Prosegue a pieno ritmo la campagna vaccinale nelle Marche, quando nei giorni scorsi si è raggiunta quota un milione di vaccinati con la prima dose.
Anche nella nostra Regione, da lunedì 16 agosto, i cittadini appartenenti alla fascia d’età 12-18 anni potranno ricevere la vaccinazione accedendo direttamente, senza bisogno di prenotazione, ai Punti vaccinali di popolazione attivi sul territorio regionale.
Un’iniziativa - nata su impulso del generale Figliuolo - rivolta alla finalità di dare un ulteriore impulso alla vaccinazione dei più giovani, in previsione della riapertura delle scuole e anche dell’avvio della prossima stagione sportiva.
Anche I tesserati delle Federazioni sportive, infatti, dal 16 agosto potranno accedere direttamente, senza prenotazione, ai Punti vaccinali di Popolazione operanti nel territorio regionale.Ad annunciarlo sono l'assessore allo Sport della Regione Marche Giorgia Latini e l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Una decisione condivisa con il CONI nazionale, con il CONI Marche e con il CIP Marche per incrementare il livello di sicurezza per coloro che praticano attività sportive per l’anno 2021-2022."Dobbiamo prepararci alla nuova stagione sportiva - è il commento dell'assessore Giorgia Latini e dell'assessore alla sanità Filippo Saltamartini - garantendo sicurezza e dando modo agli impianti e alle manifestazioni di poter riprendere l'attività in serenità. Siamo consapevoli dell'importanza di questo settore. Nella recente Conferenza regionale è emerso il ruolo dello sport non soltanto per il benessere e la salute ma anche come leva economica regionale. La collaborazione tra assessorati e CONI è stata preziosa per individuare gli strumenti organizzativi che rendono possibile questa iniziativa".“Ringraziamo la Regione Marche - dichiara Fabio Luna, presidente del CONI Marche - perché ancora una volta ha dimostrato sensibilità nei confronti del mondo sportivo recependo immediatamente le indicazioni del capo di gabinetto della Struttura di supporto commissariale per l’emergenza Covid-19 Gabriele Cosimo Garau. In questo modo si aiutano le associazioni a rendere più agevole lo svolgimento dell’attività sportiva”.“Con questa iniziativa la Regione si dimostra al nostro fianco facilitando l’attività sportiva in sicurezza” il commento di Luca Savoiardi, presidente del CIP Marche.In questo modo i tesserati delle società potranno accedere liberamente alla vaccinazione presso i Punti vaccinali di Popolazione operanti sul territorio regionale senza prenotazione, esibendo la tessera di appartenenza.Un altro obiettivo della campagna vaccinale per i tesserati delle Federazioni sportive, delle discipline associate e degli Enti di Promozione Sportiva è quello di rendere maggiormente sicuri gli impianti sportivi nei quali si svolgeranno sia le attività di preparazione e allenamento sia degli eventi sportivi che, nelle misure definite dalle autorità competenti, potrebbero essere nuovamente aperti al pubblico.
I cittadini italiani (anche residenti all’estero) e i loro familiari conviventi, nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero contro il SARS-CoV-2 o che sono guariti all’estero da COVID-19, possono richiedere, se si trovano già sul territorio italiano, il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19 per vaccinazione o per guarigione, emesse dalla Piattaforma nazionale.
Lo rende noto una circolare ministeriale ( la n. 0035209 del 4/8/2021) che spiega che per il rilascio del cosiddetto “green pass” occorre recarsi presso le sedi dei Distretti sanitari ASUR di competenza, presentando, oltre al documento di riconoscimento e l’eventuale codice fiscale, la seguente documentazione, in funzione della tipologia di certificazione verde COVID-19 richiesta:
a) certificato vaccinale rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera che riporti almeno i seguenti contenuti: dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita); dati relativi al/ai vaccino/i (denominazione e lotto); data/e di somministrazione del/dei vaccino/i; dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).
Per l’emissione della Certificazione verde COVID-19 sono validi al momento esclusivamente i seguenti vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA): Comirnaty (PfizerBioNtech); Spikevax (Moderna); Vaxzevria (AstraZeneca); COVID-19 Vaccine Janssen (Janssen-Johnson & Johnson).
b) certificato di guarigione rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera che riporti almeno i seguenti contenuti: dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita); informazioni sulla precedente infezione da SARS-CoV-2 del titolare, successivamente a un test positivo (data del primo tampone molecolare positivo); dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).
I certificati di cui alla lettera a) e b), in formato cartaceo e/o digitale, dovranno essere redatti almeno in lingua inglese; in caso di altra lingua dovranno essere accompagnati da una traduzione giurata.
In caso di richiesta di emissione di certificazione verde COVID-19 a seguito di completamento del ciclo vaccinale con una sola dose dopo guarigione, il richiedente dovrà presentare entrambi i certificati di cui alla lettera a) e b).
In caso di somministrazione della sola prima dose di vaccino già avvenuta all’estero, per ciclo vaccinale a più dosi, la certificazione verde COVID-19 relativa alla prima dose potrà essere richiesta solo se non siano già scaduti i termini di validità stabiliti in relazione al tempo massimo per la somministrazione della seconda dose di quel vaccino (attualmente 42 giorni per i vaccini Comirnaty (PfizerBioNtech) e Spikevax (Moderna) e 84 giorni per Vaxzevria - AstraZeneca); in ogni caso, al richiedente dovrà essere garantita la somministrazione della dose per il completamento del ciclo vaccinale.
