"Apprendiamo dalla stampa che il Presidente Pettinari si ravvede sulla questione scolastica della nostra città, quello che chiedevamo mesi fa era impossibile, ora diventa tutto possibile, un nuovo ripensamento per il quale siamo soddisfatti perché ancora una volta possiamo affermare che il nostro progetto era nell’interesse della città e che i dinieghi precedenti erano dei "no" esclusivamente "politici". Malgrado questa decisione proclamata esclusivamente a mezzo stampa dal Presidente Pettinari prima, e dall’Assessore Procaccini poi, resta la nostra preoccupazione per i bambini e per come verranno riorganizzati gli spazi della scuola. Assicuriamo quindi un controllo continuo sull’evoluzione dei fatti e resteremo vigili nel rispetto delle norme di sicurezza, cercando di rassicurare i molti genitori preoccupati di questa ennesima sistemazione temporanea, perché ribadiamo che una sistemazione al terzo piano per i bambini sia del tutto inadeguata e inopportuna." La nota stampa del gruppo Per Matelica, guidato dall'ex primo cittadino Alessandro Delpriori, arriva dopo la visita di ieri del Presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari al sindaco Massimo Baldini. Proprio a seguito dell'incontro, si è deciso di dare vita a uno spazio adatto a offrire la possibilità di somministrare i pasti ai bambini per l'istituto "Antinori", ottimizzando così gli spazi.
"Noi avevamo un progetto nuovo, chiaro, sostenibile e sicuro con impegni concreti e con standard qualitativi molto alti, possiamo affermare che la nuova amministrazione, che inneggia continuamente “pace” e “collaborazione istituzionale” con l'ennesimo "no politico" decide di procedere con soluzioni piuttosto discutibili escludendo chi invece ad un progetto stabile ha lavorato per mesi - prosegue la minoranza -. Come detto resteremo vigili sulle scelte che si faranno in questi giorni feriali in fretta e furia, senza essere stati nemmeno lontanamente coinvolti come gruppo di opposizione e vista l'importanza del tema."
"Da una settimana le commissioni consiliari sono formate, sarebbe stata una "gentilezza" una convocazione lampo come quella per la nomina del Presidente, per dare la giusta informazione istituzionale anche per capire come si vorrà procedere con l’appalto relativo alla refezione dei pasti in questi eventuali nuovi spazi dedicati ai nostri bambini, ci saranno costi aggiuntivi? Si dovrà procedere con un nuovo appalto? - si chiede il gruppo Per Matelica -. Le nostre scelte sono state sempre volte alla migliore soluzione del problema, e dopo essere riusciti a definire il bando per la nuova scuola primaria, abbiamo “gettato le fondamenta” per un progetto reale e fattibile per la nuova scuola dell’infanzia, di cui per opportuna conoscenza, alleghiamo una immagine esplicativa. Non possiamo nemmeno pensare e credere che l’Assessore Procaccini abbia la sfrontatezza irresponsabile di ricollocare i bambini da 3 a 5 anni al secondo piano di una struttura in deroga, con indice di vulnerabilità di 0,16 come, da lei stessa comunicato in consiglio comunale. E chissà se il Presidente Pettinari è informato sulla situazione della scuola del’Infanzia di Matelica. Forse non si è reso conto che ciò che sta avallando politicamente, aprirebbe la strada ad una situazione di rischio per i bambini di Matelica?"
"Teniamo a sottolineare i richiami del Sindaco Baldini sulla collaborazione istituzionale e la non politicizzazione su temi come bambini e anziani. Attendiamo un segnale; la città attende un segnale in questa direzione di collaborazione e di continuità su tematiche condivise e realizzabili, altrimenti resteranno solo belle parole che si scontreranno sulle scelte, discutibili e ingiuste dei suoi assessori" conclude l'opposizione.
Si distinguono non solo sui banchi, ma anche in campo i migliori cervelli dell’Università di Macerata. In quattordici hanno partecipato all’edizione 2019 delle XCool, acronimo di “eXcellence Colleges Olympics”, le olimpiadi che mettono a confronto atleti provenienti non da società sportive, ma dalle scuole superiori universitarie italiane, promossa dalla Rete Italiana degli Allievi delle Scuole e organizzata quest’anno dalla Scuola Superiore Sant’Anna e della Scuola Normale Superiore.
“Oltre a saper affrontare maratone di studio con ritmi importanti – commenta la delegazione UniMC - gli allievi delle Scuole riconoscono il valore del tempo speso nella cura del proprio corpo”.
La manifestazione ha richiamato quest’anno a Pisa a fine luglio per tre giorni oltre 300 allievi delle Scuole universitarie superiori e degli Istituti di studi superiori universitari italiani, che si sono dovuti affrontare in ben trentaquattro discipline, tra cui calcio, pallavolo, basket ma anche atletica, biliardino scacchi e gli esports, gli sport giocati alla consolle.
La rappresentativa maceratese si è portata a casa la medaglia per lo spirito di partecipazione. “In questi tre giorni – raccontano i ragazzi - c’è stato scambio e condivisione tra gli allievi di tutte le scuole, in un clima di festa e sportività. Vincere questo riconoscimento è sicuramente un grande onore. La medaglia per lo spirito di partecipazione e per il fair play è simbolo di passione e dedizione, nonché rispetto e lealtà.”.
La Scuola Studi Superiori Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata – articolata nelle classi di Scienze sociali e di Scienze umanistiche - è un Istituto di Alta Formazione che premia le eccellenze e coltiva il talento dei neodiplomati.
Si sceglie il corso di laurea, si supera l'esame di ammissione alla Scuola e si studia senza costi. Gli allievi che vincono il concorso, infatti, si iscrivono al corso di laurea prescelto e, allo stesso tempo, alla Scuola, dove frequentano seminari aggiuntivi rispetto al normale percorso curriculare e svolgono attività di ricerca. Chi mantiene un elevato rendimento per i cinque anni degli studi universitari, godrà di una borsa di studio che include esonero dal pagamento delle tasse, vitto e alloggio gratuiti, esami di certificazioni linguistiche e informatiche gratuiti,tutor individuali. Il bando per l’anno accademico 2019/2020 scade il 12 settembre. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito www.scuolastudisuperiori.unimc.it o scrivere a scuolastudisuperiori@unimc.it.
