Si è svolta nel Palascherma di Ancona la due giorni di gare di scherma che ha visto la partecipazione di oltre 200 atleti delle Marche. Sabato 25 hanno cominciato i più giovani delle categorie Under 10.
La Macerata Scherma ha partecipato con ben 12 piccoli schermidori delle classi "Gioco-Scherma": Tommaso Beccacece, Chiara Bracalente, Benito Buldorini, Annibale Buonsanto, Martina Censi, Neve Cesaretti, Paolo Di Fede Pilato, Camilla Montecchiari, Carlotta Montecchiari, Luce Salvi, Lorenzo Sepi, Nina Torresi. Sarebbero stati ancora più numerosi, ma l'influenza ha tenuto a casa diversi bambini.
È stata una prestazione complessiva di ottimo livello, considerando che 10 di loro sono al primo anno di pratica schermistica. Una nota di merito particolare va a Chiara Bracalente che ha vinto la gara per i nati nel 2013 e 2014. L'atleta ha superato tutti gli avversari che si è trovata di fronte con buona tecnica e notevole freddezza per una bambina di 10 anni. Salita sul gradino più altro del podio è stata premiata da Stefano Angelelli, presidente del Comitato Regionale Marche della Federazione Italiana Scherma.
La maestra pluricampionessa, Carola Cicconetti, visibilmente soddisfatta al termine della gara, ha sottolineato che "per tutti i suoi ragazzi l'obiettivo è di divertirsi in gara a prescindere dal risultato e soprattutto di sviluppare nuove amicizie all'insegna della simpatia e del rispetto reciproco".
Domenica 26 gennaio è toccato agli spadisti ed alle spadiste della categoria assoluti regionali. In cinque hanno rappresentato i colori biancorossi: Jacopo Foresi, Alessandra Franco, Benedetta Pallotta, Ilaria Palomba, Matilde Spadari. La sedicenne Benedetta Pallotta ha conquistato il terzo posto con una gara brillante in cui ha superato avversarie più titolate ed esperte, qualificandosi così per la fase nazionale in programma a Massa Carrara l'8 Marzo.
La scherma maceratese, fa notare Alberto Affede, presidente dell'associazione sportiva, "è oramai una realtà riconosciuta a livello nazionale, peccato che nella città dello Sferisterio sia spesso poco considerata dalle scuole, dagli insegnanti, dalle istituzioni. Molte volte le famiglie scoprono con sorpresa i valori che l'accompagnano e che trasmette ai suoi praticanti". "La speranza è che presto anche Macerata possa disporre del nuovo impianto in costruzione a Piediripa che consenta di allenarsi alla pari delle altre società schermistiche delle Marche".
Niente da fare per la Banca Macerata Fisiomed che deve cedere il passo alla Conad Reggio Emilia nel secondo scontro diretto salvezza consecutivo casalingo, valevole per la sesta giornata di ritorno del campionato di Serie A2 Maschile Credem Banca. I biancorossi, in una battaglia molto equilibrata, incassano la terza sconfitta consecutiva in casa al tiebreak, dimostrando un trend negativo in tutti i quinti set giocati quest’anno. Passo indietro evidente dopo la prestazione sfavillante di Siena: un approccio troppo morbido alla partita e dei periodi di black-out troppo lunghi permettono agli ospiti di vincere 2-3 al Banca Macerata Forum e di credere ancora nella lotta salvezza. Top scorers dell’incontro il tandem dei due opposti: Klapwijk e Gasparini siglano 25 punti a testa, ma l’emiliano si merita la palma di MVP grazie al risultato finale.
La cronaca:
Castellano presenta una Macerata inedita: Marsili-Klapwijk è la diagonale palleggiatore-opposto, Valchinov fa coppia con Ottaviani in posto 4, Fall fa coppia con Sanfilippo al centro con Gabbanelli ministro della difesa.
Coach Fanuli inizia il match con la diagonale principale Porro-Gasparini, gli schiacciatori sono Gottardo e Suraci, gli esperti centrali rispondono ai nomi di Barone e Sighinolfi, De Angelis-Zecca sono i due liberi in alternanza.
Primo set. Avvio di match che parla emiliano: Fall e Valchinov piazzano un muro perentorio, ma l’ace del postino di Suraci permette ai suoi di andare sul 3-5. Lo schiacciatore bulgaro di Macerata è un po’ in difficoltà sia in battuta che in ricezione: entra subito Dimitrov, ma Barone firma un 4-9 che costringe Castellano al time-out. Ottaviani prima e Sanfilippo poi provano a dare la scossa a una Macerata che non è ancora entrata in partita. Iniziano a essere tanti gli errori in battuta (7 nell’intero parziale): 10-15 dopo il fallo di Dimitrov. Brutta Banca Macerata Fisiomed, la Conad è più reattiva in tutti i fondamentali. Fall spara out in un set che ormai è indirizzato verso Reggio (16-23), chiude Gasparini da posto 1 (17-25).
Secondo set. Macerata torna col sestetto iniziale e riparte meglio dopo la pausa: Klapwijk efficace nelle prime due occasioni disponibili, ma pesta la linea portando il punteggio sul 4-3. Fall difende, Ottaviani concretizza: le facce sono cambiate e non poteva essere altrimenti; 7-3 e time-out Fanuli. Buona reazione dei biancorossi che crescono in difesa e contrattacco (10-4). Gasparini si inventa un muro su Valchinov che prova a mettere in discussione il risultato, ma è Fall che, stoppando il neo-entrato Guerrini, rassicura i suoi sul 16-9. Magia di Marsili a una mano, Macerata si limita a controllare con Fanuli che prova a ruotare tutti i suoi effettivi. Parità al Banca Macerata Forum col muro di Fall (5 nel set), 25-21.
Terzo set. Grande difesa in campo reggiano con Suraci che ruggisce dopo un mani-out: 0-2 in avvio.È lo stesso attaccante che porta la contesa sul 2-6 dopo un ace potente, Castellano blocca tutto con l’inerzia che sembra passata nuovamente nella metà campo ospite. Entra Berger, ma è Ottaviani a essere bloccato dal muro di Gasparini: 4-9. Scatto Macerata che si avvicina pazientemente grazie al contributo in difesa e attacco dei suoi due posti quattro, Reggio si blocca e il suo coach chiama a raccolta i suoi (8-9). Parziale che prosegue punto a punto con buone giocate dei singoli, 16-16 dal quattro con Klapwijk. L’opposto olandese spinge i suoi al primo vantaggio del parziale col muro su Suraci (18-17). Fall porta la Banca Macerata sul 20-19 in attesa del talento di qualcuno che decida il set, momento molto delicato. Ci prova Sighinolfi con un ace, risponde Klapwijk che però non riesce a chiudere il quinto attacco consecutivo. Chiude Reggio al primo tentativo, 23-25.
Quarto set. Parziale ancora una volta delicato per la Banca Macerata Fisiomed, Valchinov prova a scrollarsi di dosso la tensione col muro imperioso del 3-2. La fortuna aiuta gli audaci, Fall è molto audace: 5-3 grazie a una carambola in primo tempo. Due muri di Reggio sugli schiacciatori di Macerata avvicinano gli emiliani. La partita prosegue su un equilibrio delicato, Fall toglie le castagne dal fuoco col muro del 12-10. 16-15 col mani-out di Ottaviani, 17-16 con Klapwijk: serve il break. Si arriva punto a punto nella fase bollente del parziale con Marsili che si mette la squadra sulle spalle bloccando Gottardo (21-19). Attacco thriller di Sanfilippo sulla riga (23-21), ma è Valchinov (62% in attacco nel set) a regalare un tie-break soffertissimo con la spallata del 25-23.
Quinto set. Si rivede Sanfilippo per Berger, è lo stesso centrale che regala il primo punto ai suoi. Il primo doppio vantaggio è di Reggio e lo propizia Sighinolfi con la sua battuta sempre insidiosa (3-5). Ferri entra per Ottaviani e riavvicina Macerata (5-6). Sono davvero troppe le pestate di Klapwijk: 5-8 al cambio campo. Gli ospiti scappano sul 6-10, Macerata rientra (anche grazie al videocheck): 9-10. Suraci sigla il 10-12 in una serie di scambi ad altissima tensione. Ace coraggioso di Guerrini che porta poi gli ospiti a un successo che farà rammaricare la Banca Macerata Fisiomed: 13-15
Maurizio Castellano, primo allenatore: “Oggi è mancata la cattiveria nei momenti importanti, la gestione degli errori in alcuni momenti. Penso che in alcuni istanti dobbiamo essere più pazienti e permettere all’altra squadra di giocare. Per esempio, abbiamo fatto troppi in errori in battuta nei momenti in cui non dovevamo sbagliare. Noi non siamo cinici, o va tutto bene o va tutto male. Abbiamo gestito le partite con le ultime in classifica emotivamente molto male, proprio perché avevamo cercato di gestire meglio gli errori e non siamo stati capaci di farlo.”
Banca Macerata Fisiomed - Conad Reggio Emilia 2-3 (17-25, 25-21, 23-25, 25-23, 13-15),
Conad Reggio Emilia: Signorini, Gottardo 10, Porro 1, Partenio, Guerrini 1, Barone 13, Gasparini 25, Suraci 16, Sighinolfi 12, De Angelis (L1), Zecca (L2). NE: Bonola, Alberghini. All. Fanuli Fabio, Ass. Zaghi Tommaso
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 5, Ichino, Ferri 1, Valchinov 13, Ottaviani 11, Fall 12, Sanfilippo 10, Dimitrov, Klapwijk 25, Berger 5, Gabbanelli (L1). NE: Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
Arbitri: Marconi Michele e Giglio Anthony
MVP: Gasparini
Note: Durata set: 24’, 29’, 30’, 30’, 21’ per due ore e 14 minuti.
Battute punto Macerata 2 con 21 errori, Reggio Emilia 7 con 12 errori. Muri punto Macerata 15, Reggio Emilia 12. Attacco punto Macerata 48%, Reggio Emilia 49%. Ricezione positiva Macerata 60% (31% perfetta), Reggio Emilia 53% (35%).
