Sono sempre maggiori in questi giorni le richieste da parte degli studenti degli Atenei italiani relative alla ripresa delle lezioni e delle attività laboratoriali: non è il caso dell’Università di Camerino che non ha mai chiuso, non si è mai fermata, ha solamente cambiato le modalità di erogazione delle attività didattiche e dei servizi, utilizzando la piattaforma telematica Cisco Webex. Sono state solo calendarizzate in maniera diversa alcune attività nei laboratori di ricerca, che tuttavia, dallo scorso 4 maggio sono riprese in tutta sicurezza, rispettando tutte le norme sul distanziamento fisico e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, garantendo pertanto non solo la prosecuzione di alcune attività di ricerca, ma anche la possibilità di accesso ai nostri studenti tesisti che hanno così potuto concludere il loro percorso di studio e laurearsi nei tempi previsti secondo i loro progetti.
In questa settimana, poi, sono riprese anche le attività nei laboratori didattici, laddove i numeri e gli spazi delle strutture lo hanno consentito, in particolare per alcuni corsi della Scuola di Scienze e Tecnologie, naturalmente nel rispetto di tutto le norme di sicurezza.
“La salute, il benessere e la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – sono stati la nostra priorità in tutte le decisioni e le scelte strategiche che abbiamo intrapreso, sempre, non solo in questo periodo di emergenza. In pochissimo tempo, grazie all’ausilio delle infrastrutture informatiche che già Unicam aveva in dotazione, lavorando incessantemente, siamo riusciti a poter erogare tutti i servizi, senza creare ulteriori disagi. Non abbiamo dovuto rimandare nulla e abbiamo potuto dare attuazione al calendario didattico già previsto senza problemi. Ora stiamo continuando a lavorare alacremente per poter riprendere quella che è la cosiddetta normalità: iniziamo ora con la ripresa delle attività di laboratorio, mentre nel mese di luglio, seguendo tutte le indicazioni per la sicurezza, sperimenteremo la ripresa delle lauree in presenza".
Da lunedì 15 giugno a Macerata si torna al nido, anzi nei giardini dei nidi. Gli spazi verdi dei nidi d’infanzia comunali, infatti, saranno aperti dalle 9 alle 12 a disposizione di piccoli gruppi di bambini accompagnati dai genitori o altri adulti, nel rispetto delle regole di tutela della salute.
L’iniziativa voluta dall'Amministrazione comunale è basata sulle disposizioni contenute nei Dpcm del 17 maggio e dell’11 giugno 2020. Permette l’accesso dei bambini al nido a piccoli gruppi e accompagnati da un genitore o un altro adulto familiare, anche non parente.
È riservata solo ai bambini iscritti e sarà su prenotazione da effettuare con le educatrici. L’accesso al giardino è subordinato all’utilizzo di mascherina da parte degli adulti e dei bambini sopra i 3 anni di età.
All’ingresso sarà disponibile gel disinfettante e saranno chieste informazioni sullo stato di salute. Si raccomanda di non presentarsi al nido qualora gli interessati o altri in famiglia abbiano sintomi respiratori (tosse, raffreddore), sintomi gastrici e temperatura superiore ai 37°. Il progetto è a cura del servizio nidi d’infanzia del Comune di Macerata, ed è ideato dalla coordinatrice pedagogica del Comune insieme alle educatrici dei nidi e dal dirigente di settore Gianluca Puliti.
Informazioni e prenotazioni presso i rispettivi nidi d’infanzia.
Una laurea che permette di trovare lavoro a quasi sette studenti su dieci già dopo un anno dal suo conseguimento. E’ il dato più che positivo emerso per l’Università di Macerata dall’ultimo rapporto AlmaLaura sulla condizione occupazionale dei laureati resa pubblica ieri.
Accanto al costante aggiornamento della propria offerta formativa in raccordo con il mondo del lavoro, l’Ateneo crea molteplici occasioni per arricchire il bagaglio di competenze degli studenti attraverso laboratori imprenditoriali innovativi, stage e tirocini, esperienze di studio all’estero. A sottolinearlo è il rettore Francesco Adornato: “Con i nostri percorsi didattici e con questo tipo di iniziative cerchiamo di immaginare il futuro prima che arrivi: è questo l’umanesimo che innova. Cultura umanistica e tecnologia sono inscindibili. L’industria 4.0 ha bisogno di figure specializzate, ma anche con una preparazione culturale di base”
Secondo l’indagine AlmaLaurea, il tasso di occupazione dei laureati Unimc di secondo livello è pari al 69% dopo un anno e sale all’87% dopo cinque anni. Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 52%, mentre gli occupati con lavoro non standard sono il 22% e con un lavoro autonomo il 18%. Il 73% di loro ritiene la laurea molto efficace o efficace per il lavoro svolto e il 64% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università. Le retribuzioni medie arrivano a 1.315 euro mensili netti.
Per quanto riguarda i laureati di primo livello in percorsi triennali, il 65% decide di proseguire con un corso di secondo livello. Prendendo in considerazione i rimanenti, quindi, a un anno dal titolo, il tasso di occupazione è del 67%.
I SETTORI
Ma dove vanno a lavorare i laureati magistrali Unimc? Il 49% è inserito nel settore privato, mentre il 46% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 92%, mentre l’industria accoglie il 7,8% degli occupati.
CARTE VINCENTI PER IL MERCATO DEL LAVORO
Secondo AlmaLaurea, fare un’esperienza di tirocinio formativo o un’esperienza di studio all’estero sono carte vincenti da giocare sul mercato del lavoro. In entrambi questi campi l’Università di Macerata offre molte opportunità, come dimostrano i risultati superiori ai dati nazionali: il 75% dei laureati Unimc ha svolto tirocini contro una media del 60%; il 13% ha compiuto un’esperienza di studio all’estero contro l’11% medio. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il divario è più rilevante per le lauree triennali, con un 12% di Unimc contro la media italiana dell’8%.
CAMPUS INTERNAZIONALE
In crescita la percentuale di laureati con cittadinanza estera, pari al 3,6%, in linea con la media nazionale, quelli provenienti da fuori regione al 28% e il 72% ha un diploma di tipo liceale.
