Sanità

Saltamartini, attacco frontale ai no vax: “Il vaccino non è obbligatorio, ma saranno isolati”

Saltamartini, attacco frontale ai no vax: “Il vaccino non è obbligatorio, ma saranno isolati”

Con l’aumento dei contagi, il problema delle classi scolastiche in quarantena, l’irriducibilità dei no vax più accaniti e l’avvio di una nuova campagna di sensibilizzazione, la Regione Marche si appresta a vivere un Natale tutt’altro che sereno. Su queste tematiche e su come fronteggiare la grana dei contrari al vaccino, è intervenuto ai microfoni di Picchio News l’Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini (Lega). I casi di covid sono arrivati a 753 in 24 ore, il tasso d’incidenza a 263,88. In 7 giorni 3.869 nuovi contagi e incidenza settimanale di 255,77. Cosa sta funzionando e cosa no nella gestione della pandemia nelle Marche, in questo momento? Stiamo incentivando alla vaccinazione il più possibile. La nostra Regione è stata la prima in Italia a predisporre le strutture pubbliche adatte allo scopo. Inoltre, consideriamo anche le cure con gli anticorpi monoclonali: il Covid può effettivamente essere curato, perché abbiamo già sottoposto a trattamento alcune persone, tra le quali ci sono anche quelle  immunodepresse, che sono guarite. Dal punto di vista pratico state facendo tanto. Rispetto a quello comunicativo, invece, pensate sia stato fatto abbastanza? Dalla mattina alla sera siamo bombardati di informazioni. Ritengo non esista una verità assoluta, e che ogni cittadino sia in grado di prendere e valutare le informazioni che gli arrivano. Io non condivido certe scelte, perché non si tratta semplicemente di libertà d’opinione, ma del suo corollario fondamentale costituito dalla formazione e dalla preparazione del singolo individuo. Però bisogna fare i conti col fatto che una tale mole di informazioni ha generato una sorta di isteria di massa.Più che altro si sono formate due correnti di pensiero: una maggioranza che ha fiducia nella scienza e non crede alle teorie complottiste, e una minoranza ancora scettica. Noi puntiamo a dare un contributo attraverso le testimonianze dirette delle persone. Ad oggi, il 35% delle persone vaccinate si sono comunque ammalate e sono finite nelle aree mediche, ma non in terapia intensiva se non per gravi patologie. E nell’ultimo anno i decessi sono calati sensibilmente. Quindi, il vaccino funziona.  Tralasciando la chiave politica e le testimonianze dirette delle persone, il nodo rimane la fiducia nella Sanità. Come pensate di lavorare su questo? La fiducia è una scienza, non c’è alternativa: o ti vaccini oppure no. Può essere fatto qualcosa in più per convincere gli ultimi irriducibili no vax? Io ritengo che sbaglino, che commettano un errore gravissimo. Ma allo stesso tempo ritengo che abbiano il diritto di pensarla come vogliono. Lei crede che il dialogo sia fondamentale? La questione si lega alla politica sanitaria. Io condivido la scelta incoercibile dell’Italia rispetto ad altri paesi dove c'è l'obbligo. Ma bisogna tener conto anche dell’evoluzione del virus, per cui - come dissi già un anno fa - occorre vaccinare soprattutto i Paesi del Terzo Mondo. Un obbiettivo che dovrebbe essere comune a quello del resto d'Europa, e che non costerebbe alcuno sforzo economico. Dobbiamo ricordarci che l’Italia è la prima porta verso l’Africa, e quindi abbiamo un interesse maggiore.  Questo prevede anche una politica dei flussi migratori adeguata allo scopo? Di base, abbiamo bisogno di colmare alcune prestazioni professionali che nel nostro Paese nessuno vuole più svolgere - cameriere, lavapiatti, bracciante, operaio edile ecc. Serve un confronto con le varie imprese, per poi autorizzare l’ingresso di chi vuole venire a lavorare qui da noi. Non va più bene la scusa dell’asilo politico. È un dato oggettivo: metà della popolazione carceraria in Italia è composta da extracomunitari. Cosa pensate di fare adesso per sensibilizzare al vaccino sia il corpo scolastico sia le famiglie con i propri figli? Continueremo ad andare in giro per le piazze con i medici pensionati che abbiamo scelto, e che daranno tutte le informazioni del caso. Perché un conto è sentir parlare il primario di turno invitato a un talk televisivo, un altro è parlare personalmente con un medico. Noi crediamo che il rapporto umano faccia molto la differenza. Un'ultima battuta sulle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dalla deputata PD, Alessia Morani. Le verifiche sui 250 posti letto negli ospedali delle Marche sono state fatte dal Ministero della Sanità prima ancora che la Morani facesse le sue dichiarazioni. La colpa della carenza di personale medico demanda tutta la responsabilità ai precedenti anni di governo.

17/12/2021 11:00
Covid, le Marche sono destinate alla zona gialla: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, le Marche sono destinate alla zona gialla: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentrovati alla mia consueta rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. I contagi, nel corso della scorsa settimana, sembrano aver rallentato la loro crescita sebbene la concomitanza con un giorno di festa (l'8 dicembre ndr) ha comportato l'effettuazione di un minor numero di tamponi. Tuttavia, i primi giorni di questa settimana non sembrano molto incoraggianti. D'altronde, con l'arrivo della variante Omicron, i contagi saranno - probabilmente - inarrestabili. Le grandezze ospedaliere stanno crescendo ad un ritmo del 15%: un trend destinato a portare al cambiamento di colore la gran parte delle regioni.  Guardando nel dettaglio, le Marche hanno superato la soglia del 15% dei posti letto occupati in area medica da pazienti Covid, l'unico dei tre parametri che ancora consentiva di restare in zona bianca (leggi qui): salvo un netto miglioramento dei ricoveri si andrà verso la zona gialla che, se non scatterà entro il 20 dicembre, quasi certamente entrerà in vigore il 27dicembre. Oltre alle Marche, sono a rischio di cambio colore: Lazio, Lombardia , Liguria, Trento, Emilia-Romagna, Veneto. La maglia nera rimane, invece, alla provincia autonoma di Bolzano. Riguardo alla variante Omicron, quello che per ora siamo riusciti a capire, è come sia meno aggressiva ma estremamente più contagiosa - alcuni stimano anche 10 volte - rispetto alla variante Delta. In Sud Africa, sebbene i contagi siano centuplicati, i decessi rimangono stabili: nel paese è stato registrato un rapporto positivi/tamponi del 35%, probabilmente, sono stati rilevati soltanto 1/3 o 1/4 dei casi reali. Gli esperti stanno ipotizzando due scenari: un'apocalisse virale a causa della super trasmissibilità, con ospedali al collasso; oppure, vista la minor aggressività della variante Omicron, l'insorgenza di una forma influenzale globale che comporterebbe la diminuzione della permanenza negli ospedali.   

