Sanità

Il sovrappeso e il Covid, l'appello della giovane dietista Elisa Pelati: "Combattiamo il problema"

Il sovrappeso e il Covid, l'appello della giovane dietista Elisa Pelati: "Combattiamo il problema"

Durante la pandemia da Covid-19 le persone “con grave obesità” sono state considerate come “estremamente vulnerabili” e sono state così inserite nelle categorie prioritarie da vaccinare. “In uno studio pubblicato su Obesity Reviews e condotto su quattrocentomila pazienti – spiega la dietista Elisa Pelati, che cura uno sportello di ascolto per l'associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV di San Severino – viene messa in evidenza la maggiore vulnerabilità dei soggetti obesi, i quali hanno il 113% di probabilità in più di andare incontro a ospedalizzazione, il 74% in più di finire in terapia intensiva e il 48% in più di morire”. Un quadro drammatico cui si aggiungono i dati dell’Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità: “La prevalenza di soggetti obesi e sovrappeso, a livello globale, continua ad aumentare con circa il 50% negli adulti e il 30% in bambini e adolescenti”. “In Italia – rimarca la dottoressa Elisa Pelati – abbiamo 25 milioni di persone obese e sovrappeso, le quali potrebbero avere serie conseguenze in una situazione di pandemia come quella che stiamo vivendo. La domanda da farsi allora è questa: 'Stiamo facendo abbastanza per combattere il grave problema?' La lotta all'obesità dipende dall'azione dei governi in un'ottica di prevenzione delle malattie e di promozione della salute ampia e coordinata con i vari territori, puntando sul lungo termine”. In base a tali considerazioni la stessa dietista Elisa Pelati lancia un appello alla realtà marchigiana e a ogni singolo cittadino: “Questa lotta deve diventare una vera e propria priorità sanitaria, politica, clinica e sociale che, coordinando i vari settori, metta la persona al centro di tutto”. Per dare forza all'opera di sensibilizzazione l'associazione Help di San Severino ha previsto, a maggio, un percorso formativo tutto online sull'alimentazione a 360 gradi, curato proprio dalla dietista Elisa Pelati, la quale rimane già a disposizione di chiunque per approfondire l'argomento attraverso lo sportello di ascolto gratuito di Help SOS Salute e Famiglia ODV. (In foto la dottoressa Elisa Pelati con la presidente dell'associazione Help, Cristina Marcucci) 

27/04/2021 13:27
Marche, in arrivo oltre 60mila vaccini. Saltamartini: "nei prossimi giorni sarà aperto lo slot 60-65"

Marche, in arrivo oltre 60mila vaccini. Saltamartini: "nei prossimi giorni sarà aperto lo slot 60-65"

"Prosegue la vaccinazione dei marchigiani, operazione che vede le Marche ancora in testa alle performances regionali". A renderlo noto è stato l'assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini: "Domani mattina alle ore 9 è stato convocato il tavolo della cabina di regia tecnica composto da tutti i direttori delle Aziende, dal dirigente del servizio sanità e dai dirigenti della Protezione civile e della ragioneria - ha annunciato -  Si esamineranno tutte le questioni insorte nella settimana precedente e si analizza il piano delle prossime forniture che prevede in arrivo per domani 3.300 dosi di AstraZeneca e 5800 di Moderna. Per mercoledì atteso l'arrivo di 53.820 Pfizer". "Nei prossimi giorni sarà presumibilmente aperto lo slot dei 60-65". Ha concluso Saltamartini.

25/04/2021 20:00
Nuovo centro vaccinale a Tolentino: "In una settimana somministrate più di 500 dosi"

Nuovo centro vaccinale a Tolentino: "In una settimana somministrate più di 500 dosi"

Grande soddisfazione da parte dei vertici ASSM e Terme Santa Lucia di Tolentino per i risultati raggiunti in poco più di una settimana sul fronte vaccini. In modo particolare il Presidente Stefano Gobbi e l’Amministratore Delegato Graziano Natali hanno ringraziato la Regione Marche, l’Assessorato alla Salute e l’Associazione Terme delle Marche "per aver permesso di organizzare, presso le Terme Santa Lucia di Tolentino, un Hub di vaccinazione in grado di supportare la sanità maceratese in questo particolare momento storico, con sforzi e spese a totale carico di Assm SpA". "In poco più di una settimana, dal martedì al venerdì, sono stati somministrati più di 500 dosi di vaccino ad aventi diritto attraverso le liste fornite direttamente dall’Asur3. In tutto in una sede più che idonea e con personale sanitario, infermieristico e amministrativo precedentemente formato, al fine di accogliere i pazienti in piena sicurezza e senza assembramenti", spiegano. Particolarmente soddisfatto il Presidente ASSM SpA Stefano Gobbi anche nella veste di Medico di Medicina Generale e ancor più come responsabile delle Politiche Sanitarie Regionali in Forza Italia, il quale auspica di poter proseguire con le vaccinazioni presso le Terme anche nei prossimi mesi, a supporto della sanità provinciale e a sostegno dei programmi regionali che l’Assessore alla Salute Filippo Saltamartini sta predisponendo.