UN ATENEO CHE PIACE
La ricerca evidenzia il gradimento degli studenti, con nove laureati su dieci soddisfatti del rapporto con i docenti, del carico di studio e dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
L’Indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 3.290 laureati dell'Università di Macerata usciti nel 2018 e nel 2014.
Con la giornata dedicata a “Comunicazione, legalità e formazione”, che ha visto ospiti il prof. Nando Dalla Chiesa ed il giornalista Francesco Giorgino, si è conclusa con grande successo la terza edizione de “Il Bello di Unicam”, quattro giornate fortemente volute dal Rettore Pettinari dedicate non solo alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino, ma anche alla promozione dell’importanza della scienza, della ricerca scientifica, specialmente in questo particolare momento che stiamo vivendo.
“Il Bello di Unicam”, ispirato alla rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c'è", ideata dalla giornalista camerinese Maria Grazia Capulli, è a lei dedicato, come ogni anno.
“Mafie, economia e pandemia. Prospettive di analisi, politiche di contrasto” è stato il tema della lezione tenuta dal prof. Nando Dalla Chiesa, nel corso della quale ha illustrato l'effetto della pandemia sulle opportunità di affari delle organizzazioni mafiose e sulle politiche di contrasto necessarie.
“E’ forte il rischio che le organizzazioni mafiose – ha sottolineato il prof. Dalla Chiesa – entrino dentro l’economia locale. L’economia dell’emergenza, che si manifesta in occasione di calamità naturali, in urgenze economico-sociali, in opere pubbliche ed eventi, rientra nelle strategie mafiose, ed è necessario quindi pensare a forti politiche di contrasto”.
Nel suo intervento, il giornalista Francesco Giorgino ha trattato i temi della verità e della legalità dal punto di vista della sociologia della comunicazione. "I rimedi all'agire in deroga alle regole – ha concluso Giorgino – devono prevedere l'esigenza di un grande piano di investimento culturale e di formazione, ripartendo dall'intero sistema scolastico. Responsabilità e rispetto sono due temi fondamentali, che devono essere potenziati anche dalle Università”.
Nella giornata di ieri 10 giugno, dedicata a “Scienza, società e discriminazione di genere", sono state ospiti d'eccezione tre ricercatrici, che hanno raccontato la loro storia di donne di scienza ed il contributo delle donne per la scienza: la senatrice prof.ssa Elena Cattaneo, l'astrofisica Francesca Faedi e la prof.ssa Angela Casini dell’Università di Monaco in Germania.
“Cosa cerchiamo nella scienza? Cerchiamo una misura della nostra libertà e del nostro coraggio – ha affermato la senatrice Cattaneo – una misura del valore della donna e dell'uomo. La Storia è piena di storie di persone di scienza, che sono esattamente la misura della loro libertà e del loro coraggio, storie di scienza, di metodo, di saperi con forti radici nel passato del nostro Paese".
“Sono estremamente soddisfatto – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per il successo di questa terza edizione e ringrazio tutti gli ospiti che hanno voluto essere con noi nel corso di queste quattro giornate. Non abbiamo voluto rimandare questo appuntamento, in quanto crediamo che mai come in questo tempo sospeso ci sia la necessità di pensare e ripensare la nostra “mattina dopo”, parafrasando il titolo del libro di Mario Calabresi. Per comprendere come e in che modo dovremmo riprendere, o meglio, proseguire la nostra vita sia dal punto di vista personale che sociale, abbiamo cercato di individuare alcune parole chiave che sono servite da spunto per le nostre riflessioni: etica, società, ambiente, scienza, genere, legalità, comunicazione. Nessuna presunzione di fornire risposte, ma piena consapevolezza della necessità di porci domande”.
A seguito delle recenti disposizioni per l’emergenza coronavirus rese note dal Governo sul riavvio in sicurezza del prossimo anno scolastico, il Comune di Recanati è riuscito a reperire tempestivamente i nuovi spazi adeguati per allocare gli alunni della scuola secondaria di primo grado e dell'infanzia del complesso scolastico di San Vito in vista dell’imminente e programmato avvio dei lavori strutturali di miglioramento sismico dell'edificio della scuola, con i fondi gestiti dall’Ufficio Ricostruzione della Regione Marche per il sisma del 1997.
Grazie ad un accordo realizzato dal Comune di Recanati con il Campus l'Infinito, sono stati identificati per i bambini dell'infanzia gli spazi adeguati e sicuri per contrastare la diffusione del Covid -19, presso il complesso di Sant'Agostino nel centro storico.
Per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, il Comune di Recanati ha messo a disposizione nuovi spazi di recente costruzione, con ampie aree all'aperto in via Rodolfo Buschi in località Squartabue, da dove verrà attivato un apposito servizio di trasporto scolastico.
“Nei prossimi giorni organizzeremo un incontro pubblico sul web, in videoconferenza, con tutti i genitori degli alunni del complesso scolastico di San Vito per raccontare come abbiamo scelto nuovi spazi previsti per la scuola di primo grado e per l'infanzia nel pieno rispetto delle recenti normative previste dal Governo contro la diffusione del coronavirus. – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - È per me e per la mia Amministrazione una volontà primaria la tutela del ritorno in sicurezza alla vita normale dei bambini non solo a scuola, ma alla libertà di crescere nelle loro relazioni sociali”
Il progetto esecutivo dei lavori di miglioramento sismico dell’edificio scolastico di San Vito, presentati dal Comune di Recanati lo scorso febbraio sono ancora al vaglio da parte della Regione Marche per l’approvazione. L’emergenza epidemiologica da Covid_19, ha comportato un rallentamento della procedura amministrativa, ma ora il progetto esecutivo dei lavori di miglioramento sismico dell’edificio scolastico di San Vito sarà esaminato in Conferenza dei Servizi con l’Ufficio Ricostruzione entro fine mese di giugno.
Appena passata la verifica del progetto da parte della Regione, il Comune di Recanati potrà procedere all’avvio della gara per l'affidamento dei lavori, per l’importo di 2 milioni e cinquecentomila euro che saranno iniziati entro la fine del mese di agosto e conclusi in tempo utile per consentire il ritorno in sede degli alunni dopo le vacanze natalizie dell’anno scolastico 2021/2022.
