In questi giorni è stata diffusa sul portale eduscopio.it l’annuale ricerca realizzata dalla fondazione Agnelli sulle scuole secondarie italiane di secondo grado. Si tratta di un report basato su vari parametri, come la media dei voti conseguiti agli esami universitari e i Crediti Formativi Universitari ottenuti. L’analisi, che mette a confronto circa 7400 scuole, rappresenta un utile strumento soprattutto per gli studenti delle medie e per le loro famiglie, che si trovano a dover compiere l’importante scelta della scuola superiore e desiderano, come scritto nel sito del progetto, “intraprendere con successo il passo successivo nelle proprie traiettorie di vita”.
Anche l’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata è presente nel report di eduscopio.it e nello specifico gli indirizzi Turismo, Liceo delle Scienze Umane e Liceo Economico Sociale risultano ai primi posti della classifica, anche considerando il raggio più esteso di confronto che è quello di 30 km.
Infatti, per quanto riguarda le scuole che offrono una buona preparazione per affrontare al meglio la carriera universitaria, l’indirizzo Turismo del Matteo Ricci risulta essere il primo nella graduatoria degli Istituti di indirizzo Tecnico - Economico in un raggio di 30 km da Macerata. Nella stessa area geografica, anche gli indirizzi del Liceo della Scienze Umane e del Liceo Economico Sociale sono in ottima posizione nelle proprie graduatorie e primi della provincia di Macerata.
Infine, sempre confrontando le scuole in un raggio di 30 km, l’indirizzo Turismo risulta anche essere nella zona alta della classifica e prima della provincia di Macerata per quanto riguarda la coerenza tra gli studi fatti e il lavoro trovato.
“Questi risultati ci rendono particolarmente orgogliosi delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e anche del lavoro che abbiamo svolto - afferma la dott.ssa Rita Emiliozzi, Dirigente Scolastico dell’IIS 'Matteo Ricci' - perché tutti noi crediamo con forza nella capacità formativa della scuola e ci impegniamo ogni giorno, anche in questo non facile momento, per offrire ai nostri studenti innanzitutto competenze per la vita, da spendere nel mondo universitario, nel lavoro e in tutti i contesti sociali in cui si troveranno ad agire”
La pandemia non ferma il Career Day dell’Università di Macerata, che anche nella sua veste virtuale ha offerto a centinaia di studenti la possibilità di confrontarsi direttamente con le imprese, sostenendo colloqui, partecipando a incontri formativi e informativi.
“Non soltanto l’Ateneo cresce in termini di iscritti e di matricole – commenta il rettore Francesco Adornato – ma affronta con fierezza e con sicurezza ancora una volta il rapporto con le imprese e dando la possibilità ai suoi studenti di ragionare e approfondire il proprio futuro lavorativo dopo gli studi”.
L’iniziativa ha visto la collaborazione di AlmaLaura, il consorzio universitario che offre numerosi servizi orientati al mondo del lavoro e degli studi post-laurea, oltre che di Confindustria, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Sportello Europe Direct e Sportello Eures della Regione Marche.
Il Career Day rappresenta, da sempre, un’occasione di grande importanza perché permette a neolaureati e laureandi di farsi conoscere da imprese che presentano posizioni aperte di lavoro o tirocinio. Quest’anno la fiera del lavoro organizzata dall’Ateneo maceratese si è protratta per due settimane: dal 26 al 30 ottobre si è tenuta una fase preparatoria che ha permesso ai partecipanti di apprendere le strategie per affrontare il colloquio di lavoro, di scoprire le opportunità di mobilità professionale in Europa e di conoscere le aziende attraverso workshop che hanno totalizzato oltre mille iscrizioni.
Nella settimana appena conclusa, invece, si sono svolti i video colloqui conoscitivi tra le aziende e i laureati, che hanno potuto inviare la propria candidatura attraverso il portale AlmaLaurea, selezionando le imprese di interesse. Sono stati circa 400 gli studenti che si sono registrati per incontrare le 40 aziende partecipanti, 2739 le candidature inviate.
Oltre al Career Day, durante tutto l’anno accademico Unimc offre molteplici servizi per aiutare il laureato a inserirsi nel mondo del lavoro: seminari formativi e informativi per implementare le proprie soft skill, il Laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione, informazioni aggiornate sulle opportunità di tirocini curriculari e extracurriculari, di carriere internazionali, colloqui individuali con esperti, incontri con le aziende. Attraverso la piattaforma AlmaLaurea, lo studente può dare al proprio curriculum vitae una visibilità che va oltre al livello regionale per le aziende/enti.
Perché dormiamo? Perché il sonno è uno strumento necessario per il benessere del nostro cervello. Lo sta studiando da tempo il prof. Michele Bellesi, professore associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, che ora sta sviluppando un nuovo progetto volto alla valutazione dell’uso del sonno e dei sogni come strumento per studiare lo stato di salute mentale, con particolare attenzione, in questo caso, alla popolazione del cratere.
"Il progetto – sottolinea il prof. Bellesi – ha lo scopo di valutare l'impatto di eventi catastrofici come un sisma o l'attuale pandemia sulla salute mentale della popolazione colpita. In collaborazione con la prof.ssa Emanuela Merelli della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e il Dr. Giulio Bernardi della Scuola IMT Alti Studi Lucca, stiamo sviluppando un’APP per telefoni cellulari chiamata Sogniario (nome derivato dalla sintesi di sogni e diario) per registrare e catalogare i sogni e prendere nota della qualità del sonno”.
