L’Università di Camerino sta portando avanti una serie di iniziative per garantire azioni e comportamenti il più possibile ecosostenibili e rispettosi dell’ambiente che ci circonda, presentate lo scorso 4 ottobre in occasione del lancio della campagna #istruzionenoestinzione, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (www.istruzionenoestinzione.it)
Dopo l’istituzione della Commissione Sostenibilità e la realizzazione di una linea di gadget ecosostenibili, uno dei problemi urgenti da fronteggiare è quello dei festeggiamenti, legittimi e sacrosanti, dei laureati al termine delle sedute di laurea.
Per questo Unicam dà avvio all'iniziativa "Per la tua laurea è... ora di piantarla", promuovendo l'uso di gadget e materiali ecosostenibili per i festeggiamenti delle lauree.
“Abbiamo fortemente voluto lanciare questa nuova campagna – sottolinea il Rettore Unicam professor Claudio Pettinari – per cercare un’alternativa che permetta, da un lato, di trascorrere felicemente una delle giornate più importanti della vita delle nostre studentesse e dei nostri studenti e, dall’altro, di rispettare l’ambiente e i luoghi nei quali hanno trascorso, o stanno trascorrendo alcuni anni del loro percorso formativo”.
Ai primi due laureati per ognuna delle cinque Scuole di Ateneo delle prossime sessioni di laurea sarà consegnato un kit composto da buste con coriandoli in carta biodegradabile all’interno dei quali ci sono semi di fiori, per cui se cadono in terra, non si sporca, ma si piantano fiori, palloncini in lattice biodegradabile con astine in carta, scatoline ecologiche sparacoriandoli ed una cornice di cartone riciclato per immortalare questo momento così importante.
I kit saranno poi quanto prima disponibili per l’acquisto presso il Punto Informativo di Ateneo al Campus universitario.
“Il nostro intento – conclude il Rettore Pettinari – non è dunque quello di vietare alcunchè, ma vogliamo esortare i nostri giovani ad un’organizzazione più consapevole e responsabile anche dei momenti di festa, perché il mondo si cambia anche così, iniziando dai piccoli gesti quotidiani”.
Nella giornata di ieri, 28 gennaio 2020, nella minestra di farro somministrata ai bambini della scuola dell'infanzia di Cingoli sono stati trovati alcuni agenti infestanti (nello specifico alcuni vermetti).
Sul fatto si esprime l'Asp (Azienda Servizi alla Persona) Ambito 9, che gestisce le mense scolastiche nel comune di Cingoli: "Si tratta di un evento molto spiacevole - sottolinea il direttore dell'Asp Ambito 9, Franco Pesaresi - e per il quale chiediamo scusa a tutti i bambini e ai lori genitori della scuola materna di Cingoli. Appena siamo stati informati dell'avvenimento abbiamo inviato immediatamente i nostri operatori per conoscere approfonditamente la situazione e prendere i provvedimenti conseguenti."
"Il grave problema non deriva da una cattiva gestione della sicurezza e dell'igiene della cucina - sottolinea il direttore - ma dalle confezioni sigillate di farro che sono state, ovviamente, ritirate per i provvedimenti conoseguenti".
I carabinieri che sono intervenuti nella mattinata di oggi presso la cucina non hanno riscontrato anomalie nella gestione della cucina ed hanno rilevato che gli alimenti sono stoccati in maniera idonea. Gli stessi carabinieri hanno attivato le procedue previste in questi casi per i prodotti alimentari non conformi alla legge (le confezioni di farro).
"È opportuno rammentare che il personale della cucina - osserva Pesaresi - è tenuto ad osservare puntualmente le norme previste e le procedure finalizzate alla riduzione del rischio di contaminazione dei cibi dovute all'attività degli infestanti. In particolare, in base alla legge viene applicato il metodo HACCP, è presente un manuale di autocontrollo dove sono previste delle procedure per la riduzione del rischio di contaminazioni dei cibi dovute all'attività degli infestanti. Tali procedure sono applicate da personale che è stato opportunamente formato per questo".
"È vero che la cucina è tenuta in modo corretto, ma l'attenzione degli operatori doveva obbligatoriamente estendersi anche alla vigilanza sulla conformità degli alimenti utilizzati per la preparazione dei pasti. Coseguentemente, l'Asp Ambito 9 ha attivato le procedure per la verifica delle responsabilità nei confronti della ditta Dussmann a cui è stato affidato il servizio, affinché chi ha omesso di fare i necessari controlli sia sanzionato. Sarà perseguita anche la ditta che ha fornito il farro con gli agenti infestanti".
Nella mattinata di sabato, 25 gennaio 2020, presso l’Ipsia “Don Enrico Pocognoni” di Matelica, si è svolto il primo di una serie di incontri di formazione ed approfondimento per gli alunni dell’indirizzo Odontotecnico, in collaborazione con l’associazione di categoria “OdM” Odontotecnici delle Marche. Tema centrale della giornata è stato “Tampone occlusale in protesi mobile”, trattato dall’odontotecnico e rappresentante degli OdM Giampiero Monterubbiano.
L’esperto, con grande competenza, chiarezza e maestria, ha spiegato, con un incontro teorico-pratico, il protocollo necessario per realizzare una protesi mobile totale conforme ai canoni richiesti attualmente dal mercato di lavoro di settore. Gli studenti coinvolti, frequentanti le classi II e III Odontotecnico, hanno partecipato in maniera attenta e costruttiva e sono riusciti a padroneggiare la tecnica, realizzando i manufatti richiesti con alta precisione.