"Passati circa tre mesi dalle elezioni già ci stiamo rendendo conto dell’operato della vecchia e dell’attuale amministrazione. Se da una parte il Sindaco è attento e non rinuncia mai a lodarsi dell’ormai passato risultato elettorale, dall’altra sta cercando di nascondere quanto di più grave non affrontato in questi cinque anni. Continuando a monitorare la situazione dell’ex. Cava Smorlesi, dove aspettiamo risposte concrete e non un semplice “non c’è nulla di grave” sperando che i Montecassianesi si scordino del danno creato, vorremmo mettere a conoscenza i cittadini di un’altra situazione ad oggi poco chiara e forse tenuta nascosta in qualche cassetto del comune." La denuncia arriva dai consiglieri di minoranza Ludovico Giaconi, Claudio Carbonari e Simone Cingolani sulla situazione della scuola elementare "Aldo Moro".
"La scuola Primaria, sita in via G. Carducci, dopo essere stata oggetto di lavori di adeguamento sismico e di riqualificazione energetica approvati con delibera di giunta comunale n.54 del 30.03.2015, alla data odierna, a seguito delle nostre richieste di accesso agli atti amministrativi risulterebbe sprovvista dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività ai fini antincendio" spiegano i consiglieri.
"Entrando nel merito, cerchiamo di fare chiarezza. Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito della richiesta di valutazione del progetto pervenuta in data 16/11/2016, rammentava il Comune, mediante comunicazione Prot. n. 4303 del 17/03/2017, di presentare comunicazione dell'inizio dell'esercizio dell'attività mediante Segnalazione Certificata di Inizio Attività nei modi e con le forme previste dal DPR 151/2011 - osservano i tre consiglieri di opposizione -. Il Comune di Montecassiano in seguito a tale richiesta presentava la SCIA (ai sensi del DPR 01-08-2011 n. 151), costituente autorizzazione all’esercizio dell’attività ai soli fini antincendio, al comando provinciale dei Vigili del Fuoco in data 13/09/2017. Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dopo aver ricevuto la sopra citata SCIA effettuò una visita tecnica presso l'attività specifica, rilevando diverse difformità rispetto alla regola tecnica e/o ai criteri generali di prevenzione incendi. Pertanto, invitava il Comune a eseguire entro 45 giorni dalla data di avvenuta notifica della comunicazione Prot. n. 1204 del 23/01/2018 i lavori di adeguamento dell'attività in questione e a trasmettere allo stesso ufficio un'autocertificazione da cui si evinceva in maniera inequivocabile l'avvenuta eliminazione delle difformità riscontrate."
"E qua comincia il bello, trascorsi oltre i 45 giorni, precisamente il 15/03/2018 il Comando Provinciale dei vigili del Fuoco con comunicazione Prot n. 1740 sollecitava un disattento Comune di Montecassiano a inviare urgentemente comunicazione circa l'avvenuto adempimento alle prescrizioni di cui alla precedente richiesta Prot. n. 1204 del 23/01/2018 trasmettendo altresì la documentazione integrativa richiesta - spiegano i consiglieri -. Non riscontrando alcuna risposta in merito, il Comando dei Vigili del Fuoco mediante comunicazione Prot. n. 11870 del 26/06/2018 sollecitava ancora una volta l'amministrazione a provvedere con urgenza all'adeguamento ai fini antincendio dell'attività inviando comunicazione con allegata la documentazione richiesta. Qua la storia finì nel dimenticatoio, fino ad oggi!!"
"A questo punto ci chiediamo e chiediamo al Sindaco Catena come è possibile che non sia stato dato seguito alle diverse richieste dei vigili del fuoco inerenti documentazione e opere di eliminazione delle difformità riscontrate, ma ancora più grave, vorremmo sapere come è possibile che l’attività scolastica sia iniziata prima dell’attestazione dell’agibilità ed è proseguita fino ad oggi senza che la stessa sia completa del certificato dei vigili del fuoco? - si chiedono i consiglieri - Sicuri di una risposta da parte dell’amministrazione, speriamo che il Nostro Sindaco, almeno questa volta, non provi a trascurare la questione e si limiti semplicemente a rispondere a tale quesito. Si tratta della salute di centinaia di ragazzi che hanno trascorso ed effettuato un intero anno scolastico in un immobile non adeguato e pericoloso nel momento in cui fosse servita un'evacuazione. Seguirà interpellanza comunale."
E' stato presentato pochi giorni fa a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Progetto ReSTART, acronimo di: Resilienza Territoriale Appennino Centrale Ricostruzione Terremoto. Il progetto "ReSTART - Non rischiamo più", il primo modello europeo di resilienza che prevede azioni e tecnologie per la prevenzione idrologeologica e antisismica, prende il via sotto la responsabilità dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale (ABDAC), in collaborazione con la Protezione Civile, il Commissario alla Ricostruzione, il Ministero dell'Ambiente e le Regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria.
“Il Progetto, finanziato dall'Agenzia di Coesione, durerà tre anni e partirà dai territori dei 138 Comuni dell'Italia centrale devastati dai terremoti del 2016 e 2017. Per la prima volta in Europa, dopo una catastrofe naturale - dichiara D'Angelis - verranno poste le basi per la conoscenza scientifica e il controllo real time del territorio. E' ora di entrare nel tempo della prevenzione strutturale dei rischi naturali - sottolinea ancora D'Angelis - abbiamo tutte le tecnologie, le competenze tecniche e anche le risorse per rischiare meno e curare meglio i territori.”
La presenza del Professor Gilberto Pambianchi, invitato personalmente dal Segretario Generale D'Angelis, sottolinea la volontà dell'Autorità di Bacino Distrettuale a collaborare strettamente con la Geologia di Unicam. Pambianchi nel suo intervento ha sottolineato che Unicam può mettere a disposizione del progetto le conoscenze geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche acquisite nel corso di più di 50 anni di ricerche sul territorio dell'Appennino centrale colpito dal sisma. “Le conoscenze cartografiche e i dati qualitativi e quantitativi sono da aggiornare - continua Pambianchi - alla luce dei cambiamenti operati dai forti terremoti, sia per la stabilità dei versanti che per la valutazione delle risorse idriche: tutto questo al fine di operare in sicurezza durante la ricostruzione e per programmare una seria azione di prevenzione e pianificazione delle attività future.”
Il Dott. Carlo Ferranti, primo dirigente dell'area Difesa del suolo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ha illustrato in dettaglio il progetto ReSTART e ne ha delineato l'obiettivo fondamentale che è quello di ricostruire in sicurezza antisismica e idrogeologica e sottolinea che sono state individuate le aree più critiche e le opere di difesa da realizzare.
Presente all’evento anche il Commissario straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini, il quale ha sottolineato che la ricostruzione deve essere di qualità, ovvero realizzata attorno a concetti di sicurezza e prevenzione, e da questo punto di vista il progetto ReSTART darà sicuramente un grande contributo.
