Impresa della Climacalor San Severino che espugna il Palavirtus di Macerata di misura, svettando per un solo ma prezioso canestro (74-72) nonostante giocasse con la miseria di sette effettivi a causa delle note squalifiche per i fatti post derby con la Vigor Matelica ed per i recenti infortuni.
«Siamo partiti male – è l’analisi del diesse biancorosso Gabriel Cingolani -, subendo un parziale di 10-2 e difendendo a zona per la necessità di tentare di risparmiare energie e per non caricarci di falli avendo la panchina corta, ma da lì in poi abbiamo disputato una gara costantemente con il coltello fra i denti, difendendo forte, proiettandoci spesso in ficcanti contropiedi e tirando con buone percentuali dalla media distanza e dall’arco. Menzioni speciali per super Sorci, capace di restare sul parquet per 40 minuti di fila ed al contempo mortifero da dietro l’arco e per Samuele Vissani, il quale ha disputato una partita da vero elemento d’esperienza, sia in attacco che in difesa, Una figura, la sua, di cui abbiamo decisamente bisogno nelle due fasi. Grazie al vantaggio accumulato nel primo quarto (+10, ndr) siamo riusciti a resistere, nonostante a 3 minuti dal suono dell’ultima sirena ci siamo ritrovati a rincorrere, sotto di 5 lunghezze. Abbiamo rimesso il muso davanti con l’esperienza e con un gran lavoro di squadra, cosa di cui non potevamo fare a meno avendo l’organico ridotto. È stata una vittoria che ci infonde decisamente fiducia perché ottenuta a spese di un avversario che meriterebbe più punti in classifica ed in vista della seconda trasferta di fila di sabato prossimo, sul parquet di Ascoli».
Fra le note liete del match di Macerata per la Climacalor c’è il ritorno di capitan Cruciani, tornato a dare una mano ai suoi compagni nel momento del bisogno dopo l’iniziale volontà di staccare con il basket giocato, la verve di Tiranti, autore di 19 punti e la convocazione di Mattia Romitelli, classe 2009, nipote di Samuele Vissani. Insomma, zio e nipote sul parquet in un mix coinciso con il successo. «Da sottolineare – conclude con il sorriso Cingolani – il “premio” per la vittoria di Macerata da parte dell’ex diesse e attuale dirigente Guido Grillo, che aveva promesso un giro pizza a sue spese all’Lk Ristoro. Promessa mantenuta!». Alla prossima… pizza!
CUS MACERATA-CLIMACALOR SAN SEVERINO 72-74
CUS MACERATA: Mandozzi, Pezzotti 5, De Marco 5, Santinelli 2, Del Nibletto 17, Rossi 16, Ambrogi 7, Naspi 6, Luciani 5, Palmieri 6, Mengarelli 3, Ballini ne.
All. Sparapassi
CLIMACALOR: Magnatti 5, Cruciani 5, Potenza 2, Romitelli n.e., Corvatta, Tiranti 19, Pettinari n.e., Vissani 20, Sorci 23, Cantani n.e.
All. CampetellaNOTE: parziali: 17-27/24-20/19-16/12-11; progressivi: 17-27/41-47/60-63/72-74; uscito per 5 falli Potenza (Climacalor)
Add. stampa Luca Muscolini
La Grottini Team Recanati ASD è stata insignita della Stella d'Oro al Merito Sportivo, la più importante onorificenza del CONI. Nella cornice del Teatro Filarmonica di Macerata, il Presidente Coni Marche Fabio Luna insieme al Delegato Coni Macerata Fabio Romagnoli nonché Presidente della Fidal Marche consegnano alla delegazione recanatese guidata dal Vice Presidente Andrea Carpineti, insieme a Franca Tubaldi (Allenatrice), Melissa Mogliani Tartabini (Campionessa Italiana nei 60m indoor e 100m categoria Allieve) e l’Assessore allo Sport del Comune di Recanati Maurizio Paoletti la Stella d’Oro al Merito Sportivo con la seguente motivazione: “Per il costante impegno profuso con passione per la promozione dell’atletica leggera”.
Possono beneficiare di questa benemerenza le società sportive con almeno 50 anni di affiliazione continuativa, che si sono distinte per meriti sportivi e promozionali. La Grottini Team Recanati ASD nasce nel 1962 da un ramo del CSI Recanati, guidata da Giovanni Tanoni e Romano Tordelli, che portano subito il talento Nicola Tubaldi al titolo di campione italiano nella categoria allievi nei 600m.
Da allora 10 i presidenti che si sono alternati, sviluppando un movimento podistico di eccellenza e trasferendo decennio dopo decennio la passione di questo sport a tanti giovani recanatesi e non solo. L’albo d’oro della società vanta risultati eccellenti: 1 campione del mondo a squadre, 1 campione europeo a squadre, 1 medaglia europea, 4 medaglie europee a squadre, 41 maglie azzurre, 29 campioni italiani, 3 titoli italiani a squadre, 3 record italiani, 32 record regionali, 448 titoli regionali.
Tanti gli eventi organizzati negli anni, dal Trofeo Rione di Castelnuovo, al Campionato Italiano di Società A2 presso lo Stadio Nicola Tubaldi, al Campionato Italiano di Mezza Maratona Femminiel al Meeting Nazionale Città di Recanati in pista, oltre alle più recenti manifestazioni: Conero Running, Ultramaratona del Conero e 6alle6.