Grande festa ieri (9 giugno) a Montefano, dove alle ore 10 presso le loro abitazioni - come previsto dalle disposizioni legate al covid19 – tre studentesse hanno conseguito la laurea magistrale in Lingue, ognuna dal salotto della propria casa.
Iscritte presso l’Università degli studi di Macerata, hanno coronato il sogno diventando tutte e tre dottoresse. Maria Laura Cionco, 26anni, ha discusso la tesi: "Un giorno è gioia e un altro è obbrobrio" Le traduzioni italiane della raccolta "Aprèslude" di Gottfried Benn, voto finale 110.
Valeria Coppetta, invece, di 25 anni ha discusso la tesi dal titolo : "La ricezione dell'anglicismo nello Spagnolo peninsulare: proposta di analisi socio culturale". Anche il voto finale da lei conseguito è stato di 110.
Mentre la 25enne Laura Peloni ha presentato una tesi dal titolo: Die Geteilte Sprache. Il tedesco della Repubblica Democratica Tedesca, con votazione finale di 110 e lode.
Dopo le proclamazioni, le 3 amiche del cuore hanno festeggiato l’ottimo risultato con le rispettive famiglie nelle proprie abitazioni di Montefano.
L’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche informa che è stato prorogato il termine per la presentazione delle domande per l’erogazione di borse di studio a favore delle studentesse e degli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado, riferite all’anno scolastico 2019/2020.
Le borse di studio saranno erogate direttamente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca mediante il sistema dei bonifici domiciliati in collaborazione con Poste Italiane.
I beneficiari verranno successivamente informati in merito alle modalità e ai tempi indicati dal Miur.
Possono accedere ai benefici i genitori o gli altri soggetti che rappresentano il minore, ovvero lo stesso studente se maggiorenne, residenti nel Comune di San Severino Marche che appartengano a famiglie il cui Indicatore Situazione Economica Equivalente, Isee, sia inferiore o uguale a 10.632,94 euro determinato ai sensi del Decreto legislativo del 5 dicembre 2013 n. 159 e successive modifiche ed integrazioni.
Per accedere al beneficio gli interessati debbono presentare domanda, allegando l’attestazione Isee a pena di esclusione, entro e non oltre il 26 giugno 2020 utilizzando il modello pubblicato online unitamente al presente avviso.
La presentazione dovrà avvenire a mezzo posta elettronica ai seguenti indirizzi
- mail: info@comune.sanseverinomarche.mc.it
- pec: protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it
Il Comune di Tolentino si oppone fermamente all'accorpamento delle classi quarte del Liceo Classico “ Filelfo”, emessa una delibera di giunta. L’amministrazione è pronta ad agire anche per vie legali. Il tutto nasce dal decreto del direttore generale del ministero dell’Istruzione, che nell’assegnazione delle classi per il prossimo anno scolastico, ha deciso di accorpare le due sezioni del Liceo con la soppressione di una di queste.
In merito a ciò, il Consiglio di Istituto del “Filelfo” riunitosi lo scorso 5 giugno, ha espresso la propria contrarietà all'accorpamento delle due sezioni, rilevando che il comma 1 dell'art. 18-bis del D.L. n. 189/2016, convertito in L. n. 229/2016, prevede la deroga al numero minimo di alunni per classe per i comuni compresi nel cosiddetto cratere del sisma 2016 con edifici scolastici non agibili.
Tali indicazioni sono state confermate in varie successive e recenti comunicazioni del Ministero (come ad esempio le note n. 422 del 18/03/2019 e n. 487 del 10/04/2020) in cui è stato previsto che "per quanto riguarda le aree interessate agli eventi sismici, sono mantenute le classi attivate nei comuni colpiti, anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente".
Il Comune di Tolentino si trova tuttora in stato di emergenza, prorogato almeno al 31/12/2020 e il Liceo Classico "Francesco Filelfo", a seguito della dichiarazione di inagibilità della struttura originaria, si trova in una sede provvisoria, allestita in struttura non destinata all'edilizia scolastica. Tale struttura, pur avendo spazi congrui alla popolazione scolastica complessiva che la frequenta, non potrebbe garantire spazi adeguati a una sola classe che si troverebbe in vani angusti per il numero di alunni che ne deriverebbe e quindi potrebbe non essere possibile rispettare le norme sulla sicurezza scolastica generale.
“L'accorpamento – spiega il Comune in una nota - comporterebbe altri gravi problemi derivanti sia dalla prosecuzione della necessità di garantire le cautele relative al Covid-19, che dalla presenza di studenti con disabilità e difficoltà di apprendimento (con relativa certificazione) che hanno necessità di rimanere in classi con numero ridotto di studenti (come anche previsto dal DPR n. 81/2009).
L'accorpamento comporterebbe anche evidenti problemi di continuità didattica che si riverberebbe nella formazione generale di una generazione di studenti già duramente colpita da più di un'emergenza (sisma e Covid-19).
Pertanto ritenuto che la soppressione di una sezione del quarto anno del Liceo Classico "Francesco Filelfo" di Tolentino sia gravemente lesiva degli interessi dei ragazzi coinvolti e del loro diritto alla formazione scolastica costituzionalmente garantito, l'Amministrazione comunale vuole tutelare la piena realizzazione del diritto allo studio degli alunni, nella massima sicurezza possibile.
Il sindaco e la Giunta intendono quindi opporsi a quanto stabilito dal decreto sopra richiamato, con ogni forma possibile di intervento, eventualmente anche in sede giudiziaria e hanno approvato una delibera con la quale, considerate le argomentazioni esposte, è stato deciso di opporsi a quanto stabilito nel Decreto del Direttore Generale del Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca n. 530 del 26/05/2020 che prevede, tra l'altro, la soppressione di una sezione del quarto anno del Liceo Classico dell'Istituto di Istruzione Superiore "Francesco Filelfo" di Tolentino, con ogni forma possibile di intervento, eventualmente anche in sede Giudiziaria.
