EDITORIALE. C’è una città in Italia nella quale esiste un sindaco che governa a sua insaputa. Un sindaco che non si cura minimamente degli effetti che alcune cadute di stile di esponenti politici a lui vicini possono produrre: che si chiami ieri fascismo e oggi omofobia. Oggi, nella Giornata internazionale contro l’omotransfobia. Quel sindaco si chiama Sandro Parcaroli ed è il primo cittadino di Macerata.
Sandro Parcaroli è un sindaco a sua insaputa, forse rapito dai troppi incarichi ricoperti, come quello da presidente della Provincia di Macerata assunto lo scorso 19 dicembre, oltre a quello di sindaco della città e quindi - in teoria - di rappresentante di tutta la popolazione.
Quanto accaduto a Macerata è non solo disdicevole ma anche vergognoso. E il fatto che a quasi 24 ore di distanza un sindaco ligio al dovere come Sandro Parcaroli non abbia sentito l’esigenza di dissociarsi da quelle dichiarazioni, lo è ancora di più. Ma facciamo un passo indietro e spieghiamo quanto accaduto.
Il 30 marzo scorso il consigliere di maggioranza in quota Lega in Consiglio comunale, Roberto Fabiani, diffondeva a mezzo social un post nel quale definiva ritardati coloro i quali avrebbero festeggiato l’anniversario del 25 aprile, giorno della Liberazione dai nazifascisti. Un post per il quale Fabiani fu costretto a scusarsi e la Lega di Macerata ad emettere un comunicato nel quale condannava il gesto dello stesso consigliere.
In occasione della querelle che vide Fabiani protagonista, il sindaco Parcaroli decise di trincerarsi dietro un “No comment” per l’accaduto. “La Lega farà uscire un comunicato di scuse e si chiude qui” le uniche parole che Parcaroli sentì di esprimere. Nessuna di vicinanza, invece, per le parti offese dalle dichiarazioni di Fabiani, ANPI compresa.
Arriviamo al 16 maggio. La redazione di Picchio News riceve un comunicato stampa firmato da Fratelli d’Italia Macerata. Nel comunicato si condanna la circolare del Ministero dell’Istruzione che invita le scuole di ogni ordine e grado ad organizzare per questa giornata iniziative contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia.
Per Fratelli d’Italia è troppo: “No alla giornata contro l’omotransfobia: nelle scuole pubbliche non possono trovare posto insegnamenti su tematiche così delicate, che riguardano posizioni particolari. La natura istituzionale della scuola non consente di affrontare questi delicatissimi argomenti”, scrive la sezione FdI di Macerata cui fa eco a poche ore di distanza l’assessore all’Istruzione della Regione Marche, Giorgia Latini.
"Il timore fondato di tante famiglie, condiviso dalla Lega e dal Sottosegretario Rossano Sasso, è che dietro la lotta contro le discriminazioni si nasconda in realtà la volontà di propagandare la teoria gender tra bambini e ragazzi”, scrive la Latini, che non perde occasione per esporre le proprie idee solo se in netto contrasto col Governo: gestione Covid e insegnanti dissidenti docet.
Il messaggio che filtra è che il Governo ci vorrebbe far diventare tutti froci. Non gay: proprio froci. Un messaggio di inclusione sociale - quello della lotta alla discriminazione per genere e sesso - che rappresenta uno dei fondamenti dell’istituzione scolastica nel nostro Paese. Ma che secondo la Latini e Fratelli d’Italia Macerata, non va bene.
Fa specie pensare che proprio a Macerata, nella Giunta Parcaroli, sia vicesindaca in quota FdI Francesca D’Alessandro, insegnante in aspettativa di Italiano, Storia, Geografia al liceo classico e linguistico della città. E’ strano non abbia sentito l’esigenza di smarcarsi da simili posizioni. Proprio lei che nella vita fa l’insegnante.
Paolo Renna è l’altro esponente della Giunta Parcaroli in quota Fratelli d’Italia con il ruolo di assessore alla Sicurezza e al decoro. Se non fossero trascorsi 100 anni dalla Marcia su Roma, potremmo forse rispolverare l’albo fotografico del Minculpop. Ma perché il sindaco Sandro Parcaroli non si è dissociato da Fabiani? E perché non si dissocia adesso da Fratelli d’Italia? Lui, che dovrebbe essere il sindaco di tutti, si è già dimenticato cosa significhi essere primo cittadino di Macerata?
O forse è più interessato agli equilibri politici interni alla sua maggioranza o a quella della Provincia? La lotta contro le discriminazioni sociali è roba seria: da inizio anno sono già stati 15 gli episodi denunciati, quindi molti di più quelli realmente accaduti - e registrati dal sito omofobia.org - che hanno condotto a molestie, minacce o alla morte di uomini e donne gay in Italia. Di cos’altro ha bisogno il sindaco Parcaroli per dissociarsi da tutto questo?
"Sulle vie della parità nelle Marche", la quinta edizione del concorso didattico indetto dall'Osservatorio di Genere si arricchisce di un nuovo premio: l'Università di Camerino ha infatti accolto le classi vincitrici della sezione Stem riservando loro due esperienze laboratoriali della durata di due ore nelle sue aule di informatica e per una visita all'Orto botanico. L'evento si concluderà formalmente il 19 maggio a Camerino con la premiazione in presenza delle 7 scuole vincitrici.
Intanto l'11 e il 13 maggio, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze di due scuole della provincia di Macerata sono stati ospitati dalla professoressa Barbara Re e dal professor Alessandro Blasetti all'Università di Camerino per due laboratori diversi tra loro ma entrambi entusiasmanti.
"Quando Barbara Re e Alessandro Blasetti ci hanno proposto di premiare le scuole che avevano presentato progetti su donne e STEM aprendo le porte dell'Università" ha dichiarato Silvia Casilio, vicepresidente dell'Osservatorio di Genere "abbiamo accettato subito. Il fatto che bambini e bambine, ragazzi e ragazze potessero visitare l'Università e viverla non come visitatori e visitatrici ma da protagonisti e protagoniste ci è sembrata un'occasione da prendere al volo".