“Questa Stella è di tutti noi, è di chi ha dato il via a questa fantastica avventura 62 anni fa e di chi ancora oggi dedica energia per farla brillare. Un orgoglio per chi ogni volta scende in pista con la nostra canotta. Grazie” è il commento di Andrea Carpineti. Assente più che giustificato il Presidente Paolo Bravi, che insieme a Silvia Luna sta vestendo proprio in queste ore la maglia azzurra in occasione del Campionato Mondiale della 100km: “Sono cresciuto in questa società come atleta e con orgoglio oggi ne sono Presidente. Se oggi il CONI ci ha insignito di questa benemerenza è perché oltre a tanti risultati portiamo avanti con passione i principi dell’atletica leggera a Recanati”.
La partita tra Aurora Treia e Azzurra Sbt, valida per la 14ª giornata del campionato di Promozione girone B, è stata sospesa a causa di un infortunio che ha colpito il direttore di gara, il signor Ciro Santoro della sezione di Pesaro. L'incidente si è verificato al minuto 23 del secondo tempo, quando il fischietto ha accusato un infortunio muscolare che gli ha impedito di proseguire il match.
Al momento della sospensione, il punteggio era di 1-2 in favore dell'Azzurra Sbt. Nonostante un tentativo da parte di Santoro di continuare a dirigere la gara, le sue condizioni fisiche non gli hanno permesso di farlo, costringendo quindi l'arbitro a fermare definitivamente la partita.
La gara è stata rinviata a data da destinarsi. Si aspetta ora la decisione della lega per capire quando verrà recuperata.
Il Chiesanuova ha ufficializzato l'ingaggio del centrocampista Nicolas Sfasciabasti. Giovanissimo, classe 2005, era appena entrato nell'elenco degli svincolati dopo aver iniziato questa stagione calcistica nell'Eccellenza umbra, con la maglia del Pietralunghese.
Per lui si tratta di un ritorno nella massima categoria marchigiana. Sfasciabasti è ben conosciuto dagli sportivi del territorio essendo cresciuto nell'Academy Civitanovese ed avendo poi giocato nel Valdichienti Ponte (diventato Sangiustese VP).
Il giocatore ha già preso parte agli allenamenti di mister Mobili e sarà a disposizione per la trasferta di domenica ad Urbania. Viste le numerose assenze in mediana, è più che probabile un suo impiego dal primo minuto. Di certo Sfasciabasti, utilizzabile come fuoriquota, sarà utile alla causa biancorossa grazie al suo dinamismo.
Grande attesa per la sfida tra Civitanovese e Fermana, in programma domenica 8 dicembre alle 15:00 al Polisportivo di Civitanova Marche. La gara, che promette spettacolo sul campo, si accompagna a scelte organizzative precise, tra cui l'obbligo di acquistare i biglietti esclusivamente in prevendita, una misura adottata per garantire una gestione più ordinata dell'evento.
Per assistere alla partita, i tifosi potranno scegliere tra diverse soluzioni, ma a destare qualche perplessità è il costo dei biglietti, soprattutto in alcuni settori dello stadio. La tribuna centrale, infatti, avrà un prezzo di 27 euro, senza riduzioni previste. Per la tribuna laterale e il settore ospiti il costo sarà di 13 euro, con una tariffa ridotta di 8 euro per donne e bambini. Per la curva, il prezzo è fissato a 12 euro, sempre con riduzioni a 8 euro per le fasce agevolate. Non è la prima volta che le decisioni sui prezzi allo stadio fanno discutere in casa Civitanovese. Anche in estate i costi elevati degli abbonamenti avevano creato non poche polemiche, che avevano indotto poi la società a rivederli.
Non mancano le limitazioni per motivi di sicurezza: i residenti nella provincia di Ascoli Piceno non potranno acquistare biglietti per nessun settore dello stadio. Una decisione che mira a prevenire eventuali criticità ma che inevitabilmente esclude una parte di pubblico interessato alla gara. Con la gara fra Termoli e Sambenedettese verso il 3-0 a tavolino in favore dei rossoblù, si era infatti ipotizzato un arrivo in massa da parte della tifoseria sambenedettese, gemellata con quella civitanovese e divisa da un'accesa rivalità da quella fermana. Ipotesi dunque tramontata.
I biglietti per il settore locale potranno essere acquistati online tramite il circuito Ciaotickets o presso rivenditori autorizzati come la Tabaccheria Frenquelli Angelo Enea e la Ricevitoria Lucky Point a Civitanova. Saranno inoltre disponibili presso la Bocciofila Comunale, il Tiro a Volo Cluana e, negli orari stabilità, direttamente al Polisportivo Comunale venerdì 6 dicembre e sabato 7 dicembre. Per il settore ospiti, sono stati messi a disposizione 950 posti, con prevendita attiva fino alle ore 19:00 di sabato.
La società invita tutti i tifosi, sia locali che ospiti, ad accedere con anticipo allo stadio per evitare lunghe code. Nonostante alcune difficoltà logistiche ed economiche, la partita si preannuncia come uno spettacolo imperdibile, sia in campo che sugli spalti.
