Torna da domani (martedì 7) a lunedì 13 febbraio, la GRF - Giornata di Raccolta del Farmaco, in oltre 5.200 farmacie che aderiscono in tutta Italia. I cittadini potranno donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi (elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org).
A Civitanova Marche la raccolta vedrà coinvolte 11 farmacie: le 6 Farmacie Comunali e le farmacie private Alighieri, Angelini, Fontespina, Foresi, Marcelli. I farmaci raccolti sosterranno realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi e che hanno espresso un fabbisogno di oltre n. 1900 confezioni di farmaci.
“L’Amministrazione comunale ringrazia il Banco Farmaceutico, i volontari e le associazioni che collaborano al progetto – ha detto l‘assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi - per la proattività e l’ottica di crescita culturale e di sensibilizzazione concreta della comunità e di ricaduta sul territorio al fianco delle persone più fragili. Invitiamo tutti i cittadini di Civitanova a partecipare a questa iniziativa lodevole”.
Durante l’edizione del 2022, nella provincia di Macerata sono state raccolte 4581 confezioni di farmaci (pari a un valore di € 33.895) in 38 Farmacie che hanno aiutato 2781 ospiti di 30 enti.
I farmaci raccolti (nel 2022, 479.470 confezioni, pari a un valore di 3.819.463 euro) saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di almeno 400.000 persone in condizione di povertà sanitaria offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato a Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali.
Serviranno, soprattutto, analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti nella giornata di sabato 11 febbraio. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 18.000 farmacisti (titolari e non) che oltre a ospitare la Grf la sostengono con erogazioni liberali.
Banco Farmaceutico invita i cittadini ad andare in farmacia per donare un medicinale per chi ha bisogno perché, come ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus: “La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuoterà sulle famiglie povere, sulle stesse realtà assistenziali a cui si rivolgono quando hanno bisogno d’aiuto, ma anche su tante famiglie non povere".
"Donare un farmaco per chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto di gratuità, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza; una speranza di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno, e che riecheggerà forte, sabato 11 febbraio (il giorno più importante della settimana di raccolta), anche in occasione della "Giornata mondiale del malato”.
Si è recentemente insediato il nuovo Consiglio direttivo della Fesmed, la federazione sindacale dei medici dirigenti, con la nomina di Giambattista Catalini a nuovo presidente. Il sindacato si è dunque subito messo in moto per cercare di dare una risposta a tutti i professionisti del settore che negli ultimi anni, fra pandemia e crisi bellica, ambientale ed energetica, sono stati messi a dura prova e hanno visto i loro diritti venire messi in discussione.
“Il momento che stiamo vivendo non è affatto semplice – si legge in nota stampa -: la pandemia ha lasciato il servizio sanitario nazionale con le ossa più rotte di prima; il Paese è chiamato ad affrontare, da ormai diversi mesi, una crisi bellica, energetica ed economica. Questo non può in alcun modo giustificare l’assenza perenne della sanità dall’agenda politica. Noi medici tuteliamo un diritto fondamentale di tutti, e le istituzioni devono rendersi conto della necessità di impegnarsi in difesa del servizio sanitario nazionale, altrimenti destinato al fallimento”.
“In questo scenario il ruolo dei sindacati di categoria è essenziale, e per questo Cimo (il sindacato dei medici ndr) e Fesmed hanno deciso di unirsi in una federazione, in modo da avere maggiora rappresentatività e quindi potere contrattuale: sono i sindacati che devono farsi portavoce dei professionisti, che conoscono meglio di chiunque altro i problemi degli ospedali, da affrontare e risolvere rapidamente; sono i sindacati che devono ottenere un contratto collettivo nazionale di lavoro soddisfacente, che migliori le condizioni di lavoro e blocchi la fuga dei medici dagli ospedali; un contratto che, in ogni caso, deve essere reso esigibile a livello aziendale, prevedendo un termine perentorio entro il quale le direzioni generali devono convocare i sindacati per avviare e concludere le trattative, pena la responsabilità erariale diretta del direttore generale”.
“L’obiettivo principale che dobbiamo cercare di raggiungere - prosegue il sindacato - è il superamento dei tetti di spesa al personale, per poter attuari forti politiche di assunzione che recuperino i tagli del passato, escludendo il precariato ed il reclutamento di personal “a gettone”.
"È poi essenziale completare la legge sulla responsabilità professionale depenalizzando l’atto medico, un aspetto ritenuto assolutamente prioritario soprattutto dai chirurghi e dai ginecologi: bisogna distinguere il bisturi del chirurgo dal coltello dell’assassino, e bisogna mettere mano alla questione assicurativa, raggiungendo un accordo per la copertura dei professionisti e delle Aziende Sanitarie. Non si guida senza assicurazione, figuriamoci se si può operare in assenza di copertura. Infine, si dovrà introdurre il contratto di formazione-lavoro per i medici specializzandi e avviare un processo di riforma della formazione post-laurea”.