16/12/2021 19:53
Tumore al seno, arriva nelle Marche il test genomico per evitare chemioterapie inutili: sarà gratuito

Tumore al seno, arriva nelle Marche il test genomico per evitare chemioterapie inutili: sarà gratuito

Un test genomico da eseguire su pazienti affette da carcinoma invasivo della mammella per capire se si può trarre beneficio dalla chemioterapia, in modo da non sottoporre le donne ad un trattamento invasivo dal quale non trarrebbero vantaggi, mettendole, anzi, a rischio di effetti tossici. "L’impiego dei test genomici permette di individuare con maggiore precisione la possibilità di recidiva e rappresenta un prezioso supporto per la scelta della terapia più efficace. È l’ultima frontiera della medicina che si occupa del trattamento del tumore al seno" spiega l'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.  Il Decreto Ministeriale del 18 maggio 2021 definisce le modalità organizzative per l’erogazione del test genomico e stabilisce per le Marche un finanziamento di 485.709 euro: potranno essere sottoposte al test pazienti con carcinoma invasivo della mammella in stadio precoce che rispondono a specifiche caratteristiche. La richiesta dei test genomici, effettuati sul campione di tessuto tumorale asportato con resezione chirurgica, deve essere eseguita dallo specialista del centro multidisciplinare di senologia (breast unit) che ha in cura la paziente. D’altro canto, evidenze scientifiche degli ultimi anni hanno dimostrato che il 70% dei carcinomi mammari andrebbero trattati preferibilmente con terapia ormonale; i test genomici rappresentano un valido ulteriore strumento per la decisione terapeutica e potrebbero comportare, nei prossimi anni, una riduzione dal 50 al 75% del ricorso alla chemioterapia. Il Decreto di Maggio è stato iscritto in Gazzetta Ufficiale a luglio, ed è stato recepito con Delibera regionale a settembre. La prima rata di finanziamento, pari al 50%, è stata erogata a fine novembre. Entro fine anno verranno comunicate le modalità di rendicontazione per l’utilizzo del fondo messo a disposizione dal Ministero.  I test potranno essere erogati, secondo le modalità e i criteri previsti dal Decreto, senza oneri a carico dei cittadini, indipendentemente dall’appartenenza di genere. “Oltre a evitare sofferenze fisiche e psichiche – ha affermato l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -  questo screening potrebbe alleggerire il carico anche economico del sistema sanitario, con meno farmaci e sale ospedaliere occupate inutilmente. Una donna su 9 – ha concluso-  nel corso della vita sviluppa un cancro al seno".   

16/12/2021 15:59
Covid Marche, boom di casi in un giorno: sono 753, impennata anche nell'incidenza delle infezioni

Covid Marche, boom di casi in un giorno: sono 753, impennata anche nell'incidenza delle infezioni

Altro record di contagi da coronavirus rilevati in un giorno nelle Marche: 753 casi per un'incidenza su 100mila abitanti che schizza da 226,72 di ieri all'attuale 263,88. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. In una settimana nella regione si sono registrati 3.869 casi positivi (ben oltre 500 al giorno di media) per un'incidenza di 255,77 che pone le Marche al nono posto tra le regioni e province autonome italiane con più contagi. Tra i positivi, fa sapere la Regione, l'incidenza su 100mila abitanti è di 33,51 tra i vaccinati e 95,29 tra i non vaccinati. Sul fronte vaccini si sono finora registrate 214.501 prenotazioni per la terza dose anti-Covid. Per quanto riguarda i contagi sono due le province marchigiane con oltre 200 casi in un giorno: Ancona (233) e Pesaro Urbino (201); sono seguite da Fermo (105), Macerata (104), Ascoli Piceno (77) mentre altri 33 casi riguardano persone provenienti da fuori regione. I sintomatici sono 174; i casi comprendono anche 197 contatti stretti di positivi, 214 contatti domestici, 24 in ambiente scolastico/formativo, 6 in setting lavorativo, 11 in ambiente di vita/socialità; su 116 contagi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Sono 191 i casi di positività tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni ma i picchi si registrano tra persone nella fascia 25-44 anni (183) e 45-59 anni (177). I tamponi eseguiti sono 7.410 tra cui 4.257 nel percorso di screening diagnostico e 3.153 nel percorso guariti (17,7% positivi), oltre a 1.971 test antigenici (260). Quanto alla 'saturazione' di posti letto occupati da pazienti Covid le Marche, con 35 degenti in terapia intensiva, raggiungono un tasso di 23,80 sul milione di abitanti (quinta regione in Italia dopo le province autonome di Trento, Bolzano, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia). Aumentano anche i ricoveri Area Medica, dove sono presenti 151 pazienti (+9 rispetto a ieri). L'incidenza di degenti in Intensiva per 100mila abitanti è di 0,64 tra i vaccinati e 5,46 tra i non vaccinati. Si sono,purtroppo, anche registrati tre decessi correlati al coronavirus: un 95enne di San Lorenzo in Campo spirato presso l'Rsa Galantara, una 77enne di Grottazzolina che ha perso la vita in casa e una 83enne di Osimo che è scomparsa presso l'Inrca di Ancona. 

