Sanità

Tolentino, i vaccini arrivano alle Terme di Santa Lucia: il nuovo hub partirà domani con 260 prenotati

Tolentino, i vaccini arrivano alle Terme di Santa Lucia: il nuovo hub partirà domani con 260 prenotati

Un hub per la vaccinazione realizzato alle Terme di Santa Lucia di Tolentino A partire da venerdì 16 aprile, potranno accedere presso la struttura termale per fare il vaccino i pazienti indicati dall’Asur. Infatti nelle prime due giornate di venerdì e sabato, saranno processati i soggetti fragili a cui l’Asur ha già inviato la prenotazione.  Per questa prima settimana si vaccineranno, nelle due giornate, 260 persone. Successivamente, lunedì 19 aprile saranno comunicate le nuove date e gli orari di vaccinazione, anche in base alle esigenze delle Terme e la convenzione stipulata con l’Asur 3 sarà valida fino al prossimo 30 giugno 2021, salvo diverse indicazioni. "Avevo avanzato la candidatura delle nostre Terme – ricorda il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – nel corso dell’ultima conferenza dei servizi dedicata alla sanità e alla pandemia. La risposta dell’Aur e dell’Assessorato regionale alla Sanità, che ringraziamo, non si è fatta attendere e finalmente anche Tolentino potrà avere un proprio punto vaccinale. Un ringraziamento va anche alla nostra ASSM spa e in particolare al Presidente Gobbi e all’Amministratore Natali, oltre che a tutti i dipendenti perché ancora una volta hanno dimostrato grande attenzione alle necessità del territorio e di tutti i cittadini, mettendosi prontamente a disposizione" Il Presidente dell’Assm spa Stefano Gobbi e l’Amministratore delegato Graziano Natali ribadiscono l’importanza di vaccinarsi: "Abbiamo risposto positivamente alla richiesta del Sindaco Pezzanesi con senso di responsabilità. Le nostre Terme di Santa Lucia hanno spazi adeguati e personale appositamente formato per rispondere alle esigenze di chi deve vaccinarsi. Il nostro obiettivo è erogare servizi di qualità vicini ai nostri cittadini. Del resto ospitiamo un importante centro medico con specialisti molto competenti a cui si affidano, ogni giorno, un numero crescente di pazienti".  

15/04/2021 18:25
"Nessun medico per l'ospedale di Camerino": Sborgia mette all'angolo Saltamartini

"Nessun medico per l'ospedale di Camerino": Sborgia mette all'angolo Saltamartini

"La direzione di Area Vasta 3 della provincia di Macerata, nella giornata del 13 aprile scorso, ha pubblicato un avviso di mobilità interna per il reclutamento di 8 dirigenti medici di discipline varie: Cardiologia, Chirurgia generale, Anestesia e Rianimazione, Pediatria, Psichiatria, da destinare alla copertura dei posti negli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. L’avviso di mobilità interna, nell’escludere il nosocomio camerte dalla possibilità di essere destinatario di personale dirigente medico, è rivelatore di quali siano i veri intendimenti della politica regionale in materia di sanità, avviata dal centrosinistra prima e perseguita ora dal centrodestra". È quanto afferma, in tono fortemente polemico, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.  "Appare, infatti, sempre più chiara la volontà di continuare in quel processo di lento e silenzioso svuotamento dei servizi sanitari dell’entroterra avviato nel 2015, implementato nel 2017 in conseguenza degli eventi sismici e che oggi subisce un ulteriore accelerazione sotto la copertura degli effetti dovuti all’emergenza pandemica" ha tuonato il primo cittadino camerte.  "Il provvedimento amministrativo diramato dall’azienda sanitaria smentisce clamorosamente le promesse e rassicurazioni circa il paventato rischio chiusura o ridimensionamento fatte dall’assessore Saltamartini, insieme ai consiglieri regionali Pasqui e Marinelli, proferite nel corso dell’ultimo incontro di qualche mese fa, tenuto presso il Lanciano forum - attacca Sborgia -. Al contempo, nel sollevare il velo delle ambiguità sul disinteresse per l’ospedale camerte, offende l’intelligenza dei tanti cittadini della città ducale". "Sappiano comunque che l’amministrazione comunale di Camerino e le altre comunità camerti sinceramente legate al nostro presidio ospedaliero, non assisteranno passivamente allo smantellamento del presidio ospedaliero di Camerino - conclude Sborgia -. La carta costituzionale riconosce ai cittadini della montagna lo stesso diritto alle cure garantite a coloro che abitano in territori meno disagiati. Nel rispetto delle condizioni imposte dalla emergenza pandemica chiameremo a raccolta i cittadini dell’entroterra e avvieremo tutti insieme ogni legittima iniziativa per contrastare la realizzazione di questo scellerato disegno".    

