Sanità

Tamponi a bordo del camper: parte il nuovo servizio delle Terme di Sarnano

Tamponi a bordo del camper: parte il nuovo servizio delle Terme di Sarnano

Bella novità dalle Terme di Sarnano. Con la brillantezza del nuovo Presidente Marco Nacciarriti per completare il servizio tamponi Covid 19 già egregiamente svolto in sede, e meta di numerosissime presenze, viste le necessità del  territorio nel poter effettuare diagnostica Covid sempre più rapide, l’entourage sarnanese ha deciso - anche in considerazione della collocazione della nostra Regione nella cosiddetta area “arancione” - di mettere a disposizione il proprio personale ed i propri servizi, sui territori delle cosiddette zone carenti limitrofe. “La sensibilizzazione verso la popolazione dell'entroterra, nell’area cratere terremoto, particolarmente già segnata soprattutto in virtù del fatto che è costituita per la sua maggioranza da persone anziane ci ha incentivato a mettere a disposizione un camper appositamente attrezzato (requisiti normativi protocolli covid) itinerante per poter effettuare il tampone rapido antigenico ed i test sierologici direttamente sul territorio – dice soddisfatto il numero uno Marco Nacciarriti - Direttamente nelle aree sprovviste di check point Covid unità mobile, il nostro intento è quello di fornire un servizio alla popolazione provvedendo a fare “a domicilio” i tamponi rapidi e i test sierologici". "Un servizio alle attività produttive presso i loro stabilimenti, alla popolazione dei Comuni vicini a Sarnano sprovvisti di un servizio diagnostico Covid; verranno in tal senso in collaborazione con le amministrazioni locali individuate delle aree dove prestare il servizio” conclude Nacciarriti.   

14/11/2020 13:20
Croce Rossa Porto Potenza Picena, fine del commissariamento: Matteo Carlocchia eletto presidente

Croce Rossa Porto Potenza Picena, fine del commissariamento: Matteo Carlocchia eletto presidente

Giornata importante quella di domenica 8 novembre per la Croce Rossa Italiana di Porto Potenza Picena. Nel comitato si è svolta l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, organo composto da Volontari ed eletto da essi, deputati alla gestione del Comitato locale. A Porto Potenza il momento è stato molto sentito: forte è stata infatti l'affluenza al seggio sin dalle prime ore del mattino per esprimere la propria preferenza nei confronti della lista propostasi. Alla chiusura del seggio è iniziato lo spoglio terminato con la vittoria del gruppo presentato da Matteo Carlocchia, vice commissario straordinario e noto da anni per il suo impegno nel settore del volontariato sociale dove ha ricoperto anche incarichi regionali. I Consiglieri eletti che lo coadiuveranno sono risultati Dea Ceccotti, Andrea Di Domenico e Luca Spinaci, a cui si affianca Martina Calvitto come Consigliere Giovane. Ieri, venerdì 13 novembre, la nomina ufficiale e l’insediamento. Alla base del programma dei prossimi quattro anni l'incremento della presenza di Croce Rossa sul territorio, con particolare attenzione all'ambito sociale, alle attività dei giovani e alle esigenze della popolazione. Nelle parole del neo presidente è emerso: “Sosterrò sempre che il ringraziamento non è cosa scontata, è la più alta forma di pensiero. Ringrazio tutti i volontari che mi hanno dato fiducia, i consiglieri che hanno accettato la sfida, i dipendenti e tutti coloro che hanno collaborato in questo periodo di commissariamento: il commissario Simone Agostinelli, il comitato regionale, l’amministrazione e le forze dell’ordine.Non nascondo l’emozione e la consapevolezza della grande responsabilità, ma con entusiasmo e progetti nuovi, come da programma, credo, che l’obiettivo di far crescere e unire il nostro comitato non sarà un’utopia".     

14/11/2020 10:14
Senza mai abbassare la guardia: la tensione degli operatori sanitari prima di un caso Covid (FOTO e VIDEO)

Senza mai abbassare la guardia: la tensione degli operatori sanitari prima di un caso Covid (FOTO e VIDEO)

La seconda ondata di contagi da Coronavirus sta mettendo ancora una volta a dura prova gli operatori della Croce Verde di Civitanova Marche, impegnati in prima linea nell’affrontare ogni tipo di emergenza (leggi l’articolo). Gli interventi e i trasporti legati a casi Covid rappresentano oramai quasi la normalità di una giornata di lavoro e i soccorritori, i quali oltre a gestire lo stress derivante dalla chiamata, devono anche assicurarsi di ottemperare a tutti i protocolli anti-contagio. Ciascun servizio infatti è preceduto da accurati preparativi precauzionali che consistono in una meticolosa procedura di vestizione e svestizione che parte dai piedi fino ad arrivare alla testa. Il tutto per garantire un servizio volto a tutelare la salute psicologica dei pazienti, ma anche per ridurre al minimo i momenti di contatto diretto durante l’intervento. Fatiche ed emozioni di chi ogni giorno si mette a disposizione del prossimo con passione e soprattutto professionalità.

13/11/2020 16:04
Macerata, Covid e nuovo ospedale: Parcaroli incontra il neo direttore medico Di Falco

Macerata, Covid e nuovo ospedale: Parcaroli incontra il neo direttore medico Di Falco

