Sanità

Ospedale di San Severino, da oggi torna operativo l’Hospice: “Ripartiremo gradualmente"

Ospedale di San Severino, da oggi torna operativo l’Hospice: “Ripartiremo gradualmente"

Da oggi torna operativo l’Hospice presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. La struttura d’accoglienza e ricovero, che è parte integrante della rete di cure palliative dell’Asur, ha come principale obiettivo quello di offrire le migliori terapie ai pazienti oncologici, e non solo, quando questi non possono più essere seguiti dall’assistenza specialistica o dal programma di assistenza domiciliare integrata. Nel giro di pochi giorni la funzionalità dell’Hospice, che può vantare una capienza massima di 12 posti letto, tornerà ai tempi pre-Covid. L’epidemia, infatti, ha fatto prima sospendere il prezioso servizio per far fronte alla cura degli anziani ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli”, risparmiati dal contagio nonostante un focolaio scoppiato ad inizio novembre 2020 all’interno dell’Asp, che hanno trovato ospitalità all’interno della struttura e poi ha visto impegnato tutto il suo personale nella gestione straordinaria di un’emergenza sanitaria senza precedenti. “Abbiamo pazientato e atteso un po’ - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – ma non appena l’emergenza Covid ce lo ha permesso abbiamo riaperto questa struttura che è fondamentale per la cura dei malati terminali e che ha un ruolo importantissimo per tutto il nostro territorio. Vorrei ringraziare fin da ora quanti hanno reso possibile tutto questo ma ancor prima il personale che tornerà ad impegnarsi, come ha sempre fatto anche in queste settimane con un’assistenza domiciliare che non è venuta mai meno, per alleviare le sofferenze dei pazienti ma anche quelle di tante famiglie visto il particolare ruolo svolto da chi presta assistenza ai malati nel percorso che purtroppo per molti è un percorso di fine vita. La Regione e l’Asur hanno ascoltato le nostre richieste e quelle del responsabile della struttura, il dottor Sergio Giorgetti, con il quale ci siamo confrontati continuamente anche in quest’ultimo periodo”. “Ripartiremo gradualmente - spiega a proposito il dottor Giorgetti - consentendo ai pazienti, in molti casi giovani e alle prese per la prima volta con questo tipo di struttura, di vivere questo passaggio senza ulteriori traumi”. La struttura, da sempre qualificata e apprezzata, sarà anche uno dei centri di riferimento nell’ambito di un nuovo progetto a valenza provinciale dedicato alle cure per il fine vita.          

17/05/2021 12:05
Vaccini over 50 Marche, boom di prenotazioni nel primo giorno: lunedì iniziano le inoculazioni

Vaccini over 50 Marche, boom di prenotazioni nel primo giorno: lunedì iniziano le inoculazioni

È filato tutto liscio senza intoppi l'avvio delle prenotazioni dei vaccini per la fascia d'età 50-59 anni. Da domani ai prenotati saranno somministrate le prime dosi  “Alle 12 di ieri si erano già iscritte iscritti 43.821 persone”, fa sapere l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini. “Mercoledì si replica con la fascia di età 40-49”. Tuttavia, anche la regione è in attesa di conoscere i particolari della maxi fornitura di vaccini, di circa 500.000 dosi, prevista dal Commissario Figliuolo per il mese di giugno. "Per spiegare le difficoltà di programmazione e organizzazione è necessario sottolineare che le informazioni sui rifornimenti arrivano con circa 10 giorni di anticipo".

16/05/2021 09:33
Ospedale di Camerino, il reparto di Medicina riparte con 17 posti letto: 2 in più rispetto a novembre

Ospedale di Camerino, il reparto di Medicina riparte con 17 posti letto: 2 in più rispetto a novembre

È stato riaperto oggi il reparto di Medicina dell’Ospedale di Camerino, con 17 posti letto: due in più rispetto alla chiusura del novembre scorso, avvenuta per ospitare i malati di pandemia. “La progressiva riduzione dei ricoveri Covid, a seguito del contenimento dei contagi e alla massiccia campagna di vaccinazione in corso – evidenzia l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini – ci consente la riapertura del reparto di Medicina dell'Ospedale di Camerino. Questa riapertura permette di conseguire due grandi vantaggi: restituire la medicina al territorio e, soprattutto, riportare il Pronto soccorso alla sua normale attività. L’impegno di tutta la comunità locale e regionale, per contrastare la diffusione del virus, ci consente di raggiungere questo traguardo che sembra impossibile fino a poche settimane fa”. Ora i pazienti Covid, ricoverati all’Ospedale di Camerino, sono ospitati nei piani di Chirurgia e Ortopedia: a breve, assicura l’assessore, verranno riattivati per garantire piena funzionalità alla struttura ospedaliera.

14/05/2021 14:55
Ospedale Camerino, incontro tra vicesindaco e Leonardi: "sia ripristinato quanto prima"

Ospedale Camerino, incontro tra vicesindaco e Leonardi: "sia ripristinato quanto prima"

La vice sindaco di Camerino Lucia Jajani ha incontrato la consigliera regionale, nonché presidente della Commissione Sanità, Elena Leonardi per confrontarsi e discutere in merito alla situazione dell’ospedale di Camerino, convertito a presidio Covid dalla metà di febbraio. Già a novembre il nosocomio della città ducale a servizio dell’entroterra aveva visto la conversione del reparto di Medicina con conseguente trasferimento di 60 unità del personale sanitario al Covid Center di Civitanova. Ciò ha comportato, inevitabilmente, una riduzione dei servizi ospedalieri ulteriormente tagliati lo scorso febbraio. “La consigliera regionale Leonardi è stata ben disposta ad ascoltarmi e ha preso in considerazione la nostra situazione – ha spiegato la vicesindaco Jajani – Le ho esposto le nostre problematiche, ma anche i timori che nutriamo sulle sorti dell’ospedale che, di fatto, ad oggi non garantisce i servizi necessari per le cure al bacino d’utenza che ne ha bisogno. È una struttura a servizio di un territorio che comprende tutto l’entroterra, da Serravalle a Matelica, da Castelsantangelo sul Nera a Muccia, Valfornace, Pieve Torina, Esanatoglia, Sefro. L’attuale situazione vede mancanza di personale e medici, con i reparti di Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Terapia intensiva praticamente fermi, così come gli interventi. Ho chiesto dunque informazioni su come e quando verrà riportato l’organico attualmente impiegato al Covid Hospital di Civitanova e quando verranno ripristinati le unità mediche che se ne sono andate con mobilità – continua la vice sindaco Jajani - È stato un incontro molto positivo e confido nel fatto che possano seguire i fatti che riportino l’attività dell’ospedale a servizio di tutti i cittadini. Siamo ben consapevoli che la pandemia ha richiesto un grande impegno e sforzo, ma vista la situazione che sta tornando alla normalità, ci auguriamo che sia ripristinato quanto prima anche quanto necessario per l’ospedale camerte”.