La documentazione presentata dal richiedente sarà validata, verificando il rispetto dei requisiti sopra elencati, da personale medico del Distretto sanitario di competenza.
Per l’indicazione delle sedi dei distretti sanitari a cui richiedere la certificazone verde è possibile chiamare il numero verde regionale 800936677
E' già in vigore anche nelle Marche l’accordo nazionale sui prezzi calmierati per il tampone antigenico rapido nelle farmacie. Lo comunica l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini che ricorda anche che le farmacie sono state già informate con lettera: a seguito di questo accordo, il costo del tampone antigenico rapido passa quindi dagli attuali 18 euro (costo concordato in virtù di un’intesa tra Regione Marche e Farmacie) a 15 euro, fino al 30 settembre. Per i minori nella fascia di età 12-18 anni lo Stato interviene con 7 euro per cui il costo del tampone viene ridotto a 8 euro. Si stanno acquistando tamponi rapidi salivari per procedere ai test nelle scuole e con riguardo a persone che hanno particolari situazioni di disagio con il sistema tradizionale.
Intanto l’assessore Saltamartini evidenzia anche che prosegue con successo la campagna vaccinale tanto che le Marche hanno raggiunto 1 milione di dosi di vaccino somministrate in prima dose su una platea di 1 milione e 250 mila abitanti. “Si tratta di un traguardo ambizioso – sottolinea l’assessore- che tiene conto della libertà di ciascuno a vaccinarsi. A marzo quando ne avevamo parlato sembrava un'utopia. Oggi è realtà e tra qualche settimana avremo quel primato anche con la seconda dose. La Regione Marche è ancora in testa (ormai da mesi) sul fronte dell’efficienza vaccinale in rapporto al numero di dosi ricevute rispetto a quelle somministrate. I punti vaccinali sono stati un esempio di organizzazione a livello nazionale, a cui abbiamo aggiunto i camper di prossimità: è la sanità vicina al cittadino. Senza alcuna prenotazione chi volesse può ricevere la prima dose direttamente dal personale dei camper”.
Camper attrezzato dal polo diagnostico Santo Stefano aperto dalle ore 16,00 alle 21,00 senza necessità di prenotazione. Test rapido a 12 euro se si è in possesso di codice di prenotazione ad eventi organizzati dall’Amministrazione comunale.
Da domani 6 agosto e fino al 30 settembre 2021 sarà attivo in città un nuovo punto di somministrazione dei tamponi per la diagnosi dell’infezione Covid-19 nell’area del Varco sul Mare (Lungomare Piermanni – zona largo Paul Harris). Il nuovo servizio è stato organizzato grazie ad un accordo di collaborazione tra clinica Villa dei Pini-gruppo Santo Stefano e Comune di Civitanova.
“Vista l’introduzione dell’obbligo della certificazione introdotta dal Decreto Legge del 23.07.2021 n. 105 necessaria anche per assistere a spettacoli aperti al pubblico – ha spiegato il sindaco Fabrizio Ciarapica – abbiamo pensato di attivare un ulteriore servizio a disposizione di tutti, e quindi anche di chi vuole recarsi alle serate organizzate dall’Amministrazione comunale, ma non è ancora in possesso del ‘green pass’. Come noto, in mancanza di vaccinazione è ammessa l'esibizione del referto negativo del test molecolare/test antigenico rapido eseguito 48 ore prima. Ringrazio la dirigenza del gruppo Santo Stefano per aver prontamene organizzato questo nuovo punto di screening pensato in una ampia fascia oraria di apertura pomeridiana, per andare incontro alle diverse esigenze delle persone”.
I test potranno essere effettuati tutti i giorni, sabato e domenica compresi, dalle 16,00 alle 21,00 all’interno di un camper attrezzato dalla Clinica Villa Pini, come già era avvenuto in precedenza in zona Stadio dentro un pullman. Non serve la prenotazione.
Grazie alla collaborazione con il Comune, le persone che presenteranno la prenotazione valida per l’ingresso ad uno degli spettacoli organizzati dall’Amministrazione comunale nell’ambito del cartellone Vitamina Mare 2021 (su tutto il territorio comunale) potranno usufruire della riduzione del costo pagando 12 euro per il tampone rapido a fronte dei 20 euro della prestazione.
“Coerenti con noi stessi, con il nostro programma elettorale e a prescindere dalla crisi sanitaria originata dalla pandemia da Covid-19, iniziamo a implementare un modello sanitario che vede pari dignità fra tutti i cittadini delle Marche a prescindere da dove risiedano. Esattamente il contrario di quanto scritto nel Piano Sanitario Regionale della sinistra e suonano come una canzone stonata le dichiarazioni del Gruppo regionale del Pd che, come sempre, si conferma abile nelle parole e debolissimo nelle azioni. Del resto, i marchigiani sono stati molto chiari nel mandarli a casa”. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, in merito alla Proposta di atto amministrativo numero 17 relativo alla Revisione del modello organizzativo-strutturale di sviluppo della rete ospedaliera, approvata dall’Aula consiliare nella seduta di ieri, 4 agosto.