"Una bellissima notizia per il Comune di Belforte del Chienti e in modo particolare per gli studenti e le famiglie. È stato finalmente finanziato il progetto di efficientamento energetico per le scuole secondarie di primo grado di via Santa Lucia" a darne notizia è l'ex primo cittadino Roberto Paoloni.
Il progetto è stato inserito nella graduatoria regionale raggiungendo il sesto posto, infatti venivano finanziati i primi 16 su un totale di 72 presentati, all'interno di un canale di finanziamento attraverso i fondi Por FESR 2014-2020 Asse 4 azione 13.1 (fondi europei), il finanziamento ammonta a 240.000 euro per il Comune di Belforte del Chienti."Siamo veramente soddisfatti che il grande lavoro svolto dalla precedente giunta, e in modo particolare dall’assessore Francesco Losego, venga ripagato - conclude il rappresentante del gruppo consiliare Belforte Insieme -. Va sottolineato che anche altri sono stati i finanziamenti ottenuti a seguito del progetto presentato dalla precedente giunta Paoloni relativo alle scuole secondarie di primo grado e quindi il risultato è sempre più vicino. La speranza è che dopo tanto lavoro la nuova amministrazione riesca a far partire quanto prima i lavori per ridare finalmente una scuola più sicura, più efficiente sul piano energetico, migliore e decisamente più adeguata sotto ogni profilo."
Sono stati ultimati i lavori, diretti dall’ingegnere Luca Fraticelli della Provincia di Macerata, di manutenzione straordinaria e di messa a norma del laboratorio oleificio dell’Istituto Agrario di Macerata.
L’intervento, di circa 40mila euro, è stato avviato l’8 luglio scorso con l’intento di terminarlo entro i primi giorni di agosto. Obiettivo raggiunto in vista dell’inizio della vendemmia, dato che nei locali ristrutturati si trova anche il laboratorio della cantina.
L'Istituto Superiore 'Giuseppe Garibaldi' di Macerata riceverà un finanziamento di 85mila euro dal Governo. A darne l'annuncio è Giorgia Latini, deputata fabrianese della Lega nonché Vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera dei Deputati.
"Si tratta di risorse preziose che consentiranno a questo Istituto - commenta Latini -, e a tutti gli Istituti sparsi sul territorio italiano che ne usufruiranno, di dotarsi di attrezzature all'avanguardia con cui permettere ai propri studenti impegnati in laboratorio di sviluppare le ormai necessarie competenze digitali innovative. È questo il dato certo che rappresenta lo stanziamento di 1 milione di euro voluto dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, con cui finanziare i laboratori enotecnici negli Istituti agrari nell'ambito del Piano Nazionale per la Scuola Digitale".
"E' un Governo che guarda alle eccellenze italiane e le dota degli strumenti necessari - prosegue la deputata marchigiana - affinché queste possano essere volano per la ripresa economica".
"Investire nella formazione e nei giovani è uno degli obiettivi principali che questo Governo e il Ministro Bussetti hanno ben chiari" conclude Latini.
Formazione ma anche promozione e lancio professionale dei talenti. ETRA – Accademia delle Arti Sceniche e Visive di Camerino sta dimostrando di essere tutto questo. La cantante Alba Ciattaglia, che nell'ETRA è cresciuta come artista frequentando da anni il corso di canto tenuto da Maria Sole Cingolani ed è una delle presenze fisse degli spettacoli di Etra, è infatti pronta per iniziare un seminario di formazione al CET di Mogol. Tre giorni di full immersion, dal 30 settembre al primo ottobre in un centro di eccellenza per una ragazza che già ha dimostrato grandi cose.
La possibilità è infatti nata dal superamento della fase regionale dell’European Music Contest da parte di Alba, già fresca di vittoria nell’ultima edizione di Unicam’s Got Talent, fino all’onore di cantare l’Inno di Mameli nella suggestiva cerimonia di apertura degli Europei Universitari di Tennistavolo Camerino 2019, oltre ad aver mostrato spesso e con forza vibrante la sua comunicatività canora negli stessi spettacoli di ETRA.
“Per me il canto è il modo di esprimermi al meglio, di descrivere sensazioni che altrimenti non saprei descrivere a parole – ha dichiarato Alba Ciattaglia –. Ringrazio per questa possibilità l’ETRA e Maria Sole Cingolani, che mi è sempre stata vicina. Sicuramente è una grande gioia per me aver passato la selezione regionale e avere ora quest’occasione. Al termine del seminario al CET sosterrò la prova valida per la fase nazionale dell’European Music Contest”.
Un grande colpo per Alba e un grande successo anche per ETRA che dimostra la bontà del suo operato non solo nella formazione degli artisti e nella produzione degli eventi ma anche nel lancio dei suoi talenti migliori nel mondo dello spettacolo. Nonostante i sacrifici, nonostante le difficoltà ETRA, con la forza dell'arte e delle emozioni che può suscitare, tiene la testa alta e continua la sua missione. La passione è più forte di tutto.
“Distributed ledger technology”: un’espressioni criptica per i più, ma che indica una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare il funzionamento dell’economia e dei mercati finanziari. Sarà l’oggetto di studio di uno dei dodici Dottorati di ricerca applicati dell’Università di Macerata che saranno finanziati dalla Regione Marche. Tutti i progetti di Ateneo presentati per i due bandi regionali hanno passato la selezione, facendo della contaminazione tra discipline e ambiti diversi il proprio punto di forza e attirando l’interesse delle imprese.
“Il tessuto economico – sottolinea il rettore Francesco Adornato -, nonostante le difficoltà che sta attraversando, anzi, proprio per queste, ribadisce il bisogno di un Umanesimo nell’ambito di una contemporaneità che si espande sulle tecnologie”.
Altre aree di ricerca e intervento saranno l’agricoltura sociale per lo sviluppo del turismo educativo e delle comunità nelle aree interne; la gestione del flusso di comunicazione interlinguistica all’interno delle imprese; la valorizzazione della filiera produttiva per la scelta del prodotto alimentare e l’analisi dell’impatto socio economico delle politiche di mitigazione dei rischi ambientali. Questi sono i Dottorati innovativi a carattere industriale, che devono sviluppare la ricerca in settori economici definiti prioritari e strategici in collaborazione con aziende operanti all’interno di questi settori. Per questa tipologia di corsi, la Regione finanzierà integralmente le borse di studio di circa 70 mila euro ognuna, compreso il contributo per uno stage all’estero di almeno sei mesi.
