Bartolacci piazzano due attacchi pesanti, 21-16, e con un muro efficace chiudono sul 25-19. Quarto set ancora in equilibrio, 4-4, ma l’Us Volley ’79 è incisiva in attacco, 10-8. Collemarino impatta sul 10-10, e opera il controsorpasso, 14-17. Si rimane sul filo del rasoio poi le ospiti chiudono sul 23-25.
“Posso solo fare i complimenti alle ragazze che hanno lottato e sudato su ogni pallone - afferma coach Faini - usciamo da questa partita magari con un pizzico di rammarico per l'esito finale ma con la consapevolezza che abbiamo disputato una partita di assoluto livello e che sarà molto utile in vista dei prossimi impegni di campionato”.
La Kappabi Futsal Potenza Picena impatta contro l’Atlante Grosseto. Una partita rocambolesca che si conclude con un 4-4 pirotecnico: un ottimo inizio dei padroni di casa che si portano già sul 2-0 dopo 10 minuti grazie a Sabbatini mentre nel finale del primo tempo arriva il 3-0. Nel finale di frazione arriva la buona reazione degli ospiti che grazie al titolo libero di Mesa riaprono la sfida. Alla ripresa delle ostilità i toscani si portano addirittura in vantaggio per 4-3 in una partita che rimane sempre sull'equilibrio con belle giocate da ambo le parti: poi nel finale arriva il 4-4 di Giacomelli che regala un punto a testa.
“Abbiamo proposto una partita in cui il nostro obiettivo era aspettare il Grosseto, quindi lasciare loro un po' il possesso palla. Diciamo che come strategia ha pagato perchè siamo andati sul 3-0, però poi ci siamo caricati un po' di falli e i nostri avversari sono andati sul 3-1 ed alla fine hanno sbagliato il tiro libero del 3-2. Il 3-1 ha comunque dato fiducia ai nostri avversari e noi, vista la nostra classifica, un po' abbiamo avuto paura che è normale e che può capitare. L’Atlante è passato sul 4-3, per fortuna che abbiamo avuto la forza di non mollare per pareggiarla sul 4-4: un pareggio che sta stretto per entrambe le squadre, per come è andata la partita. Noi abbiamo avuto delle buone occasioni, anche loro, ma va bene così, abbiamo mosso la classifica anche solo di un punto. Sabato prossimo abbiamo uno scontro diretto, una partita tosta a Pontedera e dobbiamo provare di fare i punti”.
KAPPABI POTENZA PICENA-ATLANTE GROSSETO 4-4 (3-1 pt)
KAPPABI POTENZA PICENA: Luciani, Tognetti, Sabbatini, Pizzo, Belleggia, Giacomelli, Togni, Della costanza, Babucci, D'Ambrosio, Berkane, Tinteanu. All. Sapinho
ATLANTE GROSSETO: Tamberi, Vasile, Solosi, Bellucci, Baluardi, Galletti, Gianneschi, Mariani, Polino, Mesa Maldonado, Beltrami, Falaschi. All. Torre.
Arbitri: Calenzo di Formia e Carnazza di Taranto
Reti: 5" Sabbatini, 5'30" Sabbatini, 11" D'Ambrosio, 13" Mesa, 23" Pollino, 30" Beltrami, 34" Vasile, 35" Giacomelli.
Nulla di fatto sulle Dolomiti, ma la vetrina per la linea verde del team marchigiano non è banale. La Cucine Lube Civitanova, già certa del terzo posto definitivo, in formazione inedita e proiettata verso la trasferta di coppa in Turchia, cade alla ilT quotidiano Arena in quattro set (25-14, 23-25, 25-23, 25-19) contro l'Itas Trentino nell'anticipo del 10° turno di ritorno della Regular Season. Il fattore campo e i maggiori stimoli dei gialloblù, mossi dalla caccia alla vetta solitaria, hanno la meglio su una Lube rimaneggiata e che svolge il suo compito con grinta a poche ore dalla partenza per Ankara, dove martedì, alle 14 italiane, si giocherà contro lo Spor Toto l'accesso alla doppia Finale di Challenge Cup.
