Una partita spettacolare e molto equilibrata ha aperto la stagione del Banca Macerata Forum nel match valido per la seconda giornata della Serie A2 Credem Banca. 3-2 il risultato finale in un’autentica battaglia della durata di più di due ore.
Macerata parte ottimamente nel primo set, ma Ravenna rientra perentoriamente nel secondo parziale grazie a un muro granitico associato a una precisione chirurgica dai nove metri (5 aces nel set). Il terzo, come spesso succede, potrebbe essere lo spartiacque ed è l’equilibrio a regnare sovrano: lo portano a casa gli ospiti che intuiscono l’attacco di Ambrose al primo vantaggio, portandosi avanti nel match. Macerata rimane in partita, lotta e si aggiudica il tiebreak. L’ultimo set è quello che si gioca sui dettagli, se lo prendono i padroni di casa che alzano i giri del motore quando nessuno poteva pronosticarlo. MVP è il laterale Karyagin, sono 27 i punti per lui.
La Banca Macerata Fisiomed si presenta in campo all’esordio casalingo con Pedron in regia opposto a Novello, Zhelev e Karyagin sono gli schiacciatori-ricevitori, Fall e Ambrose i centrali, Gabbanelli in seconda linea.
Risponde la Consar Ravenna con Russo opposto a Dimitrov, Zlatanov e l’ex di turno Valchinov sono gli schiacciatori, Canella-Bartolucci al centro, Goi libero.
Primo set. È buona la partenza dei biancorossi che legittimano un vantaggio iniziale grazie al pallonetto spinto in rete di Valchinov e alla magia di Pedron (5-3). Tantissime difese in campo con i registi che provano spesso a sfruttare il centro della rete in fase break: Novello fissa il +4 sul 10-6. È ancora l’opposto biancorosso che prova l’allungo, subito dopo però è Dimitrov a rimettere in linea i suoi (13-9). Macerata è padrona del campo, Karyagin a muro obbliga il primo time-out ospite sul +5 (16-11). Sul venti arriva prima la Banca Macerata Fisiomed con l’errore dai nove metri di Zlatanov che consolida il +5 e avvicina i biancorossi alla conquista del primo set. Chiude Karyagin dopo un fine set a prevalenza romagnola (25-23).
Secondo set. Il primo doppio vantaggio è ospite ed è a seguito del pallonetto in rete di Zhelev (2-4). Macerata fatica a superare il muro Consar, Giannini decide di usare il suo primo time-out discrezionale sul -4 (5-9). I biancorossi provano a riavvicinarsi, ma sono tre aces dell’ottimo battitore Russo (8 aces per lui nel primo match) a riaprire la forbice (10-15). È anche il videocheck a non aiutare Macerata con Ravenna che, con un’altra ottima serie dai nove metri di Valchinov, si avvicina a mettere in parità il conto dei set. Fall suona la carica, ma non basta: riapre la partita Dimitrov (15-25).
Terzo set. Serve una reazione dai biancorossi che provano a ripartire dalla difesa per rientrare in partita. Gabbanelli aiuta Novello prima e Karyagin poi per il sorpasso: 5-3. In campo maceratese, potrebbe essere la ricezione a essere l’ago della bilancia in questa partita: serve precisione per essere molto imprevedibili. Resiste la parità intanto fino a quota 14, Giannini prova col cambio della diagonale principale a sparigliare le carte. Zlatanov prova a regalare la fuga ospite sul 15-17 da posto 1. L’errore di Dimitrov porta la contesa sul 20-20 con Fabi che entra per il servizio. Finale punto a punto, lo conquistano gli ospiti (24-26)
Quarto set. Novello porta continuità all’inizio del parziale ed è il suo attacco dalla seconda linea a spingere i suoi (3-1). Zhelev consolida il vantaggio col muro del 6-4. L’asse bulgara continua a fruttare punti da posto 4, ma Bartolucci risponde presente e regala con l’ace il primo vantaggio ospite del parziale (13-14). Subito dopo, Diaferia “spegne” l’allarme ricezione non perfetta di Gabbanelli permettendo a Macerata di rimanere nel set con un pallonetto spinto intelligente. Zlatanov si prende sulle spalle Ravenna, ma Dolcini è in versione aspirapolvere: 20-18 Macerata con un muro di Fall dopo un’azione piena di difese spettacolari e molto concitata. Karyagin regala il +3 ai suoi sul 23 che arrivano al tiebreak sempre grazie al fuoriclasse bulgaro )25-22)
Quinto set. Macerata mette subito il turbo in avvio e costringe al timeout ospite sul 5-2. Monologo maceratese nella prima metà di set, si gira con Karyagin in battuta sul +6 (8-2). Il resto è tutto in discesa, i biancorossi amministrano il vantaggio senza troppi patemi e chiudono con l’MVP Karyagin.
Diego Dolcini, libero: “Sono contento, sono entrato in un momento difficile, abbiamo difeso molto e siamo soddisfatti per risultato e prestazione." "Siamo stati molti attenti in difesa, era fondamentale per questa partita. Questo ci ha tenuto in gara: siamo soddisfatti anche perché abbiamo approfondito molto questo aspetto in settimana."
BANCA MACERATA FISIOMED – CONSAR RAVENNA (25-23, 15-25, 24-26, 25-21, 15-8 )
Macerata: Fabi, Novello 8, Pedron 1, Garello 1, Fall 16, Diaferia 6, Ambrose 5, Zhelev 8, Karyagin 27, Becchio, Gabbanelli (L1), Dolcini (L2). NE: Talevi. All: Giannini, Ass: Leoni
Ravenna: Dimitrov 18, Gottardo, Ciccolella, Canella 6, Bartolucci 13, Russo 9, Zlatanov 24, Bertoncello, Goi (L1). NE: Gottardo, Iurlaro, Giacomini, Gabellini. All. Valentini, Ass. Di Lascio
Arbitri: Michele Marotta e Riccardo FaiaMVP: KaryaginNote: Durata set: 28’, 24’, 32’, 30’, 15’ per 2 ore e 9 minuti
La CBF Balducci HR lotta a Monza contro la Numia Vero Volley Milano, fresca vincitrice della Supercoppa italiana, ma cade in tre set nella quinta giornata di andata di Serie A1 Tigotà, nonostante i primi due parziali molto equilibrati e le tre palle set conquistate nel secondo. Le lombarde spingono sull’acceleratore con 8 muri, i 19 punti di Egonu e i 10 della MVP Kurtagic, centrale serba che chiude con 10 punti, l’87% in attacco e 3 muri vincenti. Per le arancionere Decortes in doppia cifra con 15 centri.
La formazione maceratese bene sul match nel primo set: Decortes sugli scudi (7 punti con quasi il 60%) in attacco porta le maceratesi sul 9-12, poi Milano cresce in attacco (chiuderà al 62%) con Lanier (7) ed Egonu (4) ribaltando il parziale fino al 25-21 conclusivo. Nel secondo set le arancionere tengono alto il livello di gioco ancora più a lungo (Kokkonen 6 punti e un servizio più efficace), arrivando fino al set ball (23-24) e conquistando altri due, prima di cedere ai colpi di Egonu (11 nel set con il 61%) e sull’ultima palla di Decortes vicinissima alla riga ma giudicata out dal video check (29-27). Kurtagic è la protagonista del terzo set (2 muri e 70% in attacco), stavolta a partire forte è Milano capace di scavare subito il break e tenerlo fino in fondo con 5 muri vincenti e il 50% in attacco (25-16).
LA CRONACA
Coach Lionetti schiera Bonelli-Decortes, Clothier-Mazzon, Kokkonen-Kockarevic, Bresciani libero (Caforio non a disposizione per un piccolo risentimento muscolare). Coach Lavarini sceglie Bosio-Egonu, Kurtagic-Sartori, Pietrini-Lanier, Fersino libero.
Mazzon e Decortes tengono la CBF Balducci HR avanti sul 4-5 con i colpi in attacco, il muro di Kurtagic porta avanti Milano (6-5), Kokkonen firma il mani out del 7-7, ancora Decortes a segno (8-8). C’è l’invasione Egonu (8-9), Kokkonen vincente (9-10), Kockarevic contrattacca (9-11), Decortes allunga (9-12) e mette il 10-13. Pietrini in diagonale (12-13), poi sbaglia il servizio (13-15), Lanier inventa il colpo del pareggio (15-15), Decortes errore, 16-15. Clothier in fast (16-16), Lanier ferma Mazzon (18-16), arriva il 19-18 arancionero, Decortes in rete, 21-18. Bosio sfrutta di seconda l’occasione dopo il servizio incisivo di Egonu (23-19), Clothier vincente (23-20), entra Ornoch al servizio, Decortes a segno (24-21), l’errore al servizio arancionero chiude il set 25-21.