Obiettivi che dunque rispecchiano il “manifesto per la nuova sanità” sottoscritto da tutta l’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, compresa dunque la federazione Cimo-Fesmed. “Senza una riforma complessiva che dia vita a una nuova sanità, potremo solo assistere al tramonto della sanità pubblica”.
“Le grandi dimissioni dei colleghi e le sempre maggiori difficoltà di reclutamento del personale, anche a causa del rischio altissimi di denunce medico-legali, che riguardano soprattutto alcune specialità, come quelle chirurgiche e quelle nell’ambito dell’emergenza – sono segnali forti che non vanno ignorati".
"L’unico modo per mantenere in vita qul gioiello italiano che è la sanità universalistica, che cura tutti senza distinzioni sociali o economiche, è adeguare le condizioni di lavoro alle richieste del mercato. Dobbiamo in tutti i modi e quanto prima disinnescare quella che, altrimenti, esploderà come una vera e propria bomba sociale”.
“Saranno i dottori Gabriele Gagliardini e Michele Ercolino a sostituire il dottor Franco Paolucci che cesserà la convenzione per raggiunti limiti d’età il prossimo 12 febbraio: i suoi assistiti di Cingoli e Filottrano quindi potranno ricollocarsi fin da subito ”, lo comunica l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini dopo il confronto avuto con la direzione dell’Ast Ancona e col distretto competente.
“Il dottor Gagliardini avrà un incarico provvisorio dal 13 febbraio e potrà seguire i circa 700 pazienti del dottor Paolucci a Cingoli, mentre il dottor Ercolino ha già ricevuto un incarico provvisorio il 30 gennaio e potrà seguire quelli della zona di Filottrano”- prosegue l’assessore - .
“Nonostante le carenze che si registrano sul mercato delle professioni mediche – conclude - ci siamo assunti l’impegno di tutelare le zone disagiate come Cingoli che si trova nell’area del cratere e Filottrano che rientra tra le aree interne produttive”.
“Chi volesse iscriversi con il dottor Ercolino – fa sapere ancora l’Ast - lo può fare fin da subito, per il dottor Gagliardini la scelta potrà essere effettuata dal 13 febbraio, giorno in cui prenderà servizio”.
“Gli assistiti possono effettuare la scelta/revoca del medico di medicina generale presso tutti gli sportelli Cup del distretto. In particolare a Cingoli e Filottrano gli sportelli restano aperti dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e il martedì pomeriggio dalle 15 alle 17.30”.
"Con gli enti gestori delle case di riposo e con l’Ambito Territoriale Sociale 15 abbiamo un tavolo aperto ormai da mesi, da quando cioè abbiamo dovuto affrontare l’emergenza pandemica". Così l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini interviene sulla questione sollevata dai sindaci dell'Ambito territoriale sociale 15 del maceratese e dalle strutture che hanno segnalato un aumento delle spese di gestione.
"C’è una interlocuzione aperta con il Governo per riuscire ad ottenere risorse più adeguate a quelle che sono le spese attuali, tenendo conto dei costi legati al covid e della normativa che impone una riduzione degli ingressi, e attualmente soprattutto dei rincari delle bollette dovuti all’aumento del costo dell’energia".
"Le tariffe attuali sulla compartecipazione della regione alle rette delle case di riposo sono fissate da una Delibera Regionale del 2014 che ritoccava di poco quella precedente del 2004 - continua Saltamartini - in ogni caso c’è da parte del presidente Acquaroli, mia e della Giunta Regionale la massima disponibilità a trovare un accordo con gli enti gestori. Ho già convocato per lunedì 6 febbraio alle ore 15:30 qui in regione Sandro Parcaroli in qualità di presidente della provincia e i sindaci dell'Ats 15 per individuare soluzioni condivise anche per le emergenze della zona del cratere".
Votata oggi in Consiglio la Proposta di legge, di iniziativa dei Consiglieri di Forza Italia Jessica Marcozzi e Gianluca Pasqui, e del Consigliere Rinasci Marche, Gabriele Santarelli sugli “incentivi all’insediamento nei piccoli comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.
"Quante volte abbiamo affrontato e discusso in merito - spiegano i Consiglieri - allo spopolamento dell'entroterra, un'emorragia che va arrestata per non perdere definitivamente le ricchezze e i saperi di quei borghi che da sempre rappresentano le nostre radici, custodi delle tradizioni e delle eccellenze sotto ogni punto di vista della nostra regione”.
“Oggi abbiamo approvato una proposta di legge che va proprio in questa direzione, una legge che promuove infatti l'insediamento di personale dipendente del servizio sanitario, nei piccoli Comuni dell'entroterra marchigiano, a partire da quelli compresi nel cratere sismico”.
“Lo spopolamento, infatti, è purtroppo alimentato anche dal progressivo impoverimento sanitario e chi resta sui territori in questione è sempre più soggetto a difficoltà logistiche e di accesso ai servizi. Spesso si è parlato di carenza di medici, anche di medicina generale, di guardie mediche, di presidi sanitari”.