La Civitanovese accoglie un nuovo portiere: si tratta di Matteo Raccichini, classe 2000, che si unisce alla squadra rossoblù per la stagione in corso. Il giovane estremo difensore, cresciuto nel Settore Giovanile della Sambenedettese, ha poi proseguito la sua carriera nella Primavera del Genoa, prima di tornare alla Sambenedettese in prima squadra.
Raccichini ha accumulato esperienza importante anche in Serie D, con il Campobasso, dove ha vinto il Campionato, per poi affermarsi in Serie C con la stessa squadra. Negli ultimi dodici mesi, il portiere ha militato con il Foggia e la Correggese, per poi iniziare la stagione corrente con il Monturano.
Con il suo arrivo, la Civitanovese rinforza la propria porta, puntando su un portiere dalle indubbie qualità e con una solida esperienza nelle categorie superiori. Un acquisto che aggiunge ulteriore competitività al team e promette di contribuire al raggiungimento degli obiettivi stagionali.
Con la conclusione del mese di novembre, è andata in archivio l'annata agonistica e grazie a diverse vittorie e numerosi podi, il Centro Nuoto Macerata si è confermato quale terza società migliore delle Marche.
Un piazzamento di pregio conseguito anche grazie alle performance di Roberto Ripani che ha disputato il circuito Paratriathlon anche quest’anno con risultati di rilievo, confermandosi in tre occasioni ai piedi del podio.
Il terzo posto regionale gratifica il Centro Nuoto Macerata anche perchè la sezione nel contempo si è allargata e ormai conta 20 atleti Age Group e sta guardando al futuro con altri giovani da inserire.
Gli atleti del CNM hanno gareggiato coprendo tutte le distanze. Specialista assoluto dello Sprint è stato Enrico Ribichini, classe M5 veterano che ha fatto uno straordinario en plein salendo sul podio in tutte le 5 gare disputate. Per lui 3 primi posti, un secondo e un terzo posto! Le vittorie sono arrivate sia nel duathlon di Tolentino con cui ha aperto la stagione, che nel triathlon di Senigallia e Piediluco.
Sulla scia di questi risultati si è collocato il giovane S1 Francesco Marconi che ha festeggiato ben 4 i podi e la perla di aver vinto l’Eaglexman Olimpic, gara estrema su distanza atipica che si è svolta nella splendida cornice del Gran Sasso in Abruzzo. Stakanovista Simone Leoni (M3), protagonista anche ai Campionati Italiani di Cervia e eccellente a Foligno cogliendo il 3° posto nel duathlon sprint. Un'altra medaglia è arrivata dal settore femminile con Lorena Sgariglia, seconda al triathlon sprint di Civitanova.
Nel triathlon, oltre alle specialità veloci che sono lo Sprint e l’Olimpico, ci sono anche le lunghe distanze ovvero il Triathlon medio 70.3 e l'Ironman. In questa stagione la partecipazione del team biancorosso all’unico evento IM che si disputa in Italia è stata straordinaria: 7 atleti hanno preparato l’intera stagione per poter prendere parte all’Ironman Italy Emila Romagna (3000 partecipanti da tutto il mondo). C'erano Mattia Baldoni, Luca Carancini, Franco Pallocchini, i fratelli Alessandro e Marco Peca, Stefano Wosz. Hanno completato il ricco circuito con gare importanti Matteo Angelozzi, Mauro Borghiani, Francesco Callarelli, Matteo Carnevali, Daniele Felicioli e Riccardo Olive.
Infine hanno debuttato nella triplice disciplina, con i colori del Centro Nuoto Macerata, Manuele Battistelli, Edoardo Domizi, Vittorio Fiorani e Marco Peca.
La palleggiatrice Safa Allaoui è una nuova giocatrice della CBF Balducci HR: la giovanissima e talentuosa regista, toscana di Livorno e classe 2006 per 183 cm di altezza, arriva in arancionero completando così il reparto dopo la partenza di Federica Braida. Cresciuta nel prestigioso settore giovanile del Volleyrò Casal De Pazzi, con cui ha disputato prima il campionato di Serie B2 e poi di B1 fino alla scorsa stagione, Safa Allaoui può anche vantare diversi anni di esperienza con la maglia azzurra delle varie Nazionali giovanili.
In azzurro, infatti, la neo regista arancionera ha vinto l’Europeo Under 17 nel 2022, guadagnando anche il titolo di Mvp del torneo e quello di miglior palleggiatrice, e recentemente (nello scorso gennaio) il Torneo Wezva con la Nazionale Under 20, anche qui conquistando il riconoscimento di miglior palleggiatrice della competizione internazionale che qualifica agli Europei di categoria. Safa Allaoui ha raggiunto nella giornata di oggi Macerata ed è già a disposizione del tecnico Valerio Lionetti, vestirà la maglia numero 5.
“Sono orgogliosa di entrare a far parte di un progetto del genere – dice Safa Allaoui appena arrivata in arancionero – Non ho riflettuto tanto dopo la proposta della CBF Balducci HR ed ho subito accettato, perché ho sempre sentito parlare bene del Club, mi aspetto dunque ti trovare davvero un bell’ambiente. Sarà il mio primo campionato di Serie A2 e sono entusiasta di cominciare in una realtà importante come Macerata. Il mio obbiettivo è quello di migliorare, di crescere e di dare sempre il massimo in campo e per la squadra e penso che qui sia il posto giusto per iniziare. Ringrazio la società e il coach per l’opportunità che mi è stata data. Non vedo l’ora di conoscere tutti e di iniziare”.
