Arrivano i test gratuiti per gli alunni delle scuole primarie. “Da domani i tamponi per i bambini e i ragazzi delle scuole primarie saranno gratuiti in tutte le farmacie". Lo ha reso noto l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini. "Avevamo assunto questo impegno e il Governo ha eliminato questa lacuna – ha detto l’assessore. Gli uffici dell’Asur stanno per emanare l'atto applicativo dell'articolo del 30 del nuovo decreto legge 4/2022”.
La procedura è la stessa adottata per gli studenti di scuole medie e superiori: il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, compila una ricetta dematerializzata di tipo farmaceutico.
A seguito di registrazione della ricetta elettronica, rilascia al genitore o invia via mail il promemoria da esibire presso le farmacie convenzionate o le strutture sanitarie aderenti ai Protocolli d’Intesa.
Per garantire la copertura della spesa a livello nazionale sono stati stanziati ulteriori 19,2 milioni di euro. Sono quasi 78.500 gli studenti che potranno beneficiare di questo provvedimento nelle Marche.
"La famiglia dell’alunno di scuola primaria, una volta informata secondo le procedure sanitarie vigenti che il proprio figlio/a è un contatto scolastico di caso confermato di SARS-CoV-2 può, ove prevista l’effettuazione del test antigenico rapido, in alternativa ai siti specificatamente individuati dall’ASL di riferimento, contattare il proprio pediatra di libera scelta o medico di medicina generale affinché questi provveda ad effettuare autonomamente il tampone, ovvero a rilasciare idonea prescrizione medica per l’effettuazione del test gratuito presso una farmacia o una delle struttura sanitarie aderenti" precisa l'assessore Filippo Saltamartini.
“Purtroppo il dato, attualmente, è fortemente negativo per la situazione Covid a Treia”. il sindaco Capponi fa il punto e aggiorna la cittadinanza sul momento - Sono oltre 427 le persone positive e sono in tutto (compresi i positivi) 482 quelle in quarantena (dati dal sito della Regione Marche aggiornati al 28 gennaio 2022)”. Domani (sabato 29) ultimo appuntamento del mese di gennaio per la vaccinazione a Treia, dalle 8 alle 14 al Santuario del Santissimo Crocifisso dove sarà operativo il Centro di prossimità vaccinale. Saranno disponibili circa 180 dosi di vaccino Pfizer o Moderna.
Dalle 7,45 del mattino verranno distribuiti numeri di accesso e sarà comunicato l’orario presunto di chiamata. Non è necessario presentarsi all’alba. “Prosegue la campagna di vaccinazione nel nostro Comune – spiega il primo cittadino – Inoltre, l’Amministrazione comunale ha chiesto all’Asur di poter continuare nel centro vaccinale di prossimità anche nella prima settimana di febbraio per rispondere alle nuove stringenti norme che entreranno in vigore dall’1 febbraio. Ci sarà, infatti, l’obbligo vaccinale per gli over 50 per i quali è prevista una sanzione di 100 euro”. Sarà obbligatorio esibire il Green pass “base” per accedere a uffici pubblici, servizi postali, bancari e finanziari e centri commerciali (escluse attività essenziali, come le farmacie); la validità del Green pass vaccinale si riduce da 9 a 6 mesi, pertanto chi ha fatto solo la seconda somministrazione dovrà fare la terza dose se vuole mantenere il green pass.
“È sicuramente uno dei periodi di massima infezione dall'inizio della pandemia. I dati in nostro possesso – aggiunge il sindaco Capponi - sono condizionati dal fatto che il tracciamento, per la carenza di personale nel comparto sanitario, risulta di fatto poco attendibile perchè viene fatto con molti giorni di ritardo. Per quanto riguarda i servizi a disposizione delle famiglie in quarantena, il Comune conferma l'impegno del ritiro dei rifiuti da raccogliere in modo indifferenziato e la possibilità di chiedere aiuto alla nostra Protezione civile per ogni necessità (saturimetri, fare la spesa, ritirare in farmacia medicinali da recapitare al domicilio delle persone in quarantena, ecc.).
I numeri che si possono contattare sono: 0733218701 oppure 3357127270. Non creiamo allarmismo comunque, la situazione di Treia è in linea con quanto si sta riscontrando a livello nazionale. Va aggiunto, infatti, che dopo 13 settimane consecutive di crescita, l’epidemia condizionata in particolare dall’andamento della Lombardia e della Campania, segna un leggero ribasso: cosi si spera avvenga anche da noi. Siamo arrivati al picco dell’epidemia, ma con forti discontinuità a livello territoriale. In tante Regioni la diffusione del Sars-CoV-2 è ancora in fase di crescita.