13/05/2021 13:44
Macerata, contagi in netto calo nell'ultima settimana: Centro Vaccini al ritmo di 1000 dosi al giorno

Macerata, contagi in netto calo nell'ultima settimana: Centro Vaccini al ritmo di 1000 dosi al giorno

«Con molta soddisfazione possiamo comunicare che è stato raggiunto l’obiettivo prefissato di una media di oltre mille dosi somministrate al giorno nel nuovo polo vaccinale di Piediripa». A dirlo sono il sindaco Sandro Parcaroli e il consigliere delegato alla Sanità Giordano Ripa che, a distanza di un mese dall’apertura del nuovo hub, realizzato grazie al contributo di UniCredit Leasing, Gruppo Lube e Fondazione Carima, fanno il punto della situazione sull’andamento della campagna vaccinale. Nel dettaglio, «presso il polo vaccinale di Piediripa, sono state a oggi somministrate 32.601 dosi (17.269 prima dose e 15.332 seconda) spiegano il sindaco e il consigliere alla Sanità. «Per quanto riguarda la suddivisione in categorie, nel polo vaccinale di Piediripa, dove confluiscono i residenti dei 24 comuni del Distretto di Macerata, sono 13.209 le prime dosi somministrate alle persone di età superiore a sessanta anni (compresi gli over 80) mentre 5.686 le seconde – spiega nel dettaglio il consigliere Ripa -. Per la categoria dei soggetti fragili con patologie gravi sono state vaccinate 2.825 persone con la prima dose e 7.764 con la seconda. Per la categoria degli operatori scolastici 824 soggetti hanno ricevuto la prima dose e 1232 la seconda. Per la categoria degli operatori sanitari 58 persone hanno ricevuto la prima dose e 286 la seconda. Per la categoria degli operatori ospedalieri non sanitari 79 la prima e 100 la seconda. Per la categoria dei volontari dei servizi sanitari 82 la prima e 48 la seconda. Inoltre sono state vaccinate 381 persone appartenti alle categorie degli studenti universitari frequentati i reparti, del personale addetto a servizi civili vari, dell’Esercito, della Marina, dei donatori di sangue e dei caregiver». «Rammentiamo che precedentemente all'apertura del centro vaccinale di Piediripa un numero consistente di dosi, pari a circa 12mila, è stato somministrato (agli over 80, al personale scolastico, alle forze armate, alla Protezione civile e ai soggetti fragili) presso l'oratorio di Macerata e presso la Sala della Biblioteca dell'ospedale di Macerata – spiegano Parcaroli e Ripa -. Inoltre sono stati vaccinati circa 2mila operatori sanitari dell’Ambito territoriale di Macerata. Per quanto riguarda il Comune di Macerata sono 4.948 le persone che hanno ricevuto la prima e 4.242 la seconda». Per quanto riguarda i ricoveri di pazienti affetti da Covid-19, nell’Ambito dell’Area Vasta 3, «a oggi risultano otto i ricoverati in terapia intensiva e 41 in semi intensiva al Covid-center di Civitanova, sette presso la Medicina d’Urgenza dell’ospedale di Macerata, 33 nel reparto non intensivo della palazzina di Malattie Infettive e 16 presso il reparto non intensivo dell’ospedale di Camerino - ha aggiunto Ripa -. Da questi dati emerge una lieve tendenza alla minore pressione ospedaliera rispetto a un mese fa». A livello di contagi, «attualmente nel Comune di Macerata sono 183 le persone positive e 384 quelle in isolamento domiciliare fiduciario; rispetto all’andamento dell’ultimo periodo (il 3 maggio erano 292 le persone positive) i contagi sono in calo – concludono il sindaco Parcaroli e il consigliere delegato Ripa -. Nonostante ciò invitiamo ancora una volta la cittadinanza a rispettare le misure anti contagio. Ringraziamo infine la direttrice Asur Marche Nadia Storti, la direttrice dell’Area Vasta 3 la dottoressa Daniela Corsi e tutto il personale sanitario operativo presso la nuova sede vaccinale per il grande lavoro che sta facendo. Un ringraziamento anche alla Polizia locale, alla Protezione civile e alle associazioni per la costante e preziosa presenza presso il centro vaccinale di Piediripa».  

12/05/2021 16:53
Cingoli, pronto il nuovo punto vaccinale: sarà allestito in via del Campo Sportivo

Cingoli, pronto il nuovo punto vaccinale: sarà allestito in via del Campo Sportivo

L’Amministrazione Comunale guidata da Michele Vittori ha avviato la procedura per allestire un punto vaccinale a Cingoli per il quale sarà fondamentale la collaborazione con i medici di famiglia del territorio e con gli infermieri. Chiamati “in campo” anche gli operatori in pensione. Diversi sono stati i sopralluoghi, le riunioni ed i confronti necessari per arrivare a definire dove e come realizzare un centro vaccinale efficiente, le linee guida ed i protocolli da seguire sono stringenti e dettagliati, tutelare la salute pubblica è una priorità assoluta e l’unico modo per contrastare i contagi è puntare sul più alto numero possibile di popolazione vaccinata. Il Sindaco dichiara: “Sono molto soddisfatto per la forte adesione da parte dei Medici e degli infermieri non solo in servizio, ma anche di quelli in pensione, la loro ampia collaborazione è anzitutto fondamentale per poter rendere funzionale il Centro che abbiamo fortemente voluto realizzare a Cingoli. Sappiamo tutti quanto sia difficoltoso talvolta spostarsi dall’entroterra, in molti infatti si sono rivolti alla Croce Rossa Italiana, ritengo pertanto che realizzare un centro vaccinale a Cingoli, sia un modo concreto di andare incontro alle esigenze della cittadinanza”. Il Sindaco conclude: “Voglio ringraziare tutti i medici, gli infermieri, i volontari della Croce Rossa Italiana Sezione di Cingoli e del Gruppo comunale di Protezione Civile che hanno immediatamente risposto all’invito, solo grazie a loro potremo offrire questo servizio essenziale per la popolazione di Cingoli e Apiro". Il punto vaccinale sarà allestito in Via del Campo Sportivo, presso i locali del centro sociale anziani, adiacente il mercato coperto. I locali dopo alcuni interventi di adeguamento sono stati ritenuti idonei da parte dei referenti dell’ASUR. In loco saranno riservati dei parcheggi per le persone che dovranno ricevere il vaccino. Le modalità di accesso al vaccino sono conformi alle priorità stabilite a livello regionale e nazionale "Le prenotazioni a partire dalle ore 9:00 di lunedì 10 maggio prossimo tramite il sito istituzionale del Comune, www.comune.cingoli.mc.it. Per chi non avesse la possibilità di effettuare la prenotazione online, attraverso assistenza telefonica a cura dei volontari della CRI, chiamando il numero 0733.604330". Il centro vaccinale sarà operativo dal 15 maggio 2021.