Sogniario permetterà al team di ricercatori di costruire un archivio di dati riguardanti i sogni e il sonno che non ha precedenti sul territorio italiano. Grazie poi a innovative tecniche di analisi della neuro-linguistica computazionale applicate a grandi masse di dati, quali sono i Big Data, il gruppo coordinato dal prof. Bellesi proverà ad estrapolare fattori predittivi dello stato di salute cognitivo e ed emotivo della popolazione di riferimento partendo dall'esame del contenuto dei sogni e dalla qualità soggettiva del sonno.
“L'obiettivo – conclude il prof. Bellesi – è quello di creare uno strumento semplice e automatizzato che possa aiutare a misurare l'impatto di eventi catastrofici sulla salute mentale di intere popolazioni e che consenta di incrementare l'efficacia delle tecniche di intervento post-disastro indirizzandole verso le fasce di popolazioni più vulnerabili”.
Il prof. Bellesi è un eccellente esempio di “rientro dei cervelli”; dopo aver conseguito il dottorato di ricerca ha avuto l’opportunità di lavorare al Center for Sleep and Consciousness presso l'Università del Wisconsin-Madison, per proseguire poi la sua attività di ricerca all’Università di Bristol, in un team di fama internazionale.
Ha scelto però di tornare in Italia e di mettere a disposizione il suo know-how scientifico per far crescere la ricerca nel nostro Paese, ed in Unicam in particolare.
Casi di Covid-19 tra il personale scolastico della primaria di Villa Potenza di Macerata: chiuso il plesso "Helvia Recina".
A seguito di alcuni casi di positività al Coronavirus riscontrati all'interno dell'asilo di via dell'acquedotto, l'Asur di concerto con il sindaco Parcaroli, hanno disposto la chiusura dell'istituto.
(in aggiornamento)
L’Università di Camerino continua a porre estrema attenzione alla tutela della salute ed al benessere dei propri dipendenti.
E’ infatti partita proprio in questi giorni, in collaborazione con la propria start-up Telepharmatec, l’iniziativa, gratuita e su base volontaria, di screening sierologico con l’effettuazione di test rapidi per la ricerca di anticorpi nei confronti del virus SARS-Cov-2, rivolta al personale docente e tecnico-amministrativo dipendente, nonché ai dottorandi di ricerca, borsisti ed assegnisti.
L’iniziativa, coordinata dal responsabile del Covid-team di UNICAM prof. Francesco Amenta, medico chirurgo e Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, vuole essere un contributo dell’Ateneo al contenimento ed al contrasto dell’attuale pandemia.
Al fine di favorire l’adesione allo screening, lo stesso sarà realizzato nelle sedi di Camerino, Matelica, San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno, così da evitare spostamenti degli interessati e, in relazione alla partecipazione nonché all’andamento della pandemia, potrà essere svolto periodicamente per categorie particolarmente esposte e verrà comunque ripetuto per tutti, al ritorno dalle vacanze natalizie e pasquali.
“Questa è soltanto una delle ultime iniziative – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – messe in campo dall’Ateneo per garantire la massima sicurezza per tutto il personale che lavora ed opera in Unicam, e di conseguenza anche per la sicurezza di tutti i nostri studenti. Stiamo già riscontrando una elevata adesione allo screening. I luoghi di lavoro sono stati fin da subito, al rientro dal lockdown di marzo, adeguati alle esigenze di distanziamento e ad ogni dipendente viene consegnata periodicamente una fornitura di dispositivi di protezione individuale e di sicurezza, quali mascherine, guanti, spray sanificante e gel disinfettante".
"Ci tengo a sottolineare poi che qualora un dipendente risultasse positivo al test rapido, il protocollo di Ateneo prevede l’immediata effettuazione del tampone molecolare - afferma ancora il Rettore -. Ringrazio il prof. Francesco Amenta per il grande lavoro che sta svolgendo come responsabile del Covid Team di Unicam e per la tempestività con cui sta predisponendo tutte le azioni necessarie di prevenzione”.
Unicam quindi prosegue nell’affrontare questa pandemia con estrema attenzione, mettendo al centro la salute e la sicurezza dei dipendenti e degli studenti, senza diminuire l’elevato standard dei servizi erogati e proseguendo nello svolgimento della quotidiana attività istituzionale, nel pieno rispetto delle regole imposte per fronteggiare l’emergenza.
Da venerdì prossimo gli alunni della scuola d’infanzia e della scuola primaria “Enrico Fermi” possono rientrare in classe. Il Sindaco Sandro Parcaroli ha infatti firmato l’ordinanza di revoca della sospensione dell’attività didattica in quelle scuole.
Tutto aveva avuto inizio venerdì scorso dopo che tre operatori della mensa delle scuole di via Pace erano risultati positivi al Covid-19 (leggi l'articolo) Nella serata di ieri 10 novembre il Dipartimento di Prevenzione ASUR Area Vasta 3 ha completato gli esami diagnostici e l’indagine epidemiologica e ha comunicato che le inchieste effettuate sui 3 casi Covid positivi degli operatori della mensa non hanno evidenziato alcun contatto stretto tra i positivi, gli alunni e il personale scolastico e che non risulta evidenza di casi covid positivi né tra gli alunni , né tra il personale scolastico.