24/04/2021 17:44
Riparte l'attività operatoria nel reparto di chirurgia di Civitanova: "Ora aumentiamo i posti letto"

Riparte l'attività operatoria nel reparto di chirurgia di Civitanova: "Ora aumentiamo i posti letto"

Il miglioramento della curva epidemiologica nella Regione Marche ha permesso la riapertura del reparto di degenza di Chirurgia Generale ed Urologia dell’Ospedale di Civitanova Marche, dopo tre settimane di chiusura. Una riapertura, seppur ancora parziale, accolta con sollievo dall’utenza e dagli stessi operatori sanitari del popoloso bacino di utenza civitanovese. Nello specifico 10 sono i posti letto messi a disposizione, 5 per Urologia e 5 per Chirurgia. “Nelle settimane di chiusura del reparto ai ricoveri – ha precisato il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale ad indirizzo d’Urgenza, Stefano De Luca – l’attività chirurgica non si è fermata. I pazienti in lista di attesa con patologie non rimandabili sono stati comunque operati dalla nostra equipe nelle sale operatorie dell’ospedale di Macerata. Come risposta al rapido aumento dell’emergenza, anche la nostra Unità, composta da 9 chirurghi, 17 infermieri e 7 operatori socio sanitari, è stata convertita in reparto Covid. Dopo circa tre settimane, al calare della curva epidemiologica, il reparto è stato riaperto seppur con una dotazione di posti letto ridotta poiché gran parte del personale infermieristico è ancora impegnato presso il Covid Hospital”. Con la riapertura ai ricoveri è ripartita anche l’attività operatoria a Civitanova? “Da questa settimana abbiamo iniziato sia l’attività operatoria d’urgenza che di elezione – ha aggiunto il Dott. De Luca – va detto che le patologie neoplastiche non hanno subito ritardi al contrario di quelle non neoplastiche che verranno recuperate non appena aumenteremo i posti letto”. Quali sono le tipologie di interventi effettuate nella vostra Unità? “Interventi di chirurgia generale anche di supporto agli altri reparti, patologie oncologiche e non neoplastiche, dell’apparato digerente, chirurgia della parete addominale, la tiroide e la chiurgia toracica d’urgenza. Da qualche anno ci occupiamo, in accordo con le linee guida internazionali, della chirurgia laparoscopica di cui, insieme a Fermo, siamo centro accreditato per le Marche. Tuttavia la nostra attività non si limita agli interventi ma i pazienti vengono seguiti in collaborazione con gli oncologi, con i quali settimanalmente svolgiamo riunioni multidisciplinari dove vengono discussi i casi clinici nuovi e quelli già trattati. Inoltre, i nostri medici in collaborazione con i gastroenterologi di Macerata, svolgono attività negli ambulatori di endoscopia di Civitanova e Recanati. Diamo sempre massima collaborazione ai medici di base con cui teniamo un solido e proficuo rapporto per la continuità assistenziale del paziente. Vorrei sottolineare – chiude De Luca – che in queste tre settimane i medici sono stati occupati nell’assistenza ai malati Covid nel reparto e contemporaneamente hanno effettuato attività di assistenza al Covid Hospital e, su base volontaria, si sono impegnati nella campagna di vaccinazione territoriale”.

24/04/2021 10:22
Vaccini, ok alla seconda dose di AstraZeneca dall'Ema: "rapporto rischi-benefici positivo per tutti"

Vaccini, ok alla seconda dose di AstraZeneca dall'Ema: "rapporto rischi-benefici positivo per tutti"

L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha raccomandato di continuare a somministrare una seconda dose del vaccino di AstraZeneca tra 4 e 12 settimane dopo aver somministrato la prima, in linea con le informazioni sul prodotto.  "Il rapporto rischi-benefici del vaccino di AstraZeneca rimane positivo per gli adulti in tutte le fasce d'età". Sostiene l'Ema in una nota, in cui rileva che "i benefici della vaccinazione aumentano con l'aumentare dell'età e dei tassi di infezione". L'Agenzia europea del farmaco (Ema) nella sua nuova valutazione ribadisce che i benefici del vaccino di AstraZeneca superano i rischi, ricordando che sono "le autorità nazionali a considerare altri fattori e come utilizzare al meglio i vaccini. (Fonte: ANSA)

23/04/2021 19:45
Centro Vaccini Civitanova, personale medico potenziato a metà: "non assicura tempi contenuti"

Centro Vaccini Civitanova, personale medico potenziato a metà: "non assicura tempi contenuti"

"Da diversi giorni sto sollecitando l’Asur ad un maggior impiego di risorse sia amministrative ma soprattutto di personale medico affinché non si creino lunghe code e assembramenti per accedere agli spazi dedicati alla vaccinazione. L’impegno dell’Amministrazione comunale è stato sempre costante per garantire la massima funzionalità ed efficienza della struttura ma ritengo che l’organizzazione abbia delle criticità che hanno portato ai disagi dei giorni scorsi in cui abbiamo visto persone anziane e fragili esposte a lunghe attese". E' quanto affermato dal sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica in merito all'attuale situazione dell'hu vaccinale di via Silvio Pellico: "A seguito delle mie pressanti e costanti richieste ai dirigenti della nostra Asur è stato parzialmente potenziato il personale medico ma ancora non sufficienti a garantire un servizio in tempi contenuti." "Il centro vaccinale è dotato di undici postazioni per la fase di anamnesi, ma al momento non tutte sono operative per mancanza di medici competono esclusivamente all’Asur - ha reso noto -  Oggi, ancora una volta, l’amministrazione comunale  interviene con iniziative concrete a tutela dei cittadini installando una tensostruttura esterna  per garantire una attesa più confortevole ai cittadini riparandoli dal freddo e dal caldo, ma senz’altro la questione delle file si risolve solamente potenziando il personale sanitario Asur all’interno del centro". "Esorto regione e Asur a risolvere quanto prima le questioni burocratiche che al momento non consentono in maniera agevole l’utilizzo dei tanti medici volontari e dei medici di base che invece sarebbero disponibili sin da subito a dare il loro contributo - ha sottolineato il primo cittadino civitanovese - Mi risulta che diverse associazioni tra cui il Rotary, già da tempo abbiano offerto la loro collaborazione alla campagna vaccinale fornendo personale sanitario ed amministrativo ma al momento le autorità sanitarie regionali non hanno ancora dato il via libera". "Pur comprendendo tutte le difficoltà esistenti nella gestione della campagna vaccinale le mie sono valutazioni finalizzate a migliorare la qualità del servizio e ad evitare ai cittadini i disagi dovuti soprattutto ai lunghi tempi di attesa. Ogni sforzo necessita di essere compiuto con la massima celerità, ogni ostacolo burocratico deve essere superato per accelerare, incrementare e dare ancora più slancio alla somministrazione delle dosi - ha chiosato Ciarapica - E’ tempo che ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità, poiché sappiamo bene che la vaccinazione non sarà breve e sicuramente impegnerà ancora diversi mesi tutti noi’.    