09/05/2021 18:56
Marche, Saltamartini replica alle critiche: "Vaccinati 11.835 caregiver"

Marche, Saltamartini replica alle critiche: "Vaccinati 11.835 caregiver"

“La vaccinazione dei familiari e degli accompagnatori cosiddetti caregiver, segue un percorso parallelo alle persone assistite . La prenotazione è stata fatta sul sito della Regione e tutti i nominativi (esattamente 15.325) sono stati redistribuiti secondo la condizione patologica o assistenziale delle stesse persone. Le categorie da vaccinare seguono percorsi diversi, in ragione della diversità di condizioni. I familiari che si sono prenotati e che devono essere vaccinati sono 12.000. Dalla tabella di Poste si può evincere che i caregiver vaccinati finora sono 11.835”. Così, in una nota l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini, il quale risponde alle critiche riguardo la vaccinazione di familiari e badanti delle persone fragili. Campagna vaccinale riguardo queste categorie che starebbe procedendo a rilento, come rilevato anche dalla presidente dell’associazione Alzheimer Uniti Italia, Manuela Berardinelli. (Leggi qui per saperne di più) Saltamartini, però, respinge le accuse.  “Le informazioni che precedono sono fatti. Ed in quanto tali non sono suscettibili di alcuna opinabilità. Sono fatti quelli che vedono le Marche aver somministrato il 92% delle dosi consegnate ( la restante parte serve per i richiami)” – prosegue Saltamartini - . Man mano che i vaccini arrivano nella nostra regione procediamo secondo il doppio binario: età e fragilità. Oltre all’efficienza dimostrata in questa fase, vorrei sottolineare che mai si era verificata la possibilità che con un semplice clik di mouse, centinaia di miglia di cittadini potessero ottenere una prestazione prestabilita per data e orario. Siamo stati antesignani con il sito di Poste italiane (poi adottato da altre Regioni) e vogliamo restare quella Regione leader che tutti i marchigiani meritano”. “Stiamo già lavorando per la “rivoluzione digitale” – spiega l’assessore -  che vedeva la nostra Regione, all’atto dell’insediamento della nuova Giunta all’anno zero in fatto di tessera sanitaria elettronica e fascicolo sanitario elettronico. Ma c’è da scommettere che l’attuale maggioranza regionale colmerà anche il digital divide. Il successo nella prenotazione dei vaccini ne è plastica dimostrazione, come l’uso -primi fra tutti in Italia- delle cure covid con anticorpi monoclonali”. Ne frattempo è partita ieri alle ore 12, con un assalto telematico al sito di POSTE italiane la prenotazione per i vaccini nella fascia 60-64 anni. “Dopo una ventina di minuti il sistema si è assestato e fino a questo momento si sono prenotate quasi 34.000 persone” – spiega Saltamartini - . Più o meno quasi tutta la platea degli aventi diritto che è composta di circa 50.000 persone di cui 15.000 già immunizzate (insegnanti, forze dell’ordine, personale della sanità). Le persone prenotate accederanno ai PVP Punti di vaccinazione popolazione (quelli nei palazzetti) secondo l’indicazione che hanno ricevuto”.

09/05/2021 16:06
Marche, vaccinati ad oggi 1715 caregiver: "lunedì le prenotazioni per la fascia tra 50 e 60 anni"

Marche, vaccinati ad oggi 1715 caregiver: "lunedì le prenotazioni per la fascia tra 50 e 60 anni"

"Domani si avvia la prenotazione delle persone con 60-64 anni (leggi l'articolo) - ha annunciato l'assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -  lunedì partiranno le prenotazioni, da verificare sempre sul sito ufficiale della regione Marche, per le persone con patologie non gravi che non rientrano tra quelle estremamente vulnerabili, di età compresa tra 50 e 60 anni". "Il completamento della vaccinazione dei caregiver e familiari già avviata, è previsto sia portata a compimento entro il 20-25 maggio in occasione dei rifornimenti previsti - ha reso noto l'assessore - Fin'ora sono stati vaccinati 1715 caregiver".  

07/05/2021 18:17
Marche, partono le vaccinazioni per la fascia d'età 60-64: prenotazioni dalle 12 di domani

Marche, partono le vaccinazioni per la fascia d'età 60-64: prenotazioni dalle 12 di domani

Al via domani, sabato 8 maggio, dalle ore 12, la prenotazione per il vaccino anti-Covid per la fascia d’età 60-64 anni. Lo aveva gia annunciato nella tarda serata di ieri l'assesore regionale alla sanità Filippo Saltamartini con un post sui social: "La prenotazione della vaccinazione 60/64 anni potrà essere effettuata sabato. I dettagli verranno forniti domani sul sito ufficiale della Regione Marche - ha dichiarato -Com'è facile verificare la nostra Regione e' saldamente in testa al rapporto dosi somministrate/dosi ricevute". "Per questa ragione, chi ha responsabilità di Governo deve far parlare i fatti - ha affermato - E' solo per questo, che in assenza di notizie certe sulle forniture dei sieri sono stato silente. Non certo per mancanza di rispetto nei riguardi dei cittadini. Da sabato, dunque, partiranno le prenotazioni 60/64, sempre domani forniremo informazioni sulla vaccinazione 50/60 con comorbidita - ha concluso Saltamartini - Infine, il Commissario ha riaperto la vaccinazione per i 6000 insegnanti "rinviati" un mese fa. La categoria 60-64 anni (conta l’anno di nascita) sarà vaccinata nei punti vaccinali della popolazione (PVP) individuati sul territorio regionale. Sarà possibile prenotare le vaccinazioni anti-Covid-19 attraverso il portale di Poste Italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o tramite il Numero Verde 800.00.99.66 (attivo dal lunedì a domenica dalle 9 alle 20). Per la prenotazione online, oltre ai dati personali dell’utente, occorrerà disporre del numero di tessera sanitaria e del codice fiscale, e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma. Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria) o tramite i portalettere che consegnano la posta a casa. Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione. Al momento della somministrazione della prima dose, sarà comunicato il giorno per effettuare il richiamo. Si ricorda inoltre che Poste Italiane ha attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti. I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza. Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale nelle Marche sono disponibili al link: https://www.regione.marche.it/vaccinicovid.

