Indipendentemente dai numeri segnati a livello nazionale, nella Regione Marche è stato prospettato il termine della campagna vaccinale. E, secondo l’Associazione OnData nell’ambito della campagna #datiBeneComune, anche il conseguimento della cosiddetta immunità di gregge. La data di riferimento sarebbe il prossimo 25 febbraio 2022, tenendo conto dell’andamento attuale delle somministrazioni.
Nelle Marche la campagna vaccinale è partita ufficialmente – come nel resto d’Italia - il 27 dicembre 2020. A oggi, risultano somministrate 2.326.739 dosi, ma ne mancano 57.650 per vaccinare l' 80% della popolazione – e quindi raggiungere l’immunità - con una media di circa 2 dosi a testa (98,5% con doppia dose e 1,5% monodose, in base alle attuali forniture nazionali). Al ritmo di 1.879 somministrazioni al giorno tenuto nell’ultima settimana, mancherebbe circa 1 mese prima di raggiungere l'obiettivo.
Attualmente le persone vaccinate sono 1.177.903 (1.103.956 con doppia dose e 73.947 monodose, una media di 864 al giorno), pari al 78,5% della popolazione complessiva e al 98,1% dell'obiettivo di copertura vaccinale. Di queste però 773.975 persone (il 65,7%) sono state vaccinate più di 6 mesi fa e attendono il booster.
LO ZOCCOLO DURO DEI NO VAX E GLI OSPEDALI PIENI.
Parliamo di più di 5 milioni e mezzo di persone in Italia che ad oggi non hanno ancora ricevuto la prima dose. Se si escludono i pazienti con particolari patologie, immunodepresse o semplicemente fragili – per le quali il vaccino è da escludersi onde evitare gravi complicazioni – la platea di coloro che non hanno ancora seguito la profilassi comprende la fascia dei 40-49enni (1.221.454 di individui), quella dei 50-59enni (1.038.570) e dei 12-19enni (854.716). Si tratta di numeri legati al periodo dal 24/12/21 al 24/01/22), quindi suscettibili di variazioni in base all’andamento della campagna vaccinale.
Non solo. Andando ad analizzare il caso specifico delle Marche, la possibilità di una tracciabilità veritiera rimane difficile se si mettono sullo stesso tavolo il numero dei ricoveri effettivo (circa 350), certe dichiarazioni istituzionali e le testimonianze dei singoli ospedali che continuano ad essere in “over booking”. Sono 250 in tutto nella regione i posti letto disponibili, 70 dei quali ad oggi occupati per le terapie intensive. Per l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini i rischi di mandare in tilt il sistema sanitario e slittare nella zona arancione sono direttamente proporzionali al numero minimo di ricoveri gravi che si dovrebbero raggiungere (80/83 unità). Non va dimenticata però sia la presenza dei pazienti con lievi sintomi, sia quella dei malati oncologici. Oltre al fatto che la contagiosità del Covid-19 risponde a parametri che possono bypassare la copertura vaccinale: il rischio di infettarsi e contrarre la malattia cala se si segue la profilassi, ma non quello di potersi e poter contagiare.
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