“Si tratta di un atto tecnico di cui la sostanza è l’uscita dall’idea dell’ospedale unico per Area Vasta, passando alla logica degli ospedali di rete, cioè puntiamo a una copertura sanitaria dell’intero territorio. Le Marche sono l’unica regione italiana al plurale perché sono spalmate su un territorio molto vasto, dobbiamo cercare di creare un modello che possa dare assistenza sanitaria uniforme sia alle città della costa, che a quelle dell’entroterra, fino ai centri di montagna. I tempi si accorciano perché partiamo subito con la progettualità degli ospedali di Pesaro e Macerata, che sono già finanziati avendo una copertura finanziaria sufficiente tra i fondi nazionali e quelli del Pnrr. Il terzo ospedale nuovo che identifichiamo nella programmazione, che però avrà tempi più lunghi, è quello di San Benedetto, questa infatti è una struttura che ormai inizia a essere obsoleta come Pesaro e Macerata. Naturalmente, saranno anche completati in tempi rapidi: il nuovo ospedale materno infantile Salesi di Ancona, l’ospedale Ancona sud Inrca Ancona-Osimo, il nuovo ospedale di Fermo. Non più accentramento dei servizi ospedalieri onde ridurre la mobilità passiva, adeguando la dotazione di posti letto, implementando gli strumenti per la gestione del sovraffollamento nelle strutture di Pronto soccorso e coinvolgendo in modo attivo il paziente nel processo di cura”.
Si tratta di un tassello importante in vista della revisione completa del Piano Sanitario Regionale “sul quale stiamo lavorando ascoltando i territori, le loro esigenze e problematiche, non tirandoci mai indietro rispetto al confronto. In rapida successione, anche in virtù dell’approvazione da parte della Giunta di centrodestra, guidata da Francesco Acquaroli del Masterplan dell’edilizia sanitaria ed ospedaliera delle Marche che consta di 40 interventi su tutto il territorio regionale, dopo decenni di mortificazione da parte della sinistra, ci avvieremo verso una sanità capillare. Questo atto tecnico, ma di grande valore certifica – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli - come questa maggioranza sia coesa, compatta e unità, nel condividere l’operato dell’assessore Filippo Saltamartini e di tutto l’Esecutivo”.
Nelle Marche sono partiti i camper vaccinali. Ad annunciare il loro arrivo anche un testimonial d’eccezione, Robertlandy Simón, il campione della Lube Volley Civitanova Marche, che si è messo a disposizione per uno spot per le tv e i social. I cinque camper, uno per Area Vasta, dotati di frigorifero e allestiti per le attività di vaccinazione sono stati consegnati dalla Protezione Civile nei giorni scorsi.
Nelle prossime settimane gireranno per le Marche e faranno tappa in numerose località della costa e dell’entroterra a partire dal cratere sismico.
“L’obiettivo – ha spiegato questa mattina l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini in una conferenza stampa con il direttore generale dell’Asur Nadia Storti - è implementare la campagna vaccinale per tutti i cittadini e in particolare per gli over 60 e la popolazione fragile non ancora vaccinata e che non si è ancora prenotata, soprattutto nelle aree più interne e nelle zone del terremoto. Per facilitare chi non ha possibilità di muoversi abbiamo quindi messo su strada queste unità mobili che permetteranno ai cittadini di toccare con mano i servizi di prossimità e ricevere la prima dose di vaccino".
"Già ieri un camper ha fatto tappa a Visso ed ha ricevuto una ottima accoglienza. Questa mattina inoltre, un altro camper fermo davanti alla Rotonda di Senigallia, dove domani avrà inizio il Summer Jamboree, registrava già numerosissime presenze - aggiunge Saltamartini -. Segnali incoraggianti che ci spingono a proseguire su questa strada, partendo dal presupposto che su una regione di 1,3 milioni di abitanti, un milione sono già vaccinati almeno con la prima dose e che dall’inizio del mandato della giunta Acquaroli abbiamo raddoppiato i posti letto in terapia intensiva che ora sono 230. Come servizio sanitario regionale è nostro compito facilitare per quanto possibile le vaccinazioni. Abbiamo grande fiducia nella scienza, poi ovviamente la scelta è del singolo”.
L’assessore ha quindi ringraziato tutti gli operatori della sanità e le istituzioni per il risultato raggiunto nella campagna vaccinale marchigiana e ha sottolineato anche l’impegno dei privati, come la Lube per esempio, che in più occasioni, nel corso della pandemia, ha portato aiuti concreti.
Le equipe operative nelle unità mobili sono composte da un medico, un infermiere vaccinatore e un infermiere o operatore sanitario, oltre che dall’autista. Sul mezzo anche uno zaino di emergenza per gestire eventuali reazioni allergiche. Nelle vicinanze del camper la Protezione Civile allestirà una tenda per l’attesa delle persone.
Non è necessaria la prenotazione basta presentarsi con la tessera sanitaria e compilare gli appositi moduli.
Le prime tappe sono:
AREA VASTA 1: lunedì 2 agosto Borgo Pace
AREA VASTA 2: oggi Senigallia e domani Chiaravalle
AREA VASTA 3: Pieve Torina, Castelsantangelo sul Nera, Visso e Ussita già da ieri
AREA VASTA 4: domani e domenica Porto San Giorgio
AREA VASTA 5: domani Montegallo
Il prossimo 3 agosto, alle ore 21.15 presso il “Varco sul Mare”, si terrà un incontro/confronto pubblico condotto dal dottor Paolo Barbatelli dal titolo “Il paziente anziano fragile ai giorni nostri: bisogni insoddisfatti e necessità assistenziali appropriate per un invecchiamento di successo”, che vedrà anche l’attiva partecipazione di rappresentanti dell’ASP “Paolo Ricci” e del “Centro Sociale Anziani”.