Secondo set con protagonista subito il servizio di Bosio, Lanier firma il 3-0, Kokkonen pallonetto doppio del 3-3, Sartori sbaglia (4-5), ancora Kokkonen vincente, 5-6. C’è l’ace della finlandese (5-7), Egonu contrattacca (7-7), Decortes a segno (7-8), c’è il fallo seconda linea Lanier, 7-9. Bonelli a filo rete (9-11), Lanier non trova il campo (10-12), Mazzon in fast (11-13), Kockarevic errore (12-13) poi va a segno (13-15), toccato l’attacco Decortes, 14-16. Egonu contrattacca (16-16), Clothier primo tempo (16-17), Decortes gran colpo (16-18), entra Piva per Lanier, Kokkonen tocco vincente, 17-19. Decortes mani out (19-21), Egonu sbaglia il servizio (20-22), Kockarevic passa (21-23), Piva contrattacca (23-23), Kockarevic a segno (23-24), Piva annulla, 24-24. Clothier in fast (24-25), Egonu vincente (25-25), Piva sbaglia (25-26), ancora Egonu (26-26), c’è anche il suo contrattacco (27-26), Kokkonen annulla (27-27). Kurtargic primo tempo (28-27), l’attacco di Decortes viene giudicato out dal video check (29-27).
Nel terzo set partenza falsa arancionera (4-0 con due errori), Mazzon in fast (5-2), Decortes pallonetto (6-4), Kurtagic primo tempo (8-4) poi muro (9-4), Egonu contrattacca, 10-4. Kurtagic mura (12-5), Egonu la segue su Kokkonen (15-7), entrano Piomboni per Kockarevic e Ornoch per Kokkonen e ferma Egonu a muro (15-8), c’è l’ace di Clothier (15-9), Egonu sbaglia, 15-10. Decortes contrattacca (16-12), entra Pietrini per Piva, Ornoch non trova la riga (18-12), c’è il muro di Pietrini (20-13), Mazzon tocco vincente, 20-14. Kurtagic ferma Piombonii (22-14), Decortes a segno (22-15), anche Lanier (23-15), Sartori primo tempo (24-15), chiude Pietrini 25-16.
IL TABELLINO
NUMIA VERO VOLLEY MILANO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-0 (25-21 29-27 25-16)
NUMIA VERO VOLLEY MILANO: Kurtagic 10, Bosio 4, Lanier 10, Sartori 9, Egonu 19, Pietrini 6, Fersino (L), Piva 2, Gelin, Cagnin, Miner, Plak. Non entrate: Danesi, Modesti (L). Allenatore Lavarini.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Clothier 8, Bonelli 2, Kokkonen 7, Mazzon 6, Decortes 15, Kockarevic 5, Bresciani (L), Ornoch 1, Piomboni 1. Non entrate: Caforio (L), Batte, Crawford, Sismondi. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Clemente, Cesare.
Note - Spettatori: 3510, Durata set: 27', 32', 22'; Totale: 81'. MVP: Kurtagic.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Durante la settimana abbiamo lavorato con l’obiettivo di migliorare alcuni aspetti specifici, in particolare muro, battuta e scelte d’attacco, consapevoli del fatto che Milano è una squadra con individualità molto forti proprio a muro. Per certi versi siamo riusciti a mettere in campo ciò che avevamo preparato. Faccio i complimenti alle ragazze perché sono state coraggiose, hanno provato a rischiare e in diversi momenti le cose sono anche venute bene. Si comincia a vedere il frutto del lavoro che stiamo portando avanti, anche se siamo ancora all’inizio. L’importante è continuare su questa strada, con fiducia e determinazione, perché i risultati arriveranno.”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “Sapevamo che venire qui sarebbe stato difficile. Abbiamo cercato di imporre il nostro gioco, battendo con decisione e provando a rischiare qualcosa in più. Nei primi due set abbiamo espresso una buona pallavolo; il secondo si è deciso ai vantaggi, dove spesso basta una sola palla per fare la differenza. Nel terzo set, probabilmente, abbiamo pagato un po’ le energie spese nei precedenti e l’attenzione è calata. Nonostante il risultato, portiamo a casa diversi segnali positivi su cui continuare a lavorare”.
Isidora Kockarevic (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Abbiamo mostrato oggi che sappiamo lottare e che sappiamo anche divertirci nel momento giusto. Posso promettere che continueremo a lottare con la stessa intensità anche nelle prossime partite. È un grande passo per noi, una lezione importante che ci aiuterà a crescere. Sono fiduciosa che, col tempo, miglioreremo ancora”.
La stagione perfetta ha il suo sigillo: l’ASD Tennis Corridonia femminile festeggia la storica qualificazione in Serie D2 FITP Marche, coronando un percorso cominciato con il primo posto nel girone della fase eliminatoria e chiuso oggi con l’impresa in trasferta a Cerreto d’Esi. Successo netto 2–0, costruito su solidità, organizzazione e un gruppo che non ha mai smesso di credere nell’obiettivo.
Sul campo sempre complicato di Cerreto d’Esi, le ragazze guidate da Roberto Sabbatini hanno preso subito in mano la scena.Izzo Alessandra ha aperto la giornata con una prova maiuscola: 6–0 6–2 senza appello nel singolare d’apertura.
A seguire, Iommi Francesca ha completato l’opera con personalità: 6–2 6–3, punto promozione e abbraccio collettivo a bordocampo.
Un’affermazione che vale più di tre punti: è la conferma di una crescita tecnica e mentale partita da lontano.
La promozione prende slancio già una settimana fa, quando al tennis club di casa Corridonia arriva il 2–0 su Lucrezia (PU): in quella circostanza, firme di Izzo Alessandra e Giorgia Incicco, vittorie pesanti che hanno spezzato gli ultimi indugi e indirizzato l’intera fase decisiva.
Dietro i punti che fanno notizia, c’è una squadra larga e coesa. Oggi a Cerreto d’Esi, oltre a Izzo e Iommi, presenti e partecipi le compagne che hanno spinto e contribuito lungo tutto il campionato: Teresa Marcelletti, Giorgia Incicco, A. Cruciani, S. Persoglio, Serena Gentili e Alessia.
Il marchio di fabbrica è chiaro: concretezza nei singolari, ritmo alto e gestione dei momenti caldi. Merito del lavoro settimanale impostato da mister Sabbatini, che ha saputo mettere ogni giocatrice nella condizione di esprimere il proprio tennis, alternando esperienza e freschezza dove serviva.
La sfida tra le ultime due della classe termina in parità ed è un 1-1
Al “Don Guido Bibini” è stata una partita piacevole e vivace. Pur passando in svantaggio, la Civitanovese ha giocato meglio nel primo tempo, nella ripresa invece si è fatto maggiormente apprezzare il Chiesanuova che fino alla fine ha cercato di prendersi il bottino pieno. La prima in casa di mister Mariotti termina dunque con un pareggio che non solo è primo punto della sua gestione, ma è anche il primo pareggio in assoluto dopo 8 turni. Il pari interrompe la serie di 4 stop di fila mentre gli ospiti rimangono l'unico team di Eccellenza ancora senza una vittoria all’attivo. Entrambi i collettivi raggiungono la Jesina a quota 4 punti e hanno dimostrato di non meritare l’ultimo posto.
Nel Chiesanuova c’è il ritorno di Fatone tra i pali, Mariotti va con un 4-3-3 che vede terzini i due under. Modulo similare dall’altra parte, Marinelli senza Handzic squalificato opta per Candia falso nove, tra i pali debutta Servalli. Prime annotazioni all’11’ quando Monaco esce male palla al piede, Macarof ottiene il triangolo e di punta sfiora il palo. Ancora rossoblù al 20’, sugli sviluppi di un angolo, sventola di Candia alta di poco. Il momento è buono per la Civitanovese, però 2’ dopo incertezza difensiva, Pasqui tocca per Perri che resiste di fisico e beffa tutti: 1-0 e primo centro in campionato per il neo arrivato. Gli ospiti reagiscono con lucidità e il fraseggio, spesso ispirati dalle giocate di Pitronaci. Al 26’ ci prova da solo e non trova la porta per un soffio. Viene esposto lo striscione “Il circo continua…” in contestazione a Profili, poi al 33’ Candia accelera e va in percussione, bella palla dentro l’area addirittura per Martiarena in versione attaccante e sortita vincente dell’1-1.
Nella ripresa, dopo un bel primo tempo, nient’affatto bloccato, il duello riprende con Pitronaci che al 7’ impegna Fatone in angolo. Mariotti arretra Sopranzetti spostando Hernandez terzino e il suo Chiesanuova inizia a prendere le misure ai rivali. Non accade molto, ma giocando sul lato di Mongiello -deliziosi alcuni stop-, i biancorossi ora sono più continui e propositivi. Al 32’ chance di testa per Sopranzetti, alto. Cala l’intensità ma non il desiderio di spuntarla. Il Chiesanuova (che perde Persiani) ci riesce meglio e al 47’ ancora Sopranzetti, su angolo, può calciare dal dischetto, la respinta di un giocatore salva la Civitanovese.
