L’adozione dello smart working nell’ambito delle misure governative per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha rappresentato un esperimento sociale, una rivoluzione organizzativa prima ancora che normativa sulla quale ora bisogna riflettere per superare le criticità e valorizzare le opportunità. Un’esperienza che rende necessario un attento confronto, secondo il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, e che dovrà aprire una riflessione anche sullo Statuto dei lavoratori, così da conciliare le nuove dimensioni organizzative con i diritti dei lavoratori.
Sono le conclusioni del seminario web promosso dall’Ateneo maceratese sul nuovo strumento di organizzazione lavorativa, in particolare nelle Pubbliche Amministrazione: un confronto tra giuslavoristi, sociologi, sindacalisti, psicologi.
Il webinar ha registrato in totale oltre 250 partecipanti, collegati tramite la piattaforma di videoconferenza o sintonizzati sulla web radio di ateneo Rum.
Gli interventi che si sono succeduti hanno delineato un quadro complesso e articolato, tra criticità e opportunità. Come è stato detto in conclusione dal direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, la pubblica amministrazione italiana sconta ritardi per certi aspetti drammatici, collocandosi in fondo alla classifica europea in termini di efficienza (European Quality of Government Index).
“E’ necessaria una profondissima ristrutturazione del modello organizzativo delle Pubbliche Amministrazioni, anche attraverso la digitalizzazione, per passare da una cultura burocratica, fondata sull’atto amministrativo, a una cultura centrata sul raggiungimento degli obiettivi”, ha ribadito Giustozzi, sottolineando i recenti e incoraggianti segnali di cambiamento. Per la prima volta, l’esperienza dello smart working ha opposto un approccio esperienziale e sperimentale a quello tradizionalmente dogmatico e teorico della Pubblica Amministrazione. “Abbiamo aggredito il problema. C’è stato un capovolgimento: in questo caso è l’esperienza che crea la norma e non viceversa”.
Hanno partecipato al convegno Emmanuele Pavolini e Maurizio Cinelli, docenti Unimc, Cristiana Ilari, segretaria regionale Cisl Marche; Chiara Ghislieri, dell’Università di Torino; Antonio Romeo, vicepresidente del Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie; Antonio Bartolini, dell’Università di Perugia e membro direttivo Aran.
“Ci siamo assunti esplicitamente un impegno specifico al supporto della genitorialità, come strumento essenziale per l’avvio a percorsi di vita improntati al ben-essere, muovendoci per proporre diverse iniziative finalizzate a condividere una cultura dell’educazione sia sull’infanzia e i primi anni di vita, sia sull’adolescenza. Accogliendo le proposte discusse e condivise sia con singoli cittadini, sia con alcune Associazioni, sono stati messi in cantiere anche alcuni incontri sulle disabilità, per i quali interverranno esperti dei diversi settori. Tra le iniziative in programma, vi era un ciclo di film sull’autismo, che speriamo di poter riprendere più avanti, e un incontro sulle Città amiche della persona con demenza, funzionale all’adesione a questo progetto da parte del nostro Comune. Questa settimana avrà luogo un incontro su un tema molto particolare, quello dell’ADHD, problematica difficile da diagnosticare, che comporta nelle famiglie di bambini o bambine che ne sono affetti, numerosi scompigli e difficoltà di scelta nelle interazioni quotidiane” racconta Paola Nicolini, Assessora alle politiche sociali con delega alla Città sostenibile delle bambine e dei bambini.
Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell'autocontrollo. Esso include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività.
Sarà presente la dott.ssa Sonia del Savio, affiliata all’Associazione famiglie ADHD, psicologa e psicoterapeuta esperta del settore, del centro Esserci di Tolentino. “I programmi di intervento diretti ai genitori (ADHD Parent Training) hanno lo scopo di accrescere la consapevolezza e la conoscenza del disturbo ADHD, sviluppando capacità di gestione da parte dei genitori e modificando i comportamenti disfunzionali messi in atto nella relazione con il bambino. Il focus principale dell’intervento è posto sullo sviluppo di maggiori capacità riflessive da parte dei genitori, per aiutarli ad acquisire maggior coerenza e stabilità nelle proprie strategie educative che aiutino e supportino il bambino nell’acquisizione della capacità di autogestirsi” scrive nella presentazione presente nella pagina online del centro
Non potendo tenere l’incontro in presenza, per le difficoltà dovute alla normativa anti contagio tuttora vigente, lo stesso si terrà online ed è previsto per giovedì 25 alle ore 21, attraverso la piattaforma gotomeeting al link https://global.gotomeeting.com/join/424435829. Si può accedere anche tramite telefono. +39 0 247 92 13 01 con codice accesso: 424-435-829
L’attenzione alle persone - che siano adulti, bambini, giovani, anziani, donne, uomini, locali, immigrati, diversamente abili – si legge nel programma di governo dell’attuale maggioranza - in cui si sostiene anche che si intende “stimolare, sostenere e raggiungere una buona qualità della vita nella nostra città e garantire lo sviluppo di ben-essere in tutta la comunità locale, adottando un approccio umano alle esigenze sociali”. Ci si propone inoltre di “offrire formazione al personale che gestisce servizi pubblici, per supportare soggetti fragili nella loro quotidianità quali bambini, donne, immigrati, anziani o persone con disabilità, con l’intento di costruire una comunità capace di ascolto, di interpretazione dei bisogni, di ricorso alla gentilezza e alla lentezza”.