Il sindaco Sandro Parcaroli ha ricevuto in municipio, il dott. Carlo Di Falco, nuovo direttore medico del Presidio Ospedaliero Unico di Macerata, Civitanova Marche, Camerino e San Severino, accompagnato dal dott. Giordano Ripa, consigliere delegato funzionale del sindaco alla Sanità. Un incontro, com’è stato sottolineato, non solo ispirato alle buone pratiche di relazioni istituzionali, ma voluto e concretizzato per avviare un rapporto diretto di collaborazione tra l’ente locale e la gestione sanitaria del territorio, per condividere insieme percorsi e perseguire finalità di comune interesse a servizio della salute dei cittadini.Dopo il benvenuto e una breve presentazione della realtà territoriale maceratese da parte del sindaco Sandro Parcaroli, sono stati affrontati i due temi più scottanti del momento in ambito sanitario: l’emergenza Covid e il futuro ospedale a Macerata. Parcaroli ha sottolineato “la ferma volontà e l’urgenza di giungere alla realizzazione del nuovo ospedale di Macerata, in grado di dare risposte efficienti ai bisogni dei cittadini e di superare la situazione logistica e strutturale dell’attuale nosocomio che, sia pure in presenza di alte professionalità, soffre di una situazione di vetustà che va superata al più presto.” Il dott. Di Falco - autore di molte pubblicazioni scientifiche nel campo dell’igiene e organizzazione ospedaliera e con una lunga esperienza in ambito universitario e di gestione di ospedali sia pubblici che privati - ha dato la disponibilità a mettere a disposizione la sua esperienza in questo settore, avendo seguito l’avvio del Centro di Alta specializzazione nelle Malattie Oncologiche e Cardiovascolari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Campobasso (diramazione del Policlinico “A. Gemelli” di Roma) che ha diretto per 14 anni. Fin dal suo arrivo a Macerata, il neo direttore è stato impegnato nell’apertura del Covid-Hospital di Civitanova Marche, dove attualmente sono attivi tre moduli di degenza in terapia intensiva e semintensiva, oltre che nella riapertura della palazzina ex Malattie infettive di Macerata Sul fronte Covid, il dott. Ripa ha illustrato il suo impegno, a seguito dell’incarico ricevuto dal sindaco, per creare un filo diretto tra l’Amministrazione comunale, la struttura sanitaria e ospedaliera maceratese, la dirigenza dell’Asur Marche e gli organi politici istituzionali regionali. Sta seguendo costantemente l’andamento dei contagi a Macerata, dei quali il Comune dà conto alla città attraverso il sito istituzionale in cui sono pubblicati i dati relativi sia ai nuovi contagi che all’isolamento fiduciario e alla quarantena. Inoltre nell’incontro con il dott. Di Falco è stata affrontata l’attuale situazione del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata che risulta negli ultimi giorni particolarmente difficile per la costante e numerosa affluenza di malati covid con bisogno di ricovero che vengono diretti sia al Covid Center di Civitanova (42 posti letto in terapia intensiva e semintensiva) sia alla palazzina ex Malattie infettive di Macerata (43 posti letto per chi non ha bisogno di terapia intensiva e semintensiva).

13/11/2020 14:38
Civitanova, "fino a 15 interventi al giorno": la Croce Verde di nuovo in prima linea contro il Covid-19 (VIDEO)

Civitanova, "fino a 15 interventi al giorno": la Croce Verde di nuovo in prima linea contro il Covid-19 (VIDEO)

È una fase molto delicata quella che sta attraversando la sanità italiana, con la seconda ondata della pandemia che vede un numero quotidiano di contagi molto elevato, e non fa eccezione il territorio marchigiano, che pure grazie al suo sistema di risposta ha mantenuto lo status di regione “gialla”. Una nuova chiamata "alle armi" insomma che vede, ancora una volta, impegnato in prima linea tutto il personale della Croce Verde di Civitanova Marche che adesso come non mai rappresenta un punto fisso per l'intera comunità: capace trasmette fiducia e professionalità ma soprattutto umanità nel mettere in campo ogni misura consona ad affrontare questa difficile situazione. “Il bilancio non è molto positivo –  spiega la Presidente Elisabetta Biagiola - ultimamente stiamo facendo molti trasporti e la maggior parte sono legati a casi di Coronavirus, in alcune circostanze è necessario trasportarli in Pronto Soccorso e diciamo che il numero di interventi è diverso di giorno in giorno in quanto potrebbero variare da un minimo di 5 ad un massimo di 16 – e commenta - Questi numeri ovviamente non sono così ottimistici". Un lavoro quello della Croce Verde fortemente condizionato dalla pandemia e il vorticoso aumento delle chiamate d'emergenza che il personale del centralino riceve giornalmente ne sono una limpida dimostrazione:  “Stiamo sostanzialmente gestendo le chiamate che ci arrivano come qualsiasi altro tipo di emergenza - puntualizza Biagiola-  naturalmente per noi ogni squillo del telefono potrebbe corrispondere ad un presunto covid quindi la nostra soglia di sicurezza è sempre al massimo - e aggiunge - i nostri equipaggi si vestono in base alla richiesta in quanto solitamente ci viene detto in anticipo se quella persona potrebbe essere positiva o presunta tale”. L'emergenza Covid-19 ai suoi albori aveva rischiato di mettere in ginocchio la risposta sanitaria e fu proprio la presidente della Croce Verde di Civitanova a renderlo noto, raccontando, a marzo dei problemi avuti con i fornitori di mascherine e in generale con tutte le apparecchiature e gli strumenti sanitari necessari ad affrontare il virus (leggi l'articolo). "Rispetto all'inizio la situazione è molto migliorata anche perché in questi mesi abbiamo lavorato affinché non ci fossero altre problematiche come quelle che già si sono presentate ad inizio emergenza dove la situazione è stata veramente tragica - dichiara Elisabetta Biagiola -. Se non avessimo avuto gli aiuti da parte delle persone che ci hanno donato dei dispositivi sarebbe stata veramente una cosa molto difficile da sostenere". "Ora ci siamo attrezzati e abbiamo in questo caso giocato di anticipo acquistando più attrezzature possibile - prosegue - siamo in attesa di riceverne ancora, considerando che di tute ne stiamo consumando tantissime e non vogliamo rimanerne senza". La seconda ondata del virus per il personale della Croce Verde civitanovese rappresenta una sorta di deja-vu che riporta ai primi giorni di marzo, periodo in cui il loro modus operandi e vivendi hanno subito una profonda evoluzione: "Qui avevamo turni pianissimi, facevamo riunioni e corsi. Adesso purtroppo ci stiamo limitando tantissimo in tutto - osserva la Presidente - alcuni rinunciano al turno perché purtroppo, per precauzione, non possiamo avere più di tanta gente contemporaneamente e in tutto ciò cerchiamo di mantenere alta la sicurezza dei nostri equipaggi con distanziamenti, mascherine, misurazione della temperatura all'ingresso e quant’altro. La vita è cambiata anche qui non solo per chi è fuori". Conclude Biagiola. Palpabile è anche il diverso approccio di lavoro tra le fila del personale e militi della Croce Verde:  “A livello psicologico è cambiato tantissimo - osservano Lucio di Giacomo e Gino Gabellieri, autisti soccorritori della sede di Civitanova - nonostante tutta l'esperienza che possiamo mettere in campo, ogni caso covid su cui andiamo ad intervenire per noi rappresenta un'uscita che genera sempre un pò d'ansia". “Ovviamente partiamo già prevenuti e quando arriviamo sul posto siamo già coperti - precisano -. Il pericolo si presenta quando comunicano che ci sono soggetti che non presentano sintomi tipo febbre e lì subentra il discorso della paura di essere contagiati in quanto di solito non andiamo coperti con mascherine o tute".     