Chiesanuova: Fatone, Parioli, Ciottilli (12’st Bambozzi), Monaco, Hernandez, Di
Paolo, Sopranzetti, Tanoni (30’st Russo), Perri, Mongiello, Pasqui (16’st Persiani e
43’st Papa). All. Mariotti
Civitanovese: Servalli, Lorenzoni, Baiocco, Visciano, Romero, Martiarena, Macarof,
Guedak (1’st Gorno), Candia (24’st Garcia), Pitronaci, Malaccari (38’st Renzi).
All. Marinelli
Arbitro: Negusanti di Pesaro
Reti: 22’ Perri, 33’ Martiarena
Note: spettatori 400 circa; ammoniti Ciottilli, Bambozzi, Visciano; corner 5-8;
recupero 1’ e 4’
Anthropos di Civitanova Marche insuperabile alle Finale Nazionale dei Campionati Italiani Societari e della Coppa Italia Lanci 2025 targate FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali). La due giorni si è chiusa oggi allo stadio Armando Picchi di Jesolo con ben cinque titoli in bacheca per il sodalizio marchigiano. In dote anche i due record di un travolgente Matteo Cappelletti, ovvero il suo primato mondiale migliorato sabato sui 10.000 m T44 (47:40.72) e il nuovo record continentale sui 5.000 T44 (20:36.57).Fatto sta che il team marchigiano torna a casa con un’incetta di medaglie valse gli stendardi più prestigiosi: il 4° Titolo Italiano Assoluto maschile consecutivo, la 6ª Coppa Italia Lanci Assoluta Maschile di fila e la 6ª Coppa Italia Lanci Promozionale Maschile in successione, ma anche il 1° Titolo Italiano Assoluto Femminile e la 1ª Coppa Italia Lanci Assoluta Femminile. Un bottino che segna una svolta nell’atletica in rosa per associazione polisportiva guidata da Nelio Piermattei.
L’Anthropos era presente con 33 atleti (Michelle Calzolaio, Elisa Fuselli, Camilla Giorgetti, Assunta Legnante, Annamaria Mencoboni ed Agnese Zandoli con guida Francesco Zallocco per le ragazze, Michele Baldelli con guida Daniele Caimmi, Greg Bello, Enrico Benes, Davide Benigni, Salvatore G. Bianca, Gabriele Brengola, Matteo Cappelletti, Francesco Carciofi, Luigi Casadei, Francesco Conzo, Salvatore Cutaia, Raffaele Di Maggio, Francesco Di Rosa, Ndiaga Dieng, Giacomo Falcionelli, Gabriele Fella, Alessandro Gabaldi, Pietro Lo Sicco, Federico Mei, Fausto Morlacco, Niccolò Pirosu, Adriano Porcelli, Michele Ricciardi, Jonatha Riderelli ed Ilia Scuderi Panebianco per i ragazzi; tante le assenze per motivi di salute di atleti che hanno dato il loro contributo alle classifiche con i punteggi conquistati nelle precedenti prove territoriali. Ovvero Arjola Dedaj con guida Stefano Storti e Bianca Marini e le guide Alessia Manfredelli e Maria Luigia Belcore per le ragazze, Adolf Agyemang, Gabriele Bonazza, Christian Campus, Carlo Corallini, Emanuele Di Marino, Rigivan Ganeshamoorthy, Michele Macellari, Lorenzo Pettinari, Federico Pisani, Angelo Trasmundi e Armando Xaxa per i ragazzi.
I tecnici che hanno preparato gli atleti sono Massimo Bianca, Daniele Caimmi, Euplio Capobianco, Andrea Croia, Alberico Di Cecco, Emanuele Di Marino, Fabiola Dolcini, Andrea Donninelli, Mauro Ficerai, Giorgio Gioacchini, Maurizio Iesari, Valerio Macciocchi, Alessia Manfredelli, Roberto Minnetti, Giuseppe Raffermati, Marcello Salati, Orazio Scarpa, Raffaele Secchi, Gianluca Tamberi, Riccardo Tricarico.
Nelle classifiche maschili l’Anthropos doveva difendere i 4 titoli della passata stagione e si presentava a queste Finali in vetta nella Coppa Lanci maschile Assoluta e Promozionale e nei CDS Assoluti e Promozionali. All’appello mancano solo i CDS Promozionali, chiusi al secondo posto.
Nelle classifiche femminili l’Anthropos ha confermato il primato della vigilia nella Coppa Lanci, mentre ha centrato il sorpasso in vetta per il titolo Assoluto, chiudendo invece al secondo posto nelle categorie Promozionali di CDS e Coppa
Il presidente Nelio Piermattei:
“Fatica, ansia, delusioni, gioie, ma alla fine una grande esultanza e un piccolo rammarico, così come un mix di soddisfazione e orgoglio per essere, senza dubbio, la più forte società dell'atletica paralimpica italiana. Concludiamo la stagione con 5 titoli in bacheca, tra cui i 4 principali, riuscendo a battere Bergamo nei CDS femminili e Ragusa nella Coppa Lanci femminile spezzando il loro lungo dominio. Una vera impresa quella di confermare i titoli dello scorso anno e vincere, per la prima volta, i titoli femminili. In questa stagione abbiamo affrontato rivali fortissimi. Complimenti ai nostri avversari di spessore che rendono ancor più bello questo successo. Ringrazio i ragazzi, i tecnici e le famiglie per aver dato tutto dimostrando un importante attaccamento ai nostri colori".
Dopo otto anni il confronto torna all’Helvia Recina–Pino Brizi, gremito (2448 spettatori) e a tinte biancorosse. L’Ancona, spinta da 500 tifosi, infila il 10° risultato utile e resta incollata all’Ostia Mare, blindando il secondo posto.
Partenza aggressiva dei dorici: pressing alto, palleggio spezzato ai locali e vantaggio al 9’. Schema da corner di Gerbaudo, respinta corta e Miola è il più rapido a colpire per lo 0–1. La Maceratese prova a riorganizzarsi: Neglia impegna Salvati a terra; dall’altra parte Gagliardini compie un riflesso enorme su Zini. Cericola sfiora il raddoppio scheggiando il palo esterno, poi al 42’ Gagliardi firma l’1–1 con un destro che bacia la traversa e interrompe l’imbattibilità dorica dopo sette gare. Intervallo in equilibrio.
Nella ripresa l’inerzia gira subito: punizione di Gerbaudo e colpo di testa di Rovinelli, dimenticato in area, per l’1–2. I padroni di casa reclamano un rigore su Gagliardi, ma il direttore lascia correre. Al 67’ la svolta definitiva: palla persa sanguinosa in uscita (Nasic), Attasi – appena entrato – piazza il 1–3 dai venti metri. L’Ancona dilaga sui piazzati: ancora corner di Gerbaudo e bis di Rovinelli per il 1–4; in pieno controllo Zini chiude in diagonale la goleada (1–5).
Maceratese al secondo ko di fila e difensivamente fragile nonostante un buon primo tempo (assenti Marchegiani e De Angelis; Lucero e Neglia dal via). Ancona solida e pragmatica malgrado le pesanti defezioni (squalificato Gelonese; out Ceccarelli, Teraschi, Matese, Gubellini e l’ex Kouko), trascinata dalla qualità sui piazzati di Gerbaudo e dalla doppietta di Rovinelli.
MACERATESE-ANCONA 1-5
Maceratese (4-3-3): Gagliardini, Perini, Ciattaglia, Mastrippolito, Lucero, Ambrogi, Ruani (6′ st Nasic), Gagliardi, Marras, Neglia (35′ st Sabattini), Osorio Otero (36′ st Cirulli). A disposizione: Cusin, Sciarra, Vanzan, Morganti, Nasic, Sabattini, Cirulli, Papa, Lorenzi. All: Matteo Possanzini
Ancona (4-2-3-1): Salvati, De Luca, Bonaccorsi (35′ st Petito), Rovinelli, Calisto (43′ st Sperandeo), Gerbaudo, Miola (40′ st Proromo), Meola (16′ st Attasi), Pecci, Zini (44′ st Mancino), Cericola. A disposizione: Mengucci, Petito, Giordani, Sperandeo, Proromo, Mancino, Attasi, Plini, Di Biasio. All: Agenore Maurizi
Arbitro: Simone Palmieri di AvellinoReti: Miola 9′ pt, Gagliardi 42′ pt, Rovinelli 1′ st e 31′ st, Attasi 22′ st, Zini 32′ stNote: Spettatori 2448. Ammoniti Ruani, Ambrogi, Lucero, Meola, Attasi
Il Tolentino non riesce a sfatare il tabù dello stadio "Della Vittoria", nemmeno il quarto tentativo è quello buono. L'ottava giornata del campionato di Eccellenza Marche, infatti, vede un pareggio contro il Fabriano Cerreto. Il risultato finale di 0-0 mantiene i cremisi in piena zona playout e a secco di successi nello stadio di casa in stagione. Una posizione che lascia molto di cui interrogarsi alla squadra di mister Passarini, in piena involuzione tecnica.
