Sanità

Civitanova, "Villa Pini continuerà con la sua attività non-covid": l'annuncio dell'a.d. Enrico Brizioli

Civitanova, "Villa Pini continuerà con la sua attività non-covid": l'annuncio dell'a.d. Enrico Brizioli

“E’ circolata in questi giorni la notizia che Villa dei Pini sarebbe stata di nuovo arruolata come struttura Covid, mentre, come è noto, sta invece proseguendo in massima sicurezza la sua attività ordinaria sia per le prestazioni di ricovero che in quelle ambulatoriali, con esecuzione di doppio tampone in modo sistematico, prima di ogni ricovero e, da oggi, tamponi anche per le prestazioni ambulatoriali a maggior esposizione. Tutto il personale, inoltre, è sottoposto a continua attività di screening mediante tampone ogni 15 giorni. Villa dei Pini, dunque, continua ad operare per la sua attività corrente non-covid ed offre percorsi sicuri e monitorati a tutti i pazienti”. Enrico Brizioli, AD del Gruppo Kos Care di cui fa parte la Clinica civitanovese Villa dei Pini, chiarisce alcune notizia uscite sulla stampa nei giorni scorsi. “L’esperienza di struttura COVID compiuta nella scorsa primavera è stata possibile grazie alla indefessa disponibilità di tutto il personale dipendente e dei medici libero professionisti che operano presso la Clinica: si è trattato di una significativa occasione di crescita umana e professionale per la quale dobbiamo ringraziarli sentitamente. La mission della Clinica è però quella di affiancare il sistema pubblico in specifiche aree di attività per le quali è autorizzata ed accreditata ed in questa fase ci sentiamo di dover rafforzare questa funzione non-covid a copertura della parziale conversione degli ospedali per garantire l’esecuzione di prestazioni mediche, chirurgiche e diagnostiche che altrimenti resterebbero inevase. In questa ottica abbiano già dato la disponibilità a supportare l’attività chirurgica degli ospedali sia fornendo sedute operatorie che anestesisti, in parziale sostituzione di quelli che saranno impiegati per l’avvio del COVID hospital della Fiera di Civitanova Marche. Come gruppo KOS abbiamo inoltre già attivato 48 posti letto presso la struttura Anni Azzurri Valdaso di Campofilone ed ora un ulteriore nucleo presso la struttura Residenza Dorica di Ancona, oltre ai numerosi punti per l’esecuzione di Tamponi, tra cui quello dell’Aeroporto delle Marche. E’ evidente che, come tutti, siamo a disposizione del sistema sanitario pubblico per affrontare nel migliore dei modi questa drammatica situazione e siamo pronti a fornire il nostro contributo nel caso di nuove ulteriori impellenti necessità della popolazione”.

03/11/2020 12:40
Macerata, la solidarietà di Aipol: televisori e forno a microonde donati al reparto di Pediatria

Macerata, la solidarietà di Aipol: televisori e forno a microonde donati al reparto di Pediatria

Televisori e un forno a microonde donati al reparto di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale di Macerata. Alcune settimane fa l’appello, ora la risposta immediata da parte della solidarietà. A comprare i cinque apparecchi televisivi, per le camere di degenza del reparto, e l’elettrodomestico, per l’uso dei familiari dei bambini, la ditta Aipol Polyurethanes di Macerata, impresa che ha la sua sede operativa a Montegranaro e opera nel campo della termoplastica. La donazione è stata effettuata tramite l’Associazione Raffaello. È di solo quindici giorni fa, invece, la precedente consegna, sempre di apparecchi televisivi, da parte dell’associazione Help di San Severino Marche, durante la quale si era palesata l’esigenza di completare la dotazione delle stanze per un reparto in cui sono sempre continuate le attività nonostante l’emergenza Coronavirus. "Si tratta di un piccolo gesto che speriamo possa aiutare concretamente la degenza dei piccoli ospiti del reparto di Pediatria e Neonatologia di Macerata, oltre che delle loro famiglie", ha affermato Piero Cerolini, presidente del Cda di Aipol.  

03/11/2020 11:35
"Possibile riapertura reparti Covid a Camerino e Villa Pini": le Marche si tutelano in caso di nuovo picco

"Possibile riapertura reparti Covid a Camerino e Villa Pini": le Marche si tutelano in caso di nuovo picco