“Ritengo che l'incontro del 3 agosto rappresenti una importantissima occasione di confronto tra "esperti del settore" e cittadinanza – ha dichiarato il Dott. Barbatelli - per ragionare insieme sulle prossime e decisive sfide della sanità pubblica; in particolare riflettere sul tema dell'invecchiamento e di come preservare la nostra salute fino alle fasce di età più estreme, perseguendo un invecchiamento di successo e quindi una longevità attiva quanto più dinamica. E' ormai giunto il momento di instaurare un dialogo costruttivo tra medicina del territorio ed ospedaliera al fine di garantire una rete multidisciplinare per assicurare la più corretta gestione dei paziente anziani a domicilio ed affrontare la pressante necessità di aggregazione multifamiliare (cohousing) per i pazienti fragili non del tutto autonomi e con difficoltà a svolgere le comuni attività di vita quotidiana”.
" La città con l'Infanzia – ha dichiarato Barbara Capponi, Assessore al Welfare, Comunità ed Istruzione - guarda costantemente anche ai giovani e agli adulti: gli anziani sono non solo persone importanti agli occhi dell'assessorato, ma attivi protagonisti della vita sociale e nostri partners di fiducia in servizi e eventi. Spazio dunque al loro mondo, interrogandoci insieme all’ASP “Paolo Ricci”, al “Centro Sociale Anziani” ed al Dottor Barbatelli sulle loro esigenze ma anche sulle risorse e potenzialità. Ringrazio i partecipanti per l'opportunità di una riflessione corale di crescita per tutti".
Oltre 210.000 tamponi, rapidi e molecolari, effettuati negli ultimi 9 mesi da una rete di punti tampone distribuiti in maniera capillare in tutto il territorio marchigiano, a supporto della prevenzione e contrasto della pandemia.
Il tutto attraverso una macchina organizzativa importante in cui gli operatori sanitari hanno avuto un ruolo di primo piano per professionalità e competenze, ma anche per spirito di abnegazione al lavoro e senso di responsabilità.
Ed è per celebrare tutto questo che ieri sera è stata organizzata una serata tutta dedicata agli oltre 90 operatori sanitari dei Poli diagnostici del Gruppo Kos che nei mesi scorsi hanno consentito la mole di lavoro svolto nei punti tampone del Gruppo. Ed erano presenti proprio tutti: c'erano gli operatori del nuovissimo punto tamponi al porto di Ancona, quelli dell’aereoporto di Falconara, e poi i poli diagnostici Biemme a Castelraimondo, Delta di Porto Recanati, Gamma di Fano, Polo diagnostico di Urbino e quello dell’Istituto Santo Stefano di Porto Potenza, Myolab di Jesi, RSA San Giuseppe di San Benedetto del Tronto, il polo diagnostico Salus e Poliambulatorio Villalba di Macerata e il Polo della Casa di Cura Villa dei Pini di Civitanova.
“Ringrazio tutti i nostri operatori – dice Enrico Brizioli, AD del Gruppo Kos Care – per aver consentito un’attività così importante e per un periodo di tempo così lungo di 9 mesi nel corso del quale abbiamo supportato la sanità pubblica nell’obiettivo di contrastare il virus intercettando quanti più positivi possibile”.
Nel corso della piacevolissima serata, che si è tenuta presso il ristorante “Petè” di Civitanova, lungomare sud, è stata anche consegnata una targa di ringraziamento a Giorgio Patrizi, responsabile commerciale dei Poli diagnostici Kos, che in questi mesi non si è risparmiato in alcun modo per consentire ai centri di operare nel modo più efficace e funzionale.
“L’obiettivo è stato centrato. Un grazie sincero al presidente della regione Francesco Acquaroli e all’ASUR area vasta 3 per aver consentito qui, a Pieve Torina, l’opportunità della vaccinazione anti-Covid 19 e per aver messo a disposizione personale specializzato e attrezzature mediche”. È soddisfatto il sindaco Alessandro Gentilucci per la buona adesione alla campagna di vaccinazione anti-Covid 19 offerta nella mattinata di ieri, mercoledì, non solo ai residenti ma a tutti coloro che avessero voluto approfittare di questo servizio senza obbligo di prenotazione nell’ottica di implementare il numero delle vaccinazioni.
“La struttura del nostro poliambulatorio si presta in modo egregio ad ospitare presidi sanitari di base come in questo caso, e noi stiamo lavorando e collaborando fattivamente con la regione per qualificarla ulteriormente” ha concluso Gentilucci.
È stato avviato il 19 aprile scorso, con una durata di dodici mesi, coinvolge le Regioni Marche e Umbria. È un progetto sperimentale destinato a migliorare la qualità della vita delle persone sorde marchigiane e umbre attraverso l’erogazione di servizi essenziali. È il Sais, acronimo di sensibilizzazione, accessibilità indipendenza delle persone sorde. Il progetto è risultato assegnatario di un contributo da parte della presidenza del Consiglio dei ministri che ha finanziato servizi di interpretariato e video interpretariato e, più in generale, l’abbattimento delle barriere alla comunicazione, soprattutto attraverso l’uso di strumenti tecnologici.