LE FORMAZIONI - Nel Tolentino debutto immediato per il neo arrivato Giandomenico, centrocampista già in rosa lo scorso anno, arrivato in settimana dalla Sangiustese. Il classe 2006 va ad occupare uno degli slot "under", in coppia con il 2008 Papini, unica nota lieta tra i cremisi nella partita contro la Jesina. Prima del fischio d'inizio l'attaccante Moscati viene premiato con la maglia celebrativa per le 100 presenze in maglia cremisi. Anche gli ospiti lanciano come titolare un 17enne come Chiavellini come esterno d'attacco. Nacciarriti, invece, comincia dalla panchina: in avanti, al suo posto, c'è Palmieri.
LA CRONACA - Il Tolentino approccia la partita in maniera troppo remissiva, come cattiva consuetudine delle ultime partite di campionato. Al 6' Chiavellini prova a sorprendere Marricchi con un tiro-cross insidioso, ma coglie l'esterno della rete. Due minuti più tardi l'ex Bracciatelli vede il portiere di casa fuori dai pali e tenta di sorprenderlo con un lungo lob che rimbalza di pochissimo sopra la traversa.
Al 12’ i locali provano a scuotersi con il tentativo, impreciso, dalla distanza di Tortelli. Al 17’ Giandomenico incoccia la traversa direttamente dalla bandierina, sfiorando il gol olimpico con la complicità di Tafa. La partita è maschia, con numerosi falli in mezzo al campo. Al 28’ Moscati prova la rovesciata spettacolare su assist di Iori, con poca fortuna.
Al 31’ Iori, libero da marcature, cestina in maniera clamorosa un cross di Tizi con un colpo di testa totalmente sballato. Ora il Tolentino appare più a suo agio e mette in mostra la verve del giovane Papini, nuovamente tra i migliori dei suoi dopo Jesi.
Il Fabriano, in ogni caso, non resta a guardare e dà sempre la sensazione di pericolosità quando agisce in ripartenza. Al 42' Papini ci prova di controbalzo con buona coordinazione, ma poca precisione. È l'ultima azione da segnalare nel primo tempo.
SECONDO TEMPO - Al 47' due lisci consecutivi di Romoli e Marricchi rischiano di spalancare la via della porta agli ospiti, ma Tizi è provvidenziale e spazza via senza fronzoli la sfera sul filtrante di Chiavellini. Ancora Fabriano pericoloso al 51'. Tomassetti è disattento in marcatura su Palmieri: il numero dieci fabrianese viene lasciato libero di calciare, ma il suo tentativo al volo finisce alto.
Ripresa a senso unico. Al 55' Di Cato scaglia un diagonale velenoso su cui Marricchi devia in angolo. Inizia a sentirsi qualche fischio sugli spalti del "Della Vittoria". Passarini prova a smuovere le acque con i cambi inserendo Cappa e Romitelli. Proprio Cappa al 63' impegna Tafa alla parata con una conclusione ravvicinata che poteva essere più potente.
Al 68' sempre da un cross di Cappa nasce la chance per Iori, ghiotta, di testa: l'incornata, però, è troppo centrale e Tafa fa buona guardia. La partita da qui in poi perde totalmente di mordente. A fioccare sono solo le ammonizioni, non le emozioni. A provarci di più nel finale sono gli ospiti, ma senza creare nitide occasioni da rete. Al triplice fischio è 0-0: a vincere è stata solo la noia.
Tabellino Tolentino - Fabriano Cerreto 0-0
TOLENTINO: Marricchi, Romoli (57' Romitelli), Tomassetti, Strano, Tizi, Rozzi, Tortelli, Giandomenico, Papini (57' Cappa), Moscati, Iori. All: Passarini
FABRIANO CERRETO: Tafa, Stortini, Marini (70' Brevi), Perrini, Chiavellini (60' Gnahe), Trillini, Malagrida (70' Russo), Bologna, Bracciatelli, Di Cato, Palmieri (70' Nacciarriti). All: Del Bene
Arbitro: Mirko Ciccioli (Fermo) Assistenti: Andrea Belogi (Ancona), Francesco Buttafoco (San Benedetto del Tronto)
Reti: nessuna ammoniti: Chiavellini, Tizi, Tortelli, Perrini, Gnahe, Rozzi, Tomassetti, Romitelli; corner 4-5; recupero: 1' e 3'
Viaggia a gonfie vele fuori casa la Settempeda che, vincendo a Montecosaro(0-2), fa poker(4 vittorie di fila) con in più la ciliegina della porta inviolata in 360’). Successo di maturità, da squadra consapevole della propria forza e con la giusta mentalità. Tutte cose che sono servite in questo pomeriggio soprattutto quando c’è stata l’inferiorità numerica. Non bisogna dimenticare, poi, che le due reti decisive sono giunte nella ripresa quando i biancorossi appunto erano rimasti in dieci uomini(rosso per Dutto dopo 42’) e ciò dimostra quanto la squadra e il tecnico siano stati bravi nell’intervallo a trovare contromisura tattiche e forza mentale per costruire l’impresa ed arrivare ad una vittoria importante. Soddisfazione enorme per il gruppo biancorosso e per gli ex presenti (bene Tulli che ha sbloccato su penalty) con tante note positive nel secondo tempo(meritano una menzione l’impeccabile Zappasodi, l’inesauribile e ancora determinante Perez e il sempre più convincente 2007 Borgiani). Da parte Vigor c’è delusione per un altro amaro ko che pone la squadra di Montecosaro ad un ultimo posto attuale che lascia l’amaro in bocca, ma la squadra dovrà cercare di cambiare marcia per risalire la china ed uscire da un periodo difficile cercando di essere più incisiva in avanti quando incontrerà avversarie di pari livello e valore.
Al “Mariotti” ritrovano i vecchi amici della Vigor mister Pierantoni e gli altri quattro ex per una sfida che mette in palio punti importanti per le due squadre che inseguono i rispettivi nonché diversi obiettivi. Nella Settempeda una sola novità, ovvero la panchina(influenza) per capitan Quadrini, la fascia va al braccio di Pagliari, il cui posto come esterno di destra è preso da Rango. Nella Vigor nessuna sorpresa al via(4-4-1-1) con Cicconetti/Antolini coppia d’attacco. Partenza su buoni ritmi da ambo le parti. Il primo pericolo lo costruisce la Settempeda dopo nove minuti: Tulli allarga per Rango, affondo in area e destro in corsa però impreciso con palla che esce di poco. Al 18’ la risposta della Vigor su palla inattiva: Cicconetti in mezzo, pallone che arriva a Mancini che davanti alla porta schiaccia di testa con tuffo di Marchegiani e dubbio sulla palla entrata o meno, ma il guardalinee mette tutti d’accordo segnalando fuorigioco del numero 11 in maglia nera. Parte centrale della frazione nel segno dell’equilibrio con poche azioni degne di nota. Ci si avvicina al riposo di metà gara e Velaj si esibisce in una bella uscita bassa su Tulli ben lanciato verso la porta da Guermandi.
Al 42’ però arriva un episodio che potrebbe cambiare le sorti del match. Palla lunga per Antolini che scatta fianco a fianco con Dutto con i due che entrano in contatto ed il centravanti di casa finisce giù. Per l’arbitro è fallo dell’argentino che prende il rosso diretto(forse un po’ severo…..). La seguente punizione di Cicconetti è centrale e ben bloccata da Marchegiani. Al ritorno in campo la Settempeda si presenta per ovviare all’uomo in meno con un nuovo abito tattico, ma soprattutto con ben altro piglio e decisione. L’impatto dei biancorossi è impeccabile e la Vigor, rimasta invariata negli uomini e tatticamente, soffre la verve dei rivali e non trova contromisure adeguate. Gli ospiti spingono e al 10’il punteggio cambia. Azione insistita dei settempedani con Pagliari che imbuca a centro area per Guermandi che va giù dopo un contatto, palla che torna a Pagliari che calcia alto da ottima posizione. Il direttore di gara interviene indicando il dischetto e fischiando l’intervento sull’ex di turno considerandolo quindi falloso. Un altro ex, Tulli, prende palla, la mette sul dischetto e poi infila con estrema precisione sotto l’incrocio con il destro. Tulli non esulta, ma lo fanno i tanti tifosi ospiti presenti per il vantaggio della Settempeda. La squadra di Pierantoni non si accontenta e non si ferma e trova il raddoppio appena tre minuti più tardi.
