Nell’ambito del progetto didattico di educazione alla cittadinanza, nei giorni scorsi le quinte classi della scuola elementare di Porto Potenza Picena hanno fatto visita agli uffici comunali ed al Municipio di Potenza Picena. Ben settantadue studenti di tre diverse sezioni, accompagnati dalle insegnanti e dal Vice Sindaco Noemi Tartabini, hanno potuto conoscere i vari dipartimenti della macchina comunale, le loro mansioni e il loro funzionamento: dall’Anagrafe all’Ufficio Tecnico fino alla Polizia Locale e visitando il magnifico Teatro Mugellini prima di essere accolti dal Sindaco Francesco Acquaroli in Sala Giunta “un luogo questo particolarmente significativo ed importante – ha detto il primo cittadino – dove si riunisce l’Amministrazione e il Consiglio Comunale per prendere le decisioni sul presente e sul futuro del nostro territorio”.
Il Sindaco Acquaroli ha poi esortato i giovani studenti a studiare, a tenersi informati, a crearsi uno spirito civico ed essere partecipi alla vita cittadina poiché essi saranno coloro che dovranno amministrare il nostro paese in futuro.
Confermato anche per il 2018-2019 il Corso serale di II livello organizzato dall’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli. L’obiettivo è quello di offrire la possibilità a studenti, lavoratori e non, di acquisire competenze professionali per migliorare la propria posizione lavorativa, economica e la propria cultura personale; aumentare il livello di qualificazione e implementare la formazione rappresenta un’importante opportunità per proiettarsi, con un’adeguata professionalità, nel mondo del lavoro.
Il Diploma di una scuola serale rientra nell’ambito dei progetti per la formazione degli adulti e della “lifelong learning” (apprendimento permanente che accompagna tutta la vita, riconosciuto dall’Unione Europea) e ha valore legale identico a quello di una qualsiasi scuola superiore del sistema nazionale d’istruzione, consentendo l’accesso a concorsi pubblici e l’iscrizione agli Albi professionali.
I vantaggi dei Corsi serali di II livello sono tanti: riprendere un percorso di studi interrotto, non interferire con gli eventuali impegni lavorativi in quanto la frequenza è serale, proseguire gli studi con l’iscrizione all’università, diplomarsi in meno tempo grazie al programma concentrato e intensivo.
L’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” è l’unica istituzione scolastica che propone corsi serali di II livello per adulti e giovani adulti a Cingoli e nelle zone limitrofe.
Il corso serale per Adulti conferisce il diploma di Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera (articolazione Enogastronomia). Il diploma permette di acquisire competenze corrispondenti a figure professionali di alto profilo, idonee alle nuove esigenze della società e del mercato enogastronomico.
Questo percorso formativo di secondo livello, in conformità con il Nuovo Regolamento per i Corsi di Istruzione per Adulti, prevede un monte ore pari al 70% dei corsi diurni, inoltre verranno valutati possibili crediti scolastici e professionali che consentono di ridurre le ore e le discipline del corso d’istruzione.
I corsi sono aperti a tutti, giovani e adulti, italiani e stranieri. Le lezioni si tengono in orario pomeridiano, dal lunedì al venerdì dalle 17.30 (non ci sono lezioni il sabato o la domenica). Le materie di insegnamento sono le stesse dei corsi mattutini, ma il monte ore è ridotto di circa il 30%. Per chi frequenta i corsi serali non c’è l’obbligo di effettuare l’alternanza scuola-lavoro.
L’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” agevola la frequenza applicando ampia flessibilità e individualizzazione del percorso per venire incontro alle esigenze dei frequentanti, in particolare per gli studenti lavoratori; offre la possibilità di formazione a distanza (con l’ausilio di una piattaforma e-learning) per il recupero o l’approfondimento di lezioni e argomenti trattati in aula; infine, mette a disposizione il supporto di un docente tutor per gli allievi al fine di facilitare il reinserimento nel sistema formativo scolastico.
Da anni l’arma dei Carabinieri incontra studenti di ogni ordine e grado per diffondere la “cultura della legalità”, attraverso il rapporto diretto e immediato tra gli stessi e con chi e’ chiamato ogni giorno a tutelarla. Quest’anno, il comando provinciale carabinieri del capoluogo, anche nell’ambito delle iniziative nate nel perimetro del tavolo “uniti contro le droghe” presieduto dal prefetto di macerata, ha organizzato un convegno sul tema della lotta alla droga coinvolgendo tre istituti superiori, il “Bramante Pannaggi” di Macerata, l’Istituto Agrario “Garibaldi” e l’I.p.s.i.a. “Corridoni” di Corridonia”, che ha anche una sede distaccata in città.L’idea lanciata dai Carabinieri, è stata accolta favorevolmente dai ragazzi, i quali, con il supporto degli insegnanti, in particolare le prof.sse Serafini Francesca e Meschini Daniela, hanno autonomamente svolto un percorso sul tema producendo varie opere che, sotto il titolo “patto con la vita”, saranno rappresentate il 23 maggio alle ore 9 presso il teatro “Don bosco” di Macerata, alla presenza delle autorità provinciali e locali.Alla giornata di riflessione parteciperanno con la loro testimonianza due importantissime realtà nazionali nel campo della prevenzione e del recupero di chi purtroppo rimane vittima di questa come di altre dipendenze.Prenderanno parte “virtualmente”, attraverso video-messaggi, e personalmente, personaggi attualmente in auge e vecchie glorie del calcio nazionale e per suggellare ancor più il rapporto con le istituzioni, nel pomeriggio del 23 maggio, alle 15, presso lo Stadio “Dei Pini” di Macerata, si svolgerà un triangolare di calcio tra le squadre dei tre istituti coinvolti. La squadra vincitrice sfiderà una compagine del comando provinciale Carabinieri di Macerata.L’evento è stato possibile anche grazie alla generosità della fondazione “Carima”, del comune di Macerata e della Croce rossa.