Il Sais è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori regionali alla Salute Filippo Saltamartini (Marche) e Luca Coletto (Umbria), insieme ai presidenti dei Consigli regionali Ens (Ente nazionale sordi) di Marche e Umbria Diego Pieroni e Luciana Rossetti.
“È un progetto innovativo, elaborato da due piccole regioni con grande capacità progettuale per consentire alle persone sorde di interagire socialmente. È un primo passo che serve a garantire loro una normalità di vita”, ha evidenziato l’assessore al Sociale delle Marche Filippo Saltamartini. “Voglio anche sottolineare che nel mese di novembre scorso, subito dopo l’insediamento della nuova Giunta regionale, è stato sottoscritto un protocollo che investe risorse nella formazione dell’interpretariato. Anche questo è un passo avanti attraverso cui le Marche mettono a disposizione delle persone più deboli servizi mirati”.
Grazie a questo progetto, “che rappresenta un bell’esempio di cooperazione interregionale e che rafforza ulteriormente la collaborazione avviata, da tempo, con la Regione Marche, proprio in ambito sanitario e grazie anche alla proficua collaborazione interregionale con le due associazioni umbra e marchigiana dell’Ente nazionale sordi, abbiamo ora a disposizione maggiori risorse per promuovere e garantire il rispetto dei principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, nella fattispecie dei diritti delle persone sorde e con ipoacusia – ha rimarcato l’assessore umbro Luca Coletto - La sordità non si vede ed è riconoscibile solo al momento di comunicare, ma intorno a essa si innalzano temibili nemici silenziosi, le barriere della comunicazione, che rendono estremamente difficile, se non impossibile, l’accesso ai servizi anche basilari”.
La popolazione sorda dell’Umbria e delle Marche, è stato evidenziato, in totale si attesta attorno alle 1600 unità. “Siamo riusciti a creare una rete forte e vincente, compiendo un passo avanti verso conquiste future - ha sottolineato il presidente Ers Marche Diego Pieroni – Un primo passo, trattandosi di un progetto sperimentale, che auspichiamo diventi stabile”.
Nonostante il periodo di difficoltà vissuto a causa della pandemia, ha rimarcato la presidente Ers Umbria Luciana Rossetti, “siamo riusciti a concretizzare questo progetto che coinvolge due realtà regionali: un primo passo per conseguire una stabilità degli interventi”. Sono tre le azioni promosse dal progetto Sais. A partire dagli sportelli di segretariato sociale che fanno capo agli uffici provinciali dell’Ers per ricevere assistenza gratuita su tutte le necessità legate alla sordità e per disporre di servizi di interpretariato e mediazione linguistico culturale forniti sia a distanza che in presenza.
Previsti anche percorsi di formazione destinati ai dipendenti delle principali strutture ospedaliere delle due regioni. Il difficile anno trascorso ha reso ancora più urgente migliorare l’accesso ai servizi sanitari da parte delle persone sorde che, a causa della necessità di utilizzare le mascherine protettive, hanno visto ulteriormente ridotta la loro possibilità di comunicare con gli udenti.
“Nonostante i ritardi e le difficoltà causate dalla gravissima emergenza sanitaria che ci ha colpiti così duramente negli ultimi 18 mesi, Il 'Progetto Salesi 2019' si è definitivamente concluso. Ieri mattina abbiamo consegnato la centrale per il controllo dei parametri vitali al reparto di onco-ematologia dell'ospedale pediatrico di Ancona direttamente nelle mani degli operatori sanitari medici e paramedici”. Così la nota diffusa dagli organizzatori del progetto, a firma di Ornella Giaconi.
“La centrale – spiega Giaconi - va ad unirsi ai 4 monitor già consegnati nel novembre 2019 e che mi auguro si possano integrare maggiormente in futuro mi preme ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto così impegnativo. Un grazie alle associazioni che tanto hanno contribuito per l'ottenimento del traguardo che ci eravamo prefissati: Associazione 'Contro il cancro con amore' che con il dottor Salvatore Stasolla e Giaconi Ornella tutto è iniziato, a Cinzia Gianaroli del gruppo 'MAM Beyond Boders Onlus', a Cinzia Menghini del gruppo 'Le nostri mani scaldano i bimbi', ad Alberto Vignoli proprietario del ristorante 'DaNialtri' di Marina di Montemarciano, che non ha mai smesso di dedicare tempo e risorse alla nostra causa, a Francesca Forconi. Un grazie particolare a tutte le persone che hanno partecipato ai vari eventi. All'attuale direttore del reparto dottoressa Paola Coccia, alla coordinatrice di reparto Sabrina Paesani, a tutto lo staff medico e paramedico per il loro immenso impegno quotidiano nel reparto di onco-ematologia dell'ospedale Salesi di Ancona. Al direttore generale dell'azienda Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, che ci ha onorato della sua presenza. Grazie a tutti i giornali che ci hanno supportato dando notizia dei nostri eventi. Grazie molte a tutti”.