07/05/2021 15:40
Dottor Caraffa e il post pensione. Da Villa Pini al Matelica Calcio: "mi auguro rimanga a Macerata"

Dottor Caraffa e il post pensione. Da Villa Pini al Matelica Calcio: "mi auguro rimanga a Macerata"

Oltre 40 anni di carriera alle spalle, tante ‘ginocchia’ trattate e un ‘amore’ per la sala operatoria che ancora non ne vuole sapere di tramontare. Parlare del dottor Gabriele Caraffa, non è solo raccontare la storia di una istituzione nel campo della chirurgia ortopedica maceratese ma è anche intraprendere un percorso di ‘vita’ formato da varie tappe in cui lo sport rappresenta una componete speciale e forte, non solo sotto l’aspetto professionale. Si è congedato nel dicembre 2020 dalla carriera ospedaliera, dopo aver ricoperto il ruolo di Direttore responsabile del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Macerata e ora sta scrivendo un nuovo capitolo della sua avventura, questa volta, alla Casa di Cura privata Villa dei Pini a Civitanova Marche. “Il mio percorso è iniziato dall’Università di Perugia, dove mi sono laureato nel lontano 1983, dopodiché mi sono specializzato in ortopedia – racconta il dottor Caraffa - in quel periodo ho cominciato a seguire l’attività con il professor Giuliano Cerulli, un vero e proprio maestro che mi ha trasmesso gran parte di quelle che oggi sono le mie competenze professionali; ecco perché devo tanto a lui – continua -  Alla fine degli anni 80, a seguito di un concorso, sono entrato di ruolo come assistente ortopedico all'ospedale di Macerata e da lì ho intrapreso la mia carriera ospedaliera fino al dicembre 2020”. “Praticamente ho svolto la classica gavetta che si faceva a livello ospedaliero – spiega l’ortopedico -  iniziando dal ruolo di assistente e affiancando tante figure professionali di spicco come il dottor Fabio Giangecchi (che è purtroppo scomparso da qualche anno), con cui abbiamo riformato una grossa fetta dell’attività ortopedica maceratese e successivamente il dottor Michele Mastrangelo (purtroppo anche lui deceduto) dopodiché sono subentrato al suo posto, da principio come facente funzioni e poi, vincendo il concorso dedicato e, negli ultimi 5 anni, ricoprendo il ruolo di primario del reparto di ortopedia”. Una missione oltre che un lavoro che fa del movimento la sua pietra miliare ma anche la sua principale peculiarità per proiettarsi verso il futuro: “L'ortopedia è una branca della medicina in continua evoluzione – spiega Caraffa  –. In 40 anni molte tecniche chirurgiche sono cambiate così come i materiali utilizzati. Quindi è necessario un continuo aggiornamento per non rimanere indietro all’interno di un mondo che ha subito un continuo innovamento da quando ho iniziato – prosegue -. Una volta la figura dell'ortopedico si occupava di tutto, oggi invece c’è una richiesta di ‘specializzazione nella specializzazione’ per cui si parla di chirurgo del ginocchio, della mano, dell'anca, della spalla, della caviglia o piede. Ora il paziente è molto più aggiornato e acculturato del passato quindi va alla ricerca di uno specialista ben definito”. “Quando negli anni 80 ho mosso i primi passi in questa professione la mia particolarità è stata quella di interessarmi al ginocchio e nel corso del tempo ho sviluppato prevalentemente questo campo – riferisce - poi ovviamente essendo primario ho trattato un po’ di tutto ma io provengono dalla chirurgia del ginocchio, che va dall’artroscopia alla protesica; una branca nella quale ho sviluppato delle tecniche specifiche, scritto varie pubblicazioni scientifiche e partecipato anche a convegni come relatore”. Difficile pensare di portare avanti un iter professionale così denso senza una forte passione di base a fare da motore perpetuo. Ecco infatti che nel cammino del dottor Gabriele Caraffa l’amore per lo sport diventa un pilastro fondante e caratteristico della sua veste istituzionale nel campo delle ‘ginocchia’.  “Da sempre sono appassionato di sport, specialmente calcio – racconta l’ex primario dell’ortopedia maceratese che ancora si diletta in partite di calcio a 5 conservando così la sua vena da ‘agonista’  - ho collaborato con diverse società sportive nel corso degli anni: dalla Maceratese della dottoressa Maria Francesca Tardella, che fu anche promossa in Serie C fino al Matelica Calcio, dove oggi collaboro come ortopedico, insieme al medico sociale Giorgio Del Gobbo -  aggiunge - Quest'anno la squadra ha avuto un grosso successo e domenica si giocherà i meritati play-off contro la Sambenedettese e questo grazie soprattutto al presidente Mauro Canil che è stato capace di allestire una compagine molto competitiva a tutti i livelli". "Un grande risultato che, da macerates,e mi fa molto piacere anche se purtroppo quest'anno tutte le gare si sono giocate a porte chiuse a causa della pandemia – afferma Caraffa –. I componenti della rosa e dello staff sono stati sempre sotto controllo attraverso i tamponi e tutta la serie di protocolli richiesti dalla Lega Calcio e sotto questo aspetto non si sono riscontrati problemi, ovvio che il lato negativo è stato assistere alle partite senza i tifosi che sono un elemento imprescindibile in questo mondo” “Avere una società sportiva professionistica a Macerata che permette di vedere il calcio di un certo livello, per me come sportivo e amante di questo sport è senza dubbio un piacere – sottolinea - avendo perso la Lube che si è spostata a Civitanova, ora speriamo che, quando le porte dello stadio riapriranno ai tifosi, Macerata potrà godere di una club capace di garantire delle sfide di prestigio e mi auguro che l’Amministrazione Comunale si attivi per preservare questo patrimonio e magari trasformarlo in Maceratese in quanto sono convinto, e non solo io, che con le possibilità e la passione di Canil questo club potrà ambire a dei campionati di ancor più alto profilo”.  “Non dimentichiamo inoltre che una realtà di questo livello ha tutte le potenzialità per creare un indotto importante sotto l’aspetto dello sviluppo di un settore giovanile all'altezza – puntualizza Caraffa – un contributo che potrebbe essere enorme per la città in quanto molti ragazzi non solo della provincia,  avrebbero la possibilità di far parte di una società sana per coltivare un piccolo sogno di una futura carriera”. Un ultimo anno di lavoro presso il nosocomio del Capoluogo di Provincia per il Dottor Caraffa caratterizzato dall’emergenza Covid che, soprattutto nella sua fase iniziale, ha messo a dura prova tutto il Sistema Sanitario Nazionale che è stato costretto a fare i conti con un nemico che allora non era ancora bene definito.  “A marzo 2020 purtroppo, a causa dell'elevato numero di pazienti contagiati, e non essendo ancora pronto il Covid Center a Civitanova, molti ospedali furono convertititi in Covid hospital chiudendo i reparti di ortopedia sia a Civitanova che a Camerino. La sola unità operativa dell’Area Vasta 3 era quella di Macerata. Inizialmente si sono venuti a creare dei disagi importanti in quanto da inizio pandemia fino a giugno si è lavorato prevalentemente solo nel capoluogo di provincia, insieme agli altri colleghi ortopedici che nel frattempo si erano trasferiti dalle altre strutture ospedaliere del Maceratese – rende noto Caraffa - consideriamo anche che nelle prime settimane dell’emergenza non erano ancora ben chiare le linee guida da seguire quindi c’era sempre un po’ di paura di poter contagiare i pazienti e molte attività ortopediche non sono state svolte proprio per questo senso di smarrimento di alcuni pazienti non traumatizzati che hanno atteso del tempo prima di andare sotto i ferri e quindi sono stati profilati solo quelli che necessitavano di interventi urgenti. La situazione si è poi normalizzata e fortunatamente non si sono registrati grossi problemi così come nel periodo di fine estate scorsa quando abbiamo affrontato le seconda ondata, ma in quel caso eravamo sicuramente maggiormente preparati e in più era attivato il Covid Center di Civitanova Marche che è stato molto efficiente nel limitare la pressione sanitaria nelle varie strutture ospedaliere”. L’ ‘abbandono’ della sale operatorie dell’Ospedale di Macerata non ha fatto venir meno nel dottor Caraffa la sua voglia di mettersi ancora in gioco. “Dopo il pensionamento, ho iniziato a lavorare alla clinica Villa Pini di Civitanova dove svolgo la mia attività di ortopedico insieme ad atri colleghi, tra cui c'è il dottor Nicola Gentile -  annuncia -. Qui ci occupiamo di chirurgia protesica e trattamenti artroscopici e con altre equipe specializzate riusciamo a coprire tutte le patologie ortopediche, ogni pool nel suo ruolo".  “Un’ortopedico ama la sala operatoria – chiarisce Caraffa -  la pensione da un parte rappresenta il distacco da un lavoro di 40 anni ma il fatto è che a me la sala operatoria manca e quindi ho colto subito la possibilità di fare ciò che amo in maniera serena, iniziando a svolgere la mia attività chirurgica a Villa Pini - conclude - con pieno spirito collaborativo e cercando di trasmettere anche le mie conoscenze a tutti quei giovani che hanno voglia di intraprende questa strada”.