Recuperare il ritardo accumulato con un piano di indirizzo con direttive e azioni per le strutture sanitarie in prima linea nella lotta al Covid-19. È l’obiettivo della delibera adottata, ieri pomeriggio, dalla Giunta regionale che rafforza le misure strategiche previste dal Piano pandemico regionale per contrastare la diffusione del coronavirus. “È un primo atto di indirizzo che racchiude sia una visione strategica sia gli interventi approntati dal nuovo esecutivo nelle prime due settimane di attività – afferma il presidente Francesco Acquaroli – L’avvio della XI Legislatura ha coinciso con la riesplosione del fenomeno pandemico, richiedendoci di verificare immediatamente gli strumenti approntati nel precedente mandato consiliare, affinché risultino congrui e più puntuali con le esigenze attuali. Abbiamo deciso di non intaccare il contenuto essenziale del Piano Pandemico per evidenti ragioni organizzative e per evitare confusione nella fase operativa quotidiana da parte degli operatori sanitari. Stiamo lavorando per potenziare l’assistenza territoriale e domiciliare e presto arriverà un secondo atto in questo senso. Il mio pensiero in questo momento non è solo rivolto al rischio della pandemia – aggiunge il presidente – ma anche a tutti coloro che se la situazione peggiorerà non potranno essere curati, a tutti coloro che hanno paura di non essere assistiti, ai più deboli, ai più fragili e alle categorie a rischio. Lo abbiamo detto, il problema non sono le scuole, non sono le attività sportive, non sono i ristoranti o le palestre. Il problema esiste nella fragilità del sistema sanitario, della medicina del territorio, della medicina della prevenzione e nel trasporto pubblico locale. E proprio perché consapevoli di queste fragilità, l’unico strumento che abbiamo è cercare di prevenire il più possibile, riducendo le occasioni di contagio e i comportamenti che possono favorirlo”. Le misure previste dal Piano strategico, spiega l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, “sono di natura emergenziale e straordinaria. Si rendono necessarie e inderogabili a causa del rapido diffondersi dell’epidemia da Covid-19 sul territorio regionale. Hanno pertanto validità temporanea, fino alla risoluzione delle criticità, ma sono essenziali in questa fase di ripresa del contagio. Siamo al lavoro per implementare le reti sanitarie e territoriali, l’arrivo in ospedale deve avvenire solo quando necessario”. Dai dati riportati nel Piano pandemico, risulta che il rapporto positivi/testati è passato dal 9,7% (12-18 ottobre) al 14,35% (19-25 ottobre). L’incidenza media al giorno da 141 casi (12-18 ottobre) a 216 (19-25 ottobre). L’indice Rt per la valutazione del rischio da 1,45 (5-11 ottobre) a 1,55 (12-18 ottobre). L’assessore sottolinea, inoltre, che “abbiamo constatato, alla data del 21 ottobre 2020, che i posti letto in terapia intensiva risultavano 120, ponendo le Marche in 17a posizione rispetto alle dotazioni delle altre Regioni. Si sono registrati ritardi nella copertura dei 105 posti di terapia intensiva già autorizzati dal Governo e si è dovuto quindi avviare l’utilizzazione di parte della struttura allestita presso la Fiera di Civitanova, constatata la carenza attuale di posti letto”. Nel piano di indirizzo deliberato dalla Giunta, sono numerose le azioni programmate e messe in campo dalla Regione per il controllo della curva pandemia e la gestione delle necessità assistenziali che emergeranno in autunno-inverno. Prima di tutto quella di incrementare la dotazione giornaliera di tamponi (5000 molecolari, 1500 molecolari rapidi, 5500 antigenici rapidi), dotazione richiesta e confermata dal Commissario Arcuri. Il rafforzamento della campagna informativa e educazionale sui comportamenti corretti da assumere, l’implementazione del sistema informatizzato regionale di raccolta e aggregazione dei dati clinici ed epidemiologici, il tracciamento dei contatti e la sorveglianza sanitaria tramite i Dipartimenti di Prevenzione, che dovranno essere potenziati. Il potenziamento dell’attività vaccinale anti-influenzale per la quale, oltre alle già distribuite 294.300 dosi (rispetto alle 420.000 prenotate), sono state richieste al commissario ulteriori 310.000 dosi, l’implementazione dell’attività assistenziale sul territorio grazie anche alla dotazione di apparecchiature portatili per ecografie da effettuare sul territorio e anche a domicilio. La Regione sta lavorando per costituire delle centrali operative territoriali di coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie ed anche per attivare un Numero Unico per le Emergenze. Si conferma inoltre la procedura agevolata per la prescrizione dematerializzata farmaceutica. Non da ultimo, la Giunta è impegnata nel potenziamento della rete ospedaliera e dei posti di terapia intensiva, prima di tutto con la riattivazione del Covid Hospital di Civitanova, che rappresenta un elemento strategico per evitare quanto più possibile la promiscuità nei reparti ordinari, e poi per il reclutamento di ulteriore personale specializzato per cui si stanno mettendo in campo diverse iniziative. Si procede inoltre alla riorganizzazione delle attività nelle strutture territoriali, anche per garantire nei Pronto Soccorso dei percorsi di separazione e percorsi di accesso dedicati per sospetti Covid-19. Nel piano approvato dalla Giunta anche la possibilità di rimodulare l’offerta ambulatoriale se sarà necessario, la revisione degli accordi con il privato accreditato, la necessità di prevedere scorte di Dispositivi di Protezione Individuale DPI, materiale sanitario e apparecchiature per almeno 5 mesi e altre iniziative come l’attivazione di strutture di tipo alberghiero finalizzate a rendere possibile le misure di isolamento sociale o di quarantena per chi ne avesse necessità ed anche le linee operative per gli istituti penitenziari. Alla data del 30 ottobre 2020, rileva la deliberazione, in aggiunta ai 120 posti letto di terapia intensiva Covid, risultano attivi altri 44 posti letto, distribuiti tra il Covid Hospital di Civitanova (14), Torrette di Ancona (21), Marche Nord (6) e San Benedetto (3). L’eventuale urgenza di allargare la dotazione in terapia intensiva potrà essere garantita utilizzando la struttura Covid di Civitanova Marche (dotata di sei moduli da 14 posti letto, per un totale di 84 ). Comunque, la Giunta Acquaroli ha avviato una riorganizzazione per incrementare la dotazione regionale di 105 posti letto per terapia intensiva e 107 di terapia sub intensiva. Sono stati inoltre previsti percorsi per pazienti Covid prioritariamente nelle strutture ospedaliere dove esiste un’Unità operativa di malattie infettive/terapia intensiva: ospedali di Pesaro, Ancona Torrette e Fermo. In queste strutture viene garantita la presa in carico completa del paziente, assicurando, contemporaneamente, le restanti attività assistenziali non procrastinabili. Il punto nascita dedicato Covid verrà gestito presso l’Azienda ospedaliera Marche Nord. In caso di ulteriore peggioramento della pandemia sul territorio regionale è prevista la riorganizzazione dei percorsi dedicati presso le strutture ospedaliere di Senigallia, Jesi, Inrca di Ancona, Camerino, Civitanova e sezione distaccata di Macerata, San Benedetto del Tronto ed ex malattie infettive di Ascoli Piceno. In base all’ulteriore aumento delle necessità di ricovero è confermata la possibilità di attivare posti letto del privato accreditato a Villa dei Pini (Civitanova, per le acuzie), a Campofilone/Valdaso e Villa Fastiggi (Pesaro) per le post acuzie. Ricoveri extra ospedalieri, per la durata dell’emergenza, saranno possibili presso le strutture di Fossombrone e Galantara (AV1), Chiaravalle (AV2) e Villa Maria di Fermo (AV4). Il Piano pandemico prevede, inoltre, il rafforzamento di alcuni servizi territoriali, come gli Usca e l’Assistenza domiciliare integrata, che necessitano di colmare la carenza degli equipaggi: sono state impartite direttive, attingendo nuove figure professionali (infermiere di comunità) e nuovi servizi (Centrale operativa regionale).