L’altro bando riguardava, invece i Dottorati Eureka. Sette sono quelli di UniMc che riceveranno un finanziamento diviso tra la Regione per due quinti, l’azienda partner per altri due quinti e l’Ateneo per un quinto, visto che sostiene anche i costi della formazione. Si tratta, in questo caso, dei seguenti progetti: abuso di alcolici, mobilità e diritti della persona in collaborazione con For.Med.Lab; individuazione di modelli di sviluppo turistico a base culturale nella valle del Drino in Albania con PlayMarche; l’approccio multifocale come strumento di analisi dei Big Data con Grottini Lab; ambienti di apprendimento virtuali per i servizi alle persone con pluridisabilità con Redattore Sociale; sostenibilità, istanze etiche e percorsi di sviluppo del lavoratore con Laboratorio delle Idee; educazione, formazione, inclusione: il teatro per tutti con l’Associazione Arena Sferisterio; gestione dei documenti e conservazione digitale con Pal Informatica.
L’obiettivo comune di entrambe le azioni finanziate è quello di rafforzare il rapporto tra ricerca e tessuto economico/imprenditoriale, ampliando, allo stesso tempo, le competenze dei giovani laureati e le loro potenzialità occupazionali.
Un percorso di innovazione per rendere sempre più efficace la formazione di aspiranti magistrati, notai o avvocati: parte dall’Università di Macerata la riforma delle Scuole di Specializzazione per le professioni legali.
Il Consiglio direttivo della Scuola UniMC ha, infatti, presentato una proposta di modifica della legge istitutrice delle Scuole al presidente dei Direttori dei Dipartimenti di Giurisprudenza d'Italia. Il documento si basa sullo specifico apporto di una commissione ristretta composta da docenti e professionisti: il direttore Enrico Damiani, notaio, e i professori Carlo Piergallini, già magistrato, e Stefano Villamena, avvocato.
“L’iniziativa - spiega il direttore Damiani - viaggia parallelamente alla riorganizzazione dei corsi della Scuola maceratese. L’idea centrale è quella di offrire maggior supporto agli studenti per prepararli alle prove scritte del concorso in magistratura e dell’esame di Stato di avvocato. Aumenteranno le ore delle materie degli scritti - diritto civile, penale e amministrativo – e le prove scritte. Verranno organizzate anche alcune giornate in cui si procederà a simulare le prove concorsuali”.
I primi appuntamenti sono per la metà del mese prossimo - 19, 20 e 21 settembre – con seminari formativi che consentiranno di illustrare, anche dal punto di vista teorico e pratico, come ci si prepara ai concorsi o agli esami di stato, come si svolge una traccia o si redige un parere.
Il diploma rilasciato dalla Scuola costituisce un titolo spendibile nei vari concorsi pubblici per l’accesso alle carriere forense, giudiziaria e notarile e utilizzabile per arricchire il proprio curriculum.
Pur essendo un corso biennale, la frequenza è limitata al periodo che va da ottobre a maggio e solo nei fine settimana, dal giovedì al sabato mattina, consentendo quindi agli studenti di svolgere anche altre attività finalizzate alla preparazione di esami o concorsi.
Sono cinquanta i primi iscritti 2019/2020 dell’Università di Macerata, trentanove femmine e undici maschi. Tanti si sono già registrati sulla piattaforma on line studenti.unimc.it ieri, primo agosto, giorno di apertura delle immatricolazioni per il nuovo anno accademico. Di questi, trenta sono marchigiani, mentre gli altri provengono da Abruzzo, Puglia, Sicilia, Veneto e Lazio. I dipartimenti più scelti sono anche quelli che possono contare su un’offerta formativa più ampia, ossia quelli di Studi Umanistici, che comprende i corsi di laurea in lettere, lingue, storia e filosofia, e di Scienze della formazione, beni culturali e turismo. I più giovani sono due ragazzi di diciotto anni, il più “vecchio” ne ha ventotto.
L’Università di Macerata è un ateneo focalizzato sulle scienze umane e sociali, che offre 11 corsi di laurea triennale, due magistrali a ciclo unico e 15 magistrali in economia, giurisprudenza, scienze politiche, comunicazione, relazioni internazionali, scienze della formazione e pedagogia, beni culturali, turismo, lingue, mediazione, lettere, storia e filosofia, scienze giuridiche e scienze per il servizio sociale. Tra le novità di quest’anno: il nuovo corso in Scienze giuridiche per l’innovazione, con due indirizzi di forte appetibilità per il mercato del lavoro focalizzati su “Diritto e sicurezza delle nuove tecnologie” e “Trasporti marittimi e logistica portuale”.
Tre sono i corsi di laurea impartiti in lingua inglese e nove quelli a titolo doppio o multiplo. Quest’ultimi consentono agli iscritti magistrali di conseguire una laurea valida sia in Italia sia all’estero. In altre parole: è possibile studiare giurisprudenza, scienze filosofiche o lingue moderne in Francia; management del turismo in Spagna; scienze politiche e relazioni internazionali in Russia o Ucraina; economia in Francia e in Polonia; scienze storiche in Albania. Completano l’offerta un corso di dottorato in inglese a titolo doppio, programmi di mobilità, un Istituto Confucio, riferimento nazionale per lo studio della lingua cinese.
La Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi seleziona i migliori diplomati degli istituti secondari e li destina ad un percorso di eccellenza, con l’esenzione dalle tasse e l’ospitalità gratuita negli alloggi universitari. Info: www.scuolastudisuperiori.unimc.it
Anche sul tema contributi e tasse universitarie l’attenzione è alta. Oltre alla no-tax area fino a 15 mila euro di Isee, sono previste riduzioni significative in base al merito e al reddito. Riconfermati anche l’esonero totale per gli studenti provenienti dalle aree del sisma e l’esonero parziale per chi si iscrive al primo anno di Giurisprudenza.
Durante il periodo estivo, tranne la settimana di ferragosto, Unimc resta a disposizione di chi vuole visitare le sedi e avere informazioni sui corsi di laurea. Il 29 agosto l’Ateneo organizza, poi, l’Open Day, durante i quali docenti e tutor presenteranno l’offerta formativa: un’occasione utile per parlare con gli addetti all’orientamento, raccogliere informazioni su alloggi e borse di studio, farsi un'idea di come funziona l'Università di Macerata. Per informazioni e iscrizioni: www.unimc.it/openday.