06/05/2021 19:40
Dialisi turistiche, il programma riparte con piano triennale: investimento da 432mila euro

Dialisi turistiche, il programma riparte con piano triennale: investimento da 432mila euro

 La Regione ripropone, per il prossimo triennio, il servizio di dialisi riservato ai turisti che scelgono le Marche per soggiornare. A partire da questa estate e per tutto il 2023, la prestazione verrà garantita l’intero anno, dal 1 gennaio al 31 dicembre. “Abbiamo rimodulato il progetto per favorire i non residenti che vengono nella nostra regione per vacanza o per motivi familiari e di lavoro, estendendo le opportunità tradizionalmente offerte dalle strutture sanitarie aderenti all’iniziativa – riferisce l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini – Già le dialisi, per i non residenti, potevano essere effettuate, a partire dalle festività pasquali, fino ai mesi estivi, anche con turni serali. L’emergenza Covid-19 ha bloccato, dallo scorso anno, tutte le attività turistiche. In vista della ripartenza, potenziamo il servizio per permettere di trascorrere vacanze serene, avendo a disposizione un centro dialisi di riferimento al quale rivolgersi”. Il progetto triennale è stato finanziato con 432 mila euro. Serviranno a rafforzare i servizi dialisi, remunerando il personale coinvolto. I turisti hanno sempre apprezzato la qualità delle prestazioni offerte, avviate dal 2009, quando le Marche hanno accolto l’appello dell’Associazione nazionale emodializzati (Aned) che chiedeva di garantire al dializzato il diritto di spostarsi sul territorio nazionale per motivi non clinici. Sulla base degli ultimi dati disponibili, quelli pre Covid-19, del 2019, nelle Marche, sono state effettuate 1.301 prestazioni, a fronte delle 1.440 del 2018 e delle 1.219 del 2017. Sono state 509 quelle realizzate in orario notturno. Sulla base della residenza, 38 persone venivano dalla provincia di Roma, 23 da quella di Milano, 7 da Perugia e 4 erano stranieri. Il 60% degli utenti si trovava nella fascia di età 61-80 anni, due avevano 94 anni. Il contributo di dialisi maggiore è stato garantito dalle località costiere: Senigallia, Civitanova Marche, Fermo-Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto. Nelle zone interne si segnalano, invece, i Centri di Fabriano, Jesi e Tolentino.