Il Dipartimento, infine, ha prescritto la quarantena per tutti gli operatori risultati positivi e non e la sanificazione di tutti i locali della scuola come da specifiche indicazioni ministeriali. Da qui la decisione del Sindaco di revocare l’ordinanza di sospensione disponendo, nel contempo, che, entro il giorno 12 novembre, siano effettuate le operazioni di sanificazione.
“In questo momento difficile per la città – dichiara il Sindaco Sandro Parcaroli - è motivo di sollievo poter riattivare l’attività didattica nelle scuole d’infanzia e primaria “Enrico Fermi”. Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR – che ringrazio per la sollecitudine con cui è intervenuto – ha preso atto della modalità con cui serviamo i pasti nelle mense scolastiche, utilizzando vassoi multiporzione e riducendo al minimo le occasioni di contatto tra operatori e bambini, e ha acconsentito al pronto ripristino dell’attività scolastica”.
Il dottor Giordano Ripa, consigliere comunale con delega alla Sanità, che ha affiancato il Sindaco nella definizione delle linee procedurali per affrontare la delicata situazione, ribadisce l’apprezzamento per la tempestività con la quale i dirigenti del Dipartimento di Prevenzione di Igiene - Sanità Pubblica hanno adottato tutte le procedure previste dai protocolli COVID19.
Oggi, se la pandemia non ci fosse stata, la Scuola Primaria “Febo Allevi” di San Ginesio (classi 4 e 5 dell'anno scolastico 2018/19) avrebbe rappresentato le Marche di ogni ordine e grado scolastico nel Concorso "La scuola adotta un monumento" e, presso le Scuderie del Quirinale - alla presenza del Presidente Sergio Mattarella - sarebbe avvenuto il riconoscimento istituzionale.
Se grande è la delusione, resta però la gioia di aver vinto la Medaglia d'Oro anche quest'anno con le classi 4 e 5 dell'anno scolastico 2019/20: il video inviato si è interessato di nuovo alla Cinta muraria di San Ginesio, ma questa volta si è approfondito un importante evento storico svoltosi proprio fuori dalle mura cittadine: “Il ritorno degli Esuli”.
I bambini, dopo un primo periodo di ricerca-studio effettuata in classe, hanno completato il lavoro in pieno lockdown con la didattica a distanza e tanta passione nel realizzare lavori, testi e disegni, coordinati dalle insegnanti Eura Dell'Orso, Marisa Ruiti e Sara Tesei.
Un ringraziamento va alla Fondazione Napoli 99 e all’impegno della Presidente Mirella Stampa Barracco che offre alle scuole italiane la possibilità di allargare lo sguardo sulla memoria artistica, scientifica, culturale, storica e civile del luogo in cui vivono gli studenti che così possono costruire un rapporto diretto, motivato e anche affettivo con il monumento prescelto: lo raccontano, lo descrivono e ne rievocano la storia con l’obiettivo di valorizzare e di attirare l'attenzione sui monumenti del nostro meraviglioso Paese.
(testo a cura delle insegnanti Referenti di progetto)
L’Università di Camerino organizza dal 14 al 18 dicembre 2020 la “International on line winter school on Blockchain technology and applications”, per approfondire la nuova tecnologia blockchain con un focus particolare su Hyperledger Fabric.
L’interesse per la blockchain, un registro pubblico digitale distribuito su più nodi il cui contenuto è organizzato in blocchi fra loro legati tramite crittografia, è infatti recentemente tornato alla ribalta per le sue potenzialità per l’applicazione in altri settori rispetto a quello puramente finanziario, in particolar modo nell’ambito della tracciabilità e della certificazione della produzione.
Durante la scuola, organizzata dalla Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, gli studenti acquisiranno competenze utili a progettare, configurare, implementare ed eseguire applicazioni basate su blockchain. I partecipanti avranno modo di conoscere come si sta muovendo il mondo della ricerca e come le aziende stanno traendo vantaggio dall'uso della blockchain.
La scuola combina lezioni frontali on line, tutorial ed esperienze pratiche e si rivolge a studenti di corsi di laurea triennale, magistrale o di dottorato, post-doc, docenti, professori e professionisti interessati ad acquisire conoscenze e competenze su tecnologie blockchain con un focus particolare su Hyperledger.
Tra i relatori, oltre ai docenti della Sezione di Informatica, saranno coinvolti rappresentanti di istituzioni, centri di ricerca e industrie che a livello internazionale lavorano sul tema, tra ii quali Linux Foundation, IBM, Amazon, ed Exprivia.
La partecipazione è limitata a 40 candidati previa registrazione entro il 24 novembre 2020. I partecipanti saranno selezionati in base alle motivazioni e alla qualità del loro curriculum. S'intende, inoltre, applicare durante la selezione il principio delle pari opportunità di genere.
Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo: http://pros.unicam.it/blockchainschool2020/
"Tre classi, una della scuola elementare e della scuola media sono in quarantena per la positività di un bambino e di un docente".
E' quanto comunicato dal Sindaco di Porto Recanti Roberto Mozzicafreddo nel consueto aggiornamento della situazione Covid (leggi l'articolo) nel comune della riviera maceratese.
"A tutti raccomandiamo la massima prudenza ed il rispetto di tutte le norme, mascherina, distanziamento, non assembramento - sottolinea il primo cittadino - Chi ha sintomi ne parli immediatamente e per telefono, con il proprio medico curante. Nel dubbio o nell'attesa del tampone, restate a casa, possibilmente isolati dagli altri. Insieme a chi ha sintomi, debbono rimanere in casa tutti i membri della famiglia, se conviventi, fino a verifica del tampone o alla guarigione del convivente positivo".