Con lo stesso atto deliberativo si chiede al Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, anche attraverso l'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, l'annullamento della parte del Decreto del Direttore Generale n. 530 del 26/05/2020 che prevede la soppressione di una sezione del quarto anno del Liceo Classico dell'Istituto di Istruzione Superiore "Francesco Filelfo" di Tolentino con accorpamento nell'altra e quindi si chiede anche che vengano mantenute le attuali due sezioni della classe quarta del Liceo Classico "Francesco Filelfo" di Tolentino”.
Il Ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, il giornalista Mario Calabresi, il prof. Andrea Piccaluga, direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed il Presidente AICU-Associazione Italiana Carlo Urbani, Tommaso Urbani, sono stati i protagonisti della prima giornata de "Il Bello di Unicam" dedicata ad Etica e Società. Gli ospiti ne hanno parlato con il Rettore Claudio Pettinari, con un focus particolare sul ruolo della ricerca scientifica per affrontare “la mattina dopo”, prendendo spunto dal titolo dell’ultimo libro di Calabresi, e far ripartire il Paese.
“Per superare i momenti di crisi dobbiamo pensare l'impensabile nel progettare il futuro. Ognuno di noi deve fare qualcosa di inatteso ed impensabile – ha affermato Mario Calabresi, oggi impegnato nel viaggio in bicicletta da Torino a Nembro, comune della Val Seriana fortemente colpito dal Covid-19. Auguro a tutti noi ed al Paese di avere il coraggio di fare progetti nuovi, ma anche di sognare l'impensabile”.
Molto significativo anche l’intervento del Ministro dell’Università e della Ricerca, prof. Gaetano Manfredi, che ha sottolineato che “gli Atenei devono essere l’elemento trainante della ripartenza del Paese. L’emergenza ha portato alla luce l’importanza dell’impatto sociale della ricerca e la responsabilità etica del ricercatore. Durante il lockdown siamo entrati nelle case degli italiani e anche le famiglie hanno potuto vedere che l’Università esiste e che il suo contributo non è solo di pensiero, ma soprattutto strategico".
La valorizzazione delle Università e delle imprese innovative, sempre più spesso orientate al bene comune, è stato invece il tema dell’intervento del prof. Andrea Piccaluga.
A concludere l’evento, l’emozionante testimonianza di Tommaso Urbani, Presidente dell’Associazione Italiana Carlo Urbani, nonché figlio del medico marchigiano scomparso nel 2003, dopo aver individuato la Sars e contribuito a contenerne la diffusione, che ha ricordato la figura e l’eredità del padre, fondamentale anche per la gestione dell’attuale emergenza.
Presente in sala anche il dott. Angelo Capulli, fratello della giornalista camerinese Maria Grazia Capulli, ideatrice della rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c'è", alla quale “Il Bello di Unicam”, è dedicato, come ogni anno.
"Abbiamo fortemente voluto ripetere questa iniziativa – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – dedicata alle eccellenze del mondo universitario italiano, per evidenziare il grande apporto che l'Università e la Ricerca forniscono quotidianamente alla società, dando risalto alle esperienze positive che caratterizzano Atenei e Centri di Ricerca italiani. Non vogliamo dare risposte, vorremmo suscitare domande e proposte. Quest'anno, dato il periodo che stiamo attraversando, abbiamo pensato di affiancare alle testimonianze di realtà universitarie, anche interventi di illustri personalità rappresentative di diversi ambiti, che ringrazio vivamente per aver accettato il nostro invito”.
Scienza, ambiente e sostenibilità sarà il tema dell’incontro di domani martedì 9 giugno, al quale parteciperanno Nicola Armaroli, Anna Tampieri ed Enrico Giovannini.
Di scienza, società e della necessità che essa non conosca discriminazioni di genere ne parleranno mercoledì 10 giugno Elena Cattaneo, Francesca Faedi e Angela Casini.
L’evento si concluderà giovedì 11 giugno con Nando Dalla Chiesa e Francesco Giorgino che dialogheranno sul ruolo della comunicazione, della legalità e della formazione.
Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 15 e sarà possibile seguirli collegandosi al link disponibile nella pagina http://www.unicam.it/ilbellodiunicam oppure in diretta Facebook nella pagina UNICAM-Università degli Studi di Camerino.
"Si rincorrono notizie e ipotesi sulle modalità del rientro dei nostri ragazzi in classe per il prossimo anno scolastico. Gruppi, turni, orari diversificati, didattica mista, e ancora mascherine, visiere, barriere di plexiglass pranzo al sacco, mille scenari diversi che occupano e preoccupano i genitori di tutto il paese, ma a preoccupare i genitori e le famiglie settempedane (e non solo) sono anche altre situazioni affrontate con fiumi di parole e mai risolte". Così Francesco Borioni, consigliere comunale capogruppo del "Centrosinistra per San Severino", commenta lo stato dell'arte dei lavori all'Istituto Tecnico "Divini".
"Fermi, sepolti sotto i temi dell'attualità, i progetti necessari a restituire alla nostra comunità l'Istituto Tecnico “Divini”. Ad essere chiaro a questo punto è solo che a settembre il nuovo Itis non aprirà - aggiunge Borioni - . Dopo anni in cui Commissari, rappresentanti della Provincia e del Comune hanno promesso aperture, prima per settembre 2018, poi 2019 e infine per il 2020 dichiarando che la scuola sarebbe terminata, tutto tace. Nonostante le dichiarazioni ufficiali della risoluzione dei problemi con le ditte appaltanti (quali?) e con la soprintendenza archeologica, il cantiere è oggi in completo abbandono, e la questione del tutto tacitata".
"Chiediamo un'immediato chiarimento e un urgente sopralluogo di tutto il Consiglio Comunale. Lo dobbiamo agli alunni, ai loro genitori, ai professori e a tutti i cittadini settempedani, che aspettano da anni il nuovo Itis Divini, una scuola moderna con tecnologie all'avanguardia e che purtroppo sono stati presi in giro da vane promesse" conclude Borioni.
L’Amministrazione Comunale manifesta agli organi competenti la necessità di mantenere per il prossimo anno scolastico 2020/2021 le due classi (sezioni A e B) per gli studenti che frequenteranno il quarto anno del Liceo Classico presso l'Istituto d‘Istruzione Superiore “F. Filelfo” di Tolentino e chiede che l’Ufficio Scolastico regionale ritorni sui suoi passi e non proceda all'accorpamento di tutti gli studenti in un'unica classe mediante la soppressione di una delle due sezione così come comunicato nei giorni scorsi.