A fare da apripista sono stati i bambini e le bambine della classe 5^A Montessori della Scuola Primaria “Enrico Fermi” di Macerata che si sono aggiudicati insieme alla maestra Silvia Lattanzi il Premio Stem e parità di genere con il progetto "Viaggio nel tempo con Edmea Pirami: una farfalla nella storia".
L'11 maggio l'intera classe è stata ospitata dal Museo delle Scienze, che li ha messi alla prova nel fantascientifico mondo di "Supernatural, quando la Natura supera la fantasia". Questa attività didattica, stimolante ed interattiva, è figlia di una fortunatissima esposizione itinerante che il Museo, subito dopo il sisma, ha portato nelle Marche in sette differenti località.
Qui, i supereroi dei fumetti vengono surclassati dalle strabilianti capacità di piante e animali, per la gioia dei bambini e delle bambine, e non solo, che hanno modo di incontrarli in prima persona. Poi la classe si è approcciata al tema del coding, attraverso il gioco “Unisci i puntini” vincolato da algoritmi speciali.
Ogni immagine scoperta nascondeva indizi utili a ricordare personaggi e storie che hanno contribuito all'evoluzioni dell’informatica con collegamenti fuori dal comune. Tra questi Margaret Hamilton che sviluppò il software di bordo per il programma spaziale Apollo e Grace Hopper famosa anche per aver diffuso l'uso del termine bug che sta ad indicare un malfunzionamento di un computer.
"Tra l’ammirazione del ginkgo più alto delle Marche" ha affermato la maestra Silvia Lattanzi della 5^A Montessori Scuola Primaria “E. Fermi” di Macerata "la scoperta dei superpoteri degli animali amici del Professor Blasetti e l’ascolto dei segreti della programmazione informatica con la Professoressa Barbara Re, i bambini e le bambine hanno imparato divertendosi e sperimentando in prima persona. È stata un’esperienza che rimarrà sicuramente nella mente e nel cuore".
Il 13 maggio è stata poi la volta degli studenti e delle studentesse della classe 3^A dell'I.C. "E. Paladini" di Treia, che insieme al prof. Teloni e alla professoressa Elisa Benedetti, si sono aggiudicati/e il Premio STEM e parità di genere con il progetto "STEM di genere, quando le donne fanno la differenza”.
I ragazzi e le ragazze prima si sono lasciati trasportare nel fantascientifico mondo di "Supernatural, quando la Natura supera la fantasia", poi si sono sfidati a colpi di Memory per scoprire in modo dinamico e giocoso la storia dell’informatica.
Aneddoti, storie di successo, personaggi famosi e nuove tecnologie erano nascosti dietro le carte Unicam pensate per stupire grandi e piccini. Ciò è stato possibile utilizzando la piattaforma serious game dell'Università di Camerino che integra, tra gli altri, il gioco del memory. I serious game come quello giocato dagli studenti e dalle studentesse hanno, infatti, lo scopo di legare un approccio ludico all’acquisizione di nuove competenze e, aggiungiamo noi, alla decostruzione di stereotipi e luoghi comuni.
Il professor Federico Teloni dell'Istituto Comprensivo “E. Paladini” di Treia ha affermato: "Entrambi i laboratori, tanto quello di scienze quanto quello di informatica, sono stati molto coinvolgenti e hanno regalato alle nostre alunne e alunni dei momenti formativi in cui hanno scoperto e approfondito argomenti molto interessanti. Il laboratorio è sempre un formidabile momento di apprendimento".
Il liceo scientifico "G.Galilei" di Macerata ha presentato agli studenti il progetto "Tutti All’opera", curato dalla professoressa Serenella Pagnanini e organizzato in collaborazione con l’associazione 'Amici dello Sferisterio'. Si tratta di tre incontri preparatori per gli studenti che a luglio e agosto parteciperanno ad una delle anteprime delle opere in cartellone per la stagione operistica dello Sferisterio di Macerata.
Gli allievi hanno inteso avvicinarsi al melodramma e hanno assistito già a due appuntamenti, il primo dedicato a Rossini e al Barbiere di Siviglia, con l’esperta Roberta Pedrotti, mentre il secondo, intitolato “Qualcosa di nuovo, anzi d’antico. Musica, spettacolo e cultura in Italia fra Otto e Novecento”, ha visto la partecipazione del professor Piero Mioli.
L'incontro clou avverrà martedì 17 maggio, quando - in via del tutto eccezionale - al "Galilei" sarà ospite il direttore artistico di Macerata Opera Festival, Paolo Pinamonti. Tutti gli studenti, anche i non iscritti al progetto, potranno presenziare. Le anteprime degli spettacoli si svolgeranno nelle seguenti date: Tosca, 20 luglio; Pagliacci, 3 agosto; Il Barbiere Di Siviglia, 10 agosto.
Inizieranno il 14 settembre 2022 e termineranno il 10 giugno 2023 le lezioni nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della Regione Marche: lo prevede il calendario scolastico 2022/2023 approvato questa mattina dalla giunta regionale su proposta dell’assessore all’Istruzione Giorgia Latini.
“Il calendario scolastico è uno degli strumenti di programmazione regionale che coinvolge il mondo della scuola e quindi dell’intero territorio – spiega Latini – incide nell’organizzazione stessa della vita degli alunni e delle loro famiglie, sui servizi connessi alle attività didattiche e degli enti istituzionali e su alcune categorie economiche. Pertanto, nel definire per l’anno scolastico 2022/2023 le determinazioni regionali in materia di calendario scolastico, è stato previsto un adeguato margine temporale per l'attività didattica al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di pianificare gli adattamenti più opportuni alle esigenze del Piano Triennale dell'Offerta Formativa”.
La programmazione è annuale e non più triennale, così come definito di concerto “con tutti i soggetti istituzionali del sistema scuola composto da Associazioni sindacali del comparto scuola, dalle associazioni dei genitori, dalle associazioni delle scuole autonome e dalle associazioni delle scuole paritarie, dagli enti locali. In pieno raccordo tra istituzioni, dunque, per un migliore coordinamento dei servizi” dichiara l’assessore.
Saranno 208 i giorni di lezione nella scuola primaria e in quella secondaria di primo e secondo grado, 228 per la scuola dell'infanzia. "Abbiamo esteso il numero dei giorni per consentire di recuperare il tempo perso con la didattica a distanza e permettere alle scuole di concludere il programma in serenità".
