Sanità

Coronavirus Marche, a Natale meno tamponi: sono 385 i nuovi casi oggi

Coronavirus Marche, a Natale meno tamponi: sono 385 i nuovi casi oggi

Effetto Natale nelle Marche per i dati sulla diffusione dei contagi: 385 nuovi positivi al covid nell'ultima giornata (ieri erano 890, la vigila di Natale un nuovo record con 1.103) e una positività del 20% su un basso numero di tamponi esaminati, come sempre durante le giornate festive: 1.922 quelli del percorso diagnostico screening (2.915 quelli complessivi, a cui si aggiungono 1.134 test antigenici), con il tasso di incidenza che cala a 337,94 su 100mila abitanti (ieri era 355,05). La provincia di Ancona continua a fare la parte del leone con il maggior numero di contagi: 201, seguita da Macerata con 75, Pesaro Urbino con 74, Fermo con 11, Ascoli Piceno con 7 e 17 casi fuori regione. La fascia di età più colpita è quella 25-44 anni con 125 casi, seguita da quella 45-59 con 74 casi. Sono 87 i casi tra i ragazzi da zero a 18 anni, di cui 34 nella fascia di età 6-10 anni (gli scolari delle elementari), 37 tra 19-24enni. Non ci sono nuovi casi tra i 90enni e over. Sono 91 i sintomatici, 123 i contatti domestici, 88 i contatti stretti di casi positivi, 73 i casi in fase di approfondimento epidemiologico, 3 contatti in ambiente di vita socialità, uno rispettivamente nelle caselle positivi in setting scolastico/formativo, contatti in setting lavorativo, contatti in setting assistenziale screening sanitari, caso extra regione. Nelle terapie intensive, il 74% dei pazienti non è vaccinato, il 26% lo è.

26/12/2021 11:32
Aborto, nelle Marche troppi medici obiettori: “Una ragazza positiva al Covid è stata rifiutata in 3 ospedali”

Aborto, nelle Marche troppi medici obiettori: “Una ragazza positiva al Covid è stata rifiutata in 3 ospedali”

Le Marche sono una delle regioni italiane in cui l’interruzione volontaria di gravidanza è resa più difficile a causa dell’elevato numero di ginecologi e ostetriche obiettori di coscienza. Il dato, diffuso dall’ASUR, fa riferimento a 8 ospedali di tutte le province e riguarda i casi presenti fino a dicembre 2020. Ma le richieste di aiuto continuano ad aumentare con la Regione che fa muro nel fornire i dati completi. Negli ospedali di Fermo e di Jesi i medici obiettori arrivano al 100%. Dati che si differenziano ma non troppo spostandosi nelle altre province: ad Ascoli Piceno sono 7 ginecologi su 10 e 15 ostetriche su 18; a Civitanova Marche 6 su 8 e 14 su 17; mentre a Urbino gli obiettori sono 4 su 9 e 5 su 13. E solo al “Santa Maria della Misericordia” di Urbino e al “Generale Provinciale” di Macerata si effettua la RU486. “Abbiamo richiesto una mappatura completa di medici obiettori e non in tutta la regione, ma ancora non ci è stata fornita da parte dell’ASUR nonostante siano trascorsi dei mesi - spiega Marte Manca, referente del gruppo “Non una di meno” - Il nostro compito è quello di fornire informazioni sui metodi contraccettivi e, con le due ginecologhe che fanno parte del nostro gruppo, stare vicino a chi vive delle situazioni di disagio acuite dalla pandemia”. Proprio a causa del Covid, e in seguito al periodo di lockdown, c’è stato un vero boom di richieste di aiuto al gruppo: “Siamo passate da 3 l’anno a 15. Parliamo di donne tra i 27 e i 35 anni, quindi del tutto consapevoli del percorso da intraprendere”.Due i casi limite affrontati: “Una ragazza proveniente dalla provincia di Fermo e positiva al Covid che, in pieno lockdown, dopo aver girato 3 strutture, è stata accettata solo ad Urbino per procedere con l’interruzione volontaria di gravidanza. E un’altra ragazza che, nello stesso periodo, è dovuta andare a fare il certificato di interruzione di gravidanza in Umbria perché nelle Marche non si riusciva a trovare chi volesse redigerlo”, spiega Manca.Lo scorso gennaio, in seguito a una mozione presentata dal Partito Democratico in consiglio sull’applicazione della legge 194 e sul diritto di abortire, il centrodestra nelle Marche si è opposto all’aborto farmacologico nei consultori e quindi alla somministrazione della pillola RU486, quasi del tutto introvabile nei presidi ospedalieri delle cinque province. Una scelta che va in direzione opposta rispetto alle linee guida del ministero della Salute, aggiornate lo scorso agosto. Da allora il silenzio è calato sulla questione. “La Regione si rifiuta di applicare le linee guida del ministero e non ci ha mai fornito i dati neppure sui consultori, anche se sono dei dati che dovrebbero essere pubblici. Da quando è in carica il presidente Acquaroli non abbiamo mai avuto notizie e il prossimo 8 marzo torneremo in piazza per fare sentire le nostre voci con dei nuovi sit-in”, ha concluso l’esponente del gruppo.

26/12/2021 10:00
Covid Marche, la variante Delta resta dominante ma Omicron si fa largo: presente nel 28% dei casi

Covid Marche, la variante Delta resta dominante ma Omicron si fa largo: presente nel 28% dei casi

Nella Regione Marche il tasso di incidenza di casi di Covid-19 continua ad aumentare e l’incremento è molto elevato nelle province di Ancona, Macerata e Fermo (oggi nuovo record di contagi in un giorno). L'andamento in forte crescita dei casi positivi Covid-19 sintomatici, nel periodo di osservazione che va dal 15 novembre al 23 dicembre, ha impattato molto sul livello ospedaliero con numero elevato di ricoveri nei tre livelli di cura (terapia intensiva, terapia semi-intensiva e reparti non intensivi). Il livello dei ricoveri Covid-19 supera ampiamente il livello soglia del 10%, mentre la curva dell’incidenza dei nuovi casi evidenzia un netto rialzo raggiungendo i 315 casi/100.000 abitanti. I due parametri - numero dei ricoveri ospedalieri e numero di nuovi casi ogni 100.000 abitanti - destano notevole preoccupazione nelle Marche per l’elevato livello di diffusione del virus SARS CoV2. Nella situazione epidemiologica attuale, la predominanza è della variante Delta alla quale si sta sostituendo velocemente la Omicron che ha raggiunto - stando ai dati dell'osservatorio epidemiologico regionale - il 28% della sua presenza sui casi positivi. LEGGI ANCHE: UN REPARTO DELL'OSPEDALE DI CIVITANOVA RICONVERTITO COVID 