Altri eventi sono previsti nei mesi di febbraio-marzo e tratteranno vari argomenti anche complessi, grazie alla disponibilità di relatori come Alberto Olivieri, Renato Rossi, Giancarlo Giulietti, Fiecconi Massimo e Meconi Lucio; tecnici molto conosciuti ed apprezzati a livello nazionale ed internazionale.
Tempo di scelte per gli studenti iscritti all’ultimo anno delle scuole superiori. A loro l’Università di Macerata dedica una speciale tre giorni per scoprire l’offerta formativa, visitare le sedi, conoscere docenti e tutor. Da giovedì 30 gennaio a sabato 1 febbraio si terrà l'edizione 2020 del Salone di orientamento. Gli studenti interessati possono partecipare singolarmente senza prenotazione o con la propria classe, compilando e inviando la scheda disponibile sul sito www.unimc.it.
L'ateneo apre le porte ai ragazzi offrendo un programma ricco di attività: i partecipanti saranno accolti a partire dalle 9.30 di giovedì 30 gennaio dallo staff dell’Orientamento nelle diverse sedi dove si svolgeranno le presentazioni dei corsi di laurea: primo turno dalle 10.15 alle 11.15, secondo turno dalle 11.30 alle 12.30.
Queste le sedi del Salone: piazza Strambi per i corsi del Dipartimento di Economia; piaggia dell’Università per i corsi del Dipartimento di Giurisprudenza; via Don Minzoni 22 per i corsi del Dipartimento di Scienze politiche e della comunicazione; Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia per i corsi di Scienze della formazione, beni culturali e turismo, nonché per quelli di Lingue e Studi Umanistici.
Operatori dell’orientamento e senior tutor saranno disponibili anche nei cinque punti informativi allestiti nella sede di Giurisprudenza in piaggia dell’Università, nella sede di Economia in piazza Strambi, al Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia, nel dipartimento di Scienze politiche e della comunicazione e all’Infopoint in via Don Minzoni. Qui sarà possibile ritirare il materiale didattico e il buono pasto per la mensa. All'Infopoint si potranno avere informazioni anche su programmi Erasmus, servizio disabilità e altri servizi alla persona, Istituto Confucio, borse di studio e alloggi Erdis.
Al Polo Pantaleoni sarà, inoltre, attivo dalle 10.30 alle 12.30 un corner informativo per docenti e genitori.
Nei giorni 30 e 31, dopo la pausa pranzo alla mensa universitaria, alle 14.30 al Polo Pantaleoni, si svolgerà un workshop, in collaborazione con Istao, dal titolo “Quali opportunità in azienda per le lauree Unimc?”. A seguire, dalle 15.30 alle 16.30, si terranno dei laboratori sulla scelta universitaria e sulle competenze trasversali. I laboratori sono a posti limitati e sarà possibile iscriversi direttamente presso il punto informativo del Polo Pantaleoni.
“Solo quando mia madre è morta, ho capito la vera sofferenza della sua vita. Ho capito come lei avesse vissuto una vita morta, perché si vergognava di vivere e di essere sopravvissuta”.
A parlare e a scuotere le coscienze della platea nel Giorno della Memoria è Miriam Jaskierowicz Arman, figlia di una coppia ebrea ortodossa sopravvissuta alle atrocità del campo di Bergen-Belsen e testimone di seconda generazione. L’occasione è stato il seminario “Tenere viva la memoria nel processo di pace: in memoria di Piero Terracina” che ha aperto la rassegna artistica e culturale "Lo scrigno della memoria", organizzata dall’Università di Macerata per il coordinamento di Clara Ferranti nell’ambito della Rete Universitaria della Memoria in collaborazione con l’Associazione Controvento-Aps e la Rivista “Nuova Ciminiera” e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Israeli, delle Comunità Ebraiche di Ancona e Parma, della Prefettura di Macerata, della Universal Peace Federation e della Women’s Federation for World Peace e il sostegno dell’Assemblea Legislativa delle Marche.
Le storie dei genitori di Miriam costituiscono la sua memoria e la sua responsabilità che ha provato a trasmettere ai ragazzi in ascolto: “Cerco di dare a voi un pezzo di quello che sono io, della mia eredità perché anch’io non ci sarò per sempre e a voi sta il compito di andare avanti e portare il messaggio della pace, dell’amore, della memoria. Non si deve odiare per nessun motivo, ma si deve cercare un incontro, una parola, un amore per l‘essere umano, capire cosa vuol dire la vita di un essere umano e il male che un essere umano è capace di fare”.
E poi, intervenuta Maria Gabriella Mieli, vice presidente del Women’s Federation for World Peace e responsabile relazioni esterne presso Upf Italia, che ha sottolineato l’importanza di testimonianze come quelle di Miriam. “Abbiamo visto quanto sia forte avere una consapevolezza di quello che è successo e di quanto sia importante per creare una cultura della pace. A me interessa sottolineare come costruirla e in che modo ognuno di noi può contribuire cominciando proprio da se stessi, dal proprio impegno personale”.
Il rettore Francesco Adornato ha evidenziato l’importanza della memoria e il ruolo dell’Università nella sua trasmissione. “È importante celebrare la memoria e anche coltivarla. Il nostro ateneo umanistico lo fa aumentando nei nostri studenti la loro consapevolezza e mostrando quanto la memoria sia costruttrice di pace. Noi educhiamo anche alla partecipazione, alla democrazia e al rispetto della dignità mettendo la persona al centro dell’universo”.