Nel primo set Civitanova fatica a entrare nel match, complice la rivoluzione in campo, nel secondo parziale Nikolov e Poriya prendono per mano la squadra in attacco e impattano la situazione in volata, mentre nel terzo il rush finale premia Trento per minimi dettagli. Decisivo il quarto atto, con i gialloblù, 'cannibali' in attacco, che acciuffano la vetta solitaria in attesa del match tra Perugia e Monza.
Le statistiche complessive sono viziate dai primi 22 minuti, in cui la Lube concede troppo. Poi è gara vera e i biancorossi crescono con Nikolov (14 punti), impiegato da opposto e nell’ultima fase da laterale. In doppia cifra anche Loeppky (12), Gargiulo (12) e Poriya (11), con l’iraniano che mostra a sprazzi il suo grande potenziale. Sul fronte opposto l’ex biancorosso Rychlicki chiude da MVP e best scorer (19), seguito da Michieletto (15) e Lavia (14).
Applausi per lo schiacciatore di casa Alessandro Michieletto, insignito del premio come MVP di gennaio, riconoscimento della Lega Volley. Celebrazione pregara anche per il centrale biancorosso Marko Podrascanin con una targa celebrativa dell’Itas Trentino per i suoi trascorsi vincenti da capitano gialloblù.
Lube in campo con Boninfante in cabina di regia e Nikolov schierato opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Gargiulo e Tenorio al centro, Bisotto. Dolomitici schierati con Sbertoli al palleggio e l’ex biancorosso Rychlicki terminale offensivo, Michieletto e Lavia in banda, Flavio e Bartha al centro, Laurenzano libero.
Nel primo atto della gara Trento spinge al servizio (4 ace) e a muro (3-1 i vincenti) mettendo a referto anche buone percentuali in attacco. In avvio l’Itas tiene il piede sull’acceleratore (13-5). Forte dei consigli di Medei la Lube rosicchia punti (15-9), ma sul successivo 17-10 entra la diagonale composta da Orduna e il convalescente Lagumdzija al rientro. I gialloblù rialzano il ritmo in difesa e in attacco volando sul 20 a 11 subito dopo l’ingresso di Bottolo per Poriya. Il primo parziale si chiude con il muro di Bartha per il 25-14 e il sesto sigillo personale. Tra i cucinieri il più prolifico è Gargiulo (4 punti).
La Lube si affaccia al secondo set con più convinzione portandosi sul +3 dopo l’ace di Poriya (3-6), il primo del match per il collettivo marchigiano. I cucinieri difendono il vantaggio, ma l’Itas sfrutta gli errori degli ospiti tornando punto a punto (12-13). Avanti di 2 lunghezze dopo l’attacco di Tenorio (16-18), Civitanova subisce la rimonta sulla leggerezza di Poriya (18-18). Dopo il 18-19 targato Nikolov, entrano per qualche scambio Orduna e Lagumdzija, poi Bottolo. Sul 19-20 il servizio out di Tenorio e l’ace di Rychlicki spostano l’inerzia (21-20), ma la Lube è lucida e trova il sorpasso con il sesto punto di nel set di Poriya (22-23). Nikolov non trova il campo (23-23), ma si riscatta con le stoccate del 23-25 salendo a quota 7 sigilli nel parziale.