31/10/2020 17:11
Tamponi a bordo dell'auto: punti di prelievo anche a Macerata e Civitanova

Tamponi a bordo dell'auto: punti di prelievo anche a Macerata e Civitanova

È stato allestito, questa mattina, a Piazza d’Armi di Ancona, il primo dei cinque Drive- through che verranno realizzati, nelle Marche, nell’ambito dell’Operazione Igea promossa dal ministero della Difesa. Si tratta di un servizio che permetterà l'effettuazione dei tamponi, direttamente a bordo della propria auto.  Gli altri quattro punti di prelievo verranno realizzati al Palaindoor di Ancona, a Civitanova Marche, Macerata e Ascoli Piceno. Ogni struttura disporrà di un team composto da un medico militare e da due infermieri militari. Quello allestito nel parcheggio della Marina militare di Ancona, sarà gestito direttamente dalla Marina. I rimanenti collaboreranno con le rispettive Aziende sanitarie per alternarsi con il personale civile. Il Drive-through di Piazza d’Armi sarà operativo da lunedì 2 novembre. È stato montato dai volontari del sistema di protezione civile della Regione Marche. I tamponi verranno processati dalla Virologia di Torrette di Ancona. L’Operazione Igea della Difesa garantirà, a livello nazionale, 30 mila tamponi al giorno, svolti da 1.400 militari distribuiti in 200 team in corso di allestimento.

31/10/2020 12:55
Macerata, il dottor Ripa riceve la delega alla Sanità: affiancherà Parcaroli nell’emergenza Covid

Macerata, il dottor Ripa riceve la delega alla Sanità: affiancherà Parcaroli nell’emergenza Covid

Giordano Ripa della Lega è il consigliere delegato alla Sanità del Comune di Macerata. Il dottor Ripa curerà i rapporti con i vertici amministrativi e sanitari dell’Azienda Sanitaria Locale e della Regione e affiancherà il sindaco Parcaroli nella gestione dell’emergenza covid per la parte di competenza comunale. “La nomina del dottor Ripa è una nuova conferma di come la Lega metta a disposizione della comunità le migliori competenze – commenta Claudio Carbonari, capogruppo leghista in consiglio comunale - Il sindaco Parcaroli, con la lungimiranza che lo contraddistingue, ha saputo ancora una volta precorrere i tempi. Specialista in medicina interna e dirigente medico presso Unità Operativa di Medicina Ospedale di Macerata, quotidianamente in prima linea, Ripa ha già fattivamente attivato una collaborazione preziosa che si mostra, purtroppo, nei giorni più necessaria. A lui e al nostro sindaco l’augurio di un proficuo lavoro e la certezza del fondamentale sostegno di tutto il gruppo Lega”.

29/10/2020 16:12
Tolentino, le terme di Santa Lucia non chiudono: "Offriamo prestazioni sanitarie essenziali"

Tolentino, le terme di Santa Lucia non chiudono: "Offriamo prestazioni sanitarie essenziali"

 Il DPCM annunciato ieri dal Premier Conte ha causato qualche incertezza nell’applicazione, soprattutto quando è stata annunciata la chiusura dei centri termali senza specificare l’eccezione di quelli che effettuano l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza. “Le terme Santa Lucia di Tolentino restano aperte” lo ha confermato il Direttore Sanitario Dott. Danilo Compagnucci. “Siamo convenzionati con il SSN ed eseguiamo prestazioni inserite nei LEA, prestazioni essenziali per la cure di alcune patologie quali le rinosinusiti, le faringiti, le malattie osteoarticolari, le malattie dell’apparato urinario. Tutte patologie che possono trovare giovamento con le cure termali. Dal punto di vista della sicurezza le Terme hanno un presidio sanitario sempre presente, sono minuziosamente applicati tutti i dispositivi di sicurezza come la distanza, la misurazione della temperatura corporea all’ingresso, la disinfezione delle mani, i pazienti e gli operatori indossano le mascherine di protezione e i controlli e la vigilanza sono sempre costanti. Questo tipo di cure, in questo periodo autunnale, sono molto indicate proprio per problemi legati a patologie stagionali, Inoltre sottoporsi ad un ciclo di cure termali significa aumentare le difese immunitarie contro l’aggressione di agenti esterni che possono essere virus o batteri". Quindi andare alle terme non solo è sicuro ma aiuta ad affrontare con più forza ogni attacco patogeno.  

26/10/2020 12:19
Covid-19, Acquaroli fa il punto: "Contagi in crescita, ma situazione sotto controllo"

Covid-19, Acquaroli fa il punto: "Contagi in crescita, ma situazione sotto controllo"

“Nella nostra regione c’è una crescita del contagio, con un numero prevalente di asintomatici. Ad oggi possiamo affermare che nelle strutture ospedaliere la situazione è assolutamente sotto controllo. Per questo è importante continuare ad essere attenti nei comportamenti individuali e collettivi, non favorire assembramenti, attenersi a tutte le disposizioni per evitare che il contagio possa raggiungere risvolti preoccupanti in futuro per la tenuta del sistema sanitario”. Si è espresso così il presidente regionale, Francesco Acquaroli , ai margini di un incontro avvenuto questa mattina con i vertici della sanità regionale per fare il quadro della situazione complessiva dell’andamento della pandemia nelle Marche, a partire dalla situazione epidemiologica, dalla questione legata al numero dei sintomatici e degli asintomatici, sulle misure da prendere come reti ospedaliere. “Il fatto che ad oggi la situazione sia sotto controllo – ha spiegato Acquaroli -  ci rassicura ma non ci tranquillizza perché il numero dei contagi sta crescendo molto rapidamente. La raccomandazione è che ogni singolo nostro comportamento vada nel rispetto nelle norme e delle disposizioni, per evitare che il virus possa continuare a diffondersi”.