L’Amministrazione Comunale , così come IIS Filelfo, vuole assolutamente impedire questa unificazione di sezione. Il Dirigente scolastico ha messo in moto tutte le procedure per opporsi all’accorpamento.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi è costantemente in contatto con il Presidente della Provincia Antonio Pettinari che, oltre a lavorare alacremente e qualitativamente con le strutture interne al progetto del nuovo Campus delle Superiori di Tolentino tra cui il Filelfo, ha riferito di aver intrapreso diverse iniziative di carattere provinciale proprio per contrastare questo tipo di provvedimenti, che vanno a penalizzare ancor più profondamente le aree interne inserite nel cratere sismico.
L’Amministrazione comunale annuncia che non lascerà niente di intentato per far intervenire e sanare la situazione dai massimi gradi competenti del Governo.
“L'accorpamento – precisano con forza il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò - va contro qualsiasi norma vigente di carattere legale ed etico, in quanto i ragazzi del prestigioso Filelfo, oltre a stare “eroicamente” nell'attuale struttura che non può essere chiamata Scuola in quanto emergenziale, sono nel cratere sismico ed in più in una delle classi che si vorrebbe accorpare vi è la presenza di un portatore di handicap e gli spazi che si verrebbero a creare contrasterebbero nettamente con quelli che invece prevede la normativa in questi casi. Faremo a tal proposito – concludono il Sindaco e l’Assessore - lunedì 8 giugno in Giunta, un documento di netta contrarietà a quanto disposto dal responsabile scolastico regionale e la invieremo tra gli altri a Sua Eccellenza il Prefetto, al Presidente Regione Marche Ceriscioli, al Ministro di competenza ed i ragazzi ed i loro genitori stiano pur tranquilli che non molleremo di un centimetro”.
La Vice Ministra dell'Istruzione Anna Ascani ha ringraziato in un messaggio pubblico su Facebook il Sindaco di Recanati Antonio Bravi per aver organizzato il saluto di fine anno scolastico dei studenti di Recanati in totale sicurezza, all’aperto nei cortili delle scuole.
Un’iniziativa simbolica, ma importante per dare un segnale forte di normalità e di sicurezza ai giovani studenti.
Grazie all’iniziativa del Comune di Recanati e all’invito raccolto dal Dirigente Ermanno Bracalente dell’Istituto Comprensivo “B Gigli”, le alunne e gli alunni della classe 5 della Scuola Primaria “Pittura del Braccio”, si sono ritrovati questa mattina, con le loro insegnanti, nel cortile della scuola.
Momenti di grande gioia e di emozioni tangibili dei bambini e delle bambine che per la prima volta, dopo i mesi di distanziamento si sono potuti salutare guardandosi negli occhi.
“È stato emozionante vedere la grande gioia negli occhi degli alunni che si sono ritrovati a scuola dopo tanto tempo - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -. Riuscire a farli ritrovare e ripristinare un contatto reale con la classe e con le loro insegnanti, in sicurezza, per un saluto di fine anno è stata per noi una priorità. Ringrazio i dirigenti scolastici che hanno permesso l’organizzazione della giornata. Un ringraziamento particolare va ai docenti e al grande sforzo tecnico e organizzativo che hanno dovuto affrontare da un giorno all’altro, in questi mesi, nel creare un nuovo modo d’insegnare con la didattica a distanza, su piattaforme informatiche utilizzando sistemi di collegamento e condivisioni documenti fino a qualche mese fa impensabili".
Gli interminabili mesi di lockdown dovuti all’emergenza coronavirus non hanno più permesso ai ragazzi di rivedersi se non tramite il pc con la didattica a distanza. Dal 25 febbraio scorso, gli alunni si sono ritrovati a seguire le lezioni segregati in casa, davanti ad uno schermo digitale, trasformando le loro relazioni sociali in relazioni totalmente virtuali. In un'età di crescita, dove le relazioni tra i ragazzi sono basate soprattutto su un’interazione fisica, sia per giocare che per studiare, i freddi collegamenti digitali già complicati per loro natura, hanno creato e alimentato sensazioni di distacco e di solitudine.
“Nel mio triplice ruolo di Assessora, insegnante e genitore ho ben compreso e perorato da subito l’importanza dell’iniziativa proposta dalla Vice Ministra dell'Istruzione Anna Ascani – ha dichiarato l’Assessora all'Istruzione Rita Soccio – gli alunni e le alunne delle classi recanatesi, nonostante la carenza del contatto umano di questi mesi, si sono dimostrati maturi e consci che il sacrificio richiesto aveva lo scopo di tutelare la salute pubblica. Ma il ritrovo di quest’ultimo giorno di scuola rappresenta un importante incoraggiamento per il prossimo futuro, presto torneremo a studiare e a vivere la scuola tutti insieme.”
E’ previsto per i prossimi giorni il ritrovo degli alunni delle altre classi per il saluto finale, sempre nel cortile della Scuola “Pittura del Braccio”.
Si è svolta ieri pomeriggio la cerimonia di premiazione in modalità remota del Concorso Nazionale promosso e organizzato dall’Associazione “Nel Nome del Rispetto” di Foligno che ha visto vincere gli alunni ginesini delle classi I e II del Plesso via Roma, Istituto Comprensivo «V.Tortoreto».
Il concorso aveva come argomenti da sviluppare il rispetto e la tutela del patrimonio artistico: i bambini si sono voluti addentrare nell’importante percorso di conoscenza e valorizzazione della Cinta muraria, quale exemplum di bellezza architettonica e culturale del borgo medievale di San Ginesio.
“Le mura però - come ha detto una bambina -fanno parte da sempre della nostra vita” con esplicito richiamo al lockdown a cui i bambini sono stati finora costretti.
Nel lavoro premiato al concorso ogni alunno ha voluto inserire il proprio pensiero e anche i nonni e i genitori hanno voluto dare il loro contributo, fornendo materiale ed esperienze interessanti, che sono state arricchite con le immagini di Roberto Dell’Orso.