Sabato 25 settembre (dalle 14 alle 19) e domenica 26 settembre (dalle 8 alle 13) presso l'aula multimediale di Treia (Via Cavour 29) si terranno gli ormai tradizionali corsi per l'utilizzo del defibrillatore effettuati dalla Croce Rossa di Macerata.
I corsi aperti a tutti (in primis personale scolastico, volontari protezione civile, allenatori e dirigenti società sportive) saranno replicati nel week end successivo (pomeriggio di sabato 2 e mattina di domenica 3 ottobre) solo in caso di raggiungimento numero minimo previsto per effettuazione corso.
Dal 2018, ogni anno, hanno preso parte all’iniziativa promossa dal Comune di Treia moltissimi cittadini; prosegue, anche, l’attenzione dell’amministrazione comunale di Treia alla tematica: nel 2015 con la consegna di 4 defibrillatori alle società sportive operanti a Treia, grazie a un bando della Regione Marche finalizzato a sostenere l’acquisto di defibrillatori utilizzati dalle società sportive per salvaguardare la salute dei cittadini che praticano attività sportiva non agonistica o amatoriale; nonostante l'assenza, ad oggi, di un obbligo di legge, il Comune di Treia ha completato, nel mese di aprile di quest’anno, il progetto di cardio protezione cittadina, mettendo a disposizione della comunità un defibrillatore semi automatico di nuova generazione, posizionato in un luogo significativo come piazza della Repubblica.
La comunità Treiese sarà così pronta, nei prossimi mesi, ad adempiere a una legge di civiltà e buonsenso, attesa da anni, che dovrà essere accompagnata dalla formazione, in particolare all’interno degli istituti scolastici, per far acquisire agli studenti, fin da giovanissimi competenze che si porteranno dietro tutta la vita.
Prenotazioni entro e non oltre le ore 13 di giovedì 2 settembre (segreteria@comune.treia.mc.it) con indicazione dei dati anagrafici, contatto telefonico e giorno di preferenza. Obbligo Green pass.
Mercoledì 28 luglio, dalle ore 9 alle ore 14, sarà attivo al poliambulatorio di Pieve Torina un servizio di somministrazione vaccini per implementare la campagna contro l’epidemia di covid19.
Una opportunità pensata e voluta dal sindaco Alessandro Gentilucci “per incentivare coloro che non si sono ancora vaccinati e invitarli a farlo in sicurezza, gratuitamente e senza prenotazione”.
Personale preparato e dotato delle necessarie apparecchiature somministrerà le dosi di vaccino a richiesta e secondo specifiche definite.
Il poliambulatorio di Pieve Torina, dunque, sempre più punto di riferimento per il territorio dell’alto maceratese in termini di salute e sanità pubblica: “dopo la recente attivazione del punto prelievi – prosegue Gentilucci - continuiamo a proporre servizi per la comunità nell’ottica di qualificare un presidio sanitario che possa risultare efficace ed utile. Per questo invito tutti i pievetorinesi e anche gli abitanti delle aree limitrofe a recarsi al poliambulatorio per vaccinarsi. Ripeto: non occorre prenotazione, è una opportunità di fruizione libera e dovranno essere seguite le indicazioni fornite dal personale in loco”.
’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Bravi apre un centro vaccinale a Recanati, da sabato prossimo 31 luglio sarà possibile vaccinarsi contro il Covid-19 anche nella Città dell’Infinito.
“Oggi con soddisfazione annunciamo questo importante risultato che permetterà ai nostri concittadini di vaccinarsi contro il Covid a pochi passi da casa, cercheremo di raggiungere subito quei soggetti con fasce di età più a rischio che ancora non si sono vaccinati. –– Ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - E soprattutto ci prepariamo a dare risposte concrete per le prossime settimane quando ci sarà la necessità di incentivare ulteriormente il ricorso al vaccino per l’introduzione obbligatoria del Green pass.”
Da sabato prossimo 31 luglio e ogni sabato a seguire, sarà possibile vaccinarsi contro il Covid- 19 a Recanati presso i locali dell’ IRCER a Villa Teresa dalle ore 10 alle ore 14.
Il Centro verrà gestito da medici di medicina generale appartenenti all’equipe territoriale n.3 dell’Area Vasta 3 e da alcuni medici volontari sotto il coordinamento del Dott. Daniele Massaccesi
Il primo sabato, 31 luglio, saranno effettuati i vaccini tramite le segnalazioni dei medici di medicina generale, successivamente verranno attivate le richieste di prenotazione per la comunità tramite il sito web del Comune di Recanati. Il ritiro dei vaccini sarà effettuato dal personale medico del Centro con il supporto dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile. Possono vaccinarsi tutti i cittadini recanatesi dai 12 anni in su.
Come successo negli anni precedenti, l’Assessorato ai Servizi Sociali, in collaborazione con il Centro Sociale Anziani, propone iniziative finalizzate a fronteggiare le problematiche dovute al caldo estivo, emergenza climatica che espone a rischio la salute degli anziani.
Al riguardo è stato deliberato dalla Giunta che per il periodo intercorrente tra il 20 luglio ed il 31 agosto 2021, il “Centro Sociale Anziani” accoglierà anziani anche non soci nei propri locali consentendo agli stessi di trovare ristoro nelle ore più calde in ambienti freschi e favorendo al tempo stesso la socializzazione. Inoltre il “Centro” mette a disposizione di coloro che ne faranno richiesta (minimo tre anziani) un servizio di trasporto, con esclusione della domenica, dalla propria residenza al “Centro”, andata e ritorno (con anticipo della richiesta di quattro giorni lavorativi). Il “Centro Sociale Anziani” è sito in via Carnia 3 (tel. 0734/770639; cell. 329/4746482), aperto dal lunedì al venerdì ore 14-18 ed il sabato ore 8-12 e 14-18.