Le lezioni vengono sospese per festività di rilevanza nazionale: tutte le domeniche; il 1° novembre festa di tutti i Santi; l'8 dicembre Immacolata Concezione; il 25 dicembre Santo Natale; il 26 dicembre; il 1° gennaio Capodanno; il 6 gennaio Epifania; il Lunedì dell'Angelo; il 25 aprile anniversario della Liberazione; il 1° maggio festa del Lavoro; il 2 giugno festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono.
In aggiunta alle festività nazionali, le lezioni sono sospese in tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche per la commemorazione dei defunti: 2 novembre 2022; le vacanze natalizie: dal 24 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023; le vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al lunedì dell’Angelo.
Le Istituzioni scolastiche hanno a disposizione un giorno di ulteriore sospensione dell'attività didattica, qualora la festività del Santo Patrono ricorra in un giorno in cui siano previste lezioni; nel caso in cui la festività del Santo Patrono non ricorra in un giorno in cui siano previste lezioni o ricorra in un giorno festivo le istituzioni scolastiche possono decidere discrezionalmente di sospende le lezioni per un giorno liberamente stabilito; 3 giorni che ricadono nei ‘ponti’ previsti nelle date del: 31/10/22 - 24/04/23 - 03/06/23. In tali giorni le scuole possono discrezionalmente decidere se sospendere o continuare l'attività scolastica.
Le Eum, edizioni Università di Macerata, partecipano al Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà nei padiglioni di Lingotto Fiere dal 19 al 23 maggio 2022. La casa editrice maceratese condividerà lo stand con le altre realtà che aderiscono all’Associazione delle University Press Italiane e sarà presente anche nello spazio riservato alla Regione Marche.
In Sala Avorio giovedì 19 maggio alle 17.15 saranno presentati i primi tre volumi della collana “Prolusioni”: “Anni memorabili” di Winston Churchill, “Come un pedone sulla scacchiera” di Alexander Fleming e “Un bene per l’umanità” di Marie Curie. All’incontro, moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Gianna Fregonara, interverranno il presidente delle Eum Luca De Benedictis, le docenti Unimc Benedetta Barbisan, diritto pubblico comparato, e Raffaela Merlini, lingua e traduzione inglese, insieme con il professore emerito di neurofisiologia all'Università di Torino Piergiorgio Strata.
La collana “Prolusioni” porta alla luce un tesoro rimasto sinora racchiuso negli archivi delle università italiane e straniere e lo offre a un pubblico più vasto di quello davanti al quale questi discorsi furono tenuti in occasione di solenni cerimonie di inaugurazione o chiusura dell’anno accademico o per il conferimento di titoli honoris causa.
Le prolusioni contenute in questi volumi, talvolta dimenticate o mai proposte prima alla lettura, lasciano così i luoghi originari in cui furono pronunciate e danno voce a idee tuttora capaci di insegnamento e ispirazione. La sezione Echi, di cui è arricchito ciascun volume, offre al lettore ulteriori evocative risonanze, che scaturiscono anche da riflessioni di interesse traduttivo.
L’Ite "Gentili" di Macerata ha proposto agli studenti dell’articolazione Rim, Relazioni internazionali per il marketing, un percorso di approfondimento della figura di Alberico Gentili, di cui l’Istituto ha l'obbligo onore di portare il nome, con il Progetto “Conoscere Alberico Gentili” coordinato dai professori Matteo Polci e Paola Formica.
L’illustre giurista ed ideologo, originario di San Ginesio, ha posto le basi del moderno Diritto internazionale distinguendosi per le sue idee e le sue opere presso l’Università inglese di Oxford. Il Centro Internazionale di Studi Gentiliani di San Ginesio è stato ospite dell’Ite nelle giornate di studio del 9 febbraio e del 24 marzo con preziosi contributi che hanno immerso gli studenti nel mondo del giurista ginesino; le attività sono state arricchite dalla lettura e traduzione di alcuni brani di una delle sue più importanti opere, il “De iure belli”.
Il 29 aprile gli studenti sono stati ospiti a San Ginesio dell’università di Macerata, del comune di San Ginesio e del Centro Internazionale Studi Gentiliani per la XI edizione dell’incontro dei dottorandi di ricerca in Diritto internazionale e Diritto dell’Unione europea “Alberico Gentili”.
Nell'occasione è stato conferito all’Istituto Tecnico Economico un attestato al merito per avere organizzato il percorso di ascolto e di riflessione sulla vita e sull’eredità dello studioso. Gli alunni sono stati entusiasti di partecipare all’incontro con i dottorandi in uno splendido contesto architettonico ed artistico e di ascoltare le illustri relazioni, anche in lingua, dei professori presenti: Lacchè dell’Università di Macerata (relatore della Lectio gentiliana), Deborah Russo, Giovanni Tuzet e Jean d’Aspremont.
Il 25 maggio alle ore 17 si terrà il vernissage della mostra fotografica teleologica “La dimora del tempo” del fotografo Jacopo Cohen, presso il cortile del Dipartimento degli studi umanistici dell’Università di Macerata. L’inaugurazione, dopo i saluti del direttore del Dipartimento John F. McCourt e l’introduzione di Arianna Fermani, vedrà anche gli interventi critici a cura di Roberto Cresti - insegnante di storia dell'arte contemporanea a Unimc - e di Giuliano Silla - docente emerito di fotografia all'Accademia di Belle Arti di Macerata. L'apertura ufficiale all'esposizione per il pubblico scatterà alle ore 17.30 e sarà fruibile fino al 24 giugno con accesso gratuito dalle ore 8 alle 20 (escluso il fine settimana).