15/04/2021 12:43
Sarnano, il nuovo hub vaccinale delle Terme pronto a partire: prenotazioni già da domani

Sarnano, il nuovo hub vaccinale delle Terme pronto a partire: prenotazioni già da domani

Sarà operativa da venerdì 16 aprile la nuova sede vaccinale ubicata presso la struttura delle 'Terme di Sarnano', in via Alcide De Gasperi 28. Già dalla giornata di domani, dalle ore 8, avranno inizio le prenotazioni per la somministrazione del vaccino rivolto verso la categoria delle persone fragili. Il portale di prenotazione (poste Italiane) per tutte le altre categorie collocherà gli iscritti e prenotati dalla prossima settimana nelle giornate di martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 8 alle 12 e dalle 16 alle 18 (così a seguire nelle settimane successive) "Per superare questa emergenza è fondamentale somministrare il maggior numero di vaccini, per questo, il Comune di Sarnano ha da subito dato la massima disponibilità per garantire la collaborazione alle autorità sanitarie ed alla Regione Marche perché la campagna vaccinale possa svolgersi al meglio, garantendo un concreto supporto per la popolazione". Spiega il Sindaco Luca Piergentili. "Un grazie quindi al Presidente della Regione Marche, all’Assessore Regionale Saltamartini ed al Presidente delle Terme per questo ottimo risultato - ha concluso il primo cittadino -Continuiamo a fare squadra con la massima efficienza, restando al fianco della cittadinanza a tutela della salute collettiva".  

14/04/2021 17:29
Marche, via libera alla legge sul supporto alle cure oncologiche: "6,7 milioni di euro fino al 2023"

Marche, via libera alla legge sul supporto alle cure oncologiche: "6,7 milioni di euro fino al 2023"

La Commissione Sanità ha approvato la proposta di legge per il riconoscimento del rimborso spese a supporto delle cure oncologiche. Il testo normativo approvato è quello unificato, frutto della sintesi di due proposte di legge, precedentemente presentate, una a firma del gruppo della Lega ed un'altra a firma del gruppo Fratelli d’Italia. Finalità del provvedimento normativo è quella di supportare le persone in condizione di particolare fragilità, determinata da patologie oncologiche, mediante l'erogazione di un rimborso per le spese sostenute per le terapie di natura psicologica, oltre che per quelle di vitto, alloggio e spostamento fuori dalla propria residenza. I rimborsi spese, il cui accesso viene determinato sulla base dei riferimenti all'indicatore ISEE, sono previsti nel caso di prestazioni ricevute all'interno e fuori regione ed anche per l'eventuale accompagnatore, purchè la sua presenza sia riconosciuta necessaria da attestazione medica. In particolare poi è riconosciuto un rimborso spese per le prestazioni di supporto psicologico al nucleo familiare, per esigenze connesse alla medesima patologia. Per l'attuazione della legge è prevista una copertura finanziaria di 1.885.000 euro per il 2021 e di 2.450.000 euro per ciascuna annualità 2022 e 2023. “Grande soddisfazione per l’approvazione di una legge di civiltà, fortemente voluta dall’amministrazione regionale e che si è oggi concretizzata in Commissione” ha affermato la Presidente Elena Leonardi (FdI). “La legge, la prima licenziata da questa Commissione in questa legislatura – prosegue Leonardi – rappresenta un sostegno importante per le persone che si trovano in condizione di fragilità psicofisica e spesso, purtroppo, anche economica. Il ripristino di questo contributo è il mantenimento di un impegno già assunto in sede di approvazione di Bilancio e confermato in questo significativo provvedimento”. Soddisfatta anche la Vicepresidente Simona Lupini (M5S) “per un provvedimento che è il risultato di un proficuo dibattito e della reale volontà di accogliere il contributo di tutte le parti”. “In particolare, l'accoglimento della nostra proposta in materia di supporto psicologico al paziente oncologico – conclude Lupini - rappresenta un segnale significativo di attenzione della Commissione alla salute mentale integrata con i bisogni sanitari della popolazione marchigiana”.

14/04/2021 13:05
Johnson & Johnson, l'azienda rinvia le consegne e dosi ferme in Italia: "dovrà essere utilizzato"

Johnson & Johnson, l'azienda rinvia le consegne e dosi ferme in Italia: "dovrà essere utilizzato"

La sospensione del vaccino Johnson&Johnson sarà probabilmente una questione di giorni. Lo affermano il Cdc e la Fda, le autorità sanitarie americane. La Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno infatti di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. La sospensione è legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione. Intanto la Johnson & Johnson, che ha consegnato oggi le sue dosi di vaccino anti-Covid anche in Europa, precisa di aver deciso di "ritardare il lancio" del proprio farmaco nel Vecchio Continente, "in un'ottica di trasparenza e in attesa delle valutazioni delle autorità sanitarie europee".  "Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all'Europa", osserva Johnson&Johnson. Il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea dei medicinali sta indagando "dalla scorsa settimana" su tutte le segnalazioni di eventi embolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson. Lo scrive l'Ema in una nota. "Al momento - prosegue Ema - non è chiaro se esista un'associazione causale". L'Agenzia è in contatto con la Fda statunitense e altri regolatori internazionali e "comunicherà ulteriormente una volta conclusa la valutazione". Prende tempo il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perchè è un vaccino importante. Le Regioni - ha poi sottolineato - devono stare a questa impostazione perchè chi è più anziano rischia di perdere la vita". Quanto alle riaperture, il ministro ritiene "lecito aspettarsi delle riapertura per maggio ma verificheremo i dati giorno per giorno come è giusto. L'ipotesi di lavorare in modo particolare sull'aperto personalmente mi convince molto, poi dovremo naturalmente confrontarci, ma tutti i dati indicano -ha affermato - che all'aperto c'è una minore possibilità di contagio e quindi credo che la stagione che sta arrivando potrà aiutarci a recuperare alcune attività all'aperto". (Fonte: ANSA)