12/11/2020 20:38
Civitanova, via ai tamponi a bordo del bus: grande affluenza e "caccia" agli asintomatici (VIDEO e FOTO)

Civitanova, via ai tamponi a bordo del bus: grande affluenza e "caccia" agli asintomatici (VIDEO e FOTO)

Ha aperto i battenti questa mattina presto il nuovo punto di servizio, installato nel piazzale antistante lo stadio di Civitanova Marche, che sarà dedicato all’effettuazione dei test rapidi per il Covid-19. Un checkpoint frutto dell’intesa tra il Polo diagnostico Villa dei Pini e Contram Servizi, che hanno unito le forze mettendo a disposizione un pullman come struttura di prelievo e il personale sanitario del Gruppo Kos ad effettuare i tamponi. Un sistema drive-in mirato non solo a fare prevenzione ma anche ad alleggerire il carico di lavoro che in questo periodo sta oberando le strutture ospedaliere e i laboratori analisi della provincia di Macerata. Dopo il sopralluogo effettuato ad inizio settimana dalle autorità comunali, dirigenti del Kos Care e personale Contram, in meno di 48 ore è stato quindi attivato oggi il nuovo punto dei test rapidi sulla scia dell'esempio del checkpoint istallato all’aeroporto delle Marche, che sarà operativo da lunedì al sabato, a partire dalle 8:30 sino alle 18,30 del pomeriggio. "Abbiamo già avuto una buona affluenza stamane, segno che le persone stanno rispondendo positivamente a questa iniziativa – spiega uno dei due infermieri presenti all’interno del bus – ovviamente da parte loro c’è apprensione per il risultato però allo stesso tempo c'è anche una grande consapevolezza volta a prevenire una situazione di contagio” Erano infatti molte le macchine che si sono fermate per usufruire di questo servizio, avvalorato dal fatto che riesce a garantire un responso in pochi minuti: "Dopo avere effettuato il tampone, i risultati arrivano nel giro di un quarto d'ora – precisa-  questi test che stiamo svolgendo rappresentano per le persone un primo approccio al risultato finale".  Una procedura semplice che si intensifica nel caso che il tampone risulti positivo: “Si fanno compilare dei moduli che vanno prima cosa ad informare sia il medico di medicina generale che il medico di famiglia, poi inizierà tutta la prassi che partirà da un test molecolare seguito dall'iter burocratico con l'ASL - rende noto il componente del personale medico - Quello che stiamo offrendo è un servizio importantissimo in quanto la contagiosità di questo virus sta viaggiando a livelli altissimi - e aggiunge - è fondamentale prevenire per poi curare, anche perché ad oggi sono molte le persone asintomatiche e questo tipo di test è necessario appunto per individuarle". Presente alla prima giornata dei "tamponi drive-in" anche il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che ci ha tenuto a sottolineare l'importanza del servizio: “Sono gli esperti a dirci quanto sono utili nella lotta a Covid questo tipo di test – esordisce il primo cittadino -  effettuare i tamponi è necessario per avere un riscontro di qual è lo stato della nostra comunità. Poter dare un servizio all'aria aperta e  con un orario molto flessibile è un modo senz'altro efficace per dare più possibilità a tutte quelle persone che si vogliono tamponare e che magari hanno difficoltà ad andare in laboratori privati - e precisa - si tratta di un servizio ulteriore che va verso la direzione di individuare le persone positive al Covid per poi isolarle e contenere”. Una prima mattinata di test partecipata soprattutto nella città della riviera maceratese che ieri a registrato 400 casi di positività al Coronavirus tra la popolazione: "I nostri dati sono in crescita così come in tutta Italia – afferma Ciarapica - Civitanova, sin dall’inizio dell’emergenza ha dato subito la sua disponibilità per la realizzazione del Covid Center che oggi ci consente di mantenere pulito non solo il nostro ospedale  ma anche quelli di Camerino e Macerata. Abbiamo sempre prestato particolare attenzione al virus e al suo contenimento - chiosa il Sindaco - All'inizio abbiamo fatto la scelta di dotarci di un call center invece oggi stiamo mettendo in pratica altre strade tra le quali questa del drive test".  

12/11/2020 13:17
Marche, Elena Leonardi eletta presidente della Commissione sanità: "Ridisegneremo il settore"

Marche, Elena Leonardi eletta presidente della Commissione sanità: "Ridisegneremo il settore"

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, neoeletta presidente della Commissione sanità.  "Ci tengo, all’indomani della mia nomina a Presidente della IV Commissione permanente Sanità e politiche sociali, innanzitutto a ringraziare i colleghi che mi hanno scelta per guidare una commissione che sarà sicuramente cruciale nelle politiche di questa amministrazione dei prossimi cinque anni" - sottolinea Leonardi - . "Quello della sanità è un tema sempre al centro dell’azione politica regionale e che occupa larga parte dei bilanci, ma mai come in questo periodo storico la commissione sanità rivestirà un ruolo fondamentale sia nella riscrittura del Piano Sociosanitario che più in generale in ottica del nuovo assetto che la giunta Acquaroli e l’intera maggioranza intendono dare all’organizzazione della sanità sul territorio marchigiano e della medicina territoriale. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni - continua -  ci troveremo a ridisegnare la sanità marchigiana, assieme ai medici e ai professionisti sanitari, ai sindaci e ai territori. Sarà un processo che, nel rispetto del ruolo che mi è stato accordato, vorrò guidare attraverso l’ascolto, l’approfondimento, la presenza sui territori, con l’obiettivo di consegnare ai cittadini marchigiani una sanità degna delle loro aspettative". "Porto con me l’esperienza maturata negli scorsi cinque anni da vicepresidente della stessa commissione e la volontà di confrontarmi con tutto il mondo sanitario e quello degli enti locali, di visitare le strutture sanitarie e parlare con chi è in prima linea sia nell’ordinario che nello straordinario". "Dobbiamo molta riconoscenza ai nostri medici e ai nostri operatori da mesi in trincea per proteggere la nostra comunità e lottare contro il coronavirus. Non meno importante sarà seguire le politiche sociali, favorire le politiche per la famiglia e iniziative in favore delle fasce più deboli e più esposte al rischio. Il mio impegno, e sono certa di interpretare quello dell’intera commissione, sarà massimo affinché la sanità marchigiana torni ad essere a servizio dei territori e dei cittadini", conclude.

12/11/2020 10:00
Sciapichetti: "Stop all'ospedale provinciale? Scateneremo l'inferno". E su Saltamartini: "Mira al Nobel per la medicina?"

Sciapichetti: "Stop all'ospedale provinciale? Scateneremo l'inferno". E su Saltamartini: "Mira al Nobel per la medicina?"