"Non è sicuramente una partita uguale alle altre, ma è anche giusto che sia così. La vivrò con emozione e adrenalina, ma dando giusto peso alle cose. Parliamo pur sempre di calcio. Torno in quello stadio a testa alta e con la consapevolezza di poter guardare tutti negli occhi". Così Michele Paolucci parla alla vigilia del derby tra Civitanovese e Fermana che andrà in scena al Polisportivo domenica 8 dicembre alle ore 15:00, ai fini della quindicesima giornata del girone F di Serie D.
Una sfida dai mille significati, ancor di più per l'attuale direttore sportivo canarino che sino allo scorso anno - sul prato verde - è stato un simbolo rossoblù trascinando i compagni da leader e da capitano ad una doppia promozione. Ora la sua vita è cambiata, ed il calcio lo vede da dietro la scrivania. E lontano da Civitanova.
Nel corso dell'intervista, Paolucci ha confermato il completamento dell'operazione Samuele Barchi, terzino sinistro che andrà ad arricchire la rosa della Fermana, in un ruolo rimasto scoperto: "Viene da un anno e mezzo di Serie D con il Termoli - ha spiegato -. Abbiamo incontrato il ragazzo domenica e ci ha fatto un'ottima impressione. È giovane, ma motivato. In quel ruolo avevamo una carenza dovuta all'infortunio di Casucci".
Michele, arrivate a questa sfida in un buon momento dopo tre risultati utili consecutivi. Qualche settimana fa avevi messo i giocatori di fronte alle proprie responsabilità, sono arrivate le risposte che ti attendevi?
"Da alcuni componenti della rosa sì, ma sappiamo che c'è ancora necessità di aggiustare questa squadra. Una conseguenza logica dopo aver fatto il mercato estivo in soli dieci giorni con un budget inferiore a quello di tantissime altre squadre. Penso, in ogni caso, che i 14 punti che abbiamo conquistato sul campo non rispecchino il valore della Fermana. Eccetto un paio di occasioni, ci siamo sempre giocati la partita alla pari con tutti, creando tantissimo. Sul campo si sono spesso ripetuti gli stessi errori. Non è un caso, bensì è un sintomo di problemi che dovremo andare a risolvere con il mercato di riparazione, secondo quelle che sono le nostre possibilità. Dovremo operare in maniera mirata, stando anche attenti alle finanze ma con l'obiettivo di rinforzarci. Ci saranno a breve altre novità".
In merito alla partita di domenica, si tratta di un derby dall'importanza capitale. È un vero e proprio scontro salvezza, quanto sono pesanti i punti in palio?
"In classifica noi e la Civitanovese abbiamo gli stessi punti, sebbene arrivati con percorsi diversi. Domenica sarà una partita fondamentale, ci sarà tantissima pressione. Sono orgoglioso di poterne far parte, è il bello di questo lavoro".
Ti senti di esprimere un giudizio sull'approccio alla categoria della tua ex squadra?
"Non mi compete, ma posso dire di aver lasciato a Civitanova tanti amici. Stanno affrontando un campionato tosto, la classifica è molto corta. In questo momento della stagione è tutto relativo".
Come sta andando la tua nuova avventura da direttore sportivo? Cosa cambia rispetto a quella da calciatore?
"Le differenze sono abissali perché quando fai il calciatore vai al campo 2-3 ore, poi finito, e torni a casa. Per fare bene questo mestiere devi essere una persona credibile. Un dirigente deve sempre avere i nervi saldi. Non ci può essere spazio per l'ego, bisogna essere concilianti e magari saper far finta di non vedere o sentire certe cose. Qui a Fermo ho instaurato rapporti personali, oltre che professionali, che mi danno ancora più senso di responsabilità. Sono convinto che raggiungeremo l'obiettivo finale".
Il campo ti manca?
"Se ti dicessi di no direi una bugia, però, mi piace anche la scrivania. Ogni tanto quando i ragazzi si allenano mi porto dietro la palla e le faccio qualche carezza" (ride, ndr).
Un'ultima cosa, tornando alla tua esperienza con la Civitanovese. Secondo te poteva finire diversamente?
"L'unica cosa che posso dire è che me ne sono andato con la consapevolezza di aver sempre e solo detto la verità. In questo momento il passato non mi importa, sono molto concentrato e molto orgoglioso del presente e della possibilità che mi è stata data. Sto lavorando ogni giorno per fare del mio meglio e per far sì che a fine anno si raggiunga l'obiettivo, a livello di squadra, societario e anche personale. Credo che sia l'unica cosa che conta, poi il resto sono tutte chiacchiere. E le chiacchiere se le porta via al vento".
Alessandro Tifi è il nuovo presidente della Sef Macerata. Questo il responso delle elezioni svolte nei giorni scorsi nella sede della società di atletica leggera master, che hanno portato al voto 45 soci.