Alla gioia dei bambini si unisce anche quella delle insegnanti di classe pienamente soddisfatte del lavoro svolto. “Man mano che si proseguiva con il lavoro – afferma l’insegnante Sabrina Chiappini- veniva modificata la percezione che ogni alunno aveva delle Mura. Le hanno fatte parlare ascoltando con interesse e viva partecipazione il loro racconto. Possiamo dire di aver raggiunto pienamente l’obiettivo prefissato: legare la mente e il cuore di questi piccoli uomini del domani al proprio ambiente per poterlo proteggere, averne cura e magari aiutarlo a diventare migliore, a risorgere”
Di seguito la motivazione espressa dalla giuria : “Le voci e i racconti degli allievi comunicano con efficacia un messaggio chiaro e partecipato, sovrapponendosi l’una all’altra, ciò che in passato ha dato loro protezione, oggi riceve in cambio rispetto e salvaguardia”.
Un particolare ringraziamento è giunto della dirigente Grazia Maria Cecconi che si è complimentata con tutti i bambini, con le loro famiglie e con le insegnanti che hanno lavorato nonostante questo momento di difficoltà e hanno completato il lavoro nella modalità di didattica a distanza. La Dirigente Cecconi ha infine rivolto un ultimo ringraziamento all’associazione “Nel nome del Rispetto” perché permette di parlare, di discutere e di portare nelle nostre scuole la cultura e la solidarietà del rispetto. Il rispetto è trasversale, è la pietra angolare di tutte le virtù, però nasce dalla conoscenza e richiede impegno e investimento.”
L’Istituto di Istruzione Superiore IIS Bramante di Macerata è una scuola da sempre attenta a fornire agli studenti gli strumenti per capire le vicende storiche e sociali che hanno costruito e costruiscono la realtà.
In quest’ottica l’Istituto è da sempre molto attivo in attività come concorsi e contest che possano aiutare gli studenti a comprendere e interpretare il complesso mondo in cui si trovano e renderli protagonisti del suo cambiamento.
Le studentesse e gli studenti della classe IIE dell’IIS Bramante supportati dal Prof. Giuseppe Salici hanno partecipato al contest organizzato dall’Università di Camerino riservato alle scuole superiori di secondo grado, dal titolo “Donne: diritto alla vita senza violenza”.
I ragazzi, colpiti dall’importanza dell’argomento oggetto dell’iniziativa, hanno voluto partecipare per dare il loro contributo al problema.
E’ stata scelta l’area tematica: “Il ruolo delle donne nella storia” ed è stato realizzato un documentario che ha lo scopo di mettere in evidenza quello che è stato il fondamentale contributo del lavoro femminile nell'emergenza che stiamo attraversando.
Nel documentario “Donne in trincea: La forza delle donne nella battaglia al virus” i ragazzi hanno sottolineato l’impegno, la dedizione, il sacrificio e la competenza che hanno contraddistinto, in questa situazione di particolare straordinarietà, l’operato di ogni lavoratrice donna nell’emergenza Coronavirus.
Fatti che non possono passare inosservati, ma che devono piuttosto essere apprezzati e riconosciuti nel loro profondo valore e posti a fondamento di un’effettiva parità di genere, ancora oggi tanto evocata, ma quanto mai lontano dal realizzarsi.
Come dicono gli studenti nel documentario :« Il contributo delle donne ha rappresentato un’importante valore aggiunto, grazie ad una maggiore sensibilità, una più grande capacità di comprendere le emozioni e ad un più alto livello di sopportazione. Sono resilienti in una situazione di forte stress tra smart-working, lavori di casa e cura della famiglia. Sono impegnate ad assistere i figli nelle lezioni scolastiche a distanza, a sostenere i familiari che devono affrontare l’angoscia data dalle circostanze ed hanno la necessità, se possibile, di ritagliare del tempo per loro stesse. Che si tratti di una dottoressa o di un'infermiera in corsia, una rappresentante delle forze dell'ordine o di un'insegnante che fa lezione da casa, il loro contributo risulta fondamentale».
Nel documentario sono state inserite le interviste al Dott. Licio Livini - Direttore Generale Asur 4 Fermo, alla Dott.ssa Fiorenza Anna Padovani Dirigente Medico Asur 4 Fermo, a Verdecchia Michela - Coordinatrice Forum Donne Camera del Lavoro, alla Dott.ssa Laura Meda - Giornalista e Videomaker (ha lavorato con la troupe del TG1 durante l’emergenza Coronavirus a Milano), alla Dott.ssa Manuela Bora - Assessore Regionale Pari Opportunità, all’On. Elena Leonardi - Consigliere Regionale e a Pierpaolo Borroni - Assessore Commercio Comune di Civitanova Marche.
La presentazione finale dei progetti è avvenuta in videoconferenza alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Camerino Dott. Claudio Pettinari, della Prof.ssa Barbara Re - delegata del Rettore per le pari opportunità e di Rosita Altobelli - project manager Action AID ed esperta dei diritti delle donne. Sono intervenute anche Maria Andaloro - Posto Occupato e Drilona Fatusha - BSS Enterprise Architect presso Vodafone Group Limited Services (ex-studentessa UNICAM).
Il documentario realizzato dalla II E dell’IIS BRAMANTE è stato illustrato da una bravissima studentessa della classe che ha messo in evidenza le motivazioni che hanno spinto i ragazzi a cimentarsi con questa sfida e le conclusioni tratte dalle testimonianze raccolte.
L’Università di Camerino visto il valore degli elaborati e l’impegno profuso dagli studenti ha premiato l’IIS BRAMANTE insieme ad altri istituti, per i lavori presentati.
Così come avvenuto all’indomani del terremoto, ancora una volta le biblioteche dell’Università di Macerata riaprono le porte a tutti. “Un segnale importante di ripresa e graduale ritorno alla normalità per tutta la città”, sottolinea il rettore Francesco Adornato.
“Dall’11 maggio abbiamo riaperto le sale di consultazione e riattivato i servizi di prestito per la comunità accademica. Ora siamo pronti ad accogliere anche la cittadinanza” spiega la delegata del rettore ai servizi bibliotecari Elisabetta Michetti.
Nel giro di un mese l’attività di prestito bibliotecario è stata piuttosto intensa, interessando circa 1600 volumi.