"Avremo modo di vederlo meglio nell’analisi della prossima settimana., prosegue Capponi. Vedremo il dettaglio e le implicazioni, anche per le curve dei ricoveri che si stanno modificando con la prevalenza di Omicron, dopo i principali numeri e indicatori. L’epidemia potrebbe infatti riservarci un colpo di coda. Sono proprio situazioni come queste che mi fanno ribadire l’importanza di avere a disposizione informazioni quotidiane dettagliate. Omicron sta intanto trasformando il volto dell’epidemia: la diffusione di una variante più contagiosa, ma meno aggressiva dal punto di vista clinico, si inizia a notare dall’andamento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva".
“Faremo la nostra parte, perché così è giusto che sia, per quanto riguarda l’emergenza Covid, ma l’ospedale civile Bartolomeo Eustachio continuerà ad assicurare le normali prestazioni nelle sue specialistiche, che sono l’oculistica e l’oncologia, e nei suoi reparti normali, ma sempre di vitale importanza, come la week surgery oltre che nelle altre strutture, come nel caso del Punto di primo intervento. Il nostro nosocomio, in questa come in altre emergenze, ma anche e soprattutto nella quotidianità, continua a dimostrare di avere un ruolo strategico per tutta l’Area Vasta 3 dell’Asur Marche e per l’intera sanità regionale”. Così il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, sull’attivazione di una trentina di posti letto, al terzo piano dove è ospitata ora la lungodegenza, destinati a pazienti a bassa e bassissima intensità di cura da Covid-19.
“La Regione Marche con cui ci siamo interfacciati diverse volte attraverso l’assessore di competenza Filippo Saltamartini - spiega il primo cittadino settempedano - ha scelto la nostra struttura per dare un supporto fondamentale nella lotta alla pandemia. Una decisione, che è stata presa in via d’urgenza, che non ci sentiamo di contestare o criticare, perché questo non è il momento di polemiche strumentali o di parte, ma che è stata assunta, secondo quanto ci è stato riferito, tenendo conto della normale attività che si svolge quotidianamente in corsia che sarà salvaguardata. In base a queste rassicurazioni - prosegue il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - coscienziosamente abbiamo deciso di guardare oltre.
Ci è stato anche garantito un percorso sporco pulito che eviterà ogni tipo di contatto con gli altri pazienti e ci è stato pure assicurato che si tratterà di un percorso temporaneo finalizzato proprio a dare una risposta all’emergenza in atto che, vista la situazione, dovrebbe durare non più di una trentina di giorni. Ancora una volta – conclude il primo cittadino settempedano – noi la nostra parte la faremo ricordando, come è stato giustamente fatto dalle autorità regionali, che il Bartolomeo Eustachio è uno dei quattro ospedali essenziali dell’Area Vasta dove ricade il nostro territorio”.
Quarto fine settimana di Open Day nelle Marche per i cittadini over 18. "Continua lo sforzo organizzativo predisposto da Regione Marche ed Asur per accelerare la campagna vaccinale della terza dose anche alla luce delle novità emanate dal Governo, che ha autorizzato dal 10 gennaio il richiamo booster dopo 4 mesi (120 giorni) dalla seconda dose e fissato dal 1° febbraio la scadenza del Green Pass dopo sei mesi" sottolinea l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
Dal 15 febbraio gli over 50 inoltre, dovranno avere il super Green pass per accedere ai luoghi di lavoro pubblici o privati. L’accesso agli Open Day non sarà illimitato: all’arrivo bisognerà dotarsi di numero fino ad esaurimento dei posti disponibili in base alle dosi e al personale sanitario disponibile nelle sedi. Si ricorda che per le prime dosi l’accesso alle sedi vaccinali è possibile ogni giorno senza prenotazione.
In provincia di Macerata, insieme al recupero delle terze dosi anticipati, saranno a disposizione dei cittadini non prenotati 300 dosi all'hub vaccinale di Piediripa e 100 dosi all'hub vaccinale di Camerino.
Di seguito il calendario:
AREA VASTA 1
Sabato 29 gennaio
PESARO - PVP Iper Rossini via Juri Gagarin h.8.30 -13: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
FANO - PVP Codma via T. Campanella h. 14-20: 100 dosi (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 2
Sabato 29 gennaio
SENIGALLIA - PVP Caserma Vigili del Fuoco Via Arceviese H. 8-13 / 14-18: 200 dosi (insieme a recupero terze dosi anticipate)
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
Domenica 30 gennaio:
FABRIANO – Via di Vittorio 1 (ex CRI) h.9-13 / 14 -18: 500 dosi
AREA VASTA 3
Sabato 29 gennaio
CAMERINO Località Vallicelle h.8 -13: 100 dosi (insieme al recupero di terze dosi anticipate)
Domenica 30 gennaio:
MACERATA Centro vaccinale via Teresa Noce h. 8-13: 300 posti (insieme al recupero terze dosi anticipate)
AREA VASTA 4
Sabato 29 gennaio
MONTEGRANARO Ex Ospedale: h. 8.30 - 19.30: 600 dosi
Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi Covid nelle Marche sono stati 6.152 (ieri 6.196), su 14.667 tamponi esaminati nel percorso diagnostico-screening (ieri erano 15.628). La percentuale di positività è del 41,9% (dal 39,6%) e il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti è 2.640,12 (ieri 2.691,01).