23/04/2021 16:23
Marche, i tamponi rapidi arrivano nelle parafarmacie: siglato l'accordo con la Regione

Marche, i tamponi rapidi arrivano nelle parafarmacie: siglato l'accordo con la Regione

Anche le parafarmacie scendono in campo per aumentare la rete di sorveglianza contro il Covid 19 nelle Marche. E' stato firmato oggi un accordo tra le maggiori sigle rappresentative delle parafarmacie e la Regione Marche per l'esecuzione dei test rapidi sierologici e antigenici. L'accordo segue quello già in essere con le farmacie e prevede tutta una serie di protocolli per l'esecuzione del test in sicurezza sia per il cittadino che per il farmacista. Locali dedicati, percorsi separati, dispositivi di protezione dedicati. "E' un riconoscimento del grande lavoro fatto dai colleghi in quest'ultimo anno", commenta Daniela Clini che per conto del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, della Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus, della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane e della Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane ha firmato l'accordo. "Siamo consapevoli dell'importante incarico che ci è stato affidato dalla Regione Marche e ringraziamo sia il Presidente della Giunta Francesco Acquaroli che l'Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini della fiducia accordata". "In particolare vogliamo ringraziare la Presidente della Commissione permanente Sanità Elena Leonardi che partendo dalla convinzione che per sconfiggere questa pandemia è necessario mettere in campo tutte le energie di cui si dispone, ha accolto la nostra richiesta di essere coinvolti direttamente nella battaglia contro il virus". "I farmacisti che operano nelle parafarmacie", prosegue Daniela Clini, "stanno già mettendo a punto quanto necessario per aderire alle indicazioni della regione e in pochi giorni saremo operativi". "Utilizzeremo test diagnostici di ultima generazione con un'elevata affidabilità anche contro le varianti presenti nella nostra regione". I test, al contrario di quelli "fai da te", avranno un valore, perché eseguiti in accordo con il protocollo concordato con la Regione. "Speriamo", conclude Daniela Clini, "che insieme ai colleghi delle farmacie possiamo contribuire a far uscire la nostra comunità da questo terribile incubo e che con la campagna vaccinale in corso tutti noi si ritorni al più presto ad una vita normale".

22/04/2021 11:42
Civitanova, via libera ai vaccini nelle farmacie: "Pronti due hub comunali"

Civitanova, via libera ai vaccini nelle farmacie: "Pronti due hub comunali"

Dopo l'accordo raggiunto tra Regione Marche e farmacie, a fine aprile le inoculazioni del vaccino contro il Covid -19 usciranno dai soli centri vaccinali per interessare in modo capillare il territorio. Si tratta di un passo importante per arrivare ad arginare i contagi.  Ma nello specifico dove ci si potrà vaccinare a Civitanova? La prima distinzione da fare è tra farmacie pubbliche e private. Entrambe stanno predisponendo gli spazi e hanno ottenuto le autorizzazione necessarie a procedere, ma vi saranno gestioni chiaramente diverse.  Abbiamo chiesto al titolare della Farmacia Angelini, Daniele Maria Angelini, di raccontarci come procedono i preparativi: "Stiamo facendo il corso online del Ministero della Salute per diventare farmacisti vaccinatori. Dico stiamo perchè anch'io lo sto seguendo. Abbiamo chiesto ad un geometra dello Studio Montevidoni indicazioni sulla logistica e valutiamo l'utilizzo di un gazebo come quello già presente per i tamponi". "A livello nazionale sembra che abbiano aderito 11mila farmacie - prosegue in tono fiducioso Angelini - anche si facessero per assurdo 10 vaccini al giorno, verrebbero fatti in totale 110.000 vaccini in più a livello nazionale e sarebbe un contributo fondamentale per arrivare a quei famosi 500.000 vaccini al giorno richiesti dallo stato e per maggio sarebbe un dato positivo".  Poi ragionando sul lungo termine: "Per un laureato in farmacia diventare farmacista vaccinatore è una grande novità che qualifica la figura professionale e un domani magari potremo aiutare con l'inoculazione del vaccino antinfluenzale, sperando che l'epidemia finisca presto". A livello comunale le parole sono di Massimo Belvederesi, Presidente CDA di ATAC, e responsabile della gestione. "Come Atac abbiamo dato la disponibilità e abbiamo già visionato i locali con il medico aziendale verificando quali potessero essere le strutture idonee, sarà l'ASUR a dire l'ultima parola sulle nostre proposte che al momento sono di 2 hub. Ora che ci è stato fornito il protocollo regionale dobbiamo solo per capire come attuarlo. Dovremo mettere un amministrativo che dovrà recuperare tutti i dati di chi si va a fare il vaccino, occorre un farmacista vaccinatore e noi abbiamo già 4 e 5 farmacisti che stanno seguendo il corso predisposto dalla Regione Marche e poi dovremo avere un medico che assiste ed è presente nel momento in cui la persona attende il famoso quarto d’ora per capire se ci sono reazioni e nel caso intervenire per eventuali problematiche". "Dopo gli ultimi chiarimenti ci mettiamo a disposizione - dichiara Belvederesi -. Abbiamo dato disponibilità per la Comunale 1 e per la Comunale 3 perché hanno dei locali vicini di nostra proprietà. Vaccineremo le persone come da elenchi che ci perverranno nei prossimi giorni."  