La Giunta Ciarapica, all’indomani dell’ultimo Dpcm del 3 novembre 2020, ha attivato - con Delibera di Giunta n.435 del 5 novembre - un supporto tangibile ai soggetti diversamente abili che - con l’interruzione della didattica in presenza prevista per le scuole secondarie di secondo grado - sono rimasti senza l’aiuto di "assistenti educativi o alla comunicazione".
"È importante, in questo difficile momento, essere accanto ai cittadini e in particolare alle famiglie con figli diversamente abili. Le misure per contenere la diffusione del coronavirus colpiscono tutti in modo indiscriminato ma c’è questa fetta della popolazione che è particolarmente esposta alla tragica situazione che stiamo vivendo. Per questo l’Amministrazione ha subito attivato un sostegno concreto e le famiglie che già dispongono dell’aiuto potranno fin d’ora presentare richiesta per ottenere l’assistenza a casa o on-line". Così l’Assessore al Welfare e all’Istruzione, Barbara Capponi commentando la delibera.
"Civitanova Marche si distingue sempre per velocità e attenzione proprio a partire dalle fasce più deboli e questa opportunità vuole offrire maggiore serenità e sicurezza ai cittadini - ha concluso Capponi -. Un atto dovuto e che va nella direzione di essere vicini a tutti in un periodo di particolare difficoltà. Mi auguro che tutte le famiglie ne facciano richiesta affinché nessuno rimanga indietro".
Il provvedimento consente la possibilità di convertire il Servizio di assistenza dalle aule scolastiche direttamente a casa in presenza o se, ritenuto opportuno vista la situazione pandemica, mediante collegamenti telematici on-line a distanza.
Come specificato nel Dpcm del 3 novembre la variazione delle modalità di erogazione del Servizio è limitata agli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado. La conversione potrà avvenire su richiesta delle famiglie dei soggetti interessati, da inoltrare al competente Servizio S.E.F., mediante la compilazione del modello che sarà reso disponibile in rete sul sito del comune di Civitanova Marche.
Il servizio ‘in parola’ verrà garantito dalla Cooperativa Sociale ‘Il Faro’, aggiudicataria del servizio di assistenza scolastica, alle stesse condizioni economiche per l’Amministrazione, di aggiudicazione dell'appalto e rispettando il monte ore già assegnato a ciascun ragazzo o ragazza destinatario dell'intervento.
Nel caso si verificassero ulteriori evoluzioni della situazione pandemica, su indicazioni delle competenti Istituzioni nazionali o regionali, le medesime modalità di erogazioni dei servizi a distanza o domiciliari potranno essere attuate per tutti gli ordini e gradi scolastici.
A breve sarà pubblicata la delibera sul sito del comune con l’annesso modulo di richiesta.
Il sindaco Sandro Parcaroli e il consigliere con delega alla Sanità Giordano Ripa ripercorrono la successione degli eventi che hanno portato alla chiusura della scuola di Via Pace causa Covid-19:
“Tutto ha avuto origine nella tarda serata di giovedì, dopo aver ricevuto la notizia che un addetto alla mensa della scuola Enrico Fermi di via Pace era risultato positivo al tampone rapido. Venerdì mattina gli altri quattro operatori della mensa sono stati immediatamente allontanati dal servizio e il pasto è stato assicurato mediante il trasporto da altra cucina. Lo stesso pomeriggio questi ultimi operatori sono stati sottoposti a tampone rapido che ha evidenziato la positività di due di essi. A questo punto è stata contattata la Dirigenza del Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica di ASUR Area Vasta 3 per concordare una strategia comune volta a preservare la salute dei bambini e delle loro famiglie oltre che del personale che opera nella scuola.
Si è provveduto, grazie anche alla disponibilità del Servizio ISP, a prenotare il tampone molecolare per lunedì 9 novembre. All’esito dei tamponi il Servizio ISP farà una inchiesta epidemiologica ed in base al rischio valutato deciderà le misure da adottare.
Occorre dire che le mense scolastiche comunali seguono un proprio protocollo che riduce al minimo il contatto tra operatori e bambini. I pasti, infatti, vengono serviti in vassoi multiporzione prima dell’arrivo degli alunni in refettorio e ogni bambino è dotato di una borraccia personale da cui bere l’acqua. La separazione tra il personale di cucina e gli alunni al momento dello sporzionamento del cibo evita contatti diretti ma, com’è evidente, non annulla il rischio.
Per questo motivo, una volta acquisiti tutti gli elementi di valutazione e dopo aver sentito il parere favorevole del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Fermi, si è deciso in via preventiva per il provvedimento cautelativo di sospendere da lunedì (sabato non c’è scuola) l’attività didattica per le scuole che fruiscono del servizio di mensa scolastica, ovvero la scuola d’infanzia Enrico Fermi e la scuola primaria Enrico Fermi.
Siamo ben consci che il provvedimento è fonte di problemi e di disagi per le famiglie, ma abbiamo ritenuto che la tutela della salute avesse la precedenza su tutto. Seguiremo costantemente gli sviluppi della situazione, pronti, se necessario, ad adottare misure restrittive oppure, come speriamo, a revocare quelle già adottate.”