“Con questa legge si vuole invertire la tendenza promuovendo anche progetti per incentivare la residenzialità e definendo al contempo quali sono i piccoli comuni dell'entroterra con, però, spesso vasti territori e una diffusione sparsa su molti chilometri quadrati della popolazione. Dunque una situazione che, seppur ben nota, va affrontata in maniera complessiva".
Passato a maggioranza, il testo ha ricevuto il voto contrario di Pd, per il quale la proposta di legge è “inutile, probabilmente incostituzionale, ma soprattutto fortemente iniqua nei confronti di quei tanti territori collocati nelle aree interne che non ricadono nel cratere sismico”.
Il gruppo sottolinea anche “l’assoluta mancanza di criteri per l’assegnazione delle poche risorse stanziate, tanto che la legge approvata non individua neanche la tipologia delle figure professionali a cui questi contributi saranno destinati”. Critica pure la reazione del Movimento 5 Stelle.
Per la capogruppo Marta Ruggeri, la proposta di legge ha “un’impronta strumentale che agita la tragedia del terremoto per nascondere una marchetta che il consigliere Pasqui potrà ora rivendere sul proprio territorio”, mentre “sarebbe stato più serio e utile mirare a risolvere, in base a parametri oggettivi, la carenza di personale sanitario nelle aree interne e disagiate di tutte le province marchigiane”.
"Stiamo riuscendo ad assumere medici nonostante le note carenze che riguardano tutto il territorio nazionale". Lo comunica l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini relativamente alle diverse assunzioni previste dall'azienda sanitaria territoriale di Macerata. "La nostra missione, affianco a quella dell’Ast, è quella di dare risposte ai territori", aggiunge l'assessore.
A cominciare dall'assunzione a tempo indeterminato della dottoressa Irene Coati, dirigente medico di anatomia patologica, mentre per l'unità operativa di anestesia e rianimazione sono in arrivo a tempo indeterminato due nuovi dirigenti medici, i dottori Raimondo Castronovo e Perseo Gregori. Sono stati assunti dallo stesso concorso, ma a tempo determinato perché collocati nella graduatoria dei medici specializzandi, altri otto medici: Chiara Sampaolo, Maria Elena Bagnarelli, Camilla D’Angelo, Rachele Giorgetti, Filippo Rasetti, Alberta Anna Conte, Sara Marzialetti e Paolo Giaccaglia.
Nella specialità di otorinolaringoiatria si registra l'assunzione a tempo indeterminato di tre nuovi professionisti: Giorgio Tommy Bruno Cabrini, Giulia Bianchi e Giovanni Agostini, mentre in ortopedia e traumatologia arriva il nuovo dirigente medico Denis Lulla.
Per l’Uoc di malattie dell'apparato respiratorio dell'ospedale di Macerata è in arrivo la dottoressa Silvia Castelli, medico specializzando assunto con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
Due nuove figure professionali sono state assunte grazie alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, dopo aver conseguito la relativa specializzazione: si tratta del dottor Angelo Antonio Carrieri, dirigente medico di chirurgia generale e della pediatra Chiara Gianfelici.
È stato anche pubblicato l’avviso, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di 5 dirigenti medici nella disciplina di psichiatria. Infine rimarrà in servizio oltre il limite d’età e fino all’agosto 2026 il dottor Stefano Pucci, Direttore dell’U.O.C. di Allergologia dell'ospedale di Civitanova, punto di riferimento regionale nel settore.
Sul fronte della Medicina Convenzionata, invece, si segnalano: la stipula di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa per la durata di sei mesi con il dottor Guido Marcucci, medico di Medicina Generale in quiescenza, che andrà a garantire l’assistenza territoriale nell’ambito del distretto di Camerino, presso le aree di Fiastra e Valfornace, e il conferimento di due incarichi provvisori di assistenza primaria, per la durata di 12 mesi, a Treia con il dottor Tarakji Abdul Latif, e a Camerino con la dottoressa Daniela Re.
Per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale per potenziare gli organici e ridurre le liste d’attesa, nella Branca di Otorinolaringoiatria è stato attribuito un incarico a tempo indeterminato alla dottoressa Elisa Spaccini, per 9 ore settimanali, suddivise tra il Distretto di Civitanova e quello di Macerata.
Il Comitato di Croce Rossa di Cingoli offre l’occasione di partecipare al Servizio Civile Universale, promuovendo due progetti volti alla prevenzione, alla salute e al trasporto sanitario nel territorio marchigiano.
A seguito della pubblicazione del bando 2022, il comitato è pronto ad accogliere sei giovani, aventi tra i 18 e i 28 anni di età. Il servizio dura 12 mesi, con rimborso mensile per 25 ore settimanali.