16/12/2021 11:39
Marche, clown e pet therapy per le vaccinazioni anti Covid dei bambini: quasi 1.300 prenotazioni

Marche, clown e pet therapy per le vaccinazioni anti Covid dei bambini: quasi 1.300 prenotazioni

Sono state 1.280 le prenotazioni per i vaccini anti covid in età pediatrica, registrate nelle Marche a cinque ore dall'apertura degli appuntamenti per la fascia d'età 5-11 anni. La somministrazione comincerà in ordine sparso; in alcune strutture da domani, in altre nei prossimi giorni, ad orari differenziati. Sono 13 i punti vaccinali 'dedicati' ai piccoli (in provincia di Macerata sono attivi i distretti Sanitari di Macerata e Civitanova) e alcune strutture si stanno attrezzando con clown dottori, amici a 4 zampe e varie attività per alleggerire l'ansia e aiutare i bambini a trascorrere il tempo dopo il vaccino. Il Punto Vaccinale Ospedaliero di Muraglia (Pesaro) dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord, si animerà con la presenza dei clown-dottori dell'Associazione T'Immagini Onlus, da anni presenti nei reparti di Pediatria del nosocomio. Previsti giochi, racconti e attività di intrattenimento. Le vaccinazioni verranno effettuate venerdì e sabato dalle 13 alle 15. All'Ospedale di Urbino a partecipare alle sedute vaccinali sarà l'Accademia della Risata il cui responsabile è uno psicologo del nosocomio. L'orario osservato sarà 14-19, nei giorni 16, 17, 18, 20, 21, 23, 27, 28 dicembre, per poi riprendere dai primi giorni di gennaio 2022. Il pediatrico Salesi di Ancona si attiverà da mercoledì 22 dicembre e poi il 29, dal nuovo anno poi tutti i venerdì dalle 15 alle 19 per i bambini in carico presso la struttura, cioè i fragili: volontari e animatori, travestiti da clown, e gli animali normalmente utilizzati per la pet terapy terranno compagnia ai bambini, con musica e racconti grazie alla collaborazione della Fondazioni Salesi, dell'Associazione Patronesse e dalle altre associazioni attive. "Queste sono solo alcune delle iniziative che verranno messe in campo per supportare i bambini nel momento mai piacevole della vaccinazione - ha detto l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. Nel tempo ne verranno organizzate diverse in tutti i punti vaccinali. È bene ricordare che il virus in questo momento corre anche tra i più piccoli: la cosa migliore è affidarsi al consiglio dei pediatri". 

16/12/2021 10:17
Vaccino obbligatorio per docenti e Ata: la copertura c’è, ma rimangono ancora i no vax

Vaccino obbligatorio per docenti e Ata: la copertura c’è, ma rimangono ancora i no vax

Ad oggi risultano essere 800 gli operatori scolastici nella Regione Marche che non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose - alcuni esentati per ragioni di salute – per un totale di 34.215 individui. In linea generale, è stata riscontrata finora una copertura superiore al 97%, dimostrando l’alta adesione del settore alla campagna vaccinale. Ma persiste la questione relativa al corpo docenti impegnato nelle scuole Primarie e dell’Infanzia, strettamente legato al problema cronico delle supplenze. A quest’ultimo poi segue il caso dei docenti no vax, molti dei quali continuano a ricorrere ad aspettative e ferie pur di aggirare l’obbligo, da oggi imposto secondo le ultime direttive del Governo Draghi (in osservanza del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 1721). Sono questi gli argomenti principali affrontati ieri in conferenza dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti insieme ai dirigenti dei vari presidi scolastici sparsi sul territorio marchigiano, invitando nelle prossime settimane (sebbene non in chiave ufficiale) a mantenere il riserbo rispetto ad ogni tipo di dichiarazione in materia di vaccini. Ad essere state chiarite, invece, sono state le modalità d’azione che tutti saranno tenuti ad osservare per scongiurare i possibili rischi. Tra i più importanti, quello di servirsi del Sistema Informativo dell’Istruzione insieme alla Piattaforma Nazionale Digital Green Certificate, in modo da verificare quotidianamente lo stato vaccinale del personale docente e ATA a tempo indeterminato e determinato in servizio presso ogni singola Istituzione scolastica statale. A questo si aggiungerà anche un sistema di alert che permetterà di conoscere in maniera automatica tutte le variazioni dello stato di vaccinazione del personale scolastico in servizio. “Lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge nella Circolare del 14 dicembre firmata da Stefano Versari, Capo Dipartimento Miur – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da 600 a 1.500 euro”. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a 1000 euro. La regola generale, inoltre, concede al personale scolastico di continuare a svolgere la propria attività, ma solo entro il termine dei 5 giorni utili a mettersi in regola con il super green pass (esibendo fintanto il regolare certificato verde di base, ottenuto anche con il tampone). Per i non immunizzati si procederà, invece alla sospensione, previa disponibilità di figure sostitutive; chi non potrà vaccinarsi per motivi di salute sarà altresì impiegato in altra mansione che non preveda la presenza in classe. Ai docenti no vax, in ultimo, la pena sarà la sospensione dal lavoro senza stipendio. Sul piano strettamente locale, quindi, i dirigenti scolastici sono rimessi alle indicazioni dell’Ufficio scolastico regionale, continuando pertanto a monitorare in prima persona – insieme al Servizio Sanitario – lo stato di incidenza del Covid nelle proprie strutture e il conseguente tracciamento. Un modus operandi che, in tempi di minore impatto virale, risulta essere efficace, ma che smette di esserlo nel momento di una risalita dei contagi. Dagli ultimi aggiornamenti, sono 271 le classi in quarantena, evidenziando un’incidenza pandemica del 2%. E quindi anche un alto tasso di studenti vaccinati.