La provincia di Ancona nelle ultime 24 ore registra 1.836 nuovi positivi ed è quella con più nuovi contagi. A seguire le province di Pesaro Urbino con 1.405, Macerata con 1.358, Ascoli Piceno con 703 e Fermo 601. Sono 249 i casi di fuori regione.
Restano le fasce 25-44 e 45-59 anni quelle in cui il virus riesce a colpire maggiormente: i nuovi contagiati oggi sono 1.744 tra 25-44 anni, 1.436, invece tra i 45 e 59 anni. I dati dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Marche mostrano come il virus, per la maggior parte dei casi la variante Omicron, corra ancora anche tra i giovani: 1.787 nuovi positivi da 0 a 18 anni. La fascia più contagiata è sempre quella 6-10 anni, i bambini della scuola elementare, con 597 casi registrati. Sono 103 i piccolissimi, da 0 a 2 anni, e 238 da 3 a 5.
Tra i casi ci sono 629 persone che accusano sintomi; comprendono 2.453 contatti stretti di positivi, 1.354 contatti domestici, 127 in ambito scolastico/formativo, 29 in ambiente di vita/socialità, 2 in setting lavorativo, 1 assistenziale e 2 sanitario.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 358 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+1 rispetto a ieri), dei quali 57 in Terapia intensiva (-1 rispetto a ieri) e 301 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 71 (-1) e quelli in reparti non intensivi 230 (+3 rispetto a ieri) mentre 31 persone sono state dimesse nell'ultima giornata
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano, purtroppo 8 decessi correlati al Covid: una 61enne di Civitanova Marche, un 74enne di Tolentino, una 90enne di Senigallia, una 81enne di Porto San Giorgio, un 74enne di Offida, una 89enne di Appignano, una 89enne di Senigallia e un 47enne di Porto Sant'Elpidio.
È attivo, da questa mattina alle 8.30, il nuovo ambulatorio vaccinale pediatrico di Camerino che dall’ospedale è stato trasferito nel quartiere Vallicelle, nell’area di Protezione civile. Una prima giornata in cui tutto si è svolto con grande ordine e la massima efficienza tant’è che è proprio il dottor Antonio Barboni ad aggiornare il sindaco Sandro Sborgia, rassicurando sulla buona riuscita del servizio: “L’Ambulatorio è stato attivo dalle 8,30 senza intoppi. Grazie a nome della dottoressa Franca Laici e tutto lo staff”.
Il nuovo servizio sarà disponibile a Camerino non più ogni 15 giorni, ma tutti i mercoledì dalle 8.30 alle 13. “È di fondamentale importanza aver intensificato questo servizio per tutte le famiglie che ne hanno bisogno - aggiunge il sindaco Sandro Sborgia - un ringraziamento a tutte le persone che si sono adoperate per la buona riuscita del trasferimento e dell’operatività”.
Tutte le delegazioni NurSind della Regione Marche parteciperanno venerdì mattina al sit-in di protesta del comparto sanità in piazza Cavour ad Ancona. Lo avevano già annunciato gli infermieri: “Scenderemo in piazza a protestare per un disagio che dura da decenni e che a causa della pandemia è anche peggiorato”. Tra le principali criticità, i tagli degli ultimi 20 anni alla sanità pubblica, le mancate assunzioni e l’indennità prevista sia nell’ultima Legge di Bilancio sia in quella precedente, mai attuata. Penalizzazioni di varia natura che continuano a pesare sugli stipendi di chi sta combattendo la pandemia in prima linea e sul boom di straordinari a cui sono stati costretti i sanitari.
Elsa Frogioni, infermiera ed ex Segretaria Territoriale NurSind di Ancona, ha spiegato perché la Regione non ha saputo salvaguardare le esigenze degli operatori sanitari.
Quali sono le ragioni di questo sciopero? La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti: gli ospedali sono presi d’assalto, i pronti soccorsi sono più che pieni, i 118 fanno da taxi sanitario per qualunque cosa. L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini aveva promesso nell’agosto 2020 3000 assunzioni, e invece ce ne sono state a malapena 600 . Molti hanno rinunciato ai concorsi in virtù di un posto sicuro nel settore privato.
Dopo due anni di pandemia vi siete confrontati nuovamente con Saltamartini? Abbiamo mandato diverse lettere e richieste di confronto diretto. Ma ad oggi nessuno ci ha risposto. Probabilmente pensano che sia servito realizzare le stabilizzazioni, ma queste non sono nuove assunzioni. Non arriviamo nemmeno a 1000 figure professionali.