21/04/2021 19:00
Saltamartini: "Mancano le dosi, non si è creduto nei vaccini. Governo senza visione strategica"

Saltamartini: "Mancano le dosi, non si è creduto nei vaccini. Governo senza visione strategica"

"Abbiamo portato la capacità di vaccinazione a 12.000 persone al giorno, con possibilità di giungere a 15.000. Oggi nella conferenza delle Regioni rinnoveremo la richiesta di conoscere le date e il numero di vaccini dei prossimi mesi, ma abbiamo ancora poche dosi". Lo scrive l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini, attraverso una nota postata sui social.  "Nella Regione Marche abbiamo aumentato la capacità di vaccinazione - aggiunge l'assessore - per far sì che, entro luglio, si possa giungere a 900.000 vaccinati, con le prime dosi. Su una popolazione di 1.200.000 vaccinabile, raggiungere 900.000 persone significa proteggerne la maggior parte". "Quando lo annunciai qualche mese fa, sembrò a molti un'utopia - osserva Saltamartini -. Dopo aver portato la macchina sanitaria, con i sacrifici, l'impegno e la professionalità di tutti i dirigenti e del personale a regime, dobbiamo registrare un rallentamento per mancanza di vaccini. Non aver creduto nei vaccini, non averli acquistati ma solo opzionati, non aver avviato il processo di produzione anche in Italia o nella nostra Regione, processo avviato dall'attuale esecutivo è una grave mancanza di visione strategica del Paese". "Non si dica, poi, che il problema è costituito dalle Regioni" ha concluso polemicamente Saltamartini.  

21/04/2021 16:10
Porto Recanati, dipendenti della Croce Azzurra si dimettono: "Sei mesi senza stipendi ora basta"

Porto Recanati, dipendenti della Croce Azzurra si dimettono: "Sei mesi senza stipendi ora basta"

“Siamo arrivati al limite della nostra pazienza, è passato un mese e mezzo da quando abbiamo reso pubblica la nostra critica situazione lavorativa in Croce Azzurra, facendo presente che non percepivamo gli stipendi da oltre 6 mesi e che stavamo lavorando in condizioni disagiate. Qualcuno come la ex presidente Zazzetta si è permessa di dire che siamo stati esagerati, che la situazione non era a suo dire grave come l’avevamo descritta e che si sarebbe risolto tutto entro un famoso lunedì. Bene, quel lunedì è passato e le cose sono solo peggiorate, nonostante da un mese e mezzo ci sia un nuovo direttivo (se così si può chiamare), che all’epoca si era fatto avanti per prendere la situazione in mano, promettendo di rimettere in piedi l’Associazione, di risolvere i problemi finanziari e di pagare almeno una parte degli stipendi ai dipendenti.”. Questo lo sfogo, in una nota, degli ormai ex dipendenti della Croce Azzurra di Porto Recanati che da mesi non percepivano lo stipendio e sono costrett “Abbiamo creduto alle promesse fatte e ci siamo trovati costretti a dimetterci per giusta causa. Abbiamo dato fiducia, ma oggi ci sentiamo dire che non possiamo fare niente perché i soldi non ci sono, continuano. Allora ci domandiamo “questo direttivo è composto da persone competenti? Queste persone che operano lo stanno facendo nel giusto? Questo direttivo dopo essere stato eletto in un momento di emergenza gestionale adesso é un direttivo regolare? Sono stati nominati i revisori dei conti? Chi sono i probiviri?” Tante cose non sono ancora chiare. Inoltre, in questi giorni si attendeva un controllo da parte della ASUR, che doveva verificare che tutte le prescrizioni date dalla Regione - che hanno causato il blocco delle attività della Croce Azzurra proprio durante l’emergenza sanitaria - fossero state rispettate. Il controllo c’é stato, ma la documentazione richiesta era incompleta e la cosa più eclatante è che non era stato dichiarato lo spostamento della sede presso i nuovi locali, tanto é vero che la commissione non li ha neanche visionati. Nonostante questa grave mancanza, il nuovo presidente sig. Tetta ha dichiarato a mezzo stampa di essere fiducioso di riuscire a risollevare le sorti della Croce Azzurra”. Come si fa a credere a tali affermazioni considerato che ci sono in atto pignoramenti da diversi fornitori e dipendenti? – Domandano ancora gli ex dipendenti della Croce Azzurra - .  Come si fa a chiedere aiuto alla cittadinanza senza alcuna prospettiva per il futuro? Come si possono chiedere dei soldi per una ambulanza nuova quando ad oggi ancora e tutto bloccato e in dubbio? Inutile illudere le persone scrivendo sui social e stampa che andrà tutto bene quando non ci sono i presupposti? Dulcis in fundo, nel corso dell’ultimo incontro (avvenuto lo scorso 19 aprile) tra il Presidente Tetta e noi ex dipendenti e i volontari - che devono percepire rimborsi spese da oltre un anno (per altro documentati in bilancio) - alla nostra richiesta di come intendesse sistemare le cose, ci siamo sentiti rispondere dal Presidente “Soldi non ce ne sono, se volete fateci scrivere dall’avvocato. Non meritiamo di essere presi in giro”, concludono.    

21/04/2021 10:01
Marche, i vaccini arrivano nelle farmacie: c'é l'accordo con la Regione

Marche, i vaccini arrivano nelle farmacie: c'é l'accordo con la Regione

Sottoscritto oggi l’accordo per portare la campagna vaccinale anti-SarsCov2 anche nelle farmacie marchigiane. Presenti alla firma l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, le strutture regionali responsabili della Sanità e i rappresentanti delle farmacie convenzionate, Assofarm per le farmacie pubbliche e Federfarma per le farmacie private. “La volontà della Regione Marche – spiega Saltamartini -  è quella di incrementare le vaccinazioni anti Covid-19 e mettere al sicuro quanto prima l’intera popolazione.  Con le farmacie, che ringrazio per la collaborazione, abbiamo quindi concordato il percorso operativo attraverso il quale diverranno nuovi punti di vaccinazione disponibili per i cittadini”. Non appena i farmacisti avranno terminato la formazione specifica e saranno abilitati alla somministrazione del vaccino, nelle tante farmacie distribuite sul territorio regionale in modo capillare e che aderiranno all’iniziativa a titolo volontaristico, sarà possibile eseguire le vaccinazioni anti-SarsCov2. L’Accordo regionale, valido fino al 31 dicembre 2021, prevede che al farmacista venga riconosciuta, in coerenza con l’Accordo Quadro Nazionale, la remunerazione pari a 6 euro per ogni inoculo a cui sarà aggiunto un euro per le funzioni organizzative, per i dispositivi di protezione individuale e per i materiali di consumo.