15/12/2021 15:50
Scuola e obbligo vaccinale, bocche cucite di presidi e docenti: "Non possiamo parlare"

Scuola e obbligo vaccinale, bocche cucite di presidi e docenti: "Non possiamo parlare"

Con la curva dei contagi in costante aumento e che ha interessato soprattutto negli ultimi mesi anche le scuole, si è reso necessario intervenire anche in questo senso sul fronte vaccinazione. Da oggi è entrato in vigore ufficialmente l'obbligo per i docenti e ATA, sebbene i dubbi e le perplessità rimangano per i presidi e i responsabili delle strutture scolastiche. La situazione risulta per molti delicata da affrontare in termini di osservanza delle norme - qualcuno ha dimostrato maggiore capacità di gestione rispetto ad altri - soprattutto in virtù dell'azione sinergica che dovrebbe coinvolgere personale docente e quello sanitario per il corretto monitoraggio dei casi e delle effettive somministrazioni. Non è un caso che i presidi di alcune scuole di Macerata (come il Liceo Ginnasio Giacomo Leopardi o il Liceo Linguistico Matteo Ricci) preferiscano trincerarsi dietro il silenzio per timore di rilasciare testimonianze inesatte, per le quali non basta unicamente essere consapevoli dell'esercizio delle proprie funzioni, ma anche dell'efficacia comunicativa che dai piani più alti (Ministero della Salute e Ministero dell'Istruzione) dovrebbe fornire una base di appoggio sicura sopra la quale potersi muovere senza correre il rischio di spiacevoli ritorsioni. Molte sono le responsabilità delegate ai docenti - oltre a quello di rispettare i tempi di vaccinazione, che si tratti del primo ciclo o della terza dose - che finiscono col restare in attesa di disposizioni certe che non sembrano arrivare mai del tutto. E di conseguenza ci si protegge dal rischio di segnalazioni, quarantene e dubbi di varia natura con l'unico mezzo possibile: il silenzio. Continuando, in questo senso, a procedere come si è fatto nell'ultimo anno - a partire dagli ultimi aggiornamenti in materia - e sperando di avere abbastanza attenzione e fortuna utili a non costituire mai un precedente negativo.

15/12/2021 11:30
Santo Stefano, non si ferma la protesta dei lavoratori: riconsegnato panettone all'azienda

Santo Stefano, non si ferma la protesta dei lavoratori: riconsegnato panettone all'azienda

POTENZA PICENA - “Spettabile Amministratore delegato, spettabile direzione risorse umane, l'approssimarsi delle festività natalizie coincide, come d'abitudine, con il vostro regalo natalizio, un panettone, che oggi vi restituiamo insieme a questa lettera nella quale cercheremo di spiegare i motivi di una scelta così netta”. Inizia così la lettera missiva scritta dai  lavoratori del gruppo Kos Care Santo Stefano, in protesta da giorni per il mancato rinnovo del contratto, i quali hanno scelto,ora, di restituirere all’azienda il tradizionale pacco dono natalizio. “Siamo consapevoli di compiere un gesto simbolicamente forte – continuano nella lettera inviati ai dirigenti del Santo Stefano -  perciò cercheremo di contestualizzarlo compiutamente affinché possa essere meglio compreso.  L'autenticità dell'atto di regalare qualcosa consiste nel manifestare attenzione, rispetto, gratitudine e affetto alla persona a cui è destinato il regalo. Ciò premesso, abbiamo più motivi per ritenere che non vi sia alcunché di autentico nel vostro regalo perché nel trattamento che ci riservate quotidianamente non c'è nulla di quanto sopra. Non c'è attenzione da parte vostra nelle richieste che vi facciamo. Da anni avete orientato la gestione del personale su modalità anacronistiche da “padroni”. Il vostro è un no incondizionato ad ogni richiesta che presenti elementi discordanti con la vostra continua ricerca di profitto. Ne è un esempio quanto accaduto tra settembre e ottobre di quest'anno. Cgil, Cisl e Uil (ci hanno provato, va detto) vi hanno portato semplici richieste di revisione dei turni che avete imposto. Poi, consci della vostra irremovibilità, vi hanno chiesto di sospenderne per qualche mese l'applicazione ma voi avete tirato dritto, peggiorando la qualità della nostra vita e diminuendo l'assistenza ai degenti.  Vi abbiamo anche scritto una lettera, a firma di più di 270 lavoratori. E non ci avete nemmeno degnato di una risposta. Riguardo al rispetto che quotidianamente ci dimostrate, basterà ricordarvi che ci avete frammentato in una “Babele contrattuale”: chi prende lo stesso stipendio da 14 anni e chi, a parità di mansioni svolte, percepisce un salario nettamente inferiore. Inoltre, a titolo gratuito, ci fate lavorare due ore in più ogni settimana dal 2013. Voi dite che applicate i contratti. Allora perché avete scelto proprio questo contratto? Potevate applicarne un altro, o potevate scegliere di non applicare lo scempio della variante (si, è come un virus) Aris-2012. Potevate decidere di corrispondere adeguamenti salari a tutti i lavoratori, e non solo agli infermieri che (giustamente) scappavano via quando si vedevano accreditare 1300 euro al mese per un lavoro che comporta enormi sacrifici sul piano fisico ed emotivo. Nessuna legge ve lo vieta. Dite che di queste cose si parla ai tavoli e non in “semplici manifestazioni”. Ma di quali tavoli parlate? – domandano i lavoratori - .  Di quello nazionale? Ovvero di quello in cui chi vi rappresenta (Aris) ha già fatto sapere che, vista la situazione finanziariamente compromessa di diverse regioni, bisognerà aspettare (e molto) per un nuovo ccnl? O forse parlate di quello regionale in cui, sempre per bocca di Aris, avete già fatto sapere che non sborserete neanche un euro? Oppure parlate di quello aziendale? Quello in cui non fate sedere chi rappresenta la metà dei lavoratori sindacalizzati? Già, dimenticavamo, per voi siamo incapaci di prendere iniziative. Figuriamoci se siamo all'altezza di sederci ad un tavolo con voi. Per non parlare poi dei carichi di lavoro, problema che da sempre viene sottoposto alla vostra attenzione ma che per voi non esiste. Ecco, provateci voi a sentirvi rispettati sulla base di quanto detto. Da ultimo il vostro affetto, che assaggiamo nelle contestazioni disciplinari in cui costantemente agitate come una mazza al vento la parte dell'art. 37 in cui si parla di solidarietà umana (ma voi pensate davvero di averne più di noi?). Siete soliti giudicare i lavoratori in maniera inflessibile ma fate lo stesso quando giudicate la bontà delle vostre scelte? Quanto detto finora ci porta ad una sola conclusione: il vostro regalo non ha appunto nulla di autentico ma è solo una messinscena nella quale ci chiedete di recitare il ruolo della comparsa che, sorriso sulle labbra, riceve quanto da voi dato. Noi quest'anno non reciteremo questa parte”.    