Quali disagi sono aumentati nel frattempo? Oltre alla carenza atavica di personale, stiamo continuando a lavorare senza sosta e senza ferie da 3 anni, per più di 12 ore al giorno. Oltretutto, non sono nemmeno stati autorizzati i congedi parentali previsti per legge. Le nostre famiglie sono in seria difficoltà. Se oggi un ragazzo mi dicesse che vuole fare questo mestiere gli direi di pensarci due volte.
La Sanità pubblica quindi è al collasso mentre quella privata resta in piedi. Stiamo pagando lo scotto dei tagli degli ultimi decenni, comprese le ultime Leggi di Bilancio. Si è preferito, anzi, dare in appalto a ditte esterne i lavori che potrebbero fare benissimo i socio-sanitari. In una struttura pubblica, di per sé molto complessa, occorre avere risorse umane multitasking. E invece c’è stata disorganizzazione: molti servizi potevano essere recuperati anziché spostarli nel privato.
Perché secondo voi il presidente Sandro Di Tuccio e la CISL hanno scelto di dissociarsi dallo sciopero? Loro sono anche i fautori della mancata indennità infermieristica stabilita con le Legge di Bilancio del 2020 sotto il Conte bis. Parliamo di 335 milioni di euro. Ma gli altri sindacati generalisti all’epoca protestarono e alla fine ottennero 100 milioni di indennità, mentre a noi del comparto infermieristico è stato tutto rimandato alla stipulazione di un nuovo contratto, attualmente in corso all’ARAN. Ma temiamo nuove incursioni a riguardo.
Qualcuno quindi non ha fatto bene il suo dovere. Esattamente. Tra gli iscritti agli altri sindacati manca di fatto la componente infermieristica: a livello regionale noi NurSind siamo primi nella Regione Marche e non solo. Questo spiega perché alcune persone hanno sempre cercato di livellare tutta la retribuzione accessoria, ma non funziona cosi: bisogna dare di più a chi ha maggiori responsabilità e profonde più impegno. L’infermiere è di fatto la figura maggiormente utilizzata in sanità e la prima ad interfacciarsi con il paziente: non credo serva aggiungere altro.
Indipendentemente dai numeri segnati a livello nazionale, nella Regione Marche è stato prospettato il termine della campagna vaccinale. E, secondo l’Associazione OnData nell’ambito della campagna #datiBeneComune, anche il conseguimento della cosiddetta immunità di gregge. La data di riferimento sarebbe il prossimo 25 febbraio 2022, tenendo conto dell’andamento attuale delle somministrazioni.
Nelle Marche la campagna vaccinale è partita ufficialmente – come nel resto d’Italia - il 27 dicembre 2020. A oggi, risultano somministrate 2.326.739 dosi, ma ne mancano 57.650 per vaccinare l' 80% della popolazione – e quindi raggiungere l’immunità - con una media di circa 2 dosi a testa (98,5% con doppia dose e 1,5% monodose, in base alle attuali forniture nazionali). Al ritmo di 1.879 somministrazioni al giorno tenuto nell’ultima settimana, mancherebbe circa 1 mese prima di raggiungere l'obiettivo.
Attualmente le persone vaccinate sono 1.177.903 (1.103.956 con doppia dose e 73.947 monodose, una media di 864 al giorno), pari al 78,5% della popolazione complessiva e al 98,1% dell'obiettivo di copertura vaccinale. Di queste però 773.975 persone (il 65,7%) sono state vaccinate più di 6 mesi fa e attendono il booster.
LO ZOCCOLO DURO DEI NO VAX E GLI OSPEDALI PIENI.
Parliamo di più di 5 milioni e mezzo di persone in Italia che ad oggi non hanno ancora ricevuto la prima dose. Se si escludono i pazienti con particolari patologie, immunodepresse o semplicemente fragili – per le quali il vaccino è da escludersi onde evitare gravi complicazioni – la platea di coloro che non hanno ancora seguito la profilassi comprende la fascia dei 40-49enni (1.221.454 di individui), quella dei 50-59enni (1.038.570) e dei 12-19enni (854.716). Si tratta di numeri legati al periodo dal 24/12/21 al 24/01/22), quindi suscettibili di variazioni in base all’andamento della campagna vaccinale.
Non solo. Andando ad analizzare il caso specifico delle Marche, la possibilità di una tracciabilità veritiera rimane difficile se si mettono sullo stesso tavolo il numero dei ricoveri effettivo (circa 350), certe dichiarazioni istituzionali e le testimonianze dei singoli ospedali che continuano ad essere in “over booking”. Sono 250 in tutto nella regione i posti letto disponibili, 70 dei quali ad oggi occupati per le terapie intensive. Per l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini i rischi di mandare in tilt il sistema sanitario e slittare nella zona arancione sono direttamente proporzionali al numero minimo di ricoveri gravi che si dovrebbero raggiungere (80/83 unità). Non va dimenticata però sia la presenza dei pazienti con lievi sintomi, sia quella dei malati oncologici. Oltre al fatto che la contagiosità del Covid-19 risponde a parametri che possono bypassare la copertura vaccinale: il rischio di infettarsi e contrarre la malattia cala se si segue la profilassi, ma non quello di potersi e poter contagiare.