“La partecipazione attiva e la diffusione di buone pratiche di cittadinanza attiva in tutto il territorio, riteniamo siano strumenti essenziali di promozione del dinamismo sociale” dichiara il Sindaco Antonio Bravi, che riprende per chiarire una parte del dibattito svoltosi lo scorso 17 giugno. “Nella dinamica della politica, che a livello locale ha il suo luogo istituzionale nel consiglio comunale, il dibattito è necessario e utile. È regolato dalla possibilità da parte di tutte le rappresentanze, in particolar modo delle minoranze che rappresentano fasce di popolazione da cui sono state elette, di presentare interrogazioni e mozioni. L'interrogazione consiste nella domanda rivolta al Sindaco per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato e per sapere se e quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione all'oggetto medesimo. La mozione consiste nella proposta che il Consiglio comunale, nell'esercizio della sua funzione di indirizzo e controllo politico-amministrativo, approvi un atto di indirizzo, che impegna il sindaco e la giunta, in riferimento ad interventi da effettuare in un determinato ambito di attività. Se nell’attività di governo della città, quell’indirizzo è già presente e assunto, la mozione non ha più senso e si crea una incoerenza procedurale che, semplificando, può essere riassunta così: il consiglio impegna l’amministrazione a fare quel che ha già dichiarato che farà o, addirittura, sta già facendo, che è una conclusione priva di senso, come ho avuto modo di dire a margine della discussione del consiglio comunale dello scorso 17 giugno. Ora, ognuno fa la sua parte nella discussione politica ed è questo che garantisce un andamento democratico, perciò informa la cittadinanza, che osserva quel che avviene nella città, ascolta una o più versioni per farsi un’idea, riflette per capire le situazioni, e liberamente, secondo i propri principi, le proprie convinzioni, le proprie appartenenze e i propri leader di riferimento, decide quale sia la posizione che sente come più corrispondente al proprio modo di pensare. E questo è l’invito che ci sentiamo di fare” conclude il Sindaco.
Prime escursioni post-lockdown degli studenti di Geologia di Unicam. Sono infatti riprese tutte le attività in presenza, comprese le escursioni, dei corsi di laurea in Scienze Geologiche, sia Triennale che Magistrale.
Seguendo tutte le prescrizioni di sicurezza, i professori Emanuele Tondi, Chiara Invernizzi, Claudio di Celma, Stefano Mazzoli e Alan Pitts hanno accompagnato gli studenti del primo anno di Geologia in escursione a Gubbio presso il geosito internazionale del Bottaccione.
Qui, nel 1979, il premio Nobel per la fisica Luis Alvarez, suo figlio Walter e Frank Asaro misurarono in alcuni strati della Formazione della Scaglia Rossa, risalenti al periodo Cretaceo-Terziario di 66 milioni di anni, la presenza di una concentrazione insolita di Iridio, elemento chimico piuttosto raro sulla Terra ma comune nelle meteoriti. Essi avanzarono, pertanto, l'ipotesi che l'estinzione di massa fosse stata provocata dalle conseguenze dell'urto di meteorite con la Terra.
Vicino al geosito si trova la storica Osteria del Bottaccione che custodisce dei volumi, in cui i visitatori dell'importante sito testimoniano il loro passaggio con firma e frasi dedicate.
“E' stato emozionante – hanno sottolineato i docenti e gli studenti - vedere le firme dei professori di Unicam che dal 1979 si alternano a tanti ricercatori e scienziati di tutto il Mondo”.
Questa mattina finalmente la classe 5A della scuola S. D’Acquisto dell'istituto Mestica di Macerata ha potuto festeggiare la chiusura dell’anno scolastico che rappresenta la fine del ciclo elementare e segna il passaggio alla Scuola secondaria.
Maestre e bambini si sono incontrati nello spazio antistante la scuola in sicurezza per salutarsi e augurarsi buon viaggio nel nuovo percorso di scuola che li attende a settembre e ringraziare la maestra Maria Letizia Frattani per la quale la chiusura di questo ciclo scolastico rappresenta la pensione.
“Diritti della persona ed emergenze sanitarie” è il tema del corso di formazione promosso dalla Scuola di Giurisprudenza Unicam e diretto dal prof. Piergiorgio Fedeli, che prenderà avvio il prossimo 25 giugno.
Si consolida il rapporto che UNICAM ha voluto instaurare con gli appartenenti alle Forze di Polizia e più in generale alle Forze Armate ed al personale della Protezione civile. Oltre ai percorsi di studi ben calibrati agli studenti “in uniforme” l’ateneo camerte rivolge a queste particolari categorie di persone dei corsi che affrontano argomenti specialistici e di rigorosa attualità.
Il corso di formazione, che prenderà in considerazione le problematiche giuridiche ed operative che l’emergenza sanitarie ha fatto emergere, si pone il fine di fornire conoscenze nell’ambito della tutela dei diritti della persona costituzionalmente garantiti. L’emergenza sanitaria, drammaticamente presentatasi con la pandemia da Covid-19 ha imposto scelte operative, che hanno evidenziato criticità dell’attuale assetto normativo nell’ambito della ricerca di equilibri nella tutela di diritti della persona costituzionalmente garantiti quali la salute, la libertà individuale, la privacy.
Parimenti criticità sono emerse nell’emanazione delle varie normative da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Regioni; provvedimenti in alcuni casi tra loro contrastanti e contraddittori, con susseguenti difficoltà operative da parte di chi doveva attuarli e farli rispettare.
Gli scenari che ne sono emersi sono stati complessi, dovendosi bilanciare i vari diritti del singolo con l’interesse della collettività. Realtà normative con ricadute importanti sull’attività degli operatori sanitari, delle Forze di Polizia, della Protezione Civile e di altre strutture operative coinvolte nell’emergenza sanitaria; il tutto imponendosi parimenti imprescindibili esigenze di coordinata funzionalità di detti apparati dello Stato.