La “Teoria generale del negozio giuridico” di Emilio Betti è stata al centro di un incontro promosso dal curriculum civilistico del Dottorato di Ricerca in Legal and Social Science dell’Università di Camerino, coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri e dal dottorato di ricerca in Diritto dei consumi dell’Università di Perugia coordinato dal prof. Lorenzo Mezzasoma.
Il grande giurista camerte compose l’opera nel 1943 e ne pubblicò successivamente ben tre edizioni di volta in volta ampliate e aggiornate. La Scuola di Specializzazione in Diritto Civile ha curato una ristampa della stessa per favorire la conoscenza di una delle opere fondamentali della cultura giuridica non solo italiana, ma europea.
L’incontro si è tenuto oggi lunedì 21 maggio presso il Polo Giachetta dell’Università di Camerino ed ha visto come relatore di eccezione il prof. Agustin Luna Serrano decano dei civilisti spagnoli e membro del Comitato Scientifico della Scuola di Specializzazione in Diritto Civile.
Il prof. Serrano ebbe modo di conoscere Emilio Betti durante un periodo di studio e di ricerca in Italia e in questo modo ha fornito utili indicazioni ai dottorandi che hanno partecipato all’incontro. Sono seguiti poi gli interventi dei dottorandi Andrea Iannuzzi, Daniele Stazio, Francesco Urbinati, Barbara Soncin, Manuela Carbone, Fabiana Pastuglia, Gerardo Ulloa Bellorin, Julia Martins Rodriguez, Jane Manso Lache, Luigi Garofalo, Anna Chiara Scarcelli, Federico Fratini, Maria Giulia Ortolani e Jacopo Alcini.
L’incontro è stato aperto dai saluti dei coordinatori di dottorato delle due università e del Direttore della Scuola di Giurisprudenza Unicam prof. Rocco Favale nonché da una presentazione svolta dal prof. Vito Rizzo, già Direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto civile Unicam che tanti studi ha dedicato all’interpretazione.
In occasione della ricorrenza dei cinquanta anni della morte di Emilio Betti, avvenuta nell’agosto del 1968, a questo incontro UNICAM farà seguire l’organizzazione di una Scuola Estiva dedicata all’attualità del pensiero di Betti con la partecipazione di giovani ricercatori e di professori provenienti da svariate università italiane e straniere in programma dal 5 all’8 settembre a Camerino. La Scuola sarà organizzata in collaborazione con l’Associazione dei Dottorati di Diritto Privato.
"Il balcone dei sogni": questo il nome che gli alunni dell’interclasse A del "Varnelli" di Cingoli, con il contributo dei docenti, Paola Ippoliti, Francesca Accrescimbeni, Stefano Paolinelli, Oscar Piccinini e Rosella Ottaviani e il prezioso supporto della Dirigente scolastica Maria Rosella Bitti, hanno dato all’Hotel-Ristorante del quale è stata simulata la gestione tramite una cooperativa sociale chiamata il Tasso, riprendendo la pianta simbolo del Comune di Cingoli.
Con questo prestigioso progetto si sono aggiudicati il gradino più alto del podio al concorso nazionale “Lo sviluppo locale che vorrei equo e sostenibile nell’era digitale”, promosso dall’art.99 (associazione per il dialogo sociale) e dall’ANP (associazione nazionale presidi).
La classe ha, infatti, elaborato, nel percorso di alternanza scuola-lavoro, una proposta progettuale di una attività produttiva simulando la gestione del convitto di Cingoli a scopo turistico-ricettivo volta ad uno sviluppo responsabile e sostenibile del proprio territorio, tale da poter rispondere alle attese dei giovani e diventare attrattiva per la futura clientela.
Oltre all’idea progetto e al puntuale ed esaustivo lavoro di analisi e verifica i ragazzi hanno realizzato un sito www.ilbalconedeisogni.it.
La Dirigente scolastica, subito dopo la notizia della vittoria, ha voluto incontrare gli alunni e i docenti che hanno realizzato il progetto, congratulandosi con loro e mettendo in evidenza come l’attività di questa progettualità sia la conclusione di percorsi che da anni la scuola porta avanti, una scuola che dà spazio alla creatività e alla laboratorialità, una scuola viva e attenta al territorio, che collabora con le diverse associazioni e gli enti locali. Ha poi concluso auspicando che forse questa volta si potrebbe realizzare davvero il sogno dei sogni.
Il sindaco, dott. Filippo Saltamartini ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che la scuola ha dato un grande aiuto al Comune, e poichè il progetto è il risultato di grande cooperazione e collaborazione. Inoltre ha messo in evidenza quanto sia forte in questo istituto il rapporto tra studenti e docenti e come l’attenzione all’avvio verso il mondo del lavoro sia un obiettivo predominante dell’istituto.
La scossa di questa mattina ha provocato inevitabile apprensione e la necessità di guardare con preoccupazione alle strutture scolastiche.