"In campagna elettorale la destra ha promesso tutto e il contrario di tutto e adesso com'era facilmente prevedibile, dopo poco più di trenta giorni di governo sta già scontando le prime contraddizioni. Infatti, sono  già iniziati i primi scontri nella maggioranza". Così l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti interviene all'indomani dell'approvazione della risoluzione “Emergenza Covid-19” da parte dell’Assemblea Legislativa delle Marche che, sostanzialmente, sospende tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali di primo livello e rimette in discussione i criteri di assegnazione sul territorio. "Sugli ospedali Acquaroli non si capisce bene di cosa parli o meglio, lancia segnali di fumo; dice: 'fino a quando sarò io il presidente non si faranno ospedali unici'. In verità - precisa Sciapichetti - nessuno nella nostra provincia ha mai parlato di ospedale unico ma di ospedale provinciale. La risoluzione della Lega approvata ieri in Consiglio regionale sulla revoca della delibera che individuava il sito per la nuova struttura ospedaliera dell'Area Vasta 5 e il contemporaneo scontro (tanto da richiedere la prima verifica di maggioranza) sull'ospedale di Muraglia di Pesaro, non lascia presagire niente di buono per Macerata". "Non provino a fare un passo indietro sull'ospedale provinciale di Macerata perché scateneremo l'inferno. Dovranno fare i conti con tutti i maceratesi. Giu' le mani!" sbotta l'ex assessore regionale, che prosegue "Le procedure sono avviate, l'iter è a buon punto, e bisogna andare avanti con determinazione.  Ora se ne sono capaci, debbono portare a termine il processo amministrativo che noi abbiamo messo in piedi con  convinzione". Non manca anche una stiletta a chi ha preso il suo posto nella Giunta Regionale: "Noto con piacere che da circa un mese è cambiato l'atteggiamento spavaldo e bellicoso usato durante la prima fase della pandemia dell'assessore alla sanità Saltamartini. Adesso non può (come ha sempre fatto in passato), addossare la responsabilità agli altri".  "Oggi Saltamartini, alla pari di Trump e Salvini (noti scienziati del settore), propone anche lui la cura con l'idrossiclorichina; evidentemente intende candidarsi anche al Nobel per la medicina visto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'AIFA (Agenzia italiana per il farma o) ne hanno sospeso l'uso" rincara la dose Sciapichetti.  "Bene invece per la comunità marchigiana l'aumento dei tamponi e il potenziamento delle USCA anche se c'è da dire che questo comporterà nei prossimi mesi una consistente diminuzione dell'assistenza domiciliare. Noto invece un imbarazzante quanto assordante silenzio di coloro che manifestavano (Fratelli d'Italia in primis ma non solo..) contro il Covid Center di Civitanova; forse stanno facendo i conti con la realtà che è ben diversa dalla vuota e inutile propaganda. L'emergenza purtroppo richiede ad ognuno di fare la propria parte, non fa sconti e non consente a nessuno, neanche ai 'benaltristi' di professione, di fare inutili dichiarazioni" conclude l'ex assessore Sciapichetti.  

11/11/2020 10:38
Covid-19, il gruppo Anni Azzurri incrementa i tamponi nelle RSA: test raddoppiati per il personale

Covid-19, il gruppo Anni Azzurri incrementa i tamponi nelle RSA: test raddoppiati per il personale

Per far fronte all'attuale situazione epidemiologica, le residenze del gruppo Anni Azzurri, nelle Marche presenti con 7 RSA, a Fossombrone con "Casa Argento", Ancona con "Residenza Dorica" e "Conero", Loreto con "Abitare il tempo", Montecosaro con "Santa Maria in Chienti", San Benedetto del Tronto con la "San Giuseppe" e Campofilone con la "Valdaso", hanno intensificato i controlli attraverso screening continui, test sierologici e tamponi per gli ospiti e raddoppiando la rilevazione dei tamponi sul personale. Oggi, nelle 52 residenze Anni Azzurri - che accolgono ospiti anziani, autosufficienti e non, per un totale di oltre 5.000 posti letto distribuiti in otto regioni – il personale è sottoposto settimanalmente al test rapido per la rilevazione di infezione da SARS-CoV-2. Anni Azzurri, pur nella difficoltà di questo momento storico, ha risposto all’emergenza adottando un piano di protezione e, dove necessario, di revisione di ogni aspetto della vita in struttura con l’obiettivo di abbassare la percentuale di rischio e mantenere sotto controllo la situazione all’interno delle sue residenze. A partire dall’investimento in dispositivi di protezione individuale (DPI), presenti in maniera massiccia sin dall’inizio dell’epidemia e in continuo aumento a protezione di ospiti e personale. Enrico Brizioli, amministratore delegato KOS Care commenta: “Stiamo affrontando una crisi senza precedenti che sta mettendo a dura prova l’organizzazione sociale del nostro Paese e di tutto il mondo poiché ci troviamo davanti ad un nemico insidioso. Per affrontarlo, abbiamo dato vita ad un piano di emergenza che viene costantemente aggiornato e che recepisce tutte le indicazioni nazionali e regionali, ampliandole per una maggior tutela. Tutte le nostre strutture hanno messo in campo ogni sforzo possibile, potenziando i DPI, intensificando i controlli di screening per la sorveglianza, la salute e il benessere degli ospiti e degli operatori. Nel breve periodo, inoltre, l’obiettivo di Anni Azzurri è quello di potenziare i servizi al domicilio per far fronte alla necessità di tutte le persone fragili che hanno bisogno di essere seguite anche a casa”. Grazie alle procedure adottate e al lavoro di personale appositamente formato, ogni struttura mantiene aggiornata quotidianamente la situazione degli ospiti. La presenza anche di un solo segnale o sintomo da parte degli ospiti, anche se lieve e manifestato una sola volta, determina l’isolamento temporaneo in attesa della definizione diagnostica che grazie agli strumenti in uso può essere anche immediata e una tempestiva comunicazione alle famiglie e agli organi competenti.  

10/11/2020 13:26
Ospedale unico, arriva il no del Consiglio regionale: approvata risoluzione che blocca il progetto

Ospedale unico, arriva il no del Consiglio regionale: approvata risoluzione che blocca il progetto

Approvata una risoluzione contro tutti gli ospedali unici delle Marche. L'atto è stato sottoscritto da tutta la maggioranza in Consiglio regionale, che individua come priorità "l’esigenza di sospendere tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali unici provinciali nell’ottica di una valorizzazione di una rete diffusa sul territorio". Il no al progetto sui vari ospedali unici, ivi compreso quello di Macerata, era già stato preannunciato dallo stesso Acquaroli in campagna elettorale. La risoluzione approvata ribadisce inoltre l’avvio del percorso di un nuovo piano sanitario, affidato agli assessori Saltamartini e Baldelli, in cui si parla di nuove strutture da costruire: "nuovi ospedali, ma non un ospedale unico" ha spiegato l'assessore alla sanità. Risoluzione che ovviamente ha visto un'alzata di scudi da parte dei consiglieri del Pd, tra cui Romano Carancini, che l'ha definita "una vendetta ai danni della salute dei cittadini, non sono ospedali unici ma di primo livello - ha chiosato - . 