15/12/2021 10:34
San Severino, l'Avis celebra il 2021 sfiorando le 1000 donazioni: 53 i nuovi volontari

San Severino, l'Avis celebra il 2021 sfiorando le 1000 donazioni: 53 i nuovi volontari

Tradizionale incontro per lo scambio di auguri, con consegna del pacco natalizio ai donatori attivi, per l’Avis settempedana. La sezione di San Severino Marche dell’associazione volontari italiani sangue, quest’anno ha sfiorato quota mille donazioni con un incremento di ben 53 nuovi donatori, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria da Covid-19. Un traguardo importante salutato con soddisfazione dal presidente del sodalizio, Anelido Appignanesi, nel corso dell’annuale incontro svoltosi al teatro Italia alla presenza del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, del presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, e dei membri del direttivo Avis. Toccante il momento in cui sono stati ricordati alcuni donatori scomparsi durante il 2021: Gianna Orsini, Dino Molinari e Primo Bravi. Ai loro familiari è stata consegnata una targa ricordo. Il nuovo anno si aprirà, anche in questo caso come tradizione vuole, con le pagine del nuovo calendario, in distribuzione questi giorni, che l’Avis ha realizzato grazie al concorso “Progetto giovani”, giunto alla 24esima edizione. I ragazzi delle scuole primarie cittadine hanno realizzato tanti disegni sul tema “Donare sangue è un grande atto di umanità e generosità” che arricchiscono e colorano le pagine dei dodici mesi del 2022.  

14/12/2021 18:59
Covid, parte il 16 dicembre  la vaccinazione per i bambini da 5 a 11 anni

Covid, parte il 16 dicembre la vaccinazione per i bambini da 5 a 11 anni

Sarà possibile da domani 15 dicembre alle ore 12 prenotare la vaccinazione anti-COVID 19 per i bambini tra i 5 compiuti e gli 11 anni. Dal giorno successivo, giovedì 16 dicembre, partirà invece ufficialmente la somministrazione per una platea di 92.645 utenti della fascia di età considerata. I presidi idonei dove verrà svolta la vaccinazione sono stati individuati dalle singole Aree Vaste e dai Distretti, oltre che nelle strutture ospedaliere per gli individui più fragili. I primi punti sono: l’Ospedale di Urbino, il Distretto di Cagli, la Casa della Salute di Vallefoglia, e l’Ospedale Muraglia a Pesaro (AV1); il Punto Vaccinale di Senigallia, il Punto Prelievi dell’Ospedale Carlo Urbani a Jesi, l’Ospedale di Fabriano, il Crass palazzina 8 ad Ancona (AV2); i Distretti Sanitari di Macerata e Civitanova e il Cinema Italia a San Severino (AV3); il Dipartimento di Prevenzione di Fermo in via Zeppilli 22/A (AV4); la palazzina ex-Gil del Dipartimento di Prevenzione in Viale Marcello Federici e il Dipartimento di Prevenzione in Piazza Nardone. (AV5). “A fronte dell'aumento del numero di bambini che manifestano la malattia sintomatica - ha commentato l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini - riteniamo consigliabile affidarsi ai pediatri e sottoporsi alla dovuta profilassi. Inoltre, l’Aifa ha sottolineato l’elevato profilo di sicurezza del vaccino pediatrico, basti pensare che negli Stati Uniti già 3,3 milioni di bambini sono stati vaccinati senza evidenza di segnali di allerta». Le prenotazioni dovranno essere effettuate tramite la tessera sanitaria e il codice fiscale del bambino, e con le modalità ormai note, il portale di Poste Italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it oppure con il Numero Verde 800.00.99.66 dalle 8 alle 20 (attivo tutti i giorni) e con le altre modalità attivate da Poste italiane.  Tutte le informazioni sono reperibili sulla sezione del sito istituzionale https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni. Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria), tramite i portalettere che consegnano la posta a casa o inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947 (entro 48-72 ore si verrà ricontattati per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento). Verrà inoculato il vaccino di Pfizer/BioNTech con una dose ridotta, pari a un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti, e in formulazione specifica. Le due dosi vanno somministrate a 21 giorni di distanza e, nei bambini severamente immunodepressi, il ciclo può essere completato con una dose addizionale dopo almeno 28 giorni dalla seconda inoculazione. È utile, per snellire i tempi di attesa, presentarsi al punto vaccinale con la modulistica (anamnesi e consenso informato) già compilata a firma di un genitore o del tutore legale del bambino.