Anche nel terzo set sono i dettagli a fare la differenza, la continuità al servizio e il muro in più dei trentini. Buon avvio di Poriya e i biancorossi (6-8), ma con Lavia a muro e Rychlicki in attacco l’Itas trova il sorpasso (9-8). Parziale con strappi anche degli ospiti. Nikolov libera il braccio (11-13), il muro di Rychlicki ristabilisce la parità (13-13). Le difese si esaltano, ma gli applausi sono per Loeppky in attacco (14-16). Medei concede minuti anche a Orduna, Lagumdzija e Bottolo, che mette a terra il punto del 16-18. I padroni di casa riaprono i giochi dopo l’ace di Lavia (18-18). Lo schiacciatore gialloblù firma il sorpasso (20-19). Si procede punto a punto e il muro di Tenorio scongiura il break trentino (22-22). Kozamernik, entrato in corsa, e Rychlicki decisivi (25-23).
Nel quarto set il 79% di Trento e i 15 punti equamente divisi tra i tre attaccanti gialloblù lasciano poco spazio ai tentativi di rimonta della Lube. Lagumdzija è il terminale offensivo, Nikolov e Loeppky i laterali. Balaso incassa un giallo per proteste dalla panchina sul primo di due episodi dubbi, con il Video Check che entrambe le volte dà ragione a Civitanova (7-4). Trento ha bisogno dei tre punti e cerca di mettere più intensità (12-8). Si intravede anche Bottolo in campo per pochi scambi, l’inerzia è per i trentini (16-11). Nikolov cerca di tenere Civitanova nel match (21-17). Medei inserisce la diagonale composta da Orduna e Dirlic. A chiudere i conti è Lavia in pipe (25-19).
TABELLINO
Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-14, 23-25, 25-23, 25-19)
Itas Trentino: Sbertoli 3, Michieletto 15, Resende Gualberto 8, Rychlicki 19, Lavia 14, Bartha 6, Bristot (L), Kozamernik 6, Garcia Fernandez 0, Laurenzano (L). N.E. Pesaresi, Pellacani, Magalini, Acquarone. All. Soli.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Loeppky 12, Gargiulo 12, Nikolov 14, Hossein Khanzadeh 11, Tenorio 4, Balaso (L), Orduna 0, Bisotto (L), Lagumdzija 4, Dirlic 0, Bottolo 2. N.E. Chinenyeze, Podrascanin. All. Medei. Arbitri: Zavater (RM) e Lot (TV)
Note: durata set 22’, 30’, 32’, 31’. Totale 1h 55’. Trento: errori al servizio 15, ace 7, muri 11, attacco 54%, ricezione 47% (24%). Civitanova: errori al servizio 16, ace 3, muri 7, attacco 47%, ricezione 43% (17%). Spettatori: 4.000. MVP: Rychlicki
Aurora Treia e Trodica si affrontano nel big match valevole per la ventiduesima giornata del Girone B di Promozione.
Il Trodica, prima forza del Campionato, deve rinunciare allo squalificato Panichelli insieme a Ciucci e Marcaccio. Dal lato opposto, l’Aurora presenta il tridente d’attacco composto da Borrelli, Arias e Cacciamani. Entrambe le formazioni hanno maturato l’ultima sconfitta nel mese di Novembre per mano della Palmense.
PRIMO TEMPO:
La prima frazione di gara è stata giocata a gran ritmo da entrambe le formazioni. Il primo squillo è dell’Aurora al settimo: Borrelli salta Berrettoni e manda di poco a lato dopo aver colpito di mezzo volo.
I padroni di casa continuano a spingere e collezionano un’altra occasione nitida al 14’: sul cross di Borrelli partito dalla bandierina, inzucca Cacciamani che non riesce a trovare la porta. Passano quattro minuti e Borrelli sfiora il “goal della domenica”. Provvidenziale il salvataggio della retroguardia bianco-azzurra.
Nell’azione seguente, Wali manca il tap-in vincente sul suggerimento di Andrea Romagnoli. La partita entra nel vivo con un susseguirsi di azioni pericolose: al 19’, Chornpyshchuk tenta la girata, Testa blocca e innesca il contropiede che viene concluso da una tiro impreciso di Borrelli.