24/12/2021 15:53
Ospedale Civitanova, Medicina d'Urgenza riconvertita con soli pazienti Covid: "Notizia drammatica"

Ospedale Civitanova, Medicina d'Urgenza riconvertita con soli pazienti Covid: "Notizia drammatica"

"Mi è stato comunicato preventivamente dalla dottoressa Daniela Corsi, direttore della terapia intensiva Covid dell'ospedale di Civitanova Marche, che a causa delle numerose e gravi ospedalizzazioni, il nostro reparto di Medicina di urgenza è stato già riconvertito in Medicina di urgenza Covid".  A dare l'annuncio è il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica nel sottolineare come si tratti di una "notizia drammatica" per la città e che "deve far riflettere tutti ad osservare proprio da oggi la massima cautela per non moltiplicare in modo esponenziale i casi di contagio e per non aggravare la situazione sanitaria già ampiamente compromessa".  "E’ mio dovere richiamare tutti i cittadini alla massima prudenza e a un ulteriore senso di responsabilità in questi particolari giorni di feste che rischiano di far collassare le nostre strutture ospedaliere. Faccio appello, a chi non lo avesse già fatto, di ricorrere anche alla terza dose di vaccino, fondamentale per arginare i nuovi casi anche contro la diffusione della nuova variante Omicron che si prevede in fortissimo aumento già in questi giorni" evidenzia il primo cittadino. "Spero che il mio appello giunga a tutta la cittadinanza, fiducioso che ognuno farà la propria parte in rispetto di sé e dei proprio cari, osservando rigorosamente tutte le misure comportamentali che abbiamo a disposizione, sia a livello individuale che collettivo, come il distanziamento, l’uso della mascherina ffp2, l’aereazione continua dei locali e l’igiene puntuale e frequente delle mani" ha concluso il sindaco Ciarapica.

24/12/2021 15:00
Marche, ok alla terza dose di vaccino per i giovani dai 12 ai 17 anni: aperte le prenotazioni

Marche, ok alla terza dose di vaccino per i giovani dai 12 ai 17 anni: aperte le prenotazioni

Da lunedì 27 dicembre (a partire dalle 10 del mattino), anche i giovanissimi nella fascia di età 12 - 17 anni potranno prenotare nelle Marche la terza dose di Vaccino Covid-19, tra coloro che abbiano effettuato la seconda dose da almeno cinque mesi. La somministrazione partirà martedì 28 dicembre. La platea complessiva conta 82.162 persone (ma a lunedì 27 avranno maturato i requisiti in 16.107). “L’apertura degli slot vaccinali per la dose booster nella fascia 12-17 – ha sottolineato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini - servirà a mettere in sicurezza anche i giovanissimi, che hanno bisogno di socialità e di continuare ad andare a scuola in presenza”. La campagna vaccinale sta procedendo a pieno ritmo: nella giornata di martedì 21 dicembre sono state somministrate oltre 17 mila dosi, il numero più alto di somministrazioni giornaliere mai raggiunto nelle Marche. La terza dose anche per questa fascia di età verrà effettuata con i vaccini a m-RNA Pfizer (una dose) o Moderna (mezza dose). Le modalità di prenotazioni sono sempre le stesse: il sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it oppure con il Numero Verde 800.00.99.66 dalle 8 alle 20 e con le altre modalità attivate da Poste italiane nonché anche dal sito regionale (https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni). Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria), tramite i portalettere che consegnano la posta a casa o inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947 (entro 48-72 ore si verrà ricontattati per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento). Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione. È utile, per snellire i tempi di attesa, presentarsi al punto vaccinale con la modulistica già compilata: scheda anamnestica (C), modulo consenso minori (D), modulo di consenso dose Booster.  ++ AGGIORNAMENTO ++  Su indicazione ministeriale si precisa che, da lunedì 27 dicembre alle 10, potranno prenotare la terza dose di vaccino tutti coloro che appartengono alla fascia di età 16 - 17 anni. Nella fascia 12 – 15  potranno effettuare la dose booster solo i soggetti fragili a rischio potenziale di forme gravi di Covid-19.  Al momento per queste categorie sarà possibile utilizzare solo il vaccino Pfizer. A dirlo la circolare ministeriale odierna. Si tratta di 27.234 giovani nella classe 16-17, di cui da lunedì potranno prenotare in 8180. I fragili nella fascia d’età tra i 12 e i 15 anni sono invece 3200.  Si ricorda che è utile, per snellire i tempi di attesa, presentarsi al punto vaccinale con la modulistica già compilata: scheda anamnestica (C), modulo consenso minori (D), modulo di consenso dose booster. La stessa circolare specifica inoltre che, alla luce delle disponibilità di vaccini, il Commissario Figliuolo sta organizzando il dispositivo per anticipare a 4 mesi la somministrazione delle terze dosi a favore di tutti coloro per i quali è raccomandata la dose booster, dando priorità alle persone anziane e a quelle fragili. La data di avvio dei richiami verrà comunicata dopo un confronto tecnico con le Regioni e Provincie autonome.    

23/12/2021 17:11
Covid Marche, non si arresta la corsa dei contagi: 871 nuovi casi e sei decessi oggi, ricoveri in salita (+12)

Covid Marche, non si arresta la corsa dei contagi: 871 nuovi casi e sei decessi oggi, ricoveri in salita (+12)

Continua a colpi di record la crescita dei contagi da coronavirus nelle Marche: in 24 ore 871 casi (ieri 836), con l'incidenza su 100mila abitanti che sale ancora al 315,03 (ieri 307,17). Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. Sono 201 le persone che accusano sintomi. La provincia di Ancona svetta ancora per numero assoluto di casi (286); seguono le province di Pesaro Urbino (162), Fermo (153), Macerata (138), Ascoli Piceno (88); 44 casi da fuori regione. La fascia di età con più contagi è quella tra 25-44 anni (266), poi tra 45-59 anni (186); sono 165 i casi tra giovani di età compresa tra zero e 18 anni. Tra gli ultimi contagi ci sono 206 contatti stretti di positivi, 277 contatti domestici, 17 in ambiente di scuola/formazione, 3 in setting lavorativo, 8 in ambiente di vita/socialità, 2 in setting assistenziale e 1 in setting sanitario (su 151 casi in corso un approfondimento epidemiologico). Alto il numero di tamponi giornalieri: sono 10.313 (7.136 nel percorso diagnostico e 3.177 nel percorso guariti, 12,2% di positivi) a cui si aggiungono 4.593 test antigenici (464 positivi rilevati). Sul fronte della vaccinazione ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni di età, la Regione fa sapere come siano state 1.950 le somministrazioni effettuate, cioè il 2,10% circa della platea complessiva. Il maggior numero di vaccinazioni per questa fascia d'età si riscontra in provincia di Ancona (814); a seguire le province di Pesaro Urbino (610), Macerata (236), Ascoli Piceno (205) e Fermo (85). Nelle ultime 24 ore, aumentano di 12 unità i ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 228 pazienti, 39 dei quali in Terapia Intensiva (-1 rispetto alle ultime 24 ore). Si registrano, purtroppo, anche sei decessi correlati al Coronavirus: presso la Rsa Galantara hanno perso la vita una 88enne di Pesaro, una 89enne di Fano e una 97enne di Potenza Picena; all'ospedale di Jesi si è spento un 80enne di Ancona. Una vittima segnalata anche al nosocomio di Fermo, dove è spirato un 83enne di Grottazzolina, mentre presso la Rsa di Valdaso è morto un 93enne di Civitanova Marche. Tutte e sei le vittime - in base ai dati resi noti dalla Regione - presentavano patologie pregresse. Sale, quindi, a 3211 il computo totale dei morti correlati al Covid-19 nelle Marche.   