13/04/2021 20:15
Marche, vaccinati con la prima dose quasi tutti gli over 80: la conferma arriva dal Generale Figliuolo

Marche, vaccinati con la prima dose quasi tutti gli over 80: la conferma arriva dal Generale Figliuolo

"Mi ha appena telefonato il Commissario Figliuolo per complimentarsi per il risultato raggiunto nella categoria over 80, per la quale la nostra Regione ha quasi concluso la somministrazione della prima dose". A renderlo noto è stato il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Mi ha chiesto di ringraziare il Servizio Salute e l’Assessore per l’impegno e mi ha chiesto di estendere a tutti gli operatori, alle aziende sanitarie e ai medici di medicina generale il suo ringraziamento - ha sottolineato - Sono felice di questa telefonata perché normalmente ci si sente solo per le cose negative, e invece mi fa piacere che questa volta si sia voluto evidenziare un bel risultato. Un messaggio fondamentale in questo momento, per continuare su questa strada nonostante i mille problemi e la stanchezza".

13/04/2021 19:30
Parcaroli difende il 'suo' ospedale: "Macerata non ha accettato passivamente alcuna scelta"

Parcaroli difende il 'suo' ospedale: "Macerata non ha accettato passivamente alcuna scelta"

"Che il nuovo ospedale di Macerata non sarebbe mai stato unico, le forze del centrodestra unito lo hanno dichiarato in campagna elettorale, rimarcando la volontà di attuare un modello di sanità di territorio. Una scelta lungimirante che ha trovato ulteriormente conferma da quanto emerso a causa della pandemia. Macerata non ha accettato passivamente alcuna scelta ma è stata parte attiva di ogni decisione in un confronto costante e continuo con l’attuale Giunta regionale". A dirlo è il sindaco Sandro Parcaroli. "Dopo tanti anni in cui i maceratesi chiedevano il nuovo ospedale di Macerata, le giunte di centrosinistra soltanto nel dicembre del 2018 sono riuscite a deliberare per la partenza del progetto del nuovo nosocomio. L’allora giunta regionale individuava come zona di realizzazione La Pieve – ha continuato il sindaco – per poi aderire all’idea del project financing per la realizzazione dell’ospedale unico di Macerata. Sono pervenute allora due proposte per le quali è stata richiesta la convalida soltanto nel 2020; nello stesso anno il gruppo di lavoro che avrebbe dovuto validare la congruità del progetto non l’ha autorizzato, principalmente perché il costo sarebbe stato superiore a 800 milioni di euro, come sottolineato dal nostro assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini". "La storia ci ha dimostrato quanto fossero velleitarie e prive di reali conclusioni le decisioni prese dal centrosinistra – ha aggiunto Parcaroli -. Ora l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini porterà in Giunta il progetto per il riavvio del percorso della revisione del piano socio-sanitario che prevede un ospedale nuovo e chiaramente di primo livello a Macerata". "A differenza delle mancate promesse della sinistra, che in tanti anni ha dimostrato di non avere in mano un progetto concreto, noi oggi, insieme alla Regione, ci assumiamo la responsabilità dei fatti: il nosocomio non solo si farà ma sarà il nuovo ospedale di Macerata che risponderà ai bisogni e alle esigenze della comunità con servizi aggiuntivi che saranno elaborati nell’ambito dei processi di audizione di tutte le realtà sociali e professionali. Rassicuriamo quindi i cittadini maceratesi che il Comune e la Regione, come dimostrato ieri all’unanimità dalla maggioranza in Consiglio comunale, hanno tutta l’intenzione di andare avanti sulla giusta strada".  

13/04/2021 16:18
Civitanova, plauso del Ministro Gelmini al centro vaccinale: "un esempio" (FOTO)

Civitanova, plauso del Ministro Gelmini al centro vaccinale: "un esempio" (FOTO)

Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, in visita nelle Marche ha fatto tappa al centro vaccinale di Civitanova esprimendo soddisfazione per l'impegno della Regione.  Il Ministro ha colto l'occasione per sottolineare le priorità portate alla luce dalla crisi pandemica: "Questa emergenza ci insegna la necessità di potenziare la medicina di territorio. Il ruolo dei medici di medicina generale è molto rilevante come la prevenzione. Abbiamo un grande lavoro da fare - per poi focalizzarsi sullo stato della campagna vaccinale - il tema delle vaccinazioni è fondamentale e si riproporrà anche in futuro. Molte delle risorse del Recovery Fund andranno proprio in questa direzione perchè la salute dei cittadini è al primo posto. Con un sistema sanitario nazionale affidato alle regioni, occorre una pianificazione che abbia omogeneità di indirizzo soprattutto sulla telemedicina e sulla medicina territoriale".  Sulla cooperazione tra Stato e Regioni c'è intesa e unità d'intenti:" Le regioni hanno un'ottima coordinazione con il generale Figliuolo, con la struttura commissariale e con la protezione civile. E' chiaro che ci sono state delle difficoltà iniziali ma ora stanno correndo ed è molto importante, in questo senso, aumentare la fornitura dei vaccini". "È importante dare atto a questa regione di aver fatto un grande sforzo sul piano delle vaccinazioni con il 76% degli over 80 che hanno ricevuto la prima dose e più del 50% vaccinati, è significativo e incoraggiante - prosegue il Ministro Gelmini - noi crediamo in un sistema puntiforme di hub vaccinali e questa di Civitanova è una struttura importante, utile al territorio, con una buona sinergia amministrativa e quindi un buon esempio e un buon modello." Dalle parole del Sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, emerge ottimismo perchè: "dopo un confronto sulla situazione generale della pandemia, il Ministro si è dimostrato disponibile e ha chiesto continue indicazioni e riscontri sull'andamento pandemico territoriale, al fine di mettere in atto provvedimenti governativi rispondenti alla realtà." Sono dunque arrivati i complimenti per come Civitanova si è comportata sin dall'inizio della crisi Covid, prima con la realizzazione del Covid Center (che ha avuto grande successo) e oggi con il centro vaccinale che stupisce in positivo per struttura e organizzazione.

