Presso il teatro Farnese di Cingoli , gremito di pubblico, è andato in scena con due rappresentazioni , lo spettacolo teatrale “ L’ uomo dei numeri” degli alunni del laboratorio teatrale dell’Ipseoa Varnelli .
La storia ambientata nel magico Oriente, ruota intorno alla figura di Beremiz Samir, che grazie alle sue abilità matematiche riesce ad occupare incarichi e ruoli sempre più prestigiosi, ottenendo la stima di uomini saggi e potenti, e, infine, conquista anche l’amore di una bellissima principessa.
Tra bazar e danze orientali i ragazzi, insieme a Beremiz, hanno dimostrato le meraviglie della matematica, scienza che ha in sé verità, bellezza suprema, e possibilità infinite. “Se contempliamo il cielo in una notte limpida e tranquilla, sentiamo di non poter comprendere le meraviglio- se opere di Dio. Le stelle formano una luminosa carovana che viaggia in un deserto infinito, dove sterminate nebulose e pianeti erranti seguono eterne leggi nella profondità degli spazie ci suggeriscono un’idea ben precisa: l’idea di Numero”. Ecco perché uno spettacolo sulla matematica, perché se provassimo ad immaginare come sarebbe la nostra vita senza matematica ci accorgeremmo che tutto, anche le cose più semplici, sono gestite dai numeri. Chi conosce la matematica può comprendere l'universo. Anche i sentimenti e le emozioni sono variabili che possono essere risolte grazie all'aiuto di questa regina delle discipline, il cui scettro e corona si chiamano creatività e immaginazione. Gli stessi ingredienti che costituiscono l'arte del Teatro.
Così è nata l'idea e, in suo soccorso, il meraviglioso racconto di Malba Tahan “L'uomo che sapeva contare.” Uno spettacolo sulle proprietà dei numeri, sulle loro combinazioni e sulle creazioni di cui sono capaci. Ma anche e soprattutto di quei sentimenti e valori di cui si fanno portatori, il cui fine ultimo è la ricerca dell'infinito.
Gli alunni, padroni del palcoscenico come veri attori professionisti, hanno riscosso applausi e un grande successo. Uno spettacolo coinvolgente con un’originale scenografia allestita di volta in volto da un bellissimo e bravissimo corpo di ballo, e i ricchi e luccicanti costumi che hanno creato un’atmosfera davvero suggestiva.
La Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Rosella Bitti, al termine dell’ultimo spettacolo dinanzi a un calorosissimo pubblico, ha salutato e elogiato tutti coloro che hanno preso parte allo spettacolo, alunni ed insegnanti, evidenziando la forte valenza formativa dell’attività teatrale a scuola. Il teatro, infatti, offre un’occasione straordinaria per educare ad un’autentica vita emotiva, promuove dinamiche di profonda socializzazione, induce ad una preparazione seria e scrupolosa, il ragazzo può sperimentare il senso profondo dell’espressività della parole, cosa che, nelle altre dimensioni della vita, e soprattutto a scuola, a volte sfugge, infine attraverso il teatro si impara il senso profondo dell’armonia perché ci si rende conto che la rappresentazione riesce nella misura in cui ciascuno si cala non solo nella propria parte ma anche e soprattutto nella parte degli altri, perché un attore si deve coordinare agli altri, muoversi a parlare conservando il giusto ritmo in rapporto a quello che gli altri fanno e dicono.
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