“Purtroppo qui viviamo un'emergenza continua - ha sottolineato il sindaco Piermattei dopo i sopralluoghi - Abbiamo bisogno di una nuova scuola che dia tranquillità e sicurezza ai nostri alunni. Anche oggi ci siamo ritrovati con mille studenti fuori dalle classi e questo ormai non si può più tollerare. Faccio appello al Commissario straordinario per la Ricostruzione perché sblocchi la pratica della realizzazione del nuovo Divini. Non possiamo più attendere oltre”.
Al termine dei sopralluoghi effettuati con i tecnici comunali e la Protezione Civile il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha disposto il rientro in classe degli alunni per domani, martedì 21 maggio.
Alle verifiche hanno preso parte anche il responsabile dell'Ufficio Sisma, ingegner Marco Barcaioni, e quello della sicurezza dell'Itts "Divini", ingegner Stefano Tallei. Con loro pure l'assessore comunale alla Sicurezza, Jacopo Orlandani, a quello ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, oltre che il coordinatore dei volontari del gruppo di Protezione Civile, Dino Marinelli, e il comandante della locale stazione dei Carabinieri, Massimiliano Lucarelli.
Durante il 31° Compleanno di Pinocchio, la Fondazione Nazionale Carlo Collodi attribuirà il riconoscimento “Amico di Pinocchio” a Francesca Chiusaroli per le attività di studio, ricerca e divulgazione condotte dalla docente dell’Università di Macerata in relazione al “Pinocchio in Emojitaliano”, pubblicato con Johanna Monti e Federico Sangati per i tipi di Apice libri.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno dalla Fondazione a personalità dell’arte, dell’editoria, del giornalismo, dello sport e del turismo che si sono distinte per le azioni a tema “Pinocchio” coerenti con le finalità dell’ente.
“Pinocchio in Emojitaliano” è una delle traduzioni più originali di Pinocchio, un testo letterario tra i più tradotti, un classico della letteratura italiana conosciuto in tutto il mondo e a tutti familiare. “Si tratta di un progetto – spiega Chiusaroli - che ha messo insieme nuove tecnologie e tradizione, ricerca accademica e mondo social. Il linguaggio degli emoji avvicina le generazioni e parla a tutto il mondo. Pinocchio è un simbolo universale. Sono molto felice che la Fondazione Collodi abbia seguito l’idea dal suo nascere fino a conferire questo riconoscimento”.
Il gruppo di ricercatori e docenti - Francesca Chiusaroli di Unimc, Johanna Monti dell’Orientale di Napoli e Federico Sangati, ricercatore indipendente - ha lavorato sulla traduzione del romanzo di Collodi in icone emoji insieme a un'intera comunità grazie a Twitter. Alla base ci sono gli studi di linguistica storica condotti dalla professoressa Chiusaroli sulle scritture pre-alfabetiche di epoca antica e, più ancora, sulle scritture di lingue artificiali che si svilupparono in Inghilterra nel XVII secolo. Gli emoji, per la qualità iconica e per la diffusione globale delle nuove tecnologie, sono quanto di più simile si possa trovare a un linguaggio comprensibile da tutti, anche se si tratta di un ideale più che di realtà.
Centoventi insegnanti di Scuola Primaria della provincia di Macerata hanno aderito al progetto “Scuola in movimento” che è stato coordinato dal Centro sportivo italiano nell’ambito di una più articolata programmazione di educazione alla salute - “Marche in movimento” - promossa dalla Regione d’intesa con il Miur, l’Asur, il Coni e lo stesso Csi.
“Scuola in movimento – spiega Andrea Fabiani, referente provinciale del progetto – ha formato gli insegnanti della Primaria su un metodo svizzero, di cui il Csi detiene i diritti in Italia, che favorisce l’attività motoria durante l’attività didattica. Inizialmente era previsto solo un corso di formazione a gennaio, ma visto l’interesse suscitato dall’iniziativa, con pareri più che favorevoli, è stata organizzata una seconda sessione in primavera. Infine, a conclusione dell’esperienza, c’è stata la consegna simbolica del kit del progetto presso l’Istituto comprensivo ‘Lucatelli’ di Tolentino”.
Nell’occasione è stata proposta una dimostrazione pratica in una delle classi prime che, grazie ai loro insegnanti, hanno già sperimentato “Scuola in movimento”. Con l’avvio del prossimo anno scolastico i 120 docenti formati saranno in grado di avviare subito, fin da settembre, il nuovo metodo che porta il bambino ad apprendere più facilmente attraverso il movimento del proprio corpo. Alla consegna del kit hanno partecipato i responsabili del Csi maceratese, Carlo Belvederesi; dell’Ufficio scolastico provinciale, Mauro Minnozzi; del Coni di Macerata, Giuseppe Illuminati; nonché la referente del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 3 dell’Asur Marche, Rosanna Passatempo, oltre al Dirigente scolastico della “Lucatelli”, Mara Amico.
Giovedì 17 maggio, presso la sala "Franco Foschi" del Centro Nazionale Studi Leopardiani di Recanati, al termine di un seminario su "Giacomo Leopardi. Storia di un'anima - Tra verità biografica e finzione letteraria", è avvenuta la proclamazione dei vincitori della selezione regionale del "Premio Leopardi": si è aggiudicata il primo posto Giulia Nardi, della classe III A del Liceo “Leopardi” di Macerata.
Giulia ha ricevuto in premio delle preziose pubblicazioni e garantendosi l'accesso alla successiva fase nazionale, che si svolgerà venerdì 1 giugno nella stessa sede.
Giulia Nardi, presto impegnata nell’esame di maturità, ha quest’anno già conseguito altre vittorie in altre competizioni, fra cui certamina della lingua greca e latina di livello nazionale.