Nuovo focolaio Covid nel reparto di Nefrologia dell’ospedale “Generale Provinciale” di Macerata. Sono quattro in totale i pazienti risultati positivi ai tamponi effettuati questo pomeriggio all’interno del nosocomio.
Il focolaio avrebbe avuto inizio nella giornata di sabato, quando un 60enne dializzato, ricoverato nel reparto di Nefrologia e risultato positivo, era stato trasferito al pronto soccorso. Erano subito state avviate tutte le procedure d’urgenza per sterilizzare la camera nella quale era ricoverato l’uomo e mettere in sicurezza pazienti e operatori sanitari che avevano definito l’evento come “prassi quotidiana causata da Omicron”.
A distanza di qualche giorno le positività riscontrate anche per altri quattro pazienti, tutti vaccinati e che non presenterebbero sintomi evidenti. Sono in corso le nuove operazioni di sanificazione del reparto, ma non è escluso che il numero di positivi possa adesso estendersi.Si tratta di un nuovo focolaio dopo quello che, nel mese di novembre, aveva già colpito il reparto di Pneumologia del “Generale Provinciale”: allora i casi Covid registrati furono 8 in tutto.
Dopo quasi due anni di richieste inascoltate, gli infermieri italiani scendono in piazza per protestare contro la gestione della pandemia da parte della sanità pubblica e per chiedere aiuti al Governo. Lo faranno anche nelle Marche, ad Ancona, con un sit-in venerdì 28 gennaio dalle 10 alle 11,30 in Piazza Cavour davanti a Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea Legislativa.
Turni estenuanti, zero giornate di riposo, ferie cancellate, paura e continui contagi tra i colleghi, quarantene e straordinari su straordinari che hanno sfiancato gli operatori dell’ambito sanitario. L’ultimo baluardo per tentare di tenere a galla il Paese, messo in ginocchio dal fuoco incrociato di (in)decisioni politiche e mancato riconoscimento dei fondi spettanti ai sanitari.
“L’indennità specifica infermieristica non è stata svincolata dalla Legge di Bilancio del 2022. Una forte delusione – spiega Donato Mansueto, segretario regionale Nursind – , l’esecutivo del Governo Draghi ha completamente ignorato le nostre richieste. Nessun segnale di vicinanza agli operatori sanitari (infermieri, ostetriche, OSS, professionisti sanitari), che si aspettavano già da questo mese l’erogazione delle risorse stanziate a dicembre 2020”.
Già lo scorso novembre la Nursind si era espressa in merito alla condizione di totale disagio nella quale versano gli operatori della sanità pubblica, proclamando uno stato di agitazione. Fra le richieste avanzate dal Nursind, che stima per le Marche una carenza di infermieri di circa 3mila unità, c’è anche quella di prevedere più posti nelle università per infermieri e ostetriche, superare il vincolo di esclusività per poter garantire standard assistenziali in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private, normare le prestazioni aggiuntive per la carenza di personale infermieristico.
Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi Covid nelle Marche sono stati 7.806 (ieri 2.268) su 20.034 (5.747 ieri) tamponi esaminati. La percentuale di positività è del 39% (ieri 39,5%) e il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti è 2.667,97 (ieri 2.664,10). L'incidenza del virus nelle Marche cresce ancora, anche se in modo minore ogni giorno. Questo, quanto emerge dai dati rilasciati dall’osservatorio epidemiologico delle Marche.
Resta la provincia di Ancona quella dove il Covid continua ad infettare di più, nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono 2.185. Seguita nell'ordine da quelle di Pesaro Urbino con 1.980, Macerata con 1.463, Ascoli Piceno con 990 e infine quella di Fermo con 909. Sono 279 i nuovi positivi di fuori regione.
Restano le fasce 25-44 anni e 45-59 anni, quelle che registrano più contagi. Su 7.806 casi nelle ultime 24 ore sono 4.006, più della metà. La fascia di età 25-44 anni ne conta 2.169, quella 45-59 invece 1.837. Resta ancora alto il numero dei nuovi contagi in età scolastica, con 790 casi nella fascia 6-10 anni. Da 0 a 18 anni sono complessivamente 2.452.