La ricerca fotografica di Cohen rappresenta la sintesi immaginifica di percorsi effettuati in spazi architettonici marchigiani, aree urbane dimenticate o abbandonate, lasciate libere di esprimere se stesse attraverso la contaminazione del Tempo e degli agenti atmosferici. “Una mostra crudele - recita la presentazione -, aspra, violenta, per certi versi drammatica: immagini devastanti, impietose e senza vento. Cattedrali nelle quale il tempo si è fermato a riposare, stanco del proprio cammino, affrontando lunghe partite a scacchi con la Signora in Nero; dimore nelle quali il tempo ha rincorso se stesso, a perdifiato, in un’infinita lemniscata dalle mille sfaccettature pistolettiane. Nulla è inutilmente. Suggerimento aforistico volto a indicare sentieri innovativi, ariosi, profumati di lavanda, seguendo tracciati mai percorsi in precedenza, subito dopo aver avuto la paziente sfrontatezza di visitare la mostra”.
Per maggiori informazioni www.unimc.it.
Tre aziende del territorio colpito dal sisma sono le protagoniste, insieme alla Mineralogia dell’Università di Camerino, di una sinergia industriale e una filiera verde per il riciclo degli scarti da costruzione e demolizione di edifici. La rimozione e la riutilizzazione di questi materiali rappresentano, infatti, un problema importante da risolvere per favorire la ricostruzione post-terremoto.
Le aziende Adriatica Bitumi e Impresa Edile Gaspari di Ascoli Piceno, e Grandinetti di San Severino Marche, hanno fatto squadra per il progetto “Nuova vita - Economia circolare post sisma per costruzioni ed opere, (finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del programma POR/FESR2014-20) per trattare gli scarti da demolizione e trasformarli in mattonelle da utilizzare nei cantieri della ricostruzione, con attenzione alle caratteristiche tecniche dei prodotti ma anche all’estetica.
“Grazie al progetto Nuova Vita, il cui nome stimola l’idea che si possa dare un nuovo ciclo di vita a dei materiali destinati solo a riempimento o alla discarica, si affronta una sfida di economia circolare a livello europeo dove gli scarti da costruzione e demolizione sono al primo posto tra i rifiuti che si cerca con difficoltà di riciclare, per evitare l’estrazione di nuove georisorse, ridurre l’emissione di CO2 e la produzione di scarti minerari”.
L’azienda Adriatica Bitumi, capofila del progetto Nuova Vita ha allestito l’impianto per il trattamento degli scarti, che verranno usati anche nelle pavimentazioni stradali, di cui si occupa principalmente l’azienda. Il materiale di demolizione, opportunamente selezionato viene poi usato dall’azienda Grandinetti, leader nella produzione di graniglie, che ha ideato nuove mattonelle a base di scarti di demolizione e cemento. L’azienda Edile Gaspari infine ha sperimentato l’applicazione dei nuovi prodotti nei suoi cantieri di ricostruzione, con soddisfazione di tecnici e di proprietari di case, che hanno valutato positivamente i nuovi materiali.
“Nell’ambito del progetto, l’Università di Camerino, che partecipa come consulente – sottolinea la professoressa Eleonora Paris, docente della Sezione di Geologia e responsabile Unicam del progetto – ha inoltre promosso l’utilizzazione della procedura Lca (Life Cycle Asssessment) per determinare l’impatto ambientale della produzione delle mattonelle Nuova Vita, evidenziando come la riutilizzazione di questi scarti per prodotti a più alto valore aggiunto, ha anche un impatto positivo sull’ambiente.
Il costo altissimo dell’energia e delle materie prime, inoltre, renderà sempre più conveniente l’uso di materiali per l’edilizia ottenuti con materiali riciclati e prodotti a freddo come le graniglie, in confronto ai materiali ceramici che vengono cotti ad altissime temperature con materie prime di importazione come il caolino”.
Le mattonelle Nuova Vita contengono ben evidenti pezzi di laterizi, di calcari, di arenarie ma anche frammenti di ceramiche da rivestimento colorate, con lo scopo di ricordare anche visivamente i materiali tradizionali usati nell’edilizia delle Marche. Per dare una Nuova vita alle macerie del terremoto.
Mercoledì 18 maggio, ore 15-18, si terrà l’ultimo dei tre seminari tematici sulla migrazione volti alla formazione e all’aggiornamento degli operatori del settore pubblico e privato organizzati nell'ambito del Progetto Fami “Nuovi Cittadini Plus", coordinato dall'Ambito territoriale sociale 15 in collaborazione con il Centro Linguistico dell’Università di Macerata.
Sviluppato con il coordinamento scientifico di Edith Cognigni, docente Unimc, il progetto mira a migliorare i livelli di gestione ed erogazione dei servizi rivolti all'utenza straniera nel territorio locale.
Il seminario dal titolo “Famiglie nella migrazione: dinamiche intergenerazionali e inclusione nei contesti socio-educativi” si incentra sul tema delle migrazioni familiari, approfondendo alcuni aspetti cardine come le relazioni intergenerazionali e di genere, la trasmissione delle lingue e delle culture di origine e l’inclusione dei minori con background migratorio nei contesti socio-educativi.
È prevista la partecipazione di Elisabetta Micciarelli, membro dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale del Ministero dell’Istruzione, che dialogherà con le relatrici sui temi del seminario. Saluti introduttivi: Francesca Chiusaroli, delegata del rettore per i servizi linguistici e lo sviluppo delle competenze linguistiche, Carla Scarponi, coordinatrice dirigente Ambito territoriale sociale 15. Per informazioni e iscrizioni: www.unimc.it.
Con una lectio magistralis di Adriano Fabris, docente di filosofia morale all'Università di Pisa ed esperto di etiche applicate, si è conclusa ieri la prima edizione del corso di perfezionamento in “Etica, diritto, tecnologie del digitale”: uno dei pochi del suo genere in Italia che unisce scienze umanistiche e percorsi tecnologici, organizzato dall’Università di Macerata in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.
I partecipanti, in presenza e online, all’evento conclusivo sull’interazione fra intelligenza umana e intelligenza artificiale sono stati un centinaio. Sono intervenuti anche la direttrice del corso Benedetta Giovanola e il vice direttore Marco Baldi e la docente Ramona Bongelli. Per l’occasione sono stati consegnati gli attestati di partecipazione.
I due atenei, in particolare il Dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali di Unimc e il Centro di ricerca per la privacy e la cybersecurity di Univpm, stanno lavorando alla seconda edizione del corso: il bando sarà pubblicato entro metà giugno e le lezioni prenderanno il via a ottobre. Per informazioni: edted.unimc.it.