Da martedì prossimo, 9 giugno, dunque, le sale consultazione della Biblioteca Didattica d’Ateneo e della Biblioteca Giuridica ampliano il loro orario di apertura e si aprono a tutti i possibili utenti, anche non universitari: dal martedì al giovedì, dalle 8:30 alle 14, con una pausa per la pulizia e la sanificazione dei locali. L'accesso è consentito solo mediante prenotazione. È possibile inviare la richiesta a biblio.didattica@unimc.it, per la Biblioteca Didattica d’Ateneo e biblio.giur@unimc.it per la Biblioteca Giuridica entro le ore 14 del giorno precedente.
Nelle settimane successive, seguiranno anche le aperture delle sale delle biblioteche di Studi Umanistici e del Polo didattico Bertelli, sempre nel pieno rispetto del protocollo di sicurezza: prenotazione, utilizzo di guanti e mascherine, distanziamento sociale, autodichiarazione sulle proprie condizioni di salute, sanificazione periodica dei locali. Rimangono sempre attivi tutti i servizi di consultazione e assistenza online, raggiungibili attraverso il sito biblioteche.unimc.it.
L'Università degli Studi di Macerata ha avviato nel 2012 un censimento dei propri fondi e collezioni librari di maggior pregio e di particolare interesse per tipologia e provenienza, volto alla loro valorizzazione.
Il patrimonio bibliotecario complessivo dell’Università di Macerata raccoglie circa 600 mila volumi raccolti nel tempo, dal primo nucleo librario risalente al XVIII secolo fino a oggi. Al suo interno sono presenti raccolte librarie di grande interesse scientifico, storico e bibliografico: dalle pubblicazioni giuridiche delle più antiche collezioni acquisite dall’ex Facoltà di giurisprudenza, alle importanti collezioni di interesse storico-politico-giuridico già appartenute al prof. Mario Sbriccoli; dall'esotismo culturalmente prezioso dei fondi Corradini e Coccia che annovera in lingua originale alcuni dei testi fondamentali dell'antica cultura e filosofia cinesi, al prestigioso patrimonio di opere antiche del Fondo Marsili Feliciangeli; dal prezioso patrimonio della Biblioteca Antoine Barnave, custode della memoria della storia costituzionale francese del periodo pre-rivoluzionario, ai rari volumi e materiali grafici e fotografici dei vari centri di documentazione, quali sono ad esempio il Centro di Documentazione sui Partiti Politici in età contemporanea, fino ad arrivare a fondi di più recente acquisizione, come il Fondo Riccio di grande interesse per la lingua e la cultura russe.
Preziosa collaborazione a Treia tra il gruppo comunale di Protezione Civile guidata dal coordinatore Cav. Francesco Fortuna e l’Istituto Comprensivo E.Paladini di Treia.
I volontari del gruppo comunale infatti per tutto il mese di maggio hanno fornito un grande supporto a tutti i plessi di Treia per il recupero dei materiali lasciati in loco da insegnanti e ragazzi; un servizio fondamentale quella della protezione civile comunale che conferma l’importanza della creazione del gruppo stesso, nato nel 2015 con la precedente amministrazione.
“In questi anni la protezione civile è stato un punto di riferimento per l’intera comunità, ha collaborato attivamente con tutte le associazioni e gli enti organizzatori di eventi e in questa emergenza ha fornito un supporto straordinario alla popolazione locale”, afferma l’Amministrazione comunale di Treia.
Nella foto i volontari Antonio Farabollini e Graziella Del Savio in azione.
Dall’8 all’11 giugno si terrà la terza edizione de “Il Bello di Unicam”, quattro giorni di incontri in modalità telematica fortemente voluti dal Rettore Claudio Pettinari, dedicati non solo alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino, ma anche alla promozione dell’importanza della scienza, della ricerca scientifica, specialmente in questo particolare momento che stiamo vivendo.
“Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, abbiamo fortemente voluto ripetere questa iniziativa – ha sottolineato il Rettore Pettinari – anche per quanto di positivo, gli Atenei e i centri di ricerca italiani stanno dando al nostro Paese. Etica, ambiente, società, scienza, legalità saranno alcuni dei temi chiave di cui discuteremo con importanti personalità del mondo dell'università, della scienza, della comunicazione, che saranno collegati con noi e che ringrazio per aver accettato il nostro invito”
Come affronteremo questo tempo che riprende, sapremo veramente trasformare ciò che abbiamo attraversato in opportunità di crescita ed analisi? Che ruolo giocherà la scienza, e sarà davvero una scienza "per tutti", o dovremo ancora parlare di questione di genere anche in questo ambito? Come sarà "la mattina dopo" del nostro Paese? In che modo innovazione e ricerca potranno davvero essere messe al servizio della collettività? E questo nuovo risveglio di culture, di coscienze, di competenze, riuscirà a non perdere di vista l'etica e la legalità, che prima della pandemia sembravano ormai obiettivi per illusi sognatori? A queste domande si cercherà di rispondere con il fondamentale contributo degli ospiti che dialogheranno con il Rettore Claudio Pettinari
Lunedì 8 giugno ospiti del primo appuntamento saranno Tommaso Urbani, Mario Calabresi, Andrea Piccaluga ed il Ministro Gaetano Manfredi, che discuteranno di etica e società.
Scienza, ambiente e sostenibilità sarà il tema dell’incontro di martedì 9 giugno, al quale parteciperanno Nicola Armaroli, Anna Tampieri ed Enrico Giovannini.
Di scienza, società e della necessità che essa non conosca discriminazioni di genere ne parleranno mercoledì 10 giugno Elena Cattaneo, Francesca Faedi e Angela Casini.
L’evento si concluderà giovedì 11 giugno con Nando Dalla Chiesa e Francesco Giorgino che dialogheranno sul ruolo della comunicazione, della legalità e della formazione.
“Il Bello di Unicam”, ispirato alla rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c'è", ideata dalla giornalista camerinese Maria Grazia Capulli, è a lei dedicato, come ogni anno.
Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 15 e sarà possibile seguirli collegandosi al link disponibile nella pagina http://www.unicam.it/ilbellodiunicam oppure in diretta Facebook nella pagina UNICAM-Università degli Studi di Camerino.