20/04/2021 19:21
Vaccino Johnson & Johnson, arriva il via libera dell'Ema: "Benefici maggiori dei rischi"

Vaccino Johnson & Johnson, arriva il via libera dell'Ema: "Benefici maggiori dei rischi"

L'Agenzia europea del farmaco (Ema) riconosce "possibili" legami di causa-effetto tra il vaccino di Johnson & Johnson e gli eventi "molto rari" di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Usa. Si legge in una nota dell'Agenzia Ue nella quale si precisa però che i benefici superano i rischi. Tutti gli eventi rari di trombosi cerebrale "si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione" con il siero di Johnson & Johnson, "la maggioranza nelle donne. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati", scrive l'Agenzia europea del farmaco. "Il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha concluso che alle informazioni" del bugiardino "sul prodotto per il vaccino Janssen", della Johnson &Johnson, "dovrebbe essere aggiunto un avvertimento su coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Inoltre gli eventi dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari del vaccino". "I casi di eventi rari esaminati dopo il vaccino della J&J sono molto simili ai casi verificatisi con il vaccino Covid-19 sviluppato da AstraZeneca".  "La valutazione scientifica dell'Ema è alla base dell'uso sicuro ed efficace dei vaccini Covid-19. Le raccomandazioni dell'Ema sono la base su cui i singoli Stati membri dell'Ue attueranno le loro campagne di vaccinazione nazionali. Questi possono differire da Paese a Paese a seconda delle esigenze e circostanze nazionali", si legge nella nota dell'Ema. "Le indagini dell'Ema sul vaccino di Johnson &Johnson proseguono e sarà imposto alla casa farmaceutica di fare ulteriori approfondimenti. L'agenzia europea ha inoltre commissionato studi sui casi di trombosi attraverso due consorzi di ricerca". Così la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke. "C'è un'associazione forte e chiara tra la vaccinazione" col siero di Johnson & Johnson ed i casi molto rari di trombosi cerebrale. Lo ha chiarito la presidente della commissione di farmacovigilanza dell'Ema, Sabine Straus. L'Ema ha confermato che il "profilo benefici-rischi resta positivo. Johnson & Johnson resta impegnata a fornire 200 milioni di dosi del suo vaccino all'Unione Europea, alla Norvegia e all'Islanda". Lo afferma J&J in una nota, sottolineando che riprenderà le spedizioni del suo vaccino nell'Ue. Il sì dell'Ema a Johnson&Johnson è una notizia positiva perché "accelera" ulteriormente la campagna di vaccinazione anti-Covid in Ue. "Il nostro target è che dovremmo essere in grado di vaccinare più del 70% degli adulti entro metà luglio". Lo ha detto il commissario Ue al mercato interno Thierry Breton a SkyTg24, sottolineando che "abbiamo recuperato il ritardo" dell'inizio della campagna. (Fonte Ansa) 

20/04/2021 19:03
Civitanova, code e lunghe attese all'hub vaccinale. Ciarapica: "urge un potenziamento del personale"

Civitanova, code e lunghe attese all'hub vaccinale. Ciarapica: "urge un potenziamento del personale"

"A seguito delle criticità emerse al centro vaccinazioni, causa l'aumento giornaliero delle inoculazioni comprendenti prime e seconde dosi e soggetti fragili che invece all'inizio dovevano essere gestiti in ospedale, oggi dopo un lungo confronto con Asur e Regione, ho chiesto interventi urgenti affinché i cittadini che devono avere la propria inoculazione di vaccino anti covid non siano esposti a lunghe file e al freddo presso il centro di via Silvio Pellico di Civitanova". A renderlo noto è il primo cittadino civitanovese Fabrizio Ciarapica: "Chiedo, pertanto, un potenziamento da parte degli organi competenti affinché la vaccinazione venga organizzata con più personale sia nella parte dell’accettazione, quindi di personale amministrativo, sia nel numero del personale medico in fase di anamnesi - ha aggiunto -  Da parte dell’amministrazione Comunale si è fatto il possibile per avere un centro vaccinale che potesse funzionare al meglio, individuando un locale adeguato e facile da raggiungere, con un servizio puntuale da parte della protezione civile e della polizia locale durante tutto l'arco della giornata e a riprova di questo già da domani provvederemo a rendere più accogliente l'attesa all'esterno, ma non sarà mai sufficiente se non si riducono i tempi di attesa che possono essere ridotti solo se viene potenziato il personale medico e amministrativo da parte dell'ASUR, al quale l'amministrazione comunale non può sopperire". "Sono certo, pertanto, che verranno messe in atto dalle autorità sanitarie, azioni concrete per una risoluzione rapida del problema". Ha concluso il Sindaco Ciarapica.

19/04/2021 21:46
Macerata, Parcaroli e Ripa rassicurano: "L'ospedale è già di primo livello. Non esistono dubbi"

Macerata, Parcaroli e Ripa rassicurano: "L'ospedale è già di primo livello. Non esistono dubbi"