Il nuovo presidente, che prende il testimone da Maria Pia Luchetti che per quattro anni è stata alla guida della compagine sportiva, sarà affiancato dal nuovo Consiglio direttivo composto da Carlo Carletti, Bruno Dezi, Aldo Pallotta, Emanuela Stacchietti, Alberta Zamboni e Paola Zerbini.
Durante le prime riunioni del nuovo Cda saranno assegnati i diversi ruoli che ogni consigliere andrà a ricoprire per un’efficace gestione della società e dell’attività agonistica. La Sef Macerata (Società Educazione Fisica), come noto, è una società di atletica leggera nata nel 1947 che oggi milita nella categoria Master e ad oggi conta circa 50 atleti tra donne e uomini suddivisi in varie categorie dai 35 anni in su.
Una società in crescita dove alla passione per l’atletica leggera si affianca un sentimento di stima e amicizia che lega i tesserati a dimostrazione che lo sport agonistico può essere praticato a tutte le età per trarre un sano beneficio per la salute del corpo e della mente.
Altro addio in casa Tolentino. Dopo quello di Barilaro, si dividono consensualmente le strade anche con Stefano Naddeo. Dopo un avvio in sordina, l'esterno offensivo era finito un po' fuori dai radar di mister Passarini. Questo avrà sicuramente influito sull'interruzione del rapporto.
"Un ringraziamento speciale a Stefano, da parte di tutta la società e in bocca al lupo per il futuro!". Così il club cremisi ha salutato il suo giocatore, autore di due reti in Coppa Italia Eccellenza.
Tolentino in apprensione anche per il proprio difensore Tomassetti, che è stato costretto a saltare la partita con la Sangiustese per infortunio. Per lui si teme una pubalgia, che potrebbe tenerlo lontano dai campi per un po'. Con il suo baluardo difensivo ai box e gli addi di Barilaro e Naddeo, ci si attende una risposta sul mercato da parte del club cremisi.
La Cucine Lube Civitanova rispetta il copione della vigilia nell’ultima fatica prima del Mondiale per Club e ipoteca il passaggio ai quarti di finale della Challenge Cup. Sotto rete in orario da aperitivo, gli uomini di Giampaolo Medei passano in Serbia chiudendo i giochi entro l’ora di cena e superando i padroni di casa della volitiva OS Karadjordje Topola in tre set (18-25, 20-25, 16-25). Il match contro la settima forza del massimo campionato serbo scorre senza sorprese. Capitan Fabio Balaso e compagni gestiscono la gara, sempre al comando del gioco, con la possibilità di ruotare la formazione nel finale e dosare le energie del gruppo.
La resistenza del team serbo dura poco. Messa in seria difficoltà dal servizio dei biancorossi, la squadra di casa non riesce a imbastire una ricezione sufficiente a contrattaccare. Majstorovic prova a dare uno scossone in posto 2 con l’innesto di Steele dal secondo set, ma la Lube è padrona del campo: quasi il 60% di positività nelle offensive, 8 ace, 7 muri e una ricezione praticamente mai a rischio. Top scorer del match Lagumdzija e Gargiulo, entrambi con 9 punti, tra i migliori dell’incontro insieme a un Barthelemy Chinenyeze sul pezzo.
Anche se il match di ritorno, in programma giovedì 19 dicembre (ore 20.30), sulla carta sembra poco più di una formalità, in casa Lube il diktat non cambia. La squadra penserà alla propria metà campo dando tutto in partita. Ora testa al Mondiale per Club.
LA GARA - Lube in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Rimasto in Italia Orduna, fermo da qualche giorno per un risentimento muscolare.
Padroni di casa schierati dal tecnico Neven Majstorovic, ex libero della nazionale serba, con Sormaz in cabina di regia e Macesic bocca da fuoco, Bekric e Bosnjak in banda, Radovic e Vemic al centro e Milovic libero,
La Lube si trova di fronte una squadra organizzata e in grado di tenere il punto a punto, almeno nelle fasi iniziali, trascinata da Bekric. L’iniziativa è sempre dei biancorossi, bravi a controllare il gioco con un break di vantaggio (10-12) e a centrare o strappo che indirizza il parziale (12-17) grazie anche alle offensive di Bottolo (4 punti con un ace e il 60% in attacco) e Lagumdzija (4 punti con il 57% in attacco). I padroni di casa si sfaldano (14-21). Partenza diesel di Loeppky, che però si mette in evidenza a muro. Finale di set dopo 21 minuti senza patemi (18-25). Biancorossi bene in attacco e ricezione.
Il secondo set si apre sulla falsariga del precedente. Il pubblico di casa sussulta per il vantaggio interno firmato dallo statunitense Steele (7-6), che grazie ai suoi 6 punti (67%) vivacizza l’attacco dei locali innalzandolo a un tutt’altro che scontato 59%. Nell’azione successiva, il muro biancorosso gela l’arena. Il canovaccio non cambia e i riflettori sono per la Lube (10-14), con un ottimo contributo anche di Gargiulo in attacco (4 punti). La formazione di Medei non rallenta, ma mette il turbo dai 9 metri e aggredisce i palloni senza risparmiarsi (15-22), con Lagumdzija che firma 1 dei 4 ace di squadra nel parziale e mette a terra 3 palloni su 3. Balaso e compagni impiegano due minuti di più per chiudere il secondo set con lo stesso atteggiamento autoritario (20-25).