Tra i nuovi contagiati 741 presentano sintomi; sono 2.507 i contatti stretti di positivi e 2.362 i contatti domestici, 114 in ambiente di scuola/formazione, 8 di lavoro, 34 di vita/socialità, 2 in setting assistenziale e 3 sanitario; 2.017 i casi in corso di approfondimento epidemiologico.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 354 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+4 rispetto a ieri), dei quali 59 in Terapia intensiva (+5 rispetto a ieri) e 295 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 76 (+1) e quelli in reparti non intensivi 219 (-2 rispetto a ieri) mentre 21 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano, purtroppo 11 decessi correlati al Covid: un 88enne di Chiaravalle, un 79enne di Senigallia, un 60enne di Fermo, una 76enne di Loreto, una 85enne di Morrovalle, un 92enne di Civitanova Marche, un 86enne di Serra De Conti, una 78enne di Campofilone, un 74enne di Matelica, una 83enne di Fermo e una 98enne di Fermo.
Il teatro Italia ospiterà, anche per tutto il mese di febbraio, la campagna vaccinale dell’Asur Marche destinata alla fascia d’età pediatrica 5 – 11 anni. Chi vorrà vaccinarsi potrà farlo, su prenotazione, tramite il portale di Poste Italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it . Al momento della prenotazione oltre ai dati personali occorrerà fornire il numero di tessera sanitaria, il codice fiscale e un numero di cellulare al quale verrà poi notificata la conferma dell’appuntamento.
Almomento della vaccinazione, poi, occorrerà fornire la modulistica compilata che si può scaricare sul sito della Regione Marche (https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni/Vaccinazione-Bambini-5-11-anni).
Queste le date di apertura, nel mese di febbraio, del punto vaccinale allestito al teatro Italia: 1 febbraio dalle ore 15,30 alle 19,30; 4 febbraio dalle ore 15,30 alle 19,30; 5 febbraio dalle ore 9 alle 13;10 febbraio dalle ore 15 alle 19; 11 febbraio dalle ore 15 alle 19,30; 15 febbraio dalle ore 15,30 alle 19,30; 22 febbraio dalle ore 15,30 alle 19,30.
"Il virus in questa ondata sta circolando notevolmente tra i bambini, cosa mai successa prima. Quindi dobbiamo pensare a vaccinarli, considerando i rischi e benefici”. Questa, in sintesi, la lezione di Roberto Burioni, virologo pesarese del San Raffaele di Milano, andata in onda ieri sera su Rai 3 nel corso della trasmissione Che tempo che fa in cui ha spiegato perché è sicuro oltre che importante vaccinare i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. “I rischi li conosciamo – ha spiegato Burioni -. Sappiamo che in 1 caso su 4000 circa qualche settimana dopo la guarigione dal Covid può venire al bambino una malattia infiammatoria cronica che può essere anche grave. Abbiamo dati recenti che ci indicano come negli under 18 nel mese successivo alla guarigione c'è maggiore incidenza del diabete. Infine, in questa ondata Omicron ci sono dati che ci mostrano in vari Paesi come i bambini finiscano in ospedale, come succede per esempio in Spagna. Per fortuna non vengono ricoverati per patologie gravi, in genere si risolvono, però penso sia doveroso risparmiare a un bambino il ricovero soprattutto per il peso psicologico che questo potrebbe avere”.
Burioni ha, quindi, evidenziato come i vantaggi della vaccinazione siano indiscutibili: “Il Paese più avanti con la campagna sono gli Stati Uniti con 9 milioni di dosi tra i 5 e gli 11 anni. Sostanzialmente non sono stati riscontrati effetti collaterali di rilievo. Appena 12 miocarditi in totale (1,4 casi per milione), per esempio, oltretutto molto lievi". "Contraendo l'infezione da Covid invece, secondo il virologo, la probabilità miocardite aumenta enormemente (146 su centomila), di conseguenza "il rapporto rischio-beneficio è molto favorevole, quindi il vaccino va somministrato il prima possibile".
Questa volta è filato tutto liscio all’hub di via Gobetti a Civitanova Marche, dove era in programma il secondo Open Day per sottoporsi al vaccino anti Covid senza prenotazione. Niente code chilometriche al freddo né particolari disagi, come invece era avvenuto nel corso del primo appuntamento del 9 gennaio (leggi qui).
Per la verità stavolta l’affluenza non è stata massiccia, con circa 500 persone che si sono sottoposte alla profilassi Covid-19. Gli slot a disposizioni erano 300 per i non prenotati, più le restanti 600 dosi per coloro che avevano effettuato la prenotazione (per un totale di 900 dosi). Gli Open day di questo fine settimana in alcune località come Civitanova Marche, infatti, sono stati accompagnati anche dagli anticipi delle terze dosi, comunicati singolarmente ai cittadini interessati.
“La macchina organizzativa ha funzionato – ha spiegato il coordinatore della Protezione Civile civitanovese Aurelio Del Medico - . Abbiamo messo in campo una squadra con 14 volontari, più 7 medici e 68 tra operatori sanitari e infermieri. Noi della Protezione Civile eravamo operativi dalle 5 del mattino, mentre i cancelli si sono aperti alle 8 e questa volta non si sono verificati disagi, chiarisce. Sono state disposte due file, una per i non prenotati e l’altra per i prenotati, è tutto è andato per il meglio. L'unico rammarico è che ci aspettavamo forse più affluenza per quanto concerne coloro che non avevano effettuato la prenotazione”.