Riceviamo e pubblichiamo una stampa dei Rappresentanti dei genitori presso il Consiglio dell’Istituto “Egisto Paladini” di Treia.
"A seguito di quanto diffuso dal Sindaco di Treia Franco Capponi sulla realizzazione dei nuovi poli scolastici, riteniamo opportune alcune precisazioni. In primo luogo, va evidenziato come, ancora in tempi non sospetti, quando il rifacimento delle scuole era ancora un miraggio per mancanza di fondi, siamo intervenuti presso l’Ufficio Tecnico del Comune per segnalare la necessità e la volontà di valutare insieme soluzioni per un vero Polo Unico.
Ripercorrendo le nostre azioni fino ad oggi, il Consiglio d'Istituto del 13 dicembre 2016 aveva preso atto che, malgrado l'AC avesse più volte segnalato la volontà di procedere alla progettazione di un nuovo Polo Scolastico, non era stato mai formalizzato un tavolo tecnico con la scuola (dati riscontrabili dai verbali di consiglio). Lo stesso Consiglio aveva poi chiesto ufficialmente all’Amministrazione Comunale di far partecipare alcuni suoi rappresentanti senza ricevere risposta. Nel primo incontro del 6 giugno 2017, al quale sono stati invitati i Rappresentanti d’Istituto e, solo su nostra richiesta, successivamente, i genitori, abbiamo preso atto di come fosse tardi per ipotizzare concrete valutazioni in merito a un unico Polo: l’AC aveva richiesto allo Stato finanziamenti per due plessi distinti e presentato l’area di Bell’Amore come unica disponibile.
Inoltre, i verbali delle riunioni del 6 e 20 giugno 2017, presentati dall'Amministrazione Comunale e recanti anche l'intestazione della Scuola, che non riportano l’effettivo scambio di opinioni avvenuto e dai quali ci dissociamo. La stessa Dirigente Scolastica, interpellata nel merito, ha affermato di aver richiesto al Sindaco soltanto dei promemoria per la verifica dei dati (estensione dei terreni e cifre relative ai finanziamenti) e che questi non potevano, di fatto, essere considerati dei verbali esaustivi (notizie anch’esse riscontrabili dai verbali di Consiglio). Successivamente, data anche la delusione del non essere ascoltati, abbiamo valutato insieme la proposta dell’Amministrazione Comunale. Riunioni dal quale è emerso come l’area Bell’Amore, paragonata in seguito dall’AC a soluzioni non proponibili, non rappresenti una soluzione adeguata agli standard di un campus moderno e alle richieste più volte poste in essere (verbale in allegato).
Il 12 gennaio 2018 il Sindaco ha poi invitato, con lettera indirizzata, i genitori dell’Istituto “Paladini” a un incontro ancora una volta con contenuti simili ai precedenti: malgrado le “molte presenze” indicate, le informazioni in possesso della popolazione risultano ancora oggi insufficienti, confuse e parziali, viste le tante domande che ci pervengono dalle famiglie. Al di là delle valutazioni politiche, sulle quali non interveniamo, riteniamo logico che la concertazione con la popolazione sarebbe dovuta iniziare molto prima della richiesta di finanziamenti e che le decisioni fin qui comunicate dall’AC non sono assolutamente derivate da un “plebiscito popolare”. A ciò si affianca, infine, la consapevolezza che l’ipotesi di un vero Polo Unico in un’area con un’idonea capacità di sviluppo non sia stata davvero mai presa in considerazione".
Presso il teatro Farnese di Cingoli , gremito di pubblico, è andato in scena con due rappresentazioni , lo spettacolo teatrale “ L’ uomo dei numeri” degli alunni del laboratorio teatrale dell’Ipseoa Varnelli .
La storia ambientata nel magico Oriente, ruota intorno alla figura di Beremiz Samir, che grazie alle sue abilità matematiche riesce ad occupare incarichi e ruoli sempre più prestigiosi, ottenendo la stima di uomini saggi e potenti, e, infine, conquista anche l’amore di una bellissima principessa.
Tra bazar e danze orientali i ragazzi, insieme a Beremiz, hanno dimostrato le meraviglie della matematica, scienza che ha in sé verità, bellezza suprema, e possibilità infinite. “Se contempliamo il cielo in una notte limpida e tranquilla, sentiamo di non poter comprendere le meraviglio- se opere di Dio. Le stelle formano una luminosa carovana che viaggia in un deserto infinito, dove sterminate nebulose e pianeti erranti seguono eterne leggi nella profondità degli spazie ci suggeriscono un’idea ben precisa: l’idea di Numero”. Ecco perché uno spettacolo sulla matematica, perché se provassimo ad immaginare come sarebbe la nostra vita senza matematica ci accorgeremmo che tutto, anche le cose più semplici, sono gestite dai numeri. Chi conosce la matematica può comprendere l'universo. Anche i sentimenti e le emozioni sono variabili che possono essere risolte grazie all'aiuto di questa regina delle discipline, il cui scettro e corona si chiamano creatività e immaginazione. Gli stessi ingredienti che costituiscono l'arte del Teatro. Così è nata l'idea e, in suo soccorso, il meraviglioso racconto di Malba Tahan “L'uomo che sapeva contare.” Uno spettacolo sulle proprietà dei numeri, sulle loro combinazioni e sulle creazioni di cui sono capaci. Ma anche e soprattutto di quei sentimenti e valori di cui si fanno portatori, il cui fine ultimo è la ricerca dell'infinito.