Il corso ha quindi come obiettivo quello di dare le basi per una formazione nello specifico ambito, ai fini di una corretta operatività nell’affrontare le emergenze sanitarie nel rispetto dei diritti della persona. In linea con gli altri corsi nei quali non è stato tralasciato il dinamismo e la praticità dei contenuti, anche in quello di quest’anno gli argomenti verranno trattati dagli stessi soggetti che concretamente hanno gestito l’emergenza sanitaria.
Nella giornata di apertura del 25 giugno interverranno in qualità di relatori il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il Questore di Macerata Antonio Pignataro, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata Michele Roberti, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata Amedeo Gravina. Prossimi appuntamenti giovedì 2 e giovedì 9 luglio.
Stamattina il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco ha avuto il suo primo incontro con il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Camerino Prof. Claudio Pettinari al fine di proseguire quel necessario percorso di “rinascita culturale e turistica”del borgo che non può non includere la vitalità dell’Ateneo camerte.
San Ginesio e UNICAM hanno tanti punti in comune sui quali potersi confrontare e avviare progettualità di fondamentale importanza per il rilancio e lo sviluppo del territorio che passa anche attraverso la cultura, la formazione e la partecipazione a finanziamenti europei.
A breve avverrà la stipula di un Protocollo d’Intesa tra Comune e Ateneo per formalizzare quella collaborazione che di fatto già da oggi può definirsi operativa.
L’Università di Macerata è stata una delle prime ad attivare modalità di lavoro agile o “smart working” per tutelare la salute dei propri dipendenti allo scoppio dell’emergenza Coronavirus.
“A tre mesi di distanza – sottolinea il direttore generale Mauro Giustozzi -, è importante andare oltre la contingenza del momento e impostare una riflessione globale e interdisciplinare su questo strumento, tenendo conto sia dei risvolti normativi che delle ricadute in termini di psicologia sociale e del lavoro”
Per questo l’Ateneo organizza per mercoledì 24 giugno dalle 10 alle 12 il webinar “Smart working. Oltre l’emergenza”, che potrà essere seguito liberamente in diretta al link https://unimc.it/swol o sulla web radio di Ateneo Rum collegandosi a www.videbo.org/rumplayer/2/. Parteciperanno docenti, esperti e rappresentanti del mondo del lavoro e delle istituzioni.
Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato, gli interventi saranno introdotti e coordinati da Natascia Mattucci, filosofa politica e presidente del Comitato Unico di Garanzia di Unimc, che, insieme all’Amministrazione, ha iniziato a lavorare alla stesura del regolamento di Ateneo sullo smart working già prima dello scoppio della pandemia.
Interverranno, quindi: Emmanuele Pavolini sociologo economico, sulla diffusione dello Smart Working durante la pandemia: Maurizio Cinelli, giuslavorista e avvocato, sul lavoro a distanza nella legislazione dell’emergenza, Cristiana Ilari, segretaria regionale Cisl Marche sul ruolo fondamentale della contrattazione per conciliare qualità del lavoro e produttività; Chiara Ghislieri, psicologia del lavoro e presidente del Cug dell’Università di Torino sul lavoro da remoto prima, durante e dopo la pandemia; Antonio Romeo, vicepresidente del Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie, sul sistema universitario e scenari evolutivi nel post Covid-19; Antonio Bartolini, amministrativista dell’Università di Perugia e membro direttivo Aran, su problemi e prospettive dello Smart Working nella pubblica amministrazione. Conclude il direttore generale dell’Università di Macerata Mauro Giustozzi.
Via alla maturità, finalmente in presenza, per 51 ragazzi e ragazze dell’IPSIA “R. Frau” di Sarnano-San Ginesio-Tolentino. Le tre sedi dell’istituto hanno adottato i protocolli per la sicurezza necessari per contrastare la diffusione del coronavirus, prevedendo percorsi protetti e aule per lo svolgimento degli esami predisposte con le distanze obbligatorie.
All’ingresso delle tre scuole, nelle aree di benvenuto, sono state create postazioni con dispenser automatici di gel disinfettante, guanti, mascherine e fogli per firmare le autocertificazioni, per poi procedere con la sanificazione delle scarpe.
Seguendo il percorso obbligatorio, in cui entrata e uscita sono stati separati con pannelli di plexiglas, è possibile raggiungere le aule per lo svolgimento dell’orale, in cui sono stati installati televisori touch screen per la presentazione dei lavori, tutto gestito attraverso Classroom.
Si conclude così un percorso di Didattica a distanza virtuoso per questo l’Ipsia Frau che, anche durante il lockdown da Covid-19, ha continuato a coltivare la sua vocazione professionale e laboratoriale con incontri formativi specifici per i diversi indirizzi.
Gli studenti e le studentesse della sezione Moda di Tolentino, negli ultimi giorni di scuola prima della maturità, ad esempio, hanno potuto incontrare Barbara Sampaolo, titolare dell’impresa Sogno Design,che si occupa di sartoria e confezione su misura. Grazie a questo appuntamento con l’esperta, i ragazzi hanno anche fatto un viaggio introspettivo nel mondo di Vittorio Camaiani, uno dei grandi nomi della vera moda di oggi, nel cui atélier la Sampaolo ha lavorato a lungo prima di intraprendere un percorso autonomo. Allo stesso modo, gli studenti delle sezioni Meccanica delle tre sedi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con la realtà aumentata applicata al settore della manutenzione di macchine e impianti, grazie al progetto in collaborazione con l’azienda Icona di Cinisello Balsamo, che ha concesso un anno di licenze gratuite per il software Acty, e che ha programmato un percorso di formazione per ragazzi e docenti a partire dalle ultime settimane di scuola.
Sono aperte le iscrizioni per l’Asilo Nido comunale e per il Centro per l’Infanzia, dal 17 giugno al 17 luglio 2020.