14/12/2021 16:02
Il camper vaccinale fa tappa a Cingoli: ecco quando

Il camper vaccinale fa tappa a Cingoli: ecco quando

Tappa a Cingoli del camper vaccinale. Sabato 18 dicembre dalle ore 9.00 alle ore 18.00 presso l'hub di Cingoli sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione anticovid. Lo rende noto l’amministrazione comunale. Si potrà accedere alla vaccinazione senza prenotazione, basterà presentarsi muniti di Tessera Sanitaria e documento di riconoscimento, i minorenni dovranno essere accompagnati. «Sarà una giornata importante – spiega il sindaco Michele Vittori – l’obiettivo è quello di dare a tutta la popolazione l’opportunità di vaccinarsi». «Ringrazio i medici di famiglia, gli infermieri e tutto il personale ASUR, oltre ai volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa, grazie alla loro disponibilità la macchina organizzativa è sempre efficace» conclude il sindaco.

14/12/2021 13:30
Covid, nelle Marche 595 nuovi casi oggi: 119 solo nel Maceratese, l'incidenza sfora quota 200

Covid, nelle Marche 595 nuovi casi oggi: 119 solo nel Maceratese, l'incidenza sfora quota 200

Nelle Marche sfiorano i 600 (595) i casi di positività al coronavirus in un giorno e l'incidenza supera per la prima volta nell'ultima ondata pandemica quota 200 (200,41 contro 192,35 di ieri e 184,36 del giorno prima). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico della Regione: si rileva per i contagi un rimbalzo confermato da tre giorni, tra i quali un primo giorno di assestamento, con pochi referti, ma i due consecutivi ribadiscono il trend di aumento dell'incidenza. Saranno i prossimi giorni a confermare o meno questa tendenza: i contagi sono diffusi tra tutte le età ma le fasce con più casi sono quelle tra 25-44 anni (149 casi) e 45-59 anni (125); 161 in un giorno i contagi tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni. Tra i 595 contagi dell'ultimo giorno 196 riguardano la provincia di Ancona, 156 quella di Pesaro Urbino, 119 il Maceratese, 63 la provincia di Ascoli Piceno e 40 il Fermano; 21 i positivi provenienti da fuori regione. I sintomatici sono 145; tra i casi ci sono 143 contatti stretti di positivi, 186 contatti domestici, 11 in ambiente scolastico/formativo, 3 di lavoro, 4 di vita/socialità, 1 un setting sanitario. Il totale di tamponi eseguiti è 6.448 (3.731 nel percorso diagnostico di screening e 2.717 nel percorso guariti, per una percentuale di positivi del 15,9%); si aggiungono 1.886 test antigenici tra i quali sono stati riscontrati 213 positività. Il 54% dei casi positivi generali è vaccinato, il 46% non è vaccinato; ma l'incidenza di positivi su 100mila abitanti (considerato che oltre l'80% di vaccinabili ha avuto almeno due dosi di vaccino nella regione) è 29,18 tra i vaccinati e 67,92 tra chi non si è sottoposto a vaccinazione. 

12/12/2021 11:24
Saltamartini alla festa dell'Avis Cingoli: premiati 59 donatori

Saltamartini alla festa dell'Avis Cingoli: premiati 59 donatori

Dopo la pausa forzata del 2020,  gli scorsi giorni si è svolta la festa annuale dell’Avis, Sezione comunale di Cingoli, presieduta dalla presidente Floriana Crescimbeni. La giornata ha avuto inizio con la funzione eucaristica celebrata dal Parroco don Patrizio Santinelli presso il Santuario di Santa Sperandia, a cui l’Avis di Cingoli è particolarmente legato, dato che proprio presso quel santuario venne celebrata la prima festa dell’Avis, nel lontano 1976. Si è poi svolto il tradizionale pranzo sociale presso il Ristorante dei Conti. Presenti oltre 200 persone tra donatori, familiari e amici che ogni anno aspettano con gioia questo appuntamento. Tra le autorità presenti, il sindaco Michele Vittori che ha rivolto un saluto ai donatori, ringraziandoli per la loro opera di generosità. L’Assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha poi preso la parola illustrando la situazione dell’Avis a livello regionale e confermando come la nostra regione sia autosufficiente per quanto riguarda il fabbisogno di sangue. L’Assessore ha poi rivolto un caloroso invito a vaccinarsi. Erano inoltre presenti l’assessore Martina Coppari e i consiglieri Comunali: Sabina Barontini, Lucia Rosetti e Francesco Pacetti. La giornata è culminata con la premiazione dei donatori benemeriti, come indicato dallo statuto nazionale. I premiati hanno ricevuto il riconoscimento con attestati e medaglia.”Una giornata importante e doverosa per i nostri donatori, linfa vitale della nostra associazione”, ha affermato la presidente dell’Avis Floriana Crescimbeni.  

11/12/2021 19:15
Coronavirus, 565 nuovi casi e un decesso oggi nelle Marche: cresce il tasso di incidenza del virus

Coronavirus, 565 nuovi casi e un decesso oggi nelle Marche: cresce il tasso di incidenza del virus

Torna verso quota 200 (192,35; ieri 184,36) l'incidenza di casi di coronavirus su 100 mila abitanti nelle Marche: nell'ultima giornata si sono registrati 565 nuovi contagi di cui 148 in provincia di Ancona, seguita da Pesaro Urbino (118), Macerata (110), Ascoli Piceno (94) e Fermo (74); 21 casi da fuori regione. Sono 129 i casi di positività tra i giovani 0-18 anni, ma i numeri maggiori si sono rilevati tra persone nella fascia 25-44 anni (146) e 45-59 anni (143). Sul totale dei positivi, fa sapere l'Osservatorio epidemiologico regionale, il 49% risulta vaccinato almeno con due dosi e il 51% non vaccinato: l'incidenza però, tenendo conto della percentuale di vaccinati e non vaccinati, risulta quasi tripla per questi ultimi (71,50 contro 25,15 su 100mila abitanti). I tamponi nell'ultima giornata hanno superato quota 7mila (7.139 di cui 3.991 nel percorso diagnostico e 3.148 nel percorso guariti con il 14,2% di positivi); da aggiungere 2.131 test antigenici (238). I sintomatici sono 131. I casi comprendono 139 contatti stretti di positivi, 182 contatti domestici, 20 in ambiente scolastico/formazione, 5 in setting lavorativo, 9 in ambiente di vita/socialità, 1 in setting assistenziale, 1 in setting sanitario; su 74 altri campioni in corso un approfondimento epidemiologico. Aumenta di un'unità, rispetto a ieri, il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 144), mentre resta stabile quello dei pazienti in Terapia Intensiva (32). Purtroppo, si segnala anche un decesso correlato al Covid-19: si tratta di un 83enne di Senigallia, che ha perso la vita all'ospedale Torrette di Ancona. 