12/04/2021 19:12
Marche, campagna vaccini: aperta lista dedicata agli oss e agli assistenti alla poltrona

Marche, campagna vaccini: aperta lista dedicata agli oss e agli assistenti alla poltrona

E’ aperta da qualche giorno la lista di adesione alla vaccinazione sul sito dell'Asur e della Regione Marche dedicata agli operatori sanitari e socio sanitari non iscritti agli ordini professionali e non dipendenti delle strutture pubbliche ma che fanno comunque parte della categoria (educatori centri privati, assistenti alla poltrona, oss e altri). Il link al quale fare riferimento è il seguente: clicca qui.  La Regione Marche ricorda inoltre che gli operatori sanitari e socio sanitari dipendenti delle strutture pubbliche che non si sono ancora prenotati per il vaccino Anticovid19 possono richiederlo direttamente al proprio ente d’appartenenza. Tutti gli altri soggetti, operanti nelle strutture private, potranno aderire rivolgendosi al proprio Ordine Professionale al quale è stato fornito apposito accesso di prenotazione.

12/04/2021 11:47
Covid-19, arriva in Italia il vaccino Johnson & Johnson: prime dosi in consegna la prossima settimana

Covid-19, arriva in Italia il vaccino Johnson & Johnson: prime dosi in consegna la prossima settimana

Il 38,79% degli over 80 in Italia è stato vaccinato anche con il richiamo mentre il 68,20% ha ricevuto solo la prima dose. È il dato riportato nel report del governo, aggiornato a questa mattina e dal quale emerge come siano molto più basse le percentuali che riguardano gli italiani tra i 70 e i 79 anni. Arriverà intanto in Italia la prossima settimana il vaccino di Johnson & Johnson. Si tratta, secondo quanto si apprende, delle prime 184mila dosi circa delle 400-500mila attese entro la fine di aprile. Le fiale dell'unico vaccino monodose dovrebbero arrivare tra martedì e mercoledì all'hub della Difesa all'aeroporto di Pratica di Mare, assieme a 175mila dosi di Astrazeneca. Entro mercoledì, inoltre, Pfizer dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre un milione di dosi mentre è prevista sempre per l'inizio della settimana la consegna da parte di Moderna. Aifa: seconda dose non oltre 42 giorni per Pfizer e Moderna - L'intervallo "ottimale tra le dosi è, rispettivamente, di 21 giorni per il vaccino Comirnaty di Pfizer-BionTech e di 28 giorni per il Vaccino Covid-19 Moderna. Qualora tuttavia si rendesse necessario dilazionare di alcuni giorni la seconda dose, non è possibile superare in ogni caso l'intervallo di 42 giorni per entrambi i vaccini a mRNA. Si ribadisce che per ottenere una protezione ottimale è necessario completare il ciclo di vaccinazione con la seconda dose". È quanto afferma la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa nel parere che è allegato alla nuova circolare del ministero della Salute 'Vaccinazione anti Sars-CoV2'. "La situazione dell'Italia è ancora di estrema gravità, per questo siamo molto preoccupati del numero molto elevato di morti tutti i giorni. La sensazione è che ci sia ancora molto da fare e un po' da resistere e soffrire per i prossimi due mesi. Lo sforzo attuale è di vaccinare il più possibile". Così, durante un incontro online organizzato dal Centro Psicoanalitico di Bologna e dalla Biblioteca Salaborsa, il direttore generale di Aifa Nicola Magrini. "Occorre continuare a fare il massimo - ha aggiunto - per spegnere questa pandemia, come fatto in altri Paesi e si è visto che è possibile". (Fonte: ANSA)

10/04/2021 19:54
Cosmari, c'é l'intesa: al via da maggio le vaccinazioni per i dipendenti