06/05/2021 13:50
Vaccinazione over 65,  Anteas Macerata offre il trasporto gratuito

Vaccinazione over 65, Anteas Macerata offre il trasporto gratuito

L’Anteas di Macerata, associazione di volontariato e promozione sociale sostenuta dalla Fnp Cisl,  promuove e organizza il trasporto gratuito per gli over 65 che si recano a fare la vaccinazione Covid-19. La gratuità è applicata sul tragitto dalla residenza al centro vaccinale di competenza e ritorno ed è valida per i residenti dei comuni di Corridonia, Macerata (in collaborazione con le associazioni aderenti all’iniziativa), Mogliano, Montefano, Potenza Picena, Treia.  L’iniziativa è valida anche per il secondo vaccino di richiamo. In caso di utenti che necessitano di accompagnamento, la gratuità è valida anche per l’accompagnatore. A Montelupone e Tolentino, in collaborazione con i Comuni, è garantito il servizio con il pagamento di un contributo minimo per fasce chilometriche. Dal 20 febbraio, data di inizio della campagna vaccinale degli over 80 nella Regione Marche, l’Anteas di Macerata ha trasportato diverse decine di utenti negli hub vaccinali e assistito le persone nella prenotazione dell’appuntamento online. Questa iniziativa si inserisce nell’insieme delle attività che l’Associazione offre e ha messo in campo in questo difficile periodo di emergenza sanitaria: taxi sociale, consegna farmaci a domicilio, spesa a domicilio, ascolto sociale.

06/05/2021 12:00
Matelica, al via i lavori all'ospedale. Procaccini: "Lunga attesa, ma ora siamo soddisfatti"

Matelica, al via i lavori all'ospedale. Procaccini: "Lunga attesa, ma ora siamo soddisfatti"

"Abbiamo atteso molti anni prima di vedere ristrutturata la porzione della struttura ospedaliera danneggiata, ma ora possiamo dirci soddisfatti perché il lavoro improntato a tal fine da questa Amministrazione sta portando i primi risultati". A dirlo è l'assessore ai Lavori Pubblici e alla Sanità del comune di Matelica Rosanna Procaccini, nell'annunciare che, a partire dallo scorso lunedì 3 maggio, sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino funzionale del piano terra “ala C” dell’Ospedale di Comunità di Matelica. Lavori resi necessari a causa delle lesioni provocate all'immobile dal sisma del 2016.  "Finalmente i cittadini, a conclusione dell’intervento, potranno fruire nuovamente dei servizi all’epoca locati in ambienti di emergenza" aggiunge Procaccini.   L'assessore spiega, inoltre, nel dettaglio in cosa consistono i lavori: posa in opera del sistema antiribaltamento, posa in opera dei montanti verticali in tubolari da bloccare su pavimenti e soffitti per aggancio delle pareti dei nuovi divisori, posa in opera delle pareti e dei servizi igienici, posa in opera della nuova pavimentazione adeguata alle esigenze previste dalle normative sanitarie vigenti per la destinazione d’uso per le sale di pronto soccorso, miglioramento del comportamento sotto l’azione sismica della tamponatura esterna e ulteriore chiusura della medesima tamponatura, ripresa delle lesioni interne in corrispondenza di vecchie aperture e tamponature interne, ripristino delle linee elettrice ed idrauliche. "Attraverso i sopra citati interventi si otterrà il raggiungimento delle condizioni di sicurezza con la conseguenza che Matelica vedrà nuovamente la piena fruibilità dell’immobile con conseguente miglioramento del plesso" conclude Procaccini.

05/05/2021 12:30
Hospice di San Severino,"Il 17 maggio tornerà operativo"

Hospice di San Severino,"Il 17 maggio tornerà operativo"

“Il 17 maggio verrà ripristinata la funzionalità dell’hospice di San Severino, precedentemente sospesa per far fronte alla cura delle persone della locale Rsa che avevano contratto il Covid e successivamente per contribuire con il suo personale alla gestione pandemica. L’Hospice con i suoi 12 posti letto offre una fondamentale assistenza ai pazienti terminali oncologici. Inoltre è una delle poche strutture per il trattamento dei pazienti terminali affetti da Sla e connessi ad un ventilatore. Il responsabile della struttura dottor Sergio Giorgetti potrà avvalersi di sei infermieri e sei operatori sanitari”.  È quanto dichiarato ieri, dall’assessore alla Sanità regionale, Filippo Saltamartini. Il reparto dell’ospedale di San Severino è pronto a svolgere di nuovo il suo importante servizio per il territorio.

05/05/2021 08:44
Area Vasta 4, post-dimissioni del direttore Livini: si fa largo il nome di Giambattista Catalini

Area Vasta 4, post-dimissioni del direttore Livini: si fa largo il nome di Giambattista Catalini

A circa un mese dalle sue spiazzanti dimissioni dal ruolo di vertice dell’Area Vasta 4; Licio Livini è tornato in servizio nelle vesti direttore del Distretto di Macro Area con ruoli di coordinamento dei servizi sanitari del territorio. Una carica fino a poco tempo fa ricoperta del dottor Vittorio Scialè che ora siederà sulla poltrona di vice. Attualmente la dottoressa Nadia Storti, Direttrice dell’Asur Marche, si sta occupando di guidare pro-tempore l’Area Vasta 4  fino alla nomina dell’erede di Livini che avverrà entro settembre. Proprio in questi giorni stanno giungendo delle candidature per il posto vacante della sanità fermana, vagliate proprio dalla Storti che dovrà poi presentare la rosa dei papabili alla Giunta Acquaroli, alla quale spetterà l’ultima parola. Tanti e diversi i nomi che circolano nella corsa al successore di Licio Livini che dovranno poi essere ridotti ad una ‘terna’ dopo le opportune valutazioni da parte della Direttrice dell’Asur Marche. A farsi largo in primis è Giambattista Catalini, chirurgo di lungo corso di Porto San Giorgio, pronto da Camerino, dove è a capo appunto del reparto di Chirurgia, a fare ritorno a Fermo. Una figura di spicco a livello professionale alla quale si aggiungono le candidature del Direttore del Dipartimento di Prevenzione Giuseppe Ciarrocchi e dell’attuale Direttore Sanitario dell’Inrca di Fermo Andrea Vesprini. I papabili nominativi per il nuovo volto al vertice dell’Area Vasta 4 non arrivano solo dal Capoluogo di Provincia ma anche dall’ospedale dei Sibillini. Proprio da Amandola infatti si è fatto il nome di Lando Siliquini, medico oggi in pensione ma con le idee ben chiare sull’importanza focale della struttura ospedaliera dell’entroterra fermano. L’ormai ex direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini, avrebbe anche la possibilità di tornare sui suoi passi in quanto ci sono 60 giorni di tempo per ritirare le dimissioni, dal momento della comunicazione (che risale allo scorso 12 aprile), ma si si tratta di un'ipotesi assai remota.

