Macerata, il punto di Menghi e Pellagalli a un anno dalla donazione di strumenti d'eccellenza
Ad un anno esatto dalla raccolta fondi destinata al reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Macerata, il consigliere regionale Anna Menghi, che si era resa promotrice dell’iniziativa in occasione del suo 60esimo compleanno, ha incontrato Mauro Pelagalli, dirigente medico dell’unità operativa, per fare il punto sulle attività poste in essere in seguito all’acquisto e alla donazione del POD e del computer di ultima generazione attualmente in uso al reparto.
Il 26 giugno 2022, Anna Menghi aveva chiesto a chi voleva festeggiarla di sostenere un progetto a cui teneva particolarmente. Si trattava di raccogliere i fondi necessari a dotare il reparto di uno strumento che nessun altro ospedale delle Marche aveva e che risulta invece utilissimo a monitorare il battito del cuore del bambino nel grembo della mamma in condizioni di alto rischio. Anna Menghi, che proprio in ambito sanitario è nata e cresciuta professionalmente, ha sempre avuto a cuore le esigenze del personale ospedaliero, portando avanti, anche nel corso della sua lunga esperienza politica, iniziative e progetti a sostegno di chi opera in corsia, valorizzandone quella che ha sempre reputato essere una vera eccellenza.
“L’anno scorso ho compiuto 60 anni e mi pareva bello festeggiare compiendo un progetto di assoluta solidarietà. Lo sentivo mio, coerente con ciò che sono sempre stata. Insieme ai tanti che hanno voluto contribuire sono stati raccolti 10 mila euro. Una cifra importante, che avrebbe reso possibile il sogno di aiutare nel concreto la nostra sanità”, dice Anna Menghi, parlando di ciò che l’aveva spinta a promuovere l’iniziativa di cui oggi il reparto gode. “Non volevo regali per me e ho chiesto espressamente a tutti coloro che avessero eventualmente voluto farmene uno di effettuare piuttosto una donazione per l’ospedale e così è stato. A distanza di un anno esatto ho voluto prendere visione di ciò che i soldi raccolti avevano realizzato nel concreto, anche e soprattutto per rendere noti ai tanti che lo hanno reso possibile gli effetti della generosità dimostrata. La trasparenza è un altro valore a cui tengo”.
L’incontro con Mauro Pelagalli, dirigente medico del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Macerata, è stato utile a comprendere quanto e come gli strumenti tecnologici donati fossero stati utili a migliorare la prestazione medico-sanitaria dell’unità operativa e rendere noti i dati di un reparto che è rinomato nelle Marche e anche oltre i confini regionali.
“La donazione comprendeva due tecnologie importantissime: il Pod, destinato all’ostetricia e un computer di ultima generazione, che abbiamo usato per raccogliere i dati di tutte le pazienti che sono state curate o sono in cura presso di noi”, spiega Mauro Pelagalli. “L’ospedale di Macerata si è classificato, negli ultimi 5 anni, come riferimento oncologico e per il trattamento dell’endometriosi, oltre che essere il secondo punto nascite delle Marche. Merito delle risorse mediche a nostra disposizione, come pure di quelle territoriali che operano in sinergia con noi. La messa in rete di tutti i dati delle pazientI che sono state operate per tumori delle ovaie, del collo dell’utero, dell’endometrio, della vulva e, in generale, della patologia ostetrica, ha consentito di elevare lo standard delle prestazioni mediche, tanto più che i dati sono in uso trasmurale, a beneficio dei medici interni al reparto, ma anche di quelli che operano nelle strutture territoriali dell’azienda sanitaria. Ricordo che in Italia abbiamo la più alta casistica per quanto riguarda i tumori della vulva e del collo dell’utero, ma se teniamo conto che la patologia è in decrescita nelle Marche vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro. Il computer è stato utilissimo ad avviare quel processo di modernizzazione che è alla base di tutti i positivi traguardi raggiunti”.
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