Standing ovation al teatro "Camillo Ferri" di Montecassiano per lo spettacolo messo in scena dal Liceo Artistico di Macerata con la regia di Fabiana Vivani, in occasione della "Giornata della memoria".
La manifestazione teatrale, fortemente voluta e patrocinata dall'Anpi e dal Comune di Montecassiano, si è tenuta ieri pomeriggio in un teatro gremito di pubblico che non si è risparmiato nell'applaudire i dodici studenti dell' Artistico (Giulia Lattanzi, Lorenzo Mehemet, Diego Polverini della classe 4°D; Joselyn Mergnani, Emily Moretti della classe 4°E; Erika Marchionni, Vincent Missere, Arianna Veroli della classe 5D; Frida Hassmer, Veronica Lelli della classe 5°B), la regista, la professoressa Calistri e i docenti professori Bozzi, Antonini e la classe 5° D che hanno curato tutto l'allestimento delle scenografie multimediali.
La drammaturgia, nata da un ensamble di poesie, testi di prosa e canzoni, tratti da opere e testimonianze di vittime della Shoah (Primo Levi, Anna Frank, Liliana Segre, Elie Wiesel, Joyce Lussu, Emilio Lussu, Francesco Guccini, Williams Pharrel), costruita con grande professionalità dalla regista Vivani e recitata dai giovani allievi con forza interpetrativa e partecipazione emotiva, hanno commosso il pubblico, coinvolgendolo in un immaginario viaggio di deportati verso il lager.
"Il progetto nasce con l'obiettivo di risvegliare una coscienza che sembra assopirsi e una memoria che non deve essere obliata perchè ciò che è stato sembra riaffacciarsi con nuovo vigore".
Queste le parole della mail scritta dalla professoressa Calistri alla senatrice Liliana Segre, la quale, tramite la sua segretaria, ha risposto esprimendo parole intrise di sentimento di "gratitudine per l'impegno profferto e le iniziative di adesione ai valori della Memoria".
Sul palco poi sono saliti il Dirigente Scolastico professor Claudio Mengoni che ha ringraziato i ragazzi, la regista e i docenti per il prezioso lavoro svolto e le istituzioni (il Comune di Montecassiano e l'Anpi) che hanno permesso la riuscita della rappresentazione, il Sindaco Leonardo Catena e il Presidente dell'Anpi Doriana Fogante che hanno sottolineato l'importanza di tali eventi che hanno lo scopo, in un'epoca in cui riaffiorano sentimenti di odio razziale, di riaccendere la coscienza critica, sottolineata anche dalla frase finale dello spettacolo, proiettata dai video posti sul palco "Ciò che ci rende banali è l'estinzione della coscienza".
Sabato 1 febbraio ci saranno due repliche alle 9.00 e alle 11.00 presso il teatro Don Bosco di Macerata per gli studenti del Liceo ed alcuni ospiti illustri.
In occasione della Giornata della Memoria, nella prima mattinata di oggi 27 gennaio il Rettore Unicam Claudio Pettinari, unitamente ai Prorettori Andrea Spaterna e Luciano Barboni, ha consegnato ad una rappresentanza degli studenti delle Scuole di Ateneo, della Scuola di Dottorato e della Scuola di Studi Superiori "Carlo Urbani", copie del libro di Liliana Segre ed Enrico Mentana "La memoria rende liberi”.
“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”, afferma la senatrice Segre nel suo libro: sono state proprio le parole memoria, libertà ed indifferenza che il Rettore ha voluto sottolineare nel suo messaggio alle studentesse ed agli studenti dell’Ateneo.
“Dobbiamo lottare – ha affermato il Rettore Pettinari – ogni giorno affinché quanto accaduto non si ripeta mai più. E’ importante che voi giovani sappiate cosa è stato fatto a milioni di donne, uomini e bambini innocenti e che ne manteniate viva la memoria, perché l’umanità possa essere sempre libera. Il ruolo dell’Università deve essere non solo quello di formare professionisti competenti e preparati, ma di formare cittadine e cittadini responsabili e consapevoli dell’importanza di valori quali rispetto e libertà”.
Nel pomeriggio, inoltre, presso la Scuola di Giurisprudenza con inizio alle ore 15.30 è in programma il seminario “La Shoah. Storia e memoria” promosso dal CUG-Comitato Unico di Garanzia, al quale interverranno come relatori i docenti Unicam Paolo Giovannini e Matteo Petracci, con il coordinamento della Presidente del CUG Giovanna Ricci.
Musica, diritto e memoria sono state protagoniste giovedì 23 gennaio presso l’ITE “A. Gentili” di Macerata, in occasione del primo incontro del progetto “25 aprile”, nato per valorizzare il monumento alla Resistenza nel maceratese, e che si arricchirà nei prossimi mesi di altre iniziative culturali e scientifiche fino ai festeggiamenti per la Liberazione. Nell’aula magna della scuola, in centinaia tra studenti, docenti, genitori e ospiti d’eccezione hanno assistito allo spettacolo “La luna e il gomitolo” fatto di parole e note.