Non si arrestano i successi per la ricerca di Unicam. A distanza di solo un mese dalla comunicazione dell’esito del finanziamento dei progetti europei Nova-Mri e Cast, il gruppo di ricerca, coordinato dalla prof.ssa Piera Di Martino della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ha ottenuto due nuovi finanziamenti sempre nell’ambito del primo pillar di Horizon2020 (Excellent Science), programma operativo Azioni Mariw Sklodowska-Curie.
Il programma specifico è il Rise, che finanzia progetti per la ricerca scientifica e la mobilità dei ricercatori che collaborano al progetto. Obiettivo dei progetti RISE è quello di finanziare la ricerca di eccellenza e consentire ai ricercatori che lavorano all’interno dello stesso progetto di incontrarsi per condividere esperienze di ricerca, apprendere nuove tecniche, scambiarsi conoscenze ed idee, divulgare i risultati della propria ricerca, creando altresì opportunità per il trasferimento tecnologico delle conoscenze acquisite e sviluppate.
I due progetti finanziati, della durata di 48 mesi ognuno, sono “Staff Exchange for Novel applications in 19f Magnetic ResonanceIimaging (PRISAR2)” e “Magnetic Resonance Imaging, nanomaterials, perfluorocarbons, 19F (SENATOR)”, vedono coinvolte numerose istituzioni di diversi Paesi europei ed hanno ottenuto un finanziamento complessivo di poco oltre gli 5 milioni di euro, di cui 250.000 euro vanno ad Unicam.
Entrambi i progetti sono ancora una volta rivolti allo sviluppo di sistemi innovativi per la cura e la diagnosi dei tumori. Occorre ricordare che le terapie antitumorali, ad oggi più frequentemente impiegate, sono particolarmente tossiche per il paziente che si trova quindi ad affrontare una terapia devastante dal punto di vista fisico e psicologico. Questo perché i trattamenti ad oggi efficaci non sono selettivi e non colpiscono solo le cellule tumorali, ma anche i tessuti sani. La ricerca, finanziata dalla Commissione Europea, è finalizzata allo sviluppo di sistemi che possano colpire in maniera selettiva il tumore, preservando l’integrità e la funzionalità dei tessuti sani, con aumentata sicurezza della terapia e notevole vantaggio per il paziente.
Tra i partner europei che contribuiranno allo sviluppo dei due progetti e che lavoreranno in sinergia con Unicam ricordiamo le università di Lisbona, Napoli Federico II, Duesseldorf, Rotterdam, Strasburgo, Liverpool, Sheffield, Leicester, Edimburgo, il Medical Center di Leiden, più altri partners di aziende private.
Con questi progetti finanziati, UNICAM e l’Area Ricerca dell’Ateneo sono sempre più protagonisti del contesto scientifico Europeo.
Sono una settantina gli alunni meritevoli che, al termine dell’ultimo anno scolastico, hanno ottenuto l’attestato da “10 e lode” consegnato loro dall’Ufficio scolastico provinciale nel corso di una cerimonia tenutasi nel giardino della scuola Primaria di via Lorenzo d’Alessandro alla presenza, tra gli altri, del vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi, del dirigente scolastico, Sandro Luciani, della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Carla Sagretti, del rappresentante della Provincia di Macerata e assessore al Comune di San Severino Marche, Tarcisio Antognozzi, e della consigliera provinciale Stefania Settimi.
Per l’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche il riconoscimento è stato assegnato a Margherita Crescenzi, Marco Cruciani, Manuela Bisello e Nouhaila Derouachi. Per il Comprensivo “Coldigioco” di Apiro attestato a Caterina Ciattaglia, per l’Istituto comprensivo “Ugo Betti” premiata Sara Cottini, per l’Istituto comprensivo “De Magistris” di Caldarola riconoscimento a Elena Foresi.
Per l’Istituto comprensivo “Nazareno Strampelli” di Castelraimondo diploma a Klea Kaferi mentre alla scuola di Urbisaglia del Comprensivo di Colmurano riconoscimenti per Chiara Alzapiedi, Filippo Cavalieri, Massimiliano Liverotti, Letizia Pascucci, Federico Salvucci e Mattia Ruggeri. Per la scuola di Colmurano dello stesso Istituto comprensivo diplomi a Lorenzo Santecchia e Beatrice Verdicchio, per l’Istituto comprensivo “Alessandro Manzoni” di Corridonia diplomi a Eva Diomedi e Ludovica Verdini.
Gli alunni Rebecca Bronzi, Elisa Gentili, Irene Giuliodori e Lavinia Verdenelli hanno ottenuto l’attestato da “10 e lode” per l’Istituto comprensivo “Luca Della Robbia” di Appignano. Per l’Istituto comprensivo “V. Tortoreto” di San Ginesio premiata Giada Lignini. Diplomi anche agli alunni Francesca Conti, Carlo Ippoliti, Samuele Marino, Marco Vincenzoni del Convitto nazionale “Giacomo Leopardi” di Macerata, agli alunni Emma Leoni, Elena Sofia Angeletti, Alice Pennesi, Federico Massei, Gioia Castagnoli, Veronica Giannandrea, Letizia Renzi e Agnese Palmucci del Comprensivo “Egisto Paladini” di Treia.
Diplomi di riconoscimento anche a Edin Ajradinoski, Eliseo Leonardo Cruciani, Sofia Lacava, Diana Capanna, Cristina Scagnetti, Alessandro Roganti, Daniele Spalvieri, Beatrice Gattari dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Lucatelli” di Tolentino. Studenti da “10 e lode” anche Francesco Prenna, Elena Parisella dell’Istituto comprensivo “Enrico Fermi” di Macerata, Simona Gratani del Comprensivo “Paoletti” di Pieve Torina e Anna Cicarilli dell’Istituto comprensivo “Enrico Mestica” di Macerata. Altri diplomi di merito sono stati consegnati a Caterina Polci, Margherita Antolloni, Giorgia Pranzetti, Elena Cesca, Ludovica Ciaconi, Chiara Tifi, Elena Maria Boccaccini, Bernando Matcovich e Beatrice Torquati della “Dante Alighieri” di Macerata, Benedetta Parrini e Noemi Falcone del plesso di Sarnano dell’Istituto comprensivo “Giacomo Leopardi” di Sarnano, Benedetta Fiorini, Ciro Scognamiglio, Sofia Ting Ting Sun, Mattia Carboni e Veronica Olivari del Comprensivo “Enrico Mattei” di Matelica, Elisabetta Morganti e Giorgia Procaccini dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Mogliano, Nicolò Lambertucci e Sara Marozzi del Comprensivo “Monti” di Pollenza, Giada Lignini del Comprensivo “Tortoreto” di San Ginesio e, ancora, Mattia Carotti, Sofia Emiliani e Alberto Palmucci dell’Istituto comprensivo “Enrico Mestica” di Cingoli.