25/10/2020 15:35
Covid-19, Morani: "in arrivo 15 militari nelle Marche". Potenzieranno i tamponi drive-in

Covid-19, Morani: "in arrivo 15 militari nelle Marche". Potenzieranno i tamponi drive-in

"Nelle Marche sono in arrivo 15 militari per potenziare i drive-in dove si fanno i tamponi che, grazie al Ministero della Difesa che ha messo a disposizione 600 tra medici e infermieri, sono stati ripartiti tra le regioni in base alla popolazione residente. La collaborazione tra le istituzioni è fondamentale." Lo annuncia con un post su Facebook Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico.Nelle prossime ore, con un bando della Protezione civile, saranno assunte 2 mila persone da assegnare alle varie Asl su tutto il territorio nazionale per migliorare il tracciamento dei potenziali contagiati. "Siamo di fronte a qualcosa di enorme: una pandemia. Non ci sono ricette. Non ci sono esempi da seguire. Stiamo provando - sottolinea la sottosegretaria - a trovare soluzioni efficaci. Tutto è in divenire e dobbiamo essere pronti ad intervenire anche con scelte radicali. Vogliamo evitare che il quadro sanitario si aggravi e scongiurare anche un nuovo lockdown generale. Per questo serve, da parte di ciascuno, collaborazione e senso di responsabilità. Insieme alle regioni e ai comuni stiamo cercando le soluzioni più utili in questo momento ma solo con l’aiuto di tutti le nostre scelte saranno efficaci.""In concomitanza delle nuove misure restrittive - conclude - è importante aiutare subito le imprese e i lavoratori che sono in difficoltà e, per questo, abbiamo stanziato importanti risorse e se ci sarà bisogno provvederemo anche con altri fondi. Siamo consapevoli che abbiamo di fronte un inverno complicato, probabilmente dovremo fare altri sacrifici, ma noi italiani siamo forti e anche questa volta insieme ce la faremo".

24/10/2020 11:05
"Tutti i malati di Coronavirus confluiscano a Civitanova": Ciarapica plaude la riapertura del Covid Center

"Tutti i malati di Coronavirus confluiscano a Civitanova": Ciarapica plaude la riapertura del Covid Center

"La notizia della nuova riapertura del Covid Center di Civitanova Marche da me auspicata non può che trovarmi favorevole - afferma il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica  Questo conferma che la mia scelta dello scorso Marzo di mettere a disposizione i nostri spazi fieristici alla sanità regionale per allestire un centro specialistico per la cura dei malati covid era giusta e oggi più che mai continuo ad esserne convinto". "La priorità in questi giorni drammatici in cui la curva pandemica ha ricominciato a salire è quella di preservare la normale attività del nostro ospedale cittadino - spiega il primo cittadino -Dal neo Assessore alla sanità, Filippo Saltamartini, è arrivato il giusto segnale che va in questa direzione e che non discrimina più i malati Covid da quelli affetti da altre patologie". "Il modulo da quattordici posti che sarà aperto nel Covid Center è un’assicurazione e un segnale di attenzione per i tanti malati che nella passata ondata avevano trovato serrate le porte dei loro ospedali di riferimento e aveva costretto le strutture ospedaliere ad interrompere cure e soprattutto diagnosi, creando liste di attesa molto preoccupanti - sottolinea -Confido che questa decisione faccia confluire i malati affetti da Coronavirus presso la struttura fieristica della nostra Città, creando percorsi certi per i sintomatici senza dover ‘sporcare’ i Pronto soccorso e gli altri reparti, ma soprattutto non si debba assolutamente riconvertire il nostro ospedale in Covid Hospital come già avvenuto nella passata primavera. La straordinarietà della situazione richiede risposte rapide ed efficaci insieme a indiscusse capacità organizzative". Conclude Fabrizio Ciarapica

22/10/2020 18:25
Camerino, al via la vaccinazione antinfluenzale: come prenotarsi

Camerino, al via la vaccinazione antinfluenzale: come prenotarsi

Al via la vaccinazione antinfluenzale a Camerino. Nel quartiere Vallicelle è stato allestito il centro vaccini all'interno dei container del Vallicenter. Il centro sarà aperto tutti i giovedì dalle 9 alle 12:30 e dalle 14 alle 16:30. Per sottoporsi al vaccino è necessaria la prenotazione al seguente numero: 0737/7814360. È possibile chiamare dalle ore 11:30 alle 13:00, tutti i giorni. "Riaprire il centro vaccinazioni è motivo di grande soddisfazione per l'amministrazione - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - che è riuscita a reperire gli spazi per la ripresa di un servizio essenziale per la comunità. Cogliamo l'occasione per ringraziare l'Asur nelle persone della dottoressa Storti, il dott. Tibaldi e la dott.ssa Laici. Un ringraziamento particolare anche al dott. Renzuglia dell'impresa Cemeco per aver messo a disposizione gli spazi a titolo gratuito".  

22/10/2020 14:02
Civitanova, riapre il Covid Center. Saltamartini: "Dosi di vaccino anti-influenzale raddoppiate"

Civitanova, riapre il Covid Center. Saltamartini: "Dosi di vaccino anti-influenzale raddoppiate"