Ciascun aspirante in possesso dei requisiti di partecipazione presenta la domanda per un unico progetto, partecipa alla selezione e, se supera l’iter selettivo, viene contattato dal comitato e invitato a presentarsi il primo giorno di servizio. I volontari del Comitato di Cingoli rispondono allo 0733/604330, per il supporto alla compilazione e alla presentazione della domanda, con scadenza alle ore 14:00 del 10 febbraio.
"Scegliere il Servizio Civile significa rispondere attivamente alle crescenti richieste di assistenza dei cittadini, essere di sostegno alle tante fragilità della popolazione, prendere una posizione responsabile nei confronti degli altri – sottolinea il presidente della CRI di Cingoli Maurizio Massaccesi -. Durante l’anno di Servizio Civile i giovani hanno l’opportunità di formarsi, di confrontarsi con il mondo del lavoro, di crescere umanamente e di acquisire competenze trasversali utili al loro futuro". Per ogni approfondimento è possibile visitare il sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
L’Asur Marche ha comunicato il calendario delle aperture del centro per le vaccinazioni anti Covid-19 relative al mese di febbraio 2023.
La sede di via Gobetti nella zona industriale di Santa Maria Apparente a Civitanova sarà aperta nei giorni di mercoledì 01 e mercoledì 22 febbraio, dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
In provincia di Macerata restano in funzione anche i centri vaccinazioni di Macerata, Camerino e Matelica. Eventuali cambi di programma verranno comunicati.
Da mercoledì 25 gennaio, arriva nei punti vaccinali delle Marche un nuovo tipo di vaccino anti Sars-CoV-2 rispetto a quelli a mRNA, il VidPrevtyn Beta (Sanofi), un vaccino a base proteica contenente una versione della proteina spike che si trova sulla superficie della variante Beta del virus Sars-CoV-2 e un "adiuvante", una sostanza per aiutare a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino. Le modalità di prenotazione restano le stesse utilizzate finora per la campagna vaccinale (sul portale di Poste italiane) e sarà possibile farne richiesta al personale sanitario presente.
"Si tratta - ha spiegato l’assessore alla sanità, Filippo Saltamartini - di un vaccino creato e sviluppato completamente in Francia che potrà essere utilizzato come dose di richiamo in parallelo con altri vaccini e come valida alternativa a quelli già noti ad mRNA. Secondo i dati della ricerca questo richiamo sarebbe infatti efficace quanto quelli di Pfizer e Moderna".
L’indicazione di utilizzo è come dose di richiamo in adulti che hanno precedentemente ricevuto un vaccino anti-Covid-19 a base di mRNA o a vettore adenovirale. Pertanto è incluso nel programma di vaccinazione come dose di richiamo eterologa, nel caso in cui non sia ritenuta opportuna la somministrazione di un vaccino a m-RNA bivalente, a distanza di almeno 120 giorni dall’ultima dose di vaccino ricevuta.
Può essere utilizzato a partire dai 18 anni di età. Attualmente è autorizzato per essere somministrato una sola volta (non sono ancora autorizzati successivi richiami con lo stesso vaccino). Non è invece autorizzato per il ciclo primario e può essere utilizzato unicamente come dose di richiamo.
"La pandemia ha accentuato la resistenza dei batteri agli antibiotici: da tale certezza deriva l'impegno di Federfarma Marche a far sì che anche i farmacisti si attivino per far comprendere al cittadino come prendersi cura della propria salute, con il corretto uso degli antibiotici e una responsabile aderenza alla terapia".
Queste le considerazioni di Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche, che ha confermato un crescente impegno della categoria condiviso anche con il Servizio Sanitario della regione Marche, ricordando il ruolo centrale delle farmacie in questo contesto, come indicato dal Piano nazionale di Contrasto all’Antibiotico-resistenza 2022-2025, che attribuisce ai farmacisti il compito "di guidare cittadini e pazienti nell'applicare le indicazioni sul corretto uso degli antibiotici e sulla prevenzione delle infezioni".
Parte del problema deriva, nel pensiero di Federfarma Marche, anche "dall'uso inappropriato degli antibiotici in ambito veterinario perché l’incidenza del fenomeno è strettamente legata anche all’alimentazione e all'assunzione di alimenti contaminati da eccessive quantità di antibiotici”.
Marco Meconi, vice presidente e delegato alle farmacie rurali marchigiane, ha sottolineato come la resistenza antibiotica sia "uno dei più importanti problemi di salute pubblica, sia in ambito umano che veterinario, a cui le farmacie, specie nelle aree più distanti dalle strutture ospedaliere, possono dare risposte serie ed efficaci".
Nel dibattito interviene Ida Kaczmarek, presidente di Federfarma Macerata, per sostenere che "il ruolo delle farmacie all’interno del Servizio Sanitario nella lotta all’antibiotico resistenza è strategico perché il titolare della farmacia, con i suoi preziosi collaboratori, può accompagnare il paziente in percorsi di cura per ridurre la conseguenze derivanti da un utilizzo inappropriato dell’antibiotico".