Rango sprinta a destra e poi mette in mezzo all’area con Perez che anticipa tutti, prende palla e la gira in diagonale in porta con un destro potente e preciso. Il neo entrato Quadrini al 22’ esegue un bel piazzato che costringe al tuffo Velaj. Ancora su punizione la Settempeda impegna Velaj alla respinta con il sinistro insidioso del neo entrato Bernabei(altro ex). Sugli sviluppi del corner Zappasodi svetta girando di testa con palla che sfiora il palo. Pochi minuti e sempre il numero 4 biancorosso ci riprova con lo stesso movimento, ma anche stavolta il suo colpo di testa va sul fondo. Match chiaramente incanalato in favore della Settempeda che controlla agevolmente il prezioso vantaggio contenendo una Vigor che non trova modo di farsi pericolosa malgrado i cambi di mister Fontinovo(finale con 4 punte e il difensore Pepi come centravanti). In pratica non accade più nulla e la partita finisce con il successo ospite che conferma per la Settempeda il terzo posto in classifica e la marcia spedita in trasferta. Nel prossimo turno al “Soverchia” c’è l’Elpidiense Cascinare con nuovo orario di inizio alle ore 14.30.
RETI: st 12’ Tulli su rigore, 15’ Perez
VIGOR MONTECOSARO: Velaj, Tidei(27’st Lopez), Merelli(20’st Ribichini), Giordani, Pepi, Rossini, Pesaresi(40’st Morbidoni) Marcantoni, Antolini, Cicconetti, Mancini(44’st Ghergo) . A disp. Taffi, Silvestri, Beruschi, Zepponi, Colonnini. All. Fontinovo Marco
SETTEMPEDA: Marchegiani, Brandi, Montanari(20’st Quadrini), Pagliari, Dutto, Zappasodi, Rango(32’st Bernabei), Borgiani(43’st Eugeni), Guermandi(36’st Meschini), Perez, Tulli(25’st Compagnucci). A disp. Giulietti, Monachesi, Ammora, Sfrappini. All. Pierantoni
ARBITRO: Di Maio di San Benedetto. Assistenti: Vallesi di Macerata e Sorrentino di San Benedetto
NOTE: espulsi: 42’pt Dutto. Ammoniti: Montanari, Tidei, Pepi, Fontinovo, Pagliari, Antolini
Angoli: 3-4. Recupero: pt 1’, st 5’
Risultato amaro per la VR Macerata che incassa i complimenti ma zero punti, in una partita in cui avrebbe meritato sicuramente di più.
La United Civitanova si è dimostrata squadra esperta, con due attaccanti letali che sono stati ben contenuti dagli ospiti fino ai due rigori concessi.
Primo tempo a trazione maceratese con Canesin e Cardinali che collezionano due palle goal nitide. Il vantaggio ospite si concretizza al 22' con Ciurlanti bravo a finalizzare in rete un cross partito dalla destra.
Poi l'episodio che poteva cambiare la partita: al 35', Ricciotti crossa dalla sinistra, Ciurlanti colpisce a botta sicura e un giocatore locale respinge con la mano. Il direttore di gara lascia correre non concedendo la massima punizione alla VR Macerata.
Ad inizio ripresa, Ricciotti si presenta solo davanti a Puentes che para con un buon intervento. La United attacca aumentando il peso offensivo con l'inserimento di Mattucci. Iesari spreca una ghiotta occasione scheggiando la traversa in spaccata su un cross da destra di Renzi.
Poi l'episodio che cambia l'inerzia del match: D'Amico commette fallo su Iesari con l'arbitro che assegna calcio di rigore. Fuscá para ma sulla ribattuta si fionda Mecozzi che sigla il pari al 68'. La VR Macerata non ci sta e ha una super occasione con Canesin che spreca a tu per tu con il portiere locale.
I rivieraschi ribaltano il punteggio con Iesari lesto ad approfittare di un brutto passaggio orizzontale in uscita. Gli ospiti ci provano su punizione con Danchivsky e successivamente con Canesin senza riuscire a pervenire al pareggio.
Nel finale c'è tempo per assistere alla parata di Fuscà che neutralizza un penalty all'avversario. Seconda vittoria stagionale per i ragazzi di Mister Diamanti che fanno capolino alla zona playoff. Resta ferma a quota 6 la VR Macerata attualmente al dodicesimo posto in classifica.
United Civitanova - Vr Macerata 2-1
United Civitanova: Puentes, Marini(70' Pianaroli), Kalaja, Foresi, Menichelli, Cruciani, Sguigna, Tamburini (70' Mattucci), Iesari, Renzi, Mecozzi (90' Emili).
A disposizione: Liberati, Mandozzi, Rosettani, D'ettorre, Markovic, Tamburrini.
Allenatore: Luca Diamanti
Vr Macerata: Fuscá, Giampaoletti, Ricciotti, D'amico (80' Rosetti), Tartari (70' Bertola), Benfatto, Nicolai (70' Girotti), Doga, Canesin, Ciurlanti (75' Danchivsky), Cardinali (55' Calabrese).
A disposizione: Alfei, Prenna, Giustozzi, Elisei.
Allenatore: Marco Moretti
Marcatori: Ciurlanti, Mecozzi, Iesari.
Arbitro: Mattia Valentini - Sezione Ascoli Piceno.
Anche nella scherma si diffonde l'uso del video arbitraggio. La tecnologia che aiuta le decisioni arbitrali sarà impiegata nelle principali gare di scherma delle Marche.
L'applicazione nelle competizioni richiede una specifica preparazione tecnica che assicuri il corretto funzionamento delle apparecchiature.
Si tiene a Roma dal 24 al 26 ottobre nel Centro di Preparazione Olimpica dell'Acqua Acetosa il corso nazionale della Federazione Italiana Scherma a cui partecipa Giuseppe Carnevali. Il tecnico della Macerata Scherma non nasconde la soddisfazione per essere il primo marchigiano ad essere qualificato per le gare nazionali di scherma.
Un risultato che oltre ad attestare la qualità e la competenza personale rappresenta un riconoscimento per la crescita della scherma marchigiana. Uno sport sempre più apprezzato a Macerata per la professionalità dello staff a disposizione dei ragazzi: maestri, istruttori, preparatori atletici, tecnici e dirigenti.
La S.S. Maceratese 1922 annuncia due importanti novità in vista del derby Maceratese – Ancona, in programma domenica 26 ottobre alle ore 15:00 allo Stadio Helvia Recina “Pino Brizi”.
Grazie ai continui colloqui tra il presidente Alberto Crocioni e la Questura di Macerata, sarà possibile acquistare i biglietti anche direttamente allo stadio il giorno della partita, con vendita aperta fino alle ore 15:00, consentendo così ai tifosi locali di partecipare con maggiore facilità.
La notizia più attesa riguarda la riapertura della gradinata, accessibile al pubblico dopo diversi anni. Questa soluzione mette a disposizione ulteriori 500 posti e restituisce all’Helvia Recina una delle sue cornici più suggestive, aumentando la capienza dello stadio e migliorando l’esperienza per i supporter.
L’iniziativa testimonia l’impegno della società nel favorire la massima partecipazione dei tifosi, promuovendo un clima di entusiasmo e correttezza sportiva in occasione di un appuntamento storico per il calcio marchigiano.
Porto Recanati, 24 ottobre 2025 – Archiviata la sconfitta interna con Forlimpopoli, la SiConTe Attila Basket Porto Recanati è pronta a voltare pagina e a tuffarsi nel derby più sentito della stagione. Domenica alle 18:00, al PalaCingolani-Pierini di Recanati, gli uomini di coach Coen affronteranno la Svethia Recanati nel match valido per la quinta giornata del girone D di Serie B Interregionale.
Entrambe le formazioni arrivano all’appuntamento con identico bottino di 6 punti in classifica, frutto di tre vittorie e una sconfitta, alle spalle della capolista Civitanova. I leopardiani sono reduci dal ko esterno per 73-69 sul campo di Vasto, mentre gli adriatici hanno ceduto 58-68 al Pala Medi di Porto Recanati.
Un derby che promette spettacolo, intensità e forti emozioni, in un contesto dal profondo valore simbolico. Il palasport che ospiterà la sfida porta il nome di Attilio Pierini, figura indimenticabile della pallacanestro marchigiana e legame profondo tra le due città. Emozioni particolari anche per coach Coen e il suo vice Magrini, che in passato hanno vissuto momenti importanti proprio alla guida dell’USB Recanati.