In conclusione il Sindaco non ha prevaricato gli organi sanitari competenti ma, in collaborazione con essi, si è avvalso di una sua precisa prerogativa per tutelare l’interesse primario della salvaguardia della salute dei cittadini di Macerata soprattutto in questo frangente in cui la recrudescenza della pandemia da Covid-19 mostra una forte accelerazione.
Nuovi casi Covid nelle scuole della Provincia maceratese. Questa volta ad essere colpito è l'Istituto Comprensivo "Enrico Fermi" di via Pace a Macerata.
Le attività didattiche in presenza saranno sospese da lunedì 9 novembre fino a sabato 14 novembre 2020 per le classi 1^, 2^, 3^ e 4^ della Scuola Primaria e per le sezioni 1^A e 1^B della Scuola dell’Infanzia, indirizzo Montessori.
Il provvedimento è stato adottato dopo l'emanazione di un ordinanza riferita a sabato 7 novembre del Sindaco Sandro Parcaroli a seguito di alcuni casi di positività al Coronavirus rilevati tra gli operatori scolstici; nell'attesa delle misure che il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR Area Vasta 3 vorrà assumere in merito ai casi indicati nell’ordinanza medesima.
L’innovazione nell’agricoltura porta notevoli benefici. È il caso dell’Istituto Agrario di Macerata dove, sei anni fa è stato realizzato un oliveto a filari con tecnica in Alta Densità, con la varietà Piantone di Mogliano.
Al secondo anno di produzione, questa settimana è stata effettuata una raccolta in continuo con una macchina semovente scavallatrice che permette di ridurre drasticamente i tempi di raccolta. In pratica, un ettaro di terra piantato a olivo viene lavorato in circa 2 ore, contro le 16 del metodo tradizionale. Questo macchinario è entrato nel mondo agricolo in sordina, ma oggi viene ampiamente usato per raccogliere l’uva in tantissime aziende anche del nostro territorio: ora è applicato pure in olivicoltura su questi innovativi impianti di oliveto.
Per impianti ad alta intensità si intendono quelli in cui il numero di piante per ettaro supera le 1000 unità. Tali densità sono state largamente superate in molte specie da frutto e anche per l’olivo si è arrivati a densità di 1600-2200 piante/ha. Il modello è stato pensato per agevolare la raccolta con macchine scavallatrici che lavorano in continuo, quindi le piante devono avere un’altezza massima di circa 2,50 m, tale da consentire il passaggio della macchina.
All’impianto si utilizzano astoni piccoli, 50-60 cm di altezza, assicurati a un tutore che serve a imporre la forma eretta alla pianta. Nei primi due anni le legature sono eseguite più volte durante la stagione per accompagnare correttamente lo sviluppo in altezza dell’asse principale; negli anni successivi le potature sono eseguibili a macchina (topping e hedging), mentre le operazioni manuali sono semplici e volte a mantenere la cima ben isolata ed eliminare le branche che assumono calibri troppo elevati, che potrebbero spezzarsi al passaggio della scavallatrice. Il sistema normalmente necessita di irrigazione o fertirrigazione per il proprio mantenimento, come succede per gli altri fruttiferi allevati in sistemi intensivi.
Questa tecnica innovativa ha portato a una forte espansione dell’olivicoltura mondiale ed è stata adottata su 100.000 ettari in soli dieci anni dalla sua comparsa, con previsione di arrivare a 250.000 nei prossimi anni (Mateu et al., 2008).
L’olivicoltura in Alta Densità non soppianterà di certo quella tradizionale degli impianti specializzati a bassa densità, in quanto non in tutte le aree, esposizioni dei terreni e qualsiasi varietà si adattano a questa forma di allevamento, ma certo allarga le opportunità dell’imprenditore agricolo di fare reddito.
L’IIS “Giuseppe Garibaldi” amplia sempre più il bagaglio tecnico di competenze e di saperi, in modo da favorire i diplomati nell’inserimento nel tessuto imprenditoriale marchigiano, nazionale e internazionale, o per porsi in modo brillante verso l’Università.
Nuovi casi Covid nelle scuole della Provincia di Macerata. Questa volta a chiudere è il plesso "De Amicis" a Macerata.
Il provvedimento, da parte dell'Asur e del sindaco Parcaroli, è stato preso a seguito dei numerosi casi registrati alla scuola primaria, dove cinque classi sono in quarantena.
La didattica a distanza è stata attivata per le classi 1a 2a e 5a, fino al 10 novembre, mentre per le classi 3a e 4a fino all'11 novembre. Sono 65 gli alunni coinvolti.
"Da lunedì 9 novembre fino a sabato 14 novembre 2020 compreso, in via cautelativa, il plesso di Scuola Primaria “Luca Seri” di Mogliano resterà chiuso". Lo comunica la dirigente scolastica dell'Istituto, dottoressa Natascia Cimini.
"Per tutti gli studenti della Scuola Primaria di Mogliano - si legge nella nota ufficiale - sarà attivata la didattica a distanza secondo gli orari trasmessi mediante le rispettive classroom".
Nel plesso sono risultati positivi due insegnanti e un collaboratore scolastico, perciò - in via precauzionale - negli scorsi giorni erano state già poste in quarantena 6 classi su 10. Oggi, la decisione di chiudere la scuola dal 9 novembre prossimo (per una settimana) al fine di sanificare in maniera approfondita tutto l'edificio, ed evitare altri contagi.