10/11/2020 10:50
Sanità, Federcontribuenti Marche: "non ci si ammala solo di covid, sia chiarito l'accesso agli ospedali"

Sanità, Federcontribuenti Marche: "non ci si ammala solo di covid, sia chiarito l'accesso agli ospedali"

"Questa pandemia sta mettendo seriamente in difficoltà il sistema sanitario ma non ci si ammala solo di covid, pazienti con altre patologie, spesso anche più gravi del Covid, vengono messi in secondo piano. Una situazione intollerabile". Lo scrive, in una nota, Maria Teresa Nori del Consiglio Nazionale di Federcontribuenti. "Ci vengono segnalati - scrive l'esponente dell'associazione dei consumatori - casi in vari ospedali in particolare i piccoli nosocomi di provincia dove per il caos della pandemia i Pronto soccorso sono intasati e pazienti già lì per altre conseguenze sono messi in coda non rispettando i vari codici di accesso". Inoltre, continua Maria Teresa Nori: "problemi vengono segnalati anche nell’accesso ai servizi erogati dai medici di base. Causa problemi di distanziamento nelle sale d’aspetto degli ambulatori medici si può accedere soltanto su appuntamento in numero limitatissimo di pazienti per volta. Anche in questo caso si stanno formando le liste di attesa. Per essere visitati dal proprio medico di riferimento occorre chiedere l’appuntamento anche con 10 o 15 giorni di anticipo. Forse è il tempo che il ministro Speranza faccia rispettare la Costituzione ed emani una ordinanza che chiarisca l'accesso presso gli ospedali non penalizzando chi soffre di altre patologie. Altrimenti - conclude - faremo sentire la nostra voce a chi è stato eletto per occuparsi del bene e della salute di tutti i cittadini di questo Paese".

08/11/2020 12:20
Civitanova, allo stadio arriva un nuovo checkpoint per i tamponi: l'impegno di Contram e Kos Care

Civitanova, allo stadio arriva un nuovo checkpoint per i tamponi: l'impegno di Contram e Kos Care

Importante accordo tra la clinica diagnostica Villa dei Pini e Contram Servizi per l’installazione di un nuovo punto di servizio dedito all’effettuazione dei tamponi per casi da coronavirus. Intesa raggiunta dopo che in settimana si era dimostrato necessario un altro punto oltre a quello sito in Villa dei Pini, oberato di lavoro e con il rischio di troppa presenza di persone. Enrico Brizioli è l’amministratore delegato della Kos Care, la quale gestisce il polo diagnostico di Civitanova Marche, e in merito all’evoluzione di questa necessità spiega: "Già con il checkpoint all’aeroporto delle Marche abbiamo avuto per così dire successo, dato che ieri ne hanno fatto uso 500 persone. Stanno aumentando le richieste e al punto di Villa dei Pini abbiamo in questo momento un afflusso eccessivo di gente. Il Comune ci ha sollecitato a favorire una migliore accessibilità dei cittadini al servizio tamponi e abbiamo pensato di installare un nuovo punto davanti allo stadio". Il sistema di prelievo dei tamponi scelto è quello del drive in, dove le persone in auto si accosteranno e effettueranno l’operazione. Una tenda od un container non erano adatti, soprattutto per il poco spazio e si è scelto di richiedere un pullman: "con Contram abbiamo concordato per un mezzo abbastanza grande, che svuotato permetterà le operazioni al personale e alla strumentazione necessaria. Le persone si accosteranno con l’auto, saliranno sul mezzo, effettueranno il tampone e scenderanno. I pullman sono l’unica cosa abbastanza grande.Lunedì mattina faremo un sopralluogo con le autorità e in settimana sarà attivo il punto". Soddisfatto anche il presidente Contram Stefano Belardinelli: "Risultato importante insieme a Villa dei Pini del gruppo sanitario Kos, con cui abbiamo messo a disposizione e allestito un bus in poco meno di 48 ore secondo le indicazioni dei tecnici. Con piacere svolgiamo questo servizio, anche i nostri operatori sono stati entusiasti del progetto  dedicandosi a questa attività anche nel fine settimana" Contento per la collaborazione Belardinelli sottolinea che è comprensibile un bus abbia più spazio di altri mezzi, oltre alla facilità di spostamento.Già nel 2016 l’azienda di trasporto  aveva effettuato un servizio di emergenza quando, in seguito al sisma, fornirono dei mezzi ad alcune popolazioni terremotate permettendogli di dormire per qualche giorno in alcuni pullman.

08/11/2020 10:36
Covid-19, Saltamartini: "In arrivo 2 medici militari nelle Rsa di Macerata e Loro Piceno-Mogliano"

Covid-19, Saltamartini: "In arrivo 2 medici militari nelle Rsa di Macerata e Loro Piceno-Mogliano"

In arrivo due medici militari nelle case di riposo di Villa Cozza di Macerata e Loro Piceno-Mogliano, situata nell'ex Hotel a Maestà di Urbisaglia “Gli ospiti delle Case di Riposo-Rsa di Villa Cozza di Macerata e di Mogliano riceveranno un'assistenza sanitaria aggiuntiva rispetto ai servizi praticati dall'Asur con l'impiego della sanità militare, per superare i gravissimi disagi che sono emersi a seguito della diffusione del virus all'interno delle strutture stesse. Lo annuncia l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che spiega: "Due medici verranno rispettivamente inviati a Villa Cozza di Macerata e a Mogliano dove la situazione è particolarmente critica. In questo modo le Rsa diventano delle para-corsie, perché gli ospiti così fragili meritano un'attenzione aggiuntiva. Nelle Marche - aggiunge - c'è stata un'estensione di contagio in modo veramente devastante e finora ha riguardato i plessi di Mogliano, Fabriano, Jesi, Macerata, Santa Maria Nuova, Loro Piceno e San Severino Marche. Garantire l'appropriatezza delle cure e la continuità dei trattamenti impegna risorse rilevanti del Servizio Sanitario Regionale e l'aiuto dei medici militari risulta veramente fondamentale".  Saltamartini ha anche dato mandato alle strutture regionali di verificare se il personale delle cooperative e degli enti che gestiscono i servizi nelle Rsa siano muniti dei presidi di protezione e se lo stesso personale è stato sottoposto ai tamponi periodici per verificare la positività al Covid poiché, con il blocco delle visite dei familiari, non si spiega la diffusione massiccia dell'epidemia. La Regione Marche ringrazia la Marina Militare" per questo aiuto concreto che va a integrare i 5 equipaggi che la stessa sanità militare ha dispiegato per l'esecuzione dei test antigenici rapidi". L'assessore Saltamartini, oltre che alla Marina Militare ha rinnovato la richiesta di aiuto anche al Comitato Operativo della Protezione Civile Nazionale presieduto da Angelo Borrelli per figure specialistiche da impiegare nel Covid Hospital di Civitanova Marche come anestesisti, internisti, pneumologi. " Stiamo affrontando la pandemia - conclude Saltamartini- cercando di tenere le Marche pronte anche ad affrontare condizioni peggiori e l'indirizzo di assumere i 3.000 infermieri vincitori del concorso è stato un primo concreto segnale". (Fonte Ansa) 