Il sindaco Sandro Parcaroli e il delegato funzionale alla Sanità, il dottor Giordano Ripa, intendono fare chiarezza sulla classificazione vigente degli ospedali facendo riferimento a quanto stabilito nel Decreto del Ministero della Salute del 2 aprile 2015, numero 70 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. «I presidi ospedalieri (come riportato nell’Allegato 1 del Decreto) vengono classificati come segue - spiegano -. 2.2 I presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti, salvo quanto previsto dal successivo punto 9.2.2, sono strutture dotate di sede di Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (h.24) di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva”. 2.3 I presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di I livello, dotate delle seguenti specialità: Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia (se prevista per numero di parti/anno), Pediatria, Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (U.T.I.C.), Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono. Devono essere presenti o disponibili in rete h. 24 i Servizi di Radiologia almeno con Tomografia assiale computerizzata (T.A.C.) ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (quali i traumi, quelle cardiovascolari, lo stroke) devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva” e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare). 2.4 I presidi ospedalieri di II livello, con bacino di utenza compreso tra 600.000 e 1.200.000 abitanti, sono strutture dotate di DEA di II livello. Tali presidi sono istituzionalmente riferibili alle Aziende ospedaliere, alle Aziende ospedaliero universitarie, a taluni Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e a Presidi di grandi dimensioni della Azienda sanitaria locale (ASL). Tali presidi (ospedale regionale di Torrette ad Ancona, ndr.) sono dotati di tutte le strutture previste per l’Ospedale di I Livello, nonché di strutture che attengono alle discipline più complesse non previste nell’Ospedale di I Livello». In riferimento alla Provincia di Macerata-Area Vasta 3 il dottor Carlo Di Falco, Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Unico, interpellato in merito, ha dichiarato che «nell’ambito dell’Area Vasta 3 sono operativi quattro ospedali: Macerata, Civitanova, Camerino e San Severino (da novembre del 2020 anche il Covid-Hospital di Civitanova) raggruppati in un unico Presidio Ospedaliero (D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i.) organizzati secondo il modello HUB & SPOKE (perno e raggi) dove l’Ospedale Hub (principale) è rappresentato da quello di Macerata mentre gli altri tre (quattro) hanno caratteristiche Spoke (ospedali periferici di rete). A tal proposito l’Ospedale di Macerata ha tutti i requisiti previsti dalla normativa per essere classificato come ospedale di Primo Livello in quanto dotato di tutti i reparti e servizi ospedalieri corrispondenti ai requisiti previsti dal Decreto del Ministero della Salute del 2 aprile 2015, n.70 nonché coincidente con il territorio provinciale costituito da oltre  300.000 abitanti». «Alla luce di quanto esposto non esistono dubbi che attualmente il nostro ospedale cittadino sia di I livello – concludono Parcaroli e Ripa -. Il nostro obiettivo politico rimane quello che venga costruito un nuovo ospedale a Macerata, logisticamente e funzionalmente moderno. In questo senso siamo stati ampiamente rassicurati dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che l’ospedale nuovo si farà. Altro obiettivo politico è che nel nuovo ospedale, non solo vengano conservati tutti i reparti e servizi esistenti ma che possa essere potenziato con altre specialità da concertare. Quanto detto va ascritto a onore del vero dopo le affermazioni di alcuni componenti della minoranza del Consiglio comunale di Macerata che risultano fumose, farraginose e talvolta offensive».    

19/04/2021 15:49
Frenano i vaccini, Saltamartini sulla cura con anticorpi monoclonali: "i sanitari stentano ad adottarla"

Frenano i vaccini, Saltamartini sulla cura con anticorpi monoclonali: "i sanitari stentano ad adottarla"

"Si intravvede la luce in fondo al tunnel anche se gli stop and go sulle vaccinazioni fanno male - è quanto afferma l'Assessore della Regione Marche alla sanità Filippo Saltamartini - Oggi il Commissario Figliuolo ha detto che dobbiamo rallentare le vaccinazioni per mancanza di sieri. Anzi, dobbiamo tenere i richiami per sicurezza. Il che significa stoccare circa il 20 % e non utilizzarli". "Sul fronte delle cure, invece, va ancora al rallentatore l’uso degli anticorpi monoclonali che da novembre avevo chiesto fossero inseriti nei protocolli di cure domiciliari – sottolinea - gradi titoloni contro, interpellanze e sberleffi social, ma gli anticorpi monoclonali funzionano davvero e le Marche hanno pure una bella scorta di farmaci". "Ne abbiamo davvero in quantità nelle nostra Regione, ma la cura stenta ad essere adottata dai sanitari - conclude Saltamartini - Convocherò per questo una riunione".

18/04/2021 17:06
Marche, vaccini fascia di età 65-69 anni. "Dopo un'ora e mezza oltre 22 mila prenotazioni"

Marche, vaccini fascia di età 65-69 anni. "Dopo un'ora e mezza oltre 22 mila prenotazioni"

Prenotazioni vaccini fascia d'età 65-69 anni: dopo 1 ora e 28 minuti 22.775 prenotazioni  “Sono già 22.000 le persone con un'età tra 65-70 anni che si sono prenotate per la vaccinazione. Il target è di 100.000 ma il volume di 10.000 vaccinazioni al giorno che abbiamo raggiunto garantisce a tutti la copertura nelle prossime settimane, grazie dell'altissimo senso civico dimostrato” .  L’annuncio arriva direttamente dall’assessore alla Sanità regionale delle Marche, Filippo Saltamartini,  in un post Facebook. Saltamartini allega inoltre un grafico il quale mostra che il maggior numero di persone prenotate si ha nella provincia di Ancona (9019), a seguire Macerata (5.444 ). Nel frattempo la Regione ha potenziato ulteriormente il numero verde per effettuare le prenotazioni per le vaccinazioni (800.009966) che d'ora in poi sarà attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica. Poste Italiane ha inoltre attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti. I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza. La prenotazione via SMS si aggiunge a tutte le possibilità che Poste Italiane mette già a disposizione per i cittadini, come:  la piattaforma online www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it dove il cittadino deve inserire i propri dati anagrafici, quelli della tessera sanitaria e un recapito telefonico prima di poter scegliere l’appuntamento preferito; - gli ATM Postamat, presso cui è possibile prenotare la somministrazione inserendo gli estremi della tessera sanitaria e seguendo gli stessi passaggi della prenotazione online; - il numero verde 800.00.99.66 attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica e i portalettere, attraverso il palmare in dotazione.