Pertanto è possibile effettuare l'iscrizione o la conferma, per l’anno 2020/2021, all’Asilo Nido comunale e al Centro per l’Infanzia, compilando l’apposito modello reperibile sul sito del Comune di Tolentino (www.comune.tolentino.mc.it) e inviandolo al seguente indirizzo mail. info@comune.tolentyino.mc.it
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali al numero 0733/901321 – 901323.
In questi giorni, su iniziativa dell’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Silvia Tatò e grazie alla collaborazione degli archeologi che stanno effettuando la campagna di scavo nei pressi dell’area dove sorgerà il nuovo campus scolastico destinato a ospitare le scuole superiori cittadine, un gruppo di studenti dell’istituto d’istruzione Filelfo hanno potuto visitare tutta la zona in maniera approfondita.
In particolare i ragazzi, coordinati dall’insegnate Claudia Canestrini, hanno incontrato gli archeologi che hanno fatto vedere tutta la zona dove sono stati rinvenuti gli insediamenti, che hanno illustrato le modalità di scavo e che hanno mostrato i più importanti reperti scoperti e recuperati durante la campagna di scavo e che dopo essere stati studiati saranno esposti in una sala che sarà ricavata all’interno del nuovo campus scolastico.
Una bellissima esperienza che ha consentito a tutti gli alunni di potersi rendere conto di persona quanto sia affascinante il lavoro dell’archeologo e quanto sia ricco il sottosuolo tolentinate di importanti testimonianze di una storia cittadina millenaria.
"Lo scavo di contrada Pace – ricorda l’Assessore Silvia Tatò - è un rinvenimento di straordinaria importanza non solo per Tolentino ma per l’intero mondo scientifico e accademico, ne esistono pochissimi in Europa e nessuno ben conservato e grande come questo. Il ritrovamento di Tolentino permetterà agli archeologi di approfondire gli studi di un periodo preistorico molto poco conosciuto, il Mesolitico e per la grande quantità di reperti rinvenuti permetterà a tanti ragazzi universitari lo studio delle abitudini e dell’ambiente in cui viveva “l’uomo cacciatore- trovatore”.
Vedere uno scavo archeologico in presenza con la diretta illustrazione dei ritrovamenti da parte degli archeologi che lì hanno lavorato era un’occasione da non perdere per i nostri ragazzi e così, grazie alla disponibilità della Soprintendenza Archeologica delle Marche che ha la direzione scientifica del sito, siamo riusciti ad organizzare la visita. A questo proposito vorrei ringraziare la Soprintendenza per aver concesso la possibilità di visitare il sito, ringrazio gli archeologi dell’Università di Ferrara Arianna Cocilova, Davide Visentin, Alessandro Potì, Gloria Cattabriga che con grande passione hanno illustrato il sito, la cooperativa Archeolab che conduce lo scavo, Alessandra D'Ulizia della cooperativa archeolab, i ragazzi del Filelfo che hanno saputo capire e cogliere l’occasione, il Dirigente scolastico e i professori che li hanno accompagnati nella visita.
Sono 13.668 i candidati che affronteranno nelle Marche, a partire da domani, la prova solo orale dell’esame di Stato, nell’attuale situazione di emergenza causata dall’epidemia di COVID-19. Di questi 13.275 sono i candidati interni, 393 gli esterni.
Nelle Marche saranno inoltre operanti 352 commissioni, costituite da tutti commissari interni, che dovranno giudicare i ragazzi delle 695 classi chiamate a sostenere l’esame.
Coperte, allo stato attuale, tutte le caselle delle presidenze, con un tasso di rinunce assolutamente fisiologico (nove in tutta la regione, pari al 2,6%) cui gli uffici dell’amministrazione hanno subito posto rimedio con le relative sostituzioni.
La parte del leone la fanno i licei con 6.449 candidati, il 47,2% del totale. Seguono i tecnici (4.062, 29,7%) e ultimi i professionali (2.813, 20,6%). Le percentuali poi variano per ciascuna provincia a seconda delle particolarità socio economiche dei territori e della relativa articolazione della rete scolastica.
I maturandi liceali sono per esempio il 53,46% in provincia di Pesaro Urbino e “appena” il 46,11% in quelle di Ascoli e Fermo, dove peraltro si riscontra il 34,08% di studenti degli istituti tecnici. La maggiore percentuale di candidati dei professionali si registra in provincia di Ancona (21,58%) contro il dato più basso (19,81%) delle province di Ascoli e Fermo.
Una quota interessante è rappresentata dai ragazzi che affronteranno la maturità con il progetto sperimentale ESABAC, che offre la possibilità per gli studenti italiani e francesi di conseguire, con lo stesso esame, il diploma italiano e quello francese con i quali iscriversi indifferentemente alle università francesi o italiane. Sono 344, quasi tutti frequentanti i licei linguistici della regione, salvo una pattuglia di dieci studenti dell’indirizzo tecnico-economico della provincia di Ancona.
Diretta social mercoledì 17 giugno alle 16 per l’Istituto Confucio dell’Università di Macerata. Attraverso i canali ufficiali dell’Ateneo Facebook, YouTube e Instagram sarà possibile partecipare all’Open Day in streaming di quello che rappresenta un centro di eccellenza per lo studio della lingua e della cultura cinese, la porta sull’oriente di Unimc. Interverrà il direttore Giorgio Trentin insieme allo staff, studenti ed ex studenti dell’Istituto. Gli spettatori potranno interagire e fare domande attraverso i commenti dei social che verranno letti in diretta dal conduttore, lo speaker della radio di Ateneo Rum Nicola Maraviglia.