Gli uomini di Majstorovic accusano il colpo e alzano bandiera bianca prima del tempo (4-13). Boninfante nasconde il pallone agli avversari e serve con grande maturità tattica tutti gli effettivi. La formazione cuciniera cammina sul velluto confermando un divario tecnico importante, con la consapevolezza di un finale in discesa (10-19). Medei regala aria internazionale anche a due giovanissimi atleti dal talento cristallino, il centrale brasiliano Tenorio al posto di Chinenyeze e lo schiacciatore iraniano Poriya per Loeppky. Sul 12-22 fa il suo ingresso anche il già rodato Bisotto per Balaso. Chiusura agevole (16-25).
IL TABELLINO
OS Karadjordje Topola – Cucine Lube Civitanova 0-3 (18-25, 20-25, 16-25)
TOPOLA: Radojcin (L), Radovic 2, Vemic 3, Matic, Sormaz 1, Steele 8, Huzejrovic, Dustinac 4, Milovic (L), Vujovic 3, Macesic 2, Radovanovic 1, Bosnjak 3, Bekric 8. All. Majstorovic
CIVITANOVA: Chinenyeze 4, Gargiulo 9, Loeppky 8, Bisotto (L), Balaso (L), Boninfante 5, Poriya 2, Nikolov ne, Lagumdzija 9, Dirlic 3, Podrascanin ne, Bottolo 8, Tenorio 1. All. Medei.
Arbitri: Horvath (HUN) e Niklova (SVK).
Note: durata set 21’, 23’, 21’. Totale 1h 05’. Topola: errori al servizio 8, ace 2, muri 8, attacco 44%, ricezione 29% (8%). Civitanova: errori al servizio 14, ace 8, muri 7, attacco 58%, ricezione 57% (38%).
Arrivano i provvedimenti disciplinari del giudice sportivo in merito al combattuto scontro al vertice tra Chiesanuova e Maceratese, terminato con un acceso confronto sul campo e ben tre espulsioni nelle fila dei treiesi.
Il giudice ha deciso per due giornate di squalifica a carico di Morettini, mentre Pasqui e Pesaresi dovranno fermarsi per un turno, con quest'ultimo che nel frattempo ha salutato mister Mobili e compagni ed è attualmente svincolato. Salterà un turno per somma di ammonizioni anche il capitano della Maceratese Luca Cognigni, che sarà dunque assente nel big match di domenica contro il K Sport Montecchio Gallo, che perde invece per due turni Dominici.
Il rapporto del commissario di campo ha portato anche a un’ammenda di 150 euro alla società del presidente Crocioni. La sanzione è legata a episodi di intemperanza da parte di alcuni tifosi biancorossi, che durante la gara hanno fatto esplodere un bengala e lanciato un fumogeno nel recinto di gioco.
"Vorrei esprimere il mio dispiacere per quanto accaduto, una polemica nella quale non mi riconosco poiché in tanti anni di carriera mai mi sono prestato a polemiche, sia dopo sconfitte dolorose che esoneri". Così mister Giuseppe Magi interviene, attraverso una nota ufficiale condivisa sui profili social del K-Sport Montecchio Gallo, per gettare acqua sul fuoco dopo gli strascichi innescati dalla diffusione del comunicato stampa con cui la Maceratese si è difesa dagli attacchi ricevuti nel post-gara del match vinto contro il Chiesanuova (leggi qui).
Nel comunicato, infatti, si tiravano in ballo le dichiarazioni al vetriolo di Magi contro la società biancorossa - con cui vinse un indimenticabile campionato di Serie D da imbattuto nella stagione 2014/15 (vedi foto di Guido Picchio in copertina nell'articolo, ndr) - rilasciate al Corriere Adriatico nel commentare l'espulsione rimediata da Dominici nella sfida persa dal Montecchio contro il Monturano, "guarda caso proprio prima della partita con la Maceratese".
"Sono sempre stato rispettoso nei confronti di avversari e colleghi, ma mi rendo conto che in questo episodio posso aver sbagliato. Chiedo scusa alla società Maceratese, a tutti i suoi dipendenti e tesserati, al suo grande pubblico, che mi ha sempre dimostrato affetto, chiedo scusa al tifo organizzato 'Curva Just' che mi ha sempre fatto sentire uno di loro, chiedo scusa ai tanti amici di Macerata che ancora oggi frequento a livello familiare", ha proseguito Magi nella nota.
"Volevo esprimere un pensiero ed un concetto diverso da quello che e emerso ed è per questo che mi sento profondamente triste per quanto accaduto", ha concluso Magi nella nota stampa.
Il Camerino piazza il colpo di mercato e si assicura il difensore Aurelio Barilaro. Il giocatore aveva salutato il Tolentino dopo la partita con la Sangiustese, non riuscendo più a partecipare alle sedute pomeridiane di allenamento con il club cremisi per motivi di lavoro.
Su di lui si è fiondato dunque il club ducale, che nutre ambizioni di vertice nel girone C di Prima Categoria e si è così assicurato un giocatore di assoluto valore per la categoria. Classe 94', Barilaro è un terzino di esperienza e qualità, che lo scorso anno ha contribuito alla vittoria del campionato di Promozione con il Fabriano Cerreto.