Sul palco infatti la lectio giuridica del professor M. Morbiducci, docente di diritto e curatore dell’intero progetto, è stata intervallata dall’esecuzione di tre brani musicali dei grandi compositori Chopin, Pärt e Ravel. Il Duo da camera formato da Enrica Morbiducci (violinista) e Tommaso Vigna (pianista), entrambi laureati a pieni voti presso i Conservatori di Bologna e Vibo Valentia, ha abilmente eseguito il brano Fratres di Arvo Pärt e la Sonata n.2 di Ravel. Interprete d’eccezione del Notturno op.48 n.1 in do minore di Chopin è stata invece la Dirigente Scolastica dell’ITE “A. Gentili” Roberta Ciampechini, anche lei diplomata in pianoforte e quindi nella duplice veste di Dirigente Scolastico e pianista. “Non avrei mai pensato di poter coniugare la scienza e l’arte, il lavoro e la passione. Non avrei mai pensato, anche se era un mio desiderio, di far entrare la musica a scuola".
Queste le sue parole al momento dei ringraziamenti, quando sono saliti sul palco numerosi esponenti del mondo della cultura, dell’impresa e della politica: la dott.ssa Stefania Monteverde, Assessore alla Cultura del Comune di Macerata; Alessandra Fermani e Lucia Ruggeri, che hanno portato i saluti dei Rettori delle Università rispettivamente di Macerata e Camerino; l’architetto Antonio Pagnanelli, Presidente della sezione di Macerata di “Italia Nostra”;Gianluca Pesarini, Presidente di Confindustria Macerata e Rodolfo Zucchini, Direttore Generale di Banca Macerata.
Ma non si esauriscono qui le iniziative culturali promosse dall’ITE “A. Gentili” di Macerata, che dopo aver fatto entrare la musica nella scuola, vi farà entrare anche il teatro, con un laboratorio nellelingue straniere studiate nell’Istituto (inglese, francese, tedesco e spagnolo), curato dai docenti del Dipartimento di Lingue e coordinato dal professor Foglia, che culminerà a fine anno scolastico con uno spettacolo degli studenti.
È ufficialmente iniziato il percorso per una scuola di territorio tra Fiuminata, Pioraco e Sefro. I tre comuni della alta valle del Potenza hanno deliberato di auto-organizzarsi con un ordine scolastico per ogni comune.
I tre sindaci stanno procedendo all’unisono e hanno messo al centro dell’agenda politica la qualità del servizio educativo per i più piccoli. “Dobbiamo garantire un servizio all’avanguardia. Un servizio che non sia una semplice riorganizzazione dei plessi, ma un percorso didattico che sia attento alla sostenibilità, alla partecipazione, alla creatività e all’integrazione”, dicono in coro i primi cittadini. Con tre delibere di giunta, infatti, i comuni hanno messo nero su bianco la volontà di offrire una soluzione che garantirà la presenza di un ordine per ogni comune: tre rappresentati per comune, infatti, avranno il compito di articolare nel dettaglio ciò che le amministrazioni hanno identificato come prioritario. Il tutto avverrà in poche settimane, per non perdere tempo e per garantire l’avvio della riorganizzazione fin dall’anno scolastico 2021/2022.
Già durante l’assemblea pubblica dei primi di gennaio, tenutasi a Pioraco, con la presenza delle tre amministrazioni, la promessa di procedere in tal senso era chiara. Ora abbiamo l’ufficialità di quello che le amministrazioni avevano promesso. Tra poche settimane la palla passerà all’istituto comprensivo Strampelli che dovrà aiutare le amministrazioni a combattere la burocrazia. “Siamo sicuri”, proseguono i Sindaci, “che tutti gli attori remeranno dalla stessa parte per garantire ai più piccoli, prima di tutto, ma anche a tutto il territorio montano, un futuro di qualità”.
Nel frattempo l’anno scolastico 2020/2021 sarà di transizione e proseguirà, per i tre comuni, come quello in corso d’opera. Già c’è fermento tra i genitori, è ormai iniziato un processo irreversibile: la collaborazione tra Fiuminata, Pioraco e Sefro per un’offerta formativa unica, di territorio, e attenta alle esigenze dei più piccoli.
"Un passo storico per le generazioni future e per i territori montani”.
Nell’ambito dei progetti di Alternanza Scuola Lavoro, l’Università di Camerino promuove in collaborazione con l’ITCG “Antinori” di Camerino il progetto educativo e formativo “Sentieri accessibili e inclusivi nelle Marche”, coordinato dalla professoressa Catia Eliana Gentilucci della Scuola di Giurisprudenza di Unicam.
L’iniziativa è volta a promuovere un escursionismo aperto alle disabilità promuovendo percorsi ad esse adeguati. Il progetto si rivolge al territorio della Regione Marche, ma potrebbe estendersi a tutte le Regioni d’Italia.
Alle lezioni frontali tenute da docenti Unicam e da responsabili CAI e alla individuazione dei sentieri accessibili, seguirà la verifica degli stessi con escursioni mirate e la creazione di una scheda tecnica dettagliata per ciascun sentiero. Il progetto si concluderà con la stampa della guida “Sentieri accessibili e inclusivi nelle marche”
“L’obiettivo primario del progetto – sottolinea la professoressa Gentilucci – è quello di avvicinare i ragazzi al territorio, come risorsa e patrimonio da rispettare e valorizzare, e all’inclusione sociale, aspetto fondamentale per un contesto sociale che vuole crescere integrandosi con diverse realtà”.
Le lezioni in aula si terranno dal 3 al 15 febbraio, poi i 40 studenti coinvolti nel progetto saranno divisi in gruppi e proseguiranno con lo svolgimento delle attività previste.