Gli alunni, padroni del palcoscenico come veri attori professionisti, hanno riscosso applausi e un grande successo. Uno spettacolo coinvolgente con un’originale scenografia allestita di volta in volto da un bellissimo e bravissimo corpo di ballo, e i ricchi e luccicanti costumi che hanno creato un’atmosfera davvero suggestiva.
La Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Rosella Bitti, al termine dell’ultimo spettacolo dinanzi a un calorosissimo pubblico, ha salutato e elogiato tutti coloro che hanno preso parte allo spettacolo, alunni ed insegnanti, evidenziando la forte valenza formativa dell’attività teatrale a scuola. Il teatro, infatti, offre un’occasione straordinaria per educare ad un’autentica vita emotiva, promuove dinamiche di profonda socializzazione, induce ad una preparazione seria e scrupolosa, il ragazzo può sperimentare il senso profondo dell’espressività della parole, cosa che, nelle altre dimensioni della vita, e soprattutto a scuola, a volte sfugge, infine attraverso il teatro si impara il senso profondo dell’armonia perché ci si rende conto che la rappresentazione riesce nella misura in cui ciascuno si cala non solo nella propria parte ma anche e soprattutto nella parte degli altri, perché un attore si deve coordinare agli altri, muoversi a parlare conservando il giusto ritmo in rapporto a quello che gli altri fanno e dicono.
Domenica 20 maggio, alle 21, al teatro Lauro Rossi gli studenti del primo anno di classico e linguistico porteranno in scena "Cenerentola a teatro" ovvero tutti a casa prima di mezzanotte!
La pièce è scherzo teatrale in 6 quadri un prologo ed un epilogo di Francesco Facciolli da un’idea di Rita Cirio e David Conati. Sono ben 27 gli studenti impegnati, che sotto la guida del regista Francesco Facciolli stanno lavorando fin dal mese di ottobre, tutte le settimane. La rappresentazione è l’atto finale del progetto d’Istituto TEATROASCUOLA, ormai attivo da tre anni.
"Quest’anno - precisa la Dirigente Annamaria Marcantonelli – il progetto ha avuto moltissime adesioni ed abbiamo dovuto trovare il modo per organizzare due corsi. I ragazzi che si esibiranno domenica 20 sono quelli più giovani, tutti del primo anno. Quelli che, invece, andranno in scena domenica 27 sono i cosiddetti "veterani", quelli che sono stati selezionati per il Festival internazionale di Siracusa, con la bellissima pièce dello scorso anno intitolata "Antigone Semper". Sicuramente un aspetto formativo del nostro liceo molto significativo e del tutto gratificante per studenti e famiglie, ma anche per noi docenti".
Questi gli interpreti: Bettinelli Maria Elena, Camarri Noemi, Carbone Francesca, Carbone Gioia, Ercoli Rebecca, Gentili Sebastiano, Lattanzi Bianca, Mancini Martha, Marziali Meri, Pievaroli Giorgia, Ruffini Camilla, Ruggeri Alessia, Sardella Vanessa, Storani Elia, Tartari Maria Giulia, Armando Giulia, Carducci Sara, Coppari Elena, Francesconi Eleonora, Gabur Lorena, Martini Sara, Nardi Alessia, Ramadori Chiarastella, Re Elisa, Salvucci Alice, Vecchi Lorenzo, Vitali Alice.
"Questo gruppo di giovanissimi potrà fare molta strada, – dichiara Francesco Facciolli – perché se si innamoreranno del teatro avranno ben cinque anni di tempo per compiere un percorso importante e significativo. Il teatro è una di quelle discipline che forma i ragazzi, che li aiuta a crescere, che li fa divertire e li responsabilizza. L’opera che rappresentiamo domenica 20 è brillante, sorprendente ed anche istruttiva. Credo che oltre ai ragazzi, anche il pubblico si divertirà". Come sempre disponibili e generose le due aziende che hanno legato il loro nome alle varie performances del liceo: Oro della Terra ed Infissi Design. Il teatro si preannuncia già quasi tutto esaurito; per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero: 335/7681738. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.
Dal 22 al 25 maggio torna la rassegna “Teatro nella scuola” organizzata dal Comune di Civitanova in collaborazione l'azienda Teatri. Arrivata alla sua 18esima edizione, l'iniziativa promossa dall’Assessorato ai Servizi Educativi – Formativi del Comune, coinvolge gli istituti comprensivi della città. Gli studenti metteranno in scena al teatro “Rossini” gli spettacoli preparati nel corso dell’anno durante le ore dedicate all’attività teatrale, con la direzione artistica di Vanessa Spernanzoni e il supporto di esperti e insegnanti.
La rassegna è stata presentata questa mattina dall'assessore Barbara Capponi e dal direttore artistico Vanessa Spernanzoni.“Il valore pedagogico del teatro nelle scuole è indiscusso – ha dichiarato Spernanzoni. Dietro le quinte bambini ed insegnanti sono in relazione in maniera differente rispetto all'aula, e viene richiesto un approccio creativo, musicale e narrativo, che per un bambino è importante da esternare”.Quest'anno per la prima volta sono coinvolte anche le scuole dell'infanzia. “Siamo orgogliosi di portare avanti questa bella iniziativa – ha spiegato l'assessore Capponi – che ha una grande validità formativa e culturale. Dopo diversi incontri in classe, abbiamo deciso di introdurre una novità che è quella di un tema unico “Tutti diversamente capaci” nato per la giornata dedicata alla disabilità, ma sviluppato e declinato da ciascun gruppo con lo strumento del teatro. Siamo curiosi di vedere i nostri attori esibirsi sul palco (sono circa 500) e ci auguriamo che l'interesse intorno a questa manifestazione cresca e coinvolga sempre più cittadini”.