Nella giornata del 31 gennaio 2023 si svolgerà la prima edizione dell’(H)-Open Day dedicato all’emicrania.
L’ azienda ospedaliero universitaria delle Marche - aderente al network dei bollini rosa - organizza nella medesima giornata, consulenze con colloqui individuali virtuali aventi l’obiettivo di informare gli eventuali interessati sull’importanza di un riconoscimento precoce dei sintomi e un accesso, dunque, tempestivo ai percorsi specifici di diagnosi e cura per una migliore qualità della vita.
Gli orari e le modalità di prenotazione dei diversi servizi offerti gratuiti, sono disponibili sul sito: www.bollinirosa.it.
Da venerdì 20 gennaio il sistema informatico del servizio sanitario regionale è stato interessato da un guasto verosimilmente determinato, come si legge in nota, "dall’attivazione casuale dell’impianto antincendio, durante un intervento di manutenzione ordinaria da parte della società incaricata".
Risultano danneggiate alcune unità di dischi magnetici e un gruppo di "Unità di crisi" di tecnici specializzati è stato costituito ed è operativo ininterrottamente da venerdì per il ripristino del sistema predetto. Da ieri sera alcuni sistemi sono stati ripristinati e sono pienamente funzionanti, per altri, le attività sono più complesse e quindi richiedono ulteriore tempo.
Concorrono a ristabilire il sistema tecnici della Tim e delle altre Aziende fornitrici dei servizi appaltati dalla Regione Marche. I disservizi si manifestano sotto vari profili, poiché in mancanza dell’informatica, una parte delle prestazioni deve essere rendicontata attraverso l’utilizzo del cartaceo.
L’Unità di Crisi è composta da Serena Carota, dirigente del servizio informatico della Regione, Marco De Marco del servizio informatico dell'Agenzia Regionale Sanitaria e Cristiana Sisti del servizio informatico dell'AST di Ancona
Due defibrillatori portatili di ultima generazione sono stati acquistati dalla sezione Avis di Ripe San Ginesio e generosamente donati alla cittadinanza. Una iniziativa di grande valore perché, in caso di urgenza, l’uso immediato degli strumenti permetterà di salvare vite umane.
Uno dei due defibrillatori è stato donato al plesso scolastico comunale, comprendente l’asilo Nido “Titti”, la scuola dell’Infanzia “G.Rodari” e la scuola primaria “Don Milani”; l’altro è collocato in piazza Vittorio Emanuele II, in coincidenza del loggiato della Sede Municipale, in modo da garantirne una facile accessibilità.
Rapidità e prontezza sono condizioni essenziali, infatti, perché l’intervento di soccorso sia efficace e, per queste ragioni, la scelta di una sede idonea si rivela essenziale.
La consegna dei defibrillatori presso il plesso scolastico è avvenuta lo scorso 17 gennaio, alla presenza del sindaco di Ripe San Ginesio, Paolo Teodori, del presidente della sezione Avis locale, Matteo Servili, e del segretario Alberto Contigiani, delle insegnati Franca Trobbiani, Daniela Ribichini, Debora Mucci e del collaboratore scolastico Renato Guglielmi.
Il personale della scuolaha ritenuto tale dono un privilegio sia per la sua vitale utilità che per essere una dotazione, purtroppo, ancora non diffusa nelle strutture scolastiche. Gli insegnanti e i collaboratori hanno ringraziato l’Avis "per la consueta e generosa vicinanza".
“Portiamo a concretezza un’idea maturata da tempo, in linea con lo scopo sociale dell’Avis” dice il segretario Contigiani “La solidarietà verso il prossimo e la diffusione della cultura del dono, con particolare riguardo alla donazione di sangue e plasma, sono alla base degli intenti della nostra associazione. Grazie alla donazione ogni giorno può essere salvata la vita di molte persone”.
Continua il presidente Servili: “Il mese scorso abbiamo pensato ad un diverso modo di aiutare, donando due defibrillatori portatili di ultima generazione che, specie in un piccolo centro, possono garantire sicurezza e tempestività di intervento”.
Particolarmente soddisfatto anche il sindaco Paolo Teodori, che sottolinea come quelli donati vadano ad aggiungersi ad altri due defibrillatori recentemente acquistati dall’Amministrazione Comunale. “L’iniziativa dell’Avis - dice il primo cittadino - dimostra ancora una volta l’importanza sociale che assume l’associazionismo nei piccoli comuni”.
“Il volontariato a Ripe San Ginesio è presente e forte, spesso, come in questa occasione, promotore di iniziative importanti per la sicurezza di tutti i cittadini. Ad oggi sul nostro territorio sono complessivamente presenti quattro defibrillatori, di cui due a disposizione della cittadinanza h24. Una grande risorsa per la collettività, garanzia di maggiore sicurezza”.
“Porte aperte all’accoglienza”, bando per il Servizio Civile all’Ast Macerata: a disposizione 40 posti in diversi servizi. Il 15 dicembre 2022 è uscito il nuovo Bando per il Servizio Civile Universale rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 ( 29 non compiuti al momento dell’invio della domanda).