23/12/2021 11:14
Recanati, 3848 somministrazioni in 4 mesi al centro vaccinale: oltre mille le prime dosi

Recanati, 3848 somministrazioni in 4 mesi al centro vaccinale: oltre mille le prime dosi

Con 3848 vaccini effettuati in poco piu di 4 mesi, il Centro vaccinale anti Covid -19, aperto dall’Amministrazione comunale di Recanati nel luglio scorso e gestito da medici volontari e dagli operatori della Croce Gialla e della Protezione Civile rappresenta, ad oggi, un vero e proprio modello di efficienza e organizzazione pronto da replicare nei Comuni della Regione. Presentato questa mattina il bilancio dell’attività del Centro alla presenza delle Autorità, dei medici e degli operatori della Protezione Civile e della Croce Gialla. “Grazie alla grande disponibilità volontaria e completamente gratuita dei tanti medici di medicina generale, attivi e in pensione, di operatori della Protezione Civile e della Croce Gialla, che ringrazio tutti e tutte personalmente, siamo riusciti, con difficoltà per problemi di carattere burocratico, ma con altrettanta determinazione, ad aprire un vero e proprio Centro vaccinale a Recanati - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -. Dal 31 di luglio ad oggi abbiamo raggiunto un importante traguardo nella lotta contro la diffusione del virus. Con una media di 250 -300 vaccini effettuati ogni sabato, per un totale di 3.848 di cui 1.038 prime dosi, oggi il nostro Centro, con grande orgoglio, rappresenta un punto di riferimento per il territorio, un esempio da seguire per gli altri Comuni".  Il Centro è stato aperto a fine luglio scorso a Recanati, presso i locali dell’Ircer a Villa Teresa ed è attivo ogni sabato. "Vorrei sottolineare la sensibilità di questa Amministrazione nell’aprire un Centro di vaccinazione così  ben organizzato ed efficiente - ha affermato la Consigliera con delega alla Sanità Antonella Mariani -. Noi medici ci siamo attivati subito con gli operatori della Protezione Civile e della Croce Gialla: ogni sabato siamo ben felici di metterci a disposizione della comunità. La vaccinazione è l’unica arma che abbiamo per contrastare la diffusione del virus. L’Asur è in affanno e iniziative di volontariato come queste sono di fondamentale importanza nella lotta contro la pandemia. Ad oggi la fascia di età 5 -12 anni è una foce di infezione che va controllata, ci stiamo organizzando anche per le vaccinazioni dei più piccoli con l’aiuto dei pediatri".  "È stato molto difficile aprire un Centro vaccini basato sul volontariato, abbiamo fatto la richiesta a marzo e l’autorizzazione è arrivata a fine giugno dopo un gran numero di problemi burocratici sempre crescenti da risolvere – ha detto il vice Sindaco Mirco Scorcelli -. Un servizio importante per la comunità che sta regalando a noi, ai medici volontari e a tutti gli operatori sia della Protezione Civile che della Croce Gialla moltissime soddisfazioni. Si è formata una squadra formidabile e compatta, con l’obiettivo di mettersi al servizio della cittadinanza, con dedizione e  in maniera completamente volontaria".  Il Centro viene gestito da una squadra di 15 medici di base, 5 persone della Protezione civile e 3 operatori della Croce Gialla che prestano la loro opera al servizio della cittadinanza in maniera totalmente gratuita e volontaria. In rappresentanza dei medici è intervenuto il dottor Daniele Massaccesi: "vorrei ricordare che oltre ai 3848  vaccini effettuati nel Centro di Vaccinazione, noi medici abbiamo eseguito circa altri 6000 vaccini nei nostri studi e a domicilio nelle case dei cittadini impossibilitati a muoversi e continuiamo tutti i giorni a vaccinare per il bene di tutti. Oltre alla nostra disponibilità c’è un grande cuore che fa onore alla comunità".  A coordinare le prenotazioni per il servizio di vaccinazioni gli operatori degli uffici comunali che ricevono le numerose telefonate dai cittadini e programmano ogni settimana con l’Asur e con la squadra dei medici volontari e con la Protezione Civile e la Croce Gialla la pianificazione e la gestione del lavoro. Ogni mercoledì il personale medico del Centro, con il supporto dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, prendono in consegna dall’ospedale di Civitanova il numero di vaccini prenotati che verranno poi somministrati il sabato successivo ai cittadini. Al Centro possono vaccinarsi tutti i cittadini recanatesi dai 12 anni in su, per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 071.7587276, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 14.

22/12/2021 17:27
INTERVISTA - Rischio zona arancione e aborto, Corsi: "La Sanità ha bisogno di aiuto"

INTERVISTA - Rischio zona arancione e aborto, Corsi: "La Sanità ha bisogno di aiuto"