Per assistere basterà collegarsi a YouTube - unimcwebtv, Facebook - universita.macerata, o Instagram - unimc.
Affiancandosi ai corsi universitari, l'Istituto Confucio è un luogo di incontro tra la cultura cinese e quella italiana, rivolto sia ai giovani studenti sia agli imprenditori, che possono accedere alla formazione e alla comprensione di un paese, quale la Cina, sempre più determinante nella scena mondiale.
L'Istituto Confucio organizza corsi di lingua cinese a tutti i livelli, corsi in ambito economico e giuridico, esami per la certificazione della conoscenza della lingua cinese Hsk, Hskk e Yct. Ogni anno vengono erogate borse per soggiorni di studio da sei mesi a un anno in Cina
Un’app inclusiva in grado di sostenere l’insegnante nella progettazione didattica coinvolgendo, allo stesso tempo, gli studenti.
Con questo risultato giunge a conclusione dopo tre anni il Progetto Europeo Depit (Designing for Personalization and Inclusion with Technologies), promosso dall’Università di Macerata sotto il coordinamento di Pier Giuseppe Rossi, in collaborazione con lo University College di Londra, l’Università del Sacro Cuore di Milano, l’Università di Siviglia in Spagna, l’istituto tecnologico Infofactory, la rete di scuole in Friuli-Venezia Giulia e Marche, Centro del professorado di Siviglia, e le due associazioni europee di insegnanti Aede e Atee.
Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro conclusivo tra i partner internazionali per discutere e analizzare insieme i risultati.
“Dal 2012 – ha ricordato la direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo Lorella Giannandrea - l’Università di Macerata sta sperimentando modalità di progettazione nelle scuole italiane, usando mappe digitali condivise dagli insegnanti con gli studenti in modo che da renderli partecipi. Partendo dai bisogni degli insegnanti e dalla parola chiave sostenibilità, abbiamo pensato a come supportare gli insegnanti nella progettazione attraverso una tecnologia pensata con loro e non solo per loro”.
Il risultato è un’app di facile approccio, inclusiva, che permette di riconoscere il modo diverso in cui gli studenti apprendono così da personalizzare la progettazione didattica. Il programma consente di visualizzare curriculum, moduli e lezioni dove l’insegnante può inserire titolo, durata, tipo di apprendimento, organizzazione del lavoro, descrizione, parole chiave, obiettivi, note, link. L’intuizione del progetto Depit risiede nel permettere agli studenti e alle loro famiglie di conoscere e comprendere il percorso formativo, favorendo orientamento, inclusione e personalizzazione.
Diana Laurillard dello University College di Londra: “Ho lavorato per diverso tempo su strumenti di learning design per insegnanti e così sono entrata in contatto con il professor Pier Giuseppe Rossi e gli altri partner e abbiamo scoperto questo interesse condiviso nel tentare di supportare gli insegnanti, nel dare loro una tecnologia che gli permettesse di progettare il processo di apprendimento desiderato”.
Far conoscere il modello alla comunità di insegnanti attraverso seminari, corsi di aggiornamento e mobilità sarà la prossima fase del progetto.
Al via la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato contro “fake news, bufale e leggende metropolitane” legate agli esami di Maturità. Il Protocollo di sicurezza e le tante notizie contrastanti circolate in questi mesi confondono ulteriormente i ragazzi: secondo una ricerca di Skuola.net un maturando su 4 pensa che non potrà abbassare la mascherina neanche mentre parla di fronte alla commissione, 1 su 2 che gli verrà misurata la febbre all'ingresso di scuola e che dovrà indossare i guanti.
“Non ci saranno come in passato le fughe di notizie legate alle tracce d'esame. E neanche la lotta contro l'uso degli smartphone durante le prove – specifica in una nota la Polizia di Stato - . Anche in occasione della Maturità 2020,però, il pericolo che tra gli studenti si diffondano 'fake news' è comunque in agguato. L'esame di Stato di quest'anno - che verrà ricordato come quello svolto 'ai tempi del coronavirus' - presta benissimo il fianco a interpretazioni sbagliate. Una maturità la cui veste definitiva è stata ufficializzata solo un mese fa per via delle incertezze legate allo scenario epidemiologico e alle relative misure da adottare. L’esame avrà così una formula del tutto inedita (niente scritti ma solo un colloquio orale, peraltro diverso dal passato). Con, in più, un Protocollo di sicurezza da osservare per svolgere la prova in presenza a scuola. Un lungo elenco di informazioni che i maturandi non hanno ancora pienamente digerito”.
Proprio questo sarà il tema centrale della tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazione porta avanti in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, giunta al tredicesimo anno consecutivo. L’obiettivo di “Maturità al sicuro” è sempre quello di contrastare alla vigilia dell'esame fake news, bufale e leggende metropolitane. Per evitare che i ragazzi non perdano tempo prezioso dietro a notizie fuorvianti , ma, soprattutto, per tranquillizzarli. Visto che, travolti da un'enorme quantità di consigli (spesso dall'approccio pessimistico) per evitare il contagio da Covid-19, è come se tra gli studenti si sia diffuso una sorta di terrore da orale in presenza.
A confermarlo è l'annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di circa 5.000 studenti del quinto anno delle superiori, che stavolta si è concentrato proprio sulle norme socio-sanitarie adottate dal ministero dell'Istruzione in base alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Circa un maturando su quattro, ad esempio, pensa che sarà costretto ad avere la mascherina ben fissata sul volto per tutta la sua permanenza nell'edificio scolastico, anche durante il colloquio; quando, invece, le Linee Guida concedono allo studente, la possibilità di 'abbassarla' per svolgere il colloquio, visto che la disposizione delle postazioni impone il rigido rispetto di un distanziamento di almeno due metri tra i presenti in aula. E il 21% è rassegnato all'idea di doversi presentare a scuola da solo, senza nessuno; mentre il Protocollo non vieta a un accompagnatore (uno soltanto) di assistere all'esame.