Il Servizio Civile è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio della comunità ed allo stesso tempo, un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale: una scelta importante per le ragazze e i ragazzi che rappresentano per il Paese un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico.
L’Ast di Macerata partecipa quest’anno con il progetto “Porte aperte all’accoglienza” che interessa le strutture sanitarie delle sedi di Macerata (20 posti disponibili), Civitanova Marche (16 posti disponibili), Camerino (1 posto disponibile), Matelica (2 posti disponibili) e Recanati (1 posto disponibile), con la possibilità d'impiego di 40 volontari in 11 differenti servizi.
L’obiettivo del progetto consiste nel facilitare l’accesso ed utilizzo dei servizi (e cure) alle fasce di utenza più fragili-deboli ed in difficoltà. "Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 14.00 di venerdì 10 febbraio 2023 tramite la piattaforma Domande on Line (DOL), raggiungibile da PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. L'accesso alla piattaforma è possibile attraverso il sistema di identità digitale SPID", si legge in una notta dell'Ast.
"È importante sapere che le domande trasmesse con modalità diverse da quelle sopra indicate o pervenute oltre i termini innanzi stabiliti non saranno prese in considerazione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile universale: la presentazione di più domande comporta infatti l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nei bandi, indipendentemente dalla circostanza che non si partecipi alle selezioni".
L’esperienza del servizio civile può essere scelta anche da studenti o lavoratori, purché il loro impegno sia compatibile con l’orario di servizio del progetto.
Per scaricare il modello di domanda ed avere ulteriori informazioni sull’ammissione alle selezioni, sui requisiti di partecipazione e sul contenuto del progetto è possibile visitare: il sito ASUR: https://www.asur.marche.it/web/portal/servizio-civile-universale, il sito del Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale: https://www.politichegiovanili.gov.it/ link per effettuare la domanda on line: https://domandaonline.serviziocivile.it.
Domenica 22 gennaio, presso il santuario del Santissimo Crocifisso di Treia, si terrà la consueta festa di Sant'Antonio Abate. Dopo la messa delle 11:30, celebrata da fra Luciano Genga nel giardino, verranno benedetti tutti gli animali presenti alla cerimonia. Durante la liturgia verrà anche distribuito il tradizionale pane benedetto.
Tanti i gruppi attesi per la celebrazione, compresi molti giovani. Alla benedizione saranno presenti anche cavalli e pony dell'Asd "Il villino equitazione", centro equestre situato vicino al Santuario che si occupa di formazione equestre per bambini e adulti, oltre che di organizzazione di gare ed eventi per gruppi e istituti scolastici.
Prende il via l’iniziativa “Vengo prima io”, un percorso di prevenzione all’Alzheimer rivolto alla popolazione over 65, pensata e realizzata da Afam Alzheimer Uniti Marche e dall’impresa sociale cambiamenti insieme al Comune di Treia.
Sono previsti screening della memoria gratuiti e incontri formativi, il primo dei quali è in programma venerdì 20 gennaio alle 18,30 nell’Aula multimediale (in via Cavour 29). Sarà un’occasione di confronto e d’informazione sui corretti stili di vita che favoriscono un invecchiamento sano.
La finalità è anche quella di aiutare a identificare in età precoce eventuali segni e sintomi di decadimento cognitivo così da combatterle e contrastarne attivamente il decorso.
Tante le iniziative previste dal ricco programma di appuntamenti tra cui il 3 febbraio presso il teatro di Treia alle 17.30 ci sarà la lectio magistralis del professor Marco Trabucchi: “Perché invecchiare non è una malattia”, incontro aperto a tutti. Fare prevenzione e formazione per un corretto stile di vita sono finalità perseguite da Afam e da cambiamenti che da anni offrono servizi alle persone fragili e alle famiglie.
Sul piano socio-sanitario, lo scopo è di richiamare l’attenzione del territorio sull’importanza della prevenzione per contrastare l’esordio e la velocità di progressione delle malattie neurologiche e neurodegenerative, attraverso la rete già in essere.
Per prenotare uno screening gratuito basta inviare una mail a uno dei seguenti indirizzi: servizisociali@comune.treia.mc.it; cambiamenti.impresasociale@gmail.com oppure chiamando i numeri 0733218731- 3517371297
L'assessore alla sanità della regione Marche Filippo Saltamartini in visita all’ospedale Mattei di Matelica. Un colloquio in Comune, poi il sopralluogo questa mattina nella struttura ospedaliera di viale Europa per rendersi conto della situazione e capire le esigenze del territorio insieme agli amministratori locali.
Ad accogliere Saltamartini c’erano il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il vicesindaco Denis Cingolani, l’assessore alla sanità Rosanna Procaccini, gli assessori Graziano Falzetti, Giovanni Ciccardini e Maria Boccaccini, il presidente del consiglio comunale Francesco Turchi e il capogruppo della maggioranza Sauro Falzetti.