L’ospedale di Macerata si prepara a riceve ufficialmente l’installazione di una nuova risonanza magnetica. Un grande passo in avanti per la struttura in termini di dotazione volti a migliorare i percorsi diagnostici: si tratta infatti di una strumentazione avanzata e di ultima generazione (produzione Siemens) da “utilizzare esclusivamente – si legge in una nota diffusa dalla direttirice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi - per fini istituzionali finalizzati all’erogazione di cure sanitarie e delle correlate ricerche mediche".
Benefattrice della donazione - per un importo di 603.764 euro, che andrà a coprire anche i lavori di strutturazione degli spazi in cui l’attrezzatura verrà allocata – è stata la Fondazione Carima di Rosaria Del Balzo Ruiti, che negli ultimi due anni ha dimostrato particolare vicinanza e partecipazione alle dinamiche del territorio legate alla sanità. Basti pensare agli ultimi investimenti effettuati: 768mila euro nel 2020 destinati alla salute pubblica, alla medicina preventiva e riabilitativa, e a supporto della lotta al Covid-19; 30mila euro nel 2021 a sostegno della campagna vaccinale.
Restano alti i numeri della quarta ondata, spinti dalla variante Omicron, anche se la curva continua a mostrare una fase di stabilizzazione. Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Oggi il Gores ha segnalato 5.952 nuovi positivi (ieri erano 5.853), il 38,7% (il tasso di positività ieri era del 38%%) dei 15.362 (15.406) tamponi analizzati. L'incidenza scende a 2.609,65 (2.985,12) casi settimanali ogni 100mila abitanti.
Sono 633 persone con sintomi; i casi comprendono anche 3.004 contatti stretti di positivi, 1.199 contatti domestici, 59 in ambienti di scuola/formazione, 4 in ambiente di lavoro, 3 di vita/socialità, 1 in setting sanitario e 1 assistenziali; oltre mille (1.034) i contagi sui quali è in corso un approfondimento epidemiologico.ì
È ancora la provincia di Ancona la più colpita con 1.583 casi. Seguono: Pesaro-Urbino (1.456), Macerata (1.174), Ascoli (800), Fermo (704) e 235 da fuori regione. La fascia d’età fra 25-44 anni fa registrare 1.648 casi, quella 45-59 fa registrare 1.339 casi. Sono ben 1.642 quelli tra i ragazzi da zero a 18 anni, 334 tra 19-24enni, 989 tra over 60.
Nelle ultime 24 ore sono scesi a 349 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-4 rispetto a ieri), dei quali 53 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri) e 293 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (-1) e quelli in reparti non intensivi 218 (-4 rispetto a ieri) mentre 39 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano cinque decessi correlati al Covid: un 91enne di di Potenza Picena, una 94enne di Ripatransone, una 85enne di Porto Recanati, un 79enne di Monteprandone e una 83enne di Ancona.
Sono state pubblicate sul sito comunale di Civitanova Marche le modalità per conseguire il contributo regionale per interventi a favore di persone in condizione di disabilità gravissime (art. 3 del D.M. 26/09/2016). Chi è in possesso dei requisiti richiesti potrà presentare domanda per il riconoscimento rilasciato dalla Commissione Sanitaria Provinciale entro il 25 febbraio 2022: una volta ricevuta la certificazione, il disabile dovrà presentare apposita richiesta di contributo che dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Civitanova, o materialmente o via PEC comune.civitanovamarche@pec.it, entro le ore 13:00 di martedì 19 aprile 2022.
L’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune, che segue le pratiche, rende noto che per informazioni e modulistica è possibile collegarsi al sito comunale sezione “bandi di benefici e provvidenze” (link) o rivolgersi ai referenti comunali: assistente sociale Petrelli Letizia (tel. 0733/822235, letizia.petrelli@comune.civitanova.mc.it) o assistente sociale Giorgetti Serena (tel. 0733/822236, serena.giorgetti@comune.civitanova.mc.it).
Il contributo concesso verrà determinato direttamente dalla Regione Marche e liquidato all'Ente Capofila dell'Ambito Territoriale Sociale 14 (Comune di Civitanova Marche) che procederà al pagamento dei beneficiari.
Secondo i dati relativi alla settimana compresa fra il 12 e il 18 gennaio, la Regione Marche ha raggiunto quota 226 somministrazioni degli anticorpi monoclonali - 60 in più rispetto i giorni precedenti. Il risultato è stato accolto con plauso dall'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, accompagnando agli stessi numeri anche quelli relativi al Molnupiravir: nello stesso periodo, la pillola anti-Covid è stata ricevuta da 81 pazienti, dimostrando la diffusione capillare del farmaco presente sul mercato già dal 4 gennaio.