Il Trodica fa fatica ad ostacolare la manovra dell’Aurora ma si aggrappa al talento dei suoi uomini migliori. Al 23’, Becker fa partire un sinistro delizioso dal nulla, la palla si stampa sulla traversa. Un minuto più tardi Borrelli ha ancora una buona chance per colpire ma la conclusione si spegne sul fondo.
Gli ospiti ci riprovano al 26’: Stroppa crossa sul secondo palo ma Romagnoli salva in maniera provvidenziale prima dell’inserimento di Susic. Al 30’, Susic riceve la sponda di petto di Chornopyshchuk ma il suo sinistro al volo si perde di pochissimo sul fondo.
Il punteggio si sblocca in pieno recupero: Becker segna direttamente da calcio di punizione disegnando una traiettoria imparabile per Testa. Il primo tempo si chiude con la capolista avanti di un goal sull’Aurora Treia.
SECONDO TEMPO:
La ripresa si apre nel segno dell’Aurora. Arias approfitta di un errore da calcio d’inizio ma spara alto dopo essersi involato verso la porta.
I locali chiedono l’assegnazione di un penalty per un contatto in area tra Arias e Ciaramitaro ma Spadoni lascia correre. Il match cala di intensità ma l’Aurora riesce a trovare l’occasione per rimettere il punteggio in parità.
Al 64’, Bartolini mette la palla in area direttamente da rimessa laterale e trova la deviazione di Greco che insacca all’interno della propria porta. Le due squadre abbassano il ritmo e per segnalare una nuova occasione degna di nota dobbiamo spostarci al 78’. Candia calcia da buona distanza e Testa blocca in due tempi.
L’Aurora spinge nel finale ma Pottetti non riesce a tenere basso il pallone a cinque dalla fine. L’incontro finisce in parità al termine di cinque minuti di recupero.
Secondo pareggio consecutivo per il Trodica che prosegue la sua corsa in vetta mantenendo la distanza dalla Palmense. Decimo risultato utile di fila per l’Aurora Treia che inizia a raccogliere buoni frutti del lavoro svolto negli ultimi due mesi.
AURORA TREIA: Testa, Romagnoli A (68’ Garcia M), Bartolini, Garcia F (41’ Bonifazi), Ballanti, Marini, Wali, Giuli (60’ Pottetti), Arias, Borrelli (60’ Romagnoli F), Cacciamani (73’ Dominino). A disposizione: Tiberi, Filacaro, Asteroidi, Bontempo. Allenatore: Francesco Nocera.
TRODICA: Febbo (68’ Isidori), Stroppa (56’ Bonvin), Greco, Chornopyshchuk (56’ Candia), Giovannini (68’ Virgili), Gobbi, Ciaramitaro, Berrettoni, Emiliozzi, Susic, Becker.
A disposizione: Antolini, Merzoug, Orazi, Ciccale, Xhafa. Allenatore: Roberto Buratti.
MARCATORI: Becker 47’, Greco (AG) 64’.
ARBITRO: Enrico Spadoni – Sezione di Pesaro.
ASSISTENTI: Aniello Sorrentino – Sezione di S.Benedetto del Tronto; Milton Villa – Sezione di Pesaro.
NOTE: ammoniti Bartolini e Wali, angoli 3-4, recuperi 2’-5’, presenti oltre 350 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Come avviene dal 2018 il Centro Nuoto Macerata Fior di Grano ancora una volta ha dettato legge ai Campionati Regionali di Salvamento edizione invernale, laureandosi società migliore delle Marche.
Nella piscina di Fabriano i ragazzi in biancorosso hanno raccolto un bottino straordinario, fatto di 48 titoli regionali più 35 argenti e 23 bronzi. Un totale di 106 medaglie assai incoraggiante in vista dei Campionati Italiani. Vittorie e podi oltretutto sono maturati davvero in ogni specialità.