Photo credits: Mauro Pianesi
La finale della Coppa Italia tra Civitanova e Verona è stata un evento emozionante e combattuto, culminato in una vittoria al tie break. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti, che riflettono l'intensità e la determinazione messe in campo durante la competizione.
MATTIA BONINFANTE: “A livello personale Bologna mi porta fortuna perché due anni fa con Prata ho vinto una Coppa Italia di A3 con la stessa dinamica. Spero che si continui giocare la F4 a Bologna. Nessuno avrebbe scommesso su una finale tra Lube e Verona. Giusto che la Finale sia stata decisa da un altro tie break perché c’era tanto equilibrio in campo tra queste squadre. Siamo stati bravi a raggiungere questa intensità di gioco nella due giorni di Coppa Italia”
FABIO BALASO: “La vittoria non era affatto scontata ed è arrivata dopo due battaglie sportive al tie break. Oggi abbiamo giocato una buona pallavolo nei primi due set, poi siamo calati, soprattutto per merito loro. Siamo andati in difficoltà, ma poi siamo partiti aggressivi al quinto set. Ringrazio i compagni per il contributo e l’impegno in palestra. Ringrazio i Predators e tutti gli spettatori dell’Unipol Arena. Questo è un nuovo ciclo con tanti giovani, ci sono buone basi per i prossimi anni, ma dobbiamo continuare a lavorare sodo”.
MATTIA BOTTOLO: “Questa è una vittoria di gruppo, lo abbiamo dimostrato anche contro Trento con l’ingresso di Poriya che ha cambiato la gara. Lo abbiamo dimostrato oggi avvalendoci di Nikolov in posto 2. Così come lo stiamo facendo vedere dall’inizio della stagione e dalla grinta che mettiamo nei festeggiamenti. Non abbiamo problemi tra noi, ma siamo grandi lavoratori con tanta voglia di vincere. Bravi e pazzi? Può essere, almeno il pubblico si diverte. A parte gli scherzi meglio folli e vincenti. Faccio i complimenti allo staff e ai compagni. Non è facile in un anno con tante incognite spingere come abbiamo fatto noi e coltivare questa intesa nel gruppo. Vogliamo continuare a crescere”.
ALEX NIKOLOV: “Per me è un momento molto importante perché questo è il mio primo trofeo in Italia e l’ho vinto con la maglia della mia Lube, una società e una squadra che mi fanno sentire a casa. Il cambio di ruolo? Sono sempre a disposizione della squadra come lo sono i miei compagni. Oggi mi sono messo al servizio del team e ho lottato insieme agli altri cercando di dare il mio contributo. Abbiamo sofferto molto in campo, ma la nostra reazione è stata da grande squadra. Non ci vogliamo fermare qui. Dobbiamo lavorare per crescere!”.
MARKO PODRASCANIN: “Una vittoria meritata, di squadra, nel giorno del compleanno di mio figlio Mattia, che oggi festeggia i cinque anni di età. Dedico a lui la vittoria. In questa Coppa Italia abbiamo vinto tutte le gare al tie break, anche nei Quarti. Abbiamo sempre lottato fino alla fine quindi portiamo al collo con onore queste medaglie. Per me si tratta della quarta Coppa Italia personale ed è bello averla alzata al cielo con questa maglia come la prima conquistata”.
Ducis in fundo, dopo la Coppa Italia vinta al tie break contro Treviso da secondo allenatore della Lube nel 2003 a Trento, il tecnico Giampaolo Medei questa sera ha conquistato contro Verona all’Unipol Arena la sua prima Del Monte® Coppa Italia SuperLega da head coach, cancellando così la sconfitta incassata alle redini dei biancorossi nella sfortunata resa dei conti persa contro Perugia per 3-1 al PalaFlorio di Bari nel 2018.
GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “Dedico questo trofeo a mia moglie Enrica perché troppe volte il mio lavoro mi ha portato lontano e lei è rimasta ad attendermi con pazienza e a tifare per me. Dedico a lei tutto questo! Sono felice e orgoglioso di aver contribuito da head coach a portare la Lube sul gradino più alto del podio. Questo per me è un Club speciale, sono felice. I ragazzi sono stati davvero bravi a rispettare l’obiettivo, cioè esprimersi con la migliore pallavolo possibile. Oggi il cambio di assetto di Verona ci ha creato problemi dal terzo set, però siamo riusciti a non mollare e a ritornare. Da martedì resettiamo e ripartiamo in vista dei prossimi obiettivi”.
Altra vittoria per 0-3 per la CBF Balducci HR che espugna il PalaParenti di Santa Croce sull’Arno, conquistando nettamente tre punti sulla FGL-Zuma Castelfranco Pisa nell’ottava di ritorno, penultima di Regular Season. Una vittoria che permette alle arancionere di raggiungere quota 39 punti e di avvicinarsi a Messina e San Giovanni in Marignano, formazioni che le precedono nel Girone A. Merito di una prestazione lucida e concreta contro la squadra toscana, rimaneggiata oggi causa infortuni: MVP è Alessia Fiesoli, 8 punti e 80% in attacco, entrata nel corso del match. Top scorer Clara Decortes con 17 punti, le maceratesi attaccano al 43% contro il 24% di Castelfranco, gestendo bene i colpi in contrattacco: 6 muri e 3 ace completano l’opera. Per la FGL-Zuma buona prestazione di Salinas con 15 punti a segno.
Il primo set si tinge di arancionero grazie ai colpi di Decortes (7 punti) e Battista (6), che insieme ai tre muri delle maceratesi scavano il break decisivo che consegna il parziale alla CBF Balducci HR (20-25). Nel secondo set l’attacco arancionero viaggia al doppio di quello toscano (41% vs 21%), le ragazze di Lionetti non hanno problemi nel tenere in mano il match chiudendo 16-25. Set fotocopia il terzo, gli ingressi dalla panchina di Morandini e Sangugni nel turno di servizio e in seconda linea propiziano i break arancioneri, la CBF Balducci HR mantiene i nervi saldi fino in fondo (15-25).
LA PARTITA
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Bracci schiera le due registe in diagonale, Ferraro-Braida, Colzi-Fava, Salinas-Lotti, Bisconti libero (Fucka e Vecerina sono ai box, Zuccarelli assente).
Le arancionere iniziano col piglio giusto (1-4), Castelfranco torna sotto con Salinas (3-4) e resta lì sull’errore di Decortes (5-6), ma Mazzon mette due colpi a terra per il 5-8. Salinas pesta la seconda linea (6-10), Caruso va a segno in contrattacco (7-12), Battista firma il 9-14, c’è poi il fallo in palleggio di Bulaich (12-15). Decortes inventa il pallonetto del 12-17, Mazzon mura (12-18) e l'opposta arancionera firma anche l’ace del 12-19. In campo Fiesoli per Bulaich, Salinas contrattacca (15-20) ma Battista c’è (15-21): Castelfranco prova a non mollare e trova altri due break per il 18-21, Decortes non ci sta e mette giù il 18-23. Battista ferma Salinas (19-24), il set si chiude sull’errore di Lotti (20-25).
Le toscane provano a ripartire nel secondo set (3-1), le arancionere agganciano (4-4) e sorpassano sull’invasione di Fava (6-7), Bulaich contrattacca ed è 6-8. Battista va a segno (8-10), Caruso in fast (9-11) e Bulaich in pipe (9-12), arriva anche il muro di Battista per il 9-13. Ferraro tocca la rete (9-14), Caruso va in primo tempo (10-15), Salinas sbaglia (10-16) poi piazza l’ace del 12-16 ma Decortes risponde (12-17). C’è Fiesoli per Battista, Lotti non trova le mani del muro (13-19), l’arbitro giudica a terra una palla difesa da Bulaich (15-19) ma c’è ancora un errore di Lotti (15-21), anche Fava non trova il campo (15-22). Decortes contrattacca due volte (15-23 e 15-24), chiude Fiesoli 16-25.
Partenza sprint arancionera (Fiesoli resta in campo per Battista) nel terzo set sul turno al servizio di Mazzon (suo l’ace dello 0-3), il fallo in palleggio di Castelfranco vale l’1-5. Decortes va a segno (3-6) dopo un’incomprensione in campo maceratese, Bulaich firma il lungolinea del 4-7, Mazzon il primo tempo del 5-8. La CBF Balducci HR è fallosa in battuta (7-9), Fiesoli allunga però in contrattacco (7-11) e a muro (7-12), il capitano mette anche tre colpi di fila da posto quattro per l’8-15 sul turno al servizio di Morandini. L’attacco di Salinas colpisce l’asta (9-17) ma poi contrattacca in pipe (11-17), Castelfranco sbaglia il primo tempo (11-18), Bulaich mette giù un gran diagonale (11-19), imitata subito da Decortes (11-20) sul turno in battuta di Sanguigni. Ancora un errore toscano (11-21), Vecerina entra solo per il servizio e trova col nastro l’ace del 14-21, Decortes non ci sta (14-22), Braida sbaglia il servizio (15-23), ancora Decortes va a segno (15-24), chiude l’ace di Bulaich 15-25.
IL TABELLINO
FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (20-25 16-25 15-25)
FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA: Lotti 3, Fava 4, Ferraro 3, Salinas 15, Colzi 9, Bisconti (L), Vecerina 1, Tesi, Braida, Tosi. Non entrate: Zuccarelli, Fucka. Allenatore Bracci.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 6, Bonelli, Battista 8, Caruso 6, Decortes 17, Bulaich Simian 7, Bresciani (L), Fiesoli 8, Morandini, Sanguigni. Non entrate: Allaoui, Busolini, Fabbroni, Orlandi. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Tundo, Mancuso.
Note - Durata set: 29', 23', 22'; Totale: 74'. MVP: Fiesoli.