Cosmari, c'é l'intesa: al via da maggio le vaccinazioni per i dipendenti

Azienda Cosmari, a maggio partono le vaccinazioni per i dipendenti: protocollo d’intesa con le parti sindacali A seguito della sottoscrizione del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro”, la direzione aziendale di Cosmari ha incontrato le rappresentanze sindacali locali al fine di contribuire alla rapida realizzazione del Piano vaccinale anti SARS-CoV-2/Covid-19, coordinato dal Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale. Infatti, il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo, con l’obiettivo di favorire l’applicazione e l’efficacia delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro - e di accrescerne, conseguentemente, la sicurezza e la salubrità. “Cosmari, in questa prospettiva ha avvertito la responsabilità sociale di collaborare attivamente all’iniziativa, sia attraverso l’offerta di spazi aziendali per l’utilizzo diretto da parte del sistema  pubblico dell’emergenza come punti di vaccinazione aggiuntivi, sia attraverso l’impegno alla vaccinazione diretta del proprio personale, nella convinzione che solamente un’azione generale e coordinata può abbattere i tempi della vaccinazione, ampliare la tutela e consentire di proteggere la salute collettiva “, spiega l’azienda in una nota.  Quindi anche Cosmari e le Parti sociali sono intervenuti per disciplinare le misure di contrasto e di contenimento del rischio di contagio in relazione a particolari settori produttivi e alle specificità dei rispettivi rischi e attività, con l’obiettivo prioritario di coniugare la prosecuzione delle attività dei servizi erogati con la garanzia di adeguate condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità di lavoro. Certamente tutti i dipendenti di Cosmari che si occupano di raccolta, trattamento e avvio al riciclo dei rifiuti, della selezione delle macerie del sisma e in particolare della raccolta differenziata dei rifiuti conferiti dalle persone positive al covid o in stato di isolamento domiciliare sono sottoposti ad un particolar rischio di contagio e quindi il Direttore Giampaoli, anche a nome del CdA e i rappresentanti dei sindacati hanno concordato l’esecuzione di una specifica campagna vaccinale da attuare nel prossimo mese di maggio, valorizzando le sinergie tra tutti gli attori in campo anche attraverso la realizzazione di punti di vaccinazione aggiuntivi a livello territoriale e riservati ai dipendenti Cosmari”. La vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori realizza il duplice obiettivo di concorrere ad accelerare e implementare a livello territoriale la capacità vaccinale anti SARS-CoV2/Covid-19 e a rendere, nel contempo, più sicura la prosecuzione delle attività di raccolta dei rifiuti e di interfaccia con la vasta utenza sull’intero territorio della provincia di Macerata e di Loreto, accrescendo il livello di sicurezza degli ambienti di lavoro.  Cosmari si è impegnato a mettere a disposizione il medico aziendale, i locali infermeria e ad assumersi eventuali oneri di assistenza sanitaria previste.  

10/04/2021 14:00
Camerino, dal 12 aprile cambia la sede del centro vaccinale: sarà spostata al Palasport "Le Calvie"

Camerino, dal 12 aprile cambia la sede del centro vaccinale: sarà spostata al Palasport "Le Calvie"

“A partire da lunedì 12 aprile per esigenze organizzative e di sicurezza sanitaria dell’Asur, il centro vaccinale fino a oggi allestito nel quartiere Vallicelle, sarà spostato nel palazzetto comunale in località Le Calvie. Tutte le persone che avevano prenotato il proprio vaccino, dovranno dunque recarsi nella nuova sede indicata”. Lo comunica, in una nota, l’amministrazione comunale di Camerino.  Le attività del centro sportivo comunale saranno spostate nelle palestre del CUS Camerino. “Un ringraziamento al rettore Claudio Pettinari, al presidente del CUS Stefano Belardinelli ai responsabili delle associazioni sportive e al dirigente scolastico Maurizio Cavallaro per la disponibilità e la collaborazione - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - In queste ore ci sono state comunicate delle esigenze nuove dall’Asur, da applicare con estrema urgenza e abbiamo dovuto mettere a disposizione immediatamente una struttura comunale più ampia rispetto a quella del quartiere Vallicelle. Altre soluzioni non sono a norma per cui l’unica via percorribile è stata quella del polo sportivo alle Calvie”. 

10/04/2021 12:30
Loro Piceno, arriva il vaccino per i 14 ragazzi del centro 'Monti Azzurri': "Ora vediamo la luce"

Loro Piceno, arriva il vaccino per i 14 ragazzi del centro 'Monti Azzurri': "Ora vediamo la luce"

Ai ragazzi del Coser “Monti Azzurri” di Loro Piceno è stato somministrato il vaccino anti-Covid 19. Un momento tanto atteso dai 14 ragazzi disabili, dalle loro famiglie e dall’équipe. Il Centro socio educativo e riabilitativo “Monti Azzurri” è di titolarità dell’Unione Montana Monti Azzurri ed è gestito dalla cooperativa sociale Pars onlus. “Siamo contenti per i nostri ragazzi, finalmente hanno ottenuto la vaccinazione - afferma Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri - Sono soggetti fragili e sono sempre nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Bisogna dare loro la tranquillità e la sicurezza”. “Sono stati mesi difficili e oggi vediamo la luce - dichiara con commozione la referente Pars, Deborah Rommozzi -. E’ vedere la possibilità di tornare a una vita normale e allentare il terrore che viviamo da un anno. Oggi abbiamo raggiunto un traguardo: il vaccino anti-Covid per i nostri ragazzi con disabilità. E’ stato somministrato il Pfizer ai 10 residenti in struttura e ai 4 ragazzi del diurno e a tutti gli operatori Pars. I nostri ospiti hanno affrontato con serenità questa nuova sfida”. Il personale medico dell’Asur incaricato di somministrare il vaccino si è recato personalmente presso il centro dove questi ragazzi si sentono più al sicuro, come a casa.  I ragazzi hanno atteso pazientemente il proprio turno e hanno fatto il vaccino, accompagnati dal personale socio educativo Pars, che è stato vaccinato a sua volta, mentre i ragazzi del diurno sono venuti insieme ai loro familiari. “Non ci sono stati effetti collaterali, tutto è andato bene. Ringraziamo per la professionalità e la sensibilità che il personale medico ha dimostrato, ringraziamo il  dottore Andrea Savorelli, anche nostro medico di base del Centro, insieme all’infermiere Paride Carducci - conclude la Rommozzi -. Il richiamo per i ragazzi che si sono sottoposti al vaccino è previsto per il 29 aprile con la somministrazione della seconda dose”.           