Sanità pubblica in crisi sia a livello nazionale che a livello locale. La Regione Marche rientra a pieno titolo fra le realtà maggiormente segnate dalla carenza di personale medico causato dai tagli per la riorganizzazione dell’intero settore. A fare il punto della situazione è Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3 (Macerata-Civitanova-Camerino), che ai microfoni di Picchio News ha voluto sottolineare la necessità di sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica e i governanti sui temi più critici della Sanità, del Covid e dell’aborto. Per cominciare, un commento sul fatto che da febbraio ogni reparto delle strutture Area Vasta 3 avrà un suo coordinatore. "Saranno 48 in tutto, in base ai posti vacanti che erano rimasti dopo che alcuni medici a tempo indeterminato avevano avuto una prelazione". Crede che questa soluzione per ora riuscirà a tamponare la crisi di personale medico? "Avere un coordinatore è un riferimento importante. La governance finora è stata di un solo responsabile attivo anche su 4 reparti. Certamente, però, non risolve le criticità e carenze varie del settore". Quali sono le difficoltà maggiormente evidenziate dalle varie strutture mediche? "Quella di base è il numero insufficiente di personale medico e infermieristico. È un problema che già conoscevamo da anni, e con il Covid stiamo raccogliendo i risultati di un certo tipo di negligenza, legata soprattutto ai ripetuti tagli alla Sanità. Poi c’è il discorso della riorganizzazione degli ospedali, che però è di competenza della Regione". Quando si è accorta della progressione di queste criticità? "Sono un medico che lavora da anni, e quando sono diventata direttrice dell’Area Vasta 3 non sono rimasta sorpresa di nulla. La carenza di personale non è dovuta alla volontà di non assumere: mancano proprio nuovi medici. Per questo mi auguro che venga tolto il numero chiuso dalle facoltà e si dia più spazio alla selezione durante i corsi di laurea, oltre che aumentare il numero degli specializzandi". Quanto hanno influito un certo tipo di scelte politiche? "Preferirei astenermi". È un modo per dire che hanno sempre avuto il loro peso? "La storia parla chiaro". Quanto teme oggi la zona arancione? "L’Area Vasta 3 dal punto di vista dei pazienti ricoverati negli ospedali di Macerata e Civitanova ha numeri abbastanza contenuti rispetto all’anno scorso. Purtroppo le terapie intensive sono al completo, e se aumentano il passaggio in zona arancione sarà inevitabile. Dobbiamo aspettare la fine delle feste natalizie. Ci sono ancora troppe persone contrarie al vaccino: è un problema che continueremo a trascinarci". Come considera l’ultima campagna vaccinale della Regione Marche? "La trovo un’ottima iniziativa, finalmente uno sportello informativo che viene da medici veri. La buona informazione è lo strumento di supporto migliore, al contrario di quella raffazzonata e fatta per creare polemica che si sente in tv". Quest’ultimo tipo di campagna poteva essere fatta prima dell’insorgere della variante Omicron? "Noi abbiamo sempre fatto campagna informativa come sanitari, negli ospedali soprattutto. Diciamo che se qualcuno vuole diffamare certe categorie e servizi, il modo alla fine lo trova sempre". Spostiamoci su un altro tema: l’aborto. A gennaio 2021 il centrodestra si era opposto in maniera decisa rispetto alla pillola RU486. Ad oggi sono cambiati il pensiero e la linea politica? "La situazione si è bloccata. Non so come si voglia muovere la Regione, c’è stata molta polemica". Lei come si rapporta al tema dal punto di vista professionale e umano? "Parlare dell’aborto in poche battute sminuisce un problema realmente grande. Dietro a un certo tipo di scelta ci sono drammi che nessuno immagina: non si può ridurre tutto a “va bene” o “non va bene”". Serve una sensibilizzazione maggiore dal punto di vista sociale e politico? "Alla base di tutto c’è l’educazione. Noi ad oggi abbiamo perso una marea di valori, e la Sanità si ritrova a raccogliere i cocci della società. Sono aumentate per questo le patologie neuropsichiatriche fra i giovani, che spesso sono più frutto di un disagio sociale. Dobbiamo riprendere in mano la situazione, perché c’è un lavoro immenso da fare. Voglio confidare nelle nuove generazioni".

22/12/2021 12:05
Civitanova, Saltamartini: "Il Covid Hospital per ora non riapre". Acquaroli: "Fase complicata"

Civitanova, Saltamartini: "Il Covid Hospital per ora non riapre". Acquaroli: "Fase complicata"

Il Covid Hospital di Civitanova Marche "per il momento non si tocca, non si apre". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini parlando con i giornalisti a margine della seduta odierna del Consiglio regionale. La struttura era stata aperta nel maggio 2020 per ospitare fino ad 84 posti letto tra terapia intensiva e semintensiva presso l'ex Fiera di Civitanova Marche. "Per essere riaperto - ha aggiunto l'assessore - deve riassorbire il personale dell'Asur, quindi è una misura che comporta una riorganizzazione progressiva del sistema". Nelle Marche attualmente vi sono 216 persone ricoverate per Covid-19 tra cui 39 in Terapia intensiva (leggi qui). Saltamartini ha annunciato un ampliamento dei posti letto ospedalieri dedicati ai pazienti Covid: "Conformemente alla disposizione della circolare del Ministero della Salute - ha riferito - stiamo allargando il numero dei posti letto in area medica e in terapia intensiva, ma questo crea un sacrificio per la cura delle altre patologie". "Nella nostra regione non eravamo arrivati all'allargamento dei posti letto (Covid, ndr) - ha spiegato - proprio perché dovevamo garantire la cura delle altre patologie", ma ora con la riorganizzazione "ci saranno dei sacrifici per la cura di alcune malattie". Ieri "nella cabina di regia abbiamo chiesto ai direttori delle aziende di sacrificare nel minor modo possibile" la cura delle patologie non Covid perché "ogni malato ha diritto di essere curato". A margine della seduta del Consiglio regionale, ad Ancona, è intervenuto anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Sicuramente preoccupa" l'individuazione di altri due casi di variante Omicron da parte della Virologia di Ancona e "richiamiamo alla prudenza di tutti". "Altrettanto sicuramente mi aspettavo che arrivasse una variante con l'inverno - ha aggiunto -. Dire che eravamo preparati e pronti, no, ma me l'aspettavo". "È una fase difficile e complicata, lo sappiamo tutti - osserva Acquaroli -. Da questa estate ripetiamo 'prudenza': una soluzione definitiva per la pandemia non ce l'ha nessuno, è importante restare uniti, compatti, non dividersi e cercare di fare squadra, per combatterla in ogni sua fase e stagionalità. C'è la stagione in cui emerge una variante, una in cui occorre dare risposte tutti insieme: se si è uniti e compatti, - sottolinea - è più facile essere chiari e trasparenti e avere una risposta dalla popolazione". Anche Acquaroli attende le "scelte del governo e le indicazioni Cts" sulle eventuali nuove misure. "Nell'ultima occasione di confronto prima del Super green pass, - ricorda - avevo detto che la misura era poco utile per arginare i contagi. In questa fase bisogna essere maturi e responsabili, la soluzione non ce l'ha nessuno. Credo che la discussione e la capacità di comprendere comportamenti e iniziative per arginare la pandemia, evitare le chiusure, marginalizzare l'arrivo negli ospedali dei malati, sia strategia prioritaria". 