Nel torpedo tante gioie al femminile. Razeti si è imposta tra le Ragazze, Iezzi e Lorenzetti hanno firmato una doppietta nelle Juniores. La Cera ha ribadito la propria superiorità tra le Seniores, seguita da Brandi e le due hanno mantenuto le posizioni anche negli Assoluti femminile. Al maschile trionfo di Luchetti tra i Cadetti.
Nel Misto Life Saver, Pianesi ha conquistato il titolo negli Assoluti maschili, con Scarponi terzo. Tra le donne, Benaia ha ottenuto l'argento e Brandi il bronzo e nella categoria Juniores, Calabrese ha chiuso al secondo posto, seguita da Iezzi. Ancora, Tognetti ha primeggiato nei Cadetti.
Nei 200 Ostacoli podio tutto in rosa, Balestrini ha confermato la sua leadership tra le Assolute davanti a Paglialonga e Giada Leboroni. Dopo l’argento Paglialonga si è aggiudicata l’oro Juniores, mentre Noemi Leboroni ha dominato tra i Cadetti. Tra i maschi secondo Pianesi negli Assoluti.
Prestazioni di rilievo anche nei 100 Pinne, dove Cera ha vinto tra le Assolute, seguita da Balestrini e Brandi. Angeletti ha conquistato l'argento nelle Juniores, mentre Angeloni ha trionfato tra le Cadette. Tra gli Juniores maschili dominio di Campanella e primo posto per Zaffrani nei Cadetti, secondo Scarponi.
Pianesi è stato protagonista anche nel 50 trasporto manichino, vincendo sia Assoluti che Seniores. Marsuzi ha conquistato il bronzo tra gli Assoluti e l’oro nei Cadetti. Quarchioni ha vinto tra le Ragazze, mentre Calabrese ha trionfato tra le Juniores.
Nel 200 Superlife Saver, Benaia ha ottenuto l’argento tra le Assolute femminili e Bernabei ha conquistato il bronzo nella gara maschile. Razeti inoltre ha vinto nella categoria Ragazze.
Anche nel Percorso Misto il Centro Nuoto Macerata ha brillato. Feste in Assoluti e Seniores sia al maschile che al femminile, rispettivamente grazie a Pianesi e Balestrini. Infine Paglialonga prima e Calabrese seconda tra le Juniores.
Con tutto questo strapotere individuale le staffette non potevano essere da meno: 7 ori e 3 argenti, imbattibili. Doppietta nella 4x50 Mista femminile con le squadre Balestrini, Cera, Brandi, Angeloni e Marsuzi, Leboroni, Quarchioni, Piercamilli. Tra gli uomini, successi per il quartetto Pianesi, Zaffrani, Campanella e Bernabei nelle specialità 4x50 Mista e Ostacoli.
È stata presentata oggi, presso l’area Hospitality dell’Eurosuole Forum, la prima edizione del Gran Galà dello Sport, evento ideato e promosso dalla Simar Group con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche e del Parlamento Internazionale della Legalità, presieduto da Nicolò Mannino, in programma per lunedì 24 febbraio nella famosa arena della Lube Volley.
In tale occasione atleti olimpici e paralimpici di ieri e di oggi, alla presenza delle istituzioni sportive e delle autorità militari e civili, incontreranno il grande pubblico degli appassionati sportivi, soprattutto studenti e tesserati delle società locali, per parlare di valori dello sport, sociale e stili di vita sani.
L’evento è a partecipazione gratuita ed ha come obiettivo quello di sensibilizzare la comunità su ciò che lo sport insegna e trasmette a tutti i praticanti, con un particolare focus sul principio della legalità che, per sua stessa natura, il fare sport trasmette.