"Dopo la Valle D'Aosta, siamo tra i primi con il maggior numero di prescrizioni - ha dichiarato Saltamartini - I monoclonali hanno da tempo dimostrato la loro efficacia, e sono il contributo più valido per curare il Covid a livello ambulatoriale specie nei soggetti fragili". Per la prossima settimana - secondo quanto comunicato dalla Regione - sono già previste 229 prescrizioni: un aumento che va di pari passo anche con l'utilizzo del Remdesivir Precoce in somministrazione ambulatoriale, riducendo di conseguenza quello del farmaco utilizzato in regime ospedaliero.
"Da metà febbraio - ha aggiunto l'assessore - è atteso anche l'arrivo del nuovo vaccino Novavax basato su proteine ricombinanti, destinato a coloro i quali hanno avuto dubbi sui vaccini vettoriali e a base Rna. Questo ci permetterà di proseguire al meglio la campagna vaccinale".
Restano alti i numeri della quarta ondata, spinti dalla variante Omicron, anche se la curva sembra stabilizzarsi. Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’osservatorio epidemiologico delle Marche. Oggi il Gores ha segnalato 5.853 nuovi positivi (ieri erano 6.905), il 38% (il tasso di positività ieri era del 41,89%) dei 15.406 (16.528) tamponi analizzati. L'incidenza sale a 2.985,12 (2.879) casi settimanali ogni 100mila abitanti.
È ancora la provincia di Ancona la più colpita con 1.649 casi. Seguono: Pesaro-Urbino (1.275), Macerata (1.183), Ascoli (888), Fermo (632) e 226 da fuori regione. La fascia d’età fra 25-44 anni fa registrare 1.661 casi, quella 45-59 fa registrare 1.298 casi. Sono ben 1.653 quelli tra i ragazzi da zero a 18 anni, 370 tra 19-24enni, 871 tra over 60. Sono 622 i sintomatici, 1.461 i contatti domestici, 2.551 i contatti stretti di casi positivi, 1.119 i casi in fase di approfondimento epidemiologico, 8 nella casella positivi in ambiente di vita socialità, 64 in setting scolastico/formativo, 5 nei contatti in setting lavorativo, 2 nei contatti in setting assistenziale, 2 negli screening sanitari e 19 nei casi extra regione. Nelle terapie intensive il 73% dei ricoverati non è vaccinato, il 65% nell’area medica.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 349 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+7 rispetto a ieri), dei quali 51 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri) e 298 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 76 (+1) e quelli in reparti non intensivi 222 (+5 rispetto a ieri) mentre 39 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano sei decessi correlati al Covid: una 94enne di Pesaro, una 86enne di Falconara Marittima, una 84enne di Porto San Giorgio, una 93enne di San Costanzo, una 87enne di Vallefoglia e un 86enne di Pesaro.
Non si arrestano i contagi, in virtù della variante Omicron e del conteggio dei tamponi rapidi. Dopo i 5.850 casi di ieri, oggi si registrano 6.905 nuovi positivi. Il tasso di positività passa al 41,89% (ieri 39,1%) sui 16.528 tamponi analizzati. L'incidenza settimanale si attesta, invece, a 2.549,41 casi su 100mila abitanti: numero invariato rispetto a ieri.
Il virus continua a correre soprattutto in due province: Ancona (1.859) e Pesaro Urbino (1.713), seguite da Macerata (1.340), Ascoli Piceno (911) e Fermo (783); sono 299 i contagi provenienti da fuori regione. Per quanto riguarda le classi di età, le più colpite si confermano quelle tra i 25 e 44 anni con 1.985 casi e tra 45 e 59 anni con 1.564 nuovi casi.
Resta alta l'attenzione anche per i contagi tra i più giovani: nelle tre fasce che comprendono bambini e adolescenti tra 6 e 18 anni, infatti, sono stati registrati 1.856 casi. Nella sola fascia 0-2 si hanno ben 103 contagiati. I non vaccinati rappresentano il 75% dei ricoverati nelle terapie intensive, il 67% di quelli nell'area medica.
I soggetti con sintomi sono 699, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 1.655, 72 i positivi in setting scolastico/formativo. Sono 2.703 i contatti stretti di casi positivi, 1.746 i contatti domestici, 9 i contatti in ambiente di vita socialità, 6 in setting lavorativo, 11 casi extra regione.
Nelle ultime 24 ore sono scesi a 342 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-7 rispetto a ieri), dei quali 50 in Terapia intensiva (-5 rispetto a ieri) e 292 in Area medica (-2); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (+4) e quelli in reparti non intensivi 217 (-6 rispetto a ieri) mentre 26 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlati al Covid: una 90enne di Fano, una 63enne di San Costanzo e una 72enne di Fermignano.