Alla vigilia del match, ha parlato il playmaker arancio blu Michele Caverni, che ha presentato così la sfida: “È una partita diversa dalle altre, perché è un derby e si sente nell’aria. Dopo la sconfitta casalinga, vogliamo subito reagire: ci siamo allenati intensamente e sappiamo che sarà una gara difficile, perché anche loro arrivano da un ko e vorranno rifarsi. Sarà una battaglia”.
Sul percorso della squadra, Caverni aggiunge: “Siamo un gruppo nuovo e giovane. Le sconfitte fanno parte del processo di crescita, ma non devono toglierci fiducia. Nelle prime tre giornate abbiamo mostrato buone cose: dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare, restando concentrati sul nostro obiettivo”.
Infine, un pensiero al pubblico e al clima derby: “Ci aspettiamo un grande tifo, sia da parte dei recanatesi che dei nostri sostenitori. Sappiamo che molti verranno anche da Porto Recanati e avremo bisogno della loro spinta per dare tutto in campo”.
La SiConTe Attila Basket invita i propri tifosi a sostenere la squadra in questo appuntamento tanto atteso, nel rispetto e nella passione che da sempre contraddistinguono il basket marchigiano. Appuntamento a domenica 26 ottobre, ore 18:00, PalaCingolani-Pierini di Recanati.
Sarà una domenica speciale per la città di Macerata, che si prepara a vivere un nuovo, attesissimo derby con l’Ancona, assente da otto anni. In vista della sfida, il Picchio Podcast ha ospitato una vera leggenda del calcio biancorosso: Giovanni Pagliari, protagonista assoluto della Maceratese degli anni Ottanta e poi vincente anche da allenatore, simbolo di un calcio autentico, vissuto con passione e spirito di appartenenza.
La Maceratese non batte in casa l'Ancona da 44 anni, precisamente dalla stagione 1980/81. La partita terminò 2-1 con doppietta di Gazzani. Il campionato era quello di Serie C2 e in quella squadra giocava proprio Giovanni Pagliari.
“Abbiamo vissuto tanti derby con l’Ancona, ma quello con la Civitanovese rimane chiaramente il più sentito – racconta Pagliari –. Al Vecchio Dorico c’era sempre tantissima gente, ma a Macerata il clima era davvero speciale. Avevo 16-17 anni e in quelle domeniche lo stadio era una bolgia, con un entusiasmo davvero incredibile”.
L’ex attaccante ricorda con emozione gli anni d’oro del calcio biancorosso: “Erano altri tempi. Mi capita di rivedere vecchie foto e restare stupito: non solo nei derby, anche contro il Forlimpopoli c’erano diecimila persone allo stadio. Con Moreno Morbiducci formavamo una coppia perfetta: amici dentro e fuori dal campo, diversi per caratteristiche ma uniti da un’intesa straordinaria. Facevamo sognare la gente. Ho visto un paio di volte la Maceratese allo stadio quest’anno e devo dire che c’è una curva bellissima, un entusiasmo che non si vedeva da tempo e bisogna fare di tutto per non farlo affievolire”.
Oggi però il mondo del tifo è cambiato, spesso frenato da regole e restrizioni che ne limitano l’anima. “Sicuramente è cambiato il mondo del tifo. Prima c’era uno spirito più goliardico, oggi vediamo sempre più spesso restrizioni che non permettono alle tifoserie di vivere la partita. Il derby con la Civitanovese che passò alla storia con 12-13 mila spettatori sembra appartenere a un altro secolo. Oggi purtroppo il tifo, non dalle nostre parti, è diventato più violento, e la paura ha preso il sopravvento. È un peccato, perché il calcio dovrebbe essere una festa, al di là di chi vince o chi perde. Invece adesso questa è solo una chimera, un sogno".
Un legame, quello tra Pagliari e Macerata, che va ben oltre il campo: “Ho sempre sentito un affetto incredibile da parte dei tifosi. Ricordo ancora un bambino che pianse perché non potevo dargli la mia maglia dopo una partita con il Torino di Pulici e Graziani. Era un altro calcio, ma quell’amore non si è mai spento”.
Dopo gli anni a Macerata, Pagliari ha vissuto pagine importanti anche altrove: “A Perugia ho vissuto momenti indimenticabili, su tutti la doppietta al Milan di Baresi di fronte a 35mila persone. Ho ancora la cassetta, la custodisco gelosamente". Una doppietta che tra l’altro suscitò anche l’interesse del glorioso club rossonero, anche se poi la trattativa non si concretizzò. Nonostante questo Pagliari non ha rimpianti riguardo alla sua carriera: “Qualche sbaglio l’abbiamo fatto tutti, ma non ho rimorsi. Ho fatto 500 partite da giocatore e quasi 700 da allenatore: se mi lamentassi io, altri dovrebbero farlo molto più di me. Il calcio l’ho sempre vissuto con passione, ho avuto la fortuna di fare il lavoro che amavo. Lo auguro a tutti”.
L’unico nella storia della Maceratese ad aver vinto un campionato in biancorosso sia da giocatore che da allenatore. “Con Pino Brizi allenatore e i miei compagni, fra cui mi piace ricordare Augusto Sabbatini recentemente scomparso, formavamo un gruppo fantastico. Poi ho vinto anche come allenatore con Momo Mosca presidente e mio fratello direttore sportivo: era il primo anno che allenavo, Mosca mi affidò la squadra retrocessa a Cecina quasi per scommessa e vincemmo in maniera del tutto inaspettata. Un sogno. Alla domanda se è meglio vincere un campionato da giocatore o da allenatore risponde: “Da giocatore ero molto giovane e l’ho vissuta in maniera molto spensierata. Da allenatore la gioia è ancora più grande, perché vedi il tuo progetto prendere forma”.
Infine, uno sguardo al presente e al derby imminente: “Sono convinto che sarà una bella partita, dura per tutte e due. Chiaramente, vista la classifica, l’Ancona può permettersi di sbagliare, la Maceratese forse un po’ meno. Però la Maceratese che ho visto soprattutto nel secondo tempo con L’Aquila è una squadra più che viva”.
E chiude con parole che riassumono la sua storia: “Sono venuto a Macerata a quattordici anni, sono andato via a diciannove. Ho conosciuto persone che hanno segnato la mia vita: il maestro Seri, l'avvocato Nascibeni, Pino Brizi. Se ho vissuto la vita che sognavo lo devo soprattutto a loro. La vita è fatta di incontri, e se sei fortunato e sai sfruttarli bene puoi vivere il tuo sogno".
In vista della partita di calcio tra S.S. Maceratese 1922 e Ancona Calcio, in programma domenica 26 ottobre alle ore 15 allo stadio Helvia Recina “Pino Brizi”, la Polizia locale di Macerata ha emanato un’ordinanza per regolare la circolazione e la sosta nelle aree limitrofe all’impianto sportivo. I provvedimenti sono finalizzati a garantire sicurezza, ordine e agevolare l’afflusso e il deflusso delle tifoserie. Le modifiche entreranno in vigore a partire dalle ore 12:00 e resteranno attive fino al termine della manifestazione, salvo diverse disposizioni per esigenze di sicurezza.
Nel dettaglio, il piazzale Helvia Recina sarà interdetto alla sosta con rimozione forzata a partire dalle ore 12:00 per tutti i veicoli, eccetto quelli delle forze dell’ordine. A partire dalle ore 13:00 sarà vietato anche il transito, ad eccezione dei mezzi in servizio di polizia e soccorso. Via dei Velini sarà soggetta a divieto di sosta dalle 12:00 nel tratto compreso tra i civici 125/a e 151, mentre dalle 13:30 sarà vietato il transito all’intersezione con via Due Fonti, con la nuova bretella verso via Vittime delle Foibe e sulla traversa all’altezza del civico 130.
Per quanto riguarda la tifoseria ospite, i veicoli saranno posizionati lungo via dei Velini sul lato destro a scendere. Tre posti saranno riservati ai disabili nei pressi dell’ex bar “Le Monde”, subito dopo sarà destinata un’area agli autobus e successivamente il parcheggio alle autovetture. Tutti i veicoli dovranno essere rivolti verso Villa Potenza, in modo da facilitare il deflusso al termine della partita. La sosta sulla careggiata sarà consentita fino a trenta minuti dopo il fischio finale.
Via Panfilo sarà sottoposta a divieto di sosta con rimozione forzata dalle 12:00 fino a cessate esigenze, nei tratti tra i civici 5/a e 24 e tra i civici 32/a e 44. Dalle 14:00, salvo diverse disposizioni dell’Autorità di P.S., sarà vietato il transito a tutti i veicoli, eccetto autobus urbani, residenti, veicoli a servizio di disabili, ciclomotori, motocicli e utenti con motivazioni rilevanti per l’accesso alla via. Il tratto tra l’intersezione con via Due Fonti e piazzale Croce Verde sarà regolato a doppio senso di circolazione con senso unico alternato nella curva. Ai veicoli in uscita da via Panfilo sarà imposto l’obbligo di svoltare a destra all’altezza della scuola, mentre quelli che si immettono in via dei Velini provenienti dalla traversa all’altezza dell’armeria Ciccarelli dovranno anch’essi svoltare a destra.