Un tema particolarmente controverso è quello sulle regole per l'accesso a scuola: agli studenti (e ai commissari) non verrà misurata la febbre ma gli basterà produrre una dichiarazione che attesti l'assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Peccato che solo 1 su 3 ne sia al corrente; la maggioranza (46%) pensa che invece la misurazione della temperatura sarà obbligatoria; mentre il 19%, all'esatto opposto, è convinto che non ci sarà alcun controllo in tal senso. Lo stesso si può dire per la questione guanti: nessun obbligo, secondo il Protocollo basterà igienizzarsi frequentemente le mani (con i gel messi a disposizione dall'istituto), ma solo 1 su 2 è aggiornato su questa procedura. L'unico passaggio veramente chiaro è quello dei tempi di permanenza nelle strutture: quasi tutti (92%) sanno che potranno arrivare circa 15 minuti del proprio esame e che dovranno andare via immediatamente una volta finita la prova.
L’iniziativa “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net serve proprio per veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani perdano la concentrazione che merita uno degli appuntamenti più importante della loro vita da studenti.
Per questo, per rafforzare il messaggio utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei maturandi, è stato anche realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su Skuola.net e sui suoi canali Facebook, Instagram e YouTube. Un contenuto ironico che passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere leggendo in modo distorto il Protocollo di sicurezza: ci sono il negazionista e il fobico, l'assembratore e l'ansioso, il collezionista e il distanziatore sociale.
In più, gli operatori del Commissariato di Polizia di Stato online anche quest'anno saranno a disposizione dei ragazzi nelle ore immediatamente precedenti l'inizio del maxi-orale, per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete. Con un rappresentante della Polizia di Stato che sarà anche presente alla tradizionale diretta di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d'esami, per fare il proprio in bocca al lupo e tranquillizzare ulteriormente tutti gli studenti alle prese con questa anomala Maturità 2020.
In un paio di mesi sarà pronta la progettazione definitiva del nuovo polo scolastico di Tolentino ed entro la fine dell’anno sarà avviata la procedura d’appalto.
È quanto è emerso dall’ultimo incontro che il Presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha effettuato con il gruppo di progettazione, tutto interno all’Ente. Alla riunione, in cui si è discusso del progetto e sono state valutate le attività ulteriori per la realizzazione dell’opera, erano presenti il responsabile del procedimento, l’architetto Giordano Pierucci, il dirigente ingegnere Alessandro Mecozzi e gli altri progettisti dell’ufficio tecnico provinciale; tra questi, diversi gli assunti a tempo determinato, a seguito dal sisma.
“Appena completata la progettazione definitiva - afferma Pettinari - si procederà alla verifica e alla validazione del progetto; successivamente saranno acquisiti i pareri dei vari Enti interessati durante la conferenza dei servizi e quindi sarà indetta la gara di appalto. Infatti, l’Amministrazione provinciale, anche per accelerare i tempi, è intenzionata a procedere a un appalto integrato, in quanto ciò consente di affidare il progetto esecutivo alla ditta aggiudicataria. Questa è una procedura utilizzata in molti casi, specie per le grandi opere, anche perché permette di abbreviare i tempi di realizzazione. Per la progettazione di questo campus abbiamo utilizzato il personale dipendente,e ciò ha permesso di valorizzarlo, data l’importanza dell’opera pubblica, e di abbassare i costi. Per tale motivo la Provincia si assumerà l’onore della direzione dei lavori, il collaudo e di tutte le attività che di fatto riguardano la realizzazione”.
Il campus, il cui costo complessivo è di 20 milioni e 600 mila euro, comprenderà le cinque scuole superiori di Tolentino - il Liceo Classico, il Liceo Scientifico, il Coreutico, l’ITE e l’IPIA “Frau” - nonché due palestre.
Anche il progetto preliminare era stato realizzato dall’ufficio tecnico, in collaborazione con l’architetto Ubaldo Severini, per l’aspetto architettonico. La redazione dell’elaborato ha evidenziato un costo superiore al finanziamento previsto dall’Ufficio speciale ricostruzione e quindi il bisogno di reperire ulteriori risorse. Importante l’interlocuzione con la Regione Marche e con lo stesso Presidente Luca Ceriscioli che ha consentito di trovare la soluzione necessaria: i due Enti locali - Provincia di Macerata e Comune di Tolentino - trasferiranno alla Regione la proprietà di due edifici scolastici esistenti in cambio delle risorse necessarie per il completamento dell’opera.
Sulla base del progetto sono state effettuate anche le attività di indagini geologiche sull’area interessata, nel corso delle quali sono stati rinvenuti alcuni importantissimi reperti archeologici, un fatto di grande interesse, che però ha comportato uno slittamento dei tempi. Tuttavia, grazie alla disponibilità e collaborazione della Soprintendenza regionale si è superata anche questa fase e finalmente il 27 febbraio scorso, con decreto del Presidente della Provincia è stato approvato il progetto preliminare.
“In questo percorso, condiviso in ogni sua fase con l’Amministrazione comunale, c’è tutta la soddisfazione di riuscire finalmente a dare alla comunità di Tolentino e dell’intero comprensorio, un vero e proprio polo scolastico sicuro e moderno - conclude Pettinari -, atteso da tempo in particolare dagli studenti ospitati in strutture provvisorie. Senza dubbio è un’opera rilevante che contribuirà a riparare in parte le ferite del sisma”.