04/05/2021 13:57
Saltamartini: "Assegnazioni variate". Slitta la seconda dose per circa 5 mila marchigiani

Saltamartini: "Assegnazioni variate". Slitta la seconda dose per circa 5 mila marchigiani

"La Regione Marche sta assicurando un grande sforzo nella gestione delle vaccinazioni per garantire la massima copertura vaccinale alla popolazione regionale nella fascia delle categorie prioritarie, tanto che si registra uno dei migliori dati per il pieno utilizzo del vaccino. La programmazione in base alla diversa tipologia di utenti, si rende complessa a causa delle variazioni nelle assegnazioni da parte del Commissario Covid". A renderlo noto è l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, che aggiunge come, in ogni caso, "grazie ad un anticipo nella forniture di vaccino precedentemente prevista per lunedì 3 maggio, è stato possibile mantenere l’attuale svolgimento delle somministrazioni e soddisfare le richieste prenotate, ma si è configurata una criticità sulla disponibilità di vaccino Pfizer in relazione alla gestione dei richiami nel corso di questa settimana. In particolare, per il giorno 5 maggio, data in cui è prevista la consegna di una ulteriore fornitura". Come è noto, la somministrazione della seconda dose deve essere effettuata in un range di date e in fase di vaccinazione viene indicato un appuntamento che però può subire modifiche proprio in ragione della indisponibilità di vaccini. La Regione Marche informa, quindi, i cittadini prenotati per il richiamo nei prossimi giorni della possibilità di uno slittamento della data rispetto a quella indicata nel foglio rilasciato al momento della vaccinazione e per questo verranno avvisati singolarmente sull’eventuale differimento. Uno slittamento che potrebbe interessare sino a 5mila persone.  “Tra oggi e domani (martedì) - spiega ancora l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - riusciamo a mantenere un riequilibro tra le varie Aree vaste e tra prime e seconde dosi, solo riducendo le somministrazioni per le categorie protette e caregivers (prime dosi). Tuttavia da sabato è previsto il ritorno a 12.000 inoculazioni al giorno”. 

03/05/2021 18:10
Vaccini, Saltamartini: "A maggio arriveranno meno dosi di quelle che possiamo somministrare"

Vaccini, Saltamartini: "A maggio arriveranno meno dosi di quelle che possiamo somministrare"

"Speravamo nel secondo trimestre, come ampiamente annunciato, di poter svoltare sulle vaccinazioni. Ma il calendario dei rifornimenti segnala ancora per maggio, bonaccia. Dal primo al venti maggio arriveranno 220.000 dosi, molte di meno di quelle che potenzialmente possiamo somministrare”. Lo dichiara, tramite un post Facebook, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il quale fa il consueto punto sulla situazione vaccinale nelle Marche. “Ieri abbiamo inoculato quasi 14.000 vaccini, ma oggi, primo maggio, siamo dovuti scendere di 3 forse 4000 dosi” prosegue l’assessore. “E pure domani si dovrà calare. Probabilmente lunedì dovremo rinviare molte prime dosi. Torneremo a 12.000 vaccini al giorno verso la fine della prossima settimana. Anche io vorrei capire questi fantomatici milioni di sieri quando arriveranno” lamenta Saltamartini. “Intanto – prosegue -  chiedo scusa per il disagio creato a molte persone ultraottantenni che si erano recati a San Severino e senza nessun preavviso hanno trovato chiuso il punto vaccinale". "Altro disagio per l'invio di appuntamenti per insegnanti che poi hanno vista respinta la loro richieste di essere vaccinati. Sarebbe stato tutto più semplice con un sms. Ma è andata così. Ho chiesto una relazione per valutare l'accaduto, ma assumo sulla mia persona la responsabilità”. "Cerchiamo, tuttavia, come ho fatto aprendo questo slot di comunicazioni con i cittadini, di guardare le cose positive. Le Marche sono saldamento in testa (oggi in seconda posizione) come efficienza tra numeri di dosi ricevute e dosi somministrate". "In secondo luogo il sistema dei punti vaccinali aperti a dicembre con lo screening di massa funziona.Non resta che attendere che l'UE e l'Italia possano ottenere, prima dell'inizio dell'estate, le dosi che servono per la profilassi di massa”, conclude Saltamartini.  

01/05/2021 19:45
Vaccini - "prima i caregivers degli over 65. Se si ammalano si rischia una tragedia", l'Afam alla Regione

Vaccini - "prima i caregivers degli over 65. Se si ammalano si rischia una tragedia", l'Afam alla Regione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da Manuela Berardinelli, presidente dell'Associazione Nazionale Alzheimer Uniti Italia (AFAM), mandata nella giornata di ieri all'Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e al Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli in merito all’apertura delle adesioni alla vaccinazioni rivolte ai caregivers e conviventi delle persone disabili e estremamente vulnerabili. Di seguito ecco il testo integrale della missiva: "Egregio Assessore Saltamartini, le scrivo in merito all’apertura delle adesioni alla vaccinazione che è stata rivolta nell’ultima settimana ai caregivers e conviventi delle persone disabili e estremamente vulnerabili. Molti familiari interpellano l’Associazione per formulare delle domande ed esporci criticità; da sempre crediamo nel 'lavoro' di squadra nel rispetto dei diversi ruoli e delle differenti competenze, per cui riferisco a lei a seguire quanto sinteticamente raccolto, certa di una sua pronta attenzione, rinnovandole la nostra disponibilità ad una collaborazione con la Regione, collaborazione che c’è sempre stata a parte la parentesi Ceriscioli. L’intento comune è quello di rendere l’iniziativa un successo in termini di rapidità ed efficienza sempre nell’interesse primario della persona fragile ed a seguire le elenco i vari aspetti: 1- In primis coloro che hanno prenotato chiedono quali saranno i tempi di attesa per essere ricontattati dagli operatori sanitari per concordare l’appuntamento in quanto per un caregiver è impossibile lasciare il proprio caro di cui si prendono cura h.24 senza avere il tempo di organizzare la sostituzione; 2- Altro aspetto per cui i familiari ci contattano è legato alla categoria entro cui fare richiesta. Infatti, all’interno del documento di soggetti estremamente vulnerabili non è espressa in maniera chiara la diagnosi di demenza (Alzheimer, Fronto-Temporale, Corpi di Lewy, Parkinson etc.); questa potrebbe essere inclusa nella sezione Malattie neurologiche; 3- Un ultimo aspetto da chiarire (magari attraverso una nota esplicativa) riguarda le condizioni che consentono il riconoscimento dello stato di vulnerabilità (tanto del soggetto quanto del caregiver). Le casistiche di cui siamo a conoscenza, infatti, vedono diverse possibilità: - Soggetti con diagnosi di demenza e riconoscimento dell’invalidità al 100% - Soggetti con diagnosi di demenza e invalidità <100% - Soggetti con diagnosi di demenza (attestata per mezzo di esami strumentali, neuropsicologici e specifiche scale di valutazione(CDR o MMSE) che non hanno il riconoscimento di invalidità (perché rigettata, perché in attesa di risposta dalla commissione o perché mai fatta). A tal proposito la proposta è quella di inserire una voce specifica per la diagnosi di demenza e dare dei riferimenti ai soggetti e ai caregivers rispetto alle condizioni di accoglimento dell’adesione alla campagna vaccinale. Rinnovando la nostra totale disponibilità a collaborazioni in materia di Alzheimer e demenze, mi permetto di chiederle un’ultima cosa: prima di “aprire” alle adesioni della vaccinazione per i 60-65 (e vado contro i miei interessi perché ho 60 anni) le chiedo formalmente di dare la priorità ai caregivers, non solo per l’Alzheimer ma ovviamente per i tanti che si prendono cura delle molteplici patologie che danno disabilità e che non consentono autonomia, se si ammala uno di loro, anche se la persona malata è vaccinata, si rischia ugualmente la tragedia perché nessuno se ne potrà occupare. La ringrazio per l’attenzione e La saluto con viva stima"