17/04/2021 17:53
Macerata, ordini di servizio per i turni al centro vaccinale. Anaao Marche: "Deriva inaccettabile"

Macerata, ordini di servizio per i turni al centro vaccinale. Anaao Marche: "Deriva inaccettabile"

"Nell’area vasta la Direttrice ha dato mandato di predisporre ordini di servizio per coprire i turni per garantire la vaccinazione a Macerata quando invece l’adesione dei medici è su base volontaria".  La denuncia arriva da Anaao Assomed Marche dopo la segnalazione di alcuni medici che hanno ricevuto la convocazione per il punto vaccinale di Macerata senza comprendere i criteri per i quali siano stati selezionati taluni colleghi piuttosto che altri. "Stiamo intravedendo anche in altri territori una deriva autoritaria che è inaccettabile – tuona il segretario regionale Oriano Mercante - perché ai medici e agli operatori sanitari si sta chiedendo uno sforzo incredibile nell’ultimo anno per far fronte alla pandemia che meriterebbe un maggiore rispetto". Alla dott.ssa Corsi, Direttrice dell’Area Vasta 3, il sindacato Anaao Assomed Marche rimprovera di aver assunto l’iniziativa organizzativa di far precettare i medici da destinare al centro vaccinale di Macerata senza la condivisione con le rappresentanze sindacali e di aver, finora, evitato di incontrare Giorgio Tombesi, delegato sindacale di Anaao Marche per l’Av3, nonostante le richieste. Tale confronto potrebbe essere utile per evitare future criticità come quella dell’ordine di servizio in essere che il sindacato ha formalmente chiesto di revocare a mezzo di posta elettronica certificata.  "Alla Direttrice – insiste Mercante - chiediamo di introdurre la concertazione sindacale come prescritto dalla legge anche nell’Area Vasta 3 considerando che da quando ha assunto l’incarico questa è venuta meno o, nel caso la decisione circa l’ordine di servizio per il centro vaccinale fosse stata presa dai suoi sottoposti senza il suo avallo, di controllare ciò che accade sotto la sua responsabilità". Anaao Assomed Marche sta attenzionando quello che avviene in tutti i territori: "Anche all’Inrca di Ancona si stava profilando una criticità che per fortuna è rientrata grazie all’intervento dei nostri delegati e alla disponibilità della direzione".  

17/04/2021 13:14
San Severino, il Consiglio Comunale chiede la riapertura del Punto nascita all'unanimità

San Severino, il Consiglio Comunale chiede la riapertura del Punto nascita all'unanimità

Con una mozione presentata dalle minoranze e inserita all’Ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale di San Severino Marche, l’Amministrazione settempedana si è impegnata “a sostenere, in tutte le opportune sedi istituzionali”, il ripristino del Punto nascita presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”. Si è evidenziato come “tale struttura, anche a seguito dei recenti eventi sismici, si pone come un avamposto dell’entroterra maceratese, già fortemente provato dagli ancora recenti effetti del sisma e dalla pandemia da Coronavirus (quest’ultima, peraltro, ha evidenziato la opportunità del ripristino delle strutture territoriali)” e a “promuovere le opportune iniziative di carattere istituzionale volte a ripristinare il predetto Punto nascita, attesa la rilevanza sociale di tale reparto all’interno del nosocomio settempedano, struttura in buono stato di manutenzione, implementabile, munito di area di elisoccorso e di ampio e comodo parcheggio”. Alla mozione, votata all’unanimità dall’intero Consiglio, nel testo definitivo è stato aggiunto il contenuto di un emendamento, la cui discussione è stata introdotta dal sindaco Rosa Piermattei, con il quale si è domandato di riattivare anche il Punto di primo intervento H24 e due posti di rianimazione con guardia attiva medica anestesiologica, pediatrica e ostetrica. “Gli ospedali territoriali devono assolutamente tornare ad avere il ruolo che hanno avuto in passato. Con il Covid – sottolinea il sindaco Piermattei - abbiamo visto quanto essi siano importanti. Ho ringraziato i consiglieri di minoranza perché la mozione è giunta in un momento davvero opportuno, dopo che Fabriano ha presentato al Tar la richiesta di ripristino del Punto nascita del Profili e alla luce di quanto detto dall’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, sull’ospedale di primo livello di Macerata. Il Punto nascita nel nostro ospedale era una vera eccellenza per tutta la regione, è stato chiuso nonostante gli oltre 500 parti l’anno. Si è trattato di una vera ingiustizia”.  

17/04/2021 11:30
Tolentino, l'hub vaccinale delle Terme Santa Lucia si mette in moto: inoculate le prime 130 dosi

Tolentino, l'hub vaccinale delle Terme Santa Lucia si mette in moto: inoculate le prime 130 dosi

Sono state inoculate già da questa mattina, presso le Terme Santa Lucia di Tolentino, le prime 130 dosi di vaccino riservate ai soggetti fragili che attendevano di essere chiamati dopo l’inserimento nelle liste dell’Area Vasta. Dopo il vialibera giunto dalla Regione Marche alla richiesta avanzata alcune settimane fa dall’Amministrazione Comunale di Tolentino e dai vertici ASSM SpA che gestiscono le Terme Santa Lucia, ieri l’Area Vasta 3 ha immediatamente contattato tutti gli aventi diritto comunicando gli appuntamenti di oggi e domani. Le vaccinazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni per dare maggior respiro ai centri di vaccinazione del territorio e accelerare la copertura dell’intera provincia di Macerata. Una sinergia anche con l’Associazione Terme delle Marche, nella persona del Presidente Fabrizio Scoccia, che ha segnalato le strutture termali come sedi idonee per procedere alle vaccinazioni. “Le Terme Santa Lucia in queste settimane si sono attivate per formare il personale medico, infermieristico e amministrativo al fine di svolgere nel miglior modo possibile le procedure necessarie, evitando ogni forma di coda o assembramento - ha dichiarato il Presidente Assm SpA dott. Stefano Gobbi - ci tengo a precisare che le liste delle persone da vaccinare sono state formate direttamente dall’Asur. Un elenco che verrà rinnovato giornalmente.” “Era un passo necessario - ha confermato il Sindaco Giuseppe Pezzanesi - una cittadina come Tolentino con circa 19 mila abitanti, e un bacino d’utenza dell’alta valle del Chienti e in parte anche del Potenza che raggruppa oltre 35 mila persone, non poteva non avere un Hub di vaccinazione. Poi una prestigiosa sede come le Terme Santa Lucia, con personale altamente qualificato, è la più idonea per garantire la massima attenzione e professionalità. L’Hub delle Terme non deve essere uno sfogo momentaneo ma un polmone di vaccinazione per dare il respiro a tutto il territorio, ne ho già parlato con l’Assessore Saltamartini e la Dottoressa Corsi. Per l’impegno assunto ringrazio tutte le persone che da subito si sono attivate, in modo particolare i vertici dell’ASSM e il personale delle Terme di Santa Lucia. Una spinta sinergica di diverse figure che ha portato ad un importante risultato”.  