Queste le scuole che partecipano: martedì 22, Istituto comprensivo Via Tacito: alle ore 19, si esibiscono i ragazzi della scuola primaria Santa Maria Apparente e alle ore 21 quelli della scuola primaria San Marone con lo spettacolo: “Diritti verso un sogno”.Mercoledì 23, sarà la volta dell'Istituto comprensivo via Ugo Bassi. Si inizia alle ore 17.15 con la scuola primaria Silvio Zavatti “Un pomeriggio nel bosco” e alle ore 19 la scuola primaria Anita Garibaldi con: “Cosa mi racconti per farmi addormentare?”. Alle ore 21 la scuola secondaria di primo grado Annibal Caro con “Passami la lacca, please!”.Giovedì 24 maggio alle ore 19, scuola dell'Infanzia “Francesco Morvillo” con “Il mare e le sue storie”; ore 21, scuola primaria Sant'Agostino “My friends”. La rassegna si conclude venerdì 25 maggio, sempre al Rossini, ore 21 con la Scuola primaria Don Milani: Un viaggio nel tempo.
L’ITE “A. Gentili” di Macerata, nell’ambito del progetto “Sulle vie della parità”, ha intitolato la sua sala riunioni alla prima donna diplomata in questa scuola, Maria Simonetti, nell’anno scolastico 1899-1900, con una cerimonia che ha visto la presenza del Dirigente Scolastico Pierfrancesco Castiglioni, la Vicesindaco Stefania Monteverde, Valentina Ugolinelli Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, la presidente del Consiglio delle Donne di Macerata Ninfa Contigiani, Silvia Casilio dell’Osservatorio di Genere, il vice direttore dell’archivio della diocesi di Macerata Palmucci Ivano e il signor Vissani Alfredo pronipote di Simonetti Maria.
Alla cerimonia di intitolazione si è ricostruita la figura di questa donna con emozione e partecipazione, creando ancora una volta un forte senso di appartenenza a questo istituto che ha formato da più di centocinquant’anni tante generazioni di giovani. L’ITE Gentili di Macerata nasce infatti nel 1864, nell'archivio della scuola sono conservati i vecchi registri delle 'classificazioni' e delle 'licenze'; la classe IV D, con alcuni dei suoi docenti, ha effettuato una ricerca in relazione alle ragazze che lo hanno frequentato a partire dalla sua fondazione: è risultato che Simonetti Maria si diploma nel 1899-1900 ed è la prima volta per una ragazza a Macerata nell’ambito degli studi tecnici. Dal 1889 al 1896 altre 6 ragazze hanno iniziato la frequenza dell’Istituto, ma nessuna di loro ha completato il corso di studi, non conseguendo quindi il diploma. Bisogna aspettare 36 anni prima che una giovane donna abbia l'opportunità di avere un diploma di istruzione tecnico scientifica; dopo di lei: Orlandi Cesira nel 1900/1901; Pascucci Adelinda nel 1901/1902; Graziani Giuditta nel 1902/1903; Sbacchi Maria nel 1907/1908.
Dal registro delle iscrizioni risulta che Simonetti Maria si iscrive al primo anno nel 1896/1897 e che la sua data di nascita è il 28 luglio 1878; si visionano poi i registri funerari del cimitero di Macerata e si scopre che aveva svolto la professione di insegnante e non si era sposata e che muore il 3 dicembre 1922 alle ore 20.30 nella parrocchia di Santa Maria della Porta in Via San Martino 21 (attuale Via Padre Matteo Ricci). Purtroppo non è rintracciabile la sua tomba perché da molti anni trasferita all’ossario comune. Per saperne di più si coinvolge il personale dell’Archivio di Stato, dove viene confermata la sua professione di insegnante, in particolare di scuole tecniche e che, pur nubile, aveva costituito un nucleo familiare autonomo fin dal 1908 in Via San Martino 21, pagando i contributi delle tasse comunali per la sua abitazione, comunque vicina a quella dei genitori.
Simonetti Maria è vissuta del suo lavoro di insegnante, presumibilmente nell’Istituto tecnico inferiore in quanto diplomata; una giovane donna indipendente economicamente e padrona della sua vita, situazione non frequente per le ragazze degli inizi del 1900. Ma chi sono i suoi discendenti oggi? Grazie ai responsabili dell’archivio della diocesi di Macerata, si risale alla sorella Emma, che si sposa nel 1912 con Vissani Alfredo, nella Chiesa di S. Maria della Porta. Nelle pagine bianche della provincia di Macerata, tra i tanti Vissani presenti risulta un Vissani Alfredo … si è sperato potesse essere il nipote e così è stato! Il signor Vissani Alfredo ha condiviso con L’ITE il piacere di aver ricostruito la figura di questa donna che a distanza di più di un secolo torna ad essere protagonista nella nostra scuola, a dimostrare come l’istruzione e la formazione possano essere un grande elemento di emancipazione in particolare per il ruolo delle donne nella società
Il prossimo 30 maggio presso Città della Scienza di Napoli sarà presentato il progetto “Remote Educational Gaming: imparare giocando insieme tra paesi diversi. EvoQuest: avventure digitali d’aula”, estensione di un progetto sviluppato nell’ambito del percorso di dottorato di ricerca Unicam sulla didattica delle Scienze denominato “UnicamEarth”, da Sabina Maraffi sotto la supervisione della professoressa Eleonora Paris, docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam.Gli alunni di un liceo napoletano giocheranno ad un gioco didattico digitale insieme agli alunni di una scuola islandese e agli alunni di Passo di Treia restando ognuno nel proprio Paese!Ogni scuola ha realizzato un'avventura ideata e scritta interamente dai ragazzi, creando il soggetto, lo storytelling, la sceneggiatura, i materiali illustrativi di vario genere, le musiche ad altro. Ognuna di queste “avventure” verrà condivisa con studenti di altre scuole, di altre città, di altre nazioni, senza che si muovano dal loro banco: potranno sfidarsi giocando allo stesso gioco, collegati via web!"EvoQuest nasce dopo la positiva esperienza di GeoQuest, un gioco di ruolo d’aula al computer per la Science Education – ha sottolineato la prof.ssa Paris - Il percorso del gioco, creato dai ragazzi stessi, ne aumenta il valore didattico: i gruppi di paesi diversi interagiscono da remoto, conoscono realtà diverse, collaborano; l’uso degli smartphone e del gioco via web costituisce un’attrattiva insuperabile; l’esperienza è facilmente ripetibile ovunque e in qualsiasi momento".