DICHIARAZIONI
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Castelfranco Pisa ovviamente era in una condizione non delle migliori, quindi è stata una partita un po' strana, tra virgolette, perché giocavano con due palleggiatori in campo e sicuramente questo poteva portare un po' di confusione anche dalla nostra parte del campo, che un po' alla fine c'è stata all'inizio del primo set. Secondo me siamo stati bravi poi a tenere la lucidità più alta nel secondo e terzo set, perché non era semplice stare attaccati a un match così. Da quel punto di vista siamo stati bravi, abbiamo fatto alcune sbavature in altri fondamentali che forse in settimana erano andate molto molto bene, per esempio l'attacco, però saranno sicuramente situazioni che ci aiuteranno poi a tornare in palestra, cercando di migliorare questo aspetto”.
Alessia Fiesoli (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto contenta di questi tre punti che sono frutto di una buona prestazione di squadra, sapevamo che Castelfranco avrebbe giocato con una formazione rimaneggiata a causa di tanti infortuni, però comunque noi siamo state brave a rimanere lì con la testa, a stare concentrate e a imporre la nostra pallavolo, quindi sono molto felice della prestazione di squadra. Sono tre punti fondamentali per la Pool Promozione che verrà.”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “È stata una partita in cui abbiamo dovuto un po' aggiustarci, la loro formazione era molto rivista perché avevano qualche acciacco, quindi hanno giocato con il doppio palleggiatore, questo gli ha permesso secondo me di difendere tanto in alcuni frangenti, ci hanno messo in difficoltà magari qualche volta con il gioco da prima linea. Siamo comunque state brave a rimanere lì, a difendere quella palla in più, a trovare le soluzioni: tre punti importanti che servono per la classifica”.
Buon inizio delle ospiti che si riversano nei primi minuti verso l’area locale senza però riuscire ad imbastire azioni particolarmente insidiose.
La Maceratese inizia a prendere le misure e ad aumentare il ritmo per cercare la rete del vantaggio.
Avvio degno di nota per Giustozzi che tra il 6’ ed il 12’ colleziona tre palle goal impensierendo il portiere ospite.
Al 25’, le padrone di casa si rendono protagoniste di una bella combinazione: Fodali imbuca per Salvucci che dal fondo trova la testa di Stollavagli ma Catasta interviene e blocca la sfera.
Quattro minuti più tardi sempre Catasta compie un altro ottimo intervento neutralizzando il penalty calciato da Giustozzi.
Il vantaggio si concretizza al minuto 35’: lancio millimetrico per Stollavagli che infila in rete con bel pallonetto.
Sul calare della prima frazione di gara è sempre Stollavagli a rendersi pericolosa ma la conclusione si infrange sulla traversa.
SECONDO TEMPO:
Nella ripresa le biancorosse rientrano sul rettangolo verde decise a chiudere subito la contesa.
Dopo appena dieci secondi dal fischio dell’arbitro la formazione locale trova il raddoppio.
Altro lancio perfetto per Stollavagli che non sbaglia una volta giunta a tu per tu con Catasta.
Il sigillo del momentaneo 3-0 nasce sugli sviluppi di un calcio di punizione. Salvucci svetta imperiosamente di testa e realizza il suo diciannovesimo centro in campionato.
La CF Maceratese sfiora il poker prima con Stollavagli e successivamente con Marangoni, la Mandolesi si difende e cerca di approfittare dei varchi lasciati aperti in contropiede.
Le ospiti restano concentrate e riaprono una gara che sembrava apparentemente messa in ghiaccio: al 78’, Montani supera in girata Ranalli approfittando di una sbavatura della retroguardia locale.
I giochi vengono riaperti definitivamente a cinque minuti dalla fine: Jonuzovski calcia sul palo e sulla respinta arriva il tap-in vincente di Montani che infila a porta sguarnita.
Partita dal finale concitato che vede le rivierasche recriminare a gran voce un calcio di rigore a seguito di un atterramento all’interno dell’area locale.
Nel recupero cambia l’inerzia della partita, la Mandolesi prova a centrare la rimonta, ma la porta difesa da Ranalli non corre più seri pericoli.
La CF Maceratese resta in testa alla classifica mantenendo il vantaggio di tre punti sulla Recanatese, la Mandolesi incassa la settima sconfitta stagionale nonostante la buona prestazione sfoderata nella seconda frazione di gara.
CF MACERATESE – MANDOLESI CALCIO
CF MACERATESE: Ranalli, Fodali, Tedeschi, Cicare, Giustozzi (76’ Picchio), Fermani, Salvucci, Micheloni, Silvestrini, Stollavagli (72’ Marangoni).
Allenatore: Claide Torresi.
MANDOLESI CALCIO: Catasta, Belletti, Romanelli (68’ Serena), Paolini, Bracalente, Ecca, Forgia, Del Gatto, Montani, Marcelli, Feriozzi (48’ Jonuzovski).
Allenatore: Matteo Parigiani.
MARCATRICI: Stollavagli 35’, 45’, Salvucci 49’, Montani 78’, 85’.
ARBITRO: Alessio Giustozzi – Sezione di Macerata.
NOTE: angoli 5-1, recuperi 1’-5’.
La CF Maceratese “campione d’inverno” apre il girone di ritorno di Eccellenza Femminile con una vittoria sofferta contro una buona Mandolesi.
Il tecnico della CF Maceratese, Claide Torresi, ha voluto commentare così l’incontro:
“Siamo arrivati con sofferenza al triplice fischio senza immaginare che avremmo corso il rischio di venire rimontati. Nel calcio una squadra deve trovarsi pronta a tutto, sul 3-2 in pieno recupero abbiamo rischiato di vanificare quanto di buono fatto nel corso dell’incontro.
Proseguiamo la nostra corsa in campionato ma è ancora troppo presto per parlare della classifica dato che le distanze con le inseguitrici sono risicate. Tutto può succedere in questa stagione dove basta un minimo di sconforto per pregiudicare il cammino fatto.
Cercheremo di far tesoro della partita di oggi in preparazione della prossima. La nostra è una squadra esperta e questo è un ulteriore valore aggiunto che potrà aiutarci lungo il percorso".
Giovani, pazzi e vincenti. I giganti della Cucine Lube Civitanova alzano al cielo il primo trofeo dopo la rivoluzione massiccia voluta dalla società marchigiana in fase di mercato.
All’Unipol Arena di Bologna, davanti agli oltre 9000 spettatori assiepati sugli spalti con una larga rappresentanza di Predators, il Club biancorosso supera la Rana Verona al tie break (26-24, 25-15, 23-25, 21-25, 15-10) con un gioco spettacolare ma discontinuo nella Finalissima di Del Monte® Coppa Italia rompendo un digiuno di titoli che durava dallo Scudetto 2021/22. In mezzo due Finali di Del Monte® Supercoppa perse al tie break, a Cagliari e a Biella, ma anche la Finale Scudetto sfumata a Trento in Gara 5.
Si tratta del quarto trionfo personale per Marko Podrascanin alla sua quindicesima Final Four di Coppa Italia in carriera; in passato l’italo-serbo aveva conquistato il trofeo nel 2009 con la Lube per poi ripetersi nel 2018 (proprio all’Unipol Arena di Bologna) e nel 2019 con la maglia di Perugia. Fabio Balaso, invece, timbra il terzo trionfo nella Finalissima di Coppa Italia dopo le affermazioni del 2020 e 2021, sempre all’Unipol Arena. Primo trofeo da head coach per Giampaolo Medei, che nel 2003, sul campo di Trento, aveva vinto al tie break contro Treviso una Coppa Italia da assistant coach della Lube, mentre da prima guida tecnica biancorossa aveva mancato il successo nella resa dei conti del 2018 al PalaFlorio di Bari contro Perugia.
Avanti di due set e in pieno controllo, la Lube rallenta e subisce la rimonta di Verona, per poi tornare a comandare il gioco vincendo il secondo e decisivo tie break della due giorni bolognese. Importanti i salvataggi di Balaso nelle fasi critiche e i punti dei laterali Bottolo (19) e Loeppky (17). Indispensabili anche le stoccate di Nikolov (16) reinventato opposto da Medei e inserito chirurgicamente nel match. Verona è Keita-dipendente (30 punti), ma colpisce anche con Mozic e alza in corsa il livello del muro difesa. In attacco e dai nove metri sono complessivamente più efficaci i cucinieri (9 ace a 4).
LA GARA
Lube al via con lo stesso 6+1 della Semifinale: Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Verona, da tempo priva dell’indisponibile Dzavoronok, si dispone con la diagonale composta da Abaev e Jensen, Keita e Mozic in banda, Cortesia e Zingel al centro, l’ex biancorosso D’Amico nel ruolo di libero.
Nel primo set Civitanova è incisiva al servizio (2 ace) e, nonostante i troppi errori diretti, colpisce i rivali anche in attacco, facendo poi buona guardia in ricezione e nel muro-difesa (4 i block vincenti). Sprint iniziale della Lube (5-1), poi gli scaligeri entrano in partita e trovano il pari (7-7). Il muro su Keita vale un nuovo break, la schiacciata di Bottolo il +3 (10-7), ma il team veneto riacciuffa il pari dopo un’infrazione e trova il +1 sull’attacco out di Lagumdzija (13-14). Gli uomini di Stoytchev prendono il ritmo e allungano fino al +3 a muro (15-18), la Lube reagisce (17-18), ma Rana non molla (17-20). Medei stupisce tutti inserendo Nikolov per Lagumdzija. Il bulgaro entra subito in partita (20-21), mentre Loeppky in attacco e Gargiulo su ace firmano il sorpasso (22-21). Sul 23-23 rientra Lagumdzija, ma Mozic azzecca il colpo che porta una palla set a Verona (23-24). Lagumdzija e Bottolo capovolgono tutto con due mani out (25-24). Il muro cuciniero chiude i conti (26-24).