30/04/2021 12:02
Corridonia, completato il giro con la seconda dose: vaccinati tutti i ragazzi del centro "Il Ciclamino"

Corridonia, completato il giro con la seconda dose: vaccinati tutti i ragazzi del centro "Il Ciclamino"

Ieri, tutti gli ospiti del Centro socio educativo "Il Ciclamino", il centro diurno per persone diversamente abili del Comune di Corridonia e gestito dalla Pars onlus, sono stati vaccinati. “Il ciclo è completo, la prima dose è stata somministrata il 7 aprile e dopo 21 giorni, abbiamo fatto la seconda dose Pfizer - racconta la referente Pars del Centro, Laura Marconi - Abbiamo vaccinato i 16 ragazzi e 8 operatori Pars del Centro. Siamo molto felici, è doveroso tutelare chi è più fragile. E’ andata molto bene, i ragazzi sono stati collaborativi. Sono stati tutti accompagnati dai familiari che aspettavano da tempo questo momento. La vaccinazione è stata eseguita direttamente qui al Centro, in un luogo accogliente dove i ragazzi si sentono al sicuro e sono sereni. Il dottor Bernardo Cannelli, insieme all’infermiera, ha somministrato la seconda dose del vaccino. Li ringraziamo per la grande professionalità e sensibilità”. “Oggi al Comitato dei sindaci abbiamo proposto di ricominciare ad integrare le attività quotidiane del Ciclamino anche con gli esperti esterni - aggiunge l’assessore alle Pari opportunità, istruzione e politiche educative, Monica Sagretti -. Stiamo concertando insieme all’Asur e all’Ambito Territoriale e Sociale questa possibilità. Stavamo aspettando proprio la seconda dose per dare una speranza di ripartenza anche per le attività quotidiane e laboratoriali per i nostri ragazzi. Le attività online non sono lo strumento più adeguato. La seconda dose del vaccino completa questo desiderio che stiamo cercando di concretizzare”.   

29/04/2021 10:17
Marche, Usca raddoppiate e oltre 600 sanitari assunti: "servono anche gli infermieri del concorso"

Marche, Usca raddoppiate e oltre 600 sanitari assunti: "servono anche gli infermieri del concorso"

“In sei mesi sono quasi raddoppiate le Unità speciali di continuità assistenziale e sono state assunte oltre 600 figure professionali specifiche per potenziare i servizi. Sono stati quindi colmati i ritardi della precedente amministrazione nell’applicazione del decreto legge del 18 maggio 2020, n.34 che prevedeva, tra l’altro, misure urgenti in tema di salute”. È quanto ha sottolineato oggi l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini rispondendo ad alcune interrogazioni in consiglio regionale. I quesiti in aula sono stati infatti occasione per fare un bilancio delle attività delle Usca, le squadre formate da medici e infermieri che in questo periodo di emergenza vengono attivate dai medici di famiglia per eseguire interventi al domicilio dei pazienti affetti da Covid. ”Sul territorio regionale, dai 19 equipaggi delle Usca del mese di ottobre siamo passati agli attuali 34. Abbiamo quasi raddoppiato gli organici, superando gli standard previsti per le Marche - ha spiegato Saltamartini dati alla mano. Dall’analisi del flusso SIAD (servizio informativo assistenza domiciliare - anno 2020) emerge inoltre che sono state attivate 16.481 prese in carico di cittadini. La variazione percentuale rispetto all’anno precedente è risultata pari al 103%. Complessivamente invece sono stati registrati 20.122 casi trattati: di questi 13.857 sono riferiti a soggetti con età uguale o superiore a 65 anni (3,63% della popolazione over 65)”. Incrementata notevolmente anche la pianta organica degli infermieri, che sopporta un deficit piuttosto marcato . Da novembre con la delibera di giunta 1423 sono stati assunti : 1) 430 infermieri a tempo determinato. 2) altri 39 infermieri da fonti varie (di cui 29 da cooperative, 5 dalla protezione civile e 5 da Commissario straordinario per le vaccinazioni, per un totale di 469). 3) 10 assistenti sociali (a tempo determinato e indeterminato); 4)  28 asssistenti sanitari; 5)  20 tecnici della prevenzione; 6)  12 tecnici di radiologia; 7)  23 tecnici di laboratorio; 8)  36 medici; 9)  11 operatrici sanitarie L’assessore Saltamartini ha concluso sottolineando "che la Regione avrebbe bisogno di assumere tutti i 3.000 infermieri del concorso bandito nei mesi precedenti, ma i tetti di spesa del personale lo hanno impedito. Tuttavia – ha proseguito - continuiamo ad interloquire con il Governo per la modifica di queste disposizioni limitative".

27/04/2021 17:45
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