10/04/2021 09:27
Civitanova, scorie post-Covid: il dottor Asadi cura con omeopatia e agopuntura i decorsi traumatici

Civitanova, scorie post-Covid: il dottor Asadi cura con omeopatia e agopuntura i decorsi traumatici

Cosa c’è dopo il Covid? Come si recupera da una malattia del genere? Spesso le attenzioni mediche e mediatiche sono volte a comprendere le implicazioni della malattia al momento del contagio per poi dimenticare le fasi successive e incidentali. Abbiamo chiesto al Dott. Ali Asadi, medico chirurgo, oculista, osteopata e specializzato in agopuntura, perché molte persone si rivolgono a lui dopo esser venute a contatto con la malattia. “Nel mio centro di agopuntura a Civitanova curo tantissimi post-Covid. Seguo persone che convivono con ansia, depressione, stress. Molti hanno perso olfatto e gusto perché infetti ma stentano a recuperarli – ha detto preoccupato il medico – ma la cosa che più fa pensare è che spesso oltre agli ex malati assisto chi si è preso cura dei propri parenti contagiati ed è ora allo stremo delle forze, colto da esaurimento e panico."   Il Covid non finisce con un tampone negativo. Nello studio polispecialistico del Dottor Asadi le sintomatologie post traumatiche sono molteplici. E dopo due anni di contatti sociali azzerati il semplice confronto con i pazienti assume contorni diversi: “Lo studio è diventato simile a quello di uno psicologo. Tra agopuntura (richiestissima e particolarmente funzionale), fisioterapia e omeopatia riesco a gestire bene le tante casistiche. Il virus attacca in modo diverso le persone. Ho visto di tutto: c’è chi ha scoperto e si è trovato a fare i conti con patologie pregresse di cui non sapeva nulla, chi incappa in disturbi alle articolazioni o chi subisce un' improvvisa congiuntivite difficile da debellare. Per non parlare dei disturbi psicosomatici, non meno problematici”.  Queste realtà non guadagnano gli onori della cronaca perché i numeri dell’epidemia spaventano ancora e non si è portati a preoccuparsi degli effetti di un problema finché non se ne è fuori completamente ma la testimonianza di Asidi fa luce sulle ombre e sui malesseri che già oggi affliggono la popolazione: “Assistere i malati significa anche ascoltarli, capire le loro condizioni. Ma i medici sono oberati di lavoro e costretti a sbrigare tutto con troppa fretta – ha sottolineato rammaricato – e tutto quel che possiamo fare è sperare in una campagna vaccinale più veloce”.   Asadi, nel paragonare la situazione italiana a quella dell’Iran, paese da cui proviene, ha raccontato di una situazione al collasso: “molti dei colleghi con i quali ho ancora contatti sono costretti ad andare all'estero per vaccinarsi. In pochi anni dal paese all’avanguardia che eravamo siamo diventati una realtà fragile e le resistenze religiose-integraliste non aiutano, soprattutto oggi che l’apertura e l’aiuto reciproco non riguardano solo interessi politici ed economici ma sanitari.” “Ad oggi in Italia le vaccinazioni procedono in maniera caotica. Ogni regione segue ritmi differenti senza gestire a monte un piano di reperimento dosi coordinato – ha incalzato il medico – è importante puntare su un vaccino sicuro e in grandi quantità”. Infine, sui vaccini AstraZeneca, ha riportato le preoccupazioni di molti sui pazienti in attesa della specifica inoculazione: “Sono ansiosi e alcuni sperano di non essere chiamati, soprattutto quelli che hanno condizioni mediche particolari, allergie o assumono farmaci”.

08/04/2021 11:14
Civitanova, apre il nuovo centro vaccini: "Bisogna correre per uscire dall'incubo, snodo fondamentale"(FOTO)

Civitanova, apre il nuovo centro vaccini: "Bisogna correre per uscire dall'incubo, snodo fondamentale"(FOTO)

È stato inaugurato, in mattinata, il centro vaccinale di Civitanova. La sede si trova in via S.Pellico e già nelle prime ore di apertura sono state inoculate alcune dosi.  Presenti il Sindaco Ciarapica, il Governatore Acquaroli e Saltamartini, Assessore alla Sanità.  "Avere una struttura dalle grandi potenzialità come questa permette alla campagna vaccinale di acquistare forza e spessore per questo l’amministrazione comunale ha compiuto il massimo sforzo per rispondere nel migliore dei modi a questa sfida" - ha affermato il primo cittadino di Civitanova Fabrizio Ciarapica - . "Ringrazio tutti coloro che in pochi giorni hanno reso possibile tutto questo. "Un grazie speciale e di cuore all’Azienda Lube e a Fabio Giulianelli, che stamane ci ha anche onorato della sua presenza, per aver allestito in tempo record e gratuitamente il centro. "Dopo il Covid Hospital, dobbiamo essere fieri e orgogliosi di aver messo in piedi in pochissimi giorni un’altra struttura fondamentale per contrastare la pandemia che ci consente di dare una risposta decisa e organizzata al processo di messa in sicurezza dei cittadini. Il mio grazie anche al Governatore Acquaroli, all’assessore alla sanità Saltamartini, ai consiglieri regionali Borroni e Leonardi, alla direttrice dell’Asur Marche Dottoressa Storti e dell’Area Vasta 3 Dottoressa Corsi e alle altre autorità civili e militari che stamattina erano presenti all’apertura del centro dimostrando vicinanza e attaccamento alla nostra comunità".   (FotoGallery di Lucia Montecchiari)       