Dopo un lungo confronto presso la sede comunale, a cui ha partecipato anche il nuovo commissario dell’Area Vasta 3 Antonio Draisci, il gruppo si è spostato proprio presso l’ospedale per un sopralluogo diretto in cui Saltamartini ha potuto visionare lo stato dell’arte della struttura ospedaliera, a partire dai lavori di ristrutturazione e sistemazione di molte parti dell’edificio.
L'assessore, accompagnato anche dal dottor Ranciaro, dal coordinatore locale della Lega Luciano Milanese e dal vicepresidente della casa di riposo Egidio Montemezzo, ha fornito rassicurazioni importanti sul futuro dell’ospedale matelicese, a partire dalla riattivazione di vari ambulatori e servizi, rimanendo positivamente colpito dalla qualità dei vari locali della struttura recentemente rinnovati.
"Una visita tanto attesa quanto gradita che fa seguito a precedenti colloqui - spiega il sindaco Massimo Baldini -. L’assessore Saltamartini ha capito le nostre necessità, l’ospedale matelicese è sempre stato un polo importante per i servizi sanitari in tutto l'entroterra, non solo per Matelica, ma anche per le tante città intorno a noi. Per questo motivo è utile avere una struttura che funzioni con i suoi ambulatori specialistici e che fornisca le prestazioni necessarie alla popolazione".
"C’è quindi la necessità di riorganizzare molte attività e abbiamo avuto la conferma che avremo prima possibile questi servizi che ora saranno inseriti nel nuovo piano sociosanitario che è in fase di scrittura - prosegue il primo cittadino -. Saltamartini ci ha assicurato anche che tornerà a Matelica nelle prossime settimane e che prima dell'approvazione del nuovo piano avremo la possibilità di un nuovo confronto diretto a causa dell’importanza dei temi trattati e delle tante situazioni sul piatto".
Si è parlato anche dell'adeguamento sismico degli edifici, una necessità già nota al nuovo commissario straordinario per la ricostruzione Castelli: si tratta di lavori per una cifra di diversi milioni di euro. "Siamo molto soddisfatti dell’esito dell’incontro perché abbiamo realmente capito che c’è la volontà dell’amministrazione regionale di avere una struttura funzionale a Matelica a supporto della comunità e dei vicini ospedali di Camerino e Fabriano - conclude Baldini - si tratta di un impegno importante della Regione che dimostra pieno interesse nei confronti del nostro ospedale in ottica futura".
Giunti sotto l'albero dell'hotel Cosmopolitan da ogni parte d'Italia, oltre 200 "doni sospesi" sono stati raccolti nel periodo natalizio nell'iniziativa lanciata, all'interno della progettualità 'Civitanova Città con l'infanzia', dall'assessorato alla famiglia di Civitanova Marche insieme all'associazione Gaia Onlus, fondata da genitori di bambini e ragazzi che sono stati ricoverati in reparto.
Commercianti, imprenditori, famiglie e bambini, principalmente civitanovesi, hanno raccolto l'invito lanciato sinergicamente dalle due realtà e hanno consegnato biglietti, giochi, libri, capi d'abbigliamento nuovi in dono per i giovani ospiti: talmente tanti da necessitare più carichi. Doni arrivati addirittura dalla Sicilia da persone che, avendo visto l'iniziativa sui social, hanno voluto aderire con entusiasmo contattando la Onlus e facendosi spiegare dove spedire i presenti.
Nella mattinata di mercoledì 18 gennaio l'assessore Barbara Capponi e il presidente Filippo Marilungo e Karolina Komorowska, genitori dell'associazione, hanno consegnato in reparto parte dei regali. Presente inoltre Roberto Grilli della Grilli Fabbrica Alimentare che ha donato il buffet per il compleanno di un giovane ospite.
"Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile un momento di svago e serenità per i piccoli ricoverati e le loro famiglie. È impossibile - ha dichiarato l'assessore Barbara Capponi - raccontare quanto bene possa generare la consapevolezza di essere stati pensati da altri, quanta gioia porti un regalo che rallegra mattinate sempre uguali o un compleanno organizzato a sorpresa con tanto di torta preferita: ci sono molti modi di essere vicini a chi sta passando il momento difficile e doloroso della malattia pediatrica in famiglia e ogni dono ha raccontato la volontà di vicinanza e affetto nei suoi confronti. Si è attivato un potente circolo virtuoso che ci rende grati e orgogliosi di tutta la comunità" .
Karolina Komorowska, mamma dell’associazione, conosce bene il reparto, essendo stato il primo punto ospedaliero dove è stata ricoverata la sua Desiré, mancata per una leucemia linfoblastica acuta.