21/12/2021 16:05
Covid, 689 nuovi casi oggi nelle Marche: l'incidenza delle infezioni fa un balzo verso quota 300

Covid, 689 nuovi casi oggi nelle Marche: l'incidenza delle infezioni fa un balzo verso quota 300

Viaggia rapidamente verso quota 300 l'incidenza dei casi di positività al coronavirus su 100mila abitanti nelle Marche: nell'ultima giornata è passata da 284,99 a 296,38. Sono, invece, 689 i contagi registrati nelle ultime 24 ore. È ancora la provincia di Ancona, secondo i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale, a registrare il maggior numero di casi (220), seguita da Fermo (116), Macerata (165), Pesaro Urbino (94), Ascoli Piceno (65); 25 i contagi di persone provenienti da fuori regione. Nelle Marche, ieri erano stati confermati altri due casi di variante Omicron (uno a Loreto in provincia di Ancona, e l'altro in provincia di Ascoli) dopo un primo caso di variante individuato a Roma in una ragazza di Tolentino di ritorno con un volo dal Sudafrica. Tra i nuovi positivi 183 persone presentano sintomi; i casi comprendono 159 contatti stretti di positivi, 205 contatti domestici, 19 in ambiente di scuola/formazione, 10 in ambiente di vita/socialità, 4 di lavoro, 2 in setting assistenziale, 1 sanitario; su 101 casi in corso approfondimenti epidemiologico. Il picco di nuovi contagi, come numero assoluto, nella fascia 25-44 anni (187 casi); a seguire le fasce 45-59 anni (169) e 60-69 anni (72); 122 casi tra giovani di età compresa tra zero e 18 anni e 47 tra i 19-24 anni. Oltre 10mila i tamponi eseguiti in 24ore (10.131 di cui 6.196 nel percorso diagnostico e 3.935 nel percorso guariti, con l'11,1% di positivi). A questi si aggiungono 3.690 test antigenici (504). Aumentano ancora i ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 216 pazienti (+3 rispetto a ieri) 39 dei quali in Terapia Intensiva (+1 rispetto alle ultime 24 ore). Si registrano, purtroppo, anche tre decessi correlati al Coronavirus: presso la residenza Valdaso hanno perso la vita una 88enne di Falerone e un 80enne di Sant'Angelo in Pontano, mentre all'ospedale di Jesi è spirato un 85enne jesino. Tutte e tre le vittime - in base ai dati resi noti dalla Regione - presentavano patologie pregresse. Sale, quindi, a 3200 il computo totale dei morti correlati al Covid-19 nelle Marche.   

21/12/2021 12:58
Agitazione sindacale al Santo Stefano, l'Istituto precisa: "Governo assente, necessaria copertura dei costi contrattuali"

Agitazione sindacale al Santo Stefano, l'Istituto precisa: "Governo assente, necessaria copertura dei costi contrattuali"

“L’agitazione sindacale che da diversi giorni è in corso presso l’Istituto Santo Stefano trae lo spunto da alcune modifiche dell’organizzazione interna del lavoro, ma ha come principale motivazione il problema del rinnovo del Ccnl Aris extraospedaliero e del differenziale retributivo tra questo contratto e quello del settore ospedaliero”. A spiegare la loro posizione sull'agitazione dei lavoratori, sono - in una nota - i vertici del gruppo Kos Care Santo Stefano.  "Il tema del rinnovo del CCNL è una priorità su cui l’azienda è direttamente impegnata da tempo - si spiega nella nota -, anche come promotrice in prima persona della riapertura del tavolo negoziale tra AIOP/ARIS e sindacati nazionali per il quale proprio in questi giorni è fissato un incontro a Roma. È necessario però chiarire che fino ad oggi non si sono fatti passi avanti a causa della completa assenza del Governo sul fronte della copertura dei costi contrattuali, copertura che è assolutamente necessaria per aziende che svolgono una funzione di servizio con un rapporto pressoché esclusivo con il sistema pubblico e non hanno altri strumenti per far fronte agli aumenti dei costi". "La situazione di sofferenza finanziaria ed operativa che, a causa della Pandemia, colpisce tutte le strutture socio-sanitarie, non consente infatti di sopportare un ulteriore aumento del costo del lavoro senza un parallelo aumento delle tariffe che sono ferme, nei migliori dei casi, dal 2012 - aggiungono dall'azienda -. Così come è stata trovata la copertura per il rinnovo del CCNL della Sanità pubblica, è necessario trovare le coperture per le aziende che lavorano per conto del SSN garantendo l’intero panorama dei servizi extraospedalieri". "Bisogna anche dire che il Gruppo KOS, pur senza nessuna copertura, ha comunque applicato a proprie spese il rinnovo del CCNL dei medici e ha proceduto ad adeguare le retribuzioni di tutto il personale infermieristico, ma per estendere gli aumenti a tutto il restante personale è necessario che il Governo e la Regione prendano atto dell’aumento del costo di produzione delle prestazioni per effetto di dieci anni di inflazione e del maggior costo del lavoro - puntualizzano i vertici del gruppo -. Anche a livello regionale è stato aperto un tavolo di confronto con Regione e sindacati: sebbene non si possa pretendere che sia la Regione Marche a farsi carico in toto di un problema che è per sua natura “nazionale”, abbiamo registrato aperture e stiamo studiando soluzioni che consentano di dare almeno un primo segnale alle categorie di lavoratori più penalizzati". "Quello che invece non possiamo accettare è che per dar corpo a legittime rivendicazioni interne vengano diffuse notizie imprecise e strumentali, creando un clima di sfiducia che si ripercuote anche sui pazienti, e ledendo l’immagine dell’azienda per cui tutti lavoriamo - si evidenzia ancora nella nota -. Il Gruppo KOS e l’Istituto Santo Stefano hanno sempre tutelato i diritti costituiti dei lavoratori ed applicano i contratti collettivi nazionali di lavoro vigenti per le diverse tipologie di attività. Le recenti modifiche della turnistica prevedono orari di lavoro che sono applicati nella maggioranza delle strutture sanitarie, private e pubbliche. In ogni caso il Santo Stefano eroga livelli di assistenza costantemente superiori agli standard minimi fissati dalla Regione. "Gli investimenti che il Gruppo costantemente fa in tutta Italia sono rivolti ad ampliare la gamma dei servizi e a creare nuova occupazione, così come a migliorare la qualità delle cure e le stesse condizioni di lavoro dei nostri operatori. L’azienda è pienamente impegnata sul tema del contratto di lavoro così come sulle azioni necessarie per garantire la stabilità del Gruppo e le certezze per tutti i lavoratori e le loro famiglie, consapevole del fatto che la qualità dell’assistenza che è ampiamente riconosciuta al Santo Stefano è frutto della professionalità e del quotidiano impegno di tutti i nostri operatori" concludono i vertici dell'Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena.    