Ecco le sue prime parole da giocatore dell’ASD Camerino Calcio: "Sono molto contento ed entusiasta per la scelta fatta. Mi dispiace per il Tolentino, ma ho preso una decisione di vita legata al lavoro. Questo, però, non toglie quanto io sia stimolato per questa nuova esperienza e per provare a vincere un campionato, che è sempre un piacere in qualsiasi categoria. Conosco già alcuni dei miei nuovi compagni di squadra, in particolare Spitoni e Corazzi, oltre al mister Ruggeri, con cui l’anno scorso abbiamo fatto un bellissimo campionato a Fabriano. Ringrazio la società per la fiducia e spero di ripagarla sul campo, come ho sempre fatto. Forza Camerino".
In un periodo di sconti e offerte, tra il Black Friday e le promozioni invernali, anche il mercato dell'Aurora Treia si rifà il look. Dopo la faraonica campagna acquisti estivi che tanto ha fatto discutere, la squadra allenata da mister Cornacchini è tornata protagonista, ma questa volta non con acquisti, bensì con uscite. Il club, gestito dal gruppo Lube, sta compiendo una vera e propria "pulizia di mercato", salutando ben cinque giocatori che non faranno più parte del progetto tecnico per il prosieguo della stagione.
I calciatori che lasciano il club sono: Amos Rodrigue Ibii Ngwang (verso la Cluentina), Marco Petrini (tonrato al Portorecanati), Biagio Micheli, Edoardo Raffaelli (in prestito all'Appignanese) e Omar Kheder. Con queste partenze, il club segna un cambio di rotta importante, con l'intento di riorganizzare una squadra che, nonostante i nomi di grande calibro in rosa, fatica a trovare il giusto ritmo in campionato. Al momento, l'Aurora Treia si trova nelle zone basse della classifica, invischiata nella lotta per evitare i playout.
Il colosso cuciniero, che ha fatto il suo ingresso nel mondo calcistico con l'obiettivo di replicare i successi straordinari ottenuti nella pallavolo, sembra non aver trovato la giusta formula nel campionato di Promozione. Le aspettative erano alte, ma la realtà sul campo ha rivelato difficoltà inattese, con una squadra che stenta a emergere.
Con l'arrivo del mercato invernale, si prevede che il club di Treia non si fermi qui. La rivoluzione potrebbe continuare, con nuovi innesti che potranno dare la scossa a una stagione che, al momento, è ben lontana da quelle che erano le ambizioni iniziali. La strada è ancora lunga, e il futuro dell'Aurora Treia dipenderà dalle prossime mosse del club, che dovrà riorganizzare la rosa e puntare a una reazione immediata per raddrizzare una stagione che, fino ad oggi, ha visto molte più ombre che luci.
Dopo una prima parte di campionato vissuta insieme, si separano le strade tra la palleggiatrice Federica Braida e la CBF Balducci HR. Di comune accordo, il Club maceratese e la regista friulana hanno risolto il contratto che legava la giocatrice ai colori arancioneri.
Federica Braida intraprenderà infatti nell’attuale stagione una nuova avventura pallavolistica: a lei vanno i ringraziamenti per il costante impegno e per l’apporto dato alla squadra in questi mesi vissuti con la maglia della CBF Balducci HR. A Federica, inoltre, un grande in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera.
Ufficializzato un nuovo arrivo in casa Civitanovese. Si tratta di Alessandro Mancini, centrale difensivo classe 2005.
Cresciuto nel vivaio dell’Alma Juventus Fano, con la squadra granata ha esordito in Serie D collezionando oltre 40 presenze. Per lui una breve esperienza due anni fa in prestito alla Primavera 2 del Monza, mentre aveva iniziato questa stagione a L’Aquila, dove non ha trovato spazio.
“Arrivo in una grande piazza e ho voglia di crescere e mettermi a disposizione per raggiungere insieme i nostri obiettivi”, queste le sue prime parole in maglia rossoblù.
È arrivata la decisione ufficiale in merito ai fatti avvenuti durante il derby che ha visto l'Amatori San Severino sfidare la Vigor Matelica, nel match valevole per la settima giornata del girone B di Divisione Regionale 1.
Sul lato settempedano sono state decretate due giornate di squalifica ai giocatori Della Rocca e Severini, una giornata al giocatore Corvatta e 90 euro di multa alla società biancorossa per le offese ricevute dalla coppia arbitrale ad opera del pubblico del palasport Ciarapica.
"Alla luce delle squalifiche dopo l’ultima giornata di campionato, noi – scrive il diesse Gabriel Cingolani a nome di tutta la dirigenza della Climacalor - ci riteniamo danneggiati, non tanto per le giuste squalifiche comminate ai nostri giocatori, del tutto meritate ma per il metro di giudizio usato dagli arbitri".
"Volevamo chiarire e mettere in luce che, se i nostri due ragazzi (Severini e Corvatta, ndr) sono entrati in campo sbagliando, l’hanno fatto per difendere il proprio compagno di squadra, Della Rocca, che ha preso un pugno in faccia, con prognosi di 10 giorni. Dopo un diverbio con un avversario che avrebbe potuto portare a conseguenze ancor più gravi nel corso di una serata che avrebbe, invece, dovuto essere totalmente all’insegna della sportività ed in cui erano presenti numerosi bambini ai quali è stato proposto uno spettacolo non edificante", sottolinea Cingoli.