Sabato 19 maggio a San Severino Marche nella Sala Italia si terrà il convegno “Archeologia a San Severino Marche” organizzato dall’Università di Macerata, dal Comune, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dall’Associazione Museale della Provincia di Macerata per diffondere i risultati dei numerosi progetti che, negli ultimi anni, hanno riguardato le ricerche, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico settempedano.
Oltre ai risultati delle ricerche archeologiche, verranno presentati la carta archeologica del territorio, lo schema direttore del piano di gestione del Parco archeologico, gli interventi svolti dalla Soprintendenza a tutela del territorio, le stampe tridimensionali dei principali monumenti e l’app con il gioco che riguarda le antichità romane della città realizzati, in particolare, grazie al Progetto Dce coordinato da Unimc in collaborazione con lo spin off PlayMarche.
“Si tratta solo di un esempio - ha dichiarato il rettore Francesco Adornato - di quello che l’attività di ricerca e l’approfondimento sui temi di natura storico-archeologica possono portare alla crescita del territorio, se poniamo solide premesse umanistiche ai processi di gestione e valorizzazione”.
“Senza lo studio - ribadisce Carlo Pongetti, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici di Unimc - e l’approfondita conoscenza dei beni culturali, in questo caso archeologici, qualunque processo di tutela e valorizzazione risulta lacunoso ed inefficace”. “Le ricerche condotte a San Severino - aggiunge Roberto Perna, archeologo dell’Ateneo maceratese - ci hanno consentito di individuare strutture dedicate all’immagazzinamento della ceramica, di analizzare la distribuzione dei siti nel territorio, di indagare la città. Alcuni dei monumenti principali sono stati inquadrati in progetti di valorizzazione finalizzati alla crescita economica del territorio”.
“In particolare, la realizzazione della carta archeologica e quella dello schema direttore del Piano del Parco – sottolinea il soprintendente Carlo Birrozzi - sono due strumenti fondamentali per la gestione e la programmazione del territorio, permettendo il confronto e la sintesi tra diversi interessi nell’ambito dei processi di sviluppo e di tutela”.
Come evidenziano Stefano Finocchi e Tommaso Casci Ceccacci, funzionari archeologi per la zona “i numerosi e continui interventi a tutela del territorio condotti dalla Soprintendenza mirano a salvaguardare il ricco patrimonio archeologico della città che, se conservato e valorizzato nella giusta maniera, costituisce una ricchezza per la comunità. Tale attività ha consentito anche di acquisire preziosissime informazioni sulla storia dell’insediamento romano da condividere con la comunità scientifica e con un pubblico più vasto”.
“La valorizzazione del patrimonio culturale della nostra città è forse la più importante occasione e opportunità di crescita economica per la nostra e per tutte le comunità delle aree interne dalla provincia”, aggiunge il sindaco Rosa Piermattei. Per tale motivo, come specifica l’assessore Vanna Bianconi “è imprescindibile per il Comune di San Severino che la ricerca condotta dagli archeologi si realizzi anche in strumenti di divlugazione e valorizzazione, che potranno arricchire l’offerta del nostro Museo, che speriamo di riaprire al più presto, e coinvolgere i più giovani”.
YFF farà tappa a Macerata venerdì 18 maggio, a partire dalle 8:30, in Aula Magna presso l'Istituto Tecnico Commercale Gentili inv Via Cioci, 6 con il seminario "L'infermieristica applicata alla medicina di genere".