Nel secondo set la Lube è dominante grazie a un atteggiamento perfetto a muro (6 i vincenti), un servizio aggressivo dai nove metri (2 ace), un atteggiamento migliore in attacco e in ricezione. I marchigiani trovano un primo allungo, complici le leggerezze di Keita e un muro serrato (12-8). La truppa di Stoytchev non molla (12-11), ma l’inerzia è per i civitanovesi (15-12), agevolati da un’infrazione. Questa volta gli scaligeri sentono la pressione e sbagliano (17-13) prima dell’ingresso di Vitelli per Cortesia. Tutti gli applausi dell’Unipol Arena sono per il muro di Gargiulo e per l’ace di Boninfante (20-14). Stoytchev inserisce Chevalier per Keita, ma a muovere il punteggio è la Lube con il mani out di Lagumdzija per il +7 (21-14). Medei ripropone il cambio del set precedente con Nikolov opposto. Finale in crescendo (23-15). Tra le fila di Verona entra Sani per Mozic. Il set si chiude sul muro di Gargiulo (25-15).
Nel terzo parziale in campo c’è una Lube troppo dimessa, che si scuote solo nel finale con i tre ace in successione di Nikolov. Le prodezze del bulgaro non bastano a impedire il riscatto di Verona, trascinata dai 9 punti di Keita, più precisa in attacco e solida a muro (4 ace). Rana Verona entra con Sani e Vitelli dall’inizio e trova il sorpasso con l’ace di Abaev per poi allungare dopo una fase confusa di gioco (12-15). Tra i biancorossi ci sono anche Dirlic e Nikolov in campo per cercare la rimonta (15-17). Il gruppo di Stoytchev non rallenta e l’ace di Keita complica i piani dei biancorossi (16-20). Il muro di Verona impedisce a Nikolov di dimezzare lo svantaggio e sull’attacco di Sani la distanza cresce (18-23). Civitanova ci prova con Orduna in diagonale a Lagumdzija e con le battute di Nikolov (3 ace per il 22-23). Verona trova due palle break (22-24) e riapre il match con il mani out di Keita (23-25).
Nel quarto set i 10 punti di Keita per Verona e il 75% di squadra degli scaligeri parlano da solo. Doccia fredda per i biancorossi in avvio di quarto set (1-6). Come nella Semifinale contro Perugia, i veronesi tirano fuori il meglio nella seconda parte di gara, con il solito Keita sempre sul pezzo (5-13). Gli attaccanti della Lube abbozzano una reazione (8-13), ma il maliano di Rana Verona colpisce a ripetizione (13-19). Sull’ace di Bottolo e due prodezze di Loeppky i biancorossi riducono a 2 le lunghezze di svantaggio (18-20). L’errore di Chinenyeze al servizio e l’ace del nuovo entrato Spirito, Verona rimette un cuscinetto di sicurezza (19-23). Sul 20-24 Nikolov annulla una palla set, ma Loeppky non trova il campo al servizio (21-25).
Dopo una vacanza di due set, al tie break la Lube torna a ruggire (3-0) e tiene a distanza Verona con il tocco astuto di Nikolov (5-2). C’è l’esperienza di Potke in campo nel tie break per la Lube, ma le giocate decisive arrivano da Loeppky e Bottolo (9-5). Verona perde lucidità (10-5). Sul 10-6 targato Keita entra Spirito al servizio. Verona torna sotto, ma Bottolo toglie il servizio a Keita (12-8) e Chinenyeze lo mura (13-8). L’infrazione biancorossa tiene vivo il tie break (13-9). Il mani out di Nikolov ipoteca l’ottava Coppa Italia (14-9). Bottolo chiude il match (15-10).
IL TABELLINO
Cucine Lube Civitanova – Rana Verona 3-2 (26-24, 25-15, 23-25, 21-25, 15-10)
Cucine Lube Civitanova - Rana Verona 3-2 (26-24, 25-15, 23-25, 21-25, 15-10) - Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Bottolo 19, Gargiulo 9, Lagumdzija 8, Loeppky 17, Chinenyeze 8, Bisotto (L), Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 0, Nikolov 16, Dirlic 1, Podrascanin 0. N.E. Tenorio. All. Medei. Rana Verona: Abaev 4, Mozic 13, Cortesia 2, Jensen 4, Keita 30, Zingel 4, Baschera (L), D'Amico (L), Chevalier 0, Sani 5, Spirito 1, Vitelli 3. N.E. Bonisoli, Zanotti. All. Stoytchev.
ARBITRI: Simbari, Goitre.
NOTE - durata set: 28', 23', 26', 29', 17'; tot: 123'. Civitanova: errori al servizio 20, ace 9, muri 11, attacco 50%. ricezione % 54 (33%). Verona: errori al servizio 21, ace 4, muri 11, attacco 42%, ricezione 38% (22%). Spettatori: 9.125. MVP: Balaso
La Del Monte® Coppa Italia SuperLega diventa il trofeo più presente nella bacheca biancorossa grazie all’ottavo trionfo nella competizione. All’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, la Cucine Lube Civitanova ha centrato il titolo numero 26 della sua storia. I cucinieri vantano così 7 Scudetti, 2 Champions League, 1 Mondiale per Club, 8 Coppe Italia, 3 Coppe CEV, 1 Challenge Cup e 4 Supercoppe.
Con il successo odierno contro la Rana Verona, capitan Fabio Balaso e compagni hanno centrato la sesta vittoria consecutiva tra SuperLega, Challenge Cup e Coppa Italia, confermandosi così imbattuti nel 2025.
Elisa Del Zozzo è il nuovo presidente del Comitato X Zona Marche della Federazione Italiana Vela per il quadriennio olimpico 2025-2028. L'elezione si è svolta ieri presso la Sala Conferenze Terzo Censi di Ancona, alla presenza di Fabio Luna e Luca Savoiardi, rispettivamente presidente del CONI e del CIP regionale.
Elisa Del Zozzo, 41 anni, avvocato di Macerata, subentra al Commissario Straordinario Alessandro Mei; oggi tesserata per il Club Vela Portocivitanova, ha iniziato l'attività velica da bambina presso l’ASD Nautica Picena di Porto San Giorgio, per poi intraprendere il percorso per diventare Ufficiale di Regata, fino a raggiungere il livello di UdR Nazionale.
In passato ha anche ricoperto il ruolo di Capo Sezione Ufficiali di regata nelle Marche. L'assemblea delle società, presieduta dal presidente della Commissione Carte Federali Fabio Mazzoni, ha poi eletto Marco Lorenzetti, Daniele Malavolta, Angelica Monti, Giovanni Pierini, Francesco Savelli e Raffaele Velardocchia componenti del Comitato regionale che affiancherà la Del Zozzo nel quadriennio olimpico. “Nel progetto di sviluppo della X Zona - ha commentato la neo presidente a conclusione dei lavori - un ruolo importante meriterà la formazione, per garantire uno sviluppo ed una promozione massima della vela nonché la valorizzazione degli Atleti, motivo di orgoglio per la nostra regione. La nostra attenzione sarà poi verso il para sailing, che nel nostro territorio conta la presenza di una realtà punto di riferimento in Italia, e sulla promozione della vela come green sport e volano per il turismo nelle Marche".
La Civitanovese torna al gol e al successo battendo il Notaresco fanalino di coda e conquistando tre punti di platino nella corsa salvezza.
Il debuttante mister Silva, con Ferri squalificato e Quacquarelli non al meglio, varava un 3-5-2 con diversi cambiamenti nell’undici di base. Mister Senigagliesi sceglieva invece in avanti la coppia Vila - Bevilacqua. A centrocampo il rientro di capitan Visciano.
Nella prima frazione, dopo un’iniziale supremazia di gioco e occasioni della squadra di casa, era la Civitanovese a trovare il gol del vantaggio con Brunet che dopo uno scambio con Franco freddava Cervellera. La gioia per Visciano e compagni durava però solo pochi minuti visto che Kapnidis a due giri di lancette dall’intervallo firmava il momentaneo pareggio.
Nella ripresa, dentro Padovani per Vila, un penalty realizzato da Capece (atterrato in area Bevilacqua) fissava al 21’ st il risultato sul definitivo 2-1. La Civitanovese avrebbe potuto arrotondare il vantaggio con il contropiede orchestrato da Macarof e non finalizzato da Padovani, mentre nel finale un super Petrucci negava la gioia del pari agli abruzzesi. Dopo 8’ interminabili minuti di recupero la Civitanovese poteva tornare a esultare insieme ai propri tifosi. Domenica in casa i rossoblu affonteranno l’Avezzano.
Finisce a reti bianche allo Stadio La Croce il match fra Montegranaro e Maceratese valido per la diciannovesima giornata di Eccellenza Marche. Una gara combattuta, con i padroni di casa fermati da un legno colpito da Perpepaj e gli ospiti che hanno provato a sbloccarla con un forcing nel finale. Il risultato di 0-0 rispecchia una partita equilibrata fra due ottime squadre.
Possanzini manda in campo dal primo minuto l’ultimo arrivato Gomez, che compone la coppia di centrocampo insieme a Bongelli. Per il resto confermato l’undici sceso in campo nelle ultime partite. Assente Cirulli per influenza. Il primo tiro della gara è veregrense, con Iuvalè che scalda i guanti di Gagliardini al 9’. La Maceratese risponde al 12’ con Cogngini, che da punizione centra la porta ma non riesce a dare forza. Al 24’ è Jallow, il più pericoloso fra i suoi, a spaventare ancora la retroguardia biancorossa con un tiro che termina a lato. L’ultima occasione del primo tempo ce l’ha Capponi, che di testa mette alto. Squadre a riposo sullo 0-0.