Molti gli studenti presenti all’iniziativa accanto ai docenti, ai presidenti di commissione, al personale della scuola e alle famiglie.
Si è svolta nei giorni scorsi a Shanghai la Summer School sulle tecnologie sanitarie nei sistemi europei e cinesi “China-Eu Heart & Health-IoT” organizzata dalla Fudan University e dal Philips Research Shanghai nell’ambito del progetto europeo Heart di cui l’Università di Macerata è capofila. La Summer School si è focalizzata sulle modalità di creazione di una nuova impresa e si inserisce tra le attività del progetto di dottorato industriale Heart - Horizon 2020.
Gli studenti della Summer School sono stati coinvolti in lezioni teoriche e attività di gruppo per lo sviluppo di progetti di impresa e soluzioni tecnologiche per far fronte ad una serie di sfide collegate ai sistemi sanitari europei e cinesi. Alla Summer School hanno partecipato dottorandi e studenti specializzati in diversi campi scientifici e provenienti da prestigiose università cinesi come la Fudan University e l’Università dell’Accademia cinese delle Scienze. La Summer School si è conclusa presso la Philips Research Shanghai con una competizione tra i progetti presentati dagli studenti davanti a una giuria internazionale di accademici, innovatori ed esperti di ricerca e sviluppo nel settore salute.
UniMC ha partecipato con una delegazione di docenti e dottorandi, formata, in particolare dalla professoressa Francesca Spigarelli, coordinatrice del progetto, dal professor Paolo Palchetti e dal Direttore Generale Mauro Giustozzi che sono stati ricevuti dal Direttore Tecnologico di Philips China Jyh-Ching Yaur. Il dottorando Eureka UniMC Lorenzo Compagnucci ha svolto attività di docenza e tutoraggio durante la Summer School insieme a Gerhard Spekowius, responsabile dello sviluppo aziendale, reparto salute, della Philips Research. I dottorandi UniMC Stefano Torreggiani, Li Yuan e Nuoya Chen hanno partecipato come studenti, lavorando in team multidisciplinari con ottimi risultati.
Dopo un periodo di interruzione causa sisma ed altre vicissitudini negative, riprendono le attività dell’Erbario dell’Università di Camerino, con nuovo personale entrato in organico a partire dall’inizio di luglio.
L’Erbario UNICAM , struttura della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Ateneo camerte, è ospitato nella storica sede del Palazzo Castelli. Esso è noto a livello internazionale come Herbarium Universitatis Camerinensis ed indicizzato, con la sigla CAME, nell’Index Herbariorum, edito a cura del New York Botanical Garden.
A tutt'oggi l'Erbario UNICAM si compone di circa 250.000 campioni di specie vascolari deposti in oltre 200 armadi metallici e alcune scaffalature, distribuiti in quattro stanze.È organizzato in sezioni distinte per ambiti geografici e comprende in gran parte exsiccata provenienti principalmente dall’Appennino centrale e, in particolare, dal massiccio dei Monti Sibillini, ma anche da territori di altre regioni italiane (Trentino Alto-Adige, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) e in misura minore da altri Paesi europei ed extraeuropei. Una sezione è dedicata alla Riserva Naturale Statale Montagna di Torricchio, da circa 50 anni di proprietà dell’Università di Camerino e gestita dall’Unità Operativa Biodiversità Vegetale e Gestione degli Ecosistemi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
L’informatizzazione dei campioni essiccati, finora realizzata nell’ambito del progetto “anArchive”, a cui partecipano 21 enti, tra Università, centri di ricerca ed aree protette, grazie all’assiduo lavoro del Curatore dell’Erbario Domenico Lucarini, recentemente scomparso, consente ad oggi la consultazione online di circa 28.000 reperti di piante vascolari.
Nel 2018 l’Erbario ha inoltre aderito ad un nuovo progetto su scala nazionale proposto dal gruppo “CORIMBO” (Coordinamento della Rete Italiana dei Musei Botanici) della Società Botanica Italiana.Il progetto è in fase di sviluppo, ed è stata avviata la ricerca dei finanziamenti necessari alla sua realizzazione.
Dal punto di vista storico, l’origine dell’Herbarium Universitatis Camerinensis viene fatta risalire intorno al 1920, ma le prime notizie della presenza di erbari a Camerino risalgono al 1600 circa. I reperti più antichi presenti attualmente si devono ad un raccoglitore anonimo e sono contenuti in un libro-erbario, di 155 piante, attribuibile orientativamente alla seconda metà del Settecento. Alcuni fogli sono corredati da qualche nota autografa attribuita a Vincenzo Ottaviani, professore di botanica e chimica, fondatore dell’Orto Botanico di Camerino e corrispondente di Antonio Bertoloni, autore della Flora Italica (1833-54).
Nell'Erbario esistono anche altri reperti di interesse storico-scientifico raccolti da Pietro Fantozzi (1887), professore di storia naturale nel Liceo di Lucca, Adriano Fiori, Professore al Regio Istituto Forestale di Vallombrosa ed autore della Flora analitica d’Italia (1923-1929) e da altri illustri botanici, quali Anzalone, Brilli-Cattarini, Chiovenda, Lacaita, Marchesetti, Negri, Pampanini, Pichi-Sermolli e Sarfatti.
Fu con l'arrivo di Vittorio Marchesoni a Camerino nel 1951, che si ebbero le prime erborizzazioni di una certa rilevanza, in quanto per un decennio egli si dedicò alla flora dei Monti Sibillini e zone limitrofe, raccogliendo circa 22.300 campioni, metà dei quali è depositata, per volontà dello stesso Marchesoni, presso l’Herbarium Centrale Italicum di Firenze.
La composizione dell'Erbario si arricchì dalla metà degli anni Sessanta, soprattutto per le raccolte di Franco Pedrotti, provenienti principalmente da Italia centrale e Trentino-Alto Adige, e di Sandro Ballelli, le cui esplorazioni botaniche condotte sull’Appennino centrale nell’ultimo quarantennio (in particolare, Monti Sibillini, con circa 50.000 campioni, Monti della Laga, Massicci del Gran Sasso e della Majella), hanno notevolmente incrementato le raccolte e consentito il ritrovamento di specie di notevole interesse fitogeografico, quali la subendemica Campanula alpestris dei Monti Sibillini (che non era stata più ritrovata da circa un secolo), Serratula lycopifolia dell'Altopiano delle Rocche (Abruzzo) e Crepis magellensis della Majella (primo ritrovamento per l'Italia).