Il corso è frutto di una progettazione sinergica su materie complesse per formare figure professionali innovative e competenti nel campo delle tecnologie digitali d’avanguardia, dai media digitali all’intelligenza artificiale, e negli ambiti etici e giuridici connessi, preparati per il mondo della formazione, della ricerca applicata e delle imprese 4.0.
Obiettivo è quello di affrontare le sfide poste dalla “rivoluzione digitale” attraverso una formazione interdisciplinare unica di figure capaci di ottimizzare le opportunità economiche e sociali connesse allo sviluppo e alla diffusione delle tecnologie digitali (digital media, IoT, cloud, blockchain, cybersecurity e sistemi d’intelligenza artificiale), tenendo conto delle più aggiornate conoscenze e competenze etico-giuridiche in materia.
Nuova iniziativa del corso di laurea in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” di Unicam in collaborazione, questa volta, con il circolo fotografico “Progetto Immagine” di Camerino.
Si tratta di un ciclo di tre incontri dedicati alla fotografia naturalistica e paesaggistica che si svolgeranno nella storica aula “Galleria”, caratterizzata da magnifici affreschi ottocenteschi, di Palazzo Castelli, unico palazzo storico attualmente agibile ed operativo a Camerino, in cui si svolgono le attività del corso di laurea in Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali.
Gli incontri si svolgeranno nelle date del 12, 24 e 31 maggio sempre alle ore 18.30 ed avranno come temi rispettivamente la macrofotografia nel mondo delle orchidee (giovedì 12, relatori Pietropaolo Pierantoni e Gianluca Carradorini); il paesaggio rurale camerte (martedì 24 con Andrea Catorci) e la macrofotografia nel mondo degli insetti e di altri piccoli organismi (sempre martedì 24 relatore Marco Montecchiari); l'ultimo incontro sarà invece dedicato alla natura del Parco di Colfiorito (martedì 31, presenta Paolo Verdarelli).
Si tratta di una iniziativa dedicata agli studenti Unicam, ma naturalmente aperta anche alla cittadinanza interessata, che rappresenta un primo momento di collaborazione tra il Corso di Laurea e l'Associazione dei fotografi camerti, che vedrà in futuro altri progetti ed attività.
È, infatti, interesse del corso di laurea abbinare, in maniera sempre più intensa ed efficace, alle nozioni tecnico-scientifiche sui temi della biodiversità, economia circolare, sviluppo sostenibile, adattamento ai cambiamenti climatici e transizione energetica, gli aspetti culturali rappresentati dalle diverse modalità di rappresentazione artistiche del mondo naturale e dei sui valori estetici.
Informazioni ulteriori sul corso di laurea Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali sul sito web https://ambiente.unicam.it/ e nei social (Facebook: @unicambientecamerino; Instagram: @unicambiente_camerino).
I nidi comunali d’infanzia gestiti dall’Asp Paolo Ricci di Civitanova Marche - La Lumachina (via Quasimodo), Il Cavalluccio Marino (Via Regina Margherita), Il Grillo Parlante (Via Saragat), Il Pesciolino d’oro (Via Vecellio) - apriranno le porte venerdì 13 maggio dalle 17:30 alle 19:30 e sabato 14 maggio dalle 9:30 alle 12.
L’Assessore ai Servizi Sociali e alla Famiglia Barbara Capponi e il Presidente dell’ASP Paolo Ricci Agostino Basile hanno comunicato che il personale educativo accoglierà le famiglie e sarà a disposizione per visitare gli ambienti, illustrare le attività e il progetto pedagogico.
I nidi comunali accolgono bambini dai 3 ai 30 mesi e si propongono di favorire un’armonica crescita psico-fisica del bambino finalizzata allo sviluppo delle potenzialità cognitive, affettive e sociali. La visita costituirà un’occasione utile per maturare liberamente la scelta del servizio più consona alle proprie esigenze e non comporta alcun impegno.
Per visitare le strutture è necessaria la prenotazione che potrà essere effettuata entro le 12 del 13 maggio, telefonando allo 0733/78361 o inviando una mail all’indirizzo asilinido@paoloricci.org. Le domande per l’iscrizione ai nidi per l’anno 2022/2023 potranno essere presentate entro il 31 Maggio 2022, indirizzandole all’ASP Paolo Ricci (modulistica e informazioni sul sito www.paoloricci.org – sezione Nidi di Infanzia).
Si chiama plogging ed è una pratica di origine svedese che consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano per strada mentre si fa jogging. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” hanno deciso di metterla in pratica per le strade di San Severino Marche in un evento, che sarà patrocinato dal Comune, in programma per sabato 21 maggio.
Questo il programma della manifestazione che sarà aperta a tutti: alle 8:30 ritrovo davanti alla sede dell’Itts, provvisoriamente ospitata in piazzale Luzio, alla presenza del dirigente scolastico, Sandro Luciani, del sindaco, Rosa Piermattei, e dei campioni del mondo di plogging, Pietro Olocco ed Elena Canuto.
Testimonial dell’evento sarà la campionessa olimpica di fioretto Elisa Di Francisca, ospite d’eccezione Filippo Roma, conduttore del programma televisivo “Le Iene” di Italia 1.
Gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Divini” sono risultati vincitori di un progetto dal titolo “La comunità scolastica nella sfida alla sostenibilità: dalla teoria alla pratica”. A conclusione di tale percorso i ragazzi hanno, quindi, pensato di dare vita a una camminata con la raccolta dei rifiuti.
Dopo la presentazione della giornata, alle 9 è prevista la partenza della gara competitiva riservata agli studenti che gareggeranno a coppie su un circuito prestabilito. Alle ore 9:15 partirà, invece, una camminata non competitiva per le vie cittadine aperta agli studenti e a tutti i cittadini. Alle ore 10:45 arrivo nel piazzale della nuova sede dell’Itts, in viale Mazzini, e pesatura dei rifiuti raccolti.
Alle ore 11 premiazioni e interventi del sindaco, degli assessori e degli ospiti presenti. La conclusione della manifestazione è prevista per mezzogiorno. L’evento si potrà seguire e taggare sui social con l’hashtag #PloggingDivini.