"Nei prossimi giorni aprirà un modulo da 14 posti di Terapia semintensiva del Covid Hospital di Civitanova Marche". Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, sottolineando la carenza di reparti intensivi nelle Marche in questo momento dell'evoluzione della pandemia. La struttura di Civitanova, ideata come quella gemella della Fiera di Milano da Guido Bertolaso e realizzata con donazioni private, è chiusa dalla scorsa primavera dopo un'apertura di una decina di giorni. Le circostanze di non avere "i posti letto di altre regioni" e di una "paurosa carenza di personale", ha riferito Saltamartini, ha spinto la giunta "a chiedere al ministero della Difesa, medici e infermiere della sanità militare, in particolare della Marina perché possano contribuire ai servizi del primo modulo Covid". Sono i primi provvedimenti decisi e illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Raffaello, dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini in accordo con la giunta per fare fronte all’emergenza pandemica da Covid 19 che in questi giorni si sta di nuovo facendo pressante come testimoniano i bollettini giornalieri dei nuovi positivi. “Il nostro impegno è quello di salvare vite: siamo in una guerra contro un nemico terribile e non c’è tempo da perdere – ha detto l’assessore –. Il piano pandemico regionale è composto da misure adottate dalla precedente amministrazione. Non abbiamo apportato modifiche al “treno in corsa”, ma dobbiamo implementare gli aspetti carenti e spingere sull’acceleratore per fare quanto ancora non è stato realizzato”. VACCINI ANTI INFLUENZALI - “Abbiamo ritenuto necessario raddoppiare le dosi ordinarie che i LEA avevano già definito non sufficienti in relazione alle Marche nel 2017. Quindi oltre alle 420mila dosi già consegnate ne abbiamo chieste altrettante: 310mila ad Arcuri e per gli altri 130mila si chiuderà presto la procedura dell’Asur, per arrivare a 860 mila dosi. Ad oggi ne abbiamo ricevuti 294.300 – ha spiegato Saltamartini –. Il raddoppio dei vaccini ovviamente comporta un maggior coinvolgimento e impegno dei medici di famiglia e per questo motivo incontreremo le associazioni di categoria per trovare una modalità di collaborazione valida”. TERAPIA INTENSIVA - C’è l’urgenza di intervenire per aprire un modulo da 14 posti al Covid Center di Civitanova che da dopodomani dovrebbero essere operativi. “La misura – afferma Saltamartini – si rende necessaria perché abbiamo un numero di posti in terapia intensiva sottosoglia rispetto a quanto doveva essere fatto e perché c’è anche la necessità di mantenere ‘puliti’ gli ospedali per garantire l’attività ordinaria altrettanto importante”. Dati alla mano prima del Covid i posti di Terapia intensiva nelle Marche erano 115. Nel picco massimo dell’emergenza ne sono serviti 237 e dopo l’emergenza ne sono stati autorizzati 105 (dal decreto legge 34) da aggiungere ai 115 esistenti. I 105 nuovi posti non sono però ancora pronti: dei 41 a Marche Nord, 10 posti saranno operativi dal 1 novembre e gli altri entro fine anno; dei 38 a Torrette, 20 saranno utili tra 4 o 6 mesi, 8 entro 235 giorni e 10 posti entro la fine di novembre. I restanti sono suddivisi così: 7 a Jesi e 5 a San Benedetto del Tronto. Manca anche il personale addestrato per le terapie intensive. Per non sguarnire i servizi necessari alla sanità (oncologia e chirurgia per esempio) è essenziale reperire nuove risorse (anestesisti, rianimatori, pneumologi, infermieri). Il presidente Acquaroli ha già scritto una lettera al Ministero della Sanità e della Difesa per chiedere l’invio di personale militare sanitario (medici e infermieri) della Marina. Allo stesso tempo sono state allertate le Associazioni dei medici in pensione e le Università per utilizzare specializzandi e neolaureati. TAMPONI - Nelle Marche il sistema sanitario ad oggi riesce a processare solo 2.200 tamponi al giorno. I Servizi della Regione sono al lavoro per aumentarne la dotazione. Il governatore Acquaroli ha inviato una lettera al commissario Arcuri per chiedere una dotazione giornaliera di 5.000 tamponi molecolari 'ordinari', 1.500 tamponi molecolari rapidi e 5.500 tamponi antigenici rapidi. La richiesta è molto più alta e anche in questo caso sono stati convocati in aiuto i medici di famiglia e i farmacisti per un accordo che allarghi la platea dei tamponi anche ai bambini che devono rientrare a scuola e a tutte le categorie a rischio (sanitari e forze dell’ordine). Saltamartini ha tenuto a sottolineare che i tamponi per i bambini dovranno essere gratuiti. “Le famiglie – ha sottolineato – oggi pagano il test per riammettere i figli a scuola. È una violazione del principio di uguaglianza dei cittadini. Non possiamo immaginare una discriminazione sociale delle famiglie che non possono pagare il tampone e ritardano il ritorno a scuola dei loro bambini”. INDENNITA’ DI RISCHIO PER PERSONALE SANITARIO - Già convocati i sindacati per trovare una soluzione. “Le risorse – ha spiegato ancora Saltamartini – erano state stanziate e non si capisce perché non siano stati liquidate. Si tratta di una ingiustizia che vogliamo risolvere al più presto. L’impegno della giunta Acquaroli è di liquidare immediatamente questa partita perché pensiamo che l’impegno e la professionalità di chi rischia la vita vadano concretamente riconosciuti”. RACCOMANDAZIONI - La maggior parte dei contagi arriva da contatti familiari, tra amici o fidanzati. “Raccomandiamo quindi – conclude Saltamartini – la massima attenzione nelle azioni che ormai ben conosciamo (mascherina, distanziamento, igiene delle mani) a tutti e in particolare a chi vive con congiunti anziani o persone con disabilità. Penso infatti alle persone portatrici sane, quindi asintomatiche, che rientrando a casa possono trasmettere il virus ai nonni, ai genitori anziani e ai familiari più fragili. Parliamo di quella generazione che ha costruito l’Italia nel dopoguerra e ne ha fatto una potenza mondiale e che merita oggi tutto il nostro sostegno e la nostra protezione”

21/10/2020 15:45
Posti letto esauriti ma strutture Covid chiuse: il paradosso del Sistema Sanitario Maceratese

Posti letto esauriti ma strutture Covid chiuse: il paradosso del Sistema Sanitario Maceratese

Numero dei contagiati da Covid-19 in costante aumento, così come la sensazione di smarrimento che molti utenti provano quando varcano le porte del nosocomio maceratese. Già la scorsa settimana avevamo raccontato sul nostro giornale la situazione che aveva visto coinvolto il padre di una residente di Monte San Martino, "sballottato" da un reparto all'altro in quanto positivo al virus. Zone transennate e percorsi obbligatori da seguire. Questo è la cornice in cui si presenta oggi l'Ospedale Civile di Macerata, il tutto per evitare assembramenti nei vari reparti e garantire il distanziamento rievocando un quadro già visto a marzo, proprio quando la pandemie è iniziata (leggi l'articolo) Già da tempo, anche la porta di entrata è stata serrata onde evitare code e per questo motivo l'ingresso è stato trasferito e sdoppiato ai lati della struttura sanitaria: uno vicino al reparto maternità e l'altro nei pressi dei container installati per effettuare i tamponi. La preoccupazione più grande da parte degli utenti rimane quella relativa alla sospensione dei vari esami di controllo per altre patologie di routine a causa dei troppi pazienti affetti da  coronavirus; un rischio reale almeno finché non si deciderà di riaprire il reparto di medicina Covid, situato presso la palazzina ex malattie infettive della struttura ospedaliera. Un dilemma più che lecito, considerando la capacità di ricovero di 45 posti letto di cui è dotato tale reparto che , durante la prima fase della pandemia, ha accolto dei pazienti che non necessitavano di terapia intensiva. Un punto interrogativo che si ripropone anche sulla situazione di stallo che sta tutt'ora vivendo il Covid-Center di Civitanova Marche, un centro pensato e creato per far fronte ad una eventuale seconda ondata di contagi che, visti i numeri delle ultime settimane, sembra materializzarsi all'orizzonte sempre più chiaramente. La struttura c'è ed è in buono stato al pari del giorno dell'inaugurazione di maggio, ma allo stesso tempo permangono i problemi legati all'arruolamento di personale sanitario che possa operare all'interno della struttura.  Un altro fronte "caldo" rispetto all'emergenza Coronavirus è l'Ospedale di Civitanova Marche,dove il Pronto Soccorso è attualmente diviso in due aree di processazione pazienti: sospetti covid e non sospetti. I cittadini della città rivierasca attualmente positivi sono 85 con ulteriori 171 persone poste in isolamento fuduciario, come comunicato stamane dal Sindaco Fabrizio Ciarapica. Numeri che fanno scattare un ulterore campanello di allarme, così come hanno dichiarato due militi del 118 presenti all'esterno del nosocomio civitanovese: "Qui hanno dovuto rinforzare i turni perchè i classici due infermieri che lavorano al triage devono comunque essere garantiti sia per il percorso cosiddetto 'pulito' sia per quello denomitato 'sporco' " - spiegano i due operatori sanitari -  . "Se la situazione non cambia e continuano ad  arrivare pazienti Covid, anche solo se sopetti, serviranno più infermieri, stessa cosa vale per gli Oss". L'ultima butta riguarda la tanto invocata riapertura del Covid Center situato nella zona fieristica di Civitanova Marche, un progetto da 84 posti letto costato oltre 10 milioni di euro (leggi l'articolo): "Aprirà sicuramente ma l'importante è che trovino personale". Sentenziano i due sanitari prima di rimettersi al lavoro.  