Contributi minori si devono anche all'attività di Domenico Lucarini, Ettore Orsomando, Edoardo Biondi, Andrea Catorci, Federico M. Tardella, Carlo Francalancia, Krunica Hruska, Roberto Venanzoni, Roberto Canullo e Riccardo Pennesi.
L’Erbario è a disposizione per la consultazione da parte della comunità scientifica, per lo scambio di campioni con altre sedi universitarie italiane ed estere, ed è aperto agli studenti dei corsi di Biologia, Scienze Geologiche, Naturali e Ambientali e Farmacia. Di rilievo la presenza di erbari didattici che possono essere consultati dagli studenti per imparare le principali caratteristiche sistematiche delle specie e a riconoscere le piante di interesse officinale.
Stretto è anche il rapporto con l’Orto Botanico per quel che riguarda l’identificazione e l’aggiornamento nomenclaturale delle specie botaniche.
A partire dal prossimo autunno, accanto alle finalità scientifiche tradizionalmente riconosciute agli erbari, quali lo studio della sistematica e della biodiversità vegetale, della distribuzione delle specie sulla superficie terrestre e dell’evoluzione storica della flora di un territorio, è prevista l’organizzazione di eventi di carattere scientifico-divulgativo che sono di fondamentale e crescente importanza nell’ambito dell’educazione ambientale e dell’istruzione primaria, secondaria e universitaria.
Si sta svolgendo a Calgary il Meeting 2019 dell’American Association of Veterinary Anatomists, che vede la partecipazione di UNICAM.
La pluriennale collaborazione scientifica tra il gruppo di Anatomia degli animali domestici della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria di UNICAM, composto dalla Professoressa Paola Scocco e dalla Dottoressa Elena De Felice, e il gruppo di Anatomia degli Animali domestici dell’Università di Perugia, ha portato ad interessanti risultati scientifici che sono stati oggetto di contributi in forma di poster e comunicazioni orali al congresso canadese.
Gran parte dei contributi presentati costituiscono il risultato delle ricerche condotte attraverso il Progetto Climapp-FAR per lo sviluppo sostenibile e l’adeguamento dei processi produttivi dei sistemi pastorali appenninici in relazione ai cambiamenti climatici, che ha avuto come coordinatore scientifico il Professor Andrea Catorci, a cui era collegato un Progetto sulla Ricerca di Base dell’Università di Perugia coordinato dalla Professoressa Cecilia Dall’Aglio.
Tra le finalità dei progetti anche la sperimentazione di azioni utili a implementare la sostenibilità economica del pascolo semi-estensivo nelle aree montane, effettuato sui pascoli naturali appenninici, che costituiscono uno dei giacimenti di biodiversità più importanti dell’Unione Europea e che quindi sono tutelati da normative comunitarie. Questi sistemi pastorali sono minacciati sia da fattori ambientali che da fattori economici, tra cui sempre più significativi stanno diventando gli effetti dei cambiamenti climatici. Infatti, dal punto di vista zootecnico, con l’aumento dell’aridità estiva si accorcia il periodo in cui il valore nutrizionale del pascolo garantisce uno stato di forma ottimale per gli animali, con ripercussioni negative sulle performance riproduttive delle greggi, sulla quantità di latte prodotto e persino sul profilo organolettico del formaggio.
Dalle ricerche condotte sono scaturiti interessanti spunti per la definizione di linee guida che possono permettere agli allevatori di differenziare i loro prodotti, valorizzarli sul mercato e ottenere così maggiori guadagni.
Un contributo economico che rappresenta un aiuto concreto per il Progetto “Dopo la scuola” promosso dalla Parrocchia di San Giovanni Battista di Porto Recanati insieme alla Parrocchia di San Giovanni Bosco e in collaborazione con l'oratorio Arcobaleno e l'oratorio Il cortile della gioia.
“Sono soddisfatta di vedere concretizzato il contributo – ha dichiarato la capogruppo di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi – che va a rinforzare concretamente un progetto rivolto ai ragazzi in difficoltà e il lavoro delle volontarie e dei volontari che si adoperano attivamente con la Parrocchia per non lasciare nessuno indietro nello studio e nella costruzione del proprio futuro”.
Il progetto si rivolge infatti a studenti, alunni della scuola primaria e secondaria, che possono avere bisogno di un aiuto nello studio e si svolge sia nei locali delle due parrocchie che in locali in aree periferiche di Porto Recanati, per dare modo a tutti di poterne usufruire.
“Ricevere un contributo di questa entità per noi è fondamentale – ha dichiarato una responsabile, Rosy Settimio – ci permette non solo di rifornirci di materiali ma soprattutto di poter acquistare attrezzature multimediale che possono migliorare fattivamente le nostre attività ed aggiornare la strumentazione di cui siamo provvisti. Preziosa è stata la sensibilità del consigliere Elena Leonardi in questo senso, perché un contributo che può sembrare di piccola entità per noi significa tanto. Il doposcuola risponde, in maniera sociale e pastorale, ad un'esigenza della nostra comunità e dei nostri giovani studenti se ravvisano il bisogno di avere un aiuto nello studio e nelle attività legate al percorso scolastico”.
Importante scoperta targata Unicam: il dott. Giovanni Caprioli, ricercatore presso la Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute e il dott. Massimo Ricciutelli, responsabile del laboratorio HPLC-MS dell’Università di Camerino, hanno identificato e quantificato due nuove molecole nel vino, l’acido 3-isopropil malico e l’acido 2-isopropil malico.
Queste due sostanze sono derivati dell’acido malico, acido organico bicarbossilico presente in alte concentrazioni nel vino e responsabile del gusto e dell’aroma, oltre ad essere un composto base della fermentazione malo-lattica. Queste due molecole potrebbero quindi essere estremamente interessanti sotto diversi punti di vista, in considerazione del fatto che sono state identificate in diversi campioni di vini rossi e bianchi a concentrazioni molto elevate, 30 mg/L litro nei vini rossi e 20 mg/L nei vini bianchi, grazie alla moderna tecnologie della spettrometria di massa ad alta risoluzione, che consente di misurare con alta accuratezza il peso molecolare delle sostanze.
La ricerca, frutto della collaborazione tra i ricercatori Unicam e quelli dell’Università di Urbino e dell’Istituto zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, è stata pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Food Chemistry”, rivista top del settore della chimica degli alimenti.