Nell’ambito delle attività previste dall’accordo siglato lo scorso mese di dicembre tra Confindustria Macerata e l’Università di Camerino, con il sostegno di BPER Banca, volto alla realizzazione di attività di collaborazione per accompagnare e supportare le imprese nella transizione verso un’economia più circolare e sostenibile, sta per essere avviata una azione di Circular Education attraverso il corso di formazione su “Strategie di Economia Circolare”, che prevede la partecipazione in qualità di docenti di esperti Unicam, Enea e Manifaktura, una start-up innovativa, nata nel 2020, con l’obiettivo di facilitare tutte quelle organizzazioni che intendono avviare un percorso d’innovazione, attraverso progettazione, capitale relazionale, gestione e formazione, in particolare sui temi legati all’economia circolare e industria 4.0
“Con questa iniziativa – ha dichiarato l’ingegner Francesco Balducci, referente Unicam per l’accordo e Ceo di Manifaktura – avviamo concretamente le attività di formazione previste nell’accordo di collaborazione. Il corso, rivolto ad imprenditori e loro collaboratori che intendono conoscere ed applicare strategie e perseguire azioni di economia circolare, valutare nuovi modelli di mercato e rendere i propri prodotti e servizi maggiormente competitivi e sostenibili, si articolerà in 5 appuntamenti, che potranno essere seguiti sia on line che in presenza, a partire dal prossimo 13 maggio”.
Il primo incontro sarà incentrato su “Introduzione all’economia circolare: una visione generale di questo nuovo paradigma” e si terrà presso la sede di Confindustria. Si proseguirà venerdì 27 maggio con “Gli strumenti di valutazione ambientale di prodotto: LCA (valutazione del ciclo di vita di un prodotto) e PEF (Product Environmental Footprint)” presso il ChIP Unicam.
“Regolamenti CAM (Criteri Ambientali Minimi), Mappature LEED e Calcolo della Circolarità di un Prodotto” saranno ala centro dell’incontro del 17 giugno presso la sede di Confindustria Macerata. Il ChIP Unicam ospiterà il 15 luglio l’incontro “Come caratterizzare i materiali compositi innovativi in un’ottica di economia circolare”. Il percorso formativo si concluderà il 23 settembre con l’incontro su “Etichette ambientali (ecolabel, EPD, Green Made in Italy) e comunicazione delle asserzioni ambientali per evitare Green Washing” presso la sede di Confindustria.
La Biblioteca come luogo di incontro e conoscenza della cultura italiana, aperto a tutti i bambini e adolescenti della città. Con queste finalità è nato il Laboratorio “Italiano in Biblioteca” organizzato da Comune e Università di Macerata per l’inclusione linguistica degli studenti di lingua madre diversa dall'italiano.
Sono trenta gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, compresi alcuni giovani provenienti dall’Ucraina, ad aver preso parte a questa prima edizione, tre le scuole primarie coinvolte - De Amicis, Convitto Nazionale e Anna Frank – e altrettante le scuole secondarie – Istituti comprensivi Fermi, Mestica e Dante Alighieri.
Le tirocinanti selezionate - Rachele Mecozzi, Irene Rapanelli, Emanuela Vastola – hanno seguito i partecipanti in due incontri settimanali alla Biblioteca Mozzi-Borgetti con la supervisione di due facilitatrici linguistiche esperte, Alice Magi e Cristina Paoluzzi. Al contempo le tirocinanti hanno affiancato i docenti nella didattica in aula nelle rispettive scuole di provenienza degli studenti partecipanti, anche attraverso momenti laboratoriali individualizzati o per piccoli gruppi.
“Questa iniziativa, frutto del dialogo costante con il Comune – afferma la professoressa Francesca Spigarelli, delegata alla Terza Missione - mostra la capacità dell’Università di Macerata di ascoltare le esigenze della comunità e di trasformarla in iniziative concrete. Abbiamo subito colto l’importanza di aiutare le scuole, i bambini e le famiglie realizzando e finanziando questo progetto sperimentale di Terza Missione. Il multiculturalismo ed il dialogo, partendo dai bambini, schiudono prospettive di integrazione e di pace a cui l’Università è fiera di contribuire. Un ringraziamento particolare ai docenti ed ai tutor che hanno reso possibile il percorso, in sinergia con il Comune e le scuole.”
“In biblioteca le lezioni sono organizzate in piccoli gruppi – testimonia una delle insegnanti del corso, Alice Magi - divisi per fasce di età e livello. Ormai procediamo con regolarità da più di due mesi e possiamo senz’altro affermare che tutti gli studenti e le studentesse partecipano molto volentieri, nonostante per loro si tratti di un impegno ulteriore rispetto a quello scolastico".
Oltre ad essere ovviamente fonte di grande soddisfazione per noi, questo è un segnale di quanto un progetto del genere sia necessario per questi bambini e ragazzi, che vengono volentieri in biblioteca perché si rendono conto dei benefici che ne possono trarre, primo fra tutti la migliorata capacità di interagire gli uni con gli altri. La presenza delle tirocinanti del Master Italint è un supporto importante per le docenti, sia nello svolgimento delle lezioni in biblioteca che nei rapporti con le scuole; inoltre, sono convinta che per loro si tratti di un’esperienza di tirocinio altamente formativa e soddisfacente, per quanto impegnativa.
Il Comune, oltre a fornire i locali e le attrezzature, ha coordinato i contatti con le scuole per selezionare gli alunni con maggiore necessità di un supporto linguistico. “Un progetto che ho seguito con attenzione - sottolinea Katiuscia Cassetta, assessore alla Cultura e responsabile scientifica del progetto per il Comune - e di cui vado molto fiera insieme al personale della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
Una grande soddisfazione per tutti noi vedere entrare in Biblioteca tanti bambini e ragazzi per la prima volta, accompagnati dai loro genitori che con piacere hanno dedicato loro del tempo, perché i loro figli possano davvero sentirsi accolti ed integrati. Scoprire la bellezza della nostra lingua italiana, la nostra cultura. Tutto è partito dalla richiesta di aiuto da parte di un’insegnante, Serenella Pieroni, che aveva a cuore i suoi alunni.