Sabato 25 gennaio anche a Macerata si festeggia il Capodanno Cinese organizzato per il settimo anno consecutivo dall'Istituto Confucio dell’Università di Macerata con il sostegno del Comune. L'anno del Maiale cede il passo a quello del Topo, che, secondo le previsioni, sarà un anno ricco di opportunità.
“Ci riserviamo di allestire – spiega il direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin - un evento veramente speciale per il Capodanno del 2021, con Villa Lauri inaugurata. Per questo motivo, visto anche il concomitante cambio del direttore cinese, non potendo riproporre uno spettacolo importante come quello dello scorso anno allo Sferisterio, quest’anno abbiamo deciso di festeggiare in modo un po’ più sobrio. Non mancheranno, comunque, i momenti distintivi del nostro capodanno, a cui sono tutti invitati a partecipare”.
L’appuntamento è per le 16:30 in piazza della Libertà, da dove partirà il corteo di draghi, leoni e tamburi, che farà tappa per esibirsi prima in piazza XXX Aprile e poi all’emiciclo Torri raggiungendo, infine, l’Orto dei Pensatori. Qui dalle 17:30 si terranno gli spettacoli di danza, canto e arti marziali. Ci saranno anche stand di calligrafia, truccabimbi e degustazione di tè, ravioli cinesi e involtini primavera. Per l’occasione sono stati coinvolti anche alcuni locali del centro storico, che prepareranno aperitivi a tema.
Venerdì 24 gennaio alle 21, anteprima musicale con il concerto del pluripremiato Trio Kanon nella meravigliosa Sala dell’Eneide a Palazzo Buonaccorsi per la stagione di “Appassionata”. Diego Maccagnola al pianoforte, Lena Yokoyama al violino e Alessandro Copia al violoncello proporranno brani di musica classica occidentale e musica da camera contemporanea cinese.
Da diversi anni ormai si sente parlare di criptovalute, in particolar modo di Bitcoin, ma solo recentemente l’opinione pubblica si sta interessando anche della tecnologia abilitante di queste criptovalute, ossia la blockchain, un registro pubblico digitale distribuito su più nodi il cui contenuto è organizzato in blocchi fra loro legati tramite crittografia.
L’interesse per la blockchain è recentemente tornato alla ribalta per le sue potenzialità per l’applicazione in altri settori rispetto a quello puramente finanziario, in particolar modo nell’ambito della tracciabilità e della certificazione della produzione, ad esempio, nel campo dell’agroalimentare.
“Come per tutte le tecnologie – sottolinea il professor Francesco Tiezzi, docente della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam- è necessario un utilizzo consapevole al fine di garantire la sicurezza dei sistemi con esse sviluppati: è proprio su questi temi, ed in particolare sull’utilizzo della tecnologia blockchain per l’implementazione di processi collaborativi affidabili, che sta lavorando da alcuni anni la sezione di Informatica di Unicam.”
E sui temi della blockchain e più in generale su tutte le tematiche legate al mondo della cybersecurity sarà incentrata la conferenza “ITASEC20 - Italian Conference on Cybersecurity” in programma ad Ancona dal 4 al 7 febbraio, organizzata tra gli altri dal Consorzio CINI e dall’Università di Camerino. Coordinatori per Unicam sono il professor Tiezzi ed il professor Michele Loreti.
"Siamo molto soddisfatti – afferma il professor Tiezzi – per il lavoro di coordinamento che abbiamo svolto e che consentirà la partecipazione alla conferenza di numerosi ricercatori e professionisti italiani che lavorano nel campo della sicurezza informatica, sia dal settore privato che da quello pubblico, in particolare università, industrie, istituti di ricerca ed enti governativi”.
Anche quest’anno inoltre l’Università di Camerino parteciperà al CyberChallenge.IT, il programma di addestramento alla cybersecurity gratuito per ragazze e ragazzi tra i 16 ed i 23 anni che si svolgerà presso diverse sedi universitarie, fra cui appunto Unicam. Il programma culminerà in una gara locale e una nazionale in cui si confronteranno le squadre delle università̀ italiane coinvolte. Si tratta di una preziosa opportunità di imparare, divertirsi e gettare le basi per una carriera appassionante in cybersecurity. Non sono richieste conoscenze pregresse di sicurezza informatica, ma solo eccellenti capacità di logica e programmazione. I corsi si terranno presso il Polo di Informatica di Unicam.
Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://cyberchallenge.it
"A scuola di solidarietà" fa tappa all’istituto Tecnico Commerciale e Geometri "F. Corridoni" di Civitanova Marche con il progetto Donaction. Studenti e studentesse della classe 4F hanno incontrato i volontari Gabriella Catini e Sandro Brilli di Avis e Admo unitamente alla dottoressa Anna Monaco dell’unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Civitanova.
L’occasione ha consentito di sensibilizzare i giovani sull’importanza della donazione di organi e tessuti ma anche di rispondere ai dubbi sulla pratica e il consenso.
Donaction è informazione ma anche un concorso creativo: studenti e studentesse sono invitati ad elaborare un testo giornalistico o un spot video che racconti con creatività il significato che loro stessi danno alla donazione degli organi.
Da quest’anno, inoltre, i giovani possono esprimersi anche attraverso la fotografia, l’illustrazione, la grafica, la pittura, e per gli istituti alberghieri anche l’elaborazione di una pietanza che riassuma i concetti di riuso e salute. Il dettaglio del concorso sul sito www.donactioncontest.it, e sulle pagine social dedicate su Facebook, YouTube e Instagram. Donaction si concluderà con la premiazione degli elaborati più meritevoli e delle scuole aderenti cui sarà regalato materiale didattico e tecnologico.