21/10/2020 14:10
Covid-19, intervista al professor Giordano: "Scuole impreparate, pochi i vaccini promettenti"

Covid-19, intervista al professor Giordano: "Scuole impreparate, pochi i vaccini promettenti"

Grazie all'amicizia di lungo corso con il direttore Guido Picchio, la Redazione di Picchio News ha nuovamente raggiunto l’accademico napoletano di fama mondiale, il professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e rappresentante del Ministero dell'Ambiente italiano.  Al professor Giordano, abbiamo chiesto di illustrarci l'evoluzione dell’emergenza Covid-19 in Italia, vista la recente impennata della curva dei contagi nel nostro Paese.  1) Prof. Giordano la curva dei contagi da Covid-19 è in aumento così come i numeri di pazienti ricoverati in terapia intensiva. Alla luce di questi dati possiamo parlare di seconda ondata epidemiologica in Italia? "I dati sanitari ed epidemiologici ci mostrano un trend in aumento. I pazienti che necessitano di cure ospedaliere sono altrettanto in aumento ma, ad oggi, ancora vi è un controllo e una gestione della situazione. Dobbiamo scongiurare il collasso delle terapie intensive e subintesive. Sono necessarie pertanto, misure restrittive mirate ma rigide" 2) Considerando la fase di marzo, quale potrebbe essere ora l’atteggiamento corretto per non rischiare di ritornare alla pesante situazione vissuta nella prima parte dell’emergenza sanitaria? C'è un rischio di un nuovo lockdown entro Natale?  "Il rischio di nuovo lockdown è ovviamente da evitare: necessità economiche, politiche ed anche psicologiche imporrebbero di non chiudere nuovamente. La crisi diventerebbe troppo difficile da sanare. Come ho anticipato nella risposta precedente bisogna chiudere laddove necessario, bisogna meglio organizzare le attività collettive ma non chiudere quelle fondamentali" 3) Il Governo ha varato nuove misure di contenimento volte a limitare assembramenti  e spostamenti soprattutto  per quanto riguarda la movida. Ritiene che queste norme riusciranno fattivamente a risolvere il problema dell’innalzamento dei contagi? "Le norme da sole non riusciranno a risolvere il problema. Stiamo parlando di una emergenza sanitaria mondiale: è necessaria la collaborazione di tutti: politici, personale medico ma, soprattutto, dei cittadini. Atteggiamenti irresponsabili non sono assolutamente consentiti. Non possiamo sprecare la grande opportunità di ricominciare, dobbiamo rispettare le regole che ci vengono imposte. La gestione della pandemia dipende da noi, dalla nostra responsabilità" 4) Il Comitato Tecnico Scientifico e il Premier Conte hanno rivolto particolare attenzione a palestre e piscine che ora saranno 7 giorni sotto esame. Dal suo punto di vista perché questi luoghi sono indicati come più sensibili per nuovi casi di positività? "Purtroppo la gestione dello sport è molto complicata. Lo sport è un diritto delle persone e, notoriamente, un toccasana per la salute fisica e psichica delle persone. Tuttavia, condivido l’avvertimento, in quanto nelle palestre e nelle piscine possono esplodere, facilmente, focolai. La responsabilità etica, in questa situazione critica, è richiesta in tutti gli ambiti" 5) Le strutture sanitarie italiane stanno tornano a lavorare lavorando a pieno ritmo, così come gli operatori. Cosa manca ancora sotto questo aspetto per una gestione efficace di tutto l’apparato? "Forse non sono state attrezzate a sufficienza; in alcune regioni i posti letto in terapia intensiva non sono sufficienti se rapportati alla densità di popolazione. Non bisogna farsi trovare impreparati" 6) Il nuovo Governatore della Regione Marche Acquaroli in merito al Covid Hospital di Civitanova ha affermato che sarà riaperto solo quando ce ne sarà un reale bisogno. Data la sua esperienza ritiene che quel momento sia arrivato? "Spero di no. Queste settimane saranno cruciali per capire definitivamente come evolverà la situazione. In più l’incubo influenza stagionale è alle porte, questo potrebbe peggiorare la situazione. I sintomi del nuovo coronavirus sono pressoché paragonabili a quelli dell’influenza, quindi si verificheranno situazioni di panico e affollamenti in ospedale. Non dobbiamo consentire che le strutture sanitarie diventino esse stesse focolai di infezione per non rivivere la situazione dello scorso inverno" 7) Avendo lei origini campane, come giudica l'operato e le uscite sopra le righe di cui si è reso ultimamente protagonista il governatore Vincenzo De Luca? "Sicuramente le scelte prese dal governatore non sono attribuibili a lui come singolo soggetto; ogni politico e’ generalmente consigliato da un team di esperti. Mi rendo conto che la concomitanza delle lacune del sistema sanitario campano insieme alla alta densità di popolazione della Regione abbiano reso necessarie alcune decisioni apparentemente eccessive. Ma se da un lato comprendo il voler tutelare la salute di una intera regione, dall’altro non comprendo come si sia potuti arrivare impreparati ad oggi. Si parla di apertura di scuole da mesi, e dopo pochissime settimane migliaia di lavoratori si sono trovati con i figli a casa. Bisognava attrezzare per tempo scuole, trasporti pubblici e sistema sanitario. Tutto ciò va riferito non solo alla Campania ma al Paese intero" 8)  Molti scuole stanno chiudendo e ogni giorno diverse classi vengono messe in isolamento. In un ambiente così delicato pensa che le misure anti covid messe in campo siano state sufficienti?  "Come ho anticipato nella risposta precedente, è incomprensibile come mai la scuola, un diritto fondamentale, sia arrivato in modo così fortemente impreparato all’apertura" 9) Ad oggi esistono dei tempi certi per la messa in commercio di un vaccino efficace. A tal proposito su quali fronti si sta lavorando? "La sperimentazione di un vaccino necessita di fasi più o meno lunghe per garantire non solo l’efficacia ma soprattutto la tutela per la salute umana. Nonostante, la pressione esercitata da questa pandemia, la maggior parte degli approcci vaccinali sta rispettando le norme della fase pre-clinica e clinica. Fortunatamente, la scienza sta facendo passi da gigante, riducendo i tempi da 3-5 anni a 12-18 mesi per ottenere un vaccino. Gli approcci più promettenti di vaccini si contano sulle dita di una mano, ma il fatto che i dati ottenuti da diversi gruppi vadano nella stessa direzione, rende gli stessi robusti, affidabili" 10) Una volta che avremo trovato e messo in commercio un vaccino efficace contro il Covid-19, sarà realmente disponibile per tutti? "L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta attuando una serie di iniziative per accelerare lo sviluppo, sia a livello pubblico che privato, soprattutto per ottenere una produzione accessibile alla popolazione mondiale. Trattandosi di una pandemia, di un’emergenza sanitaria mondiale, la capacità di distribuzione globalmente equa deve essere garantita prima del termine degli studi clinici"