Il piazzale Croce Verde sarà soggetto a divieto di sosta con rimozione forzata, eccetto i veicoli a servizio di persone con disabilità, dalle 12:00 fino a cessate esigenze, negli stalli sul lato destro rispetto alla direzione via Panfilo – via F.lli Palmieri. Sulla parte dell’area adiacente all’ex mattatoio sarà vietata la sosta a tutti i veicoli, eccetto ciclomotori e motocicli, dalle 12:00 fino al termine della manifestazione. Via Famiglia Palmieri sarà chiusa al transito con sbarramento, fatta eccezione per i residenti che devono accedere alle aree private dei civici dal 6 al 34, con direzione obbligatoria a destra verso piazzale Croce Verde per i veicoli in uscita.
All’intersezione tra via Vittime delle Foibe e contrada Fontezzucca sarà vietato il transito dalle 14:00 in salita verso Fontezzucca, eccetto veicoli di pubblica utilità, disabili con contrassegno, tifoseria locale e residenti. In contrada Fontezzucca, nella direzione del Circolo Tennis (via dei Velini 157/b), sarà vietato il transito dalle 14:00, con interdizione completa del collegamento con via dei Velini anche ai pedoni provenienti da entrambe le direzioni.
Per la tifoseria locale, sarà possibile parcheggiare in via Murri e nell’adiacente parcheggio Garibaldi. Infine, via dei Velini 138, nei pressi della Bocciofila XXIV Maggio, sarà soggetta a divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati dalle 12:00 fino a cessate esigenze e a divieto di transito dalle 13:30 fino al termine della manifestazione.
La Polizia locale invita i cittadini a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e, ove possibile, a evitare di transitare nella zona dello stadio durante le ore interessate dalla partita, per garantire la sicurezza e un corretto deflusso delle tifoserie.
Dopo le dichiarazioni del presidente Daniele Maria Angelini e del vicepresidente Massimiliano Guzzini in conferenza stampa (LEGGI QUI), è arrivata oggi la replica di Massimo Giulietti, ex direttore generale della Recanatese. In una nota, Giulietti ha voluto chiarire la sua versione dei fatti e ribadire la propria fiducia nel progetto, nonostante le sue dimissioni.
“Ringrazio Massimiliano Guzzini per avermi dedicato tanta attenzione e mi dispiace per la prematura chiusura del nostro rapporto sportivo – scrive Giulietti –. La sua ricostruzione è stata sicuramente puntuale e vera”.
L’ex direttore generale affronta alcuni punti specifici contestati: “È vero che avrei optato per un allenatore più esperto della categoria, e lo avevo posto come premessa quando conobbi il DT Cianni, che aveva tutt’altre visioni. È vero che già dal 7 agosto criticai diverse scelte fatte; non per niente il DT ha iniziato subito la ristrutturazione della rosa allestita. Infortuni a parte, a mio avviso c’è ancora da fare”.
Giulietti chiarisce anche la gestione amministrativa: “È vero che, d’accordo con il presidente Angelini, da subito declinai il compito di gestire la contabilità quando ancora pensavo che avrei svolto il ruolo assegnatomi. Un direttore generale, dopo aver redatto un bilancio previsionale e averlo posto all’approvazione della dirigenza, dovrebbe poi occuparsi della consequenzialità pratica. Altrimenti, perché si pagano commercialisti e consulenti del lavoro?”.
L’ex dirigente precisa poi la questione dei contributi economici: “È vero anche che il gruppo degli ‘stranieri’ – come mi sono definito io e il dr. Angelini – ha movimentato quasi tutta la cifra per la quale ci eravamo impegnati, dai 100 ai 150 mila euro. È vero inoltre che la gran parte della quota prodotta dai civitanovesi è ad appannaggio del dr. Angelini e mancano i possibili sponsor che avremmo potuto coinvolgere se il progetto sportivo allestito avesse avuto un contenuto vincente. La sport è coinvolgimento ed emozione, e l’assenza di risultati riduce l’appeal, soprattutto se i potenziali aderenti non sono autoctoni”.
Infine, Giulietti sottolinea la fiducia nella società e nell’ambizione della squadra: “Il CdA della Recanatese ha dimostrato in passato di avere risorse e capacità per competere anche nel professionismo. Questo è stato il punto di partenza che mi ha spinto a convincere il dr. Angelini ad accettare la sfida. Sono convinto che la Recanatese merita di restare in Serie D e che tempo ce n’è ancora per rimediare agli errori fatti. Auguro a tutti di raggiungere i successi rincorsi ed agognati”.
Montecassiano si prepara a vestirsi di rosa sabato 25 ottobre per la seconda edizione della “Camminata in rosa”, l’iniziativa promossa dal Comune di Montecassiano nell’ambito dell’Ottobre rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e alla salute della donna.
L’evento è organizzato in collaborazione con Cif Montecassiano, l’associazione Le OrchiDee Ets-Odv, il Macerata Nordic Walking Asd e l’Ordine regionale della professione di ostetrica. La manifestazione rappresenta un momento di unione tra cittadini, associazioni e istituzioni, con l’obiettivo di camminare insieme e riflettere sull’importanza della prevenzione.
La partenza è fissata alle 15.30 dalla pista ciclopedonale di Sambucheto, con ritrovo alle 15 nei parcheggi di via Don Lauro Cingolani e via Don Milani. Il percorso, pianeggiante e lungo circa otto chilometri, è adatto a tutte le età.
Durante la camminata è previsto un momento informativo curato dal chirurgo senologo Marco Romiti, che approfondirà il tema della diagnosi precoce e dell’importanza dell’informazione nella lotta al tumore al seno.
Al termine dell’iniziativa i partecipanti potranno godere di un ristoro offerto da Forno del Corso, Panificio Borghiani e Biondini Frutta, e riceveranno un piccolo omaggio realizzato dal Cif Montecassiano.
La partecipazione è libera, ma è gradita l’iscrizione al numero 320 7404643. Le offerte raccolte saranno devolute all’associazione Le OrchiDee Ets-Odv, che da anni sostiene le donne impegnate nella lotta contro la malattia.
«La Camminata in rosa – sottolinea l’assessore alla Cultura Ilaria Matteucci – è un’occasione per stare insieme, ma soprattutto per ricordare a tutti quanto sia importante la prevenzione. Come Amministrazione siamo particolarmente sensibili a queste tematiche: crediamo che iniziative semplici ma condivise possano avere un grande impatto sulla comunità. La nostra pista ciclopedonale è un valore aggiunto: rappresenta un percorso di salute e socialità, che unisce movimento fisico e benessere emotivo. Camminare insieme fa bene al corpo, alla mente… e al cuore».
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 23 ottobre, la Recanatese ha convocato una conferenza stampa per fare chiarezza dopo le dimissioni del direttore generale Massimo Giulietti (LEGGI QUI). A parlare sono stati il presidente Daniele Maria Angelini e il vicepresidente Massimiliano Guzzini, che hanno voluto ribadire la compattezza del consiglio d’amministrazione e la volontà di proseguire il progetto sportivo.
“Come CdA il messaggio è positivo – ha dichiarato Angelini –. Il ruolo di direttore generale era formalmente ricoperto da Giulietti, ma il percorso della Recanatese continua anche senza di lui. Guardiamo alle prossime due partite e poi faremo le valutazioni necessarie. Da parte mia c’è l’impegno massimo per il bene della società e per costruire un futuro solido”.
Guzzini ha sottolineato l’importanza di riportare serenità all’interno dell’ambiente giallorosso: “In momenti come questo gli strappi non aiutano. Da oggi la società osserverà un silenzio stampa di 15 giorni per concentrarsi esclusivamente sulla squadra”.
Massimiliano Guzzini ha poi ricostruito le ultime settimane, chiarendo alcuni passaggi relativi alla figura di Giulietti. “La sua lettera non era una vera e propria comunicazione di dimissioni, ma conteneva riflessioni e criticità. Avevo chiesto un confronto diretto, che però non c’è stato, e questo mi ha lasciato amareggiato. Giulietti ha sostenuto di non poter svolgere pienamente il ruolo di direttore generale, ma la nostra disponibilità al dialogo era totale”.