“Siamo estremamente soddisfatti - affermano Caprioli e Ricciutelli - di questa scoperta importante così come della recente pubblicazione del lavoro di ricerca in una delle più prestigiose riviste internazionali del settore. La prospettiva futura è ora quella di aumentare i dati disponibili sul contenuto delle due molecole appena identificate, valutando se questi livelli possano essere correlati all'anno di produzione e quindi all’invecchiamento del vino, al colore, alla varietà, e se queste possano impattare sul gusto e sull’aroma del vino stesso. C’è ancora molto da fare e anni di ricerca di fronte a noi su questa tematica e su queste molecole; siamo comunque molto orgogliosi che questa scoperta sia frutto della proficua collaborazione tra team di ricerca di due Atenei, Camerino e Urbino, e dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Marche e Umbria”.
Le temperature elevate oggi non hanno scoraggiato ragazze, ragazzi e famiglie nel venire a Macerata per partecipare al primo degli Open Day in calendario per la giornata odierna. Occasione importante per avere una panoramica complessiva sui corsi, le strutture, i servizi e le tante opportunità che l’Ateneo mette a disposizione dei suoi studenti.
Fin dalle prime ore, gli operatori dell’InfoPoint hanno accolto i tanti partecipanti e risposto alle loro domande relativamente ai piani di studio, agli insegnamenti, agli sbocchi occupazionali aperti dai vari corsi. La giusta attenzione per il futuro e per il lavoro non soffoca comunque le aspirazioni e le passioni individuali.
Le materie umanistiche e sociali – sulle quali l’Università di Macerata vanta una specializzazione riconosciuta anche dalle classifiche pubblicate negli ultimi mesi – esercitano ancora forte attrazione sui neodiplomati della nostra Regione ma anche su quelli provenienti da fuori che, oggi, abbiamo registrato numerosi (in particolare dall’Abruzzo e dalla Puglia). A ciò si aggiunge la reputazione di cui gode l’Ateneo, dovuta alla prestigiosa storia secolare e alla consolidata dimensione internazionale, molto apprezzata dagli studenti che possono confrontarsi con la globalità e la multiculturalità, allacciare relazioni personali con altri studenti provenienti da Paesi stranieri e condividere con loro studi ed esperienze extracurricolari.
Il Rettore Francesco Adornato rivolgendosi alle future matricole sottolinea come “il percorso di alta formazione universitaria costituisce un’esperienza di crescita personale fondamentale e insostituibile. L’Università è il luogo per eccellenza del sapere e della conoscenza, ma è anche il luogo dove si acquisiscono senso critico e senso storico, oltre al tirocinio lento e profondo della partecipazione e dell’impegno nel costruire progettualità, responsabilità sociale, cittadinanza. L’Ateneo di Macerata è impegnato a rendere questo possibile e alla portata di tutti gli studenti, nessuno escluso”.
Per chi si fosse perso l’appuntamento odierno c’è la possibilità di partecipare all’Open Day del 29 agosto prossimo. Inoltre, in vista della campagna iscrizioni 2019/2020, aperta formalmente dal 1° agosto, l'InfoPoint sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle ore 13,30 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle ore 17. Tutti i giorni è possibile prenotare incontri informativi con visita alle sedi universitarie scrivendo a orientamento@unimc.it.
Possibile la consulenza orientativa individuale o di gruppo con un esperto, anche al di fuori degli Open Day. Per questo servizio è necessario prenotarsi scrivendo a consulenza.orientativa@unimc.it. Da luglio a settembre i docenti dei Dipartimenti sono a disposizione degli studenti secondo i calendari del progetto “Apertamente per te” pubblicati on line.
Anche la Scuola di studi superiore Giacomo Leopardi resta a disposizione per informazioni e supporto nella compilazione delle domande. Infatti, alla Scuola si accede tramite selezione. E le migliori matricole, oltre a frequentare il corso di laurea prescelto, potranno accedere a percorsi didattici integrativi di alto livello, godendo dell’esenzione totale dalle tasse, vitto e alloggio gratuiti.
Tra le novità presentate oggi: il nuovo corso magistrale in Scienze giuridiche per l’innovazione, offerto dal Dipartimento di Giurisprudenza con due curricula: Diritto e sicurezza delle nuove tecnologie e Trasporti marittimi e logistica portuale. E il percorso CIELIP (Comparative, International and European Law and Innovation Programme) organizzato sempre da Giurisprudenza. Altra novità didattica: un nuovo corso a titolo doppio con l’Albania in Ricerca storica e risorse della memoria.
Altra informazione importante riguarda l’E-learning e la possibilità di seguire il corso di studio prescelto nei tempi e nei luoghi che ciascuno ritiene più opportuni, studiando con l’assistenza di un Tutor, con l’ausilio di materiali, di strumenti e di forum messi a disposizione online. Da quest’anno il contributo per il servizio aggiuntivo in modalità e_learning di Unimc è stato notevolmente ridotto: 400,00 euro se l’iscrizione è a tempo pieno e 280,00 euro se l’opzione scelta è a tempo parziale.
"Nessun motivo di allarme docenti per l’avvio del prossimo anno scolastico". L’Ufficio scolastico regionale per le Marche rassicura le famiglie e gli alunni delle scuole della Regione rispetto ai dati circolati in questi giorni sulle pagine della stampa locale. I posti dell’organico di diritto delle Marche attualmente coperti da personale docente di ruolo della scuola sono oltre il 91%, pari a 18.940 su un totale di 20.725.
La rimanente quota, determinata in particolare dal personale, che come tutti gli anni, andrà in pensione a decorrere dal 31 agosto sarà coperta con le nuove nomine a tempo indeterminato, per il numero comunicato dal Ministero, che saranno perfezionate entro agosto, e con gli incarichi di supplenza, che saranno assegnati con le procedure e i tempi previsti dalla norma, sinora rispettati. Il tutto in modo da assicurare la presenza a scuola, entro l’inizio delle lezioni, di tutto il personale necessario al regolare avvio dell’anno scolastico.
Quanto alla situazione dei dirigenti scolastici, dopo che il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza di annullamento del concorso del TAR, nei prossimi giorni si avvierà la procedura di assegnazione delle sedi ai vincitori (80 per le Marche), al termine della quale pressoché tutte le 218 scuole marchigiane normodimensionate disporranno, dal prossimo 1 settembre, di un proprio dirigente scolastico titolare. Per le 19 scuole marchigiane sottodimensionate, che non sono state accorpate per disposizione regionale e quindi non possono per legge avere un proprio dirigente titolare, si provvederà entro l’1 settembre, come di consueto, all’attribuzione di un incarico di reggenza annuale.