11/12/2021 15:59
Vaccini, in arrivo nelle Marche oltre 19 mila dosi di Moderna

Vaccini, in arrivo nelle Marche oltre 19 mila dosi di Moderna

Sono diretti ad Ancona i furgoni SDA, corriere di Poste Italiane, in collaborazione con l’Esercito Italiano, per la consegna di 19.200 dosi del vaccino Moderna. Nella giornata di oggi, alcuni mezzi, in collaborazione con l’Esercito Italiano, prenderanno in carico le scatole contenenti i vaccini Moderna e raggiungeranno la destinazione finale presso la sede di ricezione e conservazione dei quantitativi previsti (INRCA- Presidio Ospedaliero di Ricerca).

10/12/2021 10:50
Vaccinazione bambini 5-11 anni, c'è il via libera: "Potenziati anche gli hub"

Vaccinazione bambini 5-11 anni, c'è il via libera: "Potenziati anche gli hub"

Nella tarda serata di ieri il Ministero della Sanità ha emanato la circolare per la vaccinazione dei bambini tra 5 e 11 anni, dopo il via libera dell’Aifa. A renderlo noto è l’assessore alla Sanità regionale, Filippo Saltamartini. “Nello stesso tempo – spiega -  il Commissario Figliuolo ha accordato la prosecuzione del servizio per 41 medici vaccinatori i cui contratti si erano esauriti a ottobre.  Da lunedì della prossima settimana l’Agenzia interinale che si occupa del reclutamento dei medici, potrà mettere a disposizione del SSR queste importantissime risorse. In questo modo potranno essere attenuati i disagi e le code che si sono verificate nei giorni precedenti davanti ai punti vaccinali". "È molto importante - prosegue l'assessore - che tutti i cittadini debbano prenotarsi per permettere alle Aziende l’organizzazione ottimale, anche se l’accesso è consentito anche ai non prenotati. Rispetto ai mesi precedenti, dove la maggior parte delle risorse professionali della sanità erano impiegate nella vaccinazione e nel contact racing, in questa fase si cerca di portare avanti anche le attività preventive e cliniche per moltissime patologie molto gravi come i tumori. Mettiamoci nei panni di molte persone affette da malattie croniche o gravissime in cui si rischia la vita per valutare che oltre alla vaccinazione ( e all’esigenza di eliminare le file) esistono i diritti degli ammalati. Non per ultimo, nel raccomandare a tutti l’importanza della vaccinazione, si rinnova la sollecitazione a valutare, nel caso di sintomi iniziale da Covid 19, la possibilità di cura con gli anticorpi monoclonali. La procedura è semplice: il medico di medicina generale o gli Usca devono valutare la condizione clinica della persona e sottoporre la valutazione dell’impiego degli anticorpi monoclonali agli specialisti presenti negli ospedali. L’infusione si pratica seduti in ospedale, mediante la somministrazione di 100ml di soluzione. In tutti i casi trattati, anche di persone immunodepresse come i trapiantati, gli anticorpi hanno garantito la guarigione. La cura, non può sostituire la profilassi che si consegue con la vaccinazione – sottolinea Saltamartini -  seppur non ne costituisca il presupposto".

08/12/2021 09:23
Paura alla casa di riposo Mattei: ci sono 3 positivi al Covid

Paura alla casa di riposo Mattei: ci sono 3 positivi al Covid

Il Covid entra nella casa di riposo “Enrico Mattei” di Matelica: due dipendenti e una paziente sono risultati positivi allo screening molecolare messo in atto dalla struttura. Tutti gli 85 ospiti sono attualmente stati posti in isolamento in via precauzionale. Stop alle visite finché l’emergenza non sarà terminata. Le positività riscontrate all’interno della casa di riposo risalgono alla ultime ore, con due dipendenti che non operano a stretto contatto con i pazienti e una ospite risultati positivi ma asintomatici. Dallo scorso 15 ottobre a pazienti e dipendenti era già stata somministrata la terza dose di vaccino.  La “Enrico Mattei” di Matelica era fin qui rimasta una delle poche strutture ad essere uscita indenne dalle precedenti ondate di coronavirus, merito delle stringenti misure di sicurezza adottate dalla direzione per contenere la diffusione del contagio. Le misure messe in atto hanno fin qui consentito di arginare il contagio e tenere sotto controllo la situazione. Scattato nel frattempo il protocollo d’emergenza che, come confermato dalla direzione, porterà a nuovi controlli molecolari anche nelle prossime ore su tutti i pazienti e i 50 dipendenti. “Nella nostra struttura gli ospiti e i dipendenti erano già coperti dalla terza dose - spiegano dalla direzione. La struttura aveva adottato anche un protocollo più stringente per il periodo invernale per le visite interne per le quali veniva richiesta l’esecuzione di un tampone rapido oltre al possesso del Green Pass e alle misure di distanziamento e sicurezza personale. Seguendo le indicazioni che ci arrivano dal dipartimento di prevenzione, continueremo ad eseguire dei tamponi di controllo monitorando la situazione. Gli ospiti restano nelle proprie stanze per evitare i contatti. Le visite sono al momento sospese”.  