Nel corso dell’incontro, Guzzini ha ripercorso anche le tappe della ripartenza estiva del club: “A metà giugno eravamo pronti a riconsegnare le chiavi al sindaco, ma poi abbiamo deciso di ripartire, aggregando risorse e individuando una nuova guida. Il budget approvato è stato inferiore a quello dello scorso anno, e questo ci ha portato a operare con maggiore attenzione sul mercato. L’obiettivo condiviso dal CdA era mantenere la categoria, ma già ad agosto si erano manifestate divergenze con Giulietti”.
Sul piano operativo, la gestione economica e finanziaria resta affidata ad Angelo Camilletti, figura storica della società. “Il direttore generale deve essere operativo – ha aggiunto Guzzini –. Il passaggio di consegne tra Camilletti e Giulietti non era fattibile per motivi di competenze. Inoltre, a fronte dell’impegno di reperire 150mila euro di contributi, nessuna risorsa è arrivata. Da qui la decisione di ridefinire alcune quote interne”.
A chiudere la conferenza è stato il presidente Angelini, che ha voluto rassicurare l’ambiente giallorosso: “I tifosi devono sapere che la Recanatese va avanti. Non verrà nominato un nuovo direttore generale: lavoreremo in sinergia per garantire continuità e stabilità”.
Potrebbe essere Gabriele Tittarelli il nuovo innesto offensivo della Civitanovese. L’attaccante classe 1994, in uscita dalla Jesina, è il principale obiettivo del club rossoblù, che punta a chiudere l’accordo nelle prossime ore per averlo già a disposizione nella trasferta di domenica contro il Chiesanuova.
Per Tittarelli si tratterebbe di un ritorno: era stato infatti tesserato dalla Civitanovese nell’estate del 2020, ma la stagione di Promozione 2020/21 venne interrotta prematuramente a causa della pandemia.
Sul taccuino del dg Paolo Pochetti ci sarebbero anche i nomi di Filippo Papa (classe 1999, Chiesanuova) e Antonio Solmonte (classe 2005, Fermana). L’obiettivo è quello di consegnare al tecnico Daniele Marinelli un centravanti affidabile entro domenica, visto che Handzic dovrà scontare due giornate di squalifica.
Il bosniaco sarà dunque assente nella delicata sfida di Chiesanuova, insieme a Cahais (squalificato per un turno), Franco e probabilmente Luciani. Una gara dal sapore speciale per lo stesso Tittarelli, che proprio con il Chiesanuova — sua ex squadra — si mise in grande evidenza tre stagioni fa, vincendo la classifica cannonieri con 16 gol.
La partita di domenica rappresenta uno scontro diretto cruciale: le due formazioni condividono l'ultimo posto in classifica con 3 punti, e un risultato negativo potrebbe complicare ulteriormente il cammino di entrambe.
L’Anthropos di Civitanova Marche è ormai sinonimo di eccellenza in tutti i campi. Un’ulteriore conferma è arrivata domenica 19 ottobre alla XII Palermo International Half Marathon, valida Campionato Italiano Assoluto di Mezza Maratona FISPES.
Alla kermesse il sodalizio marchigiano Anthropos era presente con Michele Baldelli e la sua guida Simone Cecchini, entrambi di Pesaro, che al termine di una grande gara hanno conquistato il titolo nazionale categoria T11 con il tempo di 1:27.58, valido come nuovo primato italiano migliorando di 13 secondi il precedente.
In simultanea, nei giorni 17,18 e 19 ottobre, a Pescara, sono andati in scena i Campionati Italiani di Calcio a 5 della FISDIR. Alla kermesse nazionale Anthropos era presente con tre squadre, una per ciascun livello, composte dai seguenti giocatori: Squadra Open: Adolf Agyemang, Edoardo Alfonsi, Gianluca Barile, Davide Cesini, Marco Facchino, Federico Mei, Gianluca Rendina, Davide Villanova; Squadra C21: Alex Cesca, Alessandro Di Giammatteo, Alessandro Greco, Matteo Longarini, Emanuele Malavolta, Davide Moriconi, Andrea Rebichini e Samuele Stortini; Squadra promozione: Riccardo Cecconi, Marco Di Chiara, Dennis Fioretti, Michael Loscocco,Alessandro Mattei, Francesco Nocelli, Paulo Emilio Savorelli e Luca Sbrolla.
Al seguito gli allenatori Augusto Brasili, Fabio Coluccini, Andrea Croia, Francesco Marchetti e Marco Minoliti oltre agli assistenti Blandino Belletti e Tommaso Fiorentini. Dopo una intensa tre giorni di gare, i portacolori dell’Anthropos sono riusciti a salire due volte sul podio conquistando il terzo posto con la squadra open e la squadra promozione. Belle e convincenti le prestazioni dei ragazzi di tutte le nostre rappresentative che per la prima volta si sono cimentate in un torneo nazionale di calcio a 5.
Il presidente Nelio Piermattei: “Era per noi una prima volta e non avevamo particolari obiettivi sportivi e di risultato. Importante era conoscere l’ambiente e il livello, ma soprattutto far passare belle giornate di socializzazione e sport a ragazzi, allenatori e familiari. Il calcio è una disciplina ideale sotto questo aspetto”.
Domenica, a distanza di otto anni dall’ultima volta, lo stadio Helvia Recina “Pino Brizi” tornerà a ospitare il derby Maceratese–Ancona, valido per la nona giornata del girone F di Serie D. Una sfida dal fascino antico, che torna a scaldare gli animi dei tifosi biancorossi e dorici, pronta a richiamare una cornice di pubblico d’altri tempi. Il calcio d’inizio, inizialmente previsto per le 14:30, è stato posticipato alle 15:00, mentre la Maceratese ha indetto la “giornata biancorossa”, con la conseguente sospensione della validità degli abbonamenti.
La prevendita è iniziata lunedì con due giorni di prelazione riservata agli abbonati della Curva Just, che hanno potuto acquistare fino a due biglietti ciascuno. Da oggi, mercoledì, è invece aperta la vendita libera per tutti i settori. Chi vorrà assistere al ritorno di questa storica sfida dovrà affrettarsi: come comunicato dalla società, il botteghino rimarrà chiuso il giorno della partita. I biglietti saranno acquistabili entro venerdì alle 19:00 sul sito Vivaticket, oppure entro sabato alle 20:00 alla Tabaccheria Monachesi di via dei Velini. Fino a venerdì alle 18:00 sarà inoltre possibile acquistare i tagliandi presso la segreteria dello stadio dei Pini.
La Maceratese arriva al derby desiderosa di riscattare la sconfitta di Notaresco, con la consapevolezza di dover affrontare una delle formazioni più solide del girone. L’Ancona, seconda in classifica con 19 punti, insegue la capolista Ostiamare (24) e finora ha conosciuto la sconfitta solo alla prima giornata, proprio contro i laziali. Da allora, i dorici hanno collezionato 6 vittorie e un pareggio. La Maceratese, invece, si trova a quota 9 punti frutto di 3 vittorie e 5 sconfitte in 8 giornate.
Giornate movimentate anche sul fronte mercato: la dirigenza è al lavoro per rinforzare l’attacco con un centravanti di peso e affidabilità realizzativa. In cima alla lista dei desideri c’è Jonathan Ciabuschi dell’Atletico Ascoli, che però deve ancora rescindere il contratto con i bianconeri. Restano calde anche le piste che portano a Francesco Casolla (Sammaurese), Davide Rosso (Nocerina) e Marko Maletic, trentenne bosniaco con esperienze in Italia tra Renate, Virtus Francavilla, Nardò e Acireale.
Nel frattempo, mister Possanzini prepara la squadra con l’obiettivo di recuperare alcuni infortunati. Contro il Notaresco erano assenti diversi titolari: possibile il rientro dell’esterno offensivo Neglia, mentre resta in dubbio De Angelis. Out i difensori Marchegiani e Pazzaglia. Il capitano Lucero, vittima di fratture non scomposte al naso dopo uno scontro di gioco, dovrebbe essere regolarmente in campo con una maschera protettiva, mentre Morganti tornerà a disposizione dopo aver smaltito l’influenza.
L’Ancona, impegnata oggi pomeriggio in Coppa Italia contro l’Atletico Ascoli, ha conquistato la qualificazione agli ottavi grazie al successo per 1-0 firmato da Zini all’85’. Nel prossimo turno i dorici affronteranno il Valmontone. Per il derby, però, mister Maurizi dovrà rinunciare a due pedine importanti: il grande ex Daniel Kouko, fermato da un infortunio muscolare al flessore della coscia sinistra, e il capitano Luca Gelonese, squalificato per due giornate dopo l’espulsione rimediata contro l’Unipomezia.
Domenica, quindi, l’Helvia Recina si vestirà di biancorosso per accogliere di nuovo una partita che trascende la classifica e riaccende la memoria collettiva di due piazze dalla grande tradizione Un derby che torna dopo otto anni e che promette emozioni, passione e una cornice di pubblico degna dei tempi migliori.