Grazie alla collaborazione tra il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Macerata e l’Associazione “Amici del Liceo Galilei” anche quest’anno è stato prodotto, stampato e (prossimamente) distribuito gratuitamente a tutti gli studenti il nuovo Annuario 2019-2020.
Nonostante le difficoltà oggettive dovute al coronavirus i docenti, gli alunni, gli ex-alunni e, naturalmente, il Preside del Liceo hanno dato vita al nuovo numero dell’annuario che, come al solito, non contiene solo notizie riguardanti l’Istituto ed i suoi alunni, ma anche articoli e saggi di grande interesse.
L’Annuario, che tradizionalmente viene consegnato agli alunni dello Scientifico di Macerata negli ultimi giorni di scuola, quest’anno, a causa della chiusura, sarà distribuito agli alunni della quinta classe in occasione degli esami di maturità, ed agli alunni delle altre classi al loro rientro a scuola a settembre.
Nelle foto: la copertina del nuovo Annuario e la presentazione ufficiale del nuovo numero ad opera del dirigente scolastico Castiglioni (al centro) insieme al vice-preside Angeletti e tre soci degli Amici del Galilei: il presidente Perugini, il vicepresidente Marini ed il consigliere Catarini.
È stata inaugurata giovedì 11 giugno, in modalità telematica, la diciannovesima edizione del master in “Manager di Dipartimenti Farmaceutici”, diretto dal prof. Carlo Cifani, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Provengono da 19 regioni i 235 iscritti al Master appena inaugurato e ai 4 Corsi di Perfezionamento che partiranno dal 19 e 26 giugno. La longevità di queste iniziative di formazione è dovuta alla loro capacità di far fronte alle necessarie e continue evoluzioni del bagaglio di competenze richieste al farmacista del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questi corsi rispondono pienamente alle crescenti esigenze che emergono dal mondo della professione nelle strutture sanitarie.
“Anche quest’anno, nonostante le evidenti difficoltà di questo periodo – ha sottolineato il prof. Cifani – non ci siamo voluti sottrarre a questa sfida, ed abbiamo lavorato alacremente per avviare al meglio questa nuova edizione, garantendo una formazione manageriale completa, necessaria per i farmacisti del SSN”.
“Il numero così rilevante di edizioni e di partecipanti testimonia l’interesse dei farmacisti ospedalieri e territoriali alle attività formative erogate dalla Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Scuola” - evidenzia il Prof. Francesco Amenta Direttore della Scuola.
Sono intervenuti, tra gli altri, il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari, il Prof. Francesco Amenta, il prof. Roberto Ciccocioppo, la prof.ssa Rosaria Volpini, il prof. Gianni Sagratini, il prof. Carlo Cifani, i Coordinatori scientifici del Master dott.ssa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura e Dr. Isidoro Mazzoni, il Presidente FOFI On. Andrea Mandelli, il Presidente della Società Italiana di Farmacologia prof. Giorgio Racagni, il Presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera, il dott. Luigi Patregnani dell’Assistenza farmaceutica dell’Agenzia Regionale Sanitaria Regione Marche, il Presidente FARE, il Presidente di Farmindustria ed il Presidente GIMBE dr. Nino Cartabellotta.
“Sono queste le attività che contribuiscono a fare grande il nostro Ateneo, mettendolo a confronto con Università prestigiose nel mondo” - afferma il Rettore prof. Claudio Pettinari. “Negli Stati Uniti d’America possiamo trovare Atenei in grado di formare un numero così elevato di dirigenti; quasi un sogno che Unicam possa dunque rapportarsi con quelle grandi e prestigiose realtà su temi di altissimo profilo come l’alta formazione di manager ospedalieri. Il titolo di Manager di Dipartimenti Farmaceutici è ritenuto, a livello nazionale, uno standard per occupare posizioni apicali all’interno degli organici del SSN”.
L’obiettivo di ottimizzare l’impiego delle risorse nella spesa farmaceutica nel SSN, richiede la formazione di personale con competenze e professionalità adeguate. I principi della Farmacia Clinica, che pongono la terapia al centro dell’attenzione del farmacista, in aggiunta alle competenze farmacologiche di base relative alla conoscenza dei farmaci mettono l’accento sulla gestione del farmaco nel suo complesso, dall’approvvigionamento alla somministrazione, alla gestione del rischio e al monitoraggio. Quando il farmacista è chiamato ad assumere responsabilità dipartimentali, occorre quindi essere formati ad una gestione più ampia che caratterizza il manager. La necessità di un farmacista-manager scaturisce dalla complessità del ruolo che questo professionista è chiamato oggi a svolgere.
Al via sabato 13 giugno la quarta edizione di “Lessico politico” organizzata dall’associazione Filosofia Roccella Scholè in collaborazione con l’Università di Macerata e il Comune di Polistena. Il confronto verterà su tre temi importanti per il dibattito pubblico contemporaneo: Costituzione e Società, Cooperazione, Abitare.
Il progetto di società delineato nella Costituzione Italiana ha, infatti, i suoi ingredienti fondamentali nelle pratiche di partecipazione individuale e collettiva finalizzate allo sviluppo della cosa pubblica e nell’uso e nella cura dei luoghi sociali e naturali. È da questo ragionamento che, durante i tre incontri proposti, il giurista Claudio De Fiores dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il filosofo Vittorio Morfino dell’Università “Bicocca” di Milano e la filosofa Carla Danani, dell’Università di Macerata offriranno una riflessione interdisciplinare che si snodi attraverso alcuni dei problemi più urgenti della nostra epoca. Gli incontri saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook "Filosofia Roccella Scholè”.