Nella ripresa Possanzini opta subito per un doppio cambio, sostitendo Ciattaglia, ammonito nel primo tempo, e Vrioni. Al loro posto dentro Grillo e Del Moro. Rata che parte forte, con una mischia in area risolta però dalla difesa di casa. Al 50’ Cognigni ci prova ancora da fuori ma non trova la porta. Passano 5 minuti e sull’altro fronte il neo entrato Tonuzi calcia a lato. Al 59’ l’occasione più grande della partita, con Peprepaj che lascia partire un tiro angolato dal limite dell’area. Con Gagliardini battuto è il palo a salvare la Maceratese. Sul ribaltamento di fronte, Marras raccoglie la sponda di Cognigni e impegna Taborda alla gran parata. La gara continua sul filo dell’equilibrio. A 5 minuti dalla fine la Maceratese ha l’occasione per passare in vantaggio, con Bongelli che raccoglie un bel cross dalla sinistra ma di testa mette alto sopra la traversa. L’ultima occasione del match è biancorossa: in pieno recupero Vanzan ara la fascia sinistra e mette in mezzo un cioccolatino che Gomez non riesce a deviare verso la porta. Termina così 0-0, con i ragazzi di Possanzini che vanno a raccogliere l’applauso dei 400 tifosi giunti da Macerata, che hanno apprezzato lo spirito battagliero messo in campo dalla squadra. Con la vittoria del K Sport Montecchio per 2-0 sul Montefano, la Maceratese rimane in testa a +1. Rimane a -3 il Chiesanuova, che pareggia al 90’ 1-1 con la Sangiustese a Villa San Filippo.
Il Tolentino riparte dopo due sconfitte consecutive. I cremisi tornano a sorridere al "Della Vittoria" dove hanno la meglio del Fabriano Cerreto con il punteggio di 5-2, nella sfida valevole come diciannovesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. A segno tutto il tridente di Passarini, con Moscati sugli scudi (doppietta). Tre punti che consentono ai padroni di casa di dare impulso alle ambizioni playoff, mentre la squadra di Mariotti resta invischiata nella lotta per non retrocedere.
LE FORMAZIONI - Passarini deve rinunciare a Badiali e al suo posto schiera in cabina di regia l'esperienza di Conti. In avanti esordio dal primo minuto per il neo acquisto Peluso, arrivato proprio dal Fabriano, che va ad appoggiare la collaudata coppia offensiva composta da Moscati e Lovotti. Nessuna sorpresa in casa ospite, in campo con il consueto 4-3-3 e con uomini schierati specularmente alla sfida di settimana scorsa contro il Montefano.
LA CRONACA - Avvio di partita pirotecnico. Al 1' subito cartari pericolosi. Proietti Zolla imbuca per Palmieri, impreciso al tiro a tu per tu con Bucosse. Appena un giro di lancette dopo arriva la rete, rocambolesca, dell'ex. Moscati scappa via sulla destra e suggerisce al centro un cioccolatino che Peluso deve solo scartare. La prima conclusione è da dimenticare, ma sul rimpallo il numero 10 cremisi è fortunato e batte Mazzoni con una deviazione beffarda sotto misura.
All'8' il Tolentino trova già il raddoppio, approfittando del baricentro altissimo della linea difensiva ospite. Peluso pesca con un lancio millimetrico lo scatto in profondità di Lovotti, l'attaccante argentino si fa ipnotizzare da Mazzoni, ma sul pallone vagante arriva Moscati che deve solo spingere in rete il più comodo dei tap-in.
Il Fabriano, nell'occasione, recrimina per un possibile fuorigioco (dagli spalti la posizione pareva regolare, ndr). Trovato il doppio vantaggio i padroni di casa provano ad addormentare il ritmo della partita, senza disdegnare le ripartenze negli ampi spazi concessi dagli avversari, che hanno il merito di riversarsi con coraggio in avanti.
In una di queste sortite, il Fabriano Cerretto riesce ad accorciare le distanze. Proietti Zolla avvia e conclude un bel triangolo con Musso, fulminando Bucosse con un diagonale preciso (30').
Al 32', però, l'ennesimo lancio per lo scatto in profondità di Moscati mette in crisi la retroguardia cartaria. Sull'attaccante avviato verso la porta, Mazzoni interviene a valanga in uscita e si becca il rosso diretto per fallo da ultimo uomo. Oltre al danno, per lui, anche la beffa dell'infortunio.
Sulla susseguente punizione dal limite, il tiro di Peluso si schianta sulla barriera. Ospiti che, in dieci, si ridisegnano con l'ingresso del secondo portiere Stroppa che rileva Palmieri. Null'altro di significativo accade nel primo tempo. Si va all'intervallo sul 2-1.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi doppio cambio per il Fabriano: dentro Nacciarriti e De Sanctis, per Stortini e Musso. A rendersi pericoloso, però, è il Tolentino. Al 50' il colpo di testa di Moscati termina alto sopra la traversa.
Il terreno di gioco, reso pesante dalla pioggia del primo pomeriggio, non agevola lo spettacolo. Al 57' parata che salva il risultato di Bucosse sulla battuta a colpo sicuro di Conti, al termine di un contropiede avviato da un retropassaggio sanguinoso di Tizi.
Il Tolentino non è ben messo in campo, con reparti scollegati, nonostante l'uomo in più. Passarini decide che ha visto abbastanza e si copre mandando in campo Di Biagio per Peluso.
I cremisi non riescono ad alleggerire la pressione avversaria e faticano ad uscire dalla propria metà campo. Al 70' locali di nuovo in avanti - dopo lunghi minuti di sofferenza - con la bella sforbiciata di Moscati, bloccata in due tempi da Stroppa.
A cacciare via i brutti pensieri arriva al 75' la prima rete tra i grandi di Matteo Salvucci. L'under cremisi è il più lesto sotto porta dopo la parata di Stroppa su Lovotti. Una rete che alleggerisce lo spirito al Tolentino. Tant'è che subito dopo arriva il poker di Moscati (77'). L'attaccante suggella una prestazione da migliore in campo con la doppietta personale.
All'82' c'è spazio anche per il gol di Lovotti, che supera con uno scavetto delizioso Stroppa. L'esultanza del centravanti argentino, particolarmente sentita, potrebbe suggerire il passo d'addio. In serie D lo cerca con insistenza l'Atletico Ascoli (leggi qui).
Fabriano volitivo sino all'ultimo e in rete con Nacciarriti all'89' per fissare il risultato finale sul 5-2. La vittoria riconsegna al Tolentino il quarto posto in classifica. È festa sotto la gradinata Pallorito.
Tabellino Tolentino - Fabriano Cerreto 5-2
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; Stricker, Tomassetti, Strano, Tizi (72' Cicconetti); Conti (63' M.Salvucci), Tortelli, Manna (78' Massini); Peluso (60' Di Biagio); Moscati, Lovotti (84' Arbusti). All: Passarini
FABRIANO CERRETO (4-3-3): Mazzoni; Stortini (45' De Sanctis), Marino, Mistura, Grassi; Trillini, Gori (72' Marinelli), Conti; Palmieri (37' Stroppa), Musso (45' Nacciarriti), Proietti Zolla (78' Carnevali). All.: Mariotti
Arbitro: Gasparoni di Jesi
Reti: 2' Peluso (T), 8' 77' Moscati (T), 30' Proietti Zolla (F), 75' M.Salvucci (T), 83' Lovotti (T), 89' Nacciarriti (F)
Ammoniti: Stortini, Manna, Trillini Espulsi: Mazzoni
Angoli: 5-2. Recupero: 3', 3'
La Civitanovese si rinforza con due nuovi arrivi ufficializzati a poche ore dal match contro il Notaresco, snodo cruciale per credere alla salvezza nel campionato di Serie D.
La prima novità è Federico Ivan Rasic, attaccante argentino classe 1992, conosciuto per la sua imponente struttura fisica e i suoi quasi due metri di altezza. Rasic porta con sé una lunga esperienza maturata in diverse squadre argentine e all’estero. In Italia, i tifosi lo ricorderanno per la sua stagione 2020/2021 con il Sona, nel Girone B della Serie D.
Cresciuto nel settore giovanile del Gimnasia La Plata, Rasic ha vestito nell’ultima stagione la maglia del Deportivo Maipù, dimostrando ancora una volta le sue qualità tecniche e fisiche. Ora è pronto a mettersi a disposizione della Civitanovese, che punta su di lui per rinforzare il reparto offensivo.
Un altro importante innesto per la squadra rossoblù è Andrea Milani, esterno classe 2002, nato a Roma e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Fiorentina. Milani ha già accumulato una notevole esperienza, avendo indossato le maglie di Monopoli, Monterosi e Pineto.
Nell’ultima stagione, il giovane talento ha militato nella Pistoiese dopo essere passato per l’Ovidiana Sulmona. Ora, approda alla Civitanovese con l’obiettivo di crescere ulteriormente e contribuire al progetto della società.
Ko che fa male per la Halley Matelica, che cade nel rush finale, vittima in primis dei suoi errori e poi di un arbitraggio tutt’altro che impeccabile, sul campo di una Logimatic Ozzano brava a girarla anche quando, sul +15 e nel suo miglior momento, la Vigor sembrava averla messa in ghiaccio o quasi.
Parte bene la Halley (priva di capitan Mentonelli e con Morgillo in campo nonostante la febbre), che scatta sul +4 (4-8 dopo 3’) e che potrebbe provare la fuga già dopo pochi minuti salvo sprecare qualche tiro ben costruito. Ozzano (ancora senza Cortese) ringrazia e pian piano trova ritmo in attacco con Ranuzzi e Baggi salendo fino al +6 (18-12 al 7’).
Il giro a vuoto vigorino dura però soltanto qualche minuto: i canestri di Panzini ed Eliantonio chiudono il gap e nel cuore del secondo quarto la Halley sembra addirittura dilagare, toccando pure il +12 (28-42 al 17’). Proprio poco prima dell’intervallo lungo, però, gli emiliani hanno un sussulto e sorprendono la Vigor con pressing e difesa a zona: ne nasce un 9-0 che porta il punteggio all’intervallo lungo sul 39-44.
Matelica accusa il colpo e al rientro dagli spogliatoi ha perso completamente la brillantezza offensiva dei primi due periodi. I padroni di casa non fanno faville ma ci mettono molta più aggressività grazie soprattutto al brio di Torreggiani e Domenichelli e completano rapidamente la rimonta, operando il sorpasso in apertura di quarto quarto.