Il “Varnelli” di Cingoli ha presentato la Giornata Nazionale degli Istituti Alberghieri, evento di promozione della cultura del cibo in un contesto in cui la Storia e la Tradizione si fondono con l’Enogastronomia. L’istituto cingolano per l’occasione ha proposto un weekend ricco di iniziative, tra le quali il convegno-degustazione dal titolo “Vincisgrassi alla maceratese: onore alla ricetta delle nonne”, un evento enogastronomico che ha visto la partecipazione dei principali artefici del progetto che mira al riconoscimento dei vincisgrassi alla maceratesetra le Specialità Tradizionali Garantite in ambito europeo (Stg).
Al convegno,curatodal prof. Leonardo Lupinelli dell’Istituto alberghiero di Cingoli in collaborazione con l’Associazione Provinciale “A. Nebbia” di Macerata, hanno partecipato in qualità di relatori: il Presidente dell’ “Associazione Provinciale Cuochi delle Marche” Chef Iginia Carducci, il Presidente dell’ “Unione Regionale Cuochi Marche” chef Luca Santini, il Prof. Pierluigi Feliciati dell’Università di Macerata, il Prof. Gianni Sagratini dell’Università di Camerino, il prof. Marcello Stefano dell’Istituto Varnelli, il Dott. Ugo Bellesi, la Dott.ssa Chiara Aleffi, la Dott.ssa Letizia Carducci, lo chef Stefania Cicarilli “Alfiere dello scacco” del Comune di Cingoli.
L’evento, che si è aperto con i saluti del Sindaco di Cingoli dott. Michele Vittori e della Dirigente Scol. del Varnelli prof.ssa M. Rosella Bitti, ha rappresentato un valevole appuntamento del percorso di promozione e riconoscimento di una delle ricette tipiche della tradizione culinaria maceratese quale componente identitaria nell’offerta turistica del nostro territorio.
“Cucinare” è la voce prediletta del verbo raccontare, evocare, valorizzare. Attraverso un piatto si raccontano i sapori della tradizione, si rievocano i profumi e le ricette del passato. Un viaggio nel gusto che diviene esperienza emozionale e che ha trovato il suo pieno compimento nella degustazione offerta con grande maestria dai docenti e dagli studenti della classe 4C dell’indirizzo di Enogastronomia dell’istituto alberghiero “Varnelli”, capitanati dal prof. Bruno Spaccia. L’iniziativa si è svolta nella giornata dell’Open Day che, anche per questa occasione, ha visto una favorevole partecipazione da parte dei futuri alunni e dei loro familiariche hanno avuto prova dell’eccellenza dell’istituto alberghiero di Cingoli.
Gli studenti dei Licei di Camerino a lezione con Ambra Angiolini e la compagnia de "Il nodo", spettacolo che andrà in scena all'Auditorium Benedett XIII di Camerino lunedì 27 gennaio alle 21 in esclusiva regionale. Prima dello spettacolo, alle 18, nell'ambito del progetto Scuola in platea, promosso da Amat, gli alunni nell'Aula magna del Polo scolastico provinciale camerte, dialogheranno con l'attrice e la compagnia sui temi dello spettacolo concentrandosi in particolare sul bullismo.
L'incontro sarà riservato agli alunni e alla stampa, non aperto al pubblico. Un progetto fortemente voluto dal Comune, ideato e condotto da Amat, in cui la proposta teatrale diventa occasione privilegiata per un progetto culturale di crescita per le nuove generazioni. Per gli studenti è anche previsto un prezzo agevolato di 10 euro allo spettacolo che andrà in scena nella stessa serata.
“Avvicinare i giovani al teatro, stimolare la loro curiosità, sviluppare e rendere più acuta la sensibilità critica è un obiettivo che vogliamo incentivare anche per la crescita dei giovani e della città - spiega l'assessore alla cultura Giovanna Sartori - Diventa sempre più proficua e importante la collaborazione con Amat, con cui abbiamo tanti progetti in cantiere, da sviluppare e Scuole in platea è indubbiamente una bella opportunità per avvicinare i giovani al teatro. Avere la possibilità di una lezione con Ambra Angiolini e tutta la compagnia del Nodo, per discutere di una tematica come il bullismo ritengo che sia solo da incentivare e devo dire che la collaborazione col preside Francesco Rosati è sempre più positiva e propositiva rendendo possibile anche progetti di questo tipo” conclude l’assessore Sartori.
Quello che ancora tanti maceratesi ignorano è che l’IPSIA “F.Corridoni” Sede di Macerata – Settore Elettrotecnica, è una scuola situata in un edificio condominiale in via Barilatti. Doveva essere una situazione provvisoria, una provvisorietà che perdura da oltre 30 anni.
E’ una scuola per l’occupazione, è una scuola che sforna Tecnici Manutentori e dell’Automazione Industriale. Una scuola che forma e si occupa di futuro con la Domotica, le Energie Alternative, l’Illuminotecnica, la gestione e manutenzione di macchine utensili ed ogni tipo di elettrodomestico, e le nuove frontiere delle App.
Una scuola inclusiva. Una scuola dove l’accoglienza è al centro.