05/11/2020 10:23
Covid-19, l'assessore Saltamartini: "Nelle Marche in arrivo 17 mila tamponi"

Covid-19, l'assessore Saltamartini: "Nelle Marche in arrivo 17 mila tamponi"

"A seguito della nostra richiesta di implementare la dotazione di strumenti diagnostici, il commissario Arcuri mi ha comunicato che 17.000 tamponi molecolari e antigenici rapidi verranno inviati domani alla nostra Regione. Ne avevamo in riserva 9.000 e processiamo ogni giorno poco meno di 2000 tamponi. Avevamo una autonomia di 4-5 giorni e, a seguito di numerose richieste, il Commissario ci ha comunicato l'invio della dotazione". Lo fa sapere l'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.  "Come già noto, abbiamo richiesto il considerevole aumento dei tamponi, in modo tale da raggiungere 5000 tamponi molecolari, 1500 molecolari rapidi e 5500 antigenici rapidi giornalieri - aggiunge l'assessore -. Inoltre, nell'ultima delibera di indirizzo, abbiamo dato mandato alla Suam regionale di diventare Soggetto Attuatore per acquistare, in autonomia, direttamente sul mercato, come prevede l'attuale legislazione, i materiali necessari per dotare le nostre strutture".

03/11/2020 18:28
Marche, Saltamartini: "L'Ospedale di Camerino rimane no-Covid. Assunzioni per 3mila infermieri"

Marche, Saltamartini: "L'Ospedale di Camerino rimane no-Covid. Assunzioni per 3mila infermieri"

Al via l'assunzione di 3000 infermieri nelle Marche. "Già da oggi - ha spiegato l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini - abbiamo pubblicato la graduatoria del personale infermieristico. Li chiameremo tutti per l'assunzione che, al momento, sarà a tempo determinato per 3 mesi. Una volta validata la procedura concorsuale passeremo poi al contratto a tempo indeterminato. Diamo così una risposta alla carenza riscontrata nei reparti in un momento estremamente difficile che richiede il massimo sforzo". Per questo inoltre - aggiunge l'assessore Saltamartini – “questa mattina nel corso del collegamento telematico con il Comitato Operativo della Protezione Civile Nazionale presieduto da Angelo Borrelli la nostra Regione ha rinnovato la richiesta dell'invio di personale medico militare specialistico come anestesisti e rianimatori, internisti, pneumologi, necessari per il Covid Hospital di Civitanova. Abbiamo chiesto anche medici militari per le case di riposo, in particolare per Mogliano, Fabriano, Jesi, Macerata e Santa Maria Nuova, strutture che oggi vivono una fase critica. Ci servirà per garantire una appropriata continuità di cura degli ospiti delle RSA, persone che per la loro fragilità e storia personale meritano cure, e attenzione aggiuntiva nelle nostre strutture sociosanitarie residenziali" LEGGI ANCHE: 17 MILA TAMPONI IN ARRIVO NELLE MARCHE “Stando alle linee del Piano Pandemico - ha affermato l'assessorato alla Sanità, Filippo Saltamartini – in questa fase ci siamo trovati di fronte all’opzione di dover decidere se riconvertire l’ospedale di Camerino in presidio di riferimento Covid. D’accordo con l’intera Giunta, riteniamo impraticabile l’idea di svestire il territorio montano colpito dal sisma del suo presidio sanitario di riferimento. Conosciamo le difficili condizioni in cui vivono i nostri concittadini nelle aree interne terremotate, che già a marzo hanno sacrificato con solidarietà i propri servizi sanitari ordinari per fronteggiare la pandemia, e che in questo momento non possono essere ulteriormente penalizzati”. Per fronteggiare l’espandersi del contagio in questa fase sarà aperto un nuovo modulo del Covid Hospital di Civitanova con la cooperazione del personale proveniente del presidio sanitario camerte. “Resteranno garantite le attività del Pronto Soccorso - ha aggiunto l’assessore Saltamartini - tutti gli interventi urgenti, la gestione ordinaria della rianimazione, mentre per quelli programmati si dovrà provvedere ad una riduzione conforme. Quello di Camerino è un presidio sanitario territoriale che oggi rappresenta, ancora di più, un presidio sociale fondamentale per la tenuta della comunità terremotata".

03/11/2020 14:40
Civitanova, "Villa Pini continuerà con la sua attività non-covid": l'annuncio dell'a.d. Enrico Brizioli

Civitanova, "Villa Pini continuerà con la sua attività non-covid": l'annuncio dell'a.d. Enrico Brizioli

“E’ circolata in questi giorni la notizia che Villa dei Pini sarebbe stata di nuovo arruolata come struttura Covid, mentre, come è noto, sta invece proseguendo in massima sicurezza la sua attività ordinaria sia per le prestazioni di ricovero che in quelle ambulatoriali, con esecuzione di doppio tampone in modo sistematico, prima di ogni ricovero e, da oggi, tamponi anche per le prestazioni ambulatoriali a maggior esposizione. Tutto il personale, inoltre, è sottoposto a continua attività di screening mediante tampone ogni 15 giorni. Villa dei Pini, dunque, continua ad operare per la sua attività corrente non-covid ed offre percorsi sicuri e monitorati a tutti i pazienti”. Enrico Brizioli, AD del Gruppo Kos Care di cui fa parte la Clinica civitanovese Villa dei Pini, chiarisce alcune notizia uscite sulla stampa nei giorni scorsi. “L’esperienza di struttura COVID compiuta nella scorsa primavera è stata possibile grazie alla indefessa disponibilità di tutto il personale dipendente e dei medici libero professionisti che operano presso la Clinica: si è trattato di una significativa occasione di crescita umana e professionale per la quale dobbiamo ringraziarli sentitamente. La mission della Clinica è però quella di affiancare il sistema pubblico in specifiche aree di attività per le quali è autorizzata ed accreditata ed in questa fase ci sentiamo di dover rafforzare questa funzione non-covid a copertura della parziale conversione degli ospedali per garantire l’esecuzione di prestazioni mediche, chirurgiche e diagnostiche che altrimenti resterebbero inevase. In questa ottica abbiano già dato la disponibilità a supportare l’attività chirurgica degli ospedali sia fornendo sedute operatorie che anestesisti, in parziale sostituzione di quelli che saranno impiegati per l’avvio del COVID hospital della Fiera di Civitanova Marche. Come gruppo KOS abbiamo inoltre già attivato 48 posti letto presso la struttura Anni Azzurri Valdaso di Campofilone ed ora un ulteriore nucleo presso la struttura Residenza Dorica di Ancona, oltre ai numerosi punti per l’esecuzione di Tamponi, tra cui quello dell’Aeroporto delle Marche. E’ evidente che, come tutti, siamo a disposizione del sistema sanitario pubblico per affrontare nel migliore dei modi questa drammatica situazione e siamo pronti a fornire il nostro contributo nel caso di nuove ulteriori impellenti necessità della popolazione”.