La Halley si aggrappa a un paio di guizzi di Riccio ma non trova più il bandolo della matassa, Ozzano sogna la fuga quando Ranuzzi fa 2/2 dalla lunetta per il +6 (70-64) a 4’ dalla sirena, ma all’improvviso si inceppano anche i padroni di casa, che non segnano dal campo negli ultimi 5’ di partita ma che possono lucrare sui tanti liberi concessi da un arbitraggio improvvisamente diventato fiscalissimo dopo un primo tempo di ben altro tenore.
I biancorossi, comunque, tornano a -3 (72-69) con la tripla di Dieng a 52” dalla sirena, Piazza fallisce il colpo del ko col tiro dalla media e allora la Halley può giocarsi la sua ultima chance per forzare l’overtime. Dieng attacca Ranuzzi che scivola, si apre lo spazio per un’insperata bomba coi piedi per terra che però il numero 8 vigorino spedisce sul ferro.
Il rimbalzo è matelicese, ma il tavolo non ricicla i 14” e così la sirena dei 24” suona anche se la Vigor avrebbe ancora la palla in mano con la possibilità di costruirsi un altro tiro. Gli arbitri incredibilmente non si accorgono di nulla e lasciano la palla alla New Flying Balls con soli 3” da giocare.
Rimessa emiliana in zona d’attacco, fallo immediato sull’ex di turno Ranitovic che segna dalla lunetta il suo unico punto della serata, ma il più importante: quello che chiude definitivamente i conti.
Sconfitta che lascia l’amaro in bocca e che pesa in prospettiva seconda fase (anche se i biancorossi hanno difeso il rassicurante +28 del match di andata), ma non c’è tempo per rimestarci troppo sopra: mercoledì si torna già in campo, a domicilio, contro la Goldengas Senigallia.
LOGIMATIC OZZANO-HALLEY MATELICA 73-69
OZZANO: Myers 2, Petrilli ne, Torreggiani 13, Zani ne, Ranitovic 1, Domenichelli 8, Ranuzzi 17, Tibs 8, Cortese ne, Balducci 7, Piazza 8, Baggi 9. All.: Lolli
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli, Panzini 6, Pali ne, Mentonelli ne, Dieng 16, Morgillo 6, Zanzottera 11, Riccio 14, Gaeta ne, Musci ne, Eliantonio 10. All.: Trullo.
ARBITRI: Bonfigli, De Rosa
PARZIALI: 20-21, 19-23, 16-13, 18-12.
Ritorno con il botto in Final Four di Coppa Italia per la Cucine Lube Civitanova dopo tre anni di assenza. All’Unipol Arena di Bologna, davanti a quasi 8000 spettatori, i biancorossi piegano in Semifinale i campioni d’Europa dell’Itas Trentino al tie break (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15) dopo 2 ore e 13 minuti di battaglia e accedono alla resa dei conti della competizione per la 12ª volta nella storia del Club con il proposito di mettere in bacheca l’ottavo trofeo con la coccarda tricolore.
Civitanova vince il duello a muro (10 i block in contro i 7 trentini), tiene in ricezione e trova una maggiore lucidità in attacco nei momenti decisivi. Top scorer del match Loeppky e Lagumdzija, entrambi autori di 18 punti, seguiti da Bottolo (16). Traguardi personali per Chinenyeze, che supera i 1500 punti in Italia e per Gargiulo, che supera i 1000 in carriera. Tra i rivali il più prolifico è Lavia (16). Con lui quattro compagni in doppia cifra.
La Lube tornerà in campo per la Finalissima con la Rana Verona domani, domenica 26 gennaio, alle 15.15 (con diretta Rai 2, VBTV e Radio Arancia), sempre sul taraflex tricolore dell’Unipol Arena. Dopo 54 sfide in campionato (44 vittorie a 10 per Civitanova), tra Regular Season e Play Off, per la prima volta i marchigiani e gli scaligeri si misureranno in Coppa Italia, nel remake della Finale di Play Off 5° Posto giocata nel 2024 a Verona.
LA GARA - Biancorossi al palleggio con Boninfante (febbricitante in mattinata e assente alla rifinitura) e con Lagumdzija opposto, Loeppky e Bottolo laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Trentini schierati con Sbertoli in cabina di regia e l’ex biancorosso Rychlicki terminale offensivo, Lavia e Michieletto in banda, Bartha e Flavio al centro, Laurenzano libero.
Primo set buttato via dalla Lube, abile nel recuperare 5 punti di svantaggio con un attacco incisivo (61%) e nel centrare il sorpasso dopo il 20, ma tradita da due errori diretti che gridano vendetta, con una palla set a disposizione. Dopo una fase di equilibrio, Trento prende il largo spingendo al servizio, mostrandosi tenace nel muro-difesa e vivace in attacco (11-6). La Lube non ci sta. Entrato in corsa come Orduna, Dirlic piazza il muro seguito dalla pipe di Loeppky (15-12).
Bottolo riavvicina i suoi (15-13), che trovano il block del -1 (16-15). Sul 17-16 rientrano Boninfante e Lagumdzija, in tempo per il pari targato Loeppky (18-18). Tra i rivali in campo c’è anche Gabi Garcia. Un errore biancorosso in battuta e l’attacco di Michieletto mettono nei guai i cucinieri (22-20), che trovano il ribaltone con Chinenyeze e due prodezze di Bottolo (22-23), autore di 6 punti con il 67% nel set come Loeppky. Avanti 23-24, gli uomini di Medei sprecano un servizio e un attacco (25-24) per poi capitolare sull’ace di Michieletto (26-24), che mette a referto il nono punto personale.
Nel secondo set la Lube si riscatta con un muro-difesa di alto livello (5 i block vincenti) e un gioco più pulito rispetto all’Itas, che deve fare i conti con 9 errori. Tra i dolomitici resta in campo dall’inizio l’ex biancorosso Gabi Garcia. Si lotta punto a punto (11-12). Il break dei cucinieri a muro e il successivo ace di Lagumdzija (13-16) ricaricano i numerosi Predators sugli spalti. Basta un attimo di distrazione per restituire il filo del gioco ai gialloblù (17-17). Orduna e Dirlic entrano per suonare la carica come nel primo set. Il muro di Bottolo e l’infrazione di Lavia, che azzarda un improbabile palleggio, rilanciano Civitanova (17-19). Il block in a uno di Chinenyeze procura tre palle set ai marchigiani (21-24). Bartha annulla le prime due, Lavia la terza (24-24). L’azione prolungata chiusa da Loeppky e il muro di Chinenyeze valgono un set speculare al primo (24-26) con il match che torna in perfetta parità.
Nel terzo atto Civitanova prende tutto in ricezione, si affida a un Lagumdzija grintoso al servizio e in attacco (6 punti con il 71% di efficacia e un ace) w controlla le offensive dei rivali. Al rientra in campo i giocatori della Lube sono spiritati e si dimostrano capaci di mettere subito all’angolo i campioni d’Europa (7-12). Sulle giocate vincenti di Lagumdzija intervallate da due errori in attacco dei gialloblù, gli uomini di Giampaolo Medei si guadagnano un margine impressionante (9-18). Boninfante, palleggiatore classe 2004, è bene ricordarlo, si mette in proprio e schiaccia il pallone del +10 (10-20). Un parziale a senso unico si chiude con il muro vincente di Civitanova (14-25).
Nel quarto set la rabbia trentina sfocia nei 5 ace in un gioco più solido. Reazione aggressiva già in apertura (11-7). Sul punteggio di 13-8 Medei inserisce Nikolov per Loeppky, ma è l’ace di Bartha a muovere il punteggio (14-8). A seguire la Lube cambia anche la diagonale dando spazio a Dirlic e poi a Orduna. I biancorossi cercano di risalire (16-12), ma incassano un pesantissimo parziale di tre a zero (19-12). Sul 19-13 Podrascanin sostituisce Gargiulo. Sul 20-14 rientra la diagonale di partenza. La Lube realizza tre punti chiusi dall’ace di Boninfante (20-17). Il mani out di Nikolov consente ai suoi di riavvicinarsi (21-19), la successiva stoccata vincente del bulgaro vale il -1 (23-22). Gabi Garcia procura due palle set ai suoi, Michieletto centra l’ace (25-22) e porta la gara al tie break.
Al tie break Nikolov parte dall’inizio tra i biancorossi, ma dopo un suo errore in battuta (4-3) lascia il posto a Loeppky. I dolomitici trovano il break (6-4). Al cambio di campo Trento è avanti 8-6. Nei due scambi successivi Civitanova riesce a impattare il punteggio con Lagumdzija (8-8). Trento ritrova il break complice un tocco a muro di Civitanova su un attacco gialloblù (11-9). Su una difesa pazzesca di Balaso e il mani fuori di Bottolo i giochi sono aperti (12-11). I due ace del nuovo entrato Poriya valgono il sorpasso (12-13), ma al termine di un’azione prolungata Lavia impatta (13-13). I successivi errori di Lavia e Bartha mandano la Lube in Finale (13-15).
TABELLINO
Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 2-3 (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15)
TRENTO: Bristot (L) ne, Pesaresi ne, Michieletto 15, Sbertoli 1, Pellacani ne, Garcia Fernandez 11, Rychlicki 1, Magalini 2, Laurenzano (L), Lavia 16, Bartha 13, Flavio 13, Acquarone. All. Soli
CIVITANOVA: Chinenyeze 9, Gargiulo 6, Loeppky 18, Orduna , Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 18, Dirlic 2, Podrascanin, Bottolo 16, Tenorio ne. All. Medei
Arbitri: Puecher (PD), Piana (MO).
Note: durata set 28’, 29’, 21’, 33’, 22’. Totale 2h13. Trento: errori al servizio 18, ace 8, muri 7, attacco 45%, ricezione 47% (22%). Civitanova: errori al servizio 22, ace 6, muri 10, attacco 50%, ricezione 52% (28%). Spettatori: 7.812.