21/12/2021 12:13
Individuati due casi di variante Omicron nelle Marche. Saltamartini: "Era inevitabile"

Individuati due casi di variante Omicron nelle Marche. Saltamartini: "Era inevitabile"

Primi due casi di variante Omicron individuati dal laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona in due campioni provenienti uno dalla provincia di Ancona e uno dalla provincia di Ascoli Piceno. Si tratta di due uomini. Complessivamente nella giornata odierna erano stati sequenziati 15 campioni. I due tamponi erano stati effettuati, invece, nella giornata di venerdì. Ora è partito il tracciamento per individuare i contatti stretti dei due soggetti. La virologia di Torrette sequenzia mediamente 60 campioni a settimana e la variante Delta resta comunque ancora quella prevalente in regione, come rilevato del laboratorio, il primo centro ad essere attivato nelle Marche per l’analisi dei tamponi e il sequenziamento dei singoli test. “L’arrivo della variante Omicron nelle Marche era inevitabile – ha detto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -  è importante andare avanti con la campagna vaccinale perché la terza dose ha dimostrato di dare una risposta anticorpale molto importante, specie contro le varianti, certamente superiore alle prime due. Non è un caso se i contagi si sono alzati nell’ultimo mese, ma il numero dei ricoverati resta molto più basso rispetto a un anno fa”. Il primo caso di Omicron nelle Marche era stato certificato dall’Istituto Spallanzani di Roma: si trattava di una donna di Tolentino arrivata in Italia dal Sudafrica con un volo dell’Ethiopian Airlines.

20/12/2021 19:33
Ema approva il vaccino anti-Covid di Novavax a base di proteine: è il quinto autorizzato in Europa

Ema approva il vaccino anti-Covid di Novavax a base di proteine: è il quinto autorizzato in Europa

L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera all'immissione in commercio condizionata nell'Ue del vaccino anti-Covid Nuvaxovid, prodotto da Novavax. Lo ha deciso il Comitato tecnico per i medicinali a uso umano dell'Ema dopo una riunione straordinaria. Si tratta del quinto vaccino contro il virus del Covid autorizzato in Europa. Nuvaxovid, spiega Ema in una nota, è un vaccino a base di proteine e i dati esaminati dall'Agenzia soddisfano i criteri Ue per efficacia, sicurezza e qualità. Due gli studi più grandi sul vaccino. Il primo, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 da 7 giorni dopo la seconda dose. Anche il secondo studio, condotto nel Regno Unito, ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19, con l'efficacia del vaccino all'89,7%. Presi insieme, prosegue Ema, "i risultati dei due studi mostrano un'efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90%". "La sicurezza e l'efficacia del vaccino - conclude la nota - continueranno a essere monitorate man mano che viene utilizzato in tutta l'Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell'Ue e ulteriori studi da parte dell'azienda e delle autorità europee". Gli studi principali su cui Ema si è basata per valutare il Nuvaxovid, studi in cui il vaccino mostrava un'efficacia del 90%, sono su 'vecchie' varianti e "attualmente sono disponibili dati limitati" sull'efficacia contro la variante Omicron, rende noto l'Ema. "Il ceppo originale di SARS-CoV-2 e alcune varianti preoccupanti come Alpha e Beta erano i ceppi virali più comuni in circolazione quando gli studi erano in corso - si legge in una nota dell'Agenzia - attualmente sono disponibili dati limitati sull'efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, incluso Omicron".

20/12/2021 17:50
Covid Marche: 649 casi oggi e due decessi: tra le vittime un 56enne di Civitanova

Covid Marche: 649 casi oggi e due decessi: tra le vittime un 56enne di Civitanova

Nelle ultime 24 ore sono stati 649 i nuovi casi positivi registrati nelle Marche, con un'incidenza che sale a 280,13 (276,54 ieri), mentre si registrano purtroppo altri due decessi. In un giorno l'incremento assoluto più significativo di contagi è stato rilevato in provincia di Ancona (198 casi); a seguire le province di Pesaro Urbino (161), Macerata (107), Fermo (92), Ascoli Piceno (67) e 24 contagiati da fuori regione. Degli ultimi positivi ce sono 151 con sintomi; i casi comprendono 147 contatti stretti di positivi, 203 contatti domestici, 15 in ambiente di vita/socialità, 8 in ambiente scolastico/formativo, 3 in ambiente lavorativo, uno ciascuno in setting assistenziale e sanitario. Il picco giornaliero di casi tra persone di età compresa tra 25-44 anni (169), e 45-59 anni (154). Sono 141 i contagi tra i giovani di età 0-18 anni. Il 53% di positivi risulta vaccinato con 2/3 dosi e il 47% non vaccinato ma l'incidenza su 100mila abitanti, considerando che quasi l'82% dei vaccinabili ha ricevuto almeno due dosi di vaccino, è di 31,24 sui vaccinati e di 75,69 su non vaccinati. I tamponi eseguiti sono 7.599 (4.490 nel percorso diagnostico e 3.109 nel percorso guariti, per il 14,5% di positivi), a cui si sommano 2.395 test antigenici (353 positivi). Nelle Marche è cresciuta del 36% nell'ultima settimana l'incidenza di positivi su 100mila al coronavirus che da 205 si è impennata a oltre 280. Lo fa sapere la Regione. L'incremento maggiore si è registrato per la provincia di Pesaro Urbino (in particolare negli ultimi 3 giorni) e si è confermato per Ancona e Fermo. Le classi di età con il numero maggiore di casi sono quelle 25-44anni  e 45-59 anni. Aumentano ancora i ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 204 pazienti (+3 rispetto a ieri) 36 dei quali in Terapia Intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore). Si registrano, purtroppo, anche due decessi correlati al Coronavirus: un 56enne di Civitanova Marche spirato all'ospedale cittadino, e un 87enne di Osimo che ha perso la vita presso la Rsa Galantara. La prima vittima - in base ai dati rilasciati dal Servizio Sanità - non presentava patologie pregresse, la seconda sì. 

19/12/2021 13:30
Civitanova, Gaia è la prima bimba a sottoporsi al vaccino. Ciarapica: "Un esempio per tutti"

Civitanova, Gaia è la prima bimba a sottoporsi al vaccino. Ciarapica: "Un esempio per tutti"

"Gaia Pantanetti Gonzalez, 9 anni, è stata la prima bimba civitanovese, under 12, a ricevere questa mattina il vaccino anticovid presso il nostro Poliambulatorio di via Abruzzo". Ad annunciarlo è stato il sindaco Fabrizio Ciarapica.  "Puntualissima alle ore 8 del mattino, accompagnata dai genitori, Gaia, senza esitazioni, grande coraggio e serenità si è sottoposta alla punturina sul braccio - racconta il primo cittadino -. Un esempio per tutti noi! La gemellina, Greta, è rimasta molto male perché a causa di un piccolo raffreddore, ha dovuto posticipare la sua inoculazione che sarà fatta fra qualche giorno e non ha potuto farla insieme a Gaia". "Il nostro ambulatorio si è presentato ai piccoli utenti ben addobbato e pieno di colori. Le dottoresse, che ringrazio di cuore, sono state molto gentili e accoglienti e hanno rilasciato a Gaia un attestato e cioccolatini. Grazie, Gaia, per essere stata così brava a dare un grandissimo esempio a tutti!" ha concluso Ciarapica. 