Si ricorda inoltre che per stare in una non scuola, viene pagato un affitto a privati e che con i soldi spesi in questi anni si sarebbe potuto edificarne tre, senza dimenticare che nel momento in cui si creano nuovi edifici si sprecano spazi per un ingresso che sembra la hall di un Grand Hotel, anziché pensare che all’IPSIA Macerata ci sono ragazzi stipati in aule strette con poca luce e che un disprassico non potrebbe mai frequentare perché per andare dall’aula ai laboratori dovrebbe scendere una scala a chiocciola; inoltre non c’è la palestra..…
Giusto, questi sono ragazzi di serie B o C.
Proprio no carissimi, quello che non si sa è che molti dei nostri alunni sono ora imprenditori, Ingegneri meccanici oppure sono quegli elettricisti che poi si chiamano sborsando tanti euro magari solo per il cambio di una lampadina. Loro sono quelli dell’intelligenza operativo-pratica, che non è per tutti.
Il Convitto Nazionale, che era nel mirino del Comune da tempo, nacque come istituzione scolastica che permise dall' Unità d'Italia in poi, per circa un secolo, la frequenza dei licei agli alunni dei piccoli centri periferici e ai ragazzi meritevoli ma poveri, permettendone così anche l'accesso all'università. Nasce come Istituto scolastico anche il Pannaggi. Quella è la loro funzione e tale deve rimanere.
I due edifici sono di proprietà della Provincia. Gli Uffici Giudiziari possono benissimo essere collocati dove attualmente c’è l’IPSIA e in altri immobili disponibili in città.
Non sarebbe più logico e ragionevole che l’affitto venga pagato dal Ministero di Grazia e Giustizia anziché dalla Provincia?
Non si potevano prima ascoltare i Consigli di Istituto, i Dirigenti Scolastici e i genitori invece di intervenire a gamba tesa senza riflessione e soprattutto senza un accordo, in sinergia con la Provincia?
Dice Andrea De Carlo e tanti con lui: “l’unica possibilità che si ha è investire sulla scuola e sulla ricerca”. Una città Capoluogo questo deve fare. Ci sembra che la proposta del Sindaco su beni di cui non è titolare vada in altra direzione.
Bene ha fatto il Presidente Pettinari a rivendicare le proprietà della Provincia di Macerata; in effetti l’unica persona che si sia interessata seriamente a questa problematica.
I Docenti e i Genitori dell’IPSIA “Corridoni” Sede di Macerata
Domenica 26 gennaio alle ore 17. 30 presso il Cineteatro “Camillo Ferri” di Montecassiano andrà in scena lo spettacolo “Colore di pioggia e di ferro” del Liceo Artistico “Cantalamessa” di Macerata con la regia di Fabiana Vivani e con il patrocinio del Comune e della sezione ANPI di Montecassiano.
Il progetto di teatro civile e sociale “Il Corpo è la Parola”, rivolto alle classi quarte e quinte, è inserito sia in un percorso didattico, coerente con il programma di Storia e di Cittadinanza e Costituzione, sia in un percorso educativo e formativo attraverso il laboratorio di Pedagogia dell’ Espressione condotto dalla regista ed operatrice di teatro Fabiana Vivani.
Gli allievi partecipanti al progetto, dopo aver approfondito con la docente di italiano e storia, la professoressa Roserita Calistri, tematiche riguardanti la Shoah e l’antisemitismo, il razzismo, l’odio, la violenza, l’indifferenza, hanno scelto i brani e le storie da narrare ed interpretare, assemblate poi magistralmente dalla regista.
“La finalità di questo lavoro – dice la professoressa Calistri – non è solo quella di ridare grande importanza alla Memoria che non deve sbiadire in questi tempi di incertezza e di riacutizzarsi di episodi di xenofobia, ma anche quello di trasmettere valori umani veri, nati dal rispetto verso il prossimo e di accoglienza affinchè questi giovani costruiscano una società che aspiri ad una convivenza globalizzata fondata sulla solidarietà e sulla giustizia”.
Gli studenti della classe quinta, inoltre, supportati dagli insegnanti di discipline audiovisive e multimediali professor Marco Bozzi e professor Matteo Antonini, hanno progettato e realizzato le scenografie multimediali per lo spettacolo.
“La storia che i ragazzi interpreteranno- spiega la regista Vivani- partirà non dal palco ma dalla platea. La platea rappresenta il vagone di un treno di deportati ebrei e non, mentre il palcoscenico incarna il lager; dentro il lager s’incontreranno più storie di uomini perseguitati: intellettuali, filosofi, autori, gente comune, tutti cacciati dal regime nazista".
“Tengo a far emergere e sottolineare – continua la regista- che i ragazzi durante il laboratorio sperimentano anche il Metodo Mimico che elaborò Orazio Costa, pedagogo teatrale del ‘900, la Mimesis è l’ attività più strettamente legata alla natura, noi siamo il crogiuolo di tutte le forme, la forma che può generare tutte le forme, tutti gli esseri umani fanno il rispecchiamento delle cose. La mimesi è una sorta di immedesimazione, di profonda assimilazione ed attraverso questo procedimento noi conosciamo veramente qualcosa o qualcuno, nella misura in cui diventiamo quel qualcosa o quel qualcuno. I ragazzi saranno fuoco, pioggia, vento, nuvole, radici, pietre, sangue, ogni atto fisico è un atto mimesico. È importante educarli ad incontrare le cose, l’altro, la vita, affinché la Parola viva".