"Quando si entra in certi reparti dell'ospedale, il cuore batte forte, il respiro si ferma e insieme a lui anche l’aria circostante. Mi è successo oggi come mi succedeva quel 5 maggio del 2021, quando entrai d’urgenza in Oncoematologia dell’ Ospedale Salesi per salvare la vita di mia figlia. Non si può mai dire che 'non c’è più nulla da fare', abbiamo tantissimo da fare - dice Karolina -. La forza dell'amore è più grande di qualsiasi cosa e sopravvive a tutto. So cosa si prova quando vedi solo il buio, per fortuna ci sono le persone che portano lo spiraglio della luce ed all’improvviso tutto diventa più luminoso".
Infine il presidente Filippo Marilungo: "Siamo stati genitori in questo reparto e dal 2018 entriamo costantemente come associazione conoscendo e rivivendo ogni singolo centimetro, riconoscendo sguardi, emozionandoci ogni volta. La chiamiamo casa perché è dove troviamo la nostra grande famiglia che purtroppo si allarga sempre di più. Per questo progetto Gaia è vicina al reparto ma dedica tante energie e fondi alla ricerca sui tumori pediatrici e crede fermamente che sia l'unica strada che possiamo percorrere in nome e per conto di tutti i guerrieri".
Prossimamente i genitori dell'associazione porteranno gli altri doni in ospedale, tornando a trovare gli ospiti. Per seguire tutte le loro attività basta andare sulla pagina Facebook "Progetto Gaia" anche per avere notizia delle prossime iniziative e dei progetti in atto.
Le nuove linee guida europee, pubblicate ad agosto 2022 e adottate anche a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità, raccomandano lo screening mammografico nelle donne tra i 45 e i 74 anni e una mozione approvata a livello regionale, la 98 del 2021, non può andare contro alle linee guida nazionali” .
L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini spiega, a seguito dell’interrogazione discussa in consiglio regionale, perché lo screening mammografico non sarà esteso alla fascia 40-44 anni. “Anzi – continua l’assessore - per la fascia 40-44 anni le linee guida europee specificano proprio che c’è una raccomandazione a condizione contraria”.
“Per la fascia di età 45-49 anni l’invito sarà biennale a partire dal mese di aprile 2023 – evidenzia Saltamartini - “per la fascia 50-69 lo screening continuerà con le stesse modalità con chiamata biennale, mentre per la fascia di età 70-74 anni l’invito sarà biennale e le lettere di invito verranno inviate a partire dal mese di settembre 2023”.
“Effettuare le mammografie con cadenza biennale per la popolazione nella fascia 45–74 anni comporterà un aumento dell’attività potenzialmente pari al 63%: passeremo da 50 mila mammografie circa ad 82 mila”.
“L’adesione a questo screening nel 2019 ha sfiorato il 60%. Questo tipo di attività deve essere utile alla prevenzione – conclude l’assessore – dobbiamo adeguarci alle linee guida anche perché sono basate su studi scientifici e dobbiamo evitare di appesantire un sistema che invece deve andare nella direzione di ridurre le liste di attesa”.
Il dottor Luca Riccioni è il nuovo Direttore dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Macerata. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna con specializzazione in Anatomia Patologica, si trasferisce dall’Ospedale M. Bufalini di Cesena dove si è distinto per l’elevata competenza e professionalità.
Spetterà quindi a lui il compito di dirigere l’Unità Operativa di Anatomia Patologica dell'Ospedale di Macerata, andando così a sostituire Gerardo Ferrara; il ruolo era infatti vacante da qualche mese e con il conferimento dell’incarico si conclude la procedura selettiva prontamente avviata dall’ente.A comunicarlo con soddisfazione è il nuovo Commissario dell’AST di Macerata, Antonio Draisci: “La sua nomina rappresenta una svolta importante all’interno della nostra Azienda in quanto potrà finalmente dare vigoroso impulso alle attività e all’organizzazione dell’Anatomia Patologica di Macerata, struttura dotata di elevato livello tecnologico in grado di rispondere adeguatamente alle necessità degli utenti che necessitano di diagnosi”."Il professionista – continua Draisci – ha colto immediatamente le criticità degli ultimi mesi, apparse anche sulla stampa e legate alla carenza di personale medico il cui reclutamento rappresenta una priorità, ponendosi senza alcuna esitazione al servizio dell’Azienda e accogliendo anche il supporto di altre Unità Operative Regionali ed extra-regionali di Anatomia Patologica".
Proprio al fine di dare una celere e pronta risposta alle richieste, l'AST di Macerata si sta infatti muovendo sia sul fronte interno, con l’arrivo tra pochi mesi di un ulteriore dirigente medico, che su quello esterno, attraverso rapporti di collaborazione con l'Anatomia Patologica dell'AST di Pesaro e con quella dell'Istituto Nazionale Tumori IRCCS "Fondazione Pascale" di Napoli.
“L’AST di Macerata potrà così avvalersi di ulteriori prestazioni da parte di qualificati professionisti del settore – ha sostenuto l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini a seguito del confronto col Commissario Draisci - e ciò consentirà un progressivo recupero del pregresso fino alla riconduzione alla normalità dei tempi di risposta degli esami”.