16/04/2021 15:32
Macerata, il dottor Tasso oltre le vaccinazioni agli over 80: "Tanta disinformazione su AstraZeneca"

Macerata, il dottor Tasso oltre le vaccinazioni agli over 80: "Tanta disinformazione su AstraZeneca"

Il 15 marzo sono entrati nell’arena della campagna vaccinale anti-Covid oltre mille medici generici marchigiani che si sono occupati delle somministrazioni delle dosi agli ultraottantenni impossibilitati a raggiungere i 15 punti vaccinali allestiti sul territorio regionale in quanto non deambulanti. Una prima fase dell’opera che si sta avviando proprio in questi giorni alla conclusione e ora nelle Marche ai circa 88mila anziani tra i 75 e i 79 anni ma per i medici di famiglia sarà il momento di pensare non solo a questa specifica fascia ma anche i cargiver in programma per il prossimo lunedì. Un'attività importante volta anche ad alleggerire la pressione nei centri vaccinali di cui abbiamo parlato con il dottor Francesco Tasso, medico di medicina generale di Macerata. A circa un mese dall'inizio delle inoculazioni, come sta procedendo la vostra attività nell'ambito dell’imponente campagna vaccinale in atto? "Per quello che riguarda il nostro compito, cioè il vaccinare i pazienti che non possono uscire di casa in quanto allettati, siamo quasi agli sgoccioli. Sono rimasti solamente quei casi che nel frattempo hanno avuto problemi, ovvero che si sono prenotati sul sito dell’Asur e poi sono sopraggiunte delle patologie che ne hanno impedito le iniezioni ma stiamo parlando di pochi soggetti. Tant'è che ora siamo passati avanti, iniziando a vaccinare i pazienti fragili, vale a dire soggetti affetti da patologie particolari come qualche diabetico che non era afferente al centro anti-diabete di Macerata. Da lunedì inizieremo la campagna di vaccinazione per la fascia che va dai 70 ai 79 anni e soprattutto i caregiver cioè quelli che fanno assistenza alle persone ferme a casa". Quanto è stato importante l’accordo sottoscritto tra la categoria dei medici di famiglia e la Regione Marche nell'ottica dell’alleggerimento del lavoro all'interno degli hub vaccinali del territorio? “Di sicuro è stato fondamentale perché noi medici di famiglia conosciamo meglio i pazienti. In questo modo, inoltre, le unità dapprima preposte alla vaccinazione domiciliare possono continuare ad operare negli hub vaccinali, in modo da smaltire più rapidamente le liste d'attesa".  Avete avuto problemi con il reperimento delle dosi da somministrare, considerando anche il disagio provato da alcuni utenti, tant'è che una parte ha addirittura rifiutato,  nel ricevere il vaccino AstraZeneca? “Questo purtroppo è un problema legato alla tanta disinformazione che c'è e alle tante notizie fuorvianti che girano. Non si può un giorno dire una cosa e il giorno dopo dire l'opposto: è normale che il paziente si disorienta. Se si guardano le statistiche, si vede che gli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca si vanno a ritrovare anche con gli altri vaccini. Per quel che mi riguarda le dosi non sono mancate, c’è stata qualche difficoltà in merito ai rifiuti di AstraZeneca in quanto se si apre una fiala - grazie alla quale si possono vaccinare sino a 10 pazienti - bisogna finirla in almeno 6 ore. Di sicuro i benefici del vaccino sono più degli effetti collaterali". Da poco le prime dosi sono state somministrate a tutti gli over 80 marchigiani che si sono prenotati presso i centri vaccinali. Quali sono state le vostre principali difficoltà nello svolgere il vostro lavoro? "Difficoltà particolari non ce ne sono state, il grosso del lavoro è stato quello di rintracciare i pazienti. Non è mancato lo spirito collaborativo tra noi medici. La condivisione delle operazioni nella medicina di gruppo è stata decisiva per far sì che il tutto si svolgesse nella maniera più snella possibile. Facciamo un esempio, nel caso in cui nella stessa lista fossero inseriti 11 pazienti da vaccinare tutti nello stesso giorno, tra colleghi si provvede alla divisione delle fiale di modo che ognuno ne processi 3-4 a testa" Quali tempistiche si sente di dare per la conclusione delle somministrazioni per quanto concerne le categorie fragili e gli over 80? "Qualche mio collega ha già finito di vaccinare gli over 80 di sua afferenza. Molto dipende dalla quantità di pazienti che si hanno in carico e dalla loro età. Penso che, in una decina di giorni, vaccineremo anche tutti i pazienti appartenenti alle categorie fragili. Per le prossime settimane si pensa più che altro alla fascia d'età 70-79 anni e ai sessantenni. Quello che ci frena un po' è tutta la burocrazia che c'è dietro, con fogli, liberatorie e quant'altro che può creare dei disagi ai pazienti soli, che non hanno nemmeno figli. Devo dire che però il sito delle Poste funziona bene ed è velocissimo oltre che affidabile, quini non sono stati riscontrati problemi al momento della prenotazione".  

16/04/2021 10:45
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