Durante l'Assemblea Nazionale Elettiva della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (Figest), tenutasi il 25 gennaio presso il Cosmopolitan di Civitanova Marche, il neo-rieletto presidente Enzo Casadidio ha fatto il punto sul percorso della federazione e sugli obiettivi per il futuro.
Casadidio ha sottolineato l’importanza del quadriennio appena concluso, caratterizzato dall’approvazione dello Statuto, un passaggio fondamentale per consolidare la struttura della Figest. “C’è stata l’approvazione dello statuto. Al di là delle elezioni del consiglio federale, l’assemblea straordinaria ha stipulato quello che possiamo definire il codice civile della federazione. Quindi, quali sono le regole dello sport e del vivere insieme,” ha dichiarato il presidente.
Ha poi ricordato che la Figest raccoglie 26 discipline sportive, una varietà che contribuisce a creare un equilibrio simile a quello del Coni. “La nostra federazione racchiude 26 discipline. Automaticamente, governarle tutte ricrea quell’equilibrio che c’è nel Coni,” ha affermato Casadidio.
Guardando al futuro, il presidente ha fissato l’obiettivo per il prossimo quadriennio: spingere per il riconoscimento olimpico di due discipline già nel circuito mondiale. “L’obiettivo che abbiamo nel prossimo quadriennio è quello di spingere sulle due discipline che stanno nel circuito mondiale per integrarle alle olimpiadi di Adelaide” ha detto, sottolineando l’impegno della federazione per dare maggiore visibilità agli sport tradizionali italiani.
Termina 2-2 la sfida tra Aurora Treia e Cluentina, valida per il diciannovesimo turno del Girone B di Promozione. I padroni di casa, reduci da cinque risultati utili consecutivi, passano in vantaggio al 21' grazie a un gran sinistro di Bonifazi che colpisce il palo e si insacca alle spalle di Rocchi. L’Aurora potrebbe raddoppiare poco dopo con Arias, ma l’attaccante spreca sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Nel primo tempo, nonostante alcune occasioni per Ibii e Camilloni, il punteggio rimane invariato. La ripresa si apre con il raddoppio dell’Aurora al 59’, quando Arias finalizza un assist preciso di Borrelli. La Cluentina non demorde e, grazie a una deviazione, accorcia le distanze con Torresi. Al 75', Monserrat pareggia definitivamente per la Cluentina con una punizione battuta direttamente in rete.
Nonostante il pari, la Cluentina conquista un punto prezioso, utile soprattutto per il morale, mentre l’Aurora, con l’undicesimo pareggio stagionale, conferma la sua difficoltà a capitalizzare i momenti favorevoli. La Cluentina resta penultima, ma il nuovo allenatore Luca Travaglini potrebbe portare la scossa giusta per risollevare la squadra nelle prossime giornate.
Il risultato finale premia la tenacia della Cluentina, ma l’Aurora dovrà riflettere su come sfruttare meglio le occasioni per tornare alla vittoria.
Tabellino
Aurora Treia: Tiberi, Marini (78' Garcia M), Dominino, Romagnoli F (68' Rozzi), Ballanti (26' Filacaro), Bartolini, Garcia F, Bonifazi, Allegretti (68' Wali), Borrelli, Arias.
A disposizione: Testa, Bontempo, Cacciamani, Ruani, Romagnoli. Allenatore: Francesco Nocera.
Cluentina: Rocchi, Torresi, Pagliarini, Trobbiani, Menghini, Bosetti, Giaconi (87' Testiccioli), Cantarini (57' Trosce), Cappelletti (57' Monserrat L), Camilloni, Ibii.A disposizione: Scoppa, Montecchiari, Francalancia, Giordani, Gentili, Acquaviva. Allenatore: Luca Travaglini.
Marcatori: Bonifazi 21', Arias 59', Torresi 64', Monserrat L 73',
Arbitro: Enrico Cittadini - Sezione di Macerata.
Assistenti: Samuele Gasperi - Sezione di San Benedetto del Tronto; Pierfrancesco Parisi - Sezione di Macerata.
Note: ammoniti Bartolini, Borrelli, Marini, Nocera (dalla panchina), Pagliarini, Testiccioli, Travaglini (dalla panchina), angoli 5-1, recuperi 2'-6', presenti circa 200 spettatori al "Leonardo Capponi" di Treia.
Si dividono la posta in palio P.S. Elpidio e Settempeda dopo aver dato vita ad una bella partita durante la quale hanno dato tutto per superarsi dimostrando che la classifica di entrambe è giusta e certifica l’ottimo valore di ognuna che si è visto anche in questo pomeriggio al Ferranti. Più piacevole il secondo tempo in cui si sono viste occasioni e le due reti(entrambe nel finale dell’under Sfrappini e dell’esperto Trombetta) rispetto al primo molto tattico ed equilibrato. Sfiora il colpaccio la Settempeda che subisce il pari allo scadere, ma i locali hanno meritato questo risultato dopo aver creato nella prima parte della ripresa almeno due/tre palle gol che sono state sventate da un ottimo Pettinari (il migliore in campo). Insomma, una sfida piacevole che lascia tante cose positive ai due allenatori che tornano a casa dopo aver mosso la classifica e consapevoli che gli obiettivi, anche quelli più importanti, possono essere raggiunti se le prestazioni saranno di questo livello.
Trasferta insidiosa in riva all’adriatico per la Settempeda che raggiunge il Comunale Ferranti per affrontare i locali dell’Atletico Calcio P.S. Elpidio. Altro big match con in palio punti pesanti. I bianchi di casa sono terzi(quota 34) e con ancora qualche ambizione di alta classifica, mentre i biancorossi(per l’occasione in completo nero) inseguono a sei lunghezze ad un passo dalla zona play off. Settempeda che vuole dimenticare il ko beffa con il Trodica, ma deve andare in campo in emergenza, soprattutto a centrocampo, e dunque con un undici inedito. Sono indisponibili Dolciotti, Farroni e Rango. Oltre la conferma tra i pali del fresco ex Pettinari e del trio difensivo, le novità sono Massini e Salvatelli come esterni, Quadrini e Perez come mezzali e Sfrappini da sotto punta. Padroni di casa, invece, con tre under titolari(tra cui il 2008 Vallasciani) e l’asse composto da Zira in attacco e dall’esperta coppia di difesa Trombetta e Smerilli; tra gli assenti invece spiccano Islami e Macchini, che fece molto bene all’andata(vittoria dei rivieraschi con doppietta di Zira). Avvio di gara pimpante e con ottimi ritmi. Le due formazioni si rispettano e dimostrano di temersi, dunque si gioca con molta attenzione e le difese non fanno passare nulla prevalendo sugli attacchi. Situazione che prova a rompere Panichi che, sugli sviluppi di una rimessa, calcia di prima di contro balzo con palla di poco fuori. Al 21’ ecco la Settempeda con Perez che trova il modo di lanciare in profondità Cappelletti che ci prova dal limite con destro largo. Al 32’ primo corner per i locali con palla che Magliulo batte al volo trovando pronto Pettinari. Fino all’intervallo a cui le squadre vanno con un giusto pareggio, regna l’equilibrio visto nell’arco dei 45’, anche se c’è un guizzo di Bracalente che, imbeccato da capitan Trombetta, arriva al limite per poi tirare un rasoterra che Pettinari devia allungandosi sulla propria sinistra. Ripresa che mostra un P.S. Elpidio più deciso e propositivo tanto che al minuto 8 va ad un passo dal vantaggio: Magliulo avanza in bello stile, palla per Zira che tocca a Bracalente che si incunea centralmente in area e davanti alla porta conclude con il destro trovando però uno strepitoso Pettinari che ribatte con la mano aperta di puro istinto. Ancora decisivo il numero uno ospite quando vola a deviare con la punta delle dita un sinistro dal limite di Zira diretto nell’angolino. Ciattaglia cambia richiamando Salvatelli per inserire Pariani variando così l’attacco(Sfrappini trasloca a sinistra).
Locali che prendono campo e possesso palla con la Settempeda che arretra un po’ cercando di sfruttare ripartenze e porzioni maggiori di campo. I padroni di casa adesso spingono e al 23’ Zira ha una buona palla per concludere con il destro e quando lo fa non riesce ad impensiere Pettinari che in tuffo controlla agevolmente. Subito dopo è Montanari a provare il sinistro dalla lunga distanza con palla centrale tra le braccia di Doello. Scocca la mezzora e si erge di nuovo a baluardo della Settempeda il portiere Pettinari (di gran lunga il migliore dei suoi) che va a togliere in tuffo dall’angolo basso alla sua sinistra una precisissima punizione dal limite di Bracalente. Dopo qualche difficoltà, gli ospiti sfiorano il colpo grosso con un piazzato di Montanari con tiro a giro di sinistro che incoccia sul palo e va sul fondo. I biancorossi insistono e puniscono i rivali al 35’: azione sulla destra dove Massini imbuca in area per Cappelletti che difende palla e poi fa l’assist dal fondo trovando pronto Sfrappini che con il destro infila Doello. Il classe 2006 porta avanti i suoi nel momento di massimo sforzo dei locali che però non demordono e al 44’ trovano il pari senz’altro meritato. Punizione dalla sinistra che spiove a centro area dove Trombetta stacca nel mucchio trovando la traiettoria vincente con sfera a fil di palo imprendibile questa volta per l’eccellente Pettinari. Parte il recupero con le squadre decise a superarsi. Occasione Settempeda su palla inattiva con colpo di testa di Palazzetti che trova ben piazzato Doello che può bloccare. E’ l’ultima emozione del match che termina 1-1 per un punto a testa che ci può stare e che può soddisfare due ottime squadre che saranno protagoniste fino al termine del campionato.