E’ inoltre previsto in data 3 agosto alle ore 21.15 presso il “Varco sul Mare” un incontro pubblico condotto dal Dott. Paolo Barbatelli dal titolo “Il paziente anziano fragile ai giorni nostri: bisogni insoddisfatti e necessità assistenziali appropriate per un invecchiamento di successo”, che sarà preceduto da una breve introduzione sui servizi assistenziali e ricreativo/culturali presenti nel territorio da parte di referenti dell’ASP “Paolo Ricci” e del “Centro Sociale Anziani”.
“Prosegue costante il lavoro dell'assessorato a sostegno di ogni necessità – ha dichiarato Barbara Capponi, Assessore al Welfare, Comunità ed Istruzione” - non solo con “Città con l'Infanzia”, ma anche con iniziative a fianco di giovani, adulti, famiglie ed anziani. Anche quest'anno l'Assessorato promuove una progettualità concreta per proteggersi dal caldo in sicurezza, in compagnia e serenità. Grazie al ‘Centro Sociale Anziani’ per la preziosa collaborazione costante e su molti versanti, che rende possibile anche questa iniziativa
Le prime 86 farmacie che hanno attivato il servizio di vaccinazione antiCovid possono già presentare un dato che conferma la validità del modello, infatti sono più di 460 i pazienti vaccinati con oltre 60 anni di età, ottemperando ad una precisa richiesta da parte della Regione Marche.
Un dato che da’ piena soddisfazione al presidente regionale di Federfarma Marche Andrea Avitabile che sottolinea ”dopo solo tre settimane dall’avvio del servizio nelle farmacie, possiamo confermare come la presenza capillare dei farmacisti e il loro rapporto di fiducia con i cittadini stanno determinando il successo della vaccinazione nelle nostre farmacie”. Ricorda anche che “sono circa 100 quelle effettivamente attive su una adesione complessiva in sede regionale di 220: il servizio si è avviato dal 24 giugno, fino ad oggi sono state somministrate nelle farmacie marchigiane più di 3.300 dosi di vaccino (Pfizer per gli under 60 e Johnson & Johnson per gli over 60)”. Per Avitabile è importante puntualizzare ”le Marche sono state la seconda regione d’Italia dopo il Lazio a credere in questo servizio di vaccinazione nelle farmacie”.
Marco Meconi, vice presidente di Federfarma Marche e responsabile regionale delle farmacie rurali, pone l’accento sul “rapporto personale e di fiducia tra cittadino e farmacista che, in molti casi, è stato determinante per avvicinare al vaccino persone “sfuggite” alle prime azioni”. Prosegue” nelle farmacie rurali , in località ben distanti da presidi ospedalieri ed hub vaccinali , il rapporto con il paziente è ancora più stretto, conosciamo la storia clinica e le eventuali patologie di cui soffre, il consiglio del farmacista è accolto con piena fiducia, questo rapporto diretto è utile anche quando il cliente torna in farmacia per commentare il decorso post vaccino”. Meconi precisa “fattore vincente nei prossimi mesi – quando dovesse essere ridotta l’ operatività degli hub vaccinali – sarà la flessibilità del servizio oltre alla capillarità e vicinanza delle farmacie ai cittadini, soprattutto quelli di età avanzata che per raggiungere i centri ospedalieri devono ricorrere alla disponibilità di un parente “. Con il tampone ed il test sierologico fino ai vaccini, la farmacia “sta finalmente ridisegnando la propria identità, passando da attività incentrata sulla dispensazione del farmaco a luogo di offerta di servizi sanitari sempre più personalizzati”, con queste parole Avitabile invita a prestare la massima attenzione perché attestano il cambiamento di ruolo del farmacista negli ultimi anni, valorizzando “il ruolo sanitario e professionale della farmacia nell'ambito della prevenzione e degli screening”.
“I positivi risultati ottenuti in questa prima fase della campagna vaccinale – per Avitabile conferma - che è in atto un cambiamento della percezione della farmacia quale primo presidio sanitario di prossimità territoriale”.
Hub vaccinale al palazzetto dello sport sino al 7 agosto.
“L'Amministrazione Comunale di Camerino, d'intesa con la direzione dell'Azienda Sanitaria Asur Area Vasta 3 di Macerata, ha autorizzato l'utilizzo della struttura palazzetto dello sport ubicato in località Le Calvie di Camerino, per l'esecuzione delle attività di vaccinazione fino al 7 agosto prossimo”. A comunicarlo è la stessa Giunta Sborgia che “invita, inoltre, la popolazione a non considerare ogni altra e diversa informazione che non provenga da organi ufficiali deputati alla gestione dell'emergenza”.
Prosegue la fiducia della Regione Marche e dell’Area Vasta 3 nei confronti dell’ASSM SpA di Tolentino e delle Terme Santa Lucia, tanto da portare ad oltre 350 il numero dei vaccini somministrati ogni giorno a tutte le fasce di età, dai 12 anni in su.