08/04/2021 10:24
Conferenza Stato-Regioni, Saltamartini: "Stop all'uso di AstraZeneca per chi ha meno di 60 anni"

Conferenza Stato-Regioni, Saltamartini: "Stop all'uso di AstraZeneca per chi ha meno di 60 anni"

Conferenza Stato Regioni: “stop da domani alla somministrazione del vaccino AstraZeneca per gli under 60”.  Lo ha annunciato, in serata, l’assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini. È stata convocata alle ore 20 di questa sera la Conferenza Stato Regioni con i Ministri Gelmini e Speranza, il Commissario Figliuolo e il direttore dell’Istituto superiore di sanità dott.Locatelli. La conferenza è stata riunita per valutare l’uso di AstraZeneca, alla luce delle determinazioni dell’Ema, secondo cui sarebbe raccomandabile solo per le persone con più di 60 anni. “Sono state infatti osservate trombosi venose cerebrali e di organi addominali con una diminuzione delle piastrine per le persone con meno di 60 anni, senza la dimostrazione dell'esistenza del nesso di causalità diretta con i decessi, scrive Saltamartini in una nota . Tutti i sintomi – è stato detto- sono stati osservati dopo la 1 dose e, pertanto, è possibile somministrare il richiamo con AstraZeneca. Conseguentemente si dovranno aprire gli slot delle persone da 60 a 70 anni con il siero AstraZeneca. Da domani mattina, quindi, non sarà più somministrato AstraZeneca alle persone con meno di 60 anni. So perfettamente - conclude l'assessore-  che questa decisione crea ulteriore allarme e insicurezza, ma ritengo doveroso fornire informazioni tempestive e soprattutto fondate dalla partecipazione diretta alla conferenza”.

07/04/2021 23:30
Vaccini AstraZeneca, Locatelli: "Raccomandato uso per over 60, nessuno stop della seconda dose"

Vaccini AstraZeneca, Locatelli: "Raccomandato uso per over 60, nessuno stop della seconda dose"

"Raccomandiamo l'uso preferenziale del vaccino AstraZeneca per gli over 60". Sono le parole del professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, in relazione al vaccino covid AstraZeneca, finito sotto i riflettori per i rari casi di trombosi riscontrati dopo la somministrazione. "La posizione decisa dal ministro" Speranza" dopo un confronto è quella di raccomandare un uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di età. Al momento non ci sono elementi per non considerare la somministrazione di AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose di questo vaccino, pur essendoci un numero limitato di soggetti che hanno ricevuto una seconda dose. È importante che vengano fatte ulteriori riflessioni quando si saranno accumulati altri dati", evidenzia. "In queste ultime ore i comitati di farmacovigilanza e vaccino-sorveglianza dell'Ema e dell'Aifa hanno valutato nuovi dati che sono stati resi disponibili per quel che riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici e tromboembolici a carico dei seni venosi cerebrali e dei grandi distretti venosi addominali. La valutazione fatta dal comitato di farmacovigilanza dell'Ema è che il nesso di causalità, per quanto non dimostrato definitivamente, è stato dichiarato plausibile", dice Locatelli. "Il meccanismo che sottende allo sviluppo di questi fenomeni oggi non è definitivamente chiarito. Ci sono ipotesi che fanno pensare a reazioni del sistema immunitario. Questi fenomeni sono molto rari, gli eventi osservati sono stati superiori all'aspettato fino all'età di 60 anni ma inferiori all'atteso nei soggetti sopra i 60 anni di età. La maggior parte di questi eventi trombotici si è avuta nei primi 14 giorni dopo la somministrazione di vaccino e si è osservata solo dopo la prima somministrazione. Il numero delle seconde dosi somministrato è troppo limitato per arrivare a conclusioni definitive", afferma.  "È in corso una teleconferenza tra i vari ministri della Salute europei per arrivare ad una posizione condivisa. Germania e Spagna hanno sposato la linea di un uso preferenziale sopra i 60 anni di età. La Francia, sopra i 55 anni di età", spiega ancora Il  Dg della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza ha aggiunto : "Un vaccino AstraZeneca è di efficacia elevata nei confronti di forme grave, tra l'80 e il 100%. Fra stasera e domattina uscirà una circolare ministero della Salute che riprenderà il parere di Aifa sentito anche il professor Locatelli che darà indicazioni alle Regioni su cosa fare e sulle modalità di uso del vaccino".  "Questo di AstraZeneca è un buon vaccino, i dati inglesi lo confermano. Anche con una sola dose gli inglesi hanno abbattuto la mortalita'". "Noi oggi abbiamo avuto oltre 600 morti, una cifra enorme. E abbiamo ancora una situazione che ci deve far riflettere".  "Sottolineo che AstraZeneca può essere dato a chiunque, la nostra è un'indicazione”. (Fonte Adnkronos)

07/04/2021 22:12
Meno pressione sugli ospedali, Saltamartini: "Una guida per la cura a domicilio dei casi Covid"

Meno pressione sugli ospedali, Saltamartini: "Una guida per la cura a domicilio dei casi Covid"