Si rinnova la collaborazione tra il Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata e la Sogei per costruire e raffinare i modelli MACGEM-IT, ORANI-IT e TERMITY utilizzati dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questi modelli economici concorrono a valutare l’impatto economico delle proposte di politica fiscale e di riforme strutturali in Italia nel breve e nel medio termine. Per l’attività di ricerca del Dipartimento di Economia e Diritto, la partecipazione alla costruzione del modello MACGEM-IT rappresenta un’importante attività di supporto ai decisori politici nazionali sviluppatasi nel corso del tempo e che ha visto la creazione, sotto la guida del prof. Claudio Socci, di un gruppo di ricercatori specializzati nei modelli multisettoriali e di equilibrio economico generale computazionale. L’accordo rientra nell’attività di terza missione che l’Ateneo maceratese svolge a servizio del territorio locale e nazionale. Le competenze sviluppate dai ricercatori del Dipartimento di Economia e diritto, all’interno dell’ambito precipuo della valutazione delle politiche pubbliche e del design delle strategie d’impresa, sono l’obiettivo formativo dei corsi di laurea triennale, magistrale e di dottorato di ricerca erogati dal Dipartimento. Quest’anno è stato attivato il nuovo corso di laurea triennale in “Economia, Territorio e Ambiente” teso a creare figure esperte nella lettura delle traiettorie di sviluppo del territorio e alla loro sostenibilità ambientale, in linea con le competenze di programmazione economica e finanziaria del Dipartimento.
Per dimagrire bisogna assumere meno calorie di quelle necessarie e fare attività fisica: il deficit energetico aiuterà a eliminare le riserve accumulate e a farci perdere il peso in eccesso. Questo il mantra di tutte le diete, soprattutto quelle fai-da-te. Siamo portati, infatti, a pensare che basti non superare un certo numero di calorie al giorno per garantirsi una condizione di salute e normopeso. Eppure non è così. Quello che non dovremmo dimenticare, è che anche la qualità dei cibi conta, ovvero non solo il totale delle calorie ingerite ma anche il tipo di cibi ingeriti, nonché la loro composizione nei tre macronutrienti fondamentali, zuccheri, proteine e grassi. Infatti, consumare cibo “spazzatura” ma contando comunque le calorie totali ingerite, in modo da non eccedere, se da una parte ci permette di controllare efficacemente il nostro peso corporeo, dall’altra non ci protegge da possibili alterazioni metaboliche e, quindi da danni a lungo termine.
Compensare un’abbuffata di cibo “spazzatura” saltando i pasti successivi, oppure “restringere” il consumo alimentare di questo tipo di cibo a poche ore nella giornata, in modo da ridurre l’apporto calorico totale sono strategie molto comuni persino in quella fetta di popolazione più attenta al benessere psicofisico.
Ma quali sono le conseguenze metaboliche di un tale atteggiamento?
Uno studio condotto da tre gruppi di ricerca italiani, dell’Università del Salento, dell'Università Sapienza di Roma e dell'Università di Camerino, coordinati, rispettivamente, dalla professoressa Anna M. Giudetti, professoressa Silvana Gaetani e dal Prof. Carlo Cifani, docente quest’ultimo della Scuola di Scienze del Farmaco di Unicam, ha contribuito a fare luce sugli aspetti metabolici che derivano da un tale comportamento alimentare.
Con il lavoro pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “The FASEB Journal”, i ricercatori hanno dimostrato che restringendo l’apporto calorico di cibo “non salutare” a poche ore della giornata, riducendo così le calorie totali consumate nelle 24 ore, si riesce a controllare il peso corporeo efficacemente ma gli effetti metabolici sono sovrapponibili a quelli indotti da un consumo più esteso del cibo “non salutare”. In particolare, i risultati dello studio hanno dimostrato che tale tipo di alimentazione può causare aumento della glicemia, riduzione di colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono) e fegato grasso, tutte alterazioni in grado di compromettere lo stato di salute anche a lungo termine.
I ricercatori quindi puntano il dito sulla inutilità della conta delle calorie come approccio per la perdita di peso e pongono l’accento invece sull’importanza di valutare la qualità degli alimenti consumati.
Con questo studio – commenta Anna Giudetti – portiamo avanti il nostro intento di individuare i punti cardine per la formulazione di un piano nutrizionale per la perdita di peso, considerando non solo il risultato macroscopico sul peso corporeo, ma anche i cambiamenti di parametri metabolici importanti per evitare lo sviluppo di disturbi a lungo termine.
Link alla pubblicazione: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32463138/
Da oggi, 3 giugno, sono aperte le iscrizioni per la frequenza degli asili nido comunali. La domanda di ammissione deve essere presentata entro il prossimo 30 giugno utilizzando l’apposito modello che può essere richiesto agli uffici di viale Trieste, 24 o può essere scaricato dal sito www.comune.macerata.it .
Le strutture disponibili sono “Topolino” in via Cassiano da Fabriano, “Aquilone” in via Eustacchio, “Gian Burrasca” in contrada Vallebona nella Facoltà di Scienze della Formazione ed Educazione, "Arcobaleno" in via Gasparri, “Mi e Ma” in via Tibaldi (gestione affidata alla Coop. Mi e Ma) e Grande albero” via Beniamino Gigli (gestione affidata IRCR).
La fruizione del servizio comporta il pagamento di una retta mensile che viene stabilita con delibera dalla giunta comunale all’inizio di ogni anno di attività dell’asilo nido (la retta verrà applicata sulla base del reddito come da normativa ISEE – DPCM 159/2013).
I requisiti richiesti per l’ammissione sono l’età del bambino compresa tra tre mesi e tre anni (per casi di particolare gravità può essere consentita l’ammissione prima del compimento del terzo mese di età) la residenza nel Comune di Macerata ed essere in regola con gli obblighi vaccinali come previsto dalla legge.
Le graduatorie verranno predisposte sulla base dell'Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare cui appartiene il bambino e in base ai criteri indicati nel regolamento dei nidi d’infanzia.
In caso di ammissione, l’assegnazione del nido è effettuata secondo le effettive disponibilità delle strutture, quindi le eventuali preferenze segnalate in domanda dal richiedente hanno valore puramente indicativo.