La professionalità nell’organizzazione, la disponibilità del personale medico, infermieristico e amministrativo e la spettacolare sede delle Terme, immerse nel verde con ampi spazi dove è assolutamente escluso il rischio assembramenti, hanno reso la sede della storica struttura perfetta per garantire la salute e la prevenzione anche delle patologie legate al CoronaVirus.
Dallo scorso mese di maggio sono riprese anche le normali attività legate alle terapie inalatorie, un settore fondamentale per il benessere dei cittadini, grazie alle acque termali non solo è possibile rinforzare il sistema immunitario prevenendo numerose patologie, è anche possibile seguire la riabilitazione respiratoria post Covid per recuperare la funzionalità polmonare e motoria.
Un sentito ringraziamento da parte del Presidente ASSM SpA dott. Stefano Gobbi va non solo all’Asur che ha ampliato la fiducia nella struttura tolentinate, ma anche a tutto il personale delle Terme che come sempre ha dimostrato grande professionalità anche nell’accoglienza dei pazienti, in piena sicurezza e in un ambiente gradevole.
"Superare il modello dell'ospedale unico e procedere al una riorganizzazione della rete ospedaliera per una sanità più diffusa sul territorio e che tenga conto di quanto accaduto durante l'emergenza pandemica". A questo scopo, fa sapere la Regione, la giunta regionale ha deliberato ieri una modifica nell'ambito del Piano Socio Sanitario Regionale 2020/2022 in attesa di dotarsi del nuovo Piano socio-sanitario 2021/2023.
L'atto approderà ora in Consiglio per l'iter di approvazione.
"L'obiettivo - spiega l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è raggiungere un maggiore equilibrio nella rete ospedaliera, evitando le concentrazioni previste dal modello dell'ospedale unico, favorendo invece una diffusione sul territorio in coerenza con il programma elettorale del presidente Acquaroli e considerato il nuovo scenario dei bisogni assistenziali che si è delineato nel corso della pandemia". "Per questo motivo - conclude - è necessario rivedere le direttrici di sviluppo della rete ospedaliera marchigiana, fermo restando il completamento degli ospedali già in fase avanzata di realizzazione. La Regione vuole garantire in questo modo un miglioramento dell'offerta sanitaria per la popolazione marchigiana e, di conseguenza, la riduzione della mobilità passiva".
(Fonte Ansa)
Inaugurato questa mattina nell'ex stabile Motel Agip il Centro Vaccinale di Matelica.
"Un grandissimo risultato raggiunto grazie alla costanza e caparbietà del nostro assessore alla sanità Rosanna Procaccini e di tutta l'amministrazione comunale" sottolinea il sindaco di Matelica, Massimo Baldini.
"Teniamo a ringraziare in primis il nostro concittadino Giovanni Ciccolini, patron dell'Halley Informatica, che ha messo a disposizione i locali, tutto lo staff dell'Asur Marche Area Vasta 3, i dipendenti del comune di Matelica per il supporto tecnico, i volontari della protezione civile e della croce Rossa Italiana di Matelica per il loro prezioso contributo" ha aggiunto il primo cittadino.
L'amministrazione comunale prevede di poter arrivare a somministrare sino a 400 dosi giornaliere nel nuovo centro, all'interno del quale lavoreranno 5 medici.
"La posizione della struttura è eccellente - sottolinea l'assessore Rosanna Procaccini -. Dispone non soltanto di ampi spazi all'interno, ma anche di un ampio parcheggio. Tutto è stato predisposto in maniera tale che l'utente possa avere la migliore esperienza possibile. L'afflusso in questa prima giornata è stato notevole. A seguito della chiusura del centro vaccinale di San Severino, c'era la necessità di un nuovo hub vaccinale, e l'ex stabile Motel Agip ha soddisfatto, nei sopralluoghi effettuati, sia i tecnici dell'Asur che quelli della Protezione Civile".
"Matelica da un punto di vista socio-sanitario da circa una decina d'anni era stata dimenticata - aggiunge l'assessore Procaccini -, l'apertura di questo centro vaccinale ci inorgoglisce soprattutto pensando alla possibilità che d'ora in poi potranno avere i nostri anziani, non più costretti a recarsi nei punti sparsi in provincia, e anche fuori. Il nostro bacino d'utenza, considerando anche i cittadini residenti ad Esanatoglia, è di circa 13mila persone".
"Le prenotazioni saranno possibili sino al 9 agosto. Sollecito tutti i cittadini di Matelica a sottoporsi alla vaccinazione visto che circa 1/3 della nostra popolazione risulta ancora non vaccinata - questo l'appello dell'assessore -. Auspichiamo che l'apertura venga prorogata anche oltre questa data, in vista di una terza dose e della riapertura delle scuole, ma non abbiamo ancora certezze in merito. La permanenza di questo centro vaccinazione sarebbe elemento di soddisfazione per tutti coloro che vivono nell'entroterra".
"I cittadini matelicesi che hanno già ricevuto la prima dose e volessero effettuare il richiamo nel nuovo centro vaccinale, potranno effettuare il cambio di ubicazione chiamando l'apposito numero verde 800.00.99.66 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20). I nostri volontari della Protezione Civile così come i carabinieri sono a disposizione per risolvere tutti gli eventuali dubbi in merito" conclude Rosanna Procaccini.