07/12/2021 12:45
Camerino, riapre il centro vaccinale di Vallicelle: ecco quando e gli orari

Camerino, riapre il centro vaccinale di Vallicelle: ecco quando e gli orari

Riapre il centro vaccinale a Camerino. Da domani (7 dicembre) nel quartiere Vallicelle torna in funzione la struttura che consentirà di sottoporsi al vaccino contro il Covid.“L’Asur – spiega il sindaco Sandro Sborgia - ci ha confermato il nuovo avvio del centro vaccinale che sarà operativo il martedì e il giovedì. Il Comune ha già provveduto ad adeguare quegli spazi previsti per la vaccinazione quindi è un servizio in più a cui poter rivolgersi in questa fase delicata per le vaccinazioni che, naturalmente, invito tutti a fare per il nostro bene e di chi ci sta vicino. Ci avviciniamo al Natale e al fine di trascorrerlo nella maniera più serena possibile, senza le tante limitazioni a cui siamo stati costretti lo scorso anno, l’invito è proprio a vaccinarsi”. Il centro vaccinale sarà aperto nei seguenti orari: martedì e giovedì 08.30-13.30 per tutto il mese di dicembre dietro prenotazione.

06/12/2021 12:49
Il cervello, organo bersaglio del Covid: cosa resta dopo la malattia

Il cervello, organo bersaglio del Covid: cosa resta dopo la malattia

Si chiama Sindrome neurologica Post - Covid: se nella prima fase della malattia e durante un ricovero ospedaliero i sintomi da Covid-19 sono soprattutto respiratori e metabolici, una volta risolta la fase acuta, ciò che resta sono invece principalmente sintomi neurologici e psichiatrici, come dimostra un recente studio “COVID Next” pubblicato sulla rivista Neurological Sciences effettuato dall'Università di Brescia e dall'Istituto Neurologico Besta di Milano.  La sindrome neurologica colpisce fino al 70% dei pazienti che hanno avuto il covid in forma medio - grave ed è caratterizzata dalla comparsa di disturbi di memoria, di concentrazione, del sonno e dell'umore.  Nonostante le cause della sindrome siano ancora oggetto di studio, le complicanze neurologiche sembrerebbero dipendere da alterazioni della morfologia cerebrale, come effetto diretto del virus sui pazienti contagiati. Il virus cioè determinerebbe una alterazione cellulare con riduzione volumetrica dell’organo e deficit funzionali in aree principali del cervello. Non solo, ma questi studi hanno evidenziato che anche la mancanza di interazioni sociali, come quella che abbiamo vissuto nel periodo di loockdown più spinto, può contribuire in alcuni soggetti ad una riduzione della materia grigia, in particolare su giovani e anziani, con un aumento per gli uni della possibilità di sviluppare dipendenze e per gli altri di accelerare il deterioramento cognitivo. I dati dello studio “COVID Next”, ottenuti su 165 pazienti ricoverati con Covid di gravità medio-alta, mostrano che mentre i sintomi respiratori e metabolici raggiungono il picco massimo durante la degenza e tendono a ridursi fino a stabilizzarsi una volta usciti dall'ospedale, i disturbi neurologici e psichiatrici hanno un andamento opposto ed iniziano ad aumentare una volta risolta la fase acuta dell'infezione. Il presidente della Società Italiana di Neurologia Dott. Alessandro Padovani che ha portato avanti lo studio, commenta i dati ottenuti: “Esiste una correlazione almeno parziale con la gravità del Covid: fino al 70% dei pazienti con malattia di livello medio - grave riferisce sintomi neurologici a 6 mesi di distanza, fra cui stanchezza cronica (34%), disturbi di memoria/concentrazione (32%), disturbi del sonno (31%), dolori muscolari (30%) depressione e ansia (27%). Tuttavia questi problemi si stanno manifestando spesso anche in chi ha avuto una malattia di grado lieve".  Negli ultimi mesi la pandemia Covid-19 sta permettendo a ricercatori e scienziati di tutto il mondo di conoscere meglio la depressione e le sue cause, grazie anche agli studi che sembrano dimostrare una possibile correlazione tra questa patologia e processi infiammatori - infettivi. Le forme gravi di Covid-19 possono avere conseguenze a lungo termine anche dal punto di vista psichiatrico: un motivo in più a mio avviso per vaccinarsi. Spero con questo articolo di aiutare i nostri concittadini a fare chiarezza e conoscere meglio il Covid – 19, perché solo conoscendolo riusciremo a sconfiggerlo.  

05/12/2021 14:53
Il camper vaccinale fa tappa a Monte San Martino: boom di adesioni in un giorno

Il camper vaccinale fa tappa a Monte San Martino: boom di adesioni in un giorno

Il camper vaccinale ha fatto tappa a Monte San Martino registrando un ottimo riscontro di adesioni. L’unità mobile ha svolto il servizio nella sede comunale in Piazza XX Settembre durante tutta la mattinata e l’affluenza è stata molto elevata per un piccolo borgo di 700 abitanti. Sono state somministrate principalmente terze dosi di vaccino ma sono buoni anche i dati delle seconde dosi e, particolarmente, delle prime dosi, fa sapere l’equipe sanitaria dell’Area Vasta3.   Un risultato importante dunque che il sindaco Matteo Pompei commenta così “La mattinata di oggi ha permesso a più del 10% della nostra popolazione di vaccinarsi, un importante obiettivo raggiunto nella prevenzione al contagio sul nostro territorio. Siamo distanti dalle principali strutture sanitarie e spesso la nostra popolazione anziana non ha la possibilità di lunghi spostamenti, questo tipo di attività sono importanti per la salute dei nostri cittadini oltre a farci sentire la vicinanza della Sanità regionale alle nostre aree interne. Un sentito ringraziamento va ai dipendenti comunali e allo staff dell’Area Vasta III di Macerata per la pronta collaborazione e organizzazione dell’attività a seguito della nostra richiesta di tornare sul territorio”.

04/12/2021 19:20
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