Posso solo dire grazie all’Unimc / Università degli Studi di Macerata, alla professoressa Francesca Spigarelli, al professore John McCourt e alla professoressa Edith Cognigni per aver accolto un’accorata richiesta d’aiuto, che grazie alle competenze e dei loro docenti e tirocinanti si è trasformata in un’iniziativa completa e di alto livello. Un modo intelligente di far dialogare Scuola, Università e Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, tutti a disposizione della comunità".
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata continuerà a mettere a disposizione il proprio capitale di conoscenze e competenze, consolidato nell’esperienza pluriennale del master in “Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale. "Questo progetto - sottolinea il direttore John McCourt - è un ottimo esempio di una fruttuosa e utile sinergia fra l'ateneo, il Comune e le scuole locali.
L'Università ha messo a disposizione l'expertise di una squadra di ricercatrici e tirocinanti per insegnare l'italiano ai bambini e ragazzi di famiglie provenienti da paesi esteri, dando loro maggiori possibilità di integrazione nelle scuole primarie e secondarie. Si tratta di un progetto pilota, richiesto dalle scuole e fortemente voluto dall'assessore Kaituscia Cassetta. Merita di essere rafforzato negli anni a venire e l'Università sarà pronta a fare la sua parte.”
“Abbiamo accolto con molta soddisfazione - ribadisce la coordinatrice del progetto, la professoressa Edith Cognigni - la proposta dell’Assessore di offrire una formazione linguistica che potesse rispondere ai bisogni specifici di alunni ed alunne provenienti da contesti migratori. Il Laboratorio ha permesso alle nostre tirocinanti del Master Italint di entrare in contatto con il territorio e di ‘imparare facendo’ con il supporto di insegnanti esperte, ma anche, e soprattutto, di creare meccanismi virtuosi di accoglienza tra scuola e istituzioni.
Il Master Italint lavora da anni a questo obiettivo, formando docenti e facilitatori linguistici di italiano L2 in interazione con le scuole. La collaborazione con il Comune di Macerata non può che essere un valore aggiunto per consentire un’inclusione a tutto tondo delle famiglie migranti e dei loro figli, a cui volentieri continueremo a dare il nostro contributo".
Il ruolo fondamentale svolto dal settore assicurativo all’interno del contesto sociale ed economico attuale è stato il tema centrale dell'incontro di questa mattina tra l’Università di Macerata e i massimi vertici di Zurich Italia. Un convegno nell’ambito del quale sono state trattate tutte le problematiche connesse ai contratti di assicurazione e ai corrispondenti risvolti etici ed economici.
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con l’Agenzia Zurich di Macerata Antinori Assifin Srl e rientra nel progetto di ricerca “Welfare State e forme di fiscalità umanitaria”, finanziato dallo stesso gruppo Zurich ed ha visto la partecipazione di più di cento studenti dei Corsi di Giurisprudenza e di Economia.
Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del prof. Stefano Pollastrelli – Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e dell’Ing. Domenico Quintavalle – Chief Financial Officier di Zurich Italia. Giuseppe Rivetti, professore di Diritto tributario ha moderato gli interventi dei relatori Andrea Trivellato (Direttore vendite Zurich Italia), Paolo Moia (Life Market & Business Initiatives Manager, Zurich Italia) e Chiara Lomurno (Responsabile Investimenti/prodotti/protezione Zurich Italia).
In un contesto di crisi indotta prima dal Covid-19 e oggi dalla guerra, è stata anche sottolineata l’importanza della protezione del patrimonio personale, garantita dalle nuove logiche del settore assicurativo, in particolare nell’ambito della tutela delle persone e delle aziende nella gestione del risparmio.
Ritornano i Colloqui organizzati dall’Eum, la casa editrice dell’Università di Macerata insieme alla Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi". Mercoledì 11 maggio, alle 15, in diretta sui canali YouTubee Facebook dell’Ateneo, presentazione del libro “Diritto all’acqua e statuto della risorsa idrica con particolare riguardo a proprietà e tariffa” di Francesca Testella.
Con l’autrice ne parlerà il presidente delle Eum Luca De Benedictis. Il testo affronta il tema dello statuto della risorsa idrica nei rapporti con il principio di sostenibilità e con il riconoscimento dell’accesso di tutti all’acqua quale diritto fondamentale, muovendo dapprima dai contesti giuridici internazionale ed europeo per poi concentrarsi su quello italiano, analizzando nello specifico il duplice profilo della proprietà e della gestione dell’acqua e arrivando a trarre conclusioni e proposte ricostruttive anche per il tramite della comparazione con l’esperienza dell’Olanda.
In un quadro di sintesi conclusivo il lavoro si sofferma su una proposta che riconduce la proprietà dell’acqua alla proprietà ambientale quale nozione in grado di evidenziare i limiti e le caratteristiche della risorsa e di fattore di riequilibrio tra istanze sociali, economiche e di sostenibilità negli usi della stessa.
Francesca Testella è laureata in Giurisprudenza all’Università di Macerata e ha svolto attività di ricerca sui temi ambientali. Attualmente è assegnista di ricerca all’Enea e docente a contratto all’Università di Urbino.
Umanesimo, dialogo interculturale: sono queste le direttrici che hanno condotto l’Università di Macerata all’incontro con Papa Francesco.
“Questa crescita umana delle persone non può che avere un riflesso positivo sulla società. Pertanto, investire sulla formazione, sulla scuola, sull’università è il miglior investimento per il futuro di un Paese”, sono state le parole del sommo Pontefice alla delegazione di oltre 130 tra studenti, docenti e personale tecnico amministrativo dell’Ateneo maceratese ricevuta stamattina in udienza privata nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano.
Una giornata speciale nell’anno del 470mo anniversario dalla nascita di Padre Matteo Ricci, il cui lascito, ha detto il rettore Francesco Adornato, “è stato quello della interculturalità, in un incontro di civiltà fino ad allora reciprocamente estranee e diffidenti. Proprio da questo humus è cresciuta la cultura dell’accoglienza della nostra università, oggi un crogiuolo di lingue, culture, etnie, volti, esperienze di giovani studenti, dottorandi e visiting professor provenienti da tanti luoghi d’Europa e del mondo, Ucraina e Russia comprese, che ne fanno un campus internazionale incastonato nel centro storico”.