"Condanniamo aspramente sia il gesto dell’atleta matelicese, sia il referto degli arbitri - spiega il ds della Climacalor - Questi ultimi hanno danneggiato più la nostra squadra che quella avversaria, non ravvedendo che sono entrati in campo anche i nostri avversari, mentre il loro atleta ha commesso un gesto violento punito con 2 sole giornate di squalifica, alla pari di due nostri tesserati, fatto inaccettabile".
"Forse i direttori di gara, i quali sono ovviamente indispensabili e decisamente da ringraziare per il duro compito che svolgono, dovrebbero però capire che sono i giudici del gioco e non i protagonisti. Ci auguriamo - conclude il diesse Cingolani a nome della società settempedana - che fatti come quello di venerdì scorso non accadano mai più e che il giudizio arbitrale la prossima volta sia corretto e severo verso chi commette atti violenti, non solo per noi, ma per tutte le squadre di tutti i campionati, dai Senior alle giovanili".
Un altro appuntamento di rilievo all'Auditorium dell'Università di Macerata, nell'ambito del corso per direttore sportivo. Dopo la partecipazione di Ariedo Braida, oggi è stato il turno di un'icona del calcio marchigiano e nazionale: Fabrizio Castori. L'allenatore di San Severino Marche, recordman con 552 panchine in Serie B (secondo nella storia solo a Guido Mazzetti con 626), è anche l'unico tecnico italiano ad aver scalato tutte le categorie, dalla Terza fino alla Serie A.
Al centro del dibattito, aperto dai saluti del direttore del corso Stefano Pollastrelli, il tema “Il rapporto tra direttore sportivo e allenatore di squadra di calcio”. Un argomento discusso con grande competenza non solo da Castori, ma anche dal suo fidato staff: il vice allenatore Riccardo Bocchini, il preparatore atletico Carlo Pescosolido e i collaboratori tecnici e match analyst Tommaso Marolda e Marco Castori. L'incontro ha fornito agli studenti preziose riflessioni sul delicato equilibrio tra le due figure chiave del calcio moderno e ha evidenziato l'importanza della tecnologia nel miglioramento dei processi decisionali e operativi in ambito sportivo. Al termine della seduta abbiamo avuto il piacere di rivolgere alcune domande a Mister Castori.
Quanto è importante all’interno di una società sportiva il rapporto fra allenatore e ds?
"Il rapporto fra l’allenatore e il direttore sportivo è importantissimo. Sono due figure fondamentali in una società, quindi il rapporto che si crea fra loro determina la riuscita o meno della stagione. Il direttore sportivo è il collante fra la società e la parte tecnica, che è gestita dall’allenatore. Se c’è unità di vedute le cose possono andare meglio rispetto a quando invece ci sono divergenze".
Quali direttori sportivi della sua carriera ricorda con particolare affetto?
"Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi professionisti che hanno rappresentato molto nella mia carriera. Ricordo con affetto e stima Franco Di Battista del Lanciano, Rino Foschi che ho avuto a Cesena, Attilio Perotti a Piacenza, Angelo Fabiani a Salerno in due periodo diversi, Renzo Castagnini a Perugia e non posso non nominare Cristiano Giuntoli, col quale abbiamo fatto qualcosa di straordinario a Carpi. Lui poi si è meritato questa strepitosa carriera con la storica vittoria dello scudetto a Napoli e adesso è alla Juventus".
A quei tempi si sarebbe aspettato che Giuntoli avrebbe fatto una carriera così importante?
"Sì, perchè si vedeva quanto fosse sveglio e soprattutto onesto, che nel calcio paga sempre"
Si è parlato di nuove prospettive nel calcio di oggi, con l’ausilio della tecnologia a cui gli allenatori fanno sempre più ricorso. Qual è il suo rapporto con la tecnologia?
"Sono ormai 10 anni che mi avvalgo della tecnologia nello svolgere il mio lavoro. Sono sempre stato curioso nell’aggiornamento professionale e nella ricerca della novità. Una componente importante che va sfruttata".
Nel futuro di Mister Castori cosa c’è?
"Aspetto una chiamata e che qualcuno si ricordi di me per poter ricominciare"
Magari, visto il suo record, chi punta a una promozione?
"Non faccio distinzioni fra chi punta a una promozione o a chi punta a salvarsi. L’importante è lavorare su una società che ha fiducia in me e nel mio staff. Abbiamo voglia di ripartire e di rimetterci in discussione".
Castori è dunque pronto a tornare in pista con il suo staff, voglioso di riproporre il suo calcio fatto di intensità, ritmo e organizzazione di gioco, oltre che sempre attento allìapprofondimento della preparazione tattica delle partite. Su una cosa però si discosta dagli alleantori moderni e dal loro stile di gioco, troppo basato sulla costruzione dal basso e dal possesso palla reiterato. Citando una celebre frase di Jose Mourinho, rimane fedele ai suoi principi: "Se vogliono possono portarsi a casa il pallone...io mi porto a casa i tre punti".