ATL. CALCIO P.S. ELPIDIO-SETTEMPEDA 1-1
MARCATORI: st 35’Sfrappini, 44’ Trombetta
ATL CALCIO P.S. ELPIDIO: Doello, Corvaro(38’st Mannozzi), Magliulo, Felloussa, Smerilli, Trombetta, Amici, Vallasciani(25’st Shakaj), Zira, Bracalente(47’st Cerquozzi), Panichi. A disp. Del Moro, Moroni, Mancini, Di Rosa, Chiodini. All. Mengoni
SETTEMPEDA: Pettinari, D’Angelo, Salvatelli(12’st Pariani), Pagliari, Palazzetti, Montanari, Sfrappini, Massini, Cappelletti, Quadrini, Perez. A disp. Bartoloni, Mulinari, Eugeni, Boldrini, Staffolani Edoardo, Sigismondi, Staffolani Alessandro, Meschini. All. Ciattaglia
ARBITRO: Uncini di Jesi; assistenti Buttafuoco di SBT e Serena Mercuri di Fermo
NOTE: Ammoniti: Zira, Palazzetti, Perez. Angoli: 4-3. Recupero: pt 2’; st 4’
Inclusione sociale e solidarietà. Con queste premesse, unitamente alla volontà dell'Arma Aeronautica storica istituzione del territorio potentino fin dall'ormai lontano 1956, il colonnello Marco Attanasio comandante del Centro di Formazione Aviation English di Loreto - Potenza Picena, ha siglato un significativo accordo di collaborazione con l'A.S.D. Santo Stefano Sport di Porto Potenza Picena, una delle maggiori realtà nazionali impegnate nella promozione dello sport a favore di persone con disabilità, insieme al presidente del sodalizio rivierasco dottor Mario Ferraresi.
La firma del protocollo d'intesa, precedentemente approvato dal Comando Scuole A.M. di Bari, si è tenuta nei locali del Circolo Ufficiali della caserma di contrada Alvata a Porto Potenza Picena con una cerimonia sobria ma significativa alla quale hanno preso parte, oltre al personale della base, anche la sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini, il vicesindaco Giuseppe Castagna, i consiglieri comunali Mirco Braconi e Antimo Flagiello, il vicepesidente dell'Asd S.Stefano Antonio Bortone nonché le delegazioni del Corpo Militare del Sovrano Ordine di Malta e dell’Associazione Arma Aeronautica di Loreto e Potenza Picena.
"Abbiamo aderito con piacere ed entusiasmo alla richiesta rivoltaci dall'Asd Santo Stefano Sport di poter fruire di uno spazio all'interno del sedime della base di Porto Potenza Picena da utilizzare per gli atleti con disabilità impegnati nel settore getto del peso, lancio del disco e del giavellotto - ha sottolineato il comandante Attanasio - una delle priorità della forza armata è quella di aprirsi al territorio e alla società civile e credo che l'avvio di un proficuo rapporto di reciprocità con una significativa realtà, com'è quella dello sport paralimpico, può essere soltanto un esempio virtuoso di collaborazione a sostegno di persone vulnerabili o diversamente abili".
L'Asd Santo Stefano è una polisportiva che ha avviato la sua attività nel 1976 come sport terapia per gli ospiti dell'omonimo istituto di riabilitazione. Nell'arco di quasi mezzo secolo l'impegno originario del basket in carrozzina si è ampliato ad altre discipline come atletica, vela, golf, bocce e tennis diventando uno delle più importanti associazioni sportive del mondo paralimpico italiano.
"Si tratta di un importante inizio di collaborazione che, mi auguro, possa crescere nel tempo e nell'impegno su più fronti - ha detto il presidente Mario Ferraresi - oltre che ringraziare il colonnello Attanasio e l'Aeronautica Militare per la sensibilità dimostrata ci tengo a sottolineare il lavoro di tutto il mio staff in particolare del vicepresidente Antonio Bortone e della segretaria Lorella Miccini".
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini che ha evidenziato l'importanza di iniziative di questo tipo aperte ad una concreta collaborazione tra istituzioni e realtà del territorio, in un'ottica di crescita comune. Al termine della cerimonia ufficiale si è tenuta una Santa Messa nella rinnovata cappella della caserma officiata dal parrocco don Massimo Fenni.
Il questore di Pesaro-Urbino ha emesso 8 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di tifosi coinvolti nei disordini avvenuti al termine della partita tra Vis Pesaro e Recanatese, giocata il 19 maggio 2024, presso lo stadio Benelli. La partita, valida per i play-out del campionato di Lega Pro Serie C, ha visto la vittoria della Vis Pesaro, che ha così evitato la retrocessione.
Gli episodi di violenza si sono verificati nel tratto di autostrada che segue l’ingresso del casello di Pesaro, in direzione Ancona, dove un gruppo di tifosi della Vis Pesaro, tra cui anche un minorenne, ha violato la misura del Daspo a cui erano già sottoposti. I tifosi hanno lanciato sassi, fumogeni, artifici pirotecnici e oggetti contundenti contro i pullman che trasportavano i tifosi della Recanatese.
Non solo i tifosi pesaresi sono stati protagonisti di comportamenti violenti. Anche tre tifosi della Recanatese sono stati identificati per intemperanze e danneggiamenti durante l’incidente, contribuendo al clima di caos post-partita.
Dopo aver completato le indagini e identificato i responsabili, il questore ha emesso i Daspo che vanno da uno a cinque anni, con l’obbligo per gli interessati di non partecipare a manifestazioni sportive durante il periodo di interdizione. Di questi provvedimenti, tre riguardano l’aggravamento di sanzioni precedenti e uno è stato emesso come nuovo provvedimento.
Il 2-1 subito dall'Ascoli sul campo della Lucchese non è stato solo una brutta sconfitta sul piano sportivo, ma ha segnato anche la fine dell'avventura di Domenico Di Carlo sulla panchina bianconera. Pochi minuti dopo il fischio finale, Massimo Pulcinelli, patron della squadra marchigiana, ha comunicato l'esonero dell'allenatore tramite un post su Instagram, accompagnato da un durissimo commento: "Chiediamo scusa ai nostri tifosi, prestazione indegna".
Una decisione che arriva dopo un avvio di stagione difficile per l'Ascoli, che non è riuscita a ingranare sotto la guida di Di Carlo. L'allenatore era subentrato lo scorso 3 ottobre a Massimo Carrera, in un periodo turbolento per la squadra. Prima dell'arrivo di Di Carlo, l'Ascoli aveva vissuto un breve periodo di transizione, con l'allenatore della Primavera Cristian Daniel Ledesma alla guida della prima squadra per una settimana.
Nonostante l’esperienza di Di Carlo nel calcio italiano, che vanta trascorsi in panchine prestigiose come quelle di Chievo e Vicenza, l'Ascoli non è riuscito a trovare la giusta continuità di risultati, accumulando prestazioni deludenti in campionato.
La sconfitta contro la Lucchese, al di là del risultato, ha evidenziato una squadra incapace di reagire e di trovare una soluzione ai propri problemi. Il patron Pulcinelli ha voluto così prendere un deciso atto di cambiamento, consapevole che la situazione richiedeva una scossa immediata per evitare ulteriori danni alla stagione.
Con l'esonero di Di Carlo, l'Ascoli è ora alla ricerca di un nuovo allenatore che possa restituire fiducia e vitalità a una squadra che non sta certo vivendo il suo miglior momento. Il prossimo tecnico dovrà lavorare fin da subito per risollevare le sorti della squadra e soddisfare le aspettative di una tifoseria che, delusa dalla prestazione contro la Lucchese, si aspetta una pronta reazione.
Attimi di grande apprensione hanno avvolto tutto l'Helvia Recina domenica scorsa nella partita contro l'Atletico Mariner, quando intorno alla mezz'ora del primo tempo Armin Nasic si è accasciato a terra dolorante. Il centrocampista è stato poi costretto ad abbandonare il campo in barella, fra la preoccupazione generale di compagni e tifosi. La brutta sensazione avuta in quel momento è stata confermata dalla società, che attraverso una nota ufficiale, ha dichiarato che Nasic dovrà osservare un lungo periodo lontano dal rettangolo di gioco.
"Dopo una prima visita specialistica - rende noto la società - si prevede un lungo periodo di stop per il giocatore,ma restiamo in attesa degli esami strumentali per avere una diagnosi più precisa e definire i tempi di recupero". Nonostante il duro colpo subito, la società ha voluto mandare un segnale di vicinanza al proprio tesserato. “Il presidente Crocioni, la dirigenza, lo staff, i tifosi e tutta la squadra sono al fianco di Armin in questo momento delicato – si legge nel comunicato ufficiale della Maceratese –. La maglia biancorossa continuerà ad aspettarlo, con la certezza che saprà superare anche questa sfida con la forza e la determinazione che lo contraddistinguono".
Nasic, centrocampista classe 2000, si è sempre distinto per il suo contributo alla squadra in questa prima parte di stagione, diventando rapidamente un idolo della tifoseria biancorossa. La notizia dell'infortunio ha colpito non solo i suoi compagni di squadra ma anche l'intero ambiente, che si è stretto attorno al giocatore con messaggi di solidarietà e incoraggiamento.
"Forza Armin, ti aspettiamo in campo!". Conclude la nota della società, unendo la voce di tutto il popolo biancorosso in un unico coro di sostegno per il giocatore.
Ora non resta che attendere l'esito degli esami per conoscere i tempi di recupero e pianificare il percorso di riabilitazione. Nel frattempo la Maceratese ha rinforzato il reparto con gli importanti innesti di Gaspar Monteiro e Francis Gomez per non farsi trovare impreparata in vista dei prossimi impegni, a partire dalla delicata sfida di domenica in casa del Montegranaro, con calcio d'inizio alle ore 15:00 allo "Stadio La Croce". La società calzaturiera ha messo a disposizione 400 biglietti per la tifoseria orspite. Dopo il primo giorno di prevendita sono stati venduti già oltre 100 tagliandi, segno di come la tifoseria sia vicina alla squadra in questo momento fondamentale della stagione.
(Foto di Francesco Tartari)