Gli echi del conflitto che infiamma l’Europa non sono rimasti sotto traccia. “L’ateneo – sono state le parole del rettore Adornato - affronta la complessità del tempo presente con i saperi e il dialogo e non è indifferente davanti alla guerra scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. È questo spirito di fraternità, che ci ha portati qui, ancor più ci spinge ad essere operatori di pace”.
“Occorre maturare una cultura dell’incontro - ha ribadito Papa Francesco -. E certamente l’università è un luogo privilegiato per farlo. Macerata ha dato i natali a un grande “campione” di questa cultura che è padre Matteo Ricci. Lui è stato grande non solo per le cose che ha fatto che ha scritto, ma è grande perché è stato un uomo di incontri, un uomo della cultura dell’incontro, un uomo che è andato oltre all’essere straniero; è diventato cittadino del mondo perché cittadino delle persone. Mi congratulo con voi perché, non solo custodite la sua memoria e promuovete gli studi su di lui, ma cercate di attualizzare il suo esempio di dialogo interculturale. Quanto bisogno c’è oggi, a tutti i livelli, di percorrere con decisione questa strada. Quanto i poteri del mondo sono abituati alla strada dell’esclusione, alla cultura dello scarto. Invece c’è bisogno del dialogo”.
Una studentessa ucraina ha consegnato al Papa una borraccia Unimc personalizzata. Tra i doni, anche la riproduzione di una fotografia del 1945 della squadra di calcio del cuore del Pontefice, il Club Atlético San Lorenzo, e la cartografia di Matteo Ricci, a cura di Filippo Mignini, edita dall’Istituto Poligrafico dello Stato.
Nel pomeriggio a San Pietro, la messa presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e custode del Sacro Convento di Assisi, concelebrata dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ed animata dal coro Unimc. Gambetti ha ricordato la collaborazione con l’Ateneo maceratese “per la digitalizzazione dell’archivio di Assisi e per il percorso di crescita nel nome di un umanesimo di fraternità”.
(Credit foto: Vatican Media)
Oggi il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l'assessore all'Istruzione Giorgia Latini hanno incontrato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti per un nuovo confronto sulle criticità della scuola marchigiana.
Tra i temi trattati, la mancata concessione di classi, il rischio chiusura delle scuole e regole che non tengono conto delle vere esigenze dei cittadini e dei territori, ma anche la validità del green pass per gli insegnanti guariti da Covid-19 che, secondo il sistema scolastico prevedrebbe l'obbligo di vaccinarsi entro 90 o 120 giorni.
"Ringraziamo il direttore Filisetti per aver preso in carico le istanze rappresentate nei giorni scorsi che stavano provocando disagi e polemiche nelle scuole. Nell'incontro odierno - spiegano il presidente Acquaroli e l'assessore Latini - ci ha confermato che si è interessato a segnalare al Ministero le incongruenze emerse rispetto agli adempimenti vaccinali del personale scolastico guarito da Covid-19. L'auspicio è che presto si possa fare chiarezza a livello nazionale su questa situazione".
"L'incontro - proseguono Acquaroli e Latini - è stato utile anche per ricercare soluzioni sulle criticità relative alla numerosità delle classi nelle aree interne, montane e nelle aree del cratere. In questi mesi abbiamo ascoltato i territori per fare una ricognizione sui casi critici; ci siamo confrontati con il Ministro chiedendo di salvaguardare le scuole delle aree interne, montane e del sisma".
"Abbiamo cercato risposte alle situazioni più difficili - concludono -. Oggi abbiamo ribadito che difendere la scuola significa difendere la sopravvivenza dei piccoli Comuni marchigiani. La strategia che stiamo portando avanti in regione per la valorizzazione dei borghi e la strategia prevista dal Pnrr vanno nel senso contrario. Se non tuteliamo la scuola, rischiamo di fare investimenti in luoghi che si andranno via via spopolando. Abbiamo chiesto all'Ufficio scolastico regionale di condividere questa visione e di ascoltare il grido di allarme dei sindaci".
Sono 216 le nuove scuole che saranno finanziate con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un numero più elevato rispetto alle 195 inizialmente previste, grazie a un aumento dei fondi che porta lo stanziamento complessivo da 800 milioni a un miliardo e 189 milioni di euro.
Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie delle aree, regione per regione, in cui sorgeranno i 216 istituti scolastici, all’esito dell’avviso pubblico rivolto agli enti locali pubblicato all’inizio del mese di dicembre.
Saranno 9 le nuove scuole che verranno costruite nelle Marche, con uno stanziamento pari a 63.701.384,68 euro. Due in provincia di Macerata: l’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola media Enrico Mattei (contributo di 7 milioni 100mila euro) e la realizzazione di una nuova scuola elementare nel quartiere delle Vergini, a Macerata (finanziamento di 2 milioni 625mila euro).
“Il progetto delle ‘nuove scuole’ – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – è uno dei più innovativi del nostro Pnrr Istruzione. Dopo la presentazione delle linee guida realizzate dal gruppo di lavoro composto da grandi architetti ed esperti di scuola, concludiamo un’altra tappa del percorso con l’indicazione delle aree dove le scuole verranno costruite".
Dopo la fase di individuazione delle 216 aree di costruzione, si passerà adesso all’indizione del concorso di progettazione. Al termine del concorso, il Ministero dell’Istruzione procederà alla stipula della convenzione di concessione del finanziamento con gli enti beneficiari.
Inoltre, mercoledì 11 maggio, il Ministro Patrizio Bianchi incontrerà in videocollegamento i sindaci e i presidenti delle province delle aree ammesse al finanziamento, per dare sin da subito tutte le indicazioni necessarie per l’attuazione degli interventi nell’ottica del dialogo e del supporto fondamentali per la buona riuscita delle azioni previste dal Pnrr.
Gli interventi sono stati selezionati in via automatica sulla base di criteri che riguardavano le caratteristiche dell'edificio pubblico preesistente che andrà sostituito (come, ad esempio, la vetustà della struttura, la sua classe energetica, l'indice di vulnerabilità sismica) e quelle dell'area in cui si trovava e che andrà a ospitare la nuova scuola (rischio idrogeologico, appartenenza ad aree interne, montane, isolane).