"Non possiamo cadere nello schematismo uguale e contrario del 'boicottare la Chiesa dell’Immacolata'. Non abbiamo bisogno di guerre di religione e non bisogna caderne in tentazione". Così il rettore dell'Università di Macerata, Francesco Adornato, si è rivolto con una lettera ai rappresentanti dell'associazione "Officina Universitaria" che ne avevano richiesto una presa di posizione - a nome della comunità studentesca - dopo che la professoressa Unimc Clara Ferranti si è esposta a difesa dei contenuti dell'omelia di Don Andrea Leonesi.
In una missiva indirizzata al loro Rettore i rappresentati di "Officina Universitaria" si dicevano profondamente urtati dalle dichiarazioni della professoressa che "relegano il femminismo ad un semplice capriccio, ignorando il tortuoso percorso di conquista dei diritti che c’è dietro, portando alla luce una visione della società arretrata e patriarcale, travisando le parole dei Testi Sacri per rafforzare l’idea di necessaria sottomissione della donna all’uomo".
"Non solo, con le sue pesanti affermazioni, la docente insulta apertamente gran parte della platea studentesca con tutti i giorni si interfaccia - si leggeva ancora nella lettera - . Come studentesse, come donne e come femministe ci sentiamo offese dalle sue parole, che lasciano trapelare un vero e proprio giudizio nei confronti di quelle che potrebbero benissimo essere le scelte di sue alunne. Parla, inoltre, di “sinistroidi” e definisce “oscurantisti della società civile” tutti quelli che difendono il diritto all’aborto, perché - ricordiamo alla docente - di “diritto” si tratta, al contrario dell’infanticidio, reato con cui lei stabilisce un termine di paragone. Come Officina Universitaria riteniamo che il ruolo del docente non finisca al termine della lezione, ma che esso continui anche fuori dalle mura universitarie".
Di seguito, proponiamo il contenuto integrale della risposta che il rettore Adornato ha inviato agli studenti e alle studentesse:
"Carissime studentesse e carissimi studenti,
Voi ben sapete dell’attenzione e della cura che l’Ateneo e il Rettore rivolgono alla componente studentesca del corpo accademico e quanto costante e fruttuoso sia il nostro dialogo. Un dialogo basato sul rispetto reciproco, anche quando le posizioni si rivelano divergenti. Anzi, abbiamo considerato le differenze un valore su cui fondare e irrobustire il nostro percorso formativo e la nostra crescita durante gli studi universitari.
Comprendo l’esigenza di rappresentare la Vostra opinione in difesa degli ideali di laicità (dello Stato e dell’Università) ed è un bene che lo abbiate fatto anche con passione, con la stessa passione con cui scrivo a Voi, davanti ad un pensiero semplificato e culturalmente fragile in cui noi tutti ci siamo imbattuti.
La supponenza fideistica non aiuta al confronto e, in quanto tale, non richiede né smentite, né prese di posizione. Su quest’ultimo punto, rispetto al precedente episodio svoltosi in un’aula universitaria, è fuori luogo intervenire perché trattasi di una individuale espressione di pensiero, magari oltraggiosa, che va affrontata sul piano culturale.
Non possiamo cadere nello schematismo uguale e contrario del “boicottare la Chiesa dell’Immacolata”.
Non abbiamo bisogno di guerre di religione e non bisogna caderne in tentazione. Abbiamo bisogno di coesione e di fiducia reciproca. L’Università, e l’Ateneo di Macerata in particolare, è un luogo laico per definizione che non sopporta l’oscurantismo, ma lo oltrepassa, illuminandolo di proposizioni culturali inclusive, che, invece dell’altezzosità dogmatistica, ricorrono al dubbio e all’umiltà.
La fede religiosa non va sbandierata con vessilli o spirito crociato, quanto invece deve essere animata dalla comprensione dell’altro e, in questo caso, dalla comprensione di quanto possa essere dolorosa per una donna la scelta di abortire, ancorché la legge lo consenta.
Carissime studentesse e carissimi studenti, capisco la Vostra indignazione e ne sono solidale.
Reagite, però, come raccomandava Tacito: “sine ira et studio”.
Con l'affetto di sempre,
Il Vostro Rettore"
Si è concluso il contest Donaction sul tema "Chi ama dona, chi dona vince”, progetto promosso dalla Regione Marche in collaborazione con varie associazioni di volontariato regionali e finalizzato alla sensibilizzazione dei giovani sul tema della donazione degli organi.
La campagna di formazione, informazione e sensibilizzazione alla pratica della donazione ha coinvolto, nell’anno scolastico 2019/2020, decine di scuole marchigiane, articolando un contest al quale anche il Liceo Leopardi di Macerata ha aderito.
Quattro le sezioni: testo giornalistico; spot video; arti figurative;cibo come riuso e salute (riservato agli Alberghieri).
Il Liceo maceratese ha trionfato nella sezione “articoli/testi giornalistici”: Alessandro Leonori, Leonardo Fenni e Alice Giglioni, iscritti al I liceo (terzo anno) sez. C ed attualmente frequentanti il quarto, sono risultati i tre vincitori, aggiudicandosi, rispettivamente, i primi tre posti della classifica.
Il liceo Leopardi si è anche aggiudicato il primo premio per il numero complessivo degli elaborati prodotti.
La Commissione di valutazione era composta dalla giornalista Eleonora Dottori, da Rino Santomo, da Giancarlo Faillaci, da Giovanna Salvoni, da Chiara Costantini, da Franco Stazio e dalla studentessa Maria Sbaffo.