 La Regione Marche ha aggiornato le indicazioni operative per la gestione domiciliare del paziente acuto confermato o sospetto Covid 19 e ha dato mandato all’Asur di procedere al monitoraggio della loro applicazione. “L’obiettivo – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – è quello di ridurre la pressione e il carico sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate. Pertanto si è anche imposta la necessità di condividere un documento, sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza clinica maturate nel corso dell’epidemia, con le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio, fermo restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta che conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socioambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto". "Ricordo inoltre che nella stessa direzione di riduzione dei ricoveri vanno anche le terapie con anticorpi monoclonali che la Regione Marche ha adottato per prima in Italia e che stanno riscuotendo ottimi risultati” ha aggiunto Saltamartini. Nel documento elaborato dalla Regione Marche riveste importanza cruciale la stretta collaborazione tra i medici delle cure primarie e il personale delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale), sia rispetto al monitoraggio e alla gestione domiciliare dei pazienti che non richiedono l’ospedalizzazione, sia rispetto all’identificazione precoce dei parametri e delle condizioni cliniche a rischio di evoluzione della malattia. Viene inoltre tenuto opportunamente in considerazione il contesto mutevole e in continua evoluzione della situazione attuale, sia per quanto riguarda la diffusione di diverse varianti virali sia per quanto riguarda la comparsa di nuove evidenze inerenti la gestione domiciliare farmacologica dei pazienti COVID-19, oggetto di costante studio. Le indicazioni operative aggiornate e approvate oggi in giunta, sono state redatte dai componenti dell’Organismo regionale dell’appropriatezza, previsto dall’accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale, presieduto dal direttore dell’Ars e composto dai rappresentanti dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, direttori di distretti e dai dirigenti delle PF Territorio e Integrazione Ospedale Territorio. 

06/04/2021 18:21
Civitanova, il nuovo punto vaccinale in rampa di lancio: "arriveremo a 1200 dosi al giorno"

Civitanova, il nuovo punto vaccinale in rampa di lancio: "arriveremo a 1200 dosi al giorno"

"Continuano a ritmo serrato i lavori dell’Area Vasta 3 per la messa a punto del nuovo centro vaccinale di via Silvio Pellico nella nostra Città". A dirlo è il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica: "Lavori che non si sono interrotti neppure durante le festività pasquali e che sono stati possibili anche grazie alla generosità della Lube che ancora una volta ringraziamo per aver dato un contributo importante nella realizzazione degli allestimenti - sottolinea - Oggi sono iniziati i trasferimenti dal centro di via Ginocchi di tutto l’apparato necessario per le somministrazioni. Un lavoro di squadra che consentirà al nuovo centro vaccinale di far entrare nel vivo la campagna vaccinale di massa come previsto dalla sanità regionale e dalle istituzioni centrali con l’introduzione di un significativo numero di vaccini sul territorio per contrastare la pandemia che continua ancora a propagarsi". "Il lavoro di organizzazione e definizione degli spazi continuerà serrato fino a giovedì 8 aprile, giorno in cui alle ore 8.00 è prevista da parte dell’Asur, l’apertura - continua il primo cittadino di Civitanova Marche - Con questo nuovo centro vaccinale individuato dalla squadra efficiente capitanata dalla Direttrice della nostra Area Vasta, Daniela Corsi, in collaborazione con il Comune, si passerà da una media di 250 inoculazioni al giorno fino ad arrivare gradualmente a 1200. Domani si procederà con tutta la sanificazione delle attrezzature e di tutta l’area". .0"Ancora c’è bisogno di tutta la partecipazione della collettività per contrastare il diffondersi del virus: dai comportamenti responsabili che vanno osservati con attenzione in tutte le misure di igienizzazione, all’uso delle mascherine, all’attenzione per un giusto distanziamento, all’osservanza di evitare gli assembramenti - precisa - Ora grazie alla vaccinazione di grandi numeri della popolazione, unico vero modo per arrivare gradualmente all’immunizzazione di massa, si potrà dare una vera svolta ad una situazione che ha messo il ginocchio il nostro territorio e l’Italia intera - chiosa Ciarapica - Il forte e sentito grazie va a tutti gli operatori sanitari che con grande senso del dovere e di sacrificio sono impegnati h.24 per poter consentire l’apertura del nuovo centro".                                                            

06/04/2021 16:58
Parto 'anti-covid' all'Ospedale di Ascoli: mamma positiva dà alla luce una bimba prematura

Parto 'anti-covid' all'Ospedale di Ascoli: mamma positiva dà alla luce una bimba prematura

Una donna di origini rumene residente lungo la vallata del Tronto, positiva al covid, ha partorito una bambina sabato scorso all'ospedale di Ascoli Piceno dove era stata sottoposta a tampone al momento di accedere. Un parto prematuro, dopo 28 settimane di gestazione, che insieme alla positività ha reso più complicato il lavoro dei sanitari del reparto di Pediatria dell'ospedale Mazzoni, che hanno indossato i dispositivi di protezione individuale anti Covid durante il parto. Non essendo i polmoni della neonata ancora sufficientemente sviluppati, la piccola è stata intubata e trasferita all'ospedale materno-infantile di Ancona, così come anche la mamma, che è in buone condizioni di salute e in attesa di negativizzarsi. (fonte: ANSA)

05/04/2021 18:54
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