18/12/2021 16:34
Mogliano, torna il camper vaccinale. "Siamo preoccupati per l'aumento dei contagi"

Mogliano, torna il camper vaccinale. "Siamo preoccupati per l'aumento dei contagi"

Prosegue la campagna di vaccinazione nella Regione Marche, nonostante le preoccupazioni per l’imminente zona gialla (leggi qui). Anche la Provincia di Macerata, in questo senso, sta accusando un sensibile aumento dei contagi, con riferimento particolare a Comuni come quello di Mogliano. Nella mattinata di oggi, a partire dalle ore 8.30, il camper predisposto alla somministrazione dei vaccini è tornato presso la comunità locale, dopo essere già intervenuta giovedì scorso a fronte di una forte affluenza (effettuati 154 vaccini, di cui 5 nuove dosi, in 4 ore di lavoro). Il presidio scelto per l’occasione stavolta è stata la palestra dell’Istituto Giovanni XXIII, dove tra controlli preventivi nell’area parcheggio e ticket rilasciati si è raggiunta quota 150 somministrazioni solo a metà mattinata. «La situazione in generale è buona – ha dichiarato Angelo Andreozzi, Coordinatore della Protezione Civile di Mogliano – sebbene le dosi di vaccini restino a disposizione fino ad esaurimento scorte. Probabilmente non riusciremo a coprire nemmeno oggi, come giovedì scorso, tutte le richieste.  Siamo molto preoccupati, soprattutto ora che torniamo in zona gialla: noi della Protezione Civile siamo sempre in prima linea e per questo più esposti al contagio. È difficile essere ottimisti per il futuro».

18/12/2021 14:07
Covid, 703 nuovi casi oggi nelle Marche: nuovo picco di contagi in provincia di Macerata

Covid, 703 nuovi casi oggi nelle Marche: nuovo picco di contagi in provincia di Macerata

Superano ancora quota 700 (703) i casi di positività al coronavirus nelle Marche e l'incidenza vola a 276,54 (ieri 267,28). Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. Il maggior numero di nuovi contagi si riscontra in provincia di Ancona (197); a seguire le province di Macerata (160), Pesaro Urbino (131), Fermo (104), Ascoli Piceno (88) mentre sono 23 i casi provenienti da fuori regione. Tra i positivi 162 persone presentano sintomi; 178 i contatti stretti di positivi, 211 contatti domestici, 21 in ambiente di scuola/formazione, 11 in setting lavorativo, 9 di vita/socialità, 1 assistenziale e 1 sanitario. Le fasce d'età più interessate dai nuovi casi di contagio sono quelle tra 25-44 anni (188) e 45-59 anni (162); sono 135 i casi tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni e 47 tra i ragazzi tra i 19 e 24 anni. 89 contagi tra persone in fascia 6-69 anni, 51 tra 70-79 anni, 26 tra 80-89 anni e 5 per over 90. Il 55% di positivi risulta vaccinato e il 48% non vaccinato ma l'incidenza, tenuto conto che quasi l'82% dei marchigiani è vaccinato con monodose Jannsen o con due dosi, è di 35,07 su 100mila abitanti per i vaccinati e di 78,39 tra non vaccinati. Il totale dei tamponi eseguiti à 7.602 di cui 4.539 nel percorso diagnostico e 3.063 nel percorso guariti (15,5% di positivi), a cui si sommano 2.470 test antigenici (308 positivi). L'incidenza dei ricoveri in Terapia intensiva su 100mila non vaccinati (5,21) è di circa 11,5 volte superiore a quella tra i vaccinati (0,45).  Aumentano ancora i ricoveri Area Medica, dove sono presenti 201 pazienti (+10 rispetto a ieri) 38 dei quali in Terapia Intensiva (+2 rispetto alle ultime 24 ore). Si registrano, purtroppo, anche due decessi correlati al Coronavirus: una 58enne di Monterubbiano spirata all'ospedale "Murri" di Fermo e una 81enne di Castelfidardo, che ha perso la vita all'ospedale Torrette di Ancona. Entrambe le vittime presentavano patologie pregresse. 

18/12/2021 12:31
La generosità dei pugliesi per l'ospedale Salesi: donati due posizionatori per ecografie ai neonati

La generosità dei pugliesi per l'ospedale Salesi: donati due posizionatori per ecografie ai neonati

Due culle di Graf, posizionatori ecografici per garantire le condizioni ottimali durante le ecografie delle anche dei neonati, sono state donate all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona dall'azienda Povatex s.a.s di Taurisano, nel Leccese, specializzata in prodotti ortopedici e abbigliamento medico in età pediatrica.  Grazie a questo macchinario è possibile diagnosticare patologie come la displasia congenita dell’anca che è la più importante tra le malformazioni congenite in ambito ortopedico se si tiene conto della sua incidenza, della sua evolutività, delle difficoltà terapeutiche e della gravità dei danni funzionali che può determinare. I posizionatori, donati alla Fondazione Salesi e ricevuti dal dottor Giulio Argalia, direttore della Radiologia di Torrette e Salesi e dalla professoressa Laura Mazzanti, già ordinaria di Biochimica e presidentessa della Fondazione, hanno una valore economico di quasi 3 mila euro. L’ospedale ne era rimasto sprovvisto da tempo, nonostante l’importanza di questo presidio, soprattutto per effettuare le ecografie a bambini fino a 7 mesi. “Questa donazione è un fatto estremamente importante perché avvicina i cittadini alla pubblica amministrazione, grazie a uno stretto connubio tra pubblico e privato, in un settore vitale come quello della sanità - ha dichiarato l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. Tanto più perché riguarda i bambini più piccoli, che sono anche i più vulnerabili e necessitano di attenzioni particolari”. La displasia congenita dell’anca, se diagnosticata precocemente, può essere curata in modo non invasivo. Ogni settimana al Salesi si eseguono circa 70 esami di questa tipologia.  