03/11/2020 12:40
Macerata, la solidarietà di Aipol: televisori e forno a microonde donati al reparto di Pediatria

Macerata, la solidarietà di Aipol: televisori e forno a microonde donati al reparto di Pediatria

Televisori e un forno a microonde donati al reparto di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale di Macerata. Alcune settimane fa l’appello, ora la risposta immediata da parte della solidarietà. A comprare i cinque apparecchi televisivi, per le camere di degenza del reparto, e l’elettrodomestico, per l’uso dei familiari dei bambini, la ditta Aipol Polyurethanes di Macerata, impresa che ha la sua sede operativa a Montegranaro e opera nel campo della termoplastica. La donazione è stata effettuata tramite l’Associazione Raffaello. È di solo quindici giorni fa, invece, la precedente consegna, sempre di apparecchi televisivi, da parte dell’associazione Help di San Severino Marche, durante la quale si era palesata l’esigenza di completare la dotazione delle stanze per un reparto in cui sono sempre continuate le attività nonostante l’emergenza Coronavirus. "Si tratta di un piccolo gesto che speriamo possa aiutare concretamente la degenza dei piccoli ospiti del reparto di Pediatria e Neonatologia di Macerata, oltre che delle loro famiglie", ha affermato Piero Cerolini, presidente del Cda di Aipol.  

03/11/2020 11:35
"Possibile riapertura reparti Covid a Camerino e Villa Pini": le Marche si tutelano in caso di nuovo picco

"Possibile riapertura reparti Covid a Camerino e Villa Pini": le Marche si tutelano in caso di nuovo picco

Recuperare il ritardo accumulato con un piano di indirizzo con direttive e azioni per le strutture sanitarie in prima linea nella lotta al Covid-19. È l’obiettivo della delibera adottata, ieri pomeriggio, dalla Giunta regionale che rafforza le misure strategiche previste dal Piano pandemico regionale per contrastare la diffusione del coronavirus. “È un primo atto di indirizzo che racchiude sia una visione strategica sia gli interventi approntati dal nuovo esecutivo nelle prime due settimane di attività – afferma il presidente Francesco Acquaroli – L’avvio della XI Legislatura ha coinciso con la riesplosione del fenomeno pandemico, richiedendoci di verificare immediatamente gli strumenti approntati nel precedente mandato consiliare, affinché risultino congrui e più puntuali con le esigenze attuali. Abbiamo deciso di non intaccare il contenuto essenziale del Piano Pandemico per evidenti ragioni organizzative e per evitare confusione nella fase operativa quotidiana da parte degli operatori sanitari. Stiamo lavorando per potenziare l’assistenza territoriale e domiciliare e presto arriverà un secondo atto in questo senso. Il mio pensiero in questo momento non è solo rivolto al rischio della pandemia – aggiunge il presidente – ma anche a tutti coloro che se la situazione peggiorerà non potranno essere curati, a tutti coloro che hanno paura di non essere assistiti, ai più deboli, ai più fragili e alle categorie a rischio. Lo abbiamo detto, il problema non sono le scuole, non sono le attività sportive, non sono i ristoranti o le palestre. Il problema esiste nella fragilità del sistema sanitario, della medicina del territorio, della medicina della prevenzione e nel trasporto pubblico locale. E proprio perché consapevoli di queste fragilità, l’unico strumento che abbiamo è cercare di prevenire il più possibile, riducendo le occasioni di contagio e i comportamenti che possono favorirlo”. Le misure previste dal Piano strategico, spiega l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, “sono di natura emergenziale e straordinaria. Si rendono necessarie e inderogabili a causa del rapido diffondersi dell’epidemia da Covid-19 sul territorio regionale. Hanno pertanto validità temporanea, fino alla risoluzione delle criticità, ma sono essenziali in questa fase di ripresa del contagio. Siamo al lavoro per implementare le reti sanitarie e territoriali, l’arrivo in ospedale deve avvenire solo quando necessario”. Dai dati riportati nel Piano pandemico, risulta che il rapporto positivi/testati è passato dal 9,7% (12-18 ottobre) al 14,35% (19-25 ottobre). L’incidenza media al giorno da 141 casi (12-18 ottobre) a 216 (19-25 ottobre). L’indice Rt per la valutazione del rischio da 1,45 (5-11 ottobre) a 1,55 (12-18 ottobre). L’assessore sottolinea, inoltre, che “abbiamo constatato, alla data del 21 ottobre 2020, che i posti letto in terapia intensiva risultavano 120, ponendo le Marche in 17a posizione rispetto alle dotazioni delle altre Regioni. Si sono registrati ritardi nella copertura dei 105 posti di terapia intensiva già autorizzati dal Governo e si è dovuto quindi avviare l’utilizzazione di parte della struttura allestita presso la Fiera di Civitanova, constatata la carenza attuale di posti letto”. Nel piano di indirizzo deliberato dalla Giunta, sono numerose le azioni programmate e messe in campo dalla Regione per il controllo della curva pandemia e la gestione delle necessità assistenziali che emergeranno in autunno-inverno. Prima di tutto quella di incrementare la dotazione giornaliera di tamponi (5000 molecolari, 1500 molecolari rapidi, 5500 antigenici rapidi), dotazione richiesta e confermata dal Commissario Arcuri. Il rafforzamento della campagna informativa e educazionale sui comportamenti corretti da assumere, l’implementazione del sistema informatizzato regionale di raccolta e aggregazione dei dati clinici ed epidemiologici, il tracciamento dei contatti e la sorveglianza sanitaria tramite i Dipartimenti di Prevenzione, che dovranno essere potenziati. Il potenziamento dell’attività vaccinale anti-influenzale per la quale, oltre alle già distribuite 294.300 dosi (rispetto alle 420.000 prenotate), sono state richieste al commissario ulteriori 310.000 dosi, l’implementazione dell’attività assistenziale sul territorio grazie anche alla dotazione di apparecchiature portatili per ecografie da effettuare sul territorio e anche a domicilio. La Regione sta lavorando per costituire delle centrali operative territoriali di coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie ed anche per attivare un Numero Unico per le Emergenze. Si conferma inoltre la procedura agevolata per la prescrizione dematerializzata farmaceutica. Non da ultimo, la Giunta è impegnata nel potenziamento della rete ospedaliera e dei posti di terapia intensiva, prima di tutto con la riattivazione del Covid Hospital di Civitanova, che rappresenta un elemento strategico per evitare quanto più possibile la promiscuità nei reparti ordinari, e poi per il reclutamento di ulteriore personale specializzato per cui si stanno mettendo in campo diverse iniziative. Si procede inoltre alla riorganizzazione delle attività nelle strutture territoriali, anche per garantire nei Pronto Soccorso dei percorsi di separazione e percorsi di accesso dedicati per sospetti Covid-19. Nel piano approvato dalla Giunta anche la possibilità di rimodulare l’offerta ambulatoriale se sarà necessario, la revisione degli accordi con il privato accreditato, la necessità di prevedere scorte di Dispositivi di Protezione Individuale DPI, materiale sanitario e apparecchiature per almeno 5 mesi e altre iniziative come l’attivazione di strutture di tipo alberghiero finalizzate a rendere possibile le misure di isolamento sociale o di quarantena per chi ne avesse necessità ed anche le linee operative per gli istituti penitenziari. Alla data del 30 ottobre 2020, rileva la deliberazione, in aggiunta ai 120 posti letto di terapia intensiva Covid, risultano attivi altri 44 posti letto, distribuiti tra il Covid Hospital di Civitanova (14), Torrette di Ancona (21), Marche Nord (6) e San Benedetto (3). L’eventuale urgenza di allargare la dotazione in terapia intensiva potrà essere garantita utilizzando la struttura Covid di Civitanova Marche (dotata di sei moduli da 14 posti letto, per un totale di 84 ). Comunque, la Giunta Acquaroli ha avviato una riorganizzazione per incrementare la dotazione regionale di 105 posti letto per terapia intensiva e 107 di terapia sub intensiva. Sono stati inoltre previsti percorsi per pazienti Covid prioritariamente nelle strutture ospedaliere dove esiste un’Unità operativa di malattie infettive/terapia intensiva: ospedali di Pesaro, Ancona Torrette e Fermo. In queste strutture viene garantita la presa in carico completa del paziente, assicurando, contemporaneamente, le restanti attività assistenziali non procrastinabili. Il punto nascita dedicato Covid verrà gestito presso l’Azienda ospedaliera Marche Nord. In caso di ulteriore peggioramento della pandemia sul territorio regionale è prevista la riorganizzazione dei percorsi dedicati presso le strutture ospedaliere di Senigallia, Jesi, Inrca di Ancona, Camerino, Civitanova e sezione distaccata di Macerata, San Benedetto del Tronto ed ex malattie infettive di Ascoli Piceno. In base all’ulteriore aumento delle necessità di ricovero è confermata la possibilità di attivare posti letto del privato accreditato a Villa dei Pini (Civitanova, per le acuzie), a Campofilone/Valdaso e Villa Fastiggi (Pesaro) per le post acuzie. Ricoveri extra ospedalieri, per la durata dell’emergenza, saranno possibili presso le strutture di Fossombrone e Galantara (AV1), Chiaravalle (AV2) e Villa Maria di Fermo (AV4). Il Piano pandemico prevede, inoltre, il rafforzamento di alcuni servizi territoriali, come gli Usca e l’Assistenza domiciliare integrata, che necessitano di colmare la carenza degli equipaggi: sono state impartite direttive, attingendo nuove figure professionali (infermiere di comunità) e nuovi servizi (Centrale operativa regionale).