In particolare Carla Danani affronterà il tema dell’Abitare il 27 giugno alle 17. Il suo intervento sarà preceduto dalle parole del rettore Unimc Francesco Adornato a sostegno dell’importante rapporto che da alcuni anni lega l’Università con la Scholè di Roccella. Come ha ricordato la professoressa Arianna Fermani, referente per l’Ateneo maceratese, lo scopo principale di questa collaborazione è quello di promuovere gli studi filosofici e umanistici nelle due città attraverso l’organizzazione di seminari e incontri pubblici.
Estrema soddisfazione per il percorso universitario e pronto inserimento nel mondo del lavoro: si conferma anche quest’anno il profilo dei laureati dell’Università di Camerino, che emerge dal XXII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati presentato l’11 giugno dal Consorzio AlmaLaurea nella sede del Ministero dell’Università e Ricerca.
I risultati relativi all’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati dell’Università di Camerino sono ancora molto positivi, così come lo sono quelli loro soddisfazione.
La percentuale di laureati stranieri di UNICAM (9,7) si mantiene su un livello molto superiore alla media sia regionale (3,8) che nazionale (3,7). La percentuale di laureati stranieri nelle lauree Magistrali supera il 25%.
La percentuale di laureati che non risiedono nella Regione Marche (34,7) supera di oltre 10 punti quella nazionale mentre le provenienze scolastiche dei laureati evidenziano la capacità di UNICAM di accogliere e supportare al meglio anche gli studenti che provengono da istituti con orientamento tecnico.
UNICAM si distingue per un’alta percentuale di laureati, il 77,2%, che hanno svolto tirocini/stage riconosciuti durante il proprio percorso di studio (la media nazionale è del 60,7%). Anche la media di studio all’estero (12%) è più alta di quella complessiva degli atenei italiani, particolarmente accentuata è la percentuale di chi studia all’estero durante la laurea magistrale.
Molto positivi sono anche i dati relativi all’occupabilità dei laureati dell’Università di Camerino. Il tasso di occupazione dei laureati di primo livello che, dopo la conquista del titolo, hanno scelto di non proseguire gli studi universitari e di immettersi direttamente nel mercato del lavoro, è pari al 73,5%.
Ad un anno dal conseguimento del titolo, in linea con la media nazionale, il 71,5% dei laureati magistrali biennali Unicam è occupato e le performance occupazionali migliorano con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo: l’87,7%, percentuale leggermente superiore alla media nazionale, dei laureati intervistati a cinque anni dal titolo è occupato.
Particolarmente positivo è invece il dato relativo alla efficacia della laurea, che mette a fuoco l’effettiva utilità e spendibilità del titolo nell’ambiente di lavoro, con una media di risposte positive pari all’82,1%, che supera ampiamente quella nazionale pari al 61,5%.
“L’indagine AlmaLaurea – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – conferma la qualità dell’offerta formativa di Unicam, premiando gli sforzi e l’impegno dell’Ateneo. Da tempo infatti stiamo lavorando affinché la formazione dei nostri laureati sia incentrata sulle esigenze del mercato del lavoro, con confronti a tutto campo con il mondo imprenditoriale, sia nel nostro territorio che in ambito nazionale, nella progettazione e definizione dell’offerta formativa, che dal prossimo anno accademico avrà anche una attenzione particolare all’ambiente ed alla sostenibilità. I dati testimoniano ancora una volta che la laurea rappresenta un grande investimento per il proprio futuro”.
Estremamente positivi sono anche i risultati sulla valutazione dell’esperienza universitaria e sulla soddisfazione espressa dai laureati.
Il 92,1% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’89% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. Più in generale, il 93,9% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? L’82,2% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo.
La tecnologia a supporto dell’agricoltura. Il progetto si chiama S.F.I.D.A., ovvero Smart Farming: Innovare con i Droni l’Ambiente, e punta a un nuovo approccio nella lotta al fitofago più dannoso e pericoloso dell’olivo che si conosca: la mosca dell’olivo (Bactrorcera oleae).
E proprio in questi giorni, l’Istituto Agrario di Macerata, che conta ben 5 settori di oliveto, viene sorvolato da un drone, per eseguire trattamenti fitosanitari con irrorazione del prodotto insetticida dall’alto.
Fino ad oggi, nelle Marche, le irrorazioni sono state effettuate solo dal basso, a piedi o con mezzo agricolo. Questo nuovo mezzo di distribuzione localizzata sopra la chioma dell’olivo, da distanza ravvicinata, fa ritenere che ci siano ridotte possibilità di deriva dell’insetticida utilizzato.
L’obiettivo del progetto è dimostrare l’efficacia dei trattamenti con il drone, rispetto a quelle attualmente in uso, la rapidità esecutiva, la riduzione dell’impatto ambientale, l’economicità.
Inoltre, la sua unicità garantisce l’irrorazione sulla coltura senza alcun calpestio del suolo con mezzi meccanici e un lavoro di monitoraggio, grazie all’uso di sensori di diversa natura, tra cui una camera multispettrale. Questa tecnologia permetterà dunque di creare delle mappe degli indici di salute delle piante di olivo.
Per questo progetto, la scuola maceratese, diretta dalla prof.ssa Antonella Angerilli, ha messo a disposizione l’oliveto storico dell’azienda, ricco di alberi secolari, composto da numerose varietà e utilizzato per la produzione di oli monovarietali - Orbetana, Piantone di Mogliano, Coroncina, Mignola - e un altro settore ad alta densità (anno di impianto 2015) che ha due finalità principali, una didattica e una sperimentale con varietà locali (Piantone di Mogliano, Leccio del Corno) ed estere (Arbequina, Sikitita e Koroneiki).
I partecipanti del progetto, oltre all’IIS “Garibaldi” di Macerata, sono l’Università di Macerata e Camerino, l’ASSAM, la Regione Marche e l’azienda Passacantando.