17/12/2021 19:20
Covid e vaccini, secondo weekend con gli esperti in piazza: appuntamento a Civitanova

Covid e vaccini, secondo weekend con gli esperti in piazza: appuntamento a Civitanova

Torna per il secondo fine settimana consecutivo la campagna “Parliamone Insieme”. Domani, sabato 18, e domenica 19 dicembre, i punti organizzati dalla Regione Marche, in collaborazione con l’Asur, stazioneranno in altre piazze del territorio regionale. Sabato 18 dicembre i camper informativi saranno a Fabriano, Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto, mentre domenica 19 dicembre saranno a Fano e a Porto San Giorgio. “Abbiamo voluto fortemente avviare questa campagna informativa per i cittadini marchigiani – ha affermato il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli – la nostra convinzione è che su temi delicati e importanti come la vaccinazione e la pandemia si debba instaurare tra le istituzioni, la sanità e i cittadini un dialogo e un confronto più chiaro e trasparente possibile, creare un rapporto tra i cittadini e gli esperti in grado di dare risposte scientifiche basate sui dati, sulle evidenze finora in nostro possesso, dando sostegno a chi ha dubbi e perplessità non solo sulla vaccinazione ma in generale sull’andamento della pandemia. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e hanno aderito a questa importante iniziativa nella quale crediamo molto. Invito tutti coloro che hanno dubbi, perplessità o incertezze a rivolgersi ai nostri esperti sia nei punti informativi nelle piazze che con le modalità telematiche”. Il punto informativo a Fabriano sarà in Piazza del Comune (ore 9-12), di fronte alla Fontana Sturinalto, alla presenza dell’equipe composta dalla dottoressa Selena Saracino, Dipartimento di Prevenzione SISP Fabriano, dal dottor Maicol Onesta, Direttore UOC medicina interna Ospedale di Fabriano, un operatore Urp, e dei testimonial d’eccezione del mondo sportivo. In particolare per la Janus Ristopro Basket Fabriano, il capitano Roberto Marulli, Marco Santiangeli e Antonio Di Salvo, e per la Ginnastica Fabriano le atlete Milena Baldassarri (Aeronautica), Sofia Raffaeli (Fiamme Oro) e Gaia Mancini (Ginnastica Fabriano). A Civitanova Marche il camper sarà posizionato in Piazza XX Settembre (ore 9 – 12). Saranno presenti la dottoressa Franca Laici, Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica Prevenzione Malattie Infettive, un'infermiera del dipartimento prevenzione e un operatore Urp. Testimonial i dottori Riccardo Centurioni, già Direttore UOC Medicina/Ematologia Ospedale Civitanova Marche e Massimo Catarini già Direttore UOC Medicina Ospedale di Macerata. Al punto informativo di San Benedetto del Tronto, in Piazza Giorgini dalle 9 alle 12, saranno presenti il dottor Claudio angelini, Direttore Dipartimento di Prevenzione, un'infermiera Dipartimento Prevenzione e un operatore Urp. Testimonial la dottoressa Tiziana Principi, Direttore Dipartimento Emergenza San Benedetto del Tronto. Domenica 19 dicembre sarà la volta di Fano e di Porto San Giorgio. Il punto informativo di Fano sarà posizionato in Piazza XX Settembre (dalle ore 9 alle 13) alla presenza del dottor Eugenio Carlotti, Direttore Dipartimento di Prevenzione, un'infermiera del Dipartimento Prevenzione e un operatore Urp, testimonial il dottor Gabriele Frausini, Direttore Dipartimento Medico Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord. Il camper informativo a Porto San Giorgio sarà invece localizzato in Piazza Matteotti (dalle 9 alle 12), con il dottor Giuseppe Ciarrocchi, Direttore Dipartimento di Prevenzione, un infermiere, un operatore Urp e il testimonial, il dottor Paolo Padovani, già Direttore UOC Malattie Infettive Fermo È stato creato anche un punto informativo sul sito istituzionale della Regione: digitando infatti www.regione.marche.it/parliamoneinsieme  si potrà trovare risposta alle domande più frequenti e confrontarsi con medici ed esperti dell’Asur. L’Azienda sanitaria regionale già mette a disposizione molti strumenti di informazione e per la prenotazione del vaccino: il numero verde 800.936677 attivo ogni giorno dalle 8 alle 20, le pagine istituzionali sul sito della Regione che consentono di scaricare la modulistica vaccinale, riportano gli orari degli Hub e le tappe dei camper vaccinali, informazioni relative al Green Pass e le News di Area Vasta per eventuali comunicazioni specifiche o cambi orari. E’ stata inoltre attivata una mail dedicata parliamoneinsieme@sanita.marche.it a cui tutti i cittadini potranno indirizzare i loro quesiti e trovare prontamente risposta ai loro dubbi o i chiarimenti necessari. Su www.asur.marche.it/web/portal/informa-covid si trovano link a siti ministeriali e della Regione, informazioni su supporto psicologico e brochure sulla vaccinazione in gravidanza. E poi la pagina Facebook e gli URP che restano a disposizione dei cittadini su tutti i loro canali di comunicazione.    

17/12/2021 18:00
Civitanova, evento internazionale a Villa Pini con 500 professionisti di cui oltre 100 dagli Stati Uniti

Civitanova, evento internazionale a Villa Pini con 500 professionisti di cui oltre 100 dagli Stati Uniti

Evento internazionale a Villa Pini: saranno 553 i professionisti collegati di cui circa 400 da tutta Italia e un centinaio dagli Stati Uniti. Il 2021 si chiude come meglio non si poteva per la casa di cura di Civitanova Marche. È stato infatti un autentico successo l’evento medico organizzato presso la storica clinica civitanovese dal dottor Stefano Albanelli, ortopedico anconetano di punta della stessa Villa Pini. Il tema al centro dell’evento, riparazione in artroscopia della cuffia dei rotatori della spalla con “soft anchor”, era specifico e per addetti ai lavori ma di strettissimo interesse per tutti coloro che si ritrovano ad avere lesioni alla spalla ed al gomito e a dover affrontare un intervento chirurgico. Circostanze, queste, in cui ciascuno di noi desidererebbe avere la possibilità di un intervento mininvasivo e della massima efficacia riparatoria delle lesioni. Tecniche in cui il dottor Albanelli e Villa dei Pini, struttura diretta dalla dottoressa Nicoletta Damiani, negli anni si sono affermati come punti di riferimento, tanto da essere stati capaci di calamitare l’attenzione degli oltre 500 che hanno partecipato al recente evento nazionale dedicato, appunto, alla chirurgia artroscopica della spalla e della cuffia dei rotatori. Nell’evento di Villa Pini si è discusso delle possibilità di effettuare interventi di elevato livello qualitativo e dalla grande efficacia e precisione riparatoria ma anche totalmente mininvasivi rispetto ad altre tecniche cosiddette “a cielo aperto”, grazie anche all’ausilio di nuovi devices e strumentazioni in tecnologia 4K delle colonne artroscopiche di cui è dotata la clinica civitanovese. Momento clou dell’evento organizzato in sinergia con la Sicseg (la società italiana di chirurgia della spalla e del gomito) è stata la “live surgery”, cioè un vero intervento chirurgico, eseguito appunto in diretta dal dottor Albanelli e al cospetto dei 553 professionisti che hanno seguito con grande interesse il chirurgo anconetano.  

17/12/2021 16:10
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