“Questo concorso ha sicuramente una valenza che esula dai premi – commenta Annamaria Marcantonelli, dirigente scolastica dell'istituto – e che sensibilizza i giovani su delle tematiche fondamentali per la convivenza pacifica, soprattutto in una società come quella odierna in cui l’egoismo, molto spesso, detta le sue regole. Per il nostro liceo vale di sicuro anche il risultato della premiazione, perché testimonia della bontà della nostra didattica e della qualità dei nostri insegnanti. Ma resto convinta che la maggiore bontà risieda nell’aver operato per far conoscere ed apprezzare ai ragazzi le peculiarità della donazione volontaria: è un aspetto della nostra esistenza che può favorire tante situazioni drammatiche, tenendo in vita moltissimi esseri umani: proprio questa carità ci rende migliori e importanti”.
L’insegnante che ha curato l’organizzazione per la partecipazione al concorso è stato Alessandro Farinelli: "Siamo particolarmente felici di questo riconoscimento che ha avuto neppure troppo tempo per essere diffuso adeguatamente, poiché la scadenza delle domande è avvenuta in piena situazione di DAD, nel secondo quadrimestre del trascorso anno scolastico. Io voglio, però, ringraziare gli studenti che hanno partecipato poiché hanno dato prova di grande impegno, di serietà, di bravura e di sensibilità: tutte qualità che nella loro vita, e anche da adulti quindi, saranno di grandissima importanza. Donare è e resterà sempre un atto vittorioso!”
Un nuovo caso di positivà al Covid-19 fra gli studenti della scuola secondaria Annibal Caro di Civitanova Marche. A comunicarlo è il dirigente scolastico Maurizio Armandini, a seguito della segnalazione ufficiale pervenuta dal Dipartimento di Prevenzione Territoriale dell'Asur.
Gli studenti della classe coinvolta si trovano tutti in quarantena preventiva dal 5 novembre sino al 14 novembre.
"Le famiglie interessate sono state tutte informate telefonicamente e hanno ricevuto via email le informazioni sui protocolli da seguire per la gestione dell’emergenza. Per le altre classi dell’Istituto le lezioni si svolgeranno regolarmente" ha aggiunto il preside.
A seguito di ulteriori casi di positività riscontrati, anche per altre due classi dell'Istituto Comprensivo "Giovanni XXIII" di Mogliano viene attivata da oggi, 6 novembre, la didattica a distanza. Si tratta della classe II A della Scuola Primaria di Petriolo e della classe III B della Scuola Primaria di Mogliano.
Dal 4 novembre e sino al 7 novembre si troverà in quarantena anche la classe VA della Scuola Primaria "Madre Teresa di Calcutta" di Montelupone. L'isolamento domiciliare è stato previsto sia per gli alunni che per i docenti. Una disposizione che il sindaco Rolando Pecora ha commentato come "il risultato della costante vigilanza esercitata sulle nostre scuole".
E' bufera nelle Marche sul messaggio agli studenti del direttore dell'Ufficio Scolastico regionale Marco Ugo Filisetti per il 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze armate. Una comunicazione che molti hanno inteso più come una chiamata alle armi, che un omaggio ai caduti della Grande Guerra.
"Una gioventù che andò al fronte e là vi rimase - scrive il direttore dell'Usr -. Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire: 'Io c'ero'". Poi una citazione di Gentile e infine "per questo ricordando i loro nomi sentiamo rispondere, come nelle trincee all'appello serale del comandante: presente (tutto maiuscolo, ndr)".
L'ex segretario della Fim Cisl Marco Bentivogli ha girato il messaggio al ministro Azzolina. Il Garante dei diritti delle Marche Andrea Nobili suggerisce a Filisetti la lettura di "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu, "per non dimenticare l'idiozia e la brutalità della guerra. A questi ragazzi va il nostro ricordo e la nostra gratitudine".
Critiche dall'Anpi, mentre l'onorevole Fratoianni (Leu), annuncia un'interrogazione parlamentare in cui ne chiede il licenziamento: "Un tono e delle parole che stonano con un’istituzione del sistema formativo del nostro Pese, forse più adatte ad un raduno dei reduci degli Arditi o della Msvn, non certo a dei ragazzi del 3º millennio. Si dimostra ancora una volta che per occupare dignitosamente posti dirigenziali dello Stato non basta avere il solo merito di aver frequentato riunioni leghiste o essere vicino a ministri della destra".
Dura anche la presa di posizione del professore ordinario di storia contemporanea dell'Università di Macerata, Angelo Veltrone: "Nel 2018, in un incontro in una scuola a cent’anni dalla fine della Grande guerra, e per ricordare gli ex studenti morti in combattimento, avevo infatti assistito a una scena surreale - racconta in un post pubblicato sui social -. Il primo intervento previsto è proprio quello del dott. Felisetti. Si alza, va al microfono e legge, uno a uno, i nomi dei caduti. A ogni nome, fa seguire il grido: «Presente!». Poi torna al suo posto, senza aggiungere null’altro. Rimango senza parole"
"Con mia enorme sorpresa, ho appena assistito alla messa in scena del tipico appello che apriva le riunioni dei gruppi fascisti (anche se ora nel messaggio il richiamo sembra essere a D'Annunzio) Tocca a me. Ricordo agli studenti che quella guerra è stata espressione anche di idealità, ha svolto sì un ruolo importante nella nostra storia, ma che ogni retorica della "bella morte" è del tutto fuori luogo - scrive ancora Veltrone -. Otto Dix, il grande pittore tedesco, combattente anche lui, ha trovato le parole giuste per descrivere la realtà bellica: «Pidocchi, ratti, reticoli, pulci, granate, bombe, fossi, cadaveri, sangue, grappa, topi, gatti, gas, cannoni, sporco, pallottole, mortai, fuoco, acciaio, questa è la guerra!», ha scritto. Difficile, credo, augurare a un ventenne di affrontare quell’inferno. Per unire il Paese, ci sono – e c’erano allora - altre strade, altre possibilità diverse dalla guerra. E comunque ci dobbiamo avvicinare al passato con rispetto, per comprenderlo dall’interno, per entrare il più possibile negli occhi e nella mente dei suoi protagonisti; non per esaltarlo con facile e dubbia retorica a posteriori. Naturalmente, mi sono sentito rimproverato di aver rovinato tutto… Dispiace profondamente che tutto questo venga da chi ricopre un incarico così importante".