31/10/2020 17:11
Tamponi a bordo dell'auto: punti di prelievo anche a Macerata e Civitanova

Tamponi a bordo dell'auto: punti di prelievo anche a Macerata e Civitanova

È stato allestito, questa mattina, a Piazza d’Armi di Ancona, il primo dei cinque Drive- through che verranno realizzati, nelle Marche, nell’ambito dell’Operazione Igea promossa dal ministero della Difesa. Si tratta di un servizio che permetterà l'effettuazione dei tamponi, direttamente a bordo della propria auto.  Gli altri quattro punti di prelievo verranno realizzati al Palaindoor di Ancona, a Civitanova Marche, Macerata e Ascoli Piceno. Ogni struttura disporrà di un team composto da un medico militare e da due infermieri militari. Quello allestito nel parcheggio della Marina militare di Ancona, sarà gestito direttamente dalla Marina. I rimanenti collaboreranno con le rispettive Aziende sanitarie per alternarsi con il personale civile. Il Drive-through di Piazza d’Armi sarà operativo da lunedì 2 novembre. È stato montato dai volontari del sistema di protezione civile della Regione Marche. I tamponi verranno processati dalla Virologia di Torrette di Ancona. L’Operazione Igea della Difesa garantirà, a livello nazionale, 30 mila tamponi al giorno, svolti da 1.400 militari distribuiti in 200 team in corso di allestimento.

31/10/2020 12:55
Macerata, il dottor Ripa riceve la delega alla Sanità: affiancherà Parcaroli nell’emergenza Covid

Macerata, il dottor Ripa riceve la delega alla Sanità: affiancherà Parcaroli nell’emergenza Covid

Giordano Ripa della Lega è il consigliere delegato alla Sanità del Comune di Macerata. Il dottor Ripa curerà i rapporti con i vertici amministrativi e sanitari dell’Azienda Sanitaria Locale e della Regione e affiancherà il sindaco Parcaroli nella gestione dell’emergenza covid per la parte di competenza comunale. “La nomina del dottor Ripa è una nuova conferma di come la Lega metta a disposizione della comunità le migliori competenze – commenta Claudio Carbonari, capogruppo leghista in consiglio comunale - Il sindaco Parcaroli, con la lungimiranza che lo contraddistingue, ha saputo ancora una volta precorrere i tempi. Specialista in medicina interna e dirigente medico presso Unità Operativa di Medicina Ospedale di Macerata, quotidianamente in prima linea, Ripa ha già fattivamente attivato una collaborazione preziosa che si mostra, purtroppo, nei giorni più necessaria. A lui e al nostro sindaco l’augurio di un proficuo lavoro e la certezza del fondamentale sostegno di tutto il gruppo Lega”.

29/10/2020 16:12
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