20/10/2020 13:13
Coronavirus, Bertolaso: "Concentrare i pazienti nei Covid-Hospital dedicati"

Coronavirus, Bertolaso: "Concentrare i pazienti nei Covid-Hospital dedicati"

Se fossi un amministratore pubblico cercherei di concentrare tutti i pazienti affetti da coronavirus delle singole regioni nei Covid Hospital dedicati, dando così la possibilità agli altri ospedali di continuare la gestione ordinaria delle attività mediche": a dirlo è Guido Bertolaso che, nei mesi del lockdown, ha coordinato le riconversioni in Covid Center delle fiere di Milano e Civitanova Marche."Occorre garantire l'assistenza sanitaria a tutti i malati, - aggiunge - non solo ai pazienti Covid, altrimenti la gente anche se non morirà per il virus, morirà per le altre patologie non adeguatamente seguite". "Non ci voleva la palla di vetro o essere un premio Nobel per la medicina, prevedere che il virus sarebbe ritornato con forza - continua - Il tutti liberi in estate, con città e spiagge affollate è stato un errore, servivano cautela, norme certe e maggiori controlli". "Chiudere tutto di nuovo è una soluzione facile - conclude Bertolaso- Ma non è questa la soluzione". (Fonte Ansa)

17/10/2020 15:11
Recanati, attivo l’ambulatorio per le vaccinazioni antinfluenzale: ecco le modalità di prenotazione

Recanati, attivo l’ambulatorio per le vaccinazioni antinfluenzale: ecco le modalità di prenotazione

"Da lunedì 19 ottobre sarà attivo l’ambulatorio per le vaccinazioni antinfluenzale e antipneumococcica presso i locali precedentemente destinati al servizio di igiene mentale nella zona di Piazzale Europa - a renderlo noto è la Dott.ssa Antonella Mariani Consigliere con delega alla Sanità del Comune di Recanati- Le prestazioni saranno effettuate dal personale del Servizio di Igiene della ASUR, mentre i locali sono stati ristrutturati e messi a disposizione dal Comune di Recanati che li offre anche ai medici generici del territorio che ne vorranno usufruire. "Il Comune si farà carico anche della sanificazione degli spazi.  L’ambulatorio sarà aperto tutti i lunedì mattino e pomeriggio e si potrà accedere al servizio su prenotazione,  telefonando ad uno dei seguenti numeri dedicati: 0733 823801- 0733 823800- 0733 2572679- 0737 7814360. -Come delegata alla Sanità continuerò a lavorare affinché il risultato ottenuto possa preludere alla riapertura del servizio vaccinale in modo permanente nel nostro territorio, come fortemente richiesto dalla petizione popolare che ha accolto l’adesione di oltre 500 famiglie".  

16/10/2020 20:40
Civitanova, Acquaroli sul  Covid Hospital: "Riapertura solo se necessaria"

Civitanova, Acquaroli sul Covid Hospital: "Riapertura solo se necessaria"

Una possibile riapertura del Covid Hospital di Civitanova Marche, va fatta "se o quando ci sono le condizioni":" Non possiamo aprirla ora, per pochi pazienti in terapia intensiva (attualmente sono 9 in tutte le Marche, ndr)". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli,  rispondendo ai giornalisti durante la presentazione della nuova giunta regionale (Leggi qui l'articolo). La riapertura della controversa struttura  realizzata dal Corpo italiano di soccorso dell'ordine di Malta con la supervisione di  Guido Bertolaso, fù chiusa dopo una decina di giorni e dopo avere accolto tre pazienti, gemella dell'ospedale della Fiera di Milano, Semmai, "deve essere un'esigenza dei reparti di rianimazione per evitare di 'sporcare' gli ospedali"-secondo il governatore-. "Il numero dei contagi da coronavirus sta salendo anche nelle Marche - ha aggiunto -, crescono, ma non nella stessa percentuale, i ricoverati e i pazienti nelle terapie intensive. Questo non vuole dire essere sereni, dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative per evitare il ritorno dell'emergenza, sanitaria". E anche per "scongiurare assolutamente un nuovo lockdown".  (Fonte Ansa) 

16/10/2020 10:54
Cingoli, al via  la campagna di vaccinazione antinfluenzale: le disposizioni del Comune