Ecco la comunicazione inviata il 4 novembre agli studenti marchigiani dal direttore generale dell'Ufficio scolastico delle Marche Marco Ugo Filisetti:
L’Istituto Alberghiero di Cingoli riaprirà, ancora le porte ai visitatori, con ingressi contingentati e nel rispetto delle misure anti Covid , e con delle iniziative dedicate all’informazione e all’orientamento per gli studenti che vogliono affrontare il percorso di formazione nell’ Istituto e per conoscere gli studenti già iscritti, dialogare con loro e avere tante utili informazioni sulla scuola, unica scuola alberghiera presente nella provincia di Macerata.
Per visitare la scuola è necessario prendere un appuntamento ed è per questo che è stato attivato numero dedicato esclusivamente all’ attività di orientamento 3318592450 .
La scuola riceverà le famiglie solo su appuntamento domenica 22 novembre , domenica 29 novembre , domenica 13 dicembre e nel mese di gennaio le domeniche 10, 17 e 24 sempre dalle 15 e 30 alle 19. Per qualsiasi informazione basta seguire le pagine Facebook e Instagram "Alberghiero Cingoli" e al sito www.ipseoavarnelli.edu.it per essere aggiornato su eventuali comunicazioni in vista dei prossimi DPCM.
In queste occasioni ci si potrà rendere conto di quanto l’Istituto alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, rappresenti una realtà privilegiata di educazione alla professionalità in quanto si prefigge di aiutare i giovani nel processo di formazione della propria identità, offrendo una vasta scelta di indirizzi professionalizzanti inerenti i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera, quali: Cucina, Sala e Vendita, Accoglienza turistica, Produzioni dolciarie artigianali e industriali, senza dimenticare l’indirizzo di studi per “Operatore dei servizi di promozione dello sport, del benessere e del tempo libero” di recente attivazione e di notevole successo.
Una realtà didattica aperta al territorio, attenta alle problematiche e ai bisogni formativi della Comunità, allo sviluppo coerente di conoscenze, abilità e competenze professionali che gli alunni devono possedere al termine del percorso di studio, un percorso volto a coniugare la piena integrazione tra l’ istruzione generale e cultura professionale (differentemente dai corsi professionali o dalle scuole di recupero anni) per creare e favorire lo sviluppo di interessi e valori di alto profilo umano e fornire l’acquisizione di abilità flessibili e trasversali che rendano più agevole l’introduzione nel mondo del lavoro o la prosecuzione degli studi universitari, opzione che sempre più frequentemente gli studenti scelgono.
Il Piano dell’Offerta Formativa è fortemente orientato verso gli obiettivi della promozione dell’autostima degli alunni, della salute e del benessere di tutte le persone che lavorano nella scuola, della collaborazione con le famiglie e con le strutture territoriali.
L’attività formativa viene sviluppata anche attraverso la programmazione di manifestazioni ed esercitazioni speciali, oltre alla presenza, quando finirà l’ emergenza sanitaria , di un vero e proprio ristorante didattico aperto al pubblico tre giorni a settimana.
Queste attività offrono agli studenti occasioni privilegiate di apprendimento tramite il contatto con persone esterne alla scuola e con situazioni reali di lavoro i cui rapporti sono estremamente curati attraverso lo svolgimento di stage e attività di alternanza scuola-lavoro presso le più importanti strutture ristorative e alberghiere di tutto il territorio regionale e nazionale, con l’organizzazione di periodi di lavoro all’estero, ad esempio in Spagna, in Francia, in Australia, a Malta (anche per facilitare l’apprendimento delle lingue straniere) non solo per gli alunni ma anche per i docenti.
"Tutte le scelte didattiche e formative dell’ Istituto – sottolinea la Dirigente scolastica Antonella Canova- saranno portate avanti come sempre è stato fatto e saranno sempre più potenziate, con il fine di raggiungere l’ alto livello di istruzione professionale e culturale che contraddistingue gli alunni dell’ Istituto Alberghiero di Cingoli, per i quali rimane sempre più semplice il collocamento nel mondo del lavoro. Questo avviene perché la nostra scuola - conclude la Dirigente - coglie sempre le opportunità offerte dal territorio in termini di proposte di lavoro, di associazione, di cooperazione, collaborando con i ristoratori e i gestori di alberghi per incentivare le richieste di soggiorno e fruizione per le loro strutture, promuovendo un interscambio reale di informazioni con imprese e figure professionali nell’ambito del turismo, dell’agricoltura, dell’ambiente e delle nuove tecnologie.”