“Colore di pioggia e di ferro” andrà in scena anche sabato 1 febbraio con due rappresentazioni al Teatro “Don Bosco” di Macerata.
Lo spettacolo è patrocinato dal comune e dalla sezione ANPI di Macerata.
La squadra maschile under16 della Lube, l’atleta paraolimpico Manuel Trebbi, la campionessa di ginnastica Erika Buratti e il maratoneta nonchè professore Stefano Baioni sono stati i protagonisti della “Giornata di scuola e di sport” voluta e organizzata dal professor Federico Belardinelli, insegnante dell’Istituto tecnico Antinori di Camerino.
Con il sostegno degli alunni entusiasti e l’importante collaborazione dei docenti, la giornata si è svolta nell’Aula Magna del Polo scolastico provinciale di Camerino. Gli alunni delle classi III e IV dei licei camerti hanno ascoltato, condiviso e compreso le storie raccontate dagli sportivi capaci di suscitare grandi emozioni attraverso i successi e i sacrifici che ogni disciplina richiede, ripercorrendo tutto il proprio percorso illustrando anche come lo sport sia stato un motivo di realizzazione di vita. Più volte sottolineato l’intento e l’invito a conciliare studio e sport tanto da considerarli complementari nella formazione di ogni persona. Un’occasione di confronto anche per stimolare i giovani a dedicarsi con cura ai propri talenti, a non lasciarsi sfuggire tante opportunità, anche se richiedono sacrificio, a non perdersi nel tempo, a non disorientarsi di fronte alle molteplici illusioni e attrazioni.
Ad intervenire, oltre al sindaco Sandro Sborgia, anche la vice sindaco e assessore allo sport Lucia Jajani: “È stato un momento bellissimo – ha detto proprio la vice sindaco di Camerino sempre sensibile a queste tematiche – l’importanza dello sport non è solo nell’attività, ma anche nel rendersi conto di quanto sia fondamentale apprenderne i princìpi, fondamentali per la vita anche quella professionale. Abbiamo invitato i ragazzi a mettersi in gioco, a fare esperienza di sé anche attraverso l’equilibrio del carattere, il sacrificio dell’esercizio, il fascino della conquista” ha concluso.
"La ricerca di Unicam incontra Confindustria": venerdì 24 gennaio dalle ore 14.30 presso la sede di Confindustria Macerata i ricercatori Unicam illustreranno agli imprenditori del territorio le opportunità dei progetti di ricerca che stanno sviluppando.
Dopo i saluti dei rappresentanti di Unicam e di Confindustria, si avvicenderanno gli interventi dei ricercatori dell’Ateneo: Francesco Nobili su “Materiali innovativi per batterie sostenibili”, Piera di Martino su “Ri-circoliamo nelle Marche”, Enrico Marcantoni su “Importanza della Chimica nello sviluppo di materiali compositi altamente innovativi (Bio-based ed Economia Circolare)”, Lucia Pietroni su “Il Design come driver di innovazione per una società più sostenibile, sicura e inclusiva”, Gianni Sagratini su “Innovare nel food attraverso la ricerca targata Unicam”, Roberto Spurio su “Una “Banca di Microorganismi” al servizio delle biotecnologie”, Dennis Fiorini su “La chimica nella valorizzazione, autenticazione e tutela della qualità degli alimenti”, Barbara Re su “Modellazione e miglioramento continuo di processi organizzativi”, Francesco Tiezzi su “Esecuzione di processi organizzativi tramite blockchain.
“Ci adoperiamo quotidianamente - sottolinea il Rettore Claudio Pettinari - affinché le attività di ricerca condotte nei nostri laboratori siano opportunità per grandi, medie e piccole imprese che peraltro rappresentano l’ossatura della nostra economia: è questo uno degli obiettivi principali delle attività di Terza Missione. Tenendo conto del contesto attuale e nell’ottica della sua missione distintiva, lo sviluppo futuro del nostro Ateneo è sempre più legato alla capacità di svolgere un ruolo chiave per contribuire all’innovazione sociale, economica, tecnologica e culturale dei territori dove opera. Sono pertanto estremamente importanti questi momenti di confronto e dialogo tra il mondo accademico e quello imprenditoriale; ringrazio Confindustria Macerata per la disponibilità e l’opportunità concessaci, così come la professoressa Elisabetta Torregiani, alla quale ho affidato la delega dei Rapporti con le imprese, per aver promosso ed organizzato l’iniziativa”.
All’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche la sicurezza è salita in cattedra, nei giorni scorsi, grazie a una speciale lezione rivolta agli studenti del terzo anno, corso di Meccanica, tenuta dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, il maresciallo maggiore Massimiliano Lucarelli.
Tema dell’incontro era: “L’abuso di droga ed alcol: aspetti civilistici e penali”. Argomenti, questi, particolarmente sentiti dai docenti e dalla dirigenza dell’Itts che hanno organizzato l’evento perfettamente strutturato dal professor Francesco Cicconi. Ben sessantacinque i partecipanti che hanno anche posto molte domande al comandante Lucarelli che, con un linguaggio semplice ed adatto alla platea, ha saputo spiegare i rischi e le conseguenze per chi abusa di alcol e droghe.
Il “Divini” è una scuola di riferimento per tutta la provincia. Si tratta di una scuola di formazione prettamente “tecnica”, nella quale però non viene certo sottovalutato l’aspetto di crescita sociale dello studente. Presente all’incontro anche il dirigente scolastico, professor Sandro Luciani.