Ospiti della kermesse, che prenderà il via alle 17 di lunedì prossimo, saranno Società e big dello sport system, come Assunta Legnante, Valentina Vezzali, Sofia Raffaeli e le ginnaste della Ritmica Fabriano, i giocatori e i dirigenti di Lube Volley, Megabox Vallefoglia e Victoria Libertas Pesaro; e ancora Manuel Bortuzzo, Aldo Montano, Vanessa Ferrari, Fabio Galante, Francesco Montervino, Carolina Morace, Paolo Cannavaro, Massimimo Ambrosini, Walter Zenga, Antonio Rossi. Tutti insieme per portare il messaggio nobile dello sport, interagendo con due conduttori d’eccezione, come Simona Rolandi e Pierluigi Pardo, per ripercorrere le tappe salienti delle loro carriere ma soprattutto stimolare ed ispirare i più piccoli.
Durante la conferenza, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, ha ringraziato organizzatori e Atleti per l’encomiabile iniziativa. Gli hanno fatto eco Fabio Luna e Fabio Romagnoli, rispettivamente presidente Coni Marche e delegato Coni Macerata.
“Lo sport – ha sottolineato Marco Valle, presidente Simar Group – necessariamente insegna prima di tutto il valore della legalità, al quale si aggiungono quelli della solidarietà e dell’inclusione. Ma fare sport è anche sinonimo di corrette abitudini alimentari. Tutti valori in cui mi riconosco personalmente e che guidano l’operato del nostro Gruppo da sempre. Da questa visione è nata l’idea di questo evento”.
E la cultura alimentare, intesa come sinonimo di benessere e performance sportiva, è l’altro grande tema al centro del Gran Galà dello Sport. Un tema importante per gli organizzatori dell’iniziativa visto che Simar Group è oggi unico importatore per l’Italia del Teff, cereale altamente proteico e gluten free, coltivato in Etiopia e Penisola Arabica, molto apprezzato per le sue proprietà benefiche.
Riccardo Marzetti, un giovane talento marchigiano, sta facendo parlare di sé negli Stati Uniti grazie alle sue straordinarie prestazioni sul campo da basket. Nato a Civitanova Marche nel 2006, Riccardo è un nome che sta conquistando sempre più attenzione, sia per le sue abilità tecniche che per la sua dedizione. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo del basket tra la Cestistica Montecosaro e lo Sporting Basket Club P.S. Elpidio, ha raggiunto un traguardo significativo con l'Under 17 Eccellenza, che nella stagione 2022/23 ha portato il team elpidiense alla storica Finale Nazionale a Piombino.
Nel 2023, Riccardo ha deciso di intraprendere una nuova avventura: trasferirsi negli Stati Uniti per continuare a studiare e perfezionare il suo gioco. Dopo essere entrato a far parte della high school St. Croix Lutheran in Minnesota, il giovane marchigiano ha subito impressionato con le sue performance, tanto da consigliare di continuare l'esperienza oltreoceano. Il suo primo anno negli USA è stato un successo e, al termine dell'anno accademico, è tornato in Italia a metà maggio per giocare con la sua squadra, lo Sporting, nell'Under 19 Gold, sfiorando l'accesso alla Finale Nazionale.
Nel periodo successivo, Riccardo è ritornato in Minnesota, dove oltre a proseguire gli studi con ottimi risultati, ha continuato a brillare con i Crusaders. Con una crescita costante, ha recentemente messo a segno 41 punti in una partita, superando il record della scuola che resisteva dal 2007. Con questo risultato, si sta avvicinando al traguardo dei 1000 punti segnati in due stagioni, un’impresa che testimonia il suo talento e la sua dedizione al gioco.
I Crusaders stanno ora preparando i playoff, con l’obiettivo di conquistare il titolo delle high school del Minnesota. Grazie alle sue prestazioni straordinarie, Riccardo è diventato un giocatore di riferimento per la squadra, e su di lui sono puntati gli occhi di numerosi college. Il futuro di questo giovane talento è davvero promettente e l'avventura di Riccardo Marzetti nel mondo del basket potrebbe essere solo all’inizio.