Al via la 5^ edizione di Your Future Festival, oltre 40 appuntamenti in calendario, dal 14 al 19 maggio. L'obiettivo è aprirsi alle città nelle quali l'Università Politecnica delle Marche opera e favorire le connessioni tra Facoltà, studenti, ricercatori, territorio e sistemi sociali e economici. L’evento che si declina in workshop, discussioni, relazioni e momenti di intrattenimento vuole essere un contesto di contaminazione fra tutti i soggetti con cui l'Università Politecnica delle Marche interagisce.L'edizione 2018 del festival sarà caratterizzata da tre temi centrali: unicità, diversità e parità. "Le università sono risorse primarie necessarie per rilanciare sviluppo, confronto e competitività nel rispetto della libertà di ognuno, della propria diversità e della propria unicità - afferma il Rettore Sauro Longhi. Un Paese capace di valorizzare la conoscenza, con tanti giovani che investono nello studio, sarà offrire opportunità di crescita sociale ed economica. Anche quest’anno il nostro YFF sarà un incredibile punto di aggregazione e confronto per discutere di queste prospettive".YFF farà tappa a Macerata venerdì 18 maggio, in Aula Magna presso l'Istituto Tecnico Commercale Gentili inv Via Cioci, 6 con il seminario "L'infermieristica applicata alla medicina di genere". Tra i temi il ruolo degli infermieri, le iniziative a vantaggio della medicina di genere, la placenta e la ricerca, l'invecchiamento e le esperienze degli studenti del corso di laurea.Programma8.00 Registrazione partecipanti8.30 Saluto del presidente OPI Macerata e delle autoritàPrima sessioneModeratori: Prof. Adriano Tagliabracci Presidente CdL Infermieristica, Dott. Sandro Di Tuccio Presidente OPI Macerata9.00 Dott.ssa Barbara Mangiacavalli Presidente FNOPI "Il ruolo degli infermieri e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche" 9.45 Dott.ssa Mara Buccolini Dirigente SPS AV3 "Le iniziative dell’ AV 3 ASUR Marche a vantaggio della medicina di genere"10.45 Prof.ssa Marzioni Daniela Università Politecnica delle Marche "La placenta e la medicina di genere: nuovi aspetti nel campo della ricerca di base"11.45 Pausa coffee break.Seconda sessioneModeratori: Dott.ssa Rita Fiorentini Direttore CdL Infermieristica, Dott.ssa Mara Buccolini Dirigente SPS AV3.12.00 Prof.ssa Maria Rita Rippo Università Politecnica delle Marche "Invecchiamento e longevità: quali differenze di genere? Dagli studi molecolari ai modelli preclinici e clinici"13.00 Dott.ssa Catia Fiorani Università Politecnica delle Marche "Esperienza progetto educativo realizzato dagli studenti del CdL in Infermieristica"13.45 Chiusura dei lavori.
Nei giorni scorsi l’Università di Camerino ha ospitato il dott. Klaus Kempf, Direttore della Biblioteca Digitale della Biblioteca nazionale di Baviera, una delle più grandi del mondo, nonché Commendatore della Repubblica italiana.
Accompagnato dal prof. Rocco Favale, Direttore della Scuola di Giurisprudenza, il dott. Kempf ha visitato la zona rossa di Camerino, il Palazzo Ducale e la Biblioteca giuridica, ed ha poi incontrato il Rettore Unicam Claudio Pettinari, il Direttore Generale Vincenzo Tedesco, l’Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche Mons. Francesco Giovanni Brugnaro e il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, con i quali ha parlato della possibilità di aiutare la messa in sicurezza del patrimonio librario della Biblioteca giuridica di Unicam e delle altre biblioteche camerti.
E’ alla terza edizione “Eureka Funziona!” il progetto promosso a livello nazionale da Federmeccanica con il patrocinio del ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e realizzato sul territorio dal Gruppo Giovani di Confindustria Macerata finalizzato a orientare gli studenti delle scuole medie al “saper fare”.Si tratta di una gara di costruzioni tecnologiche, nella quale i ragazzi hanno il compito di ideare, progettare e costruire un vero e proprio giocattolo a partire da un kit fornito da Federmeccanica e sviluppato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), composto di pezzi necessari per la realizzazione del gioco con due regole fondamentali: il giocattolo deve muoversi ed essere frutto esclusivamente della creatività dei ragazzi. Gli alunni partecipanti sono stati divisi in gruppi, in modo da incentivare la cooperazione, il lavoro in team, la suddivisione di compiti e dei ruoli.Eureka! Funziona! è un progetto che mira a sviluppare le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica.Infatti, lo svolgimento delle attività di invenzione e progettazione consente di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito imprenditoriale, le capacità manuali, l'attitudine al lavoro di gruppo e la creatività.Inoltre hanno la possibilità di sviluppare un'attitudine al problem solving, nonché un approccio interdisciplinare, nel quale vengono applicate diverse materie di studio (dalla matematica al disegno, passando per l'italiano e scienza) per concorrere alla realizzazione del prodotto finale.In questo modo i ragazzi vengono messi nella condizione di apprendere attraverso il "cooperative learning" e il "learning by doing", metodologie didattiche che consentono agli studenti di acquisire conoscenze e competenze tramite la condivisione e l'esecuzione di azioni pratiche.Oggi al Teatro Don Bosco a Macerata è stata premiata la II C dell’Istituto P.Tacchi Venturi di San Severino Marche con il progetto la giostra matematica che era una delle 9 progettualità delle classi seconde delle scuole medie in concorso della provincia di Macerata.La Commissione di valutazione ha giudicato i giochi per creatività, innovazione, idea, presentazione, pubblicità e tenendo conto del diario di bordo che le classi hanno redatto.L’evento è stato condotto da Francesca Orlandi e Matteo Piervincenzi, giovani imprenditori di Confindustria Macerata ai quali è delegato il Progetto Scuola.Sono intervenuti la Responsabile dell’Ufficio Formazione Scuola e Progetti Nazionali, Maria Teresa Baglione, e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Macerata Dott.ssa Carla Sagretti, Riccardo Scarponi Group Product Manager presso Clementoni spa, storica azienda di giocattoli di Recanati, gli attori Francesco Facciolli e Scilla Sticchiche che hanno messo in scena "Scegliere o Far scegliere? Questo è il problema" che affronta il difficile tema della scelta. Anche della scuola media superiore.