Cingoli, al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale: le disposizioni del Comune

"Lunedì 19 ottobre inizierà la campagna di vaccinazione nel nostro Comune. Avranno priorità di accesso al trattamento gli ultra sessantacinquenni, dopodiché si continuerà vaccinando gli aventi diritto con meno di 65 anni. I vaccini saranno effettuati all'interno delle tende posizionate all'esterno dell'ospedale". A comunicarlo è il Sindaco di Cingoli Michele Vittori.  "Quest’anno i Medici di Medicina Generale ed il Pediatra di Libera Scelta, in considerazione del particolare momento che stiamo vivendo, hanno chiesto la collaborazione del Comune di Cingoli per poter effettuare le vaccinazioni antinfluenzali garantendo rapidità e sicurezza per tutti i cittadini - spiega il primo cittadino - L’Amministrazione ha raccolto l’invito ed ha coordinato la misura mediante il coinvolgimento dei volontari della Croce Rossa Italiana della sezione di Cingoli che si occuperanno della gestione degli appuntamenti e del triage, nonché dei Volontari del Gruppo di Protezione Civile di Cingoli a cui sarà affidata la logistica." Ogni variazione nelle modalità di vaccinazione sarà annunciata sui social network del comune, della Protezione Civile e della Croce Rossa.  “L’obiettivo è quello di interessare il maggior numero di cittadini nel minor tempo possibile e allo stesso tempo svolgere le operazioni di vaccinazione in sicurezza” conclude Vittori.  Le prenotazioni potranno essere effettuate telefonicamente chiamando il numero 0733604330 tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20. 

15/10/2020 09:18
Ancona, concorso truccato agli Ospedali Riuniti: indagati due medici

Ancona, concorso truccato agli Ospedali Riuniti: indagati due medici

Chiuse le indagini per due medici in servizio presso gli Ospedali Riuniti di Ancona per divulgazione di segreto d'ufficio. Nel mirino della Guardia di finanza presunte irregolarità durante un concorso pubblico, indetto dall'Aou, per un posto a tempo determinato (sei mesi) per uno specialista nella cura delle anomalie del linguaggio e dell'articolazione della parola. I sanitari indagati sono il presidente della commissione d'esame che svolge funzioni di primario in un reparto del nosocomio, e un collega di 34 anni, impegnato nello stesso reparto. Avrebbero favorito la fidanzata di quest'ultimo facendole conoscere in anticipo gli argomenti della prova e le risposte esatte, tanto che la giovane è risultata l'unica su 40 candidati a conseguire l'idoneità al test con il massimo punteggio. Secondo gli inquirenti la prova scritta sarebbe stata volutamente resa complessa, in modo tale che solo chi fosse già in possesso delle risposte avrebbe potuto superarla. Trovate nel pc del medico più giovane, che non fa parte della commissione, quiz e risposte. (Fonte e credit foto: Ansa) 

14/10/2020 11:30
"A San Severino 4 positivi e 25 persone in isolamento": il sindaco Piermattei sul ritorno dei contagi

"A San Severino 4 positivi e 25 persone in isolamento": il sindaco Piermattei sul ritorno dei contagi

Nel Comune di San Severino Marche si registrano i primi nuovi casi di contagio da Covid-19 dopo la pausa dalla fine del lockdown. “Una ripresa ancora contenuta - fa sapere il sindaco Rosa Piermattei, che invita comunque ad alzare la guardia - Al momento registriamo 4 positivi e 25 casi in isolamento domiciliare fiduciario". "Come all’inizio dell’emergenza dobbiamo tornare a prestare massima attenzione per evitare una nuova diffusione di una pandemia che - prosegue il primo cittadino -, lo ricordo, in città ha fatto anche vittime. Invito tutti per questo ad indossare sempre la mascherina sia all’aperto che in luoghi dove si è a contatto con altre persone. Vanno evitati abbracci e strette di mano, va rispettata la distanza interpersonale minima di un metro. Vanno poi messe in atto le misure di igiene respiratoria, ovvero starnutire e tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie. Evitiamo l’uso promiscuo anche di bottiglie e bicchieri e facciamo attenzioni a tutte le altre raccomandazioni da parte dell’autorità sanitaria”.  

12/10/2020 12:16
Riapertura ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati: firmano anche i sindaci

Riapertura ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati: firmano anche i sindaci

Un traguardo importante che non ferma la richiesta: la petizione avviata per ottenere dall’Asur la riapertura degli ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati, supera le 500 adesioni. E va avanti. “Ogni giorno – spiegano le mamme promotrici dell’iniziativa - raccogliamo testimonianze di genitori che, già provati dai rigidi protocolli sanitari per la gestione dell’emergenza nelle scuole, a causa dei malanni di stagione si vedono rimandare il vaccino dei loro figli anche di due mesi. Per non parlare dell’aspetto logistico legata agli spostamenti, problema che non riguarda solo i più piccoli, ma anche e soprattutto gli anziani”. A Recanati, a partire dal 19 ottobre, verrà allestito un ambulatorio temporaneo per la somministrazione delle vaccinazioni antinfluenzali. “Ci chiediamo perché, se è stata individuata una struttura che rispetta tutti i protocolli anti Covid, questa debba erogare il servizio solo per un periodo. Non potrebbe essere proprio questa la sede del nuovo ambulatorio vaccinale? E Porto Recanati? Dove verranno somministrati i vaccini antinfluenzali, così preziosi in epoca di pandemia? Vogliamo costringere i cittadini ad effettuare spostamenti chilometrici rischiando che rinuncino a vaccinarsi? Possibile che su tutto il territorio comunale non esista un locale adeguato ad erogare il servizio? Noi non smetteremo di porre domande fino a che non avremo risposte convincenti”. Tra i firmatari anche il Sindaco di Recanati, Antonio Bravi, e quello di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo. “Ci aspettiamo di non essere lasciate sole in questa battaglia. Sappiamo che le amministrazioni comunali non hanno potere decisionale sulla questione, ma vorremmo che si facessero comunque portavoce delle difficoltà che stanno vivendo i cittadini di questi territori”. Infine un ringraziamento: “A tutti i medici di medicina generale che in queste settimane hanno appoggiato la nostra iniziativa. Loro più di tutti sanno quanto vale un servizio come quello che ci è stato tolto”.

11/10/2020 17:36
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