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Macerata - "Noi atleti di serie B": V Inline all’attacco del Comune, è polemica sulla pista di pattinaggio

Macerata - "Noi atleti di serie B": V Inline all’attacco del Comune, è polemica sulla pista di pattinaggio

 La polemica sull’utilizzo della pista di pattinaggio comunale di Collevario si accende. A denunciare il fatto è l’Associazione Sportiva Dilettantistica V INLINE Speed Skating, che con una nota pubblica accusa il Comune di Macerata – e in particolare l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi – di aver abbandonato il percorso di mediazione per una revisione della convenzione con l’attuale gestore dell’impianto, la società Skyroller A.S.D.

È con amarezza e indignazione che denunciamo pubblicamente quanto sta accadendo intorno alla gestione della pista di Collevario”, si legge nel comunicato. Dopo mesi di interlocuzioni istituzionali, richieste formali e proposte di coabitazione dell’impianto, l’associazione si dice ignorata dalle istituzioni, che avrebbero “ritirato la proposta di revisione della convenzione senza alcuna reale motivazione”.

Nel mirino dell’associazione, la presunta chiusura del Comune a soluzioni condivise: “Il Comune sembra più preoccupato di mantenere un assetto comodo per una singola società che di tutelare il bene pubblico”, affermano i rappresentanti del sodalizio sportivo.

Il caso ha visto un momento cruciale lo scorso 15 aprile, durante un incontro presso l’Assessorato allo Sport. In quell’occasione l'avvocatoAlessandro Peca, in rappresentanza della V INLINE, avrebbe ribadito che “scegliere di costituire un’associazione sportiva e chiedere l’utilizzo di uno spazio pubblico è legittimo e doveroso”. L’obiettivo, precisano, non è creare fratture nel tessuto sportivo locale, ma “trovare una soluzione equa per permettere ai nostri giovani atleti di praticare uno sport che amano, in condizioni dignitose e sicure”.

L’associazione sottolinea che al momento i propri iscritti – tra cui figura anche la campionessa italiana 2024 – sono costretti ad allenarsi in strada, “tra le auto, in condizioni non solo inadatte, ma pericolose”.

Accuse anche all’indirizzo di Skyroller A.S.D., società che attualmente gestisce l’impianto: “Si comporta come se fosse la proprietaria esclusiva di un bene pubblico, rifiutando qualsiasi forma di coesistenza sportiva”. La richiesta della V INLINE, assicurano, era “semplice e ragionevole: poter accedere per poche ore a settimana all’impianto, senza ledere i diritti altrui”.

La denuncia si chiude con un tono netto: “È inaccettabile che in uno Stato di diritto esistano ancora atleti di serie A e atleti di serie B. Non ci fermeremo: andremo avanti con tutti i mezzi a nostra disposizione, dal confronto istituzionale all’azione legale, per garantire un accesso equo agli impianti sportivi pubblici. Lo sport è di tutti. E i nostri ragazzi meritano rispetto, non la strada”.

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